+ All Categories
Home > Documents > Marcantonio Franceschini: l’Accademia e la sua città · Il lavoro che ha permesso la...

Marcantonio Franceschini: l’Accademia e la sua città · Il lavoro che ha permesso la...

Date post: 14-Feb-2019
Category:
Upload: lyngoc
View: 221 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
2
La mostra, allestita nell’Aula Magna dell’Accademia, celebra uno dei suoi più illustri rappresentanti, Marcantonio Franceschini, suo secondo Principe, dopo Carlo Cignani. Sono raccolte qui opere provenienti da collezioni private che tracciano uno spaccato completo della produzione dell’artista: 15 dipinti, 10 disegni e un cartone preparatorio raccontano l’evoluzione stilistica del pittore permettendo di apprezzare il carattere versatile della sua attività. L’occasione espositiva è una felice conseguenza della recente pubblicazione del Libro dei conti dell’artista, curato da Dwight Miller e Fabio Chiodini, ed offre al grande pubblico una prima possibilità di approfondire la conoscenza di un protagonista di eccezione della pittura bolognese, che meriterebbe una più grande mostra monografica nella sua Bologna. Dalla sede espositiva l’opera del pittore si amplia alla città, grazie ad un itinerario che tocca chiese, palazzi e musei bolognesi. La significativa presenza del Franceschini conduce il visitatore attento a rilevarla in ben 21 luoghi: dalle prestigiose tele della Pinacoteca Nazionale a quelle, dolcissime, del Museo Davia Bargellini; dalle decorazioni di palazzo Ranuzzi a quelle di palazzo Marescotti Brazzetti, fino ai luoghi di culto quali la basilica di San Petronio, che nell’abside esibisce un suo monumentale affresco, e il Santuario del Corpus Domini, in cui la maniera del pittore si dispiega nelle pale d’altare e sulle pareti facendolo divenire uno scrigno ideale e fisico della sua arte. Il lavoro che ha permesso la realizzazione di questa mostra ha coinvolto professori, studenti e personale dell’Accademia di Belle Arti, energie creative che troviamo tradotte nella grafica del catalogo, nell’allestimento, nei supporti multimediali, che idealmente si percepiscono quale corale omaggio di questa istituzione al Franceschini, grande maestro e “professore” dell’Accademia Clementina. Marcantonio Franceschini Bologna, 1648 - 1729 Erede della grande tradizione classica bolognese che dal Reni, Domenichino ed Albani conduce al Creti, Franceschini è il grande protagonista dell’arte felsinea fra Sei e Settecento. Avviato alla pittura inizialmente sotto la guida di Giovanni Maria Galli detto il Bibiena, la vera formazione avviene tuttavia nella bottega di Carlo Cignani. All’esecuzione delle prime pale per la provincia si affiancò la realizzazione, su cartoni del Cignani, degli affreschi sotto il portico di San Bartolomeo, in quello dei Serviti, e nell’abside della basilica di San Petronio, interventi che valsero al giovane artista le prime autonome commissioni da parte di numerosi privati. Negli anni ottanta del Seicento l’artista si affranca dal maestro, decorando alcuni soffitti nei palazzi Ranuzzi, Monti, Marescotti, e fornendo le chiese cittadine delle sue prime pale d’altare. Per tramite dell’architetto Giacomo Monti esegue gli affreschi e le tele della chiesa del Corpus Domini. Dopo la decorazione ad affresco del duomo di Piacenza, torna a Bologna per realizzare le tre grandi scene sul muro absidale di San Bartolomeo di piazza Ravegnana, dove è scoperto il riferimento al Domenichino. Esegue la bella pala in Santa Maria di Galliera, in cui ha occasione di esibire pubblicamente l’opaca luminosità della tempera su tela. Da Bologna si fanno frequenti le spedizioni di casse con all’interno tele di ispirazione mitologica, destinate al palazzo del Giardino del principe Johan Adam Andreas von Liechtenstein, il quale porrà l’artista sotto la sua protezione. Viene chiamato dal duca d’Este a decorare con affreschi il Salone d’Onore del palazzo Ducale di Modena. Da Genova giunge l’impegnativa commissione degli affreschi della Sala del Maggior Consiglio del palazzo Ducale, purtroppo perduti. Con l’apertura dell’Accademia Clementina ne diviene uno dei protagonisti. Da ricordare la sua attività per la basilica di San Pietro in Vaticano, per la quale esegue i cartoni per i mosaici della cappella del Coro, ponendosi autorevolmente a confronto con i colleghi dell’Accademia di San Luca. La ricerca di purismo formale lo conduce, negli ultimi anni, a punti di tangenza con i maestri francesi del calibro di Poussin, La Hyre, Le Sueur. COMUNE DI BOLOGNA Quartiere San Vitale Marcantonio Franceschini: l’Accademia e la sua città Dipinti e disegni da collezioni private a cura di Fabio Chiodini e Milena Naldi 2 maggio - 22 giugno 2014 Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti Via Belle Arti, 54 - Bologna Entrata libera: dal lunedì al venerdì 9 - 19 / sabato 11 - 19 / domenica 14 -19 Per informazioni: www.ababo.it - Tel. 051.4226411
Transcript
Page 1: Marcantonio Franceschini: l’Accademia e la sua città · Il lavoro che ha permesso la realizzazione di questa mostra ha ... Sansone e Dalila, dipinto del Cignani ... angoli le Quattro

La mostra, allestita nell’Aula Magna dell’Accademia, celebra uno dei suoi più illustri rappresentanti, Marcantonio Franceschini, suo secondo Principe, dopo Carlo Cignani.

Sono raccolte qui opere provenienti da collezioni private che tracciano uno spaccato completo della produzione dell’artista: 15 dipinti, 10 disegni e un cartone preparatorio raccontano l’evoluzione stilistica del pittore permettendo di apprezzare il carattere versatile della sua attività.

L’occasione espositiva è una felice conseguenza della recente pubblicazione del Libro dei conti dell’artista, curato da Dwight Miller e Fabio Chiodini, ed offre al grande pubblico una prima possibilità di approfondire la conoscenza di un protagonista di eccezione della pittura bolognese, che meriterebbe una più grande mostra monografica nella sua Bologna.

Dalla sede espositiva l’opera del pittore si amplia alla città, grazie ad un itinerario che tocca chiese, palazzi e musei bolognesi. La significativa presenza del Franceschini conduce il visitatore attento a rilevarla in ben 21 luoghi: dalle prestigiose tele della Pinacoteca Nazionale a quelle, dolcissime, del Museo Davia Bargellini; dalle decorazioni di palazzo Ranuzzi a quelle di palazzo Marescotti Brazzetti, fino ai luoghi di culto quali la basilica di San Petronio, che nell’abside esibisce un suo monumentale affresco, e il Santuario del Corpus Domini, in cui la maniera del pittore si dispiega nelle pale d’altare e sulle pareti facendolo divenire uno scrigno ideale e fisico della sua arte.

Il lavoro che ha permesso la realizzazione di questa mostra ha coinvolto professori, studenti e personale dell’Accademia di Belle Arti, energie creative che troviamo tradotte nella grafica del catalogo, nell’allestimento, nei supporti multimediali, che idealmente si percepiscono quale corale omaggio di questa istituzione al Franceschini, grande maestro e “professore” dell’Accademia Clementina.

Marcantonio FranceschiniBologna, 1648 - 1729

Erede della grande tradizione classica bolognese che dal Reni, Domenichino ed Albani conduce al Creti, Franceschini è il grande protagonista dell’arte felsinea fra Sei e Settecento.

Avviato alla pittura inizialmente sotto la guida di Giovanni Maria Galli detto il Bibiena, la vera formazione avviene tuttavia nella bottega di Carlo Cignani. All’esecuzione delle prime pale per la provincia si affiancò la realizzazione, su cartoni del Cignani, degli affreschi sotto il portico di San Bartolomeo, in quello dei Serviti, e nell’abside della basilica di San Petronio, interventi che valsero al giovane artista le prime autonome commissioni da parte di numerosi privati. Negli anni ottanta del Seicento l’artista si affranca dal maestro, decorando alcuni soffitti nei palazzi Ranuzzi, Monti, Marescotti, e fornendo le chiese cittadine delle sue prime pale d’altare. Per tramite dell’architetto Giacomo Monti esegue gli affreschi e le tele della chiesa del Corpus Domini.

Dopo la decorazione ad affresco del duomo di Piacenza, torna a Bologna per realizzare le tre grandi scene sul muro absidale di San Bartolomeo di piazza Ravegnana, dove è scoperto il riferimento al Domenichino. Esegue la bella pala in Santa Maria di Galliera, in cui ha occasione di esibire pubblicamente l’opaca luminosità della tempera su tela. Da Bologna si fanno frequenti le spedizioni di casse con all’interno tele di ispirazione mitologica, destinate al palazzo del Giardino del principe Johan Adam Andreas von Liechtenstein, il quale porrà l’artista sotto la sua protezione. Viene chiamato dal duca d’Este a decorare con affreschi il Salone d’Onore del palazzo Ducale di Modena. Da Genova giunge l’impegnativa commissione degli affreschi della Sala del Maggior Consiglio del palazzo Ducale, purtroppo perduti.

Con l’apertura dell’Accademia Clementina ne diviene uno dei protagonisti. Da ricordare la sua attività per la basilica di San Pietro in Vaticano, per la quale esegue i cartoni per i mosaici della cappella del Coro, ponendosi autorevolmente a confronto con i colleghi dell’Accademia di San Luca. La ricerca di purismo formale lo conduce, negli ultimi anni, a punti di tangenza con i maestri francesi del calibro di Poussin, La Hyre, Le Sueur.

COMUNE DI BOLOGNAQuartiere San Vitale

Marcantonio Franceschini: l’Accademia e la sua cittàDipinti e disegni da collezioni private

a cura di Fabio Chiodini e Milena Naldi

2 maggio - 22 giugno 2014 Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti Via Belle Arti, 54 - Bologna

Entrata libera: dal lunedì al venerdì 9 - 19 / sabato 11 - 19 / domenica 14 -19Per informazioni: www.ababo.it - Tel. 051.4226411

Page 2: Marcantonio Franceschini: l’Accademia e la sua città · Il lavoro che ha permesso la realizzazione di questa mostra ha ... Sansone e Dalila, dipinto del Cignani ... angoli le Quattro

1. Pinacoteca Nazionalevia Belle Arti, 59Quattro stagioni: Primavera, Estate, Autunno, Inverno (1716)Madonna intenta alla lettura (1710) Madonna col Bambino (1710) Santa Caterina Vigri intenta a dipingere il Bambino Gesù (1723) Riposo durante la fuga in Egitto (1720-23) La morte di Abele (1723)

2. Museo Davia BargelliniStrada Maggiore, 44Venere e Cupido e Adone cacciatore (1710) Liberalità e Carità (1711)Omnia Vincit Amor (1697-98)Bacco bambino (1710) Cupido in riposo (1710) La Vergine in preghiera (1690)Volto di fanciulla (1678-79)

3. Chiesa di Santa Maria dei ServiStrada Maggiore, 43La Vergine distribuisce l’abito dell’Ordine dei Servi di Maria ai sette Santi fondatori, primo altare a destra (1727), affreschi nelle lunette, da restaurare, nn. 8 e 5 sotto il portico (1672)

4. Chiesa di Santa Maria degli Alemannivia Mazzini, 71San Giovanni della Croce che adora il Bambino, prima cappella a sinistra (1674-75)

5. Chiesa di Santo Stefanovia Santo Stefano, 22La morte di San Pietro da Morrone, ora non visibile al pubblico (1695-96) 6. Museo di Palazzo Pepoli Campogrande via Castiglione, 7Sansone e Dalila, dipinto del Cignani ritoccato dal Franceschini nel 1684

7. Biblioteca del Convento domenicanoPiazza San DomenicoCristo appare a San Tommaso d’Aquino “Bene scripsisti de me Thoma” (1699)

8. Palazzo Ranuzzi BaciocchiPiazza dei Tribunali, 4Allegoria della Fortuna con agli angoli le Quattro stagioni, e con putti e animali nelle lunette ai lati, decorazione a fresco in una sala al piano nobile (1680-1681)

9. Chiesa di Santa Caterina Vigri o Corpus Dominivia Tagliapietre, 19La gloria di Santa Caterina Vigri affreschi nella cupola e la Fede,la Speranza, la Carità, l’Umiltà, nei pennacchi della cupola (1687)La Comunione degli Apostoli, pala altare maggiore (1694)Santa Caterina Vigri che ascolta la divina armonia, coro parete destraEstasi di Santa Caterina Vigri, coro parete sinistraFedeltà, Prudenza, Divina Sapienza e Vigilanza, affreschi sopra le cappelle della navataAngeli in gloria e i quattro Evangelisti, affreschi nella cupola della cappella mortuaria della Santa Caterina VigriMorte di San Giuseppe, prima cappella a sinistra (1686-88)Estasi di Santa Caterina Vigri, seconda cappella a sinistra (1694)Immacolata Concezione, seconda cappella a sinistra (1720)

Gli affreschi del Franceschini che rivestivano il soffitto della navata e la contro facciata sono andati distrutti dai bombardamenti dell’ultima guerra

10. Palazzo Marescotti via Barberia, 4Allegoria glorificante Bologna (Felsina) fra la Pace e Minerva, affreschi della volta di una stanza al piano nobile (1682)Venere e Cupido, decorazione della volta al piano nobile

11. Palazzo Monti Salinavia Barberia, 13Bacco e Arianna in cielo, Mercurio che chiama le Divinità per il Giudizio di Paride, Apollo in cielo seduto sul trono, decorazioni di tre cupole nella volta di una galleria del palazzo (1682)

1

23

4

56

7

8

10

15 16

18

19

20

21

17

11

13

14

12

9

VIA SARAGOZZA

V.LE G. PEPO

LI

P. S. ISAIA

VIA DEL PRATELLO

P.ZZA S. FRANCESCO

VIA SAN FELICE

VIA DELLA GRADA

VIA RIVA DI RENO

VIA

MA

RCO

NI

VIA UGO BASSI

VIA IV NOVEMBRE

VIA RIZZOLI

VIA S.

DONATO

VIA ZA

MBONI

VIA ZANOLINI

VIA IRNERIO

V.LE GOZZADINI

P. SANTOSTEFANO

P. SANMAMOLO

P.ZZACAVOUR

P.ZZAMAGGIORE

VIA FARINI

VIA DELLE LAME

VIA AZZO GARDINO

VIA DON MINZONIVIA DEI MILLE

VIA

GA

LLIE

RA

VIA

DEL

LʼIN

DIP

END

ENZA

VIA

BO

RGO

DI S

. PIE

TRO

VIA

OBE

RDA

N

P. DEIMARTIRI

P. XXSETTEMBRE

VIA

MA

LPIG

HI

P. S. ISAIA

VIA BARBERIA

VIA SARAGOZZA

V.LE A. ALDINI

V.LE E. PANZACCHI

V.LE SANTO STEFANO

V.LE G. C

ARD

UC

CI

V.LE ERCOLA

NI

V.LE Q. FILO

PAN

TI

VIA CA

STIGLIO

NE

P.ZZADELLA

RESISTENZA

P. VIIIAGOSTO

VIA DELLE BELLE ARTI

VIA SAN VITALE

STRADA MAGGIORE

V.LE P

. PIET

RAM

ELLA

RA

P.ZZA MEDAGLIE DʼORO

F.S.

VIA FO

NDA

ZZA

Passeggiata conFranceschini in cittàdi Milena Naldi

12. Portico di San Lucavia San Luca, 2 Annunciazione, affresco della prima cappella dei Misteri del Rosario sotto il portico (1685)

13. Chiesa di Sant’Isaiavia De’ Marchi, 31Annunciazione, secondo altare a destra (1726)

14. Chiesa di Santa Maria della Carità via San Felice, 64La visione di Santa Elisabetta d’Ungheria, terzo altare a destra (1685)

15. Chiesa di San Giovanni Battista dei Celestini Piazza dei CelestiniLa Vergine con Bambino in trono e i Santi Luca, Giovanni Battista e Pier Celestino adoranti, pala altare maggiore (1687)

16. ArchiginnasioPiazza Galvani, 1Affreschi della “Memoria Malpighi” quadriloggiato superiore (1686-87)

17. Basilica di San PetronioPiazza MaggioreLa Madonna con il Bambinoappare a San Petronio, affresco nella parete di fondo del coro (1673)

18. Chiesa di San Pietrovia Indipendenza, 7La Vergine col Bambino e i SS. Giuseppe, Rocco e Giacomo, San Petronio e San Pancrazio, Cappella di San Rocco, terzo altare a destra (1727)

19. Chiesa di Santa Maria di Gallieravia Manzoni, 3La Madonna con il Bambino e Sant’Anna appaiono a San Francesco d’Assisi e a San Francesco di Sales, pala d’altare, terza cappella a destra (1693-94)Le virtù teologali: Fede, Speranza, Carità, affreschi della volta della Cappella Antonii (1695)

20. Museo Opera Pia dei Vergognosivia Marsala, 7Susanna e i vecchioni (1676-77)Sacra Famiglia (1685-90)

21. Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano Strada Maggiore, 4San Bartolomeo che distrugge gli idoli, Martirio di San Bartolomeo, San Bartolomeo esorcizza i demoni, affreschi nel muro dell’abside (1690)Scene della vita di San Bartolomeo, affresci nelle dieci lunette sotto il portico


Recommended