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MARZO 2012

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magazine 50&Piu'
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Anno XXXIV n. 3 Marzo 2012 Euro 2.50 - I.P. Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.
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Anno XXXIVn. 3Marzo 2012Euro 2.50 - I.P.

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Si calcola che lo scorso ottobre 2011 la popolazione mondialeabbia toccato quota 7 miliardi. Di questi il 55%, cioètremiliardiottocentocinquanta milioni, è COSTITUITO DA ESSERI UMANI DI SESSO FEMMINILE. In Italia il rapporto è circa del 48,5% di uomini rispetto al 51,5% di donne. Perché se le donne sono una maggioranza si è sentito il bisogno didedicar loro una festa? Ce n’è ancora bisogno? E le donne quantogradiscono questo festeggiamento una tantum? Tanti ricorderanno come le donne presero l’istituzione dellaFesta dell’8 marzo: gruppi di amiche, compagne di scuola, colleghedi lavoro, tutte insieme a festeggiare in qualche ristorante, a teatro, a ballare o al cinema, liquidati una volta tanto fidanzati, mariti, figli,cene da preparare e cucine da rassettare. Una libera uscita generale e spensierata. Molta, forse moltissima, di quell’atmosfera si è perduta, è rimasto,pressoché insoluto, il problema di base: il ruolo delle donne nellavita pubblica, nel mondo del lavoro, nella rappresentanzapolitica e, infine, LA MANCANZA DI TUTTE QUELLE STRUTTURE

DI SUPPORTO CHE CONSENTIREBBERO A TANTE DONNE DI CONTEMPERARE LA

RESPONSABILITÀ DELLA MATERNITÀ CON GLI IMPEGNI LAVORATIVI.Anche in questo caso i numeri sono incontrovertibili: 133 donnesu 630 deputati (21%) e 58 su 322 senatori effettivi(18%). Nel mondo del lavoro siamo al penultimo posto in Europa perl’occupazione femminile con un anacronistico 46%, registrando unfallimento a dir poco clamoroso degli obiettivi sottoscritti nel Trattato di Lisbona con i quali ci impegnavamo a portare, ENTRO IL 2010, LA QUOTA DELLE LAVORATRICI AL 60%; inoltre, a parità di mansioni, le donne guadagnano il 20% in meno degli uomini.L’elenco delle diseguaglianze, di norme inadeguate, di discriminazionipotrebbe essere molto lungo ed è anche difficile immaginare che lasituazione possa migliorare, viste le condizioni generali di difficoltà cheattraversa il Paese. Ci sono organizzazioni femminili chechiedono da tempo la cancellazione della Festa delladonna perché sostengono che serva solo a nascondere il problema.Ma le donne sono abituate, da sempre, a superare difficoltà, asopravvivere e sovvertire qualsiasi ostacolo e non sarà una festa,sancita o meno, a fermarle nel loro cammino di affermazione nei campiin cui decideranno di cimentarsi. A proposito, avete visto chi sonoi protagonisti dell’ultimo tavolo di confronto sui problemi del lavoro? Elsa Fornero, Ministro del Lavoro, Emma Marcegaglia,Presidente di Confindustria, Susanna Camusso, SegretarioGenerale Cgil e poi... ah sì, anche Angeletti per la Uil e Bonanni per la Cisl.

[anteprime]

Il GP & la Ferrari 2012

Primo appuntamento a Melbourne, il 18 marzo.

E la nuova monoposto di Maranello, la F2012,

promette grandi prestazioni.A pagina 24

Moda: Primavera-Estate 2012

Una collezione che riscoprele linee degli Anni ’40 e ’50. Ce ne parla Silvio Betterelli,

designer emergente della moda italiana.

A pagina 38

Sfida alla crisieconomica

Il 28 marzo viene presentatal’indagine 50&Più-Censis,

“La ricomposizione del Noi”. Il parere del sociologo

Domenico De Masi.A pagina 21

Il mercato nerodegli animali

L’Italia, grande importatrice di specie esotiche, conta

un giro d’affari da 500 milioni di euro, secondo il Rapporto Annuale Lav.

A pagina 34

Chirurgia esteticaAssecondare gli inevitabili

cambiamenti del tempo senza stravolgimenti.

Il parere di Marco Gasparotti, chirurgo esteticotra i più esperti.

A pagina 42

ditoriale [ DI MARIA LAURA RONDINI - DIRETTORE EDITORIALE 50&PIÙ ]

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4 I 50epiu.it I MARZO 2012

Spazio50Incontri, eventi, tempo libero,

cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più

A CURA DI LUISELLA BERTI

FiscoDI ALESSANDRA DE FEO

PrevidenzaDI GIANNI TEL

IN QUESTO numero

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IN EVIDENZA

PARLIAMO DI...

17LA VOCE DI 50&PIÙ

Anno XXXIVn. 3Marzo 2012Euro 2.50 - I.P.

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Anno XXXIVn° 3Marzo 2012

Periscopio >> pag. 6 a cura di Dario De Felicis Letteralmente >> pag. 8

di Giovanna Vecchiotti Avviso ai naviganti >> pag. 11

di Paolo NegriniStar bene: lo stretching >> pag. 46

di Alessandro Mascia Sapori & Colori >> pag. 48 di Marina Cepeda Fuentes

Libri >> pag. 58di Renato Minore

Musica & Teatro >> pag. 59di Tonino Valentini e Mila Sarti

Abbonamenti e PubblicitàAbbonamenti: Telefono 06 68134552Fax 06 68139323Pubblicità: Promedia 2000 S.r.l.Tel. 02 89079601 - Fax 02 89079619

Veronica Pivetti Comunicare è il mio mestiere

DI GIADA VALDANNINI

Indagine 50&Più-CensisInsieme per uscire dalla crisi

DI LUISELLA BERTI

La nuova Ferrari 2012Quest’anno corre per vincereDI RAFFAELLO CARABINI

Capitali Europee della Cultura:

Guimarães e MariborDI GIOVANNA VECCHIOTTI

E LORIS PORCHERI

Museo delle Scienze di Londra

Gli “eroi nascosti” in mostraDI VALERIO MARIA URRU

Il mercato degli animali:illegale, disumano e troppo diffuso

DI AMINA IACUZIO

Moda: Collezioni 2012Silvio Betterelli e le nuove tendenze

DI BARBARA DI SARNO

Questione di liftingIntervista al professor Marco Gasparotti

DI PICCI MANZARI

INCHIESTA

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Gioco d’azzardoL’Italia detiene il primato in Europa

DI DANIELA FLORIDIA

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Cinema & DVD >> pag. 60di Alessandra Miccinesi

e Pedro Armocida Oroscopo >> pag. 61

di AldebaranGiochi >> pag. 62

di N. Tucciarelli e R. CentoStuzzica cervello >> pag. 63

di Enrico DiglioBacheca >> pag. 64

Soluzioni >> pag. 66

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5MARZO 2012

Mensile di attualitàe cultura di 50&PiùSistema Associativoe di Servizi

Direttore EditorialeMaria Laura Rondini @ [email protected]

Direttore ResponsabileGiovanna Vecchiotti @ [email protected]

Art DirectorElisa Rossi@ [email protected]

Editoriale 50&Più Srl - AmministratoriDante Di Mattia (Presidente)Tommaso AnaniaBrigida GallinaroInes MarangonGiuseppe Martino

Procuratore Gabriele Sampaolo

AmministrazioneEditoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26Telefono 06.6872515 - Fax 06.6872597mail: [email protected]

Direzione e Redazione00186 Roma - Largo Arenula, 34Telefono 06.68134552www.50epiueditoriale.it

Stampa e SpedizionePunto Web Srl - 00040 Ariccia (Roma)Via Variante di Cancelliera snc

Distribuzione in Italiam-dis Distribuzione Media SpA20126 Milano - Viale Sarca, 235Telefono 02.64110911

Concessionaria di PubblicitàPromedia 2000 Srl 20142 Milano - Via Ettore Bugatti, 15Telefono 02.89079601 - Fax 02.89079619

Registrazione Tribunale di Roman. 17653 del 12/04/79Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001

Spedizione Poste Italiane SpASped. in Abb. Post. D.L. 353/2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma

Manoscritti e fotografieAnche se non pubblicati, non verranno resti-tuiti. © Editoriale 50&Più Srl Tutti i diritti ri-servati. È vietata la riproduzione totale o par-ziale della pubblicazione senza l’autorizzazio-ne scritta dell’Editore.

Tutela datiSi garantisce la riservatezza dei dati fornitidagli abbonati e la possibilità di richiedernegratuitamente la rettifica o la cancellazione scri-vendo all’Editore. Le informazioni custodite nel-l’archivio dell’Editoriale 50&Più Srl verrannoutilizzate al solo scopo di inviare agli abbo-nati la rivista e gli allegati, anche pubblicita-ri (D. Leg.vo 196/2003 tutela dati personali).

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ASSOCIATO ALL’USPIUNIONE STAMPAPERIODICA ITALIANA

IMPARARE DALLA

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DI DARIO DE FELICIS

l torneo internazionale di rugby “6 Na-zioni”, evidenzia ancora una volta come an-che dallo sport si possa imparare. In un mo-

mento socio-economico di profonda incertez-za e paura del prossimo futuro siamo certi diuna cosa: solamente uniti riusciremo ad usci-re dalla crisi. E il rugby, in questo, può fornir-ci un valido esempio. Coraggio, amicizia, ge-nerosità, sacrificio, altruismo ma anche rispet-to per i compagni, per gli avversari e, soprat-tutto, per le regole; questo sport, per quan-to duro nella sua spettacolarità vanta molti va-lori antitetici al calcio. Anche gli spalti deglistadi sono permeati della stessa atmosfera edello stesso spirito di fratellanza che si respi-ra sul campo. Correttezza e rispetto, mai epi-sodi di violenza. Non è raro vedere tifosi del-le diverse fazioni abbracciati, magari per unafoto ricordo. Alla fine, vincitori, vinti e pub-blico si ritrovano insieme (ad aver partecipa-to alla realizzazione di uno spettacolare even-

to). Uniti. Qualcuno addirit-tura considera il rugby unafilosofia di vita: sarebbeauspicabile che diventas-se più contagiosa anche

fuori dal campo.

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Italia: annuale(11 numeri) euro 22,00sostenitore euro 36,00copia singola euro 2,50copia arretrata euro 4,50Estero: annuale euro 41,50

Per il pagamento effettuare i versamen-ti sul c/c postale n. 98767007 intestato a50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà incorso dal primo numero raggiungibile e puòavere inizio in qualunque momento dell’an-no, ma avrà comunque validità annuale.

ABBONAMENTI

Finito di stampare:23 febbraio 2012

Credits foto: Agf, Contrasto, Corbis, Marka, Olycom, Sintesi, Shutterstock, Tips,Thomas La Mela/Shutterstock.comUfficio stampa Silvio Betterelli, Posztoz (colorlab.hu)/Shutterstock.comFoto di copertina: Ufficio stampa Veronica Pivetti. Illustrazioni: Enrico Riposati

Aderente a: facebook.com/50epiutwitter.com/50epiuyoutube.com/50epiuissuu.com/50epiu

OVALE

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Al via Mentathlon, la video-competizione che allena il cervelloÈ partito su Facebook Mentathlon, la grande competizione che con un videogioco mette in gara le menti degli italiani. Le prove delle “Olimpiadi del cervello” verteranno su logica, fluenza verbale, attenzione, memoria visiva e verbale, calcolo, ragionamento, concentrazione ed orientamento, con test strutturati a livelli di difficoltà crescente. I concorrenti vincitori, suddivisi nelle categorie juniore senior, si ritroveranno per le finali alla manifestazione “Rimini Wellness”, in programma dal 10 al 13 maggio 2012.

6 I 50epiu.it I MARZO 2012

}{ Osservare la realtà quotidiana,leggere i giornali, guardare la televisione, navigare in internet, ascoltare la radio o i discorsi al bar può aiutarcia riflettere su quanto accadenel mondo in cui viviamo. Il nostro intento è quello di mettere in evidenza notizie interessanti, curiose,

importanti o stravaganti,riportandole tra questepagine in forma sintetica. Ci piacerebbe che anche voiprendeste parte a questasorta di gioco, fornendoci le vostre segnalazioni. Scrivete a:[email protected] o Largo Arenula 34,00186 Roma. Aspettiamo il vostro contributo!

PERISCOPIin pillole

LIBRI ANTICHI CONSULTABILI DA TUTTI CON LA REALTÀ AUMENTATA

A CURA DI DARIO DE FELICIS

2I libri antichi diventano virtuali e tridimensionaliI ricercatori dell’Istituto Tecip (Tecnologie dellaComunicazione, dell’Informazione e della Percezione)dell’Università di Pisa, in collaborazione con la GunnerusLibrary di Trondheim in Norvegia, stanno studiando unatecnologia per rendere “virtuale” una collezione di preziosi

libri antichi. La sperimentazione utilizzeràsistemi di visualizzazionetridimensionale interattiva e realtà aumentata,permettendo una facileconsultazione di operedifficilmente esponibili al pubblico.

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Tutti pazzi per la nonna che dà consigli su InternetChaco Puebla, un pubblicitario argentino, ha avuto l’intuizione di sfruttare al meglio la saggezza dei nonni inserendola in un contesto social, creando una sorta di “guida della nonna per il web 2.0”. Il progetto si chiamaGrandmother Tips (i “Consigli della nonna”) e per ora sonosemplici foto su un blog. Le immagini, ritraggono l’anziana zia di Chaco che tiene in mano alcuni cartelli con semplici suggerimenti e indicazioni da usare on-line. Le foto sono spiritose e il contenuto dei cartelli utile: non c’è da meravigliarsi che il fenomeno stia spopolando in rete.

7Dove buttare le lampadine a basso consumo e i neon?Le lampadine cosiddette a basso consumo hanno una vita lunga e consentono un risparmio energetico fino all’80% per ogni singolo punto luce, ma una volta esaurite vanno trattate come rifiuti speciali. Le lampadine fluorescenti contengono una piccola quantità di mercurio,potenzialmente inquinante e diventano quindi Raee, Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Per aiutarvi nelle operazioni di riciclo riportiamo l’indirizzo di un consorzio che si occupa del riciclo dei rifiuti illuminotecnici: www.ecolamp.it.

Il paradiso dei ciclisti si trova in GermaniaIn Germania verrà presto costruita una pista ciclabile da record. Le città di Dortmund e Duisburg, che si trovanonella regione della Ruhr, infatti, saranno collegateda quella che sarà una vera e propria autostradaecologica, unicamente ciclabile, lunga 60 chilometri e larga cinque metri. La strada, totalmente asfaltata e tutta in pianura, senza incroci o curve troppo strette,sarà realizzata parallelamente all’autostrada per le auto che collega le due città tedesche.5

Scrivere libri su ordinazione: un biografia per salvare la memoriaL’intuizione di Marika Vecchiattini è interessante e redditizia:

scrivere biografie su ordinazione, raccogliendo i ricordi delle generazioni passate. La scrittrice genovese,attraverso racconti, foto e aneddoti del committente è in grado di scrivere un libro di 200-300 pagine; arriva a casa, si siede e ascolta, registra e sceglie le immagini, fino ad assemblare il tutto in unapiccola opera. Il costo dell’elaborazione varia dagli ottocento ai mille euro.

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Auto troppo costose, un italiano su cinque ne fa a menoLa crisi comincia a farsi sentire anche per gli automobilisti. Il XIX Rapportodell’Aci mostra che ben un italiano su cinque fa a meno dell’auto, nonostantesia il mezzo di locomozione preferito (lo sceglie l’83,9%). I motivi sono diversi, ma quello principale è il costo dell’acquisto e del mantenimento del veicolo: costo che i giovani e i lavoratori precari non possono più permettersi. Considerandocarburante, assicurazione, bollo e parcheggi,il totale della manutenzione di un auto arriva in media a 3.200 euro all’anno.

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8 I 50epiu.it I MARZO 2012

Sempre al serviziodei lettoriHo letto l’articolo “Il taglio dellepensioni continua” e vi devo fa-re i complimenti per aver descrit-to con chiarezza quello che nes-suno ha avuto il coraggio di di-re. Il Governo Monti (e anchequello di Berlusconi) ha pensatobene di far cassa propinandoproprio un bel regalo a quei mi-lioni di “fortunati” pensionatiitaliani, ai quali verrà bloccatol’adeguamento Istat al costo del-la vita per il biennio 2012-2013che, contrariamente a quanto sivuol far credere, non si tratta diun prelievo una tantum, ma diun taglio che avrà effetti perma-nenti e crescerà col passare deltempo. L’importo relativo al man-cato adeguamento sarà molti-plicato per tutti i mesi e anni divita restanti. In Spagna, dove c’èuna situazione simile alla nostrae dove evidentemente i pensio-nati sono ancora considerati del-le persone, le pensioni in questosenso non sono state toccate.Sono convinto che vi sono anco-ra molte persone disinformateche non si sono rese conto chela loro pensione sarà penalizza-

ta per sempre e quindi ben ven-gano le pubblicazioni come lavostra. Spero che la vostra Rivi-sta continui a tenerci informatisull’argomento e che l’Associa-zione intraprenda per davverotutte le azioni descritte.Cordiali saluti.BRUNO MARCHESIN

Gentile signor Marchesin, gra-zie per il riconoscimento che dàalla nostra rivista. Ci incoraggiaa proseguire nel servizio di in-formazione e acculturazione cheoffriamo a tutti gli anziani (maanche a tutti i cittadini di buo-na volontà che desiderano par-tecipare a una cittadinanza di-

gnitosa e responsabile). L’autore dell’articolo, GiovanniTel, è in realtà uno dei maggio-ri esperti italiani di previdenza ededica la sua vita professionalea studiare e sensibilizzare siste-mi e istituzioni previdenziali.Così impostiamo la nostra azio-ne anche sulle altre tematichetrattate dalla rivista: dai servi-zi sulle condizioni economichee culturali del nostro Paese edel mondo alle interviste a per-sonalità, di volta in volta, invi-tate a dialogare con noi in mo-do esclusivo e diretto sulla lo-ro esperienza, alle piccole ru-briche di servizio. In particola-re, le lettere da noi ricevute epubblicate sono rigorosamen-te tenute in considerazione egirate ai singoli esperti per ma-teria, affinchè anche i lettoricontribuiscano in tal modo a“fare” la rivista. In tal sensogradiremo ancora eventuali ri-scontri Suoi e di altri lettori.

Quell’infausto10 giugnoRicordo, con precisione, il gior-nale radio delle ore 13 del 10giugno 1940, che aprì con l’an-

«Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai»

Oriana Fallaci, “Lettera ad un bambino mai nato” (1975)

Tutti i colori delle donneMarzo. È fin troppo facile pensare alle donne, inquesto mese. È quasi scontato, fors’anche banale.Non desidero fare i consueti discorsi di parità, didiritti, di battaglie perse e vinte. Ma in una reda-zione quasi tutta al femminile, com’è quella di50&Più, non poteva mancare un pensiero alle don-ne, a tutte le donne. A chi ha raggiunto la parità ea chi ha ancora tanta strada da percorrere, a chi hatrovato il coraggio di cambiare e a chi, questo co-raggio, ce l’ha nascosto tra le pieghe dell’anima.Un pensiero a tutte le donne ancora nell’ombra, a

quelle che hanno il sole come uni-co compagno, a coloro che riescono a emozionar-si davanti a un tramonto, che si perdono negli oc-chi di un bambino, e a chi un figlio non lo strin-gerà più. Alle donne di domani, a quelle che oggiscoprono sul volto una ruga in più, a quelle che con-siderano i segni del tempo compagni di viaggio etestimoni di vita, a tutte coloro che vorrebberoprendere per mano il resto dell’umanità sicure dipoter cambiare il mondo, sicure che ogni persona,uomo o donna che sia, rappresenti un tassello in-

sostituibile nel palcoscenico dell’esistenza. Auguri.

GIOVANNA VECCHIOTTI

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rono. L’ho capito dopo. E unodi quei due motivi era che il pa-dre era vecchio per andare allaguerra. E il figlio era zoppo. L’al-tro lo tengo per me. Tornai a casa e non ricordo conprecisione che cosa pensassi. Ri-cordo solo che, benché fossi unbambino, non avevano sensoneppure le ciliegie che erano suun piatto in mezzo alla tavola.Ma non tardai, comunque, a ren-dermi conto di quello che Mus-solini aveva annunciato quandovidi il mio babbo che, pur soffren-do dei postumi di un grave inci-dente sul lavoro (morì, ragazzo,a soli 39 anni, il 25 aprile dell’an-no dopo) se ne stava cupo e mu-to su una sedia, a ridosso dellaparete di fondo. È un’immagineche ho stampata negli occhi co-me una diapositiva e non sape-vo, di preciso, che cosa pensas-se. Né ricordo quale sia stato - seci fu - il suo commento.Non ho mai comunque dimen-ticato di aver avuto l’impressio-ne che avesse le lacrime agli oc-chi e che cercasse di non darme-lo a vedere. Era sicuramente unaquestione privata e personalequella del mio babbo, che era unuomo semplice con una cultu-ra da Terza elementare (non c’eraancora la Quinta, quando an-dava a scuola lui). E qualunquecosa avesse pensato non pote-va certo prevedere che il giornodopo, l’11 giugno, primo gior-no di guerra, sarebbe stato ilprimo anello della lunga catenadi morti che, cinque anni piùtardi, si sarebbe fermata a oltre55 milioni.(LETTERA FIRMATA)

Ricordo doloroso ma da raccon-tare, se può servire, come i tan-ti altri che ci pervengono, a in-segnare qualcosa di saggio perun futuro senza guerre. Il padrevecchio e il figlio zoppo che sialzano in piedi e applaudonoalla dichiarazione di guerra pen-siamo che, tragicamente, fosse-ro in realtà “vecchi e zoppi nel-l’anima”. Un abisso rispetto alpadre pensieroso che, di fron-te alla stessa dichiarazione, re-sta muto e cupo, con le lacrimeagli occhi.

nuncio del Duce: «La dichiara-zione di guerra è già stata con-segnata agli Ambasciatori diGran Bretagna e di Francia».Avevo poco più di 10 anni. Era-vamo nel retrobottega del for-naio di Laterina, dov’era unaporta che dava uno squillo dicampanello ogni volta che siapriva, e dov’era stato messouno dei primi apparecchi radio,collocato per il pubblico su unamensola alta sulla destra.Eravamo una ventina di ascol-tatori che, a quell’annuncio, ri-masero muti sulla sedia, trannedue miei compaesani (li ricordobenissimo) che si alzarono e bat-terono le mani. Erano padre efiglio, quest’ultimo mio padro-ne di casa. Non lo capii subito,quel gesto, (che di significati neaveva almeno due), e che di-stinse quei due che applaudi-

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n QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONECOSTA DEL SOL 7 notti 14 notti In camera doppia € 410,00 € 585,00In camera singola € 550,00 € 865,00COSTA BRAVA 7 notti 14 notti In camera doppia € 405,00 € 580,00In camera singola € 545,00 € 860,00

SupplementiPartenze di Pasqua (comprendenti anche parzialmente il periodo dal 4 all’11 aprile) € 50,00Polizza annullamento viaggio (facoltativa) € 30,00 RiduzioniBimbi 0/2 anni: quota forfettaria di € 50,00 in camera con 2 partecipantiBimbi 2/12 anni: riduzione di € 80,00 in terzo letto e di € 40,00 in quarto letto, a settimanaTerzo letto adulto: riduzione di € 20,00 per settimana

n LA QUOTA COMPRENDE- Volo di linea con partenza da Milano e Roma per Malaga (per Costa delSol), Barcellona (per costa Brava) - Tasse aeroportuali - Trasferimenti dal-l’aeroporto all’hotel a/r - Soggiorno di 7 notti/8 giorni in Hotel 4 stelle (lariconferma del nominativo dell’hotel avviene 7gg prima della partenza) -Trattamento di pensione completa (1/4 di vino + ¼ di acqua a pasto apersona) - Costa del Sol: n. 1 escursione di intera giornata a Cordoba (dal1/04 l’escursione sarà sostituita da una di mezza giornata a Malaga) - Co-sta Brava: n. 1 escursione di intera giornata a Barcellona - Intrattenimen-ti con animazione internazionale in alcune serate - Assistenza durante itrasferimenti aeroporto/hotel e viceversa con personale specializzato in-ternazionale.

n LA QUOTA NON COMPRENDE- Eventuale adeguamento carburante - Quota gestione pratica obbligato-ria di € 35,00 a persona (comprensiva della polizza bagaglio/sanitaria) -Assicurazione annullamento viaggio di € 30,00 a persona (facoltativa) -Pasti non previsti, spese personali, mance e tutto quanto non specificato.

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QUEST’ANNO VEDE IL SUO ESORDIO ANCHE COME SCRITTRICE

VERONICAPIVETTI

{

DI GIADA VALDANNINI

13MARZO 2012

uarantasette anni appena compiu-ti, a sette il primo doppiaggio, poi ilteatro, la radio, la fiction e la condu-

zione televisiva. Veronica Pivetti, talento co-mico indiscusso e loquacità da mitraglia,parla di depressione strappando un sorriso.Anzi, meglio, una risata. Racconta a 50&Piùil suo male oscuro e la lenta risalita. Oggi con-duce Per un pugno di libri, è in onda con lafiction Provaci ancora prof 4 e debutta in li-breria con Ho smesso di piangere. La miaodissea per uscire dalla depressione. «Hoprovato a parlare di dolore in modo lieve -dice -. Se ne ridete, non me la prendo: è quel-lo che volevo».Cosa le è capitato?Tutto è iniziato con un guaio di salute. Unatiroidite ha starato i miei valori e così mi so-no ammalata. In seguito a cure sbaglia- »

Q

}

COMUNICARE È IL MESTIERECHE PIÙ AMA. A TESTIMO-NIARLO, I NUMEROSI IMPEGNIDIVISI TRA TV, CINEMA, TEA-TRO E RADIO. MALGRADO LASUA INNATA VENA COMICA,HA VISSUTO SULLA SUA PEL-LE L’ESPERIENZA DELLA DE-PRESSIONE. CON LA CONSUE-TA IRONIA, IN QUESTA INTER-VISTA RACCONTA COME NE ÈVENUTA FUORI

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14I 50epiu.it I MARZO 2012

te e alla malattia stessa ho avu-to una fortissima depressione. Inquesto modo sono entrata in unaspecie di odissea.Perché ha scritto questo libro? Ho accettato con piacere di far-lo perché è utile parlare di depres-sione. L’unica condizione che hoposto è che potessi farlo nel mo-do più comico possibile. Mi so-no detta: “cerchiamo di fare untriplo salto mortale e raccontareuna cosa molto triste nel modopiù lieve possibile”.Ci è riuscita?Pare di sì. Chi lo ha letto mi di-ce di essersi fatto gran risate e poiil bello è che si imbarazzano men-tre me lo dicono. «Non è chenon ho capito quanto hai soffer-to - assicurano - ma mi hai fat-to molto ridere». Il che è esatta-mente quello che volevo, perciònon mi offendo; anzi, in linea dimassima, quando qualcuno midice “quanto mi hai fatto ridere”,mi fa incredibilmente piacere.Nel libro racconta di essersiimbattuta in circostanze as-surde e divertenti.Non mi sono fatta mancare nien-te, nemmeno psicologi e psichia-tri. Per non parlare degli antide-pressivi. Sono fondamentali, seaccompagnati dalla giusta psico-terapia, ma entrare in quel mon-do mi ha fatto conoscere gentedel tutto particolare.Medici?Alcuni veri professionisti, altri me-no. Si figuri che uno mi intratten-ne tutto il tempo raccontandomidi un testo teatrale che aveva scrit-to, anziché ascoltare me. Però,fortunatamente, ci sono pure isanti: quegli specialisti in gamba,davvero al servizio delle persone.L’amicizia l’ha aiutata? È stata quasi una missione nel-l’aiutarmi a guarire. È una fortu-na avere vicino persone che ca-piscono.Era un’amicizia storica o re-cente?Si era formata poco prima intor-no ai cani, quando ci siamo in-contrate al parco. Si è poi tra-

sformato in un rapporto di grandeintesa e, in seguito, mi è successaquesta cosa. Certo, se non ci fossestata di mezzo la malattia, sarebbeandata bene lo stesso...Cosa direbbe a chi sta vivendoun’esperienza come la sua? Gli auguro di trovare qualcuno cheabbia tanta pazienza e, soprattutto,nessun pregiudizio.Cosa ha imparato in quegli anni?Sicuramente a rivalutare la psicote-rapia. Ero una che riteneva l’analisiuna sciocchezza e, invece, è attra-verso di essa che ho imparato a co-noscermi.Cosa le resta di quell’esperienza? Proprio la consapevolezza e la cono-scenza di me. Ho capito l’importan-za di saper cercare nuove strade.Certo, non sono divenuta immunead eventuali nuove sofferenze, masaprei come reagire.La sua vena ironica è indiscussa,ma non è una gran fatica far ri-dere?No, se far ridere è il tuo linguaggionaturale. Se è costruito, allora puòesser vero, ma se ci nasci non puoi

che assecondarlo. Quando ero de-pressa, ad esempio, non è che lebattute mi mancassero ma era co-me divisa in due: dentro affranta, efuori, tra la gente, la stessa di sem-pre. Pensi, che molti non si sononemmeno accorti di quello che sta-vo passando. Perché non lo raccontava? Perché interessa solo a chi è davve-ro disposto a starti accanto. È fati-coso vivere con una persona chevede tutto negativo e non ha pro-spettive.Lei è attrice, conduttrice, dop-piatrice. Quale di questi mestie-ri ama di più?Il mestiere che mi piace fare è comu-nicare. Radio, Tv, teatro e doppiaggiosono tutti modi molto diversi ma ac-comunati dall’amore per la comuni-cazione e dal rapporto col pubblico.La conduzione in diretta è molto im-mediata, meno il doppiaggio, ma intutti c’è una splendida tensione cheli anima. Non potrei scegliere tra unoe l’altro. Il lavoro mi fa star bene. E oltre al lavoro?Adoro i cani, sono splendidi. Ne ho

Un talento naturalee precoce. A solisette anni debuttacome doppiatrice,mestiere che amae continua adesercitare con successo

INTERVISTA VERONICA PIVETTI

[SOPRA, VERONICA PIVETTI E FRANCESCO SALVI IN UNA SCENA TRATTA

DALLA COMMEDIA TELEVISIVA “L’AMORE NON BASTA”, DEL 2005.]

DA “GRANDE” MI IMMAGINO BELLISSIMA E MAGRA. MI AFFASCINANO

I SEGNI DEL TEMPO SIA SULLE PERSONE SIA SULLE COSE

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15MARZO 2012

[ACCANTO, L’ATTRICE CALCA I PALCOSCENICI TEATRALI

CON “SORELLE D’ITALIA”, INSIEME A ISA DANIELI, CON LEI NELLA FOTO, PER RACCONTARE IN MODO TRAGI-COMICO

COSA CI ASPETTA NEI PROSSIMI 50 ANNI.]

due e sull’argomento sono quasi ossessiva, di quel-le che attaccano bottone ogni volta che ne vedonouno scodinzolare per strada. Ritengo siano una del-le gioie della vita.La famiglia che ruolo ha?È importantissima, anche se sono ormai molto in-dipendente ed è stata una grande conquista dellapsicoanalisi. Ho sempre visto i miei e mia sorella(Irene, già presidente della Camera, poi conduttri-ce televisiva, oggi, opinionista) come degli dei, pro-vando per loro un amore infinito e acritico. Ho poicapito che, invece, l’amore può essere consapevo-le e anche critico, quando impari ad amare le per-sone a prescindere dai loro difetti. In casa sono sta-ta amata e incentivata, godendo di una straordina-ria fiducia nei miei confronti. Il che ha fatto sì chenon abbia mai avuto paura ad affrontare cose nuo-ve. Magari un briciolo sì, ma non c’è cosa che ri-tenga di non poter fare. Basta insistere.I suoi difetti?Sono prepotente e tignosa, ma giuro che ci sto la-vorando sopra. Bisogna sempre rendersi conto chenon si può imporre la propria visione in modo as-soluto, anche se ritengo che la prepotenza non siatotalmente da biasimare, purché non prevalga sul-la ragione.E le sue fragilità?Ne ho un mucchio e, coi difetti, fanno il chiaroscu-ro della mia vita. Ho il timore di essere snobbata.L’impronta la faccio risalire a una cosa successa dabambina. Ero alle elementari e alcune mie compa-gne di classe facevano comunella escludendomi, te-nendomi in disparte. Ecco, da allora, quando entroin una stanza con gente che non conosco penso chesarà difficilissimo farsi considerare, figuriamoci ac-cettare. Poi, invece, ho tante conferme di affetto eapprezzamento dal pubblico. Ma, come esistono ci-catrici sul corpo, ne restano anche nella mente. Che consiglio darebbe a chi è in difficoltà?Di affrontare il problema e di non fare come con lapolvere sotto il tappeto. Il modo di uscirne ed aiu-tarsi c’è, quindi meglio approfittare.A febbraio è partito Provaci ancora prof 4. Cisono delle novità?Soprattutto sentimentali. Io e Renzo - mio marito -ci siamo separati, e quindi c’è il racconto della vitaindipendente di tutti e due col legame forte di unafiglia in comune che sta crescendo. Storie semplici maraccontate bene. Il nostro è un pubblico di genteche, dopo una giornata faticosa, si gode un po’ direlax. E noi proponiamo una storia davvero genuina.

BiografiaNasce a Milanonel 1965. Attrice,doppiatrice econduttrice, oggiesordisce con il libro“Ho smesso dipiangere. La miaodissea per usciredalla depressione”(Mondadori).

P I V E T T IV E R O N I C A

In televisione cosa guarda?La7, Sky e Rai3 e, tra i generi, amo le fiction. Sonopreparatissima sull’argomento ma, secondo me, al-cune tolgono il fiato dopo il primo minuto. E non perla bellezza...Ovvio che voglia sapere quali.Questo proprio non posso dirglielo... Sicuramentedetesto l’intrattenimento che “non intrattiene”, men-tre apprezzo programmi sul genere di Come è fat-to?, dove ti spiegano come si crea un bullone, o Ma-lattie imbarazzanti, in cui raccontano le cose più cu-riose che possono capitare a un essere umano. Se-guo con grande interesse anche i format sulle pato-logie adolescenziali, quelli in cui c’è un percorso dirinascita. Li vivo con una partecipazione incredibile.Come quelli che raccontano storie di giovani conproblemi d’obesità. Mi rendo conto che il corpo è ilnostro strumento per comunicare, e chi vive unaproblematica del genere deve affrontare una batta-glia cento volte più complicata.Come si immagina tra qualche anno?Bellissima e magra. Mi piacciono i segni del temposia sulle persone sia sulle cose. Amo ciò che è vec-chio e antico come i caloriferi che lasciano i muriingialliti. Ho compiuto da poco 47 anni e, chiara-mente, la mia pelle non è più quella di quando neavevo 20. Eppure sono gelosa delle prime macchieche stanno comparendo sulle mie mani. Certo, sevedo un inizio di doppio mento non è che vada afesteggiare, ma non capisco chi non riesce ad ac-cettare il trascorrere del tempo. Non ho mai pun-tato sul fisico e, personalmente, non penserei maidi ricorrere alla chirurgia estetica. Trovo la corsacontro il tempo insana, come correre sul tapis rou-lant col vento contro.

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ITINERARIO1° giorno - Copenaghen (Danimarca): si parte dalla città della Si-renetta, la capitale del regno più antico del mondo. 2° giorno - In navigazione.3° giorno - Helsinki (Finlandia): incontro con lo spirito del Paesefatto di qualità della vita, rispetto per le tradizioni, amore per l’ar-te e il design e... voglia di divertirsi!4° giorno - San Pietroburgo (Russia): ammaliati dalla sua storia ro-manzesca si visita il cuore più prezioso, l’Hermitage.5° giorno - Tallin (Estonia): l’animata capitale, divisa tra il centromedievale e la zona moderna, colpisce per la piacevole conviven-za di nuovo e antico.6° giorno - Stoccolma (Svezia): la splendida capitale, perfetto con-nubio tra maestose architetture del passato e le tendenze del piùmoderno design.7° giorno - In navigazione.8° giorno - Copenaghen (Danimarca).LA NAVE. “Costa Luminosa” è una nave unica. Il design, i materialipreziosi e raffinati, le nuove attrazioni e soluzioni architettoniche larendono una nave di charme ma innovativa. Una crociera a bordo di“Costa Luminosa” è un viaggio nella luce: dalla trasparenza del cristal-lo delle strutture, ai mille riflessi dei lampadari in vetro di Murano, daitessuti irridescenti degli arredi ai giochi di luce, agli spettacoli del Tea-tro Phoenix, dall’energia rivitallizzante del Centro Benessere Samsaraall’adrenalina pura della realtà virtuale.

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47,00 (sino a € 2.000) ed € 60 (oltre € 2.000). Supplemento singola e riduzio-ni per 3° letto su richiesta con disponibilità limitata.

LA QUOTA COMPRENDE • Volo da Milano o Roma per Copenaghen • Sistemazione nel-la cabina prescelta dotata di ogni comfort: servizi privati, aria condizionata, telefono, filo-diffusione, Tv via satellite, cassaforte e frigobar (su alcune navi) • Trattamento di pensio-ne completa a bordo: caffè mattutino, prima colazione (anche in cabina), pranzo, cena,tè pomeridiani, buffet e sorprese gastronomiche di mezzanotte • Cocktail di benvenutodel Comandante e serata di Gala con menù speciale (non in esclusiva) • Utilizzo (non inesclusiva) di tutte le attrezzature della nave: piscine, lettini, palestra, vasche idromassag-gio, discoteca, sauna, bagno turco, biblioteca • Partecipazione (non in esclusiva) alle atti-vità di animazione di bordo, spettacoli musicali o di cabaret nel teatro di bordo, balli e fe-ste in programma tutte le sere durante la crociera • Corsi di ginnastica (aerobica, stret-ching, bodydancing, ecc.) e l’assistenza di istruttori nella palestra • Polizza Medico Baga-glio, Mondial Assistance • Assistenza di personale di lingua italiana durante tutta la cro-ciera (non in esclusiva) • Facchinaggio dei bagagli nei porti d’imbarco e di sbarco • Mez-zi d’imbarco e di sbarco nei vari scali (non in esclusiva).LA QUOTA NON COMPRENDE • Bevande ai bar e ai pasti • Tasse portuali (€ 120,00) • Adeguamenti carburante • Escursioni ed i tour organizzati • Quote di servizio • PolizzaAnnullamento Crociera • Servizi di carattere personale (trattamenti estetici, acquisti nelleboutique di bordo, telefonate dalla nave a terra etc.) • Extra in genere e quanto nonespressamente indicato alla voce “La Quota Comprende”.

Informazioni e prenotazioni50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87)Tel: 06 6871108/369 Fax: 06 6833135 E-mail: [email protected] presso le sedi Provinciali 50&Più

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SOCIETÀ

ZAHR o AZ-ZAHRè un termine derivantedall’arabo che, in antichità,stava ad indicare il dado.

Dal luglio 2011il Casinò virtualeè entrato a far parte della schiera dei giochi“autorizzati”.

l giocatore d’azzar-do, nell’immaginariocollettivo, è sempre

stato associato a per-sonaggi ben precisi eidentificati da caratte-ristiche molto spiccate,immagini suffragate daun abbondante reper-torio di film che hannofatto storia: se alle cor-se si distinguevano i si-gnori della tribuna vip,dai cialtroni e improba-bili ma simpatici truffa-tori di Febbre da caval-lo con le loro “mandra-gate”, passando ai Ca-sinò non si può nonpensare ad un ineffa-bile James Bond tassa-tivamente in smoking.Oggi è cambiata la tipo-logia del giocatore, per-ché sono cambiati luo-ghi e modi di giocare.Nel bar sotto casa alleslot machine si alterna-no casalinghe, meccani-ci o impiegati; i Bingo ele sale giochi hanno so-stituito i retrobot-

I

»

GIOCHI SPORCHI?«Con un giro d’affari da 76 miliardi di eurocirca, il nostro Paese detiene il primato inEuropa del gioco d’azzardo. Anche se resta unsettore appetibile per le infiltrazioni criminali,le strategie di regolamentazione applicate ne-gli ultimi anni hanno riscosso ottimi risultati»

[ INCHIESTA DI DANIELA FLORIDIA ]

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SOCI

ETÀ

tega dei circoli dove si giocava a tre-sette; al casinò, oramai virtuale gra-zie alla diffusione dei giochi on-li-ne, si può puntare anche standotranquillamente seduti nel salottodi casa, magari in ciabatte.E laddove il gioco si tinge di ne-ro, ecco che immediatamentedai nostri ricordi emergono im-magini di ambientazioni classi-che di bische clandestine, in lo-cali bui e fumosi, o pacchiana-mente scintillanti, e personaggipassati alla storia, come Al Ca-pone o il Clan dei Marsigliesi.Ma esistono ancora gli Al Caponeai giorni nostri, in un contesto incui ormai quasi tutte le tipologie digioco sono lecite? Se valesse il prin-cipio che è il proibizionismo a crea-re illegalità, in Italia non dovrem-mo avere più spazi di manovra perattività illecite collegate al gioco.Basti pensare che agli inizi degliAnni ‘90 c’erano solo tre occasio-ni di gioco autorizzato alla setti-mana, con il Totocalcio, il Lotto ele scommesse ippiche. Poi, pro-gressivamente, l’offerta si è molti-plicata e differenziata: sono stateintrodotte le doppie giocate di Lot-to e Superenalotto e le sale scom-messe, le sale Bingo, le slot machi-

ne; poi, ancora, la terza giocatadel Lotto, le scommesse on line, leplurigiornaliere estrazioni del Winfor life, i gratta e vinci, le Videolot-tery e via dicendo, fino ad arriva-re, da luglio scorso, al lancio del Po-ker cash e dei Casinò virtuali.L’incremento della raccolta nel set-tore dei giochi - passata dai 15miliardi del 2003 agli oltre 70 chesi stimano per il 2011 - dimostrache le strategie di regolamentazio-ne applicate in questi anni «han-no avuto successo». È l’opinioneespressa da Raffaele Ferrara, diret-tore generale dell’Aams, l’Ammi-nistrazione Autonoma dei Mono-poli di Stato, deputata a regolareil gioco pubblico in Italia. «Nel2003, per la prima volta, si è com-preso quale fosse il volume delleattività non regolamentate nel set-tore dei giochi: di fronte alle dif-ficoltà relative al contrasto del fe-nomeno, si scelse di rendere com-petitivo il settore legale del gioco,in modo da invogliare i giocatorie i gestori a svolgere regolarmen-te la propria attività. I risultati ot-tenuti finora dimostrano che “mol-tissimi operatori che prima opera-vano nell’illegalità”, nel corso de-gli anni, hanno reso trasparente lapropria attività”».

l dottor Gianfranco Donadio, Procuratore ag-giunto alla Direzione Nazionale Antimafia, ha rela-zionato su questo tema nel corso di un’audizione

presso la Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul-la Mafia, nell’ambito dei lavori sulle infiltrazioni ma-fiose nel gioco lecito e illecito.Perché il settore dei giochi è appetibile per le or-ganizzazioni criminali?Considerando che l’Italia è tra i primi al mondo pervolume di gioco, con un fatturato costantemente increscita, il settore rappresenta un coagulo di concen-trazione e circolazione di risorse finanziarie senzaeguali, ossia un comparto “ricco”. Inoltre, il settoreè articolato su una distinzione di ruoli fra i vari atto-ri della filiera, Amministrazione, concessionari, gesto-ri, esercenti, nei cui gangli, in mancanza di attività diprevenzione e di repressione adeguate, è relativa-mente facile inserirsi, ricavando ingenti profitti a fron-te di rischi “giudiziari” anche contenuti rispetto adaltri comportamenti criminali.Stiamo parlando di un fenomeno recente? L’evo-luzione del settore dei giochi ha portato a deicambiamenti nelle strategie criminali o nel loromodus operandi?

IL PUNTO DI VISTA

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19MARZO 2012

Storicamente i criminali hanno seguito il gioco clan-destino, irregolare, abusivo, quindi illecito. E in que-sto settore hanno investito, ovvero riciclato. Lucia-no Liggio, boss dei Corleonesi, disponeva già diqualche migliaio di slot machine; Stefano Bontadeprogettava una nuova Las Vegas ad Atlantic City. Og-gi, ad esempio, l’imposizione del noleggio delle slotai gestori o ai locali, fa parte di una strategia di in-globamento e di compartecipazione di altre attivi-tà, legali, nella quale fra vittima e carnefice si instau-ra un patto, per l’uno di sopravvivenza, per l’altrodi ottimizzazione strategica dell’infiltrazione in quel-la che viene definita l’economia sana del Paese.Cosa significa questo in termini di danno perlo Stato, per la collettività, per i giocatori?La trasformazione di forme di gioco lecito in formeassolutamente illecite - rimango sempre all’esempiodelle slot - praticata con delle modificazioni anchebanali dal punto di vista informatico che interrom-pono il flusso di dati tra la macchina e l’amministra-zione centrale, produce di-versi risultati, apprezzatis-simi dai criminali ma ne-fandi per la collettività.Intanto, la criminalità sot-trae all’Erario, che non hapiù il controllo dei dati, gliintroiti dovuti; “prende ingestione” fette importan-ti del modo di vivere l’in-trattenimento e il tempolibero dei cittadini; ricrea, difatto, in una nuova versio-ne informatizzata, il giococlandestino o il lotto nero;

sollecita un effetto volano di ulteriori attività crimi-nali, come il riciclaggio e i fenomeni usurari.Quali interventi possono essere attuati o sa-rebbero auspicabili per arginare il fenomeno?Alla base di un’efficace attività di contrasto, special-mente in termini di prevenzione, delle infiltrazionicriminali nel settore dei giochi, bisogna che siano an-zitutto garantiti i principi di legalità nell’attività di im-presa e di rigorosa verifica dei requisiti previsti dal-la legge. Che significa, a monte, verificare chetutti i soggetti che partecipano alla filiera delgioco abbiano adeguati requisiti di trasparenzae onorabilità e siano in grado di dimostrare la pro-venienza dei capitali che impiegano per esercita-re un’impresa economica e finanziaria in un set-tore che, fra l’altro, per l’alto tasso di innovazio-ne tecnologica, necessita di continue risorse fre-sche. Una strategia di prevenzione nella qualeun ruolo importante può essere svolto dalle au-torità deputate a garantire l’ordine pubblico sul

territorio, in particolarein zone “a rischio”. Infi-ne, è necessario renderepiù stringente la verificadell’identificazione deigiocatori, procedura chepuò determinare una ful-minea “bonifica” del-l’ambiente, agendo co-me deterrente sia in ter-mini di devianze - pato-logiche o minorili - sia ri-spetto a presenze ingom-branti di pregiudicati emalavitosi.

«Secondo il Procuratore aggiunto alla DNA, Gianfranco Donadio, applicare una strategia di prevenzione è di fondamentale importanza»

{ }I NUMERI DELGIOCO “LECITO”

{ }E QUELLI DEL GIOCO “ILLECITO“...

GIOCO LECITO E ILLECITO: LE INFILTRAZIONIDELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA { }

76,1 miliardi il fatturatodel gioco

120.000 addetti

5.000 aziende

30 milioni di giocatori

1.260 euro l’anno spesiper tentare la fortuna da ogni italiano, neonaticompresi

2 miliardi e 586mila eurol’anno la spesa per giocodella Lombardia

400.000 slot machine,una ogni 150 abitanti

10 miliardi il fatturatostimato per il gioco “illecito”

3.746 i videogiochiirregolari sequestrati (allamedia di 312 al mese)

1.918 i punti di raccolta discommesse non autorizzate o clandestine scoperti, il 165%in più rispetto all’annoprecedente

9% la quota, fra i benisequestrati ai clan mafiosi,relativa ad agenzie discommesse e sale giochi

41 i “clan” che gestisconoi giochi delle mafie

(Fonte: Libera, Associazioni,nomi e numeri contro le mafie.www.libera.it)

L’Italia è al primo posto in Europa e al terzo nel mondo fra i Paesi chegiocano di più

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Tuttavia, la strada da percorrere èancora lunga. E tutta in salita. ÈLibera, l’Associazione fondata dadon Ciotti, in un dossier dal no-me evocativo Azzardopoli - il Pae-se del gioco d’azzardo. Quandoil gioco si fa duro... le mafie ini-ziano a giocare, a fornirci all’ini-zio del 2012 le stime più aggior-nate su quella che è diventata lanuova frontiera della criminalità:ad un fatturato del gioco legalein Italia che lo scorso anno ha su-perato i 76 miliardi di euro (unacifra due volte superiore a quan-to le famiglie spendono per la sa-lute, sottolineano i curatori delrapporto), si vanno ad aggiunge-re 10 miliardi di euro dati da at-tività illecite.

Una torta sulla quale gravitano in-teressi riconducibili a clan mafiosinoti e meno noti: dai Casalesi aiSantapaola, dai Lo Piccolo agliSchiavone - avverte Libera - in unterritorio che estende i suoi confi-ni da Chivasso a Caltanissetta, pas-sando per la Via Emilia e la Capi-tale. Come è stato evidenziato an-che nella Relazione della Direzio-ne Nazionale Antimafia, le moda-lità di infiltrazione della criminali-tà in questo settore sono le piùvarie: gestione delle macchinetteimposte dai clan agli esercizi com-merciali collocati nella zona di com-petenza; alterazione delle stesseal fine di eludere la tassazione edaumentare i guadagni; acquisizio-ne e gestione di sale da gioco e sa-

L’AZZARDONELL’ANTICHITÀ«Il gioco dei dadi, attraverso scommesse in dena-ro, era praticato all’epoca degli antichi Romani,specialmente nel periodo imperiale»

zzardo: la parola deriva dal france-se, hasard, termine a sua volta mu-tuato dall’arabo, lingua nella qua-

le con il termine zahr o az-zahr si identi-ficava il dado, oggetto utilizzato sin dal-l’antichità presso diverse civiltà, dai Sume-ri agli Assiro-babilonesi, come testimonia-no i ritrovamenti archeologici di piccoleossa animali, i cosiddetti astragali, desti-nati ad una funzione ludica.

A I giochi d’azzar-do con due o tredadi erano unaforma di diverti-mento praticata nella Grecia antica e i Ro-mani furono scommettitori appassionati,specialmente nel periodo imperiale: il gio-co dei dadi era popolare, sebbene proibi-to eccetto che durante i Saturnalia.Le scommesse sui dadi per denaro furono

oggetto di numerose leggi romane moltosevere: i debiti di gioco non erano ricono-sciuti e nessuna causa poteva essere inten-tata da una persona - anche se era stata im-brogliata o assalita - che permetteva il gio-co d’azzardo nella sua casa.

le Bingo per riciclare capitali e com-mettere frodi informatiche; gestio-ne delle scommesse clandestineper via telematica, esercitata at-traverso bookmakers stranieri pri-vi di ogni autorizzazione da partedei Monopoli e, quindi, non as-soggettabili ad imposizione fisca-le; false vincite in concorsi e lotte-rie realizzate acquistando ad unprezzo maggiorato il biglietto vin-cente dall’effettivo titolare allo sco-po di ripulire denaro “sporco” egiustificare, poi, investimenti o spe-se significativi; concessione di pre-stiti a tassi usurari o ricorso al gio-co. Di fondo, tutte attività finaliz-zate all’obiettivo di ripulire i capi-tali. I rimedi non sono facili ma ne-anche impossibili: alla base, un’ef-ficace attività di contrasto e di pre-venzione, sottolinea la Relazionedella Commissione parlamentareAntimafia nella relazione sulle in-filtrazioni criminali nel gioco leci-to ed illecito approvata all’unani-mità a novembre; lo auspicano i

magistrati impegnati nelle indagi-ni e nelle attività repressive; lo pre-vedono diversi disegni di legge; losollecitano le associazioni antima-fia e quelle impegnate nella lottaalle ludopatie; lo raccomanda l’Os-servatorio Socio Economico sullaCriminalità del Consiglio dell’Eco-nomia e del Lavoro - vi deve esse-re innanzitutto la trasparenza as-soluta, al 100%, delle società ti-tolari di concessioni anche con se-de all’estero, da accompagnare al-l’applicazione delle norme antima-fia ai diversi attori della filiera.La piena tracciabilità delle gioca-te, inoltre, e la rigida identificazio-ne dei giocatori, contribuirebbe-ro a limitare i danni che il giocopuò provocare sui soggetti piùdeboli, quali i minori o i ludopa-tici. «Un danno sociale, ma ancheumano - come sottolinea donCiotti - perché, secondo le stime,800mila persone sono dipenden-ti dal gioco e altri 2 milioni sonoi giocatori a rischio».

SOCI

ETÀ

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risi economica, sociale edel lavoro. Si salvi chi può!Verrebbe da dire. Eppure,

forse, oggi più che mai, si avver-te la necessità di un impegno co-mune per uscire da questa situa-zione. C’è bisogno di un Noi. Diun Io e di un Altro. Italiano o im-migrato, bianco o nero. Perchéormai è chiaro che nell’isolamen-to e nella frammentazione non siva da nessuna parte. C’è un Noida recuperare per voltare paginae creare una società impegnatain cui ognuno ne faccia respon-sabilmente parte.Dopo l’indagine Prima delle Leg-gi, presentata alla decima edizio-ne di Gold Age, svoltosi a Riminiil 19-23 ottobre 2011, 50&Più eCensis tornano ad interrogare gliover 50 per capire come stannovivendo questa crisi, come stacambiando la loro vita, i rapportiall’interno delle famiglie, nei luo-ghi di lavoro, nel rapporto conl’Altro: il vicino di casa, l’immigra-to, il povero, le persone che siincontrano per strada o sull’au-tobus. Ma anche per chiedereun giudizio sul Governo Monti,sull’euro e sull’Europa. Su chi sia-mo come popolo.La nuova indagine dal titolo La ri-composizione del Noi sarà pre-sentata a Roma, presso la sededel Cnel, il 28 marzo.

4.968.000Il 59,8% degli over50 chiede ai politici onestà.Fonte: Rapporto 50&Più-Censis“Prima delle Leggi”.

Politica

C

INSIEME PER USCIRE DALLA CRISI«La cultura, la politica, il ruolo dei partiti, l’euroe l’Europa. In attesa della nuova indagine50&Più-Censis, che sarà presentata a Roma il 28marzo, un’intervista al sociologo Domenico DeMasi. I partiti? “Se l’orologio si rompe, diciamoforse che il tempo non esiste più? No, facciamoaggiustare l’orologio. Bisogna aggiustare i partiti,bisogna creare una classe dirigente”»

»

[ ATTUALITÀ DI LUISELLA BERTI ]

gli immigrati stimati nel nostro Paese secondo il dossier “Caritas migrantes” del 2011.

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SOCI

ETÀ

LA NUOVA INDAGINE 50&PIÙ-CENSIS, “LA RICOMPOSIZIONE DEL NOI”,

SARÀ PRESENTATA A ROMA, IL 28 MARZO 2012,ALLE ORE 10.00, PRESSO L’AULA BIBLIOTECA

DEL CNEL IN VIALE DAVID LUBIN, 2{ }

«La cultura è una spirale: o cresce o decresce. E se non viene “innaffiata”, decresce.È come nuotare controcorrente, l’ignoranza è sempre in agguato»

In attesa di conoscerne i risultatiabbiamo sentito il sociologo Do-menico De Masi, professore di So-ciologia delle Professioni pressol’Università “La Sapienza” di Ro-ma, sugli effetti di questa crisi esu come ne usciremo. Professor De Masi, la crisi chestiamo attraversando, nazio-nale e internazionale, quali ef-fetti sta avendo sugli italiani?A me pare che questa crisi stiaavendo molti effetti positivi. Ci stafacendo capire che sprecavamotroppo, sia in termini di denaroche di affetti; stiamo capendo chenon si può imbrogliare lo Stato,che persino la Guardia di Finanzapuò muoversi, qualche volta, epunire i colpevoli; che dobbiamofare una battaglia forte contro i la-dri; stiamo capendo che il lavoromanca e che non si possono man-dare sul lastrico le persone, sen-za avere effetti sociali negativi; in-fine, stiamo capendo che da cin-quant’anni non facciamo che di-ventare sempre più poveri. Stiamo vivendo una enormepresa di coscienza collettiva?Ci vorrebbe forse un po’ più dicrisi, questa è la verità.A proposito di lavoro, i gran-di luoghi di lavoro sono anco-ra una fonte di solidarietà tracolleghi?Non è più così, ma non a causa

della crisi. I luoghi di lavoro una vol-ta erano pieni di operai molto so-lidali fra loro: hanno fatto 150 an-ni di lotte, hanno avuto un ideo-logo come Marx; invece, oggi, lamaggior parte degli impieghi so-no di tipo intellettuale, come ilmio, come il suo. Non abbiamoavuto lotte, siamo viziati, non sia-mo solidali. Quindi la coesione so-ciale si riduce, non per colpa del-la crisi, ma perché si tratta di la-voratori intellettuali più pronti adazzannarsi l’un l’altro che a colla-borare con l’altro. Rispetto al nostro rapportocon l’immigrazione, a suo av-viso, in Italia c’è una formadi razzismo forte, striscianteo non c’è?C’è eccome! Non è affatto stri-sciante! L’arrivo di tanti immigrati hafatto da detonatore rispettoall’immagine di buonismo checi portiamo dietro?Innanzitutto gli immigrati non so-no tanti in Italia. La Germania neha il doppio. È la percezione di molte per-

sone. «Siamo circondati da im-migrati!», si dice.Ma la realtà è un’altra. Personal-mente sono contento di essere“circondato” da persone di altrocolore. Ad ogni modo, ci portia-mo dietro un’immagine di buoni-smo tutta artificiale. È facile esse-re buoni se non ci sono stranieri.Poi la prova del nove è vedere co-sa facciamo quando arrivano gliimmigrati. Basta ricordare gli sbar-chi a Lampedusa: nemmeno lechiese hanno aperto le porte. La Chiesa non dà il buonesempio?In alcune occasioni no. Anche sec’è da dire che la Chiesa è l’unicache pensa agli immigrati. Ma faancora pochissimo.Rispetto al nostro rapporto conla politica e le Istituzioni, maicome oggi è ai minimi termi-ni. Almeno stando al Rappor-to Eurispes 2012, si salva soloNapolitano.Il Governo Monti sta dandoun’iniezione di fiducia. I son-daggi danno il 60% del con-senso. Perfino su alcune libera-

lizzazioni i sondaggi danno alGoverno Monti il 70% di con-senso. Quattro mesi fa la fidu-cia era al minimo. Oggi no.I partiti sono ancora funziona-li per la democrazia?Non può esistere la democraziasenza i partiti, e la democraziafunziona male quando i partitifunzionano male. Ma quandol’orologio si rompe, diciamo cheil tempo non esiste più? No, fac-ciamo aggiustare l’orologio. Biso-gna aggiustare i partiti, bisognacreare una classe dirigente. E laclasse dirigente si forma nelle scuo-le. Bisognerebbe cominciare conla riforma della scuola. Ma unaclasse dirigente pessima non mi-gliora la scuola, la quale migliore-rebbe la classe dirigente. È un cir-cuito chiuso.A questo punto, come rifor-mare la scuola?Bisogna che un numero notevo-le di cittadini sia consapevole del-la situazione e porti avanti questabattaglia di riforma. Se lei dovesse dare una defi-nizione degli italiani, direbbeche siamo ancora “italiani bra-va gente”, l’italiano apprezza-to in tutto il mondo...Gli italiani non sono mai stati bra-va gente, quando hanno avutol’occasione sono stati razzisti. Fi-no a pochi anni fa eravamo fasci-

{

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sti, altro che brava gente! Abbia-mo scatenato una guerra di 80milioni di morti.E quindi come siamo?Siamo come sempre. C’è gen-te per bene e meno per bene.Complessivamente siamo unpo’ confusi tra cristianesimo,ateismo, socialismo, comuni-smo, liberismo. La bussola sa-rebbe la cultura, ma stiamo di-ventando un popolo semprepiù incolto. Eppure siamo circondati dicultura.Per cultura intende i monumen-ti? Ma senza cultura chi puòcapirne il valore? Avere la Gio-conda in casa o un quadroqualsiasi, per chi non ha cultu-ra non fa alcuna differenza. Perché stiamo diventandosempre meno acculturati?Perché la cultura è una spirale:o cresce o decresce. E se nonviene “innaffiata” decresce. Ècome nuotare controcorrente,l’ignoranza è sempre in aggua-to. Se non lottiamo, l’ignoran-

za vince. Abbiamo smesso dilottare, ammesso che abbiamolottato qualche volta.Perché abbiamo smesso dilottare?Perché è più facile non lottareche lottare. La pigrizia prende

il sopravvento.Si vive in una sorta di ap-piattimento sociale e di vo-glia di conoscere?Già oggi è più evidente chi è re-almente impegnato e chi è fara-butto. Questo è già un vantag-

gio rispetto a qualche mese fa.E questo lo si vede dall’impegno,dal fatto di pagare le tasse, dischierarsi o meno con i ladri. Vede nelle persone unamaggiore propensione albene comune, all’interessegenerale e non solo a quel-lo particolare?Le persone non esistono. Esistela persona. Ognuno agisce inbase alla propria indole. In ba-se ai valori comuni. Se i valorisponsorizzati da un governosono deteriori, allora c’è chi èpiù lassista; se, invece, sono piùseveri, allora si cerca di esseremigliori. Come siamo dipendedagli imput esterni e dalla no-stra formazione, dall’ambien-te in cui cresciamo, quindi an-che da quello familiare; da tut-to questo dipende la nostrapropensione verso gli altri. Ver-so il bene comune.Come usciremo da questacrisi?Dipende dalla nostra intelli-genza.

[ SOPRA, DOMENICO DE MASI. DOCENTE DI SOCIOLOGIA

DELLE PROFESSIONI, TRA LE SUE NUMEROSE PUBBLICAZIONI

“L’OZIO CREATIVO”, “IL FUTURO DEL LAVORO”, E “LA FELICITÀ”. ]

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SOCI

ETÀ

tutte le presentazionidelle nuove vetture diFormula Uno riecheggia

nell’aria il grido “Vincere e vin-ceremo”, ma non quello dimussolinana memoria. Meglio,comunque, l’affermazione piùcontrollata di Fernando Alon-so, per il terzo anno pilota dipunta della Ferrari: «Vogliamola vittoria, ma senza sentirnel’obbligo». Il due volte iridatodimostra la consapevolezza dichi conosce la difficoltà diun’impresa, perché la sfida chela casa di Maranello - terza nel-la classifica costruttori nelle ul-time due stagioni - si accingea lanciare alle meglio piazzateRed Bull e McLaren, ha propriol’incertezza di un’impresa.Anzi, se il punto di partenzafosse esclusivamente estetico,sarebbe già tagliata fuori. «Èproprio bruttina», ha detto ilpresidente Luca Montezemo-

lo della nuova F2012, mentregli inglesi - come anche gli asia-tici di Force India - brindanoalla bellezza filante delle loromonoposto: «Se le prestazio-ni rispondono alle sensazioniimmediate, non ci prende nes-suno», afferma orgoglioso Le-wis Hamilton davanti alla stam-

pa e alla magnifica McLarenMP4/27, passata ai motori Re-nault, al posto dei Cosworth.Aggiungendo ironico: «Ha glispecchietti più grandi e miglio-rati, per vedere meglio chi stadietro: ho insistito molto suquesto particolare, per far fe-lice Felipe Massa», con riferi-

mento ai vari incidenti che han-no avuto i due piloti, tra cuicerto non corre buon sangue.«Massa deve riscattarsi dopouna stagione non positiva. Losa e lo sappiamo noi, ha tut-to per farlo e le caratteristichedella monoposto e delle gom-me favoriranno il suo stile di

Il motoredella F2012, con 8 cilindri,2.398 cm cubici e 32 valvole, aumenterà le prestazioni della monoposto rossa.

Alonsodetiene il record di più giovane vincitore di un Mondiale di Formula 1, nella stagione 2005, a soli 25 anni.

5 milionigli utenti che hanno assistitoalla presentazione ufficialedella nuova vettura attraversoil sito internetwww.ferrari.com.

Nel 2006Felipe Massa e Michael Schumacher sono stati affiatati compagnidi scuderia, oggi divisi nella competizione.

[ ATTUALITÀ DI RAFFAELLO CARABINI ]

* IL 18 MARZOPARTE IL GP 2012

A

FERRARI: QUEST’ANNO SI CORRE PER VINCERE«Il primo appuntamento è a Melbourne. Tra rimpasti di squadre costrutto-ri e innovative soluzioni ingegneristiche, la Rossa di Maranello ha davan-ti soprattutto Red Bull e McLaren. Con tutta l’incertezza di un’impresa»

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guida», dice Montezemolo,che festeggia 20 anni alla Fer-rari. «Alonso viene da un an-no straordinario e vogliamomettergli a disposizione unmezzo più competitivo, an-che per il grande lavoro chesvolge durante la settimana.Abbiamo puntato l’attenzio-ne su tutti i dettagli: dalla vet-tura alle strategie di gara, daipit stop alle gomme, al moto-re, tutto. Questa mole di im-pegno vogliamo sia premia-ta. Il Mondiale perso due an-ni fa all’ultima gara è ancoraun peso enorme, ma senza ri-voluzioni di persone il team èdiventato ancor più competi-tivo. Questa è una stagionein cui vogliamo che il rossoprevalga, ce la metteremo tut-ta con speranza e ottimismo».E chiude con un pizzico di po-lemica: «Speriamo che l’inter-pretazione del regolamentosia effettuata in modo corret-to e trasparente». Soprattut-to, come chiedono gli appas-sionati, dovrebbe terminare labrutta abitudine della Fede-razione Internazionale Auto-mobilismo di ridiscutere il re-

golamento tecnico ogni me-se: nel 2011 quello che eraregolare in Spagna non lo èstato in Inghilterra, salvo poitornare regolare in Germania.Servono disposizioni chiare,che durino almeno un ciclonaturale di sviluppo di un pro-getto e, poi, cambiamenti sen-sati, veramente riferiti a eco-logia e inquinamento.Ma la somma degli interessi incampo, ovvero la montagna disoldi provenienti da circuiti,sponsor, piloti, televisioni e via

dicendo, stimata tra i 6 e i 7miliardi di dollari, con gli uti-li - circa 1,5 miliardi - divisi tral’organizzatore Bernie Eccle-stone (23%), Fia (30%) e scu-derie partecipanti (47%), la-scia le stesse speranze cheuscire incolumi da una pas-seggiata in un groviglio di vi-pere, mamba e crotali.La 58a monoposto Ferrari diF1, con il suo muso “da trat-tore”, risolve l’obbligo di ab-bassare la parte anteriore, sen-za rinunciare a qualche van-

taggio aerodinamico. Ogniparte è stata profondamenterivista, dalle sospensioni al-l’ala anteriore (evoluzione daquella introdotta ultimamen-te sullo sfortunato modello150° Italia), dalle fiancate ri-disegnate alla disposizione deiradiatori, dalla scatola delcambio a varie appendici ecomponenti meccaniche. Ilmotore, otto cilindri di 2.398cm cubici a 32 valvole, è unosviluppo del precedente, vistoche il regolamento impone ildivieto di modifiche degli or-gani interni per aumentare leprestazioni, con finalità mira-te a ridurne il degrado e a uti-lizzarlo per più di tre GP. Maciascuna monoposto metteràpoi in mostra qualche truc-chetto per sorprendere gli av-versari: ha iniziato la Lotus F1con un pistoncino idraulicoche può alzare l’anteriore del-la monoposto in frenata, ga-rantendo il mantenimento del-la normale altezza da terra,controbilanciando così la per-dita di assetto. Gli altri li sco-priremo dal debutto in poi,gara dopo gara.

MARZO 2012

Il primo GPdel Campio-nato Mon-diale di For-mula Uno si

svolgerà quest’anno all’Albert Park Circuitdi Melbourne, il 18 marzo. L’ultimo all’Au-todromo José Carlos Pace di San Paolo, inBrasile, il 25 novembre. In tutto venti ga-re per assegnare il 63° titolo piloti e il 55°costruttori. Non ci saranno nuove scuderie,ma solo alcuni cambi di nome: il Team Lo-tus diventa “Caterham F1” e la Lotus Re-nault GP si ridenomina “Lotus F1” al ter-mine di una lunga diatriba; la Virgin Ra-cing diventa “Marussia F1”, con l’arrivo dicapitale russo; così come allungano il no-me la Mercedes che si somma con Amg e

la Force India con Sahara. Le novità prin-cipali rispetto alle passate stagioni, oltre alGP degli Stati Uniti da disputarsi ad Austin,in Texas, sul nuovissimo Circuito delle Ame-riche, e al ritorno di Kimi Räikkönen, se-sto campione del mondo iscritto (vinse nel2007 con la Ferrari allineandosi con l’uscen-te Sebastian Vettel, Jenson Button, LewisHamilton, Fernando Alonso e MichaelSchumacher), sono:a) l’abolizione dei diffusori soffiati, un siste-

ma che aumenta la tenuta di strada, ri-tardando l’accensione e immettendo sem-pre benzina nei condotti di scappamen-to, sviluppato soprattutto dalla Red Bull;

b) il ritorno agli scarichi alti, evitandol’utilizzo dei gas di deflusso per ottene-re vantaggi aerodinamici;

c) rigide limitazioni delle mappature del-la centralina elettronica standard;

d) la possibilità di effettuare test in circui-to, al Mugello prima delle gare in Eu-ropa, come non si verificava dal 2009 ecome chiesto dalla Ferrari;

e) le competizioni avranno una duratamassima di quattro ore, per evitarequanto successo in Canada lo scorsoanno a causa del maltempo;

f ) l’anticipo dei crash test, che sarannopiù severi.

Da segnalare a parte il divieto per chi si èspostato per contrastare un sorpasso di ri-tornare nella traiettoria precedente, se nonper tentare un controsorpasso. Norma cherenderà più sicure, ma meno spettacola-ri, le corse.

FORMULA UNO 2012

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otto i riflettori, le due città “regi-ne della cultura” offrono il megliodi sé a chi desidera scoprire le loro

tradizioni locali, le bellezze naturali e ar-chitettoniche, intercalandole con gli ap-puntamenti che scandiscono i mesi.“Punto di svolta” è lo slogan di Maribor,che con le città partner di Ptuj, Slovenj Gra-dec, Murska Sobota, Velenje e Novo Me-sto, presenta oltre mille appuntamenti.Concerti, rappresentazioni teatrali, festivalma soprattutto eventi di letteratura, neiquali è possibile incontrare gli autori piùfamosi del mondo.“Tu sei parte di tutto questo” è lo slogan

Perché è stato istituito il titolodi Capitale Europea della Cul-tura, e qual è il suo significato?Sin dalla sua creazione, nel 1985,l’obiettivo principale del titolo di“Capitale Europea della Cultura”è stato quello di promuovere e ce-lebrare la ricchezza e la diversità cul-turale in Europa, di sottolineare ilegami comuni e di mettere a di-sposizione uno spazio per favori-re la comprensione reciproca fra icittadini europei. Con il passaredegli anni le città che detenevanoil titolo di “Capitale Europea del-la Cultura” hanno progressivamen-te aggiunto una nuova dimensio-ne, sfruttando l’effetto sinergicodel titolo per stimolare lo sviluppodella città nel senso più ampio deltermine. È evidente che le Capita-li Europee della Cultura che adot-tano un piano strategico, ricavanoil massimo da questa esperienza.Ovviamente, in primo luogo, lamanifestazione rimane un eventoculturale, ma le città protagonistepossono ricavarne anche significa-

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DUE CAPITALI, UNA SOLACULTURA: L’EUROPA«Mostre, musica, teatro, danza, letteratura, cinema, incontri... Uncalendario ricco di avvenimenti accompagna, nel corso dell’anno, le due città che l’UE ha scelto come Capitali Europee della Culturaper il 2012: Maribor, in Slovenia, e Guimarães, in Portogallo»

[ CULTURA DI GIOVANNA VECCHIOTTI ]

di Guimarães. Per la cittadina portoghese so-no 600 gli eventi in calendario e 200 i la-boratori, suddivisi in quattro periodi: ”Un mo-mento di incontro” (gennaio-marzo), “Untempo per creare” (marzo-giugno), “Tem-po libero” (giugno-settembre) e “Un mo-mento di rinascita” (settembre-dicembre). Cardine delle manifestazioni, il tema dellacittadinanza e la dimensione europea dellacittà, sviluppati nel cinema, nell’architettura,nella fotografia, nel teatro. Sul significato delriconoscimento, istituito nel 1985, e sui va-lori che lo animano abbiamo sentito il pare-re del Commissario europeo alla cultura, An-droulla Vassiliou.

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Europa. Oltre alle potenzialità delsettore culturale in termini di crea-zione di posti di lavoro nelle cittàe nelle regioni, di stimolo all’inno-vazione in altri settori e di valoriz-zazione del pensiero creativo, fac-cio conto sulla sua abilità unica diampliare i nostri orizzonti, di of-frirci nuovi punti di vista per com-prendere meglio le nostre vite equelle degli altri. Ogni incontro conla cultura apporta nuovi significa-ti e gioie alla nostra vita e lancia unasfida allo status quo. Tutto questofa parte del valore aggiunto che lacultura dovrebbe apportare al pro-getto europeo.Non scegliere solo grandi città,ma anche piccole, come Gui-marães e Maribor, si lega allanecessità di coinvolgere i picco-li centri nei confronti di un’Eu-ropa non interiorizzata a pie-no o al desiderio di far conosce-re “gioielli nascosti”?Le Capitali Europee della Culturavengono selezionate da una com-missione composta da esperti in-dipendenti europei sulla base diun concorso aperto a tutte le cit-tà, indipendentemente dalle lorodimensioni, a condizione che pos-siedano un’adeguata infrastruttu-ra culturale e in materia di traspor-ti, nonché capacità di accoglienzaadeguate. È importante sottolinea-re che l’idea alla base del proget-to non è designare le Capitali in vir-tù del loro glorioso passato o del-la loro bellezza architettonica, madi assegnare il titolo alla città chepresenta il programma più creati-vo e innovativo riguardo agli even-ti culturali previsti durante l’annodi assegnazione del titolo. Tale pro-gramma deve possedere un’ac-centuata dimensione europea ecoinvolgere i cittadini nel massimogrado possibile. Prendiamo comeesempio l’edizione del 2010: tra icandidati vi era la capitale unghe-rese, Budapest, ma è stata sele-zionata la città di Pécs, assai più pic-cola; per il 2013, in Slovacchia, si

è invece candidata anche Bratisla-va, ma è stata Košice ad essere de-signata. In entrambi i casi la com-missione di selezione europea nonha scelto tali città perché eranopiù piccole o meno conosciute, masemplicemente perché il program-ma culturale da esse elaborato eproposto specificatamente per l’An-no come “Capitale Europea dellaCultura” è stato giudicato più ade-guato ad apportare benefici a lun-go termine alle città stesse. “Punto di svolta” è lo slogandi Maribor per incoraggiare isuoi cittadini, in particolare igiovani, ad essere coinvoltinella vita culturale della città.Cosa fa l’Unione perché i ra-gazzi si sentano parte di un’Eu-ropa che stenta ad avere unaidentità condivisa?L’UE si rivolge ai giovani con azio-ni in settori come l’istruzione, l’oc-cupazione, l’imprenditorialità, la sa-nità e l’inclusione sociale. Li inco-raggiamo ad essere attivi, a parte-cipare alla vita sociale e democra-tica delle proprie comunità, sia a li-vello europeo che nazionale e re-gionale. Sono convinta del fattoche la cultura e la creatività svolga-no un ruolo assai importante nel-l’aiutare i giovani a sviluppare lecapacità di cui necessitano per ot-tenere posti di lavoro migliori e par-tecipare più attivamente alla vitasociale. Inoltre, è evidente che la cul-tura favorisca la comprensione eaccentui il rispetto per la diversità

culturale in Europa. Ma le attivitàche portiamo avanti per incoraggia-re i giovani a sentirsi maggiormen-te integrati nelle loro comunità e inEuropa non sono limitate al setto-re della cultura. Ad esempio, siamoconvinti del valore che riveste lapossibilità di studiare e lavorare al-l’estero per la costruzione dellacomprensione reciproca e diun’identità comune europea. Fac-ciamo tutti gli sforzi possibili perchéun numero possibilmente elevatodi cittadini possa trascorrere unaparte del proprio ciclo di istruzione- o dei periodi di formazione - al-l’estero, finanziando, tra le altre co-se, progetti di apprendimento in-formale come scambi tra giovani eperiodi di volontariato all’estero.Tali opportunità offrono ogni annoa migliaia di giovani europei la pos-sibilità di incontrarsi, scambiarsiesperienze, imparare lingue e svi-luppare nuove capacità. Se appro-vata, la nostra proposta di un futu-ro programma “Erasmus per tutti”consentirà a 5 milioni di persone ditrascorrere periodi all’estero per stu-dio o per lavoro.

Situata nella storica regione del Minho, fu capitale del nascente regno del Portogallo; poi, l’elezione di Lisbona la condusse alla decadenza. Ma il suofascino nel tempo è cresciuto.

Guimarães, la celtica

[ SOPRA, ANDROULLA VASSILIOU, ATTUALE COMMISSARIO EUROPEOPER L’ISTRUZIONE, LA CULTURA, IL MULTILINGUISMO E LA GIOVENTÙ. ]

{ }

L’antica “Marburgo” è la maggiore città della Bassa Stiria, dopo Lubiana. Qui, la natura incontaminata permette di fare mountain bike, trekking, deltaplano.

Maribor, l’ospitale

LA DIVERSITÀ CULTURALE È LA MAGGIORE RICCHEZZA DELL’EU-ROPA, UN MOSAICO DI LINGUE E CONOSCENZE CHE ATTINGEDA STORIE DIFFERENTI E CHE CERCA UN’IDENTITÀ CONDIVISA

tivi benefici sociali ed economici,specialmente se l’evento rientra inuna strategia di sviluppo culturalea lungo termine della città e dellasua regione circostante.“Uniti nella diversità” è il mot-to dell’Unione. Può la cultura ri-specchiarlo e dargli valore?Il mosaico di culture e lingue checompone l’Europa è il tratto ca-ratteristico dell’Unione Europea erappresenta una delle sue mag-giori ricchezze. La diversità cultu-rale è una risorsa chiave. Il nostropatrimonio è un’Europa cultural-mente ricca e aperta, che costitui-sce la somma di tante parti e at-tinge alle nostre diverse storie, tra-dizioni e lingue. Siamo uniti nelladiversità, non malgrado la nostravarietà di culture e lingue, ma invirtù di essa. Tengo a sottolineareche l’integrazione europea non èsolo una costruzione politica. Essaè un lavoro collettivo, compostoda idee, usi, lingue, memorie, isti-tuzioni e progetti futuri che costi-tuiscono un ponte tra tutti gli eu-ropei. Queste sono le fondamen-ta su cui va costruito il progetto co-mune europeo. Rispettando la di-versità, riconosciamo di appartene-re a uno spazio comune dove lepersone si incontrano su basi diparità. Ecco perché la diversità cul-turale e il dialogo interculturale so-no un obiettivo chiave dell’agen-da europea per la cultura, sullaquale sono basate le nostre azio-ni in questo settore. Confido nelfatto che la cultura svolga appie-no il suo ruolo, contribuendo allosviluppo sociale ed economico in

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e prime testimonianzesulla coltivazione dei viti-gni risalgono a Noè. Infat-

ti, nel libro della Genesi si nar-ra che il patriarca piantò deitralci di vite successivamenteall’approdo sul Monte Ararat,(«Noè, coltivatore di terra, co-minciò a piantare una vigna»),tralci che diedero i loro frutti,tanto che con il vino prodot-to Noè, addirittura, si ubriacò.Nel corso dei secoli la coltiva-zione della vite si è estesa a tut-to il mondo conosciuto ed èstata tramandata di genera-zione in generazione, con i ri-sultati che tutti conosciamo edi cui godiamo quotidiana-mente... Ora una curiosità: sa-pete dove è conservato il viti-gno più antico della storia?

Contra-riamen-te a ciòche sipotreb-be im-magina-

re, non in Italia, e nemmenoin Francia, ma in Slovenia, eprecisamente a Maribor. In questa città capoluogo del-la Stiria, ad un’ora di auto dal-la capitale Lubiana, esiste unvitigno che può vantare alme-no 400 anni di vita. Analisi al-la mano, realizzate dagli esper-ti nel campo delle datazioni,è stato inserito nel Guinnessdei Primati come “il più vec-chio vitigno al mondo”. Se lo si vuole ammirare, bastarecarsi subito fuori le antichemura di Maribor, ed arrivare alnumero 8 di via Vojašniška. Lavite, che si arrampica e si di-stende lungo la fiancata dellaHiša stare trte, la “casa dellavecchia vite”, regala un’uvarossa che ogni anno produce25 litri di Žametna Črnina,(“velluto nero”), come è sta-to definito il suo vino. Questa vite è l’orgoglio di Ma-ribor; particolarmente curatadurante l’anno, al momentodella potatura (a marzo) e du-

rante la vendemmia, alla finedi settembre, vengono esegui-ti dei riti particolari: i tralci ta-gliati sono inviati quale pre-zioso omaggio in varie cittàdel mondo (ve ne sono in Va-ticano, a Kututsnama in Giap-pone, a Melbourne...), mentreil vino ricavato dalla vendem-mia è racchiuso in bottiglie ap-positamente disegnate dall’ar-tista sloveno Oskar Kogoj econsegnato a Capi di Stato oillustri personaggi (tra questiGiovanni Paolo II, Bill Clinton...),in luogo delle chiavi della cit-tà. In queste occasioni l’inte-ra città si anima e per una set-timana offre il suo tributo inspettacoli, mostre, festival. La produzione enologica rap-presenta una parte impor-tante nella storia e nell’eco-nomia di Maribor, e nel visi-tare la città vecchia assolu-tamente da non perdere so-no le cantine Vinag. Si estendono per circa 20mi-la metri quadrati, sotto Trg

[ SOPRA, UNA VEDUTA

DEL QUARTIERE PIÙ ANTICO

E CARATTERISTICO

DI MARIBOR: IL LENT. CON LE SUE SUGGESTIVE

ARCHITETTURE SI SPECCHIA

NELLE ACQUE DEL FIUME

DRAVA, DOVE SI INCONTRANO

I MONTI POHORJE. ]

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CAPITALI EUROPEE DELLA CULTURA 2012

MariborMaribor

Maribor MariborMaribor

Maribor

Maribor

Maribor

A Maribor la vendemmia è una festa dai riti particolari: i tralci vengono tagliati e inviati come omaggio in varie città del mondo

LMaribor

DI LORIS PORCHERI

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Svobode (Piazza della Libertà) inun dedalo di gallerie; l’ingressoè sulla piazza ed è segnalato dauna botte addossata a un edifi-cio laterale. In questa immensacantina risalente al 1836, si tro-vano botti in rovere del 1862, incemento e vetro, ma anche quel-le modernissime che conserva-no, ogni anno, qualcosa come5 milioni di litri di vino, per il90% bianco. Qui sono custodi-te anche bottiglie di vino parti-colarmente pregiato e alcunedel 1945, scampate ai bombar-damenti della Seconda GuerraMondiale. Altra curiosità legata alla pro-duzione vinicola: l’area di Ma-ribor è una delle rarissime zo-ne in cui si produce l’Eiswein,il “vino di ghiaccio”, così chia-

nodo di scambio per le merci di-rette all’interno della regione,oggi luogo d’incontro per turi-sti, residenti e, soprattutto, stu-denti amanti del divertimento,della buona cucina e della mu-sica che, tra bar, ristoranti e bir-rerie, sono alla ricerca di chias-sose serate e divertimenti.Sì, perché Maribor è sede di unadelle maggiori Università dellazona. Sono 20mila i giovani cheaffollano le vie cittadine e viva-cizzano la vita intellettuale diquesta città considerata il prin-cipale centro culturale della par-te nord orientale della Slovenia.Gli eventi che si susseguirannonel 2012 in questa città checondivide il titolo di CapitaleEuropea della Cultura con Gui-marães, si andranno ad aggiun-gere a quelli già presenti nel pa-norama annuale. Oltre al Festival Lent, vetrina del-la musica internazionale, si svol-gono il Musical September, incui vengono presentate musicheda camera; il Borstnik Festival,che dà l’avvio alla stagione tea-trale di Maribor; il Battesimo de-gli zatterieri, oltre ad esposizio-ni in musei e gallerie d’arte e at-tività nei vari centri congressi.E per chi desidera allenare ilcorpo oltre che la mente, sipuò recare al massiccio del Po-horje, che dista un quartod’ora d’auto dalla città.Qui il divertimento è assicura-to, sia d’inverno sia d’estate.

Piste da sci con im-pianti di risalita al-l’avanguardia nefanno meta privile-giata di residenti eturisti, soprattuttoscandinavi; su que-ste piste si svolgeuna delle gare diCoppa del Mon-do di Sci e nel2013 saranno scenario deiGiochi Universitari Invernali. D’estate gli appassionati di trek-king trovano nel Pohorje il luo-go ideale per le loro escursioni,così come i cultori della moun-tain bike. Per chi ama passeg-giare a contatto con la naturapuò percorrere un’infinità distrade e sentieri che si dirama-no nella foresta adagiata sulfianco della montagna, oppu-re, se è in cerca di emozioni for-ti, può praticare paracadutismo,deltaplano, fare un giro in mon-golfiera o lanciarsi sull’erba conuno slittino. E se, invece, nonsi predilige una vita spericola-ta ma si desidera deliziare il pa-lato e scoprire le prelibatezzedel luogo, allora si può percor-rere una delle tante “vie del vi-no” nei dintorni della città efermarsi in qualche agriturismodove assaporare vini pregiatiaccompagnandoli da assaggidi prodotti tipici. Un modo di-verso di “fare cultura”: menointellettuale, ma decisamente“più saporito”.

Metropolis “senza tagli”. Tra glieventi che Maribor offrirà, merita ri-

lievo la proiezione del capolavoro muto Me-tropolis di Fritz Lang, riedito con alcune par-ti che si ritenevano perse. Per maggiori infor-mazioni su questo evento e su tutti gli altri èpossibile vistare il sito www.maribor2012.eu.

?

«Nel corso dei secoli la città si è sviluppata intorno alCastello di Marchburch (il “Castello di Marzo”) risa-lente al 1164. Inizialmente era solo un mercato adia-cente alla fortezza, poi circa 50 anni dopo era già rico-nosciuto come insediamento»

mato perché la vendemmia av-viene in pieno inverno, quandoci sono abbondanti nevicate. Percorrendo a piedi o in biciclet-ta le strade della città vecchia, at-traversata dal fiume Drava, èpossibile gustare “assaggi” delperiodo medievale, di cui riman-gono poche testimonianze; trauna piazzetta con mercato diprodotti biologici e stradine conbar, caffetterie e botteghe tradi-zionali si può ammirare il castel-lo di Marchburch, del 1164, at-torno al quale si sviluppò la cit-tà; il castello civico (Mestni grad),un edificio quattrocentesco at-tualmente sede del Pokrajinskimuzej, Museo di Storia, Etno-grafia e Arte del Territorio, e laCattedrale di San Giovanni Bat-tista, preziosa testimonianza del1248. Da non dimenticare la Si-nagoga, risalente al ‘400, tra lepiù antiche d’Europa e l’unicapresente in tutta la Stiria. Le quattro torri che si ergonoa corredo delle mura difensivedell’antica città, raccontanostorie d’altri tempi, misteriosee suggestive come i loro no-mi: la Torre della Giustizia, laTorre Tscheligi, la torre dei Dia-manti e la Torre dell’Acqua, cheoffre una magnifica vista delparco fluviale e che, neanchea dirlo, oggi è sede della più an-tica enoteca della Slovenia. Incastonato tra la Torre dell’Ac-qua e quella della Giustizia c’èil Lent, l’antico porto fluviale,

[ MARIBOR È UN ARMONIOSO INSIEME

ARCHITETTONICO IN CUI CONVIVONO

ANTICO E CONTEMPORANEO. SEDE UNIVERSITARIA, CON I SUOI OLTRE

20MILA STUDENTI È UN ATTIVISSIMO

CENTRO DI VITA INTELLETTUALE. ]

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rendi una contessa acui viene regalato un con-vento... un castello co-

struito per difendere la pove-ra gente dai Barbari... una ma-dre e un figlio che si fronteg-giano sui campi di battaglia...un principe che si fa proclama-re re e plasma una nazione...una città che nel corso dei se-coli lascia invariato il tocco del-la Storia... un premio alla pre-servazione della memoria diun antico borgo... trasporta iltutto nel nord del Portogallo,a pochi chilometri da Porto eottieni Guimarães, un gioiellomedievale incastonato nellaregione del Minho. Guimarã-es ha origini così anticheche vengono fatte risalire ai

tempi deicelti, chela fonda-rono dan-dole il no-me di Wi-mara. Fu il

sovrano d’allora, Ramiro II, chedonò alla contessa Mumado-na Dias un convento intornoal quale si sviluppò ben prestoun agglomerato di case, l’an-tico borgo di Guimarães. Lazona, però, era costantemen-te minacciata dagli assalti deiVichinghi, da una parte, e da-gli Arabi, dall’altra, per cui lacontessa, nel 968 ordinò la co-struzione di un castello in ci-ma al monte Latito, una colli-na meglio conosciuta con ilnome di Sagrada (sacra), po-co lontana dal convento, co-sicché i contadini e le loro fa-miglie potessero trovarvi ripa-ro. Ben presto i due agglome-rati urbani crebbero e si svi-lupparono, unendosi e tenen-dosi in collegamento con unastrada denominata Rua deSanta Maria. È per questo mo-tivo che la contessa Muma-dona Dias oggi viene conside-rata la fondatrice della città.Arrivati a Guimarães, quindi,

una delle prime cosa da fareè visitare il Castello, che si tro-va, come detto, lontano dalcentro storico ma da esso rag-giungibile a piedi in una ven-tina di minuti. Considerato ilpiù antico del Portogallo, nelcorso dei secoli, ovviamente,la sua struttura ha subìto deirifacimenti - il più imponentead opera di Enrico di Borgo-gna nel XII secolo, che vi si sta-bilì con tutta la sua corte - es-sendo stato anche il fulcro diferoci combattimenti per di-fendere il nascente regno diPortogallo dalla bramosia deisovrani spagnoli. Abbandonato per molti seco-li è stato riportato al primitivosplendore nel 1940. Dotato di7 torri, è possibile salire sullapiù alta, l’Homenaje (l’Omag-gio) che arriva a 28 metri di al-tezza. Questo castello vide inatali di Alfonso I, che diven-ne il primo sovrano del Porto-gallo nel 1139. Fu poco lon-

[ PER LA SUA STRAORDINARIA

TESTIMONIANZA DEL PASSATO

E LA SUA BELLEZZA, NEL DICEMBRE DEL 2001

L’ANTICO BORGO DI GUIMARÃES

È STATO INCLUSO DALL’UNESCO

NELLA LISTA DEL PATRIMONIO

MONDIALE DELL’UMANITÀ. ]

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CAPITALI EUROPEE DELLA CULTURA 2012

Dal monte Penha,raggiungibile con la funivia,è possibile ammirareuno dei panorami più bellidel Portogallo

GuimarãesGuimarãesGuimarães GuimãrãesGuimarães

GuimarãesGuimarãesGuimarães

Guimarães

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«La storia del Portogallo inizia qui, in questa piccola e meravigliosa città deldistretto della Braga. Il castello costruito in cima alla “Sagrada”, come vienechiamato il monte Latito, fu l’inizio di tutto. Eretto per proteggere il mona-stero e la comunità contadina da Vichinghi e Arabi, oggi è un museo»

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tano da qui che avvenne a bat-taglia di Santa Mamede, nel1128, nella quale il futuro re siscontrò con l’esercito della suastessa madre, che a seguito del-la morte di Enrico di Borgognaaveva la reggenza del regno. Ilgiovane principe fronteggiò an-che gli spagnoli e gli arabi, scon-figgendoli entrambi, cosicché siautoproclamò primo re del Por-togallo e stabilì la capitale pro-prio a Guimarães. Visitato il castello, la meta suc-cessiva è la chiesa romanica diSao Miguel, posta sempre sullaColina Sagrada. In questa pic-cola chiesa, la tradizione vuoleche sia stato battezzato Alfon-so Henriques; la fonte battesi-male originaria è posta tuttora al-l’interno della chiesa; lì si puòammirare anche una statua risa-lente al 1834, attraverso la qua-le è possibile vedere le fattezzedel re. Altro castello, altra storia.Questa volta è il Paco dos Duquesde Bragança, sempre sulla Coli-na Sagrada. È un maniero delXV secolo appartenuto ai duchidi Bragança. Anch’esso abban-

Nossa Senhora da Oliveira partìPedro Hispano, che fu eletto Pa-pa con il nome di Giovanni XXI.Nel chiostro della chiesa c’è ilMuseu de Alberto Sampaio, nelquale sono conservati pezzi pre-giati provenienti da chiese e con-venti della città. Altro luogo “mistico” è Largode São Tiago, in ricordo di Gia-como il Maggiore che pare ab-bia portato qui un’immagine del-la Vergine Maria che mise in untempio pagano che era statoeretto in questa piazza. Altra meta imperdibile è la chie-sa di Santos Passos, sovrastata dadue altissimi campanili e la cuifacciata è decorata mirabilmen-te da azulejos, le famose pia-strelle blu, e granito.Nei dintorni di Guimarães, sulmonte São Romão, un tuffo nel-la storia di oltre 2000 anni fa. Citânia de Briteiros, così si chia-ma questo luogo, è costituitadalle rovine di un forte celtico,con strade, mura, abitazioni, stal-

le per il ricovero degli animali,testimoni di embrioni di vita del-l’epoca. Se invece si vuole abbracciareper intero la città ed avere unavista emozionante, con uno deipanorami più belli del Paese, ba-sta salire sul monte Penha, conla funivia. Per i più audaci c’èuna strada tortuosa che si ar-rampica lungo il fianco della col-lina; è più faticosa ma ne valesenz’altro la pena avventurarsi:lassù in cima si ha il tempo di re-spirare il soffio della storia e go-dere del panorama immortaledel tempo.

Più leggeri dell’aria. Guimarãespropone per il 2012 un ricco “car-

net” di eventi. Fra questi il GUIdance,festival che publicizza le nuove tendenzedella danza contemporanea, le performan-ce più recenti, le coreografie più interes-santi. Per maggiori informazioni su questoevento e su tutti gli altri è possibile visitareil sito www.guimaraes2012.pt.

?

donato nel corso dei secoli, di-ventato caserma militare nel1800, è stato restaurato nel 1937e riaperto nel 1959. Il castelloospita un museo di arte contem-poranea nella quale sono espo-ste le opere di Josè de Guima-rães, e contiene mobili del XVIIsecolo e arazzi che raccontanola conquista di Arzila e di Tange-ri da parte dei Portoghesi. Guimarães, come detto, fu laprima capitale del Portogallo, ele testimonianze di questo anti-co splendore è possibile vederlepasseggiando nel suo centro sto-rico, nelle sue vie strette e tortuo-se, nei suoi chiostri e nei porticiche collegano strade e piazze,testimoni di secoli di Storia. Perquesta sua bellezza, per la sua ca-pacità a rendere testimonianzadi un tempo passato, l’anticoborgo di Guimarães, il 13 dicem-bre del 2001 è stato incluso nelPatrimonio Mondiale da partedell’Unesco. Arrivati nel cuore della città, par-tendo da Largo Oliveira, in cui vie-ne conservato al centro dellapiazza un ulivo secolare, da nonperdere la chiesa di Nossa Sen-hora de Oliveira, che fu costrui-ta nel XIV secolo su ciò che erarimasto dell’antico monasterodella contessa Numadona. Pre-gevole è la torre campanaria del-la chiesa. Dalla Colegiada de

s

[ È UN LUOGO “MISTICO”, GUIMARÃES, CON LE SUE CHIESE,

I LUOGHI DI CULTO E I CONVENTI. NELLE

SUE STRADE TORTUOSE, NELLE PIAZZE,NEI PORTICI SPIRA ANCORA IL VENTO DI

UN PASSATO PIENO DI LOTTE DI POTERE. ]

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[ CURIOSITÀ DI VALERIO MARIA URRU ]

«Forse non tutti lo sanno, ma il ciuccio per bam-bini fu inventato da due fisici. E le bacchette permangiare? Confucio l’ha praticamente pubbli-cizzate. Nel 1934 Percy Shaw inventò il primocatarifrangente ispirandosi agli occhi dei felini»

ttenzione: siamostati invasi! Se apri-te un cassetto di ca-

sa, ne troverete a decine, ditutti i tipi e materiali. Se poivi aggirate con fare tran-quillo, ne vedrete ovunque:nei mobiletti del bagno, incucina, sullo stendino, sultavolo della sala da pranzo,sulla libreria, nella cassettadegli attrezzi, attaccati allaporta, nella dispensa, nelfrigorifero! Forse non lo sa-pete, potreste averne qual-cuno nella tasca del cap-potto. Niente paura: sonovenuti in pace, o megliosono stati “inventati” perrendere più comoda la vi-ta, risolvendo piccoli e gran-di problemi. A volte fruttodel genio, a volte della ca-sualità, in alcuni casi sono“nati” dopo anni di elabo-razione.Basta con i misteri: stiamoparlando di più di 40 ogget-ti, molti dei quali potrebbe-ro essere contenuti tutti in-sieme in una borsa. Ogget-ti che usiamo ogni giorno.Parliamo di lattine, graffet-te, matite, barattoli di ve-tro ermetici, velcro, chiu-sure lampo, mollette, stam-pelle, bustine da the, fiam-miferi, metri snodabili o distoffa, lampadine al tun-gsteno, codici a barre, te-trapak, infradito, bottoniautomatici, stop da muro,nastri adesivi, laccetti di pla-stica, cerotti, container(beh, diciamo che questonon entrerebbe in una bor-

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2004 il Post-itSBARCA AL MOMA

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Prendiamo i diffusissimi “Post-it”, i foglietti adesivi dive-nuti sinonimo di “promemoria”. Il suo inventore, Art Fry,ricercatore della 3M, ci è arrivato per altri motivi e in mo-do del tutto casuale. Stanco di perdere il segno sul librodei canti in chiesa, Fry decise di realizzare dei segnalibriadesivi la cui colla non doveva danneggiare le pagine. Re-cuperò una colla - in realtà un brevetto scartato - realiz-

zata da un collega, con un’adesività limitata nel tempo,e la lavorò per un anno e mezzo fino a conferirle le ca-ratteristiche volute. Capì di aver creato un prodotto chepoteva avere mercato e nel 1977, con il nome di “Post-it”, avvenne il primo lancio. Quattro anni dopo, nel 1981,i “Post-it” conquistavano l’Europa. Da semplice segnali-bro a prodotto di grande successo!

UN ESEMPIO PER TUTTI: I FAMOSI POST-IT

A sa...), fogli di plastica iso-lante con le bollicine (unpiacere ossessivo-compul-sivo per chi si accanisce nelfarle esplodere), thermos,cartoni per uova, cavatap-pi, filtri per caffè, penne asfera, Post-it, faldoni adanelli, ombrelli, elastici, tap-pi di metallo, tappi perorecchie, rossetti, puntineda disegno, succhiotti perbambini (di cui ogni geni-tore benedice gli invento-ri, Adolf Müller e WilhelmBates, due fisici che nel1949 realizzarono il primomodello ortodontico in si-licone), bacchette per man-giare, catarifrangenti emattoncini Lego.Il Museo delle Scienze diLondra dedica loro una mo-stra divertente e davvero“minimal” fino a giugno2012, dal titolo Hidden He-roes, “Gli eroi nascosti”.D’altronde, “minimalista” èciascuna di queste invenzio-ni entrate nel quotidianocon tale successo da essereormai gli “eroi” di ogni gior-no. Senza parlare dell’evo-luzione che talvolta hannoseguito: per l’attaccapanni cisono voluti 106 brevetti equasi dieci anni per raggiun-gere la forma odierna. Tutte sono accompagnateda una scheda con schizzie i progetti originali dei lo-ro inventori, personaggispesso sconosciuti che han-no trasformato una sem-plice intuizione in un og-getto di grande utilità.

GLI “EROI NASCOSTI”AL MUSEO DELLESCIENZE DI LONDRA

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4 metri

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gli animali sequestratidal Cites nel 2010nell’azione contro l’importazione illegale.

1.333sono le specie viventiconsiderate oggi a rischio di estinzionesul nostro Pianeta.

16.000 circala lunghezza massima di un Boa constrictor, spesso importato illegalmente in Italia.

«Negli ultimi decenni l’Italia è diventata un grande importatore di animaliesotici, con un mercato nero che secondo lestime della Lav, Lega Antivivisezione, e del suoannuale rapporto sulle “zoomafie” vale 500milioni di euro»

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35MARZO 2012

eneva un coccodrillo interrazza, un bestione di unmetro e settanta, del peso di

40 kg. L’hanno scoperto gli agen-ti della Dia (Direzione Investigati-va Antimafia) di Napoli tre annifa, durante una perquisizione nel-l’appartamento di un camorrista.Presumibilmente la bestia non ve-niva usata come animale da com-pagnia, ma piuttosto per terroriz-zare imprenditori e commercian-ti che si rifiutavano di pagare ilpizzo. E non è un caso isolato: so-no stati trovati anche serpenti, leo-ni o, addirittura, tigri con le cordevocali tagliate, affinché i loro rug-giti non risvegliassero l’attenzio-ne dei vicini.Ma possede-re un anima-le feroce opericoloso èanche unostatus sym-bol. Ed è pro-prio la ricer-ca di que-st’ultimo laprobabile motivazione che spin-ge diverse migliaia di italiani acercare di procacciarsi animali ra-ri e provenienti da Paesi lontani,che molto spesso sono proibitiperché a rischio di estinzione. Sitratta soprattutto di serpenti, tar-tarughe, uccelli di ogni taglia e co-lore, ma anche ragni e insetti. Capita inoltre che turisti, in asso-luta buona fede, vengano ferma-ti all’aeroporto con qualche be-stiolina nella borsa, magari stre-

mata dal viaggio o avviata a sicu-ra morte a causa di condizioni cli-matiche e ambientali non appro-priate. Il turista svagato si è la-sciato convincere a comprare uninsolito animale da mostrare agliamici come trofeo di viaggio, o daoffrire in regalo al nipotino an-noiato dai soliti cani e gatti. Eb-bene, il nostro turista distrattonon sa che esistono regolamen-ti che impediscono di introdurrenel nostro Paese specie a rischioe che, nella migliore delle ipote-si, gli verrà comminata una mul-ta salata (fino a 100mila euro perl’importazione illegale). Ma se gliva male sarà accusato di un rea-

to, per esem-pio, di “mal-trattamentodi animali”.Secondo l’ul-tima relazio-ne del Cites(Conventionon Interna-tional Tradein Endange-

red Species of Wild Fauna andFlora), il servizio preposto alla re-pressione del commercio di spe-cie protette, questo traffico è increscita: nel 2010 gli agenti del Ci-tes hanno sequestrato il 43% dianimali vivi in più rispetto all’an-no precedente, a fronte di unaleggera diminuzione dei control-li. Senza parlare dei sequestri dianimali morti o di parti di anima-li, altro commercio in aumentodi circa il 90% e che riguarda so-

prattutto pellami pregiati, coral-lo, avorio o altro. Alcune medici-ne orientali, infatti, utilizzano nonsolo piante in estinzione, ma an-che derivati di animali di cui èproibita la caccia. Recentemen-te, ad esempio, in un importan-te museo di Firenze sono stati ru-bati due corni di rinoceronte,ognuno del valore di almeno10mila euro. Gli inquirenti pensa-no che siano stati esportati in Ci-na, in quanto molto ricercati dal-la locale medicina per combatte-re febbre e reumatismi. Spesso, inAfrica e Asia, il corno viene pre-levato dall’animale vivo, condan-nando la bestia a morire dissan-guata con un’agonia che può du-rare più di un giorno.Dunque è proibito nel nostro Pae-se detenere specie esotiche? Nonè proprio così. Ci sono quelle percui il divieto è assoluto, quelle ilcui commercio è libero, e quelleche si possono comprare solo seaccompagnate da un certificatoCites, una specie di carta d’iden-tità dell’animale attestante che ilPaese dal quale proviene ha da-to il consenso alla sua esporta-zione e il nostro Paese all’impor-tazione.Attualmente sono state cataloga-te 1,7 milioni di specie viventi sul-la Terra, ma si calcola che quelleesistenti siano molte di più, tra i 12e i 30 milioni. Di queste, 16.000sono considerate a rischio di estin-zione. L’attività umana è determi-nante: da quando sono compar-si gli uomini la velocità di estinzio-ne è aumentata da 100 a 1.000volte, secondo uno dei più gran-di esperti della materia, lo zoolo-go americano Stuart L. Pimm. La Convenzione Cites, stilata aWashington nel 1975, impegnai Paesi firmatari a regolamen-

Dal 1975 laConvenzione Citesimpegna moltiPaesi nella lottacontro il commerciodelle speciein estinzione

l’incremento dellavelocità di estinzioneda quando sulla Terra è comparso l’uomo.

Da 100 a 1.000la multa che può esserecomminata a chi importaillegalmente specie animaliprotette da altri Paesi.

100.000 euro

T

»

ILLEGALE E DISUMANO: è il mercato degli ANIMALI

[ ATTUALITÀ DI AMINA IACUZIO ]

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IN CASO DI ACQUISTO

e specie animali e vege-tali a rischio di estinzionesono state suddivise in ba-

se alla Convenzione Cites, intre categorie elencate in tre“Appendici”.

APPENDICE I Include specie seria-mente minacciate di

estinzione per le quali è asso-lutamente vietato il commer-cio. Essa comprende moltepli-ci specie di animali e piante: daalcuni pappagalli ai felini ma-culati, dall’elefante africano al-le scimmie antropomorfe, dal-le tartarughe marine a nume-rosi rapaci, da alcune farfallee conchiglie, lemuri, mammi-feri marini e molti altri. Inol-tre, numerosi vegetali tra cui al-cune agavi, molti cactus, al-cune particolari euforbie, nu-merose specie di Aloe, molteorchidaceae, la cosiddetta pal-ma del pane (Encephalartossp.) e la Cycas nana. Fra lespecie animali nostrane si ri-cordano il Camoscio d’Abruz-zo (Rupicapra pyrenaica orna-ta), la Lontra comune (Lutra lu-tra), la Foca monaca (Mona-chus spp.) e molti rapaci not-turni e diurni.

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SOCI

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tare il commercio degli animali e delle pianteminacciati di estinzione. La Cites classifica, in-fatti, le specie animali e vegetali in tre catego-rie in base alla loro vulnerabilità, distinguendoquelle “totalmente protette” da quelle che, in-vece, possono viaggiare ed essere possedutea determinate condizioni. In Italia la conven-zione Cites è operativa dal 1992.Da allora, nel Corpo Forestale dello Stato esi-ste un servizio che svolge attività investigativae di controllo sul commercio e la detenzionedi animali. Nel 2010 il servizio Cites ha seque-strati 1.333 animali vivi e 94 animali morti oparti, per un valore di mercato di circa 2 mi-lioni e 950mila euro.«Il fenomeno è in aumento», conferma Ful-vio Cipollone, sovrintendente del Corpo Fore-stale. «Nel 2011, solo a Roma, sono stati se-questrati due scimmie e un coccodrillo. Dueanni fa fece molto scalpore il ritrovamento, apochi mesi di distanza, di due serpenti a so-nagli nella pineta di Castelfusano, vicino Ostia,un grande parco aperto al pubblico. Sono ret-tili velenosissimi che esistono solo nelle Ame-riche e pensiamo siano stati rilasciati dalla stes-sa persona. Per fortuna non hanno morso nes-suno: l’antidoto a quel veleno non si trova fa-cilmente nel nostro Paese».Nuclei operativi Cites sono presenti negli ae-roporti e nei porti, dove lavorano a fianco del-la Guardia di Finanza. Anche se a Fiumicino ca-pita di trovare animali provenienti da Paesi lon-tani, come le scimmie nigeriane trovate mor-te assiderate a causa dei 50° sotto zero dellastiva, sono più frequenti i ritrovamenti di ani-mali comuni e da collezione, come le tartaru-ghe, generalmente stipate nelle valigie. Mol-te sono italiane (nessuna tartaruga italiana puòessere commercializzata), ma anche il merca-to nero di tartarughe esotiche è piuttosto fio-

rente. Esistono poi sistemi più creativi per farcircolare gli animali: un cittadino italiano ave-va montato un traffico di tartarughe che spe-diva e riceveva semplicemente via posta. Maè stato sfortunato: proprio quando gli agentisi sono presentati a casa sua, è arrivato un fat-torino con un pacco postale che conteneva unatartaruga viva. Esemplari della temibile Tarta-ruga azzannatrice, una specie americana d’ac-qua dolce, sono stati rinvenuti in corsi d’acquadel Lazio. Quest’animale, che può diventare ag-gressivo se fuori dall’ambiente acquatico, rag-giunge dimensioni considerevoli: l’ipotesi è chegli animali, comprati quando erano cuccioli, sia-no stati abbandonati una volta cresciuti, inquanto ingestibili in un normale appartamen-to. Ci spiega ancora Cipollone che gli anima-li sono soggetti alle mode, e ora sembra chesia in voga l’Astrochelis Radiata, una tartaru-ga di 20 chili e lunga 40 centimetri, originariadel Madagascar.Ad Aversa, in provincia di Caserta, vive Sa-verio Mazzarella, commerciante di auto eGuardia Ittico-Venatoria volontaria. Appassio-nato di rettili e anfibi, dedica tutto il suo tem-po libero a combattere il mercato nero dianimali, e collabora con le forze dell’ordinenei blitz contro i contrabbandieri. Dopo lun-ghe indagini su internet e camuffandosi daaspirante venditore, a marzo è riuscito adacciuffare un commerciante illegale di Boa

constrictor. «I Boa constrictor sono animalimolto pericolosi che devono essere accom-pagnati dal certificato Cites. Possono arriva-re fino a 4 metri, e uccidono la loro predaavvolgendola e soffocandola. Perciò, anchese col certificato non è illegale, sconsigliamodi tenere un animale del genere in casa».Altri Boa constrictor sono stati sequestrati al“Fachiro italiano”, un tizio che si esibiva inun ristorante con uno spettacolino il cui mo-mento clou era far avvolgere gli animali in-torno al collo degli avventori.Narra ancora di automobili stipate di tartaru-ghe in viaggio lungo le autostrade. Ad aprile,nel parcheggio di un punto di ristoro, il nucleo

«Possedere un animale feroce o pericolosoè per alcuni un vero e proprio status

symbol: questa è una delle ragioni che spinge molti italiani a

procacciarsi animali esotici»

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APPENDICE II Comprende specieper le quali esiste un

commercio regolamentato alloscopo di evitare uno sfrutta-mento incompatibile con la lo-ro sopravvivenza. Fra gli anima-li si ricordano tutte le specie noncitate in Appendice I di scimmie,lupi, orsi, lontre, felini, zebre,pappagalli, guanachi, coccodril-li, tucani, iguane, varani, cobra,salamandre, farfalle, conchiglie,coralli, storioni (e le loro uova);per la flora: le Palme del Mada-gascar, alcune tillandsie, piantecarnivore, felci arboree della fa-miglia delle Dicksoniaceae e Di-dieraceae, euforbie, ciclamini,tantissime orchidee e cicadine.

APPENDICE IIIAnnovera specie pro-tette da singoli Stati

per regolamentarne le esporta-zioni dai loro territori.Fonte: Corpo Forestale dello Stato

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Guardie Zoofile comandato da Mazzarel-la e i carabinieri di Cassino hanno blocca-to un’auto che trasportava nel bagagliaio3 tartarughe Geochelone Sulcata, specieconsiderata a rischio di estinzione, che rag-giunge i 40 cm di diametro e che vale al-meno 10mila euro.Ciro Troiano, napoletano, criminologo, hafondato nel 1998 l’Osservatorio Naziona-le Zoomafia della Lav (Lega Antivivisezio-ne), una struttura che studia lo sfrutta-mento degli animali da parte della crimi-nalità, come le corse di cavalli clandestineo i combattimenti tra cani, un giro d’affa-ri stimato in 3 miliardi di euro. «Al primoposto tra gli animali da collezione, ci so-no gli uccelli. Ma è sbagliato limitarsi a se-gnalare il commercio di specie esotiche: inEuropa un settore in grande espansione èproprio il commercio illegale di specie au-toctone protette, come tordi, cardellini,fringuelli, allodole, animali di cui è vietatala caccia e che, spesso, provengono dai Pae-si dell’Est. Nell’autunno scorso è stato fer-mato al confine della Romania un camionche trasportava i cadaveri di oltre 10milauccellini, tutti fucilati e probabilmente de-stinati a finire nei piatti di alcuni ristorato-ri italiani. Sono infatti considerati una ra-ra prelibatezza culinaria».

INFORMAZIONI PRATICHESpesso il turista che parte per una vacanzaverso Paesi lontani, non sa dell’esistenza diun accordo internazionale che tutela le spe-cie animali e vegetali, e non sospetta che cer-ti souvenirs, spesso acquistati senza intentispeculativi, potrebbero causargli pesanti san-zioni come multe salatissime, confisca e, in ca-si più gravi, l’arresto. Nei mercatini di molti Pae-si esotici si possono infatti acquistare anima-li vivi come scimmiette, pappagalli, rettili. Pri-ma di acquistarli è bene chiarire se gli esem-plari appartengano ad una specie protettadalla Convenzione, richiedendo magari l’as-sistenza delle Autorità locali: Ministeri del-l’Ambiente, dell’Agricoltura e Foreste e delCommercio Estero. In caso di dubbi, e se nonè possibile ottenere l’autorizzazione prevista,è meglio desistere dall’acquisto. Dal 1975 è attiva la Convenzione sul Com-mercio Internazionale delle Specie di Faunae Flora selvatiche minacciate di estinzione,denominata in sigla Cites (Convention on In-ternational Trade of Endangered Species).Ogni Stato che vi aderisce utilizza un proprioformulario per rilasciare i permessi o i certi-ficati richiesti dalla Convenzione.

IMPORTANTE SAPERE CHE...È vietato importare, (ri)esportare, traspor-tare, vendere, esporre e detenere qualsiasiesemplare tutelato dalla Cites, senza specifi-ci permessi. Sono previste sanzioni, anche dicarattere penale, dalla legislazione naziona-le in caso di violazione della Convenzione edei Regolamenti Comunitari.L’importazione e/o (ri)esportazione di anima-li e piante, loro parti e prodotti derivati inclu-si nelle Appendici della Cites e negli Allega-ti dei Regolamenti Comunitari, sono consen-tite solo su autorizzazione. Vengono richie-sti permessi che riportano dati precisi sullespecie che si intendono trasferire (ad esem-pio: data di rilascio e validità, denominazio-ne scientifica e comune della specie, descri-zione esatta della merce e gli estremi dell’ori-gine/provenienza, etc.). In Italia, le autorizzazioni vengono rilasciatedal Corpo Forestale dello Stato e dal Ministe-ro dello Sviluppo Economico.Sono centinaia le specie animali e vegetali dicui è vietato il commercio e decine di migliaiaquelle regolamentate dalla Cites e dalla relati-va normativa internazionale, comunitaria e na-zionale. Sono protetti, in particolare, pappa-galli, scimmie, rettili, cactus, orchidee nonchéoggetti in avorio, gusci di tartaruga, animaliimpagliati, pelli di felini e molti altri esemplari.Fonte: Corpo Forestale dello Stato

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[ TENDENZE DI BARBARA DI SARNO ]

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«Sono nato a Cagliari ma hovissuto l’infanzia nel centro

della Sardegna. Credo, però,che il solo nascere “sul mare”

influisca molto sulla propriapercezione del mondo»

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d’origine, la Sardegna. Ho optato per il rosa cipria, ilverde salvia, il beige e il tortora fino ad arrivare alla gam-ma dei grigi che, nella gradazione più scura dell’an-tracite, vira verso il nero. Gli stessi fiori secchi hannodato lo spunto alle stampe, degradè di colori e pro-porzioni che sfociano in macchie di colore impastate,nelle quali le sagome diventano quasi dei controluceo dei fuori fuoco. I tessuti avevano, invece, tutti unapatina data dai lavaggi che conferiva loro un effetto“manopesca”, una lavorazione che rende il tessuto mor-bido come la pelle della pesca.Cagliari-Milano-Londra: quanto hanno contatonel suo percorso artistico?A Cagliari ci sono solo nato, ho vissuto nel centro del-la Sardegna per la maggior parte della mia infanzia;eppure credo che il solo nasce-re “sul mare” influisca mol-to sulla propria percezionedel mondo. Lo scorso set-tembre sono stato in Indiae lì ho conosciuto una signo-ra siciliana che ha lasciato lasua terra d’origine or-mai da vent’anni. Miha raccontato chele persone di ma-re sono di due ti-pi: quelle “di sco-glio”, che rimango-no attaccate al luo-go che le ha gene-rate e quelle “dimare aperto”che, a un certopunto, prendo-no il largo dallacosta, alla sco-perta di altri lidi.Ecco, io sicura-mente faccio par-te di questa secon-da categoria. Vivoa Milano da undicianni. È una città gene-rosa a cui devo tanto ein cui mi sento a casa.È caotica, in continuofermento, ma sa essereanche molto intima. InInghilterra ho vissutoun’esperienza straordina-ria che mi ha molto arric-chito, umanamente eprofessionalmente: hoavuto la possibilità di par-tecipare a ricerche e pro-getti che in Italia non avreimai potuto sviluppare, hofrequentato il corso di

«Collezioni Primavera-Estate 2012: i nostridesigner riscoprono lineee proporzioni degli Anni’40 e ’50. A parlarcene èSilvio Betterelli, talentoproficuo e attivo dellamoda italiana»

evival è la parola d’ordine che echeggia sul-le passerelle della moda del momento. Lau-ren Bacall, Ava Gardner, Grace Kelly e Audrey

Hepburn: grandi attrici e donne di stile, lo stessoche ha ispirato le collezioni Primavera-Estate 2012.Al centro, l’immagine femminile “austera” e raffi-nata tipica degli anni del dopoguerra. Il designerSilvio Betterelli si fa portavoce di questa ricerca sto-rica, restituendoci una donna d’altri tempi, sospe-sa tra passato e presente. Vincitore del premio spe-ciale della giuria al concorso Who’s on Next?, fir-ma collezioni e accordi. Oggi, la Sps Manifatturedi Lecce produce e distribuisce la sua omonimacollezione presente nel calendario delle attuali pas-serelle milanesi. Come è nata questa collezione 2012?Nel mio lavoro ho sempre cercato di ricondurre ilconcetto di femminilità a degli stilemi vagamenteretrò, pur accompagnandoli ogni volta con ele-menti di rottura speciali, come un taglio, un abbi-namento di colore. Questa collezione nasce pro-prio da uno studio legato alle suggestioni di stili pas-sati e, nello specifico, a quello degli Anni ‘50. Hopensato così di porre l’accento su alcune ampie gon-ne, senza trascurare il punto vita asciutto e ben de-finito e spesso stretto in cinture sottili tipiche diquel periodo. I micro e macro drappeggi avvolgo-no silhouette slanciate. Gli ampi jabot (ornamen-ti) che corrono sulle schiene dei capi diventanoquasi ali di stoffa. Le tonalità dei colori vanno in-vece ricercate nei colori dei fiori arsi dal sole di ago-sto, negli incarnati e nei paesaggi della mia terra

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[ BETTERELLI NASCE IN SARDEGNA. È PROPRIO LA SUA TERRA

D’ORIGINE AD ESSERE LA PRIMA TESTIMONE DELLA SUA PASSIONE. QUI, INFATTI, SI DIPLOMA IN “ARTE DEL TESSUTO”. ]

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“Fine Art and Textiles Design”e nel-l’Università in cui studiavo, ho co-nosciuto il rispetto, l’entusiasmo ela fiducia dei miei insegnanti versoogni iniziativa creativa. Lei vanta numerose collabora-zioni con note aziende del “Ma-de in Italy” che le hanno per-messo di acquisire esperienzenei settori knitwear (maglieria),jersey (maglie) e pelle. Quantoconta la tipologia del materia-le di un capo?Oggi la materia è alla base dell’in-novazione. Stiamo vivendo una fa-se della storia dell’abbigliamento incui i volumi, per quanto importan-ti, non sono un elemento così iden-tificativo del nostro tempo, così co-me lo è stato, invece, in altre epo-che. La couture (moda) è oramaiaperta a tutti grazie alle lavorazio-ni sempre più complesse e specia-li che si trovano in capi di pret-à-por-ter. Il lavoro di ricerca sulla materiaè oggi la vera chiave di volta per mol-ti designers. L’azienda che produ-

La Tv ispiraSempre attenta ai venti di tendenza, Prada propone una campagna pubblicitaria che sembrerebbe realizzata sul set di Mad Men, serie Tv americana cult che ha riportato in voga l’alluredi quegli anni. La “Pyramide Bag” della griffe sembra ispirarsi, invece, alle borse dell’equipaggio femminile di Pan Am, ultimo fenomeno vintagedel piccolo schermo d’Oltreoceano. In varie versioni e in tanti colori, la collezione spazia da modelli semplici o impreziositi da pietre colorate.

Collezioni classiche, sexy, geometricheI giusti accessori personalizzano anche lo stile più classico. I bangles,bracciali di legno, plastica o metallo, arricchiscono gli outfit (corredi)di questa stagione. Stefano Citron e Federico Piaggi hanno creatoper Ferrè una linea sexy e geometrica; oro su intrecci in pelle perBalmain; trasparenti e futuristici quelli con cui Nicolas Ghesquièreha reinterpretato lo stile inconfondibile di Cristobal Balenciaga.

«Cinture sottili, drappeggi, scarpe, accessori, gioielli, colori, tessuti,il tutto dettato dalle tendenze Anni ’50. Ancora una volta, il passa-to come musa ispiratrice ma non solo... L’influenza dei media, lacuriosità e la sconfinata voglia di conoscere, scoprire e creare»

alle difficoltà del vivere quoti-diano sia ad un concetto del-l’apparire lontano dagli eccessi?Credo che i dettagli preziosi, le la-vorazioni importanti e l’esclusività deimateriali saranno sempre più per ilfruitore e non per chi lo guarda;saranno valori intrinsechi, destina-ti a chi indossa il capo. La storia ciha insegnato che in qualunque epo-ca, anche la più difficile, quelle per-sone che hanno potuto permetter-selo non hanno mai rinunciato a ve-stirsi in un certo modo. In un mer-cato che, pur globalizzato, non con-ta più numeri astronomici, ritengo

che le autoproduzioni artigianalitrovino un loro motivo d’esistere. Inquesto senso sono proprio i giova-ni designers i maggiori sostenitoridel cambiamento quando si parladi prêt-à-porter: con lavorazioni,spesso difficili e improbabili ma sem-pre esclusive e speciali, hanno de-finitivamente sdoganato questo fi-lone di demicouture (mezza mo-da). Mi auguro anche che conti-nuino a coltivare la passione versoun’epoca che non hanno mai vis-suto, di capi fatti su misura, su di-segno. Siamo noi senz’altro i piùavidi e nostalgici di quella speciale

ce le mie collezionisi trova in Puglia edè capitato spessoche - sollecitati daqualche mio spun-to creativo - i mieicollaboratori simuovessero trapaesini e lande se-misconosciute allaricerca di qualcheanziana ricamatrice o di qualche la-boratorio di antica tradizione tessi-le con le cui lavorazioni io potessiconfrontarmi e reinventarmi. Pun-tualmente, infatti, iniziavo a stra-volgere un ben consolidato meto-do di lavoro, ad esempio inverten-do i sistemi di realizzazione, sosti-tuendo i materiali o qualsiasi cosariesca a mandare in tilt l’artigiano,spingendolo a produrre qualcosadi innovativo.Secondo lei, l’attuale crisi eco-nomica come influirà sul con-cetto di eleganza nel prêt-à-por-ter, indiscutibilmente legato sia

TENDENZEANNI ‘50

Come GraceIl mito di Grace Kelly rivive sulla passerella di Jill Sander(e non solo). Stephen Jonesrilegge - in chiave moderna - i cappelli da cuoco, schiacciandolie arricchendoli di una veletta chedà alla collezione un tocco noir. Nina Ricci propone dei modelli bon ton di paglia verniciata,mentre Hermès incornicia le frange delle sue modelle con cerchietti e fasce di una semplicità d’altri tempi.

Scarpe, scarpe, scarpe...Christian Louboutin rilancia il fascino hollywoodiano delle scarpe vertiginosetagliate sulle punte. L’altezza di tacchi e plateu ed i colori accesissimidifficilmente fanno passare inosservate. Per chi non se la sente di sfidare la forza di gravità, Stefano Pilati ha ideato per Yves Saint Laurentdelle solide ed eleganti “pantofole con tacco”. Colorate e un po’ snob,vantano un’eleganza retrò che non rinuncia alla libertà e alla comodità.

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Come AudreyPer le donne che - tra tanti e vari accessori - preferisconooptare per un look più discretoma di classe, l’alternativa è diispirarsi alle modelle di Rochase di Viktor & Rolf. Basteràscivolare fra la gente nascoste daun foulard, dietro montature dagatta o occhialoni alla AudreyHepburn. Come diceva la Hollydi Colazione da Tiffany: «Certeluci della ribalta rovinano lacarnagione di una ragazza...».

Cinture & fasceFedeli al glamour del tempo, cinture e fasce “strizzano” punti vita esaltando le silhouette. La prima collezione Dior senza John Gallianone propone di sottili e sofisticate, a chiudere gonne vaporosee giacche con scollo a barca. E se Carolina Herrera rinfrescal’eleganza di quegli anni con modulazioni di linee e colori, sono ampie e con maxi fibbie quelle della donna eterea e pudica di Celin.

quello che non sapevi di cercare. Fu sua madre a iscriverla all’Isti-tuto d’Arte di Sassari, intuendole sue potenzialità creative. Leha mai dedicato un modello?Mia madre è sempre stata la piùcoraggiosa della famiglia quandosi è trattato di scelte importanti,soprattutto riguardo la nostra for-mazione. Basti pensare che è sta-ta l’unica di quattro sorelle a lau-rearsi. Non le ho mai dedicato uncapo in particolare ma una volta,per Furla, ho disegnato una seriedi scarpe e borse dando ad ogni og-getto il nome di un paese della Pla-nargia, la zona dove mia madre ènata e cresciuta e dove, quindi, ab-biamo potuto vivere la nostra in-fanzia. Sono terre bellissime, dovedai terrazzamenti di colline affac-ciate sul mare si produce una mal-vasia tra le più pregiate. Credo cheogni giorno del mio lavoro sia de-dicato anche a lei, che per me hasempre fatto molti sacrifici, a co-minciare dall’investire la sua liqui-dazione nei miei studi...

produzioni che - per quanto studia-te e nate in Italia - vengono poi di-slocate all’estero, per far meglioquadrare i conti.Cosa rischia di perdere la crea-tività di un designer in un mon-do dove i ritmi di produzione diidee e merci sono sempre piùfrenetici e volti al consumo in-controllato?Mi sembra una riflessione più cheattuale. Con un pizzico di presun-zione credo di fare parte di quellascuola di non distratti che si appas-siona alle cose, che si prende il tem-po per osservarle e coglierle. Mi ri-tengo un appassionato frequenta-tore di mostre e mercatini. Credodi avere maturato negli anni un ot-timo “occhio clinico”. Girare perun mercatino delle pulci vuol diresoffermarsi velocemente su tuttoquello che vedi e guardare, indivi-duare e scegliere. È un ottimo eser-cizio sia per la vita che per il lavorodi designer, perché questi luoghioffrono uno scorcio privilegiato sul-la nostra società. Lì finiscono gli og-getti abbandonati, dimenticati,avanzati o recuperati dai nostri ar-madi e dalle nostre case. In qualchemodo raccontano chi eravamo echi siamo e, forse, anche cosa stia-mo diventando. Nel mercatino haiuna miriade di oggetti, colori, for-me, materiali, voci e suoni e, in tut-to questo caos, devi scovare - sot-to le macerie di ricordi perduti -

[ NEL 2009, INSIEME AI

CONTERRANEI ANTONIO MARRAS

E ANGELO FIGUS, BETTERELLI

PARTECIPA ALLA MOSTRA

“LA SARDEGNA VESTE

LA MODA”, A PALAZZO

PITTI, FIRENZE. ]

atmosfera da atelier che nella mo-da è oramai scomparsa, sostituitadagli innumerevoli uffici: stile, pro-dotto, pubbliche relazioni, magaz-zino, sartoria...Nel 2011 i tre giganti del lussoquotati in borsa - Ferragamo,Prada e Tod’s - hanno registra-to ingenti incrementi del fattu-rato: un’industria italiana checresce. Oggi quali sono i puntidi forza e i limiti dell’eccellenzadel “Made in Italy”?La capacità del settore manifattu-riero di garantire qualità e innova-zione mi sembra un valore assolu-tamente innegabile della produzio-ne nostrana. Ad essa va aggiuntala particolare flessibilità che vienerichiesta alle aziende produttrici. Sipensi solo che ogni stagione si rein-ventano tagli, costruzioni, finissag-

gi che, di volta in volta, devono es-sere studiati e applicati per realizza-re campionari che magari sarannoabbandonati a favore di idee e con-cetti stilistici a volte totalmente nuo-vi. Parlo di un valore che investetutta la filiera della nostra produzio-ne: dal filo ai tessuti, passando peri confezionisti, ma anche per i con-ciatori e i pellicciai, senza dimenti-care poi i calzaturifici e le bottegheartigianali di accessori e quant’altro.Credo che questo sia un vero e pro-prio vanto per l’Italia che, in que-sto campo, è davvero irraggiungi-bile e ineguagliabile nel mondo.Purtroppo però - e questa è l’altrafaccia della medaglia - queste azien-de, spesso molto piccole e che tan-to fanno e tanto hanno dato perle grandi case di moda, il più dellevolte si vedono abbandonate per

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FINO A CHE ETÀ RICORRERE A CHIRURGIA PLASTICA ED ESTETICA?

OGGI, LE ASPETTATIVE DI VITA HANNO AMPLIATO ANCHE LE POSSIBILITÁ D’INTERVENTO

QUESTIONE DILIFTING

DI PICCI MANZARI

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LA CHIRURGIA ESTETICA DEVEESSERE PRIMA DI TUTTO EQUI-LIBRIO E MISURA, PERCHÉ È IN-NANZITUTTO UNA CHIRURGIA“PSICOLOGICA”, FATTA DI BUONSENSO, CAPACE DI ASSECONDA-RE I CAMBIAMENTI DEL CORPORISPETTO ALL’ETÀ BIOLOGICA.ALTRIMENTI SI RISCHIA DI ESSE-RE ASSIMILATI A QUALCHE MO-DELLO INESISTENTE E SOPRAT-TUTTO IRREPLICABILE. PAROLADI UNO DEI PIÙ ESPERTI CHIRUR-GHI ESTETICI AL MONDO. PA-ROLA DI MARCO GASPAROTTI.

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La chirurgia plastica non è un passaportocontro il passareinesorabile del tempo, un modo per superare unavedovanza o per favorire un arrivismolavorativo. È semmai un modo per occuparsi di se stessi, senzastravolgimenti,aiutando un sano desiderio di cambiamento.

M A R C OGASPAROTTI

iovani e belli per sempre. Questo sembral’imperativo trasmesso dai media e dalla pub-blicità. E la gente si adegua, a volte senza ren-

dersene conto, cercando di contrastare l’aspetto fisi-co che la natura ci ha dato e il passare del tempo,per adeguarsi ai modelli che vengono proposti. Giàin giovane età le donne si impongono cure estetichecostanti e ricorrono a interventi di chirurgia estetica.Il mito di essere belli e giovani per alcuni diventa qua-si un obbligo con il passare degli anni. Al loro inevi-tabile apparire rughe, doppio mento, cellulite, cedi-mento e rilassamento dei tessuti di viso e corpo ven-gono visti come nemici da combattere. Si è pronti atutto pur di concretizzare l’illusione di restare eterna-mente giovani. E nella lotta serrata contro i danni deltempo, pur di vincerla, si rischia di affidarsi a struttu-re e operatori tecnici non sempre affidabili. Senzapensare che si affrontano degli interventi chirurgici. Per cercare di individuare i giusti comportamenti at-ti a conservare un buon aspetto, e se possibile miglio-rare alcuni difetti anche in età matura, e per capire ilimiti che questa impone, ci siamo rivolti a un esper-to, il professor Marco Gasparotti. Specialista in Chi-rurgia Plastica ricostruttiva ed estetica, Docente diChirurgia Estetica e Lipoaspirazione presso l’Univer-sità di Siena e in altre università italiane, membro diassociazioni chirurgiche internazionali e autore di nu-merose pubblicazioni scientifiche, ha al suo attivo mi-gliaia di interventi ed è inserito nei G12: i dodici mi-gliori chirurghi plastici ed estetici nel mondo. Fino a quale età ci si può affidare alla chirurgiaplastica ed estetica con buona possibilità di otte-nere validi risultati? Per evitare confusioni è bene comprendere come lachirurgia plastica si divida in ricostru ttiva ed estetica. La

prima si occupadi dare nuovi eaccettabili equi-libri alle parti chehanno subìto in-terventi demoli-tivi: tumori delviso, collo, senoo incidenti, d’au-to o d’altro tipo.In questo setto-re rientra anchela chirurgia ma-

xillo-facciale e malformativa e l’intervenire su deforma-zioni presenti dalla nascita: dal labbro leporino alla pa-latoschisi, ecc. La chirurgia estetica, invece, cura ciò cheè sano. È una chirurgia in primis psicologica. Aiuta cioèle persone che non sono soddisfatte del proprio aspet-to a vivere meglio. Per asimmetrie, il passare del tem-po, imperfezioni. Tutto comprensibile. Il problema èche stiamo assistendo a una sorta di assimilazione ge-nerale. Circuìti e abbagliati dalle immagini televisive epubblicitarie tutti vogliono lo stesso nasino, lo stesso se-

no, gli stessi glutei. Il rischio è di diventare delle speciedi bamboline in serie. Attenzione quindi a “rifarsi” maseguendo però la naturalezza individuale. Un viso e uncorpo che parlino di sé e compatibili con gli anni. Lachirurgia estetica deve essere prima di tutto buon sen-so, abbinato ad arte e tecnica. Di qui l’importanza diaffidarsi a uno specialista esperto e corretto. Riguardoall’età, se si è in buona salute, non ci sono limiti all’in-vecchiare in ordine e togliendosi qualche anno. Con l’au-mento della speranza di vita, soprattutto per le donne,si è alzata anche la soglia della terza età. Le settanten-ni di oggi sono le cinquantacinquenni, a volte cinquan-tenni di quaranta-cinquanta anni fa. Così un lifting delviso e del collo a chi ha compiuto sessant’anni può ren-dere più gradevoli i seguenti venti e oltre. Tenendo con-to, però, di alcune attente valutazioni.Quali?Il chirurgo deve, indipendentemente dall’età del pazien-te, intervenire con equilibrio e misura. Essere un buonopsicologo e valutare con attenzione chi si rivolge a lui.Circa il 30% degli interventi sono da sconsigliare. Alcu-ne persone, infatti, sono affette da “dismorfofobia”,cioè anche se bellissime vedono su di sé difetti che nonci sono e ne soffrono inutilmente. Vengono alla visita pian-gendo. L’operatore non può sanare chirurgicamentequeste problematiche psichiche. Poi ci sono i mitoma-ni: ossessionati dalla ricerca della bellezza o dal deside-rio di assomigliare a personaggi di cui a volte ci porta-no la foto ritagliata dai giornali. Modelli spesso impos-sibili da imitare se si è alti 1 e 50, si pesa settanta chili emagari le primavere sulle spalle sono parecchie. Cer-chiamo di dissuaderli, ma tornano. Molte volte, chieden-do le stesse cose. Fino a che non trovano chi si dice ca-pace di realizzare quanto sognano. Ma siccome questoè impossibile non risolvono il problema e restano infeli-ci. Bisogna capire, invece, come una chirurgia ben fat-ta deve essere elegante, mai volgare e quasi non farsivedere. I cambiamenti del viso e del corpo con il passa-re degli anni sono una realtà fisiologica. Un viso e un cor-po che parlino di sé. Dopo i 45 per le signore il giro diboa è assicurato. È naturale che comincino a cedere leguance e il collo, la pelle sopra la palpebra aumenti e sievidenzino delle borse sotto. La battaglia impari controla forza di gravità si estende anche al corpo: seno, ad-dome e glutei. O ci convivi con serenità o cerchi di atte-nuare il problema. Senza l’illusione di competere con chigiovane lo è veramente e ha un’altra elasticità di pelle euna diversa tonicità muscolare. Eppure le persone oggisembrano necessitare di una chirurgia competitiva an-che nel campo del lavoro. In un mondo di apparenzaun avvocato di esperienza, ad esempio, ci dice che è in-dispensabile mostrare un aspetto di vitalità esteriore alcliente e di antagonismo non solo professionale, ma an-che estetico con colleghi più giovani. La chirurgia plasti-ca-estetica, però, non è un passaporto per sconfiggereil tempo, trovare un nuovo compagno o compagna, su-perare una vedovanza o un abbandono, o favorire riva-lità lavorative. Semmai, un modo per occuparsi di

TO

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L’importante è affidarsi sempread uno specialistacompetente,esperto e corretto.Per l’età, qualora lasalute lo consenta, non c’è alcun malea levarsi qualcheanno

»

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sé coccolandosi un po’, magari dopo aver lavorato e cre-sciuto i figli. In modo armonico e senza stravolgimenti.Nel mio sito www.marcogasparotti.com oltre a tuttauna serie di esempi, consigli, articoli c’è la sezione “Man-dami una foto”. Basta inviarmela e indicare i propri de-sideri e problematiche per ottenere indicazioni utili.Lei scrive nel suo libro Che faccio, mi rifaccio?,edito da Sperling & Kupfer: «Non esistono don-ne senza fascino ma uomini che non sannoguardare», e predica la moderazione. Eppure ve-diamo in giro donne dello spettacolo e non,con visi resi inespressivi da eccessivi tiraggi,bocche a canotto e zigomi che sembrano riem-piti da una pallina da tennis. Per sfuggire all’ap-parire “donne bioniche”, quali sono gli interven-ti consigliabili a persone di sessant’anni e oltre?

Ripeto, se la persona è in buona salute, cioè non ci so-no problemi diabetici, cardio-circolatori, venosi, ci si puòoperare anche a ottanta anni. Gli interventi sono tanti:dal sollevamento del pube al ringiovanimento del lobodell’orecchio, dalla chirurgia del seno al lifting del viso,dall’addome rilassato alla rinoplastica, dai problemi di cel-lulite risolvibili chirurgicamente fino all’ombelico “tri-ste”, cioè rilassato per maternità successive o eccessividimagrimenti (tra questi interventi è possibile conosce-re quali siano quelli praticati con maggiore frequenza esa-minando il Box a pag. 45, ndr). Negli ultimi anni le co-se sono un po’ cambiate: i lifting che venivano esegui-ti dopo i sessant’anni sono scesi ai quaranta-quaranta-cinque e il corpo che si faceva dai trenta ai quarantacin-que, si fa anche oltre i sessanta. Proprio per il prolun-garsi dell’aspettativa di vita nella donna. È una sorta dirimessa a modello che si può godere per molti anni.Si è parlato delle protesi “Pip” (Poly ImplantProthése) e dei possibili rischi tumorali. Cosane pensa? Non le ho mai utilizzate, ma l’Oms (OrganizzazioneMondiale della Sanità) si è pronunciata contro inutiliallarmismi. Si può chiedere la propria cartella clinicaper vedere se ci sono state impiantate. E monitorarese dovessero rompersi. Cosa valutabile in quanto cam-bia forma e consistenza del seno. Va considerato, inol-tre, che la chirurgia estetica affidabile è cara per i ma-teriali utilizzati, la sala operatoria, i luoghi in cui si

[ AL TEMPO E ALL’USURA CHE ESSO COMPORTA NON SI PUÒ SFUGGIRE,COSÌ COME NON ESISTE IL “BISTURI MAGICO”. È ASSAI MEGLIOCERCARE UN SOGNO DI BELLEZZA CHE SIA IN “ARMONIA” CON IL PROPRIO CORPO E CON GLI ANNI CHE SONO GIÀ PASSATI. ]

INTERVISTA MARCO GASPAROTTI

È BENE SAPERE CHE....

» Scegliere uno specialista inChirurgia Plastica, Ricostrut-tiva ed Estetica inserito nel-l’elenco della Sicpre - SocietàItaliana di Chirurgia PlasticaRicostruttiva ed Estetica.

» Diffidare di coloro che si spac-ciano per “chirurghi estetici”,non essendo specialisti.

» Pretendere la prima visita di-rettamente con il chirurgo chepoi opererà.

» Diffidare di strutture che of-frono rateizzazioni eccessive;

» Chiedere o controllare sul si-to Sicpre il curriculum e l’at-tività scientifica del chirurgo.

» Diffidare da chi opera subito:vuol dire che non opera.

» Diffidare da illusioni di “chi-rurgia in anestesia locale sen-za sosta o ricovero”.

» Diffidare di prezzi eccessiva-mente bassi (strutture e ma-teriali potrebbero essere nonadeguati).

» Chiedere al proprio medicocurante, o ginecologo, der-matologo se conosce il chirur-go e la struttura dove opera.

» Diffidare di strutture nonqualificate: ambulatori me-dici, fantomatici Day Ho-spital.

SE SI VUOLE AFFRONTARE UN INTERVENTO CHIRURGICO

LE REGOLE D’ORO DI MARCO GASPAROTTI

Circa il 30% degliinterventi è dasconsigliare: sono in genere richiesti da chi soffre di “dismorfofobia”, cioè da chi si vedebrutto, Problema che non si risolve con la chirurgia.

» Diffidare delle prime visi-te gratuite.

» Non scegliere il chirurgo inbase all’onorario più basso.

» Non scegliere un chirurgoche non parli perlomeno l’in-glese: i libri più importantiper la formazione sonoin inglese.

» Non affidarsi a chi “lafa troppo semplice”.

» Non affidarsi ai chi-rurghi festaioli: se lasera sono nei locali, lamattina operano con ilsonno nelle mani. O nonoperano.

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opera tutelando in toto il pazientee per la professionalità dell’opera-tore. Meglio verificare che sia iscrit-to alla Sicpre - Società Italiana di Chi-rurgia Plastica Ricostruttiva ed Este-tica (www.sicpre.it) e diffidare, quin-di, di tariffe troppo basse. E per gli uomini?Con loro occorre maggiore atten-zione. Perché, mentre nella donnaè consuetudine cercare di mante-nere un bell’aspetto, la voglia di“rifarsi” per un uomo è recente. Aparte chi appartiene al mondo del-lo spettacolo, chi ha figli piccoli dicui non vuole sembrare il nonno,un professionista che vuole elimi-nare le borse sotto gli occhi, ci so-no i parossisti. I “malati di pale-stra” di facile “rimorchio”, incapa-ci di accettare i cambiamenti nelviso e nel corpo. Meglio non inter-venire: non saranno mai contenti. Consigli per convivere al me-glio con la terza età.Alla “teoria dell’usura” non si sfug-ge, ma si può contrastare il tempo.Per prolungare i risultati positivi di unintervento occorre uno stile di vitacorretto. Il fumo invecchia i tessuticutanei, l’esposizione prolungata al so-le altrettanto, un’alimentazione nonequilibrata, la mancanza di moto, ilbere in modo eccessivo penalizzanoanche il lifting meglio riuscito.Secondo lei, cosa fare e nonfare?Come operatore non fare mai quantonon faresti a tua moglie, tua figlia, tuasorella o anche a tua madre. Ho sem-pre parlato tanto con le donne. Spes-so spogliate davanti a me, vestito. Leho fotografate, ho disegnato i loro vi-si, i loro corpi cercando di realizzare informe armoniche ciò che nelle loromenti era solo un’idea, un sogno inbianco e nero. A loro dico però: inse-guite il fascino che può esserci a ognietà. Non l’eterna giovinezza.

LIFTING DI VISO O COLLO (O ENTRAMBI) E BLEFAROPLASTICAConsiste nell’eliminazione del tes-suto in eccesso su palpebre e borse:calare di 10/15 anni non è una chi-

mera, ma una possibilità reale riposizionando la mu-scolatura scesa nel tempo. Il lifting è un interventomolto tecnico che va fatto da specialisti esperti e inambienti qualificati. Guai ad affidarsi a luoghi ina-deguati, a trattamenti ambulatoriali, a chirurghi nonqualificati. Oltre all’attento esame del paziente e al-le giuste analisi, serve un incontro anche con l’ane-stesista per programmare anestesia totale o parzialee un giorno di ricovero in clinica.

SENOOgni donna vuole mostrare un beldécolleté. Gli interventi vengonoperfino richiesti come regalo per i18 anni. È bene però aspettare qual-

che anno. Il seno con l’allattamento e gli anni per-de elasticità e tonicità. Si può intervenire con unintervento di “mastopessi” per risollevare il seno erenderlo più tonico e volendo abbinare una masto-plastica additiva se la paziente desidera aumentar-lo. Non di più, specie se l’età è avanzata. Con unaincisione attorno all’areola, il chirurgo rassoda esolleva i seni, riposizionando l’areola ed il capezzo-lo. L’intervento si esegue in anestesia generale e pre-vede una notte di ricovero. Esiste anche il proble-ma estetico e il disagio (vizi di postura, dolori allaschiena e alle articolazioni, scoliosi) causato da unseno eccessivo. In questo caso si procede con unamastoplastica riduttiva. Si asporta il tessuto mam-mario in eccesso (cute, tessuto adiposo e parte del-la ghiandola) attraverso una incisione attorno al ca-pezzolo ed una verticale, dall’areola al solco sotto-mammario. Il tessuto residuo viene rimodellato inmodo da risultare in armonia con il resto. Una not-te di ricovero e qualche giorno di riposo a casa, poisi può tornare alle normali attività.

ADDOMESi può intervenire in tre modi: 1) Se l’adipe è localizzato e circo-scritto in un punto si ricorre alla Li-poscultura Superficiale Tridimen-

sionale. Un metodo poco invasivo che ho messo apunto e poi diffuso nel mondo. Si fa un’incisionepiccola a livello del pube e si aspira dall’addome edai fianchi per ricreare un giusto punto vita. Il tut-to con anestesia locale e senza ricovero.2) Se il rilassamento è dovuto a un dimagrimento,a una gravidanza o altro, esiste la mini-addominoplastica con anestesia locale o totale. Un’incisionedi 8/10 cm sotto la linea bikini per eliminare pel-le e lipo in eccesso.3) Nei casi più vistosi di addome pendulo, si esegue

un’addomino plastica in anestesia totale. L’incisioneè maggiore ma sempre molto bassa e consente di ri-dare alla parte il giusto equilibrio e proporzione.C’è anche una nuova tecnica: il lipo-laser per l’eli-minazione definitiva degli accumuli di grasso e cel-lulite in addome e altre parti (vedi doppio mento,interno coscia, ginocchia). Si introduce un laser percirca 20 minuti e si ottiene con alcune sedute unaliquefazione del grasso in punti localizzati, eliminan-do così i cuscinetti di grasso. Sta al chirurgo valuta-re caso per caso come intervenire.

RINOPLASTICAL’estetica va abbinata sempre al re-spirare bene. Evitate di portare le fo-to di attori o modelle. Ogni nasoha dei limiti di correzione imposti

dalla struttura propria delle ossa, delle cartilagini edallo spessore della pelle. Non si deve cambiare fac-cia, ma solo migliorare una parte del corpo non per-fetta o eccessivamente pronunciata senza stravolge-re le sembianze. Magari basta alzare la punta, checon gli anni tende a scendere.

CELLULITECon il termine di “cellulite” si indi-ca un ristagno di liquidi nei tessutidovuto ad un’alterazione della cir-colazione sanguigna e linfatica. È

una vera e propria malattia del tessuto che affliggemolte donne. Va capito di che tipo di cellulite si trat-ta. Il professor Gasparotti pratica la liposcultura su-perficiale tridimensionale per risolvere definitiva-mente il problema. La liposcultura, che ha messo apunto ormai da venti anni, è un’alternativa che evi-ta in molti casi interventi più invasivi perché attra-verso delle micro-cannule si riesce a aspirare il gras-so in eccesso e, con le mani, si “rimodellano” brac-cia, interno cosce e varie parti del corpo. L’interven-to dura dai 20 ai 45 minuti, si esegue in anestesia lo-cale, talvolta con un minimo di sedazione. È tra gliinterventi di chirurgia estetica maggiormente richie-sti grazie alla possibilità di un totale rimodellamen-to corporeo senza cicatrici evidenti. Tuttavia, in pa-zienti non più giovanissimi o con lassità cutaneamolto importante va associato, in alcune parti del cor-po, a un intervento di lifting. Specie per il fatto diriuscire a prelevare del “grasso” da una parte e inse-rirlo in un’altra, evitando, ad esempio, protesi ai glu-tei e quindi anche effetti rigetto. Inoltre, il rimodel-lamento è definitivo.

BOCCACon gli anni si assottiglia. Perallargarla un po’ ma senza esage-rare, così da evitare “effetti canot-to”, basta un pò di acido ialuro-

nico o di lipofilling.

{GLI INTERVENTI PIÙ PRATICATI }

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«Aprire e chiudere una sessione di alle-namento con lo stretching, rende l’atti-vità sportiva più proficua e il fisico piùpreparato. Senza contare che ne esisto-no di due tipi: “passivo” e “attivo”. Ilprimo sfrutta le proprietà elastiche delrivestimento muscolare, il secondo agi-sce a livello delle cellule del tessuto»

a rigidità muscolare è una delle mag-giori cause dei dolori articolari. È propriola mancanza di elasticità a rappresenta-

re, insieme alla forza di gravità e quindi al pe-so del nostro corpo, uno dei principali fatto-ri che determinano la sofferenza delle artico-lazioni e delle strutture annesse a queste (co-me le capsule, i legamenti, i menischi). I mu-scoli troppo rigidi limitano i movimenti aumen-tando la tensione intrarticolare e portando al-l’insorgere di processi artrosici precoci. Perprevenire o curare i dolori muscolo-scheletri-ci è dunque di fondamentale importanza es-sere “elastici”.Lo stretching, ossia l’ “allungamento musco-

lare”, attraverso esercizi di mes-sa in tensione dei muscoli e del-le fasce, permette di migliora-re la mobilità generale del cor-po e di limitare il sovraccaricodi tutto il sistema muscolo-sche-letrico (soprattutto quando ilcorpo vive già una condizionedi squilibrio). Migliora, inoltre,la vascolarizzazione e, indiret-tamente, la mobilità e la funzio-nalità viscerale.Il nostro corpo è composto siada muscoli a prevalente funzio-ne dinamica (ossia, preposti almovimento come gli addomi-nali o i muscoli anteriori dellecosce) che da muscoli a preva-lente funzione statica (antigra-vitaria), come quelli della co-lonna vertebrale, quelli poste-riori delle gambe e quelli supe-riori delle spalle.Questi ultimi (della statica) sonomuscoli con una maggiore pro-pensione alla rigidità e quindialla “restrizione del movimen-to”. Questa rigidità è spesso cau-sa di dolori articolari e/o musco-lari come lombalgie, lomboscia-talgie, cervicalgia e cervicobra-chialgie. L’allungamento musco-lare permette a questi muscoli direstare elastici e consente inol-tre, di mantenere liberi i movi-menti. Quando stiamo sedutimolto tempo, questi muscoli re-stano “corti”. Questo accorcia-mento muscolare porta le arti-colazioni a soffrire di più. Inol-tre, la sedentarietà diminuiscela produzione di “liquido sino-viale” che, prodotto all’internodelle articolazioni, è necessarioal nutrimento della cartilagine efavorisce, grazie alla sua eleva-ta viscosità, lo scivolamento del-le superfici articolari. Poco movimento e rigidità vo-gliono dire anche minore circo-lazione arteriosa (quindi un mi-nore nutrimento per tutte le cel-

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per prevenirlolo stretching è l’ideale,grazie al rilassamentodella muscolatura lombare.

Mal di schienase presenteè sempre opportunoaffidarsi prima alle cure diun esperto riabilitatore.

Doloresono sufficienti la mattina, appena alzati,per sciogliere la rigiditàaccumulata nel sonno.

Pochi minuti

STRETCHING:L’IMPORTANZA DELL’ELASTICITÀ

[ PREVENZIONE DI ALESSANDRO MASCIA ]

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lule del corpo umano), minor ri-torno venoso (vale a dire minoreeliminazione dei prodotti di scar-to del metabolismo cellulare) eminore circolazione linfatica.Lo sport aiuta a combattere la se-dentarietà e a mantenere attivo ilsistema muscolo-scheletrico. Maanche lo sport può avere dellecontroindicazioni.I muscoli troppo forti o troppo al-lenati, se non sufficientementeelastici, perdono “forza esplosi-va” (ossia, quella che serve percalciare un pallone o per corre-re velocemente) e, quindi, ridu-cono la stessa prestazione spor-tiva. È importante per chi prati-ca attività sportiva effettuareesercizi di allungamento musco-lare durante la seduta di allena-mento, possibilmente sia all’ini-zio che alla fine.Esiste sia lo stretching “passivo”che quello “attivo”. Il primo sfrut-ta un coefficiente di elasticità pro-prio dei muscoli e porta principal-mente in tensione, ossia in allun-gamento, più che altro il rivesti-mento esterno dei muscoli (peri-misio). Il secondo, invece, riescead agire sul muscolo più in profon-dità, fino a livello delle singole cel-lule muscolari (miofibrille), comedimostrato da ricerche scienti-fiche effettuate nell’am-bito della Rieduca-zione Posturale.Il primo solita-mente è un al-lungamentosettoriale,mentre il se-condo è glo-bale, nel sensoche gli esercizi mi-rano ad allungarecontemporaneamentetutti i muscoli vittime di rigidità,con particolare attenzione alla cor-retta morfologia generale dell’in-dividuo.I benefici dello stretching sonoquindi articolari, vascolari, respi-ratori, muscolari, fasciali, meta-bolici e viscerali. Inoltre, è utileanche per prevenire l’insorgenzadei crampi.L’allungamento muscolare deve

ESERCIZI UTILI

ESER

CIZI U

TILI

In posizione supina portare alternativamente un ginocchio flesso per volta verso laspalla opposta e mantenere la posizione per 15-20 secondi;

portare, poi, entrambe le ginocchia flesse verso il torace, mantenendo la posizioneper 15-20 secondi;

sempre da supini con le braccia aperte a 90°, tenere le ginocchia piegate e ruota-re le gambe verso destra e verso sinistra. Contemporaneamente girare la testa ver-so il lato opposto delle ginocchia. Il tutto va eseguito molto lentamente e ripetu-to per 10-15 volte;

un esercizio di Rieducazione Posturale Globale è quello di stare distesi con la co-lonna ben poggiata a terra, dall’occipite fino al sacro, e portare le gambe in alto fi-no a formare con il bacino un angolo di circa 100° poggiando i talloni su una pa-rete. Espirare profondamente e lentamente e, partendo con le ginocchia leggermen-te piegate, estenderle lentamente e progressivamente fino ad arrivare, a fine eser-cizio, ad avere le ginocchia completamente estese e la colonna sempre ben poggia-ta a terra. Questo esercizio deve durare almeno 10 minuti.

ALCUNI ESERCIZI UTILI Pochi minuti al giorno per riconquistare flessibilità{ }

essere praticato da tutti, a qual-siasi età. È preventivo nel bam-

bino e nell’adolescente, ma è an-che curativo nell’adulto. La pratica

dovrebbe essere possibilmente quotidia-na. Una buona abitudine è quella di fare stret-ching la mattina appena alzati, per riprendereelasticità dopo l’immobilità notturna, e la sera,per eliminare tutte le tensioni accumulate du-rante la giornata.Gli esercizi di allungamento sono utili a tutti alfine di mantenere una condizione di benesse-re, ma sono particolarmente vantaggiosi a chisoffre di patologie muscolo-scheletriche per ri-pristinare un’armonia strutturale sicuramenteperduta.

Esistono corsi di stretching in tutte le palestre,ma è raccomandabile essere seguiti da perso-nale altamente specializzato, perché forzaretroppo su una struttura rigida può comporta-re l’insorgenza di dolori mio-tendinei ed arti-colari.Ci sono diverse scuole che hanno approfondi-to le metodiche di allungamento muscolare.Una tra le più valide è quella di Rieducazione Po-sturale Globale (RPG), che si basa sugli insegna-menti del professor P. E. Souchard.In caso di dolori è, comunque, opportuno rivol-gersi ad uno specialista per stabilire un piano diriequilibrio strutturale e di allungamenti musco-lari specifici in base alla propria struttura e mor-fologia.

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DI MARINA CEPEDA FUENTES

nche le patate, comemolti altri alimenti -pomodori, peperoni,

mais, cacao, ecc. sono arrivatein Europa dopo la scoperta del-l’America e concretamente dal-la Cordigliera delle Ande, do-ve nella lingua quechua, eranochiamate papas, cioè “tuberi”. Verso la metà del Seicento era-no già coltivate in molti Pae-si europei, ma furono consu-mate soltanto un secolo do-po: prima, quegli strani frut-ti dalle forme bitorzolute chericordavano i tartufi, furonoesclusivamente coltivati perl’alimentazione delle bestie.Eppure i tuberi della Solanumtuberosum, il nome della pata-ta in botanica, hanno un altovalore nutritivo e sono moltoricchi di amido, vitamine, spe-

cialmente la C, e soprattuttodi potassio, in una misura pa-ri al 20% della quantità mini-ma necessaria per l’organismo.Ma contengono altri minera-li, quali fosforo e zinco, e mol-te fibre. È stato anche accer-tato che hanno il potere di ri-durre il colesterolo nel san-gue, proteggendo e mantenen-do elastiche le arterie. Sonoinoltre perfettamente digeri-bili, adatte a tutti, anche aisofferenti di ulcera, sebbeneper l’alto contenuto di carboi-drati gli obesi debbano consu-marle con discrezione. Perciò, riconosciuta la loro ca-pacità energetica, le patate, in-sieme al mais, divennero inpoco tempo l’alimento per ec-cellenza delle categorie menoabbienti salvando intere po-polazioni dalla fame e dallecarestie. In Italia le patate furono intro-dotte dai Carmelitani scalzi,che dalla Spagna le portaro-no in dono a papa Pio V(1566-1572) il quale, grandeappassionato di botanica, neriempì i giardini vaticani, ma

soltanto come pianta orna-mentale dati i suoi fiorellinibianchi e violetti. Si dovette at-tendere fino al XVIII secoloperché i preziosi tuberi fosse-ro utilizzati in cucina. Unodegli apostoli della patata inItalia fu il friulano AntonioZanon, che nel 1765 la por-tò dall’Inghilterra divenendouna delle pietanze più comu-ni. Da allora, i friulani prepa-rano decine di piatti a base dipatate, specialmente “in fris-sorie”, una sorta di frittata sen-za uova, con una ricetta faci-lissima e molto economica.Ma soltanto nel 1784 il sacer-dote Giovan Battista Occhio-lini, nella Memoria sopra ilmeraviglioso frutto americanochiamato volgarmente patata,indirizzata al cardinale Casa-li, prefetto del Buon Governo,accenna all’utilizzazione ali-mentare di quello “strano frut-to americano”.Anche in Liguria arrivò permerito di un religioso, il par-roco Michele Dondero di Roc-catagliata, che nel 1786 lapiantò nel suo orto. Dovette

A

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«Prima di arrivare sulle nostre tavole, le patate sono state guardate

con sospetto per quasi tre secoli. Poi il successo, decretato dall’alta digeribilità

e dalle loro qualità nutrizionali»

SAPORI & COLORI

PATATE

PATA

TE

PATA

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PATA

TEPA

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PATATE

PATATE

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PATATE

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1Ingredienti1 chilo di patate8 uova1 cipolla piccola (facoltativa) olio d’olivasaleuna padella antiaderente del diametro di un piatto un coperchio per girare la frittata

1 ora circa

350 per una porzione da 200 g

4 persone

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combattere parecchio per con-vincere i suoi parrocchiani chequelli angaesi (dal ligure angaesu,cioè “oggetti strani”) non eranoaffatto velenosi, che anzi nutriva-no con poca spesa e quindi era-no un cibo benedetto da Dio.Come racconta nel suo Foglio dinotizie e avvisi diversi del 1792,don Michele arrivò al punto di gi-rare i paesi attorno a Genova, dif-fondendo le sue ricette per cuci-nare lo strano ortaggio: arrivòpersino “a grattarle alla manieradelle zucche” e, rimescolandolecon la farina, preparava torte op-pure “tagliatelli”; ma ne facevaanche una sorta di polenta e “in-sìno focacce”. I suoi sforzi venne-ro infine premiati e nel giro di seianni la patata conquistò defini-tivamente non solo i fedeli di donMichele, ma tutta la Liguria.Nel XIX secolo le patate diven-nero oggetto di attenzione nei li-bri di cucina: nel 1801, infatti,Vincenzo Corrado aggiunse allaquinta edizione del suo Cuoco ga-lante un ricchissimo prontuarioper i più svariati usi della gusto-sa specie vegetale intitolato Trat-tato delle patate, in cui appare fi-

nalmente la ricetta delle “Patatein gnocchi”. Tuttavia, nelle cuci-ne della nobiltà e della borghesiale patate si erano dignitosamen-te inserite nei menù fin dal 1786,anno in cui troviamo la ricettadelle “patate alla tedesca”: noncasualmente, però, perché nel1756, in Germania, i prigionie-ri della “Guerra dei Sette anni”erano stati sfamati prevalente-mente con le patate. Ma tornando in Italia, la patatatrovò finalmente un suo degno emeritato posto in cucina, dopol’Unità, grazie a Pellegrino Ar-tusi e al suo libro La scienza incucina e l’arte di mangiar bene.Pubblicato a Firenze nel 1891 econ numerosissime ristampe,quest’opera è prodiga di ricettea base di patate: budini, sforma-ti, piatti in umido, stufati, insa-late. Attenzione però: di patate vene sono molte varietà che posso-no consumarsi cucinate in tan-tissimi modi, ma quando germo-gliano occorre scavare dove c’è ilgetto perché vi si annida una so-stanza tossica chiamata “solani-na” che non si distrugge nem-meno con la cottura.

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PreparazioneSbucciare le patate, tagliarle a pezzettini piccoli e affetta-re la cipolla che rende la frittata più succosa. In una pa-della col bordo alto e abbondante olio caldo cuocere lepatate a fuoco lento, mettendo il coperchio: le patate de-vono stufarsi e non friggersi. Salare, rimestare e, quandosaranno tenere, spezzettarle con la paletta da cucina;sgocciolarle e tenerle al caldo. In una terrina sbattere leuova, aggiungere le patate, aggiustare di sale e mescola-re. Nella padella antiaderente precedentemente scaldatacon l’olio versarvi il composto di uova e patate. Con la pa-lettina farle prendere forma e quando la frittata sarà do-rata da una parte, rivoltarla con l’aiuto del coperchio perdorarla dall’altra parte. Mentre si indora, coprire con ilcoperchio per permetterle di cuocersi bene. La tipica frit-tata spagnola deve essere alta almeno tre centimetri e ri-manere morbida e succosa. Servirla non troppo caldacon qualsiasi vino (rosso, rosato o bianco) sebbene in Spa-gna, dove la tortilla de patatas con la paella è uno dei piat-ti tipici, la si degusti con birra “bionda” molto fresca.

ConsigliÈ ottima fredda con una insalata mista o con peperoniarrostiti. Se rimane, la si può riciclare il giorno dopo ta-gliata a fettine sul pane casareccio appena abbrustolitoo tagliata a dadini come aperitivo. Si può anche prepa-rare una salsina per insaporire gli avanzi: basta tostare inpadella un cucchiaino di farina, che poi verrà diluita condell’acqua calda aggiungendovi una spruzzata di vinobianco, un pizzico di zafferano, sale e pepe. Diventerà dinuovo morbida e gustosissima.

!PER INFORMAZIONIE CURIOSITÀ SCRIVI A:[email protected]

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Per poter richiedere il servizio basterà contattare - a partiredall’ultima settimana del trimestre di riferimento e fino alla data discadenza del versamento - il numero verde 800929922, o inviare una mail a [email protected] oppure fare richiestadirettamente al numero di fax 0662204241.Coloro che inviano la richiesta tramite mail o fax devono indicarenell’oggetto: “generazione bollettino MAV”.

Qualunque forma di richiesta venga utilizzata, sarà necessario comunicare i seguenti dati:l codice fiscale del datore di lavorol numero rapporto INPSl retribuzione oraria o mensile erogata l ore di lavoro settimanali e loro suddivisionel eventuali ore di straordinariol eventuali assenze non retribuite

www.50epiu.it

Qualora sia interessato ad affidare a 50&Più la gestione diretta e completadel rapporto di lavoro con il suo collaboratore familiare, potrà inviare unasegnalazione all’indirizzo [email protected] osemplicemente lasciare i suoi dati all’operatore del Call Center; verrà successivamente contattato dai nostri uffici.

A partire dalmese di gennaio 2012, l’INPS

non invia più ai datori di lavoro di colfo badanti i bollettini MAV per il versamen-

to dei contributi trimestrali.

Per venire incontro alle esigenze dei soci, 50&Piùmette a disposizione un servizio per la generazione delbollettino MAV che potrà essere ritirato presso unodei nostri uffici più vicini o inviato a un eventualeindirizzo mail.

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Page 51: MARZO 2012

51MARZO 2012

opo un inverno così duro e freddo, c’è il desiderio di respirare un’aria nuova,di rigenerare corpo e mente. Il mare in questi casi, si sa, è un toccasana. E quel-lo della Sardegna è certamente uno dei più belli di cui possiamo godere, senza

andare troppo lontano. Così a grande richiesta gli Incontri di Primavera, manifestazio-ne che riunisce i soci 50&Più di tutta Italia, tornano dal 19 maggio al 16 giugno nellasplendida struttura del Calaserena Village di Villasimius in provincia di Cagliari. Una scel-ta ideale per trascorrere una vacanza rilassante, allegra, per respirare il profumo del ma-re e dell’eucalipto, per catapultarsi nel fascino dei villaggi nuragici, nell’eleganza di Car-loforte, Isola di San Pietro, o passeggiare nella bella Cagliari. Si può chiedere di più?

Per saperne di Più: 06 6871108/369»

INCONTRI DI PRIMAVERA

Quota bambino e giorni supplementari su richiesta

Informazioni e prenotazioni50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87)Tel: 06 6871108/369 Fax: 06 6833135 E-mail: [email protected] presso le sedi Provinciali 50&Piùwww.50epiuturismo.it

D

QUOTE PARTECIPAZIONE

QUOTA DI SOGGIORNO Camera Doppia 3° e 4°PER PERSONA doppia uso singola letto adulti1° Turno (dal 19 maggio al 26 maggio) € 435,00 € 555,00 € 335,002° Turno (dal 26 maggio al 2 giugno) € 455,00 € 575,00 € 355,003° Turno (dal 2 giugno al 9 giugno) € 480,00 € 610,00 € 380,004° Turno (dal 9 giugno al 16 giugno) € 495,00 € 635,00 € 395,00

LA QUOTA COMPRENDE • Soggiorno di 7 notti / 8 giorni con trattamento di pen-sione completa, servizio a buffet e bevande incluse aipasti (acqua minerale e vino della casa) • Formula AllInclusive Soft come sopra specificato • Servizi balnea-ri in piscina e in spiaggia (1 ombrellone e 2 sdraio percamera) • Animazione diurna e serale con spettacoli,piano bar, giochi, tornei • Convegni e attività cultu-rali organizzati da 50&Più • Assistenza in loco di per-sonale medico 24 ore su 24 • Assistenza in loco di per-sonale 50&Più e 50&Più Turismo • Assicurazione ba-gaglio/sanitaria e annullamento, Navale Assicurazioni.

LA QUOTA NON COMPRENDE • Viaggio • Escursioni facoltative (da acquistare e pa-gare sul posto) • Lettino spiaggia (facoltativo da pa-gare in loco al costo settimanale di € 20,00) • Extrain genere e tutto quanto non specificato.

Cagliari

Nuoro

Oristano

Sassari

S A R D E G N A

SPAZIOINCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA

IL VILLAGGIO Calaserena di Villasimius (CA)è situato a Maracalagonis, sulla bellissimaspiaggia di Geremeas e rispetta tutte le nor-me riguardanti le barriere architettoniche;dispone di 345 camere completamente ristrut-turate, distribuite in palazzine e villini.LE ESCURSIONI prevedono visite a: Villa-simius; Riviera tra Quartu S. Elena e Caglia-ri; Parco della Giara e il villaggio nuragicodi Barumini; Isola di San Pietro e Carlofor-te. Inoltre, escursioni in barca alla scopertadel parco geomarino circostante.I TRASPORTI prevedono voli dai maggio-ri aeroporti verso quello di Cagliari, con tra-sferimento al Calaserena Village (circa 40 mi-nuti); nave verso il porto di Cagliari (distan-za dal villaggio circa 40 minuti) o di Olbia(distanza dal villaggio circa 3 ore).

IL SOGGIORNO•

VillasimiusVillasimius•

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INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • C

»

n Australia, una nuova sededel patronato 50&Più EnascoPerth, in via Fitzgerald Street -

Nort Perth 418, è stata inauguratadal direttore generale, Gabriele Sampaolo,dal direttore dell’area estero David Sensi, ac-colti dal coordinatore dell’Australia, JohnMcLoughlin, e dal responsabile del nuovo uf-ficio, Antonio Marocco. Presente alla cerimo-nia Padre Blasco, parroco e responsabile pergli emigranti della chiesa di Saint Mary, haricordato il contributo dato dagli italiani al-l’Australia. Premiati all’inaugurazione i Mae-stri del Commercio Michele Princi e Joe DeLeo con l’Aquila d’Oro. Il direttore generaleSampaolo, con il coordinatore McLoughline il direttore Sensi sono stati poi ricevuti dalconsole generale d’Italia in Perth, Sergio Mar-tes. Il viaggio è proseguito con la visita allesedi 50&Più Enasco di Sidney e Melbourne.

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52 I 50epiu.it I MARZO 2012

COSA C’È IN CALENDARIO

» Marzo - Torna il corso di “Riflessologia della mano”, tenuto da Gabriella Ce-rato. Prosegue anche Burraco: tutti i venerdì dalle 15.00 alle 17.00

Per saperne di Più: 010543042

» 6 marzo - Visita guidata alla Galleria di Palazzo Spada per ammirare le ope-re di Guido Reni, Artemisia Gentileschi, Caravaggio, Annibale Carracci.

» 31 marzo - Presso il Teatro Sant’Anna di viale Marconi 700, alle ore 16.00si tiene l’XI edizione di “Nonni e Nipoti Insieme”.

Per saperne di Più: 0655380442-159» Marzo - Proseguono gli incontri bisettimanali pomeridiani: dalla moda alle

controversie legali, dalle mediazioni familiari alla cura dell’osteoporosi, sinoalle problematiche reumatologiche. 50&Più di Bari ricorda le convezioni coni teatri baresi per assistere a commedie in vernacolo.

Per saperne di Più: 0805240342

» Dal 1° al 15 marzo - Un excursus cinematografico al femminile, sulla com-plicità tra donne, le aspirazioni, la vecchiaia e la conciliazione tra lavoro e fa-miglia. Le pellicole in programmazione nella sede 50&Più in via Miranda 8,alle 16.30, sono: 1° marzo: Louise Michel, di Benoit Delépine e GustaveKervern; 8 marzo: L’erba di Grace, di Nigel Cole; 15 marzo: Le donne delsesto piano, di Philippe Le Guay.

Per saperne di Più: 0881723151

GENOVA

MODENA Per saperne di Più: 0597364211»

lla presenza del sindaco di Modena,Giorgio Pighi, e del presidente dellaProvincia, Emilio Sabbatini, presso l’Au-

ditorium Confcommercio - Fam di Modena si èsvolta la premiazione dei Maestri del Commer-cio e dei Maestri Artigiani 2011. Introdotta daCarlo Galassi, presidente provinciale Confcom-mercio, e da Gian Franco Bellegati, presidentedi Famiglia Artigiana Modenese, l’iniziativa ha as-segnato i riconoscimenti 2011 agli operatori delcommercio, turismo e servizi (Maestri del Com-mercio) e nell’artigianato (Maestri Artigiani).L’Associazione provinciale 50&Più, guidata dal pre-sidente Luigi Mariani, ha anche assegnato i ri-conoscimenti “Gold Age 2011” agli operatoried ex operatori distintisi per dedizione e soste-gno alle categorie e all’Associazione: Carlo Ga-lassi, presidente provinciale Confcommercio Im-prese per l’Italia Ascom Modena; Carlo Baldo-ni, presidente onorario Confcommercio Impre-se per l’Italia Ascom Modena; Luigi Mariani, pre-sidente 50&Più Modena; Martino Roli, vice pre-sidente 50&Più Modena; Emilio Sabbatini, pre-sidente Provincia di Modena; Giorgio Pighi, sin-daco di Modena; Gastone Sala, già presidenteGiunta Enasco Modena (età 101 anni!); GiorgioVecchi, vice presidente Confcommercio Impre-se per l’Italia Ascom Modena. I Maestri del Com-mercio premiati: Aquile d’Argento (25 anni di

attività): Nadia Barbieri, Marcello Cantalupo,Ivan Ferrari, Laura Gilli, Laura Govoni, UmbertoManni, Franca Montebruni, Francesco Vandelli,Angelo Venturelli, Bianca Zaccaria. Aquile d’Oro(40 anni di attività): Silvio Balestri, Emilio Bar-bieri, Luigi Bavieri, Bianca Benassati, Giuseppe Ber-tolani, Luciana Boccaletti, Italo Boni, Marco Co-dipietro, Maria Daria Del Nista, Emma Gambet-ti, Venise Guidoni, Angela Malavolti, Carlo Mor-selli, Giuliano Morselli, Giancarlo Nardini, Giusep-pe Nardini, Giorgio Nora, Giancarlo Orsini, Giu-seppe Papotti, Giulio Pattarozzi, Onesto Pinelli,Giovanni Righetti, Rita Ronchetti, Cosetta Sala,Rossana Salvioli, Tiziano Scorcioni, Argia Tassi, Re-mo Vandelli, Tina Verucchi, Maria Teresa Zanel-li. Aquile di Diamante (50 anni di attività):Anselmo Bonini, Claudia Giacobazzi, RobertoMazzilli, Orfeo Rossi. Maestri Artigiani premiati:Mestieri d’Oro (40 anni di attività): Mauri-zio lagazzi, Francesco Vignali.

Commercianti e artigiani premiati

A

Per saperne di Più:06688831

ROMA Per saperne di Più: 0655380442/159

»

rosegue la proiezione delle pellicolepremiate alla VII edizione del SantaMarinella Film Festival. Grazie a 50&Più,

con l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Au-diovisivi, ci sono altri due appuntamenti pres-so l’Auditorium dell’Istituto in Via Michelan-gelo Caetani 32 (ore 15.30). Il 14 marzo: Di-ciotto anni dopo di Edoardo Leo, con Mar-co Bonini ed Edoardo Leo. Il 18 aprile: Ono-ra il padre e la madre di Gianni Leacche.

Da non perdere

P

ESTERO

ROMA

BARI

FOGGIA

GENOVA

a 50&Più di Genova ha stipulato unaconvenzione con il Teatro della Gioven-tù: i soci 50&Più, con la tessera associa-

tiva, possono acquistare al botteghino in viaCesarea 16 (Tel. 0109813610), una Card aloro dedicata al costo di 8 euro per acqui-stare i biglietti al prezzo ridotto di 5 euro. Antiche ricette liguri? Affinché non vadanoperse, 50&Più invita tutti ad inviarle pressola sede di Genova, in modo da creare unavera e propria opera collettiva che divente-rà un ricettario.

LTeatro & Ricette

Per saperne di Più: 010543042

»

50&Più cresce

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O LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO •

53MARZO 2012

LE SEDI NEL MONDO

Argentina TelefonoBuenos Aires 0054 1143831736La Plata 1555 0054 2214242331Australia Telefono

Melbourne 0061 394824800Perth 0061 464680197Sydney 0061 297128911Belgio Telefono

Bruxelles 0032 25341527Brasile Telefono

Florianopolis 0055 482222513San Paolo 0055 1132312351Canada Telefono

Burnaby 001 6042942023Hamilton 001 9053184488Woodbridge 001 9052661867Montreal 001 5142525041

001 5144946902St. Catharines 001 9056466555Toronto 001 4166523759Germania Telefono

Monaco di Baviera 004 98974640814Uruguay Telefono

Montevideo 0059 825076416USA Telefono

Fort Lauderdale 001 9546300086Philadelphia 001 6108281554

SPAZIO

CATANIA Per saperne di Più: 095239495

»

n programma intenso quello della50&Più di Catania per il 2012. In-nanzitutto, il Concorso di Poesia a

cui ci si può iscrivere entro il 2 aprile. La fi-nale è il 9 giugno al Teatro “Angelo Musco”di Gravina di Catania.E poi: corsi di recitazione, dibattiti, confe-renze, visite guidate, viaggi. Non mancanoattività di intrattenimento come il ballo e lapartecipazione alle feste locali come quelladel 3 febbraio in onore di Sant’Agata: que-st’anno, alla sfilata lungo le vie centrali di Ca-tania, c’era anche 50&Più con il presidenteAntonino Cavallaro e un gruppo di associa-ti, che hanno offerto nel Duomo il cero vo-tivo alla Santa Patrona.

Concorso dipoesia e non solo

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INCONTRI & CONVEGNI

CATANZARO

Per saperne di Più: [email protected]

»

na scuola di teatro per valorizza-re le forme linguistiche che la Ca-labria rischia di vedere scomparire.

Questa l’idea realizzata da 50&Più Uni-versità di Catanzaro e la Lium Universitysvizzera, un’iniziativa nata da una coope-razione internazionale di soggetti con lamedesima visione della prospettiva uma-na: la ricchezza unificatrice della culturamondiale è nel rendere fruibili atutti i singoli patrimoni cul-turali, quelli di ogni co-munità. Lo scenariodell’iniziativa è quelloautorevole del TeatroHercules di Catanza-ro. Piero Procopio e Ma-rio Maruca inseriscono laloro docenza in un contestoorganizzativo curato dalla presiden-te e dal direttore di 50&Più, GiuseppinaBelardinelli e Fabrizio Gimigliano.

U

La lingua dei nostri padri

ROMA

l consiglio di 50&PiùUniversità è statoallargato da 6 a 10 componenti per con-sentire un’adeguata rappresentanza in es-

so dell’intero territorio, che con le sue 14sedi operative costituisce ormai una real-tà nazionale, non più solo romana. Lo ha deciso l’assemblea svoltasi il 31 gen-naio a Roma, che ha accolto la propostadella sede centrale per un graduale e coe-rente rinnovo di tutti gli organi, in sinergiacon le politiche organizzative generali delsistema 50&Più. La votazione a scrutinio segreto, con il si-stema “tutti elettori tutti eleggibili”, hadato come esito l’elezione a consiglieri na-zionali, nell’ordine, di Cristiana Barandoni(Massa Carrara), Massimo Ronchetti (sedecentrale), Filippo Ravizza (Milano) e Giusep-pina Belardinelli (Catanzaro).

I

Università: adesso il Consiglioè nazionale

VICENZA

Per saperne di Più: 0444964300»

a 50&Più di Vicenza indice, il 22aprile 2012, il Primo Campionato Na-zionale di Ciclismo per iscritti a 50&Più

e simpatizzanti: partenza da Caldogno,percorso medio 110 km, dislivello 1.163 mt.

• Le iscrizioni scadono il 7 aprile (fino al 12aprile sovrapprezzo di € 10) e si inviano a: GranFondo “Città di Vicenza” - Via Zancon 4 -36100 Vicenza - Fax 0444313378 - Cell.3339801200 - [email protected]

• Per iscriversi si compila il modulo suwww.granfondovicenza.it/iscrizioni1.html,specificando “sono associato alla 50&Piùdi...” e lo si invia per posta o fax all’indiriz-zo su menzionato, con la ricevuta di paga-mento tramite bonifico a Banca Popolare diMarostica - Filiale di Vicenza - Viale Romac/c CC0261019471 Cin J ABI 05572 CAB11801 - intestato a A.S.D. “Granfondo Cit-tà di Vicenza” IBAN: IT17 J055 7211 801CC026 1019 471.

• La quota di iscrizione per i soci 50&Più èdi € 25,00 - comprende: iscrizione, assisten-za medica e meccanica (esclusi i pezzi di ri-cambio), massaggi, docce e servizi vari, ri-fornimenti, ristoro finale e pacco gara.

• Tutti i partecipanti devono essere iscritti aun’Associazione sportiva (per la copertura as-sicurativa e l’idoneità sportiva).

• Verranno premiati il primo, il secondo e ilterzo classificato secondo le categorie ma-schile e femminile, le fasce d’età, simpatiz-zanti donne under 50 e simpatizzanti uo-mini under 50. Il vincitore di ogni categoriariceverà una medaglia e una maglia tricolo-re con logo 50&Più, il 2° e 3° classificato unamedaglia. Verrà assegnato anche il trofeo“50&Più” all’Associazione provinciale con ilmaggior punteggio in riferimento alle clas-sifiche nelle varie categorie.

• Per informazioni contattare Remo Segan-freddo, capogruppo ciclisti (3479322508).

Per quanto non specificamente sopra in-dicato si rimanda al regolamento delGranfondo Bottecchia “Città di Vicen-za” su www.granfondovicenza.it.

LCiclismo 50&Più

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Page 54: MARZO 2012

INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO

LE SEDI PROVINCIALI IN ITALIA

Abruzzo TelefonoAvezzano (AQ) - Via Monte Velino, 17 0863415327Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 087164657Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 0854313623Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 0861252057Basilicata Telefono

Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 0835385714Potenza - Via Centomani, 11 097122445Calabria Telefono

Cosenza - Viale degli Alimena, 5 098422041Catanzaro - Via Milano, 9 0961721246Crotone - Via Regina Margherita, 28 096221794Reggio Calabria - Via Castello, 4 0965891543Vibo Valentia - Via Spogliatore snc 096343485Campania Telefono

Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 082538549Benevento - Viale degli Atlantici, 5 0824313555Caserta - Via Roma, 96 0823326453Napoli - Piazza Carità, 32 0815510737Salerno - Corso Garibaldi, 4 089227600Emilia Romagna Telefono

Bologna - Strada Maggiore, 23 0516487530Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 054324118Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 0532234211Modena - Via Begarelli, 31 0597364211Piacenza - Strada Bobbiese, 2 0523461831Parma - Via Abbeveratoia, 63/A 0521944278Ravenna - Via di Roma, 102 0544515707Reggio Emilia - Via Gianna Giglioli Valle, 10 0522708552Rimini - Viale Italia, 9/11 0541743202Friuli Venezia Giulia Telefono

Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 048132325Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 4 0434549462Trieste - Via San Nicolò, 7 0403720169Udine - Viale Duodo, 11 0432538707Lazio Telefono

Frosinone - Via Aldo Moro, 493 0775855273Latina - Via dei Volsini, 60 0773611108Rieti - Largo Cairoli, 4 0746483612Roma - Via Properzio, 5 0668891796Viterbo - Via Belluno, 45 0761327701Liguria Telefono

Genova - Via Ceccardi, 1/10 010543042Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 0183275334La Spezia - Via Fontevivo, 19/F 01875985216Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 019853582Lombardia Telefono

Bergamo - Via Borgo Palazzo, 137 0354120126Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 0303771785Como - Via Manzoni, 4 031265361Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 037225745Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 0341287279Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 0371432575Mantova - Via Valsesia, 46 0376231207Milano - Corso Venezia, 45 0276013399Pavia - Corso Cavour, 30 0382372511Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C 0342533311Varese - Via Valle Venosta, 4 0332342280Marche Telefono

Ancona - Piazza Repubblica, 1 071200722Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 0736051102

Macerata - Corso Cavour, 85 0733261393Pesaro - Strada delle Marche, 58 0721698224Molise Telefono

Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 0874483194Isernia - Via Santo Spirito, 24/B 0865411713Piemonte Telefono

Alessandria - Via Trotti, 46 0131260380Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 0141353494Biella - Via Torino, 18 01530789Cuneo - Via Avogadro, 32 017166661Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 032130232Torino - Via Andrea Massena, 18 011533806Verbania - Via Quarto, 2 032352350Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 0161250045Puglia Telefono

Bari - Piazza Aldo Moro, 33 0805240342Brindisi - Via Giuseppe Mazzini, 30 0831524187Foggia - Via Luigi Miranda, 8 0881723151Lecce - Via Cicolella, 3 0832343923Taranto - Viale Magna Grecia, 119 0997796444Sardegna Telefono

Cagliari - Via Santa Gilla, 6 070282040Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 0784232804Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G 078373287Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 079243652Sicilia Telefono

Agrigento - Via Imera, 223/C 0922595682Caltanissetta - Via Messina, 69 0934575798Catania - Via Mandrà, 8 095239495Enna - Via Vulturo, 34 093524983Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 090673914Palermo - Via Emerico Amari, 11 091332447Ragusa - Viale del Fante, 10 0932246958Siracusa - Via Eschilo, 11 093165059 Trapani - Via Marino Torre, 117 0923547829Toscana Telefono

Arezzo - Via XXV Aprile, 12 0575354292Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 058570973Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 055664795Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 0564410703Livorno - Via Grande, 150 0586898276Lucca - Via Fillungo, 121 0583473170Pisa - Viale Antonio Gramsci, 3 050483711Prato - Via Santa Trinità, 28 057423896Pistoia - Viale Adua, 128 0573991500Siena - Galleria Odeon, 31- Banchi di Sopra 0577283914Trentino Alto Adige Telefono

Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 0471978032Trento - Via Solteri, 78 0461880408Umbria Telefono

Perugia - Via Settevalli, 320 0755067178Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 0744390152Valle d’Aosta Telefono

Aosta - Regione Borgnalle, 12 016545981Veneto Telefono

Belluno - Via Cipro, 13 0437215264Padova - Piazza Virgilio Bardella, 3 0498209787Rovigo - Viale del Lavoro, 4 0425404267Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 042256481Venezia - Viale Ancona, 9 - Mestre 0415316355Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 0444964300Verona - Via Sommacampagna, 63/H 045953502

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Spazio50.e$S_Layout 1 16/02/12 12:17 Pagina 54

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FISCO

ro e di risanamento conservativo di ristruttu-razione edilizia sulle singole unità immobilia-ri residenziali di qualsiasi categoria, anche ru-rali, e sulle pertinenze;c) per la realizzazione di autorimesse o di postiauto pertinenziali, anche di proprietà comune;d) per gli interventi finalizzati alla eliminazio-ne delle barriere architettoniche, con la istal-lazione di ascensori e montacarichi, ecc., on-de favorire la mobilità delle persone portatri-ci di handicap.

A queste tipologie di interventi, “sono state ag-giunte quelle attinenti la ricostruzione o ripristi-no di immobili danneggiati a seguito di eventicalamitosi”.È stata riconfermata la detrazione del 36% agliinterventi di restauro e risanamento conserva-tivo o di ristrutturazione edilizia, eseguiti da im-prese di costruzione e da cooperative ediliziesu interi fabbricati che verranno venduti o as-segnati entro sei mesi dal termine dei lavori. Al-l’acquirente o all’assegnatario spetta il dirittoalla detrazione del 36% da calcolarsi sull’im-porto degli interventi eseguiti, che si assume inmisura pari al 25% del prezzo dell’unità immo-

on la Legge 27 dicembre 1997 n. 449è stata prevista la detrazione per le spe-se sostenute per gli interventi di recupe-

ro del patrimonio edilizio. Originariamente fis-sata al 41%, tale detrazione è stata successiva-mente ridotta al 36% e, nel tempo, modifica-ta anche dal punto di vista normativo.Ultimamente, tali disposizioni, in forza del Decre-to Legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito inLegge 22 dicembre 2011 n. 214, hanno subìtoimportanti modificazioni e, in particolare:• hanno inserito la norma sulla detrazione nel

D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917, per cui nonè più necessario ricorrere alla proroga per lasua applicazione, come in precedenza;

• la norma conferma in €48.000 l’importo mas-simo di spesa, sostenuto per “ciascuna unitàimmobiliare“, su cui calcolare la detrazione, eresta invariata la ripartizione della detrazionein dieci rate annuali costanti. “Non viene in-vece più consentita la ripartizione della detra-zione in 5 o in 3 anni”, nel caso il contribuen-te abbia, rispettivamente, 75 o 80 anni;

• restano detraibili le tipologie di spesa già in pre-cedenza individuate, di cui si riportano di se-guito le più ricorrenti:a) per la manutenzione ordinaria e straordina-ria, per il restauro e il risanamento conservati-vo, per la ristrutturazione edilizia sulle parti co-muni di edifici residenziali (muri maestri, tetti,lastrici solari, scale, portoni d’ingresso, ecc.);b) per la manutenzione straordinaria, di restau-

C

55MARZO 2012

La nuova normaconferma la detraibilitàmassima dell’importo a 48.000 euro per ogniunità immobiliare

«La Legge 214 del 22 dicembre2011 ha modificato diversi punti dei precedenti programmi di legge»

[ DI ALESSANDRA DE FEO ]

“NUOVE”NORMEPER GLIINTERVENTI DI RECUPEROEDILIZIO

biliare risultante dall’atto di compravendita o diassegnazione, rispettando comunque il limite dei€48.000.Si deve ricordare che, per effetto del D.L. 13 ago-sto 2011 n. 138, la detrazione del 36% può es-sere trasferita dal venditore insieme all’immobi-le, purché nell’atto di compravendita sia indica-to l’accordo tra le parti. Nel caso di trasferimen-to per mortis causa, invece, la detrazione spet-terà all’erede che conserva la detenzione ma-teriale del relativo bene.Seguendo questi criteri, il D.L n. 201/2011 haaffrontato questo aspetto, prevedendo peròche per gli atti stipulati a partire dal 1° genna-io 2012, se nel contratto non viene menziona-to specificatamente, la detrazione del 36% pas-sa automaticamente all’acquirente.Un’altra importante modifica è costituita dalfatto che è stato eliminato l’obbligo di inviarela comunicazione di inizio lavori al Centro Ope-rativo di Pescara. In luogo di detta comunica-zione, il contribuente, nella propria dichiarazio-ne dei redditi dovrà indicare:- i dati catastali dell’immobile;- gli estremi di registrazione dell’atto che costituisce titolo;- gli altri dati richiesti e previsti ai fini del controllo della de-trazione.

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PREV

IDEN

ZA

«Spetta all’Inps e, in seconda battuta,all’Asl verificare il diritto all’assegno d’invalidità»

rio. Le principali competenze spettano al-l’Inps che, con le procedure informatiche,provvede ad eliminare i passaggi burocra-tici e una montagna di carte.Questa impostazione di lavoro, che avreb-be dovuto consentire una notevole riduzio-ne dell’attesa nei primi due anni di applica-zione, ha sollevato forti preoccupazioni. I ri-

tardi e le disfun-zioni che si sonoverificate nelleprocedure in esa-me - dovute so-prattutto al rap-porto sinergico traInps e Asl che laLegge n. 102 havoluto disciplina-re - sono stati mo-tivo di discussioniall’interno dell’Isti-tuto Previdenzialee degli Enti checollaborano on-li-ne con le stessesedi dell’Inps, cioèi Patronati. Negliultimi mesi, però,le soluzioni adot-tate hanno miglio-rato i tempi di li-

quidazione di queste prestazioni e c’è daaugurarsi che, entro quest’anno, si raggiun-gano tempi ancora più rapidi.Per quanto riguarda i requisiti per acquisi-re il diritto all’invalidità e all’assegno di ac-compagno, malgrado le modifiche intro-dotte nel 2010 e 2011 dalle leggi appro-vate con le diverse manovre economiche,nulla è cambiato e, allo stato attuale, sonoconsiderati invalidi tutti coloro affetti da mi-norazioni non riconducibili a cause di guer-ra, di servizio e di lavoro, che appartengo-no ad una delle seguenti categorie:- i cittadini di età compresa tra i 18 e i 65

anni affetti da menomazioni congenite oacquisite che comportano una riduzionedella capacità di lavoro non inferiore ad 1/3;

- i minori di 18 anni con difficoltà persistentia svolgere compiti e funzioni proprie dell’età;

- i cittadini con più di 65 anni non auto-sufficienti.

In base al grado d’invalidità riconosciuto, sipossono ottenere i seguenti benefici:- il 33,33% (un terzo) è la soglia minima

per essere considerato invalido e avere di-ritto alle prestazioni protesiche e orto-pediche;

- il 46% consente l’iscrizione nelle liste spe-ciali del collocamento obbligatorio;

- il 74% è la soglia invece per ottenere l’as-segno economico mensile di assistenza.

[ DI GIANNI TEL ]

e regole introdotte dalla Legge n.102 del 2009 hanno messo in moto,già dal 2010, una vera e propria rivo-

luzione nel settore dell’invalidità civile. Le do-mande per il riconoscimento dello stato in-validante e dei relativi benefici, vanno pre-sentate all’Inps e non più alle Asl, coinvol-te poi solo per accertare il requisito sanita-

L

INVALIDITÀ CIVILE INPRIMO PIANO: TEMPI E PRESTAZIONIPIÙ VELOCI

TABELLA A LE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI: IMPORTI E LIMITI DI REDDITO 2012

Importo Limite di reddito Categoriemensile annuo personale

Invalidi civiliassegno di assistenza 267,57 4.596,02indennità di frequenza minori 267,57 4.596,02pensione di inabilità 267,57 15.627,22Sordomutipensione 267,57 15.627,22indennità di comunicazione 245,63 non c’è limiteCiechi civilipensione ciechi assoluti 289,36 15.627,22pensione ciechi parziali capacità 267,57 15.627,22assegno decimisti 198,57 7.513,13indennità ventesimisti 193,26 non c’è limiteIndennità di accompagnamentoinvalidi totali 492,97 non c’è limiteciechi assoluti 827,05 non c’è limite

Nota: gli invalidi totali, i ciechi assoluti e i sordomuti, con almeno 60 anni di etàhanno diritto ad un aumento che porta l’assegno di pensione a € 616,97 al me-se se hanno un reddito annuo inferiore a € 8.020,61, elevato a € 13.597,61 seconiugati.

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57MARZO 2012

» L’assegno di assistenzaAgli invalidi, con età tra i 18 e 65 anni eun grado di invalidità compreso tra il 74 eil 99%, spetta un assegno mensile di assi-stenza per 13 mensilità. Per fruire dell’as-segno - pari, quest’anno, a € 267,57 men-sili - l’invalido deve essere disoccupato, re-sidente in Italia e avere un reddito annuopersonale (quello del coniuge non conta)che non superi un determinato limite (€4.596,02 per il 2012).In presenza di queste condizioni, anche icittadini stranieri, compresi gli extracomu-nitari se titolari di carta di soggiorno, pos-sono ottenerlo.Anche quest’anno i titolari di detta presta-zione debbono presentare l’apposito mo-dello on-line tramite il Caf, in cui debbo-no dichiarare, sotto propria responsabilità,di non svolgere attività lavorativa. La di-chiarazione va inviata all’Inps entro il 31marzo ed è essenziale per conservare il di-ritto all’assegno.

» La pensione di inabilitàSpetta agli invalidi ai quali sia stata ricono-sciuta un’inabilità lavorativa totale e perma-nente del 100%. L’importo è pari a quel-

lo stabilito per l’assegno di assistenza, ma le condizioni di accessosono più facili in quanto il limite di reddito annuo personale è mol-to più elevato (€ 15.627,22 per il 2012).

» L’indennità di accompagnoQuesta prestazione è un sostegno economico che viene erogato allepersone che non sono in grado di camminare o di compiere autono-mamente gli atti quotidiani della vita (mangiare, lavarsi, vestirsi ecc.).L’importo dell’indennità, pari a € 492,97 mensili, viene erogato per 12mensilità.Detta prestazione viene erogata a prescindere dall’età e dalle con-dizioni economiche dell’interessato. Possono ottenerla a qualsiasi età,sia le persone meno abbienti che i benestanti.Non è poi legata alla composizione del nucleo familiare, non è reversi-bile e non è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorative. Ècumulabile con la pensione d’inabilità e con altre prestazioni per altreminorazioni civili, ai ciechi e ai sordomuti.Sono esclusi dal beneficio gli invalidi ricoverati gratuitamente pressostrutture pubbliche. Ciò vale anche per i ricoveri in reparti di lungo-degenza o di riabilitazione. Non hanno invece alcuna rilevanza i rico-veri per terapie contingenti o comunque di breve durata. Chi è già ti-tolare dell’indennità deve attestare la propria condizione di “non ri-coverato” in via permanente, con una dichiarazione anch’essa da in-viare all’Inps on-line tramite il Caf entro il 31 marzo prossimo.La Tabella A riporta gli importi e i limiti di reddito 2012 di tutte que-ste prestazioni assistenziali.È opportuno, comunque, data la particolare materia e la nuova pro-cedura telematica adottata dall’Inps, rivolgersi agli uffici del Patro-nato 50&Più Enasco e del Caf i quali gratuitamente e presenti sututto il territorio nazionale, sono in grado di fornire ogni informa-zione e provvedere all’inoltro on-line della domanda e/o delle sopracitate dichiarazioni all’Istituto previdenziale.

I CONTRIBUTI NEL 2012 PER LAVORATORI ITALIANI E STRANIERI

Note- Le cifre tra parentesi indicano la quota a carico del lavoratore.- Il contributo orario “senza Cuaf” è versato esclusivamente nei casi in cui il lavorato-re è coniuge del datore di lavoro oppure parente ed affine entro il terzo grado e conlui convivente. Al di fuori di queste situazioni marginali, si paga sempre il contributo“con Cuaf”, vale a dire comprensivo della quota per gli assegni familiari.

Retribuzione Contributo orarioeffettiva oraria con quota Cuaf senza quota CuafFino a € 7,54 1,40 (0,34) 1,41 (0,34)Oltre € 7,54 e fino a € 9,19 1,58 (0,38) 1,59 (0,38)Oltre € 9,19 1,93 (0,46) 1,94 (0,46)Più di 24 ore settimanali 1,02 (0,24) 1,02 (0,24)

risparmiare il 30% circa sul costo dei contributi.

» I benefici fiscaliIl fisco permette al capofamiglia di scaricare dal reddito imponibile an-nuo i contributi versati all’Inps, fino ad un massimo di € 1.549,37. Laquota deducibile è quella a carico del datore di lavoro. Dall’importo pa-gato va detratta la quota a carico della lavoratrice. Con la legge finan-ziaria del 2005, al bonus sui contributi previdenziali se n’è aggiunto unaltro per chi, non autosufficiente, deve pagare persone addette alla pro-pria assistenza personale, portando in detrazione una parte dello stipen-dio corrisposto alla badante per un importo massimo di € 2.100. Pos-sono usufruire di questa agevolazione coloro che hanno redditi non su-periori a € 40mila. È necessario farsi rilasciare dalla lavoratrice una rice-vuta circostanziata, da cui risultino le generalità, la somma pagata e i co-dici fiscali sia della lavoratrice, sia del datore di lavoro e sia della personaassistita, se diversa dal datore di lavoro.

» Come si versaIl pagamento va effettuato utilizzando i bollettini MAV che si possonoottenere accedendo al sito dell’Inps (www.Inps.it) oppure telefonandoal contact center 803.164. I nostri soci 50&Più possono anche tranquil-lamente rivolgersi al servizio 50&Più Colf e Badanti, che è in gradodi generare gratuitamente detti bollettini.

Per ogni informazione è possibile contattare il numero verde 800929922

e nuove fasce di retribuzioni per colfe badanti sono aumentate del 2,7%.Ma vediamo cosa fare in vista della pri-

ma scadenza, quella del 10 aprile, entro laquale vanno versati i contributi per il trime-stre gennaio-marzo 2012.

» Quanto si pagaCome si può vedere dalla tabella a fianco riportata, i livelli di contribu-zione sono quattro:- i primi tre sono agganciati alla retribuzione effettiva oraria che, ai fini con-

tributivi, comprende la quota per la tredicesima e quella per le indenni-tà, di vitto e alloggio, per le colf che sono a servizio intero o che consu-mano in casa uno o più pasti. Tale indennità quest’anno è pari a € 5,19al giorno, di cui 1,81 per ogni pasto e 1,57 per il pernottamento;

- il quarto livello di contribuzione - nettamente più basso - prescinde dal-la retribuzione oraria e si riferisce alle colf che lavorano presso una stes-sa famiglia per almeno 25 ore alla settimana.

Tra le 24 e le 25 ore settimanali c’è un salto notevole. Basta un’ora di la-voro in più per far scattare la tariffa ridotta che permette alla famiglia di

LColf e Badanti: contributi Inps 2012 più cari

Per poter richiedere il servizio basterà contattare - a pdall’ultima settimana del trimestre di riferimento e fino alla scadenza del versamento - il numero verde 800929922, ouna mail a [email protected] oppure fare direttamente al numero di fax 0662204241.Coloro che inviano la richiesta tramite mail o fax devono innell’oggetto: “generazione bollettino MAV”.

Qualunque forma di richiesta venga utilizzata, sarà necessario comunicare i seguenti dati:� codice fiscale del datore di lavoro� numero rapporto INPS� retribuzione oraria o mensile erogata � ore di lavoro settimanali e loro suddivisione� eventuali ore di straordinario� eventuali assenze non retribuite

www.50epiu.it

Qualora sia interessato ad affidare a 50&Più la gestione diretta e completadel rapporto di lavoro con il suo collaboratore familiare, potrà inviare unasegnalazione all’indirizzo [email protected] osemplicemente lasciare i suoi dati all’operatore del Call Center; verrà successivamente contattato dai nostri uffici.

A partire dalmese di gennaio 2012, l’INPS

non invia più ai datori di lavoro di colfo badanti i bollettini MAV per il versamen-

to dei contributi trimestrali.

Per venire incontro alle esigenze dei soci, 50�Piùmette a disposizione un servizio per la generazione delbollettino MAV che potrà essere ritirato presso unodei nostri uffici più vicini o inviato a un eventualeindirizzo mail.

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LIBRI

!

«Un libro deve avere un peso e presentarsi come una fatalità; quando lo leggiamo deve darci l’impressione che non avrebbe potuto non essere scritto».

Emil Cioran, Quaderni, 1957-1972 (postumo, 1997)

E-BOOK:LA SETTA DEGLI ANGELIDI ANDREA CAMILLERISellerio

GUERRITORE RACCONTAGli incontri e le prove di Tomas che cerca se stesso e la difficile via dell’amore. Il romanzo fortunato di Massimo Gramellini, L’ultima riga delle favole, ora è un audiolibro (Salani - 19,80 euro) in cui il lettore è guidato dalla voce calda e sicura di Monica Guerritore.

UNA VOCE PER L’ILIADEUna lettura dell’Iliadedavvero emozionante quella di Massimo Popolizio. Un audiolibro(Emons - 19,90 euro) che dà voce ad Achille, Agamennone, Ettore ed altri eroi e dei omerici.

LETTERATURADA VIAGGIO

Quello di Gaetano Cappelli èun romanzo canonicamentescandito in trenta capitoli.Uno al giorno, alla manieradel vecchio feuilleton perchéesso è nato a puntate per unquotidiano, e poi è diventa-to il piccolo, delizioso raccon-to ora pubblicato con una ac-cattivate tazza rosa come co-pertina. Cappelli, che è or-mai un autore di piccolo cul-to sempre più diffuso, vi in-treccia i coloratissimi fili diuna vena beffardamente ca-ricaturale e caricaturalmentebeffarda. Tanti “buffi” quasipalazzeschiani coinvolti in unasorta di balletto grottesco,dai veloci giri di scena, comecambi d’abito in una com-media degli equivoci. Al cen-tro c’è il mondo dei libri: labestsellerista in crisi che si ri-fugia nella New Age, il colle-ga rapidamente tramontatodopo la fulgida giovinezza incui sembrava la reincarnazio-ne di Dean, il potente edito-re con gli introiti in disarmo,il collega un po’ ruspante chevuole saltare nella narrativadalle alte tirature, l’editorcomplessato, l’aspirante scrit-trice disposta a tutto ma mol-

to romantica, la ex bella dasalotto romano... Amore, in-vidia, gelosia, vanità, ambi-zione, «le forze che nel be-ne e nel male, fanno girarequesta palla di mondo»; efanno girare con sussulti pi-careschi la ronda graffiantedi coppie che si attraggono erespingono, protese versoquel gorgo in cui pirotecnica-mente ogni nodo si scioglie,nel format in trenta stazionidella commedia di costumeche velocizza la lingua effi-ciente e pronta di Cappelli.

re intensità le idee di Magrische ragiona e cerca soprattut-to di far ragionare, senza tra-scurare mai le ragioni dell’al-tro. E, insieme, la sua indigna-zione, anche la sua insoffe-renza, a mano a mano che sialzano i «livelli di guardia» del-la decenza e del rispetto del-le istituzioni, a cui lo scrittorecontrappone la tolleranza e lacomunione con i perseguita-ti e gli esclusi, gli ebrei.

BACI A COLAZIONEGaetano CappelliMarsilio - 137 pagineeuro 18,00

LIVELLI DI GUARDIAClaudio MagrisGarzanti - 190 pagineeuro 18,00

Claudio Magris ha scritto che«all’uomo di cultura spetta ilcapire». Dall’economia alla re-ligione, dalla democrazia aldiritto alla violenza con i con-seguenti problemi politici, so-ciali, di costume: il suo nuo-vo libro vuol capire e far ca-pire l’attualità in cui s’incrocia-no le sollecitazioni più varieper tracciare la via faticosa inItalia per una vera vita civile,nel rispetto delle leggi e deidoveri dei cittadini. Livelli diguardia è un diario in presa di-retta sulla realtà dentro il cuiinvolucro si affilano più im-mediatamente e con maggio-

Di cittadinanza italiana, na-zionalità slovena, appartenen-za triestina, nascita austroun-garica, ha novantotto anni ene ha impiegati più di qua-ranta per farsi conoscere. Den-tro il labirinto, è uno dei tre-dici libri scritti da lui, Boris Pa-hor, appartenente a una mi-noranza oppressa dal fasci-smo, poi impegnato contro iltotalitarismo comunista. Epo-pea tragica e romantica dellacomunità slovena vista con losguardo affilato e millimetri-co dell’alter ego di Pahor. Co-me lui, Radko vive in una cit-tà inquieta di violenze e con-trasti, “labirinto ostile” per cuiè necessario ancora saper “ve-dere nella notte”.

DENTRO IL LABIRINTOBoris PahorFazi - 520 pagineeuro 18,50

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50&PIÙ CONSIGLIA:

DI RENATO MINORE

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Il Coro del Friuli Venezia Giu-lia e la “FVG Mitteleuropa Or-chestra”, diretta da Gudni A.Emilsson, eseguiranno il 1°marzo, al Teatro Comunale“Giuseppe Verdi” di Pordeno-ne, i Carmina Burana di CarlOrff. Contenuti in un importan-te manoscritto del XII secolo,il Codex Latinus Monacensis, iCarmina sono testi poetici di ar-gomento satirico, morale econviviale. Orff ne musicò al-cuni brani, decidendo di com-porre una musica nuova, anchese nel manoscritto originale so-no indicate tracce musicali.

PORDENONE

Al Teatro “Olimpico” di Roma,dal 13 al 18 marzo alle 21, insei repliche, andrà in scena Evi-ta la Duarte, uno spettacolo didanza-teatro creato da SilviaVladimivsky, da un’idea di Li-no Patalano, musicato da Ser-gio Vainikoff e interpretato dal-la ballerina Eleonora Cassano,al suo ultimo tour. Lo spettaco-lo celebra la figura di Evita Pe-ron, l’argentina amica dei de-boli, che condivise l’avventurapolitica e presidenziale del ma-rito Juan Peron, destando en-tusiasmi e sospetti, fino allamorte prematura.

ROMA

Giovedì 1° marzo in due spet-tacoli, mattutino e serale, e sa-bato 3 marzo alle 17, al Teatro“Dal Verme” di Milano, andràin scena un concerto eseguitodall’Orchestra “I pomeriggi mu-sicali”, diretta da Tito Cecche-rini. Il programma, incentrato suBela Bartok, prevede l’esecu-zione di Schizzi, cinque “pan-nelli” musicali che descrivonoscorci e umori popolari; delleRapsodie n.1 e 2 per violino eorchestra; di Canti contadini eungheresi, una raccolta di fram-menti popolari e della famosaSuite di danze.

MILANO

Torino, dal 22 al 25 marzo, al“Teatro Nuovo” alle 21, diven-ta lo scenario d’eccellenza del-la danza orientale, grazie alla XIedizione del festival “Stelled’oriente”. La “baladi”, unadelle danze più antiche e sen-suali del mondo, espressionedella fertilità e del legame fracorpo e mente, principio im-prescindibile dell’armonia spiri-tuale, eletta nelle cerimonie re-ligiose e nelle feste comunita-rie, sarà interpretata dalla dan-zatrice egiziana Aziza Abdul Ri-dha e dal ballerino arabo-ar-gentino Amir Thaleb.

TORINO

RECENSIONIteatroL’ABCDEL DUBBIO

Milano, fino all’11 marzo

ula di tribunalecome teatro,processo come

recitazione, imputati-ac-cusatori come attori:

questi binomi uniscono il saggio L’arte del dubbio delmagistrato scrittore Gianrico Carofiglio e l’omonimo te-sto teatrale di Stefano Massini, in scena fino all’11 mar-zo al Teatro Carcano.Lo spettacolo, interpretato da Ottavia Piccolo e VittorioViviani, si presenta in forma non convenzionale: gli in-terpreti entrano ed escono dai loro personaggi, dialo-gano col pubblico raccontando storie di processi che nonsono come appaiono. Quindi si fa strada il dubbio. Que-sto è un abbecedario sul dubbio, su interrogatori dai ri-sultati imprevedibili, su personaggi contraddittori che fa-ticosamente ti fanno intravedere la verità, su storie av-vincenti ma anche ridicole, drammatiche o tragiche.Info: 0255181377

UOMINIE DONNE

Bergamo, dal 6 all’11 marzo

l catalogo è una deli-cata e originale com-media di Jean Claude

Carrière in scena dal 6all’11 marzo al Teatro

Donizetti. Si potrebbe dire che la versione italiana traeispirazione dal Don Giovanni di Mozart: Jacques, il per-sonaggio maschile, interpretato da Ennio Fantastichini,si ispira infatti al grande seduttore che continua ad an-notare le sue conquiste fino a che non arriva lei, Suzan-ne, una donna sconosciuta (o forse si erano già incon-trati?) che cercando un amico decide di fermarsi.Isabella Ferrari, nel ruolo della misteriosa donna chepiomba improvvisamente nell’appartamento del con-quistatore, scatena un vortice di sentimenti, solitudini eincomprensioni che diventano il tema narrativo dellospettacolo. Perché i due personaggi vivono un loro mon-do fatto di incomunicabilità e isolamento, un mondo do-ve l’incontro fra uomo e donna appare impossibile, tan-to più fatale, quanto più imprevedibile. E i due si ag-grappano ad una quotidianità senza scampo dove la re-altà si rivela una sorta di prigione dell’anima.Info: 0354160601-2-3

A

I

DI MILA SARTI & TONINO VALENTINImusica musica

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Emanuele Cria-lese, il registadello splendidoNuovomondo,torna a raccon-tare il problemadell’immigrazio-

ne portandoci nell’attualità de-gli sbarchi sulle nostre coste. Nonsono quindi più gli italiani ademigrare negli Stati Uniti comenel precedente film, ora tocca anoi confrontarci con i migranti.Ma il risultato non cambia per-ché il concetto di accoglienza,almeno a livello politico, sembranon appartenerci. Crialese fini-sce tuttavia per costruire un filma tesi, che non riesce a emozio-nare nel gioco di specchi opa-chi tra realtà e finzione.

DRAMMATICO

50&PIÙ CONSIGLIA:

TERRAFERMARegia di Emanuele Crialesecon Filippo Pucillo e Donatella Finocchiaro

Driver è unesperto mecca-nico, fa lo stun-tman e accom-pagna rapina-tori garanten-do loro una fu-

ga a tempi di record. Conosce esi innamora di Irene, una vicina dicasa, e si prende cura di suo fi-glio Benicio. Irene però è sposa-ta e quando il marito, Standard,esce dal carcere la situazione pre-cipita. Film duro, teso, minimali-sta, essenziale, ma sconvolgente,che ha fatto conoscere al mon-do il regista danese Nicolas Win-ding Refn, premiato a Cannesper questo lavoro come migliorregista. Rivelando anche un atto-re come Ryan Goslin che sta aven-do il successo che merita.

DRAMMATICO

50&PIÙ CONSIGLIA:

DRIVERegia di Nicolas Winding Refncon Ryan Goslin e Carey Mulligan

Anche chi non èun amante del-la danza apprez-zerà il grandissi-mo sforzo fattoda Wim Wen-ders per portar-

ci dentro il genio di Pina Bausch,una delle più importanti coreo-grafe e danzatrici internazionali,recentemente scomparsa. Il filmomaggia un’artista che ha rivolu-zionato dagli anni Settanta, ladanza contemporanea, fondendo-la con il gesto teatrale e l’uso del-la parola con la nascita del “tea-tro-danza”. La scelta del regista difar esibire i ballerini nella città te-desca di Wuppertal, in locationindustriali e naturali, riesce a por-tare i corpi fuori dallo schermo. Echi ha la tecnologia 3D in casa ri-marrà stupefatto.

DOCUMENTARIO

50&PIÙ CONSIGLIA:

PINARegia di Wim Wenders

1° gennaio 1993:in Europa cadonole frontiere tra ivari Paesi. Due do-ganieri, uno bel-ga, l’altro france-se, vedono scom-

parire all’improvviso il loro picco-lo posto di frontiera al confine tradue piccole cittadine. Da semprefrancofobo per tradizione fami-liare e molto zelante sul lavoro, ildoganiere belga Ruben Vander-voorde è costretto ad inaugurarela prima brigata mista franco-bel-ga con il nemico di sempre, il suocollega francese Mathias Duca-tel. Il regista Dany Boon ritenta ilsuccesso di Giù al Nord, ma sta-volta le gag campanilistiche risul-tano troppo ermetiche.

50&PIÙ CONSIGLIA:

NIENTE DA DICHIARARE?Regia di Dany Booncon Benoît Poelvoordee Dany Boon

COMMEDIA

RECENSIONIcinemaMAGNIFICA PRESENZA

l dramma dell’11 settembre filtratodallo sguardo di un bambino. Dopola morte del papà, vittima nel crollo

delle Torri Gemelle, il pacifista Oskar parte alla scoperta diun segreto. A guidarlo, attraverso le 5 contee di N.Y. saràuna misteriosa chiave appartenuta al padre, che condur-rà l’11enne a caccia della serratura. Un emozionante viag-gio di formazione diretto da Stephen Daldry (Billy Elliot) eun film sul grande miracolo della vita. Accanto a star na-vigate come Tom Hanks, Sandra Bullock e Max Von Sidow,recita Thomas Horn.

n film in cui paura, dramma e di-vertimento diventano tutt’uno, co-me i fili intrecciati di una corda.

«È il film più difficile», dice il regista. Perché parla di vita,anzi, di rinascita e di ostacoli apparentemente insormon-tabili - come le paure profonde e irrazionali che a volte citirano a fondo - abbattuti dalla forza dell’amicizia e del-l’amore. Protagonisti di questa storia corale, sceneggiatada Federica Pontremoli, sono Elio Germano, alla sua “pri-ma volta” con Ozpetek, Margherita Buy, Giuseppe Fiorel-lo, Paola Minaccioni e Anna Proclemer.

50&PIÙ CONSIGLIA:

MOLTO FORTE INCREDIBILMENTE VICINO

50&PIÙ CONSIGLIA:

apace di dare il meglio di sé neipersonaggi al “limite”, CharlizeTheron (Oscar per Monster) af-

fronta il ruolo di una donna problematica e viscerale trat-teggiato per lei da Diablo Cody (Juno). Mavis Gary è unascrittrice in crisi, cinica, bugiarda, e dedita all’alcol che tor-na al paese natio, Mercury in Minnesota, determinata a ri-conquistare il ragazzo che le piaceva al liceo, senza peròtenere conto di un dettaglio: lui è felicemente sposato econ prole. Un particolare irrilevante per la divorziata Mavis,pronta a raggiungere il suo scopo ad ogni costo.

YOUNG ADULT

U

regia di Stephen Daldrycon T. Hanks, S. Bullock,M. Von Sidow e Th. HornGenere: drammatico

regia di Ferzan Ozpetekcon M. Buy, G. Fiorello,P. Minaccioni e A. ProclemerGenere: commedia

regia di Jason Reitmancon C. Theron, P. Wilson, J. K. Simmons, E. Reaser, P. Oswalt, E. Meade, C. WolfeGenere: commedia

I

C

DI ALESSANDRA MICCINESI & PEDRO ARMOCIDA

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dvd dvd

50&PIÙ CONSIGLIA:

Cinema_Dvd_Layout 1 16/02/12 11:37 Pagina 60

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OroscoPIÙ» di ALDEBARAN

CLAUDIOBISIO

«

PescIARIETE21 mar. » 20 apr.

Il Sole, entrando nel segno il20 marzo, dà inizio alla pri-mavera. Approfittatene! Do-vreste muovervi un po’ di più,fare ginnastica o magari lun-ghe passeggiate.

TORO21 apr. » 20 mag.

In questo mese primaverileVenere vi regalerà nuovi e sim-patici incontri. Potrà nascereun amore forte e molto vi-brante. Siate parchi a tavola.Non esagerate in alcun modo.

CANCRO22 giu. » 22 lug.

Non sarete sempre contenti acausa di piccoli contrattempie malintesi. Vi farebbe tantobene seguire una dieta ma-crobiotica o fare una settima-na di cure termali.

LEONE23 lug. » 23 ago.

Ci saranno novità per la ca-sa e la famiglia, che vi faran-no prendere alcune decisioniche più avanti risulteranno avostro favore. Sarete interes-sati agli animali domestici.

VERGINE24 ago. » 22 set.

Vi troverete bene in compa-gnia di amici o altre persone ca-re. Sarete spesso tra gente chesi diverte, che sa ridere: in fon-do ne avevate anche un po’bisogno. Lasciatevi andare.

BILANCIA23 set. » 22 ott.

Marte continuerà a mandarvifrequenze rosse, potremmodire “tonificanti”. Vi sentiretestimati. Ci terrete più del so-lito al prestigio, all’onore, aciò che gli altri pensano di voi.

SCORPIONE23 ott. » 22 nov.

Sarete apprezzati per quelloche saprete fare. Per alcuni divoi ci saranno promozioni,premi o onori. Si prospetta unmese ideale per telefonare oscrivere e-mail importanti.

SAGITTARIO23 nov. » 21 dic.

Vi capiteranno alcune buoneoccasioni, ma dovrete saperriconoscerle. Tutto dipenderàda voi. Si prevedono contat-ti positivi con sensitivi. Fateprogetti per un viaggio.

CAPRICORNO22 dic. » 20 gen.

Questo mese l’accento andràmesso su fatti riguardanti so-prattutto l’ascesa sociale o ilsuccesso in generale. Curatepiù di ogni altra cosa le pub-bliche relazioni e la pubblicità.

ACQUARIO21 gen. » 19 feb.

In questo mese potrà nasce-re un grande amore o trove-rete una preziosa amicizia. Fi-nalmente un problema di ca-sa o sfratto andrà incontro aduna felice risoluzione.

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PESCI20 feb. » 20 mar.

Nettuno nel segno farà sì cheil settore della vostra carrierasubisca dei cambiamenti deltutto improvvisi. Qualcuno viamerà di nascosto. Cercatedi capire!

GEMELLI21 mag. » 21 giu.

Le stelle segnalano che qual-che cosa sta cambiando nel-la vostra esistenza. Siate aper-ti e ottimisti e non fatevi pren-dere da inutili nostalgie e ri-flessioni. Non servono ora.

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GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI

ORIZZONTALI1. Un vano della casa; 14. Causa dolori viscerali;20. Sbocca nel mar Caspio;21. La guida spirituale e temporale

del Tibet;22. Gattopardo americano;23. Ricompensati adeguatamente;25. Riunisce il corpo insegnante;26. Il cantante di un complesso;27. Una biblica prostituta;30. Ha il filo delicato;31. Non sono affatto amabili;32. Un’ottima alternativa

al gas naturale;35. Ce ne sono due in bocca;36. Una classe privilegiata;38. Stragi, massacri;39. Millenovantanove romani;41. Paramento usato dai grandi

sacerdoti ebrei;43. Lieve e improvvisa folata di vento;45. Terra giallastra;46. ll nome di Walesa;47. Lo dà il musicista;48. Albero spinoso;49. Guardiano d’armenti;51. Un popolo dell’Indocina;52. Linee aeree israeliane (sigla);54. Un famoso spadaccino;55. Le terziarie di San Domenico;57. Di sapore pungente;58. Una delle sorelle Gramatica;59. Amichevole scherzo;60. Il terzo figlio di Noè;61. Genere di musica ritmata;62. Un giro della Terra;63. La colpa per il giudice;65. Possono essere gli sforzi;

ORIZZONTALI1. Deturpazioni totali; 6. Lo dice il rassegnato; 7. Un blando purgante; 9. Equivale a... magnate; 11. È ricco di vitamina C; 12. I... dipinti sulle case; 13. Le sferette del rosario; 14. Finemente decorato; 16. Vi sta il misantropo!

VERTICALI1. Sigla di Siracusa;2. L’indimenticato interprete del film

Intrigo internazionale; 3. La fa venire il fumare più di cinque

sigarette al giorno; 4. Rouben regista del film

Sangue e Arena del 1941; 5. Partita Iva; 6. Due quinti d’oncia; 8. Tale è il galantuomo; 9. Monti dell’Austria; 10. Centro in provincia di Brescia; 12. La casa cinematografica

che ha per emblema un leone; 15. La fine degli anni Trenta.

66. Usa i coltelli, ma non per tagliare;69. La forma breve di Gaetana;70. Esprime la massa d’un elemento

chimico;71. Da piccolo, andava a scuola

a Giacarta, in Indonesia.

VERTICALI1. Un pronome relativo;2. Sigla di Arezzo;3. Lo Stato con Fez;4. Pertinente ad un organo

di propulsione;5. Rende inaccettabile un prodotto

alimentare;6. Un personaggio di Fogazzaro;7. Un antidoto contro i veleni;8. Un male oscuro italiano;9. Sciagurata;10. Non questi;11. Una maestra di Apollo;12. Zona Militare;13. Le ali dell’oca;14. Completare degli accessori;15. Bagnano i Continenti;16. Bollito di carne;17. L’antica Troia;18. Raccolte e ordinate in modo

da acquisire valore e potere di norma;19. Nega l’esistenza di Dio;24. Il rosso è azzurro;26. Vedi Sopra;28. Apparizioni iridate;29. La più nota università privata italiana;33. La persona a favore della quale

un titolo di credito viene trasferitomediante girata;

34. Il padre di Cordelia; 37. Il nome di Vittorini;

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CRUCIVERBA Lello

MINI CRUCIVERBA Lello» soluzioni a pag. 66

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39. La usa chi parla in senso figurato; 40. La città che ha la stessa sigla

della Svizzera; 42. Il... passo del velocista; 44. In mezzo al goal;50. Unto; 53. Donne da... evitare; 55. Il fiume di Bangkok; 56. In musica indica i brani presenti

in un singolo discografico oltre a quello principale;

59. Un... filtro per il brodo; 62. Il punk della musica nera; 64. Gli estremi di un enigma; 67. Comitato Centrale; 68. Mutano la malta in melma.

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63MARZO 2012

GAMeSHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI

LO STUZZICA CERVELLO Enrico Diglio

TEST 2

Osservateattentamente i gruppi di figure a lato e andate a pag 66.

Quale dei seguenti otto nomi può, secondo logica, essere considerato “intruso”?

MARIANO • MARTA

MARCO • MARCELLO

MARILENA • MARISA

MARINA • MARTINA

6, 10 Lionello 9, 5 Lionello

Osservateattentamente i gruppi di figure e i numeri ad essiassociati e dite,seguendo un criterio logico da determinare, quale numero sostituisce il punto interrogativo.

» Regolamento di contiChe testata gli han dato! E quante bozzegli han fatto sotto gli occhi di coloroche hanno assistito al fatto. Ora ch’è uscitoben la resa dei conti ci sarà.

Favolino

INDOVINELLI

» L’arbitro della domenicaDomina in campo come un monumentosolenne, e in certo verso lo rammento...ma per la gente è il solito cornutoe, per giunta, lo dicono venduto.

Favolino

» Caccia all’evasoOrmai il covo del malvivente è stato individuatoe subito sottoposto a rigido controllo, in attesavengono operati i più opportuni interventiper garantire la sua più rapida ripresa.

Lionello

Osservate attentamente le sequenze di numeri e il numero riportato a fianco di ognuna di esse e dite, secondo logica, quale numero va sostituito al punto interrogativo.

6 5 2 4 5 8 1 2 37 9 2 6 5 4 3 6 48 2 9 4 2 6 8 9 33 7 4 2 3 5 6 7 21 2 3 2 7 5 4 5 ?

TEST 4TEST 3

TEST 1

a) b)

c) d)

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» Le inserzioni sono gratuite e vanno indirizzate a50&Più, Largo Arenula 34, 00186 Roma.

» Gli annunci devono essere massimo di 50 parole e vengono accettati solo se firmati in modoleggibile e corredati della fotocopia deldocumento d’identità del firmatario, fermo restando il dirittoall’anonimato per chi ne faccia richiesta. La redazione non risponde del contenuto dell’inserzione.

BACHECARELAZIONI PERSONALI • LAVORO • COLLEZIONISMO • PROPOSTE • AFF ITTO • VEN

«Queste pagine sono dedicate a chi cerca un’amicizia, a chi vuoleaffittare, comprare o vendere immobili. Qui potete assicurarvi un impiego o acquistare oggetti rari e curiosi».

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Vivo in un magnifico agrumeto, do-ve regna una natura rigogliosa e ver-deggiante, si respira un delicato pro-fumo di arance, limoni e aria di mare.Cerco un’amica carina, possibilmentemusicista, sono piacente ed allegro.Telefonare al 3453441316 oppure viamail a: [email protected].

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Signora, 70 anni portati bene, desi-dera incontrare un vero signore, edu-cato ed intelligente. L’aspetto non è unproblema, voglio un uomo che sappiaamare veramente. Sono una dottores-sa vedova, amo ballare, viaggiare e

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Signora 74enne, libera da legami, di-namica, giovanile, amante dei viaggi edella natura, buon livello culturale, cer-ca compagno coetaneo, stessi requi-siti, sincero, non fumatore. Solo pro-vincia di Bari, Foggia e zone limitrofe.No sms o perditempo. Telefonare orepasti al 3899199000.

Vedova 51enne, alta, buon caratte-re, sensibile, residente in provincia diBolzano, cerca un uomo gentile, one-sto, educato, possibilmente vedovo eche, pur non essendo ricco, non ab-bia problemi economici. Astenersi spo-sati. Solo persone con idee chiare. Te-lefonare al 3667016703.

Signora 50enne, divorziata, seria,semplice, carina, educata, sani prin-cipi, amo campagnia e ballo. Cercouna bella persona, dentro e fuori, pa-ri requisiti, max 55enne, non fuma-tore, per eventuale relazione. Provin-cia Arezzo o Firenze in zona Valdar-no. Telefonare dopo le 18,00 al3289523256.

Insegnante divorziata, dinamica,sportiva, indipendente, di ottimo livel-lo socio culturale, desidera conoscereuomo ultra65enne, intelligente, colto,sensibile e serio per un futuro insieme.Sono solare e abito in Toscana. Telefo-nare al 3381502345.

64enne pensionato, giovanile, libero,cerca signora residente a Milano perpasseggiate. Abito in zona San Siro.Anche sms. Telefonare al 3281811483.

RELAZIONI PERSONALI

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PROPOSTE

65MARZO 2012

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Affittasi a Seggiano (Gr), alle pendi-ci del Monte Amiata, casolare in po-sizione panoramica, restaurato e com-pletamente arredato, periodo prima-vera estate, a settimana o quindicina.3 camere, 6 posti letto, 2 bagni, am-pio salone, cucina, giardino. Telefona-re al 3278308501.

Affittasi a Bordighera (Im), bilocaleben arredato, zona centrale, tranquil-la, 500 mt dal mare. Riscaldamentocentralizzato, soggiorno, 2 divani let-to, camera matrimoniale, bagno, po-sto auto, garage. Mesi primaverili ed estivi. Telefonare ore pasti al3203613743 oppure al 3351725585.

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della casa. Offresi come badante fissaper persone anziane, in zona Milano evicinanze. Telefonare al 3333272649.

Italiano maturo, serio, educato,paziente, preciso, offresi a pensionati,disabili o vedove di Genova e provin-cia per piccole commissioni, lavoridomestici, spesa, disbrigo pratiche,accompagnamento e intrattenimen-to. Sempre disponibile. Telefonare ore16-22 allo 0106970108 oppure al3450232597.

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MINI CRUCIVERBA INDOVINELLI

Regolamento di conti = Il giornale

L’arbitro della domenica= Il bue

Caccia all’evaso= Il malato grave

TEST 1Il numero da sostituire al punto interrogativo è 7. In tutti i grup-pi di figure, infatti, si addizionano al numero dei lati della primafigura di colore verde i numeri dei lati delle figure successive sequeste (di colore blu) sono poste in alto a destra rispetto alle pre-cedenti; si sottraggono, invece, i numeri dei lati delle figure suc-cessive se queste (di colore rosso) sono poste in basso a destrarispetto alle figure precedenti.

GiochiCRUCIVERBA

TEST 3Il numero che va sostituito al punto interrogativo è 6 che sta ad in-dicare la sesta posizione, cioè quella in cui all’interno della sequen-za troviamo un numero uguale all’ultimo della stessa sequenza.Come si può notare, infatti, nelle altre quattro sequenze forni-te, l’ultimo numero si trova anche all’interno della sequenza:

1 2 3 2 7 5 4 5

La sesta posizione è quella in cui si trova il 5 che è lo stesso nu-mero con cui termina la sequenza.

TEST 4Quale dei seguenti gruppi di figure non compare tra quelli pri-ma visti?

REBUS (9, 5) Va L; I gettan uova = Valigetta nuova

REBUS (6, 10) A T tori; GI ama i cani = Attori giamaicani

Stuzzica cervello

Esagono verde = 6 latiTriangolo rosso in basso a destra rispetto all’esagono = 3 lati da sottrarreRettangolo blù in alto a destra rispetto al triangolo = 4 lati da addizionare.

6 - 3 + 4 = 7

TEST 2Il nome che può essere considerato “intruso” è MARCELLO. Esso,infatti, è l’unico nome tra quelli forniti che contiene 5 consonanti.

a) b)

c) d)

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