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Misura:

Date post: 16-Mar-2016
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Misura: “ Espressione quantitativa del rapporto fra una grandezza ed un’altra ad essa omogenea scelta come unità ” A priori non si conosce il valore di ciò che si misura, al più si avrà una idea sull’ordine di grandezza. - PowerPoint PPT Presentation
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1 Misura: Espressione quantitativa del rapporto fra una grandezza ed un’altra ad essa omogenea scelta come unitàA priori non si conosce il valore di ciò che si misura, al più si avrà una idea sull’ordine di grandezza. E’ quindi necessario fornire un errore, cioè una stima della possibile differenza tra il valore della misura e quello reale (che non conosciamo). La misura quindi: E’ una espressione quantitativa Necessita di una grandezza di riferimento (metro, grammo, secondo, Newton ...) Necessita di una stima dell’errore Il risultato di una misura NON consiste SOLO nel valore fornito dallo strumento, ma anche di un errore e di una unità di misura (la mancanza di uno di questi termini rende gli altri inutili). Una misura DEVE dare una informazione COMPLETA. Esempio:
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Page 1: Misura:

1

Misura:

“Espressione quantitativa del rapporto fra una grandezza ed un’altra ad essa omogenea scelta come unità”

A priori non si conosce il valore di ciò che si misura, al più si avrà una idea sull’ordine di grandezza.

E’ quindi necessario fornire un errore, cioè una stima della possibile differenza tra il valore della misura e quello reale (che non conosciamo).

La misura quindi:

E’ una espressione quantitativa Necessita di una grandezza di riferimento (metro, grammo,

secondo, Newton ...) Necessita di una stima dell’errore

Il risultato di una misura NON consiste SOLO nel valore fornito dallo strumento, ma anche di un errore e di una unità di misura (la mancanza di uno di questi termini rende gli altri inutili).

Una misura DEVE dare una informazione COMPLETA.

Esempio:

Massa = 0.23 ± 0.01 10-5 Kg

Page 2: Misura:

2

Errore:

“Differenza tra un valore misurato e quello reale”

L’errore determina quanto affidabile è la misura, la sua accuratezza e la sua precisione.

Accuratezza:• Stima di quanto il risultato di una misura è vicino al valore reale della quantità misurata (una stima della precisione è data dalla varianza, deviazione standard ...).

Precisione:• Stima della ripetibilità della misura (misure diverse della stessa quantità devono convergere allo stesso risultato)

Bassa AccuratezzaAlta Precisione (errore piccolo, valor medio lontano dal valore vero, errore sistematico)

Alta AccuratezzaAlta Precisione

Alta AccuratezzaBassa Precisione (errore grande)

Bassa AccuratezzaBassa Precisione

Page 3: Misura:

3

ATTENZIONE

Da un punto di vista sperimentale, scrivere:

1212.0

12.0012.000

Oppure

1200001.2E5120E3

è molto diverso !

Non scrivere una cifra o un decimale nel riportare una data misura o numero indica l’impossibilità di

conoscere il valore di quella cifra

Se scrivo 12.0 indica che 12.0

Valori non noti ma non per questo nulli

Page 4: Misura:

4

ATTENZIONE

Non ha senso scrivere

X = 12.345689 ± 0.1X = 12.3 ± 0.137845

X = 12.345689 ± 0.190865

Attenzione ai decimaliogni cifra scritta in una misura ha un preciso significato

Page 5: Misura:

5

Analisi dei Dati

Supponiamo di dover misurare una osservabile (un peso, una lunghezza, etc. etc.)

Facciamo quindi N misure della osservabile in questione

Come procede l’analisi dei dati ?

1. Distribuzione in frequenza

2. Parametri della distribuzione: Stime dell’osservabile

• Mediana• Moda• Valor medio

3. Parametri della distribuzione: Stime dell’errore e dispersione

• Deviazione• Deviazione Media• Varianza• Deviazione Standard• Deviazione dalla Media

4. Grandezze Derivate e studio di fattibilità

• Propagazione degli errori• Retta dei minimi quadrati• Media pesata

Page 6: Misura:

6

Se si vuole misurare una osservabile, quindi, è necessario effettuare una o più misure. Ciascuna di queste misure ha, il

più delle volte, un risultato differente.E quindi possibile costruire il grafico della distribuzione:

Misuriamo ad esempio la massa di un oggetto

Eseguo 21 misure della stessa quantità.

Ottengo 21 numeri differenti.

Costruisco un grafico che ha come ascissa il valore della misura, sulla ordinata il numero di volte in cui ho ottenuto tale misura. (Distribuzione in frequenza, f(x))

Stabilisco un passo: in questo caso 0.1 g

• Se troppo piccolo 1 conteggio per canale/classe

• Se troppo grande tutte le misure in un canale/classe

Il totale deve essere uguale alnumero di misure

Distribuzione in Frequenza

Page 7: Misura:

7

• I punti sono distribuiti attorno ad un certo valore

• La dispersione attorno a è un indice dell’errore della misura

• Maggiore è il numero delle misure maggiore sarà la precisione con cui determinerò

0

1

2

3

4

5

6

Peso [g]

Freq

uenz

a

0

2

4

6

8

10

12

14

16

0 0.5 1 1.5 2

Peso [g]

Freq

uenz

a

0

0.5

1

1.5

2

2.5

Valore [g]

Freq

uenz

a

Passo troppo largo Passo troppo stretto

Page 8: Misura:

8

0

2

4

6

8

10

12

14

Peso [Kg]

frequ

enza

0

5

10

15

20

25

30

Peso [Kg]

frequ

enza

0

20

40

60

80

100

120

Peso [Kg]

frequ

enza

0

50

100

150

200

250

300

350

400

Peso [Kg]

frequ

enza

100 Misure 250 Misure

1000 Misure 4000 Misure

Nota: Aumentando il numero di misure non cambia ne la forma della

distribuzione ne la sua dispersione, riesco solo a determinare con piu precisione la forma della distribuzione ed

eventualmente i suoi parametri

Page 9: Misura:

9

Normalizzando rispetto al numero totale di misure si ottiene la probabilità con cui è possibile ottenere una misura

0

50

100

150

200

250

300

350

400

Peso [g]

frequ

enza

0

0.02

0.04

0.06

0.08

0.1

0.12

Peso [g]

Prob

abili

Page 10: Misura:

10

Parametri della distribuzione: Stime dell’osservabile

Infinite Misure (N >> 1)

Media Data una serie di N misure, ciascuna con risultato xi

allora la media è definita come:

Mediana Data una serie di N misure, ciascune con risultato xi allora la mediana è definita come quel valore di x tale che il 50% delle misure diano un risultato superiore ed il 50% inferiore

max= Moda Data una serie di N misure, ciascuna con risultato xi allora maxè definito come il valore per cui la probabilità della “Popolazione” sia massima

dxxf

dxxxf

xfxxf

xN

xi

ii

NiN

)(

)(

)()(

lim1lim

%50)()(2

12

1 xxfxxf ii

ii xxff )()( max

Nota:• f(x) indica la distribuzione (non normalizzata) delle misure• Se la distribuzione di probabilità è simmetrica max

• In generale è poco usato in quanto difficile da calcolare

Il valor medio è uno dei parametri che descrivono la distribuzione di probabilità delle misure. Ha le stesse unità di misura del valore ‘vero’ dell’osservabile e ne è la miglior stima

Page 11: Misura:

11

Deviazione d

Nota: E’ poco utile

Deviazione media ( )

Nota: Se venisse tolto il modulo la sommatoria sarebbe nullaNota: La Deviazione media è una misura della dispersione delle misure

attorno alla media

Varianza ( )

Nota: La varianza NON ha le stesse unità di misura della media

Deviazione standard ( )

Nota: La deviazione standard HA le stesse unità di misura della media

La Deviazione standard descrive la dispersione delle misure attorno alla media e quindi quantifica l’effetto delle fluttuazioni statistiche nelle condizioni sperimentali di misura

iNx

Na 1lim

22 1lim

iNx

N

2

ii xdd

Parametri della distribuzione: Stime della dispersione dei dati

Infinite Misure (N >> 1)

Page 12: Misura:

12

ATTENZIONE

In qualsiasi esperimento reale è possibile fare solo un numero finito di osservazioni

Le N misure di un esperimento reale non costituiscono un sottoinsieme finito della ‘distribuzione ideale’, cioè un campione

(campione di popolazione).

Qui entra in gioco l’errore sperimentale.

Per mezzo delle N misure è possibile stimare i parametri della distribuzione di popolazione che a loro volta danno una stima del

valore ‘reale’ dell’osservabile misurata

N Misure Distribuzione diPopolazione

Valore Reale

Page 13: Misura:

13

Avendo a disposizione N misure:

• La più probabile stima della media della distribuzione di popolazione, che a sua volta è la più probabile stima del valore reale, è il valor medio delle misure

• La migliore stima della Varianza del valor medio misurato da quello della distribuzione di popolazione è data da:

Esempio Dadi !!

• Il fatto che al denominatore vi sia (N-1), invece che N come nel caso della distribuzione di popolazione, dipende dal fatto che in un insieme di N osservazioni ho solo N-1 gradi di libertà. Perdo un grado di libertà rispetto alla distribuzione di popolazione perché con le N osservazioni devo trovare anche il valor medio.

Grado di libertà: numero di osservazioni in eccesso rispetto a quelle necessarie per determinare i parametri delle equazioni.

Nota: quando N allora

Infatti la varianza della distribuzione di popolazione non dipende dal numero di misure ma è intrinseca nella misura stessa

xnotaxN

x i 1

222

11

ixxN

s

sex

Parametri della distribuzione: Stime dell’osservabile e

stime della dispersione dei dati

N Misure

Page 14: Misura:

14

Nota:

Se ho una sola osservazione x1

Infatti con una sola osservazione ho un solo grado di libertà che uso per determinare il valor medio, non ho gradi di libertà addizionali per calcolare la varianza

Se avessi usato la varianza della distribuzione di Popolazione

Cioè avrei una misura con varianza nulla cioè con precisione infinita

1

22

2

1

111

11 xxxx

Ns

definitaènons

xx

i

0111

1

22

1

xxxxN

xx

i

Page 15: Misura:

15

Nota MOLTO Importante:• Tanto maggiore è il numero di misure tanto minore sarà la

differenza tra ed <x>.

• La deviazione standard NON cambia se aumento il numero di misure

• Che cosa misura la deviazione standard ( o s) ?

• Perché aumentando il numero di misure aumentola precisione nella stima di ?

• La stima dell’errore nella stima di deve dipendere dal numero di misure N.

• Si può dimostrare che l’errore sm che si compie nella stima del valor medio della distribuzione di popolazione mediante la media del campione (standard error) vale

• Sm = Deviazione dalla Media o ‘Errore Standard’

Nssm Nota che se N -> allora sm= 0, cioè non

ho errore nella determinazione del valor medio della distribuzione di popolazione

0

2

4

6

8

10

12

14

Peso [Kg]

frequ

enza

0

5

10

15

20

25

30

Peso [Kg]

frequ

enza

0

20

40

60

80

100

120

Peso [Kg]fre

quen

za

0

50

100

150

200

250

300

350

400

Peso [Kg]

frequ

enza

100 Misure 250 Misure 1000 Misure 4000 Misure

Page 16: Misura:

16

Nota importante

La deviazione dalla media è uno strumento molto utile per valutare il numero di misure necessarie per ottenere un certo errore. P.es.

Devo misurare una osservabile, una stima a priori mi dice che dovrei ottenere come valor medio <x> ed una deviazione standard s

Se volessi raggiungere una precisione pari all’1% quanti cicli di misura dovrei fare ?

2

01.01

01.01

%1

xsN

xNs

xsxs

m

m

Page 17: Misura:

17

Analisi degli errori

Sono state misurare un certo numero di osservabili. Ciascuna osservabile è quindi nota con un valor medio e con un errore

In che modo è possibile combinare questi risultati per trovare l’errore con cui conosco una quantità derivata ?

Esempio:

Voglio misurare l’accelerazione di gravità mediante il pendolo

• Misuro la lunghezza del pendolo l = 0.95 m = 0.1 m

• Misuro il periodo di oscillazione T = 2.0 sec = 0.5 sec

• Posso estrarre g

Con che precisione conosco g ?

lT

gglT 2

242

Page 18: Misura:

18

Tecnica della propagazione errori:

Data una quantità x = f(u,v,...) dove u,v,.. sono delle osservabili

La misura di u ha dato un valor medio <u> ed una varianza u2

La misura di v ha dato un valor medio <v> ed una varianza v2

Allora il valore più probabile per la quantità x sarà

Quanto vale l’errore (deviazione standard) sul valore di x ?

Si può dimostrare che, se le fluttuazioni delle osservabili u e v sono tra loro scorrelate, allora:

Per dimostrarlo si sviluppa in serie x (attorno al valor medio) e ci si ferma al primo ordine

2 2

22

2

.......,,...,,

vux v

vufuvuf

....,, vufx

22 ...,,(1lim iiNx vufx

N

Page 19: Misura:

19

Esempio

Calcoliamo l’errore sul seno di un angolo

Sia = 1.484 radianti 85 gradiSia = 0.017 radianti 0.97 gradi

Voglio conoscere come l’errore si propaga l’errore su

Applico la relazione di propagazione degli errori

sin)( fx

0015.09962.0

0014737.09962356.0

0014737.0017.0484.1cos

cos22

22

x

x

Quindi

x

x

x

Page 20: Misura:

20

Nota Importante

La propagazione degli errori può essere usata in diversi contesti:

Prima di effettuare una misura:

Si può fare uno studio di fattibilità della misura sperimentale. Infatti ipotizzando a priori una determinata configurazione sperimentale e l’errore sperimentale sulle singole quantità misurate posso avere una stima di quale può essere l’errore finale sulla mia misura sperimentale

Una volta fissata la condizione sperimentale, è possibile valutare quale sia il peso che le misure delle differenti osservabili hanno sull’errore totale

Dopo aver effettuato la misura

Una volta misurate tutte le osservabili e ricavato il loro valor medio e deviazione standard ricavare l’errore sulla quantità derivata

Page 21: Misura:

21

Esempio:

Voglio misurare l’accelerazione di gravità mediante il pendolo

• Misuro/stimo la lunghezza del pendolo l = 0.95 m = 0.001

• Misuro/stimo il periodo di oscillazione T = 1.94 sec = 0.01

• Quindi g = 9.92 m/s2

• Calcolo l’errore su g

• Gli errori pesano in maniera identica • L’incertezza sul tempo è quello piu importante vista la strumentazione usata (T >> l)

lT

gglT 2

242

222

22

2

22

2

3

2

/10.00.1105.105

48

0000

sm

Tl

T

lTg

lLLTT

TLLTT

g

Page 22: Misura:

22

ERRORE PERCENTUALE

E’ il rapporto tra l’errore ed il valore della osservabile

Esempio 1:

Il peso di un uomo e’ di 85.4 Kg con =0.1 kg

Errore Percentuale = 0.1/85.4 = 0.001171 = 0.1 %

Esempio 2

La misura di un tavolo e’ 1.23 m con= 0.02 m

Errore Percentuale = 0.02/1.23 = 0.016 = 1.6 %

Page 23: Misura:

23

Media Pesata

Può capitare che una grandezza sia stata misurata più volte da persone o con tecniche differenti

Ciascuna di queste misure a sua volta è il risultato di molte misure e quindi è nella forma

Il calcolo del semplice valor medio potrebbe non essere conveniente se le incertezze non sono uguali o molto simili. E’ in generale più corretto usare la media pesata definita come

Attenzione: controllare che le misure siano consistenti, cioè che la discrepanza tra le diverse misure non sia sensibilmente maggiore delle rispettive deviazioni standard

33

22

11

xx

xx

xx

2/1

2

1

iibest

ii

ii

iii

best

w

ww

xwx

Page 24: Misura:

24

Metodo dei minimi Quadrati

• Date delle coppie di misure xi ed yi

• Sia l’errore nella determinazione di xi molto minore di quello relativo a yi

• Sia lineare il legame tra le due osservabili x ed y

• Il problema consiste nel trovare una tecnica per trovare i coefficienti a e b che minimizzano la discrepanza tra la retta ed i punti sperimentali

baxy

ii

i

x

i

varianzaconMisurax

varianzaconMisuray

2

2

ii

i

i

i

i

i

i

i

i

i

i

i

ii

i

i

i

i

i

i

yxxyxb

yxyxa

xx

222

2

2222

2

22

2

2

1

11

1

Page 25: Misura:

25

222

22

2

1

2

21

ib

a

N

iii

x

N

axbyN

iiiii

iiii

ii

yxxyxb

yxyxNa

xxN

2

22

1

1

Nell’ipotesi di trascurare gli errori sull’osservabile Y


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