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Lusso o low cost, - WordPress.com · 2012-06-21 · re a Milano»: alcuni comparti (con centinaia...

Date post: 22-Jun-2020
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R isparmio di costi, con- sumi e risorse. For- me semplici ma rea- lizzate con tecnologie innovative. Soluzioni progettuali che favoriscono il rapporto tra interno ed ester- no. Partnership proficua tra com- mittenti, imprese e progettisti. È questo l’identikit delle ultime ca- se più interessanti costruite in tut- t’Italia. Da Bolzano a Roma, dalla peri- feria di Milano a quella di Napo- li, si contano decine di nuovi edi- fici residenziali come quelli firma- ti da Piuarch a Segrate o da Che- rubino Gambardella nel napole- tano. Alloggi semplici inseriti in un sistema urbano attento agli spazi pubblici, integrati con servi- zi per i singoli residenti o per il quartiere. Laboratori di successo ma eccellenze: casi isolati che non rispecchiano la tendenza più diffusa, che riescono comun- que a balzare agli occhi in un contesto di edilizia bana- le e convenzionale. Niente a che vedere con la periferia di Madrid né per mix di firme né per innovazio- ne tipologica o per uso dei materiali. «Un paio d’anni fa – dice Luca Molinari, critico di architettura – sembrava ci fossero se- gnali promettenti grazie alla rin- novata attenzione per l’housing sociale. Ma non è accaduto. Si parlava di soluzioni miste dove l’housing individuale avrebbe potuto mischiarsi con il cohou- sing, soluzioni all’italiana senza immaginare un cohousing “duro”». Molinari spiega il con- cetto rimandando all’idea di una possibile integrazione tra spazio pubblico e privato anche per in- centivare economie di scala. «Ma tutto questo non si è svilup- pato. C’è qualche caso di eccel- lenza ma manca una diffusione a larga scala». «In occasione della Biennale del 2008, con il padiglione italia- no curato da Francesco Garofalo – aggiunge il critico – tutti con- cordavamo sul fatto che il tema dell’abitare fosse un problema ur- gente, tutti, dalla politica ai tecni- ci, se ne occupavano. Ma da allo- ra poco è cambiato». Pier Paolo Tamburelli, classe 1976, architetto socio dello stu- dio Baukuh, riflette il pensiero di numerosi trentenni in cerca di oc- casioni professionali e con la vo- glia di sperimentare come si fa all’estero. «Alcuni nostri colleghi come gli olandesi dello studio Atelier Kempe Thill – racconta ad esempio Tamburelli – hanno sviluppato nuovi progetti residen- ziali studiando soluzioni che ridu- cono al minimo il rapporto tra superficie esterna e volume co- struito con l’intento di ridurre i costi di costruzione, gestione ed energetici». Obiettivo? Tagliare, grazie a un buon progetto, e inve- stire su altre componenti, come finiture e materiali. Questo per Tamburelli è il compito che spet- ta ai tecnici: costruire pezzi di città senza sprecare risorse e «sen- za sottovalutare che anche un pro- getto non vistoso può essere un lavoro corretto». Sperimentazioni soft. La situazione eco- nomica richiede una nuova austerità che si riflette nel design dei nuovi complessi residenziali, com- presi quelli rea- lizzati all’Aquila e firmati da Ruatti, Corvi- no + Multari, Cherubino Gambardella, dai giovani di Diverserighestudio e da 2+1 officina architettura. For- me semplici che si distinguono per l’uso del colore, edifici che possono avvalersi del plus di spa- zi pubblici sicuri e confortevoli, di un mix sociale che migliora la qualità della vita. «Si possono rea- lizzare anche architetture norma- li, buone, ma con un occhio vigi- le sul processo». Molinari ricorda a proposito l’intervento promosso dalle coo- perative a Milano lungo via Fra- telli Zoia (90 alloggi in tre edifi- ci, due destinati alla proprietà e uno all’affitto) dove si rileva una forte partnership tra creatività e business. Accanto alla realizzazio- ne di un nuovo quartiere si è pen- sato infatti di creare anche un progetto parallelo, Zoia Officine Creative, un incubatore di impre- se cooperative e di professioni creative, mettendo a disposizione un laboratorio aperto per i giova- ni che si affacciano al mondo del lavoro in ambito creativo. Molina- ri osserva che qualcosa in più in questi anni s’è fatto in termini di recupero del patrimonio. Non so- lo Cucinella per l’Aler (si veda «Progetti e Concorsi», n. 3/2012) ma altri progetti come quello fir- mato dai giovani di Diverserighe- studio che sempre a Milano sono stati incaricati per il recupero di un’area degli anni ’20 dove si prevede la realizzazione di un complesso con funzioni miste. Milano in testa. Il capoluogo lombardo si conferma la città-la- boratorio per eccellenza: basta ri- cordare le residenze di CitlyLife e le torri delle Varesine in corso di realizzazione per un target me- dio-alto (per le quali sono state coinvolte anche firme di livello internazionale come Zaha Ha- did, Daniel Libeskind, Arata Isozaki, Arquitectonica), ma so- prattutto i tanti interventi di edili- zia sociale che, dopo quello misto realizzato al Portello, hanno arric- chito la città. Il Comune di Mila- no aveva promosso due edizioni di concorsi di architettura «Abita- re a Milano»: alcuni comparti (con centinaia di alloggi) come quello di Mab Arquitectura e Conzales Rossi Architetti Asso- ciati sono finiti, altri sono in can- tiere. La consegna del comparto di via degli Appennini, ad esem- pio, firmato dal team guidato dal- la romana Alessandra Macchio- ni, è in ritardo di 13 mesi. Housing e concorsi. Concorsi pubblici per nuove residenze so- no state promosse in Sardegna: l’Area, Azienda regionale per l’edilizia abitativa, ha pubblicato tre bandi per i concorsi di proget- tazione di alloggi di edilizia resi- denziale pubblica nei Comuni di La Maddalena, Sassari e Orista- no. Di recente, poi, il Comune di Ales ha bandito il concorso di progettazione per 10 alloggi so- ciali. Frutto di un concorso (que- sta volta privato) vinto da Obr, uno dei primi sul tema dell’hou- sing, è poi il complesso residen- ziale Milanofiori2000. Sempre a Milano stanno per trasformarsi in realtà i progetti frutto di altrettanti concorsi priva- ti lanciati nel 2009 da Polaris Investment Italia Sgr per due programmi di social housing (si veda anche articolo a pagina 4). L’iniziativa dimostra che è ormai realtà la presenza nell’edilizia di “new comers”, come appunto le società finanziarie, che stanno im- primendo un’accelerazione al- l’evoluzione di prodotto. E forse stanno anche dando una scossa al mercato. Per esempio, la gara pri- vata di lavori a inviti bandita da Polaris per il cantiere milanese di via Cenni è stata aggiudicata a un’Ati di imprese trevigiane – Carron e Service Legno – che non aveva mai realizzato nulla del genere in città, superando la concorrenza delle imprese locali. «Oggi è il mercato che ti impone i prezzi», dice chiaramente Paola Carron, 43 anni, dell’omonima impresa di famiglia (120 milioni di fatturato e 200 dipendenti). Consumato il passaggio genera- zionale – oggi nell’impresa lavo- rano i cinque fratelli tra i 39 e i 46 anni – l’impresa ha deciso di puntare sull’edilizia residenziale di qualità, sociale o meno. «Nel caso di Milano – ci tiene a preci- sare Paola Carron – abbiamo fat- to i nostri calcoli, e avevamo un limite sotto al quale non si poteva andare; abbiamo la certezza di portare avanti la gestione». Fra i progetti derivati da con- Dal Nord al Sud Italia gli esempi non mancano, ma sono gocce nel mare di un’edilizia convenzionale e anonima. A stimolare il cambiamento sono i concorsi di architettura e le Sgr immobiliari che scommettono sugli alloggi sociali INCHIESTA Housing È la città lombarda la più attiva nella ricerca di modelli contemporanei FOTO: ANDREA MARTIRADONNA Lusso o low cost, Milano laboratorio dell’innovazione FOTO: DAVIDE MENIS A Torino è pronta la «casa-albero» di Luciano Pia. L’operazione si chiama 25Verde e conta 63 alloggi di tagli diversi in classe A costruiti a 2.200 euro/mq. A piano terra, lo spazio comune è un bosco di 1.500 mq Edilizia libera a Roma. L’intervento è stato promosso da Redeias e progettato da Redais e Studio Transit in un’area periferica della capitale, riconvertendo un’ex area industriale. Il garage interrato è firmato da Teresa Sapey Localizzato a Elmas, in provincia di Cagliari, il progetto di housing firmato 2+1 officina architettura è stato realizzato per il promotore Edil.A. Il cantiere è stato terminato nel 2010. Un intervento di 9 alloggi per un costo di 850 euro al mq In corso i cantieri per le nuove case popolari nella periferia di Napoli progettate per il Comune da Cherubino Gambardella con Lorenzo Capobianco e Simona Ottieri: 200 alloggi a 700 euro al mq. Fine cantieri per maggio 2012 Sono in classe A gli 11 alloggi realizzati nel 2010 a San Pietro in Casale (Bologna) da Diverserighestudio (ora impegnato in una riqualifica di un comparto anni ’20 a Milano) per Immobiliare Agena. Il costo finale è di 1.400 al euro a mq Il nuovo complesso misto di edilizia residenziale e commerciale di Park Associati per Gruppo Fim si trova ad Azzate (Varese). Terminato nel 2011, conta 36 alloggi e ha un costo finale di 1.100 al metro quadrato Luca Molinari FOTO: PIERLUIGI DESSÌ FOTO: ANDREA MARTIRADONNA 2 PROGETTI E CONCORSI 30 GEN. - 4 FEB. 2012
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Page 1: Lusso o low cost, - WordPress.com · 2012-06-21 · re a Milano»: alcuni comparti (con centinaia di alloggi) come quello di Mab Arquitectura e Conzales Rossi Architetti Asso-ciati

Risparmio di costi, con-sumi e risorse. For-me semplici ma rea-lizzate con tecnologieinnovative. Soluzioni

progettuali che favoriscono ilrapporto tra interno ed ester-no. Partnership proficua tra com-mittenti, imprese e progettisti. Èquesto l’identikit delle ultime ca-se più interessanti costruite in tut-t’Italia.

Da Bolzano a Roma, dalla peri-feria di Milano a quella di Napo-li, si contano decine di nuovi edi-fici residenziali come quelli firma-ti da Piuarch a Segrate o da Che-rubino Gambardella nel napole-tano. Alloggi semplici inseriti inun sistema urbano attento aglispazi pubblici, integrati con servi-zi per i singoli residenti o per ilquartiere. Laboratori di successoma eccellenze: casi isolati chenon rispecchiano la tendenza piùdiffusa, che riescono comun-que a balzare agli occhi inun contesto di edilizia bana-le e convenzionale. Niente ache vedere con la periferiadi Madrid né per mix difirme né per innovazio-ne tipologica o per usodei materiali.

«Un paio d’anni fa– dice Luca Molinari,critico di architettura –sembrava ci fossero se-gnali promettenti grazie alla rin-novata attenzione per l’housingsociale. Ma non è accaduto. Siparlava di soluzioni miste dovel’housing individuale avrebbepotuto mischiarsi con il cohou-sing, soluzioni all’italiana senzaimmaginare un cohousing“duro”». Molinari spiega il con-cetto rimandando all’idea di unapossibile integrazione tra spaziopubblico e privato anche per in-centivare economie di scala.«Ma tutto questo non si è svilup-pato. C’è qualche caso di eccel-lenza ma manca una diffusione alarga scala».

«In occasione della Biennaledel 2008, con il padiglione italia-no curato da Francesco Garofalo– aggiunge il critico – tutti con-cordavamo sul fatto che il temadell’abitare fosse un problema ur-gente, tutti, dalla politica ai tecni-ci, se ne occupavano. Ma da allo-ra poco è cambiato».

Pier Paolo Tamburelli, classe1976, architetto socio dello stu-dio Baukuh, riflette il pensiero dinumerosi trentenni in cerca di oc-casioni professionali e con la vo-glia di sperimentare come si faall’estero. «Alcuni nostri colleghicome gli olandesi dello studioAtelier Kempe Thill – raccontaad esempio Tamburelli – hannosviluppato nuovi progetti residen-ziali studiando soluzioni che ridu-cono al minimo il rapporto trasuperficie esterna e volume co-struito con l’intento di ridurre icosti di costruzione, gestione edenergetici». Obiettivo? Tagliare,grazie a un buon progetto, e inve-stire su altre componenti, comefiniture e materiali. Questo perTamburelli è il compito che spet-ta ai tecnici: costruire pezzi dicittà senza sprecare risorse e «sen-za sottovalutare che anche un pro-getto non vistoso può essere un

lavoro corretto».S p e r i m e n t a z i o n i

soft. La situazione eco-nomica richiede una

nuova austerità che siriflette nel design dei

nuovi complessiresidenziali, com-presi quelli rea-lizzati all’Aquilae firmati daRuatti, Corvi-no + Multari,

Cherubino Gambardella, daigiovani di Diverserighestudio eda 2+1 officina architettura. For-me semplici che si distinguonoper l’uso del colore, edifici chepossono avvalersi del plus di spa-zi pubblici sicuri e confortevoli,di un mix sociale che migliora laqualità della vita. «Si possono rea-lizzare anche architetture norma-li, buone, ma con un occhio vigi-le sul processo».

Molinari ricorda a propositol’intervento promosso dalle coo-perative a Milano lungo via Fra-telli Zoia (90 alloggi in tre edifi-ci, due destinati alla proprietà euno all’affitto) dove si rileva unaforte partnership tra creatività ebusiness. Accanto alla realizzazio-ne di un nuovo quartiere si è pen-sato infatti di creare anche unprogetto parallelo, Zoia OfficineCreative, un incubatore di impre-se cooperative e di professionicreative, mettendo a disposizione

un laboratorio aperto per i giova-ni che si affacciano al mondo dellavoro in ambito creativo. Molina-ri osserva che qualcosa in più inquesti anni s’è fatto in termini direcupero del patrimonio. Non so-lo Cucinella per l’Aler (si veda«Progetti e Concorsi», n. 3/2012)ma altri progetti come quello fir-mato dai giovani di Diverserighe-studio che sempre a Milano sonostati incaricati per il recupero diun’area degli anni ’20 dove siprevede la realizzazione di uncomplesso con funzioni miste.

Milano in testa. Il capoluogolombardo si conferma la città-la-boratorio per eccellenza: basta ri-cordare le residenze di CitlyLifee le torri delle Varesine in corsodi realizzazione per un target me-dio-alto (per le quali sono statecoinvolte anche firme di livellointernazionale come Zaha Ha-did, Daniel Libeskind, ArataIsozaki, Arquitectonica), ma so-prattutto i tanti interventi di edili-zia sociale che, dopo quello mistorealizzato al Portello, hanno arric-chito la città. Il Comune di Mila-no aveva promosso due edizionidi concorsi di architettura «Abita-re a Milano»: alcuni comparti(con centinaia di alloggi) comequello di Mab Arquitectura eConzales Rossi Architetti Asso-ciati sono finiti, altri sono in can-tiere. La consegna del compartodi via degli Appennini, ad esem-pio, firmato dal team guidato dal-la romana Alessandra Macchio-ni, è in ritardo di 13 mesi.

Housing e concorsi. Concorsipubblici per nuove residenze so-no state promosse in Sardegna:l’Area, Azienda regionale perl’edilizia abitativa, ha pubblicatotre bandi per i concorsi di proget-tazione di alloggi di edilizia resi-denziale pubblica nei Comuni diLa Maddalena, Sassari e Orista-no. Di recente, poi, il Comune diAles ha bandito il concorso diprogettazione per 10 alloggi so-ciali. Frutto di un concorso (que-sta volta privato) vinto da Obr,uno dei primi sul tema dell’hou-sing, è poi il complesso residen-ziale Milanofiori2000.

Sempre a Milano stanno pertrasformarsi in realtà i progettifrutto di altrettanti concorsi priva-ti lanciati nel 2009 da PolarisInvestment Italia Sgr per due

programmi di social housing (siveda anche articolo a pagina 4).L’iniziativa dimostra che è ormairealtà la presenza nell’edilizia di“new comers”, come appunto lesocietà finanziarie, che stanno im-primendo un’accelerazione al-l’evoluzione di prodotto. E forsestanno anche dando una scossa almercato. Per esempio, la gara pri-vata di lavori a inviti bandita daPolaris per il cantiere milanese divia Cenni è stata aggiudicata aun’Ati di imprese trevigiane –Carron e Service Legno – chenon aveva mai realizzato nulladel genere in città, superando laconcorrenza delle imprese locali.

«Oggi è il mercato che ti imponei prezzi», dice chiaramente PaolaCarron, 43 anni, dell’omonimaimpresa di famiglia (120 milionidi fatturato e 200 dipendenti).Consumato il passaggio genera-zionale – oggi nell’impresa lavo-rano i cinque fratelli tra i 39 e i46 anni – l’impresa ha deciso dipuntare sull’edilizia residenzialedi qualità, sociale o meno. «Nelcaso di Milano – ci tiene a preci-sare Paola Carron – abbiamo fat-to i nostri calcoli, e avevamo unlimite sotto al quale non si potevaandare; abbiamo la certezza diportare avanti la gestione».

Fra i progetti derivati da con-

Dal Nord al Sud Italia gli esempi non mancano, ma sonogocce nel mare di un’edilizia convenzionale e anonima. Astimolare il cambiamento sono i concorsi di architettura ele Sgr immobiliari che scommettono sugli alloggi sociali

INCHIESTA HousingÈ la città lombarda la più attiva nella ricerca di modelli contemporanei

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■ A Torino è pronta la«casa-albero» di Luciano Pia.L’operazione si chiama25Verde e conta 63 alloggi ditagli diversi in classe A costruitia 2.200 euro/mq. A pianoterra, lo spazio comune è unbosco di 1.500 mq

■ Edilizia libera a Roma.L’intervento è stato promossoda Redeias e progettato daRedais e Studio Transit inun’area periferica della capitale,riconvertendo un’ex areaindustriale. Il garage interrato èfirmato da Teresa Sapey

■ Localizzato a Elmas, inprovincia di Cagliari, il progettodi housing firmato 2+1 officinaarchitettura è stato realizzatoper il promotore Edil.A. Ilcantiere è stato terminato nel2010. Un intervento di 9 alloggiper un costo di 850 euro al mq

■ In corso i cantieri per lenuove case popolari nellaperiferia di Napoli progettateper il Comune da CherubinoGambardella con LorenzoCapobianco e Simona Ottieri:200 alloggi a 700 euro al mq.Fine cantieri per maggio 2012

■ Sono in classe Agli 11 alloggirealizzati nel 2010 aSan Pietro in Casale(Bologna) daDiverserighestudio(ora impegnato inuna riqualifica di uncomparto anni ’20 aMilano) perImmobiliare Agena.Il costo finale è di1.400 al euro a mq

■ Il nuovocomplesso misto diedilizia residenzialee commerciale diPark Associati perGruppo Fim si trovaad Azzate (Varese).Terminato nel2011, conta 36alloggi e ha uncosto finale di1.100 al metroquadrato

■ Luca Molinari

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2 PROGETTI E CONCORSI 30 GEN. - 4 FEB. 2012

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corsi il più innovativo ed efficaceè quello di Bolzano, dove si staconcludendo uno degli esperimen-ti più riusciti a livello nazionale:il quartiere Casanova, voluto dal-l’amministrazione comunale conun concorso di progettazione peril masterplan dell’area, vinto daFrits van Dongen, conta otto iso-lati residenziali per un totale dicirca mille alloggi. Qualità diffu-sa, sensibilità al risparmio energe-tico, attenzione all’integrazionesociale, sono i punti forti dell’ope-razione, che ha fatto leva anchesulla partecipazione degli abitantiattraverso una serie di workshop.Fra i progettisti coinvolti, Labo-

ratorio di Architettura, Sieg-friend Delueg, Cdm ArchitettiAssociati, Christoph Mayr Fin-gerle che hanno lavorato perl’Istituto per l’edilizia sociale del-la Provincia di Bolzano, per Con-fcooperative e Lega Coop bund.

Committenza privata. InLombardia Park Associati ha direcente terminato il complesso re-sidenziale e commerciale ad Az-zate (Varese) per Fim Group eCamillo Botticini di Abda ha rea-lizzato per Europa Risorse un edi-ficio classe A nell’ex area Berar-di a Brescia. Nel Nord-est tra lenuove residenze si ricordano quel-le di C+S Associati a Pordenone

per San Giorgio (Rizzani de Ec-cher e Prospettiva) e di MatteoThun a Motta di Livenza perl’Ater. Alcuni progetti sono infieri per conto di Immobiliare Ve-neziana a Mestre.

Risparmio energetico. Se ilprogetto è efficiente non di radosi riesce a strappare un aumentodi cubatura. Ad esempio a Selvi-no nel bergamasco ma anche aLecce (si veda «Progetti e Con-corsi» n. 3/2012). In provincia diBologna Diverserighestudio è au-tore di un progetto pilota di hou-sing, sviluppato in convenzionecon il Comune di San Pietro inCasale e con committenza priva-

ta: la convenzione ha consentitodi avere un incentivo in edificabi-lità a patto di certificare l’edifi-cio in classe A con CasaClima emonitorare i consumi per i primi3 anni di vita. Questo ha permes-so all’investitore di calmierare iprezzi a vantaggio dell’utente fi-nale, che ha comperato alloggi inclasse A a cifre molto vicine aquelle dell’edilizia più tradiziona-le.

Low cost. L’insediamento diresidenze popolari nel quartiereChiaiano-Piscinola di Napoli, rea-lizzato da Cherubino Gambardel-la con Lorenzo Capobianco eSimona Ottieri, le case a Elmasdi 2+1 officina architettura, ilcomplesso di case popolari a Mot-ta di Livenza concepito da Mat-teo Thun, sono tutti progettiche non superano i milleeuro al metro quadrato.Grazie alla semplifica-zione formale, all’impie-go di materiali e di tec-nologie facilmente repe-ribili sul territorio,all’uso di soluzio-ni prefabbricatecon la conseguen-te contrazione deitempi di cantiere.

Iniziative. AbitarEcocostruire,Ecoluoghi_2011, Housing Con-test, Progetto Housing Sociale eAAAarchitetticercasi. Sono que-ste le più interessanti iniziativepromosse negli ultimi anni da pri-vati, da associazioni come Le-gambiente o come le cooperative,o ancora da fondazioni come Cari-plo per promuovere l’architetturanel residenziale. Operazioni mira-te a far lavorare progettisti e im-prese, com’è per il repertorio diprogetti-modello (Housing Con-test) promosso dall’Assimpredilcon Comune e Ordine degli archi-tetti, o a selezionare attraverso lostrumento del concorso le soluzio-ni, più innovative e sperimentali,attraverso la selezione tra più pro-poste, com’è stato per Abitareco-struire. Quest’ultimo è un concor-so lanciato nel 2009 da Legam-biente e Legacoop per realizzaretre interventi residenziali per con-to delle coop: un’operazione vir-

tuosa che si è però arenata tralentezze amministrative e incer-tezze politiche. A distanza di treanni dalla scelta del progetto vin-citore, per le tre aree di Tricase,Foligno e Pesaro, non è ancoraavviato un cantiere. A Tricase,nel leccese, a causa del susseguir-si di diverse amministrazioni, esoprattutto con il cambio dei refe-renti politici, l’operazione è statapiù volte rinviata.

«Oggi il Comune è ancora sot-to commissario e con “volontàpolitiche” difficili da interpreta-re», dice Livio Pilot, direttore Le-gacoop Abitanti. A Tricase, entrofebbraio la coop La Casa valuteràla nuova proposta presentata daiprofessionisti.

Va un po’ meglio negli altridue siti. A Pesaro il pro-

getto della coop Villag-gio dell’Amicizia ha ot-tenuto il permesso di co-struire, anche se il pro-getto, a causa delle ri-strettezze economiche edel mutare della doman-

da, è stato semplifi-cato rispetto aquello del concor-so. A Foligno i la-vori coordinati dal-

la Cooperativa Umbria Casa so-no iniziati ad agosto 2011 mapoco dopo sono stati sospesi acausa di un problema di inquina-mento delle falde.

Flop. Non mancano episodi diedilizia residenziale banali. Casinei quali la qualità architettonicaè completamente assente, ed è as-sente l’integrazione nel quartiere.Luoghi che spesso si trasformanoin sacche di emarginazione esclu-se dal rapporto con la città. Ma cisono anche progetti di buona qua-lità dove ci si è dimenticati dellamanutenzione nel tempo. Un in-successo in questo senso è il Vil-laggio Olimpico di Torino realiz-zato nel 2006 e riconvertito poi inalloggi sociali e non.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PAOLA PIEROTTIFRANCESCA ODDO

MASSIMO FRONTERA

■ Sono stati ultimati iprimi quartieridell’operazione «Abitarea Milano 1». Nella fotoin alto un complessofirmato da ConsalezRossi e VudafieriSaverino. Sono invece incantiere quelli dellaseconda fase «Abitare aMilano 2». Nella fotol’intervento firmato daAlessandra Macchioni: 13mesi in ritardo rispetto alcronoprogramma ma saràpronto entro il 2012

■ Il complesso di piazzaMolino a Cosenza, suprogetto di Corvino+Multariper Molino Bruno, è statoinaugurato nel 2010. Sitratta di 70 alloggi per uncosto finale pari a 1.100euro al metro quadrato

■ Alla fine del 2011 sono staticonsegnati i primi appartamentidel complesso EA8 (quartiereCasanova, Bolzano) diLaboratorio di Architettura perl’Ipes della Provincia autonomadi Bolzano: 85 alloggi con uncosto di 1.017 euro al mq

■ A Crema Polaris hapromosso e realizzato90 alloggi in classeA, con servizi epiazza pubblica.Progetto di D2uDesign to Userscon JTS Engineering

■ Per l’Azienda territorialedell’edilizia residenziale diTreviso, l’architetto MatteoThun ha realizzato nel 2010 uncomplesso di 12 case popolari aMotta di Livenza (Treviso) conun costo di 995 euro al metroquadrato

■ Classe A per il complessoresidenziale da 159 alloggi diCamillo Botticini di Abda perun’iniziativa immobiliare diEuropa Risorse a Brescia. Èstato concluso nel 2010. Ilcosto complessivo è stato di 18milioni di euro

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■ Sono in classe A anche glialloggi realizzati dal gruppoForesta a Lecce, in sostituzionedi un fabbricato esistentedemolito. Case green chegrazie al rispetto del protocolloItaca hanno usufruito di unbonus volumetrico

■ Per il dipartimento dellaProtezione civile, nel 2010RuattiStudio ha realizzatoall’Aquila tre nuovi complessi diedifici residenziali per un totaledi 132 alloggi.Il costo complessivo superai 12 milioni di euro

■ Edilizia convenzionata adalta efficienza energetica aRavenna con il progettoultimato nel 2011 di CinoZucchi (Zucchi & Partners).L’operazione rientra in unpiano più ampio dirivitalizzazione della Darsena

■ Paola Carron

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