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Date post: 09-Mar-2016
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Magazine di RBR-Online.it
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IL PERIODICO DI RBR ONLINE.IT SUI CAMPIONATI ONLINE marzo 2009 Magazine no° 8 rbr online . it L’ANNO CHE VERRÀ! L’apertura dei campionati 2009 di RBRO.it è alle porte, i team si stanno mobilitando e organiz- zando per poter rubare la corona al pezzenTeam, scuderia vincitrice del WIRC 2008 e senza dubbio il miglior team 2008. L’apertura dell’anno non è solo team e vetture, ma anche regolamenti e calendario rally. All’interno del magazine la raccolta di tutto questo, con la spiegazione dell’anno 2009, importante per molti piloti che quest’anno si sfideranno lungo le prove di RBRO.it. 1
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IL PERIODICO DI RBR ONLINE.IT SUI CAMPIONATI ONLINE

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M a g a z i n eno° 8rbr online.it

l’anno che verrà!

L’apertura dei campionati 2009 di RBRO.it è alle porte, i team si stanno mobilitando e organiz-zando per poter rubare la corona al pezzenTeam, scuderia vincitrice del WIRC 2008 e senza dubbio il miglior team 2008.

L’apertura dell’anno non è solo team e vetture, ma anche regolamenti e calendario rally. All’interno del magazine la raccolta di tutto questo, con la spiegazione dell’anno 2009, importante per molti

piloti che quest’anno si sfideranno lungo le prove di RBRO.it.

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Ci si sta muovendo verso la giusta direzione o almeno, è quello che tutti hanno l’impressione di avere. Non ci saranno più sedici prove in un mondiale reso noioso e lungo, nel quale gli arrivati erano considerati superstiti, più che abili piloti. Tanto di cappello a Nagy campione del mondo, Brzeski, Albertella, Barone e Ghibaudo, vincitori delle relative classi, ma tanto volte, hanno dovuto combattere contro se stessi piuttosto che un avversario.

Ci schieriamo dalla parte del Consiglio Mondiale di RBRO che decide per le dodici prove spe-ciali, che devono racchiudere in loro l’essenza del mondiale, lasciando però lo spettacolo in

primo piano. Siamo felici di sapere che ci saranno dei trofei monomarca all’interno dei cam-pionati mondiali, favorendo marche “snobbate” o poco utilizzate, mettendo i piloti e non le

vetture alla gloria degli spettatori.

Appoggiamo la scelta di Citroen e di Ford, ad evolvere le loro vetture di punta, C4 e Fo-cus 2006 per eguagliarle la Subaru, vera regina del 2008, in tutti i campionati, anche se in ritardo, colpevole ritardo, il passo è stato fatto, ora ci aspettiamo la loro prima vittoria mondiale, così, come vediamo con interesse l’ingresso della Zavstava Yugo nella classe A5, togliendo di fatto il monomarca Peugeot con la 106.

Guardiamo con interesse la nascita delle S2000, oltre a Peugeot 207, sono arrivate la Skoda Fabia e la Volkwagen Polo, ad incrementare una “classe” che offriva un monomarca

Peugeot, attendendo la Fiat Punto Abarth sul palcoscenico di tutto il mondo RBRO. Ci sarà da capire, se queste vetture avranno una loro classe, oppure correranno con le giap-

ponesi, carenti di prestazioni nella seconda parte di stagione.

E’ stato infine regolamentato come si deve la gestione delle assistenze, messo dentro ad un sistema rigido, poco flessibile, ma giusto. I danni alle vetture potevano essere “riparati” dopo ogni prova, ogni persona poteva mettere mano sulle vetture da gara dopo ogni prova, mentre ora, solo all’assistenza sotto l’occhio vigile dei commissari.

Ci piacerebbe finire il 2009 come abbiamo iniziato: applaudendo il Consiglio Mondiale di RBRO.

di Federico Rigolone Editoriale

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Sommario

pagina 2 ... Editoriale di Federico Rigolone.

pagina 4 ... L’intervista al personaggio “Piero Albertella “ di Marco Vettori.

pagina 8 ... Opel Corsa S1600 di Daniele Alessandro.

pagina 10 ... Angolo della tecnica di Daniele Alessandro.

pagina 12 ... L’angolo del Team Manager, scrive Nadir Chiara-monte.

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intervista al personaggio

di Marco Vettori

Piero albertella, classe a6.

I test prestagionali hanno già fornito indica-zioni su quelli che potrebbero essere i fa-voriti nella corsa al titolo nella classe A6?

- Un nome su tutti - almeno per quanto ri-guarda l’esperienza - è Mercan Ibrahim. E’ un pilota molto forte che nella seconda parte di stagione 2008 ha fatto dei progressi strepitosi.

Li chiamano cannibali, extraterrestri. Piero Albertella, quarantacinquenne torine-se in forza al pezzenTeam, potrebbe tranquillamente trovarsi affibbiata una di que-ste due etichette. Il perché è presto detto: dominare, come ha fatto lui, la clas-se A6 in tutti e tre i campionati ufficiali 2008, rasenta la mission impossible. Ad RBR-Online Magazine, l’intervista esclusiva con il miglior interprete delle “piccole”.

Come hai passato la stagione 2008?

La stagione 2008 è stata sicuramente la più esaltante da quando faccio parte del mon-do di RBR-Online. Sono riuscito ad ottenere il massimo in tutti e 3 i campionati ai quali ho partecipato e sono entrato a far parte di una squadra (il pezzenTeam) che si è ri-velato prima di tutto un gruppo di amici. Non potevo chiedere nulla di più dopo che la mia vecchia scuderia - il Pharaoh Rally Team - si è dissolto nel nulla senza motivo.

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Prevedo che l’A6 sarà una classe molto “partecipata” e piloti bravi ce ne sono: De Lucia, Salati, Pe-sce, Vettori solo per farne alcuni e poi ho notato due new entry in questi test pre campionato: Olle-ma e Ricci... Altro nome impor-tante se deciderà di correre in A6 sarà senz’altro Cornachin, uno che ha un piedone grosso così.

L’estone Rauno Ollema e Riccardo Ricci, appena arrivati si sono fatti

subito notare per i tempi strepitosi. Senza dimenticare Ibrahim Mercan, sono in molti del parere che la classe A6 sia la piu divertente e combattu-ta. Grazie per avermi incluso nella lista dei candidati, sebbene ritengo di aver ancora strada da fare. Re-sterai sempre in A6 con la tua fida punto nel 2009 o cambierai vettura?

- Le “strategie” di squadra del pezzen-Team non sono ancora chiare neanche ai suoi componenti. Mi piacerebbe

sicuramente poter difendere i titoli conquistati nel 2008 ma sono all’oscuro delle trat-tative di mercato e di quale pilota possa aggiungersi a noi e soprattutto in quale classe. Cercherò di trovare un posto nella classe a me più congeniale; non nascon-do che le A6 mi piacciono molto...ma se sarà il caso saprò fare di necessità virtù.

Anche il tuo team, il PezzenTeam, nel 2008 si e’ dimostrato una vera corrazzata di piloti che ad ogni appuntamento riuscivano a portare a casa moltissimi punti. Tutti molto bravi e costanti...

- All’inizio del 2008 non è stato proprio così. Nel primo rally del WIRC abbiamo esordito con un bello zero ritirandoci tutti quanti. Forse proprio da quì è nata l’idea di dare il nome RallyZero al nostro team satellite. Ovviamente è una battuta ma l’inizio è stato davvero disastroso. Per nostra fortuna le cose hanno preso poi una piega decisamente diversa.

Qual è stata la gara piu difficile del 2008? E quella che vi ha regalato maggiori soddisfazioni?

- Difficile rispondere a questa domanda. Sicuramente sono stato contentissimo di vincere il Rally di Francia nel WIRC perchè (se non ricordo male) è 3 anni consecutivi che riesco a vincerlo in A6. E negli anni scorsi ci correva gente come Balazy, Brzeski e Affrikast.

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Volevo ringraziare davvero di cuore RBR che mi ha fatto in-contrare degli amici che da vir-tuali sono diventati anche reali :

Paolo Ghibaudo, Luca Giraldi, Luisa Ghibaudo, Andrea Valenti-ni, Federico Rigolone, Federico Castellani, Oscar Galliano, Frank Barone, Simone Ferrari, Alessan-dro Strazzi e ultimi - ma solo in ordine di tempo - Nadir Chia-ramonte e la Valentina Bettini.

IL suo 2008:

Vettura: Fiat Punto S1600 classe A6

Gare del 2008: 20 vittorie di classe, 2 secondi Posti ed 1 terzo posto, nel det-taglio:

WIRC: 7 primi posti, 1 secondo posto e 1 terzo posto su 15 gare. Campione WIRC cl. A6EIRC: 6 primi posti e 1 secondo posto su 10 gare. Campione EIRC cl. A6CIIR: 7 primi posti su 11 gare. Campione CIIR cl. A6

Le gare più difficili Montecarlo e Svezia. Due ritiri che ho patito un po’ più degli altri.

Le domande che ti faccio mi vengono al momento... Forse questa e’ l’ultima... Quali sono le ss che ti piacciono di piu e che quindi riesci a fare al meglio? E quelle piu’ difficili?

- Ah beh... di stage che mi piacciono ce ne sono molte. Mi piace molto Cote d’Ar-broz che uso anche per testare i setup dell’asfalto liscio; East-West, New Bobs, Tanner, Noiker, Diamond Creek II, Prospect Ridge su tutte. Per quanto riguar-da le più difficili e quindi quelle che detesto perchè non riesco a farle come vor-rei sono le due Harwood Forest, Falstone II e Pribram. Altra stage che non amo particolarmente è Hualapai Nation II seppur in modo minore rispetto alle altre.

Non ti rubo altro tempo. In bocca al lupo per il 2009 e... Alza il piede destro, ogni tan-to!!!!!

e questo e’ un pensiero di piero..

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M a g a z i n e rbr online.it

nel prossimo numero...

CIIR: rally del Cioccoeirc: instanbul rally

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tecnica: opel corsa s1600 di Daniele Alessandro

“Un gran motore, un gran differenziale e un retrotreno molto difficile da controllare.”

Questa la sintesi della Opel Corsa S1600. Il motore è veramente potente, permette di sal-varsi spesso in condizioni difficili e di schizzare da una curva all’altra. Qualchepecca ce la dà il cambio, infatti la velocità massima non è delle più alte e abbiamo un grosso buco tra quinta e sesta marcia, in cui il motore scende parecchio di giri.

La macchina risponde bene alle regolazioni e, con un minimo di sviluppo, permette un’ampia personalizzazione del mezzo. Noi l’abbiamo provata in assetti standard ed il problema più grosso che abbiamo riscontrato è al retrotreno. Infatti il posteriore è molto nervoso e non avvisa, un istante sembra incollato a terra e l’istante dopo ci si può trova-re contro un albero.

Per fortunaabbiamo a disposizione un differenziale anteriore ottimo, che ci permette di controllare il posteriore anche nei curvoni più lunghi “semplicemente” tenendo giù il piede destro durante tutta la percorrenza della curva.

La tecnica risulta molto valida anche nel guidato lento, dove la macchina è molto agile e reagisce bene a tutti i controlli. Discorsi diversi per neve e terra. Su entrambi i fondi presenta i classici problemi delle tuttoavanti, infatti le ruote anteriori tendono a sgomma-re ad ogni piccola accelerata.

Sui fondi innevati la piccola corsa si è dimostrata molto bilanciata, il posteriore accom-pagna perfettamente la macchina durante la curva e la guida diventa un vero piacere. Invece il setup da sterrato creato dalla casa-madre è un vero disastro.

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L’auto soffre di un sottosterzo cro-nico che quando meno te l’aspetti si trasforma in sovrasterzo a cau-sa di una totale assenza di grip al posteriore. La frenata è un po troppo potente al posteriore, ma è facilmente regolabile in modo da poter staccare al limite. Dalle sensazioni raccolte possiamo dire che è una macchina con un gran potenziale, ma richiede un lavo-ro abbastanza lungo di sviluppo, che se fatto bene può portare nel-le parti più alte della classifica.

Il miglior modo di fare e vedere televisione: il rally.

http://www.youtube.com/user/CIIRtelevision

http://www.youtube.com/user/WIRCtelevision

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tecnica: comportamento delle vetture di Daniele Alessandro

“La meccanica classica descrive in modo sostanzialmente accurato gran parte dei feno-meni meccanici osservabili direttamente nella nostra vita quotidiana.”

“In termini generali, la meccanica è una specializzazione delle scienze che trattano le funzioni e le operazioni di routine con le macchine, intesa come dispositivo od ogget-to.”

Con queste due citazioni prese dalla rete, voglio presentarvi questa nuova parte del ma-gazine, dedicata alla tecnica, alla meccanica e alle regole che regolano il nostro mondo. In questo primo numero di Tecnica intitolato assetti e comportamento delle vetture cer-cheremo i chiarire alcuni concetti riguardanti due delle variabili più importanti in un as-setto: convergenza e campanatura.

Convergenza: “la convergenza è l’inclinazione delle ruote rispetto al loro parallelismo (guardandole dall’alto)”

La convergenza, sia anteriore che posteriore, si dice aperta quando è settata a valori po-sitivi e chiusa quando assume valore negativi.

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Inf luenza sull’auto:

- Aprendo la convergenza delle ruote anteriori si ottiene un maggiore allineamento delle ruote durante la marcia, ma si ha minore inserimento.

-Aprendo la convergenza delle ruote posteriori l’inserimento aumenta, con il rischio di avere una macchina troppo sensibile al posteriore alle alte velocità e in frenata che po-trebbero causare la perdita del posteriore.

-Chiudendo la convergenza anteriore si facilità l’inserimento ma si avrà meno auto alline-amento in marcia.

-Chiudendo la convergenza posteriore si ottiene aumento del controllo in frenata, ma mi-nore inserimento in curva e minore sensibilità dello sterzo alle alte velocità.

Campanatura: “(o camber) è l’angolo con cui la superficie della ruota tocca il terreno. Si dice negativo quando la parte inferiore della ruota è più esterna rispetto a quella supe-riore, positivo in caso contrario”.

Sostanzialmente quando l’auto affronta una curva le gomme a causa dell’attrito col terreno tendono a spanciare, ovvero a muoversi sulla superficie del cerchio trasversalmente; nel fare ciò diminuisce la loro superficie di contatto con conseguente perdita dell’aderenza. La campanatura serve proprio a bilanciare lo spanciamento della gomma; in questo modo infatti quando l’auto percorre una curva la gomma si adatta completamente al terreno.Inf luenza sull’auto:

Un angolo di camber verso valori negativi potrebbe portare a far scivolare l’auto facendo aumentare di conseguenza il sottosterzo, al contrario un angolo di camber verso valori positivi potrebbe portare all’impuntamento della spalla della ruota esterna alla curva con conseguente rischio di cappottamento.

FONTI: messaggio sulla discussione degli assetti di Luciano Bordin forum RBR-Online.it e http://www.minizclub.com/Esperto/E_Laguida.htm.

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l’angolo del team manager scrive Nadir Chiaramonte (Maury Racing Team)

L’angolo del team manager nasce per dare spazio ad una figura di notevole importanza nel mondo di RBR-Online.it, figura che non è ancora stata capita e compresa in pieno da chi “esercita” questo potere. Che questo angolo serva per far crescere il ruolo e la comunità.

Team Manager 2009 : comincia lo sviluppo.

Nella mia esperienza personale, Team manager (TM) lo sono diventato per caso.Facevo parte del Team Rallyracing ma l’esubero di iscritti nel Team ha portato il Presidente Bonaccio a propormi se volessi Dirigere il Team Satellite Turboteam. Oggi la situazione è diversa. Oggi come molti di Voi ho espresso la volontà di essere Team Manager partendo da una nuova scuderia. Essere team manager non vuol dire solo essere un riferimento per l’organizzazione di una Squadra. Team manager oggi è molto di più; quello che fa all’interno del proprio Team rispecchia la propria coscienza e i piloti che ne fanno parte devono avere la libertà di condividere o meno le strategie e la filosofia del Gruppo. Tendenzialmente poi, un gruppo si amalgama proprio per la condivisione di idee. Il team manager deve gestire gli aspetti tecnici: informare i propri piloti delle novità, dei regolamenti, fornire tutto ciò che serve per correre.

Questo però è tutto a discrezione del TM e di come intende organizzare la propria squadra e tutto il lavoro, giusto o sbagliato che sia, si rifletterà sull’andamento nel corso dei vari Campionati. Ma fuori dalla Squadra, il team magaer quanto può contare? Oggi RBR-online sta vivendo una realtà molto interessante. Lo sviluppo e la ricerca che contraddistingue Paolo “Ghiboz” Ghibaudo da sempre, av-valso dalla collaborazione di nuovi utenti della Crew, lo ha portato alla creazione di nuovi metodi di installazione tali da rendere il gioco accessibile anche ai meno esperti di PC. Lo sviluppo di nuovi trac-ciati continua a dare ottimi risultati cosi come ci auspichiamo per le nuove Vetture made in Italy con l’ingresso di un elemento interessante nella community. La pubblicità avuta su SportRally di Dicembre 2008 ha portato il buon nome del simulatore anche al di fuori dello spazio internet e l’accordo che si è raggiunto con il gruppo editoriale farà si che queste pubblicazioni si ripeteranno ad ogni uscita con una pagina a Noi dedicata. Esiste lo spazio Televisivo su Globe TV (canale 873 sky) ogni domenica sera alle

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20:00 e anche qui verrà raccontato l’andamento dei Vari campionati. Expo Rally di Gennaio 2009 ha de-finitivamente siglato il verdetto che il Simulatore piace a molti, a tanti,anche a molti Sponsor, insomma RBR-online non è più un passatempo tra pochi amici, ma una vera, sana, competizione tra Tanti amici. Tornando alla domanda iniziale “Ma fuori dalla Squadra, il team amanger quanto può contare?” ecco che il suo compito si fa molto più importante. Gli amministratori sono alle prese con l’organizzazione e sviluppo del Software e la Crew non è più composta da pochi elementi ma da qualcuno in più. Si cerca dunque di dare il massimo per organizzare le manifestazioni online in tutto e per tutto, anche per quelle reali, di innovarci sempre e di trovare nuove idee interessanti e soprattutto di dare spiegazioni ai nuovi utenti che sono smarriti all’interno del portale.

A mio modo di vedere - e con dispiacere - mi rendo conto che però chi si sente smarrito spesso non è un nuovo utente ma il pilota già collaudato: vengono aperte nuove discussioni ma che di nuovo non hanno niente. Vengono fatte sempre le stesse domande, comunque sempre interessanti, perchè le ov-vietà portano verità, ma con l’effetto di rallentare la macchina organizzativa in quanto bisogna dare certezze, risposte. Vengono portate critiche che spesso non suonano come costruttive ma con la spiacevole impressione che si trattino di assurde pretese o di capricci bambineschi. E’ qui che il team manager deve intervenire, cercando di formare i propri piloti anche al di fuori del forum a sapere dove trovare le risposte, deve essere lui stesso a informarsi sempre per poter dare lui le risposte alle do-mande più frequenti, a tenerli controllati dei loro eccessi di sfogo o dalle esuberanti richieste inutili. Questo porterà ad una conoscenza maggiore da parte di tutti delle regole, dei comportamenti, questo porterà i team amanger ad essere più consci di come si svolgono tutti i processi di organizzazione e per questo poter collaborare con altri team amanger in modo da essere un punto di riferimento importante per gli Amministratori. RBR ha bisogno ancora di una identità forte e la si può ottenere - secondo me – con un intesa e un dispiego di forze mirate allo sviluppo di una idea comune a tutti.

Molto spesso - tipico italico - se una cosa è fatta in un modo, doveva essere fatta in altra maniera....e viceversa. Diverso sarebbe se tutti fossero consapevoli di come una cosa venga pensata o creata. Diverso sarebbe se a portare nuove idee o critiche costruttive fossero le stesse persone che qual-cosa hanno pensato, proposto, concretizzato. Ci sono due modi di pensare che accompagnano la mia vita da sempre: chi sa fare, sa capire e ognuno deve fare il proprio mestiere”. E’ cosi che immagino lo sviluppo dei TM 2009, colore che aiutano i propri piloti a formarsi anche come futuri TM e collaborano per creare insieme agli altri un modello di competizione online invidiabile da tutti, per l’impegno, la dif-ficoltà, la serietà ma soprattutto per la semplicità con cui chiunque ci si possa divertire : RBR Online.it Dream. Experience. Believe.

Nadir Chiaramonte(TM Maury Racing Team)

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RBR-ONLINE MAGAZINE Numero 8

Testi: Piero Albertella, Daniele Alessandro, Vettori Marco Luca Giraldi, Federico RigoloneTraduzioni: Piero Albertella, Daniele AlessandroImpaginazione: Luca Giraldi, Nadir Chiaramonte Federico RigoloneImmagini: Juergen Weginger

Informazioni: www.rbr-online.it

RBR-Online Magazine non rappresenta una testata giorna-listica e viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusi-vamente sulla base dei contributi di aggiornamento occa-sionalmente inviati e/o segnalati.Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7/03/2001.

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