Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in
contesti comunitari
MODULO 3
Tema 1
INDICE
I. Introduzione al tema
dell'inclusione sociale
II. Come promuovere
l'inclusione sociale
III. Rimozione degli ostacoli
all'inclusione
IV. Obiettivi per l'integrazione dei
rifugiat
2
MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
2
3
• Processo che assicura la partecipazione di tutti alla vita sociale
Inclusione sociale
• Processo che intralcia l'inclusione di tutti e l'accesso a una piena partecipazione sociale
Esclusione sociale
MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
I. Introduzione al tema dell’inclusione sociale(Fonte: DESA 2009)
Perché è importante la partecipazione sociale?
• Promuove le relazioni sociali che aumentano l'autostma.
• Promuove un senso di responsabilità nei confront degli altri.
• Fai parte delle decisioni prese dalla comunità.
4
Amo me stesso
MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
Inclusione sociale e pari opportunità per tutti
L'inclusione sociale garantsce che tutti abbiano PARI OPPORTUNITÀ
di partecipare ad attività civiche, sociali, economiche e politiche,
nonché di riconoscere la DIGNITÀ di ogni individuo.
5MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
Dimensione sociale dell’inclusione e dell’esclusione
Entrambe possono verificarsi a diversi livelli che dovrebbero essere studiat attentamente
per comprendere i casi specifici
6
Individuale Locale
Regionale Nazionale
MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
II. Come promuovere l'inclusione sociale Secondo Therborn (2007) il PROCESSO DI INCLUSIONE SOCIALE consiste in CINQUE FASI ordinate gerarchicamente come in una piramide. Per risalirla si deve attraversare ciascun livello, che prevede a sua volta processi e contenut.
VisibilitàVisibilità
Considerazione
Accesso all'interazione sociale
Diritti
Risorse per partecipare in toto
Fonte: DESA, 2009
7MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
Essere riconosciut
Avere voce in capitolo
Essere rappresentat nelle decisioni su questoni
comuni
Risultare nei censiment
COS’È LA VISIBILITÀ?
8
CHE COSA PRENDE IN CONSIDERAZIONE?
La visibilità riguarda I BISOGNI E LE ISTANZE di individui e gruppi, incluse le minoranze. Tale visibilità deve riflettersi anche nelle leggi.
MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
Cos’è l'accesso all’inclusione sociale?
È LA POSSIBILITA’ di prendere parte alle varie attività e relazioni sociali:
Quali diritti prevede?
9
ATTIVITÀ E RELAZIONI
Economiche
SocialiCulturali
Politche
Religiose
Possibilitàdi
reclamo
Diritto alla
diversità
Diritti legali
Servizi sociali
MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
Quali sono le RISORSE per partecipare pienamente alla società?Anche se le persone godono di tutti i diritti previst, non saranno in grado di partecipare alla società se non hanno adeguate risorse per farlo. Pertanto, la disponibilità delle seguent risorse è fondamentale per la riuscita di un percorso di inclusione sociale:
- RISORSE ECONOMICHE- DISPONIBILITA’ DI TEMPO- RISORSE SPAZIALI (ES. LUOGHI, DISTANZE, TRASPORTI)- CONDIZIONI PERSONALI (ES. STATO DI SALUTE)
L'inclusione sociale riguarda (quasi) ogni aspetto della vita, sia individuale che sociale, come mostrato dalla seguente figura che illustra la multidimensionalità di questo processo.
Inclusione sociale
Culturale
Economica
Ambientale
FisicaPolitca
Relazionale
Sociale
Spaziale
Legale
Fonte: DESA, 2009
10MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
III. Rimozione degli ostacoli all'inclusione
1.Eliminazione/modifica di leggi e pratiche discriminatorie:
Un atto discriminatorio è una violazione dei diritti umani internazionali, che prevedono che ogni singolo essere umano debba godere dei propri diritti senza distnzioni di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinioni politche o di altro genere, di origine nazionale o sociale, proprietà, nascita o altro status.
I diritti umani si basano sul rispetto per l'intrinseca DIGNITÀ e sul riconoscimento del VALORE di ogni persona. Si applicano allo stesso modo e senza discriminazione per qualsiasi essere umano.
11MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
2. Misure speciali:
Si tratta di misure volte a eliminare discriminazioni e stereotpi o a proteggere gruppi in condizioni partcolari. I sistemi a quote, ad esempio, sono volt a garantre l'inclusione di
gruppi svantaggiat nel mercato del lavoro o nelle isttuzioni politche.
3. Quadro politico internazionale relativo ai gruppi sociali:
Ci sono azioni organizzate da organismi e gruppi internazionali che supportano la RESPONSABILIZZAZIONE e il RAFFORZAMENTO DELLE CAPACITÀ di attivazione di gruppi vulnerabili e svantaggiat, come le donne, i giovani, i bambini, gli anziani, le persone con disabilità e gli immigrat.
12MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
3. Sensibilizzare l’opinione pubblica:
Le relazioni di potere ineguali possono essere affrontate e trasformate a livello meso e micro per migliorare l'inclusione sociale. L'inclusione esiste solo se tutti sono parte della società. Le azioni che possono essere realizzate a tal fine includono LA FORMAZIONE, LE CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE, I MOMENTI PUBBLICI DI CONFRONTO, I PERCORSI DECISIONALI PARTECIPATI e così via.
13
Strutture di potere diseguali
Rifiuto di altre culture e religioni
MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
IV. Obiettivi per l'integrazione dei rifugiat
14
Soddisfacimento dei bisogni di base
Possibilità di comunicare nel Paese di arrivo
Guida nel sistema di ricezione del Paese
Progetti per il futuro
Riunificazione familiare
Ripristino delle relazioni familiari
Accesso ai servizi
Ripristino della fiducia nelle istituzioni
Protezione dei diritti umani e dello stato di diritto
Valorizzazione della diversità
10
ob
ietti
vi e
ssen
zia
li
MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
Più nel dettaglio …
1. Soddisfacimento dei bisogni di base:
- REDDITO SICUREZZA- ALLOGGIO PREVEDIBILITA’- ASSISTENZA SANITARIA CONTROLLO
DELLA PROPRIA VITA
2. Possibilità di comunicare nel Paese di arrivo:
La possibilità di comunicare nel paese di accoglienza è una condizione per ottenere il controllo della propria vita e l'indipendenza, accedere alle risorse, partecipare alle isttuzioni sociali ed economiche del paese di accoglienza e stabilire relazioni sociali.
Pertanto, è importante che i rifugiat abbiano accesso a servizi di INTERPRETARIATO E MEDIAZIONE e altre forme di assistenza linguistca, nonché ad opportunità per APPRENDERE LA LINGUA del paese di accoglienza.
15MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
3. Guida nel sistema di ricezione del paese:
La possibilità di intraprendere un nuovo percorso di vita dipenderà dalla comprensione e dalla capacità dei rifugiat di accedere alle risorse disponibili, ai servizi, ai programmi e ai diritti di base nel paese di accoglienza.
4. Progetti per il futuro:
• AVERE UNA DIMORA STABILE SENTIRSI PARTE DI UN LUOGO E IDENTIFICARVISI• AVERE UN LAVORO • ACCEDERE ALLA FORMAZIONE
16
Sistemi bancari
Trasporti
Centri per l’Impiego
Servizi sanitari
Servizi educativi
MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
5. Riunificazione familiare:
Molt rifugiat sperimentano dolore, ansia e senso di colpa associat all’abbandono dei propri familiari nel loro Paese di origine.
17
OPPORTUNITÀ DI RIUNIFICAZIONE
MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
6. Ripristino delle relazioni familiari:
La maggior parte dei Paesi di accoglienza offre PROGRAMMI DI INTEGRAZIONE che tengono conto delle condizioni PSICOLOGICHE sia delle famiglie che dei singoli individui.
7. Accesso ai servizi:
Stabilirsi in un nuovo paese può essere difficile, in partcolare per chi ha problemi di salute fisica e mentale. Al loro arrivo, i rifugiat non hanno relazioni con tante persone in grado di aiutarli in questo percorso. Il senso di colpa e l'erosione della fiducia, della dignità e dell'autostma, che possono derivare dall'esperienza traumatca nei rifugiat, possono minare la loro capacità di accedere a RELAZIONI E SERVIZI DI SUPPORTO FORMALI E INFORMALI.
18MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
8. Ripristino della fiducia nelle istituzioni: Molt rifugiat reinsediat provengono da paesi in cui i governi non sono riuscit a proteggere i loro diritti o dove violenze e violazioni dei diritti umani sono state commesse dallo Stato. I PAESI DI REINSEDIAMENTO possono aiutare a ripristnare la fiducia dei rifugiat nelle isttuzioni, attraverso programmi di integrazione che dimostrino rispetto per la libertà, i diritti umani e la dignità individuale. In questo senso, è anche importante che abbiano un accesso equo ai programmi e ai servizi pubblici.
19MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
9. Protezione dei diritti umani e dello stato di diritto: I paesi di reinsediamento dovrebbero impegnarsi a proteggere e promuovere i diritti umani a livello nazionale e internazionale, così da dimostrare ai rifugiat che il loro nuovo paese condanna la loro violazione e garantsce che qui saranno protetti.
10. Valorizzazione della diversità:Il successo del processo di integrazione dei rifugiat dipende anche della capacità di rispetto e tutela della loro IDENTITA’ CULTURALE E RELIGIOSA.
La società che li accoglie dovrebbe considerare i nuovi arrivat e la loro diversità come risorse e adattarsi ai loro bisogni, mentre i rifugiat dovrebbero riadattarsi al contesto di accoglienza.
20MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari
Bibliografia e riferiment
United Natons Department of Economic and Social Affairs [UNDESA]. (2007). Final Report of the Expert Group Meeting on Creating an Inclusive Society: Practical Strategies to Promote Social Integration. On-line: http://www.un.org/esa/socdev/egms/docs/2008/Paris-report.pdf
United Natons Department of Economic and Social Affairs [UNDESA]. (2009). Creating an Inclusive Society: Practical Strategies to Promote Social Integration. On-line:
http://www.un.org/esa/socdev/egms/docs/2009/Ghana/inclusive-society.pdf
http://www.unhcr.org/protecton/resettlement/4a2cfe336/refugee-resettlement-internatonal-handbook-guide-recepton-integraton.html
21
MODULO 3. Gestone del conflitto: definizione, prevenzione e risoluzione. Conflitto interetnico.Tema 1: Modelli e tecniche di facilitazione e promozione dell’inclusione in contest comunitari