+ All Categories
Home > Documents > NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

Date post: 24-Jan-2017
Category:
Upload: trantuong
View: 213 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
3
NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA Source: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, Anno 11, No. 8/12 (Agosto- Dicembre 1956), pp. 230-231 Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40758500 . Accessed: 14/06/2014 14:41 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente. http://www.jstor.org This content downloaded from 195.34.79.253 on Sat, 14 Jun 2014 14:41:20 PM All use subject to JSTOR Terms and Conditions
Transcript
Page 1: NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICASource: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africae l’Oriente, Anno 11, No. 8/12 (Agosto- Dicembre 1956), pp. 230-231Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40758500 .

Accessed: 14/06/2014 14:41

Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

.JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range ofcontent in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new formsof scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected].

.

Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extendaccess to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente.

http://www.jstor.org

This content downloaded from 195.34.79.253 on Sat, 14 Jun 2014 14:41:20 PMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 2: NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

230 AFFRICA

NOTIZIARIO DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

IL PRESIDENTE DELLA LIBERIA OSPITE ONORATO DELLISTìTUTO

Nei pomeriggio del 21 settembre, nei suggestivi saloni del Museo Africano in Roma, l'Istituto Italiano per l'Africa ha offerto un ricevimento in onore del dott. William V. S. Tubman, Presidente della Repubblica di Liberia. L'illustre ospite, con il suo seguito, è stato ricevuto all'arrivo dal Pre- sidente dell'Istituto, sen. Guglielmone, con i componenti il Consiglio Centrale e il Segretario Generale, prof. Mario Dorato.

Il Presidente Tubman, dopo essersi brevemente intrattenuto nelle belle sale del Museo, che raccolgono interessantissime collezioni di cimeli, di documenti, d'arte e di prodotti dell'artigianato africano, è stato accompagnato nel salone delle riunioni, dove il Sen. Guglielmone, nel rivolgere all'illustre ospite un saluto augurale, ha voluto ri- cordare le origini storiche della Liberia e l'anelito di libertà da cui è nata, per cui essa « rimane - con il suo nome e la sua costituzione - simbolo ed aspirazione di un sempre migliore avvenire pe ; tutto il Continente Africano ». Nel quadro, poi, della cooperazione eurafricana in generale e, in particolare, di quella italo-liberiana, due fatti signi- ficativi sono stati posti in rilievo dal Sen. Guglielmone: le unità mercantili costruite nei cantieri italiani per conto dell'annatona liberiana e la partecipazione ufficiale della Repubblica di Liberia alla Fiera del Levante. « Noi speriamo, Signor Presidente - ha concluso il Sen. Guglielmone - di aver Vi con noi concorde nella convinzione che in questo periodo di travaglio per l'umanità occorre gettare sempre nuovi ponti fra i popoli di tutti i Continenti e di tutte le razze, affinchè essi, conoscendosi sempre più intimamente, possano anche meglio comprendersi e camminare a fianco sulla via delle pacifiche conquiste materiali e morali, in una collaborazione sempre più stretta e feconda. E* appunto questa la funzione che l'Istituto Italiano per F Africa, il quale oggi ha l'onore di accogliere V.E., persegue nei confronti del Continente Africano ».

II Presidente Dott. Tubman, molto sensibile ai concetti espressi in questo indirizzo, ha voluto prendere personal- mente la parola per ringraziare il Sen. Guglielmone, mani- festando i sentimenti di stima e di ammirazione, suoi e del suo popolo, per la Città Eterna e per l'Italia e dicendosi molto lieto di poter parlare ai membri dell'Istituto Italiano por l'Africa. « Noi in Africa - ha dichiarato il Presidente Tubman - desideriamo coltivare e conservare i più stretti

II Presidente Tubman in una delle sale del Museo Afri- cano, accompagnato dal Presidente dell'Istituto Italiano per l'Africa, sen. Guglielmone, da! Vicepresidente sen. Galletto e dal Segretario Generale dott. Dorato.

legami di amicizia con tutte le nazioni ed i popoli del mon- do, specialmente con quei Paesi i cui fermi ideali, le cui aspirazioni e la cui filosofia nazionale hanno con fedeltà tenuto alto il senso di dignità del genere umano dovunque, senza distinzioni di razza, religione, colore o condizione economica ».

Infine, dopo aver illustrato i principii cui si ispira l'at- tuale politica di sviluppo economico, sociale, culturale e po- litico della Liberia, il Presidente Tubman ha detto: « Colgo quest'occasione per dichiarare che noi diamo il benvenuto a» capitani d'industria stranieri ed alle imprese commerciali. Fianco a fianco con i nostri cittadini gli stranieri possono lavorare in perfetta armonia per sondare, utilizzare e svi- luppare senza limiti le nostre risorse umane e naturali ».

Tutti i partecipanti si sono quindi ancora intrattenuti nei saloni del Museo Africano per prendere parte al cocktail offerto dall'Istituto Italiano per l'Africa in onore del Pre- sidente Tubman e della sua consorte. Erano presenti alla significativa manifestazione numerosi parlamentari, persona- lità del mondo diplomatico, culturale ed artistico, redattori di quotidiani e rappresentanti della stampa estera, della Federazione Nazionale Giornalisti e Scrittori Africanisti, dell'A.I.P.E.P.O., della Ruota d'Africa, del Movimento Artistico Nazionale, delle Riviste «Affrica» ed «Eurafrica».

MANIFESTAZIONE Dì AMICIZIA ITALO-TUNISINO- MAROCCHINA

Un gruppo di scrittori e giornalisti italiani di cose d'Afri- ca ha offerto un ricevimento in onore di rappresentanti di- plomatici del Regno di Tunisia e dell'Impero del Marocco.

Al trattenimento, che ha avuto luogo nell'abitazione del dott. Mario Dorato, Consigliere Delegato della Federazione Nazionale Giornalisti e Scrittori Africanisti, sono intervenuti il Vice Presidente della Federazione, dott. Francesco Ca- vallaro, i Consiglieri dott. Teobaldo Filesi e dott. Bepi Russi, il Segretario dott. Fernando Gori e numerosi soci e simpatizzanti.

Nell'esprimere la simpatia degli ambienti culturali ita- liani per gli Stati nord-africani reintegrati nella loro piena libertà e sovranità e ai quali l'Italia è legata da così antichi e profondi vincoli, i dirigenti la Federazione Nazionale Gior- nalisti e Scrittori Africanisti hanno particolarmente sotto- lineato le dimostrazioni di simpatia verso il popolo Italiano recentemente date con la riammissione in terra d'Africa dei cittadini Italiani che erano stati espulsi dalle Potenze occu- panti.

Il Signor Abdel jel il, Mehiri, primo Segretario dell'Am- basciata e Console di Tunisia, è il Signor Tahar Mekouar, primo Segretario dell'Ambasciata del Marocco, si sono cor- dialmente intrattenuti con i presenti, attestando tutta la loro simpatia per gli amici italiani.

INCONTRO CON IL DIRETTORE DELLO SIATE IN- FORMATION OFFICE DEL SUD AFRICA

II Direttore Generale dello State Information Office del Sud Africa, in occasione d'un suo breve soggiorno a Roma, si è recato in visita alla nuova Sede dell'Istituto Italiano per F Africa in Via Aldrovandi 18.

L'illustre ospite, che era accompagnato dall'Addetto Stam- pa dell'Ambasciata dell'Unione del Sud Africa a Roma, dott. Erich Rörich, è stato ricevuto dal Capo dell'Ufficio Studi dell'Istituto, dott. Teobaldo Filesi, dal col. Massimo Adolfo Vitale, del Museo Africano, dal dott. Mario Cazzavillan, dal dott. Maffi, Segretario Generale dell'As- sociazione Amici del Sud Africa e da un gruppo di gior- nalisti, studiosi e tecnici africanisti.

Il Sig. Meiring si è vivamente interessato alle colle- zioni del Museo Africano ed alla nuova organizzazione data all'Istituto, dichiarandosi convinto che rapporti sempre più ampi e cordiali dovranno stabilirsi, in avvenire, tra Italia e Unione del Sud Africa nel campo culturale e in tutti gli altri settori di reciproco interesse per i due Paesi.

This content downloaded from 195.34.79.253 on Sat, 14 Jun 2014 14:41:20 PMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 3: NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

AFFRICA 231

UISTITUTO E LA FIERA DEL LEVANTE

II 25 settembre il Segretario Generale dell'Istituto Ita- liano per l'Africa' dott. Mario Dorato, accompagnato dal Pro!. Mauro Spagnoletti Delegato interregionale dello stesso Istituto per la Puglia e la Lucania, dal dott. Aldo Napo- letano e dal Segretario della Federazione Giornalisti e scrittori africanisti dott. Fernando Gori, ha visitato la Fiera del Levante, soffermandosi particolarmente nei padiglioni dei Paesi Africani. Il dott. Dorato, ha espresso al Presi- dente della Fiera prof. Tridente il vivo compiacimento degli africanisti italiani e, interprete dei sentimenti del Sen. Teresio Guglielmone, Presidente Nazionale dell'Isti- tuto Italiano per l'Africa, ha dichiarato che l'Istituto, già presente nell'Italia Meridionale con la sua organizzazio- ne per la creazione di una coscienza africanista nel mondo della cultura, non mancherà di inserirsi nel prossimo an- no con le proprie inziative.

Il Segretario Generale dell'Istituto ha avuto anche l'o- nore di accompagnare il Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Segni, nella visita da lui fatta al Padiglione della Somalia e di illustrargli i piani di sviluppo dell'Isti- tuto per l'Africa e l'attività che esso svolge nel campo della cooperazione con i popoli del vicino Continente.

GIORNALISTI SCRITTORI E ARTISTI AFRICANISTI PER MARCELLO ORANO II Consiglio della Federazione Nazionale Giornalisti,

Scrittori e Artisti Africanisti, riunitosi nella Sede Centrale a Palazzo Brancaccio, ha votato e trasmesso alla Presi- denza del Consiglio dei Ministri la seguente mozione di solidarietà per lo scrittore africanista Marcello Orano:

« I giornalisti, gli scrittori e gli artisti africanisti, ade- renti alla Federazione Nazionale della categoria, compe- netrandosi della drammatica situazione del collega Mar- cello Orano, e preso atto del suo vivo desiderio di ritor- nare in Somalia, dove ha vissuto per molti anni espli- cando una missione altamente umanitaria, fanno voti af- finchè la Presidenza del Consiglio voglia porre fine al doloroso e ingiusto calvario di questo degno italiano, acco- gliendo la nobile istanza con la quale Marcello Orano chie- de di essere utilizzato quale dirigente di un lebbrosario in Africa, in modo che il suo gesto assuma per tutta la na- zione una efficacia educativa ».

NOTIZIARIO SINDACALE M.A.I. ('on l'avvenuta ricostituzione in Roma del Sindacato fra gli ex

dipendenti della cessata Amministrazione dell'Africa Italiana, ri- prendiamo la pubblicazione del Notiziario Sindacale, come per il passato.

11 Sindacato, il cui Comitato d'iniziativa è composto dai signori riccioli, Maio, Mistretta, Salomone, Fonda, Orazi, Cozzi e Della Valile, ha la sua sede centrale nel Palazzo della Consulta, Piazza Quirinale, V piano, stanza n. 123, e la Segreteria è aperta tutti i giorni feriali dalle ore 1(5 alle ore 20.

Il Sindacato ha dato la sua adesione alla C.l.S.L. ed alla Federazione Italiana Liberi Statali, dalle quali è stata riconosciuta ufficialmente anche la composizione del Comitato d'iniziativa.

Nella circolare diramata per la raccolta delle adesioni sono stati chiariti i punti programmatici del lavoro da svolgere ed è stato ricordato il lavoro finora svolto.

L'assistenza sarà estesa incondizionatamente a tutti coloro che invieranno la propria adesione alla Segreteria con un contributo simbolico di dieci lire, lasciando all'iniziativa personale di ciascuno la facoltà di rimettere quella cifra che riterrà opportuna in con- siderazione delle spese di funzionamento cui l'organizzazione va naturalmente incontro.

Per il lavoro svolto e quello da svolgere non è sufficiente la buona volontà e lo spirito di sacrificio che animano coloro che hanno preso l'iniziativa della ricostruzione del Sindacato, ma è necessario il conforto e la solidarietà degli interessati, i quali sentiranno il dovere di stringersi intorno al Comitato d'iniziativa per dargli il prestigio e la forza necessari presso le Autorità.

Primo risultato positivo dell'opera del Comitato, che ha svolto vivissime insistenze e sollecitazioni presso gli Organi competenti, è stato l'approvazione della Legge relativa al « Trattamento giuri- dico ed economico del personale civile dello Stato rimasto nei terri- tori delle ex Colonie durante la guerra e successivamente ».

Riportiamo integralmente, per comodità dei nostri lettori la predetta Legge, che è stata inserita nella «Gazzetta Ufficiale» del 14 giugno 1954», n. Ho.

Art. 1. - Al personale civile di ruolo e non di ruolo dell'Ammi- nistrazione dell'Africa italiana e delle altre Amministrazioni dello »Stato, che trovandosi, alla data dell'I 1 giugno 1940, in servizio nei territori della Libia, dell'Eritrea e della Somalia italiana, sia stato costretto per effetto delle contingenze belitene a permanervi, com- pete il trattamento economico relativo alla posizione di stato spet- tante, nel tempo, al personale di pari gruppo, categoria, grado e classe, in servizio in Italia a titolo di stipendio, aggiunta di famiglia o indennità di carovita nella misura del 120 per cento, indennità

coloniale nella misura stabilita dalla legge 27 giugno 1929, n. 1047, e successive modificazioni e indennità di disagiata residenza e relativi» supplemento. Non è riconosciuto il diritto a tutte le altre indennità già previste per i servizi coloniali.

Il trattamento di cui al precedente comma spetta al personale indicato nel comma medesimo dalla data di cessazione del paga- mento delle competenze da parte dei rispettivi Governi coloniali e per tutto il tempo in cui il perdonale stesso è rimasto nelle con- dizioni sopra descritte, salvo le limitazioni stabilite nella presente legge e fino a quando non verrà diversamente disposto.

Lo stesso trattamento economico di cui al comma precedente spetta al personale che, nel periodo di permanenza nei territori suddetti, abbia prestato regolare servizio alle dipendenze delle locali Autorità occupanti ed amministratrici ; ma ogni altra competenza ad esso spettante inerente alla presenza effettiva in servizio si intende sostituita e compensata dagli assegni di servizio al perso- nale stesso corrisposti dalle predette Autorità.

Il medesimo trattamento di cui al 2° comma del presente articolo spetta altresì al personale comunque destinato a prestare servizio in Libia, in Eritrea e nell'ex Somalia italiana posteriormente alla data di cessazione del funzionamento dei relativi Governi coloniali.

Art. 2. Il trattamento stesso si intende peraltro cessato di diritto, salvo quanto compete per i ratei di congedo coloniale ma- turali e non fruiti, per il personale che alle date sotto indicate non trova vasi comunque in servizio alle dipendenze delle Autorità occu- panti ed amministratrici dei singoli territori:

1) per la Libia 31 dicembre 1946; 2) per l'Eritrea e l'ex Somalia* italiana 31 dicembre 1947.

Ove il personale di cui al precedente comma, nel termine di scadenza del congedo coloniale, non sia rimpatriato, è. in deroga alle disposizioni vigenti, considerato in licenza straordinaria senza assegni per un periodo massimo di due anni a decorrere dalla data di scadenza del congedo di cui sopra.

Restano fermi i diversi provvedimenti adottati nei riguardi di singole unità di personale dalle Amministrazioni competenti, di ufficio ed a domanda, ed i relativi effetti giuridici.

Per il personale in servizio nei territori dell'ex Somalia italiana, il trattamento in questione avrà comunque termine il 1° aprile 1950.

Al personale di cui ai precedenti due commi l'indennità coloniale, l'indennità di disagiata residenza e il relativo supplemento saranno corrisposti fino alla data del 30 giugno 1949.

Art. 3. -- II trattamento di cui agli articoli 1 e 2 è esteso al personale civile rimasto in Etiopia od ivi trasferitosi per effetti» degli eventi bellici.

Tale trattamento, però, dovrà essere riconosciuto caso per caso con decreto motivato, tenendo conto dell'attività svolta dal perso- nale e dell'opportunità della sua permanenza in detto territorio.

Art. 4. Al personale appartenente agli Enti dipendenti dai cessati Governi dell'Africa Orientale italiana, della Libia e della Somalia indicati nel terzo comma dell'articolo 18 della legge 2Í» aprile 1953, n. 430, che si sia venuto a trovare nelle condizioni previste dai precedenti articoli 1 e 2, è attribuito, a carico del- l'Amministrazione statale ed in relazione alla rispettiva situazione di diritto e di fatto, ed ai soli effetti economici, il trattamento spettante in forza dei medesimi articoli ai dipendenti civili dello Stato di gruppo, categoria, grado e classe a cui il predetto perso- nale sia stato parificato.

Qualora detto personale abbia sofferto prigionia od internamento, gli è riconosciuto il diritto, a carico dell'Amministrazione statale, al trattamento previsto dall'articolo 40 del regio decreto 19 mag- gio 1941, n. 583.

Art. 5. - Al personale a contratto a tempo indeterminato ed a quello di cui al precedente articolo 4 compete a carico dell'Am- ministrazione statale il rimborso delle spese di viaggio di rimpatrio per sé e per le persone di famiglia in terza classe.

Al personale di cui al comma precedente compete inoltre il rimborso delle spese di trasporto in Italia di quindici quintali complessivi di mobili e masserizie con le modalità di cui all'arti- colo 7 del regio decreto 31 ottobre 1923, n. 2504. e successive modificazioni.

Il trattamento del presente articolo è corrisposto al personale che ha effettuato o effettuerà il trasferimento entro il termine massimo di 90 giorni dopo l'entrata in vigore della presente legge.

Lo stesso termine è stabilito per il personale dei ruoli civili e militari delle altre Amministrazioni dello Stato già in servizio nei territori ex coloniali.

Art. 6. - All'onere derivante dall'applicazione della presente legge si farà fronte con i fondi esistenti nello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro per le occonenze relative ai servizi ed al personale del soppresso Ministero dell'Africa italiana.

SERVIZI ITALIANI IN EAST AFRICA II « Travel Bureau » di Nairobi, solida agenzia di proprietà e con

direzione italiana, che quest'anno è stata premiata con diploma di benemerenza e medaglia d'argento dall'Ente Provinciale Turismo di Roma per l'ottimo lavoro svolto nel campo della propaganda turistica e che ha attivamente partecipato alla realizzzione della Chiesa Ossario di Nyeri (dove, attorno alla Salma del Duca Amedeo di Savoia - Aosta, sono raccolte le salme di oltre 700 Caduti italiani in East Africa), si è mesjso a disposizione delle famiglie in Italia per qualsiasi servizio da esse desiderato al fine di circondare i Caduti della testimonianza continua della loro affettuosa pietà. I fami- liari che desiderino far deporre fiori o collocare una lampada o una fotografia sull'esterno della nicchia dove riposa il loro congiunto, o rendergli altra forma d'omaggio, o far celebrare la S. Mcrfssa, pos- sono liberamente rivolgersi all'anzidetta Agenzia, scrivendo al seguente indirizzo:

The Travel Bureau, P. Q. Box 3230, Nairobi (Kenya). Il 4 novembre avrà luogo un pellegrinaggio alla Chiesa Ossario di

Nyeri, ove sarà officiata una Messa solenne in suffragio dei Caduti. 11 trasporto dei partecipanti che non dispongano di mezzo proprio 'errà effettuato a cura del Travel Bureau, da Nairobi a Nyeri, con autobus di lusso O. M. Leoncino.

This content downloaded from 195.34.79.253 on Sat, 14 Jun 2014 14:41:20 PMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions


Recommended