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LL’Architettura’A rchi te u a oora va in cantiere rav inc t e...to nelle seguenti stazioni, come...

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20 settembre 2013 Anno LXXXI Numero 38 G.A. 6900 Lugano 3 Fondato nel 1932 da Ernesto Stucchi Settimanale del Mendrisiotto e Basso Ceresio fornitura ceramiche fornitura parquet posa pavimenti posa rivestimenti progettazione 3D Tel. 091 647.16.90 [email protected] Esposizione: via Mastri Ligornettesi 14 - Ligornetto www.carraropiastrelle.ch FMV, molte parole e un’idea S. Gottardo: il raddoppio che divide Pagina 2 Pagina 3 Palapenz invaso dagli Zombie Pagina 6 Pagina 9 Calcio, il Mendrisio vince ma... Pagina 15 “Distico”, i partiti interrogano • (red.) Chiuderanno a fine anno le Agenzie Raiffeisen di Maroggia e Rovio. A partire dal 2014 dunque, la clientela di questi due Comuni farà capo alla sede della Banca Raiffeisen Generoso che è situata a Mela- no dove è in funzione anche il Bancomat. Un duro colpo per entrambe le realtà di paese. In particolare, la vitalità del paese ai piedi del Monte Generoso ha già subìto una battuta d’arresto mesi fa quando si è conclusa l’attività dell’Ufficio postale che è poi stato trasformato nella formula dell’agenzia all’interno del negozietto di generi alimentari. La stessa sopravvivenza del negozio di commestibili era stata in bilico per molti mesi, prima che il punto-vendita venisse riattiva- to dopo la chiusura della prece- dente gestione. Ma da quanto tempo, piccoli nuclei come Rovio e Maroggia dispongono di Casse Raiffeisen? La storia ci dice che la prima Cassa Raiffei- sen del comprensorio nasceva ad Arogno nel marzo 1950. • continua a pagina 3 Raiffeisen chiude a Rovio e Maroggia I dipendenti del Comune di Mendrisio chie- dono chiarezza al Municipio. Lo scorso 11 settembre si sono incontrati il Sindacato dei servizi pubblici VPOD e un folto gruppo di dipendenti del Comune. Lo scopo era quello di discutere dei temi caldi del momento ossia il cambiamento della cassa pensioni, la trasfor- mazione delle Aziende Industriali di Mendrisio (AIM) in società anonima e la valutazione dei dipendenti stessi. Riguardo al cambiamento della cassa pensioni del Cantone, il sindacato VPOD ha ricordato che nell’incontro dello scorso 18 luglio fra i rappre- sentanti del Fronte unico sindacale e il Municipio del Borgo, l’Esecutivo ha presentato solamente l’ipotesi del cambiamento della cassa pensioni per i dipendenti. L ’eventualità dovrà ad ogni modo essere discussa più approfonditamente nel corso dell’autunno, alla luce dei dati finanziari e di va- lutazioni su vantaggi o svantaggi previdenziali per i dipendenti dovuti a tale modifica. “In ogni caso - scrive il sindacato in una nota - la VPOD non ha mai dato il via libera alla proposta di cambiamento della cassa pensioni: ricordiamo che una votazione dei dipendenti è necessaria per legge, per autorizzare il cambiamento di cassa pensioni”. Tra i dipendenti delle Aziende Industriali della città - scrive ancora la VPOD - vi è sicuramente molta preoccupazione per l’ipotesi del Municipio di trasformare l’azienda elettrica comunale in una società anonima, ossia di privatizzare un’azienda comunale. Secondo il sindacato “non si devono privatizzare le AIM di Mendrisio perché si indebolisce il controllo pubblico di tale importante struttura”. La VPOD ha raccolto la preoccupazione di alcuni dipendenti sulle mo- dalità di valutazione del personale. In base all’or- dinanza municipale (per la quale i sindacati hanno dato l’accordo), la valutazione del personale può avere come esito unicamente (e fatte salve le vie di ricorso) di fermare una carriera salariale in caso di manifesto demerito del dipendente. L ’ordinanza non permette invece la meritocrazia, ossia il ver- samento di bonus salariali. Preoccupazione a Mendrisio fra i dipendenti comunali • Sa.Gr.) «Si svilupperanno in parallelo, una volta ottenuta l’autorizzazione edilizia». Aldo Allio, presidente del Patriziato di Arzo ha spiegato che il pro- getto di riqualifica alle Cave sta prendendo vita. La domanda è stata depositata in Comune a Mendrisio la settimana scorsa e Allio spera di ricevere l’autoriz- zazione entro la fine di quest’an- no, così da poter cominciare il lavoro dell’Aula nella Cava già con l’inizio del 2014, ma anche quello del percorso didattico lungo le vecchie cave di Arzo, “perché si svilupperanno insie- me”. «Il progetto di riqualificazione dello stabile è firmato dall’ar- chitetto Enrico Sassi, architetto che per questo comparto aveva ideato un intervento di tutta la superficie “ma che in base alle finanze del Patriziato di Arzo” vedrà lo sviluppo “speriamo solo per il momento” di un solo progetto, quello appunto del- l’Aula», ha dichiarato Allio. Il preventivo della ristruttu- razione e degli interventi sul mappale 786 di Arzo ammonta a 570 mila franchi. «Il progetto è stato fino ad ora patrocinato da diversi enti, in primo luogo dall’Ente Regionale per lo Svi- luppo del Mendrisiotto e del Basso Ceresio, dal Fondo di aiu- to patriziale del Canton Ticino e da due fondazioni» ha afferma- to il presidente del Patriziato di Arzo ed ha aggiunto «speriamo di ricevere un “sì” alla domanda di costruzione, così che potremo sottoporre ad altri enti il nostro progetto (in concreto) e sperare anche nel loro aiuto». L’aula nella cava Dono d’organi, serata pubblica mercoledì a Balerna Sabato 28 settembre sarà la Giornata nazionale del dono d’or- gani promossa da Swisstransplant. Il Comune di Balerna, in colla- borazione con l’Ospedale Regionale di Mendrisio e con Swisstran- splant, organizza una serata informativa su questo tema, aperta a tutti gli interessati, mercoledì 25 settembre con inizio alle 20 nella sala del Consiglio comunale di Balerna. La presentazione della serata a pagina 12 Progetto di riqualifica ad Arzo: iniziano i lavori? • (red.) Un nuovo direttore - Marc Collomb - , un cantiere avviato da pochi giorni per sondare il terreno che vedrà la costruzione del Teatro dell’Architettura. E ancora: la pro- spettiva di abbattere la provvisoria biblioteca in legno e trasferire nel Turconi questo settore e con esso tutte le diramazioni pubbliche del- l’ateneo, prevedendo la copertura del cortile. È all’insegna di tutto questo fermento che si è aperto lunedì l’anno all’Accademia di architet- tura di Mendrisio. 153 le matricole accolte dal direttore Mario Botta che - in virtù del prin- cipio della rotazione - ha passato il testimone al professor Marc Collomb. La Biblioteca del- l’Accademia riceverà prossimamente 25 mila volumi. Si tratta di uno dei più importanti fondi scientifici svizzeri di storia dell’architet- tura e dell’urbanistica. Il patrimonio librario è stato ereditato dal professore ginevrino André Corboz scomparso nel 2012. Con esso, quella di Mendrisio diventa una delle più fornite bi- blioteche del settore in Svizzera e supererà la soglia dei 100 mila documenti. A pagina 5 L’Architettura L’Architettura ora va in cantiere ora va in cantiere Serpiano, “incontri regolari” Il Municipio di Brusino Arsi- zio ha contatti regolari con i promotori dell’ampliamen- to del centro turistico del Serpiano. Si sono già svolte diverse riunioni, c’è un buon spirito di collaborazione e l’impressione è che si stia facendo sul serio. Fra pochi giorni terminerà la pubblica- zione della variante di PR, approvata dal Cantone, che consente l’ampliamento. Intanto il PLR di Mendrisio chiede alla città di attivarsi, sollecitando per cominciare un incontro con il Municipio di Brusino. A pagina 9 Servizio a pagina 11 Carrà, la musica del Novecento e il corpo nella visione dell’arte • Due importanti rassegne espo- sitive, distanti per contenuti, ma accomunate da una grande forza attrattiva, segnano questo inizio d’autunno. È in agenda per domani, sabato 21 settembre, alle 17, la vernice della mostra “I Paesaggi di Carrà” allestita negli spazi del Museo d’arte di Mendrisio fino al prossimo 19 gennaio. A margine della retrospettiva di Carlo Carrà, viene presentata una selezione di opere di au- tori ticinesi, dipinte tra il 1920 e il 1950, che intende gettare un po’ di luce sulla grande in- fluenza esercitata da Carrà su un contesto locale, di provincia italiana del Nord come il Ticino; cioè, sul suo determinante ruolo nel passaggio da un’arte ancora ottocentesca ad una moderna. La mostra avrà i seguenti orari: Ma-Ve 10-12 / 14-17, Sa-Do 10- 18, chiuso il lunedì, il 24-25 e il 1. gennaio. Il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto interpreta invece la propria eredità di casa-museo ospitando il collettivo austriaco c/o:K, composto da artisti che declinano il tema “Corpo e po- tere”. La rassegna verrà inaugu- rata domenica 22 settembre alle 11.15. La mostra si potrà visitare fino al 17 novembre prossimo. Nel contesto delle proposte culturali di questa fine setti- mana, spicca un appuntamento musicale di particolare inte- resse. L ’associazione Musica nel Mendrisiotto propone - domenica 22 settembre alle 10.30 nel Chiostro dei Serviti di Mendrisio presso il Museo d’arte - un concerto incentrato sulla figura di Alfredo Casella, straordinario pianista nonché compositore d’inizio Novecento, ma anche artista a tutto tondo e collezionista di capolavori della cultura. Protagonista sarà il Trio des Alpes con un programma che, oltre a celebrare Casella, proporrà lo straordinario Trio di Maurice Ravel, proposto in pri- ma esecuzione mondiale a Parigi nel 1915 dallo stesso Casella. A pagina??? 9 771661 731008 8 3
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Page 1: LL’Architettura’A rchi te u a oora va in cantiere rav inc t e...to nelle seguenti stazioni, come si può osservare nello schema numerato dell’immagine qui sopra: 1. blocchi grezzi

20 settembre 2013Anno LXXXINumero 38

G.A. 6900 Lugano 3

Fondato nel 1932da Ernesto Stucchi

Settimanale del Mendrisiotto e Basso Ceresio

fornitura ceramichefornitura parquetposa pavimentiposa rivestimentiprogettazione 3D

Tel. 091 [email protected]

Esposizione: via Mastri Ligornettesi 14 - Ligornetto

www.carraropiastrelle.ch

FMV,molte parolee un’idea

S. Gottardo:il raddoppioche divide

Pagina 2

Pagina 3

Palapenzinvasodagli Zombie

Pagina 6

Pagina 9

Calcio,il Mendrisiovince ma...

Pagina 15

“Distico”,i partitiinterrogano

• (red.) Chiuderanno a fi ne anno le Agenzie Raiffeisen di Maroggia e Rovio. A partire dal 2014 dunque, la clientela di questi due Comuni farà capo alla sede della Banca Raiffeisen Generoso che è situata a Mela-no dove è in funzione anche il Bancomat. Un duro colpo per entrambe le realtà di paese. In particolare, la vitalità del paese ai piedi del Monte Generoso ha già subìto una battuta d’arresto mesi fa quando si è conclusa l’attività dell’Uffi cio postale che è poi stato trasformato nella formula dell’agenzia all’interno del negozietto di generi alimentari. La stessa sopravvivenza del negozio di commestibili era stata in bilico per molti mesi, prima che il punto-vendita venisse riattiva-to dopo la chiusura della prece-dente gestione. Ma da quanto tempo, piccoli nuclei come Rovio e Maroggia dispongono di Casse Raiffeisen? La storia ci dice che la prima Cassa Raiffei-sen del comprensorio nasceva ad Arogno nel marzo 1950. • continua a pagina 3

Raiffeisenchiude a Rovio

e Maroggia

• I dipendenti del Comune di Mendrisio chie-dono chiarezza al Municipio. Lo scorso 11 settembre si sono incontrati il Sindacato dei servizi pubblici VPOD e un folto gruppo di dipendenti del Comune. Lo scopo era quello di discutere dei temi caldi del momento ossia il cambiamento della cassa pensioni, la trasfor-mazione delle Aziende Industriali di Mendrisio (AIM) in società anonima e la valutazione dei dipendenti stessi.

Riguardo al cambiamento della cassa pensioni del Cantone, il sindacato VPOD ha ricordato che nell’incontro dello scorso 18 luglio fra i rappre-sentanti del Fronte unico sindacale e il Municipio del Borgo, l’Esecutivo ha presentato solamente l’ipotesi del cambiamento della cassa pensioni per i dipendenti. L’eventualità dovrà ad ogni modo essere discussa più approfonditamente nel corso dell’autunno, alla luce dei dati fi nanziari e di va-lutazioni su vantaggi o svantaggi previdenziali per i dipendenti dovuti a tale modifi ca. “In ogni caso

- scrive il sindacato in una nota - la VPOD non ha mai dato il via libera alla proposta di cambiamento della cassa pensioni: ricordiamo che una votazione dei dipendenti è necessaria per legge, per autorizzare il cambiamento di cassa pensioni”. Tra i dipendenti delle Aziende Industriali della città - scrive ancora la VPOD - vi è sicuramente molta preoccupazione per l’ipotesi del Municipio di trasformare l’azienda elettrica comunale in una società anonima, ossia di privatizzare un’azienda comunale. Secondo il sindacato “non si devono privatizzare le AIM di Mendrisio perché si indebolisce il controllo pubblico di tale importante struttura”. La VPOD ha raccolto la preoccupazione di alcuni dipendenti sulle mo-dalità di valutazione del personale. In base all’or-dinanza municipale (per la quale i sindacati hanno dato l’accordo), la valutazione del personale può avere come esito unicamente (e fatte salve le vie di ricorso) di fermare una carriera salariale in caso di manifesto demerito del dipendente. L’ordinanza non permette invece la meritocrazia, ossia il ver-samento di bonus salariali.

Preoccupazione a Mendrisiofra i dipendenti comunali

• Sa.Gr.) «Si svilupperanno in parallelo, una volta ottenuta l’autorizzazione edilizia». Aldo Allio, presidente del Patriziato di Arzo ha spiegato che il pro-getto di riqualifi ca alle Cave sta prendendo vita. La domanda è stata depositata in Comune a Mendrisio la settimana scorsa e Allio spera di ricevere l’autoriz-zazione entro la fi ne di quest’an-no, così da poter cominciare il lavoro dell’Aula nella Cava già con l’inizio del 2014, ma anche quello del percorso didattico lungo le vecchie cave di Arzo, “perché si svilupperanno insie-me”.«Il progetto di riqualifi cazione dello stabile è fi rmato dall’ar-chitetto Enrico Sassi, architetto che per questo comparto aveva

ideato un intervento di tutta la superfi cie “ma che in base alle fi nanze del Patriziato di Arzo” vedrà lo sviluppo “speriamo solo per il momento” di un solo

progetto, quello appunto del-l’Aula», ha dichiarato Allio. Il preventivo della ristruttu-razione e degli interventi sul mappale 786 di Arzo ammonta a 570 mila franchi. «Il progetto è stato fi no ad ora patrocinato da diversi enti, in primo luogo dall’Ente Regionale per lo Svi-luppo del Mendrisiotto e del Basso Ceresio, dal Fondo di aiu-to patriziale del Canton Ticino e da due fondazioni» ha afferma-to il presidente del Patriziato di Arzo ed ha aggiunto «speriamo di ricevere un “sì” alla domanda di costruzione, così che potremo sottoporre ad altri enti il nostro progetto (in concreto) e sperare anche nel loro aiuto».

L’aula nella cava

Dono d’organi,serata pubblica

mercoledì a Balerna• Sabato 28 settembre sarà la Giornata nazionale del dono d’or-gani promossa da Swisstransplant. Il Comune di Balerna, in colla-borazione con l’Ospedale Regionale di Mendrisio e con Swisstran-splant, organizza una serata informativa su questo tema, aperta a tutti gli interessati, mercoledì 25 settembre con inizio alle 20 nella sala del Consiglio comunale di Balerna.

La presentazione della serata a pagina 12

Progetto di riqualifi ca ad Arzo: iniziano i lavori?

• (red.) Un nuovo direttore - Marc Collomb - , un cantiere avviato da pochi giorni per sondare il terreno che vedrà la costruzione del Teatro dell’Architettura. E ancora: la pro-spettiva di abbattere la provvisoria biblioteca in legno e trasferire nel Turconi questo settore e con esso tutte le diramazioni pubbliche del-l’ateneo, prevedendo la copertura del cortile.

È all’insegna di tutto questo fermento che si è aperto lunedì l’anno all’Accademia di architet-tura di Mendrisio. 153 le matricole accolte dal direttore Mario Botta che - in virtù del prin-cipio della rotazione - ha passato il testimone al professor Marc Collomb. La Biblioteca del-l’Accademia riceverà prossimamente 25 mila volumi. Si tratta di uno dei più importanti

fondi scientifi ci svizzeri di storia dell’architet-tura e dell’urbanistica. Il patrimonio librario è stato ereditato dal professore ginevrino André Corboz scomparso nel 2012. Con esso, quella di Mendrisio diventa una delle più fornite bi-blioteche del settore in Svizzera e supererà la soglia dei 100 mila documenti. A pagina 5

L’ArchitetturaL’Architetturaora va in cantiereora va in cantiere

Serpiano,“incontriregolari”

Il Municipio di Brusino Arsi-zio ha contatti regolari con i promotori dell’ampliamen-to del centro turistico del Serpiano. Si sono già svolte diverse riunioni, c’è un buon spirito di collaborazione e l’impressione è che si stia facendo sul serio. Fra pochi giorni terminerà la pubblica-zione della variante di PR, approvata dal Cantone, che consente l’ampliamento.Intanto il PLR di Mendrisio chiede alla città di attivarsi, sollecitando per cominciare un incontro con il Municipio di Brusino.

A pagina 9

Servizio a pagina 11

Carrà, la musica del Novecentoe il corpo nella visione dell’arte• Due importanti rassegne espo-sitive, distanti per contenuti, ma accomunate da una grande forza attrattiva, segnano questo inizio d’autunno. È in agenda per domani, sabato 21 settembre, alle 17, la vernice della mostra “I Paesaggi di Carrà” allestita negli spazi del Museo d’arte di Mendrisio fi no al prossimo 19 gennaio.A margine della retrospettiva di Carlo Carrà, viene presentata una selezione di opere di au-tori ticinesi, dipinte tra il 1920 e il 1950, che intende gettare un po’ di luce sulla grande in-fl uenza esercitata da Carrà su un contesto locale, di provincia italiana del Nord come il Ticino;

cioè, sul suo determinante ruolo nel passaggio da un’arte ancora ottocentesca ad una moderna. La mostra avrà i seguenti orari: Ma-Ve 10-12 / 14-17, Sa-Do 10-18, chiuso il lunedì, il 24-25 e il 1. gennaio.Il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto interpreta invece la propria eredità di casa-museo ospitando il collettivo austriaco c/o:K, composto da artisti che declinano il tema “Corpo e po-tere”. La rassegna verrà inaugu-rata domenica 22 settembre alle 11.15. La mostra si potrà visitare fi no al 17 novembre prossimo.Nel contesto delle proposte culturali di questa fi ne setti-mana, spicca un appuntamento

musicale di particolare inte-resse. L’associazione Musica nel Mendrisiotto propone - domenica 22 settembre alle 10.30 nel Chiostro dei Serviti di Mendrisio presso il Museo d’arte - un concerto incentrato sulla fi gura di Alfredo Casella, straordinario pianista nonché compositore d’inizio Novecento, ma anche artista a tutto tondo e collezionista di capolavori della cultura. Protagonista sarà il Trio des Alpes con un programma che, oltre a celebrare Casella, proporrà lo straordinario Trio di Maurice Ravel, proposto in pri-ma esecuzione mondiale a Parigi nel 1915 dallo stesso Casella.

A pagina???

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Page 2: LL’Architettura’A rchi te u a oora va in cantiere rav inc t e...to nelle seguenti stazioni, come si può osservare nello schema numerato dell’immagine qui sopra: 1. blocchi grezzi

Distretto 1120 settembre 2013

Il percorso didattico dell’aula nella cava propone le fasi di lavorazione della pietra ed è struttura-to nelle seguenti stazioni, come si può osservare nello schema numerato dell’immagine qui sopra: 1. blocchi grezzi della cava - 2. area coperta per il taglio - 3. specchio d’acqua/pozzo - 4. sala macchine - 5. area fresatura - 6. ex-patio esterno (ora bagni) - 7. area fresatrice a bandiera - 8. motore diesel con fi lo elicoidale - 9. area espositiva (pavimenti e teche) - 10. spazio esterno attrezzato con panchine - 11. partenza fi lo elicoidale per taglio cava - 12. banchina per il carico del prodotto fi nito.

• Sa.Gr.) Il Patriziato di Arzo ha incaricato l’architetto Enrico Sassi dell’elaborazione di un progetto per la riqualifi cazione delle aree ed il riuso delle cave di Arzo. Progetto che l’architetto illustra oggi a l’Informatore.

Scorci di storiaNel quartiere della città di Men-drisio è presente una breccia sedimentaria comunemente chiamata Marmo di Arzo. L’inizio dell’attività estrattiva di questa pietra utilizzata in tutta Europa, risale al 1300. In questo sedime venivano estratti: il Rosso di Arzo, il Broccatello, il Venato, la Macchiavecchia rossa, la Mac-chiavecchia gialla e la Macchia-vecchia grigia. Per oltre 200 anni le cave sono state gestite dalla famiglia Rossi, che si è occupata dell’estrazione e della lavora-zione del marmo fi no al 2009, anno in cui ha cessato la propria attività. Nel 2011 gli stabilimenti della ditta Rossi e C. sono stati acquistati dal Patriziato di Arzo con l’intento di riqualifi care l’in-tera area e riprendere l’attività estrattiva.

Progetto completoIl progetto prevede la defi nizione di un sistema di percorsi legati al tema della pietra e si collega al comparto UNESCO del Monte San Giorgio. Si prevede infatti l’istituzione di un sentiero che costituisce la prosecuzione dell’attuale percorso che attra-versa l’area denominata “bagno pubblico e giochi sull’erba”. Il sistema dei percorsi si fonda su cinque temi:• 1) posteggi previsti dal piano regolatore (11 + 74 + 10, per un totale di 95 posti auto);

Cave d’Arzo, ecco il progettoIl Patriziato ha inoltrato al Municipio i disegni dell’arch. Sassi

Il progetto di riqualifi ca promosso dal Patriziato prevede vari interventi, visibili nello schema qui sopra.

• 2) anfi teatro nella cava (circa 4700 mq);• 3) aula nella cava, ossia il riuso degli antichi edifi ci (200 mq);• 4) info point e area espositiva, sentiero della pietra, ristruttura-zione dell’edifi cio esistente;• 5) sentiero verso le antiche cave.Del progetto completo si sta attualmente sviluppando l’aula nella cava e il sentiero verso le antiche cave, che grazie agli in-

gono antichi strumenti per la la-vorazione della pietra, alle pareti sono appesi pannelli esplicativi. Sempre in quest’area è presente un originario motore diesel Hatz del 1925; motore che serviva ad azionare il fi lo elicoidale che tagliava i blocchi. Tramite que-st’area si esce dal laboratorio e si raggiunge lo spazio esterno sud attrezzato con panchine. Questo spazio permette di salire verso il torrino di trasformazione del-l’elettricità o di proseguire il per-corso di lavorazione, passando sulla banchina usata per il carico del prodotto fi nito, e terminare tornando al piazzale principale tramite quattro gradini in pietra posti alla fi ne della banchina.

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© enrico sassi architetto

l’entrata al Laboratorio dove una rampa consente l’ingresso anche ai disabili. Questo spiazzo è recin-tato con barre di metallo fi ssate a blocchi di pietra che fungono da sedute, ospita una struttura in carpenteria di legno sotto cui i blocchi venivano segati in lastre. Entrando nel Laboratorio si acce-de alla sala macchine (nella quale è esposto un antico compressore); il corridoio conduce al nuovo bagno, ricavato dallo spazio del patio, e allo spazio espositivo principale. Nell’area espositiva principale illuminata dall’alto è posato un pavimento-campione composto da vari tipi di marmo di Arzo lucidato sopra il quale sono collocate delle teche che conten-

terventi della Protezione Civile, sta prendendo vita. Come anti-cipato in prima pagina infatti il presidente del Patriziato di Arzo ha affermato che verrà creato un percorso didattico (lui stesso ha preso contatto con Paolo Opizzi, diretto del Parco della Breggia, per reperire informazioni riguar-danti i pannelli, ndr) che dalle cave porta alle antiche cave.Vediamo ora il dettaglio dell’inter-vento per il quale è stata inoltrata la domanda di costruzione al Co-mune di Mendrisio:

Aula nella cavaConsiste nella riqualifi cazione de-gli stabili del nucleo ovest e cioè l’insediamento produttivo origina-le. L’idea è quella di ristrutturare e valorizzare gli stabili esistenti con un recupero dei macchinari per la lavorazione della pietra e l’allestimento di un percorso di-dattico-espositivo che ripropone le fasi di lavorazione della pietra. Il progetto prevede pertanto la demolizione di un corpo edilizio (il deposito sabbia), la sostituzio-ne delle coperture e dell’impianto elettrico, una nuova illuminazione e l’inserimento di un bagno. La

nuova copertura del corpo prin-cipale è sorretta da una struttura metallica poggiata su pilastri ed è composta da lastre in policarbo-nato traslucide che consentiranno un’illuminazione zenitale di tutto lo spazio; i serramenti vengono eliminati e le aperture delle at-tuali fi nestre chiuse con lastre di marmo di Arzo. Il percorso didattico dell’aula nella cava (cfr. box verde) riper-corre, come detto prima, le fasi di lavorazione della pietra. La visita inizia nel piazzale d’entrata, spazio liberamente accessibile che si affaccia a nord sulla cava; ad ovest sul pozzo di cui una parete è formata da blocchi ciclopici di marmo; a sud dell’edifi cio con

Assonometria d’insieme del progetto “Aula nella cava”. Fotografi a dello stato attuale - stabile delle Cave di Arzo.

Un libro commemorativo per il gruppo di Balerna attivo negli idrocarburi

Cent’anni di Centonze• “Una scommessa che si rinnova”: questo il motto scelto da ECSA per ricordare i 100 anni di vita della ditta di Balerna. E questo è il titolo del libro curato per l’occasione da Luigi Clerici. Con un linguaggio semplice ed appassionante, e fotografi e di grande va-lore storico, viene ripercorsa la vicenda della famiglia Centonze e delle quattro generazioni di suoi compo-nenti che si sono alternati alla guida della società. Ma non solo. Il volume permette di riscoprire la fi gura e le motivazioni che indussero il fondatore, Emanuele Centonze sr (qui a sinistra) il 17 settembre 1913, a dar vita a quello che, con lo scorrere del tempo, è divenuto l’attuale importante gruppo. ECSA oggi è attivo nel trading e nella distribuzione internazionale nei settori materie prime, energia e sistemi di manu-tenzione. Il gruppo è costituito dalla Emanuele Cen-tonze SA di Chiasso (con fi liale a Flawil – SG), dalla consorella ECSA Italia Srl di Desio (Milano – ITA) e, dal 2012, da Porta Ticino Easy Stop SA. Non è certo fuori luogo parlare di dinastia, quando ci si riferisce alla nota famiglia momò: al fondatore sono succeduti i suoi fi gli, Carlo ed Antonio; i nipoti Egidio, Maria Chiara ed Emanuele jr, attuale CEO di ECSA; e poi ci sono gli esponenti della quarta

generazione: Matteo e Carlo jr. L’interesse verso gli affari non ha distolto i dirigenti della ditta dall’im-pegno verso il folto gruppo di dipendenti (nella foto ricordo del centesimo se ne contano un’ottantina!): un’attenzione sociale in materia di previdenza che ha permesso ad ECSA di anticipare, e di gran lunga, la legislazione nazionale. L’autore del volume, Luigi Clerici, è un giornalista co-masco molto noto anche nel Mendrisiotto soprattutto in ambito sportivo; da anni cura infatti le relazioni esterne dell’HC Chiasso. Clerici ripercorre passo dopo passo il cammino della ditta affermatasi soprattutto nel dopoguerra con quel tipico commercio che fece la fortuna di Chiasso fi no agli anni ’80 del secolo scorso; sotto la lente della storia, poi, passano le conseguenze del “miracolo economico italiano” negli anni ’60, l’apertura di nuovi canali di approvvigio-namento in tutto il mondo, la crisi energetica degli anni ’70, la ripresa economica del decennio succes-sivo nonché l’avvento della società dell’informatica e dei collegamenti virtuali. Eventi che, ai vari livelli, hanno profondamente trasformato la nostra società e ai quali di volta in volta la famiglia Centonze ha dovuto confrontarsi, con risultati eccellenti.

Alcune immagini tratte dal volume commemorativo. Al gruppo di Ba-lerna è stata attribuita recentemen-te la concessione per le stazioni di rifornimento dell’A2 a Coldrerio.


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