Documento del Consiglio di Classe – Pagina 1
Liceo Statale “N. Rosa”
Liceo Scientifico
Op. Scienze Applicate
sede di Bussoleno
CLASSE V D
15 Maggio 2019
ESAME DI STATO
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 2
SOMMARIO
1. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO……………………………………………………………
1.1 Carattere culturale e formativo dell’indirizzo…………………………………
2. PROFILO DELLA CLASSE……………………………………………………………………..
2.1 Composizione del Consiglio di Classe………………………………………….
2.2 Composizione e situazione della classe………………………………………..
3. ATTIVITA’ DIDATTICHE PROGRAMMATE E REALIZZATE NELL’A.S. 2018/19………….
3.1 Viaggi d’istruzione e partecipazione ad attività culturali…………………
3.2 Partecipazione ad attività di orientamento…………………………………
3.3 Tempi del percorso formativo…………………………………………………..
3.4 Alternanza Scuola Lavoro……………………………………………………….
3.5 Cittadinanza e Costituzione
4. VALUTAZIONE………………………………………………………………………………..
4.1 Criteri adottati…………………………………………………………………….
4.2 Simulazione delle prove d’esame…………………………………………….
5. ATTIVITA’ DIDATTICHE DISCIPLINARI – SCHEDE PER DISCIPLINA…………………….
6. PROGRAMMI SVOLTI FINO AL 15 MAGGIO…………………………………………….
7. TESTI E GRIGLIE DI CORREZIONE DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME….
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1. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO
1.1 Carattere culturale e formativo dell’indirizzo
L’indirizzo scienze applicate, caratterizzato dalla centralità delle materie scientifiche,
ma anche da un adeguato approfondimento delle discipline umanistiche, si prefigge
i seguenti intenti:
- legare più saldamente i contenuti didattici disciplinari con il mondo reale cono-
sciuto dai ragazzi;
- avviare gli studenti all’approfondimento teorico delle leggi e dei processi che
regolano la realtà utilizzando, come motivo di stimolo e curiosità, il rapporto tra
esperienza vissuta e conoscenze acquisite.
L’opzione “scienze applicate” fornisce allo studente competenze particolarmente
avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare rife-
rimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e al-
le loro applicazioni.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di ap-
prendimento comuni, dovranno:
- aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplifi-
cazioni operative di laboratorio;
- elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica
sulle procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta
scientifica;
- analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scienti-
fica;
- individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, sim-
bolici, matematici, logici, formali, artificiali);
- comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quo-
tidiana;
- saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla mo-
dellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione
dell’informatica nello sviluppo scientifico;
- saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.
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2. PROFILO DELLA CLASSE
2.1. Composizione del Consiglio di classe durante il triennio
Disciplina III anno IV anno V anno
Lingua e Letteratura Italiana Sara Giorgi Sara Giorgi Sara Giorgi
Lingua e Cultura Straniera Sabrina Cauteruccio Sabrina Cauteruccio Sabrina Cauteruccio
Storia Francesca Rocci Francesca Rocci Francesca Rocci
Filosofia Francesca Rocci Francesca Rocci Francesca Rocci
Matematica Franca Pautasso Gianluca Giudici Gianluca Giudici
Fisica Gianluca Giudici Gianluca Giudici Gianluca Giudici
Scienze Naturali Elisabetta Bordoni Elisabetta Bordoni Elisabetta Bordoni
Informatica Guido Guenzi Ezio Martina Ezio Martina
Disegno e Storia dell’Arte Monica De Silvestro Monica De Silvestro Monica De Silvestro
Scienze motorie e sportive Cinzia Maria Monteu Cinzia Maria Monteu Cinzia Maria Monteu
Religione Cattolica Chiara Gallo Chiara Gallo Chiara Gallo
Sostegno Marialessia Ferrara
Giovanna Villari Giovanna Villari
Margherita Autera
Rosalia Canzoneri
* in grassetto è indicato il coordinatore di classe
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2.2. Composizione e situazione della classe
…omissis…
3. ATTIVITÀ DIDATTICHE PROGRAMMATE E REALIZZATE NELL’A.S. 2018/19
3.1 Viaggi di istruzione e uscite, partecipazione ad attività culturali e di Cittadinanza e
Costituzione
Tipo di attività Discipline Periodo Partecipazione Valutazione
dell'iniziativa
Teatro in inglese Inglese 30/10/2018 Tutta la classe Positiva
Olimpiadi di matematica Matematica 22/11/2018 4 studenti Positiva
Torneo di Istituto di Calcio a 5 Scienze motorie e
sportive
Nov-Dic 2018
10/11 studenti Positiva
Partecipazione Special Olympics -
Passaggio Fiaccola
Scienze motorie e
sportive 14/01/2019 1 studente Positiva
Gare di istituto di Sci/Snowboard Scienze motorie e
sportive 22/01/2019 4 studenti Positiva
Ottant'anni dalle leggi razziali e set-
tant'anni di Costituzione; un labora-
torio di cittadinanza attiva tra il
1938, il 1948 e il 2018
Storia Cittadinanza
e Costituzione
14/11/2018
05/12/2018
29/01/2019
Tutta la classe Positiva
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Giornata della memoria 29/01/2019 Tutta la classe Positiva
Sviluppo sostenibile: risorse ed emis-
sioni (Prof.ssa M. Clerico Politecnico
di Torino)
Scienze 31/01/2019 Tutta la classe Positiva
Pinacoteca Agnelli e Complesso
del Lingotto
Disegno e storia
dell’arte 13/02/2019 Tutta la classe Positiva
Gare provinciali di Sci/Snowboard Scienze motorie e
sportive 14/02/2019 4 studenti Positiva
Giornata delle Passioni 21/02/2019 Tutta la classe Positiva
Gare di istituto Nuoto 27/02/2019 1 studente Positiva
Giornata Bianca (Sci) Scienze motorie e
sportive 01/03/2019 1 studente Positiva
Conferenza AIRC (A. Bertotti) Scienze 08/03/2019 Tutta la classe Positiva
Gare provinciali di Atletica Scienze motorie e
sportive 11/04/2019 1 studente Positivo
Giornata del volontariato 17/04/2019 Tutta la classe Positiva
Stage di fisica Fisica 25 e 27/05/2019 2 studenti Positiva
Torneo di Calcio Scienze motorie e
sportive 03/06/2019 5 studenti
3.2 Partecipazione ad attività di orientamento
Attività Periodo Sede Studenti coinvolti
Presentazione dell'Istituto di Moda e
Design Raffles di Milano
25/10/2018
Incontro pomeridiano a scuola
2
Presentazione dei corsi di laurea del
Politecnico di Torino (a cura del prof.
Vito Cerone)
12/11/2018
Incontro pomeridiano a scuola
8
Presentazione dei corsi di laurea della
Scuola di Scienze della Natura dell'Uni-
versità di Torino
23/11/2018
Incontro pomeridiano a scuola
1
Università a porte aperte: Scuola di
scienze della natura. Presentazione del
corso di laurea in ottica e optometria
07/01/2019
Incontro pomeridiano presso la sede
universitaria a Torino
2
Presentazione dello IAAD (Istituto di
Arte Applicata e Design) di Torino
09/01/2019
Incontro pomeridiano a scuola
3
Università a porte aperte: Scuola di
Scienze della Natura: fisica
11/01/2019 Presentazione del corso presso il di-
partimento di fisica a Torino in orario
pomeridiano
1
Guida al test di ammissione ai corsi
universitari di area biomedica a cura
di "Testbuster"
25/01/2019
Incontro pomeridiano a scuola
7
Progetto di orientamento formativo del
Politecnico
novembre
2018 - feb-
braio 2029
4
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Workshop presso lo IED
07/02 e 01/03/
2019
Attività pomeridiana presso lo IED di
Torino
1
Chi ricerca… trova! Presentazione del-
le attività di ricerca dipartimento di
Scienze della vita e biologia dei sistemi
22/02/2019
Incontro mattutino presso il Diparti-
mento Scienze della vita e biologia
dei sistemi a Torino
2
Simulazione test di ammissione ai corsi
universitari di area bio-medica a cura
del cerntro di Torino "Dotto, formazione
a tutto tondo"
25/02/2019
Incontro pomeridiano a scuola
3
Presentazione dello IED (Istituto Euro-
peo di Design) di Torino
28/02/2019 Incontro pomeridiano a scuola 2
Università a porte aperte: psicologia
marzo/maggio
2019
presentazione dei corsi di laurea
presso la sede universitaria a Torino in
orario mattutino
2
Sessione anticipata del TARM aprile-
maggio2019
esecuzione della prova a Torino in
orario mattutino
1
Presentazione dei corsi delle Professioni
sanitarie della Facoltà di Medicina
dell'Università di Torino (a cura del prof.
Marco Tullio Abrardi)
16/04/2019 Incontro pomeridiano a scuola
3
3.3 Tempi del percorso formativo
Disciplina Ore annuali previ-
ste Ore svolte al 15/05
Ore previste dal 16/05 al 07/06
Lingua e Letteratura Italiana 132 118 12
Lingua e Cultura Straniera 99 86 9
Storia 66 55 7
Filosofia 66 55 7
Matematica 132 109 13
Fisica 99 75 11
Scienze Naturali 165 146 16
Informatica 66 41 12
Disegno e Storia dell’Arte 66 58 7
Scienze motorie e sportive 66 60 6
Religione Cattolica 33 26 3
3.4 Alternanza Scuola Lavoro
Vedi allegato1
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3.5 Cittadinanza e Costituzione
I percorsi di Cittadinanza e Costituzione in quest’anno scolastico si sono svolti prevalentemen-
te nell’insegnamento della disciplina storia e in parte filosofia.
Questo è conforme alle Indicazioni nazionali, che attribuiscono l’acquisizione delle compe-
tenze di Cittadinanza e Costituzione all’insegnamento della storia e della filosofia:
“L’acquisizione delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione investe globalmente
il percorso scolastico, su almeno tre livelli. Innanzitutto, nell’ambito della Storia e della Filosofia,
lo studente è chiamato ad apprendere alcuni nuclei fondamentali relativi all’intreccio tra le
due discipline e il diritto, anche nei percorsi che prevedono l’insegnamento di Diritto ed Eco-
nomia (cui, in questo caso, “Cittadinanza e Costituzione” è affidata). In secondo luogo, la vita
stessa nell’ambiente scolastico rappresenta, ai sensi della normativa vigente, un campo privi-
legiato per esercitare diritti e doveri di cittadinanza. In terzo luogo, è l’autonomia scolastica,
nella ricchezza delle proprie attività educative, ad adottare le strategie più consone al rag-
giungimento degli obiettivi fissati dal Documento di indirizzo” (Nota introduttiva).
Percorsi
L’estensione del suffragio in Italia: riforme Depretis (1882), Giolitti (1912), le leggi elettorali fasci-
ste (1923, 1928), il suffragio universale (1946)
La lotta di classe con riferimento al pensiero marxista e il movimento operari: i partiti di massa
e l’internazionalismo operario (Prima, Seconda e Terza internazionale); la questione sociale nel
mondo cattolico (la Rerum novarum)
Il significato di costituzione flessibile e costituzione rigida
Commento degli articoli 1, 2 e 3 della Costituzione italiana
Il rapporto Stato-Chiesa (non expedit, Patto Gentiloni, nascita del PPI, Patti lateranensi, gli arti-
coli 7 e 8 della Costituzione e la revisione del Concordato)
Il significato di organicismo politico e individualismo politico (con riferimento a N. Bobbio)
Il significato di totalitarismo con riferimento ai totalitarismi fascista, nazista e stalinista
La discriminazione razziale: il significato di razzismo, il darwinismo sociale, l’antisemitismo (affai-
re Dreyfus, antisemitismo nazista e fascista), il regime di apartheid e la Commissione per verità
e la riconciliazione in Sudafrica
Il significato di genocidio: il genocidio armeno, la Shoa
Gli organismi internazionali di tutela della pace e dei diritti umani (Società delle Nazioni, Onu)
Il significato di Welfare State e il capitalismo riformato (con riferimento a John Keynes)
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 9
Le mobilitazioni delle masse: la Resistenza in Italia, la non-violenza e la disobbedienza civile, le
lotte per la decolonizzazione.
La guerra fredda e il bipolarismo. I Paesi non allineati.
Attività
La classe ha partecipato all’attività proposta dall'Associazione del Colle del Lys dal titolo Ot-
tant'anni dalle leggi razziali e settant'anni di Costituzione; un laboratorio di cittadinanza attiva
tra il 1938, il 1948 e il 2018. L’attività ha previsto due incontri a scuola condotti dal prof. Clau-
dio Vercelli, il primo sul tema delle leggi razziali e il secondo sulla Costituzione; si è infine con-
clusa con un incontro in plenaria con altre scuole presso l’Arsenale della Pace a Torino. Gli in-
contri hanno avuto luogo il 14 novembre, il 5 dicembre e il 29 gennaio.
Progetti
Due allievi della classe V D hanno partecipato nell’anno scolastico 2017-18 al progetto
dell’Archivio storico del Liceo nato come attività laboratoriale per i ragazzi contestualmente
al lavoro di riordino e inventariazione dell’Archivio storico del Liceo Norberto Rosa approvato
dalla Soprintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta e portato a termine fra il
2015 e il 2018 dalla dottoressa Livia Orla.
Il lavoro dei ragazzi si è concretizzato nella pubblicazione intitolata Quaderno e materiali di-
dattici dell’Archivio Storico (vol. 1 e vol. 2).
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 10
5. ATTIVITA’ DIDATTICHE DISCIPLINARI-SCHEDE PER DISCIPLINA
DISCIPLINA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Docente: Sara Giorgi
Testi adottati:
Corrado Bologna – Paola Rocchi, Fresca Rosa Novella, vol.2 A, Neoclassicismo e romantici-
smo; vol. 3 A Dal naturalismo al primo novecento; vol. 3 B Dal naturalismo al secondo nove-
cento
Dante Alighieri, Divina Commedia, “Paradiso” (SEI)
1. FINALITA’ DELLA DISCIPLINA
Attraverso lo studio della lingua italiana e la stabile familiarità con la letteratura, con i suoi
strumenti espressivi e con il metodo che essa richiede per essere affrontata - in particolare
nell’ambito dell’interpretazione e del commento di testi in prosa e versi - la disciplina Lingua e
letteratura italiana si pone la finalità di portare lo studente, al termine del percorso liceale, a
padroneggiare la lingua italiana sia in forma scritta sia in forma orale, giungendo a esprimersi
con chiarezza e proprietà (variando dunque, a seconda dei diversi contesti e scopi, l’uso de-
gli strumenti espressivi); a compiere operazioni fondamentali, quali riassumere e parafrasare
un testo dato, organizzare e motivare un ragionamento; a illustrare e interpretare in prospetti-
va sincronica e diacronica e in termini essenziali un fenomeno storico, culturale, scientifico, uti-
lizzando anche gli strumenti forniti da una riflessione metalinguistica; a sviluppare una com-
plessiva coscienza della storicità della lingua stessa e il gusto per la lettura in un’ottica sia di
interesse personale sia di fonte di confronto con l’altro da sé e di ampliamento
dell’esperienza del mondo.
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
Conoscenze:
- Le linee fondamentali della storia letteraria e degli autori oggetto di studio;
- Gli strumenti dell’analisi testuale (conoscenza degli elementi fondamentali del testo
narrativo, poetico e teatrale).
Abilità:
- Riconoscere differenti registri comunicativi di un testo;
- Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo;
- Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione del-
la produzione di testi scritti di vario tipo;
- Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative;
- Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario.
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Competenze:
- lo studente padroneggia la lingua italiana: è in grado di esprimersi, in forma scritta e
orale, con chiarezza e proprietà, variando - a seconda dei diversi contesti e scopi -
l’uso personale della lingua;
- lo studente è in grado di comprendere il testo letterario, di collocarlo nel suo conte-
sto storico-culturale e di coglierne gli elementi di continuità e discontinuità rispetto
ai temi della società attuale.
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Gli allievi, nel complesso, sanno sufficientemente padroneggiare gli strumenti espressivi indi-
spensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale e usare il lessico specifico della disci-
plina.
La maggior parte degli allievi ha acquisito i contenuti fondamentali, mentre mostra difficoltà
nelle parafrasi e nell’analisi puntuale del testo, nonostante questi aspetti siano stati considerati
centrali durante le spiegazioni, perché, pur mostrando interesse e partecipazione durante le
lezioni, non ha integrato la spiegazione con un adeguato e costante studio individuale.
Per quanto attiene l’elaborazione di testi scritti, alcuni studenti non hanno ancora piena pa-
dronanza nella strutturazione dei periodi complessi, mostrano talvolta improprietà e incertezze
lessicali e soprattutto presentano difficoltà nell’esporre con efficacia l’argomento proposto.
Alcuni studenti, che presentano difficoltà nell’affrontare temi di attualità, trattano invece con
maggiore sicurezza temi di argomento letterario o storico, in cui l’esposizione dei contenuti è
maggiormente guidata.
4. METODOLOGIE APPLICATE
Ogni nuovo argomento di letteratura è stato introdotto con un inquadramento storico, sociale
e culturale dei periodi affrontati, una presentazione generale degli autori e delle opere. È sta-
ta data centralità all’analisi del testo, considerato il punto di partenza da cui procedere per
ricostruire il quadro generale e le tendenze ideologiche e poetiche di un autore o di
un’epoca.
L’analisi testuale, per ragioni di ottimizzazione del tempo, è quasi sempre stata effettuata dal
docente che ha però cercato di sollecitare la partecipazione attiva alla comprensione e al
commento dei testi proposti. L’intento è stato quello di fornire agli allievi strumenti ed espe-
rienze attraverso cui apprendere ad elaborare un metodo di analisi e critica letteraria, con
cui potersi anche in futuro accostare a testi di ogni tipo e che funga da base per ogni succes-
sivo, più maturo, approccio alla cultura in genere.
Motivazione delle scelte didattiche
In questo anno scolastico è stato presentato un quadro della letteratura italiana
dell’Ottocento e del Novecento con alcuni cenni alle letterature europee. Data la vastità del
programma sono state scelte le correnti letterarie e gli autori ritenuti più significativi, mentre
sono stati trascurati alcuni movimenti e gli scrittori considerati minori.
Dopo un inquadramento storico-culturale dei vari periodi, si è affrontato lo studio di alcuni
tratti della biografia degli autori, della poetica, dei temi e delle opere fondamentali e si è da-
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 12
to spazio alla lettura in classe, all’analisi (con parafrasi, ove necessaria, analisi tecnica, metri-
ca, retorica), e al commento di testi in poesia e in prosa.
Sono state inoltre confrontate opere dello stesso autore e di altri, precedenti e successivi, an-
che appartenenti alla letteratura straniera. Fanno parte del programma alcuni romanzi letti
dagli allievi nel corso di diversi anni scolastici o durante le vacanze estive.
Per quanto riguarda la Divina Commedia la lettura dei canti scelti è avvenuta in classe ed è
stata accompagnata dalla parafrasi e da spiegazioni inerenti agli aspetti contenutistici e stili-
stici dell’opera. I restanti canti sono stati sintetizzati, in modo che agli allievi non mancasse
un’idea globale dell’opera.
Materiali didattici
È stato utilizzato essenzialmente il libro di testo in adozione, integrato e arricchito con materia-
le inviato agli allievi nella casella di posta elettronica della classe. Per alcuni approfondimenti
è stata utilizzata la lim presente in classe che ha consentito il collegamento ad internet e la vi-
sione di cd.
5. VALUTAZIONE
Tipi e numero di prove
Trimestre:
2 prove scritte di tipologia A,B,C
2 test (storia della letteratura, parafrasi)
1 colloquio
Pentamestre:
3 prove scritte (temi, inclusa la simulazione)
3 test di letteratura e 1/2 colloqui
Criteri e punteggi
I criteri generali per la valutazione delle prove sono conformi a quanto stabilito nelle riunioni
del Dipartimento di lettere e dove sono state anche strutturate le griglie di valutazione
Per le verifiche scritte di letteratura valide per la valutazione orale, sono stati proposti quesiti di
analisi testuale e domande aperte.
Ad ogni domanda è stato assegnato un punteggio massimo e la risposta è stata valutata in
base all’esattezza, alla completezza, alla chiarezza, alla padronanza del lessico della discipli-
na. Il voto della prova risultava dalla valutazione del punteggio ottenuto.
Griglia di valutazione per le prove scritte:
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 13
Cognome e Nome
Organizzazione del testo (max pt. 2)
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo; coesione e coerenza logica del testo
Caratteristiche del contenuto (max pt. 2)
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali; espressione di giudizi critici e valuta-
zioni personali
Correttezza formale (max pt. 2)
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); ricchezza e padronanza lessicale; uso cor-
retto ed efficace della punteggiatura
Elementi da valutare nella Tipologia A (max pt. 4)
Rispetto dei vincoli posti nella consegna (lunghezza del testo - forma parafrasata o sintetica della riela-
borazione); capacità di comprendere il testo nel suo senso complessivo e nei suoi snodi tematici e stili-
stici; puntualità nell'analisi lessicale, sintattica, stilistica e retorica (se richiesta); interpretazione corretta e
articolata del testo
Cognome e Nome
Organizzazione del testo (max pt. 2)
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo; coesione e coerenza logica del testo
Caratteristiche del contenuto (max pt. 2)
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali; espressione di giudizi critici e valuta-
zioni personali
Correttezza formale (max pt. 20)
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); ricchezza e padronanza lessicale; uso cor-
retto ed efficace della punteggiatura
Elementi da valutare nella Tipologia B (max pt. 4)
Individuazione corretta di tesi e argomentazioni presenti nel testo proposto (max pt. 20)
Capacità di sostenere con coerenza un percorso ragionativo adoperando connettivi pertinenti; corret-
tezza e congruenza dei riferimenti culturali utilizzati per sostenere l'argomentazione (max pt. 20)
Cognome e Nome
Organizzazione del testo (max pt. 2)
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo; coesione e coerenza logica del testo
Caratteristiche del contenuto (max pt. 2)
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali; espressione di giudizi critici e valuta-
zioni personali
Correttezza formale (max pt. 2)
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); ricchezza e padronanza lessicale; uso cor-
retto ed efficace della punteggiatura
Elementi da valutare nella Tipologia C (max pt. 4)
Pertinenza del testo rispetto alla traccia e coerenza nella formulazione del titolo e dell'eventuale para-
grafazione; sviluppo ordinato e lineare dell'esposizione; correttezza e articolazione delle conoscenze e
di riferimenti culturali
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6. RECUPERO
Gli studenti hanno avuto la possibilità di richiedere, durante o a conclusione delle lezioni, chia-
rimenti o ulteriori approfondimenti del programma svolto. Agli allievi che hanno conseguito
valutazioni insufficienti nei test di letteratura è stata offerta la possibilità, dopo la correzione
della prova e dopo uno studio individuale, di essere interrogati oralmente sugli stessi argomen-
ti oggetto della prova.
Gli allievi si sono esercitati nella produzione scritta con prove di tipologia A,B,C, che, svolte in
classe, sono state corrette e successivamente analizzate e discusse individualmente e talvolta
collettivamente.
DISCIPLINA: LINGUA E CULTURA STRANIERA - INGLESE
Docente: Sabrina CAUTERUCCIO
Testi adottati:
A. Cattaneo, D. De Flaviis, Millennium vol. 2, ed C. Signorelli Scuola, 2012
AA. VV., CULT B2, ed CIDEB BlackCat, 2015
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
- Indicazioni Nazionali dei percorsi liceali - DM n. 9 del 27/01/2010 sulla certificazione
- delle competenze (classi I e II e allievi che interrompono il percorso)
- Dipartimento disciplinare in merito agli assi di apprendimento, agli obiettivi minimi,
- alle metodologie e alle modalità di verifica dell’apprendimento
- Carta dei servizi e patto di corresponsabilità
- Conoscere le lingue straniere per sentirsi cittadini europei
- Acquisire il patrimonio culturale proprio di ogni diversa comunità linguistica
- Apprendere la lingua straniera per scopi comunicativi
- Acquisire strategie e strumenti necessari per pianificare il proprio apprendimento
- futuro che è la base dell’educazione permanente
- Riflettere sulla lingua.
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
➢ Conoscenze: conoscere le principali regole della grammatica della Lingua Inglese, co-
noscere i principali autori della letteratura Inglese e Americana dell'Ottocento e Nove-
cento
➢ Competenze:
- Produzione scritta: saper rispondere a delle domande riguardanti gli autori della let-
teratura. Saper scrivere un piccolo saggio su argomenti di cui si conosca il conte-
nuto.
- Comprensione scritta: saper comprendere testi già trattati, di letteratura e di ambi-
to scientifico e artistico.
- Produzione orale: saper esprimersi utilizzando un lessico appropriato e una costru-
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 15
zione già complessa.
- Comprensione orale: saper comprendere le domande in modo da poter formulare
una risposta esatta. Comprendere globalmente il contenuto di un filmato e saper-
ne fare la descrizione.
➢ Capacità: affinare il metodo di studio individuale, al fine di acquisire le conoscenze dei
contenuti in maniera approfondita e critica.
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
La classe è stata preparata nel corso del triennio dalla stessa docente.
Il gruppo classe risulta piuttosto eterogeneo, con alcuni elementi trascinanti e altri ancora ca-
renti in alcuni aspetti della disciplina.
Il clima generale della classe ha favorito il dibattito e l’analisi critica dei testi trattati: un buon
numero di studenti ha dato prova di volersi misurare con la lingua straniera come mezzo di
comunicazione preferito nel corso delle lezioni, ma altri hanno scelto l’interazione in lingua ita-
liana come strumento per la richiesta di informazioni o per esprimere il proprio punto di vista.
La partecipazione in classe è stata, però, raramente supportata da uno studio individuale me-
todico ed attento, delineando quindi un livello generale nella disciplina al di sotto delle po-
tenzialità di gran parte degli studenti.
4. METODOLOGIE APPLICATE
La metodologia preferita, nel corso dell’anno scolastico, è stata quella della lezione parteci-
pata, che ha sempre avuto inizio con una breve attività di warming up, atta a riprendere il
punto della situazione. Si è cercato di favorire l’aspetto comunicativo del linguaggio, pro-
muovendo il pensiero critico e analitico.
Sono state fornite mappe mentali e concettuali, sia alla lavagna sia attraverso il supporto di
strumenti digitali, al fine di fissare i concetti principali e fornire uno schema per parole chiave
utile a direzionare lo studio individuale.
L’analisi dei testi letterari trattati è stata volta all’identificazione di elementi di congiunzione tra
le diverse epoche storiche, nonché una rilettura nel contesto contemporaneo.
Al fine di implementare l’uso della lingua straniera, come strumento attivo di comunicazione,
si è scelto di introdurre attività legate al task-based learning, quali letture, approfondimenti e
presentazioni personali degli studenti. In particolare, ciascuno studente ha letto un testo a
scelta, tra una selezione di tre romanzi, appartenenti al genere distopico, che è stato il punto
di partenza per la realizzazione di un prodotto digitale avente come obiettivo l’uso del lin-
guaggio a carattere persuasivo.
5. VALUTAZIONE
Nel corso dell’intero anno scolastico, sono state svolte 5 prove scritte. Le prove somministrate
sono state di vario tipo: lettura e comprensione del testo letterario e non, ascolto, grammati-
ca, letteratura. Al fine di sviluppare le competenze necessarie per la scrittura di brevi testi, gli
studenti hanno svolto 2 esercitazioni scritte sulla piattaforma digitale Cambridge Write and
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Improve, che sono state valutate seguendo le indicazioni del Cambridge Assessment Scale e
che sono state computate nella media finale dei voti.
Ciascuno studente ha sostenuto 2 prove orali, per la valutazione delle quali è stata utilizzata
una rubrica redatta dalla docente e condivisa con gli studenti (in allegato).
Allegato: rubrica di valutazione – prove orali
RUBRICA DI VALUTAZIONE – PROVE ORALI
4 5 6-7 8-9 10
CONOSCENZA
DEI CONTENUTI
I contenuti
sono presen-
tati in manie-
ra molto la-
cunosa, con
diversi errori
di tipo logico
e sincronico.
Nessun ar-
gomento
viene presen-
tato in ma-
niera appro-
fondita.
La conoscenza
dei contenuti
presenta delle
lacune ed errori
diffusi di tipo
logico e sincro-
nico.
Solo alcuni ar-
gomenti ven-
gono presentati
in maniera
completa e/o
approfondita.
La conoscenza
dei contenuti
rispetta il senso
logico e sincro-
nico. Gli argo-
menti vengono
esposti corret-
tamente, ma
non vengono
approfonditi.
La conoscenza
dei contenuti
rispetta il senso
logico e sincro-
nico. Sono pre-
senti approfon-
dimenti e opi-
nioni critiche.
La conoscenza
dei contenuti ri-
spetta il senso
logico e sincro-
nico. Sono pre-
senti approfon-
dimenti, opinioni
critiche e riferi-
menti ad altri ar-
gomenti trattati
nella disciplina
e/o altre discipli-
ne.
USO DELLA LIN-
GUA STRANIERA
Sono presenti
gravi errori
grammaticali:
confusone di
tempi verbali,
vocaboli non
appropriati al
contesto,
confusione
tra sostantivi
e aggettivi,
ordine sba-
gliato delle
parole.
L’esposizione
non risulta
fluida.
Sono presenti
diversi errori nel-
le principali
strutture gram-
maticali. I vo-
caboli utilizzati
sono semplici e
non sempre
adeguati. Sono
presenti difficol-
tà
nell’esposizione,
che risulta solo
parzialmente
fluida.
Le strutture
grammaticali di
base sono so-
stanzialmente
corrette, ma si
prediligono strut-
ture e vocaboli
semplici.
L’esposizione è
sufficientemente
fluida.
Non sono pre-
senti errori signi-
ficativi. La scelta
dei vocaboli è
articolata e
adeguata al
contesto. Sono
presenti strutture
grammaticali
complesse e
l’esposizione è
fluida.
Il linguaggio uti-
lizzato è sempre
adeguato e ri-
cercato. Vengo-
no utilizzate strut-
ture grammati-
cali complesse e
diversi registri.
L’esposizione è
fluida e sicura.
6. RECUPERO
Il recupero è stato svolto in itinere, attraverso esercitazioni assegnate e valutate.
DISCIPLINA: STORIA
Docente: Francesca ROCCI
TESTI ADOTTATI:
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 17
A. DESIDERI, G. CODOVINI, STORIA E STORIOGRAFIA. PER LA SCUOLA DEL TERZO MILLENIO, G. D’ANNA,
VOLL. 2B, 3A, 3B
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
Svolgimento di alcuni temi della storia di fine Ottocento e del Novecento utilizzando fonti e in-
terpretazioni.
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
➢ Conoscenze: la nascita del movimento operaio; la grande depressione, l’imperialismo;
l’età giolittiana; la prima guerra mondiale; la rivoluzione russa; i totalitarismi: fascismo,
nazismo, comunismo sovietico; la seconda guerra mondiale; la Resistenza in Italia e la
nascita della Repubblica; il bipolarismo e la guerra fredda; la decolonizzazione; il conflit-
to israelo-palestinese.
➢ Abilità: saper ricostruire la situazione economica, sociale e politica di un’area; saper in-
terpretare un periodo, richiamando fatti e connessioni adeguate a livello nazionale e in-
ternazionale.
➢ Competenze: sapersi confrontare con le fonti, scritte e orali; saper sviluppare approfon-
dimenti di riflessione e indicare eventuali integrazioni di ricerca.
Le Indicazioni nazionali attribuiscono l’acquisizione delle competenze di Cittadinanza e Costi-
tuzione all’insegnamento della storia e della filosofia: “L’acquisizione delle competenze relati-
ve a Cittadinanza e Costituzione investe globalmente il percorso scolastico, su almeno tre li-
velli. Innanzitutto, nell’ambito della Storia e della Filosofia, lo studente è chiamato ad appren-
dere alcuni nuclei fondamentali relativi all’intreccio tra le due discipline e il diritto, anche nei
percorsi che prevedono l’insegnamento di Diritto ed Economia (cui, in questo caso, “Cittadi-
nanza e Costituzione” è affidata). In secondo luogo, la vita stessa nell’ambiente scolastico
rappresenta, ai sensi della normativa vigente, un campo privilegiato per esercitare diritti e do-
veri di cittadinanza. In terzo luogo, è l’autonomia scolastica, nella ricchezza delle proprie atti-
vità educative, ad adottare le strategie più consone al raggiungimento degli obiettivi fissati
dal Documento di indirizzo” (Nota introduttiva).
I percorsi di Cittadinanza e Costituzione sono stati individuati a livello curricolare in sede dipar-
timentale (cfr. verbale n. 1 – 25 settembre 2017 del Dipartimento di scienze umane – storia e
filosofia).
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Avendo seguito la classe per l’intero triennio ho notato come l’interesse dei ragazzi nei con-
fronti della storia, non vivissimo negli anni precedenti, sia aumentato da quando abbiamo ini-
ziato a trattare temi più vicini alla contemporaneità. Questo testimonia una loro attenzione
per temi dell’attualità, per quanto non tutti gli allievi siano stati ugualmente assidui nello studio
individuale a casa. I risultati sono stati complessivamente discreti, solo in pochi casi buoni o ot-
timi. In alcuni casi isolati si sono riscontrate difficoltà dovute alla carenza di studio.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 18
4. METODOLOGIE APPLICATE
- lezione frontale, sollecitando l’intervento e il dialogo;
- metodo storico-comparativo;
- lettura e commento di documenti; cartografia storica e analisi quantitative presenti
sul libro di testo;
- cronologie e linee del tempo, utili in fase di sintesi;
- immagini e presentazioni multimediali.
5. VALUTAZIONE
Trimestre:
1 prova scritta a domande aperte con valenza orale;
1 colloquio orale.
Pentamestre:
3 prove scritte a domande aperte con valenza orale;
1 colloquio orale.
Ho utilizzato la seguente griglia di valutazione, condivisa dal Dipartimento di scienze umane
dell’istituto:
Filosofia e Storia
Livelli De-
cimali
Descrittori
Conoscenze Linguaggio specifico Operazioni concettuali Impegno/ Interesse1
2 Nessuna Linguaggio specifico del-
la disciplina nullo
Non compie analisi, sintesi, non ar-
gomenta né rielabora.
Nullo
¾ Quasi Nessuna o
lacunosa
Gravi difficoltà
nell’utilizzo del linguag-
gio specifico della disci-
plina che ostacolano la
comprensione delle do-
mande del docente.
Analisi e sintesi sono parziali e ri-
chiedono la guida del docente.
Scarso/ Quasi nullo
5 Superficiale Scarsa comprensione
delle domande del do-
cente.
Analisi e sintesi sono svolte senza la
guida del docente, ma risultano
parziali.
Inadeguato / Debole
6 Manualistica Comprensione delle
domande del docente.
Risposte efficaci
Analisi e sintesi sono svolte in ma-
niera autonoma. Risultano superfi-
ciali e non approfondite.
Adeguato/ Sufficiente
7 Essenziale Utilizzo discreto del lin-
guaggio specifico della
disciplina.
Analisi è autonoma e completa. La
sintesi richiede l’aiuto del docente.
Continuo / Buono
8 Completa L’utilizzo del linguaggio
specifico della disciplina
risulta nell’insieme buo-
no.
Analisi e sintesi sono svolte in piena
autonomia.
Continuo / Buono
1 Ai fini della valutazione finale.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 19
9 Organica L’esposizione dei conte-
nuti è precisa, accom-
pagnata da un impiego
disinvolto dei termini
specifici della disciplina.
Oltre all’analisi e alla sintesi, risulta
un corretto uso
dell’argomentazione e un ade-
guato impiego delle procedure
logiche. Non ci sono rielaborazioni
personali dei contenuti in relazione
ad approfondimenti personali.
Alto / Alto
10 Approfondita L’esposizione dei conte-
nuti è approfondita, ac-
compagnata da un uso
eccellente dei termini
specifici della disciplina.
L’impiego di analisi, sintesi, argo-
mentazione e di procedure logi-
che è pienamente adeguato.
Rielaborazione autonoma dei con-
tenuti appresi anche in relazione
ad approfondimenti personali.
L’impegno è alto.
Quanto all’interesse
emerge lo sviluppo di un
orientamento personale
di ricerca attraverso au-
tonomi approfondimenti
della materia (letture,
partecipazioni ad attività
extrascolastiche ecc.)
6. RECUPERO
- lezione flessibile, in cui ho lasciato spazio e ho risposto a dubbi e difficoltà di
comprensione da parte degli studenti;
- pause di approfondimento e spiegazione durante le interrogazioni e in occasione della
correzione delle verifiche scritte.
DISCIPLINA: FILOSOFIA
Docente: Francesca ROCCI
Testi adottati:
M. MASSARO, LA COMUNICAZIONE FILOSOFICA, PARAVIA, VOLL. 2, 3A, 3B
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
Offrire le linee essenziali della genesi e dello sviluppo di alcune significative scuole di pensiero
di Ottocento e Novecento, con particolare cura nella lettura ed interpretazione dei testi.
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
➢ Conoscenze: Il Romanticismo tedesco, Fichte, Hegel; le critiche alla filosofia he-
geliana: Schopenhauer, Kierkegaard; la Sinistra hegeliana: Feuerbach e Marx; caratteri
generali del Positivismo; Nietzsche; Freud.
➢ Abilità: saper presentare gli autori con proprietà lessicale; decodificare un testo
e collocare le questioni inerenti nel contesto del dibattito e del periodo storico.
➢ Competenze: esprimersi sviluppando considerazioni critiche e dimostrando au-
tonomia nella rielaborazione e nel confronto delle prospettive di pensiero.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 20
Le Indicazioni nazionali attribuiscono l’acquisizione delle competenze di Cittadinanza e Costi-
tuzione all’insegnamento della storia e della filosofia: “L’acquisizione delle competenze relati-
ve a Cittadinanza e Costituzione investe globalmente il percorso scolastico, su almeno tre li-
velli. Innanzitutto, nell’ambito della Storia e della Filosofia, lo studente è chiamato ad appren-
dere alcuni nuclei fondamentali relativi all’intreccio tra le due discipline e il diritto, anche nei
percorsi che prevedono l’insegnamento di Diritto ed Economia (cui, in questo caso, “Cittadi-
nanza e Costituzione” è affidata). In secondo luogo, la vita stessa nell’ambiente scolastico
rappresenta, ai sensi della normativa vigente, un campo privilegiato per esercitare diritti e do-
veri di cittadinanza. In terzo luogo, è l’autonomia scolastica, nella ricchezza delle proprie atti-
vità educative, ad adottare le strategie più consone al raggiungimento degli obiettivi fissati
dal Documento di indirizzo” (Nota introduttiva).
I percorsi di Cittadinanza e Costituzione sono stati individuati a livello curricolare in sede dipar-
timentale (cfr. verbale n. 1 – 25 settembre 2017 del Dipartimento di scienze umane – storia e
filosofia).
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
La classe si è mostrata nell’intero triennio interessata nei confronti della filosofia per quanto
non tutti gli allievi siano stati ugualmente assidui nello studio individuale a casa con risultati
complessivamente discreti, solo in pochi casi buoni o ottimi. In alcuni casi isolati si sono riscon-
trate difficoltà dovute alla carenza di studio.
4. METODOLOGIE APPLICATE
- lezione frontale, sollecitando l’intervento e il dialogo;
- lettura e commento di passi di testi filosofici;
- metodo storico;
- riferimenti a testi di critica e interpretazione filosofica, mediandone i contenuti in
forma didatticamente efficace;
- schematizzazioni, utili a semplificare aspetti complessi relativi al pensiero degli auto-
ri trattati.
5. VALUTAZIONE
Trimestre:
1 prova scritta a domande aperte con valenza orale;
1 colloquio orale.
Pentamestre:
3 prove scritte a domande aperte con valenza orale;
1 colloquio orale.
Ho utilizzato la seguente griglia di valutazione, condivisa dal Dipartimento di scienze umane
dell’istituto:
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 21
6. RECUPERO
- lezione flessibile, in cui ho lasciato spazio e ho risposto a dubbi e difficoltà di
comprensione da parte degli studenti;
- pause di approfondimento e spiegazione durante le interrogazioni e in occasione della
correzione delle verifiche scritte.
DISCIPLINA: MATEMATICA
Docente: Gianluca GIUDICI 2 Ai fini della valutazione finale.
Filosofia e Storia
Livelli De-
cimali
Descrittori
Conoscenze Linguaggio specifico Operazioni concettuali Impegno/ Interesse2
2 Nessuna Linguaggio specifico del-
la disciplina nullo
Non compie analisi, sintesi, non ar-
gomenta né rielabora.
Nullo
¾ Quasi Nessuna o
lacunosa
Gravi difficoltà
nell’utilizzo del linguag-
gio specifico della disci-
plina che ostacolano la
comprensione delle do-
mande del docente.
Analisi e sintesi sono parziali e ri-
chiedono la guida del docente.
Scarso/ Quasi nullo
5 Superficiale Scarsa comprensione
delle domande del do-
cente.
Analisi e sintesi sono svolte senza la
guida del docente, ma risultano
parziali.
Inadeguato / Debole
6 Manualistica Comprensione delle
domande del docente.
Risposte efficaci
Analisi e sintesi sono svolte in ma-
niera autonoma. Risultano superfi-
ciali e non approfondite.
Adeguato/ Sufficiente
7 Essenziale Utilizzo discreto del lin-
guaggio specifico della
disciplina.
Analisi è autonoma e completa. La
sintesi richiede l’aiuto del docente.
Continuo / Buono
8 Completa L’utilizzo del linguaggio
specifico della disciplina
risulta nell’insieme buo-
no.
Analisi e sintesi sono svolte in piena
autonomia.
Continuo / Buono
9 Organica L’esposizione dei conte-
nuti è precisa, accom-
pagnata da un impiego
disinvolto dei termini
specifici della disciplina.
Oltre all’analisi e alla sintesi, risulta
un corretto uso
dell’argomentazione e un ade-
guato impiego delle procedure
logiche. Non ci sono rielaborazioni
personali dei contenuti in relazione
ad approfondimenti personali.
Alto / Alto
10 Approfondita L’esposizione dei conte-
nuti è approfondita, ac-
compagnata da un uso
eccellente dei termini
specifici della disciplina.
L’impiego di analisi, sintesi, argo-
mentazione e di procedure logi-
che è pienamente adeguato.
Rielaborazione autonoma dei con-
tenuti appresi anche in relazione
ad approfondimenti personali.
L’impegno è alto.
Quanto all’interesse
emerge lo sviluppo di un
orientamento personale
di ricerca attraverso au-
tonomi approfondimenti
della materia (letture,
partecipazioni ad attività
extrascolastiche ecc.)
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 22
Testi adottati:
Leonardo Sasso, Nuova matematica a colori Edizione blu Volume 5, Petrini.
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
Avviare alla conoscenza e comprensione dei concetti e dei metodi della matematica, sia
interni alla disciplina in sé considerata, sia rilevanti per la descrizione e la previsione di
fenomeni del mondo reale al fine di consentire una visione più organica e completa del
mondo.
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
➢ Conoscenze:
- Conoscere il concetto di limite nelle sue varie definizioni ed i relativi teoremi e
proprietà
- Conoscere il concetto di derivata di una funzione e la sua interpretazione grafica
- Conoscere i teoremi fondamentali del calcolo differenziale
- Conoscere il metodo per studiare l’andamento di una funzione reale di variabile
reale
- Conoscere il concetto di integrale definito e indefinito e le principali regole del
calcolo integrale.
➢ Abilità:
- Saper calcolare limiti di funzioni continue e non e di forme indeterminate
- Saper utilizzare in modo consapevole elementi di calcolo differenziale
- Sape applicare le regole dell’analisi per la determinazione del grafico di funzioni di
vario tipo
- Saper applicare i teoremi fondamentali del calcolo differenziale e integrale
- Saper calcolare aree di regioni piane e volumi di solidi di rotazione con gli integrali
definiti
- Saper costruire procedure per la risoluzione di un problema.
➢ Competenze:
- Acquisire conoscenze a buoni livelli di astrazione e formalizzazione
- Capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici per risolvere problemi
nei vari contesti applicativi.
- Saper operare con un simbolismo matematico adeguato alle singole
problematiche
- Saper sviluppare un dato argomento utilizzando la terminologia scientifica
adeguata
- Sviluppare attitudine a riesaminare criticamente ed a sistemare logicamente le
conoscenze via via acquisite
- Riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze
sperimentali.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 23
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Il livello di competenza raggiunto è abbastanza omogeneo. Gli alunni in generale hanno
partecipato attivamente alle lezioni senza però accompagnare l’attività svolta in classe con
uno studio sempre adeguato. Vi sono studenti particolarmente dotati che hanno raggiunto
ottimi livelli di competenza non riuscendo però a stimolare l’emulazione da parte dei
compagni. Alcuni studenti sono stati ostacolati nella preparazione da carenze pregresse
raggiungendo risultati appena sufficienti.
4. METODOLOGIE APPLICATE
Il docente presenta l’argomento dedicando le prime lezioni a spiegare l’importanza
applicativa ed i legami con le altre scienze (in particolare verranno analizzati i collegamenti
con la fisica).
A partire da questi casi reali emerge la necessità di acquisire nuove conoscenze ed abilità
matematiche che vengono approfondite avvalendosi del libro di testo.
Per completare la comprensione degli argomenti gli studenti vengono invitati a turno a
svolgere esercizi alla lavagna.
Al termine di ogni unità didattica e nell’ultimo mese di studio gli studenti affrontano “problemi
situati” analoghi a quelli proposti all’esame di stato. Ciò al fine di migliorare la capacità di
modellizzazione.
Durante l’intero anno si è dato maggior spazio alla comprensione e all’applicazione dei vari
concetti presentati piuttosto che alla dimostrazione rigorosa degli stessi.
5. VALUTAZIONE
Tipi e numero di prove
➢ Trimestre:
- 2 prove scritte contenenti esercizi applicativi
- 2 prove orali
➢ Pentamestre:
- 2 prove scritte contenenti esercizi applicativi
- 1 simulazione di seconda prova
- 1 colloquio orale in date non stabilite
- 1 test con votazione valida per l’orale
Criteri e punteggi
Per la scala di valutazione si è fatto riferimento a quella adottata dal Dipartimento di
Matematica, Fisica e Informatica (qui di seguito allegata), fermo restando che la valutazione
finale è scaturita non solo dai risultati ottenuti nelle singole prove, ma anche dall’osservazione
costante del comportamento in classe, dall’impegno profuso e dalla puntualità e dalla
continuità dimostrata nello studio.
2 Consegna del foglio in bianco o rifiuto della prova
3 Qualche accenno di risposta gravemente errato, che denuncia anche
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 24
evidenti difficoltà metodologiche
4
Risposte o elaborazioni gravemente carenti, nelle quali si nota però il possesso
di qualche nozione
Risposte o elaborazioni nulle nella maggior parte degli argomenti proposti,
accompagnate da risultati di non grave carenza in poche altre
5
Prova che consente di rilevare almeno una certa conoscenza di contenuti e
degli strumenti algebrici, anche se non completamente consolidati
Prova soddisfacente in quasi metà degli argomenti, ma gravemente carente
in altri
6
Prova che consente di rilevare conoscenza e comprensione dei contenuti
fondamentali, insieme ad una certa capacità algebrica, anche con alcuni
errori di distrazione, non sistematici
7
Prova che consente di rilevare una conoscenza accurata dei contenuti,
accompagnata da abilità algebriche, con rari di distrazione, dimostrando una
certa capacità di analisi e sintesi e facendo uso di un linguaggio abbastanza
appropriato
8 Prova che consente di rilevare una conoscenza esauriente dei contenuti, un
linguaggio formalmente corretto, accompagnata da autonomia logica
9
Prova che consente di rilevare una conoscenza approfondita dei contenuti,
una esposizione fluida e precisa, una capacità di rielaborazione logica degli
argomenti, esplicitata anche nella risoluzione di applicazioni non standard
10
Prova che consente di rilevare una conoscenza abbastanza equilibrata e
approfondita degli argomenti, sorretta da validi apporti critici e soluzioni
creative e brillanti, in cui analisi e sintesi si integrano in una rigorosa
rielaborazione personale, una forma corretta e fluida, accompagnata da
coerenza, chiarezza e precisione al massimo grado ed arricchita da evidente
eleganza espressiva.
Raggiungimento di tutti gli obiettivi al livello più alto.
Per la simulazione della prova di esame sarà utilizzata la griglia proposta dalla circolare
ministeriale riportata nell’integrazione al documento.
6. RECUPERO
Le attività di recupero e sostegno sono avvenute in orario curricolare mediante la correzione
degli esercizi di compito più impegnativi e durante i corsi di recupero previsti dall’OM 92/07 a
fine trimestre.
DISCIPLINA: FISICA
Docente: Gianluca GIUDICI
TESTI ADOTTATI:
Quantum, volume 2, SEI
Quantum, volume 3, SEI
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 25
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
Lo studio della Fisica concorre, attraverso l’acquisizione delle metodologie e delle conoscen-
ze specifiche della disciplina, alla formazione della personalità dell’allievo favorendo lo svi-
luppo di una cultura armonica che permetta una comprensione critica e propositiva del pre-
sente.
La disciplina permette all’allievo di acquisire consapevolezza del suo valore conoscitivo e del
nesso tra lo sviluppo delle conoscenze in Fisica ed il contesto storico e filosofico in cui essa si è
sviluppata. Lo studente potrà acquisire la capacità di comprendere e valutare le scelte scien-
tifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive.
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
➢ Conoscenze:
- conoscere e saper interpretare fenomeni di elettrostatica e magnetostatica
- conoscere le leggi fondamentali dell’elettrodinamica classica
- conoscere le proprietà fondamentali del campo magnetico
- saper descrivere il moto di una carica in un campo magnetico
- conoscere alcuni fenomeni che hanno determinato la crisi della fisica classica e
la conseguente nascita della fisica moderna
➢ Abilità:
- saper “leggere” una legge fisica, individuando i legami tra le variabili e i limiti di
validità
- saper risolvere problemi che richiedono l’applicazione delle leggi studiate
- acquisire la capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali alla luce degli
argomenti studiati
➢ Competenze:
- comprendere i procedimenti dell’indagine scientifica, conoscendo con consa-
pevolezza la particolare natura dei metodi della fisica
- comprendere le potenzialità ed i limiti delle conoscenze scientifiche
- adoperare consapevolmente il linguaggio della scienza fisica
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Il livello di competenza raggiunto è abbastanza omogeneo. Gli alunni in generale hanno par-
tecipato attivamente alle lezioni senza però accompagnare l’attività svolta in classe con uno
studio sempre adeguato. Il livello di competenze raggiunto è sufficiente. Alcuni studenti sono
stati ostacolati nella preparazione da carenze pregresse in fisica e matematica raggiungendo
risultati appena sufficienti.
Ad inizio anno abbiamo dovuto completare lo studio dell’elettromagnetismo: circuiti elettrici e
campo magnetico. Non è stato pertanto possibile affrontare alcuni argomenti quali la mec-
canica ondulatoria e la fisica del nucleo.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 26
4. METODOLOGIE APPLICATE
Il docente presenta l’argomento dedicando le prime lezioni a spiegare l’importanza applica-
tiva ed i legami con le altre scienze in particolare vengono analizzati i collegamenti con la
matematica).
Le leggi della fisica vengono presentate in lezione frontale e avvalendosi dello studio sul libro
di testo con attenzione costante al contesto storico e alle applicazioni tecnologiche. La
comprensione viene perfezionata mediante lo svolgimento di svariati esercizi in classe.
Viene preferito l’approfondimento di pochi argomenti fondamentali alla presentazione infor-
mativa.
5. VALUTAZIONE
Tipi e numero di prove
➢ Trimestre:
2 valutazioni orali
2 valutazioni scritte: esercizi applicativi e questioni teoriche
➢ Pentamestre:
3 valutazioni orali: 2 colloquio orale, 1 test con valore di interrogazione scritta,
3 valutazioni scritte (esercizi applicativi)
Criteri e punteggi
Per l’attribuzione dei voti si è fatto riferimento alla griglia adottata dal Dipartimento. La va-
lutazione finale è scaturita non solo dai risultati ottenuti nelle singole prove, ma anche
dall’osservazione del comportamento in classe e dall’impegno mostrato.
2 Consegna del foglio in bianco o rifiuto della prova
3 Qualche accenno di risposta gravemente errato, che denuncia anche evi-
denti difficoltà metodologiche di lavoro
4 Risposte o elaborazioni gravemente carenti, nelle quali si nota però il possesso
di qualche nozione
Risposte o elaborazioni nulle nella maggior parte degli argomenti proposti,
accompagnate da risultati di non grave carenza in poche altre
5 Prova che consente di rilevare almeno una certa conoscenza di contenuti e
degli strumenti algebrici, anche se non completamente consolidati
Prova soddisfacente in quasi metà degli argomenti, ma gravemente carente
in altri
6 Prova che consente di rilevare conoscenza e comprensione dei contenuti
fondamentali, insieme ad una certa capacità algebrica, anche con alcuni er-
rori di distrazione, non sistematici
7 Prova che consente di rilevare una conoscenza accurata dei contenuti, ac-
compagnata da abilità algebriche, con rari di distrazione, dimostrando una
certa capacità di analisi e sintesi e facendo uso di un linguaggio abbastanza
appropriato
8 Prova che consente di rilevare una conoscenza esauriente dei contenuti, un
linguaggio formalmente corretto, accompagnata da autonomia logica
9 Prova che consente di rilevare una conoscenza approfondita dei contenuti,
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 27
una esposizione fluida e precisa, una capacità di rielaborazione logica degli
argomenti, esplicitata anche nella risoluzione di applicazioni non standard
10 Prova che consente di rilevare una conoscenza abbastanza equilibrata e ap-
profondita degli argomenti, sorretta da validi apporti critici e soluzioni creative
e brillanti, in cui analisi e sintesi si integrano in una rigorosa rielaborazione per-
sonale, una forma corretta e fluida, accompagnata da coerenza, chiarezza e
precisione al massimo grado ed arricchita da evidente eleganza espressiva.
Raggiungimento di tutti gli obiettivi al livello più alto.
6. RECUPERO
Attività di recupero a gennaio con 6 ore di lezioni pomeridiane.
Durante tutto l’anno attività di recupero in itinere e compiti aggiuntivi individualizzati.
DISCIPLINA: SCIENZE NATURALI
Docente: Elisabetta BORDONI
TESTI ADOTTATI:
M. HOEFNAGELS – BIOLOGIA IL LABORATORIO DELLA VITA; DALLE BASI MOLECOLARI ALL’EVOLUZIONE DELLA
VITA – LE MONNIER SCUOLA
F. Tottola, A. Allegrezza, M. Righetti – Biochimica: dal carbonio alle nuove tecnologie – Li-
nea Blu seconda edizione – A.Mondadori Scuola
A. Bosellini – Le scienze della Terra: Tettonica delle Placche – Italo Bovolenta Editore
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
- Comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo delle conoscenze ed i nessi fra i me-
todi di lavoro delle varie discipline scientifiche.
- Essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e
tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei
diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche
delle conquiste scientifiche, in particolare di quelle più recenti
- Saper cogliere le potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita
quotidiana.
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
➢ Conoscenze:
Gli studenti devono aver acquisito le conoscenze degli argomenti riportati di segui-
to nel programma, e, in particolare, devono conoscere:
- le caratteristiche delle biomolecole e dei processi metabolici in cui sono
coinvolte
- le fasi principali della fotosintesi e della respirazione cellulare
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 28
- i principali meccanismi di mantenimento e controllo dell’informazione gene-
tica
- le principali tecniche proprie della biologia molecolare
- alcune applicazioni delle biotecnologie
- le forze e i meccanismi che determinano l’evoluzione degli organismi viventi
- la struttura interna della Terra
- la teoria della deriva dei continenti (Wegener) e le prove a sostegno
- le prove che hanno permesso la formulazione della teoria dell’espansione
dei fondali oceanici e quella della tettonica delle placche
➢ Competenze:
Lo studente deve essere in grado di:
- Evidenziare alcuni fondamentali processi biochimici che avvengono
all’interno degli organismi garantendo loro lo svolgimento delle funzioni vitali
- Evidenziare i meccanismi di mantenimento e controllo dell’espressione geni-
ca
- Saper spiegare la relazione tra i processi microevolutivi e la macroevoluzione
- Evidenziare il ruolo delle biotecnologie nei principali campi di applicazione,
analizzando i pro e i contro
- Saper spiegare la relazione tra sismicità, vulcanismo e margini di placca
- Saper inquadrare i principali tipi di strutture crostali nel quadro della tettoni-
ca delle placche
- Riconoscere la teoria della tettonica delle placche come il quadro unifican-
te tra processi endogeni e grandi strutture della superficie terrestre
➢ Abilità:
L’allievo deve essere in grado:
- Esporre i contenuti in modo pertinente e organico, con proprietà di
linguaggio e uso appropriato della terminologia specifica
- Organizzare autonomamente le proprie conoscenze relative alle tematiche
trattate, ed essere in grado di fare collegamenti interdisciplinari
- Interpretare e saper spiegare diagrammi e figure relative ai fenomeni
studiati.
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
La maggior parte degli allievi, nel corso dell’anno, ha alternato momenti di partecipazione
costruttiva alle lezioni ad altri di superficialità nell’affrontare le attività didattiche in classe e lo
studio personale (talvolta approssimativo e discontinuo per alcuni allievi). Questo spiega la
preparazione che risulta spesso superficiale e frammentaria. Alcuni allievi, che hanno mante-
nuto un impegno più costante, hanno raggiunto risultati da discreti a buoni.
4. METODOLOGIE APPLICATE
I singoli argomenti sono stati inquadrati all’interno della rete dei principali contenuti in cui si
articolano le discipline, evidenziando il collegamento con i concetti strutturanti, e cercan-
do di partire da situazioni concrete per facilitare l’acquisizione delle conoscenze e stimola-
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 29
re lo spirito critico.
Lo studio delle caratteristiche del DNA è stato affrontato evidenziando i diversi processi
dell’espressione genica, come punto di partenza per comprendere i meccanismi evolutivi
che agiscono sul pool genico.
Lo studio delle biotecnologie è stato affrontato fornendo agli studenti numerosi esempi di
applicazioni pratiche in campo agroalimentare e medico, evidenziando la complessità dei
temi trattati (potenzialità, limiti, aspetti critici) e quindi la necessità di affrontare gli argo-
menti da più punti di vista e di informarsi per poter esprimere un parere personale ragiona-
to.
Lo studio teorico è stato affiancato da attività laboratoriale.
• Lezione frontale, discussione, confronto;
• descrizione-analisi immagini-disegni-fotografie
• Schematizzazione per riordinare le idee su alcuni argomenti visti dagli studenti
come particolarmente complessi
• Esercitazioni di laboratorio
Attrezzature/materiali didattici:
- Lavagna touch screen
- Materiali del laboratorio
- Libri di testo
- Presentazioni in PowerPoint
5. VALUTAZIONE
Si sono utilizzate, per esigenze di tempo, prevalentemente verifiche scritte, svolgendo
un’interrogazione orale durante il trimestre, e tre durante il pentamestre, come preparazio-
ne al colloquio d’esame.
Nelle verifiche scritte si sono utilizzate soprattutto domande a risposta aperta, talvolta ve-
ro/falso con motivazione o scelta multipla, analisi-descrizione di figure di processi biologici o
geologici, assegnando ad ogni quesito un punteggio e trasformando quindi il punteggio
totale in un voto in decimi; nelle interrogazioni orali si è utilizzata la griglia allegata adottata
in dipartimento.
VOTO CONOSCENZA ESPOSIZIONE RIELABORAZIONE
2 nulla Nulla nulla
3
non conosce gli argomenti, se
non qualche vaga nozione
espone in modo completamente
inadeguato e/o scorretto
nulla
4 conosce gli argomenti in modo
molto lacunoso, con gravi errori
formula un discorso incoerente, usa un
linguaggio specifico scorretto e inap-
propriato
non riesce ad individuare i con-
cetti chiave, anche se guidato
5 conosce gli argomenti in modo par-
ziale, mnemonico, con errori
espone in modo stentato, usa un
linguaggio specifico non sempre
corretto
effettua analisi e collegamenti
frammentari e poco coerenti
6 conosce gli aspetti essenziali de-
gli argomenti, anche se con in-
certezze ed inesattezze
usa un linguaggio specifico sempli-
ce ma sostanzialmente adeguato
effettua analisi e collegamenti
ancora imprecisi, anche se gui-
dato
7 conosce gli argomenti in modo
non limitato al minimo richiesto,
mancano precisione e dettaglio
usa un linguaggio specifico abba-
stanza preciso
se guidato, sa collegare gli
aspetti principali degli argo-
menti trattati
8 conosce tutti gli argomenti, non
sempre in modo approfondito,
con imprecisioni
usa un linguaggio specifico corret-
to e abbastanza preciso
sa collegare autonomamente i
concetti, seppur in modo non
sempre preciso
9 conosce tutti gli argomenti in
modo approfondito, con qual-
usa un linguaggio specifico corret-
to e preciso
coglie i concetti essenziali e li
collega autonomamente ed in
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 30
che imprecisione modo corretto
10 conosce tutti gli argomenti in
modo approfondito, integrandoli
con apporti personali
usa un linguaggio specifico corret-
to, fluido, ricco
fa emergere capacità critiche
ed originalità di pensiero
Trimestre: 3 scritto + 1 interrogazione orale
Pentamestre: 2 scritti + 3 interrogazioni orale
6. RECUPERO
Le “Scienze Naturali” sono una materia che richiede prima di tutto un’applicazione co-
stante ed uno studio puntuale da parte degli allievi, e quindi l’attività di recupero è stata
attuata in itinere, partendo dalla correzione delle verifiche. Inoltre durante il regolare svol-
gimento delle lezioni è stato assicurato il costante riepilogo dei concetti chiave ed è sem-
pre stata offerta agli allievi la possibilità di chiedere ed ottenere chiarimenti su qualunque
argomento.
DISCIPLINA: INFORMATICA
Docente: Ezio MARTINA
Testi adottati:
PIERO GALLO, PASQUALE SIRSI – INFORMATICA 3, EDIZIONI MINERVA SCUOLA
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
L’insegnamento dell’informatica è finalizzato all’ottenimento di un approccio integrato del
sapere tecnico-scientifico, implementando il raccordo tra la conoscenza e la tecnologia in
modo tale che i riferimenti concettuali siano interpretabili in uno scenario di esperienza reale.
In aggiunta alle lezioni teoriche, la didattica laboratoriale permette di focalizzare l’attenzione
degli studenti sul problema, portandoli a sviluppare sia competenze logiche e di problem sol-
ving, sia un processo in cui le abilità vengono sistematizzate, approfondite ed integrate fra lo-
ro.
La disciplina, inoltre, sviluppa e facilita il lavoro di gruppo, il cooperative learning e la collabo-
razione fra i ragazzi, contribuendo al raggiungimento di risultati di apprendimento che per-
mettono allo studente di utilizzare diversi strumenti tecnologici in maniera critica e consapevo-
le. Nello specifico, vengono spinti i ragazzi ad utilizzare il calcolo numerico, la teoria della
computazione e gli strumenti informatici all’interno delle loro attività di studio, ricerca ed ap-
profondimento disciplinare, con l’obiettivo di ampliare la loro visione su mezzi e tecniche atte
a trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza.
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
➢ Conoscenze:
- conoscere gli errori computazionali
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 31
- conoscere la rappresentazione dei numeri e la notazione IEEE
- conoscere l’errore relativo e l’errore assoluto della rappresentazione di macchina
- conoscere l’aritmetica finita con la conseguente problematica della propagazione
dell’errore
- conoscere i principali elementi dell’algebra lineare (vettori, matrici, sottomatrici) e le
operazioni vigenti su matrici
- conoscere il concetto di autovalore, autospazio ed autovettore applicata ai sistemi di
equazioni lineari con autovalori distinti
- conoscere il concetto di determinante ed i metodi di calcolo di Sarrus e Laplace
- conoscere in ambiente Octave: calcolo matriciale, variabili, operatori
- conoscere i metodi diretti per la risoluzione di sistemi di equazioni lineari: Cramer, Siste-
mi triangolari, Eliminazione di Gauss, Gauss-Jordan (e calcolo inversa di una matrice),
Fattorizzazione LU
- conoscere i metodi indiretti per la risoluzione di sistemi di equazioni lineari: Jacobi e
Gauss-Seidel
- conoscere i metodi di interpolazione: polinomio di Lagrange, polinomio di Newton
- conoscere il metodo di Fitting ai minimi quadrati con regressione lineare
- conoscere il concetto, le caratteristiche, il comportamento e la classificazione di un si-
stema, quale astrazione utile per la comprensione della realtà
- conoscere i sistemi di controllo a catena / anello aperto e chiuso
- conoscere la rappresentazione dei sistemi: i modelli e la loro classificazione
- conoscere il concetto di automa, quale modello di calcolo
- conoscere la rappresentazione mediante diagramma degli stati degli automi
- conoscere il concetto di modello computazionale e la Macchina di Turing, Macchina
di Turing Universale e Macchina Astratta o Virtuale
- conoscere l’idea di Macchina di Turing Universale
- conoscere il concetto di complessità computazionale e di ordine di grandezza dei
problemi con riferimento a semplici algoritmi
- conoscere l’influenza che i dati in input e la loro dimensione hanno nella valutazione
della complessità dei tempi di esecuzione e dell’efficienza dell’algoritmo
➢ Competenze:
- Acquisire la padronanza di strumenti dell’informatica e utilizzare tali strumenti per la so-
luzione di problemi significativi generici, e di problemi interconnessi con lo studio della
matematica
- Acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti dell’uso degli strumenti e dei me-
todi informatici e delle conseguenze scientifiche e culturali di tale uso
- Utilizzare strumenti metodologici per porsi con atteggiamento razionale e critico di fron-
te a sistemi e modelli di calcolo
- Riconoscere e saper valutare i sistemi ed i modelli per la rappresentazione / modellizza-
zione della realtà
- Saper valutare un algoritmo in termini di efficienza e costi, e saperlo confrontare in ter-
mini di risorse ed efficienza con altri algoritmi finalizzati a risolvere problematiche ana-
loghe
➢ Capacità:
- Capacità di progettazione di software ed analisi delle eventuali problematiche, con un
punto di vista critico
- Migliorare le capacità di intuizione e lo spirito di ricerca
- Capacità di utilizzo di ambienti software in maniera sufficientemente autonoma, anche
sfruttando i sistemi di ricerca online
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 32
- Capacità di trasformare in algoritmi le situazioni problematiche che si possono riscon-
trare in vari ambiti disciplinari
- Acquisire chiarezza di pensiero e rigore espositivo tramite l’uso di un linguaggio
tecnico-informatico corretto
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
La classe non ha potuto avere una continuità didattica lungo l’intero triennio, cambiando in-
segnante tra il terzo e quarto anno. La programmazione è stata affrontata tenendo conto
delle indicazioni contenute nei programmi ministeriali, cercando di offrire il maggior numero di
collegamenti con quanto svolto nell’anno passato (le basi di dati relazionali ed un secondo
linguaggio di programmazione avente librerie scientifiche) e complessivamente,
l’impostazione didattica risulta essere allineata con quanto espresso nel piano di lavoro, sia
per quanto riguarda gli argomenti, sia per gli aspetti cronologici e metodologici.
La classe ha lavorato con un buon interesse, partecipando in maniera attiva alle lezioni e
mantenendo un ritmo di lavoro e di attenzione abbastanza costante.
Il comportamento è corretto ed educato; gli studenti, nel loro insieme, lavorano in un clima
sereno e collaborativo.
Il profitto raggiunto, nel complesso, è discreto, anche se sono presenti alunni che spaziano da
una preparazione ottima ed approfondita ad una appena sufficiente, dove le difficoltà ri-
scontrate nell’anno sono state superate in maniera saltuaria.
4. METODOLOGIE APPLICATE
Le lezioni sono state prevalentemente di tipo frontale partecipativo, con momenti di discus-
sione e di confronto. I vari argomenti sono stati presentati facendo spesso dei riferimenti al
mondo reale, invitando gli alunni a riflettere e a porre delle domande, esercitando le capaci-
tà dei ragazzi di unificare le varie conoscenze acquisite.
Nelle lezioni di tipo laboratoriale e nelle esercitazioni si è cercato di riprendere i concetti teori-
ci visti in precedenza, applicandoli a scenari pratici che i ragazzi hanno avuto modo di esplo-
rare all’interno di altre discipline quali, per esempio, la matematica.
5. VALUTAZIONE
Durante il trimestre sono state somministrate 1 prove scritte (domande teorico/pratiche) ed 1
prova orale mentre, durante il pentamestre, oltre all’eventuale verifica/interrogazione di re-
cupero per gli insufficienti, sono state svolte 2 prove scritte e 2 prove orali.
Per l’attribuzione dei voti (sempre avvenuta entro 15 giorni dalla somministrazione della verifi-
ca) si è fatto riferimento alla griglia di valutazione adottata dal dipartimento (v. sotto). La va-
lutazione finale è scaturita non solo dai risultati ottenuti nelle singole prove ma anche
dall’osservazione di fattori legati all’impegno, all’attenzione, alla costanza e al processo di
apprendimento tenuti dal ragazzo nel corso dell’intero anno scolastico.
VOTO
INDICATORE
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 33
2 Consegna del foglio in bianco o rifiuto della prova
3 Qualche accenno di risposta gravemente errato, che denuncia anche evi-
denti difficoltà metodologiche di lavoro
4
Risposte o elaborazioni gravemente carenti, nelle quali si nota però il possesso
di qualche nozione
Risposte o elaborazioni nulle nella maggior parte degli argomenti proposti,
accompagnate da risultati di non grave carenza in poche altre
5
Prova che consente di rilevare almeno una certa conoscenza di contenuti e
degli strumenti algebrici, anche se non completamente consolidati
Prova soddisfacente in quasi metà degli argomenti, ma gravemente carente
in altri
6
Prova che consente di rilevare conoscenza e comprensione dei contenuti
fondamentali, insieme ad una certa capacità algebrica, anche con alcuni
errori di distrazione, non sistematici
7
Prova che consente di rilevare una conoscenza accurata dei contenuti, ac-
compagnata da abilità algebriche, con rari errori di distrazione, dimostrando
una certa capacità di analisi e sintesi e facendo uso di un linguaggio abba-
stanza appropriato
8 Prova che consente di rilevare una conoscenza esauriente dei contenuti, un
linguaggio formalmente corretto, accompagnata da autonomia logica
9
Prova che consente di rilevare una conoscenza approfondita dei contenuti,
una esposizione fluida e precisa, una capacità di rielaborazione logica degli
argomenti, esplicitata anche nella risoluzione di applicazioni non standard
10
Prova che consente di rilevare una conoscenza equilibrata e approfondita
degli argomenti, sorretta da argomentazioni pertinenti e/o soluzioni creative e
brillanti, in cui analisi e sintesi si integrano in una rielaborazione personale, una
forma corretta, accompagnata da coerenza, chiarezza e precisione al mas-
simo grado.
Raggiungimento di tutti gli obiettivi al livello più alto.
6. RECUPERO
Il recupero è stato svolto in itinere, con la modalità dello studio individuale dei ragazzi abbina-
ta al ripasso degli argomenti in classe, per chiarire in modo mirato i vari dubbi.
DISCIPLINA: DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
Docente: Monica Eugenia De Silvestro
TESTI ADOTTATI:
A.PINOTTI, “ARCHITETTURA E DISEGNO”, VOL.1 E 2, ATLAS
Cricco – Di Teodoro, “Itinerario nell’arte”, versione rossa, VOL.5, Dall’Art Nouveau ai giorni
nostri”, Zanichelli 2012.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 34
1. FINALITÀ GENERALI DELLA DISCIPLINA
a. Promuovere lo sviluppo di una più approfondita capacità percettiva
(indagine/osservazione/interpretazione) nei confronti del messaggio visivo e dei
suoi diversi linguaggi, attraverso la lettura e l'interpretazione dei segni della storia,
e per l'elaborazione di una più consapevole e matura coscienza critica.
b. Sviluppare le capacità di rappresentazione della forma, attraverso la produzione
di diversi elaborati che utilizzino differenti sistemi di riferimento e tecniche
artistiche per arrivare alla trasposizione di oggetti reali sulla superficie
bidimensionale del foglio.
c. Promuovere l'elaborazione di un metodo progettuale di lavoro che si sviluppi per
fasi logiche successive e che gli alunni sappiano condurre in maniera sempre più
autonoma.
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
➢ Conoscenze:
- Conoscere la simbologia ed i codici grafici di un progetto architettonico
- Saper riconoscere i metodi di proiezione analizzati
- Saper descrivere i caratteri peculiari dei periodi artistici analizzati e dei relativi
autori, evidenziando gli aspetti caratterizzanti la poetica dell’artista
➢ Abilità:
- Esprimersi con buona padronanza della terminologia specifica di disciplina
- Essere in grado di attribuire le opere esaminate all'autore, alla corrente ed al
contesto storico di appartenenza, individuando il messaggio proposto dall’artista
- Saper utilizzare in modo sufficientemente espressivo le tecniche sperimentate
➢ Competenze:
- Applicare un corretto metodo di lettura dell'immagine, facendo riferimento alle
caratteristiche dei movimenti artistici evidenziate, ai momenti storici, alle
personalità degli artisti ed alle strutture compositive delle opere esaminate
- Essere in grado di effettuare collegamenti che mettano in luce l'evoluzione del
linguaggio artistico / architettonico / urbanistico nel tempo
- Saper impostare autonomamente il progetto di un elaborato grafico, anche da
sviluppare in più fasi.
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
La classe partecipa con discreto interesse, è abbastanza ordinata negli interventi, una buona
parte degli alunni ha imparato a prendere appunti, segue con attenzione ed esegue più o
meno regolarmente i compiti a casa. Gli alunni partecipano alla lezione, spesso stimolandola
con interventi e richieste. All’attenzione in classe non sempre segue un adeguato lavoro di re-
visione ed approfondimento a casa. L’unità didattica in CLIL è stata svolta con collaborazio-
ne e il tema dell’inserimento ambientale proposto per il disegno ha suscitato discreta curiosità
e motivazione.
Il rapporto con l’insegnante è diretto e piuttosto rispettoso.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 35
4. METODOLOGIE APPLICATE
I programmi di Disegno e di Storia dell’Arte si sono sviluppati parallelamente, per rafforzare le
capacità di rappresentazione e di lettura del disegno da parte degli alunni. In particolare per
quanto riguarda il disegno, si sono affrontati lo studio e la rappresentazione del progetto ar-
chitettonico di un edificio residenziale con il CAD (nello specifico con l’utilizzo del programma
DraftSight). Le rappresentazioni si sono limitate alle tecniche bidimensionali.
Nell’ambito della metodologia CLIL, alcune unità didattiche sono state proposte attraverso
lavori di gruppo e lettura/analisi di testi anche in lingua inglese. In questo senso si sono propo-
ste attività legate al rafforzamento dell’inglese come lingua veicolare, all’arricchimento e
consolidamento del lessico, anche con terminologia specifica, ad un approccio più disinvolto
all’uso della lingua. Non tutti i ragazzi hanno partecipato attivamente alle attività, taluni rive-
landosi più restii al dialogo ed all’esposizione orale, ma l’attività si è rivelata interessante ed ef-
ficace nella comprensione dei contenuti e nello stimolare il cooperative learning. A questo
proposito è da precisare che, trattandosi ancora di sperimentazione, l’attività svolta ha ri-
guardato un solo modulo. La sperimentazione è da intendersi esclusivamente come un per-
corso per la valorizzazione delle competenze degli studenti, rivolta prevalentemente allo svi-
luppo delle abilità orali.
Le lezioni sono state impostate sulla partecipazione e l’interazione alunni-insegnanti. Lo stu-
dente non è mai inteso come semplice ricettore del discorso condotto dall’insegnante, ma
come soggetto attivo, consapevole e partecipe del processo di apprendimento.
L’insegnante ha cercato di incoraggiare l’osservazione attenta della realtà e l’approccio cri-
tico e consapevole nella ricezione dei messaggi visivi, incoraggiando gli studenti a sottoporli
al proprio personale vaglio critico e proponendo, quando possibile, la visita a mostre o musei
che permettesse il confronto diretto con le opere.
Punto fondamentale dell’approccio alla forma resta comunque l’educazione alla lettura
dell’immagine, in tutti i suoi connotati comunicativi, compositivi, culturali e grafici.
L’intento è di abituare gli studenti a ragionare non solo in senso stretto sulla descrizione di
un’opera ma sul processo che ha portato alla sua “necessità di costituzione” come momento
di sinergia tra eventi storici, religiosi e più direttamente di fenomeni che ineriscono l’arte nella
sua qualità comunicativa e di relazione.
La lezione si è articolata in genere in fasi di riepilogo della lezione precedente, illustrazione dei
contenuti delle nuove unità didattiche attraverso l’osservazione delle opere su touch screen e
libro di testo, eventuale discussione in classe e/o lettura di estratti dal libro di testo.
Approfondimento
- CLIL: lavoro di interdisciplinarietà
- presentazione sui concetti di “Ecosostenibilità”: risparmio energetico, recupero e ciclo
vitale dei materiali, energie sostenibili. Alcuni ragazzi hanno poi approfondito la ricerca
su un tema specifico;
- visita alla Pinacoteca Agnelli di Torino; il progetto del complesso del Lingotto e della
pista parabolica di Mattè-Trucco sulla copertura;
5. VALUTAZIONE
- N°3/4 Elaborati grafici di disegno in Draftsight
- N°1 (solo per alcuni studenti) presentazione digitale approfondimento su
bioarchitettura
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 36
- N°4 interrogazioni orali (Storia dell’Arte)
STORIA DELL'ARTE - GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI
VOTO GIUDIZIO
2 Assenza di ogni elemento pertinente e coerente alla richiesta. Rifiuto della
prova.
3 Conoscenze parziali e raramente corrette, prive di articolazione e incoerenti
Evidente incapacità nell’individuare concetti chiave e nel proporre collega-
menti, anche semplici
4 Lacunosi i contenuti concettuali fondamentali.
La risposta ai quesiti non è formulata con coerenza.
La terminologia e il lessico sono limitati, inesatti, ripetitivi. Carenti le abilità di
analisi e sintesi
5 Conoscenze dei concetti piuttosto mnemoniche e ripetitive.
Il linguaggio non appropriato alla disciplina.
Carente la capacità di individuare i concetti chiave che vengono collegati
con difficoltà
6 Corrette ma superficiali le conoscenze.
Esposizione non esclusivamente mnemonica.
Utilizzo pertinente della terminologia propria della disciplina, talvolta si rende
necessaria la guida dell’insegnante
7 Discreta conoscenza degli argomenti affrontati. Articolazione corretta del di-
scorso.
La terminologia e il lessico sono abbastanza precisi.
Capacità di individuare i concetti chiave e, se richiesto, di stabilire collega-
menti formulando sintesi chiare
8 Buona conoscenza degli argomenti affrontati.
Esposizione organica e precisa.
Utilizzo corretto del lessico specifico.
Buona capacità di analisi accurate e di sintesi ben articolate
9 Conoscenze disciplinari puntuali,
Esposizione ben strutturata sia sotto il profilo logico che concettuale.
La terminologia e il lessico sono appropriati
Buona capacità di costruire percorsi analitici perspicui e approfonditi e di pro-
porre sintesi e valutazioni equilibrate e logicamente motivate
10 Ottima ed approfondita conoscenza dei contenuti della disciplina, esposizio-
ne fluida, efficace, autonoma. Ottima capacità di formulare percorsi analitici
e di proporre sintesi convincenti dei temi affrontati esprimendo le proprie valu-
tazioni critiche ed una personale rielaborazione capace anche di collega-
menti pluridisciplinari
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE PRATICHE - DISEGNO
INDICATORI VALUTAZIONE
Corretta comprensione ed impostazione della traccia Max punti 2
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 37
Correttezza e completezza dello svolgimento Max punti 3
Precisione – Pulizia Max punti 2
Corretto impiego del linguaggio grafico Max punti 1
6. RECUPERO
Correzione in classe delle verifiche scritte / chiarimenti, revisione e riepilogo degli argo-
menti trattati in classe; interrogazioni orali continue per favorire lo studio costante e conti-
nuativo oltre che consentire la ripetizione/chiarificazione degli argomenti trattati;
possibilità di ri-preparare gli elaborati grafici, ove la valutazione sia risultata gravemente in-
sufficiente, sulla base della correzione condivisa.
DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Docente: Cinzia Maria MONTEU
Testi adottati:
P.L. DEL NISTA J.PARKER A.TASSELLI-APPLICARE- COMPRENDERE IL MOVIMENTO-NUOVO PRATICAMENTE
SPORT-CASA EDITRICE D'ANNA.
▪ Presentazioni e video: approfondimenti con lezioni frontali e raccolta di appunti ed
eventuali approfondimenti da parte dell'insegnante unitamente agli allievi che hanno
proposto anche dei documenti e filmati per rendere più interessante la parte teorica.
▪ Visione Filmati e connessioni con il S.N.C. in anatomia e fisiologia.
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
In questo anno scolastico è stata trattata la disciplina seguendo un criterio di continuità didat-
tica.
Alcuni argomenti prettamente pratici hanno trovato un riscontro teorico, altri hanno richiesto
un lavoro mnemonico con la possibilità di approfondire attraverso l’uso di fonti informatiche o
su testi, tutti gli aspetti dei vari argomenti. A livello teorico si sono svolte alcune lezioni sulle
tecniche di rilassamento.
L’insegnamento delle Scienze Motorie e Sportive si avvale del processo di comprensione di
una consegna data e della sua applicabilità.
Inoltre la conoscenza pratica delle tecniche motorie è essenziale per comprendere tutte le
manifestazioni prassiche, nonché l’utilizzo delle stesse prassie in vari contesti consente al corpo
di diventare un mezzo di espressione ineludibile e fondamentale per l’individuo.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 38
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
➢ CONOSCENZE (SAPERE)
- Conoscere l’anatomia e la fisiologia del corpo umano e conoscere alcune pato-
logie legate all'impossibilità di svolgere un corretto movimento.
- Individuare le capacità coordinative e quelle condizionali.
- Definire con precisione le attività sportive individuali e di squadra
attraverso l’esposizione del regolamento, in particolare la pallavolo.
➢ COMPETENZE (SAPER ESSERE)
- Consolidare il proprio carattere e sviluppare la socialità e il senso civico.
- Esternare con metodi pertinenti la competenza acquisita per sviluppare le ca-
pacità motorie ed affinare le tecniche proprie di ciascuna attività sportiva.
➢ CAPACITA’ (SAPER FARE)
- Rielaborare gli schemi motori di base.
- Riconoscere le attività idonee al miglioramento delle capacità condizionali e le
relative variazioni fisiologiche e anatomiche.
- Praticare in modo corretto i fondamentali individuali e di squadra di alcune attivi-
tà sportive.
- Lavorare su circuiti strutturati e riconoscerne i fini.
- Analizzare il movimento e distinguerne le varie espressioni e qualità.
- Utilizzare i piccoli e i grandi attrezzi in modo consono e pertinente.
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Analisi e descrizione della situazione della classe
I ragazzi di questa classe sono 12 e le ragazze sono 5; in questo gruppo di 17 studenti si sono
evidenziati interessi abbastanza omogenei.
Composizione della classe: Tutti i ragazzi e tutte le ragazze hanno mostrato molto interesse
e impegno nello svolgere le attività pratiche. La classe ha lavorato con impegno e ha rag-
giunto gli obiettivi con successo mettendo a frutto il bagaglio motorio e di conoscenze teo-
riche.
Dialogo educativo-didattico (partecipazione, attenzione, motivazione, interesse)
Gli studenti e le studentesse, hanno lavorato sempre con interesse.
Gli studenti hanno dimostrato un senso di responsabilità abbastanza spiccato e in generale
manifestano buone attitudini.
Relazione studenti – studenti
I rapporti sono stati abbastanza corretti e la materia ha favorito il lavoro degli allievi in mo-
do particolare sul fronte pratico e cooperativo. La parte teorica si è svolta con approfon-
dimenti da parte dell'insegnante e degli allievi con ricerche a tema e con l’utilizzo della
metodologia flipped.
Relazione studenti – docenti
- Il dialogo educativo si è presentato corretto.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 39
Obiettivi educativi emersi in consiglio di classe in relazione alla disciplina
- Cogliere nello studio delle scienze motorie e sportive l’aspetto pluri-disciplinare con
obiettivi comuni: cogliendo le varie opportunità che possono fungere come input da
unità didattiche svolte anche in altri ambiti, approfondendo una conoscenza legata
alla possibilità di collegare alcuni concetti chiave propri della disciplina con altre mate-
rie.
- Ricercare continuamente conoscenze concrete garantendo il successo formativo di
ciascuno.
Creare una consapevolezza delle potenzialità del corpo e trasformarle in capacità collegate
organicamente alle funzioni neurologiche- funzionali.
4. METODOLOGIE APPLICATE
- Esternare con metodiche pertinenti le competenze acquisite per sviluppare le capaci-
tà motorie ed affinare le tecniche proprie di ciascuna attività sportiva.
- Applicare in diversi ambiti le conoscenze acquisite.
- Veicolare con diverse strategie le conoscenze in merito alla disciplina sotto diversi punti
di vista coordinati tra loro.
- Il tipo di lezione è stato determinante per la scelta della metodologia: frontale in grup-
po e con strategie di apprendimento cooperativo e flipped.
5. VALUTAZIONE
Scelta, utilizzo ed esposizione dei contenuti presentati durante le attività pratiche e teoriche
con collegamenti logici e pertinenti.
Tipo di lezione: le lezioni frontali e in gruppo con strategie di apprendimento cooperativo e
flipped.
Per il primo periodo trimestrale è stata svolta almeno una prova orale e due prove pratiche.
Per quanto riguarda il periodo del pentamestre è stata svolta una simulazione di colloquio
d’esame e tre prove pratiche ben articolate e con recupero preventivo delle stesse. Per colo-
ro che hanno avuto la stesura dei PDP e del PEI si è tenuto conto dei risultati delle verifiche
formative e sommative inerenti alle possibilità di ciascuno. Nel corso del triennio si è dato largo
spazio a tutti gli allievi con particolare attenzione e considerazione delle evoluzioni e dei mi-
glioramenti presentati da ciascuno di loro.
Tipi e numero di prove
I Trimestre: 1 teorica e 2 pratiche
II Pentamestre: 1 teorica e 2- 3 pratiche
Tutte le verifiche hanno accertato il significativo sviluppo delle capacità, delle conoscenze e
delle competenze espresse da ogni studente e studentessa. Sono state tenute presenti le po-
tenzialità di base di ciascun allievo-a e ho utilizzato tre tipi di valutazione: diagnostica, forma-
tiva e sommativa, per consentire ai ragazzi e alle ragazze molte possibilità di recupero.
Scala Numerica e Giudizio corrispondente
VOTO
2 Assenza di ogni elemento positivo.
3 Conoscenze parziali e raramente corrette, prive di collegamento. Incapacità di applicare e
articolare le abilità motorie richieste.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 40
4 Le conoscenze dei contenuti specifici sono lacunose. Utilizza gli schemi motori in modo ine-
satto e limitato.
5 Possiede delle conoscenze e delle abilità piuttosto approssimative, manca la capacità di
collegare coordinare diversi schemi motori.
6 Possiede conoscenze corrette ma non approfondite.
È capace di applicare e analizzare un'abilità motoria in modo semplice senza, tuttavia, strut-
turarla in una elaborazione precisa.
7 Possiede conoscenze corrette e precise. È in grado di applicare e articolare più abilità mo-
torie in modo organico e preciso.
8 Possiede conoscenze corrette e strutturate. È in grado di applicare e collegare più abilità
motorie elaborandole in modo preciso e sicuro.
9 Possiede conoscenze approfondite, ricche di spunti di rielaborazione personale.
Sa esprimere un gesto motorio in modo efficace ed economico.
10 È capace di rielaborare in modo autonomo, personale e critico le conoscenze e le abilità
in possesso.
6. RECUPERO
Recupero e sostegno: dove se ne è vista la necessità si è svolto un recupero in itinere, talvolta
preventivo.
Approfondimento
Le attività di approfondimento sono state svolte nelle ore curricolari.
DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA
Docente: Chiara GALLO
TESTI ADOTTATI:
- LA BIBBIA (TESTO CONSIGLIATO)
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
- Indicazioni Nazionali dei percorsi liceali
- Dipartimento disciplinare in merito agli assi di apprendimento, agli obiettivi minimi, alle
metodologie e alle modalità di verifica dell’apprendimento
- PTOF 2016-2020
- Carta dei servizi e patto di corresponsabilità
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 41
- Indicazioni per l’insegnamento della religione cattolica nel II ciclo di istruzione (DPR
20\8\2012 n.176)
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
- Saper individuare le caratteristiche del rapporto della Chiesa con il mondo
contemporaneo
- conoscere le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa
- interpretare la presenza della religione nella società contemporanea in un contesto di
- pluralismo culturale e religioso, nella prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul
- principio della libertà religiosa
- sapersi confrontare con la dimensione della multiculturalità anche in chiave religiosa.
- sapersi orientare in tema di confronto e dialogo tra le religioni.
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Gli studenti hanno trovato e colto la disciplina come occasione di stimolo per la ricerca, il
confronto, la riflessione e l’interiorizzazione dei valori.
- hanno sviluppato la dimensione dell’interculturalità, anche in chiave religiosa, e del ri-
spetto dei diritti dell’uomo (in particolare in merito al diritto della libertà religiosa).
- sono diventati in grado di mettere in correlazione il dato culturale con le tematiche e
problematiche che vengano evidenziate dall’attualità prendendo coscienza
dell’importanza delle conoscenze come dati necessari per una interpretazione perso-
nale critica che sia documentata, coerente e giustificabile.
4. METODOLOGIE APPLICATE
Si è avuto cura di assicurare sempre riferimenti chiari circa i contenuti dell’IRC, di stimolare
le motivazioni e la partecipazione attiva degli studenti interpellandoli nella loro globalità
(componente affettiva, cognitiva e comportamentale) tenendo anche conto degli ap-
procci diversi e dei contributi offerti dalle altre discipline di apprendimento. Si sono alter-
nate: brevi lezioni frontali, lezioni partecipate (il dialogo, che viene opportunamente con-
dotto ad affrontare i temi delle unità previste dal piano di lavoro, è suscitato a volte da
quotidiani, dalla visione di siti internet, da documentari o da diapositive), esercitazioni in-
dividuali o in gruppi.
5. VALUTAZIONE
Numero colloqui orali: 2 nel trimestre
Numero colloqui orali: 2 nel pentamestre
Esiti di lavori individuali o di gruppo
2 Insufficiente: rifiuto della prova, gravi carenze, assenza di elementi positivi
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 42
3 Sufficiente: colloquio di verifica delle conoscenze: risponde positivamente ad al-
meno il 40-50% delle domande. Conosce delle nozioni, ma in modo frammentario.
Partecipazione al dialogo educativo: si interessa saltuariamente e in modo superfi-
ciale
4 Molto: test di verifica delle conoscenze: risponde positivamente dal 50 al 80% delle
domande. Possiede conoscenze corrette, ma non esaurienti
Partecipazione al dialogo educativo: si interessa, ma non sempre partecipa in mo-
do attivo
5 Moltissimo: test di verifica delle conoscenze: risponde positivamente dall’80 al 100%
delle domande. Conosce gli argomenti in modo esauriente. Sa cogliere in essi gli
aspetti umani e religiosi, anche confrontandoli con esperienze e fedi diverse
Partecipazione al dialogo educativo: interesse vivo. Si interroga e riflette sui conte-
nuti con apporti personali, partecipa in modo costruttivo alle lezioni. Esprime valu-
tazioni coerenti ed equilibrate, rispettando la diversità di opinioni e scelte valoriali
6. RECUPERO
Non si è dovuti ricorrere a particolari attività di recupero.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 43
6. PROGRAMMI SVOLTI FINO AL 15 MAGGIO
DISCIPLINA: ITALIANO
UGO FOSCOLO:
Profilo biografico
Il pensiero e la poetica
Le Ultime lettere di Jacopo Ortis
Da Ultime lettere di Jacopo Ortis
• L’esordio (lettera 11 ottobre 1797) (p. 214)
• La divina fanciulla (p. 216)
• L’incontro con Parini (lettera 4 dicembre 1797) (p. 218)
• La lettera da Ventimiglia (lettera 19 e 20 febbraio) (p. 225)
• L’addio alla vita e a Teresa (p. 229)
I sonetti
Dai Sonetti:
• Alla sera (p. 237)
• A Zacinto (p. 244)
• In morte del fratello Giovanni (p. 248)
Il carme Dei Sepolcri
• lettura integrale (p. 271)
Le Odi e Le Grazie
IL ROMANTICISMO
Il romanticismo a confronto con l’illuminismo. Romanticismo e Neoclassicismo.
Il dibattito tra sostenitori del classicismo e del romanticismo (p. 118)
• Madame de Staël, Sulla maniera e l'utilità delle traduzioni (in fotocopia)
• Pietro Giordani, Un italiano risponde al discorso della Staël (in fotocopia)
ALESSANDRO MANZONI
La vita e l’opera
Il pensiero e la poetica. Manzoni tra Illuminismo e Romanticismo. La prospettiva etico-religiosa.
LA concezione poetico-letteraria: la ricerca del vero.
Inni sacri e Odi civili
• Il cinque maggio (pag. 349)
Le tragedie: Il Conte di Carmagnola e l’Adelchi
L’Adelchi:
• Adelchi e Anfrido (Atto III, scena I) (in fotocopia)
• Dagli atri muscosi (Coro dell’atto III), (p. 365)
• Il delirio di Ermengarda (Atto IV, scena I) in fotocopia)
• Sparsa le trecce morbide (Coro dell’atto IV, (p. 370)
• La morte di Adelchi (Atto V), scena VIII-X: vv. 338-394) (p. 375 e in fotocopia)
I Promessi Sposi (lettura integrale svolta nel secondo anno)
Genesi e struttura del romanzo
Le tre forme del romanzo
Le caratteristiche del romanzo
• La fine e il sugo della storia (p. 448)
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 44
GIACOMO LEOPARDI
La vita e l’opera
• Adelaide, Monaldo, Giacomo (Zibaldone, 354-355) (in fotocopia)
Il pensiero e la poetica. Fasi e temi del pensiero leopardiano. La teoria del piacere. La poeti-
ca dell’”indefinito e del vago”
I Canti. Genesi, struttura e titolo
La prima fase della poesia leopardiana (1818-1822)
Le canzoni civili del 1818-1822
Gli idilli
• L’infinito (p.525)
• Alla luna (in fotocopia)
La seconda fase della poesia leopardiana (1828-1830)
• Il passero solitario (p. 520)
• A Silvia (p.539)
• Canto notturno di un pastore errante dell’Asia (p.554)
• La quiete dopo la tempesta (p. 561)
• Il sabato del villaggio (p. 566)
La terza fase della poesia leopardiana (1831-1837)
Il ciclo di Aspasia
• A se stesso (p. 571)
Il messaggio conclusivo della Ginestra
• La ginestra o il fiore del deserto (1-59; 78-86; 110 -135; 237-317) (p. 575)
Le Operette morali
• Dialogo di un folletto e di uno gnomo (in fotocopia)
• Dialogo della Natura e di un Islandese (p.608)
• Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere (p.639)
Lo Zibaldone Un diario del pensiero.
• Una terribile allegoria: il giardino-ospitale (p.654)
• Indefinito del materiale. La teoria del piacere (p. 659
• La poetica del vago, dell’indefinito, del ricordo (p.663)
POSITIVISMO, NATURALISMO E VERISMO (p. 8 e segg; pag. 12)
GIOVANNI VERGA
La vita.
Il pensiero e la poetica
Le novelle. Le novelle maggiori. Le altre raccolte.
da Vita dei campi:
• Rosso Malpelo (p. 200)
I Malavoglia
Il titolo e la composizione
Il progetto letterario e la poetica
• Il ciclo dei Vinti. I Malavoglia, Prefazione (189)
• Fantasticheria (parte finale: l’ideale dell’ostrica) (p. 267)
La lettura integrale è stata assegnata per l’estate 2018.
• La famiglia Malavogli,a Capitolo I (p. 242)
• Il confronto tra Padron ’Ntoni e ’Ntoni, Capitolo XI (in fotocopia)
• L’addio di ’Ntoni, Capitolo XV (p. 264)
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 45
Mastro-don Gesualdo
Nascita di un nuovo romanzo. Temi personaggi e stile.
La lettura integrale è stata assegnata per l’estate 2018.
• La giornata di Gesualdo (Parte I, cap. 4) (in fotocopia)
• La morte di Gesualdo (Parte IV, cap. 5) (p.281)
L’ultimo Verga
IL DECADENTISMO
Decadentismo e Simbolismo (p. 302)
Baudelaire
• Corrispondenze (p. 332)
• L'albatro (p. 330)
• Spleen (p.334)
Verlaine
• Languore (in fotocopia)
GABRIELE D’ANNUNZIO
La vita e le opere (p. 368)
Il pensiero e la poetica
D’annunzio prosatore
Il piacere, romanzo dell’estetismo decadente
• Ritratto di un esteta: Andrea Sperelli (p. 390)
D’annunzio poeta
Le Laudi
Alcyone
• La sera fiesolana (p. 421)
• La pioggia nel pineto (p. 425)
• Meriggio (in fotocopia)
• Stabat nuda aestas (p. 433)
GIOVANNI PASCOLI
La vita: tra il nido e “la poesia”
Il pensiero e la poetica
• Il fanciullino (p. 458)
Myricae
Temi: la natura e la morte, l’orfano e il poeta
La poetica di Myricae: il simbolismo impressionistico
Le forme: metrica, lingua, stile
• Lavandare (p. 468)
• X Agosto (p. 470)
• L’assiuolo (p. 473)
• Novembre (p. 476)
• Il temporale (in fotocopia)
• Il lampo (p. 478)
• Il tuono (p. 478)
Canti di Castelvecchio
• Il gelsomino notturno (p. 486)
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 46
• La mia sera (p. 489)
Poemetti:
• Digitale purpurea (p. 493)
• Italy, Canto 1, I; III, Canto 2, III, XX (p. 499)
Poemi conviviali, la poesia latina e le raccolte della retorica civile
• L’ultimo viaggio, XXIV (p. 506)
LA LIRICA DEL NOVECENTO
Le avanguardie: futurismo, ermetismo, dadaismo, surrealismo
L’avanguardia futurista
Da Tommaso Marinetti:
• Il primo manifesto del futurismo (alcuni passaggi)
• Manifesto tecnico della letteratura futurista (alcuni passaggi)
Il modernismo
GIUSEPPE UNGARETTI
la vita, la formazione, la poetica
L'allegria
• In memoria (p. 84)
• Il porto sepolto (p. 87)
• Veglia (p. 88)
• Fratelli ((p. 92)
• Sono una creatura (p. 94)
• I fiumi (p. 96)
• C’era una volta (in fotocopia)
• Commiato (p. 102)
• San Martino del Carso (p. 100)
• Natale (p. 107)
• Mattina (p. 108)
• Soldati (p. 110)
da Il dolore:
• Non gridate più (p. 117)
• Tutto ho perduto (in fotocopia)
EUGENIO MONTALE
La vita e le opere
Ossi di seppia
• I limoni (p. 142)
• Non chiederci la parola (p. 146)
• Meriggiare pallido e assorto (p. 148)
• Spesso il male di vivere ho incontrato (p. 152)
• Cigola la carrucola del pozzo (p.152)
Le occasioni
• La casa dei doganieri (p. 172)
• Non recidere forbice quel volto (p.174)
La bufera e altro
Satura:
• Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale (p.244)
• La storia (in fotocopia)
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 47
LUIGI PIRANDELLO
La vita e le opere
La poetica dell’umorismo; i “personaggi” e le “maschere nude”, la “forma” e la “vita”.
• L’Umorismo (p. 927)
Le Novelle per un anno: dall’umorismo al Surrealismo
• Il treno ha fischiato (p. 944)
• C’è qualcuno che ride (in fotocopia)
• La signora Frola e il Signor Ponza suo genero (in fotocopia)
I romanzi siciliani (L’esclusa; I vecchi e i giovani)
I romanzi umoristici: Il fu Mattia Pascal, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Uno nessuno e
centomila.
Uno nessuno e centomila:
• Tutto comincia da un naso (Libro I, cap. I) (p. 992)
• Non conclude (libro VIII, cap. IV) (p. 995)
Il fu Mattia Pascal
• lettura integrale (assegnata per l’estate 2018)
• Lo strappo nel cielo di carta (cap. XII) (p. 973)
• La lanterninosofia (cap. XIII)(p. 975)
• Il fu Mattia Pascal (cap. XVIII) (p. 979)
Pirandello e il teatro. La fase del grottesco
I “miti” teatrali: I giganti della montagna
Maschere nude:
Sei personaggi in cerca d’autore (visione cd regia di Giorgio de Lullo)
ITALO SVEVO
La vita e le opere. Il pensiero e la poetica
Una vita e Senilità: la figura dell’inetto
La coscienza di Zeno
lettura integrale (assegnata per l’estate 2018)
• La prefazione del dottor S. (p. 876)
• Il fumo (p. 880)
• Lo schiaffo (p. 889)
• Il matrimonio sbagliato (in fotocopia)
• La salute di Augusta (in fotocopia)
• Il finale (p.901)
DANTE ALIGHIERI, Divina Commedia, Paradiso:
Conoscenza complessiva della cantica e lettura integrale, comprensiva di versione in prosa e
di commento, dei seguenti canti: I, III, XI, XVII, XXXIII (per l’analisi di questo canto è stata pro-
posta la visione del CD Benigni legge la Divina Commedia).
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 48
DISCIPLINA: LINGUA E CULTURA STRANIERA - INGLESE
A. Cattaneo, D. De Flaviis, Millennium vol. 2, ed C. Signorelli Scuola, 2012
The Victorians, History and Society pp. 4-14
The Victorian Novel pp. 16-20
- Charles Dickens, pp. 28-30
o Oliver Twist, p. 31-32
o Hard Times, p. 36
- Walt Whitman, pp. 71-72
o Oh Captain! My Captain!, materiale su fotocopia
- Emily Dickinson, pp. 74-75
o Hope is the Thing, p. 77
- Oscar Wilde, pp. 95-96
o The Picture of Dorian Gray, pp. 96-99
o The Importance of Being Earnest, pp. 102-106
- The turn of the century, p. 124
- The First World War, p. 125
- The War Poets
o Rupert Brooke, The Soldier, t75 Textbook Cd-rom
o Wilfred Owen, Dulce et Decorum Est, t76 Textbook Cd-rom
- The Modernist revolution, pp. 136-138
- Joseph Conrad, pp. 148-150
o Heart of Darkness
o Into Africa: the Devil of Colonialism, pp. 151-152
o Mistah Kurtz – He Dead, pp. 153-154
- David Herbert Lawrence, pp. 157-159
o Sons and Lovers, pp. 160-161
- Thomas Sterne Eliot, pp. 172-174
o The Burial of the Dead, pp. 175-176
- James Joyce, pp. 183-184
o The Dead, pp. 184-189
o Ulysses, pp. 192-198
- Virginia Woolf, pp. 201-202
o Mrs Dalloway, pp. 203-205
- Francis Scott Fitzgerald, pp. 217-219
o The Great Gatsby, pp. 218-221
- Wystan Hugh Auden, pp. 229-230
o Refugee Blues, p. 432
- George Orwell, pp. 233-234
o Animal Farm, materiale su fotocopia
- Dystopian novels
- Lettura di UNO dei seguenti romanzi, in versione integrale ed in lingua originale (qual-
siasi edizione):
- Aldous Huxley, Brave New World, 1932
- George Orwell, Nineteen Eighty-Four, 1949
- Margaret Atwood, The Handmaid’s Tale, 1985
- Estratti per TUTTI gli studenti:
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 49
- Huxley, Brave New World, materiale su fotocopia
- Orwell, Nineteen Eighty-Four, pp. 234-237
- Atwood, The Handmaid’s Tale, materiale su fotocopia
- The post-war years, pp. 244-245
- The sixties and the seventies, pp. 246-249
- From the Berlin Wall to the present, pp. 250-252
- Samuel Beckett, pp. 268-269
o Waiting for Godot, pp. 269-275
- John Osborne, p. 278
o Look Back in Anger, pp. 278-280
- Jack Kerouac, p. 290
o On the Road, pp. 291-292
- Salman Rushdie, p. 314
o Midnight’s Children, pp. 315-317
DISCIPLINA: STORIA
[sono sottolineati i temi che hanno contribuito ai percorsi di Cittadinanza e Costituzione, cfr.
punto 3.5 del presente documento]
La società capitalista e la nascita dei conflitti di classe
La Prima Internazionale e il suo fallimento; la nascita dei partiti socialisti nazionali; la Seconda
Internazionale. Cattolicesimo e questione sociale: la “Rerum novarum”.
La Grande depressione e l’imperialismo
Analisi delle cause e delle conseguenze: il significato di crisi di sovrapproduzione; il fenomeno
della concentrazione capitalistica; il protezionismo.
La competizione fra le economie nazionali e l’interpretazione dell’imperialismo “come neces-
sità” (riferimento alla tesi di Hobson e di H. Arendt) e come fenomeno economico e politico.
Il nazionalismo novecentesco. Il razzismo come ideologia dell’imperialismo (lettura di Kipling, Il
fardello dell’uomo bianco). L’antisemitismo e l’affaire Dreyfus.
L’imperialismo britannico nell’età vittoriana: il canale di Suez, l’India come “perla dell’impero”;
la figura di C. Rhodes; la guerra dei boeri in Sudafrica.
L’imperialismo italiano sotto i governi Depretis e Crispi.
La crisi di fine secolo e l’età giolittiana
La crisi di fine secolo: l'attacco al parlamentarismo e l'autoritarismo dei governi Rudinì e Pel-
loux; i fatti di Milano e l'attentato a Umberto I.
La politica di compromesso di Giolitti e il tentativo di alleanza con l’ala riformista del partito
socialista. L’alleanza elettorale di liberali e cattolici nel 1904 e l’attenuazione del non expedit.
Il nazionalismo di Corradini; differenze fra il nazionalismo ottocentesco e novecentesco.
La preparazione diplomatica della guerra di Libia: l’accordo italo-francese, la prima e la se-
conda crisi marocchina; la guerra di Libia.
La concessione del suffragio universale maschile e il patto Gentiloni.
Le relazioni internazionali prima della prima guerra mondiale: l’entente cordiale, la Triplice in-
tesa, le guerre balcaniche.
La prima guerra mondiale
L’assassinio di Sarajevo, gli schieramenti, il fallimento del piano Schlieffen e la guerra di trin-
cea.
L’Italia dalla neutralità all’intervento; le posizioni dei partiti socialisti in Europa e il fallimento del-
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 50
la II internazionale.
Il 1915: l’entrata in guerra dell’Italia.
Il 1916: le offensive sul fronte occidentale e la Strafexpedition contro l’Italia; la conferenza di
Zimmerwald e la rinascita dello spirito internazionalista dei partiti socialisti. Il genocidio armeno.
1917-18: l’entrata in guerra degli Stati Uniti e la politica di Wilson dalla neutralità all’intervento;
la presa di posizione di papa Benedetto XV; gli atti di insubordinazione e l’accusa di disfatti-
smo; l’uscita della Russia dal conflitto; la disfatta di Caporetto; la vittoria di Vittorio Veneto; la
capitolazione della Germania.
Le trattative di pace: i 14 punti di Wilson e la Società delle nazioni; i trattati di pace di Versail-
les, Saint-Germain e Sévres.
La rivoluzione russa
La società della Russia zarista all’inizio del Novecento e l’opposizione politica allo zarismo:
l’autocratismo e l’antisemitismo russo (i Protocolli dei Savi di Sion); i partiti costituzional-
democratico, socialrivoluzionario e socialdemocratico; l’opuscolo di Lenin Che fare? e la divi-
sione fra bolscevichi e menscevichi.
La prima rivoluzione russa (1905) e la sua repressione.
La seconda rivoluzione russa (febbraio 1917): la fine dello zarismo, la nascita dei Soviet e il
“dualismo di poteri”.
Le Tesi di aprile e la rivoluzione d’ottobre; l’elezione della Costituente e il suo scioglimento; i
decreti sulla pace e sulla terra.
Il dopoguerra in Italia
Il risentimento dei nazionalisti: l’idea di «vittoria mutilata» e l’occupazione di Fiume; la nascita
del Partito popolare, del fascismo (dalla fondazione dei Fasci di combattimento alla nascita
del Partito fascista), del Partito comunista italiano; la crisi della classe dirigente liberale, la fru-
strazione dei ceti medi e il conflitto del lavoro (l’occupazione delle fabbriche).
Il fenomeno dello squadrismo e la crescita del consenso al fascismo; le elezioni del 1921 e i
“blocchi nazionali”; i governi Bonomi e Facta.
Il fascismo
La “marcia su Roma”; il primo governo Mussolini; le elezioni del 1924, il delitto Matteotti, la se-
cessione dell’Aventino.
Le “leggi fascistissime” e la fine dello Stato liberale; la soppressione delle opposizioni e
l’inquadramento della gioventù.
La concezione fascista dello Stato: l’organicismo fascista. La nascita del termine “totalitario” e
il significato del termine «totalitarismo»; la crisi dello Stato liberale e la differenza fra Stato libe-
rale e Stato totalitario.
La legge elettorale del 1928 e le elezioni plebiscitarie del 1929 e del 1934; i Patti lateranensi e
la loro revisione (1984); l’ordine corporativo e la Carta del lavoro; l’autarchia e la politica de-
mografica.
Le leggi razziali del 1938.
Gli USA e la crisi del 1929
L’isolazionismo degli Usa e il boom economico.
La crisi del 1929: la caduta della borsa di Wall Street (causa scatenante) e la crisi di sovrap-
produzione (causa profonda). Le conseguenze sull’economia mondiale e i rimedi alla crisi
(l’abbandono del liberismo e l’interventismo dello Stato in economia in base ai principi del
capitalismo riformato teorizzato da John Keynes). Il New Deal di Roosevelt.
Il Welfare State nel secondo dopoguerra.
La repubblica di Weimar e il nazismo
Il dopoguerra in Germania: la nascita della repubblica di Weimar, l’inflazione in Germania
(1922-23), il piano Dawes.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 51
Il risentimento nei confronti delle clausole del trattato di Versailles; la nascita del partito nazio-
nalsocialista e la formazione delle SA; il Putsch di Monaco e l’arresto di Hitler; la ricostituzione
del partito e la formazione delle SS. L’ideologia nazista in Mein Kampf.
La crescita del consenso del partito nazista nelle elezioni dal 1928 al 1932.
L’ascesa al potere di Hitler; l’incendio del Reichstag, le leggi eccezionali e la “legge di autoriz-
zazione”; l’eliminazione delle opposizioni. Il concordato con la Chiesa cattolica.
La propaganda del regime: la Hitler-Jugend, i roghi dei libri e l’eliminazione dell’«arte degene-
rata».
La “notte dei lunghi coltelli” e l’epurazione interna al partito.
La politica antiebraica del Terzo Reich dal 1933 al 1945: le “leggi di Norimberga”, la “notte dei
cristalli”, la ghettizzazione; il sistema concentrazionario: la differenza fra campi di concentra-
mento e di sterminio; la “soluzione finale”.
Il comunismo sovietico
La guerra civile in Russia degli anni 1918-21 e il “comunismo di guerra”; la NEP.
L’ascesa di Stalin: la collettivizzazione delle terre e la pianificazione della produzione industria-
le (i piani quinquennali); la militarizzazione del lavoro e il fenomeno dello stachanovismo.
La repressione degli oppositori (le “purghe staliniane”, i Gulag).
Le relazioni internazionali negli anni ’30
I “revisionismi” di Italia e Germania: la guerra d’Etiopia, il riarmo tedesco; la guerra civile spa-
gnola; la politica di alleanze degli anni 1936-39 (asse Roma-Berlino; Roma-Berlino-Tokio; patto
Ribbentrop-Molotov); l’Anschluss e l’invasione dei Sudeti (la conferenza di Monaco e il falli-
mento della politica di appeasement di Chamberlain).
La seconda guerra mondiale
L’invasione della Polonia, l’occupazione della Francia e l’istituzione del governo di Vichy;
l’appello alla resistenza di De Gaulle; l’entrata in guerra dell’Italia.
La “battaglia d’Inghilterra” e la “guerra parallela” dell’Italia in Africa e in Grecia.
Gli Usa dalla neutralità all’intervento; la Carta atlantica.
L’attacco tedesco all’URSS; la svolta del 1942-43 (le battaglie di Stalingrado e di El Alamein); la
disfatta dell’armata italiana in Russia.
La caduta del fascismo in Italia; gli sbarchi delle truppe alleate in Sicilia e in Normandia e
l’avanzata sovietica.
Le conferenze di Teheran e di Jalta.
Il bombardamento di Dresda; la morte di Hitler e la fine della guerra in Europa.
La fine della guerra con il Giappone; le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.
La Resistenza in Italia
L’armistizio dell’8 settembre; la resistenza a Cefalonia e Corfù; la formazione della Repubblica
di Salò e la nascita della lotta partigiana nel nord Italia.
Il secondo governo Badoglio e la questione istituzionale. La liberazione.
Il dopoguerra
Il dopoguerra in Italia: il referendum e l’Assemblea Costituente.
Il dopoguerra in Europa: l’inizio della guerra fredda e del bipolarismo. I paesi “non allineati”.
La nascita dell’ONU e la Dichiarazione universale dei diritti.
La fine degli imperi coloniali
Il processo di decolonizzazione in seguito alla II guerra mondiale: decolonizzazione e guerra
fredda; il significato di neocolonialismo.
Esempi di decolonizzazione in Asia e Africa: l’India dalle campagne di disobbedienza civile di
Gandhi alla proclamazione dell’indipendenza; l’Indocina e la guerra del Vietnam: la nascita
del vietcong e la “teoria del domino”, l’intervento statunitense, la guerriglia e i bombarda-
menti al napalm, il ritiro delle truppe americane e la riunificazione del paese; l’Algeria: la guer-
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ra di Algeria, la nascita della Quinta repubblica francese e la concessione dell’indipendenza;
il Sudafrica: il dominio britannico e la fine del regime dell’apartheid.
Il conflitto arabo-israeliano
La nascita del movimento sionista; l’inizio dell’emigrazione in Palestina e la dichiarazione Bal-
four (1917); la nascita dello Stato d’Israele; il primo conflitto arabo-israeliano (1948-49); la se-
conda guerra arabo-israeliana (1956); la guerra dei Sei giorni (5-10 giugno 1967); la guerra
dello Yom Kippur (1973) e gli accordi di Camp David (1978); la prima Intifada (1987); gli ac-
cordi di Oslo e Washigton (1993): l’inizio delle trattative di pace; la conferenza di Camp David
e la seconda Intifada (2000); dal 2001 a oggi.
DISCIPLINA: FILOSOFIA
[sono sottolineati i temi che hanno contribuito ai percorsi di Cittadinanza e Costituzione, cfr.
punto 3.5 del presente documento]
Caratteri generali del Romanticismo: il significato del termine “romantico”; il Romanticismo in
Germania; l’atteggiamento spirituale dell’uomo romantico (le nozioni di Sehnsucht e di Stre-
ben; • lettura di passi da Novalis, Enrico di Ofterdingen, e Goethe, Faust, consegnati in pdf); la
rivalutazione dell’irrazionale (lettura di Goethe, Erlkönig, consegnato in fotocopia); la figura
del viandante e il tema dell'evasione e del gusto per l'esotico; la concezione organicistica
della natura.
Fichte
Il significato della filosofia trascendentale in continuità da Kant a Fichte: la domanda della fi-
losofia come domanda sull’essere in riferimento a una coscienza (l’essere per l’io; il passaggio
dal primato dell’essere al primato dell’agire) (• lettura di un brano da Fichte, Destinazione
dell’uomo, consegnato in pdf).
La differenza fra io empirico (individualità) e io puro (egoità); l’io puro come coincidere di
soggetto e oggetto del pensare e come attività ritornante in sé (• lettura di un brano da Fich-
te, Rendiconto chiaro come il sole, consegnato in pdf).
I tre principi dell’esposizione della Dottrina della scienza del 1794; le definizioni di attività teore-
tica e attività pratica; lo Streben e la consapevolezza della libertà dell’io.
La dottrina della scienza come nuova metafisica, intesa come sapere che ha come oggetto
l’agire reale dell’io; il significato di intuizione intellettuale.
La nozione di Assoluto e l’identificazione dell’Assoluto con l’io nella filosofia di Fichte.
Schelling: l’Assoluto come unità indifferenziata di natura e spirito.
Hegel
La critica della filosofia di Kant; la concezione della filosofia come conoscenza della totalità
del reale.
La concezione dell’Assoluto e l’identificazione di razionale e reale: la razionalità della natura e
dello Spirito in quanto si realizza nella dimensione storica; l’Assoluto come sviluppo, divenire.
I momenti del movimento dell’Assoluto: il movimento dialettico e la nozione di Aufhebung
come superamento e inveramento (• lettura di un passo da Hegel, Prefazione della Fenome-
nologia dello Spirito, consegnato in pdf).
La Fenomenologia dello spirito: il significato di “fenomenologia” e “fenomeno” nella filosofia
hegeliana; il processo di autoconoscenza dell’Assoluto e il ripercorrere da parte della co-
scienza individuale il cammino già percorso dall’Assoluto.
L’analogia della Fenomenologia con un Bildungsroman; le figure dell’autocoscienza della Fe-
nomenologia dello spirito: la dialettica servo-signore; le figure di stoicismo e scetticismo; la co-
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scienza infelice.
La filosofia come sistema: la partizione del sistema hegeliano e il suo significato.
La logica: il significato di panlogismo e di concetto.
Lo Spirito oggettivo: il diritto astratto, la moralità e l’eticità (famiglia, società civile e Stato, co-
me realizzazione della libertà dell’individuo).
La concezione organicista dello Stato in contrasto con la tradizione liberale e il contrattuali-
smo.
Dalla filosofia politica alla filosofia della storia: il diritto esterno e il progresso storico come storia
di Stati; le epoche della storia e la finalità immanente della storia (l’astuzia della ragione e gli
individui cosmico-storici).
Lo Spirito assoluto: arte, religione, filosofia; l’identità di filosofia e storia della filosofia, il caratte-
re tardivo della filosofia.
Il compito della filosofia per Hegel (• lettura di un brano da Hegel, Prefazione dei Lineamenti
di filosofia del diritto, consegnato in pdf).
Schopenhauer
La critica a Hegel; il mondo come rappresentazione e il significato di “fenomeno”.
La filosofia come conoscenza metafisica della realtà: la volontà come cosa in sé e come es-
senza del mondo.
La filosofia della natura: il dissidio della volontà con se stessa.
La concezione tragica dell’esistenza come oscillare fra dolore e noia.
La liberazione dalla volontà attraverso l’arte e l’ascesi; la noluntas.
Kierkegaard
La struttura di Aut aut; lo stadio estetico e lo stadio etico dell’esistenza.
Il passaggio dallo stadio etico allo stadio religioso come “salto mortale”: Abramo e la critica
dell’eticità.
Il senso del peccato e il significato di angoscia come condizione di esistenza.
La disperazione come condizione esistenziale (la “malattia mortale”) da cui si esce con il salto
nella fede. Il Cristianesimo come paradosso e scandalo.
La critica della filosofia hegeliana: l’incapacità del pensiero astratto di comprendere
l’esistenza; la centralità della categoria del Singolo per una filosofia che voglia comprendere
l’esistenza.
Feuerbach
La teologia come antropologia inconsapevole e come alienazione: la decostruzione della
teologia e la costruzione dell’antropologia per la realizzazione dell’emancipazione dell’uomo.
La critica della fede: la necessità di indirizzare l’amore dell’uomo all’uomo stesso e alla vita
(“antropofilia”).
La filosofia dell’avvenire come “umanesimo naturalistico”.
L’origine dell’alienazione nel rapporto uomo-natura in L’essenza della religione (1845).
Marx
La critica della filosofia politica hegeliana e la contraddizione fra società civile e Stato.
L’adesione al socialismo: la critica dello stato liberale per un’emancipazione dell’uomo.
L’insufficienza della critica filosofica della religione (critica a Feuerbach).
La ridefinizione del compito della filosofia, intesa come strumento di trasformazione della real-
tà.
La critica dell’economia classica e il concetto di alienazione per mostrare la genesi della pro-
prietà privata.
Il significato di alienazione come alienazione del prodotto del lavoro, dell’attività lavorativa,
del genere umano, dell’uomo nei confronti di un altro uomo (• lettura di un brano da Marx,
Manoscritti economico-filosofici, sul libro di testo a pp. 113-14); l’emancipazione del lavoro
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come riappropriazione e “negazione della negazione”.
La concezione materialistica della storia: la necessità di una definizione storica di uomo; il la-
voro come fatto storico fondamentale; il significato di forze produttive e rapporti di produzio-
ne.
Le nozioni di struttura e sovrastruttura e il significato di materialismo storico come critica anti-
ideologica.
Il Capitale: l’analisi economica del capitalismo; il significato di valore d’uso e valore di scam-
bio di una merce, plusvalore e pluslavoro; il saggio di sfruttamento e il saggio di profitto.
Le contraddizioni del sistema capitalistico: la caduta tendenziale del saggio di profitto; le crisi
cicliche e le “cause antagoniste” che si oppongono alla caduta tendenziale del saggio di
profitto.
Il Manifesto del partito comunista: la lotta di classe come motore della storia; il ruolo rivoluzio-
nario della borghesia nella storia e la specificità della rivoluzione del proletariato.
La dittatura del proletariato come momento di transizione fra società capitalista e società
comunista. La descrizione della società comunista nella Critica del programma di Gotha.
Il Positivismo
Caratteri generali del Positivismo: il significato di “positivo”, l’unitarietà del metodo,
l’applicazione pratica, la concezione storica e l’idea di progresso.
Il Positivismo evoluzionistico: il significato di darwinismo sociale con riferimento a Spencer.
Nietzsche
Le opere del primo periodo: La nascita della tragedia e le nozioni di apollineo e dionisiaco; il
dionisiaco come verità dell’essenza della vita, esperienza dalla tragicità dell’esistenza.
La decadenza: la sconfitta del dionisiaco nella storia dell’Occidente; la necessità del ritorno
al tragico e la missione del genio artistico.
La fase illuministica: la filosofia del dubbio e del sospetto e le illusioni metafisiche, religiose e
morali; lo “spirito libero”.
La “morte di Dio” e la fine di tutti i valori e di tutte le certezze.
Il nichilismo come malattia della modernità: nichilismo passivo e nichilismo attivo.
L’annuncio di una nuova filosofia in Così parlò Zarathustra: la nozione di Übermensch e la dot-
trina dell’eterno ritorno.
Gli scritti dell’ultimo periodo (“la filosofia del martello”) e la trasvalutazione dei valori; la morale
dei signori e la morale degli schiavi.
La volontà di potenza come caratteristica del superuomo e come essenza della vita.
Il significato del prospettivismo e la critica di Nietzsche al positivismo.
DISCIPLINA: MATEMATICA
Ripasso sulle funzioni
Ripasso delle proprietà caratteristiche e del grafico delle principali funzioni: lineare, poten-
za, goniometriche, esponenziali, logaritmiche, valore assoluto
Limiti di una funzione
Concetto di intorno di un punto
Definizione di estremo superiore, estremo inferiore, massimo, minimo
Introduzione al concetto di limite
Definizione di limite finito e infinito di una funzione per valori della variabile tendenti ad un nu-
mero finito o tendenti ad infinito
Concetto di limite destro e sinistro
Calcolo del limite di semplici funzioni mediante la definizione
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 55
Teoremi sui limiti (non dimostrati): dell’unicità, del confronto, della permanenza del segno
Operazioni con i limiti (non dimostrate): somma, differenza, prodotto, quoziente, potenza, re-
ciproco; limiti di funzioni composte
Calcolo di limiti e tecniche di risoluzione di forme indeterminate
Limiti notevoli: 0lim 1x
senx
x→=
, 20
1 cos 1lim
2x
x
x→
−=
,
1lim 1
x
xe
x→
+ =
e quelli ad esso collegati
Applicazione dei limiti per determinare l’equazione degli eventuali asintoti verticali, orizzontali
ed obliqui delle funzioni
Continuità di una funzione
Definizione di funzione continua in un punto ed in un insieme
Teorema di Weierstrass, teorema dei valori intermedi, teorema di esistenza degli zeri (non di-
mostrati)
Classificazione dei punti di discontinuità
Derivate
Derivata di una funzione reale di variabile reale: definizione e significato geometrico
Derivata destra e derivata sinistra
Derivabilità e continuità in un punto
Calcolo delle derivate delle funzioni elementari
Algebra delle derivate: linearità, prodotto, quoziente
Derivata di funzioni composte.
Derivate delle inverse delle funzioni goniometriche
Punti di non derivabilità: punti angolosi, cuspidi e flessi a tangente verticale (classificazione e
metodo di ricerca)
Derivate di ordine superiore
Applicazioni delle derivate: retta tangente e normale ad una curva, tangenza tra due curve,
le derivate e lo studio del moto (velocità e accelerazione)
Teoremi sulle funzioni derivabili
Punti di massimo e minimo relativi e assoluti
Definizione di estremante e di punto stazionario, teorema di Fermat (non dimostrato)
Teorema di Rolle (non dimostrato) e suo significato geometrico
Teorema di Lagrange (non dimostrato) e suo significato geometrico
Conseguenze del Teorema di Lagrange (non dimostrato)
Teorema di Cauchy (non dimostrato)
Teorema di De l’Hopital (non dimostrato) e sue applicazioni nel calcolo di limiti di varie forme
indeterminate, confronto tra infiniti
Applicazioni del calcolo differenziale allo studio di funzioni
Criterio di monotonia per le funzioni derivabili (non dimostrato)
Primo criterio per l’analisi dei punti stazionari
Ricerca dei punti di estremo relativo di una funzione mediante lo studio del segno della deri-
vata prima
Studio della monotonia di una funzione
Studio della concavità di una funzione
Criterio di concavità e convessità per le funzioni derivabili (non dimostrato)
Punti di flesso: flesso obliquo, orizzontale e verticale; condizione necessaria per l’esistenza di un
punto di flesso
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Ricerca dei punti di flesso di una funzione
Studio analitico e grafico di funzioni di vario tipo: razionali, irrazionali, esponenziali, logaritmi-
che, goniometriche, con valori assoluti
Problemi di ottimizzazione, massimi e minimi assoluti
Grafici deducibili: dal grafico di una funzione a quello della sua derivata e viceversa
Calcolo integrale: integrali indefiniti e definiti
Definizione di integrale indefinito come operatore inverso della derivata
Proprietà dell’integrale indefinito
Integrali immediati e riconducibili ad essi
Integrali di funzioni composte e integrazione per sostituzione
Integrazione per parti
Integrazione di funzioni razionali fratte (semplici esempi applicativi)
Definizione di integrale definito
Funzioni integrabili e proprietà degli integrali definiti: linearità, additività rispetto all’intervallo di
integrazione, monotonia rispetto alla funzione integranda (non dimostrate)
Calcolo di un integrale definito (enunciato del primo teorema fondamentale del calcolo in-
tegrale)
Significato geometrico dell’integrale definito: calcolo delle aree di parti del piano, calcolo dei
volumi di solidi con il metodo delle sezioni e dei volumi di solidi di rotazione.
Teorema del valor medio (non dimostrato) e suo significato geometrico
La funzione integrale e il teorema fondamentale del calcolo integrale di Torricelli-
Barrow (enunciato del secondo teorema fondamentale del calcolo integrale)
Integrali impropri
Calcolo numerico
Ricerca degli zeri di una funzione: metodo grafico e di bisezione
Integrazione numerica: metodo dei rettangoli.
Equazioni differenziali
Definizione di ordine e concetto di soluzione di un’equazione differenziale.
DISCIPLINA: FISICA
ELETTROMAGNETISMO
La corrente elettrica continua
Definizione di corrente elettrica
Circuito elettrico elementare. Generatori di tensione, forza elettromotrice e differenza di po-
tenziale
Prima e seconda legge di Ohm
Resistori in serie e parallelo: resistenza equivalente
Sistemi di condensatori in serie e parallelo
Leggi di Kirchhoff e loro applicazione nella risoluzione di circuiti contenenti un generatore
Resistenza interna di generatore
Lavoro e potenza della corrente: effetto Joule
Il campo magnetico
Magneti e loro interazione
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Il concetto di campo magnetico e la sua definizione e misura.
Intensità del campo magnetico e sua unità di misura
Forza agente su di una carica in movimento in un campo magnetico: la forza di Lorentz
Esempio notevole di applicazione di moto di cariche in campo magnetico: ciclotrone e selet-
tore di velocità
Forze e momenti agenti su conduttori percorsi da corrente.
Campi magnetici generati da correnti elettriche
Forza magnetica su un filo percorso da corrente
Definizione di Ampère e Coulomb: unità di misura della corrente elettrica nel sistema SI
Teorema di Ampere e applicazione al caso di filo rettilineo e solenoide ideale.
Variazione di flusso del campo magnetico e corrente indotta
Legge di Faraday -Neumann
Legge di Lenz
Autoinduzione
Circuiti RC ed RL
Paradosso di Ampere e corrente di spostamento
Le equazioni di Maxwell
La velocità dell’onda elettromagnetica
Il passaggio dalla Fisica classica alla Fisica del ‘900.
RELATIVITA’ RISTRETTA
Moto relativo
Composizione galileiana delle velocità
Invarianza delle leggi di Newton rispetto alla trasformazione galileiana
Incompatibilità fra le misure della velocità della luce e le trasformazioni galileiane.
Esperimento di Michelson-Morley (modalità sperimentali e conseguenze)
Trasformazioni di Lorenz (introduzione storica come artificio matematico)
Postulati di Einstein (enunciato)
Fattore gamma (variazione al variare di v)
Calcolo della gamma con l’ausilio di formule approssimate per velocità inferiori a 0,4 c
Contrazione delle lunghezze (formula e semplici applicazioni)
Dilatazione dei tempi (formula e semplici applicazioni)
Esperimento concettuale dell’orologio a specchi (principio di funzionamento)
Evidenza sperimentale della dilatazione dei tempi: muoni – esperienza di Rossi&Hall (principio
di funzionamento)
Composizione delle velocità (formula e semplici applicazioni)
Effetto Doppler (formula e semplici applicazioni)
Massa relativistica e massa a riposo
Energia relativistica e variazione della massa al variare dell’energia del sistema
FISICA QUANTISTICA
Il problema dello spettro del corpo nero e l’ipotesi di Planck
Energia del fotone secondo Planck
Effetto fotoelettrico: apparato sperimentale, risultati e spiegazione di Einstein
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DISCIPLINA: SCIENZE
BIOCHIMICA
1) Biochimica dell’energia: il metabolismo; reazioni esoergoniche e endoergoniche; ca-
tabolismo e anabolismo.
2) Carboidrati: monosaccaridi, disaccaridi e polisaccaridi; formazione del legame glicosi-
dico; funzioni biologiche.
3) Il metabolismo dei glucidi: la reazione della respirazione cellulare come redox. La glico-
lisi, il ciclo di Krebs, la catena di trasporto degli elettroni e la fosforilazione ossidativa; la
fermentazione (alcolica e lattica).
4) Fotosintesi clorofilliana: la reazione della fotosintesi come redox. I fotosistemi; le reazioni
della fase luminosa e la fotolisi dell’acqua; le reazioni della fase oscura-ciclo di Calvin.
Confronto tra respirazione cellulare e fotosintesi.
Per quanto riguarda i vari meccanismi di fotosintesi e respirazione cellulare, non
è richiesto allo studente di ricordare a memoria i vari passaggi, ma di commen-
tarli sulla base di una figura o uno schema di reazione a lui fornito
dall’insegnante.
5) Lipidi: struttura e funzioni dei trigliceridi; fosfolipidi e membrane plasmatiche.
6) Proteine: la struttura degli amminoacidi; la formazione del legame peptidico. La struttu-
ra delle proteine e le loro funzioni. Le caratteristiche degli enzimi.
BIOLOGIA
1) Biologia molecolare: la scoperta del ruolo del DNA: esperimenti di Griffith, Avery, Her-
shey e Chase. La struttura del DNA: nucleotidi e doppia elica. La duplicazione semicon-
servativa del DNA.
2) DNA al lavoro: esperimento di Beadle e Tatum. La sintesi proteica: descrizione delle fasi
della trascrizione e della traduzione; i diversi tipi di RNA; il codice genetico. Tipi ed effetti
delle mutazioni: mutazioni puntiformi; mutazioni cromosomiche; mutazioni genomiche.
Cause e trasmissibilità delle mutazioni.
3) La regolazione genica in virus e batteri. Le caratteristiche dei virus; ciclo litico e ciclo li-
sogeno dei batteriofagi. Trasferimento genico nei procarioti: orizzontale e verticale (tra-
sformazione; trasduzione; coniugazione; i plasmidi). Gli operoni: operone lac e operone
trp.
4) La regolazione genica negli eucarioti. Struttura di un gene eucariotico. Fattori di trascri-
zione; esoni e introni; sequenza intergeniche. mRNA eucariotico: cappuccio e coda
poliA, splicing, famiglie geniche. Regolazione dell’espressione genica negli eucarioti:
accessibilità DNA; fattori di trascrizione e enhancer; splicing alternativo; modificazione
mRNA e proteine nel citoplasma. Tumori: regolazione/controllo della divisione cellulare;
tipi di tumori; trattamenti antitumorali; cause tumori; apoptosi.
5) Genetica: leggi di Mendel; geni associati; mappe cromosomiche; dominanza incom-
pleta e codominanza; caratteri legati ai cromosomi sessuali. Casi particolari (pleiotro-
pia, epistasi, caratteri poligenici). Ambiente e fenotipo.
6) Le tecniche dell’ingegneria genetica: il DNA ricombinante/clonaggio molecolare; en-
zimi di restrizione. La PCR; il sequenziamento genico; l’elettroforesi; le librerie genomi-
che. Caratterizzazione dei geni: ko genico; oligonucleotidi antisenso e iRNA. Il DNA
oscuro; l’epigenetica. La tecnica CRISPR.
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7) Applicazioni delle biotecnologie (bianche, rosse, verdi). Gli OGM in agricoltura: esempi;
rischi e benefici. Le biotecnologie in campo medico: farmaci, cellule staminali, terapia
genica.
8) Evoluzione: Lamarck (ereditarietà dei caratteri acquisiti) e Darwin (la selezione natura-
le). Le forze che agiscono sull’evoluzione: adattamenti e selezione naturale. L’equilibrio
di Hardy-Weinberg. LA selezione naturale (direzionale, divergente, stabilizzante). Poli-
morfismo bilanciato. Selezione sessuale e successo riproduttivo. Mutazioni. Deriva gene-
tica e flusso genico. Le prove molecolari (analisi DNA e RNA); orologi molecolari.
9) Speciazione: definizione di specie. Le barriere riproduttive (prezigotiche e postzigoti-
che). Speciazione allopatica, parapatrica, simpatrica. Poliploidia. Gradualismo e equi-
librio intermittente; radiazione adattativa. Estinzione.
10) Ecologia delle popolazioni: densità e dispersione; i fattori che influenzano la dimensione
di una popolazione; tasso di natalità, mortalità e curva di sopravvivenza. Crescita di
una popolazione: modello esponenziale e modello logistico. Fattori limitanti densità-
dipendenti e densità-indipendenti. Strategia vitale opportunista e equilibrata. Esempio:
la popolazione umana, impronta ecologica. Rapporti tra le popolazioni: competizione
e esclusione; relazioni simbiotiche; predazione, coevoluzione
SCIENZE DELLA TERRA
Geofisica:
1) La struttura interna della Terra: metodi di studio. Caratteristiche, struttura, composizione
litologica di crosta, mantello, nucleo; litosfera, mesosfera e astenosfera. Le correnti
convettive nel mantello.
2) Il calore interno della Terra: origine; gradiente geotermico, flusso di calore. Il campo
magnetico terrestre. Paleomagnetismo, inversioni di polarità e stratigrafia magnetica.
Gravimetria e principio dell’isostasia.
Tettonica
3) La teoria della deriva dei continenti di Wegener (enunciato, prove e punti critici).
4) La tettonica delle placche. Placche litosferiche; i margini delle placche (trasformi, di-
vergenti, convergenti); le placche e i moti convettivi. Il mosaico globale. Placche e ter-
remoti; placche e tipi di vulcani.
5) Morfologia e struttura del fondale oceanico: le dorsali medio-oceaniche; la struttura
della crosta oceanica. Modalità e prove dell’espansione oceanica: l’ipotesi
dell’espansione del fondo oceanico (Hess 1960). Il meccanismo dell’espansione. Le
prove dell’espansione (anomalie magnetiche dei fondi oceanici; età dei sedimentai
oceanici; il flusso di calore nelle dorsali; la profondità della crosta oceanica; le faglie
trasformi; i punti caldi).
6) I tre tipi di margini continentali: passivi (formazione di un bacino oceanico); trasformi;
attivi (sistema arco-fossa).
7) Tettonica delle placche e orogenesi. I fenomeni orogenetici: formazione ed evoluzione
delle montagne (fase litogenetica, fase orogenetica; fase morfogenetica). Modelli
orogenetici (orogenesi da collisione; orogenesi da attivazione; orogenesi per accre-
scimento crostale).
Attività di laboratorio
o Riconoscimento di zuccheri riducenti con il reattivo di Feheling’s e dell’amido con il
reattivo di Lugol
o Idrolisi acida e enzimatica di amido e saccarosio
o Fermentazione alcolica e riconoscimento dei prodotti (anidride carbonica e alcol)
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o Azione degli enzimi del fegato e della patata in vari ambienti di reazione
o Separazione delle proteine del latte
o Saggi di riconoscimento delle proteine (saggio xantoproteico e del biureto)
DISCIPLINA: INFORMATICA
➢ Teoria dell’Errore e Algebra Lineare
- Algoritmo stabile, ben condizionato e proprieta’
- Fasi ed errori nella risoluzione di un problema applicativo (modellizzazione)
- Rappresentazione dei numeri
- Underflow ed Overflow
- Troncamento ed Arrotondamento
- Precisione di macchina
- Aritmetica finita e propagazione dell’errore
➢ Algebra Lineare
- Concetto, operazioni, rango, norma, tipologie e proprieta’ di una matrice
- Determinante di una matrice e proprieta’
- Autovalori, Autospazi e Autovettori di una matrice (applicazione: sistemi lineari ad au-
tovalori distinti)
➢ Calcolo Numerico e Metodi Numerici (Librerie scientifiche Python)
- Concetto e scopo del calcolo numerico
- Calcolo vettoriale e matriciale
- Metodo diretto di risoluzione dei sistemi lineari: Cramer, Sistemi triangolari, Eliminazione
di Gauss, Gauss-Jordan e Fattorizzazione LU
- Metodo indiretto di risoluzione dei sistemi lineari: Jacobi e Gauss-Seidel
- Metodi di interpolazione: Costruzione Classica, Polinomio di interpolatore di Lagrange e
di Newton
- Metodo di Fitting dei dati ai minimi quadrati con regressione lineare
- Metodo di Bisezione
➢ Teoria della computazione
- Concetto, descrizione, caratteristiche e comportamento di un sistema
- Sistemi di controllo a catena aperta e chiusa
- Rappresentazione dei sistemi e classificazione dei modelli
- Concetto e rappresentazione mediante diagramma degli stati di un automa
- Automi Riconoscitori
- Automi di Mealy (improprio) e di Moore (proprio)
- Modelli computazionali ed Esecutori
- La macchina di Turing, la macchina di Turing Universale e la macchina Astratta / Vir-
tuale
- Tesi di Church
- Qualità e costo di un algoritmo
- Complessità computazionale e classificazione degli algoritmi
- Efficienza di un algoritmo
- Algoritmi trattabili e non trattabili (P e NP)
- [cenni] Aree di applicazione ed Intelligenza artificiale
- [cenni] Informatica e robotica
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DISCIPLINA: DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
STORIA DELL’ARTE
Trimestre
o Modulo CLIL su W.Morris, Arts&Crafts Movement
o L’esperienza dell’ART NOUVEAU in rapporto al mutato sistema produttivo industriale,
l’industria e l’artigianato, le arti applicate. Opere di Morris, Van de Velde, Macintosh,
Guimard, Horta, Mucha: il Modernismo in architettura ed arredi.
La sede della Sezession a Vienna.
o Antony Gaudi
• Casa Milà e Casa Battlo
• Parco Guell
• Sagrada Familia
o Gustav Klimt e la Secessione viennese: il decorativismo espresso attraverso oro,
linea e colore
• Idillio
• Ritratto di Adele Bloch Bauer I
• Giuditta
o Città-giardino e slums, il progetto delle nuove città della seconda rivoluzione
industriale, E.Howard.
o Il movimento dei FAUVES
o Henry Matisse
• Donna con cappello
• La danza
• La stanza rossa
o L’ESPRESSIONISMO:
o Edward Munch: la disperazione interiore si fa colore
• Sera nel corso Karl Johan
• Il grido
o Ludwig Kirchner, Oscar Kokoschka, EgonSchiele: denuncia tagliente, solitudine
• Cinque donne per la strada
• La sposa del vento
• Abbraccio
o IL NOVECENTO E LE AVANGUARDIE ARTISTICHE
o La stagione italiana del FUTURISMO
- L’estetica futurista, i Manifesti, la provocazione, il rifiuto del passato, la guerra
- il movimento, la macchina, il cambiamento, la potenza, la ricostruzione futurista dell’universo
o Umberto Boccioni: la pittura degli stati d’animo e la scultura in movimento
- La città che sale
- Stati d’animo: gli addii (II versione)
- Forme uniche nella continuità dello spazio
o Luigi Russolo
o Dinamismo di un’automobile
o Giacomo Balla: la movimentazione degli oggetti
• Dinamismo di un cane al guinzaglio
• Velocità astratta (con Luigi Russolo, Dinamismo di un’automobile)
o Antonio Sant’Elia e la città del futuro: architettura futurista
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 62
• La centrale elettrica
• Stazione d’aeroplani e treni ferroviari
Pentamestre
o La rivoluzione del CUBISMO:i contenuti e i caratteri di specificità, di modernità
o George Braques: dalla sperimentazione alla teoria
• Violino e brocca
• Le quotidien, violino e pipa
o Picasso: la rivoluzione dello spazio, della forma e del colore
• Il periodo blu:Poveri in riva al mare
• Il periodo rosa: Famiglia di saltimbanchi
• L’influenza dell’arte africana: Les Demoiselles d’Avignon
• Il cubismo analitico: Ritratto di Ambrosie Vollard
• Il cubismo sintetico: Natura morta con sedia impagliata
• Il superamento del cubismo in uno stile personale:Guernica
• Il DADA
- l’oggetto fuori dal suo contesto e la provocazione
- il nonsenso: la negazione del passato come reazione alla guerra mondiale ed ai suoi pre-
supposti
o Marcel Duchamp e la provocazione continua del ready-made
• Ruota di bicicletta
• Fontana
• L.H.O.O.Q.
o Man Ray e la manipolazione dell’immagine fotografica
• Le violon d’Ingres
• Cadeau
• Il SURREALISMO
- le nuove teorie della psicanalisi; l’Automatismo psichico
- Sogno, inconscio e paradosso come fuga dalla realtà terribile della Grande Guerra
• Joan Mirò e le atmosfere ludiche ed astratte
• Il Carnevale d’Arlecchino
• Pittura, 1933
• La scala dell’evasione
• Blu I, II, III
• René Magritte: equivoci e paradossi realistici; la negazione dell’essenza
dell’oggetto nella rappresentazione
• L’uso della parola I
• L’impero delle luci
• La battaglia delle Argonne
• Salvador Dalì: genio e paranoia; l’inquietudine delle visioni
• Studio per “Stipo antropomorfo”
• Apparizione di un volto e di una fruttiera sulla spiaggia
• Sogno causato dal volo di un’ape
• L’ASTRATTISMO
- Astrattismo Lirico: Der Blaue Reiter e lo Spirituale nell’arte
• Kandinskij: l’arte come necessità interiore, la libertà dei mezzi espressivi, la
musica come pura espressione di esigenze interiori: ritmo, forma, colore;
• Impressione VI (domenica)
• Improvvisazioni
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 63
• Composizione VI, 1913
• Alcuni cerchi
• Paul Klee e l’arte come immagine allegorica: la natura vista attraverso gli occhi
e le sensazioni dell’artista
• Adamo e la piccola Eva
• Fuoco nella sera
• Monumenti a G.
• Piet Mondrian e la pittura come espressione della vera essenza; il
Neoplasticismo
• L’albero rosso; L’albero blu; L’albero orizzontale; L’albero grigio; Melo in fiore
• Composizione n°10 con bianco e nero, Molo e Oceano
• Composizione in rosso, blu e giallo, 1930
• Kazimir Malevich e la “sensibilità pura”: arte senza oggetto che ha pari dignità
della natura; il Suprematismo
• Quadrangolo (quadrato nero su fondo bianco)
• Composizione suprematista: bianco su bianco, 1918
• Torso
o Il RAZIONALISMO in architettura
o La Bauhaus
• Funzionalità, “Ornamento è delitto”(A.Loos), i nuovi materiali; una scuola di ricerca,
multidisciplinare, in contatto con la produzione
• La nascita del design e della grafica industriale, il progetto di un oggetto, lo studio
cromatico
• W. Gropius
• Sede della Bauhaus a Dessau
• Le Corbusier e la “casa come macchina per abitare”, la “Carta di Atene” per
l’Urbanistica
• Villa Savoye
• schema strutturale a pianta libera, modulor
• Unité d’habitation a Marseille
• Cappella di Notre Dame du Haut
• G.Michelucci
❖ Chiesa sull’autostrada (di S.Giovanni Battista);
❖ Stazione di S.M. Novella a Firenze
• Frank Lloyd Wright e l’architettura organica
• Robie House
• La casa sulla cascata
• Guggenheim Museum
o LA METAFISICA: il ritorno alla classicità e la sospensione del tempo nell’attesa di un futu-
ro incerto
• G. De Chirico
• Le Muse inquietanti
• Le ore
o POP ART
o I movimenti e le esperienze artistiche dal dopoguerra alla società dei consumi
• A. Warhol
• Green Coca –Cola bottles, 1962
• Marilyn, 1967
• Sedia elettrica, 1971
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 64
• R.Lichtenstein
• M-Maybe (A Girl’s picture)
DISEGNO
Trimestre
o Fase di studio e interpretazione del progetto architettonico di un’unità residenziale:
riproduzione della pianta e della sezione del progetto. Rilievo architettonico della
propria stanza di casa, quotatura al CAD.
Pentamestre
o Studio tipologico – funzionale – formale del progetto. Riproduzione dei prospetti.
o Introduzione ai principi della bioarchitettura, del risparmio energetico, della
salvaguardia ambientale. Applicazioni a progetti architettonici di unità abitative
minime o approfondimento di tema specifico inerente l’architettura ecocompatibile.
DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
➢ Declinazione degli obiettivi in temi/argomenti
- Prendere consapevolezza del proprio corpo nello spazio utilizzando i vari linguaggi del
corpo.
- Sperimentare ed affinare i vari tipi di percezione e di comunicazione.
- Stimolare il consolidamento del carattere.
- Stimolare la motivazione e la ricerca del miglioramento personale rispetto al livello di
partenza.
- Contribuire all'autostima e alla consapevolezza delle proprie capacità.
- Rielaborare gli schemi motori di base.
- Migliorare il potenziamento fisiologico.
- Conoscere ed applicare le tecniche dei principali sport individuali e di squadra.
- Verificare il miglioramento delle capacità cinestesiche.
- Applicare i codici di comunicazione verbale, posturale, mimica.
- Conoscere i vari traumi e capire come e perché prevenirli.
- Approfondire vari giochi di squadra con capacità organizzative e di arbitraggio.
- Saper distinguere differenze e affinità delle capacità coordinative e condiziona-
li.
- Collegare con altre materie alcuni argomenti trattati: anatomia e fisiologia.
- Ricercare patologie legate al corpo che possono compromettere la motricità.
- Sperimentare tecniche di rilassamento.
- Studiare Il sistema nervoso per conoscere le patologie correlate.
➢ Programmazione
- I nuclei fondanti della disciplina si collegano in senso trasversale e pluridisciplinare con
altri di altre discipline per dare maggiore omogeneità al piano di studi di ciascun licea-
le.
- Riscaldamento a tema; lavori combinati con piccoli attrezzi con valutazione diagnosti-
ca, formativa e sommativa: lavoro sullo stretching indicandone l’importanza e puntua-
lizzando per ogni esercizio la posizione corretta e i tempi di esecuzione.
- Attività sportive approfondite e praticate: giochi di squadra e attività individuali.
- Giochi di squadra con rilevamento delle capacità e della partecipazione.
- Ideazione di esercizi a corpo libero e ai grandi attrezzi presenti in palestra.
- Esercizi di potenziamento: delle qualità motorie e test sulle capacità condizionali.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 65
- Attività di tecnica e metodi di lavoro ai vari attrezzi mediante percorsi a stazioni e a
tema.
- Nozioni sulle capacità condizionali e coordinative.
- Approfondimenti e considerazioni sulla qualità della vita nell'ambito di patologie neuro-
logiche che impediscono il movimento e una normale conduzione della vita, attraver-
so la visione di filmati inerenti.
- Sono stati inoltre affrontati argomenti legati al sistema nervoso autonomo e alle tecni-
che di rilassamento.
- Le attività si sono articolate in momenti di spiegazione e descrizione delle consegne.
➢ Svolgimento del programma
Lo svolgimento del programma è stato regolare rispetto ai tempi e ai ritmi di esecuzione e alla
presentazione degli argomenti inseriti nella programmazione con propedeutiche ad hoc per
un efficace apprendimento delle varie unità didattiche.
➢ Attività di laboratorio
Le attività svolte in laboratorio di scienze motorie e sportive hanno consentito di approfondire
in pratica gli argomenti trattati.
DISCIPLINA: RELIGIONE
- Gesù Cristo come orizzonte di senso e di orientamento per l’esistenza
- Missionarietà e politica sociale della Chiesa oggi
- Il cristianesimo di fronte alle sfide della modernità e della postmodernità
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 66
7. TESTI E GRIGLIE DI CORREZIONE DELLE SIMULAZIONI D’ESAME
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ESEMPIO DI PRIMA PROVA DI ITALIANO PUBBLICATO DAL MIUR IL
26 MARZO 2019
Cognome e Nome
Organizzazione del testo (max pt. 20)
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo; coesione e coerenza
logica del testo
Caratteristiche del contenuto (max pt. 20)
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali; espres-
sione di giudizi critici e valutazioni personali
Correttezza formale (max pt. 20)
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); ricchezza e pa-
dronanza lessicale; uso corretto ed efficace della punteggiatura
Elementi da valutare nella Tipologia A (max pt. 40)
Rispetto dei vincoli posti nella consegna (lunghezza del testo - forma para-
frasata o sintetica della rielaborazione); capacità di comprendere il testo
nel suo senso complessivo e nei suoi snodi tematici e stilistici; puntualità
nell'analisi lessicale, sintattica, stilistica e retorica (se richiesta); interpreta-
zione corretta e articolata del testo
Cognome e Nome
Organizzazione del testo (max pt. 20)
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo; coesione e coerenza
logica del testo
Caratteristiche del contenuto (max pt. 20)
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali; espres-
sione di giudizi critici e valutazioni personali
Correttezza formale (max pt. 20)
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); ricchezza e pa-
dronanza lessicale; uso corretto ed efficace della punteggiatura
Elementi da valutare nella Tipologia B (max pt. 40)
Individuazione corretta di tesi e argomentazioni presenti nel testo proposto
(max pt. 20)
Capacità di sostenere con coerenza un percorso ragionativo adoperando
connettivi pertinenti; correttezza e congruenza dei riferimenti culturali utiliz-
zati per sostenere l'argomentazione (max pt. 20)
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 67
Cognome e Nome
Organizzazione del testo (max pt. 20)
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo; coesione e coerenza
logica del testo
Caratteristiche del contenuto (max pt. 20)
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali; espres-
sione di giudizi critici e valutazioni personali
Correttezza formale (max pt. 20)
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); ricchezza e pa-
dronanza lessicale; uso corretto ed efficace della punteggiatura
Elementi da valutare nella Tipologia C (max pt. 40)
Pertinenza del testo rispetto alla traccia e coerenza nella formulazione del
titolo e dell'eventuale paragrafazione; sviluppo ordinato e lineare dell'espo-
sizione; correttezza e articolazione delle conoscenze e di riferimenti culturali
Per assegnare il voto finale si è tenuto conto del livello raggiunto nelle singole voci
(60% se sufficiente, 70% se discreto, e così via), attribuendo in tal modo un punteggio
a ciascuna di esse e procedendo infine con la relativa somma".
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 68
Griglia di valutazione per l'esempio di seconda prova di matematica e fisica
pubblicata dal MIUR in data 2 aprile 2019
Indicatori Livelli Descrittori Evidenze Punti
PROBLEMA 1 PROBLEMA 2
Analizzare
Esaminare la
situazione fisica /
matematica
proposta
formulando le
ipotesi esplicative
attraverso modelli
o analogie o leggi
1
• Analizza il contesto teorico o sperimentale in modo superficiale o frammentario
• Non deduce, dai dati o dalle informazioni, il modello o le analogie o la legge
che descrivono la situazione problematica
• Individua nessuna o solo alcune delle grandezze fisiche necessarie
Analizza la situazione
fisica, individua le correnti
come sorgenti del campo
magnetico e applica la
legge di Biot-Savart.
Individua direzione e
verso di B nell’intervallo
(0;1).
Individua direzione e
verso del campo
magnetico lungo la retta
x = ½.
Analizza direzione e verso
del campo magnetico
nei punti esterni al
segmento OD.
Conosce la forza di
Lorentz.
Analizza la
derivabilità delle
due funzioni in O.
Analizza la
situazione fisica
proposta.
Analizza il segno di
una funzione
goniometrica.
0 - 5
………….......
2
• Analizza il contesto teorico o sperimentale in modo parziale
• Deduce in parte o in modo non completamente corretto, dai dati numerici
o dalle informazioni, il modello o le analogie o la legge che descrivono
la situazione problematica
• Individua solo alcune delle grandezze fisiche necessarie
6 - 12
3
• Analizza il contesto teorico o sperimentale in modo completo, anche se non critico
• Deduce quasi correttamente, dai dati numerici o dalle informazioni, il modello
o le analogie o la legge che descrive la situazione problematica
• Individua tutte le grandezze fisiche necessarie
13 - 19
4
• Analizza il contesto teorico o sperimentale in modo completo e critico
• Deduce correttamente, dai dati numerici o dalle informazioni, il modello o la legge
che descrive la situazione problematica
• Individua tutte le grandezze fisiche necessarie
20 - 25
Sviluppare
il processo risolutivo
Formalizzare
situazioni
problematiche e
applicare
i concetti e i metodi
matematici e gli
strumenti disciplinari
rilevanti
per la loro
risoluzione,
eseguendo i calcoli
necessari
1
• Individua una formulazione matematica non idonea, in tutto o in parte,
a rappresentare il fenomeno
• Usa un simbolismo solo in parte adeguato
• Non mette in atto il procedimento risolutivo richiesto dal tipo di relazione matematica
individuata Determina l’espressione
dell’intensità del campo
magnetico in (x;0) e il
punto di minimo.
Conduce uno studio
completo della funzione
proposta e verifica che
essa non possiede punti di
flesso.
Determina l’equazione
della retta tangente al
grafico nel punto x=1/3.
Calcola le
derivate delle due
funzioni e ne studia
la monotonia.
Determina il valore
del parametro k.
Calcola l’area
della regione S.
Calcola il flusso di
B
Calcola
l’espressione della
corrente indotta.
Determina l’istante
di tempo in cui la
corrente indotta
cambia verso.
Calcola il valore
max della corrente
indotta.
0 - 6
………….......
2
• Individua una formulazione matematica parzialmente idonea a rappresentare
il fenomeno
• Usa un simbolismo solo in parte adeguato
• Mette in atto in parte il procedimento risolutivo richiesto dal tipo di relazione
matematica individuata.
7 - 15
3
• Individua una formulazione matematica idonea a rappresentare il fenomeno, anche
se con qualche incertezza
• Usa un simbolismo adeguato
• Mette in atto un adeguato procedimento risolutivo richiesto dal tipo di relazione
matematica individuata.
16 - 24
4
• Individua una formulazione matematica idonea e ottimale a rappresentare
il fenomeno
• Usa un simbolismo necessario
• Mette in atto il corretto e ottimale procedimento risolutivo richiesto dal tipo
di relazione matematica individuata
25 - 30
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 69
Interpretare,
rappresentare,
elaborare i dati
Interpretare e/o
elaborare i dati
proposti e/o
ricavati, anche di
natura
sperimentale,
verificandone
la pertinenza al
modello scelto.
Rappresentare
e collegare i dati
adoperando i
necessari codici
grafico-simbolici.
1
• Fornisce una spiegazione sommaria o frammentaria del significato dei dati
o delle informazioni presenti nel testo
• Non è in grado di collegare i dati in una forma simbolica o grafica
e di discutere la loro coerenza
Interpreta la costante K
e ne determina le unità
di misura.
Rappresenta
graficamente direzioni e
versi dei campi
magnetici generati
dalle correnti.
Descrive il moto della
carica q.
Rappresenta
graficamente la
funzione.
Individua la
regione finita di
piano S.
Verifica le identità
proposte.
Collega il segno
della derivata con
la monotonia delle
funzioni.
0 - 5
………….......
2
• Fornisce una spiegazione parzialmente corretta del significato dei dati
o delle informazioni presenti nel testo
• È in grado solo parzialmente di collegare i dati in una forma simbolica o grafica
6 - 12
3
• Fornisce una spiegazione corretta del significato dei dati o delle informazioni presenti nel
testo
• È in grado di collegare i dati in una forma simbolica o grafica
e di discutere la loro coerenza, anche se con qualche incertezza.
13 - 19
4
• Fornisce una spiegazione corretta ed esaustiva del significato dei dati
o delle informazioni presenti nel testo
• È in grado, in modo critico e ottimale, di collegare i dati in una forma simbolica
o grafica e di discutere la loro coerenza
20 - 25
Argomentare
Descrivere il
processo risolutivo
adottato,
la strategia
risolutiva
e i passaggi
fondamentali.
Comunicare i
risultati ottenuti
valutandone
la coerenza con
la situazione
problematica
proposta.
1
• Giustifica in modo confuso e frammentato le scelte fatte sia per la definizione
del modello o delle analogie o della legge, sia per il processo risolutivo adottato
• Comunica con linguaggio scientificamente non adeguato le soluzioni ottenute,
di cui non riesce a valutare la coerenza con la situazione problematica
• Non formula giudizi di valore e di merito complessivamente sulla soluzione
del problema Spiega quando su una
carica in moto in un
campo magnetico non
agisce la forza di
Lorentz.
Spiega perché non
esistono punti sull’asse x
in cui il campo
magnetico totale è
nullo.
Realizza grafici
esplicativi per la
determinazione dei
punti di massimo,
minimo e flesso.
Determina il valore limite
della corrente.
Espone le varie parti
della risoluzione.
Spiega la ricerca
dei punti di
massimo e minimo
delle due funzioni.
Fornisce una
spiegazione fisica
del legame fra la
variazione del
campo magnetico
e il verso della
corrente indotta.
Giustifica la
determinazione
del punto di
massimo della
corrente indotta.
Espone le varie
parti della
risoluzione.
0 - 4
………….......
2
• Giustifica in modo parziale le scelte fatte sia per la definizione del modello
o delle analogie o della legge, sia per il processo risolutivo adottato
• Comunica con linguaggio scientificamente non adeguato le soluzioni ottenute,
di cui riesce a valutare solo in parte la coerenza con la situazione problematica
• Formula giudizi molto sommari di valore e di merito complessivamente sulla soluzione del
problema
5 - 10
3
• Giustifica in modo completo le scelte fatte sia per la definizione del modello
o delle analogie o della legge, sia per il processo risolutivo adottato
• Comunica con linguaggio scientificamente adeguato anche se con qualche incertezza
le soluzioni ottenute, di cui riesce a valutare la coerenza
con la situazione problematica
• Formula giudizi un po’ sommari di valore e di merito complessivamente sulla soluzione
del problema
11 - 16
4
• Giustifica in modo completo ed esauriente le scelte fatte sia per la definizione
del modello o delle analogie o della legge, sia per il processo risolutivo
adottato
• Comunica con linguaggio scientificamente corretto le soluzioni ottenute, di
cui riesce a valutare completamente la coerenza con la situazione
problematica
• Formula correttamente ed esaustivamente giudizi di valore e di merito
complessivamente sulla soluzione del problema
17 - 20
PUNTEGGIO TOTALE PROBLEMA….………/100
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 70
LICEO NORBERTO ROSA sede di BUSSOLENO
Griglia di valutazione per l'esempio di seconda prova di matematica e fisica pubblicato dal MIUR il 2 aprile 2019
Calcolo del punteggio Totale
PUNTEGGIO PROBLEMA PUNTEGGIO QUESITI PUNTEGGIO TOTALE
/100 /100 /200
VOTO ASSEGNATO____________/20
Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8
Analizzare Comprensione della richiesta.
Conoscenza dei contenuti
matematici
0-6
Sviluppare il processo
risolutivo Abilità di analisi.
Uso di linguaggio appropriato.
Scelta di strategie risolutive
adeguate.
0-8
Interpretare, rappresentare,
elaborare i dati ù
Correttezza nei calcoli.
Correttezza nell'applicazione di
Tecniche e Procedure anche
grafiche
0-7
Argomentare Giustificazione e commento
delle scelte effettuate. 0-4
____/25 ____/25 ____/25 ____/25 ____/25 ____/25 ____/25 ____/25
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 71
COLLOQUIO
Di seguito vengono riportati esempi di materiali utilizzati dai docenti delle singole di-
scipline come spunto per l’avvio del colloquio orale.
1.
2.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 74
Viene inoltre proposta una possibile griglia per la valutazione del colloquio
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Candidato _______________________ Data: ______/_____/_____ Classe V D Sezione
INDICATORI DESCRITTORI Punteggio Punteggio
assegnato
1. Capacità di
applicazione
delle
conoscenze e di
collegamento
multidisciplinare
Utilizza conoscenze, abilità e competenze acquisite
in modo autonomo; sceglie i procedimenti adeguati
per analizzare la proposta in oggetto e discutere i
collegamenti multidisciplinari
4
/4
Analizza la proposta utilizzando conoscenze, abilità e
competenze acquisite, ma deve essere guidato per
individuare i collegamenti multidisciplinari da
discutere.
3
Analizza la proposta in modo parziale, evidenzia
alcune difficoltà nell’individuare i collegamenti
multidisciplinari da discutere.
2
Analizza la proposta in modo incompleto, evidenzia
numerose difficoltà nell’individuare i collegamenti
multidisciplinari da discutere.
1
2. Capacità di
analisi/sintesi
Conduce un’analisi puntuale, completa e
dettagliata sintetizzando efficacemente contenuti
ed esperienze 4
/4 Analizza e sintetizza in modo funzionale e coerente 3
Analizza e sintetizza in modo parziale 2
Analizza e sintetizza in modo impreciso 1
3. Capacità
argomentativa e
padronanza della
lingua
Argomenta in maniera chiara, precisa e coerente,
lessicalmente curata e con padronanza dei
linguaggi specifici 4
/4
Argomenta in maniera organica ed essenziale, non
sempre utilizza linguaggi specifici 3
Argomenta in maniera che non sempre permette di
individuare con chiarezza gli snodi argomentativi, i
linguaggi utilizzati sono generici.
2
Argomenta in maniera disorganica e frammentaria, i
linguaggi utilizzati manifestano criticità sia nel lessico
generale sia in quello specifico.
1
4. Rielaborazione critica
Esprime in autonomia giudizi critici pertinenti e
opportunamente motivati. 4
/4
Esprime un giudizio critico motivato con semplici
argomenti. 3
Guidato, esprime un giudizio critico non sempre
motivato 2
Rielabora con difficoltà. 1
5. Capacità di
autocorrezione
Analizza in modo sistematico il proprio lavoro
individuando punti di forza e di debolezza. 4
/4
Riconosce gli errori più evidenti ed è in grado di
correggerli 3
Riconosce gli errori se guidato e corregge
parzialmente. 2
Non riconosce gli errori e/o non è in grado di
correggersi. 1
/20