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NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

Date post: 24-Jan-2017
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NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA Source: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, Anno 8, No. 5 (Maggio 1953), pp. 151-152 Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40756140 . Accessed: 14/06/2014 13:09 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente. http://www.jstor.org This content downloaded from 195.78.108.47 on Sat, 14 Jun 2014 13:09:17 PM All use subject to JSTOR Terms and Conditions
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NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICASource: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africae l’Oriente, Anno 8, No. 5 (Maggio 1953), pp. 151-152Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40756140 .

Accessed: 14/06/2014 13:09

Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

.JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range ofcontent in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new formsof scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected].

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Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extendaccess to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente.

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APFRICA 151

NOTIZIARIO DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

«LE MIE TRAVERSATE DELL· AFRICA » - PAOLO BUT· TI INIZIA L'ATTIVITA' DELLA SEDE REGIONALE PIEMONTESE.

Per iniziativa deila Sezione Regionale Piemontese la sera di lunedi 4 maggio nel Teatro del DAS di Torino, presen- tato dal T. Colonnello Zambrini, il s ig. Paolo ßutti ha te- nuto una confereniza su : « Le mie trover sate dell' Africa - Ral- ly Algeri - Città del Capo » .

Dopo aver sinteticamente spiegato il regolamento degli annuali Rallies e della perfetta organizzazione per tutti i 16.000 chilometri del percorso, ha descritto il primo Rally del 1951 al quale partecipò con una « jeep » residuato di guerra riu- scendo a class if icarsi primo assoluto su oltre trentanove con- correnti di tutte le Nazioni.

Successivamente nel 1952 rifece il percorso dal Nord al Sud unitamente alla consorte, Sigíiora Maria Teresa ßutti, ed al sig. Racca con una normale Fiat-Campagnola.

Da Città del Capo riparti unitamente al sig. Racca per il ritorno compiendo il percorso dal sud al nord in soli 11 giorni e 5 ore. La Sigmora Butti precedeva di tappa in tappa in aereo predisponendo gli appositi rifornimenti e specialmen- te far trovare pronti i numerosi traghetti negli inguadabili fiumi africanl

Quest'anno al secondo Rally Butti ha partecipata con due automobili della Fabbrica Moretti di Torino di 750 di cilin- drata, le più piccole di tutti i 18 partecipanti al Rally.

Nella prima automobile Butti ed il dott. Veglia; nella se- conda la Signora Maria Teresa Butti ed il sig. Poretti su due macchine, non solo raggiunsero Città del Capo ma si classi- ficarono 1. e 2. di categoria.

Il conferenziere con facile ed arguta parola ha illustrato tutto il lungo percorso raccontando anneddoti, incontri e dif- fïcoltà.

Il pubblico ehe riempiva totalmente il salone, non solo ha più volte applaudito il conferenziere, la Signora Butti ed il dott. Veglia presenti, ma si fece parte interessata rivolgendo moltissime domande sugli usi e costumi, sulle varie razze indi- gene, sulle lingue, dogane, monete, fauna e flora, malattie ed altro.

Approfittando ehe fra il pubblico vi era il Dott. Mari di Milano ehe ha turisticamente percorso lo stesso tracciato del Rally da Algeri a Città del Capo su di una Lambretta, il T. Col. Zambrini Io ha invitato sul palco per descrivere alio scelto pubblico la sua spettacolosa traversata; cosa ehe il Mari ha fatto con arguta e spigliata parola.

Ha fatto seguito la proiezione, in prima visione, di un film documentário eseguito da Butti, Veglia e Poretti.

Il film è un seguito di interessantissime scene di chilo- metro in chilometro, illustranti il deserto, le foreste tropicali, i maestosi fiumi africani, l'incontro con ipopotami, elefanti, giraffe, bisonti su piste sabbiose, fangose quasi impraticabili nelle pioggie e nei venti.

La conferenza è stata ripetuta la sera successiva riservan- dola ai dipendenti délie Amende Gruppo S.I.P. Inoltre la Sede Centrale dell'Istituto curera la diffusione, presso le va- rie Sedi, di questa interessante documentazione africanista.

kLA SCUOLA Ε LE NUOVE CONCEZIONI Ε IDE ALI- TA9 DI POLÍTICA AFRICANA» - UNA PUBBLICA- ZIONE DELLA SEDE CENTRALE DELU ISTITUTO.

Viene distribuito in questi giorni aile sedi periferiche e ai collaboratori del Sodalizio un opuscolo di 32 pagine, edito dalla Sede Centrale a documentazione dell'attivita svolta nel campo didattico e culturale.

La pubblicazione illustra in rápida sintesi la collaborazio- ne data dalTIstituto Italiano per l'Africa alla scuola italiana fin dall'indomani della liberazione per contribuire alla for- mazione di una classe insegnante particolarmente sensibile ai nuovi problemi e aile nuove concezioni della política africa- nista ed emigratoria.

La documentazione si âpre con una breve premessa ehe illustra il complesso délie attività svolte ad iniziativa dell'Isti- tuto dal 1944 ad oggi. Segue il richiamo di un precedente

storfcö cioè dei corsi magistrali per l'emigrazione indetti mol- ti anni or sono dal Commissariato Generale dell'Emigrazione, ehe il prof. De Leone molto opportunamente ricollega alle at- tuali initiative.

Sono poi raecolti aieuni doeumenti, disposizioni di legge, ordini del giorno, cronache e commenti giornalistici nonchè l'indicazione di tutte le Sedi Universitär ie ove si svolgono Corsi di cultura indetti dall'Istituto, con i nomi dei rispettivi Direttori.

E' quest'ultimo un quadro indubbiamente lusinghiero ehe dimostra la vastità dell'azione svolta dall'Istituto e l'ampia ri- spondeaza ehe essa ha avuto in tutti gli ambienti universitari.

Infine l'ultima parte dell'opuscolo raecoglie i discorsi pro- nunciati dai Proweditori agli Studi di Napoli, Milano, Anco- na e Salerno nell'anno scolastico 1952-53 in occasione della inaugurazione dei Corsi di cultura dell'Istituto nelle quattro città suddette.

E' interessante rilevare la perfetta sensibilità di questi uomini della scuola ai problemi attuali di politka e di eco- nomia dibattuti dal Sodalizio.

A Milano il prof. Gino Cappelletti afferma ehe « la Scuo- la sente il problema africanista e saprà dare alla sua soluzione l'apporto della sua passione e della sua fede » .

Il prof. Vincenzo Mauro, Proweditore agli Studi di Na- poli, pose in rilievo rimportaaza della « collaborazione fra Enti e Scuole nell'affrontare con matura consapevolezza pro- blemi nazionali la cui soluzione sempre meglio contribuis-ce alla rinascita della Pátria » .

<( L'armoniosa collaborazione tra Istituzioni scolastiche ed Enti ehe operano nell'interesse della Nazione » è sottolineata anche dal Proweditore agli Studi di Ancona, prof. Rocco Fe- deli, ehe rileva anche « corne la Scuoia senta il problema deU'emigrazione e i doveri ehe ne derivano presso i nostri fratelli emigranti » .

A Salerno, il Proweditore agli Studi, prof. Franco de Joanna, esalta simpaticamente « Topera concreta dell'Istituto Italiano per l'Africa svolta da mezzo secolo per il lavoro e la cultura italiana in Africa e nel Levante » . Il prof, de Joan-na ribadisce anche la necessita di una « organizzata istru- zione técnica e professionale per potenziare il lavoro italiano nel mondo ed appoggiare concretamente i nosttfi emigranti » .

Aperte affermazioni, corne si vede, da parte di alcuni tra gli uomini più rappresentativi della Scuola Italiana, di quelli ehe sono i principi e le linee direttive dell'Istituto.

Cio è di ottimo auspicio per gli immediati sviluppi di attività delTEnte.

L'opuscolo ora edito (e ehe sarà inviato gratuitamente ai Soei ehe ne facciano richiesta alla Sede Centrale dell'Istituto) costituisce una chiara ed eloquente manifestazione della bon- tà della via intrapresa.

DUE PUBBLICAZIONI DELUISPETTORATO REGIONA- LE PER LA SICÍLIA.

Per il Corso Superiore di Specializizazione Didattica per rEmigrazione e la Colonhzazione, ehe si tenne in Catania nel 1951-52, l'ispettoratoi Regionale per la Sicília dell'Istituto Ita- liano per l'Africa ha pubblicato due monografie ehe rivelano chiaramente il fine didattica per cui sono state redatte.

Si tratta della « Storia dei Paesi di immigrazione - Africa ed India » di Armando Berretta, raccolta délie lezioni tenute dall'Autore al predetto Corso (Ed. G. Reina, Catania, 1951- 52, pp. 85, 24x16,5, L. 300) e degli « Aspetti economia dei fenomeni migratori » , di Agatino Tomaselli (dispense ciclo- stilate nel formato 22,5 χ 17, edite dall'Ispettorato stesso, a Catania, nel 1953, e senza prozzo).

II volumetto del Berretta, cui indubbiamente giova la pre- sentazione in veste tipográfica, dimessa ma pur sempre a stampa, inizia con poche pagg. (3-7) di « Premesse metodo- logiche » ehe, più ehe una propedêutica al testo, costituisco- no un alato richiamo ai valori della filosofia della storia (e vi si parla di Viço, Hegel, Gentile, Dewey...) senza effettiva

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152 AFFRICA

attinenza con la pratica esposizione del testo seguenta, II quäle ultimo è una buona e pacata sintesi, se non próprio delia storia dei paesi di immigrazione, dei fenomeni dei coloniali- smo moderno e dell'espansione dei popoli europei in Africa e nel sub-continente indiano.

II saggio dei Tomaselli, per contro, è un vero peccato deb- ba venir presentato in dispense, in quanto costituisce una enunciazione, come è detto in titolo, degli aspetti economici dei fenomeni migratori, cosi densa e tecnicamente fondata ed acuta da costituire un vero e próprio trattatello di meccani- ca migratória in tutti i suoi aspetti statistici, sociali e finan- ziari, oltre ehe meramente economici. Di particolare interes- se Ia lez. « Determinismo demográfico e progresso economi- co-politico » , rápida e brillante rassegna, esempiificata dai maggiori economisti dell'era moderna dal Botero in giù, dei principi delia técnica demográfica a riguardo dei fattori di acerescimento delia popolazione e dell'evoluzione deila socie- tà; Ia lez. IV « Effetti economici delle migrazioni » e, per 1'attualità dei problemi politico-sociali ivi trattati, Ia lez. VI « Necessita di una cooperazione internazionale e di attuali prospettive per l'emigrazione italiana » .

E' pertanto desiderabile ehe con qualche aggiornamento, un miglior inquadramento e il corredamento di una buona bibliografia, questo lavoro dei Tomaselli veda la luce in dignitosa veste tipográfica.

Uadesione airiSTITUTO ITALIANO PER L9 AFRICA

è un atto di intelligenza e di íede!

Notiziario Sindacale del M.A.I. Situazione Sindacale.

In seguito ai maicontento creatosi in seno ai Libero Sin- dacato dei Dipendenti dei Ministero dell'A. I. per 1'avvenuta approvazione delia legge sulla soppressione dei Ministero, Ia F.I.L.S. ha indirizzato all'On.le Cappugi il seguente telegram- ma di protesta:

« Elevo vibrata protesta tua assenza Camera per sostenere emendamenti prowedimenti soppressione Ministero Africa do- po impegno assunto di fronte Organizzazione Sindacale. - F.to Pescosolido » .

L'On. Cappugi ha risposto giustificando Ia sua assenza in questi termini :

« Circostansa indipendente mia volontà determino mia as- senza auia con deprecata ma inopinata conseguenza mancato sostegno miei emendamenti legge Ministero Africa cui discus- sione era non prevedibile dato collocamento ordine giorno stop Sono molto addolorato chiudere mio appassionato lavoro intera legislatura pro statali con si cruda protesta amici Fe- derazione per episódio ehe gik tanto mi aveva accorato stop Saluti cordiali - F.to Cappugi » .

Le ragioni addotte non sono state ritenute sufficienti dal Segretario Responsabile dei Libero Sindacato, il quäle, in conseguenza delia situazione venutasi a creare, ha indirizzato agli organi politici e burocratici dei Ministero e all'organizza- zione Sindacale Ia lettera ehe qui riproduciamo e con la quäle ha rassegnato 'le dimissioni da ogni carica ed incarico sin- dacale :

« Dopo più di sei anni di attività sindacale a favore del personale dell'A. I., mi trovo costretto a rassegnare le di- missioni da ogni carica ed incarico Sindacale quäle Membro del Direttivo e dell'Esecutivo delia F.I.L.S., quäle Segretario Nazionale responsabile del Libero Sindacato Nazionale, oltre ehe come Segretario Nazionale delia Categoria contrattisti tipo in seno al Libero Sindacato e altresi come semplice organizza- to del Libero Sindacato Provinciale di Roma.

« Queste mie dimissioni vogliono rappresentare una vivís- sima protesta verso la F.I.L.S. e la CI. SX. per il mancato appoggio ad ogni richiesta fatta dal nostro Sindacato.

« Non posso accettare per valide le ragioni addotte dallo On.le Cappugi a giustificazione délia Sua assenza dalla Came- ra dei Deputati. P<?li ben sapeva ehe quel giorno (1. aprile 1953) si doveva discuk°re un problema di vitale importanza per il personale dipendente dal Ministero dell'Africa Italiana. Ciò, anche in considerazione del fatto ehe il predetto Ono- revole nella Sua qualità di Parlamentare Sindacalista, aveva fatto formale promessa di sostenere in aula gli emendamenti présentât!, e a Lui forniti dall'Organizzazione Sindacale, a

seguito delia imponente assemblea générale straordinaria del personale, tenutasi a Roma il 29 marzo 1953.

« Lascio l'organizzazione rammaricato, e con un senso di rimpianto, perché ad essa avevo prodigato tutta la mia pas- sione, tanto ehe in breve tempo, nell'ambito dei Ministero dell'Africa, eravamo riusciti a debellare definitivamente ogni altro Sindacato.

(( Tale nostra Organizzazione, salda alia periferia come ai Centro, si trovava ora in una fase ascendente e tutto faceva prevedere ehe entro breve tempo avremmo raggiunto le mete prefisseci.

« II mio pensiero e l'augurio più fervido ai miei Colla- boratori diretti, con Ia speranza ehe essi possano ancora pro- digarsi per il bene delle varie Catégorie dei dipendenti dei Ministero dell'A. L, i quali. ora più di prima, hanno bisogno di vedere risolti tanti problemi rimasti insoluti.

<( Al Sottosegretario On. Brusasca tutta Ia mia riconoscen- za per avermi permesso, con quell'alto senso di equità e di giustizia ehe Io distingue, di svolgere, il mio incarico in pie- na armonia con gli Organi dei Ministero e sempre confor- tato dal suo sereno consiglio e dal suo autorevole appoggio.

« Infine voglio esprimere Ia mia riconoscenza agli Organi burocratici dei Ministero, ehe, anche nei momenti più cri- tici e di maggiore lavoro, non hanno mai frapposto induzi nell'ascoltarmi e nel confortarmi del loro giudizio.

« Colgo l'occasione per porgere a tutti, organizzati e non, il mio saluto di congedo. - Dr. Giovanni Campailla » .

Assemblée del personale. Il Segretario Organizzativo del Sindacato, Delia Valle, allô

scopo di maggiormente coordinare la colla borazione fra Cen- tro e periferia, ha visitato nei giorni dal 25 al 30 aprile i Centri di Veroria, Udine, Gorizia e Treviso, aggiornando i vari gmppi sui passi svolti dal Sindacato oeil' interesse di tutta la massa impiegatizia Africana, specialmente in relazione alla legge sulla soppressione del Ministero, testé approvato dai due rami dei Parlamento.

Di grande rilievo è stata la manifestazione svoltasi ad Udi- ne il 28 aprile, alla quale hanno partecipato ΓΟη. Driussi e il Segretario Provinciale délia Federazione Statali, Fratini, il quale ultimo ha esortato gli intervenuti a tenersi sempre a contatto con la propria organizzazione Sindacale, ehe è l'uni- ca ehe possa portare a termine in modo concreto i problemi riguardanti le varie Catégorie.

Nella stessa serata il Delia Valle ha proseguito per Gori- zia,, ove ha avuto luogo un'altra importante riunione, di par- ticolare interesse per le richieste di assistenza ehe i singoli hanno rivolto al Segretario Organizzativo.

Infine il giorno 30 aprile, riunendo il personale « africa- no » a Treviso, lo stesso Segretario ha illustrato, fra l'altro, la portata del disegno di legge sulla soppressione del Mini- stero Africa Italiana.

In un prossimo futuro si esaminerà la possibilita di vi- sitare i gruppi dislocati in servizio a Trieste, Reggio Emilia, Ferrara, Firenze e tutti gli altri ehe hanno sollecitato tali visite. Norme interpretative delia Legge 5 giugno 1951, n. 376.

A seguito di quanto fu portato a conoscenza con il No- tiziario del mese di Marzo 1953, si comunica ehe la Gazzetta Ufficiale n. 92 del 21 Aprile 1953 ha pubblkato la Legge 4 Aprile 1953, n. 240: «Norme interpretative delia legge 5 Giugno 1951, n. 376, sui ruoli speciali transitori nelle Amministrazioni dello Stato » . Concorsi ed esami.

Il Ministero dell'Africa Italiana, oltre ai concorsi per esa- mi ai gradi VIII di gruppo A, IX di gruppo Β e XI di grup- po C, pubbliicati sul próprio bollettino del Marzo 1953, ha fatto inserire sulla Gazzetta Ufficiale n. 96 del 27 Aprile 1953, il bando di concorso per esami a 42 posti di aiutante coloniale di IV classe (gruppo B, grado IX) nel ruolo ausi- liario deirAmministrazione dell'A. L; e sulla Gazzetta Uffi- ciale n. 97 del 28 aprile 1953 i bandi di concorso: a) per titoli, ad 89 posti di alunno d'ordine coloniale (gruppo C, grado XIII) del ruolo d'ordine deirAmministrazione dell'A- frica Italiana; b) per esami, a 101 posti di addetto (grup- po A, grado XI) nel ruolo del personale di governo delia Amministrazione deU'Africa Italiana.

I predetti concorsi sono riservati al personale statale ap- partenente ad altri ruoli organki; e sono stati banditi ai sensi dell'art. 13 del Deer. Leg.vo 7 aprile 1948, n. 262.

Giovanni Campailla

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