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Librarsi n2 2015

Date post: 22-Jul-2016
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Librarsi aprile 2015
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LIBRAR RSI COPIA GRATUITA Thermo Engineering Srl Via Giuseppina, 19 26030 ‐ Malagnino (Cremona) ‐ Italia C.F. e P.I. 00943900191 Tel. +39 0372 441441 Fax +39 0372 496277 [email protected] WWW.THERMOENGINEERING.IT Incontro con il giornalista e scrittore Giancarlo Oliani di Annalisa Molaschi pag. 3 Monteverdi Festival pag. 4 Il bicentenario della nascita di Giovanni Vailati Il mandolinista di Crema pag. 9 Art & Food Per l’EXPO 2015 di Simona Bodini pag. 10 ITALIA TV1 una TV in forte espansione di Analisa Casali pag. 12 Novità editoriali di Apostrofoeditore pag. 15 APPUNTAMENTI • 23 aprile ore 21 biblioteca Laudense LODI di Dante Fazzi • 27 aprile ore 17 a Villadossola (VB) XVII^ La fabbrica della carta di Barbara Taglioni
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LIBRARSI

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copia gratuita

Thermo Engineering SrlVia Giuseppina, 19

26030 ‐ Malagnino (Cremona) ‐ ItaliaC.F. e P.I. 00943900191

Tel. +39 0372 441441  Fax +39 0372 [email protected]  WWW.THERMOENGINEERING.IT

LIBRARSI

LIBRARSI

Incontro con il giornalista e scrittore Giancarlo Oliani di Annalisa Molaschi pag. 3 Monteverdi Festival pag. 4 Il bicentenario della nascita di Giovanni Vailati Il mandolinista di Crema pag. 9 Art & Food Per l’EXPO 2015 di Simona Bodini pag. 10 ITALIA TV1 una TV in forte espansione di Analisa Casali pag. 12 Novità editoriali di Apostrofoeditore pag. 15 APPUNTAMENTI

• 23 aprile ore 21 biblioteca Laudense LODI di Dante Fazzi • 27 aprile ore 17 a Villadossola (VB) XVII^ La fabbrica della carta di Barbara Taglioni

Incontro con il giornalista e scrittore Giancarlo Oliani di Annalisa Molaschi pag. 3 Monteverdi Festival pag. 4 Il bicentenario della nascita di Giovanni Vailati Il mandolinista di Crema pag. 9 Art & Food Per l’EXPO 2015 di Simona Bodini pag. 10 ITALIA TV1 una TV in forte espansione di Analisa Casali pag. 12 Novità editoriali di Apostrofoeditore pag. 15 APPUNTAMENTI

• 23 aprile ore 21 biblioteca Laudense LODI di Dante Fazzi • 27 aprile ore 17 a Villadossola (VB) XVII^ La fabbrica della carta di Barbara Taglioni

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LIBRARSI notizie letterarie

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trimestrale d’informazione con sede in via Patrioti,62

26035-Pieve San Giacomo (CR) [email protected]

tel. 0372-64354 cell. 3463231792

------------------------------- Legale rappresentante:Dante Fazzi

Direttore responsabile:Analisa Casali Redazione: Claudio Ardigò Primula Bazzani Simona Bodini Graziella Borgna Clara Manganati Lorenzo Marra Annalisa Molaschi Erminio Morenghi Eugenia Tumelero

--------------------------------- Autorizzazione del Tribunale di Cre-mona n. 1254/2012 del 19/11/2012

Stampa: Fantigrafica srl Pubblicità: 340-3251749 A questo numero ha collaborato: Alberto Achilli Fulvio Stumpo René Porte Giorgio Borghesi Carla Paolini Shannon Ruggeri Antonino Campisi In copertina:

“L’abbraccio” di Graziella Cresi Borgna

www.graziellaborgna.it [email protected]

■ LIBRARSI viene distribuito nelle librerie, edicole, biblioteche e circoli culturali di Cremona, Crema, Casalmaggiore, Mantova, Suzzara, Castiglione delle Stivie-re, Legnago, Bergamo, Brescia, Desenzano del Garda, Salò, Ga-vardo, Pavia, Voghera, Stradella, Lodi, Codogno, Piacenza, Castel-sangiovanni, Fiorenzuola d’Arda, Fidenza, Salsomaggiore Terme, Parma, Firenze, Bologna, Rovere-to, Treviso, Motta di Livenza, Oderzo, Vittorio Veneto, Trieste, Venezia, Pordenone, Belluno, A-scoli Piceno, Milano, Genova, To-rino.

di René Porte

Lodiamo in coro l’iniziativa - # io leggo perché - pro-mossa dal Comune di Milano insieme all’Associazione Editori Italiani, in programma giovedì 23 aprile 2015, perché … il libro, dopo il cane, é il migliore amico

dell’uomo ( Groucho Marx). Il libro soddisfa tutte le nostre esigenze a partire dai primi anni di vita come strumento d’istruzione, poi ci fa compagnia in ogni momento della giornata. E quando siamo impegnati in altre faccende, ci aspetta, zitto zitto, sul comodino o fa bella mostra nel salotto di casa, ren-dendolo più accogliente. “Il libro è l’amante ideale. Non

ti abbandona mai.” dichiara Lella Costa, testimonial dell’iniziativa milanese. Le statistiche dicono che il car-taceo sta soffrendo l’invasione dell’e-book, basandosi esclusivamente sul calo delle vendite in libreria e per il moltiplicarsi dei Kindle. É naturale che nel diffondersi della tecnologia anche i libri trovino una giusta colloca-zione, ma ci conforta una ricerca arrivata dagli States, riportata recentemente dal Corsera, che smentisce, in parte, queste voci. I Nativi digitali non vogliono abban-donare la sensazione che il libro suscita ai loro sensi: il tatto caldo e morbido dei fogli, il fruscio delle pagine, l’odore inebriante della carta.

- Notiamo con piacere che Apostrofoeditore partecipa a questo evento con il dichiarato intento di continuare ad offrire interessanti libri. Infatti, proprio giovedì 23 aprile presso la sala Antonel-la Granata della biblioteca Laudense di Lodi sarà pre-sentato “L’ombra di Maccastorna” di Dante Fazzi e qualche giorno dopo, sarà la volta di “La trama di Pene-

lope” una silloge-catalogo-musicale di Eugenia Tumele-ro con i quadri di Graziella Borgna e le musiche di Fa-bio Turchetti. E ancora, Barbara Taglioni sarà presente alla XVII^ edizione di La fabbrica di carta a Villados-sola (VB) con il suo libro Inchiostri di carattere ( 27 a-prile, ore 17) .

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Annalisa Molaschi incontra Giancarlo Oliani

Giancarlo Oliani è giornalista professionista del gruppo Espresso-Repubblica. Scrittore e autore teatrale, vive e lavora a Mantova. Con i suoi gialli Delitti di Provincia e Ti Amo da morire e per le sue inchieste sul disagio del mondo giovanile ha vinto numerosi premi a livello nazionale. Nel luglio del 2012 si è aggiudicato il primo premio giornalistico internazionale per la carta stampata con il reportage sui bambini malati dell’Ilva di Taranto. Ha pubblicato inoltre il libro per bambini Alla ricerca della memoria perduta – Eli La Spiga editore e Il ponte della morte – Apostrofoeditore. Ti ricordi il momento esatto in cui la scrittura ha iniziato a far parte della tua vita?

No, non lo ricordo perché la scrittura ha sempre fatto parte della mia vita. Ma l’emozione sì. Quella è rimasta la stessa della prima volta, sia come giornalista che come scrittore. Ho una visione “romantica” dello scrivere ed è con quella che faccio i conti ogni giorno. Amo raccontare le storie e condividerle. Certo, narrare fatti di cronaca è diverso che lavorare a un romanzo, ma il mestiere di giornalista è un’ottima palestra per scaldare i muscoli della mente.

Autore di romanzi noir ambientati nel passato. Perché questa scelta? Perché il passato? Perché non voglio perderlo. E poi, in fondo, cos’è cambiato per le passioni umane? Tornare indietro nel tempo mi ha permesso di ridisegnare quadri di vita vissuta con personaggi, paesaggi, colori e odori diversi. Il presente lo vivo ogni giorno con il mio lavoro. Tra le tue pubblicazioni c’è anche un libro per bambini.  Si. E ne vado orgoglioso. É stato un momento davvero emozionante. Mentre scrivevo immaginavo i volti stupiti dei bimbi.

Ma che fatica. E che responsabilità. Per questo capisco quanto sia difficile il tuo lavoro, Annalisa. E ti ringrazio per avermi sostenuto in questa scelta che mi ha aperto un mondo sconosciuto. Alla ricerca della memoria perduta, che sta avendo grande successo, racconta la storia di una maestra che ha perso la memoria. E chi, se non i suoi bambini, l’aiuteranno a ritrovarla? Con quel libro ho inaugurato la biblioteca per bambini di Lecce. L’ho presentato anche alla scuole elementari del quartiere Tamburi di Taranto, una delle aree industriali più inquinate del mondo. Ne è nato un reportage grazie al quale ho vinto il primo premio giornalistico internazionale per la carta stampata, davanti a colleghi di tutta Europa. Altri progetti? Tanti e tutti diversi, perché credo sia importante mettersi continuamente in gioco.  

il personaggio

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ONDE SUSSURRANTI Cremona, 15 maggio -1 giugno 2015

Cremona, Mantova, Venezia: le tre città di Claudio Monteverdi. Ciascuna ne reclama (non a torto) la paternità, perché tutte hanno segnato una tappa fondamentale nella sua parabola artistica e del suo lungo viaggio di vita. Questo il punto di partenza della nuova edizione del Festival di Cremona, che – nell’anno di EXPO Milano 2015, quando milioni di visitatori stranieri approderanno in Lombardia e in tutto il Nord Italia – intraprende un vi-aggio attraverso l’eccellenza del made in Italy, declinata sia nell’invito di prestigiosi gruppi strumentali italiani, sia nell’affrontare il grande repertorio sei- e settecentesco tutto ita-liano. Dunque, dal divino Claudio il viaggio ha inizio il prossimo 15 maggio, giorno del suo com-pleanno, con due concerti monteverdiani, affidati l’uno ai celebri ed amatissimi Tallis Scholars, l’altro al Coro Costanzo Porta di Antonio Greco, che in questi ultimi anni ha con-solidato una importante attività musicale (16 maggio). A Monteverdi approderemo a chiusura del Festival, con il Vespro delle Beata Vergine, interpretato dal meraviglioso gruppo anglosassone The Sixteen, acclamato in tutta Europa e per la prima volta al Festi-val cremonese (30 maggio). Tutti e tre i concerti si terranno alle ore 21.00 nella Chiesa S. Marcellino di Cremona.

Il viaggio immaginario percorre l’intera penisola: da Firenze, con un concerto di arie e concerti di autori to-scani eseguiti da Auser Musici (22 maggio, ore 21.00 – Auditorium Giovanni Arvedi -Museo del Violino), a Napoli per ricreare la commedeja pe musica, tra comi-cità e melanconia – interpretata dal magnetico can-tante-attore Pino De Vittorio in simbiosi perfetta con i Turchini di Antonio Florio (23 maggio, ore 21.00 –

Teatro A. Ponchielli - nella foto ). Necessaria il 24 maggio una sosta … a palazzo: Palaz-zo Mina –Bolzesi, Palazzo Fodri, Palazzo Cavalcabò, per assaporare madrigali ed arie in tutte le salse: tre concerti per tre palazzi rinascimentali, da Frescobaldi eseguito da Arte Musica a Monteverdi e Marini con l’Ensemble Costanzo Porta, fino ad una ‘rilettura’ del soprano Paola Quagliata e del suo trio jazz. Viaggio immaginario… ma non solo. Un viaggio sull’acqua e dell’acqua, che – diceva saggiamente il greco Talete – è il principio di tutte le cose. Acqua simbolo di una cultura viva e in movimento. Una cultura che, come l’acqua, scorre, collega, comunica, cresce. L’acqua che scorre ma rimane sempre se stessa, che si trasforma in rumori, suoni e musi-ca, come solo Vivaldi e Händel hanno saputo cogliere e ‘visualizzare’ nelle loro magnifiche partiture: lo ascolteremo nell’accattivante concerto dell’ensemble Zefiro dedicato all’Aqua (29 maggio ore 21.00 all’auditorium Giovanni Arvedi - Museo del Violino).

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ONDE SUSSURRANTI Cremona, 15 maggio -1 giugno 2015

Cremona, Mantova, Venezia: le tre città di Claudio Monteverdi. Ciascuna ne reclama (non a torto) la paternità, perché tutte hanno segnato una tappa fondamentale nella sua parabola artistica e del suo lungo viaggio di vita. Questo il punto di partenza della nuova edizione del Festival di Cremona, che – nell’anno di EXPO Milano 2015, quando milioni di visitatori stranieri approderanno in Lombardia e in tutto il Nord Italia – intraprende un vi-aggio attraverso l’eccellenza del made in Italy, declinata sia nell’invito di prestigiosi gruppi strumentali italiani, sia nell’affrontare il grande repertorio sei- e settecentesco tutto ita-liano. Dunque, dal divino Claudio il viaggio ha inizio il prossimo 15 maggio, giorno del suo com-pleanno, con due concerti monteverdiani, affidati l’uno ai celebri ed amatissimi Tallis Scholars, l’altro al Coro Costanzo Porta di Antonio Greco, che in questi ultimi anni ha con-solidato una importante attività musicale (16 maggio). A Monteverdi approderemo a chiusura del Festival, con il Vespro delle Beata Vergine, interpretato dal meraviglioso gruppo anglosassone The Sixteen, acclamato in tutta Europa e per la prima volta al Festi-val cremonese (30 maggio). Tutti e tre i concerti si terranno alle ore 21.00 nella Chiesa S. Marcellino di Cremona.

Il viaggio immaginario percorre l’intera penisola: da Firenze, con un concerto di arie e concerti di autori to-scani eseguiti da Auser Musici (22 maggio, ore 21.00 – Auditorium Giovanni Arvedi -Museo del Violino), a Napoli per ricreare la commedeja pe musica, tra comi-cità e melanconia – interpretata dal magnetico can-tante-attore Pino De Vittorio in simbiosi perfetta con i Turchini di Antonio Florio (23 maggio, ore 21.00 –

Teatro A. Ponchielli - nella foto ). Necessaria il 24 maggio una sosta … a palazzo: Palaz-zo Mina –Bolzesi, Palazzo Fodri, Palazzo Cavalcabò, per assaporare madrigali ed arie in tutte le salse: tre concerti per tre palazzi rinascimentali, da Frescobaldi eseguito da Arte Musica a Monteverdi e Marini con l’Ensemble Costanzo Porta, fino ad una ‘rilettura’ del soprano Paola Quagliata e del suo trio jazz. Viaggio immaginario… ma non solo. Un viaggio sull’acqua e dell’acqua, che – diceva saggiamente il greco Talete – è il principio di tutte le cose. Acqua simbolo di una cultura viva e in movimento. Una cultura che, come l’acqua, scorre, collega, comunica, cresce. L’acqua che scorre ma rimane sempre se stessa, che si trasforma in rumori, suoni e musi-ca, come solo Vivaldi e Händel hanno saputo cogliere e ‘visualizzare’ nelle loro magnifiche partiture: lo ascolteremo nell’accattivante concerto dell’ensemble Zefiro dedicato all’Aqua (29 maggio ore 21.00 all’auditorium Giovanni Arvedi - Museo del Violino).

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ONDE SUSSURRANTI Cremona, 15 maggio -1 giugno 2015

Cremona, Mantova, Venezia: le tre città di Claudio Monteverdi. Ciascuna ne reclama (non a torto) la paternità, perché tutte hanno segnato una tappa fondamentale nella sua parabola artistica e del suo lungo viaggio di vita. Questo il punto di partenza della nuova edizione del Festival di Cremona, che – nell’anno di EXPO Milano 2015, quando milioni di visitatori stranieri approderanno in Lombardia e in tutto il Nord Italia – intraprende un vi-aggio attraverso l’eccellenza del made in Italy, declinata sia nell’invito di prestigiosi gruppi strumentali italiani, sia nell’affrontare il grande repertorio sei- e settecentesco tutto ita-liano. Dunque, dal divino Claudio il viaggio ha inizio il prossimo 15 maggio, giorno del suo com-pleanno, con due concerti monteverdiani, affidati l’uno ai celebri ed amatissimi Tallis Scholars, l’altro al Coro Costanzo Porta di Antonio Greco, che in questi ultimi anni ha con-solidato una importante attività musicale (16 maggio). A Monteverdi approderemo a chiusura del Festival, con il Vespro delle Beata Vergine, interpretato dal meraviglioso gruppo anglosassone The Sixteen, acclamato in tutta Europa e per la prima volta al Festi-val cremonese (30 maggio). Tutti e tre i concerti si terranno alle ore 21.00 nella Chiesa S. Marcellino di Cremona.

Il viaggio immaginario percorre l’intera penisola: da Firenze, con un concerto di arie e concerti di autori to-scani eseguiti da Auser Musici (22 maggio, ore 21.00 – Auditorium Giovanni Arvedi -Museo del Violino), a Napoli per ricreare la commedeja pe musica, tra comi-cità e melanconia – interpretata dal magnetico can-tante-attore Pino De Vittorio in simbiosi perfetta con i Turchini di Antonio Florio (23 maggio, ore 21.00 –

Teatro A. Ponchielli - nella foto ). Necessaria il 24 maggio una sosta … a palazzo: Palaz-zo Mina –Bolzesi, Palazzo Fodri, Palazzo Cavalcabò, per assaporare madrigali ed arie in tutte le salse: tre concerti per tre palazzi rinascimentali, da Frescobaldi eseguito da Arte Musica a Monteverdi e Marini con l’Ensemble Costanzo Porta, fino ad una ‘rilettura’ del soprano Paola Quagliata e del suo trio jazz. Viaggio immaginario… ma non solo. Un viaggio sull’acqua e dell’acqua, che – diceva saggiamente il greco Talete – è il principio di tutte le cose. Acqua simbolo di una cultura viva e in movimento. Una cultura che, come l’acqua, scorre, collega, comunica, cresce. L’acqua che scorre ma rimane sempre se stessa, che si trasforma in rumori, suoni e musi-ca, come solo Vivaldi e Händel hanno saputo cogliere e ‘visualizzare’ nelle loro magnifiche partiture: lo ascolteremo nell’accattivante concerto dell’ensemble Zefiro dedicato all’Aqua (29 maggio ore 21.00 all’auditorium Giovanni Arvedi - Museo del Violino).

Sulle acque burrascose dell’oceano, navigheremo sul galeón del giovane ensemble Los Temperamentos, traghettandoci verso la lontana e misteriosa America latina (28 maggio – ore 21.00 – Palazzo Pallavicino Ariguzzi). L’attenzione che il Monteverdi Festival pone alle giovani leve del mondo della musica antica passa anche dal prestigioso Festival d’Ambronay, con cui prosegue la collaborazione da alcuni anni ed offre una Residenza all’ensemble Voces Suaves (Orizzonti, 17 maggio, ore 11.00 – Palcoscenico Teatro A. Ponchielli). Un viaggio nell’acqua e nel tempo, attraverso il Mar Tirreno, per scoprire le intersezioni tra i canti tradizionali sardi – dichiarati di recente patrimonio dell’Unesco – ed il Rinascimento italiano: questo il cuore (The Heart of Sound) del consort di viole di Vitto-rio Ghielmi e del Concordu de Orosei (Across, 21 maggio ore 21.00 – Chiesa S. Abbondio in Cremona ). Poi, finalmente il Festival si mette in cammino, anzi s’imbarca e salpa, alla

volta dello stesso viaggio che Monteverdi compì più volte tra Cremona, Mantova e Venezia. Una crociera musicale sull’idrovia che congiunge il Po, la più importante arteria italiana che scorre per ol-tre 650 km, al Mincio e le sue dighe, fino alla La-guna. Una vacanza in battello, per scoprire il terri-torio da una prospettiva insolita: un viaggio scan-dito dal lento scorrere dell’acqua, ritmato da con-certi e letture, nonché pillole musicali in battello: domenica 31 maggio al teatro Bibiena di Man-tova, COLLEGIUM PRO MUSICA; lunedi 1 giu-

gno al teatro La Fenice di Venezia , GLI OTTONI DELLA FENICE. # - Inoltre si terranno concerti a bordo. La sirena della motonave Stradivari, l’ammiraglia del Po risuona e canta … affrettatevi, l’imbarco è quasi ultimato.

A cura dell’ufficio stampa del teatro Amilcare Ponchielli

segreteria 0372.022010/011 - biglietteria 0372.022001/002 e-mail:[email protected]

pubblicità GENERALI TORO Cozzoli Francesco e C. S.a.s.

Agenzia di Cremona "Porta Venezia" Agenzia Generale: via Dante 252 - angolo via Brescia, 26100 Cremona

Uffici Commerciali: via Dante 248 - 250 tel. 0372/410600 - 410737

ONDE SUSSURRANTI Cremona, 15 maggio -1 giugno 2015

Cremona, Mantova, Venezia: le tre città di Claudio Monteverdi. Ciascuna ne reclama (non a torto) la paternità, perché tutte hanno segnato una tappa fondamentale nella sua parabola artistica e del suo lungo viaggio di vita. Questo il punto di partenza della nuova edizione del Festival di Cremona, che – nell’anno di EXPO Milano 2015, quando milioni di visitatori stranieri approderanno in Lombardia e in tutto il Nord Italia – intraprende un vi-aggio attraverso l’eccellenza del made in Italy, declinata sia nell’invito di prestigiosi gruppi strumentali italiani, sia nell’affrontare il grande repertorio sei- e settecentesco tutto ita-liano. Dunque, dal divino Claudio il viaggio ha inizio il prossimo 15 maggio, giorno del suo com-pleanno, con due concerti monteverdiani, affidati l’uno ai celebri ed amatissimi Tallis Scholars, l’altro al Coro Costanzo Porta di Antonio Greco, che in questi ultimi anni ha con-solidato una importante attività musicale (16 maggio). A Monteverdi approderemo a chiusura del Festival, con il Vespro delle Beata Vergine, interpretato dal meraviglioso gruppo anglosassone The Sixteen, acclamato in tutta Europa e per la prima volta al Festi-val cremonese (30 maggio). Tutti e tre i concerti si terranno alle ore 21.00 nella Chiesa S. Marcellino di Cremona.

Il viaggio immaginario percorre l’intera penisola: da Firenze, con un concerto di arie e concerti di autori to-scani eseguiti da Auser Musici (22 maggio, ore 21.00 – Auditorium Giovanni Arvedi -Museo del Violino), a Napoli per ricreare la commedeja pe musica, tra comi-cità e melanconia – interpretata dal magnetico can-tante-attore Pino De Vittorio in simbiosi perfetta con i Turchini di Antonio Florio (23 maggio, ore 21.00 –

Teatro A. Ponchielli - nella foto ). Necessaria il 24 maggio una sosta … a palazzo: Palaz-zo Mina –Bolzesi, Palazzo Fodri, Palazzo Cavalcabò, per assaporare madrigali ed arie in tutte le salse: tre concerti per tre palazzi rinascimentali, da Frescobaldi eseguito da Arte Musica a Monteverdi e Marini con l’Ensemble Costanzo Porta, fino ad una ‘rilettura’ del soprano Paola Quagliata e del suo trio jazz. Viaggio immaginario… ma non solo. Un viaggio sull’acqua e dell’acqua, che – diceva saggiamente il greco Talete – è il principio di tutte le cose. Acqua simbolo di una cultura viva e in movimento. Una cultura che, come l’acqua, scorre, collega, comunica, cresce. L’acqua che scorre ma rimane sempre se stessa, che si trasforma in rumori, suoni e musi-ca, come solo Vivaldi e Händel hanno saputo cogliere e ‘visualizzare’ nelle loro magnifiche partiture: lo ascolteremo nell’accattivante concerto dell’ensemble Zefiro dedicato all’Aqua (29 maggio ore 21.00 all’auditorium Giovanni Arvedi - Museo del Violino).

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IN LIBRERIA ♥ Fabio Genovesi: Chi muove le onde, 391 pp. 19 € di Giorgio Borghesi

Un romanzo che poi è la sconfitta di una generazione, una lunga lettera d'adio e d'amore. Un libro dove protagonista é il mare, dove l'amore è unche rinnega sempre le sue promesse.Un romanzo ricco di personaggi con le loro storie, nel giusto equilibrio tra sogno e realtà, amaro, comico, commovente e scatenato come la vita vera.Genovesi é bravo a parlarci usando la fantasia dei suoi personaggi, e per ilettore diventano reali, direi quasi conosciuti, confondendo e mischiando aqua e mare, onde e cielo, pazzia e intelligenza, portandoci a inseguire i loro sogni per poi diventare i nostri sogni nel rispetto della vita e nel gran coragio di affrontarla...

IL CASO EDITORIALE ♠ Gianluca Firetti e Marco D’Agostino: Spaccato in due12 € - San Paolo di Simona Bodini

Morire a vent’anni. Per un osteosarcoma. Questa è la storia di Gianluca, seza se e senza ma, la storia vera di un ragazzo che a diciotto anni si è visto travolgere e sconvolgere la vita da un lo ha portato alla morte. Una malattia durissima che non ha intaccato la vtalità e la spensieratezza di questo giovane capace di trarre dal dolore un’immensa forza. Spaccato in due. L’alfabeto di Gianlucasi possa davvero trasformare il male inguaribile in vita, di come ci è riuscito Gianluca, del suo coraggio e della sua fede. Un percorso di venti lettere, pesate dallo stesso ragazzo e scritte con l’aiuto di don Marco D’Agostino; ogni capitolo una lettera e ogni lettera un momento degli ultimi due anni di vita

di Gian. Così si può scoprire che con un po’ di fantasia e serenità il carrello dei farmaci dun piccolo altare, oppure l’hospice diventa luogo dove incontrare persone stupezare le vere amicizie, o ancora come la malattia abbia dato l’opportunità di mandare una lettra a Papa Francesco e avere una risposta dal suo segretario. Tutte cose che Gianluca ha vissuto con la maturità di un adulto e, come dice lo steso don Marco, “la fede di un santo”. Perché gli ultimi anni della sua vita sono stati soprattutto un cammino di fede altissima, ma mai scontata. E il libro, che si legge tutto d’un fiato, te lo racconta in modo semplice e chiaro. Perché se Spaccato in due non contiene nessuna teoria per afrontare a dovere la malattia, ti mette, però, di fronte ad una percezione della vita che va oltre ogni lamento, problema o preoccupazione del nstro quotidiano. Gianluca aiuta a migliorarti e, a conti fatti, ha scritto un libro che è davvero terapeutico per tutti coloro, e non, che l’hanno consciuto.

• Vendute migliaia di copie in poche settimane

IN LIBRERIA € - Mondadori

Un romanzo che poi è la sconfitta di una generazione, una lunga lettera d'ad-dio e d'amore. Un libro dove protagonista é il mare, dove l'amore è un’onda

rinnega sempre le sue promesse. Un romanzo ricco di personaggi con le loro storie, nel giusto equilibrio tra

comico, commovente e scatenato come la vita vera. Genovesi é bravo a parlarci usando la fantasia dei suoi personaggi, e per il lettore diventano reali, direi quasi conosciuti, confondendo e mischiando ac-qua e mare, onde e cielo, pazzia e intelligenza, portandoci a inseguire i loro sogni per poi diventare i nostri sogni nel rispetto della vita e nel gran corag-

Gianluca Firetti e Marco D’Agostino: Spaccato in due. L’alfabeto di Gianluca,126 pp.

Morire a vent’anni. Per un osteosarcoma. Questa è la storia di Gianluca, sen-za se e senza ma, la storia vera di un ragazzo che a diciotto anni si è visto travolgere e sconvolgere la vita da un inaspettato incontro che, purtroppo, lo ha portato alla morte. Una malattia durissima che non ha intaccato la vi-

di questo giovane capace di trarre dal dolore Spaccato in due. L’alfabeto di Gianluca è la prova di come

si possa davvero trasformare il male inguaribile in vita, di come ci è riuscito Gianluca, del suo coraggio e della sua fede. Un percorso di venti lettere, pen-sate dallo stesso ragazzo e scritte con l’aiuto di don Marco D’Agostino; ogni capitolo una lettera e ogni lettera un momento degli ultimi due anni di vita

di Gian. Così si può scoprire che con un po’ di fantasia e serenità il carrello dei farmaci diventa un piccolo altare, oppure l’hospice diventa luogo dove incontrare persone stupende e raffor-zare le vere amicizie, o ancora come la malattia abbia dato l’opportunità di mandare una lette-ra a Papa Francesco e avere una risposta dal suo segretario. Tutte cose che Gianluca ha vissuto con la maturità di un adulto e, come dice lo stes-

n Marco, “la fede di un santo”. Perché gli ultimi anni della sua vita sono stati soprattutto un cammino di fede altissima, ma mai scontata. E il libro, che si legge tutto d’un fiato, te lo racconta in modo semplice e

ontiene nessuna teoria per af-frontare a dovere la malattia, ti mette, però, di fronte ad una percezione

occupazione del no-stro quotidiano. Gianluca aiuta a migliorarti e, a conti fatti, ha scritto un

o che è davvero terapeutico per tutti coloro, e non, che l’hanno cono-

♣ Alessia Gazzola: Le ossa della principessa, 344 pp. di Shannon Ruggeri

Eccoci alla terza avventura/disavventura di che fa di tutto per rovinare la propria carriera nel grande Santuario dellUmiliazione ovvero l’Istituto di medicina Legale. Sembrava quasi che la sua tormentata esistenza in Istituto le avesse concesso una trbastava per provare a mettere ordine nella sua sempre più disastrata vita amorosa, ma ovviamente non era così: la bellissima, brillante, perfetta, ma alquanto carogna collega Ambra Negri Della Valle è scomparsa. Per quanto Alice la destesti, non arriverebbe madalla procura chiamano lei e Claudio Conforti (medico legale affermato e tanto splendido quanto perfido) chiedendo di andare ad identificare un

cadavere appena ritrovato in un campo, Alice teme il peggioUn talento incredibile. Un thriller che ti conquista fin dalla prima pagina. Grande tensione pscologica e un ritmo travolgente. Vi terrà svegli tutta la notte ♦ Eleonora Barbaro: In un bicchiere di vodka – A Vasco Rossi che mi ha tenuto in vita, 74 pp. 10 € - Apostrofoeditore di Claudio Ardigò

Un romanzo, fatto di musica, poesia, parole, sogni. I dubbi, le speranza, i sgni di una giovane donna “condannata a platonica di un amore, nei confronti di Vasco Rossiper affrontare la società moderna dove più che viverla ne Quando ho finito di leggere il libro di Eleonora, mi sono accorto che mi trmavano le mani. Continuavo a camminare a vuoto nella stanza senza sapere cosa fare per smaltire la folle dose di andrenalina che avevo in corpo.Amo ogni libro capace di uscire dalla carta e di creare scompiglio, rivolzionare la vita reale. Ogni bel libroavevo appena finito quello più crudelemai letto.

• Andrea Camilleri: Donne, 212 pp. 17,50 € - Rizzolidi Alberto Achilli

Angelica, Antigone, Beatrice, Bianca, Carla, Carmela, Ingr....No No No non sono le conquiste del qui è l'originalità dell'opera; il romanzo rafemminile, un grazie alle donne che hanno contribuito a rendCamilleri quello che conosciamo noi.Alcuni personaggi sono mitologicivanna D'Arco) altri nobili (Pucci) o popolanitrae spunti e lezioni di vita. Penso ad Ingrid Svedese:" ed è in omaggio allapulizia morale di Ingrid che ho voluto che l'amica straniera del mio co

missario Montalbano fosse svedese e si chiamasse come lei".Rifletto sulla figura di Nefertiti, che, non più giovanissima volle una statua a sua immagisomiglianza senza indulgere sui segni del tempo tramandando un insegnamento ancora attu

Alessia Gazzola: Le ossa della principessa, 344 pp. 12 € - TEA

Eccoci alla terza avventura/disavventura di Alice Allevi, specializzanda vinare la propria carriera nel grande Santuario della

Umiliazione ovvero l’Istituto di medicina Legale. Sembrava quasi che la sua tormentata esistenza in Istituto le avesse concesso una tregua, quanto

ava per provare a mettere ordine nella sua sempre più disastrata vita sa, ma ovviamente non era così: la bellissima, brillante, perfetta, ma

alquanto carogna collega Ambra Negri Della Valle è scomparsa. Per quanto Alice la destesti, non arriverebbe mai ad augurarle la morte. Così, quando dalla procura chiamano lei e Claudio Conforti (medico legale affermato e tanto splendido quanto perfido) chiedendo di andare ad identificare un

cadavere appena ritrovato in un campo, Alice teme il peggio …… incredibile. Un thriller che ti conquista fin dalla prima pagina. Grande tensione psi-

cologica e un ritmo travolgente. Vi terrà svegli tutta la notte … anche con qualche risata!

A Vasco Rossi che mi ha tenuto in vita,

Un romanzo, fatto di musica, poesia, parole, sogni. I dubbi, le speranza, i so-condannata a vivere” che trova nell'ossessione

nei confronti di Vasco Rossi, una risposta concreta per affrontare la società moderna dove più che viverla ne é coinvolta. Quando ho finito di leggere il libro di Eleonora, mi sono accorto che mi tre-mavano le mani. Continuavo a camminare a vuoto nella stanza senza sapere cosa fare per smaltire la folle dose di andrenalina che avevo in corpo. Amo ogni libro capace di uscire dalla carta e di creare scompiglio, rivolu-

libro mi ha sempre messo in agitazione, e io più crudele, ma anche più generoso che avessi

Rizzoli

Angelica, Antigone, Beatrice, Bianca, Carla, Carmela, Ingrid, Zina, Pucci ....No No No non sono le conquiste del commissario Montalbano. Proprio

il romanzo rappresenta un omaggio al genere , un grazie alle donne che hanno contribuito a rendere l’uomo

quello che conosciamo noi. mitologici (Elena di Troia) altri sono storici (Gio-

(Pucci) o popolani (Ninetta) ma da tutte l'autore

Penso ad Ingrid Svedese:" ed è in omaggio alla libertà, alla spontaneità, alla pulizia morale di Ingrid che ho voluto che l'amica straniera del mio com-

missario Montalbano fosse svedese e si chiamasse come lei". giovanissima volle una statua a sua immagine e

tramandando un insegnamento ancora attua-

in li

breria

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Page 7: Librarsi n2 2015

♣ Alessia Gazzola: Le ossa della principessa, 344 pp. di Shannon Ruggeri

Eccoci alla terza avventura/disavventura di che fa di tutto per rovinare la propria carriera nel grande Santuario dellUmiliazione ovvero l’Istituto di medicina Legale. Sembrava quasi che la sua tormentata esistenza in Istituto le avesse concesso una trbastava per provare a mettere ordine nella sua sempre più disastrata vita amorosa, ma ovviamente non era così: la bellissima, brillante, perfetta, ma alquanto carogna collega Ambra Negri Della Valle è scomparsa. Per quanto Alice la destesti, non arriverebbe madalla procura chiamano lei e Claudio Conforti (medico legale affermato e tanto splendido quanto perfido) chiedendo di andare ad identificare un

cadavere appena ritrovato in un campo, Alice teme il peggioUn talento incredibile. Un thriller che ti conquista fin dalla prima pagina. Grande tensione pscologica e un ritmo travolgente. Vi terrà svegli tutta la notte ♦ Eleonora Barbaro: In un bicchiere di vodka – A Vasco Rossi che mi ha tenuto in vita, 74 pp. 10 € - Apostrofoeditore di Claudio Ardigò

Un romanzo, fatto di musica, poesia, parole, sogni. I dubbi, le speranza, i sgni di una giovane donna “condannata a platonica di un amore, nei confronti di Vasco Rossiper affrontare la società moderna dove più che viverla ne Quando ho finito di leggere il libro di Eleonora, mi sono accorto che mi trmavano le mani. Continuavo a camminare a vuoto nella stanza senza sapere cosa fare per smaltire la folle dose di andrenalina che avevo in corpo.Amo ogni libro capace di uscire dalla carta e di creare scompiglio, rivolzionare la vita reale. Ogni bel libroavevo appena finito quello più crudelemai letto.

• Andrea Camilleri: Donne, 212 pp. 17,50 € - Rizzolidi Alberto Achilli

Angelica, Antigone, Beatrice, Bianca, Carla, Carmela, Ingr....No No No non sono le conquiste del qui è l'originalità dell'opera; il romanzo rafemminile, un grazie alle donne che hanno contribuito a rendCamilleri quello che conosciamo noi.Alcuni personaggi sono mitologicivanna D'Arco) altri nobili (Pucci) o popolanitrae spunti e lezioni di vita. Penso ad Ingrid Svedese:" ed è in omaggio allapulizia morale di Ingrid che ho voluto che l'amica straniera del mio co

missario Montalbano fosse svedese e si chiamasse come lei".Rifletto sulla figura di Nefertiti, che, non più giovanissima volle una statua a sua immagisomiglianza senza indulgere sui segni del tempo tramandando un insegnamento ancora attu

Alessia Gazzola: Le ossa della principessa, 344 pp. 12 € - TEA

Eccoci alla terza avventura/disavventura di Alice Allevi, specializzanda vinare la propria carriera nel grande Santuario della

Umiliazione ovvero l’Istituto di medicina Legale. Sembrava quasi che la sua tormentata esistenza in Istituto le avesse concesso una tregua, quanto

ava per provare a mettere ordine nella sua sempre più disastrata vita sa, ma ovviamente non era così: la bellissima, brillante, perfetta, ma

alquanto carogna collega Ambra Negri Della Valle è scomparsa. Per quanto Alice la destesti, non arriverebbe mai ad augurarle la morte. Così, quando dalla procura chiamano lei e Claudio Conforti (medico legale affermato e tanto splendido quanto perfido) chiedendo di andare ad identificare un

cadavere appena ritrovato in un campo, Alice teme il peggio …… incredibile. Un thriller che ti conquista fin dalla prima pagina. Grande tensione psi-

cologica e un ritmo travolgente. Vi terrà svegli tutta la notte … anche con qualche risata!

A Vasco Rossi che mi ha tenuto in vita,

Un romanzo, fatto di musica, poesia, parole, sogni. I dubbi, le speranza, i so-condannata a vivere” che trova nell'ossessione

nei confronti di Vasco Rossi, una risposta concreta per affrontare la società moderna dove più che viverla ne é coinvolta. Quando ho finito di leggere il libro di Eleonora, mi sono accorto che mi tre-mavano le mani. Continuavo a camminare a vuoto nella stanza senza sapere cosa fare per smaltire la folle dose di andrenalina che avevo in corpo. Amo ogni libro capace di uscire dalla carta e di creare scompiglio, rivolu-

libro mi ha sempre messo in agitazione, e io più crudele, ma anche più generoso che avessi

Rizzoli

Angelica, Antigone, Beatrice, Bianca, Carla, Carmela, Ingrid, Zina, Pucci ....No No No non sono le conquiste del commissario Montalbano. Proprio

il romanzo rappresenta un omaggio al genere , un grazie alle donne che hanno contribuito a rendere l’uomo

quello che conosciamo noi. mitologici (Elena di Troia) altri sono storici (Gio-

(Pucci) o popolani (Ninetta) ma da tutte l'autore

Penso ad Ingrid Svedese:" ed è in omaggio alla libertà, alla spontaneità, alla pulizia morale di Ingrid che ho voluto che l'amica straniera del mio com-

missario Montalbano fosse svedese e si chiamasse come lei". giovanissima volle una statua a sua immagine e

tramandando un insegnamento ancora attua-

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le:"il sorriso della consapevolezza. Di quanto quella bellezza che lo scultore sta cercando di fermare per l'eternità sia una fuggevole illusione" Leggo le pagine del libro e intanto penso al ciotolo del greto del fiume, a quei sassi con le fome più strane scavati dall'acqua, dallo sfregamento su altri sassiecco quel ciotolo potrebbe essere Montalbano e noi risaliamo a quegli agentpietra così ruvida, cosi diversa da tutte le altre proprio osservando i camei descritti nel libro.Ritengo che dovrebbero essere scritti più libri in omaggio "All'altra metà del cielo", ed è prprio nelle ultime righe della sezione “Nota dell'autorema altrettanto sinceramente non avrei mai pensato che in Italia nel 2013 fossimo costretti a varare una legge contro il femminicidio”. Bel libro, un libro con un'anima, scritto da un uomo che vuole edomani ed in questo dice un grande grazie ad almeno 39 donne! I

Stefano La Via: Chico Buarque. Canzoni, 576 pp.di Antonino Campisi

Che cosa lega Chico Buarque, unotore brasiliana a Cremona? Il legameprofessore Stefano La Via, docenteMusica della facoltà di musicologiamaturgo, romanziere e saggista brasilianoteressante dei suoi studi musicologici.La passione di La Via doveva naturalmentequesto testo visto che lo studiosomultiforme e affascinate rapporto

tempi dei trovatori. Il lavoro mette in evidenza comelettuale a tutto campo. Anche Mina (altro legame conBuarque interpretando alcuni brani con traduzioni piùMa è proprio questo il punto: perchè tradurre in manierasia e come adattarli alla musica non snaturandone lati? Il lavoro di Stefano La Via finalmente rende giustiziagativo ponendo l'attenzione sull'edizione e la traduzionecanzoni. La struttura dell'opera risulta monumentale ed enciclopedica,Il lettore così si trova ad utilizzare il volume nelle sueorecchie con il CD audio allegato e interagendo con ildelle canzoni, la discografia e la bibliografia. Questo libro è davvero un mirabile esempio di cometo, scomposto un canzoniere di un autore che ha segnatoper averne un ritratto analitico e stilistico completo.mine che sta a cuore all'autore, un libro popular: adattoforma canzone, intrigante per chi ha voglia di crogiolarsiBuarque, rivolto ai cremonesi e agli studenti di musicologiarazzo per il proprio percorso universitario perchè inritmi brasiliani, metafora della passionalità e trasportoglio un oggetto di studio. Con peculiarità, severo impegno

le:"il sorriso della consapevolezza. Di quanto quella bellezza che lo scultore sta cercando di

del libro e intanto penso al ciotolo del greto del fiume, a quei sassi con le for-strane scavati dall'acqua, dallo sfregamento su altri sassi, dallo scontro con le radici ...

ecco quel ciotolo potrebbe essere Montalbano e noi risaliamo a quegli agenti che hanno reso la ruvida, cosi diversa da tutte le altre proprio osservando i camei descritti nel libro.

libri in omaggio "All'altra metà del cielo", ed è pro-a dell'autore” che il mio convincimento si rafforza:"...

ma altrettanto sinceramente non avrei mai pensato che in Italia nel 2013 fossimo costretti a

uomo che vuole essere un uomo migliore in ogni ed in questo dice un grande grazie ad almeno 39 donne! Il Camilleri che non ti aspetti.

pp. 39 € - Pavia University Press

uno dei massimi esponenti della musica d'au-legame va cercato alla sincera passione del

docente associato di Storia della Poesia per musicologia di Cremona che del cantautore, dram-

brasiliano ne ha saputo fare un oggetto in-musicologici.

naturalmente approdare al concepimento di studioso ormai da anni si occupa di indagare il rapporto testo/musica di varie epoche, fin dai

come Buarque sia un raro esempio di un intel-con Cremona) si innamora delle canzoni di più o meno libere dei suoi testi.

maniera superficiale così alti esempi di poe-la ritmica e il senso profondo dei significa-

giustizia e pone una risposta a questo interro-traduzione dal portoghese all'italiano di 215

enciclopedica, esaustiva in tutti gli aspetti. sue molteplici sfaccettature, deliziando le il CD ROM che contiene le schede critiche

come può essere affrontato, studiato, analizza-segnato il percorso della musica brasiliana

completo. È un libro che serve, o per usare un ter-adatto ai musicologi curiosi attenti verso la olarsi sul significato e la poesia dei versi di

musicologia che hanno scelto la città del Tor-in esso trovino il calore e la passione per i

trasporto di come deve essere affrontato al me-impegno e a ritmo di Samba.

in li

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le:"il sorriso della consapevolezza. Di quanto quella bellezza che lo scultore sta cercando di fermare per l'eternità sia una fuggevole illusione" Leggo le pagine del libro e intanto penso al ciotolo del greto del fiume, a quei sassi con le fome più strane scavati dall'acqua, dallo sfregamento su altri sassiecco quel ciotolo potrebbe essere Montalbano e noi risaliamo a quegli agentpietra così ruvida, cosi diversa da tutte le altre proprio osservando i camei descritti nel libro.Ritengo che dovrebbero essere scritti più libri in omaggio "All'altra metà del cielo", ed è prprio nelle ultime righe della sezione “Nota dell'autorema altrettanto sinceramente non avrei mai pensato che in Italia nel 2013 fossimo costretti a varare una legge contro il femminicidio”. Bel libro, un libro con un'anima, scritto da un uomo che vuole edomani ed in questo dice un grande grazie ad almeno 39 donne! I

Stefano La Via: Chico Buarque. Canzoni, 576 pp.di Antonino Campisi

Che cosa lega Chico Buarque, unotore brasiliana a Cremona? Il legameprofessore Stefano La Via, docenteMusica della facoltà di musicologiamaturgo, romanziere e saggista brasilianoteressante dei suoi studi musicologici.La passione di La Via doveva naturalmentequesto testo visto che lo studiosomultiforme e affascinate rapporto

tempi dei trovatori. Il lavoro mette in evidenza comelettuale a tutto campo. Anche Mina (altro legame conBuarque interpretando alcuni brani con traduzioni piùMa è proprio questo il punto: perchè tradurre in manierasia e come adattarli alla musica non snaturandone lati? Il lavoro di Stefano La Via finalmente rende giustiziagativo ponendo l'attenzione sull'edizione e la traduzionecanzoni. La struttura dell'opera risulta monumentale ed enciclopedica,Il lettore così si trova ad utilizzare il volume nelle sueorecchie con il CD audio allegato e interagendo con ildelle canzoni, la discografia e la bibliografia. Questo libro è davvero un mirabile esempio di cometo, scomposto un canzoniere di un autore che ha segnatoper averne un ritratto analitico e stilistico completo.mine che sta a cuore all'autore, un libro popular: adattoforma canzone, intrigante per chi ha voglia di crogiolarsiBuarque, rivolto ai cremonesi e agli studenti di musicologiarazzo per il proprio percorso universitario perchè inritmi brasiliani, metafora della passionalità e trasportoglio un oggetto di studio. Con peculiarità, severo impegno

le:"il sorriso della consapevolezza. Di quanto quella bellezza che lo scultore sta cercando di

del libro e intanto penso al ciotolo del greto del fiume, a quei sassi con le for-strane scavati dall'acqua, dallo sfregamento su altri sassi, dallo scontro con le radici ...

ecco quel ciotolo potrebbe essere Montalbano e noi risaliamo a quegli agenti che hanno reso la ruvida, cosi diversa da tutte le altre proprio osservando i camei descritti nel libro.

libri in omaggio "All'altra metà del cielo", ed è pro-a dell'autore” che il mio convincimento si rafforza:"...

ma altrettanto sinceramente non avrei mai pensato che in Italia nel 2013 fossimo costretti a

uomo che vuole essere un uomo migliore in ogni ed in questo dice un grande grazie ad almeno 39 donne! Il Camilleri che non ti aspetti.

pp. 39 € - Pavia University Press

uno dei massimi esponenti della musica d'au-legame va cercato alla sincera passione del

docente associato di Storia della Poesia per musicologia di Cremona che del cantautore, dram-

brasiliano ne ha saputo fare un oggetto in-musicologici.

naturalmente approdare al concepimento di studioso ormai da anni si occupa di indagare il rapporto testo/musica di varie epoche, fin dai

come Buarque sia un raro esempio di un intel-con Cremona) si innamora delle canzoni di più o meno libere dei suoi testi.

maniera superficiale così alti esempi di poe-la ritmica e il senso profondo dei significa-

giustizia e pone una risposta a questo interro-traduzione dal portoghese all'italiano di 215

enciclopedica, esaustiva in tutti gli aspetti. sue molteplici sfaccettature, deliziando le il CD ROM che contiene le schede critiche

come può essere affrontato, studiato, analizza-segnato il percorso della musica brasiliana

completo. È un libro che serve, o per usare un ter-adatto ai musicologi curiosi attenti verso la olarsi sul significato e la poesia dei versi di

musicologia che hanno scelto la città del Tor-in esso trovino il calore e la passione per i

trasporto di come deve essere affrontato al me-impegno e a ritmo di Samba.

musicaGIOVANNI VAILATI, il Paganini del mandolino

dai caffè cremaschi ai teatri d'Europa

Domenica 19 aprile 2015 con inizio alle ore 17,00, in occasione del bicentenario della nascita, in sala Pietro Da Cemmo in Crema si terrà un concerto dell'orchestra di mando-lini e chitarre "Città di Brescia" diretta da Claudio Mandonico, con la partecipazione di Ugo Orlandi, celebre mandolinista.

Giovanni Vailati è nato a Vairano, ora frazione di Crema, il 13 a-prile 1815. La grande abilità posseduta nel suonare il mandolino gli ha permes-so il titolo onorario di "Paganini del Mandolino".Veniva chiamato anche "il cieco di Crema" essendo privo della vista fin dall'infanzia, ma questa menomazione non gli ha impedito di diventare una cele-brità nel campo musicale. Fra i suoi estimatori si contano Gioacchi-no Rossini, Giuseppe Verdi, Charles Gounod e molti altri perso-naggi famosi di quell’epoca. Inoltre aveva molti ammiratori che lo seguivano per assistere alle sue esibizioni nelle sale da concerto e nei teatri. Dopo ogni esibizioni, Vailati consegnava un diario ( con-

servato nel museo di Crema ) agli organizzatori, su cui venivano descritte le impressioni su-scitate durante le sue esecuzioni e le dediche che gli rivolgevano gli estimatori. Sul diario sono riportati alcuni commenti dei giornali dell'epoca. Da un articolo apparso su La Gazzet-ta di Chieti, si legge: "sul palcoscenico entrai, mi confusi con la gente che non fiatava, ave-

va i capelli canuti, fronte alta, dritto, abito nero, cravatta bianca, veduto da tutti, non ve-

dendo nessuno, in ogni città preceduto da bella fama, d'occhi cieco e che rivelava sul volto

l'estasi dell'anima.” Isabella Rachetti di Crema dopo avere assistito a un concerto in Puglia gli scrive questa dedica "al più gentil fiore cresciuto sulle sponde del Serio". In tutte le dediche si nota un solo filo conduttore: la profonda emozione che sapeva suscita-re durante i concerti; è proprio questa la missione affidata alla musica. # Per l’occasione Apostrofoeditore pubblica la biografia di Giovanni Vailati, a firma di Paolo Origgi, con la collaborazione dell’assessorato alla cultura del Comune di Crema

Pubblicità PRIMAL

(vedi pag. 15)

I libri si trovano in tutte le librerie al prezzo di 5 euro.

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I SAGGI di APOSTROFOEDITORE

Nel segno della Sibilla Tiburtina di Erminio Morenghi, 172 pp. - 20 €

Erminio Morenghi, in questo suo studio pluridecennale, sulla scorta del quadro in chiaro Auguste et la Sibylle de Tibur di Antoine Caron conservato al Louvre, ha riletto la più reticente delle opere di Giorgione nel segno della Sibilla Tiburtina, della sua tradizione iconografica e della sua valenza storica, approdando ad una interpretazione in chiave asburgica della Tempesta, calandola nel contesto politico e culturale della Serenissima e del Sacro Romano Impero. Questo libro è un viaggio suggestivo nel mondo misterioso del grande maestro di Castelfranco Veneto.

Pagine inedite di Maria Enrica D’Agostini e la voce di Elias Canetti. Un affascinante viaggio nella letteratura dei paesi di lingua tedesca tra ricerca e mediazione culturale

In collaborazione con l’Università di Parma - Dipartimento di Antichistica, Lingue, Educazione, Filosofia

a cura di Beatrice Sellinger e Monica Biasolo. 256 pp. - 18 € con CD audio

Bruno Zaffanella – Movenze pitto-materiche ( 2003-2014 )

Bruno Zaffanella ha realizzato opere, e relative mostre, dedicate al ritratto, al corpo,al paesaggio, dalla fine degli anni ’90. Nell’ultimo decennio qualcosa è

cambiato, portandolo ad un ripensamento complessivo dei metodi e della matericità. La sua produzione artistica è diventata più complessa, più introversa,

frutto di contaminazioni materiche,linguistiche, temporali. 74 pp. – 20 €

Il cardinale e l’architetto - Girolamo Aleandro (1480-1542) e il Rinascimento adriatico

veneziano di Alfonso Vesentini Argento, 130 pp. – 20 € Questo romanzo vuole liberare Venezia dal confinamento, cercando di darne una lettura più profonda rispetto alla sola estetica e soprattutto diffondere i concetti ai meno esperti che restano esclusi da una lettura appropriata, a volte per la mancanza di conoscenza del linguaggio in esso contenuto. Quando Venezia diventa Venezia, con un proprio carattere architettonico, con degli architetti per la prima volta noti, quando le autorità comunicano attraverso i loro monumenti, nascono le città rinascimentali. Un romanzo storico, tra il 1480 e 1540, in cui l'autore, vede, descrive e racconta da un punto di vista privilegiato, attraverso la vita del cardinale Girolamo Aleandro e la riscoperta dell'architetto Mauro Codussi.

EXPO 2015 – Arts & Food                                di Simona Bodini* 

 L’Expo 2015  è  alle porte: dal 1° maggio  al 31 ottobre Milano ospiterà  la più  grande esposizione internazionale incentrata sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Più di 140 Paesi coinvolti, un’area espositiva di 1 milione di metri quadrati e più di 20 milioni i visitatori attesi. Filo conduttore è  l’alimentazione,  analizzata  da  ogni  prospettiva  possibile.  Numerose  le  iniziative  culturali  e  di intrattenimento  legate  al  tema  della  nutrizione,  non  solo  a Milano, ma  anche  in  tutta  Italia. Un posto di rilievo è occupato dalle mostre che spesso indagano l’universo del cibo e i suoi legami con l’arte. Eccone alcune da non lasciarsi sfuggire nei prossimi mesi:  Arts & Foods. Rituali dal 1851  9 Aprile 2015 ‐ 1 Novembre 2015 ‐ Milano, Palazzo della Triennale 

Arts & Foods è  la mostra, a cura di Germano Celant, allestita all’interno della Triennale di Milano ed è  l’unico padiglione di Expo 2015 realizzato in città. E’ un percorso che analizza il connubio tra cibo ed alimenti nelle arti: a partire dal 1851 (anno della prima Esposizione Universale, tenutasi a Londra) per arrivare alla contemporaneità. Un percorso nel quale alle opere,  appartenenti  a  diversi  linguaggi  artistici,  saranno  affiancate  le 

testimonianze di artisti, scrittori, grafici, musicisti, fotografi, architetti e designers. Un vero e proprio “viaggio  nel  tempo  che  rifletterà  creativamente  il  Tema  dell’Esposizione  Universale  di Milano” 

 FOOD ‐ La scienza dai semi al piatto 28 novembre 2014 ‐ 28 giugno 2015 ‐ Milano, Museo Civico di Storia Naturale Al Museo di Storia Naturale, è possibile visitare la mostra, realizzata da Dario Bressanini e Beatrice Mautino,  che  affronta  il  tema  del  cibo  da  una  prospettiva  prettamente  scientifica. Un  percorso, suddiviso  in quattro sezioni tematiche, che si propone di  introdurre adulti e bambini ai temi della biodiversità, della tecnologia e della tradizione. Tra immagini al microscopio, video didattici e giochi interattivi,  il  visitatore,  partendo  dai  singoli  elementi  che  compongono  un  piatto,  arriverà  alla scoperta del piatto stesso fino al momento del consumo. Il Cibo nell’arte. Capolavori dei grandi maestri dal Seicento a Warhol. 24 gennaio 2015 ‐ 14 giugno 2015 ‐ Brescia, Palazzo Martinengo Il  legame  tra arte,  cibo e  tradizione  territoriale è  il  fil  rouge della mostra di Palazzo Martinengo. 

Sono  più  di  100  le  opere  selezionate  dal  curatore  Davide Dotti  ed  articolate  in  dieci  sezioni  tematiche. Oltre  quattro secoli di arte e gastronomia per riscoprire diverse iconografie del  cibo,  alimenti  e  gusti  oggi  persino  dimenticati.  Si potranno  ammirare  opere  di  Vincenzo  Campi,  Ambrogio Figino,  fino  ad  arrivare  a  quelle  di  de  Chirico,  Manzoni, Warhol  e  LaChapelle.  Chiude  il  percorso  espositivo  la singolare Piramide alimentare, installazione  in  cera  realizzata da  Paola Nizzoli Desiderato.

           

* laureata in Storia e Conservazione

dei Beni Culturali e Artistici [email protected] 

expo

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I SAGGI di APOSTROFOEDITORE

Nel segno della Sibilla Tiburtina di Erminio Morenghi, 172 pp. - 20 €

Erminio Morenghi, in questo suo studio pluridecennale, sulla scorta del quadro in chiaro Auguste et la Sibylle de Tibur di Antoine Caron conservato al Louvre, ha riletto la più reticente delle opere di Giorgione nel segno della Sibilla Tiburtina, della sua tradizione iconografica e della sua valenza storica, approdando ad una interpretazione in chiave asburgica della Tempesta, calandola nel contesto politico e culturale della Serenissima e del Sacro Romano Impero. Questo libro è un viaggio suggestivo nel mondo misterioso del grande maestro di Castelfranco Veneto.

Pagine inedite di Maria Enrica D’Agostini e la voce di Elias Canetti. Un affascinante viaggio nella letteratura dei paesi di lingua tedesca tra ricerca e mediazione culturale

In collaborazione con l’Università di Parma - Dipartimento di Antichistica, Lingue, Educazione, Filosofia

a cura di Beatrice Sellinger e Monica Biasolo. 256 pp. - 18 € con CD audio

Bruno Zaffanella – Movenze pitto-materiche ( 2003-2014 )

Bruno Zaffanella ha realizzato opere, e relative mostre, dedicate al ritratto, al corpo,al paesaggio, dalla fine degli anni ’90. Nell’ultimo decennio qualcosa è

cambiato, portandolo ad un ripensamento complessivo dei metodi e della matericità. La sua produzione artistica è diventata più complessa, più introversa,

frutto di contaminazioni materiche,linguistiche, temporali. 74 pp. – 20 €

Il cardinale e l’architetto - Girolamo Aleandro (1480-1542) e il Rinascimento adriatico

veneziano di Alfonso Vesentini Argento, 130 pp. – 20 € Questo romanzo vuole liberare Venezia dal confinamento, cercando di darne una lettura più profonda rispetto alla sola estetica e soprattutto diffondere i concetti ai meno esperti che restano esclusi da una lettura appropriata, a volte per la mancanza di conoscenza del linguaggio in esso contenuto. Quando Venezia diventa Venezia, con un proprio carattere architettonico, con degli architetti per la prima volta noti, quando le autorità comunicano attraverso i loro monumenti, nascono le città rinascimentali. Un romanzo storico, tra il 1480 e 1540, in cui l'autore, vede, descrive e racconta da un punto di vista privilegiato, attraverso la vita del cardinale Girolamo Aleandro e la riscoperta dell'architetto Mauro Codussi.

EXPO 2015 – Arts & Food                                di Simona Bodini* 

 L’Expo 2015  è  alle porte: dal 1° maggio  al 31 ottobre Milano ospiterà  la più  grande esposizione internazionale incentrata sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Più di 140 Paesi coinvolti, un’area espositiva di 1 milione di metri quadrati e più di 20 milioni i visitatori attesi. Filo conduttore è  l’alimentazione,  analizzata  da  ogni  prospettiva  possibile.  Numerose  le  iniziative  culturali  e  di intrattenimento  legate  al  tema  della  nutrizione,  non  solo  a Milano, ma  anche  in  tutta  Italia. Un posto di rilievo è occupato dalle mostre che spesso indagano l’universo del cibo e i suoi legami con l’arte. Eccone alcune da non lasciarsi sfuggire nei prossimi mesi:  Arts & Foods. Rituali dal 1851  9 Aprile 2015 ‐ 1 Novembre 2015 ‐ Milano, Palazzo della Triennale 

Arts & Foods è  la mostra, a cura di Germano Celant, allestita all’interno della Triennale di Milano ed è  l’unico padiglione di Expo 2015 realizzato in città. E’ un percorso che analizza il connubio tra cibo ed alimenti nelle arti: a partire dal 1851 (anno della prima Esposizione Universale, tenutasi a Londra) per arrivare alla contemporaneità. Un percorso nel quale alle opere,  appartenenti  a  diversi  linguaggi  artistici,  saranno  affiancate  le 

testimonianze di artisti, scrittori, grafici, musicisti, fotografi, architetti e designers. Un vero e proprio “viaggio  nel  tempo  che  rifletterà  creativamente  il  Tema  dell’Esposizione  Universale  di Milano” 

 FOOD ‐ La scienza dai semi al piatto 28 novembre 2014 ‐ 28 giugno 2015 ‐ Milano, Museo Civico di Storia Naturale Al Museo di Storia Naturale, è possibile visitare la mostra, realizzata da Dario Bressanini e Beatrice Mautino,  che  affronta  il  tema  del  cibo  da  una  prospettiva  prettamente  scientifica. Un  percorso, suddiviso  in quattro sezioni tematiche, che si propone di  introdurre adulti e bambini ai temi della biodiversità, della tecnologia e della tradizione. Tra immagini al microscopio, video didattici e giochi interattivi,  il  visitatore,  partendo  dai  singoli  elementi  che  compongono  un  piatto,  arriverà  alla scoperta del piatto stesso fino al momento del consumo. Il Cibo nell’arte. Capolavori dei grandi maestri dal Seicento a Warhol. 24 gennaio 2015 ‐ 14 giugno 2015 ‐ Brescia, Palazzo Martinengo Il  legame  tra arte,  cibo e  tradizione  territoriale è  il  fil  rouge della mostra di Palazzo Martinengo. 

Sono  più  di  100  le  opere  selezionate  dal  curatore  Davide Dotti  ed  articolate  in  dieci  sezioni  tematiche. Oltre  quattro secoli di arte e gastronomia per riscoprire diverse iconografie del  cibo,  alimenti  e  gusti  oggi  persino  dimenticati.  Si potranno  ammirare  opere  di  Vincenzo  Campi,  Ambrogio Figino,  fino  ad  arrivare  a  quelle  di  de  Chirico,  Manzoni, Warhol  e  LaChapelle.  Chiude  il  percorso  espositivo  la singolare Piramide alimentare, installazione  in  cera  realizzata da  Paola Nizzoli Desiderato.

           

* laureata in Storia e Conservazione

dei Beni Culturali e Artistici [email protected] 

saggistica

BRUNO ZAFFANELLA MOVENZE PITTO-M

ATERICHE (2003-2014)

LE OPERE DEL MAESTRO SONO PRESENTI PRESSO COLLEZIONI PUBBLICHE E PRIVATE, MUSEI, COMUNI, SCUOLE, OSPEDALI, CASE DI CURA, BANCHE, CHIESE E CIMITERI MONUMENTALI, NONCHÈ IN ALCUNE GALLERIE D’ARTE ITALIANE E FONDAZIONI.

MOLTE OPERE SONO STATE DONATE IN BATTUTE D’ASTA, IL CUI RICAVATO DELLA VENDI-TA È STATO DEVOLUTO AL RE-STAURO DI OPERE D’ARTE IN ALCUNE CHIESE DEL MANTO-VANO E CREMONESE, ALL’ACQUI-STO DI MATERIALE A CARAT-TERE SANITARIO, NONCHÉ A SOSTEGNO DEI TERREMOTATI.ZA

FFAN

ELLA

BiografiaNato a Viadana (Mantova), vive e opera tra la Lombardia e l’Emilia Romagna. Si è diplomato Maestro d’Arte presso l’Istituto Statale d’Arte “G. Chierici” di Reggio Emilia, dove ha pure consegui-to la maturità d’Arte Applicata. Ha com-pletato gli studi all’Accademia di Belle Arti di Bologna; in seguito si è specia-lizzato, frequentando il Corso Bienna-le Polivalente a Mantova. Ha seguito seminari, convegni e corsi di aggior-namento, manifestando uno spiccato interesse per le dinamiche relazionali. L’Artista, oltre ad essere assiduamente impegnato nel suo laboratorio-studio viadanese, vanta anche una docenza pluriennale nelle scuole statali e priva-te. Ha in cantiere da tempo studi sul Corpo, l’Assoluto, l’Eros, con numerose opere pittoriche e grafiche. Per la sua costante e lunga ricerca artistica le sue opere sono richieste in varie Arte Fiere, gallerie italiane e straniere.

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Canali TV in forte espansione di Analisa Casali

Sui canali 179, 173, 183 e 236 del digitale terrestre, Emilia Dizioli ha dato vita a ItaliaTV1, Italia TV 3 e Galaxy TV, quattro canali del gruppo televisivo. Emilia Dizioli non è nuova al mondo televisivo avendo alle spalle un curriculum di tutto rispetto: ha lavorato prima con Video Onda Nord, la prima televisione di Cremona e in seguito a TeleModena e Mantova TV. Oggi si occupa principalmente delle proprie reti. «Il 179 è uno dei primi canali del digitale terrestre – racconta - si tratta di un canale nazionale affiancato dal 183 interregionale e dal 173 canale regionale visibile solo in Lombardia. Ad oggi tuttavia per questioni di gestione le trasmissioni avvengono a reti unificate. Faccio una televisione commerciale rivolta a un pubblico che vuole essere il più ampio possibile, principalmente televendite. Una grande novità è il nostro nuovo canale nazionale 236. Recentemente, infatti, ho dato vita a un programma contenitore per parlare di cultura, informazione e intrattenimento. La settimana scorsa, per esempio, – aggiunge Emilia Dizioli – abbiamo sponsorizzato la commedia con Iva Zanicchi, Barbara Bouchet e Corinne Clery, andata in scena a Bergamo, Tre donne in cerca di guai, con un'intervista alle attrici. Gli studi hanno sede a Cremona e noi siamo cremonesi, ma vogliamo dare spazio anche ad

argomenti che esulano dalla realtà cremonese, anche se per ora ci identifichiamo parecchio nel nostro territorio.» Proprio nel contenitore pomeridiano “A modo mio”, condotto da Marco Maroli ( nella foto) , viene ospitato tutti i venerdì uno spazio dedicato ai libri in cui Apostrofoeditore la fa da padrone, presentando le proprie pubblicazioni e i propri autori: un'occasione per approfondire trame e leggere qualche pagina delle novità proposte in anteprima.

A modo mio Amarsi un po’ … Salotto del Lotto dal lunedì al venerdì dal lunedì al venerdì dal lunedì al sabato dalle ore 18 alle ore 19 dalle ore 16 alle ore 17,30 dalle ore 20 condotto da Marco Maroli condotto da Francesco Germani martedì, giovedì e sabato • il sociale • musica da ballo estrazione in diretta nazionale • tecnologia • musica leggera • con Luciana e Luciano • arte • gruppi musicali • con Franca al sabato • libri

# Le trasmissioni si possono rivedere sul canale Yuo Tube – A modo mio – Italia TV

tV

A MODO MIO

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Sui canali 179, 173, 183 e 236 del digitale terrestre, Emilia Dizioli ha dato vita a ItaliaTV1, Italia TV 3 e Galaxy TV, quattro canali del gruppo televisivo. Emilia Dizioli non è nuova al mondo televisivo avendo alle spalle un curriculum di tutto rispetto: ha lavorato prima con Video Onda Nord, la prima televisione di Cremona e in seguito a TeleModena e Mantova TV. Oggi si occupa principalmente delle proprie reti. «Il 179 è uno dei primi canali del digitale terrestre – racconta - si tratta di un canale nazionale affiancato dal 183 interregionale e dal 173 canale regionale visibile solo in Lombardia. Ad oggi tuttavia per questioni di gestione le trasmissioni avvengono a reti unificate. Faccio una televisione commerciale rivolta a un pubblico che vuole essere il più ampio possibile, principalmente televendite. Una grande novità è il nostro nuovo canale nazionale 236. Recentemente, infatti, ho dato vita a un programma contenitore per parlare di cultura, informazione e intrattenimento. La settimana scorsa, per esempio, – aggiunge Emilia Dizioli – abbiamo sponsorizzato la commedia con Iva Zanicchi, Barbara Bouchet e Corinne Clery, andata in scena a Bergamo, Tre donne in cerca di guai, con un'intervista alle attrici. Gli studi hanno sede a Cremona e noi siamo cremonesi, ma vogliamo dare spazio anche ad

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Sui canali 179, 173, 183 e 236 del digitale terrestre, Emilia Dizioli ha dato vita a ItaliaTV1, Italia TV 3 e Galaxy TV, quattro canali del gruppo televisivo. Emilia Dizioli non è nuova al mondo televisivo avendo alle spalle un curriculum di tutto rispetto: ha lavorato prima con Video Onda Nord, la prima televisione di Cremona e in seguito a TeleModena e Mantova TV. Oggi si occupa principalmente delle proprie reti. «Il 179 è uno dei primi canali del digitale terrestre – racconta - si tratta di un canale nazionale affiancato dal 183 interregionale e dal 173 canale regionale visibile solo in Lombardia. Ad oggi tuttavia per questioni di gestione le trasmissioni avvengono a reti unificate. Faccio una televisione commerciale rivolta a un pubblico che vuole essere il più ampio possibile, principalmente televendite. Una grande novità è il nostro nuovo canale nazionale 236. Recentemente, infatti, ho dato vita a un programma contenitore per parlare di cultura, informazione e intrattenimento. La settimana scorsa, per esempio, – aggiunge Emilia Dizioli – abbiamo sponsorizzato la commedia con Iva Zanicchi, Barbara Bouchet e Corinne Clery, andata in scena a Bergamo, Tre donne in cerca di guai, con un'intervista alle attrici. Gli studi hanno sede a Cremona e noi siamo cremonesi, ma vogliamo dare spazio anche ad

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Sui canali 179, 173, 183 e 236 del digitale terrestre, Emilia Dizioli ha dato vita a ItaliaTV1, Italia TV 3 e Galaxy TV, quattro canali del gruppo televisivo. Emilia Dizioli non è nuova al mondo televisivo avendo alle spalle un curriculum di tutto rispetto: ha lavorato prima con Video Onda Nord, la prima televisione di Cremona e in seguito a TeleModena e Mantova TV. Oggi si occupa principalmente delle proprie reti. «Il 179 è uno dei primi canali del digitale terrestre – racconta - si tratta di un canale nazionale affiancato dal 183 interregionale e dal 173 canale regionale visibile solo in Lombardia. Ad oggi tuttavia per questioni di gestione le trasmissioni avvengono a reti unificate. Faccio una televisione commerciale rivolta a un pubblico che vuole essere il più ampio possibile, principalmente televendite. Una grande novità è il nostro nuovo canale nazionale 236. Recentemente, infatti, ho dato vita a un programma contenitore per parlare di cultura, informazione e intrattenimento. La settimana scorsa, per esempio, – aggiunge Emilia Dizioli – abbiamo sponsorizzato la commedia con Iva Zanicchi, Barbara Bouchet e Corinne Clery, andata in scena a Bergamo, Tre donne in cerca di guai, con un'intervista alle attrici. Gli studi hanno sede a Cremona e noi siamo cremonesi, ma vogliamo dare spazio anche ad

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Nel cuore e nel Pensiero di Matteo Melotti 130 pagine 12 € ISBN : 978-88-97819-13-4 ISBN

Il diario di don Bonvicini Nella Foresta a cura di Dante Fazzi di Fabio Turchetti 254 pagine 15 € 130 pagine 1ISBN : 978-88-97819-04-2 ISBN : 978

Alex e la voce del fiume di Annalisa Molaschi 83 pagine 6,50 € ISBN : 978-88-97819-18-9

Temporale L’uomo dalle ciglia intrecciate di Lorenzo Marra di Alessandro Cuppini

100 pagine 10 € 210 pagineISBN : 978-88-97819-10-3 ISBN : 978

Nella Foresta Forse l’aula Fabio Turchetti di Clara Manganati

pagine 10 € 83 pagine 10 € : 978-88-97819-17-2 ISBN : 978-88-97819-01-1

di Annalisa Molaschi Sospiro identità di un territorio

a cura di Fausto Ghisolfi e Giovanni Scotti€ 336 pagine 35 €

ISBN : 978-88-97819-16-5

L’angolo di Camilla

L’uomo dalle ciglia intrecciate Il cancello non cigola piùAlessandro Cuppini di Alessandro Cuppini

pagine 9,90 € 118 pagine 8,5: 978-88-97819-14-1 ISBN : 978-88-97819

Frittelle di fiori di gaggìa Lettere d’amore dal fronte di Ines Ceratto di Giancarla Arisi

€ 125 pagine 10 € 168 pagine 12 1 ISBN : 978-88-97819-02-8 ISBN : 978

ntità di un territorio Campane sull’acquaa cura di Fausto Ghisolfi e Giovanni Scotti di Giuseppe Ghisani

€ 165 pagine 12,50 € ISBN : 978-88-905286

L’angolo di Camilla

Il cancello non cigola più Alessandro Cuppini

8,50 € 97819-19-6

Lettere d’amore dal fronte Giancarla Arisi

pagine 12 € : 978-88-97819-12-7

Campane sull’acqua Giuseppe Ghisani

€ 905286-8-2

PRODOTTI ZOOTECNICI

SPECIFICI PER UN’ALIMENTAZIONE

MODERNA E PROFICUA

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ISBN : 978-88-97819-16-5

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L’uomo dalle ciglia intrecciate Il cancello non cigola piùAlessandro Cuppini di Alessandro Cuppini

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NOVITA’ EDITORIALI … E quel suon che nell’anima si sente di Paolo Origgi Si racconta che al teatro Regio di Parma, Giovanni Vailati suonò La Son-nambula di Vincenzo Bellini e il Nabucco di Giuseppe Verdi e, in quel pre-ciso istante, l’orbo di Crema – come veniva chiamato dal poeta Federico Pesadori – entrò nell’empireo dei fuoriclasse, tanto da essere conosciuto come Il Paganini del mandolino. •Le pagine del libro raccontano la vita di questo artista e riproducono alcuni documenti conservati dallo stesso nel Diario.

§§§§

( G. Gattulli )

Il nobile sogno del Cavaliere Antonio Campi di Fulvio Stumpo Antonio Campi l'uomo del Rinascimento cremonese, dal multiforme ingegno, l'intellettuale che più di altri ha incarnato lo spirito rinascimentale 'del far tut-to'. Questi i temi del libro di Fulvio Stumpo 'Il nobile sogno del Cavaliere An-tonio Campi' edito da Cremonabooks. Il volume racconta la vita e le opere del rampollo della famiglia di pittori, ma non parla di pittura. Campi viene trattato da storico prima di tutto, poi da cartografo, scultore e architetto. Ma non solo: l'autore, giornalista de La Provincia con il pallino della storia ('ma faccio il gior-nalista' ama ripetere) vuole dimostrare che in un'epoca di nepotismo come il '500 un uomo di ingegno, ma di 'bassi natali', poteva scalare tutte le vette, ma

la classe dirigente aristocratica non lo faceva entrare nelle stanze del potere. Questo il tema del li-bro che descrive una Cremona e il suo ceto nobiliare arroccata su posizioni di privilegio che blocca-no il progresso, se non altro politico. Il 'Nobile sogno' descrive anche una città con i suoi splendori e le sue contraddizioni, ancora forte e ricca prima della grande crisi del '600.

Dante Fazzi celebra la giornata presentando il libro L’ombra di Maccastorna ( Apostrofoeditore)

presso la sala Granata della biblioteca Laudense di LODI giovedì 23 aprile alle ore 21,00

di Fulvio Stumpo * Un omicidio tra passato e presente, un romanzo ben scritto, piacevole ed avvincente. Con personaggi e fatti sui quali cam-peggia la figura tragica e cattiva di Cabrino Fondulo, signore di Cremona, un personaggio del ‘400 poco raccomandabile che uccideva gli amici offrendogli prima la cena, oppure i nemici gettandoli dal Torrazzo. Il romanzo incentrato sul famosissimo eccidio dei Cavalcabò a Maccastorna ( 24 luglio 1406 ) ha ispi-rato il romanzo di Fazzi. Un libro che si compone di quadri e di storie che si accavallano nei secoli, passano la storia e arrivano nel presente, lasciando il lettore sempre stupito dal sapiente utilizzo della scrittura, che mette in luce sentimenti e sensa-zioni con molta grazia e lucidità.

L’autore afferma che, da alcune ricerche familiari, ha scoperto di avere un’antenata nobile decaduta e si è ispirato a questo personaggio. Inoltre ha passato giorni attorno alla rocca di Maccastorna per respirare l’aria di mistero, per provare quelle sensazioni o, se vogliamo, brividi che ti dà un luogo dove è avvenuta una strage con il tradimento, un fatto di sangue inaudito, di cui se ne è parlato, e si continua a parlarne, per secoli e che ha influenzato un percorso narrativo tra Maccastorna, Cremona, Castelleone, Lodi, con risvolti di carattere onirico-visionario che si sposano con una narrazione intrigan-te, pregna di suspence. *giornalista de La Provincia

Pubblicità ZOOFEED

ISBN: 978-88-97819-31-8

Miei cari amici, questa volta vi presento Red, uno splendido meticcio collie che vive nella gabbia del canile di Cremona dal 2008, senza nessuno che gli faccia una carezza. Per lui sarebbe la vita … adora il contatto umano e le coccole, ma la sua vita sta passando in solitudine; sono undici anni che aspetta di poter di-mostrare quanto affetto ha da dare. É un cane molto affettuoso con le persone e va d’accordo con gli altri cani. É educato ed obbediente, buono con i bambini. Red è il compagno ideale per persone non più giovani, sedentarie, che amano una vita tranquilla perché non ha necessità di fare molto movimento, ma di dare e ricevere quell’amore che gli è sempre stato negato.

Ricordate Dora? Ne ho parlato lo scorso numero della rivista, è stata adottata! Aprite il vostro cuore a Red, dona-tegli qualche anno di vita, vi ripagherà con immensa gratitudine!Per informazioni: [email protected], oppure tel. 328/2795020Un caro saluto dalla vostra Camilla

Miei cari amici, questa volta vi presento Red, uno splendido metic-cio collie che vive nella gabbia del canile di Cremona dal 2008, sen-za nessuno che gli faccia una carezza. Per lui sarebbe la vita … ado-ra il contatto umano e le coccole, ma la sua vita sta passando in so-litudine; sono undici anni che aspetta di poter dimostrare quanto affetto ha da dare. É un cane molto affettuoso con le persone e va d’accordo con gli altri cani. É educato ed obbediente, buono con i

bambini. Red è il compagno ideale per persone non più giovani, se-dentarie, che amano una vita tranquilla perché non ha necessità di

fare molto movimento, ma di dare e ricevere quell’amore che gli è sempre stato negato. Ricordate Dora? Ne ho parlato lo scorso numero della rivista, è stata adottata! Aprite il vostro cuore a Red, donategli qualche anno di vita, vi ripagherà con immensa gratitudine! Per informazioni: [email protected], oppure tel. 328/2795020 Un caro saluto dalla vostra Camilla

Sono RED, vi aspetto

Miei cari amici, questa volta vi presento Red, uno splendido metic-cio collie che vive nella gabbia del canile di Cremona dal 2008, sen-za nessuno che gli faccia una carezza. Per lui sarebbe la vita … ado-ra il contatto umano e le coccole, ma la sua vita sta passando in so-litudine; sono undici anni che aspetta di poter dimostrare quanto affetto ha da dare. É un cane molto affettuoso con le persone e va d’accordo con gli altri cani. É educato ed obbediente, buono con i

bambini. Red è il compagno ideale per persone non più giovani, se-dentarie, che amano una vita tranquilla perché non ha necessità di

fare molto movimento, ma di dare e ricevere quell’amore che gli è sempre stato negato. Ricordate Dora? Ne ho parlato lo scorso numero della rivista, è stata adottata! Aprite il vostro cuore a Red, donategli qualche anno di vita, vi ripagherà con immensa gratitudine! Per informazioni: [email protected], oppure tel. 328/2795020 Un caro saluto dalla vostra Camilla

Sono RED, vi aspetto

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NOVITA’ EDITORIALI … E quel suon che nell’anima si sente di Paolo Origgi Si racconta che al teatro Regio di Parma, Giovanni Vailati suonò La Son-nambula di Vincenzo Bellini e il Nabucco di Giuseppe Verdi e, in quel pre-ciso istante, l’orbo di Crema – come veniva chiamato dal poeta Federico Pesadori – entrò nell’empireo dei fuoriclasse, tanto da essere conosciuto come Il Paganini del mandolino. •Le pagine del libro raccontano la vita di questo artista e riproducono alcuni documenti conservati dallo stesso nel Diario.

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( G. Gattulli )

Il nobile sogno del Cavaliere Antonio Campi di Fulvio Stumpo Antonio Campi l'uomo del Rinascimento cremonese, dal multiforme ingegno, l'intellettuale che più di altri ha incarnato lo spirito rinascimentale 'del far tut-to'. Questi i temi del libro di Fulvio Stumpo 'Il nobile sogno del Cavaliere An-tonio Campi' edito da Cremonabooks. Il volume racconta la vita e le opere del rampollo della famiglia di pittori, ma non parla di pittura. Campi viene trattato da storico prima di tutto, poi da cartografo, scultore e architetto. Ma non solo: l'autore, giornalista de La Provincia con il pallino della storia ('ma faccio il gior-nalista' ama ripetere) vuole dimostrare che in un'epoca di nepotismo come il '500 un uomo di ingegno, ma di 'bassi natali', poteva scalare tutte le vette, ma

la classe dirigente aristocratica non lo faceva entrare nelle stanze del potere. Questo il tema del li-bro che descrive una Cremona e il suo ceto nobiliare arroccata su posizioni di privilegio che blocca-no il progresso, se non altro politico. Il 'Nobile sogno' descrive anche una città con i suoi splendori e le sue contraddizioni, ancora forte e ricca prima della grande crisi del '600.

noVità

Barbara Taglioni

ritratti grafologicidi personalità famose

Inchiostridi carattere

Paolo Origgi

… E QUEL SUON CHE NELL’ANIMA SI SENTE

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Giovanni Vailati (1815-1890)

detto per gloria il cieco di Cremao il Paganini del mandolino

Paolo Origgi nato a Vailate (CR) il 30 aprile 1948, è stato storico, au-tore di numerose pubblicazioni, in particolare studioso di storia locale, Assessore all’Ecologia per il Comune di Vailate, vicepresidente del Centro Studi della Geradadda, con sede a Treviglio (BG). È stato, inoltre, pre-sidente sia della banda musicale che della biblioteca comunale di Vailate. È prematuramente scomparso il 29 settembre 2014.

Giovanni Vailati nasce a Vairano di Crema il 13 apri-le 1815. Rimasto cieco fin dalla prima infanzia si de-dica, da autodidatta, al mandolino. Approfondisce lo studio della musica con diversi maestri diventando uno dei più sensibili esecutori, tanto da saper tra-sportare sul proprio strumento qualsiasi composizio-ne che gli venisse proposta. Comincia a guadagnar-si da vivere suonando nei caffè di Crema e in poco tempo approda in vari teatri della Penisola, fino ad esibirsi sui più importanti palcoscenici d’Europa.

In copertina:Giovanni Vailati, ritratto realizzato da un suo ammiratore di Cento, il 10 luglio 1885

€ 6,00

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Page 16: Librarsi n2 2015

La trama di Penelope di Eugenia Tumelero di Carla Paolini

Quasi in un incipit si stagliano i versi del primo testo della raccolta.

L’uomo sta con le sue ferite, spasmi, sussulti “come un graffio” nella

vastità del cielo. La sua traccia “senza cornice” si perde nel fondo

oscuro dell’inesplicabile. Attraversato dal vuoto della mancanza, sembra

trasmettere uno smarrito irrimediabile spaesamento, quella perdita di

senso che accompagna l’insignificanza dell’azione umana.

Non è così. E si manifesta il controcanto dell’altra metà del cielo che

salva e ci salva. Presenze altre, vitali salgono dal fondo dell’esperienza

madri, sorelle … donne con i loro nomi e le loro storie così immaginate e così vere, prendono

respiro dell’operosa fatica dell’abitare la terra.

Una prima sequenza. Le madri gridano, con “una bocca spogliata di carne”, la perdita della

speranza, piangono il dolore sui nomi delle figlie violate nel corpo e nel futuro. Ogni sorella ha la

sua storia da raccontare, tutte diverse e tutte uguali, infinite pene che si perdono inascoltate “fra i

bisbigli del vento”.

La silloge continua la sua traiettoria su una sequenza di quattro brani che riflettono sempre con

accenti femminili esperienze drammatiche di eccidi e tragedie in cui la forza di sopravvivere attinge

dal magico incanto della musica o da un “piccolo seme” di perdono, che permetta all’uomo di

riscattarsi, nella convinzione che il futuro riesca a brillare, come riflesso di luna, “ negli occhi di un

bimbo”. E poi le piccole cose insignificanti da cui trarre spunto per una riflessione più ampia: il

guanto e la foglia intravisti per caso su una strada ignota che finiranno per sparire nel buio della

notte. Un inserto in cinque parti, anzi forse partiture, liberamente ispirato, come sostiene l’autrice da

Gadda e de Chirico in cui sempre la femminilità materna ha il compito di voce narrante che fa

strada alle vicende snodandole fra intensi tocchi lirici.

A chiudere, quasi una parentesi, aperta all’inizio per rivelare il cuore della silloge, torna, a

completare il percorso narrativo, l’uomo, troppo presente nella sua indifferente assenza.

Un’ampia e variegata raccolta, che tocca vari temi, affidati alla preponderante intensità dei destini

femminili, che prende per la sua partecipata sincerità di accenti. Una poesia che dà voce alle voci,

alle ombre ai silenzi, che espone il suo ritmo e il suo linguaggio senza riserve per intramarsi nella

sofferenza del mondo, con una invidiabile chiarezza di intenti. E che, come ebbe a dire Leopardi

“aggiunge un filo alla tela brevissima della nostra vita”.

Pubblicita CASSA PADANA Vivere Cremona

La Trama di Penelope

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poesie di Eugenia Tumeleroillustrazioni di Graziella Borgnamusiche di Fabio Turchetti

Ad aprire La trama di Penelope, i versi di Note al margine: il canto dell’uomo che si unisce al canto della donna e si innalza sul loro cammi-no attraverso la Vita e la Storia alla ricerca di un senso da dare al loro esistere. Continua nel CD, dove la voce dell’una si fon-derà con la musica dell’altro in un inno dolce e disperato alla vita e all’amore.In un ordito di parole, colori e suoni, La trama di Penelope racconta la storia, ora stupìta, ora dolorosa, di un’Umanità che non si vuole ar-rendere e si ostina ad amare

Eugenia Tumelero ha iniziato a scri-vere poesie per gioco e l’ ha trovato divertente; proposte ad alcuni con-corsi letterari hanno ottenuto risultati di tutto rispetto, in particolare, tutte le poesie de “La trama di Penelope”, presentate in silloge o singolarmente: 1° premio “Concorso Internazionale di poesia Cinque Terre” (Presidente di giuria Sirio Guerrieri), 1° premio “Concorso Internazionale di poesia Città di Quarrata” (Presidente di giuria Piero Santini),con medaglia d’ argen-to del Presidente della Repubblica, 2° premio “Concorso Nazionale di poesia Casentino” (Presidente di giuria Silvio Ramat), 2° premio “Concorso Inter-nazionale di poesia Ettore Gozzano (Presidente di giuria Sirio Guerrieri), 3° premio “Streghetta” (Presidente Se-rena Siniscalco), premio speciale del-la giuria “Città di Salò” (Presidente di giuria Gian Carlo Molignoni).

CD - La Trama di Penelope 30’,41poesie di Eugenia Tumeleromusica di Fabio Turchetti e Luciano Polivoce di Graziella Borgna

1. L’uomo di Magritte (Cuartel V°) 1’,35

2. Lucy la negra + Il canto delle sorelle parte I (Moreno) 3’,20

3. Jasmine (El Tano) 1’,21

4. Ursula (Calle Mexico) 1’,21

5. Tara (Simon Mago) 1’,55

6. Il canto delle sorelle parte II (Michel) 3’,06

7. Velda + Il canto delle sorelle parte III (Zahara) 4’,56

8. Xenia (Stella splendens) 0’,50

9. Katrine (Betina) 3’,16

10. Il pianto delle Sette Madri (Catewalk blues) 2’,26

11. Stella di Sion (tamburo) 3’,24

12. Buona notte (San Telmo) 3’,08


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