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LUTTO E SPIRITUALITA’ Don Alessandro Barban ne parla al ... · 'Smart cities' e tecnologie...

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Periodico dell’Università di Ferrara Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011 LUTTO E SPIRITUALITA’ Don Alessandro Barban ne parla al ciclo di conversazioni sull’elaborazione del lutto Nella foto: Alessandro Barban Mercoledì 5 marzo, alle ore 20.45 nell’Aula Magna Drigo del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara (via Paradiso, 12), don Alessandro Barban, priore generale dei monaci camaldolesi, affronterà il complesso tema del lutto e spiritualità. Si tratta dell’ultimo appuntamento del nuovo ciclo di conversazioni sull’elaborazione del lutto nell’ambito del progetto Uno sguardo al cielo, coordinato da Paola Bastianoni, docente di Psicologia dinamica dell’Università di Ferrara, Chiara Baiamonte, Psicoterapeuta e Paolo Panizza, Amministratore Unico di AMSEF Srl. Seminario aperto a tutti e gratuito. Le conferenze saranno trasmesse anche in diretta streaming, con la possibilità di inviare messaggi e rivolgere domande direttamente ai relatori , dalla pagina http://seatv.unife.it. E’ gradita l’iscrizione, inviando una mail a [email protected] http://www.unosguardoalcielo.com/ Alessandro Barban. Dopo gli studi classici, ha conseguito la laurea in Lettere all'Università degli Studi di Bologna. Entrato a Camaldoli, è monaco camaldolese dal 1984. Ha studiato teologia al Pontificio Ateneo S. Anselmo e alla Pontificia Università Gregoriana (Roma). Dal 2001 al 2008 è stato professore di teologia sistematica al Pontificio Ateneo S. Anselmo. Svolge un'intensa attività di conferenziere affrontando temi di teologia, filosofia e di attualità politica. Attualmente è priore generale dei monaci camaldolesi. Per informazioni: Maria Grazia Campantico 3351409739 [email protected] Ferrara, 3 marzo 2014
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Periodico dell’Università di Ferrara Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011

LUTTO E SPIRITUALITA’ Don Alessandro Barban ne parla

al ciclo di conversazioni sull’elaborazione del lutto

Nella foto: Alessandro Barban

Mercoledì 5 marzo, alle ore 20.45 nell’Aula Magna Drigo del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara (via Paradiso, 12), don Alessandro Barban, priore generale dei monaci camaldolesi, affronterà il complesso tema del lutto e spiritualità.

Si tratta dell’ultimo appuntamento del nuovo ciclo di conversazioni sull’elaborazione del lutto nell’ambito del progetto Uno sguardo al cielo, coordinato da Paola Bastianoni, docente di Psicologia dinamica dell’Università di Ferrara, Chiara Baiamonte, Psicoterapeuta e Paolo Panizza, Amministratore Unico di AMSEF Srl.

Seminario aperto a tutti e gratuito. Le conferenze saranno trasmesse anche in diretta streaming, con la possibilità di inviare messaggi e rivolgere domande direttamente airelatori , dalla pagina http://seatv.unife.it. E’ gradita l’iscrizione, inviando una mail a [email protected]

http://www.unosguardoalcielo.com/

Alessandro Barban. Dopo gli studi classici, ha conseguito la laurea in Lettere all'Università degli Studi di Bologna. Entrato a Camaldoli, è monaco camaldolese dal1984. Ha studiato teologia al Pontificio Ateneo S. Anselmo e alla Pontificia UniversitàGregoriana (Roma). Dal 2001 al 2008 è stato professore di teologia sistematica al Pontificio Ateneo S. Anselmo. Svolge un'intensa attività di conferenziere affrontando temidi teologia, filosofia e di attualità politica. Attualmente è priore generale dei monaci camaldolesi.

Per informazioni: Maria Grazia Campantico 3351409739 [email protected]

Ferrara, 3 marzo 2014

Periodico dell’Università di Ferrara Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011

Presentati i risultati Telethon: grazie alle donazioni dei ferraresi raccolti 70mila euro per la ricerca

70 mila euro. E’ questa la cifra a cui ammontano i fondi raccolti da Telethon a Ferrara nel 2013, grazie alla sensibilità e generosità dei ferraresi che con le loro donazioni ogni anno sostengono la ricerca scientifica per offrire una speranza alle persone affette dalle malattie genetiche rare. Ed è proprio a loro, a tutti i cittadini, ai volontari che si prodigano quotidianamente per raggiungere questi importanti risultati e a tutti i partner, che è andato il ringraziamento in conferenza stampa di Claudio Benvenuti, coordinatore provinciale di Telethon. “Nel 2013 – afferma Benvenuti – c’è stato un calo della raccolta fondi rispetto all’anno precedente in cui avevamo raccolto circa 140 mila euro. Questo perché nel 2012 ci fu una donazione di 60 mila euro da parte di una sola azienda, che nel 2013 non è riuscita a fare alcuna donazione. Ma il risultato è comunque da considerarsi rilevante proprio perché ottenuto in un anno in cui la crisi si è fatta sentire pesantemente anche nella nostra provincia”. “Dal 1990 ad oggi – prosegue Benvenuti – i numeri della ricerca scientifica Telethon sono davvero importanti: 394 milioni di euro investiti sui progetti di ricerca delle malattie genetiche; 1547 Ricercatori finanziati; 2477 progetti finanziati per lo studio di 455 malattie genetiche e 9386 articoli scientifici pubblicati”. Anche l’Assessore Comunale Deanna Marescotti ha sottolineato l’importanza dei contributi di tutti… “Nonostante le difficoltà economiche rendano sempre più difficile per i cittadini e per le

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aziende fare donazioni, è necessario ricordarsi che anche il più piccolo contributo a Telethon rappresenta per tante persone affette da patologie rare l’unica possibilità e speranza”. Ad intervenire anche Francesco Di Virgilio, Delegato del Rettore alla ricerca, trasferimento tecnologico, spin-off, brevetti e ricercatore Telethon – “Telethon ha il grande merito di svolgere da sempre una forte ed importante attività di sensibilizzazione nei confronti della città, attività che altri enti ed associazioni non hanno saputo svolgere con la stessa capillarità. La divulgazione scientifica dei risultati raggiunti e degli obiettivi è fondamentale per far crescere la consapevolezza e la fiducia nei cittadini che da sempre rispondono attraverso donazioni che per ogni malato rappresentano un futuro di speranza e l’opportunità di avvicinarsi ad una cura”. Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 - 338/6195391 Ferrara, 3 marzo 2014

Periodico dell’Università di Ferrara Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011

I Pinocchi della Scienza di Stefano Ossicini La conferenza venerdì 7 marzo ai Venerdì dell’Universo

e sabato 8 la presentazione del libro all’IBS.it con Unife in libreria

Stefano Ossicini

Una serata dedicata ai Pinocchi della Scienza, quella di venerdì 7 marzo alle ore 21 alla Sala Estense, (piazza Municipale), per il quarto Appuntamento de “I Venerdì dell’Universo” con Stefano Ossicini, ordinario di fisica sperimentale dell´Università di Modena e Reggio Emilia che parlerà di diverse vicende di frodi, errori, casualità, interessi nella ricerca scientifica degli ultimi cento anni, tutte storie narrate nel suo libro L’Universo è fatto di storie non solo di atomi, Neri Pozza, 2012. Il volume sarà presentato il giorno successivo, sabato 8 marzo alle ore 17,30 presso la libreria "IBS.it" di Ferrara nell’ambito di “Unife in libreria”, nuova iniziativa dell'Ufficio Comunicazione ed Eventi rivolta a tutta la comunità universitaria e non solo. A discutere con l’autore sarà Andrea Maggi, Responsabile dell’Ufficio Comunicazione ed Eventi dell’Università di Ferrara Come anticipa Ossicini “Il successo e la credibilità della scienza sono ancorate alla buona volontà dello scienziato di esporre le proprie idee e i propri risultati alla verifica indipendente e alla replica degli altri scienziati - il che richiede un completo e aperto scambio di dati, di procedure e di materiali - e di abbandonare o modificare le conclusioni accettate dopo un confronto con evidenze sperimentali più complete e affidabili. L'aderenza a questi principi fornisce un meccanismo per l'autocorrezione che è il fondamento della credibilità della scienza. Non sembra esserci spazio per illusioni, feroci controversie, manipolazioni. Ma questo meccanismo funziona ancora al meglio? Avvenimenti recenti mostrano che notevoli crepe si stanno aprendo”. ”Anche se ogni episodio si può leggere come un racconto indipendente – conclude Ossicini - è dal confronto tra vecchie e nuove storie che si può affrontare il problema del rapporto tra gli errori, le frodi e la struttura stessa della ricerca scientifica”. Diretta streaming all’indirizzo http://web.unife.it/unifetv/universo.html e indirizzo mail [email protected] a disposizione di chiunque voglia rivolgere domande. Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 - 338/6195391 Ferrara, 5 marzo 2014

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Nuovo appuntamento con i Colloqui dello IUSS Giovedì 6 marzo alle 16 la conferenza “Informazione come Interscienza”

Nuovo appuntamento domani, giovedì 6 marzo, alle ore 16 nella sede dell’Istituto Universitario di Studi Superiori IUSS-Ferrara 1391, (via Scienze, 41/b), con i Colloqui dello IUSS. Quest’anno gli incontri, curati da Paola Spinozzi, Ricercatrice del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara, sono dedicati all’Interculturalità nelle discipline scientifiche e umanistiche. “Informazione come Interscienza”. E’ questo il titolo dell’appuntamento che vedrà come relatori Marco Chiani Professore ordinario dell’Università di Bologna che parlerà di Informazione, Comunicazione, Sequenze: dal linguaggio al DNA, e Raffaele Tripiccione, Professore ordinario del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara che interverrà sul tema Da Physical Review a Le Scienze: pericolose avventure di viaggio dell’informazione scientifica. A presiedere l’incontro sarà Valeria Ruggiero, Professore ordinario del Dipartimento di Matematica e Informatica di Unife. “Il termine interculturalità – afferma Paola Spinozzi – intende evidenziare, oltre all’interazione fra culture esplorata dalle discipline demo-etno-antropologiche, l’accezione di confronto fra diversi sistemi di pensiero. Tanto i saperi scientifici quanto i saperi umanistici, infatti, sono sistemi di conoscenza e rappresentazione. In tale prospettiva, interculturalità indica le relazioni dialettiche fra scienziati e umanisti e fra i loro rispettivi metodi d’indagine. Collocando la ricerca in una prospettiva di interscambio, emergono le correlazioni e risaltano le specificità, poiché il dialogo fra le discipline accresce la consapevolezza delle categorie concettuali e degli strumenti ermeneutici che distinguono ognuna. Parlare di ‘intercultura’ significa dunque comprendere l’autonomia e la sinergia degli specifici discorsi disciplinari attraverso i quali scienziati e umanisti contribuiscono alla produzione di cultura”. Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 - 338/6195391 Ferrara, 5 marzo 2014

Periodico dell’Università di Ferrara Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011

PRESENTATOILPROGETTOCLARA

'Smart cities' e tecnologie innovative al servizio delle città

Nella foto: un momento della presentazione

Si è tenuta lunedì 3 marzo 2014, nella sala del Consiglio Comunale di Ferrara (p.zza Municipio, 2), la presentazione pubblica del progetto CLARA (CLoud plAtform and smart underground imaging for natural Risk Assessment), a cui sono intervenuti i sindaci, tecnici e operatori delle città e delle aziende coinvolte, insieme al Rettore e a docenti dell'Università di Ferrara. Il progetto, che ha ottenuto il finanziamento del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, è finalizzato allo sviluppo di sensori, tecnologie e sistemi innovativi per la diagnostica non invasiva del sottosuolo per la mitigazione del rischio sismico e idrogeologico e individua come tre casi di studio i territori comunali di Ferrara, Matera ed Enna. Si tratta di una grande opportunità che prevede per Ferrara, come per le altre realtà territoriali partner del progetto, la redazione di un piano di prevenzione del rischio sismico e di salvaguardia di beni architettonici e monumentali. "Il progetto CLARA è un'iniziativa di respiro nazionale - ha affermato durante il convegno l'Assessora all'Ambiente del Comune di Ferrara Rossella Zadro - infatti potremo realizzare le azioni messe in campo grazie alla vincita di un bando nazionale istituito dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Ferrara e Matera hanno deciso di unire esperienze e progetti riguardanti la tematica 'Sicurezza del Territorio' e questa scelta sinergica di grande valore culturale ha permesso al progetto di aggiudicarsi la seconda posizione nella categoria. Il tema centrale di questa iniziativa riguarda la valutazione dei rischi sismici e idrogeologici presenti sul territorio che verranno analizzati con metodo sistematico e con l'ausilio di una forte componente tecnologica che farà da collante a tutto

Periodico dell’Università di Ferrara Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011

il meccanismo di ricerca. L'avvento e la costruzione di una 'smart city' ferrarese adattata alle nuove esigenze del territorio ha l'intento di creare, attraverso una serie di azioni coordinate, la conoscenza e l'informazione dei cittadini riguardo le tematiche ambientali e i rischi connessi. Il cittadino informato dovrà diventare anche un valido supporto e un buon alleato dell'Amministrazione comunale per l'interpretazione dei segnali di rischio esistenti". Il Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani ha affermato a questo proposito nel corso del dibattito "che la cittadinanza, per essere parte integrante e attiva del meccanismo, ha bisogno di riappropriarsi della storia sociale che la accompagna e sta alla base di tutto. Dobbiamo prendere coscienza della realtà di ieri ma soprattutto di quella attuale per essere pronti ad agire in situazioni che non ci sono familiari. Il Comune ha già intrapreso attività e percorsi che consentiranno alla rete informativa di crescere e ampliarsi sempre di più; laboratori ed esercitazioni fatte nelle scuole ne sono un esempio pratico. A supportare il ricco sistema informativo che prevede una collaborazione diretta e democratica tra Stato, Enti e cittadini, la segnalazione e la diffusione delle notizie deve essere semplice e immediata. Clausola fondamentale: un linguaggio accessibile, chiaro, alla portata di tutti". Il Rettore dell'Università di Ferrara Pasquale Nappi, ha sottolineato che "il maggior punto di forza di questa nuova progettualità è la stretta collaborazione fra tutti i partner, ovvero privati, enti di ricerca ed enti pubblici. Diverse realtà come aziende e istituzioni, dislocate su tutto il territorio nazionale, hanno l'obbiettivo di convergere nella stessa direzione di ricerca per raggiungere quelle politiche e quelle azioni in grado di migliorare la vita delle comunità di riferimento. L'unione delle forze può portare a risultati scientifici mai raggiunti, ecco perché puntiamo tutto sulle sinergie". LA SCHEDA DEL BANDO E DEL PROGETTO C.LA.R.A. Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) ha finanziato il 19 febbraio 2014 i progetti selezionati sul Bando Nazionale "Smart Cities and Communities" (D.D. n. 391/Ric del 5 luglio 2012). Il Progetto "CLARA - CLoud plAtform and smart underground imaging for natural Risk Assessment", finalizzato allo sviluppo di sensori, tecnologie e sistemi innovativi per la diagnostica non invasiva del sottosuolo per la mitigazione del rischio sismico e idrogeologico in aree urbane, è una delle due proposte selezionate per tematica "Sicurezza del Territorio". Questo risultato è particolarmente significativo poiché il bando MIUR è stato molto competitivo. La Commissione di valutazione, strutturata in 16 panel tematici, formata da 35 esperti, ha lavorato in sessioni a distanza per poter beneficiare, in tutte le fasi, del contributo continuativo e necessario dei 17 membri internazionali selezionati nell'ambito dell'albo esperti della Commissione Europea. Le proposte sono state sottoposte a una rigorosa valutazione comparata, che ha portato alla formulazione del giudizio per ogni singolo progetto di ricerca. Il progetto, il cui valore si aggira complessivamente attorno ai 20 milioni di euro finanziati in gran parte con risorse del MIUR, vede quale soggetto promotore il CNRIMAA ed un partenariato misto pubblico-privato costituito da Centri di Ricerca (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Osservatorio Geofisico Sperimentale di Trieste), Università (Università di Ferrara, Università La Sapienza di Roma, Università di Catania, Università di Enna), grandi imprese (tra le quali e-Geos, Meridionale Impianti,

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Sidercem, IDS, Gruppo HERA) e PMI (Tecnoin, Sinergis, altre) con forte propensione all'innovazione ed un sistema di stakeholders (Comune di Ferrara, Comune di Matera, Protezione Civile della Provincia di Enna) capace di esprimere una domanda "Intelligente" e con forti contenuti tecnologici. Il progetto individua tre casi di studio su cui sperimentare e promuovere l'utilizzo di un sistema innovato integrato per la gestione dei rischi naturali in ambiente urbano e periurbano: uno nella Città di Ferrara, interessata a redigere un adeguato piano per prevenzione del rischio sismico e di salvaguardia di beni architettonici e monumentali, uno nella Città di Matera, interessata allo studio del sottosuolo urbano nel centro storico dei Sassi ed il terzo nell'area della Provincia di Enna per la mitigazione del rischio idrogeologico. L'obiettivo principale del progetto è la mitigazione degli effetti dei dissesti idrogeologici e sismici, che interessano i centri abitati, mediante l'acquisizione di una maggiore conoscenza del territorio. Cambiamenti climatici e progressiva antropizzazione del suolo, infatti, hanno reso le nostre città sempre più vulnerabili alle calamità naturali. CLARA sperimenterà nuove tecnologie osservative (in-situ e remote) ed ICT per il rafforzamento delle capacità sociali per affrontare i rischi naturali in ambiente urbano. CLARA svilupperà smart technology diffuse che consentano la gestione e la condivisione di informazioni complesse, quali le basi di dati relative alla reale esistenza e consistenza dei livelli di pericolosità dei fenomeni idrogeologici e sismici e di vulnerabilità delle risorse esposte nelle aree urbanizzate, adottando i paradigmi open-government ed opendata, anche per il coinvolgimento attivo della popolazione alla percezione, comunicazione e mitigazione dei rischi naturali, per lo sviluppo di comunità resilienti agli effetti dei cambiamenti climatici e per una consapevole partecipazione pubblica alle politiche ambientali. CLARA pone al centro l'esploratore urbano: l'uomo in mobilità ed in perenne connessione ad internet che i dispositivi a realtà aumentata non solo rendono sempre informato di ciò che avviene attorno a lui, ma che gli permettono anche di condividere in tempo reale quanto dai lui osservato. L'efficacia dei risultati della ricerca verranno verificati e dimostrati in un contesto urbano attraverso dei Living Labs come strumento all'interno di interventi coerenti con la strategia delle Smart Cities. La proposta adotta un approccio sistemico per realizzazione di un infrastruttura open per la rappresentazione di dati spaziali (SDI) e per la caratterizzazione delle principali proprietà fisiche di suolo e sottosuolo basato sulla piena integrazione delle più moderne tecnologie geofisiche di esplorazione del sottosuolo (es. tomografia sismica attiva e passiva, tomografia a microonde, tomografia di resistività), sensoristica avanzata (es. fiber optics, MEMS, sciami UAV) e tecnologie ICT (es: open Cloud, spatio temporal reasoning, web-gis, web-services, web-sensors) per la visualizzazione e la modellazione di dati geologici e geofisici del sottosuolo.

Ferrara, 3 marzo 2014

Maria Grazia Campantico

Periodico dell’Università di Ferrara Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011

VENERDÌ 23 MAGGIO TORNA IN UNIFE "BIMBI IN UFFICIO CON MAMMA E PAPÀ"

Torna all’Università di Ferrara “Bimbi in ufficio con mamma e papà”, l'iniziativa nazionale promossa da Il Corriere della Sera, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Politiche della Famiglia, che nella giornata di venerdì 23 maggio 2014 coinvolgerà sedi di lavoro pubbliche e private di ogni Regione italiana. La Delegata del Rettore per le Pari Opportunità, il Comitato Pari Opportunità ed il Comitato Unico di Garanzia, in collaborazione con l’Ufficio Comunicazione ed eventi dell'Ateneo, propongono anche quest’anno a tutta la comunità accademica di aderire all'evento, che si configura come una vera e propria giornata di attenzione al sociale e alla conciliazione fra lavoro e famiglia, con l’obiettivo di avvicinare i propri figli all’ambiente dove quotidianamente i genitori lavorano, trascorrendovi spesso la maggior parte della propria giornata. Ecco le novità di questa nuova edizione. Il 2014 è l’anno europeo della conciliazione tra vita professionale e vita familiare e il simbolo della campagna di comunicazione è un’allegra famiglia di pinguini. L’iniziativa è stata denominata “Anno del Pinguino”, specie che, per natura, mette in atto strategie di condivisione dei carichi di cura: mentre un genitore bada ai cuccioli, l’altro si occupa di procurare cibo; al ritorno dalla pesca, i genitori si scambiano quindi i ruoli… Come spiega Cristiana Fioravanti, Delegata del Rettore per le Pari Opportunità, “ per valorizzare ogni componente della famiglia, quest’anno sono invitati a partecipare

Periodico dell’Università di Ferrara Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011

all’iniziativa, oltre ai nostri bimbi, anche tutte le persone vicine a noi, quelle che più fanno parte della nostra quotidianità, perché contribuiscono con il loro supporto all’organizzazione spesso complessa della nostra vita” Il programma prevede: ・ 8.00-8.30: arrivo in ufficio dei bambini con i genitori, conoscenza dei colleghi, del luogo e dell'organizzazione del lavoro di mamma e/o papà; ・ 10.30: ritrovo in Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza (Palazzo Trotti-Mosti, c.so Ercole I d'Este n.37), per assistere ad una breve lezione sul tema “Un’allegra famiglia di pinguini”, con proiezioni filmiche e installazioni fotografiche, a cura del geologo Umberto Simeoni e dello psicologo clinico Stefano Caracciolo; ・ 11.30: presentazione degli elaborati realizzati a casa dai bambini, ispirati al tema familiare dei pinguini (l’idea è quella di spiegare che la famiglia dei pinguini è per la società un utile esempio, essendo estremamente specializzata nella suddivisione dei carichi di lavoro e di cura, per far comprendere che la collaborazione in famiglia da parte di tutti i componenti può risultare utile per una vita quotidiana migliore); ・ 12.00 rinfresco per i bimbi nel giardino o, in caso di maltempo, in una sala interna dello stesso Palazzo Trotti-Mosti. L’iniziativa rientra nel Piano di Azioni Positive d’Ateneo per il triennio 2014-2016, volto a garantire le pari opportunità, a promuovere attività in merito al benessere organizzativo ed a rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione della parità. Per iscriversi compilare la scheda di adesione al link: http://www.unife.it/ateneo/organi-universitari/Consiglio-parita/bimbinufficio

Ferrara, 3 marzo 2014

Maria Grazia Campantico

Periodico dell’Università di Ferrara Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011

SI CONCLUDE CON ALESSANDRO BARBAN IL SECONDO CICLO DI CONVERSAZIONI

SULL’ELABORAZIONE DEL LUTTO

Si è concluso ieri, mercoledì 5 marzo 2014, il secondo ciclo di conversazioni sull’elaborazione del lutto, frutto del progetto Uno sguardo al cielo, promosso e coordinato da Paola Bastianoni, docente di Psicologia dinamica dell’Università di Ferrara, Chiara Baiamonte, Psicoterapeuta e Paolo Panizza, Amministratore Unico di AMSEF Srl. Ospite dell’ultimo incontro don Alessandro Barban, priore generale dei monaci camaldolesi, che ha affrontato il complesso tema del lutto e spiritualità, fra i banchi dell’Aula Drigo del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo, in presenza di una folta platea di cittadini.

Incontriamo gli organizzatori.

Com’è nato il progetto?

“Uno sguardo al cielo è un percorso nato in condivisione con la cittadinanza, con l’obiettivo di familiarizzare con una separazione definitiva come è l’esperienza della morte, offrendo consigli su come affrontare, senza temere, i distacchi cui la vita ci sottopone quotidianamente e che spesso affrontiamo in maniera inesperta. Il messaggio di questa iniziativa è che aumentare quindi la consapevolezza che ogni timore, se viene condiviso e se ha possibilità di essere ascoltato e narrato, fa molto meno male che affrontato in solitudine”.

Quali sono le novità introdotte da questa seconda edizione? “ L’anno scorso, durante i nostri sei incontri, integrati da proiezioni filmiche, tenuti da psicologi e psicoterapeuti dell’Ateneo e di tutta la regione, abbiamo registrato una partecipazione molto nutrita. Considerato il riscontro, abbiamo deciso quest’anno di riproporre l’iniziativa, arricchendo il nuovo programma con due ulteriori incontri, per un totale di otto appuntamenti aperti alla città, che si sono susseguiti da novembre scorso per

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concludersi ieri, registrando una partecipazione sempre importante da parte della comunità accademica e di tutta la città”. Quali le tematiche affrontate? “Nel corso di questo secondo ciclo, sono stati sviluppati temi quali l’ eutanasia, la perdita di un figlio, il racconto della morte ai bambini, la spiritualità e la ritualità del lutto, partendo dalla presentazione di saggi e volumi con il prezioso contributo degli autori. Tutti gli ospiti, a diverso titolo ed in linea con il proprio percorso personale, da un punto di vista più strettamente professionale, privato o spirituale, hanno raccontato il lutto, faccenda interamente umana, seguendo un unico fil rouge: la consapevolezza che non è la distrazione dalle emozioni dolorose o la rimozione dell’idea della morte che consente di gestire e sostenere la crisi dovuta alla perdita, ma che solo attraverso l’educazione ai sentimenti legati a questa inevitabile fase della vita e la sperimentazione non privatizzata del vuoto e dell’assenza, si possa elaborare il dolore e dare nuovo spessore alla propria esistenza”. Il bilancio di questa seconda edizione? “Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti anche da questa seconda esperienza. Un bilancio, quindi, positivo fatto di conversazioni attese e desiderate, perché percepite come un momento condiviso di riflessione sulle dolorose tematiche del lutto e dell’educazione al suo superamento, per un territorio – tra l’altro - come il nostro che ha subito con il terremoto, un’ esperienza di morte collettiva”. Progetti per il futuro? “Ripeteremo senza dubbio l’esperienza.. stiamo già lavorando al terzo ciclo, con un programma altrettanto ricco di novità.. ”. Tutti gli incontri sono stati trasmessi anche in diretta streaming, con la possibilità di inviare messaggi e rivolgere domande direttamente ai relatori, dalla pagina http://seatv.unife.it. http://www.unosguardoalcielo.com/ Ferrara, 6 marzo 2014

Maria Grazia Campantico

Periodico dell’Università di Ferrara Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011

Primo Appuntamento di “Unife in Libreria” nuovo ciclo di incontri con l’autore

Stefano Ossicini dialoga con Andrea Maggi sul libro "L'universo è fatto di storie e non solo di atomi”

Stefano Ossicini Andrea Maggi

Negli ultimi anni false scoperte, errori, risultati esagerati sono così aumentati che molti osservatori hanno concluso che non solo i truffatori debbano essere scovati e puniti, ma che la stessa struttura della ricerca scientifica sia da porre sotto indagine. "L'universo è fatto di storie e non solo di atomi”, Neri Pozza, 2012, narra un secolo di storie controverse, frodi, errori, illusioni prese dal fronte della scienza: dai raggi N alle nanotecnologie, dalla natura della luce ai nuovi elementi chimici, dalle forme dell'acqua alle energie inesauribili. Sabato 8 marzo alle 17,30 presso la libreria "IBS.it" di piazza Trento e Trieste a Ferrara, l'autore Stefano Ossicini, ordinario di Fisica Sperimentale all'Università di Modena-Reggio Emilia, ne discuterà con Andrea Maggi, responsabile dell’Ufficio Comunicazione ed Eventi dell’Università di Ferrara. L'iniziativa sarà presentata dal Prof. Mauro Savrie', curatore responsabile de "I Venerdi' dell'Universo". Con questo appuntamento, prende l’avvio “Unife in libreria”, la nuova iniziativa dell'Ufficio Comunicazione ed Eventi rivolta a tutta la comunità universitaria e non solo. Si tratta di un ciclo di veri e propri “incontri con l’autore”, nel corso dei quali verranno anche discusse le tematiche e gli aspetti scientifici affrontati nei volumi che saranno di volta in volta presentati. L’iniziativa prosegue e consolida un già avviato rapporto di collaborazione con le librerie cittadine, sempre con l’intento di valorizzare le relazioni tra Università e sistema- città, nell’ottica di Ferrara città universitaria. Ecco i successivi appuntamenti:

Venerdì 21 Marzo alle ore 18, presentazione del volume di Leonardo Castellani e Giulia Alice Fornaro, Teletrasporto. Dalla Fantascienza alla realtà, presenta Carlotta Cocchi

Mercoledì 26 marzo alle ore 18, presentazione del volume di Eleonora Polo, C’era una volta un polimero, presenta Maria Grazia Campantico

Periodico dell’Università di Ferrara Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011

Venerdì 18 Aprile alle ore 18 , presentazione del volume di Chiara Ceci, Emma Wedgwood Darwin. Ritratto di una vita, evoluzione di un’epoca, presenta Maria Grazia Campantico .

Le presentazioni dei giorni 8, 21 marzo e 18 aprile riguardano autori che saranno relatori del fortunato e seguitissimo ciclo di appuntamenti scientifici de I Venerdì dell’Universo. Sono previsti ulteriori appuntamenti in corso di definizione. Carlotta Cocchi

Periodico dell’Università di Ferrara Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011

A Unife il secondo appuntamento del ciclo di

Conversazioni pubbliche su temi urbani e di paesaggio

Mercoledì 12 marzo al Dipartimento di Architettura

Il Dipartimento di Architettura di Unife

Secondo appuntamento mercoledì 12 marzo alle ore 14,30, nell'Aula A5 del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, (Palazzo Tassoni-Estense, via Quartieri, 8), con la nuova edizione del ciclo di Conversazioni pubbliche su temi urbani e di paesaggio, organizzato nell'ambito delle attività del Laboratorio di Sintesi Finale di Urbanistica del Dipartimento di Architettura di Unife, coordinato dal Prof. Romeo Farinella. Relatori della seconda conferenza saranno Antonio Borgogni, pedagogista dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale (Uniclam), che parlerà di “La città attiva: aspetti culturali, infrastrutturali e politici” e Simone Digennaro, ricercatore in scienze motorie dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, che tratterà sul tema “Comprendere e spiegare: ricerca qualitativa e studio della città”. Di seguito il calendario di tutti gli appuntamenti che si terranno sempre alle 14.30 nell’Aula A5 del Dipartimento:

Mercoledì 19 marzo Esiste un'antropologia urbana? Giuseppe Scandurra, antropologo dell’Università di Ferrara

Mercoledì 26 marzo Arte del giardino urbano e luoghi comuni. Temi e strumenti del progetto contemporaneo di spazio aperto Anna Lambertini, architetto e paesaggista AIAPP studio Limes di Firenze

Periodico dell’Università di Ferrara Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011

Mercoledì 2 aprile Politiche della casa in Italia. Riflessioni e proposte Diego Carrara, economista e direttore ACER Ferrara

Mercoledì 16 aprile Architecture et forme urbaine de la ville chinoise Liang Zhang, Architetto, artista, Centro LAA/LAVUE-CNRS/UMR di Parigi Per informazioni: Carlotta Cocchi: 0532/293554 - 338/6195391

Periodico dell’Università di Ferrara Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011

Nuovo Seminario del Laboratorio di Studi Urbani di Unife

Città e arte pubblica. E’ questo il titolo del seminario che si terrà mercoledì 12 marzo dalle ore 14.15 alle ore 18 nell’Aula A 11 del Polo Didattico degli Adelardi, (via degli Adelardi, 33), promosso dal Laboratorio di Studi Urbani (LSU) del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Ferrara. “L’iniziativa – spiegano Giuseppe Scandurra e Alfredo Alietti, Direttori del LSU - vuole essere un’importante occasione di riflessione sulle trasformazioni degli spazi urbani, sulle rappresentazioni artistiche direttamente inserite nelle città e sull’utilizzo degli spazi cittadini come supporto di determinate espressioni artistiche. Installazioni, performing art, graffiti, stencil, sono solo alcune delle moderne pratiche urbane artistiche usate per esprimere e rappresentare i disagi sociali causati da determinate trasformazioni urbanistiche e le pratiche di riappropriazione degli spazi stessi”. Nel corso del seminario presenterà i suoi lavori lo Street Artist di Ferrara Andrea Amaducci.

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RAPPORTO ALMALAUREA 2014:

i laureati di Ferrara e il lavoro E’ uscito il XVI Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati, che ha coinvolto a livello nazionale oltre 450mila laureati delle 64 Università aderenti al consorzio. Per l’Università di Ferrara, l’indagine ha riguardato complessivamente 4.488 laureati. La sintesi di seguito riportata riguarda solo i laureati triennali e magistrali biennali usciti nel 2012 e intervistati dopo un anno; i laureati magistrali biennali usciti nel 2008, intervistati dopo cinque anni. A un anno dalla laurea, per i laureati di Ferrara tasso di occupazione superiore alla media nazionale L’indagine ha coinvolto, con un tasso di risposta dell’89%, 1.590 laureati triennali e 559 laureati magistrali biennali usciti dall’Ateneo di Ferrara nel 2012 e intervistati dopo un anno, ovvero nel 2013. Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali di Ferrara è pari al 46%, un valore superiore alla media nazionale (41%). Tra gli occupati triennali dell’Università di Ferrara, il 36% è dedito esclusivamente al lavoro, mentre il 10% coniuga la laurea magistrale con il lavoro. Chi continua gli studi con la laurea magistrale è il 46%, mentre sul complesso dei laureati triennali è il 55%. Il 36% è impegnato esclusivamente nella laurea magistrale, mentre, come si è detto, il 10% studia e lavora. Il 15%, non lavorando e non essendo iscritto alla laurea magistrale, si dichiara alla ricerca di lavoro. Il lavoro stabile - contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo (lavoratori in proprio, imprenditori, ecc.) - coinvolge, a un anno dalla laurea, 34 laureati occupati su cento di primo livello dell’Università di Ferrara (in linea con la media nazionale). Gli occupati che non hanno un lavoro stabile rappresentano il 65% (prevalentemente con contratto a tempo determinato, mentre il 10% lavora senza contratto). Il guadagno (calcolato su chi lavora solamente) è in media di 1.017 euro mensili netti, superiore alla media nazionale di 997 euro. Cosa avviene, dunque ai laureati magistrali a un anno dalla laurea? A dodici mesi dalla conclusione degli studi, risulta occupato il 65% dei laureati, un valore superiore alla media nazionale del 55%. Il 13% dei laureati continua la formazione (in linea con la media nazionale). Chi cerca lavoro è il 22% dei laureati magistrali di Ferrara, meno del totale dei laureati che è il 31%. A un anno dalla laurea, il lavoro è stabile per 37 laureati occupati su cento di Ferrara, più della media nazionale (35%). La precarietà riguarda il 63% del

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collettivo (prevalgono i contratti a tempo determinato, mentre i senza contratto sono il 5%). Il guadagno è superiore alla media nazionale: 1.107 euro mensili netti, contro i 1.038 del complesso dei laureati magistrali. Per Ferrara superiori alla media nazionale anche gli esiti occupazionali a cinque anni dal titolo Le crescenti difficoltà occupazionali incontrate dai giovani, neo-laureati compresi, negli ultimi anni si sono inevitabilmente riversate anche sui laureati di più lunga data, anche se occorre sottolineare che, col trascorrere del tempo dal conseguimento del titolo, le performance occupazionali migliorano. I laureati biennali magistrali di Ferrara del 2008, intervistati a cinque anni dal titolo, sono 539, con un tasso di risposta dell’83%. L’83% è occupato; a livello nazionale il tasso di occupazione è dell’82%. L’8% risulta ancora impegnato nella formazione (è il 6% a livello nazionale). Chi cerca lavoro è l’8% contro l’11,5% del complesso dei laureati. La quota di occupati stabili cresce apprezzabilmente tra uno e cinque anni dal titolo, raggiungendo il 71% degli occupati; la media nazionale è del 73%. Le retribuzioni nominali arrivano, a cinque anni, a 1.416 euro mensili netti (superiore alla media nazionale pari a 1.383 euro). “ I risultati dell’indagine AlmaLaurea 2014 sulla condizione occupazionale degli studenti dell’Università di Ferrara - afferma il Rettore Pasquale Nappi - sono migliori rispetto alle medie nazionali. In qualche caso, come il tasso di occupazione dei laureati magistrali, il vantaggio rispetto alla media nazionale è significativo e arriva quasi al 5% di differenza. Va anche considerato che trattasi di un dato che in parte risente della situazione economica del territorio ferrarese che, rispetto ai tessuti limitrofi molto più dinamici dal punto di vista economico, non offre opportunità occupazionali comparabili”. “Sono in ogni caso risultati che, pur essendo migliori o in linea con le medie nazionali – prosegue Nappi – meritano una riflessione più vasta oltre il panorama dell’occupazione locale e nazionale. Considerando la situazione europea, il 2013 è stato senza dubbio un anno difficile, sia sul piano economico, sia dal punto di vista dell’occupazione giovanile, tant’è che la disoccupazione nei Paesi della UE è salita al 10,9% e in Italia ha sfiorato quasi il 13%. Il prezzo più alto continuano a pagarlo i giovani: basti pensare che in Italia il tasso di disoccupazione tra gli under 29 è di oltre il 28%, anche se i laureati fra i 25 e i 34 risentono meno di questa situazione di crisi rispetto ai diplomati tra i 18 e i 29 anni”. “ I risultati di Unife in questa indagine Almalaurea 2014 – ribadisce Nappi – sono il frutto di un impegno specifico e pluriennale dell’Ateneo nella direzione della occupabilità dei propri laureati. È una responsabilità che si è ulteriormente rafforzata negli ultimi anni, tanto da costituire ormai uno dei tratti distintivi della nostra Università. Un impegno che è orientato a una varietà di iniziative, alcune più tradizionali ma comunque molto importanti, altre più innovative e riconosciute anche a livello internazionale, grazie anche a

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collaborazioni continuative con attori istituzionali e imprese del territorio. Vi sono naturalmente margini di ulteriore miglioramento”. “L’impegno in questa direzione – conclude Nappi - si rafforzerà ulteriormente nei prossimi anni, sempre nella direzione far conoscere all’esterno questo nostro punto di forza”. Tutta la documentazione Almalaurea per Ateneo è consultabile on line sul sito www.almalaurea.it Ferrara, 10 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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UNIFE PROMUOVE IL VADEMECUM CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l'Università di Ferrara, attraverso l’attività della Delegata alle Pari Opportunità, del Consiglio di Parità e del Comitato Unico di Garanzia d’Ateneo, promuove la diffusione di un vademecum contenente informazioni e suggerimenti utili per contrastare il fenomeno della violenza di genere. Come spiegano i promotori, “Il vademecum, tradotto in inglese e francese e, prossimamente, in russo, cinese e arabo, è il frutto del Seminario introduttivo del Corso gratuito di autodifesa femminile rivolto alle studentesse e al personale di Unife dai Comitati d’Ateneo, in collaborazione con il CUS. Ci stiamo inoltre adoperando per la circolazione del vademecum in ambito territoriale, per renderlo disponibile non solo alla comunità accademica, ma anche a tutta la cittadinanza”. Il vademecum è pubblicato sul sito www.unife.it/genere Ferrara, 7 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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Inaugurazione del CXCI Anno Accademico dell'Accademia delle Scienze di Ferrara

Il Prof. Roberto Manfredini

Giovedì 13 marzo alle ore 16 nella Sala Conferenze della Camera di Commercio di Ferrara, (Largo Castello, 10), si terrà la Cerimonia di inaugurazione del CXCI Anno Accademico dell’Accademia delle Scienze di Ferrara. Dopo il saluto del Rettore Pasquale Nappi e la relazione del Presidente, Prof. Roberto Rizzo, Roberto Manfredini, Professore associato di Medicina Interna e Direttore della Clinica Medica dell’Università di Ferrara, terrà una prolusione sul tema I Ritmi biologici nella vita quotidiana. Come anticipa lo stesso Manfredini… “Anche se il più delle volte non ce ne rendiamo completamente conto, la nostra vita di tutti i giorni è regolata da una complessa rete di funzioni biologiche che si attivano o si spengono rispettando un loro ‘ritmo’, che nasce dalla influenza che l’alternanza luce-buio esercita su ogni organismo vivente, uomo compreso. Si tratta dei famosi ritmi biologici, dei quali il ritmo circadiano - che si ripete circa ogni 24 ore, ad ogni rotazione della Terra sul proprio asse- è forse il più importante e certamente il più studiato. Eppure, ognuno di noi ha la netta percezione - ad esempio - di essere più ‘in forma’ la mattina anziché la sera o viceversa, sia per quanto riguarda attività fisiche (lavorative, ricreative, sportive) che mentali (attenzione, studio, capacità di comprensione e trattenimento delle informazioni). Ancora, chi non ha provato su sé stesso i disagi e i disturbi dello sfasamento dei ritmi biologici, siano essi rapidi (sindrome da jet lag dopo spostamento intercontinentale) o lenti (lavoro a turni). A questi, ed altri, aspetti della biologia e della medicina, che vedono interessate tutte le nostre attività del vivere quotidiano, dal lavoro, al tempo libero, allo sport, alla alimentazione, al sonno notturno, fino al fatto che anche determinate malattie abbiano dei momenti preferiti per dare segno di sé e che anche i farmaci per curarle possano avere una efficacia maggiore se assunti in certe ore del giorno, sarà dedicata la lettura”. Per informazioni: Carlotta Cocchi: 0532/293554 - 338/6195391

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UniStem Day 2014 a Ferrara Una giornata per gli studenti delle scuole superiori

dedicata alla ricerca sulle cellule staminali

Al via venerdì 14 marzo nelle Aule E2 ed E3 del Polo Chimico Bio Medico dell’Università di Ferrara, (via L. Borsari, 46) la seconda edizione ferrarese di UniStem Day, la giornata divulgativa dedicata alla ricerca sulle cellule staminali per gli studenti delle scuole superiori Giunta alla sua 6° edizione a livello nazionale, UniStem Day 2014 vede coinvolti 36 Atenei italiani e 9 tra Irlanda, Regno Unito, Spagna e Svezia. 20.000 studenti da oltre 350 scuole superiori, più di 250 tra ricercatori, clinici, filosofi, sociologi, storici della medicina, tecnici, comunicatori della scienza e amministratori, insieme ancora una volta per il più grande evento divulgativo sulle cellule staminali a livello europeo. “UniStem Day - affermano il Prof. Paolo Pinton ed il Prof. Michele Simonato coordinatori dell’evento - è un’occasione per scoprire insieme ai ragazzi un interesse o una vocazione per la scienza e la ricerca scientifica, a partire dai temi e dai problemi affrontati nell’ambito degli studi sulle cellule staminali. Attraverso lezioni, discussioni, filmati, visite ai laboratori, gli studenti possono incontrare contenuti e metodi della scienza e scoprire inoltre che la ricerca scientifica è divertente e favorisce relazioni personali e sociali costruite sulle prove, sul coraggio e sull’integrità. Inoltre, dal palco dell’Università degli Studi di Milano, in diretta streaming con gli altri Atenei, interverrà Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova”. L’iniziativa ferrarese, a cui parteciperanno oltre 400 studenti delle scuole superiori, comprenderà una serie di interventi da parte di autorevoli scienziati esperti di cellule staminali. Nel pomeriggio inoltre sarà possibile, per gli studenti interessati, visitare il Laboratorio per le

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Tecnologie delle Terapie Avanzate (LTTA) del Tecnopolo di Ferrara, che si occupa di ricerca biomedica “Questa è un’occasione importante per i giovani studenti ferraresi – concludono Pinton e Simonato - per l’apprendimento, la scoperta e il confronto nell’ambito della ricerca sulle cellule staminali, soprattutto in un momento in cui questa ricerca scientifica solleva così grandi interrogativi di ordine etico, scientifico e terapeutico. Una ulteriore dimostrazione di come il nostro Ateneo si assuma una grande responsabilità civica ed educativa nei confronti degli studenti delle scuole superiori”. Per informazioni: Carlotta Cocchi: 0532/293554 - 338/6195391 Ferrara, 12 marzo

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“LA MUSICA, UN INCREDIBILE MEZZO DI COMUNICAZIONE..

E POLIFEMO vs ODISSEO”.

Sabato 15 marzo il quinto appuntamento con Unijunior 2014

Nella foto: un momento di una lezione Unijunior

Prosegue sabato 15 marzo, al Polo Chimico Bio Medico di via Luigi Borsari 46, il ciclo Unijunior 2014, le lezioni universitarie per bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni tenute da docenti dell’Ateneo ferrarese.

Le lezioni in programma per questo quinto appuntamento:

- ore 15 (8-11 anni) e ore 16.30 (10-14 anni): “La musica, un incredibile mezzo di comunicazione. La musica ci emoziona e ci appassiona. E' la colonna sonora dei momenti più importanti della nostra vita. Ma abbiamo mai pensato che è anche una straordinaria forma di comunicazione?”, di Andrea Maggi e Maria Grazia Campantico, Ufficio Comunicazione ed eventi di Unife, con la partecipazione alla chitarra elettrica di Roberto Formignani e Lorenzo Pieragnoli, musicisti dell'Associazione Musicisti di Ferrara - Scuola di Musica Moderna;

- ore 15 (10-14 anni) e ore 16.30 (8-11 anni): “Polifemo vs Odisseo. La strabiliante avventura di Odisseo e i suoi compagni all'isola dei Ciclopi”, di Michalis Traitsis, Centro teatro Universitario.

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Per gli accompagnatori dei giovani studenti, sara’ possibile parcheggiare gratuitamente all’interno della struttura, con servizio bar funzionante per tutta la durata delle lezioni.

Diploma di partecipazione per tutti gli iscritti al termine del corso, durante la festa conclusiva aperta anche alle famiglie, che si terrà sabato 12 aprile alle 15 al Polo Chimico Bio Medico.

http://www.unijunior.it/ferrara

Ferrara, 13 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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Bassifondi del Barocco. Roma dei vizi, della miseria e degli eccessi Lunedì 17 marzo conferenza e concerto al Ridotto del Teatro Comunale

Francesca Cappelletti Annick Lemoine “Bassifondi del Barocco. Roma dei vizi, della miseria e degli eccessi”. E’ questo il titolo della conferenza che si terrà lunedì 17 marzo alle ore 17 al Ridotto del Teatro Comunale, secondo appuntamento del ciclo di incontri “L'invenzione del Museo. Oggetti, simboli e collezionismo”, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara e dal TekneHub, laboratorio del Tecnopolo di Ferrara, in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte e per questa iniziativa con la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara. Relatrici della conferenza, che introdurrà il concerto, gratuito con ingresso consentito fino ad esaurimento dei posti, del Maestro Valerio Losito sulle musiche popolari del Seicento, saranno Annick Lemoine, dell’Académie de France a Roma e Francesca Cappelletti, Professoressa di Storia dell’arte moderna di Unife. L’iniziativa, che rientra nel progetto di ricerca sulla vita e le opere degli artisti stranieri a Roma nel Seicento, si concluderà inoltre con una grande mostra a Roma a Villa Medici nell’autunno 2014 e a Parigi, Petit Palais, a gennaio 2015. “Questo evento, la cui realizzazione scientifica è stata curata dal Dipartimento di Studi Umanistici di Unife con il supporto della Fondazione Ferrara Arte – afferma Francesca Cappelletti - è stato interamente sponsorizzato dalla Fondazione Nando Peretti (www.nandoperettifound.org), che si occupa di progetti sulla promozione dei diritti umani, l’istruzione e la protezione dell’infanzia, la ricerca scientifica medica, la promozione di arte e cultura, la tutela dell’ambiente”.

Sono proprio le relatrici ad anticiparci i contenuti della conferenza... “Negli ultimi anni molti eventi hanno presentato la Roma barocca, colta e trionfante del Seicento, popolata di artisti che lavoravano per restituire alla corte pontificia un fasto maggiore di quello della Roma imperiale. E’ talvolta emerso, ma mai come oggetto esclusivo, un altro volto della Roma seicentesca, che questo progetto si propone per la prima volta di indagare e illuminare. Il fulcro sarà infatti rappresentato dalla Roma quotidiana e a volte volgare, quella dei vizi, della miseria e degli eccessi, all’origine di una stupefacente produzione di immagini. Pittori molto diversi fra loro come Valentin de Boulogne e Jan Miel, Sébastien Bourdon et Leonaert Bramer, Bartolomeo Manfredi et Johann Liss o anche Claude Lorrain e Diego Velàzquez cambiano, nei primi decenni del secolo, i codici visivi e il concetto stesso di bellezza. Tutti hanno utilizzato nel loro repertorio l’universo dei bassifondi romani, la vita notturna e i suoi pericoli, le taverne, gli accampamenti di mendicanti. Crediamo che la pittura dal naturale debba essere inquadrata nel contesto di una comunità internazionale di artisti, stabilitasi in gran parte ai piedi di Villa Medici. Molti di questi artisti si ritrovano fra i Bentvueghels, l’associazione di nordici sotto la protezione di Bacco. Le loro opere sono destinate a sorprendere lo spettatore per invitarlo a una meditazione sull’incostanza della fortuna e la fragilità della vita umana”

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Il Concerto “Bassifondi musicali” è un progetto che si basa su un manoscritto del diciassettesimo secolo conservato nella Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, grande antologia di musica barocca romana, dove accanto alla musica “colta” si trovano trascritte le melodie popolari e la musica delle strade della Città Eterna. A questo prezioso codice s’affiancano le canzoni popolari seicentesche romane, tramandate sino ai giorni nostri. Carlotta Cocchi Ferrara, 13 marzo 2014

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QUANDO LA SCIENZA

RIESCE AD ESSERE ALLA PORTATA DI TUTTI

Nella foto: Roberto Manfredini

Solitamente esiste la convinzione che vi siano molte ed oggettive difficoltà nel trattare un argomento scientifico complesso e vasto in maniera divulgativa, chiara e – perché no – leggera ed interessante. Le problematicità più comuni risiedono nella distanza che esiste tra linguaggio scientifico e linguaggio comune e nella ritenuta impossibilità di mantenere la divulgazione rigorosa sotto l’aspetto scientifico e tecnico. A sfatare questi luoghi comuni ci è riuscito in maniera esemplare il prof. Roberto Manfredini, con la sua prolusione alla cerimonia di inaugurazione del CXCI Anno Accademico dell’Accademia delle Scienze di Ferrara, tenutasi ieri in una affollata sala delle conferenze della Camera di Commercio cittadina. Manfredini, docente di Medicina Interna e Direttore della Clinica Medica dell’Università di Ferrara, con la sua prolusione sul tema I Ritmi biologici nella vita quotidiana, ha affascinato il pubblico, composto in gran parte da non esperti della materia, coinvolgendoli in un viaggio attraverso una scienza relativamente giovane, la cronobiologia, una branca della biologia che studia i fenomeni periodici negli organismi viventi e il loro adattamento ai relativi ritmi solare e lunare. Ogni individuo, ha spiegato Manfredini nel corso del suo intervento, spesso venato da una ironia che ha coinvolto il pubblico, “ha la netta percezione di essere più ‘in forma’ la mattina anziché la sera o viceversa, sia per quanto riguarda attività fisiche (lavorative, ricreative, sportive) che mentali (attenzione, studio, capacità di comprensione e trattenimento delle informazioni)”. Ancora, “chi non ha provato su sé stesso i disagi e i disturbi dello sfasamento dei ritmi biologici, siano essi rapidi (sindrome da jet lag dopo spostamento intercontinentale) o lenti (lavoro a turni)?”. Non solo. Tutte le attività dell’uomo, dal lavoro al tempo libero e al sonno, sono strettamente correlate ai ritmi ciclici e la cronobiologia interagisce con la medicina e con altri campi di ricerca, come il jet lag, i disturbi del sonno, l'endocrinologia, la geriatria, la medicina dello sport e la medicina dello spazio.

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Una disciplina scientifica relativamente nuova, ma che sta rapidamente trovando riscontri sempre più frequenti nelle riviste scientifiche più accreditate, a dimostrazione di come la cronobiologia possa essere di aiuto non solo nella diagnosi di determinate patologie, ma anche nelle cure, tenuto conto che anche i farmaci possono avere una efficacia maggiore se assunti in certe ore del giorno.

Ferrara, 14 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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A Unife il terzo appuntamento del ciclo di Conversazioni pubbliche su temi urbani e di paesaggio

Mercoledì 19 marzo al Dipartimento di Architettura

IL Dipartimento di Architettura di Unife

Terzo appuntamento mercoledì 19 marzo, alle ore 14,30, nell'Aula A5 del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, (Palazzo Tassoni-Estense, via Quartieri, 8), con la nuova edizione del ciclo di Conversazioni pubbliche su temi urbani e di paesaggio, organizzato nell'ambito delle attività del Laboratorio di Sintesi Finale di Urbanistica del Dipartimento di Architettura di Unife, coordinato dal Prof. Romeo Farinella. Relatore della terza conferenza sarà Giuseppe Scandurra, antropologo dell’Università di Ferrara, che parlerà di “Esiste un'antropologia urbana?”. Di seguito il calendario di tutti gli appuntamenti che si terranno sempre alle 14.30 nell’Aula A5 del Dipartimento:

Mercoledì 26 marzo Arte del giardino urbano e luoghi comuni. Temi e strumenti del progetto contemporaneo di spazio aperto Anna Lambertini, architetto e paesaggista AIAPP studio Limes di Firenze

Mercoledì 2 aprile Politiche della casa in Italia. Riflessioni e proposte Diego Carrara, economista e direttore ACER Ferrara

Mercoledì 16 aprile Architecture et forme urbaine de la ville chinoise Liang Zhang, Architetto, artista, Centro LAA/LAVUE-CNRS/UMR di Parigi Per informazioni: Carlotta Cocchi: 0532/293554 - 338/6195391

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Il prestigioso premio di ricerca "Henry M. Goldman" a Renata Vecchiatini, Assegnista di ricerca della U.O. di Odontoiatria di Unife

Un nuovo importante riconoscimento arriva all’Università di Ferrara. La Dott.ssa Renata Vecchiatini, Assegnista di ricerca dell'U.O. di Odontoiatria dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Anna di Ferrara, ha conseguito il prestigioso premio di ricerca "Henry M. Goldman" al recente Congresso Nazionale della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia. La ricerca dal titolo "Effetto di sistemi di cultura dinamica tridimensionale sul potenziale osteogenico di cellule staminali mesenchimali derivanti dal legamento parodontale incluse in microsfere di alginato“, è stata condotta in collaborazione con il gruppo di ricerca coordinato dalla Prof.ssa Roberta Piva del Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico Specialistiche dell’Università di Ferrara. “La ricerca – afferma Leonardo Trombelli, Presidente della Scuola di Medicina di Unife, Professore ordinario di Malattie Odontostomatologiche e Direttore dell’U.O. di Odontoiatria - si inserisce nella intensa attività di ricerca clinica condotta dall'UO di Odontoiatria in collaborazione con il Centro Interdipartimentale per lo Studio delle Malattie Parodontali e Peri-implantari nell'ambito delle metodiche per la ricostruzione dei tessuti parodontali e dei deficit ossei delle ossa mascellari”. Per informazioni: Carlotta Cocchi: 0532/293554 - 338/6195391 Ferrara, 17 marzo 2014

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CONSEGNATO IL MASTER PLAN DI GERICO

Il Master Plan di Gerico, città della Palestina, finanziato dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) del Ministero per gli Affari Esteri (MAE), con la consulenza scientifica dell’Università di Ferrara, è stato consegnato alla Municipalità di Gerico e al Ministero del Local Government palestinese alla fine dello scorso mese. L’obiettivo principale del Piano era di proteggere e conservare le caratteristiche uniche del patrimonio culturale e naturale di Gerico e del suo territorio, favorendo al tempo stesso uno sviluppo socio-economico sostenibile e consentendo una crescita equilibrata, controllata e ben progettata. Motivo ispiratore del piano sono state la conservazione e la gestione di un patrimonio culturale tangibile e intangibile, unico al mondo come elemento fondamentale dell’identità della Palestina, tramite la conservazione e lo sviluppo del paesaggio fisico dell’oasi e del deserto in tutte le loro componenti (coltivazioni, sistemi di irrigazione, montagne, corsi d’acqua, Mar Morto e Fiume Giordano). Il documento prevede il rafforzamento del rapporto tra contesto naturale e insediamenti umani, quali l’uso corretto delle risorse e loro protezione e lo sviluppo di un turismo sostenibile basato sul patrimonio tangibile e intangibile, sulle risorse naturali e nel rispetto dell’ambiente. Non solo. Particolare attenzione è stata rivolta alle tecniche di protezione, conservazione e manutenzione di sistemi patrimoniali complessi, composti di architetture, infrastrutture, usi del suolo, materiali costruttivi locali e al potenziamento del futuro ruolo di Gerico come Porta della Palestina verso la Giordania e il resto del mondo: una vetrina di innovazione, coerente con un modello di sviluppo sostenibile. Soddisfazione all’Università per questo importante lavoro, che ha impegnato un team di architetti e pianificatori italiani e palestinesi, coordinato dal prof. Paolo Ceccarelli, titolare della Cattedra UNESCO in Pianificazione Urbana e Regionale per lo sviluppo locale sostenibile. E al quale abbiamo rivolto alcune domande:

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Prof. Ceccarelli, quali sono stati i problemi più importanti dal punto di vista socio-economico, culturale e politico? Gerico, in quanto più antico luogo del più antico insediamento urbano finora trovato nel mondo e uno dei primi luoghi di agricoltura stanziale, costituisce un patrimonio culturale unico. L’oasi, con la sorgente che l’ha originata, sono una testimonianza di grande importanza ambientale. Questa straordinaria ricchezza patrimoniale costituisce un elemento fondamentale dell’identità e della cultura palestinesi e una risorsa turistica strategica per l’economia del futuro Stato di Palestina. Il Master Plan ha il compito di valorizzare al massimo questo patrimonio culturale, spirituale e naturale, salvaguardandolo dall’aggressione di un’urbanizzazione disordinata e spesso illegale. Quale è il ruolo di Gerico nel territorio? Nel costituendo Stato palestinese indipendente, Gerico si troverà ad avere un ruolo geografico di grande importanza. Sarà l’unico accesso che il West Bank avrà con uno Stato diverso da Israele – la Giordania – a poche decine di chilometri da Amman, una della più grandi città del Medio Oriente, dotata di un importante aeroporto internazionale. Questa posizione strategica implica una pianificazione e una programmazione molto attenta dell’uso del suolo e delle infrastrutture. Il Master Plan ha quindi anche un’importante funzione politica. Quale è la funzione del Master Plan? Il Master Plan ha anche una funzione politica di grande importanza: nella sua storia, Gerico è stato luogo di grande equilibrio tra uomo e natura. Nata come luogo di incrocio di importanti percorsi carovanieri grazie alla presenza di acqua, si è poi sviluppata come importante oasi. Il suo ruolo e la sua organizzazione sono state - e sono tutt’oggi - modello di uno sviluppo rispettoso dell’ambiente naturale. Questo esempio di sostenibilità deve essere difeso e valorizzato il più possibile, in un’epoca in cui la sostenibilità è divenuta problema cruciale per tutta l’umanità. Il Master Plan è strumento fondamentale per conservare queste caratteristiche e per favorire che esse vengano rispettate anche in futuro. In questo senso, anche le funzioni di formazione che esso ha avuto rispetto ai giovani tecnici locali e agli studenti delle principali università palestinesi sono un contributo molto importante. Doveroso davvero citare tutti i professionisti che hanno collaborato alla stesura del documento, molti dei quali laureati a Unife: prof. arch. Etra Occhialini (Università di Ferrara), dr. arch. Emanuela De Menna (Università di Ferrara), dr. Luca Galimberti, arch. Giulia Casellato, arch. Marco Chitti, arch. Alessandra Gola, arch. Maria Vittoria Mastella, dr. ing. Ali Abdelhamid (An Najah University, Nablus, Palestina), ing. Sameh Dwikat, ing. Mohammed Isayed, ing. Muath Tahir, arch. Shirad Al Safadi L’Università di Ferrara è da tempo presente in Palestina con diverse collaborazioni e progetti; da ricordare, in questa sede, il lavoro di restauro della Chiesa della Natività, coordinato dal prof. Claudio Alessandri del Dipartimento di Architettura. Un ulteriore testimonianza del processo di internazionalizzazione dell’Ateneo ferrarese. Ferrara, 17 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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MUSICA E TEATRO NUOVI PROTAGONISTI A UNIJUNIOR

Decisamente insoliti e fuori dai canoni gli ultimi due appuntamenti che si sono tenuti sabato scorso al Polo Bio Medico di Unife, nell’ambito della quinta edizione di Unijunior – Conoscere per crescere, il ciclo di lezioni universitarie per bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni, organizzato in collaborazione con l'Associazione culturale Fun Science. Ma andiamo con ordine. “La musica, un incredibile mezzo di comunicazione. La musica ci emoziona e ci appassiona. E' la colonna sonora dei momenti più importanti della nostra vita. Ma abbiamo mai pensato che è anche una straordinaria forma di comunicazione?”. Questo il titolo della lezione che ha visto impegnati, accanto ai docenti Andrea Maggi e Maria Grazia Campantico, due musicisti davvero d’eccezione: Roberto Formignani e Lorenzo Pieragnoli della Scuola di Musica Moderna di Ferrara che, con le loro chitarre, hanno eseguito alcuni dei brani più significativi della storia della musica rock e blues. Entusiasti i ragazzi che hanno partecipato alla lezione, manifestando grande interesse e accompagnando spesso le note battendo le mani a ritmo di musica. Una vera e propria colonna sonora che ha accompagnato e sottolineato le pietre miliari della musica moderna, vista appunto sotto il profilo della comunicazione e della sua influenza anche in altri settori, come la moda, l’arte, la letteratura e il teatro. E a proposito di teatro, molte emozioni sono scaturite dalla lezione , “Polifemo vs Odisseo” di Michalis Traitsis. La strabiliante avventura di Odisseo e i suoi compagni all'isola dei Ciclopi”. La figura di Ulisse, una delle più affascinanti dei poemi omerici, si è prestata a un gioco di sperimentazione teatrale che ha coinvolti i ragazzi in un vero e

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proprio happening teatrale, lasciando anche molti spunti per riflessioni sul concetto di ignoto e di avventura. 05/04/2014 Prossimo appuntamento sabato 5 aprile con Cristiana Fioravanti sul tema , “In Italia ho il diritto di studiare…ma anche di giocare. I diritti dei minori in Europa e le disuguaglianze nel mondo”, Carmela Vaccaro, “Come si ricaricano le acque sotterranee. Esempi nella pianura padana, dolomitica e slovena…” e Maria Chiara Bertieri, “Dulcamara e la pozione magica. Ascoltiamo e cantiamo l'Elisir d'amore”. Intanto, la macchina organizzativa sta gia’ preparando la grande festa finale con tutti i 450 ragazzi iscritti a Unijunior: una inizizativa che vedra’ coinvolti, oltre ai vertici accademici, anche i rappresentante della stampa locale e che culminerà con la consegna “ufficiale” degli attestati di partecipazione ai giovani allievi, in presenza delle loro famiglie. Ferrara, 17 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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NON CE LA FACCIO PIÙ!!

FENOMENOLOGIA ED ESITI DELLA CRISI PSICOLOGICA

Nella foto: Stefano Caracciolo

Nel mezzo del cammin di nostra vita

mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte

che nel pensier rinova la paura! Il noto incipit del primo canto dell’Inferno dantesco per introdurre il prossimo appuntamento di “Anatomie della Mente e altre storie… Sei conferenze di varia Psicologia”, giovedì 20 marzo alle ore 16.30, con palcoscenico d’apertura il Teatro Anatomico della Biblioteca Ariostea (via Scienze, 17 - Ferrara), per proseguire poi, come di consueto, nella Sala Agnelli, dove Stefano Caracciolo, Ordinario di Psicologia Clinica dell’Università di Ferrara, approfondirà con il pubblico il tema “Non ce la faccio più!! Fenomenologia ed esiti della crisi psicologica”. Caracciolo così ci invita a riflettere :“ Essere in crisi. Un equilibrio che sembrava acquisito si rompe, e all’improvviso tutto appare precario. Ciò che prima c’era, funzionava e si reggeva è crollato come un castello di carte, ed è bastato un soffio, un colpo di vento per mandare tutto all’aria. Come è possibile? Gli eventi della vita ci possono mettere in crisi. Qualunque evento, persino quelli in apparenza positivi come una promozione, un nuovo amore, diventare più grandi, cambiare casa, figuriamoci quelli di perdita, legati all’allontanarsi di una persona cara, ad una difficoltà di salute, di lavoro, sentimentale. Ma quali sono i meccanismi della crisi psicologica? Quali le premesse e i lontani antecedenti, quali i fattori scatenanti, quali i meccanismi reattivi e riparativi? E come si esce da una crisi? Grazie a quali risorse? Con un equilibrio migliore o peggiore rispetto a prima?”. “Il concetto di crisi è stato particolarmente studiato da Erik Erikson e da Paul-Claude Racamier – spiega Caracciolo - ma, come d’abitudine nei giovedì di Anatomie della Mente, lo chiediamo non solo agli scienziati ma anche ai poeti, agli artisti ‘Nati sotto Saturno’, come nel celebre testo dei Wittkower, e a quelli ‘Toccati dal Fuoco’ della melanconia, come negli scritti di Kay R. Jamieson, al ‘Patch’ Adams che da una sua crisi ha tratto lo spunto per diventare medico irriverente e rivoluzionari. Usando specialmente lo

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strumento cinematografico, da Ingmar Bergman a Woody Allen, lo chiediamo a tutti coloro che ne hanno lasciato una testimonianza per poter essere utili ad altre persone in crisi”. Perché la crisi, prima o poi, tocca tutti e la cosa importante è poterne uscire rafforzati dopo essersi sentiti distrutti. Ferrara, 18 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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NEANDERTAL E NOI

Nella foto: Un momento della conferenza

Tre grandi archeologi a confronto hanno dialogato sulle ultime scoperte sul Neandertal e sull’origine biologica e culturale della nostra specie nell’ambito di Infinitamente, il Festival della scienza della città scaligera, sabato 15 marzo, nella conferenza dal titolo “Neandertal e noi: ricerche ed interpretazioni alla luce delle nuove scoperte”. L’incontro, tenutosi nella Sala Farinati della Biblioteca Civica di Verona e coordinato da Simona Regina (ilfattoquotidiano.it), ha visto la partecipazione di tre esperti del settore: Marco Peresani, (Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Ferrara), Stefano Benazzi (Max Planck Institute di Lipsia) e Francesco d'Errico (Università di Bordeaux). L’incontro ha rappresentato una preziosa occasione per conoscere le novità, gli studi in corso ed i progetti di ricerca sulle nostre origini e le relazioni con le altre specie che ci hanno preceduto, incarnando il senso archeologico-culturale del “cambiamento”, tema conduttore della manifestazione. Come afferma Peresani, “ abbiamo vissuto la conferenza come un proficuo momento di confronto. Dai nostri studi e dalle nostre esperienze comparate, è senza dubbio emersa la vivacità e la multidisciplinarietà che caratterizzano la ricerca archeologica attuale e, soprattutto, come possa essere fecondo il dialogo tra studiosi che apportano esperienze e opinioni diverse alla medesima disciplina”. E ancora, “ abbiamo cercato di spiegare al pubblico, che è intervenuto numeroso, (in molti non hanno potuto entrare in Sala Farinati che, per ragioni di sicurezza, può ospitare solo un centinaio di persone), la rilevanza del lavoro archeologico ed antropologico che, indagando con tecnologie innovative resti fossili già noti o di recente rinvenimento, ci permette di acquisire informazioni e formulare nuove ipotesi che compongono un mosaico sempre più ricco e denso di sorprese”. Aggiunge Barbara Bussola, assistente di Peresani: “Grande è stata la partecipazione, così come l’interesse e la curiosità suscitata per il tema Neandertal e noi, con molte domande rivolte agli esperti sulla relazione tra le due forme umane, la possibilità di ibridazioni,

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l'origine della componente genetica che ci accomuna e, soprattutto, su quali siano le origini del nostro pensiero e comportamento simbolico, così complesse, multiregionali e non necessariamente biologiche, le ragioni dell'essere rimasti l'unico Homo oggi sul pianeta Terra e la nostra irrinunciabile tendenza all'espansione e all'esplorazione del mondo”. “ Non mancheranno altre occasioni per riaprire questo dibattito – conclude Peresani - reso ogni giorno attuale e stimolante, anche per il grande pubblico, dalla presentazione di nuove ricerche”. Ferrara, 18 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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Doppio Appuntamento con I Venerdì dell’Universo

Il 21 marzo alle 18 ad IBS.it Leonardo Castellani dialoga con Carlotta Cocchi sul libro Teletrasporto. Dalla fantascienza alla realtà

Alle ore 21 la conferenza alla Sala Estense

Leonardo Castellani Carlotta Cocchi Chi non ha mai desiderato di potersi teletrasportare? Proprio come facevano i personaggi di Star Trek entrando nella sala teletrasporto dell'Enterprise e ricomparendo immediatamente in qualche altro punto dell'universo. La scienza e gli sviluppi della tecnologia permetteranno, in un futuro più meno lontano, di realizzare il teletrasporto? “Teletrasporto. Dalla fantascienza alla realtà”, Springer 2011, propone un viaggio nel mondo dei quanti, dove si nascondono possibilità sorprendenti: non solo il teletrasporto di particelle, ma sistemi crittografici a prova della più abile spia e calcolatori capaci di calcoli ritenuti fino a oggi impossibili. E scopriremo che a volte la realtà supera davvero la fantascienza. Venerdì 21 marzo alle ore 18 presso la libreria "IBS.it" di Ferrara, l'autore Leonardo Castellani, Professore ordinario di Fisica teorica dell'Università del Piemonte Orientale, ne discuterà con Carlotta Cocchi dell'Ufficio Comunicazione ed Eventi dell'Università di Ferrara. L'iniziativa sarà presentata dal Prof. Mauro Savrie', curatore responsabile de "I Venerdi' dell'Universo". L’appuntamento rientra nel ciclo di incontri con l’autore “Unife in libreria”, organizzato dall'Ufficio Comunicazione ed Eventi, rivolto a tutta la comunità universitaria e non solo, nel corso dei quali verranno discusse le tematiche e gli aspetti scientifici affrontati nei volumi che saranno di volta in volta presentati. L’iniziativa prosegue e consolida un già avviato rapporto di collaborazione con le librerie cittadine, sempre con l’intento di valorizzare le relazioni tra Università e sistema-città, nell’ottica di Ferrara città universitaria. Alle ore 21 alla Sala Estense, (piazza Municipale), si terrà il tradizionale appuntamento con “I Venerdì dell’Universo”, che vedrà Leonardo Castellani raccontare al pubblico di come il mondo a scala microscopica riservi molte sorprese… “Una di queste consiste nella possibilità di teletrasportare oggetti (molto piccoli) in modo apparentemente istantaneo. Potrà questa tecnologia, oggi confinata nei laboratori di ricerca, avere le applicazioni immaginate nei romanzi e nei film di fantascienza?”

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Diretta streaming all’indirizzo http://web.unife.it/unifetv/universo.html e indirizzo mail [email protected] a disposizione di chiunque voglia rivolgere domande. Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 - 338/6195391 Ferrara, 19 marzo

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Scomparso il Prof. Mario Miegge. Il ricordo dell’Università di Ferrara

Il Prof. Mario Miegge ed il prof. Francecso Conconi in un momento della cerimonia di consegna del titolo di Professore Emerito del 2003

Ieri sera è scomparso Mario Miegge, Professore Emerito dell’Università di Ferrara. Nato ad Aosta nel 1932, Miegge divenne Libero Docente in Filosofia morale nel 1965. Dopo aver insegnato a Urbino, approdò a Ferrara divenendo uno dei fondatori e Preside della Facoltà di Magistero (poi Facoltà di Lettere e Filosofia). Professore Ordinario dal 1971 ha insegnato nel nostro Ateneo Filosofia Teoretica e Filosofia delle Religioni. Miegge fu anche il primo Direttore del neonato Dipartimento di Scienze Umane. Esordì negli anni ’60 collaborando alla Storia antologica dei problemi filosofici diretta da Ugo Spirito, con il volume Religione (Firenze, Sansoni, 1965). Sempre negli anni ’60 partecipò alla redazione dei Quaderni rossi, fondati da Raniero Panzieri. Negli anni ‘70 collaborò ai corsi delle “150 ore”, organizzati dalla Federazione dei lavoratori metalmeccanici e da altri Sindacati nazionali. Per due legislature fu consigliere comunale a Ferrara, eletto come indipendente nelle liste del PCI. Membro della Chiesa Evangelica Valdese si adoperò per un costante dialogo fra le religioni. Tra le sue pubblicazioni: Martin Lutero. La Riforma protestante e la nascita delle società moderne (“Libri di base”, Roma, Editori Riuniti, 1983); Il sogno del re di Babilonia (Milano, Feltrinelli, 1994); Che cos’è la coscienza storica? (Ivi, 2004); Capitalismo e modernità. Una lettura protestante (Torino, Claudiana, 2005); Vocazione e lavoro (Ivi, 2010). La scomparsa di Mario Miegge segna un gravissimo lutto per l’Ateneo ferrarese. Uomo di straordinaria cultura e umanità è stato un autentico punto di riferimento e un vero Maestro per allievi e colleghi.

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A Unife arriva una delegazione brasiliana dell’Università di Curitiba

per celebrare quindici anni di collaborazione

Il Prof. Gianfranco Franz

Unife sempre più internazionale. Dal 24 al 28 marzo arriva infatti all’Università di Ferrara una delegazione brasiliana composta da due Pro Rettori e da diciotto Professori della Pontificia Università Cattolica del Paranà di Curitiba in Brasile, per celebrare quindici anni di proficue e sempre più articolate relazioni istituzionali fra le due Università. Lunedì 24 marzo alle ore 10 nel Complesso di Santa Lucia, (via Ariosto, 35), si svolgerà la cerimonia di benvenuto alla presenza del Rettore Pasquale Nappi, del Prof. Paolo Ceccarelli, primo promotore delle relazioni con l’Università di Curitiba e tra i fondatori della Facoltà di Architettura di Ferrara nel 1991, e di Professori Unife. “Si tratta di un momento di grande importanza per le due Università – afferma il Prof. Gianfranco Franz del Dipartimento di Economia e Management – E’ la prima visita ufficiale di una così numerosa delegazione brasiliana per consolidare questa importante collaborazione che ha dato vita negli anni a quattro Corsi di Laurea a doppio titolo già sottoscritti e attivi in Architettura, Design Industriale, Economia e Management, un corso che sarà sottoscritto proprio il 24 marzo grazie alle recenti relazioni fra i due Dipartimenti di Studi Umanistici, e uno in fase di prima discussione in Scienze Farmaceutiche”. “Non solo – prosegue Franz - Lo scambio di studenti, secondo modalità simili a quelle del programma Erasmus, vede da alcuni anni una forte presenza di brasiliani a Unife, dai 30 ai 50 per anno, nei corsi di laurea di Architettura, Medicina, Giurisprudenza, Economia, Farmacia. Grazie a queste intense attività di scambio oggi Unife è il primo partner accademico della Pontificia, una delle più importanti Università private e confessionali del Brasile, mentre il nostro Ateneo è il primo in Italia per numero di corsi di laurea a doppio titolo con il più importante paese dell’America Latina, dove vivono circa 30 milioni di oriundi italiani e Curitiba, dopo San Paolo, è la città più ‘italiana’ del Brasile, come è dimostrato dai cognomi dei colleghi d’oltreoceano in visita a Ferrara: Casella, Trevilatto, Mira, Nigro, Maiolino, Bonametti, Gnoato, Candiotto, Bordin”. Dal 24 al 28 marzo, nel corso degli incontri che si svolgeranno nei Dipartimenti di Architettura, Economia e Management, Studi Umanistici e Scienze della vita e biotecnologie, saranno avviate

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ulteriori forme di collaborazione sul piano della ricerca, dei dottorati e dello scambio di professori. “Non bisogna scordare, infatti – commenta Franz - che il Governo Federale del Brasile dal 2009 finanzia 75.000 borse di dottorato per aumentare l’internazionalizzazione dei propri giovani ricercatori e che l’Italia è, fra i principali paesi europei, quello che riceve il minor numero di dottorandi brasiliani. Inoltre, particolarmente importante è lo sviluppo di progetti di ricerca in cui siano presenti anche partner brasiliani considerando il fatto che in molti dei progetti finanziabili dall’Unione Europea il Brasile figura come paese terzo o, addirittura, come potenziale coordinatore”. Gli architetti e gli urbanisti della Pontificia parteciperanno, inoltre, alla XXI edizione del Salone del Restauro, dove, venerdì 28 al pomeriggio, interverranno alla presentazione di una importante ricerca finanziata dalla Confindustria brasiliana, sull’intero settore del restauro in Brasile, dalla formazione universitaria alla mano d’opera, dai valori immobiliari alle imprese specializzate. La ricerca, che sarà presentata dai Prof. Claudio Maiolino della Pontificia e Gianfranco Franz, sarà illustrata al Governo brasiliano nella capitale federale a fine estate 2014. Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 - 338/6195391 Ferrara, 20 marzo 2014

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PORTE APERTE ALL’ARCHIVIO STORICO DI UNIFE

Nella foto: alcuni volumi del patrimonio archivistico di Unife

L’Archivio storico di Unife apre le porte alla città, nelle giornate di lunedì 24 e martedì 25 marzo, dalle ore 9 alle ore 12.30, e da mercoledì 26 fino a venerdì 28 marzo, dalle ore 14 alle ore 16.30, in Aula Copernico di Palazzo Renata di Francia (via Savonarola, 11- Ferrara), dove la cittadinanza potrà partecipare ad un percorso a tappe sulla storia del rapporto tra casa d’Este e Ateneo. Sarà così possibile consultare liberamente il patrimonio archivistico dell’Università di Ferrara e visitare l’esposizione di oggettistica e di costumi d’epoca, messi a disposizione dall’Ente Palio e dalle Contrade cittadine. Come spiega Maria Grazia Chiarelli, Responsabile dell’Ufficio Protocollo, Archivio e Posta di Unife, “l’iniziativa, che rientra tra le proposte culturali d’Ateneo aperte a tutta la cittadinanza, prevede un percorso a tappe per diffondere e valorizzare la documentazione dell’Archivio storico dell’Università e si inserisce in un circuito di manifestazioni regionali tese a far conoscere ed apprezzare il patrimonio archivistico delle istituzioni pubbliche e private a platee più vaste di quanto non siano gli addetti ai lavori o i frequentatori abituali delle sale di studio”. L’iniziativa si intreccia anche con una serie di attività laboratoriali rivolte alle scuole del territorio. Grazie al positivo riscontro di alcuni insegnanti, il personale dell’Archivio di Unife incontrerà da mercoledì 26 a venerdì 28 marzo, dalle ore 9 alle ore 12.30, in Aula Copernico di Palazzo Renata di Francia (via Savonarola, 11- Ferrara) gli allievi della Scuola Media Statale di I grado di Consandolo per lo svolgimento di

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laboratori didattici sul tema “Gli Estensi e la fortuna dello studium: a scuola tra le carte dell’Archivio storico di Unife 1391-1598”, un percorso guidato di pratica d’archivi articolato a tappe e simile a quello del “gioco dell’oca”, che si concluderà mercoledì 7 maggio, dalle ore 9 alle 0re 13, nei locali della Scuola di Consandolo in via Salvatori, 11, con la visione dei mezzi audiovisivi prodotti dagli studenti durante i laboratori e la ricostruzione della cerimonia di conferimento di una laurea nel periodo estense. Non solo. Le attività laboratoriali comprenderanno anche l’incontro di martedì 6 maggio con gli studenti del Liceo Statale Ariosto di Ferrara, dalle ore 9 alle ore 11 sempre in Aula Copernico, per concludersi poi dalle 11 alle 13 all’Archivio storico comunale (via Giuoco del Pallone, 8 - Ferrara), con un percorso integrato fra Comune e Ateneo sul tema “La cultura e la politica nella Ferrara degli Estensi: dalla fondazione dell’Università alla devoluzione della città allo Stato Pontificio”. “ Si è partiti dalla presentazione agli Istituti scolastici ferraresi – prosegue Chiarelli - di un percorso tra le carte d’archivio, che prende le basi dall’interesse manifestato dalla casa d’Este per lo sviluppo della cultura, attraverso l’istituzione e la crescita dello Studium generale, oggi moderna Università. Durante i laboratori preparatori, le scolaresche avranno modo di conoscere i documenti presenti nell’Archivio dell’Ateneo, che verranno presentati, spiegati e maneggiati dagli studenti stessi, secondo le regole dettate per l’accesso ai documenti storici, oppure esposti in vetrine appositamente allestite. Lo scopo è quello di introdurre i ragazzi al mondo degli archivi, spesso sconosciuto o relegato nell’immaginario comune allo stereotipo di un luogo polveroso e buio, dove ‘noiosi’ studiosi passano ‘noiosamente’ il proprio tempo. L’ambizione è quella di trasmettere ai giovani un’esperienza di attività in archivio dove, indagando tra le carte e i documenti, può aprirsi una finestra su un mondo che rivive dal passato, con i toni accesi dei colori delle miniature dei codici o delle espressioni di testi poetici o di toni popolari o scherzosi racchiusi nelle carte”. E ancora, “sarà così possibile attraverso un percorso a tappe - che nelle intenzioni degli organizzatori vuole assomigliare più al ‘gioco dell’oca’ che ad un pedissequo passaggio da un documento all’altro - ricostruire la storia dell’Università dalla sua nascita al suo sviluppo, dovuto sia ai valenti docenti e studenti che la frequentarono, sia al sostegno della casa d’Este, motivato da ragioni di prestigio personale non meno che dall’ amore del bello e del vero, del Comune e dell’amministrazione dei Legati pontifici. Il ‘viaggio’ in Archivio d’Ateneo è pensato fino al 1598, anno alla devoluzione della città allo Stato pontificio e del trasferimento degli Estensi a Modena. A questo punto, si innesta l’excursus proposto dall’Archivio storico comunale e dalla Biblioteca Ariostea che, in un tentativo di sinergia e di collaborazione tra gli enti che si occupano di archivi sul territorio cittadino, proporrà agli studenti del Liceo Ariosto, nelle giornate di maggio, una tappa in più sulla linea della storia che incrocia Ferrara con la famiglia estense”. Così conclude Chiarelli: “ Le giornate della didattica in archivio risulteranno così l’epilogo di un percorso di studio e laboratoriale svolto preventivamente in classe a cura degli insegnanti, un lavoro che ha permesso di creare il substrato di

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notizie ed informazioni propedeutiche su cui andranno a innestarsi le attività pratiche da noi proposte. Un’esperienza che vuol essere stimolante per i ragazzi, in quanto fatta di sensazioni visive oltre che tattili, grazie anche all’esposizione di oggetti e suppellettili provenienti dall’Ente Palio e dalle Contrade cittadine, che per l’occasione metteranno a disposizione il risultato dei propri sforzi di ricostruzione storica di abiti, armi e simboli del potere del casato”. Le giornate della didattica negli archivi cittadini dell’Università e del Comune di Ferrara rientrano nell’ambito della XIII edizione di Quante storie nella storia - Settimana della didattica in Archivio, iniziativa promossa tra il 5 e l’11 maggio 2014 dalle Istituzioni archivistiche della Regione Emilia-Romagna e che vede coinvolti vari Archivi cittadini della Provincia e delle altre Istituzioni ferraresi, accanto a quelli di Enti analoghi presenti su tutto il territorio regionale. Contatti: [email protected] Ferrara, 20 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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NUOVA SEDE DEL TECNOPOLO DI FERRARA

Presenti Franceschini ed Errani all’ inaugurazione che apre anche

il Salone del Restauro 2014

Nella foto: la nuova sede di TekneHub di via dello Zucchero

Mercoledì 26 marzo, alle ore 10.30, si terrà l’inaugurazione della nuova sede del Tecnopolo di Ferrara – TekneHub di via dello Zucchero. All’evento parteciperanno Tiziano Tagliani, Sindaco di Ferrara, Pasquale Nappi, Rettore dell’Università di Ferrara, Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia-Romagna, Alfredo Peri, Assessore Programmazione territoriale, urbanistica, reti di infrastrutture materiali e immateriali, mobilità, logistica e trasporti della Regione Emilia-Romagna, Carla Di Francesco, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna. La cerimonia anticipa ufficialmente l’apertura alle ore 12 della XIX edizione di RESTAURO, il Salone dell’arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali, che rimarrà aperto a Ferrara Fiere sino al 29 marzo (http://www.salonedelrestauro.com/it/presentazione.php).

Il Tecnopolo di Ferrara:

è il complesso di laboratori di ricerca industriale e trasferimento tecnologico in cui le imprese, anche le più piccole, possono trovare competenze di ricerca e sperimentare nuove tecniche produttive, materiali più efficienti e prodotti innovativi; rappresenta una importante tappa del percorso di avvicinamento tra il mondo della ricerca e della innovazione e il mondo produttivo;

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mette a disposizione del tessuto industriale attrezzature scientifiche all’avanguardia e le competenze di oltre 240 ricercatori altamente qualificati, in continuo contatto con il mondo della ricerca scientifica di base;

è promosso dall’Ateneo, dal Comune, dalla Provincia di Ferrara e dalla Regione Emilia Romagna ed è sostenuto dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR 2007-2013).

I 4 Laboratori del Tecnopolo di Ferrara: LTTA - Scienze della Vita e biotecnologie; MechLav - Meccanica avanzata; TekneHub – recupero e riqualificazione architettonica e urbana, restauro dei beni culturali; Terra&AcquaTech - ambiente, acqua, suolo, territorio. I Laboratori del Tecnopolo di Ferrara sono partner accreditati della Rete Alta Tecnologia dell'Emilia-Romagna.

TekneHub:

è una struttura in possesso di autonomia scientifica, funzionale, organizzativa e gestionale, che fa riferimento all’Università di Ferrara, nei ruoli delle sue strutture dipartimentali coinvolte, per offrire supporto e servizi alle piccole e medie imprese che hanno interesse a incrementare o a sviluppare nuove metodologie, materiali e competenze connesse all’ampio e strategico settore del patrimonio culturale. I settori di riferimento per il trasferimento tecnologico sono settori di ricaduta industriale collegati alla tutela, conservazione, gestione, fruizione e valorizzazione del bene culturale;

é in grado di intervenire nei settori legati alle metodologie e tecnologie avanzate per il restauro, alle tecnologie per la conservazione e diagnostica dell’architettura e dell’opera d’arte moderna e contemporanea, alla conservazione e gestione del patrimonio culturale e ambientale, alle metodologie di indagine non distruttive sui beni culturali;

sviluppa le sue attività in cinque prevalenti aree di interesse: • Metodi e tecnologie del restauro architettonico • Strumenti, materiali e tecniche per la museografia e l’exhibition design • Diagnostica e conservazione • Tecnologie per il recupero e la conservazione del patrimonio paleontologico ed archeologico • Gestione e valorizzazione del patrimonio culturale;

persegue i seguenti principali obiettivi: • Sviluppo di servizi per le imprese legati all’attività di ricerca svolta • Iniziative di trasferimento tecnologico (brevetti, spin off, collaborazioni con imprese) • Realizzazione di un hub culturale quale soggetto organizzativo autonomo avente valenza propria e in grado di sostenersi economicamente in modo autonomo • Monitoraggio della realtà esistente a livello locale e regionale • Creazione di un sistema di relazioni con i soggetti imprenditoriali del territorio legati in particolare al settore culturale ed alle iniziative di tutela e valorizzazione del patrimonio

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Responsabile Scientifico: Marcello Balzani Comitato Scientifico: Francesca Cappelletti, Fabio Donato, Rita Fabbri, Mauro Gambaccini, Gian Luca Garagnani, Carlo Peretto, Bendetto Sala, Carmela Vaccaro. Direttore Gestionale: Daniela Lambertini

www.teknehub.it Contatti: [email protected] Ferrara, 20 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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Un passo avanti verso la comprensione dei meccanismi di percezione del campo magnetico negli uccelli migratori è stato compiuto da ricercatori di Unife

Lo studio pubblicato nella importante rivista scientifica

“The Journal of Experimental Biology”

Capinera maschio. Foto a cura di Michele Soprano, fotografo naturalista

Ogni anno milioni di uccelli migratori partono dai quartieri nuziali del nord Europa per svernare in Africa occidentale. Come si orientano molte specie di passeriformi nel loro lungo viaggio? Grazie ad una famiglia di proteine, i criptocromi, che potenzialmente possono essere utilizzate per percepire il campo magnetico terrestre. E’ quanto emerge dallo studio condotto da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara, coordinato da Augusto Foà, e composto da Leonida Fusani, Cristiano Bertolucci ed Elena Frigato, pubblicato recentemente in un articolo ed in un editoriale della importante rivista scientifica inglese “The Journal of Experimental Biology”. La ricerca è iniziata nell’agosto 2011 nei pressi della Stazione ornitologica Pape in Lettonia, area di nidificazione della capinera (Sylvia atricapilla), dove i ricercatori Leonida Fusani e Cristiano Bertolucci hanno catturato un gruppo di capinere poco prima che intraprendessero un lungo viaggio di 9500 km con destinazione il Kenya. Una volta trasportati all’Università di Ferrara gli uccelli sono stati posti in gabbie di registrazione per verificare l’insorgenza o meno dell’inquietudine migratoria. “La zugunruhe o inquietudine migratoria - spiega Leonida Fusani - è una intensa attività notturna che i passeriformi manifestano in cattività durante la stagione delle migrazioni. Grazie ad una manipolazione dell’accesso al cibo, siamo riusciti ad interrompere questa attività e a verificare i livelli di espressione dei criptocromi nell'occhio”. “I criptocromi – afferma Cristiano Bertolucci - sono delle proteine che svolgono diverse funzioni. Nei vertebrati, ad esempio, possono comportarsi da fotorecettori, magnetocettori o riparare il danno degli ultravioletti al DNA”. “I risultati ottenuti nei laboratori ferraresi – concludono Fusani e Bertolucci - hanno messo in evidenza come i livelli di espressione genica dei criptocromi aumentino negli animali in migrazione

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virtuale rispetto sia a quelli sedentari sia a quelli in cui l’inquietudine migratoria era stata interrotta sperimentalmente. Il cambiamento nell’espressione di questi geni può essere una delle chiavi per il rilevamento dei campi magnetici terrestri che guidano i passeriformi durante i lunghi voli notturni. E anche se questa non è la prova definitiva che gli uccelli possono utilizzate la bussola magnetica per orientarsi, è un'altra informazione importante a sostegno di questa ipotesi”. Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 - 338/6195391

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Esperti nazionali ed internazionali al congresso “Progressi nel trattamento dell’asma bronchiale e delle BPCO”

Sabato 22 marzo nell’Aula Magna dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Anna a Cona

Il Prof. Gaetano Caramori

“Progressi nel trattamento dell’asma bronchiale e delle BPCO”. E’ questo il titolo del congresso che si terrà domani, sabato 22 marzo, a partire dalle ore 8, nell’Aula Magna dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant'Anna a Cona, (via Aldo Moro, 8), organizzato da Gaetano Caramori, Professore Associato del Dipartimento di Scienze mediche, Sezione di Medicina interna e cardiorespiratoria dell’Università di Ferrara.

L’iniziativa, che ha il patrocinio della Società Scientifica Medico-Chirurgica di Ferrara (SMC) e della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), rappresenta un importante momento di confronto e di scambio sul trattamento bronchiale e sulle broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO), tra la medicina generale e specialistica, anche grazie alla partecipazione di relatori prestigiosi a livello nazionale ed internazionale, per condividere un modello operativo volto a migliorare la gestione multidisciplinare di queste malattie.

Per informazioni: Carlotta Cocchi: 0532/293554 - 338/6195391

Ferrara, 21 marzo 2014

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A Unife il quarto appuntamento del ciclo di Conversazioni pubbliche su temi urbani e di paesaggio

Mercoledì 26 marzo al Dipartimento di Architettura

Il Dipartimento di Architettura

Quarto appuntamento domani, mercoledì 26 marzo, alle ore 14,30, nell'Aula A5 del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, (Palazzo Tassoni-Estense, via Quartieri, 8), con la nuova edizione del ciclo di Conversazioni pubbliche su temi urbani e di paesaggio, organizzato nell'ambito delle attività del Laboratorio di Sintesi Finale di Urbanistica del Dipartimento di Architettura di Unife, coordinato dal Prof. Romeo Farinella. Relatrice della quarta conferenza sarà Anna Lambertini, architetto e paesaggista AIAPP studio Limes di Firenze, che parlerà di “Arte del giardino urbano e luoghi comuni. Temi e strumenti del progetto contemporaneo di spazio aperto”. Di seguito il calendario di tutti gli appuntamenti che si terranno sempre alle 14.30 nell’Aula A5 del Dipartimento:

Mercoledì 2 aprile Politiche della casa in Italia. Riflessioni e proposte Diego Carrara, economista e direttore ACER Ferrara

Mercoledì 16 aprile Architecture et forme urbaine de la ville chinoise Liang Zhang, Architetto, artista, Centro LAA/LAVUE-CNRS/UMR di Parigi Carlotta Cocchi Ferrara, 25 marzo 2014

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A Unife il secondo appuntamento del ciclo di incontri

Faccio cose …. vedo gente. I mercoledì delle Scienze Giuridiche

Mercoledì 26 marzo il Prof. Marco Magri presenterà la ricerca

L'interesse legittimo oltre la teoria generale

Il Dipartimento di Giurisprudenza

Secondo appuntamento domani, mercoledì 26 marzo, dalle ore 17.30 alle ore 19 nell’Aula Consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza, (corso Ercole I d’Este 44) con il ciclo di incontri “Faccio cose…vedo gente. I mercoledì delle Scienze Giuridiche”, organizzati dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara e aperti alla città, nel corso dei quali i docenti ed i ricercatori del Dipartimento presenteranno la propria attività di ricerca per consentire una più approfondita conoscenza della loro attività scientifica. Relatore della conferenza sarà Marco Magri, Professore Associato di Diritto Amministrativo, che presenterà la ricerca “L'interesse legittimo oltre la teoria generale (pluralismo metodologico e giustizia amministrativa)”. A presiedere l’incontro sarà Gian Guido Balandi, Professore ordinario del Dipartimento di Giurisprudenza di Unife. “Il lavoro – ci anticipa Marco Magri - sottopone a revisione critica la tesi, unanimemente accolta dalla scienza del diritto amministrativo, secondo la quale la definizione del concetto di interesse

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legittimo compete alla ‘teoria generale del diritto’ o, meglio, alla ‘dogmatica’ o ‘sistematica’ giuridica; da cui la deduzione che soltanto il soggetto legittimato dalla ‘norma di protezione’, (Schutznormtheorie), possa agire dinanzi alla giurisdizione amministrativa. Il percorso che suggeriremo muove invece dal fondamento costituzionale solidaristico dei diritti individuali e propone una rilettura in chiave popolare del diritto di azione garantito dall'art. 103 Cost.” I mercoledì delle Scienze Giuridiche proseguiranno il 7 maggio, 4 giugno, 24 settembre, 22 ottobre, 26 novembre, sempre alle ore 17.30 nella Sala Consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza. Carlotta Cocchi Ferrara, 25 marzo 2014

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Nuovo appuntamento del Laboratorio di Studi Urbani di Unife con la presentazione della Mostra e della Ricerca “Tutti a casa”

Il Polo Didattico degli Adelardi

“Marginalità urbane. Fare ricerca con una macchina fotografica”. E’ questo il titolo dell’appuntamento che si terrà domani, mercoledì 26 marzo, dalle ore 14.15 alle ore 18 al Polo Didattico degli Adelardi, (via degli Adelardi, 33), che rientra nel ciclo di seminari “Sconfinamenti. L’arte in città. La città nelle arti”, organizzato dal Laboratorio di Studi Urbani (LSU) del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara. L’iniziativa prevede la presentazione della ricerca e della mostra “Tutti a casa”, e vedrà come relatore Giuseppe Scandurra, Antropologo di Unife e Direttore del LSU. “L’esposizione – spiega Scandurra - è il risultato di quindici mesi di ricerca sul campo, da ottobre 2004 a dicembre 2005, che ho condotto con il fotografo Armando Giorgini. Si rivolge alla società civile e alle istituzioni locali. Da una parte è da intendersi come campagna di sensibilizzazione della conoscenza delle realtà esplorate, per superare pregiudizi e paure dovuti alla difficoltà di comunicazione tra i senza fissa dimora e il resto della cittadinanza. Dall’altra, ha come fine, la produzione di dati e immagini che possono essere utili per l’universo associazionistico che da anni si occupa del problema emarginazione sociale”. “L’intero progetto - prosegue Scandurra - si è posto come strumento, oltre che di documentazione della condizione dei senza fissa dimora a Bologna, anche di coinvolgimento degli stessi soggetti in attività laboratoriali. Hanno infatti cooperato attivamente alla realizzazione delle immagini. Tutto il progetto è nato, del resto, come laboratorio fotografico destinato in particolare agli ospiti del dormitorio il Riparo Notturno Massimo Zaccarelli, meglio conosciuto come Il Carracci, struttura di accoglienza che è stata chiusa nel dicembre del 2005. Il progetto si propone così anche

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come iniziativa per la conservazione della memoria di queste esperienze, per mostrare in che modo gli attori sociali in gioco abbiano vissuto la struttura che li ha ospitati e abbiano usufruito dei servizi che la rete Carracci ha offerto loro”. Carlotta Cocchi Ferrara, 25 marzo 2014

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Ad Unife parte la 2a Edizione

del Corso di Perfezionamento in Management della Farmacia

La Prof.ssa Emidia Vagnoni

Al via venerdì 28 marzo alle ore 9 al Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara, la seconda edizione del Corso di Perfezionamento in Management della Farmacia, che annovera tra i docenti sia universitari provenienti dall’Ateneo estense, da Parma, dall’Università della California, sia professionisti esperti del settore. “Si tratta di un percorso formativo interdipartimentale - afferma Emidia Vagnoni, Direttore del Corso e Professore ordinario di Management sanitario di Unife - sviluppato per fornire ai farmacisti strumenti di gestione delle risorse e di controllo delle dinamiche economiche, al fine di garantire una gestione della farmacia in linea con le criticità dettate dall’attuale congiuntura. Le farmacie territoriali sia private che pubbliche, infatti, stanno vivendo una serie di criticità legate a vari fattori, tra cui l’avvento dei generici, la competizione crescente dei corner farmaceutici della grande distribuzione organizzata e l’affermazione di nuove modalità distributive dei farmaci dettate da esigenze di sostenibilità finanziaria del Servizio Sanitario Nazionale. Questi fattori hanno contribuito a ridurre sensibilmente i margini delle farmacie, portandole alla necessità di rivedere le loro forme di gestione alla luce del nuovo contesto operativo”. Alla giornata di apertura parteciperanno il Vice Presidente A.S.SO.FARM, Francesco Schito, la Presidente FEDERFARMA delle Farmacie Rurali, Stefania Menegatti, in qualità di delegata dal Presidente Regionale Federfarma, ed il Presidente dell’A.F.M. Farmacie Comunali di Ferrara, Riccardo Zavatti. “Il percorso – conclude Emidia Vagnoni - si svilupperà in nove giornate da marzo a settembre 2014, in cui i 31 partecipanti provenienti da varie regioni, affronteranno argomenti quali le modalità di valutazione dei costi, la lettura del bilancio ai fini fiscali, la gestione del magazzino e delle risorse umane, tecniche di marketing e fidelizzazione dei clienti, indispensabili per poter ricoprire efficacemente il ruolo di ‘Manager di Farmacia’”. Ferrara, 26 marzo 2014 Carlotta Cocchi

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NASCE UNA NUOVA PROFESSIONE NEL CAMPO NAZIONALE DELLA COSMESI

Al via il Corso di formazione per Informatore Cosmetico Qualificato di Unife

Nella foto: Roberto Manfredini

Siglata la Convenzione per l’attuazione del Corso di formazione per Informatore Cosmetico Qualificato (ICQ®) tra l’Università di Ferrara, l’ente di formazione privato Certa Thesis s.r.l. e Cosmetica Italia - Unipro Servizi s.r.l. , l'Associazione di rappresentanza delle imprese che fanno parte del sistema nazionale della cosmesi.

Come spiega il prof. Stefano Manfredini, Presidente della Scuola di Farmacia e prodotti della salute di Unife, “ il Corso ICQ® forma nel settore cosmetico un profilo professionale che può essere considerato un equivalente dell’informatore scientifico del farmaco, un addetto specializzato assimilabile, a tutti gli effetti, a un divulgatore del prodotto cosmetico”. “ Il Corso ICQ® – prosegue Manfredini - è idealmente indirizzato a chi è in possesso del Diploma di Scuola media superiore e mira ad una formazione intermedia a quella di un Corso di Laurea breve. La proposta didattica, inedita nel panorama accademico e cosmetico nazionale, nasce dalla valutazione del gap formativo tra le figure di farmacista e di cosmetologo (altamente specializzate) e quelle di estetista ed acconciatore professionale, ad oggi operanti nel settore. Di fatto, mancano del tutto professionalità intermedie, ovvero operatori qualificati in grado di informare, presentare e divulgare sul mercato la produzione cosmetica internazionale avvalendosi di una preparazione scientifica. L’obiettivo del Corso mira pertanto a colmare questo vuoto professionale, con un percorso professionalizzante altamente innovativo, che utilizza metodi di formazione di tipo accademico”.

Il Corso (a numero chiuso, con eventuale selezione, qualora si superi il limite massimo di 40 iscritti) inizierà orientativamente nel prossimo ottobre, nella prestigiosa cornice del Chiostro di S. Maria delle Grazie (via Fossato di Mortara, 17/19 - Ferrara), nei locali destinati alle attività didattiche e laboratoriali in ambito cosmetico afferenti al Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie di Unife.

Il percorso formativo prevede un totale di 180 ore, suddivise in un modulo di conferenze iniziali (20 ore), cui seguiranno 4 sessioni (160 ore) articolate in lezioni frontali,

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esercitazioni pratiche e seminari di approfondimento, distanziate circa due mesi l’una dall’altra, per terminare con la sessione d’esame finale per la discussione di un elaborato scritto.

Il corpo docente sarà composto, per quanto attiene alle discipline di base, da professori e ricercatori dell’Università di Ferrara che già collaborano alla didattica di COSMAST, il Master in Scienza e Tecnologia Cosmetiche di Unife, e da tecnici esperti per i temi più attinenti agli aspetti delle professioni.

“Un nuova opportunità formativa sul panorama nazionale del mercato della cosmesi – conclude Manfredini - offerta da Unife in collaborazione con Certa Thesis s.r.l. e Cosmetica Italia - Unipro Servizi s.r.l, per favorire, dunque, la nascita di nuovi profili professionali specializzati nella divulgazione delle conoscenze di settore acquisite con criteri scientifici. Una vera e propria svolta nella professionalità del settore, che farà emergere definitivamente il valore e il ruolo del cosmetico nell’attuale accezione di strumento di prevenzione e benessere”.

A conclusione del Corso, i partecipanti che avranno conseguito l’attestato di frequenza avranno la possibilità di iscriversi all’Associazione Italiana Informatori Cosmetici Qualificati (AIICQ) ed entrare in diretto contatto con il mercato del lavoro.

Per informazioni e iscrizioni: Segreteria organizzativa Cosmetica Italia - Unipro Servizi s.r.l. tel.02 28177324, [email protected] COSMAST, Master in Scienza e Tecnologia Cosmetiche dell’Università di Ferrara, tel. 0532 455438, [email protected]

Ferrara, 21 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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NUOVA LAUREA A DOPPIO TITOLO

TRA UNIFE L’UNIVERSITÀ DI CURITIBA

Oggi in Rettorato la firma che celebra quindici anni di collaborazione

Nella foto: un momento della firma

Siglata oggi in Rettorato la firma della convenzione che istituisce un

nuovo percorso di laurea a doppio titolo in lingua e letteratura straniera tra l’Università di Ferrara e la Pontificia Università Cattolica del Paranà di Curitiba in Brasile. La convenzione non è che l’ultimo atto di un collaborazione nata gia’ da 15 anni e che consolidai un rapporto tra i due Atenei che ha già dato vita a quattro Corsi di Laurea a doppio titolo in Architettura, Design Industriale, Economia e Management.

Dopo la firma di oggi, la delegazione brasiliana, composta dal Rettore, dal Prorettore e da docenti e funzionari, rimarrà a Ferrara fino al 28 marzo per una serie di incontri che si svolgeranno nei Dipartimenti di Architettura, Economia e Management, Studi Umanistici e Scienze della vita e biotecnologie per avviare ulteriori forme di collaborazione sul piano della ricerca, dei dottorati e dello scambio di docenti e parteciperà anche mercoledi’ alla inaugurazione della nuova sede del Tecnopolo di Ferrara - TekneHub in via dello Zucchero che anticipa ufficialmente l’apertura di RESTAURO, il Salone dell’arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali. E a proposito di Salone del Restauro, venerdì 28 al pomeriggio, si terrà in Fiera la presentazione di una importante ricerca finanziata dalla Confindustria brasiliana, sull’intero settore del restauro in Brasile, dalla formazione universitaria alla mano d’opera, dai valori immobiliari alle imprese specializzate.

Come ha affermato il Rettore Nappi in occasione della sottoscrizione la nostra è una Università fortemente radicata sul territorio, ma con una forte propensione all’internazionalizzazione. Abbiamo già attivato molte collaborazioni con Atenei e Istituti

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di ricerca di tutto il mondo e oggi Unife è il primo partner accademico della Pontificia, una delle più importanti Università private e confessionali del Brasile, mentre il nostro Ateneo è il primo in Italia per numero di corsi di laurea a doppio titolo con il più importante paese dell’America Latina. Proprio oggi abbiamo espresso parere favorevole all’Ambasciatore del Brasile in Italia per aderire al progetto Atlante che offre agli studenti la possibilità di effettuare un periodo di mobilità in Paesi non coperti da programmi comunitari e quindi di avere una visione trasparente e completa di tutte le possibilità a loro disposizione per effettuare una scelta mirata alle proprie esigenze in uno scenario extra-europeo. Ferrara, 24 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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C’ERA UNA VOLTA UN POLIMERO Storie di grandi molecole che hanno plasmato il mondo

Una pallina di gomma puzzolente finita su una stufa accesa, un grembiule che esplode, un filo che sembra non rompersi mai, una provetta che non si riesce a pulite, una beuta sporca dimenticata sullo scaffale di un laboratorio, una bombola intasata, uno scarto di lavorazione... Chi avrebbe detto che tanti piccoli incidenti come questi fossero destinati a cambiare la scienza, la tecnologia, la storia e i più comuni gesti della nostra vita quotidiana? Situazioni inconsuete e interrogativi curiosi non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per tutto il pubblico di lettori appassionati dall’affascinante mondo delle scoperte scientifiche. Ne parlerà e cercherà di svelarne alcuni segreti, in particolare nell’ambito della chimica, domani mercoledì 26 marzo alle 18, nella libreria ibs.it (p.zza Trento e Trieste -

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Ferrara), Eleonora Polo, ricercatrice CNR e docente del Dipartimento di Scienze Chimiche e farmaceutiche di Unife, autrice del libro C’era una volta un polimero. Storie di grandi molecole che hanno plasmato il mondo (Apogeo , 2013), dialogando con Maria Grazia Campantico dell’Ufficio Comunicazione ed Eventi dell’Ateneo. Si tratta del terzo appuntamento di “Unife in libreria”, il nuovo ciclo di incontri con l’autore a cura dell'Ufficio Comunicazione ed Eventi di Unife, rivolto a tutta la comunità universitaria e non solo, che prosegue e consolida un già avviato rapporto di collaborazione con le librerie cittadine, con l’intento di valorizzare le relazioni tra Università e sistema- città, nell’ottica di Ferrara città universitaria. “ Dalla vulcanizzazione della gomma a opera di Charles Goodyear – spiega Polo - alla scoperta del polipropilene che fruttò il premio Nobel a Giulio Natta, fino alla realizzazione di superfibre che farebbero invidia persino a Batman, questo libro è il diario di bordo di un viaggio che ripercorre nel tempo le tappe più significative della storia dei polimeri sintetici. Materiali del tutto nuovi, dalle proprietà sorprendenti, creati dall'uomo per dare un aiutino alla natura, o addirittura per provare a reinventarla. Materiali che hanno cambiato il mondo, occupando (letteralmente) ogni angolo e ogni attimo delle nostre vite. Possiamo anche non amarli, ma difficilmente ne possiamo fare a meno”. “E' una storia di scoperte avvenute quasi sempre per caso – conclude Polo - mentre si cercava qualcos'altro; una storia affascinante, divertente, tragica, insolita, mai banale. È anche la storia degli scienziati che hanno realizzato queste scoperte; persone come noi, uomini e donne curiosi, intelligenti, appassionati, testardi, avidi e, qualche volta, anche fortunati”. “Unife in libreria” proseguirà con:

Sabato 29 marzo, ore 18, presentazione del volume di Guido Barbujani, Lascia stare

i santi. Una storia di reliquie e scienziati (Einaudi). Dialoga con l'autore Paola

Spinozzi

Venerdì 18 aprile, ore 18, presentazione del volume di Chiara Ceci, Emma

Wedgwood Darwin. Ritratto di una vita, evoluzione di un’epoca (Sironi

Editori). Dialoga con l'autore Maria Grazia Campantico (nell'ambito del ciclo di

appuntamenti scientifici I Venerdì dell’Universo).

Ferrara, 25 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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MICHALIS TRAITSIS A VENEZIA CON “PASSI SOSPESI”

PER LA 52A GIORNATA MONDIALE DEL TEATRO

In occasione della Giornata Mondiale del Teatro del prossimo 27 marzo, Michalis Traitsis, responsabile dei laboratori teatrali del Centro Teatro Universitario di Unife e direttore di Balamòs Teatro, in collaborazione con il Centro Studi per la Ricerca documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo, il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, propone una serie di iniziative sul Teatro in Carcere, focalizzate sul progetto teatrale "Passi Sospesi", che ha ricevuto nel 2013 il premio dell'Associazione Nazionale dei Critici di Teatro e l’encomio della Presidenza della Repubblica. Gli incontri si terranno a Venezia, alla Casa di Reclusione Femminile della Giudecca e alla Fondazione Giorgio Cini, con la partecipazione di studiosi e accademici da tutta Italia, operatori teatrali, esponenti della magistratura, organi direttivi degli istituti penitenziari, studenti universitari, cittadinanza e partner istituzionali del progetto teatrale "Passi Sospesi". Il programma è promosso anche dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – Istituto di Studi Penitenziari, che il 13 marzo scorso ha diffuso a livello nazionale la notizia dell’Istituzione del 27 marzo 2014 come Prima Giornata Nazionale del Teatro in Carcere in concomitanza con la 52a Giornata Mondiale del Teatro promossa dall’ITI-Unesco (Istituto Internazionale del Teatro), che ha accolto l’idea di Patrocinare l'iniziativa del Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere e di inserirla nel programma delle attività internazionali.

Programma:

Mercoledì 26 Marzo, ore 16.00, Casa di Reclusione Femminile di Giudecca (ingresso riservato): incontro con Fabio Cavalli (co-sceneggiatore del film e responsabile delle attività teatrali nella sezione A.S. del carcere di Rebibbia) e Luigi Cuciniello (direttore organizzativo della Biennale Cinema e Teatro).

Periodico dell’Università di Ferrara Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011

Giovedì 27 Marzo, ore 10.00 - 13.00 e 15.30 - 19.00, Fondazione Giogio Cini, Venezia, incontro pubblico sul teatro in carcere e sul progetto teatrale "Passi Sospesi" di Balamòs Teatro negli Istituti Penitenziari di Venezia , in collaborazione con il Centro Teatro Universitario di Unife, l'Università Ca' Foscari e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia.

Per l’occasione, verrà presentata anche una mostra fotografica in video di Andrea Casari (anni 2006-2013) e l'ultimo video documentario di Marco Valentini dal progetto teatrale "Passi Sospesi" (anni 2012-2013).

Il drammaturgo sudafricano Brett Bailey Brett Bailey è l'autore del Messaggio Internazionale del World Theatre Day 2014, rivolto a tutta la Comunità mondiale del teatro. Il messaggio, diffuso in oltre 35 lingue all’interno di tutte le iniziative programmate il 27 marzo, è stato tradotto da Victor Jacono dell’ITI-Italia.

http://www.giornatamondialedelteatro.it/messaggio-internazionale-5.html

Riferimenti più dettagliati sulla Giornata Mondiale del Teatro in Italia e nel mondo: http://www.giornatamondialedelteatro.it/

Ferrara, 25 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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PREMIO INTERNAZIONALE DOMUS RESTAURO E CONSERVAZIONE

FASSA BORTOLO - IV EDIZIONE Ecco l’elenco dei vincitori che verranno premiati a Palazzo Tassoni

Nella foto: un momento della premiazione della passata edizione

Mercoledì 26 marzo alle ore 18.30 a Palazzo Tassoni Estense, (via della Ghiara, 36), sede del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Internazionale di Restauro Architettonico Domus Restauro e Conservazione Fassa Bortolo – Quarta edizione. II Premio, ideato e promosso nel 2010 dall’Azienda Fassa Bortolo e dal Dipartimento di Architettura di Unife, in occasione del Ventennale della propria fondazione, nasce dalla volontà di premiare e far conoscere ad un ampio pubblico restauri architettonici che abbiano saputo interpretare in modo consapevole i princìpi conservativi, anche ricorrendo a forme espressive contemporanee, nei quali la comunità tecnico-scientifica si riconosce in modo ampio. Il riconoscimento è indirizzato a premiare i neolaureati con i progetti elaborati come tesi di laurea, i progettisti e le imprese specializzate che hanno realizzato opere di restauro e che in questo settore rivestono importanti competenze imprenditoriali.

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“Le candidature a questa quarta edizione del Premio – spiega Balzani - sono state oltre 100, provenienti per la maggior parte da paesi europei, ma anche da Sud America e Asia. Il progressivo aumento della partecipazione di concorrenti di provenienza non italiana, rispecchia un sempre più diffuso interesse verso la conservazione degli edifici storici e inoltre sottolinea l’importanza che il Premio DOMUS Restauro e Conservazione ormai ricopre nell’ambito del restauro del panorama internazionale”. “Vista la grande omogeneità qualitativa delle migliori proposte nella Sezione Opere Realizzate – conclude Balzani - la commissione, dopo un difficile, ma interessante dibattito, ha deciso all’unanimità di premiare tre diversi progetti come Medaglie d’Oro ex-aequo e due come Medaglie d’Argento”. Ecco i progetti vincitori: Per la Sezione Opere Realizzate Le Medaglie d’Oro andranno a: - Studio Sergio Sebástian Architects, Spagna, per la valorizzazione di uno Spazio Archeologico a Daroca, Saragozza, spazio ipogeo dedicato a funzioni culturali, hall per conferenze, sale riunioni, piccolo museo; - Arch. Leonardo Angelini per il restauro del Torchio e del Mulino di Baresi, Bergamo, che si dimostra un intervento che ha avuto un forte impatto sociale che lo qualifica per la potenzialità di offrire spunti all'identificazione col patrimonio locale; - Arch. Patrizia Valle per il restauro delle Mura di Cittadella, Padova, un’opera di restauro volta al recupero degli elementi significativi delle mura urbane nella loro attuale consistenza materica e valorizzata da due interventi ‘reintegrativi’. Le due Medaglie d’Argento arriveranno invece in Estonia grazie allo Studio KOKO Architects per il recupero del Porto per idrovolanti di Talllin, in pochi mesi il museo più visitato dell’Estonia, un intervento che si inserisce in un quadro di grande attenzione al restauro in tutta la città, nelle sue diverse parti e differenti epoche, e in Spagna per premiare il lavoro dei Progettisti Jansana, De La Villa, De Paauw, Arquitectes + AAUP Jordi Romero i Associats volto al recupero delle Batterie antiaeree di Turó de la Rovira, Barcellona, un progetto che si qualifica anche e non secondariamente per la sua rarità e originalità anche sotto il profilo della tutela del ‘patrimonio immateriale’. Nella stessa Sezione la Giuria ha inoltre ritenuto opportuno segnalare come Menzioni Speciali sei diverse opere: quattro provenienti dall’Italia, una dalla Svizzera e una dall’India. Tra questi sei contributi molto interessante è la proposta dell’Arch. Carlo Blasi per il restauro della Cittadella di Damasco, in Siria, un intervento sostanzialmente aggiuntivo ed eterogeneo rispetto alla struttura architettonica e urbanistica sulla quale si interviene. Un’opera che testimonia una padronanza del progetto è quella dell’Arch. Michele Bondanelli nel suo progetto di restauro della Chiesa di San Zeno ad Argenta, Ferrara. L’ Arch. Andrea Oliva si segnala come menzione speciale per la riqualificazione e il riuso di un capannone per il Tecnopolo di Reggio Emilia, un intervento che ha avuto il merito di

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affrontare non temi dai quali ricavare particolare notorietà, ma temi sui quali investire attenzioni. Per quanto riguarda la menzione andata al progetto dell’Albergo RAAS di Jodhpur (degli Studi Lotus + PRAXiS), nello stato indiano del Rajasthan, occorre dire che l’occasione del restauro e riadattamento di un complesso di valore storico, si è trasformata in un’esperienza di progettazione partecipata in maniera pluridisciplinare, aperta ad un intelligente recupero e reinterpretazione delle tecniche tradizionali dalla pietra, ai metalli, al legno. Il progetto di ristrutturazione del monastero di Santa Maria dei Progettisti svizzeri Durisch + Nolli Architects si distingue invece per l’attenzione al trattamento delle superfici esterne, per il rispetto della volumetria storica e, di conseguenza, per la qualità del rapporto col paesaggio. Una ulteriore menzione speciale andrà all’Arch. Roberto Castellani per il restauro del Museo di storia naturale di Siena, un’opera che si segnala per la delicatezza e l’eleganza delle relative soluzioni architettoniche, curate fino nei minimi dettagli. Per la Sezione Progetti Elaborati come Tesi di Laurea La Medaglia d’Oro andrà a Vincenzo Fresta dell’Università degli Studi di Pisa, Facoltà di Ingegneria, (relatori Prof. Pietro Ruschi, Prof.ssa Ewa J. Karwacka, Prof. Marco Giorgio Bevilacqua) per la proposta di restauro, recupero e valorizzazione del Complesso di San Silvestro, Pisa. In questa sezione come Medaglie d’Argento i pari merito sono stati ben sei provenienti da diverse Università Italiane (Catania, Roma Tre, IUAV, Politecnico di Bari) ma anche dal Brasile e dal Portogallo, evidenziando come il Premio DOMUS sia ormai ben conosciuto anche all’estero. Le iniziative proseguiranno giovedì 27 marzo alle ore 10,30 all’interno del Salone del Restauro (Sala Diamanti - pad.6 della Fiera di Ferrara), dove si terrà la presentazione dei progetti vincitori e menzionati, che vedrà gli interventi di Francesco di Virgilio, Delegato alla Ricerca ed al Trasferimento Tecnologico di Unife e Diego Farina, Presidente Ordine degli Architetti, P. P. e C. della Provincia di Ferrara. Modererà Marcello Balzani, Responsabile Scientifico del TekneHub, Tecnopolo dell’Università di Ferrara, Piattaforma Costruzioni Rete Alta Tecnologia Emilia-Romagna.

A declamare le motivazioni della giuria sarà il Presidente di Giuria Giovanni Carbonara, Ordinario di Restauro Architettonico, Università Sapienza di Roma. www.premiorestauro.it

Ferrara, 24 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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“CAMMINA CON NOI… DOVE ANDIAMO?”

Incontro con il Prof. Conconi al Mammuth

Giovedi’ 27 marzo alle 18, al Polo Chimico Bio Medico (Mammuth), di via

Luigi Borsari n. 46, incontro con il Prof. Francesco Conconi sul tema “Cammina con noi… dove andiamo?”.

Verrà illustrato il progetto “Cammina con noi” del Dipartimento di Scienze della vita

dell’Università di Ferrara, che ha lo scopo di facilitare l’uso, da parte di giovani e meno giovani, dell’attività fisica regolare come “farmaco”, capace di migliorare lo stato di salute, facile da prescrivere ma difficile da assumere.

Gia’ da alcune settimane sono al lavoro i gruppi di cammino guidati, aperti alla

cittadinanza, coordinati dal Prof. Francesco Conconi e sotto il controllo di un gruppo di esperti comprendente laureati in Scienze motorie,biologi, specializzandi in Medicina dello sport e unresponsabile scientifico. Nel corso dell’incontro, aperto a tutti, il Prof. Conconi

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spiegherà i benefici che derivano dalla pratica continua e regolare del cammino e verranno date indicazioni circa le modalità di iscrizione ai gruppi.

Il progetto ha il sostegno del Dipartimento per lo Sport, Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e delle Farmacie Comunali Ferrara. Ferrara, 25 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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DARE CREDITO ALLA LEGALITÀ: le sfide della finanza e dell’impresa responsabili contro le mafie

Nella foto: la facciata di Palazzo Bevilacqua Costabili

Il Dipartimento di Economia e management dell’Università di Ferrara, in collaborazione con Banca Popolare Etica e Fondazione Culturale Responsabilità Etica, ospiterà domani giovedì 27 marzo, dalle 15,30 alle 18, in Aula Magna di Palazzo Bevilacqua Costabili (via Voltapaletto, 11), il Convegno dal titolo “Dare credito alla legalità: le sfide della finanza e dell’impresa responsabili contro le mafie”. “ La crisi finanziaria ed economica in corso – spiega Simonetta Renga, Direttore del Dipartimento di Economia e management dell’Ateneo - sta sempre più minacciando la tenuta del sistema imprenditoriale e creditizio, rendendo così impossibile la determinazione delle condizioni per la ripresa e lo sviluppo. Questa situazione di vulnerabilità del sistema economico legale è ben compresa dalle organizzazioni criminali, le quali possono trovare condizioni particolarmente favorevoli per il riciclaggio dei proventi illeciti. Negli ultimi anni si è reso sempre più evidente come, da tempo, le mafie guardino al Nord Italia ed al suo sistema economico, soprattutto a questo scopo. L’Emilia Romagna è certamente tra le regioni sulle quali si concentrano le maggiori attenzioni da parte delle organizzazioni criminali, a cominciare dall’ndrangheta”. Aggiunge Giuseppe Marzo, docente di Economia e strategia aziendale al Dipartimento di Economia e management: “ Forze dell’Ordine e Magistratura sono chiamate ad uno sforzo

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importante anche nel nostro territorio, così come gli amministratori pubblici sono tenuti a prevenire ogni tentativo di infiltrazione in ambiti sensibili quali il sistema degli appalti pubblici. Le istituzioni, tuttavia, non possono essere lasciate sole nello svolgere questo compito, così come non può essere sufficiente il comunque fondamentale apporto della società civile, del mondo dell’informazione, della scuola e dell’Università nel promuovere la cultura della legalità. A questi sforzi occorre che si aggiunga una forte presa di coscienza da parte del mondo delle imprese, del credito e della libera professione, necessaria ad evitare il diffondersi di aree grigie che possano anche essere contigue ai sodalizi mafiosi”. “ Per questo motivo il Dipartimento di Economia e management dell’Ateneo – conclude Renga - ha deciso di ospitare un incontro tra queste realtà, allo scopo di farle dialogare e rimarcare il loro ruolo centrale nell’affermazione di una cultura della legalità nel mercato”. L’incontro sarà presentato da Simonetta Renga e animato da Giuseppe Marzo, chiamato a coordinare alcuni interventi preliminari: anzitutto, l’analisi del Colonnello Carlo Pieroni, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Ferrara, su struttura e capacità di infiltrazione dell’ndrangheta, cui seguirà l’intervento di Riccardo Milano, Responsabile Relazioni Culturali di Banca Etica, sul ruolo della finanza etica nell’orientare il mercato alla legalità; seguirà un’analisi di Simone Grillo, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, sulle norme e sulle politiche maggiormente rilevanti per la prevenzione ed il contrasto delle infiltrazioni nell’economia legale. Gli aspetti tecnici ed operativi saranno approfonditi nella seconda parte dell’incontro, grazie a una tavola rotonda nella quale, sempre con il coordinamento di Giuseppe Marzo, porteranno la testimonianza dell’impegno delle proprie organizzazioni sulla legalità Mauro Giannattasio, Segretario Generale Camera di Commercio di Ferrara, Paolo Rollo, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Ferrara, Paolo Martinelli, Vice Presidente di Unindustria Ferrara e Presidente ANCE, Francesco Pacchin, Responsabile Servizio Compliance e Antiriciclaggio di Banca Etica. La partecipazione all’iniziativa è aperta alla cittadinanza. L’evento è organizzato dal Dipartimento di Economia e management dell’Università di Ferrara, con il patrocinio della Camera di Commercio, Unindustria, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Fondazione dei Dottori Commercialisti di Ferrara.

Ferrara, 26 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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LASCIA STARE I SANTI. UNA STORIA DI RELIQUIE E DI SCIENZIATI

Sabato 29 marzo a ibs.it l’autore Guido Barbujani dialoga con Paola Spinozzi

Nella foto: Guido Barbujani

Che cosa succede quando un genetista lavora con storici, filologi, archeologi, e persino con un vescovo? Quando, per fare il suo mestiere, deve rischiare la vita nel deserto siriano? L’avventura di uno scienziato alle prese con un caso eccezionale: la ricognizione delle reliquie di San Luca evangelista. Un enigma tutto da risolvere, attraverso il resoconto di una ricerca storico-genetica molto particolare, ovvero cercare di capire se le reliquie, conservate a Padova in un antico sarcofago da oltre 800 anni, possano almeno ipoteticamente essere o meno quelle di San Luca evangelista, morto a Tebe in età avanzata intorno al 150 d.C. come vuole la tradizione. Ci svelerà solo alcuni dei tanti passaggi di mistero di questa straordinaria avventura, avvolta in un alone misto di suspense, curiosità e scienza, Guido Barbujani, genetista e docente del Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie di Unife, sabato 29 marzo alle 18, nella libreria ibs.it (p.zza Trento e Trieste - Ferrara), nel corso della presentazione del suo ultimo libro Lascia stare i santi. Una storia di reliquie e di scienziati (Einaudi, 2014), dialogando con Paola Spinozzi, docente di Letteratura inglese di Unife. Eccone alcuni assaggi. Il 17 settembre del 1998, nella basilica di Santa Giustina a Padova, un piccolo gruppo di studiosi assiste all’apertura di una cassa di piombo, sigillata da oltre 500 anni. Dentro ci sono i resti di uno scheletro senza testa, di un uomo vissuto nel I secolo. La sua identità, attribuita dalla tradizione va verificata dalla scienza: sono davvero i resti di San Luca evangelista? O la reliquia autentica è custodita altrove? La risoluzione dell’enigma è affidata dal vescovo a storici, filologi, archeologi, e infine – fra pochi scienziati in un

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mare di umanisti – al professor Guido Barbujani, chiamato ad analizzare il Dna dello scheletro e a sancirne la compatibilità con le tramandate origini del santo. Un’avventura inconsueta e, al tempo stesso divertente: un lungo viaggio, non soltanto intellettuale, che porterà Barbujani – e i lettori con lui - fino in Siria, ad Aleppo, città millenaria, tra colonnelli corrotti, campioni di sangue clandestini e inconvenienti climatici. Ma anche nei recessi, a volte prosaici, a volte entusiasmanti del lavoro dello scienziato, tra congressi e luminari geniali. Una vicenda affascinante, sul confine tra Oriente e Occidente, ma anche su quello tra cultura umanistica e scientifica, ove la penna del Barbujani scienziato si confonde con quella, estremamente abile, del narratore. L’evento si configura come il quarto appuntamento di “Unife in libreria”, il nuovo ciclo di incontri con l’autore a cura dell'Ufficio Comunicazione ed Eventi di Unife, rivolto a tutta la comunità universitaria e non solo, che prosegue e consolida un già avviato rapporto di collaborazione con le librerie cittadine, con l’intento di valorizzare le relazioni tra Università e sistema- città, nell’ottica di Ferrara città universitaria. “Unife in libreria” proseguirà con: Venerdì 18 aprile, ore 18, presentazione del volume di Chiara Ceci, Emma Wedgwood Darwin. Ritratto di una vita, evoluzione di un’epoca (Sironi Editori). Dialoga con l'autore Maria Grazia Campantico (nell'ambito del ciclo di appuntamenti scientifici I Venerdì dell’Universo). Guido Barbujani, genetista delle popolazioni, è Ordinario del Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologia dell’Università di Ferrara. Nei suoi studi piú recenti, si è occupato di Dnaantico nell’uomo di Cro-Magnon, negli etruschi e nei nuragici. Ha pubblicato i romanzi Dilettanti (Marsilio, 1993), Dopoguerra (Sironi, 2002), Questione di razza (Mondadori, 2003), Morti e sepolti (Bompiani, 2010) e i saggi L’invenzione delle razze (Bompiani 2006), Europei senza se e senza ma (Bompiani 2008) e, con Pietro Cheli, Sono razzista e me ne vanto (Laterza, 2008).

Paola Spinozzi è docente di Letteratura Inglese del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Ferrara. I suoi interessi di ricerca includono le teorie e le metodologie di comparazione fra la letteratura e le arti visive; la retorica della scienza; le rappresentazioni letterarie, la narrazione e la divulgazione di teorie scientifiche; l’utopia come genere letterario e l’utopismo. È autrice di Sopra il reale. Osmosi interartistiche nel Preraffaellitismo e nel Simbolismo inglese (2005) e di The Germ. Origins and Progenies of Pre-Raphaelite Interart Aesthetics (2012, con E. Bizzotto). É curatrice di Origins as a Paradigm in the Sciences and in the Humanities (2010, con A. Zironi), Discourses and Narrations in the Biosciences (2011, con B. Hurwitz), Histoire transnationale de l’utopie littéraire et de l’utopisme (Paris: Champion, 2008, con V. Fortunati e R. Trousson

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Ferrara, 26 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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ACHILLE OCCHETTO A UNIFE

Nella foto: Achille Occhetto

Venerdì 14 marzo, alle ore 17.00, nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, si terrà la presentazione del volume La gioiosa macchina da guerra. Veleni, sogni e speranze della sinistra, Roma, Editori Internazionali Riuniti, 2013 di Achille Occhetto, in presenza dell’autore e moderata dai giornalisti Stefano Lolli e Gian Pietro Testa. Introdurranno la presentazione Paolo Frignani, delegato del Rettore per l’Orientamento e la didattica a distanza, e Enzo De Mattei, Rivolta Democratica. Interverranno Andrea Baravelli, docente di Storia contemporanea di Unife, Paolo Calvano, Segretario provinciale del Partito Democratico, Luciano Galliani, Università di Padova, già Deputato del Parlamento (XII Legislatura), e il pubblicista Paolo Mandini. Come afferma Michele Serra nella prefazione al volume, “ … colpisce, nel racconto di Occhetto, la naturalezza, quasi l’inevitabilità con la quale si ripercorre l’approdo al Pci di un giovanissimo borghese torinese. Di quella Torino che l’autore descrive come «lo scenario spirituale, psicologico e politico» della sua formazione familiare e personale; e che anche nei giorni fatidici della svolta tornerà brevemente, intensamente a fare da quinta sentimentale al travaglio di quel suo figlio poi condotto dalla professione politica a girare l’Italia – Milano, Roma, Palermo – ma sempre rimasto legato a quell’imprinting intellettuale e culturale: l’antifascismo, l’azionismo, la Einaudi dove lavorava suo padre, gli scrittori amici di famiglia”. La riflessione di Occhetto approfondisce anche quale sia stata la ragione storica della svolta della Bolognina: “‘... storica: dunque non frettolosa e non improvvisata, come alcuni, non si capisce bene perché, gli imputarono ai tempi della Bolognina. L’idea – e al tempo stesso la necessità stringente – era riunire le diverse matrici culturali e ideali del progressismo italiano; e per farlo, mutare in profondità la forma-partito, facendone uno strumento fortemente permeabile dai movimenti, dalle associazioni, dalle pulsioni di una società in febbrile mutazione”.

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Un appuntamento, dunque, che aiuterà, al di là di ogni aspetto nostalgico, anche i più giovani a ricostruire un periodo delicatissimo della storia repubblicana italiana, che ha influenzato gran parte delle scelte e delle politiche non solo della sinistra ma dell’intero Paese. Un’iniziativa che rientra nell’ambito dell’attività di divulgazione dell’Ateneo non solo per la comunità universitaria, ma aperta a tutto il territorio.

Ferrara, 12 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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NUOVA LAUREA A DOPPIO TITOLO TRA UNIFE E L’UNIVERSITÀ DI CURITIBA

Oggi in Rettorato la firma che celebra quindici anni di collaborazione

Nella foto: Un momento della firma della Convenzione

Siglata oggi in Rettorato la firma della convenzione che istituisce un nuovo percorso

di laurea a doppio titolo in lingua e letteratura straniera tra l’Università di Ferrara e la Pontificia Università Cattolica del Paranà di Curitiba in Brasile. La convenzione non è che l’ultimo atto di un collaborazione nata gia’ da 15 anni e che consolidai un rapporto tra i due Atenei che ha già dato vita a quattro Corsi di Laurea a doppio titolo in Architettura, Design Industriale, Economia e Management.

Dopo la firma di oggi, la delegazione brasiliana, composta dal Rettore, dal Prorettore e da docenti e funzionari, rimarrà a Ferrara fino al 28 marzo per una serie di incontri che si svolgeranno nei Dipartimenti di Architettura, Economia e Management, Studi Umanistici e Scienze della vita e biotecnologie per avviare ulteriori forme di collaborazione sul piano della ricerca, dei dottorati e dello scambio di docenti e parteciperà anche mercoledi’ alla inaugurazione della nuova sede del Tecnopolo di Ferrara - TekneHub in via dello Zucchero che anticipa ufficialmente l’apertura di RESTAURO, il Salone dell’arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali. E a proposito di Salone del Restauro, venerdì 28 al pomeriggio, si terrà in Fiera la presentazione di una importante ricerca finanziata dalla Confindustria brasiliana, sull’intero settore del restauro in Brasile, dalla formazione universitaria alla mano d’opera, dai valori immobiliari alle imprese specializzate.

Come ha affermato il Rettore Nappi in occasione della sottoscrizione la nostra è una Università fortemente radicata sul territorio, ma con una forte propensione all’internazionalizzazione. Abbiamo già attivato molte collaborazioni con Atenei e Istituti di ricerca di tutto il mondo e oggi Unife è il primo partner accademico della Pontificia, una delle più importanti Università private e confessionali del Brasile, mentre il nostro Ateneo è il primo in Italia per numero di corsi di laurea a doppio titolo con il più importante paese dell’America Latina. Proprio oggi abbiamo espresso parere favorevole all’Ambasciatore del Brasile in Italia per aderire al progetto Atlante che offre agli studenti la possibilità di

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effettuare un periodo di mobilità in Paesi non coperti da programmi comunitari e quindi di avere una visione trasparente e completa di tutte le possibilità a loro disposizione per effettuare una scelta mirata alle proprie esigenze in uno scenario extra-europeo. Ferrara, 24 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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AL VIA IL SECONDO CORSO DI AUTODIFESA GRATUITO

RISERVATO ALLE STUDENTESSE E ALLE DIPENDENTI DI UNIFE

Nella foto: Cristiana Fioravanti

Nell’ambito delle azioni positive sviluppate all’interno delle Politiche di Pari Opportunità, l’Università degli Studi di Ferrara promuove, in collaborazione con il CUS di Via Gramicia, il secondo corso gratuito di autodifesa femminile riservato alle studentesse e alle dipendenti dell’Ateneo, che unisce all’esercizio di tecniche pratiche anche l’approfondimento di aspetti psicologici e profili penalistici. Come afferma Cristiana Fioravanti, Delegata del Rettore alle Pari Opportunità, “ la prima edizione del corso, che ha visto coinvolte 23 studentesse e 7 dipendenti dell’Ateneo, si è conclusa lo scorso 22 marzo con grande successo e soddisfazione delle partecipanti. In realtà, già durante la fase di lancio dell’iniziativa, abbiamo subito registrato numerose richieste di adesione. Così ci siamo immediatamente attivate per organizzarne una seconda edizione, per offrire un segnale positivo volto ad accogliere nel tempo il maggior numero di richieste. Anche questo nuovo ciclo si compone di 8 lezioni teorico/pratiche, che si terranno nelle serate di martedì 1, 8, 15, 29 aprile e 6, 13, 20, 27 maggio, dalle 18 alle 19,30, nei locali della Palestra Format di via Cassoli, 25 a Ferrara, a cura di Alessandro Misiani, Avvocato del Foro di Ferrara e Maestro di Kick Boxing. L’iniziativa sarà interamente finanziata dal CUS Ferrara, grazie alla sensibilità e disponibilità della Direttrice, Carla Parolini. Le partecipanti dovranno così sostenere unicamente l’onere di 5 Euro, corrispondente all’ attivazione della tessera CUS, se non già posseduta, per la copertura delle spese assicurative”.

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“ Stiamo lavorando con gli organi preposti d’Ateneo, in particolare con il Consiglio di Parità, diretto da Silvia Borelli, e il Comitato Unico di Garanzia, diretto da Cinzia Mancini – conclude Fioravanti - per rendere stabile all'interno della nostra Università questa proposta formativa, utile per diffondere i valori del rispetto, della diversità e della legalità e contrastare la violenza e le discriminazioni”. Ferrara, 27 marzo 2014 Maria Grazia Campantico

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Mercoledì 2 aprile l’Ateneo invita la città allo IUSS Day La cerimonia alle ore 11 nell’Auditorium del Complesso di Santa Lucia

Un momento della cerimonia dello scorso anno

Mercoledi’ 2 aprile alle ore 11 nell’Auditorium del Complesso di Santa Lucia, (via

Ariosto, 35), si terrà lo IUSS Day, inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Istituto Universitario di Studi Superiori IUSS-Ferrara 1391.

La cerimonia si aprirà con il saluto del Rettore Prof. Pasquale Nappi, a cui seguirà la relazione del Direttore dello IUSS Prof. Roberto Bin. Di particolare attualità il tema scelto quest’anno per la prolusione: il Prof. Ferruccio Trifiro, Professore Emerito dell’Università degli Studi di Bologna parlerà su “La dualità della chimica e la distruzione delle armi chimiche”. Al termine verrà consegnata una benemerenza al Prof. Reinhold Stockbrugger e verranno premiate le migliori Tesi di Dottorato. Davvero doveroso citare i nomi di tutti i premiati: Blendi Ura, Martina Giovanardi, Chiara Scotton, Daniela Mole’, Francesco Zamberlan, Salvatore Pacifico, Stefania Mangiola, Greta Guidoboni, Giulia Giantesio, Lisa Volpe, Alessandro Strano, Marta Calzolari, Giulia Gabassi, Ika Riswanti Putranti, Lucilla Conte, Laura Girella, Giacomo Cesaretti, Parviz Holakooei, Pierpaola Pierucci.

Con questa cerimonia l’Ateneo vuole presentare alla comunità accademica e a tutta la città le attività formative e culturali dell’Istituto, nato con lo scopo di promuovere l'eccellenza degli studi presso l'Università di Ferrara e di coordinare e promuovere in ambito internazionale i corsi di dottorato di ricerca istituiti presso l'Università di Ferrara.

E' dunque un centro di formazione avanzata, aperto ai giovani italiani e stranieri, che prepara dottori di ricerca in grado di esercitare attività di ricerca di elevata qualificazione in ambito internazionale che possa trovare impiego in strutture di ricerca scientifica avanzata, sia di base sia applicativa, promuovendo l'alta qualità degli studi post-laurea volti alla formazione e all'aggiornamento di professionisti in grado di operare in ambito europeo.

Non solo. L’istituto, tra le varie attività, offre percorsi formativi ad integrazione della preparazione dei corsi di laurea, organizzando attività trasversali, rivolte a tutti i dottorandi.

Di rilievo anche l’attività di divulgazione e di aggregazione, intesa come elemento di integrazione con la città, tramite momenti di approfondimento culturale con iniziative come i

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“Colloqui dello IUSS", conferenze dedicate a un tema di ampia rilevanza scientifica, economica e sociale. Ogni anno viene affrontato un argomento specifico: il 2013/14 è dedicato al tema dell' "Interculturalità". Ferrara, 27 marzo 2014

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Da Unife un ponte per le imprese verso il Sudafrica

Lunedi’ 31 marzo dalle ore 10 nell’Aula Magna del Complesso di Santa Lucia si terra’ la presentazione di GreenAction South Africa, il progetto, promosso dalla Regione e dall’Università per l’internazionalizzazione delle imprese del settore delle tecnologie ambientali e delle energie rinnovabili in Sudafrica.

All’incontro interverranno il Rettore Pasquale Nappi, l’Ambasciatore d’Italia a Pretoria Vincenzo Schioppa, il responsabile dello sportello Sprint della regione Ruben Sacerdoti, l’ordinario di Ingegneria Paolo Russo e Giovanni Roncucci, Presidente di Roncucci & Partners.

Ferrara, 27 marzo 2014

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Centro interateneo UNINOVA

Un momento della presentazione del Centro

Un centro interateneo per estendere l’e-learning e migliorare l’uso delle tecnologie impiegate per le attività formative di università e di enti pubblici e privati, nonché per offrire servizi di formazione e comunicazione integrata e multimediale. Si chiama UNINOVA ed è nato sotto la spinta delle Università di Ferrara, di Modena e Reggio Emilia e di Parma e presto sarà pienamente operativo e funzionante. Le Università degli studi di Ferrara, di Modena e Reggio Emilia e di Parma hanno deliberato la nascita del Centro interateneo per le tecnologie a supporto dell’innovazione nella didattica nella comunicazione – UNINOVA, un’iniziativa aperta a successive adesioni che ha lo scopo di promuovere l’utilizzo delle più avanzate tecnologie e sistemi innovativi a sostegno della organizzazione didattica, dei servizi a supporto delle attività di ricerca scientifica e tecnologica, dei servizi che completano ed integrano le attività di comunicazione, editoriali e di gestione di eventi, nonché favoriscano il trasferimento tecnologico ed il know-how e sostengano la cooperazione a progetti di ricerca e di sperimentazione, sia nazionali che internazionali, di metodologie di formazione integrata e multimediale. La sede amministrativa del centro, che sarà presieduto dal Rettore dell’Università di Ferrara prof. Pasquale Nappi, per il triennio 2014-2017 sarà a Reggio Emilia presso il Centro e- Learning di Ateneo dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Nella giornata di venerdì 28 marzo le università fondatrici, oltre a definire la composizione degli organi previsti dal Regolamento, su cui si erano già espresse con proprie deliberazioni i Consigli di Amministrazione dei rispettivi Atenei in ottobre 2013 (Parma), novembre 2013 (Ferrara) e febbraio 2014 (Modena), hanno affidato ad una commissione composta dai direttori dei rispettivi Centri e-Learning, i professori Paolo Frignani (UNIFE), Andrea Lasagni (UNIPR) e Tommaso

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Minerva (UNIMORE) il compito di avanzare una proposta di struttura operativa-organizzativa, che consenta a partire dal 1° settembre di poter avviare la programmazione delle attività. Il Centro, che sarà governato da un Consiglio Direttivo, da un Direttore e da un Comitato Tecnico-Scientifico, si configura come strumento per la innovazione didattica legata a processi di sviluppo e qualificazione dell’offerta formativa non solo nelle università, ma anche nella scuola secondaria e nelle formazione superiore, nonché per la gestione di attività formative professionalizzanti, soprattutto post-laurea, proponendosi come partner anche di enti pubblici e privati impegnati nel campo della formazione continua, offrendo loro anche pacchetti completi di servizi di comunicazione integrata. Insediati gli organi, completate le procedure e definiti i programmi di attività il Centro UNINOVA conta di poter essere pienamente operativo a partire dal 1 gennaio 2015. “Le Università dell’Emilia Romagna – commenta il Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Angelo O. Andrisano – ancora una volta danno prova della propria volontà e capacità di saper fare sistema, unendo le loro migliori competenze per la nascita di un centro che vuole mettersi a servizio della innovazione e qualificazione di progetti ed iniziative di carattere formativo e comunicativo che nascono non solo in ambito universitario. L’ambizione è quella di sostenere i processi complessivi che in questo campo si vanno definendo a livello territoriale, in una visione di formazione continua che sappia meglio riflettere le esigenze di rapido e incessante cambiamento che vengono dal mondo produttivo, da enti, associazioni e ed istituzioni anche privati”. “Le numerose risorse accessibili on line obbligano le istituzioni che si occupano di formazione ad ampliare il proprio ruolo: il concetto di e-learning – ha affermato il Rettore dell’Università degli studi di Parma prof. Loris Borghi - si ripropone per accrescere il valore dell’insegnamento tradizionale con l'integrazione delle tecnologie della comunicazione. L'attivazione di questo Centro interateneo insieme alle Università di Modena e Reggio Emilia e Ferrara è di fondamentale importanza perché consente ai singoli Atenei di formulare un’offerta didattica aggiuntiva a quella tradizionale utilizzando le sinergie e le ricchezze (competenze professionali e strumentali) presenti in tre Atenei della nostra Regione”. “Nel ringraziare per la nomina a presidente di questo innovativo Centro Interateneo – ha dichiarato il Rettore dell’Università degli studi di Ferrara prof. Pasquale Nappi – ricordo come l’operato dei Centri dei singoli atenei, in particolare il CEA di UNIMORE e il SE@ di UNIFE sia stato, da oltre dieci anni, di grande incentivo al corretto utilizzo delle nuove tecnologie al servizio della didattica e della ricerca universitarie. La nascita di questo centro è sicuramente significativa anche per la partecipazione dell’Università di Parma come sicura risorsa metodologica e tecnologica per raggiungere gli scopi che UNINOVA si prefigge”.

Periodico dell’Università di Ferrara Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011

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Da Unife un ponte per le imprese verso il Sudafrica

Lunedi’ 31 marzo dalle ore 10 nell’Aula Magna del Complesso di Santa Lucia si terra’ la presentazione di GreenAction South Africa, il progetto, promosso dalla Regione e dall’Università per l’internazionalizzazione delle imprese del settore delle tecnologie ambientali e delle energie rinnovabili in Sudafrica. Obiettivo dell’incontro, a cui interverranno il Rettore Pasquale Nappi, l’Ambasciatore d’Italia a Pretoria Vincenzo Schioppa, il responsabile dello sportello Sprint della regione Ruben Sacerdoti, l’ordinario di Ingegneria Paolo Russo e Giovanni Roncucci, Presidente di Roncucci & Partners, è attivare collaborazioni in linea con le strategie di internazionalizzazione delle imprese italiane e sudafricane ed attività sia imprenditoriali sia scientifico-accademiche tra i due Paesi. L’internazionalizzazione costituisce, infatti, un obiettivo fondamentale di Unife da sempre impegnata nel consolidamento e potenziamento di programmi di mobilità a favore di studenti e docenti, dello sviluppo di progetti di ricerca di respiro internazionale e di iniziative nel campo della cooperazione internazionale. Sono già molti i rapporti di collaborazione che l’Ateneo ha da tempo con il continente africano, che coprono le più diverse discipline scientifiche. Ad ottobre 2013 è stato siglato un accordo di cooperazione culturale, didattica e scientifica con la Sudan University of Science and Technology, che prevede lo scambio di inviti a studiosi per la condivisione di esperienze e per la partecipazione a conferenze, colloqui, simposi. Non solo. Sono oltre 50 i paesi del mondo da cui arrivano gli studenti internazionali Unife, tra cui la sempre più numerosa comunità di studenti africani, attiva su più versanti e che annualmente organizza una serie di manifestazioni, come la “Settimana dello studente”, in corso in questi giorni. Ferrara, 28 marzo 2014

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Lunch Seminars

Secondo appuntamento il 1° aprile alle ore 13 con Giovanni Marin che parlerà di

"The greener the better. Job creation and environmentally-friendly technological change"

Il Dipartimento di Economia e Management

Secondo appuntamento martedì 1 aprile alle ore 13 nell’Aula EC1 del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara, con la nuova edizione dei Lunch Seminars, ciclo di seminari promossi e organizzati da Leonzio Rizzo, Davide Antonioli e Francesco Badia del Dipartimento di Economia e Management di Unife. Relatore dell’iniziativa sarà Giovanni Marin del Ceris, Istituto di analisi e ricerca finalizzato allo studio dell'economia applicata e dell'impresa nell'ambito del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che parlerà di "The greener the better. Job creation and environmentally-friendly technological change" Ulteriori informazioni: [email protected] Ferrara, 31 marzo 2014 Carlotta Cocchi

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A Unife il quinto appuntamento del ciclo di Conversazioni pubbliche su temi urbani e di paesaggio

Mercoledì 2 aprile al Dipartimento di Architettura

Il Dipartimento di Architettura

Quinto appuntamento mercoledì 2 aprile alle ore 14,30 nell'Aula A5 del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, (Palazzo Tassoni-Estense, via Quartieri, 8), con la nuova edizione del ciclo di Conversazioni pubbliche su temi urbani e di paesaggio, organizzato nell'ambito delle attività del Laboratorio di Sintesi Finale di Urbanistica del Dipartimento di Architettura di Unife, coordinato dal Prof. Romeo Farinella. Relatore della quinta conferenza sarà Diego Carrara, economista e direttore ACER Ferrara, che parlerà di “Politiche della casa in Italia. Riflessioni e proposte”. Ferrara, 31 marzo 2014 Carlotta Cocchi

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Nuovo appuntamento con le Department Lectures

Amedeo Quondam interverrà sul tema “Per una nuova definizione di classico: il caso Decameron”

Il Dipartimento di Studi Umanistici

Nuovo appuntamento mercoledì 2 aprile alle ore 14.30 nell’Aula Drigo del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Ferrara, (via Paradiso, 12), con la nuova edizione del ciclo di lezioni-conferenze Department Lectures, iniziative culturali aperte alla cittadinanza che – come afferma Matteo Galli, Direttore del Dipartimento… “sono tenute da nostri studiosi e studiosi ospiti ed intendono documentare la molteplicità e la ricchezza delle attività che organizziamo”. Relatore dell’appuntamento sarà Amedeo Quondam dell’Università di Roma, che interverrà sul tema “Per una nuova definizione di classico: il caso Decameron”. “In occasione del settimo centenario dalla nascita di Boccaccio (16 giugno 1313) – spiega Cristina Montagnani, Professore Ordinario del Dipartimento di Studi Umanistici di Unife e referente per questa conferenza - è stata pubblicata nella collana BUR una nuova edizione del suo Decameron, curata da Amedeo Quondam, con la collaborazione di Maurizio Fiorilla e Giancarlo Alfano. A Quondam si devono Introduzione, note e l’appendice finale ‘Le cose (e le parole) del mondo’, una guida alla lettura dell’opera attraverso l’esame dei vocaboli chiave del Decameron; Fiorilla ha curato il testo e Alfano ha steso le introduzioni alle novelle, strumenti che la rendono un testo utile per gli studenti, soprattutto universitari, ma anche un punto di riferimento per i colleghi studiosi. L’edizione è nata in collaborazione con l’Associazione degli Italianisti Italiani, nell’ambito di un ampio progetto di rifacimento dei classici. Il lungo commento, le introduzioni alle novelle e le schede con cui si guida il lettore tra i tanti personaggi, sono così strumenti indispensabili per raggiungere l’obiettivo che i tre studiosi si sono posti: creare un format di traducibilità di cento testi diversi”. “Nel commento, per una scelta precisa – conclude Cristina Montagnani - si sono trascurate le fonti e i rimandi intertestuali, e si è invece assegnato un ruolo di primo piano alla grande macchina

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narrativa costruita da Boccaccio, che sceglie temi, figure, storie e gli conferisce un corpo testuale, quasi volesse formulare «una teoria del racconto». Nel corso delle cento novelle Boccaccio ci mostra un campionario di storie scelte, organizzate ma soprattutto raccontate, per dimostrarci forse che l’importante non è la storia in sé, ma come viene raccontata”. Ferrara, 31 marzo 2014 Carlotta Cocchi


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