Date post: | 17-Feb-2019 |
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1.Preparazione a fresco 2.Preparazione di espianti di organi
o tessuti in vivo 3.Colorazioni vitali 4.Preparazione mediante fissazione
e colorazione
Metodi di preparazione per l’osservazione
5. Tecniche citochimiche ed istochimiche
6. Tecniche citologiche ed istologiche
7. Tecniche di immunoistochimica 8. Tecniche immunocitochimiche 9. Tecniche di microiniezione
cellulare
Metodi di preparazione per l’osservazione
Metodi di preparazione per l’osservazione microscopica:
Preparazione a fresco
Lo studio morfologico ed in parte strutturale di cellule isolate o di frammenti di tessuto è possibile per tempi brevi ponendo il materiale in soluzioni isotoniche ed osservandolo con un microscopio in campo chiaro o meglio in contrasto di fase.
Metodi di preparazione per l’osservazione microscopica:
preparazione a fresco
Periferia della zona di migrazione di una coltura di cuore di embrione di pollo di 5 gg. Fotografia a contrasto di fase di cellule viventi.
L’osservazione a fresco è utile per osservare strisci di sangue, cellule epiteliali delle mucose o tessuti facilmente dissociabili.
550X
Metodi di preparazione per l’osservazione microscopica:
preparazione di espianti di organi in vivo
Cellule isolate, frammenti di tessuti ed abbozzi di organi possono essere mantenuti in vita in un ambiente diverso dall’organismo di
origine e mantenere tutte le loro prerogative. Si rimanda al corso di cellulocoltura.
Metodi di preparazione per l’osservazione
microscopica: Colorazioni vitali
La capacità delle cellule viventi di assumere attivamente composti dall’ambiente extracellulare si estende ad una svariata serie di
molecole fra cui i coloranti vitali. Essi possono essere iniettati per via parenterale nell’animale vivente oppure possono essere assunti
dalle cellule direttamente dal medium di coltura.
Metodi di preparazione per l’osservazione microscopica:
Colorazioni vitali
L’accumulo del colorante permetterà il riconoscimento delle strutture che lo hanno legato selettivamente.
Mitochondria of bovine pulmonary artery endothelial cells (BPAEC) labeled with
MitoTracker Red CMXRos (M-7512), aldehyde-fixed and observed using differential
interference contrast (DIC) and Texas Red epifluorescence optical filters sequentially in
aNikon Eclipse E800 microscope.
Metodi di preparazione per l’osservazione microscopica:
preparazione mediante fissazione e colorazione
Per un esame dei tessuti è necessario allestire preparati di cellule o tessuti mediante il prelievo, la fissazione , il sezionamento in fettine di minimo spessore e la colorazione selettiva che permette un aumento di contrasto delle diverse strutture cellulari.
Metodi di preparazione per l’osservazione microscopica:
preparazione mediante fissazione e colorazione
Le singole cellule o sezioni istologiche possono essere osservate al termine della preparazione al microscopio ottico oppure, se preparate con diverse manualità ma sostanzialmente sovrapponibili, al microscopio elettronico.
PREPARATI INCLUSI: il prelievo bioptico o autoptico o di
campioni vegetali
Il prelievo e la fissazione rappresentano le fasi più critiche della preparazione perché debbono assicurare il blocco delle strutture cellulari nelle condizioni più prossime a quelle dello stato vitale. Non si devono produrre artefatti nella organizzazione tessutale pur determinando il blocco di ogni attività funzionale.
La fissazione deve: 1) Garantire il blocco istantaneo delle attività vitali
e dei sistemi enzimatici e litici della cellula
2) Rendere insolubili la massima parte delle
componenti cellulari evitandone l’asportazione con
solventi nelle tappe successive di preparazione
3) Essere più rapida possibile
PREPARATI INCLUSI: la fissazione
La fissazione non deve: 1) Avere una durata tale da estrarre componenti
citoplasmatiche.
2) Essere eseguita con composti a concentrazioni tali
da estrarre componenti citoplasmatiche
3) Interferire con l’assunzione di coloranti da parte
del tessuto.
PREPARATI INCLUSI: la fissazione
1. Dimensioni del campione
2. Caratteristiche di risoluzione dello strumento di osservazione
3. Tipi di indagine da condurre (istologica, immunocitochimica)
Dipende da diversi fattori fra cui:
PREPARATI INCLUSI: la scelta del fissativo
•Fisica
•Chimica
Si preserva il protoplasma dalle alterazioni conseguenti la morte cellulare
PREPARATI INCLUSI: la fissazione
Fissazione fisica
E’ rappresentata dal congelamento rapido per immersione in azoto liquido (-196°) oppure in miscele che determinando la rapida sottrazione di calore impediscono la formazione di cristalli di ghiaccio da parte dei liquidi intracellulari. E’ opportuno trattare il campione con opportuni crioprotettori prima del congelamento.
Fissazione fisica
In alcuni casi si può operare la fissazione riscaldando alcuni preparati come gli strisci.
Fissazione chimica
La fissazione chimica prevede l’utilizzo di:
A) fissativi semplici B) Miscele fissative
Fissazione chimica
Fra i fissativi semplici il più impiegato è l’etanolo, utilizzato principalmente come disidratante; poiché porta ad una precipitazione di proteine che in qualche modo denatura può compromettere la reattività immunoistochimica.
Fissazione chimica
Le aldeidi, fra cui la formaldeide o aldeide formica che allo stato naturale è gassosa, sono utilizzate in istologia allo stato liquido. Prende così il nome di formalina. Dalle soluzioni commerciali di formaldeide al 37% si ricavano miscele di fissazione con valori compresi dallo 0,2% al 10%. Ha un elevato grado di penetrazione nei tessuti, non dissolve i lipidi e non provoca indurimento eccessivo dei tessuti
Fissazione chimica
La formalina salata è ottenuta tamponando alla neutralità formalina 10% con NaCl 1%. Ha un elevato grado di penetrazione nei tessuti, non dissolve i lipidi e non provoca indurimento eccessivo dei tessuti.
Fissazione chimica
Fra le aldeidi la glutaraldeide ha una minore capacità di penetrazione ma reticola meglio le proteine formando così legami più stabili. Da dei cross legami resistenti. Necessita di campioni di piccole dimensioni e di un uso combinato con la formaldeide.
Fissazione chimica
Il tetrossido di osmio, impropriamente detto acido osmico, è un ottimo fissativo per i lipidi mentre non reagisce con gli acidi nucleici e con i glucidi. Ha costi elevati ma è il miglior fissativo per indagini ultrastrutturali. E’ volatile.
Fissazione chimica
L’acetone è un ottimo fissativo la cui blanda alterazione dei campioni ne consiglia l’impiego nella fissazione di cellule in sospensione, come i gameti.
Fissazione chimica
L’acido acetico utilizzato in diluizioni 0,3%-5% ha una buona penetrazione, non solubilizza i lipidi e determina la precipitazione delle nucleoproteine; altera un poco i mitocondri. Un altro acido, il tricloroacetico, in soluzioni acquose al 3% 10% è simile all’acetico ma ha forti capacità decalcificanti.
Fissazione chimica
L’acido picrico in forma cristallina giallo oro ha un effetto di stabilizzazione delle proteine con cui forma dei picrati che parzialmente idrosolubili diventano solubili in presenza di etanolo.
Fissazione chimica: miscele fissative
Il liquido di Bouin è una delle miscele fissative più utilizzate per la sua elevatissima capacità di penetrazione anche in pezzi voluminosi. Viene preparato al momento dell’uso unendo: 15 ml di soluzione satura di acido picrico 5 ml di formalina 1 ml di acido acetico Non sovrafissa e si applica per 12-24 ore passando poi i campioni in etanolo 50%.
bouin
PREPARATI INCLUSI: il lavaggio e la disidratazione
1. Lavaggio
2. Disidratazione: agenti anidri H2O
solvente del mezzo di inclusione
sostituiscono
sono sostituiti
PREPARATI INCLUSI: il lavaggio
Dopo la fissazione è utile eliminare attraverso il lavaggio eccessi di fissativi che potrebbero interferire con le successive tecniche di colorazione o di indagini immunoistochimiche..
PREPARATI INCLUSI: la disidratazione
Con la disidratazione si sfruttano agenti anidri capaci di sostituire l’acqua presente nei tessuti con gradualità mediante passaggi intermedi cercando di non provocarne eccessiva coartazione. Si usano gli alcoli metilico o etilico, o l’acetone a concentrazioni via via crescenti sino al solvente puro e al mezzo di inclusione.
PREPARATI INCLUSI: la chiarificazione
Dopo il lavaggio e la disidratazione (e prima dell’inclusione) è necessario sostituire i mezzi acquosi della soluzione di disidratazione presenti nel tessuto con il solvente del mezzo di inclusione che verrà adottato.
PREPARATI INCLUSI: la chiarificazione
La massima parte dei mezzi di inclusione sono insolubili in acqua ma solubili nei solventi organici. Dal disidratante i campioni verranno trasferiti nel solvente intermedio compatibile con i mezzi di inclusione. Xilolo: è un diafanizzante che chiarifica ed indurisce il tessuto Cloroformio: è un chiarificante di lenta sostituzione Ossido di propilene: impiegato in microscopia elettronica quando si usano resine epossidiche; è assai volatile
PREPARATI INCLUSI: la chiarificazione
Stirolo: il suo uso è previsto quando si usano resine acriliche Bio clear: fa parte di numerosi nuovi chiarificanti di sintesi meno tossiche e Conformi alle norme di sicurezza. I tempi di chiarificazione sono strettamente correlati ai tipi di inclusione.