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n. 2 anno 2 - aprile/maggio/giugno 2011 n GALLewsIERA · un solo dato anagrafico) per intro - durre...

Date post: 15-Jul-2020
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L’Istituto G. Gaslini e l’Ospedale Galliera hanno atti- vato un nuovo modello di collaborazione interaziendale per ottimizzare l'assistenza al paziente - su specifiche patologie - in un'ottica di continuità assistenziale sul territorio. L'iniziativa prevede un'organizzazione "cen- trata sul paziente e sulla sua famiglia” in grado di of- frire un percorso fluido e senza interruzioni nel deli- cato passaggio dall’infanzia all’età adulta. La collaborazione, oggetto di un accordo quadro inizial- mente di durata triennale con decorrenza da aprile 2011, comprende i seguenti ambiti: neurochirurgia, in- fettivologia, odontoiatria, donna – bambino (Ostetri- cia/Neonatologia), genetica, maxillo facciale, endosco- pia digestiva, chirurgia pediatrica, cardiologia. Esempio della collaborazione a livello assistenziale e scientifico tra Gaslini e Galliera è la convenzione tra le U.O. di Neurochirurgia, dirette rispettivamente da Armando Cama e Paolo Severi, finalizzata alla presa in carico di pazienti con idrocefalo, spina bifida, neuro- oncologia (con possibilità di estensione ad ulteriori pa- tologie da identificare). Le due unità operative lavore- ranno insieme per la messa a punto di protocolli condivisi sia a livello diagnostico/terapeutico sia per quanto riguarda il follow up di valutazione dei risultati e dei possibili late “effect”. La collaborazione sinergica tra le eccellenze dei due reparti favorirà anche il co in - vol gimento diretto di altri specialisti della patologia spinale (fisiatri, urologi ed ortopedici) e l’organizza- zione congiunta di corsi di formazione e di aggiorna- mento sulle patologie comprese nel progetto collabo- rativo. Presso l’ospedale Galliera, inoltre, sarà istituito un ambulatorio dedicato. GALLIERA news E.O. Ospedali Galliera Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione (D.P.C.M. 14/7/1995) Verso il nuovo Galliera di Adriano Lagostena Direttore Generale Il 10 e 11 giugno scorso, presso l'Auditorium di Palazzo Rosso, si è svolta la 1^ Conven- tion dell'Ospedale Galliera. Le due intense giornate di lavoro, hanno rappresentato un punto fermo in cui i vari soggetti attori del si- stema aziendale, inseriti in una predefinita cornice (la fragilità, il Clinical Cancer Cen- ter, le vasculopatie e le demenze) hanno svi- luppato rilevanti relazioni da cui sono emerse significative indicazioni per progredire nella progettazione del nuovo ospedale. L'evento è stato essenziale per completare, con le re- lative risposte, i tre quesiti chiave che mano a mano hanno reso e rendono la rotta intra- presa da tutti noi sempre più nitida e ricca di particolari. Partendo dal presupposto che per rispondere alle prime due domande “Come sarà strutturalmente il nuovo ospe- dale?” e “Come sarà organizzato?” abbiamo già lungamente lavorato - da una parte con tutti i passaggi che hanno portato alla realiz- zazione del progetto, elaborato dall'archi- star Albert De Pineda, dall'altra con due anni di inteso lavoro e di incrementi progressivi che hanno concretizzato quella che dal prin- cipio era un'idea e cioè l'Ospedale organiz- zato per livelli di intensità di cura - è proprio dalla Convention che mi aspettavo emer- gessero indicazioni chiare e puntuali per ri- spondere alla terza domanda “Ma quali atti- vità si faranno nel nuovo ospedale?”. E così è stato. Dato per scontato (anche se ciò me- riterà un approfondito studio) che avremo un ospedale per le persone "sane" o meglio per quelle in buona salute: Medicina Preven- tiva/Proattiva e Medicina Predittiva, l'atten- zione maggiore l'abbiamo posta a quelli che comunque appaiono i settori di sviluppo più rilevanti e dal punto visto sanitario e scien- tifico e dal punto di vista socio-familiare. Segue a pagina 2 Partnership Gaslini-Galliera continuità assistenziale dall'infanzia all'età adulta GALLIERA news News Nuovo Galliera Continua l’iter procedurale relativo al progetto preliminare per la realizzazione del Nuovo Ospedale Galliera: il 6 luglio u.s. il progetto è stato presentato alla Commissione Urbanistica del Comune di Genova e il 7 luglio la Giunta comunale - per quanto di competenza - lo ha approvato. SOMMARIO: Partnership Gaslini-Galliera | Verso il nuovo Galliera | L’Ospedale del futuro | Siglato accordo nazionale sui costi standard | La dematerializzazione dei documenti clinici | Le interviste del Coordi- natore Scientifico... Francesco Corrado | Speciale emoglobinopatie | Delegazione cinese in visita | Il cordone ombelicale può salvare una vita | La riflessione spirituale | La rosa della Duchessa | Professione Infermieri: trenta nuovi laureati | Personale news | Dicono di noi... n. 2 anno 2 - aprile/maggio/giugno 2011 Galliera News - Pubblicazione trimestrale di informazione sanitaria e aziendale dell’E.O. Ospedali Galliera di Genova Proprietario ed Editore: E.O Ospedali Galliera Mura delle Cappuccine, 14 - 16128 Genova Tel. 010 56321 - www.galliera.it Direttore responsabile: Elisa Nerva Comitato di redazione: Adriano Lagostena, Luciano Grasso, Roberto Tramalloni, Gian Massimo Gazzaniga, Marco Esposto, Elisa Nerva Progetto grafico: Barbara Colasanto Fotografie: Domenico Carratta, Alessandro Paltrinieri Stampa: Essegraph - Genova Autorizzazione del Tribunale di Genova n.3/2010 del 2/2/2010 Il Consiglio di Amministrazione del- l'Ospedale Galliera, nell'ambito del- la seduta del 10 giugno 2011, ha nominato l’Ing. Lorenzo Serra quale nuovo consigliere di amministrazio- ne dell'Ente.
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L’Istituto G. Gaslini e l’Ospedale Galliera hanno atti-vato un nuovo modello di collaborazione interaziendaleper ottimizzare l'assistenza al paziente - su specifichepatologie - in un'ottica di continuità assistenziale sulterritorio. L'iniziativa prevede un'organizzazione "cen-trata sul paziente e sulla sua famiglia” in grado di of-frire un percorso fluido e senza interruzioni nel deli-cato passaggio dall’infanzia all’età adulta. Lacollaborazione, oggetto di un accordo quadro inizial-mente di durata triennale con decorrenza da aprile2011, comprende i seguenti ambiti: neurochirurgia, in-fettivologia, odontoiatria, donna – bambino (Ostetri-cia/Neonatologia), genetica, maxillo facciale, endosco-pia digestiva, chirurgia pediatrica, cardiologia.Esempio della collaborazione a livello assistenziale escientifico tra Gaslini e Galliera è la convenzione tra

le U.O. di Neurochirurgia, dirette rispettivamente daArmando Cama e Paolo Severi, finalizzata alla presain carico di pazienti con idrocefalo, spina bifida, neuro-oncologia (con possibilità di estensione ad ulteriori pa-tologie da identificare). Le due unità operative lavore-ranno insieme per la messa a punto di protocollicondivisi sia a livello diagnostico/terapeutico sia perquanto riguarda il follow up di valutazione dei risultatie dei possibili late “effect”. La collaborazione sinergicatra le eccellenze dei due reparti favorirà anche il co in -vol gimento diretto di altri specialisti della patologiaspinale (fisiatri, urologi ed ortopedici) e l’organizza-zione congiunta di corsi di formazione e di aggiorna-mento sulle patologie comprese nel progetto collabo-rativo. Presso l’ospedale Galliera, inoltre, sarà istituitoun ambulatorio dedicato.

GALLIERAnewsE.O. Ospedali GallieraOspedale di rilievo nazionale

e di alta specializzazione(D.P.C.M. 14/7/1995)

Verso il nuovoGalliera

di Adriano LagostenaDirettore Generale

Il 10 e 11 giugno scorso, presso l'Auditoriumdi Palazzo Rosso, si è svolta la 1^ Conven-tion dell'Ospedale Galliera. Le due intensegiornate di lavoro, hanno rappresentato unpunto fermo in cui i vari soggetti attori del si-stema aziendale, inseriti in una predefinitacornice (la fragilità, il Clinical Cancer Cen-ter, le vasculopatie e le demenze) hanno svi-luppato rilevanti relazioni da cui sono emersesignificative indicazioni per progredire nellaprogettazione del nuovo ospedale. L'eventoè stato essenziale per completare, con le re-lative risposte, i tre quesiti chiave che manoa mano hanno reso e rendono la rotta intra-presa da tutti noi sempre più nitida e ricca diparticolari. Partendo dal presupposto cheper rispondere alle prime due domande“Come sarà strutturalmente il nuovo ospe-dale?” e “Come sarà organizzato?” abbiamogià lungamente lavorato - da una parte contutti i passaggi che hanno portato alla realiz-zazione del progetto, elaborato dall'archi-star Albert De Pineda, dall'altra con due annidi inteso lavoro e di incrementi progressiviche hanno concretizzato quella che dal prin-cipio era un'idea e cioè l'Ospedale organiz-zato per livelli di intensità di cura - è propriodalla Convention che mi aspettavo emer-gessero indicazioni chiare e puntuali per ri-spondere alla terza domanda “Ma quali atti-vità si faranno nel nuovo ospedale?”. E cosìè stato. Dato per scontato (anche se ciò me-riterà un approfondito studio) che avremo unospedale per le persone "sane" o meglio perquelle in buona salute: Medicina Preven-tiva/Proattiva e Medicina Predittiva, l'atten-zione maggiore l'abbiamo posta a quelli checomunque appaiono i settori di sviluppo piùrilevanti e dal punto visto sanitario e scien-tifico e dal punto di vista socio-familiare.

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Partnership Gaslini-Galliera continuità assistenzialedall'infanzia all'età adulta

GALLIERAnews

News Nuovo Galliera Continua l’iter proceduralerelativo al progetto preliminare per la realizzazione delNuovo Ospedale Galliera: il 6 luglio u.s. il progetto èstato presentato alla Commissione Urbanistica delComune di Genova e il 7 luglio la Giunta comunale -per quanto di competenza - lo ha approvato.

SOMMARIO: Partnership Gaslini-Galliera | Verso il nuovo Galliera |L’Ospedale del futuro | Siglato accordo nazionale sui costi standard |La dematerializzazione dei documenti clinici | Le interviste del Coordi-natore Scientifico... Francesco Corrado | Speciale emoglobinopatie |Delegazione cinese in visita | Il cordone ombelicale può salvare unavita | La riflessione spirituale | La rosa della Duchessa | ProfessioneInfermieri: trenta nuovi laureati | Personale news | Dicono di noi...

n. 2 anno 2 - aprile/maggio/giugno 2011Galliera News - Pubblicazione trimestrale di informazione sanitaria e aziendaledell’E.O. Ospedali Galliera di GenovaProprietario ed Editore: E.O Ospedali GallieraMura delle Cappuccine, 14 - 16128 GenovaTel. 010 56321 - www.galliera.itDirettore responsabile: Elisa NervaComitato di redazione: Adriano Lagostena, Luciano Grasso, Roberto Tramalloni, Gian Massimo Gazzaniga, Marco Esposto, Elisa NervaProgetto grafico: Barbara ColasantoFotografie: Domenico Carratta, Alessandro PaltrinieriStampa: Essegraph - GenovaAutorizzazione del Tribunale di Genova n.3/2010 del 2/2/2010

Il Consiglio di Amministrazione del-l'Ospedale Galliera, nell'ambito del-la seduta del 10 giugno 2011, hanominato l’Ing. Lorenzo Serra qualenuovo consigliere di amministrazio-ne dell'Ente.

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GALLIERAnews2

phOtOGALLERy CONvENtION 2011

Nuovo Ospedale Galliera: Render ingresso principale

1. Apertura lavori della convention2. SER il Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente dell'Ente, con ilPrefetto Giuseppe Romano, Vice Presidente

3. Tavola Rotonda sul Paziente fragile4. Un'istantanea dell'evento5. Il Direttore Generale consegna al Sindaco Marta Vincenzi lamedaglia del Bicentenario della nascita della Duchessa

6. Tavola rotonda sulle patologie croniche, con l’intervento di MarioPappagallo, giornalista scientifico del Corriere della Sera

7. Tavola rotonda sul Clinical Cancer Center

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È certo che il modello del nuovo Si-stema Sanitario sarà permeato dallanecessità di integrare a tutti i livelli(legislativo, programmatorio, opera-tivo) il mondo sanità con quello delsociale, ma che per far questo si dovràripristinare un nuovo modello di inter-calazione tra struttura (medici - infer-mieri - operatori tutti) e paziente, omeglio famiglia del paziente. Avremocioè un modello integrato che tende asoddisfare le esigenze socio -sanitariedelle persone inserite però in un con-testo familiare. In tale ambito sonostate individuate le principali linee diindirizzo dell'ospedale che, svilup-pando temi specifici come cancro, va-sculopatie arteriose e demenze, hannoenucleato un focus sulla fragilità. Puressendo ormai provato e consolidatol'invecchiamento di tutta la popola-zione e di conseguenza anche diquella ospedaliera, intesa sia comepazienti ma anche come operatori, ab-biamo voluto abbandonare il concettodi anzianità (elemento rapportato adun solo dato anagrafico) per intro-durre il concetto di fragilità, che in-vece investe la sfera non solo anagra-fica ma anche quella familiare, socialee lavorativa di ogni persona.I prossimi mesi ci vedranno particolar-mente impegnati a tradurre le propostedi giugno in progetti per poi definire ivari "Business Plan" e quindi valutareanche la capienza economica del pro-getto, insomma quello che ingegneri earchitetti chiamerebbero studio di fat-tibilità/preliminare.Chiudo questo mio, con un arrivederci aiprossimi numeri, augurandomi “buonafortuna”. �

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CONvENtION 2011

Una Convention per progettare i futuri piani di curae assistenza per la salute dei genovesi e non solo,per mettere in campo tutte le potenzialità presen-ti all’interno dell’Ospedale, per sviluppare strate-gie in grado di supportare i grandi cambiamentifuturi sia in termini demografici che epidemiolo-gici. Un momento di grande significato per la co-munità del Galliera finalizzata a garantire a tuttigli operatori l'opportunità di partecipare attivamen-te alla progettazione dei contenuti, che saranno alcentro dell'attività del nuovo ospedale, in rete conle altre realtà presenti sul territorio.Ed proprio questo che è accaduto il 10 e l'11 giu-gno a Palazzo Rosso, sede prestigiosa e, per il Gal-liera, anche significativa. Tra queste mura il 5 apri-le 1811 vide la luce la Fondatrice dell'Ente, Ma-ria Brignole Sale De Ferrari, colei che volle do-nare alla Città un Ospedale in grado di anticipa-re una concezione moderna di Sanità come servi-zio pubblico e diritto di tutti. E adesso, come al-lora, un fil rouge continua a legare la logica del-

le azioni portate avanti oltre 123 anni fa. “Il nuo-vo Galliera - ha affermato in apertura del Con-vegno il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivesco-vo di Genova e Presidente dell'Ente- nasce non davelleità, ma da un imperio interiore e ideale chesi rifà al primo sogno e alla prima idealità dellaFondatrice, la Duchessa di Galliera, che vogliamocontinui a vivere nella maniera e nei modi più con-soni. Questo incontro – ha continuato Sua Emi-nenza- tra Galliera, Città, Provincia e Regione èimportante e si svolge in un clima di fiducia e diincoraggiamento reciproco perchè tutti vogliamoservire il meglio del bene comune della gente più

debole e bisognosa”. Il porporato ha poi ringra-ziato “tutto lo staff del Galliera perchè ha volu-to, con convinzione e passione, questo momentodi incontro e apertura con la città e le istituzioni,un momento importante per noi e per il tessuto so-ciale nel quale prospettiamo e sogniamo una nuo-va realtà nell'assoluta continuità di ispirazione del-la Duchessa di Galliera che, con intuizione e so-lidarietà evangelica ed umana, ha voluto, per i ma-lati più bisognosi ciò che di meglio vi potesse es-sere in quel momento storico”. All'intervento diapertura del Cardinale Bagnasco, sono seguiti i sa-luti delle Autorità (vedi foto), l'introduzione delDirettore Generale, Adriano Lagostena, e le duerelazioni dei responsabili scientifici dell'evento suMedicina preventiva a cura di Roberto Tramal-loni, Direttore Sanitario, e Medicina Predittiva diGian Massimo Gazzaniga, Coordinatore Scienti-fico del Galliera. Un programma fitto di interven-ti che dopo la fase iniziale è stato scandito da tretavole rotonde alle quali hanno partecipato attiva-mente i professionisti dell’Ente. Al centro dell’at-tenzione: il paziente fragile e il contributo di Ro-berto Bernabei, Direttore del Dipartimento diScienze Gerontologiche, Geriatriche e Fisiatrichedel Policlinico “A. Gemelli” di Roma; il ClinicalCancer Center con l’intervento di Dino Amado-ri, Direttore scientifico romagnolo per lo studioe la cura dei Tumori di Meldola (FC); il pazienteaffetto da patologie croniche-degenerative, sessio-ne coordinata da Patrizio Odetti Direttore della Cat-tedra di Gerontologia dell'Università di Genova.I temi sui quali si sono concentrati gli operatoridel Galliera sono il frutto di un’importante attivi-tà svolto negli scorsi mesi da gruppi di lavoro in-terni sulla base delle 68 proposte presentate dal-le diverse strutture dell’Ente. Terminata la Con-vention i gruppi sono nuovamente attivi per rea-lizzare una prima stesura ragionata degli esiti. Undocumento che in una fase successiva verrà pre-sentato per una valutazione scientifica a un boarddi esperti e specialisti. Lo scopo è quello di for-nire al Consiglio di Amministrazione un contribu-to per la realizzazione del prossimo piano strate-gico (2012-2014). �

S.E.R. il Cardinale Angelo Bagnasco inaugura la Convention. Al tavolo, insieme a Sua Eminenza, il Direttore Generale AdrianoLagostena, il Direttore Sanitario Roberto Tramalloni e il Coordinatore Scientifico Gian Massimo Gazzaniga

L’Ospedale del futuro

Sindaco di Genova Marta Vincenzi

“è motivo di orgoglio che il progettostia andando avanti nei tempi e modi con-cordati „

Assessore alla Salute Claudio Montaldo

“Grazie a questo incontro pubblico sipuò parlare alla città del lavoro preziosis-simo di tanti professionisti e dei granditemi legati alla sanità „

Presidente della Provincia Alessandro Repetto

“Lo slancio della Duchessa può vivereora di un nuovo impulso e di una nuovaprospettiva „

Il nuovo Galliera nasce non da velleità, mada un imperio interiore e ideale che si rifàal primo sogno e alla prima idealità dellaFondatrice

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Il 15 aprile scorso a Bolzano, in occasionedell’assemblea annuale del comitato diret-tivo, il NISan, primo Network Italiano Sani-tario per la condivisione dei costi standard, eFedersanità - ANCI hanno sottoscritto unaccordo triennale, che prevede la diffusionedel metodo utilizzato e perfezionato in que-sti anni dal network, ai 166 soci di Federsa-nità. L’intesa ha infatti come obiettivo quellodi promuovere nel circuito delle aziende sa-nitarie affiliate alla Federazione, aziendeospedaliere e AUSL, una nuova cultura del-l’efficacia e dell’efficienza attraverso un si-stema già validato sul campo da 15 aziendesanitarie che si sono messe in rete per elabo-rare, gestire e soprattutto condividere i costistandard delle attività sanitarie.Hanno firmato l’accordo il Presidente diFedersanità, Angelo Lino Del Favero e ilCoordinatore del NISan Adriano Lagostena,Direttore Generale del Galliera, alla pre-senza dei soci fondatori del Network Dome-nico Crupi, Direttore Generale dell’IRCCSCasa Sollievo della Sofferenza di S. Gio-vanni Rotondo, e Adriano Marcolongo Di-rettore Generale dell’Azienda Ussl 18 diRovigo. In qualità di componenti del Net-work erano presenti anche Graziana Aguzziin rappresentanza dell’Azienda U.L.S.S. 21di Legnago (VR), Magda Cavallucci in rap-presentanza della Provincia Autonoma diBolzano e Alberto Pasdera coordinatorescientifico del NISan. “Il passaggio dai costi storici ai costi stan-dard, già in atto, comporterà un salto diqualità per l’intero sistema, in termini diun più corretto modello di allocazionedelle risorse e introdurrà il principio delbenchmarking come stimolo a migliorare

qualità ed efficienza del sistema. Pertantola firma con il NISan per noi significaun’ulteriore opportunità e un impegno apromuovere e sviluppare dei costi stan-dard che partono delle concrete esperienzeaziendali e fissano dei modelli di riferi-mento per le best practice” ha affermatonell’occasione Angelo Lino Del Favero.Il NISan si costituisce nell’aprile 2009come rete finalizzata allo scambio di infor-mazioni relative ai costi standard delle at-tività sanitarie, oggi conta 16 componenti.L’accordo consentirà di fornire un cam-pione sempre più rappresentativo del Si-stema Sanitario Nazionale e quindi di svi-luppare nuove metodiche non solo limitateal mondo ospedaliero ma anche con il di-retto coinvolgimento dei servizi socio-sa-nitari territoriali. I soci NISan gestiscono in condivisione irisultati relativi all’elaborazione dei costistandard delle attività sanitarie svolte daciascuno, secondo uno strumento tecnicoomogeneo di elaborazione dei costi (CSO,Controllo Strategico Ospedaliero) basatosul metodo di analisi ABC (Activity BasedCosting). Il metodo consente a ogniazienda di determinare attraverso i costieffettivi di ogni singola prestazione un co-sto standard con cui confrontarsi ed elabo-rare delle strategie di miglioramento con ilrecupero di efficienza. Le linee guida dell’attività 2011/2012 pre-vedono il mantenimento dell’attenzionesui costi standard relativi ai ricoveri ospe-dalieri con uno sviluppo verso le attivitàambulatoriali ed extra ospedaliere e il con-seguente indirizzo che porterà all’adozionedel modello HRGS acronimo di HealthcareResource Group System: modello, utiliz-zato da più di vent’anni in Canada e da ol-tre 5 in Gran Bretagna, che prevede l’appli-cazione dei DRG in modo estensivo, nonsolo più quindi limitati all’attività di rico-vero ospedaliero ma anche a quella ambu-latoriale ed extra ospedaliera. Inoltre si èdeciso di allargare i costi standard dellefun zioni amministrative, poli di riferimentoper l’inizio dell’attività l’Ospedale Gal-liera e quello di Padova. In evidenza nell’accordo di Bolzano anchela realizzazione di specifiche iniziativeformative e di comunicazione dedicate el’ampliamento dell’attuale sito NISan aportale, con accesso riservato, tramite pas-sword, ai dati condivisi dei costi standard.Il primo appuntamento della nuova par-tnership Federsanità – Nisan sarà a Romail 30 settembre dove si svolgerà il conve-gno “Costi Standard: dalla teoria alla spe-rimentazione”. �

pOLItICA SANItARIA

FEDERSANITÀ - NISAN

Siglato accordonazionale suicosti standard

Nasce a Genova la prima organizzazione scientifica finaliz-zata alla diffusione delle tecniche “Lean” in sanità. Si trattadella S.A.L.T.H., acronimo di Scientific Association forLean Training in Healthcare, l’unica realtà nazionale che hacome obiettivo la diffusione della cultura Lean nelle struttu-re sanitarie. “Attraverso l’applicazione dei principi lean –spiega Adriano Marcolongo, Presidente della nuova SocietàScientifica e Direttore Generale della ULSS 18 di Rovigo –si individuano le dispersioni di risorse ed energia delle sin-gole attività, questo consente di individuare gli sprechi, cheper definizione non portano alcun valore al paziente, e diricostruire percorsi consapevoli, snelli efficaci ed efficienti”.La firma sui documenti che decretano la nascita della neo-nata società sono stati apposti lo scorso aprile - dai dieci socifondatori: Adriano Lagostena, Direttore Generale dell’Ospe-dale Galliera di Genova; Francesco Nicosia, Direttore dellaSC Anestesia e Rianimazione e del Blocco Operatorio Cen-trale del Galliera; Domenico Crupi, Direttore GeneraleOspedale Casa di Sollievo e Sofferenza S. Giovanni Roton-do (FG); Leonardo La Pietra, Direttore Sanitario IEO e Pre-sidente della Società Italiana Medici Manager; MaurizioMauri, Direttore Generale Fondazione CERBA di Milano;Daniela Carraro, Direttore Generale ULSS Legnago 21(VR); Francesco Nesci, Presidente Health Care Manage-ment - Osservatorio Nazionale sulle soluzioni e le innova-zioni organizzative nella Sanità italiana; Carlo Magni,Responsabile Area Sanità JMAC Europe; Alberto Pasdera,docente e consulente di management sanitario. La SALTH sirivolge a operatori e responsabili della qualità, operatori eresponsabili della coordinazione infermieristica, direttori distruttura, direttori di dipartimento e direttori sanitari, chefavoriscono il miglioramento delle linee di attività orizzon-tali che attraversano tutto l’Ospedale. Il paziente, con il suoviaggio attraverso la struttura, è il protagonista.

Tecniche lean in SanitàNasce a Genova la primasocietà scientifica

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GALLIERAnews 5

SANItà ELEttRONICA

La dematerializzazione dei documenti cli-nici dopo una prima fase di introduzione inalcuni ambiti aziendali sta rapidamente per-correndo il proprio ciclo di vita, portandosiin una decisa fase di sviluppo. Come rilevatonella ricerca condotta dall’Osservatorio“ICT in Sanità” del Politecnico di Milano lacrescita negli investimenti legati a questoambito è significativa (pari a due zeri) conparticolare riferimento agli investimenti pia-nificati per le soluzioni di ConservazioneSostitutiva. Lo sviluppo delle tecnologie in-formatiche e la loro progressiva diffusionenel tessuto aziendale, in qualunque settoreeconomico queste operino, ha forzato le im-prese a considerare gli effetti conseguentialla gestione dei “documenti informatici”che si differenzia significativamente dal tra-dizionale approccio seguito con il docu-mento cartaceo nelle diverse fasi di produ-zione, sottoscrizione, trasmissione earchiviazione. Contemporaneamente in ambito organizza-tivo è diventato di patrimonio comune iltermine “Dematerializzazione”, inteso comela “tendenza alla sostituzione della docu-mentazione solitamente cartacea in favoredel documento informatico”. La Ricerca so-pra citata evidenzia come l’impatto di que-sto ambito di innovazione sia rilevante anchenel settore sanitario, che vede una progres-

siva crescita degli investimenti ICT legatialla dematerializzazione dei documenti sa-nitari, e specificamente quelli legati alle so-luzioni per la Conservazione Sostitutiva,che presentano nei prossimi tre anni un ele-vato trend di crescita (112%). A fronte di investimenti negli ultimi tre annilimitati (inferiori a 50.000 € nel 70% deicasi), l’evoluzione prevista mostra un cre-scente numero di strutture sanitarie che fa-ranno, nei prossimi tre anni, investimentisu sistemi per la Conservazione Sostitutiva;si passa, infatti, da una percentuale del 39%

di aziende che negli anni precedenti nonavevano fatto investimenti in tale area aduna percentuale del 5%. Contemporanea-mente cresce anche l’investimento medio ef-fettuato: gli investimenti superiori ai100.000 euro passano dal 10% al 29%. Nonostante questa crescita di investimenti,in generale emerge che le Direzione Strate-giche delle Aziende Sanitarie consideranoancora il processo di materializzazione come

un ambito problematico, con una rilevanza inferiore alla gran parte de-gli altri ambiti d’innovazione. Se da un lato sono evidenti i benefici di queste soluzioni ICT in terminidi efficienza – in particolare per quanto riguarda la riduzione dei costidelle risorse fisiche (archivi, documenti, ecc.), delle inefficienze dei pro-cessi interni che non impattano sul paziente (ad esempio la migliore ac-curatezza e la completezza nella gestione dei dati) e sulla semplificazionedei processi – ancora non si può dire lo stesso per quanto concerne be-nefici più legati all’efficacia delle prestazioni e alla qualità percepita daicittadini. A prescindere dalle considerazioni possibili, analizzando i datiquantitativi emersi dalla Ricerca, resta indubbio il fatto che la gestioneelettronica dei flussi documentali scambiati all’interno e all’esterno dellestrutture sanitarie appaia, agli occhi di tutti gli attori coinvolti nei pro-cessi decisionali legati all’ICT in questo settore, come uno dei momenticentrali nel processo di cambiamento della Sanità. La corretta impostazione di tutti gli aspetti organizzativi e tecnico-giu-ridici indotti dalla dematerializzazione risulta, inoltre, prerequisito es-senziale per lo sviluppo di molteplici ambiti ICT oggi al centro dell’at-tenzione, come la Cartella Clinica Elettronica,il Fascicolo Sanitario Elettronico, i referti on-line, i certificati medici digitali. Questo approc-cio è stato uno degli elementi di successo delleesperienze effettuate dall’Ospedale Gallierache, proprio in virtù di questo, ha conseguitol’ambito premio “Innovazione ICT in Sanità”promosso dall’Osservatorio nella sezione “De-materializzazione”. �

Claudio Vella Responsabile Scientifico dell’Osservatorio ICT

in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano

La dematerializzazione dei documenti clinici

punto di partenza fondamentale perfare innovazione ICT in Sanità“

Due anni di premi nel settore dell’e-health

Ancora premi ericonoscimenti per ilSIET, diretto da CarloBerutti (nella foto 2). Amaggio la struttura siaggiudica il “PremioInnovazione 2011dell'Osservatorio Ict inSanità” del Politecnico diMilano nella categoria“Dematerializzazione deidocumenti e revisione deiprocessi” (nella foto 1ritira il premio MarcoEsposto, DirettoreDipartimento di StaffDirezione Generale);mentre nel mese di giugnoa Rimini vince insiemeall'IBMDR, diretto daNicoletta Sacchi, ilpremio E-GOV con unprogetto per ladematerializzazione delladocumentazione fra icentri trapianto italiani e ilregistro nazionale deidonatori di midollo osseo.

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6GALLIERAnews

COORdINAMENtO SCIENtIFICO

Francesco CorradoFrancesco Corrado mi accoglie con un grande sorrisonella sua prestigiosa sede al Center Gildo Pasteur diMontecarlo. La mia visita è dettata, oltre che dal pia-cere dell’incontro, da un preciso dovere di riconoscen-za. Corrado è entrato nell’autorevole mondo degliSponsors dei nostri progetti di ricerca. Sorge spontaneadunque la prima domanda.Quali sono le motivazioni che l'hanno spinta ad aiu-tare la ricerca?“Ho sempre rivolto un'attenzione ammirata ai progressidella ricerca e sono un lettore attento delle pagine deiquotidiani dedicate alla medicina, per cui è stato un veropiacere poter portare il mio aiuto ai vostri giovani ricer-catori che potranno raggiungere importanti traguardi”.Dottor Corrado, questo lusso di gran classe che ci cir-conda mi fa ricordare la sua prestigiosa posizione nelmondo dello shipping e, mi permetta l'azzardo, si puòaffermare che il suo coinvolgimento è stato indirizzatoe poi facilitato dall'indiscutibile imprinting famigliare?“L’imprinting sicuramente l’ho ricevuto dal nonno cheè stato una leggenda vivente per i suoi tempi, grandis-simo armatore al quale Genova ha recentemente dedi-cato la terrazza “Andrea Corrado” di Corso Magenta.Ho sempre sentito una grande ammirazione per il nonno

e il mio più grande desiderio era poter seguire la stradada lui tracciata con l'inconfessabile aspirazione di poter-lo emulare”.Alla morte di suo padre lei godeva di una posizioneeconomica di assoluto rilievo, che cosa l'ha spinta adentrare con determinazione quasi feroce nel mondodello shipping?“L’attività imprenditoriale di famiglia si interrompecon mio padre e la sua morte mi sorprende ‘giovinsignore’ con due strade spalancate davanti: o ada-giarmi e lasciarmi cullare dal lusso monegasco oseguire l'imprinting di famiglia che sentivo semprepiù dentro di me. Non ho avuto dubbi, i miei genimi hanno tracciato la strada, mi hanno spinto verso ilmare e con grande impegno e tanti sacrifici ho rian-nodato il filo di continuità con lo shipping interrottoper un breve periodo. E così ho dedicato la mia vitaall’attività che mi coinvolgeva e verso la quale misentivo attirato in modo totale. Questo è ciò che piùsentivo mio e che ha dato prestigio e gloria al miograndissimo nonno. Ho portato la mia compagnia nelnovero delle più importanti compagnie private conpieno diritto e merito”. �

Prof. Gian Massimo Gazzaniga

Il data manager Gli studi clinici sono sempre più presenti nella pratica clinica ed è anchein base ai loro risultati che vengono definite le linee guida assistenziali.Le sperimentazioni cliniche, pertanto, devono essere progettate e con-dotte in modo da garantire l'aderenza alle GCP (Good Clinical Practice)e ai principi etici contenuti nella legislazione che regola le sperimenta-zioni cliniche sull'uomo. La gestione e conduzione di un trial clinico,quindi, non è più affidata al singolo sperimentatore ma a un team in cuiconvergono diverse competenze. Di questo team fa parte il data mana-ger che si occupa di curare gli aspetti gestionali e organizzativi di unasperimentazione clinica nel suo complesso, garantendo gli elevati stan-dard qualitativi richiesti. �

Le interviste del Coordinatore Scientifico

Il piccolo dizionario scientifico

Nasce a Genova nel 1945, si laurea a pie-ni voti in Economia all'Università di Geno-va nel 1970. Alla morte del padre inizia exnovo l'attività armatoriale interrotta dallafamiglia dopo la scomparsa del caposti-pite, il Cavaliere del Lavoro Andrea Cor-rado e acquista una piccola nave di 3.700tonnellate di portata lorda cui dà il nomedi “First Flight” (nome suggerito dalla so-rella Ines che all'inizio partecipa all'impre-sa ). Per divergenze con i sindacati italia-ni trasferisce l'attività a Montecarlo dovedopo 30 anni di lavoro dà un contributo im-portante alla creazione di una flotta mo-derna che con due nuove acquisizioni, chediverranno operative rispettivamente ne-gli anni 2012 e 2013, raggiungerà la rag-guardevole cifra di oltre 700.000 tonnel-late di portata lorda, equivalente a duecen-to volte l'investimento iniziale.

IMPACT FACTORCOME SI CALCOLA?DOVE REPERIRE INFORMAZIONIE AGGIORNAMENTI?

Una proteina dei polmoni predice morbilità e mortalità cardiovasolare Una proteina prodotta dal polmone, chiamata SP-D, surfactant pro-tein-D, può essere considerata un nuovo marcatore della mortalitàassociata a malattie cardiovascolari. Ne ha dato notizia l'EuropeanHeart Journal in uno studio in cui i ricercatori coordinati da Don Sindell'University of British Columbia (Vancouver, Canada) hannorilevato che nei pazienti affetti da patologie all'apparato cardiocir-colatorio in cui sono riscontrabili i livelli ematici più elevati di SP-D la mortalità raggiunge il 45%. Ciò corrisponde a un esito fataledella malattia 4,4 volte maggiore rispetto ai casi in cui SP-D è pre-sente nel sangue a concentrazioni più basse. �

Ricerca News

L’Impact factor (IF) è il più diffuso indice adoggi utilizzato per valutare la produttivitàscientifica di un ricercatore. Anche la norma-tiva italiana (DM del 28 luglio 2009, art. 3comma 4) considera l’IF come uno dei para-metri per la valutazione dei titoli presentati inconcorsi di ambito scientifico: fanno riferi-mento all'IF sia gli ospedali che l’università. Atitolo di esempio per la valutazione "obiettiva"dell'attività scientifica di un certo candidato siusa citare il calcolo dell’IF, posizioni di premi-nenza nel novero degli autori, continuità del-l’attività scientifica ed altro.L’IF si basa sul presupposto che il numero dicitazioni di articoli pubblicati su una datarivista scientifica è direttamente proporzio-nale alla sua diffusione, elemento che all’in-terno della comunità scientifica ne rappre-senta sostanzialmente la qualità e il presti-gio. Quindi più una rivista scientifica pub-blica articoli che vengono letti e citati e piùè considerata importante e di qualità. Ilvalore dell’IF viene ricavato ed aggiornatoannualmente a giugno dall’“Institute forScientific Information” (ISI).In pratica viene calcolato dividendo le cita-zioni ottenute, nell'anno di riferimento, dagliarticoli pubblicati sulla rivista per nei 2 anniprecedenti per il numero totale di articolipubblicati sulla stessa rivista nei 2 anni pre-cedenti. Esempio: una rivista con un IF2009pari ad 1 significa che, mediamente, ha otte-

nuto nel 2009, una citazione per ogni artico-lo pubblicato sulla rivista stessa nel biennioprecedente (2007-2008).Poiché le varie discipline hanno modalità dipubblicazione e di citazione diverse, è possibilela comparazione solo fra discipline affini, perrendere confrontabili le pubblicazioni tra diver-si settori di ricerca, effettuiamo la “normalizza-zione” dell’Impact Factor attribuendo a ciascu-na rivista un punteggio assoluto, secondo quan-to stabilito dal Ministero della Salute.I ricercatori del Galliera non hanno però biso-gno di riferirsi al sito del JCR per ottenere taleinformazione in quanto l’ufficio del Coordina-tore Scientifico mette a disposizione diretta-mente sul sito dell'Ente, nelle pagine interne,le tabelle aggiornate dell'Impact Factor delleriviste scientifiche, suddivise per disciplinamedica, allo scopo di facilitare il ricercatorenella scelta della rivista più idonea cui sotto-porre le proprie pubblicazioni.Un altro servizio messo a disposizione dal-l’Ufficio del Coordinatore è l’elenco aggior-nato di tutte le pubblicazioni scientifiche deiricercatori afferenti all’Ospedale, divise perstruttura di appartenenza e per anno di pub-blicazione (dal 2004 ad oggi), con la possibi-lità di collegamento diretto alla pagina webdi Pubmed, dove sarà possibile reperire altreinformazioni dettagliate sull’articolo stesso,fra cui l’abstract ed eventualmente l’articoloscientifico stesso in formato full-text. �

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GALLIERAnews 7

ENEL è nel cuoreÈ motivo di orgoglio e soddisfazione poter vederei risultati concreti raggiunti presso l’Ospedale Gal-liera grazie alla risonanza magnetica donata daEnel Cuore. La Onlus di Enel, nata nel 2004, fa dasempre del rapporto con il territorio e le comunità,sia in Italia sia all’estero, il proprio punto di forza;in questa ottica, aver contribuito all’azzeramentodelle liste di attesa per gli esami dei pazienti talas-semici in regione e aver addirittura permesso lanascita di un centro di attrazione regionale, chericeve pazienti da altri territori, risponde piena-mente alla nostra missione. L’iniziativa è nata dal-

l’incontro tra Enel Cuore, il Centro della Microci-temia del Galliera e l’Associazione Ligure talasse-mici nell’ambito del "Progetto Talassemia", cheabbiamo avviato nel 2005 dopo aver sviluppatouna analisi dettagliata dell'incidenza della patolo-gia in questione a livello nazionale e internaziona-le. Si tratta di un progetto in cui Enel Cuore credemolto, sostenuto con un contributo di un milione dieuro per la struttura genovese. Il Centro del Gallie-ra è stato individuato tra i sei centri di eccellenzacui destinare le attrezzature più efficaci. EnelCuore dedica un’attenzione particolare alla curadelle malattie rare come la talassemia. Per miglio-rare la vita di coloro che sono colpiti da questamalattia, la Onlus ha dotato, tra il 2006 e il 2009,anche i Centri specializzati di Cagliari e Ferrara dimodernissime risonanze magnetiche. Oggi stacontribuendo alla costruzione di un nuovo Padi-glione dedicato alla cura e alla diagnostica dellatalassemia nell’Ospedale Cervello di Palermo, alcui interno saranno ospitati un reparto di degenza,un laboratorio di ricerca e una casa-albergo per lefamiglie dei pazienti. Enel Cuore promuove interventi in partnership conaltre associazioni, organizzazioni non governative,istituzioni e con il mondo del volontariato; si trattadi iniziative che hanno un carattere tangibile, con-creto, misurabile e si inquadrano in aree specifichequali: l'assistenza sociale e socio-sanitaria, l’acco-

glienza dei soggetti svantaggiati, in particolare ibambini e gli anziani; l’educazione, attraverso lacostruzione di scuole e centri di formazione nei pae-si in via di sviluppo. Dal 2004 ad oggi Enel Cuoreha devoluto circa 40 milioni di euro e realizzato 431progetti in Italia e all'estero. Intendo sottolineare l'impegno che la Liguria dedi-ca al sociale: le proposte di sostegno che giungonoad Enel Cuore dalla regione sono sempre numerosee particolarmente qualificate, tanto che fino ad orasono già 15 i progetti di solidarietà realizzati o incorso con il nostro sostegno. Enel Cuore si fonda sullavoro di tutti gli uomini e le donne che lavoranoall’Enel: anche al Galliera da oggi c’è un po’ delloro cuore. �

Claudio FiorentiniResponsabile Relazioni Esterne Macro Area Nord Enel

SpECIALE EMOGLObINOpAtIE

GENOVA – MAROCCOUN PONTE PER LA SALUTE

Proseguono le iniziative del Rotary in collaborazionecon l'Ospedale Galliera. Dopo l'incontro dello scorsoaprile con quattro Rotary genovesi sul progetto delNuovo Ospedale, incontro introdotto da Marcello Cas-sottana - Presidente del Rotary Genova Sud Ovest,Galliera e Rotary sono di nuovo insieme per costruireun ponte di solidarietà e salute con il Marocco. È daGenova infatti che parte il primo progetto di informa-zione e prevenzione sull'anemia mediterranea destina-to e dedicato agli 11.000 rappresentanti della comuni-tà marocchina genovese. L'iniziativa è stata presentataa metà maggio presso il Salone Congressi dell'IREN. Hanno preso parte all'incontro anche il Sindaco diGenova, Marta Vincenzi, e il Presidente FederazioneIslamica Ligure Amarir Abdelkrim. Tra i relatori Fran-cesco Calcagno del Rotary, che ha curato l'introduzio-ne al convegno, e per l'Ospedale Galliera Gianluca For-ni, Responsabile Centro della Microcitemia e Anemiecongenite. (Per approfondire la notizia http://www.galliera.it – press room).

Adriano Lagostena, Gian Luca Forni, Gian Andrea Rollandi, LorisBrunetta e Claudio Fiorentini in occasione della cerimonia organiz-zata lo scorso 4 maggio in occasione dell’affissione della targa diringraziamento per la donazione della RM da parte di Enel cuore.

Claudio Fiorentini insieme a Don Andrea Fasciolo dopo la bene-dizione della RM e della targa. Sempre quella mattina sono sta-ti presentati i risultati delle attività svolte dal Galliera grazie alladonazione RM.

GENOVA SI CONFERMALEADER NELLA LOTTAALLA THALASSEMIA

Loris Brunetta, presi-dente dell’Associazio-ne Ligure Thalasse-mici, che opera all’in-terno del Galliera, èstato eletto, nel corsodel Congresso mon-diale sulla thalasse-mia e le emoglobino-

patie, tenutosi nel maggio scorso ad Antalya in Turchia, rap-presentante per l’Italia nell’International Board della TIF.La Thalassemia International Federation (TIF) rappresen-ta oltre 80 nazioni al mondo, è consulente dell’OMS, mem-bro effettivo di Eurordis, l’organismo europeo per la tute-la delle malattie rare, ed opera, in collaborazione con i mi-nisteri nazionali della salute, per la diffusione della cultu-ra della cura dove ancora non vengono rispettati i diritti deipazienti nell’accesso alle terapie. Nel Board sono rappresentate le nazioni leader nella curadella thalassemia, come USA, Inghilterra, Grecia e Cipro,che hanno anche una forte rappresentatività sociale attra-verso il ruolo svolto dalle associazioni nazionali.Grazie all’attività svolta con l’Associazione Ligure, cheha ottenuto ampi riconoscimenti sia a livello naziona-le che internazionale, Brunetta è stato indicato dalla Fon-dazione Nazionale Thalassemia quale candidato per ilnostro paese, ed eletto , per il prossimo quadriennio, con38 voti sui 45 disponibili.L’ALT ed il Centro della Microcitemia e delle AnemieCongenite del Galliera, peculiarità a livello regionalee con una forte visibilità internazionale, confermano unruolo di grande prestigio anche attraverso questo im-portante riconoscimento.

I PROGETTI PER LA PREVENZIONE

Il Centro della Microcitemia dell’OspedaleGalliera ha attivato una serie di iniziative fi-nalizzate a sensibilizzare e informare lapopolazione sul problema delle emoglobi-nopatie. Il progetto di prevenzione si arti-cola in vari punti: dalla realizzazione di bro-chure multilingue in inglese, francese,albanese, arabo e spagnolo; alla proiezionedi video per ipoudenti o in lingua araba; al-l’organizzazione di corsi formativi/infor-mativi per le scuole dal titolo “Conosci latua emoglobina?”. Un’ulteriore novità, cheha consentito di eliminare le liste d’attesa,è l’accesso diretto all’ambulatorio del re-parto, senza passare dal CUP per prenotarela visita. Per quanto riguarda i pazienti se-guiti in Day Hospital, il centro ha predispo-sto una chiavetta USB che viene aggior-nata a ogni incontro, in modo che gli stessiportino sempre con sé le informazioni clini-che più importanti sullo stato di salute utilinelle emergenze, nelle visite con il medicocurante e per fini socio-assistenziali. Pressoil Galliera è possibile effettuare una dia-gnostica non invasiva del sovraccarico diferro grazie all’utilizzo del M.I.D. (Magne-tic Iron Detector - MID) e di un software de-dicato, per una valutazione a livello car-diaco e pancreatico, che si avvale diimmagini acquisite tramite risonanza ma-gnetica e Fibroscan®.

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Il Registro Donatori di Midollo Osseo ela Croce Rossa cinesi sono stati in visitaufficiale al Galliera per un approfondi-mento sui temi organizzativi e gestionalirelativi al Registro Nazionale ItalianoDonatori di Midollo Osseo - Italian BoneMarrow Donor Registry, che ha sedepresso l'ospedale genovese. In particolaregli ospiti hanno focalizzato l'attenzione -guidati dalla Responsabile del RegistroNicoletta Sacchi - i passaggi necessarifinalizzati alla creazione di una bancadati donatori. Il Registro cinese - attual-mente in forte espansione – è stato poi aRoma per visitare il Centro Nazionale

Trapianti. La delegazione accolta dalDirettore Generale dell'Ente ha visitato ilaboratori del Registro e il servizio trasfu-sionale del Galliera, diretto da GiovanniImberciadori. Componenti della delega-zione in visita: Mr. Jun Ling Hong -Direttore del Registro Nazionale Donato-ri di Midollo Cinese; Mr. Jun Zheng -Segretario Generale della Croce Cinese;Mr. Yong Liu - Direttore del Dipartimen-to Ministero della Salute Cinese; Mr. WeiMin Jin - Direttore Dipartimento Orga-nizzativo Registro Nazionale Donatori diMidollo Cinese; Ms. Jing Lu - RegistroNazionale Donatori di Midollo Cinese. �

SALUtE NEWS

Nel reparto diGinecologia e

Ostetricia, diretto daFelice Repetti, nel

2010 sono venuti allaluce quasi 1300 bebè

Nelle foto con il DirettoreGenerale, AdrianoLagostena, e laResponsabile del RegistroNazionale Donatori diMidollo Osseo, NicolettaSacchi, i componenti delladelegazione in visita

È questo lo slogan che accompagnerà il grande evento nazionale di sensi-bilizzazione per il reclutamento di nuovi donatori di midollo osseo, in pro-gramma il 24 settembre 2011 nelle piazze delle maggiori città italiane.Appuntamento a Genova con il Registro Nazionale Donatori di MidolloOsseo, i volontari dell' ADMO e i Pagiassi, clown in corsia, in Largo Per-tini dalle 10 alle 20. �

CHIEDIMI SE SONO FELICE

Il Ministro della Salute Ferruccio Fazio, ha approvato il 9 giugno 2011 lagraduatoria dei progetti vincitori del Bando Giovani ricercatori e Ricercafinalizzata relativo ai fondi 2009 del Ministero della Salute, pari complessi-vamente a circa 100 milioni di Euro. Tra i 2.755 progetti presentati a maggio2010 ne sono stati selezionali 295 progetti (174 clinico assistenziali e 121biomedici) che coprono tutti i settori medici, con una particolare presenzadelle neuroscienze, dell’oncologia, della genetica e della cardiologia. InLiguria sono stati finanziati un totale di 5 progetti, fra questi vi è quello pre-sentato da Alessandra Gennari, in collaborazione con Mauro Costa e MatteoPuntoni, dal titolo: “Ovarian stimulation for infertility treatment and cancerrisk: an italian cohort study”. Si tratta di uno studio epidemiologico che halo scopo di valutare il rischio di cancro indotto dalla stimolazione ovarica peril trattamento dell'infertilità. Il progetto che ha totalizzato un punteggio paria 10, ha ricevuto un finanziamento di € 285.095.Di seguito l'elenco delle altre 5 unità operative esterne al Galliera coinvol-te nel progetto:UO2: Center for Reproductive Medicine - Department of Obstetric andGynecology - Azienda Ospedale Careggi - Universityof Florence, Flo-rence, Italy. UO3: Center for Reproductive Medicine - Department ofObstetric and Gynecology - University of Turin, Turin, Italy . UO4: Ligu-ria Region Cancer Registry (LRCR) and National Cancer Research Insti-tute (NCRI), Genoa, Italy. UO5: Tuscany Cancer Registry (RTT), Centroper lo Studio e la Prevenzione Oncologica, Firenze, Italy. UO6: PiedmontCancer Registry, S. Giovanni Battista Hospital, Centre for Cancer Pre-vention (CPO), Torino, Italy. �

FINANZIAMENTO MINISTERIALE PER LA RICERCA

REGISTRO DONATORI DI MIDOLLO

Delegazione cinese in visita al Galliera

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GALLIERAnews 9

SALUtE NEWS

Le prime tre unità di sangue cordonale raccolte in Regione Liguria sono stateutilizzate per l’esecuzione di trapianto di midollo osseo in pazienti pediatrici,affetti da leucemia. L’importante notizia è stata resa nota dalla banca del san-gue cordonale della Regione Liguria, che ha sede presso il Servizio Trasfusio-nale dell’Ospedale San Martino di Genova. Tale avvenimento, che rappresen-ta il coronamento positivo di una attività iniziata nel 2006 con l’avvio della rac-colta del sangue cordonale nella nostra regione, ha visto protagonista il Gallie-ra. In tutti e tre gli avvenuti trapianti infatti le unità di sangue cordonale utiliz-zate sono derivate da parti avvenuti presso il nostro centro di Ostetricia e Gine-cologia. Quest'ultimo, con l’aiuto del Servizio Trasfusionale che coordina laselezione delle candidate donatrici ed i controlli successivi alla donazione, rap-presenta ormai da due anni il primo centro regionale, sia per quantità che perqualità di unità cordonali raccolte, fornendo più di un terzo delle unità utili ascopo trapiantologico nel corso del 2010, nell’intera Regione Liguria.Il trapianto di midollo osseo eseguito con sangue cordonale ha rappresenta-to, a partire dalla prima procedura eseguita nel 1988 in un bambino affettoda anemia di Fanconi, una opzione trapiantologica nella cura di moltemalattie ematologiche. Se inizialmente il sangue cordonale è stato utilizza-to nei pazienti pediatrici per i quali non era reperibile un donatore di midol-lo osseo compatibile, oggi il suo utilizzo è stato esteso ai pazienti adulti e

nel caso delle leucemie acute pediatriche rappresenta una valida alternativaal trapianto classico con midollo osseo. Il ruolo del nostro ospedale non si è limitato però ad essere la sede d’origi-ne delle preziose unità di cellule staminali cordonali. Infatti, nel caso dei tretrapianti effettuati, l’attività di coordinamento, che ha l’obbiettivo di unrapido reperimento delle unità di sangue cordonale per i pazienti in lista diattesa di trapianto, è stata svolta dal Registro Italiano dei Donatori di Midol-lo Osseo, al quale è ormai da anni affidato il compito di mettere a disposi-zione dei centri trapianto di tutto il mondo le unità di sangue cordonale del-l’Italia, in aggiunta ai donatori volontari di midollo osseo.L’eccezionalità dell’avvenimento è anche legata al fatto che le “nostre” treunità cordonali sono state richieste alla banca del sangue cordonale ligurein poco più di un mese. Ciò rappresenta la migliore attestazione di fiduciache centri trapiantologici nazionali ed internazionali possano riconoscerealla banca ligure ed a tutto il personale sanitario del nostro ospedale, che sidedica quotidianamente alla educazione alla donazione del sangue cordona-le ed alla raccolta delle preziose unità. �

Gianluca Ubezio S.C. Servizio di immunoematologia e trasfusionale

Il cordone ombelicale può salvare una vita

Per approfondire l’argomentointervista di Amelia Beltramini aNicoletta Sacchi, responsabile delRegistro Nazionale Donatori diMidollo Osseo, pubblicata su Focus.Il pezzo è disponibile sul sitodell’Ospedale in Press room, articoliin evidenza.

PREMIO FADOILa Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospeda-lieri Internisti ha conferito il “FADOI Award” alla S.C.Medicina Interna del Galliera diretta da Giuliano Lo Pin-to (nella foto con – da destra – Giancarlo Antonucci, Ire-ne Brandolin, Francesca Raggi, Barbara Fiorini, PaolaGentilini) “per i migliori centri di ricerca 2001”. Il rico-noscimento è stato consegnato da Antonino Mazzone,Presidente del Centro Studi FADOI, nell’ambito del XVIcongresso nazionale, che si è tenuto a Firenze dal 15 al18 maggio. La struttura è stata premiata per una ricercasulla fibrillazione atriale, in particolare per il numero deipazienti selezionati che per la qualità delle schede rileva-zione dati. �

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GALLIERAnews1010

FAttI E pERSONE

PROCESSIONE DEL CORPUS DOMINIGesù in visita ai malati nelle loro corsie

Sabato 18 giugno laprocessione del “Cor-pus Domini” nelle viedella Città; poi, comese Gesù fosse salitosul Colle di Carigna-no, Domenica 19 lastessa manifestazionedi fede si è svoltaall’interno dell’Ospe-

dale Galliera. Questa consuetudine, ripresa negliultimi due anni, prosegue con una buona partecipa-zione da parte di molti fedeli per diversi motivi lega-ti all’Ospedale. Alle ore 10 è stata celebrata la S.Messa dai padri cappellani, il Camilliano padreSimone Skawinski e don Andrea Fasciolo. La cele-brazione eucaristica, come pure la processione lun-go i corridoi, è stata animata da un coro compostoprincipalmente da dipendenti dell’Ospedale: i lorocanti e le preghiere di tutti hanno reso vivo e gioio-so l’ambiente. Un ruolo importante è stato svoltodai volontari dell’AVO: mentre alcuni di loro hannoletto preghiere durante la Messa, altri, nelle corsiedove normalmente operano, hanno preparato l’in-gresso del Santissimo Sacramento. Significativoanche l’impegno dell’Associazione “Acqua blu”(raccoglie giovani volontari che periodicamenteaccompagnano i malati alla Messa domenicale) -che hanno contribuito alla esecuzione dei canti ealcuni di essi hanno sorretto il baldacchino sotto cuiveniva portato l’ostensorio con l’Ostia consacrata.L’aspetto più toccante è stato però la partecipazionedei degenti nelle corsie dei diversi reparti: tutti han-no accolto sempre con rispetto – e talvolta con fer-vore – il passaggio dell’Ostia consacrata (recata dapadre Simone) che, per i credenti, è proprio Gesùvivo in persona, come quando camminava per lestrade della Palestina. Potremmo dire che Gesù,come un parente e un amico, è venuto a trovare imalati, anche quelli che forse non hanno visite.

Ma cosa significa portare il Santissimo in proces-sione lungo le strade della città o per i corridoi e lesale dell’Ospedale? La processione del CorpusDomini non appartiene al genere delle parate civi-li o militari, delle sfilate di propaganda o dellemarce di protesta, né ha qualche somiglianza conun corteo commemorativo; è invece una manife-stazione di fede. Sfilare raccolti e gioiosi dietro ilS.S. Sacramento significa dire forte la nostra fedein una Presenza che si vuole fare prossima ad ognimiseria, ad ogni dolore, si vuole fare intima adogni gioia. “L’eucaristia – scriveva Giovanni PaoloII – è un modo di essere, che da Gesù passa nel cri-stiano e, attraverso la sua testimonianza, mira airradiarsi nella società e nella cultura” (Mane nobi-scum Domine, 2004, n.25), ossia non è soltantosostegno e alimento per il cammino del cristiano,ma può anche contribuire a rinnovare la cultura ela vita sociale. È un richiamare ai credenti che lavita terrena è un cammino, un viaggio verso ilPadre che è nei Cieli. Serve a ricordare anche chela vita cristiana è un pellegrinaggio fatto insiemeper aiutarci, per sostenerci a vicenda per aspettar-si gli uni gli altri misurando il passo.Portando il Santissimo Sacramento, la processioneci ricorda che nel cammino verso la patria vera viè con noi innanzi tutto Gesù, come sulla via diEmmaus, dove si fa compagno di strada (cfr. Lc24), per prendersi a cuore i nostri problemi, spe-ranze, gioie e dolori; per illuminare i nostri passicon la sua Parola; per sorreggere la nostra debolez-za con il dono di Sé, pane di Vita; per spandere neinostri cuori l’intensità della Sua gioia.Nella consacrazione eucaristica si realizza una

trasformazione misteriosa, ma reale e sostanzia-le: un pezzo del nostro mondo, un boccone dipane, un sorso di vino, viene trasformato nel cor-po e nel sangue di Gesù. È l’anticipo della nostratrasfigurazione finale al cospetto di Dio.Tutti noi cristiani, siamo chiamati a trasformare inprofondità l’ambiente in cui viviamo; si tratta divitalizzare quella marcia in più che deriva dal Van-gelo per far si che si possa essere degni della voca-zione cui siamo chiamati, a far si che si sia semprepiù e sempre meglio “prossimo” agli altri, soprattut-to con i più deboli, così come Gesù ci indica con laparabola del Buon Samaritano. In questo modo pos-siamo costruire un ambiente più vivibile dove sicondividono angosce e speranze, dove ci si sa farcarico in solido delle sofferenze che ci affliggono.La solenne processione del “Corpus Domini”esprime pertanto la nostra fede nella divina e realepresenza di Gesù nel Santissimo Sacramento,l’adorazione, la lode e alla gioia per il “Dio-con-noi”, Gesù Cristo, che è fra noi e passa tra le nostrecase e le nostre vie, dove si svolge la vita quotidia-na. Nello specifico nostro; passa accanto ad ognimalato, chiunque esso sia, perché tutti ama e cono-sce nel più profondo dell’animo.

Alcuni volontari: Chiara, Christian, Renato

LA RIFLESSIONE SPIRITUALE a cura della Cappellania dell’Ospedale Galliera

INFORMAZIONI. Orari funzione religiose nella cappella dedicata a sant’ Andrea Apostolo. Nei giorni feriali: ore 07,25 Preghiera delle Lodi; ore 16,30 Preghiera delRosario ore 17: santa Messa: Sabato e prefestivi: ore 16,30 Preghiera del Rosario ore 18,45: santa Messa. domenica e Festivi: ore 10,15: santa Messa. OgniMercoledì: dalle ore 15,30: adorazione eucaristica per i malati e in difesa della vita. Il cappellano residente, don Andrea, può essere raggiunto al numero: 010563-

2723; (telefono di casa); 010563-2922 (cerca persona); 3409209668; indirizzo di posta elettronica: [email protected] - Chi è iscritto alla Newsletter puòricevere messaggi di carattere spirituale e pastorale da parte del cappellano.

LA ROSA DELLA DUCHESSAIn occasione del bicentenario della nascita della di Maria Brignole Sale, Fondatrice dell'Ospedale, la Mai-son DAPHNE ha creato la "rosa Duchessa di Galliera". Il fiore nasce dalla sensibilità e creatività dell’ibri-datore Antonio Marchese, conosciuto non solo in Liguria ma anche all'estero per aver realizzato la RosaPrincipe Ranieri III e la Rosa Mystica per il Vaticano. Si tratta di una rosa da giardino, resistente, elegantenella forma, delicata nelle sfumature e leggermente profumata e ricorda quella centifoglia, tipica delle rosedell' 800. Due piante dell'esemplare sono situate nel giardino interno dell'Ente, sotto alla statua della Bene-fattrice. La Rosa della Duchessa ha arredato il palco della prima Convention dell'Ente Ospedaliero Ospe-dali Galliera, svoltasi il 10 e 11 giugno 2011 presso l'Auditorium di Palazzo Rosso. �

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GALLIERAnews 11

� Salutiamo...PERSONALE DIPENDENTE A TEMPO INDETERMINATO COLLOCATO

A RIPOSO CON SERVIZIO GALLIERA PARI O SUPERIORE AD ANNI 30

Dott.ssa SOLDA' Anna Maria dirigente medico f.f. S.C. Immunoematologia e trasfusionale

CHIOSSONE Antonio coll. prof.amministrativo espertoBENOTTI Fulvia coll. prof. amministrativoROGGERO Paola coll. prof. amministrativoCASELLA Pasquale operatore tecnico

� Diamo il benvenuto a:AUTUORI ALBERTO Dirigente medicoDESIRELLO MARCO Dirigente medicoREGHITTO ROSSELLA Dirigente medicoLECCHI ANTONELLA MARIA Dirigente medicoPACELLI GIORGIO GIUSEPPE Dirigente medicoTRENTAROSSI ANNALISA assistente socialeRIZZA NERILLO FRANCESCA InfermiereSCOGNAMIGLIO ELENA InfermiereFULLE MASSIMILIANO InfermiereDEMICHELIS DANIELA OstetricaMUSANTE MARA Coadiutore Amm.vo EspertoPOGGI MASCIA Coadiutore Amm.vo EspertoZANICHELLI ERIA Operatore socio sanitarioMIRTO ANGELAMARIA Operatore socio sanitarioAMELLA MARIA ANGELA Ausiliario SpecializzatoFACCIOLO GIULIETTA Ausiliario SpecializzatoZANARDI SERGIO Ausiliario Specializzato

IN OSpEdALE

PROFESSIONE INFERMIERI

Trenta nuovi laureati

Il 24 maggio, a conclusione dell'a.a. 2009/2010, siè svolta in Aula Magna pad. C, la Giornata delNeolaureato in infermieristica per gli studenti chehanno frequentato il corso di Laurea in Infermie-ristica presso il polo dell' Ospedale Galliera: i 30neolaureati, presenti con i loro relatori, hannoillustrato alla direzione aziendale dell'Ospedaleuna sintesi della loro tesi di laurea.La giornata è stata realizzata tenendo conto che lostudente infermiere svolge buona parte del suopercorso nel polo di appartenenza, che contribui-sce alla realizzazione del piano degli studi met-tendo a disposizione i propri docenti e le propriestrutture e, nel caso del Galliera, l'esperienza diuna lunga tradizione nella formazione infermieri-stica. In particolare è nel del tirocinio clinico che

gli studenti hanno l'opportunità di acquisire queivalori che stanno alla base della professione, suiquali quest'anno gli infermieri sono stati chiamatia riflettere dal tema della Giornata Internazionaledell'Infermiere 2011 “Infermieri: i nostri valorinon cambiano, i modi di condividerli si”.Al termine della giornata il Direttore Generale haconsegnato ai neolaureati una pergamena ricordoaffidando loro “l'impegno di continuare a darecontenuto e dignità all'assistenza infermieristica,promuovendo la centralità del malato, il rispettodella sofferenza, la dignità della persona, la capa-cità di ascoltare l'altro, nel ricordo del periodo distudi trascorso all'Ospedale Galliera”.

Anna Porta Coordinatrice del Corso di Laurea

Personale News

DIPLOMA DI LAUREAANNO ACCADEMICO 2009/2010

BUCCIARELLI Stefania; CIOBOTARI Lidia;

COTUGNO Nicoletta; CUBEDDU Serena;

DAGNINO Cinzia; DAPINO Paolo; FERRA-

RESE Lorena; FERRARI Giulio; FINI Piera;

GRAGLIA Davide; GROSSO Sabrina; LAGO-

RIO Valentina; LATERZA Angela; LIVI Mari-

na; MANTERO Maria Luisa; MAZZEO Cristi-

na; MONTICINI Alice; MUIA' Manuela; OUD-

GHOUGH Abdelali; PALICIUC Ana Maria;

PERFUMO Chiara; SACCHINI Emanuela;

SPIGA Manuela; SPIGA Serena; SULO Elona;

TESTONI Gianmario; TUMMARELLO Nico-

letta; USAI Martina; ZAPPIA Francesca;

ZAVALA MENDOZA Juvixa Cecilia;

UN ABBRACCIO GRANDE COME UN REPARTODal dicembre 1976 la Dott.ssa Soldà ha fatto parte di una “famiglia” che nonostan-

te il turn-over dell'equipe e dell'organizzazione non ha mai dimenticato l'insegna-

mento del nostro primo maestro, il Dott. Reali: “Ciò che garantisce al nostro opera-

to qualità e impegno costante, è solo l'unione e la collaborazione all'interno del grup-

po, oltreché il senso di appartenenza al servizio”. Ed è per questo che, nel salutarla

dopo decenni di lavoro e di vita insieme, non è stato difficile riunire tanti colleghi

del presente e del passato, in un messaggio di continuità e di affetto.

Cristina Fagioli

Foto di gruppo per unsaluto collettivo ad AnnaMaria Soldà, giàDirigente responsabiledella S.C. ServizioImmunoematologia etrasfusionale, incaricoricoperto ora da Giovanni Imberciadori.

Page 12: n. 2 anno 2 - aprile/maggio/giugno 2011 n GALLewsIERA · un solo dato anagrafico) per intro - durre il concetto di fragilità, che in - vece investe la sfera non solo anagra - fica

GALLIERAnews1212

Trofeo Duchessa di Galliera

NEWS

Nei passati mesi di maggio e giugno, si è svolto il torneodi calcio, risorto e alla seconda competizione, dopo alcu-ni anni di oblio (ricordo, ad esempio, che nel 2004 vinsela “Rianimazione”, mentre nel 2005 il “Pronto Soccor-so”, ultima vincitrice, nell’ambito delle cinque edizioniche si erano giocate a quel tempo…). Hanno partecipatoben 7 squadre e tutti hanno avuto modo di divertirsi.Infatti, è stata adottata una formula che prevedeva ungirone con partite di andata e ritorno e, poi, una fase con-clusiva, con le prime quattro squadre, con semifinali efinale. Dopo la prima fase, dominata dalla squadra deno-minata “Chiva”, con ben sei vittorie su sei partite, subito,nelle semifinali, c’è stata la sorpresa del torneo, con l’af-fermazione del quintetto base di “X-Ray” proprio sul“Chiva” per 5-4… nell’altro incontro, invece, ha domina-to il “Real Ficci” sull’Athletic Ebm, per 7-4. La finalemolto combattuta, fino ai minuti finali, ha visto infine

l’affermazione di “X-Ray” (foto 1) per 4-2 sul “Real Fic-ci” (foto 2). La prima formazione è in maggioranza diRadiologia, mentre il secondo schieramento è in preva-lenza di fisioterapisti con l’apporto dell’ambulatorio dicardiologia. La cornice di gioco, molto gradevole, è sta-to il campo Tc Le Palme di via Campanella e si cogliel’occasione per ringraziare i vari arbitri, che si sono alter-nati sui campi di gioco, e, soprattutto, S. Lessi e P. Ragu-ni, per gli oneri organizzativi. Si auspica, in futuro, in unanuova ricca edizione, con la speranza che ci siano anco-ra più dipendenti Galliera in campo, rispetto a questa ulti-ma edizione, un po’ carente sotto questo aspetto. Tutte leinformazioni con foto, classifiche, marcatori e risultatisono reperibili al link del Cral Galliera: http://www.cralgalliera.altervista.org/nuova_pagina_31.htm

Maurizio Lo Conti CRAL Galliera

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Dicono di noi...

“tG 2 Storie, i racconti della settimana” - Servizio di Tarcisio Mazzeo sulla dona-zione di Midollo osseo, con intervista a Nicoletta Sacchi, marzo 2011 (con replicaluglio 2011); “panorama della Sanità” - Federsanità e NISan. Siglato l’accordonazionale sui costi standard, maggio 2011; “tecnica Ospedaliera” - Il metodolean. Snello e trasparente, giugno 2011; “La Repubblica” - Galliera, la rivoluzionein corsia. Addio ai reparti tradizionali, pazienti divisi per gravità. E si dimezzano itempi di guarigione, giugno 2011; “Il Cittadino” - Galliera, vince l’informatica, giu-gno 2011; “Sole 24 ore - Sanità” - Midollo, l’archivio è digitale, luglio 2011.

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