Nel 1600, con la messa a punto del METODO SCIENTIFICO,
la società umana ha imboccato una strada nuova, compiendo
un salto comparabile a quello che trasformò le società primitive
da tribù di raccoglitori di cibo a società di agricoltori e allevatori.
Come conseguenza dell'esplodere delle conoscenze
scientifiche l'umanità ha dovuto cambiare l'idea che aveva di
se stessa e del proprio posto sulla Terra e nell'Universo.
L'interesse verso i fenomeni del mondo naturale si è diffuso
sempre di più; la «curiosità» scientifica è diventata una molla
importante dell'agire degli esseri umani e nuove prospettive si
sono aperte davanti agli occhi degli uomini che hanno voluto
vedere.
METODO SCIENTIFICO
METODO SPERIMENTALE
o
Studio accurato di un fenomeno
naturale
che si conclude con una sua
descrizione matematica
E’ un metodo democratico
perché basato
sul rifiuto totale del principio di
autorità
Sulla condivisione delle conoscenze e
dei metodi da cui queste scaturiscono
Lo scienziato e filosofo che più di tutti ha contribuito
allo sviluppo e alla iniziale sistematizzazione del
Metodo sperimentale è stato
Galileo Galilei
Galileo Galilei: biografia
PORTALE GALILEO
“Parmi di scorgere ferma credenza che nel filosofare sia
necessario appoggiarsi all’opinioni di qualche celebre
autore, sì che la mente nostra, quando non si maritasse col
discorso d’un altro, ne dovesse in tutto rimanere sterile ed
infeconda; e forse stima che la filosofia sia un libro e una
fantasia d’un uomo, come l’Iliade e l’Orlando Furioso, libri
ne’ quali la meno importante cose è che quello che vi è
scritto sia vero. La cosa non istà così.
La filosofia è scritta in questo grandissimo libro
che continuamente ci sta aperto innanzi agli
occhi (io dico l’universo), ma non si può
intendere se prima non s’impara a intender la
lingua e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto.
Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son
triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i
quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente
parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per
un oscuro laberinto.”
Parole di Galileo Galilei scritte ne Il Saggiatore, pubblicato in
Roma nel 1623.
Senza le strutture matematiche non si può comprendere la natura.
La matematica è il linguaggio della natura.
LE FASI DEL METODO SPERIMENTALE
1) Raccolta delle informazioni già note sul
sistema che si vuole studiare.
2) Osservazione preliminare dei fenomeni che
avvengono nel sistema.
3) Scelta delle grandezze fisiche che servono
per descrivere i fenomeni
4) Ipotesi di lavoro sulle relazioni tra le
grandezze fisiche che scritte matematicamente
permetteranno la descrizione matematica del
fenomeno o di una parte di esso
5) Esperimenti ripetuti con misurazione delle
grandezze, minimizzazione degli effetti secondari
e cambiamento delle condizioni nelle quali gli
esperimenti si svolgono. Se necessario, nel
corso degli esperimenti si torna alla fase 4 e si
modificano le ipotesi di lavoro.
6) Deduzioni circa tutte le conseguenze degli
esperimenti, tenendo ben presente il campo di
validità di ciascuna di esse
7) Sintesi delle deduzioni con tutte le altre
informazioni disponibili. Può succedere che si
trovino delle contraddizioni insanabili; si deve
allora ricominciare dalla fase 1.
8. Enunciazione della legge sperimentale che compendia i risultati degli esperimenti e delle altre informazioni a disposizione. In questa fase si opera una generalizzazione, che è di solito indicata con il nome di processo di induzione
Questa sequenza di fasi che caratterizzano
un'indagine scientifica sperimentale è soltanto uno
schema di massima; nei casi concreti due di tali fasi
talvolta si fondono in una sola oppure una fase può
mancare del tutto.
Osservazione
preliminare
Scelta delle
grandezze fisiche
Ipotesi
di
lavoro
Esperimenti
(eventualmente ripetuti)
Analisi dei risultati degli esperimenti
Enunciazione
della legge sperimentale
Raccolta delle
informazioni
STUDIO DI UN FENOMENO NATURALE
Si noti, comunque, che nel procedimento si alternano
fasi in cui si interagisce in qualche modo con il
sistema con fasi puramente logiche. Queste ultime
sono quelle che abbiamo individuato con i nomi di:
1. raccolta di informazioni;
3. scelta delle grandezze fisiche;
4. ipotesi di lavoro;
6. analisi dei risultati;
7. sintesi;
8. enunciazione della legge sperimentale.
La apparente semplicità della descrizione che
abbiamo dato nasconde però molti punti delicati a cui
è necessario prestare la massima attenzione. Essi
sono essenzialmente quattro:
1. la scelta delle grandezze fisiche,
2. l'operazione di generalizzazione che porta a
enunciare le leggi sperimentali (induzione),
3. la natura e l'uso delle leggi sperimentali
stesse e infine
4. l'integrazione di diverse leggi in un quadro più
vasto, cioè in una teoria.
La apparente semplicità della descrizione che
abbiamo dato nasconde però molti punti delicati a cui
ora vogliamo rivolgere la nostra attenzione. Essi sono
essenzialmente quattro:
1. la scelta delle grandezze fisiche,
2. l'operazione di generalizzazione che porta a
enunciare le leggi sperimentali,
3. la natura e l'uso delle leggi sperimentali
stesse e infine
4. l'integrazione di diverse leggi in un quadro più
vasto, cioè in una teoria.
L’acqua nel recipiente è calda o
fredda?
Oppure è tiepida?
In questo modo non si ottiene una
risposta attendibile, ma solamente
soggettiva
Proviamo
Se usiamo la grandezza fisica temperatura,
otteniamo una descrizione oggettiva e
quantitativa slegata da qualunque sensazione
personale
─ 40
─ 39
─ 38
─ 37
─ 36
─ 35
─ 34
─ 33
─ 32
─ 31
° C
Per me è
fredda
Per me è
calda
─ 40
─ 39
─ 38
─ 37
─ 36
─ 35
─ 34
─ 33
─ 32
─ 31
Ma è per tutti alla
temperatura di
37 °C
Le grandezze fisiche sono caratteristiche misurabili del
sistema fisico che vogliamo studiare,
di esse si deve poter dire quanto valgono
la scelta delle grandezze fisiche è arbitraria.