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modelle e pittori - DELLUMANOERRARE · (1902-1999) era nato a Puerto de Santa Maria, una cittadina...

Date post: 16-May-2020
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Uno scrigno, un piccolo contenitore con tante piacevoli sorprese. Anticoli Corrado è così. Ubicato lungo la valle del fiume Aniene a circa 60 km a est di Roma, nasce dopo la fine dell’impero romano come villaggio fortificato sui monti Ruffi a opera delle popolazioni che cercavano insediamenti sicuri ove potersi difendersi con facilità. Il nome sembra deriva- re dal termine Antikuis posto su un’iscrizione greca del VII-VIII secolo, mentre il nome Corrado fu aggiunto per celebrare il figlio, nonché successore, di Federico della famiglia Antiochia, che ebbe in feudo il paese per vari secoli a partire nella seconda metà del sec. XIII. Ad Anticoli si miscela la bellezza solenne dei paesaggi e del fascinoso borgo con quella più profana delle modelle indigene. Un concentrato di fonti d’ispirazione per scrittori, poeti, pittori e scultori che numerosi hanno soggiornato in questo paese, borghi e paesaggi A lato, la locandina del film “Il segreto di Santa Vittoria” diretto da Stanley Kramer. Sotto, Sergio Franchi sul set nel ruolo di Tufa modelle e pittori di Aldo Proietti A lato, dipinto a olio del 1907 che ritrae una modella. Sotto, una cartolina con una modella sullo sfondo di Anticoli Corrado A passeggio nell’antico borgo sulle tracce degli artisti e delle loro muse ispiratrici Sopra, una veduta del paese incastonato fra i monti Ruffi e la valle del fiume Aniene
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Uno scrigno, un piccolo contenitore con tante piacevoli sorprese. Anticoli Corrado è così. Ubicato lungo la valle del fiume Aniene a circa 60 km a est di Roma, nasce dopo la fine dell’impero

romano come villaggio fortificato sui monti Ruffi a opera delle popolazioni che cercavano insediamenti

sicuri ove potersi difendersi con facilità. Il nome sembra deriva-re dal termine Antikuis posto su un’iscrizione greca del VII-VIII secolo, mentre il nome Corrado fu aggiunto per celebrare il figlio, nonché successore, di Federico della famiglia Antiochia, che ebbe in feudo il paese per vari secoli a partire nella seconda metà del sec. XIII.Ad Anticoli si miscela la bellezza solenne dei paesaggi e del fascinoso borgo con quella più profana delle modelle indigene. Un concentrato di fonti d’ispirazione per scrittori, poeti, pittori e scultori che numerosi hanno soggiornato in questo paese,

borghi e paesaggi

A lato, la locandina del film “Il segreto di Santa Vittoria” diretto da Stanley Kramer. Sotto, Sergio Franchi sul set nel ruolo di Tufa

modelle e pittori di Aldo Proietti

A lato, dipinto a olio del 1907 che ritrae una modella. Sotto, una cartolina con una modella sullo sfondo di Anticoli Corrado

A passeggio nell’antico borgo sulle tracce degli artisti e delle loro muse ispiratrici

Sopra, una veduta del paese incastonato fra i monti Ruffi e la valle del fiume Aniene

borghi e paesaggi

Dall’alto in senso orario: la piazza delle Ville, cuore pulsante del paese, con al centro la fontana che rappresenta l’Arca di Noè con animali mitologici, realizzata nel 1926 dallo scultore Arturo Martini (1889-1947); la chiesa di S. Pietro, antico gioiello medioevale costruito nell’XI secolo; la strada dedicata al pittore pluripremiato Pietro Gaudenzi (1880-1955) che ebbe forti legami con Anticoli Corrado, dove sposò una modella e visse dal 1935 gli ultimi anni della sua vita; scorci caratteristici delle case con alcuni balconi e terrazzi

Camminando tra le stradine troviamo, infatti, la villa dove Luigi Pirandello concepì la sua ultima opera, incompiuta, I giganti della montagna; la grande fontana al centro della piazza principale dello scultore Arturo Martini; la casa dove il poeta Rafael Alberti trascorse il periodo estivo per quasi un decennio; i luoghi che hanno fatto da sfondo al film “Il segreto di

La modella e pittrice Pasquarosa, pseudonimo di Pasquarosa Marcelli. Suoi quadri sono conservati Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma e al Palazzo del Quirinale

Dove dormire e mangiare■ L’Antica Locanda Arcos è un antico palazzo finemente ristrutturato in Via Olivella 38 ad Anticoli Corrado. Le camere sono spaziose, acco-glienti e pulite con soffitti in legno e viste sulla valle davvero spetta-colari. Sono dotate di tutti i servizi e i prezzi sono convenienti. www.anticalocandaarcos.com

■ In un ambiente rustico, curato ma decisamente familiare, si posso-no apprezzare gli ingredienti genuini e i cibi della tradizione popo-lare alla trattoria Il Morrone, in Via Vincenzo Carboni 52 ad Anticoli Corrado (tel. 0774 936076).

■ A Roviano, il paese di fronte ad Anticoli, sul lato opposto della strada sta-tale Tiburtina, consigliamo il ristorante La Vecchia Macina, in Viale Italia 12 (tel. 333 6708879). Nel locale potete gustare una cucina dai sapori e dalle pietanze tradizionali, in particolare le rane fritte e i “cuzzi”, tipica pasta fatta a mano impastando farina di grano tenero e duro con acqua e uova.

Santa Vittoria” (1969) con un cast d’eccezione fra cui Virna Lisi, Anna Magnani, Antony Quinn e Giancarlo Giannini; gli studi dei pittori che fin dall’Ottocento si fermarono per ritrarre le tan-te belle donne. Proprio quest’ul-timo intreccio ha caratterizzato e reso famoso Anticoli Corrado, oramai noto come “il paese dei pittori e delle model-

le”. Una fama veritiera se pensiamo che intorno al 1930 una cinquantina di pittori italiani e stranieri (sull’onda inesauribile del Gran Tour) avevano realizzato, affittando o ristrutturando vecchie abitazioni e stalle, degli studi ove dipingere quadri ispi-rati dalle muse locali, disposte a posare e raggiungere, chissà, una notorietà insperata per una contadina. Un destino che ha coinvolto Pompilia d’Aprile, sposa di Fausto Pirandello, il figlio di Luigi, non meno grande del padre nel campo della pittura, e

borghi e paesaggi

Una preziosa raccolta di opere

Il Civico Museo di arte moderna e contemporanea è nato nel 1935 con la volontà di raccogliere gli elaborati eseguiti sul posto dagli artisti che soggiornavano in Anticoli, a partire dal 1884. Attraverso le più svariate opere e a prescindere dal loro valore artistico, la raccolta intende manifestare, soprattutto, il profondo legame creatosi fra i maestri e il contesto cittadino. Oggi, dopo alterne vicende e ristrutturazioni, nelle sale del palazzo baronale, costruito nel XVII secolo e attuale sede del museo, è possibile am-

mirare centinaia di opere. Accanto alle donazioni spontanee si sono aggiunte nel tempo quadri, scul-ture, disegni, epigrafi di Enrico Gaudenzi, Arturo Martini, Rafael Alberti, Fausto Pirandello, Oskar Kokoschka, Pasqua-rosa Marcelli, Adolfo De Carolis e molti altri artisti italiani e stranieri.

Aligi Sassu. Studio per “I minatori”, inchiostro su carta, 1951, 65x47,5, donazione dell’artista

Le immancabili scale tra le vie del borgo arroccato sul pendio di una collina calcarea

soprattutto Pasquarosa Marcelli che ha ottenuto una personale affermazione proprio nel dipingere tele. Pasquarosa, analfabeta e senza alcuna preparazione, a 16 anni prese in mano i pennelli e con il determinante contributo del pittore Nino Bertoletti, che poi sposò, ebbe un’incredibile metamorfosi, trasformandosi da grezza modella in una valente pittrice. Nel periodo che abbraccia le due guerre mondiali, Pasquarosa ebbe grande successo e diventò una protagonista della scena espositiva nazionale, conquistando le attenzioni della critica in ogni rassegna o mostra personale. Le tele prodotte colpirono positivamente anche Renato Guttuso che manifestava "una vera gioia nel vedere opere di ambizione così semplice, ma di una felicità così rara".Visitare Anticoli significa scoprire un patrimonio d’arte attraver-so le scie degli artisti che sono transitati nel paese, respirare la poesia che emana

borghi e paesaggi

Il poeta spagnolo Rafael albeRtI (1902-1999) era nato a Puerto de Santa Maria, una cittadina in Andalusia. A causa del suo impegno politico e civile, fu costretto a trascorrere 38 anni della sua vita in esilio. Dopo la fine della Repubblica spagnola e l’avvento del fran-chismo, fuggì in Francia con l’aiuto di Pablo Neruda, raggiunse poi l’Argentina, dove rimase 25 anni. Decise poi di trasferirsi nel 1963, insieme alla moglie Maria Teresa Leon (anche lei valente scrittrice) e alla figlia Aitana, in Europa. Dopo una prima tappa in Romania, arrivò in ottobre in Italia e raggiunse Roma dove rimase fino al 1977. Roma lo affascina e la sua casa in Trastevere ha continua-mente ospiti, ma la vita cittadina può diventare pesante. Anticoli Corrado gli offre l’occasione per ritrovare quella pace interiore che il peso dell’esilio non gli consente di avere. Così nel 1967 affitta una casa con un piccolo giardino e con le finestre affacciate sulla valle sottostante. Un ambiente che Alberti apprezzò fin da subito perché gli ricordava l’amata Spagna e più in particolare una caratteristica abitazione (casas colgados) nella cittadina di Cuenca. Alberti non smetteva mai di ricercare uno scorcio, un angolo che lo riportasse nella sua Andalusia. Addirittu-ra gli ulivi disseminati lungo i versanti delle colline gli riportavano alla mente Federico Garcia Lorca, che riusciva a sentire “vicino”.Gli sguardi da quel balcone con gli occhi del pittore, la sua iniziale attività, alimentarono la sua vena poetica che divenne più matura. “La prima vocazione è stata la pittura, ma mi mancava la parola e allora cominciai a scrivere poesie”. L’ambiente e la gente crearono

un piccolo borgo, semplice e tranquillo, ricercare paesaggi ed atmosfere tipiche della campagna romana.La passeggiata nel paese non può che cominciare dalla grande piazza delle Ville che, come detto, presenta al centro la fontana che Martini modificò introducendo una rappresentazione dell’ar-ca di Noè. Sul lato verso la parte nuova del paese c’è la chiesa di San Pietro, un edificio in pietra che risale al XI secolo ed è il mo-numento più antico di Anticoli. Al suo interno presenta affreschi di gran pregio, con vedute architettoniche che richiamano Piero della Francesca.Dall’altra parte della piazza si trova la chiesa di Santa Vittoria, protettrice di Anticoli, ricostruita nel XVIII secolo su quella medioevale. L’edificio di culto, insieme al Palazzo baronale, al Pa-

lazzetto Brancaccio e alla piazza delimitano la cosiddetta “Rocca”, ossia il nucleo storico di Anticoli. A questo punto possiamo anche perderci nei vicoli, calpestare i vecchi la-stricati, ammirare i vecchi portali in pietra, alla ricerca di quelle atmosfere che hanno ammaliato i tanti artisti di diverse epoche. ■

Rafael Alberti

così le condizioni per un’intensa fase creativa, accompagnata da un costante impegno politico. Anticoli lo aveva accolto, reso meno solitario, ma soprattutto “riempiva d’aria i polmoni e la vita”. Nel libro Canzoni dell’Alta Valle dell’Aniene, Alberti miscela in prosa e in poesia, le riflessioni sulla vita e le esperienze di quegli anni intrise di stupore, di speranze, di nostalgia e di atten-zioni alle vicende sociali italiane e nel mondo. Oggi una targa marmorea posta sull’abitazione di via Bompiani ricorda il suo spirito libero e ribelle, testimonia l’abbraccio frutto di amore e stima reciproci e mostra la colomba della pace che solitamente disegnava sui tovaglioli seduto nel bar della piazza a sorseggiare del vino rosso, la bevanda preferita.

L’immagine di Rafael Alberti con accanto la targa marmorea, posta in prossimità dell’abitazione dove il poeta spagnolo soggiornò per diverse estati, in cui è riportata la caratteristica colomba della pace che soleva disegnare sui tovaglioli nel bar della piazza, mentre sorseggiava del vino rosso

Il palazzetto Brancaccio che ospita il Civico museo con le opere donate dagli artisti che

hanno soggiornato nel paese


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