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NORME GENERALI PER GLI ELABORATI DI PROGETTO. … · 60 GENERALITA’ : organizzazione degli...

Date post: 15-Feb-2019
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59 1 NORME GENERALI PER GLI ELABORATI DI PROGETTO. Prima parte : planimetrie e piante I grafici di progetto debbono documentare l’opera seguendo il concetto di descrivere, per livelli successivi di approfondimento, le varie parti: questo fine può essere raggiunto seguendo diversi criteri.
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NORME GENERALI PER GLI ELABORATI DI PROGETTO.

Prima parte : planimetrie e piante

I grafici di progetto debbono

documentare l’opera

seguendo il concetto di descrivere,

per livelli successivi di

approfondimento,

le varie parti: questo fine può

essere raggiunto seguendo diversi

criteri.

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GENERALITA’ : organizzazione degli elaborati di progetto.

I diversi metodi di organizzazione delle tavole di progettosi accomunano nel criterio di disporre all’inizio i grafici di carattere generale a piccola scala, che forniscono una visione globale dell’opera, per poi passare a grafici di scala più grande che informano più dettagliatamente sui contenuti progettuali, per poi passare ad eventuali porzioni del progetto, e cioè ai particolari architettonici.

Considereremo gli elaborati del progetto architettonico classificati e suddivisi nei seguenti capitoli:

Planimetrie; Piante

Alzati; Sezioni .

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PLANIMETRIE

Uno dei primi livelli di definizione

progettuale riguarda l'organizzazione degli

spazi progettati e una verifica di

congruenza di questi, all'interno del lotto e

con lo spazio circostante, da ricomporre in

planimetrie.

Il termine planimetria

deriva dalla topografia

dove indica

la proiezione del rilievo orizzontale

di una parte del terreno

su un piano tangente.

.

Peter Eisenman. Centro Universitario J.W.Goethe,

Francoforte sul Meno, progetto del 1987.

Modello e planimetria generale.

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PLANIMETRIE

L’estensione al disegno architettonico

fa riferimento alla rappresentazione

dei fabbricati, con la sistemazione

del lotto di pertinenza

del terreno e del verde, delle strade,

e in rapporto

anche al contesto urbanistico.

Richard Meier, Getty Center a Los Angeles, planimetria generale.

Quando il suo contenuto è tale, per dettaglio, da far collocare la planimetria fra

gli esecutivi del progetto, si potrebbe accogliere l'elaborato fra le piante,

che, al livello di strada, rappresentano lo spazio adiacente al costruito.

Il voler mantenere questa distinzione è dovuto al fatto che il contenuto

preferenziale delle planimetrie sono gli spazi esterni del progetto, le

relazioni reciproche e col contesto, là dove il contenuto preferenziale delle

piante è lo spazio interno, l'organizzazione e la comunicazione con le

immediate adiacenze.

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PLANIMETRIA GENERALE

La planimetria generale è finalizzata alla valutazione dell’inserimento dell’opera

progettata in un contesto. Le scale di riduzione

a tale scopo variano da 1:500, 1:1000, 1:2000.

Le convenzioni grafiche e la simbologia debbono adeguarsi alle diverse scale.

Per evidenziare l’area interessata dal progetto,

spesso si adotta il criterio del contrasto, e cioè mettendo, ad esempio, in risalto il nuovo inserimento,

circoscrivendolo con un riquadro e retinandolo al suo interno.

Qui il progetto si inserisce in una zona

non ancora urbanizzata e quindi, le aree limitrofe a quella dell’intervento, sono state rappresentate

con l’orografia del terreno.PLANIMETRIA GENERALE in scala 1:500

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PLANIMETRIA DI VERIFICA DEGLI STANDARDS

La planimetria di verifica degli standardscontiene indicazioni relative alla destinazione

d’uso degli spazi privati e pubblici, con le relative dimensioni, nonché le quote dei

distacchi dai confini e del perimetro dell’edificio, atte a definire la superficie coperta.

Questo indice è quasi sempre richiesto

dalle normative vigenti.

Dovendo questo tipo di elaborato evidenziare le destinazioni

degli spazi esterni, sono state campite, in modo diverso, le aree destinate

a sede stradale, a verde e all’edificio.

Al margine è stata disposta una tabella

riassuntiva dei parametri quantitativi utili per un confronto con gli standards urbanistici prescritti dalla

normativa vigente.

PLANIMETRIA di verifica degli standards in scala 1:200

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PLANIMETRIA ESECUTIVA

La planimetria esecutiva

contiene le informazioni

per la realizzazione delle opere esterne

al manufatto edilizio.

Fondamentale è la descrizione

dei materiali usati

per le opere di sistemazione esterna

e l’indicazione schematica del verde.

Inoltre,

vanno predisposte tutte le quote,

orizzontali e verticali,

che consentono l’attuazione

delle opere di cantiere.

PLANIMETRIA ESECUTIVA in scala 1:200

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PLANIMETRIA DI SUPPORTO / infrastrutture tecnologiche

In questa planimetria di supporto

sono rappresentate le opere

per gli impianti a rete fognante ed elettrico.

Vengono indicati i punti di utilizzazione e,

per quanto riguarda l’impianto

di smaltimento delle acque piovane e nere,

il tracciato schematico dei tubi interrati,

nonché la posizione dei pozzetti.

Queste indicazioni

hanno il semplice scopo di prescrivere

al progettista degli impianti

l’organizzazione

degli elementi tecnologici principali.

Come nel caso specifico, è opportuno

distinguere, con un colore differente, le informazioni

relative alle infrastrutture tecnologiche dalle altre

informazioni riportate in planimetria.

PLANIMETRIA di supporto in scala 1:200

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PIANTE

Come abbiamo visto,

il termine pianta deriva dalla Geometria Descrittiva.

Nel disegno architettonico la pianta costituisce l’elaborato di maggiore importanza

fra quanti compongono il progetto, poiché da esse si possono desumere le misure

d’impianto dell’edificio progettato. Il disegno della pianta di un edificio corrisponde

in pratica a un’operazione di sezione, eseguita immaginando di tagliare

l’organismo con un piano di sezione orizzontale.

Peter Eisenman. Centro Universitario

J.W.Goethe, Francoforte sul Meno,

progetto del 1987.

Piante ai vari livelli.

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Il piano di sezione si fa passare ad un’altezza dal

calpestio tale da fornire il maggior numero di

informazioni possibili sull’edificio in questione:

esso taglierà, quindi, le strutture murarie, le porte

le finestre ecc., nei punti di maggiore interesse. Le

piante così devono contenere e descrivere tutti gli

elementi fissi e mobili che delimitano lo spazio.

Questi criteri vanno seguiti in tutte le piante di tutti

i livelli dell’edificio a partire dal più basso fino a

giungere alla copertura.

L’identificazione dei livelli secondo la Norma UNI

ISO 4157 è progressiva a partire dal livello più

basso.

Peter Eisenman. Centro Universitario J.W.Goethe,

Francoforte sul Meno, 1987.

Prospettiva sulla piazza interna.

PIANTE

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Le piante, in base alla destinazione specifica dell'edificio, consentono di

descriverne le possibili modalità di fruizione, stabilendo relazioni tra gli ambienti

ed ipotizzando i luoghi per le diverse attività da svolgere, al fine di realizzarvi le

migliori condizioni d'uso.

I ricettori principali di tali elaborati sono il committente e alcuni organi di controllo

tecnico-amministrativo.

Essendo gli obiettivi analoghi, ad essi vanno forniti gli stessi elementi al fine di

valutare:

- la rispondenza del progetto alle esigenze espresse;

- i primi controlli dimensionali;

- la fruibilità, la consistenza, l'organizzazione e le relazioni tra gli spazi interni ed

esterni;

- le qualità igienico-funzionali degli ambienti;

- alcune dimensioni utili per calcolare parametri edilizi ed urbanistici, quali

volume, densità edilizia, distacchi, oltre a controllarne la conformità agli

standards vigenti.

PIANTE

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PIANTE ESECUTIVE

Le piante esecutive devono contenere

tutte le indicazioni utili alla realizzazione dell’edificio

per rendere possibile la materializzazione dell’idea

progettuale. In elevazione la pianta descrive gli

spazi limitatamente al piano in oggetto. Se non ci fosse l’uguaglianza fra i livelli, come nel nostro

caso, andrebbero rappresentati quegli elementi fuori

sagoma in modo semplificato del piano sottostante.

La pianta esecutiva, deve

fornire i dati generali del progetto: i pilastri

portanti in cemento armato sono differenziati

dalla muratura di tamponamento e dalle

tramezzature. In questo caso il disegno

definisce i diversi tipi di muratura.

Fondamentale è la predisposizione di tutte le

quote esterne ed interne, che consentono

l’attuazione delle operazioni di cantiere.

PIANTA esecutiva in scala 1:50

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PIANTE ESECUTIVE

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PIANTA DELLE COPERTURE

La pianta delle coperture,

in quanto chiusura superiore

piana dell’edificio,

deve contenere tutti gli elementi necessari

per l’esecuzione delle opere di smaltimento

delle acque piovane.

Vanno pertanto indicate le dimensioni

e il posizionamento dei pluviali,

le quote altimetriche, relative al solaio grezzo

per la realizzazione del massetto, e

le pendenze dei piani inclinati

che convergono nel pluviale.

PIANTA esecutiva delle coperture in scala 1:50

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PIANTA DELLE COPERTURE

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PIANTE DI SUPPORTO / arredamento e impianti

Nella pianta sono rappresentati gli arredi,

e gli elementi di utilizzazione dell’impianto

elettrico, idrico e di climatizzazione.

Si configura come pianta di supporto

per il progettista degli impianti. La disposizione degli arredi, ha in questo caso un duplice

ruolo: quello di verificare la suscettibilità degli ambienti,

per dimensione e forma; e la possibilità di prefigurare,

attraverso la disposizione degli stessi arredi,

l’organizzazione delle attività e quindi la richiesta degli

elementi impiantistici che devono garantire determinati

livellidi comfort e vivibilità.

Questo elaborato grafico,

solitamente si rappresenta nella stessa

scala di quelli esecutivi

e con gli stessi criteri di rappresentazione.

PIANTA di supporto con arredamento e impianti

in scala 1:50

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PIANTE DI SUPPORTO / arredamento e impianti

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PIANTE CARPENTERIE

Questo elaborato fornisce le prescrizioni utili

per la progettazione esecutiva delle

carpenterie, che dovrà essere eseguita dal

progettista delle strutture.

E’ quindi una pianta in cui vanno indicate:

le quote utili al dimensionamento strutturale;

i fili fissi dei pilastri;

l’orditura e lo spessore dei solai;

la numerazione degli elementi verticali

della struttura;

eventuali particolari della struttura.

Va anche detto che questo tipo di pianta

è ottenuta nel rispetto di una convenzione

con la quale le strutture orizzontali sono viste

attraverso una sezione eseguita al di sotto del

solaio considerato. In essa le travi alte, che

altrimenti non si vedrebbero, vengono

rappresentate in proiezione con un tratto

medio, quelle in spessore di solaio in tratteggio. PIANTA delle carpenterie in scala 1:50

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PIANTE CARPENTERIE

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PIANTE / progetto di recupero.

Nel caso di un progetto di recupero,

i criteri di rappresentazione grafica

differiscono in parte da quelli elaborati

e descritti per un progetto ex novo.

E’ infatti indispensabile eseguire,

per una stessa pianta, tre disegni:

il primo, stato di fatto,

per descrivere le caratteristiche dell’edificio

prima degli interventi;

il secondo, interventi, per distinguere le parti

esistenti da recuperare, da quelli esistenti ma

da demolire, perché ritenute fatiscenti e non

compatibili con il nuovo progetto;

il terzo, destinazioni d’uso, per descrivere

gli obiettivi funzionali del progetto di recupero.

Rimane invariata la scelta degli

elementi di base

per la rappresentazione normalizzata. PIANTA PER UN PROGETTO DI RECUPERO

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NORME GENERALI PER GLI ELABORATI DI PROGETTO:

Seconda parte: sezioni e prospetti

I grafici di progetto debbono

documentare l’opera

seguendo il concetto di descrivere,

per livelli successivi di

approfondimento,

le varie parti: questo fine può

essere raggiunto seguendo diversi

criteri.

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PROSPETTI

Il prospetto è la

rappresentazione grafica in

proiezione ortogonale dei

fronti esterni dell’edificio sul

piano verticale. Viene anche

detto alzato e/o fronte.

Fra i disegni tecnici, può

considerarsi quello che deve

avere il maggior contenuto di

informazioni.

Mario Botta. Progetto di una villa unifamiliare 1987.

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PROSPETTI

Peter Eisenman.

Centro Universitario J.W.Goethe,

Francoforte sul Meno,

progetto del 1987.

Prospetti e veduta del modello.

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PROSPETTI / materiali

Anche se la rappresentazione geometrica

non fornisce una rigorosa corrispondenza

con l’immagine reale, con essa si cerca,

in quanto simulazione grafica,

di suggerirne l’idea progettuale.

Un prospetto deve contenere la

descrizione degli elementi

che costituiscono le parti dell’edificio

visibili dall’esterno,

anche in relazione al contesto.

Fra i criteri di rappresentazione

vanno definite tutte le viste significative

dell’edificio progettato,

ponendosi frontalmente a ciascuna

superficie, evitando visioni di scorcio che

danno luogo a proiezioni deformate.

La descrizione del trattamento

superficiale è da eseguirsi solo

se la scala di rappresentazione

ne consente la vista.

La descrizione del materiale

può divenire figurativa solo nella

rappresentazione del particolare

prospettico

scala 1:100 scala 1:50

tegole alla romana

tegole alla marsigliese

coppi

intonaco

pietra a vista

mattoni a vista

bugnato

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PROSPETTI/ casi particolari di rappresentazione

Nel rappresentare un prospetto con paramenti murari non lineari,

può essere utile l’uso di alcuni effetti grafici

quali delle ombre proprie e portate (teoria delle ombre) eseguite a tratteggio.

Un problema da risolvere, con la scelta di opportune tecniche grafiche,

è la descrizione del movimento che eventualmente anima la facciata,

facilitando così la lettura della reale configurazione dei corpi da ricondurre sul piano

verticale, evitando che vengano fraintesi gli elementi sia quando essi sono distribuiti

su profondità diverse sia quando inclinati rispetto al piano di proiezione.

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PROSPETTI / scale di rappresentazione

Generalmente nei prospetti non compaiono parti sezionate per cui le linee che li

costruiscono non dovrebbero avere spessori diversificati se non per la linea di

terra, unica sezionata e quindi più spessa.

L’elaborato è tratto dal progetto di

ampliamento della sede della Facoltà di

Economia e Commercio progetto di C.

Cottone e A. De Vecchi a Palermo.

Si propone una tavola di progetto in cui

vengono analizzati tre aspetti differenti, in

scala diverse, di uno stesso prospetto.

Le scale più adeguate, in

funzione al tipo di

rappresentazione del

prospetto sono:

prospetto di tipo territoriale:

1:1000, 1:500, 1:200;

prospetto per finalità

esecutive: 1:200, 1:100,

1:50;

particolari prospettici: 1:50,

1:20, 1:10.

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SEZIONI

La sezione è una rappresentazione grafica

che si ottiene tagliando un corpo con un piano,

in architettura serve a rappresentare

la struttura interna di un edificio.

Per le sezioni valgono le stesse norme espresse a proposito delle linee,

dei tratteggi e delle altre convenzioni di carattere generale inerenti le piante.

Peter

Eisenman.

Centro

Universitario

J.W.Goethe,

Francoforte sul

Meno,

progetto del

1987.

Sezioni e

veduta del

modello.

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SEZIONI con contenuti spaziali

Lo stesso dicasi per il piano di sezione,

che assume una posizione verticale

e che occorre far passare

per le parti più significative

dell’organismo architettonico,

sia longitudinalmente che

trasversalmente, e deve poter offrire il

maggior numero di informazioni

ed essere chiaramente individuabile

Se l’edificio è progettato con cortili,

cavedi, ecc, è necessario che la sezione

interessi questi elementi

come pure il vano scala,

che va disegnato con estrema attenzione.

La scala di rappresentazione per questo

tipo di sezione con contenuti spaziali

deve essere la stessa usata per la pianta

funzionale a cui fa riferimento. SEZIONE esecutiva in scala 1:50

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SEZIONI con contenuti in secondo piano

In scala 1:200, 1:100 e 1:50, le porte e le finestre, a vista non sezionate, vanno

rappresentate sinteticamente indicando il riquadro della porta, la cornice del telaio fisso, ed

eventualmente solo la posizione della serratura.

Il contorno della figura di sezione è bene che si estenda sufficientemente anche al terreno

circostante.

La scala di

rappresentazione

più adeguata per le

sezioni con

contenuti

oggettuali è 1:50.

In questo tipo di

sezione vanno

rappresentati tutti i

materiali che

costituiscono gli

elementi di fabbrica

fornendo una

descrizione

sintetica degli

aspetti tecnologici e

realizzativi. SE

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SEZIONI / criteri di rappresentazione

Le sezioni vanno

indicate sulle varie

piante dell’edificio,

come dalle

Norme UNI 3971,

con la freccia indicante

le direzioni di vista

e lettera di indicazione

della sezione.

Nelle sezioni vanno

riportate

tutte le strutture

murarie,

tralasciando la parte

sotterranea

di fondazione se non si

ha l’esatta nozione

della sua forma e

dimensione.

Indicazione in pianta e in alzato del piano di sezione


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