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L'illustra"storie"

Date post: 08-Apr-2016
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story book
1
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Page 1: L'illustra"storie"

L’illustra”storie”

Ovvero da tre immagini tante storie

Classe 4ªTP a.s. 2011/12

Page 2: L'illustra"storie"

IL GATTO E LA SIGNORA

C’ era una volta un gatto che si chiamava Wis. Ogni volta che mangiava faceva un sacco di pasticci: giocava con la sua ciotola, lanciava il cibo sul muro, buttava nel cestino i cibi che non gli piacevano. Un giorno, la sua padrona, stanca di pulire i suoi disastri, lo scacciò.

Il gatto ne fu così dispiaciuto che chiese aiuto alla strega Magnifica per mandare una maledizione alla sua padrona. La strega lanciò il sortilegio mentre la signora stava mangiando la pastasciutta: da quel giorno iniziò a comportarsi come un felino e , invece di sedersi a tavola, mangiava nella ciotola di Wis .

Così il gatto era libero di ritornare a casa e mangiare nella tavola della sua padrona. Si sentì subito molto felice, ma, dopo qualche giorno, gli mancavano i piatti caldi che gli preparava la padrona e il frigorifero si svuotò presto. Imparò la lezione ma ormai era tardi. Per procurarsi il cibo doveva andare in giro per le strade e rovistare nella spazzatura.

La sua padrona, invece, si perse per la città e fu adottata da una famiglia che cercava un gatto. Vive ancora lì.

Page 3: L'illustra"storie"

LE RANE E LA STREGA

C’ERANO TRE RANE CHE LITIGAVANO PER LO STAGNO:

OGNUNA LO VOLEVA TUTTO PER SE’ E VOLEVA CACCIARE

LE ALTRE. STRILLAVANO TALMENTE FORTE CHE

DISTURBARONO IL SONNO DI UNA STREGA CHE DORMIVA

IN UN CASTELLO LI’ VICINO .

DOPO TRE GIORNI LA STREGA NON NE POTEVA PIU’ E COSÌ

LE TRASFORMO’ PER MANDARLE VIA: AD UNA RANA MISE

LE ALI, AD UN’ALTRA LE ZAMPE DA TIGRE E ALL’ULTIMA LE

ZAMPE DA FORMICA.

COSÌ LE TRE RANE SI SPOSTARONO: QUELLA CON LE ALI

VOLO’ IN CIELO, QUELLA CON LE ZAMPE DA TIGRE SE NE

ANDO’ NELLA FORESTA, L’ULTIMA, CON LE SUE ZAMPINE

DA FORMICA, SI COSTRUÌ UNA CASA.

NON LITIGARONO PIU’ ED IMPARARONO A BADARE A

LORO STESSE.

LA STREGA DA QUEL GIORNO DORMÌ IN PACE.

Page 4: L'illustra"storie"

LA RANA VOLANTE

C' erano una volta tre rane che vivevano in uno stagno

fatato. Queste rane trascorrevano le loro giornate

ammirando il volo degli uccelli e invidiandoli.

Ripetevano sempre: “Non è giusto, loro possono

spiare tutto dall’alto, noi da quaggiù non possiamo

vedere tutta la Terra!”.

Un giorno arrivò un mago buono che fece un

incantesimo e ad una rana crebbero le ali.

La rana era contentissima di volare ma le altre ne

diventarono gelose. Passarono i giorni e la rana con le

ali raccontava alle sue amiche quello che poteva

vedere dall’alto ma ben presto le sue amiche si

stancarono di ascoltarla e non parlavano più con lei.

La rana con le ali diventò presto triste perché, pur

volando sempre in cielo e potendo controllare tutto, si

sentiva sola. La rana chiamò ad alta voce il mago e lo

pregò di spezzare l’incantesimo e di permetterle di

tornare a giocare nello stagno con le sue compagne. Il

mago esaudì il desiderio della rana che rinunciò alle

ali per vivere con le sue amiche; queste la

festeggiarono e da quel giorno apprezzarono tutte la

vita nello stagno e smisero di invidiare il volo degli

uccelli.

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Page 6: L'illustra"storie"

Il cavaliere senza paura

C’ era una volta un cavaliere che, dopo essere stato

catturato dai nemici, fu imprigionato in una torre alta

e piena di trappole.

Un giorno, dopo tanti tentativi, riuscì a liberarsi e

scappò non facendosi vedere dalla guardia.

Si mise in cerca della sua amata principessa:la trovò

in un castello, ma era stata trasformata in orca .

Per entrare nel castello uccise tutti i nemici con la

sua spada e trovò la principessa intrappolata in una

prigione sotterranea. Insieme fuggirono.

Il cavaliere conosceva un mago, lo chiamò e gli disse

se poteva rompere l’incantesimo della principessa. Il

mago gli chiese in cambio la sua spada lucente; lui

gliela diede così il mago ruppe l’incantesimo e i due si

sposarono.

Il cavaliere diventò re ricevette una nuova spada e

vissero felici e contenti.

Page 7: L'illustra"storie"

La principessa e il gabbiano.

C’era una volta una principessa che aveva le trecce

lunghissime. Dal suo castello vedeva il mare.

Un giorno andò verso la spiaggia e vide un gabbiano

ferito vicino ad uno scoglio. Lo prese in braccio e lo

portò nel suo castello per curarlo. Prese un po’ di

acqua e gli pulì le ferite, ogni giorno gli procurava del

pesce fresco da mangiare. Piano piano il gabbiano

guarì e potè nuovamente volare.

La principessa lo riportò nella spiaggia dove lo aveva

trovato e lo liberò.

In realtà l’animale era un principe che era stato molto

cattivo. Un mago lo aveva trasformato in un

gabbiano perché doveva imparare a soffrire.

Grazie alle cure della principessa capì che era meglio

l’amore della cattiveria e si commosse. Le sue lacrime

spezzarono l’incantesimo: così ritornò un essere

umano.

Diventò un re molto amato dal suo popolo, si sposò

con la principessa e vissero felici e contenti.

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Il gatto magico

C'erano una volta una signora di nome Ivana e il suo gatto

Flippi.

La signora Ivana non accudiva il suo gatto: si dimenticava

di dargli da mangiare, non lo coccolava mai, quando usciva

di casa per fare qualche commissione, lo lasciava da solo

chiuso in casa senza acqua.

Flippi, in realtà, era magico ma lei non lo sapeva.... Flippi,

un giorno, si arrabbiò tantissimo e la trasformò in un

animale: non era cattivo ma voleva far provare a Ivana le

sensazioni che lui provava quando lo trascurava. Mentre la

sua padrona mangiava nella ciotola e se ne stava chiusa in

casa, Flippi mangiava a tavola con la forchetta e usciva per

andare a divertirsi.

Ivana in questo modo capì come si sentiva il suo gatto e si

pentì di averlo trattato male, così, quando Flippi tornò a

casa gli chiese scusa.

Questo ruppe l’incantesimo e ritornò tutto alla normalità,

ma la signora, da quel giorno, trattò bene il suo gatto

accudendolo con tanto amore.

Page 10: L'illustra"storie"

La rana e l’angelo

C’era una volta una rana che aveva salvato un angelo e, per

questo, l’angelo era in debito con lei .

La rana, così, gli disse che voleva le sue ali. L’angelo gliele

diede e la rana iniziò a volare nel cielo. All’inizio si divertiva

molto: faceva delle acrobazie nell’aria, saliva in alto e poi si

gettava in picchiata, giocava con gli uccelli.

Dopo un po’, però, si stancò. Da lassù vide le sue amiche

giocare nello stagno e desiderò ritornarci. Gli mancava la

caccia alle farfalle che faceva con le altre, oppure fare il

bagno nello stagno. Si sentiva molta sola.

La rana si pentì di aver chiesto le ali all’angelo e le restituì.

Così ritornò a casa e ritrovò le compagne di giochi: ora era

felice e non si sentiva più sola.

Page 11: L'illustra"storie"

IL CAVALIERE CON LA SPADA MAGICA

C’era una volta un cavaliere di nome Skipper che veniva dal

Regno Unito. Amava molto la sua spada, perché era stata

di suo nonno, la puliva sempre e la teneva dentro un

armadio per evitare che andasse persa.

Un giorno lo chiamarono in Italia per salvare una

principessa di nome Valtellina: era imprigionata in una

torre molto alta.

Per entrare in Italia c’era un drago molto grande che

sputava fuoco e nessun cavaliere era riuscito a battere.

Combatté contro il drago, però non riusciva a sconfiggerlo.

Pensò che gli serviva aiuto e, come per magia, la spada si

mise a luccicare e sferrò dei colpi talmente profondi che

uccise subito l’essere mostruoso.

Riuscì ad entrare in Italia, arrivò alla torre e prese la corda

che portava sempre con sé, la srotolò e la usò per salire

sulla torre, per non farsi vedere dalla guardia.

Riuscì ad aprire la porta sul pavimento e scese le scale, si

scontrò con la guardia e vinse, salvando la principessa.

Ritornarono nel Regno Unito e alzarono la bandiera in

segno di vittoria.

Page 12: L'illustra"storie"

I due si sposarono, ebbero sette figli e vissero felici e

contenti

Page 13: L'illustra"storie"

La signora Paletti e il gatto Nettuno

C’era una volta una signora che si chiamava Ines Paletti.

Amava tanto gli animali e aveva un gatto di nome Nettuno.

Un giorno la signora Paletti, poiché trattava Nettuno

come fosse un essere umano, lo fece mangiare in tavola,

mentre lei si preparò il pranzo nella ciotola del gatto.

Il marito la trovò per terra che mangiava. Si arrabbiò

così tanto che la mandò fuori di casa: pensò che sua

moglie fosse impazzita!

Il gatto era molto triste senza la casa sua padrona e

questo commosse il signor Paletti. Capì che i due si

volevano molto bene e decise di far tornare Ines a casa,

però non doveva più mangiare nella ciotola del gatto.

Da quel giorno mangiarono tutti e tre a tavola e il gatto

imparò a usare le posate. Così vissero tutti felici e

contenti.

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