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n° 260 - Confindustria Sardegna Meridionale · 2015-05-06 · A Di git al Sin gl e Mar ket Str at...

Date post: 04-Aug-2020
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settimana dal 4 all 8 maggio 2015 resoconto della settimana dal 27 al 30 aprile 2015 Accade all’ UE 260 Bollettino d’informazione sulle attività delle Istituzioni Comunitarie
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Page 1: n° 260 - Confindustria Sardegna Meridionale · 2015-05-06 · A Di git al Sin gl e Mar ket Str at egy fo r E uro p e 3. ACCADE ... Resoconto della settimana dal 27 al 30 aprile 2015

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Accade all’UE n° 260

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n ° 2 6 0 S c a r i c a b i l e d i r e t t a m e n t e :

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2

S e n t e n z a d e l l a C o r t e C o s t i t u z i o n a l e e r i f l e s s i e u r o p e i Proprio alla vigilia della pubblicazione delle previsioni di primavera da parte della

Commissione europea sullo stato di salute delle economie dei Paesi membri, la Corte

Costituzionale, bocciando parte della cosiddetta Legge Fornero sulle pensioni, rimette

in discussione i conti dell’Italia per un ammontare stimato almeno a nove/dieci miliardi

di euro.

È un grosso sasso nello stagno questo perché, sempre la Commissione, non ha

calcolato sinora l’aggravio per i conti pubblici per questa decisione, e lo farà molto

probabilmente la settimana prossima quando renderà note le raccomandazioni– paese

nel contesto del “semestre europeo”.

Come si ricorderà, il taglio di parte delle pensioni – giudicato dalla Corte come una

violazione di diritti acquisiti – era stato deciso dal Governo Monti tra le misure varate

per far rientrare l’Italia nei parametri della governance economica europea e della

procedura d’infrazione che allora pendeva sul nostro Paese.

Tanto è vero che qualcuno, in nome della “primazia” del diritto comunitario sul diritto

nazionale, ha ipotizzato un ricorso presso la Corte di Giustizia UE sulla sentenza della

consulta (strada che appare poco praticabile).

Il problema di fondo, però, c’è tutto e ben presto il Governo dovrà far fronte alla nuova

situazione creatasi.

A t t e s a p e r l e d e c i s i o n i d e l l a C o m m i s s i o n e e u r o p e a e p e r l e

e l e z i o n i b r i t a n n i c h e

La settimana è anche marcata da un’importante riunione del Collegio dei Commissari

chiamato a varare l’ambiziosa strategia per il mercato unico digitale e a discutere di

Made in.

Sul primo punto il disegno della Commissione è quello di fare del mercato unico

digitale una priorità chiave dell’attuale ciclo istituzionale e di lanciare una serie di

cantieri a tutto campo al fine di garantire il libero movimento di prodotti e servizi,

creare le giuste condizioni per lo sviluppo delle reti digitali e di servizi e favorire la

transizione digitale del manifatturiero.

L’E

dit

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Entr

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ì la

Com

mis

sio

ne re

nderà

nota

la

sua prim

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tazio

ne sul

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egno di

legge di

sta

bilità ita

liano,

ma c

i si aspett

a a

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rvento

, per

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olta,

sui conti t

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molto r

um

ore

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Del

giu

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Bru

xelles sul

testo

del

govern

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a sono già

uscite alc

une anticip

azio

ni

sulla

sta

mpa c

he p

arlano –

fors

e i

n m

odo e

ccessiv

am

ente

ott

imis

tico -

di

un p

are

re "

sosta

nzia

lmente

positiv

o"

sulla m

anovra

, a c

ondiz

ione c

he s

i m

ante

ngano la t

raie

ttoria e

i s

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i di quanto

mandato

a B

ruxelles,

cio

è d

el te

sto

vara

to d

a L

ett

a e

Saccom

anni.

Natu

ralm

ente

, in

mezzo,

ci sono i t

rem

ila e

passa e

mendam

enti e

d è

chia

ro q

uin

di che l’e

serc

izio

è

estr

em

am

ente

difficile perc

hé dall’E

uro

pa verr

à un m

onito a chiu

dere

la

part

ita a sald

i in

variati,

mentr

e non è cert

o che questa

sia

la

linea delle fo

rze politiche,

specie

nella fa

se convuls

a che

stiam

o v

ivendo.

Molto p

robabilm

ente

, la

Com

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2014 al

2,7

%)

può aprirs

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la

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i scorp

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milia

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pio

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per

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enti s

enza inta

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i lim

iti sta

biliti.

E’

questo

senza dubbio

lo

scenario al

quale

pensa Lett

a quando chie

de che il suo govern

o sia

giu

dic

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fine 2014".

Vedre

mo nelle pro

ssim

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imane se questo

scenario sarà

possib

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....

..

Sem

pre

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sett

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macro

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eccessiv

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3

Si tratta naturalmente dell’avvio di un processo che comporterà successivamente

concrete proposte legislative e che andrà seguito con grande attenzione per le sue

numerose implicazioni.

L’altro punto “caldo” dell’agenda dei Commissari europei è l’annunciata discussione

sul Made in - sulla quale già nei giorni scorsi Confindustria attraverso la Vice Presidente

per l’Europa, Lisa Ferrarini, è intervenuta pubblicamente – per cercare di trovare un

compromesso che possa favorire un accordo fra Parlamento europeo e Consiglio, e

consenta di sbloccare in senso favorevole agli interessi dell’industria italiana un dossier

fermo, ormai, da anni.

Giovedì, infine, si tengono le elezioni politiche in Gran Bretagna, il cui esito, al

momento ancora incerto, avrà certamente ripercussioni non solo in prospettiva

sull’appartenenza o meno di quel paese all’Unione europea, ma anche, più

nell’immediato, sul posizionamento del governo, probabilmente di coalizione, che

uscirà dalle urne sulle attuali politiche UE

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4

L a S e t t i m a n a

Questa settimana si riuniranno le commissioni parlamentari, con numerosi punti all'odg di interesse per l'industria. Si comincia dalla commissione Ambiente, dove il 6 maggio sarà votata la relazione dell’On. Grzyb (PPE, Polonia) sulla proposta di Direttiva sulla limitazione delle emissioni di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi.

In commissione Commercio internazionale, nel pomeriggio, si terrà invece uno scambio di opinioni con Cecilia Malmstrom (Commissario Ue per il commercio) in particolare sullo stato dei negoziati sul TTIP. Inoltre, in commissione Affari giuridici il 7 maggio sarà votata la relazione dell'On. Cofferati sulla revisione della Direttiva sui diritti degli azionisti: un negoziato molto serrato che ha visto i due principali gruppi del PE su fronti molto distanti. Inoltre, la Commissione europea il 6 maggio presenterà la comunicazione “A Digital Single Market Strategy for Europe”, che contiene le azioni prioritarie sulle quali la Commissione europea si concentrerà nel corso del suo mandato con l’obiettivo di creare un mercato unico digitale. La comunicazione sarà accompagnata da uno staff working document contenente maggiori dettagli sulla natura delle sfide che la Commissione si propone di affrontare e alcuni dati a supporto di tale iniziativa.

Infine, in settimana si riuniranno i ministri degli Affari Esteri, che tra i vari punti parleranno anche del TTIP.

M a t t e o B o r s a n i

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1. AC C AD E I N PAR L AM E N TO R I U N I O N I D E L L E C O M M I S S I O N I P A R L A M E N T A R I

A m b i e n t e C o m m e r c i o i n t e r n a z i o n a l e A f f a r i g i u r i d i c i P r o b l e m i e c o n o m i c i e m o n e t a r i O c c u p a z i o n e e A f f a r i s o c i a l i I n d u s t r i a , R i c e r c a e d E n e r g i a M e r c a t o i n t e r n o e P r o t e z i o n e d e i c o n s u m a t o r i S v i l u p p o r e g i o n a l e F i s c o

2. AC C AD E I N COM MI SS IO N E A D i g i t a l S i n g l e M a r k e t S t r a t e g y f o r E u r o p e

3. AC C AD E IN CO N SI GL IO C o n s i g l i o a f f a r i e s t e r i

4. R I UN IO NI ED E VE N TI W o r k s h o p “ K e y E n a b l i n g T e c h n o l o g i e s f o r R e g i o n a l

G r o w t h : s y n e r g i e s b e t w e e n H o r i z o n 2 0 2 0 a n d E S I F ”

5. BAN DI E F INAN Z I AM EN T I P r o g r a m m i e B a n d i E v e n t i i n f o r m a t i v i

Resoconto della settimana dal 27 al 30 aprile 2015

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6

1. AC C AD E I N PAR L AM E N TO

R I U N I O N I D E L L E C O M M I S S I O N I P A R L A M E N T A R I

A M B I E N T E Il 6 maggio la commissione Ambiente adotterà la relazione dell’On. Grzyb (PPE, Polonia) sulla proposta di Direttiva sulla limitazione delle emissioni di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi.

Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected]) [Torna su]

C O M M E R C I O I N T E R N A Z I O N A L E Mercoledì 6 e giovedì 7 maggio si riunirà la Commissione per il commercio internazionale del Parlamento europeo (INTA). L’Ordine del giorno prevede, nella mattinata di mercoledì, l’esame del Progetto di parere dell’On. Alessia Mosca (S&D) sulla possibile estensione della protezione dell’indicazione geografica dell’Unione europea ai prodotti non-agricoli . Si ricorda che il giorno 11 maggio scade il termine per la presentazione degli emendamenti.

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16.30, si terrà uno scambio di opinioni con Cecilia Malmstrom, Commissario Ue per il commercio; verranno affrontati i temi del dialogo strutturato tra il Parlamento europeo e la Commissione europea, e della protezione degli investimenti nel TTIP.

Nella mattina del giorno successivo la Commissione INTA sarà chiamata a votare gli emendamenti al Progetto di relazione dell’On. Alessia Mosca sulla strategia per la protezione e l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale nei Paesi terzi. Al termine delle votazioni elettroniche si terrà la presentazione dello studio “Quando scegliere significa perdere: i partner orientali, l’Unione europea e l’Unione economica eurasiatica”.

Per maggiori informazioni: Carlo Pirrone ([email protected]) [Torna su]

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A F F A R I G I U R I D I C I

Il 7 maggio, nella Commissione Giuridica (JURI) si terrà il voto sulla relazione “Modifica della direttiva 2007/36/CE per quanto riguarda l'incoraggiamento dell'impegno a lungo termine degli azionisti e della direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda taluni elementi della relazione sul governo societario” del relatore Sergio Gaetano Cofferati (S&D) . Inoltre, i deputati saranno informati del risultato finale dei negoziati sul cd “pacchetto marchi” che comprende la modifica del Regolamento sul marchio comunitario e e una Direttiva sull’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d'impresa, relatore Cecilia Wikström (ALDE, Svezia).

Per maggiori informazioni: Matteo Carlo Borsani ([email protected])

[Torna su]

P R O B L E M I E C O N O M I C I E M O N E T A R I Nella giornata del 6 maggio si riunirà la commissione parlamentare per i Problemi economici e monetari (ECON). Tra i punti all’ordine del giorno si segnala un primo scambio di opinioni in merito al rapporto di iniziativa su “Il ruolo dell'UE nel quadro delle istituzioni e degli organismi finanziari, monetari e regolatori internazionali”. Durante la riunione sarà inoltre discusso il progetto di parere dell’On. Georgios Kyrtsos (PPE, Grecia) riguardante i “Fondi strutturali, gli investimenti europei ed una solida governance economica: le linee guida per l'attuazione dell'articolo 23 del regolamento recante disposizioni comuni”. Si segnala inoltre l’approvazione di una proposta di risoluzione sulla Capital Markets Union e l’approvazione del progetto di parere presentato dall’On. Pervenche Berès (S&D, Francia) sulla “Revisione del quadro di governance economica: bilancio e sfide”.

Per maggiori informazioni: Viviana Padelli ([email protected]) [Torna su]

O C C U P A Z I O N E E A F F A R I S O C I A L I Il 7 maggio, la commissione EMPL procederà ad un primo scambio di opinioni sull’attuazione dello strumento europeo di microfinanziamento Progress – 2013 di cui é relatore Sven Schulze (PPE,Germania). La commissione esaminerà, inoltre, il progetto di relazione di Verónica Lope Fontagné (PPE, Spagna) sul tema « Imprenditoria sociale e innovazione sociale nella lotta alla disoccupazione » (termine per la presentazione di emendamenti: 21 maggio 2015).

Per maggiori informazioni: Gaia Della Rocca ([email protected]) [Torna su]

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I N D U S T R I A R I C E R C A E D E N E R G I A Il 6 maggio, nella commissione ITRE si terrà uno scambio di opinioni sulla base della proposta di risoluzione “Verso una florida economia basata sui dati”, del relatore Barbara Kappel (NI, Austria). Nel pomeriggio del 6 maggio avrà luogo un dialogo strutturato con il Vicepresidente per il mercato unico digitale Andrus Ansip nella commissione parlamentare ITRE.

Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected])

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La commissione ITRE procederà all’esame degli emendamenti al Rapporto di iniziativa «Sfruttare il potenziale di ricerca e innovazione dell'economia blu per creare occupazione e crescita» di João Ferreira (GUE/NGL). Nel rapporto si evidenzia che l’approccio adottato dalla Commissione nella sua comunicazione « L'innovazione nell'economia blu: realizzare il potenziale di crescita e di occupazione » del 13 settembre 2012, appare troppo limitato e non tiene conto delle sfide dei diversi settori che compongono l'economia blu. Per questo, il relatore sostiene, innanzitutto, la necessità di una definizione ampia di economia blu che integri tutte le attività settoriali e intersettoriali collegate agli oceani, ai mari e alle zone costiere, comprese le attività di sostegno diretto e indiretto e richiama l'attenzione sull'importanza trasversale dell'innovazione in tutte queste attività. Si evidenzia quindi che lo sviluppo dell'economia blu esige che l'UE e gli Stati membri garantiscano un finanziamento solido per migliorare le conoscenze sull'ambiente marino, che i risultati della ricerca finanziata con risorse pubbliche debbano essere, in linea di principio, di dominio pubblico, e che la Commissione debba procedere a valutazioni periodiche relative all'esecuzione del programma Orizzonte 2020 nei settori associati all'economia blu e a renderne disponibili i risultati. La commissione si concentrerà, inoltre, sul tema « Sviluppo di un'industria europea sostenibile dei metalli comuni » oggetto di un rapporto di iniziativa di Edouard Martin (S&D, Francia) sul quale verrà svolto un primo scambio di opinioni.

Per maggiori informazioni: Gaia Della Rocca ([email protected]) [Torna su]

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M E R C A T O I N T E R N O E P R O T E Z I O N E D E I C O N S U M A T O R I Il 7 maggio avrà luogo uno scambio di opinioni con Gunther H. Oettinger, Commissario per l’ economia e la società digitale nella commissione parlamentare IMCO.

Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected])

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S V I L U P P O R E G I O N A L E Il 4 maggio, in commissione per lo Sviluppo regionale (REGI) si terrà l’esame del progetto di relazione “Fondi strutturali e di investimento europei e sana gestione economica: orientamenti per l'attuazione dell'articolo 23 del regolamento recante disposizioni comuni”, del relatore José Blanco López (S&D, Spagna). Farà seguito uno scambio di opinioni sulla comunicazione “Una strategia dell'UE per la regione adriatica e ionica”, del relatore Ivan Jakovčić (ALDE, Croazia). Infine, il 5 maggio, in commissione per lo Sviluppo regionale (REGI) si terrà il voto sulla relazione “Investimenti per la crescita e l'occupazione, promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nell'Unione”, del relatore Tamás Deutsch (PPE, Ungheria).

Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected])

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F I S C O Martedì 5 maggio la commissione sulle Decisioni anticipate in materia fiscale (tax ruling) e altre misure analoghe per natura o effetto (TAXE) avrà uno scambio di opinioni con il commissario alla Concorrenza Margrethe Vestager. La commissione TAXE in seguito ascolterà anche Wolfgang Nolz, Presidente del working group del Consiglio sul codice di condotta.

Per maggiori informazioni: Pietro Mambriani ([email protected])

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2. AC C A D E I N COM MI SS IO N E

A D I G I T A L S I N G L E M A R K E T S T R A T E G Y F O R E U R O P E Il 6 maggio, la Commissione europea presenterà la comunicazione “A Digital Single Market Strategy for Europe”, che contiene le azioni prioritarie sulle quali la Commissione europea si concentrerà nel corso del suo mandato con l’obiettivo di creare un mercato unico digitale. La comunicazione sarà accompagnata da uno staff working document contenente maggiori dettagli sulla natura delle sfide che la Commissione si propone di affrontare e alcuni dati a supporto di tale iniziativa.

Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected]) [Torna su]

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3. AC C AD E I N CO N SI GL IO

C O N S I G L I O A F F A R I E S T E R I Il 7 maggio si riunirà il Consiglio Affari esteri (Commercio). Tra i temi all’ordine del giorno si segnalano il TTIP con particolare riferimento alla clausola ISDS e la discussione dei preparativi per la 10° Conferenza ministeriale dell’OMC che si svolgerà a Nairobi nel dicembre 2015. Infine, parte della riunione sarà dedicata ad una discussione sulle relazioni commerciali con i partner orientali dell’UE.

Per maggiori informazioni: Giuliana Pennisi ([email protected]) [Torna su]

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4. R I UN IO NI ED E VE N TI

W O R K S H O P “ K E Y E N A B L I N G T E C H N O L O G I E S F O R

R E G I O N A L G R O W T H : S Y N E R G I E S B E T W E E N H O R I Z O N

2 0 2 0 A N D E S I F ” Il 6 maggio presso il Comitato delle regioni si terrà il workshop “Key Enabling Technologies for Regional Growth: synergies between Horizon 2020 and ESIF”. Nel corso del workshop saranno presentati i risultati di uno studio dal titolo "Analysis of Smart Specialisation Strategies in Nanotechnologies, Advanced Manufacturing and Process Technologies". Per accedere al rapporto finale cliccare qui. Per accedere all’ultima versione dell’agenda cliccare qui. Il workshop potrà essere seguito anche via web streaming.

Per maggiori informazioni: Gaia Della Rocca ([email protected]) [Torna su]

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5. BAN DI E F INAN Z I AM EN T I

P R O G R A M M I E B A N D I Segnaliamo che la Commissione europea ha pubblicato il bando “Supporting Competitive and Sustainable Growth in the Tourism Sector”, nell’ambito del Programma per la Competitività delle Piccole e Medie Imprese (COSME), la cui gestione è affidata all’agenzia esecutiva EASME. Il bando mira a migliorare la competitività e la sostenibilità del turismo europeo, attraverso azioni volte ad estendere la stagione turistica, diversificare l’offerta turistica in Europa e migliorarne l’accessibilità. Data l’ampiezza del settore e la molteplicità degli obiettivi, il bando è suddiviso in tre temi principali : 1. Incrementare i flussi turistici di anziani e giovani durante la media/bassa stagione ;

2. Diversificare l'offerta turistica europea, promuovendo prodotti turistici tematici e transnazionali ;

3. Migliorare l’accessibilità al turismo, sviluppando servizi e strutture specifici per turisti con esigenze particolari. I candidati devono aver sede in uno degli Stati Membri dell’Unione e/o in altri paesi che partecipano al Programma COSME (lista disponibile all’art. 6 del Regolamento COSME). Le proposte devono essere presentate da consorzi composti da almeno 5 partner provenienti da almeno 4 Paesi diversi (per i temi 1 e 2) o da almeno 2 Paesi diversi (per il tema 3). Ogni consorzio deve includere almeno:

2 PMI che operano nel settore turistico ;

un’autorità governativa pubblica che operi a livello nazionale, regionale o locale ;

un’associaizone, federazione o organizzazione attiva nel settore

specifico di ciascun tema.

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La scadenza per la presentazione delle candidature è fissata al 30 giugno 2015.

Per ulteriori informazioni sul programma COSME e sul bando si rimanda al sito web dell’Agenzia EASME.

Per maggiori informazioni: Leonardo Pinna ([email protected])

e Ilaria Giannico ([email protected]) [Torna su]

E V E N T I I N F O R M A T I V I Segnaliamo inoltre che questa settimana si terranno a Bruxelles i seguenti eventi informativi di maggior interesse per le imprese:

EVENTO DATA E LUOGO TEMATICA

EYE Info Day

4 maggio, Centre

A. Borschette,

room 0D CCAB

Infoday organizzato dalla Commissione

europea e dall’agenzia EASME per

illustrare le modalità di partecipazione

al bando “Erasmus for Young

Entrepreneurs”.

Key Enabling

Technologies for

Regional Growth:

synergies between

Horizon 2020 and

ESIF

6 maggio,

Comitato delle

Regioni

Workshop organizzato dal Comitato

delle Regioni per promuovere il dialogo

e lo scambio di iedd tra le Regioni e gli

Stakeholders attivi nelle Key Enabling

Technologies (KETs).

Clean Sky 2 Info day 6 maggio, White

Atrium Building

Infoday dedicato alla seconda call per la

ricerca di Core Partners della Joint

Undertaking Clean Sky 2.

NCFF Information

event with

introduction

workshops

8 maggio, Albert

Borschette

Congress Center,

Room 3C – Rue

Froissart 36

Workshop dedicato alla presentazione

del Natural Capital Financing Facility

(NCFF).

Per maggiori informazioni: Leonardo Pinna ([email protected])

e Ilaria Giannico ([email protected]) [Torna su]

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Resoconto della settimana

dal 27 al 30 aprile

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1. AC C AD E I N PAR L AM E N TO S E S S I O N E P L E N A R I A S T R A S B U R G O

S a c c h e t t i d i p l a s t i c a B i o c a r b u r a n t i E m i s s i o n i d e l s e t t o r e m a r i t t i m o

R I U N I O N I D E L L E C O M M I S S I O N I P A R L A M E N T A R I

C u l t u r a e d I s t r u z i o n e

2. AC C AD E I N COM MI SS IO N E D i r e t t i v a R o H s A i u t i d i S t a t o n e l s e t t o r e e l e t t r i c o I n t e r v e n t o d e l C o m m i s s a r i o M o s c o v i c i a l q u a r t o F E E t a x

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3. R I UN IO NI ED E VE N TI P o t e n t i a l o u t p u t a n d p r i v a t e i n v e s t m e n t i n a l a t e - c r i s i s

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4. BAND I E F I NAN Z I AM EN T I E v e n t i i n f o r m a t i v i

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1. AC C AD E I N PAR L AM E N TO S E S S I O N E P L E N A R I A S T R A S B U R G O

S A C C H E T T I D I P L A S T I C A Il 28 aprile il Parlamento europeo ha approvato l’accordo politico raggiunto con il Consiglio sulla proposta di modifica dell’attuale direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio al fine di ridurre il consumo di borse di plastica in materiale leggero: 2013/0371(COD). La proposta è stata presentata dalla Commissione europea nel 2013 e mira a ridurre il consumo di sacchetti di plastica all’interno dell'Unione europea. La nuova normativa stabilisce un obiettivo di riduzione del consumo europeo dei sacchetti di plastica di spessore incluso tra i 50 e i 15 micron. Ogni Stato Membro dovrà scegliere se imporre un prezzo sui sacchetti di plastica entro il 2018 oppure adottare degli obiettivi vincolanti di riduzione che portino il consumo annuale di sacchetti a 90 sacchetti a persona entro la fine del 2019 e 40 entro fine 2025. Inoltre, la Commissione europea è tenuta a valutare e proporre misure adeguate per l'impatto ambientale delle materie plastiche oxo-biodegradabili che si frammentano in piccole particelle. Entro il 2017, la Commissione dovrà proporre l'etichettatura e la marcatura per un riconoscimento a livello europeo dei sacchetti di plastica biodegradabili e compostabili.

Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected]) [Torna su]

B I O C A R B U R A N T I

Il 29 aprile il Parlamento europeo ha approvato l’accordo politico raggiunto con il Consiglio sulla proposta di modifica della direttiva sulla qualità dei carburanti e della direttiva sulle energie rinnovabili (cambiamento indiretto della destinazione d'uso dei terreni). La proposta è stata presentata dalla Commissione europea nel 2012. La misura è finalizzata a fissare un tetto massimo alla produzione di biocarburanti derivati da colture agricole e per accelerare il passaggio a fonti alternative. In base all’attuale

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normativa, gli Stati membri devono garantire che, entro il 2020, l'energia rinnovabile rappresenti almeno il 10% del consumo di energia totale nel settore dei trasporti. Il piano mira a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (GHG), derivanti dal crescente utilizzo di terreni agricoli per le colture impiegate per la produzione di biocarburanti. La nuova normativa stabilisce un tetto del 7% al quantitativo di energia da biocarburanti di prima generazione (derivati da colture su terreni agricoli) nel conteggio ai fini del conseguimento dell’obiettivo europeo del 10% di energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti. Inoltre, fissa un sotto-obiettivo dello 0.5% per i biocarburanti avanzati. Gli Stati Membri dovranno considerare la gerarchia di rifiuti nella promozione di biocarburanti della prossima generazione. L’accordo prevede anche che i fornitori di carburanti facciano una rendicontazione all’autorità competente e alla Commissione europea delle emissioni ILUC (cioè dovute al cambiamento indiretto della destinazione d'uso dei terreni) degli stessi, sebbene tale rendicontazione non sia presa in considerazione nel calcolo del carbon footprint dei carburanti ai sensi dell’attuale Direttiva sulla qualità dei carburanti e della direttiva sulle energie rinnovabili. Gli Stati membri dovranno fissare, non più tardi di 18 mesi dopo l'entrata in vigore della direttiva dell'UE, un obiettivo nazionale per la quota di biocarburanti di seconda generazione, per esempio quelli derivati da alcuni tipi di rifiuti, di residui e da nuove fonti come le alghe, nel consumo totale nel settore dei trasporti. Gli Stati membri devono applicare la normativa entro il 2017.

Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected]) [Torna su]

E M I S S I O N I D E L S E T T O R E M A R I T T I M O Il 28 aprile il Parlamento europeo ha approvato l’accordo politico raggiunto con il Consiglio sulla proposta di Regolamento presentata dalla Commissione europea concernente il monitoraggio, la comunicazione e la verifica delle emissioni di anidride carbonica generate dal trasporto marittimo e che modifica la direttiva 2009/16/CE. Le nuove norme comunitarie richiedono agli armatori che utilizzano i porti dell'UE di monitorare e comunicare le emissioni di CO2 prodotte ogni anno e saranno applicate

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dal 2018 per le navi superiori alle 5.000 tonnellate, a prescindere dal Paese in cui sono registrate, come primo passo verso la riduzione delle emissioni di gas serra nel settore. Il testo stabilisce un sistema europeo di monitoraggio, rendicontazione e verifica (MRV) delle emissioni di gas a effetto serra collegate ai trasporti marittimi, al fine di migliorare le informazioni sull'efficienza delle navi e sulle emissioni e di incoraggiare la riduzione delle emissioni e del consumo di carburante. I requisiti MRV saranno applicati per le emissioni di CO2 nei viaggi verso, da e tra porti dell'UE. Tutte le navi superiori alle 5.000 tonnellate saranno incluse, con l'eccezione di:

Navi da pesca (da caccia e/o da trasporto), Navi da guerra, Navi ausiliarie, Navi di legno o di costruzione antica Navi senza mezzi di propulsione meccanica, Navi di Stato utilizzate a fini non commerciali.

Il regolamento mira anche a ridurre gli oneri amministrativi per le imprese. L'efficienza energetica delle navi - misurata in relazione alla quantità di merci trasportate - dovrà essere riferita per tutte le categorie di navi. Tuttavia, sono state introdotte regole specifiche per ogni categoria di nave. Le navi saranno obbligate ad avere questi documenti a bordo e saranno oggetto di ispezione da parte degli Stati membri dell'UE, che stabiliranno anche le sanzioni per le violazioni. Il testo sarà messo ai voti in una delle prossime riunioni del Consiglio dei Ministri, per la sua entrata in vigore il 1° luglio del 2015.

Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected]) [Torna su]

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C U L T U R A E D I S T R U Z I O N E R I U N I O N E D E L G R U P P O D I L A V O R O S U L M E R C A T O U N I C O D I G I T A L E

Il 27 aprile, il Vicepresidente per il mercato unico digitale Andrus Ansip ha tenuto uno scambio di opinioni con la commissione parlamentare per la Cultura (CULT). Nelle sue prime osservazioni, il Vicepresidente ha ribadito il potenziale impatto del mercato unico digitale sul settore culturale, ricordando che nel quadro del programma REFIT, entro la fine dell’anno, ci sarà una proposta di revisione della Direttiva sui media audiovisivi (AVSM). Inoltre, è stato sottolineato che la portabilità dei contenuti e l'accesso transfrontaliero sono fondamentali per il mercato unico digitale. Il Vicepresidente ha, però, ribadito che le specificità delle varie industrie saranno debitamente prese in considerazione. Tra le possibili soluzioni, il libero accesso e la portabilità dei contenuti potrebbero essere permessi in Europa solo quando questi saranno resi disponibili on-demand. A suo avviso, tale misura potrebbe risolvere il problema della pirateria online. Ansip ha poi affermato che il copyright è uno strumento volto a incentivare e premiare i creatori e soprattutto, a tutelare la diversità culturale, evidenziando la necessità di un'efficace applicazione dei diritti di proprietà intellettuale. Quanto al geo-blocking, Ansip ha ribadito che non verrà intaccato il principio di territorialità, né che le licenze paneuropee saranno considerate come l’unica soluzione possibile, soprattutto per quanto riguarda gli Stati membri più piccoli. Sui tempi previsti per l'abolizione del geo-blocking, il Vicepresidente ha messo in chiaro che non esiste una sola formula e che i tempi potrebbero non essere brevi. Ansip ha poi ribadito l'importanza di un level playing field tra operatori telco e OTT ed accennato anche ad una possibile deregolamentazione delle telecomunicazioni. Quanto al regime dell’IVA, il Vicepresidente si è detto a favore di una soglia elevata di esenzione dall'IVA per le piccole imprese. Nel dibattito in aula che ha fatto seguito l'intervento di Ansip, l’On. Sabine Verheyen (PPE, Germania) ha ribadito la natura peculiare dei beni culturali concentrandosi principalmente sulla territorialità. L’On.Verheyen ha suggerito che sarebbe meglio lavorare sul sistema delle licenze e su un quadro normativo più chiaro per l’assegnazione delle licenze paneuropee come complemento al principio di territorialità.

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L’On. Giorgos Grammatikakis (S&D, Grecia) ha chiesto maggiori delucidazioni sui criteri per definire l’uso giustificato e non del geo-blocking. L’On. Yana Toom (ALDE, Estonia), ha chiesto delle anticipazioni sul’approccio che la Commissione europea adotterà verso le telcos e gli OTTs, soprattutto per quanto riguarda i servizi voip. L’On. Isabella Adinolfi (EFDD) ha chiesto chiarimenti sui motivi del ritardo nella ratificadel Trattato di Marrakech sulle eccezioni al copyright.

Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected]) [Torna su]

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2. AC C AD E I N COM MI SS IO N E

D I R E T T I V A R O H S La Commissione europea ha avviato il 24 aprile scorso una consultazione pubblica sulle richieste di esenzione dalle restrizioni d’uso di particolari sostanze contenute nelle apparecchiature elettriche e elettroniche ai sensi della Direttiva RoHS. La Direttiva europea sulla restrizione d’uso di particolari sostanze nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche - RoHS (2002/95/CE) (RoHS 1) - è stata rivista con l’adozione della Direttiva 2011/65/EU, che è entrata in vigore il 21 luglio 2011. Le richieste di esenzione sono valutate sulla base dei criteri definiti all'articolo 5 (1) (a) della nuova Direttiva. La consultazione è svolta per conto della Commissione europea da due istituti di ricerca tedeschi, che avranno il ruolo di raccogliere informazioni fornite dagli stakeholder allo scopo di sottoporre alla Commissione Europea raccomandazioni sulla giustificazione delle esenzioni. Il termine per rispondere alla consultazione è il 19 giugno 2015.

Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected]) [Torna su]

A I U T I D I S T A T O N E L S E T T O R E E L E T T R I C O Il 29 aprile la Commissione Europea (DG Comp) ha avviato un’indagine sugli aiuti di Stato settoriali nel contesto delle misure adottate dagli Stati Membri per garantire un’adeguata capacità di produzione di elettricità (i cosiddetti "capacity mechanisms") al fine di evitare insufficienze nella rete. La Commissione invierà questionari ai governi di 11 Stati Membri: Belgio, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Polonia, Portogallo, Spagna e Svezia.

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L’indagine ha lo scopo di raccogliere informazioni sui meccanismi nazionali e valutare se assicurino l'elettricità necessaria senza distorcere la competitività o il commercio nel mercato unico UE.

Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected]) e Viviana Padelli ([email protected]) [Torna su]

I N T E R V E N T O D E L C O M M I S S A R I O M O S C O V I C I A L Q U A R T O

F E E T A X D A Y Lo scorso 29 aprile il Commissario per gli Affari economici e la Fiscalità Pierre Moscovici è intervenuto al quarto FEE (Federations of European Accountant) Tax Day. Il Commissario europeo nel suo intervento ha subito sottolineato come, nei prossimi anni, la Commissione mirerà a far progredire un'agenda focalizzata sull’equità, sulla trasparenza e sulla lotta all’evasione e all’elusione fiscale e che abbia come obiettivo principale la creazione di un mercato unico europeo anche dal punto di vista della fiscalità. La tassazione, ha sottolineato Moscovici, deve essere concepita per supportare gli obiettivi generali dell'Unione europea e in particolare deve essere d’aiuto alla ripresa economica.Dal punto di vista delle imprese, ad oggi le normative sulla tassazione dei diversi Stati membri sono disomogenee e frammentano il mercato unico, aumentando gli oneri amministrativi per le imprese che hanno attività transfrontaliere, in particolare per le PMI con risorse limitate. Sul fronte dei governi e delle amministrazioni fiscali, una pianificazione fiscale aggressiva porta a carenze nel meccanismo di raccolta delle imposte e si traduce in un deficit di entrate. Infine, dal punto di vista politico, una pianificazione fiscale aggressiva e la generale mancanza di trasparenza hanno avuto, in tutta Europa, un effetto corrosivo sul principio di "no taxation without consent". In futuro la Commissione europea continuerà a migliorare la trasparenza in materia fiscale, invitando gli Stati membri a coordinare i propri sistemi fiscali per una maggiore trasparenza su tutta la linea. Anche se la situazione è migliorata notevolmente negli ultimi anni, in particolare attraverso lo scambio automatico di informazioni tra le amministrazioni fiscali, quando si tratta di questioni fiscali che riguardano le imprese, la cooperazione e lo scambio tra le amministrazioni fiscali degli Stati membri resta debole e poco strutturato. Per

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questo devono essere fatti ulteriori progressi nell’ambito della trasparenza. Se si vuole contrastare l'evasione fiscale in questo ambito, ha sottolineato il commissario, è necessario che le autorità fiscali nazionali collaborino significativamente di più e lo facciano più tempestivamente. In seguito Mocovici ha sottolineato l’importanza dei tax rulings, che danno alle imprese la certezza e la prevedibilità di cui hanno bisogno per compiere investimenti. Tali accordi fiscali possono rappresentare però un problema quando le decisioni prese dalle autorità fiscali di uno Stato membro impattano anche su altri Stati membri. Attualmente, le autorità nazionali spesso non sono a conoscenza di ciò che gli altri paesi dell'UE offrono alle multinazionali. Questa mancanza di informazioni può generare diversità di trattamento rispetto alla stessa transazione, creando anche fenomeni di doppia imposizione. La proposta della Commissione sui tax rulings, inclusa nel pacchetto trasparenza presentato lo scorso 18 marzo, aiuterà a fare luce su questo aspetto al momento opaco, ma cruciale per la tassazione delle imprese. Con lo scambio automatico di informazioni sugli accordi fiscali, tutti gli Stati membri dovranno, infatti, condividere le informazioni riguardanti i tax rulings, sistematicamente, ogni 3 mesi. A differenza delle disposizioni attuali per i tax rulings, non ci sarà nessuna clausola di esenzione e nessun margine di interpretazione. Le informazioni che le autorità fiscali devono scambiarsi saranno infatti pre-definite. Moscovici si è poi concentrato sul coordinamento tra i sistemi fiscali. Il Commissario ha ribadito che a giugno verrà presentato un piano d'azione, che si baserà su cinque azioni chiave, a partire dal rilancio della base comune consolidata Corporate Tax (o CCCTB). Tale proposta, originariamente fatta dalla Commissione nel 2011, ha l’obiettivo di creare i presupposti affinché le aziende che operano oltre i confini dell'UE possano consolidare il loro reddito imponibile in tutti gli Stati membri e armonizzare la loro base imponibile. Porre fine all’elusione, all’evasione e alle pianificazioni fiscali aggressive garantendo che i profitti siano tassati nel luogo in cui vengono generati, è l’obiettivo principale della Commissione europea, ma, ha rilevato Moscovici in chiusura di intervento, è necessario stare attenti a non penalizzare il commercio legittimo, a non imporre oneri amministrativi sproporzionati, creando incertezza giuridica o generando situazioni che portano a doppia imposizione.

Per maggiori informazioni: Pietro mambriani ([email protected]) [Torna su]

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3. R I UN IO NI ED E VE N TI P O T E N T I A L O U T P U T A N D P R I V A T E I N V E S T M E N T I N A L A T E -

C R I S I S W O R L D Lo scorso 29 aprile, presso la sede di Bruegel, si è tenuto un dibattito dal titolo “Potential output and private investment in a late-crisis world”. L’incontro ha visto la partecipazione di Roberto Garcia-Saltos e Daniel Leigh del Fondo Monetario Internazionale (FMI) i quali hanno avuto la possibilità di presentare i contenuti del terzo e quarto capitolo del World Economic Outlook 2015 pubblicato nel mese di aprile. I capitoli oggetto di discussione sono dedicati all’andamento dell’output potenziale delle economie avanzate e di quelle emergenti ed all’evoluzione del livello degli investimenti privati. La discussione è stata inizialmente dedicata ad un’analisi della traiettoria dell’output potenziale, definito come il livello di PIL coerente con un’inflazione stabile. Si sottolinea inoltre che la distanza esistente tra il Pil reale e il Pil potenziale viene invece definita con il termine di output gap. Stando ai contenuti dell’Economic Outlook riportati dai due economisti, nel periodo pre-crisi le economie avanzate avevano già registrato riduzioni significative dei livelli di crescita potenziale dovute in misura prevalente ad una ridotta crescita della produttività totale dei fattori ed in misura minore ad una ridotta crescita potenziale dei livelli d’occupazione. Sempre nel periodo pre-crisi le economie emergenti, invece, grazie all’effetto positivo di fattori demografici ed allo sviluppo delle global supply chain, avevano visto incrementare il loro PIL potenziale. Durante la crisi ed a causa di fattori quali l’invecchiamento della popolazione, la riduzione degli investimenti ed una minore crescita della produttività totale dei fattori , sia nelle economie avanzate che in quelle emergenti si è registrato un calo dell’output potenziale. In particolare, la riduzione dell’output potenziale è stata più marcata nelle economie emergenti, dove, a causa della ridotta crescita della produttività totale dei fattori l’output potenziale è sceso di due punti percentuali. Secondo quanto riportato da Garcia-Saltos per quanto riguarda le economie avanzate la riduzione dell’output potenziale registrata nel periodo della crisi è invece stata dello 0,5% ed è stata dovuta a minori livelli di capitale e ad una ridotta crescita potenziale dei livelli d’occupazione attribuibile a fattori demografici.

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Per quanto riguarda gli scenari futuri, Garcia-Saltos ha sottolineato che nonostante siano passati sette anni dallo scoppio della crisi, sia le economie emergenti che quelle avanzate faticano a tornare ai livelli di crescita previsti agli inizi degli anni 2000; tale difficoltà porta a sollevare dubbi circa la possibilità che l’attuale scostamento dalla traiettoria di crescita potenziale ipotizzata nel periodo precedente la crisi sia dovuto non tanto a fattori temporanei, quanto piuttosto ad una modifica permanente del PIL potenziale. Sulla base degli scenari formulati dal FMI, nelle economie avanzate il PIL potenziale sembra infatti destinato a crescere nel medio termine ma non in misura tale da raggiungere i livelli pre-crisi, mentre nelle economie emergenti esso appare addirittura destinato a contrarsi ulteriormente come conseguenza dell’invecchiamento della popolazione, della debolezza degli investimenti e di una ridotta crescita della produttività totale dei fattori. L’incremento dei livelli di output dovrebbe dunque rivestire carattere prioritario sia per le economie avanzate che per quelle emergenti. Nel primo caso sarebbe dunque opportuno adottare politiche volte a contrastare i livelli di disoccupazione strutturale, ad incrementare la produttività ed il capitale infrastrutturale ed a stimolare gli investimenti. Nel caso delle economie emergenti i governi dovrebbero invece insistere su politiche e riforme volte da un lato alla rimozione dei colli di bottiglia che impediscono lo sviluppo di un ambiente favorevole all’attività d’impresa e dall’altro ad un miglioramento dei livelli di educazione. Per quanto riguarda la contrazione dei livelli di investimento privato, Daniel Leigh ha sottolineato come questo sia diminuito in media del 25% rispetto alle stime del periodo pre-crisi e come 2/3 del crollo siano da imputare alla riduzione degli investimenti delle imprese. A tal proposito l’attuale contrazione della domanda viene indicata come il principale freno alla ripresa degli investimenti; la dinamica presentata dal FMI ipotizza, infatti, che le imprese riducano gli investimenti in risposta ad una riduzione del valore di tale variabile. Una simile ipotesi, secondo quanto riportato da Leigh, sarebbe peraltro supportata dai risultati emersi da studi condotti sulle imprese, le quali avrebbero indicato il calo della domanda come principale fattore in grado di incidere negativamente sui livelli di investimento. Nel corso della conferenza si è inoltre evidenziato che, nel caso italiano ed in quello di altri Paesi dell’Unione europea, la distanza tra livelli attuali di investimento e livelli previsti è da ricondurre anche all’incertezza politica ed ai molteplici vincoli finanziari che gravano sulle banche e sulle finanze pubbliche.

Per maggiori informazioni: Viviana Padelli ([email protected]) [Torna su]

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4. BAN DI E F I NAN Z I AM EN T I

E V E N T I I N F O R M A T I V I Segnaliamo che lo scorso 30 aprile si è tenuta in Confindustria una presentazione della Electrification Financing Initiative (ElectriFI), iniziativa promossa dalla Commissione europea, con l’obiettivo di accelerare l’elettrificazione nei Paesi in via di sviluppo, attraverso la concessione di capitale che minimizzi il rischio-Paese legato ad interventi privati in questi mercati. L’evento, organizzato da Confindustria, Gestore dei Servizi Energetici e Federazione ANIE, ha visto la partecipazione di circa 50 imprese interessate all’innovativo strumento di finanziamento della Commissione, che ha già stanziato un importo iniziale di 75 milioni di euro per catalizzare gli investimenti del settore privato sul settore dell’elettrificazione rurale. Il supporto agli investimenti avrà la forma di prestiti convertibili (convertible grants), che - in una fase iniziale - aiuterà a rendere bancabili i progetti. Al seminario - di cui qui sono disponibili i materiali presentati - sono intervenuti Georgios Pantoulis, della Direzione Generale per lo Sviluppo e la Cooperazione della Commissione, che ha ideato ElectriFI e ne implementerà il funzionamento, e Marc Buiting della Banca di Sviluppo Olandese, che gestisce i fondi della Commissione per questo regime di sostegno.

Per maggiori informazioni: Leonardo Pinna ([email protected]) E Marica Nobile ([email protected])

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