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Museo di Tolmin

Date post: 25-Mar-2016
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Il Museo di Tolmin, ospitato dall'ex maniero Coronini nel centro di Tolmin, conserva il ricco patrimonio culturale dell'Isontino.
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TOLMINSKI MUZEJ Mestni trg 4 SI-5220 Tolmin Tel.: +386 (0) 5 381 13 60 Fax.:+386 (0) 5 381 13 61 E-mail: [email protected] http://www.tol-muzej.si LA CASA DI CIRIL KOSMAČ PRESSO SLAP OB IDRIJCI Lo scrittore, traduttore e pubblicista Ciril Kosmač, nato a Slap ob Idrijci (1910 – 1980), uno dei sommi rappresentanti della letteratura slovena del XX secolo e stilista di spicco della prosa slovena del dopoguerra. La sua casa natale, in località Bukovca, ove egli visse sino al 1931, stata adibita a museo a ricordo del letterato. Al piano terra della modesta casa ad un piano, ove si trovano l’anticamera, la cucina, e due stanze tipiche delle abitazioni rurali, dette izba e kamra, viene rappresentato il modo di vita condotto dalla sua famiglia nel periodo prima della sua dipartita. Una collezione minore allestita negli ambienti al piano superiore testimonia la vita e la creatività di Ciril Kosmač. La casa rurale di Bukovca una delle stazioni del sentiero didattico dedicato a Cirl Kosmač, messo a punto dagli insegnanti e dagli alunni della Scuola elementare e media Dušan Munih, di Most na Soči, e che si snoda da Most na Soči alla fattoria in località Temnik. Ciril Kosmač e la sua casa sono inclusi nel vasto progetto internazionale Genius loci, con l’aiuto del quale sono state rinnovate ed aperte al pubblico le strutture legate ad importanti artisti europei, tra i quali si annoverano, oltre a Ciril Kosmač, gli spagnoli Federico García Lorca e Francisco Goya, il tedesco Friedrich Novalis e l’italiano Giotto di Bondone. Il percorso che conduce sino alla casa di Kosmač, sita sul pendio sinistro del fiume Idrijca, alquanto distante dalla strada principale, una strada bianca di circa due chilometri, percorribile in automobile, che inizia presso Slap ob Idrijci. Le chiavi per le visite individuali del museo sono reperibili presso la casa attigua, mentre per le visite organizzate necessaria la prenotazione. LA CASA NATALE DI SIMON GREGORČIČ A VRSNO Nel villaggio di Vrsno sotto il monte Krn ebbe i natali da una famiglia di contadini benestanti il sacerdote, poeta, traduttore e propagatore della coscienza nazionale Simon Gregorčič (1844 – 1906). Nella sua casa natale, esempio ottimamente conservato dell’architettura rurale di questo territorio, operante sin dal 1966 il museo a ricordo del poeta. Negli ambienti inferiori sono illustrate la vita e le consuetudini degli abitanti dei villaggi sottostanti il Krn nella seconda metà del XIX secolo, mentre al piano superiore allestita l’esposizione che narra della vita e dell’opera del poeta, del periodo e dell’ambiente in cui egli visse, nonché del marcante influsso che la sua opera ebbe sulle generazioni successive. Pochi sono i poeti sloveni che, come Gregorčič, furono applauditi e benvoluti già in vita ed ancor più dopo la morte, in particolare dalla popolazione della regione della Primorska. Le sue numerose poesie, musicate e tradotte in numerose lingue, divennero specie per la popolazione della Primorska, simboli del sentimento e dell’appartenenza nazionale. La sua poesia ebbe molti e favorevoli riscontri nei circoli letterari, di cui testimoniano numerosi articoli e diverse opere letterarie. Le chiavi per le visite individuali del museo sono reperibili presso la casa attigua, mentre per le visite organizzate necessaria la prenotazione. IL MUSEO ARCHEOLOGICO DI MOST NA SOČI L’esposizione archeologica permanente al piano terreno della nuova scuola elementare e media dell’abitato di Most na Soči illustra la storia della località e delle ricerche archeologiche, che sono in pieno svolgimento da oltre un secolo e mezzo. La collezione sottolinea l’importanza della cultura di Santa Lucia, che prende il nome dall’antica denominazione dell’abitato, quale centro economico e culturale di riferimento. L’architettura eccezionale dell’alta valle dell’Isonzo rappresentata dalle fondamenta conservate »in situ« di una casa hallstattiana (V.sec. a.C.), sulle quali stata ricostruita la struttura in legno. L’edificio che, in funzione della sua lunghezza, stato denominato »dolga hiša« (casa lunga), illustra parzialmente al visitatore l’ormai dimenticata architettura del villaggio protostorico, risalente all’età del ferro, che in alcuni tratti rispecchiava già gli albori dell’urbanizzazione. Le chiavi per le visite individuali del museo sono reperibili presso la segreteria della scuola, mentre per le visite organizzate necessaria la prenotazione. LE FONDAMENTA DELLA CASA ROMANA Non lontano dal Museo archeologico, nel mezzo di un nuovo quartiere residenziale, sono esposte al pubblico le fondamenta ristrutturate di una casa romana ad atrio, che testimoniano l’evoluta cultura architettonica e residenziale del periodo. La casa era ad un piano, costruita in pietra e ricoperta da tegole ed embrici. La novità romana era rappresentata dall’utilizzo della malta quale legante. L’edificio conservato, oltre agli ambienti usuali, disponeva pure di un sudarium, ambiente caldo con pavimento coibentato ed un loculo sottostante per accendere il fuoco. Accanto agli ambienti residenziali si estendeva un cortile coperto, o atrio, con un focolare esterno. Dagli scavi effettuati verso la fine del XIX secolo emerso che gli antichi abitanti della località conoscevano il sistema di riscaldamento centralizzato degli ambienti, denominato ipocausto. stran a prenovljena 27 6 2007.indd 1 10.10.2007 8:25:19
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Page 1: Museo di Tolmin

TOLMINSKI MUZEJMestni trg 4

SI-5220 Tolmin

Tel.: +386 (0) 5 381 13 60Fax.:+386 (0) 5 381 13 61E-mail: [email protected]://www.tol-muzej.si

LA CASA DI CIRIL KOSMAČ PRESSO SLAP OB IDRIJCI

Lo scrittore, traduttore e pubblicista Ciril Kosmač, nato a Slap ob Idrijci (1910 – 1980), uno dei sommi rappresentanti della letteratura slovena del XX secolo e stilista di spicco della prosa slovena del dopoguerra. La sua casa natale, in località Bukovca, ove egli visse sino al 1931, stata adibita a museo a ricordo del letterato. Al piano terra della modesta casa ad un piano, ove si trovano l’anticamera, la cucina, e due

stanze tipiche delle abitazioni rurali, dette izba e kamra, viene rappresentato il modo di vita condotto dalla sua famiglia nel periodo prima della sua dipartita. Una collezione minore allestita negli ambienti al piano superiore testimonia la vita e la creatività di Ciril Kosmač. La casa rurale di Bukovca una delle stazioni del sentiero didattico dedicato a Cirl Kosmač, messo a punto dagli insegnanti e dagli alunni della Scuola elementare e media Dušan Munih, di Most na Soči, e che si snoda da Most na Soči alla fattoria in località Temnik.Ciril Kosmač e la sua casa sono inclusi nel vasto progetto internazionale Genius loci, con l’aiuto del quale sono state rinnovate ed aperte al pubblico le strutture legate ad importanti artisti europei, tra i quali si annoverano, oltre a Ciril Kosmač, gli spagnoli Federico García Lorca e Francisco Goya, il tedesco Friedrich Novalis e l’italiano Giotto di Bondone.Il percorso che conduce sino alla casa di Kosmač, sita sul pendio sinistro del fiume Idrijca, alquanto distante dalla strada principale, una strada bianca di circa due chilometri, percorribile in automobile, che inizia presso Slap ob Idrijci. Le chiavi per le visite individuali del museo sono reperibili presso la casa attigua, mentre per le visite organizzate necessaria la prenotazione.

LA CASA NATALE DI SIMON GREGORČIČ A VRSNO

Nel villaggio di Vrsno sotto il monte Krn ebbe i natali da una famiglia di contadini benestanti il sacerdote, poeta, traduttore e propagatore della coscienza nazionale Simon Gregorčič (1844 – 1906). Nella sua casa natale, esempio ottimamente conservato dell’architettura rurale di questo territorio, operante sin dal 1966 il museo a ricordo del poeta. Negli ambienti inferiori sono illustrate la vita e le consuetudini degli abitanti dei villaggi sottostanti il Krn

nella seconda metà del XIX secolo, mentre al piano superiore allestita l’esposizione che narra della vita e dell’opera del

poeta, del periodo e dell’ambiente in cui egli visse, nonché del marcante influsso che la sua opera ebbe sulle generazioni successive. Pochi sono i poeti sloveni che, come Gregorčič, furono applauditi e benvoluti già in vita ed ancor più dopo la morte, in particolare dalla popolazione della regione della Primorska. Le sue numerose poesie, musicate e tradotte in numerose lingue, divennero specie per la popolazione della Primorska, simboli del sentimento e dell’appartenenza nazionale. La sua poesia ebbe molti e favorevoli riscontri nei circoli letterari, di cui testimoniano numerosi articoli e diverse opere letterarie.Le chiavi per le visite individuali del museo sono reperibili presso la casa attigua, mentre per le visite organizzate necessaria la prenotazione.

IL MUSEO ARCHEOLOGICO DI MOST NA SOČI

L’esposizione archeologica permanente al piano terreno della nuova scuola elementare e media dell’abitato di Most na Soči illustra la storia della località e delle ricerche archeologiche, che sono in pieno svolgimento da oltre un secolo e mezzo. La collezione sottolinea l’importanza della cultura di Santa Lucia, che prende il nome dall’antica denominazione dell’abitato, quale centro economico e culturale di riferimento. L’architettura eccezionale dell’alta valle dell’Isonzo rappresentata dalle fondamenta conservate »in situ« di una casa hallstattiana (V.sec.a.C.), sulle quali stata ricostruita la struttura in legno. L’edificio che, in funzione della sua lunghezza, stato denominato »dolga hiša« (casa lunga), illustra parzialmente al visitatore l’ormai dimenticata architettura del villaggio protostorico, risalente all’età del ferro, che in alcuni tratti rispecchiava già gli albori dell’urbanizzazione.

Le chiavi per le visite individuali del museo sono reperibili presso la segreteria della scuola, mentre per le visite organizzate necessaria la prenotazione.

LE FONDAMENTA DELLA CASA ROMANA

Non lontano dal Museo archeologico, nel mezzo di un nuovo quartiere residenziale, sono esposte al pubblico le fondamenta ristrutturate di una casa romana ad atrio, che testimoniano l’evoluta cultura architettonica e residenziale del periodo. La casa era ad un piano, costruita in pietra e ricoperta da tegole ed embrici. La novità romana era rappresentata dall’utilizzo della malta quale legante. L’edificio conservato, oltre agli ambienti usuali, disponeva pure di un sudarium, ambiente caldo con pavimento coibentato ed un loculo sottostante per accendere il fuoco. Accanto agli ambienti residenziali si estendeva un cortile coperto, o atrio, con un focolare esterno. Dagli scavi effettuati verso la fine del XIX secolo emerso che gli antichi abitanti della località conoscevano il sistema di riscaldamento centralizzato degli ambienti, denominato ipocausto.

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servi della gleba, ed in particolare la rivolta di Tolmin, presenta la cultura architettonica residenziale e degli arredi, nonché la vita di ogni giorno della popolazione nel passato, rimarcando la nascita dell’identità nazionale e gli eventi bellici che hanno sconvolto questo territorio.

nazionale e gli eventi bellici che hanno sconvolto questo territorio. CASA NATALE DI

SIMON GREGORČIČ

Famiglia GregorčičVrsno 275222 KOBARIDTel: 05 389 10 92Tel: 05 389 10 93

TOLMINSKI MUZEJMestni trg 4SI-5220 Tolmin

Tel.: +386 (0) 5 381 13 60Fax.:+386 (0) 5 381 13 61E-mail: [email protected]://www.tol-muzej.si

INFORMAZIONE

IL MUSEO DI TOLMIN

Il Museo di Tolmin ha sede nel castello Coronini nel centro di Tolmin, ove opera già da cinquant’anni. Il museo si occupa della ricerca, della raccolta e della conservazione del ricco patrimonio culturale dell’area che comprende l’alta valle dell’Isonzo, mentre dal punto di vista professionale abbraccia i campi dell’archeologia, dell’etnologia, della storia e della storia dell’arte. L’edificio che ospita il museo vanta degli ottimi ambienti espositivi ed il museo dispone di una biblioteca specializzata aperta al pubblico, mentre al piano terreno allestita una sala matrimoni, nella quale si svolgono saltuariamente anche varie manifestazioni culturali.

La collezione più vasta e ricca di oggetti quell’etnologica, composta prevalentemente da oggetti in legno, provenienti dalle tenute agricole del circondario. Il vasto fondo di bauli e scrigni in legno parte integrante della collezione. Gli oggetti più rari e di maggior valore appartengono invece alla collezione archeologica, che comprende numerosi reperti risalenti alla preistoria, all’epoca romana ed al primo medio Evo. Il museo effettua la raccolta sistematica delle opere degli autori locali del XX secolo. La collezione inerente la storia dell’arte integrata da opere figurative, rilievi e numerosi affreschi, che sono stati rimossi specie nelle zone più colpite dal terremoto del 1976. Oltre a ciò il museo conserva, un’interessante collezione dedicata al patrimonio storico, il cui oggetto più antico una spada appartenente agli

amministratori della giustizia nei villaggi, risalente agli inizi del XV secolo. Un numero considerevole di reperti risale inoltre alla prima ed alla seconda guerra mondiale. La collezione comprende anche numerosi documenti di varia natura. Nell’ambito del museo, oltre alle saltuarie mostre di opere figurative e di reperti storici, sono allestite due esposizioni permanenti. La prima dedicata all’archeologia ed illustra i primi insediamenti umani dell’alta valle dell’Isonzo, dalla preistoria all’inizio del medio Evo, con un accento particolare al sito archeologico del periodo della cultura di Santa Lucia, che si trova nel comprensorio dell’attuale abitato Most na Soči. La collezione storica ed etnologica conduce il visitatore attraverso un interessante itinerario che illustra il periodo delle rivolte dei

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