+ All Categories
Home > Documents > NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

Date post: 24-Jan-2017
Category:
Upload: hadung
View: 212 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
4
NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA Source: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, Anno 9, No. 1 (Gennaio 1954), pp. 23-24 Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40756236 . Accessed: 15/06/2014 12:03 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente. http://www.jstor.org This content downloaded from 195.34.79.228 on Sun, 15 Jun 2014 12:03:06 PM All use subject to JSTOR Terms and Conditions
Transcript
Page 1: NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICASource: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africae l’Oriente, Anno 9, No. 1 (Gennaio 1954), pp. 23-24Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40756236 .

Accessed: 15/06/2014 12:03

Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

.JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range ofcontent in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new formsof scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected].

.

Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extendaccess to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente.

http://www.jstor.org

This content downloaded from 195.34.79.228 on Sun, 15 Jun 2014 12:03:06 PMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 2: NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

AFFRICA ___ 23

NOTIZIARIO DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

IL SEN /GUGLIELMONE INAUGURA IN SICI- LIA L'ANNO ACCADEMICO DELL'ISTITUTO.

Tre prolusioni tenute dal Presidente dell'Istituto Italiano per l'Africa, Senatore Teresio Gugliielmone, rispettivamente a Palermo, Catania e Messina, hanno inaugurato i Corsi Su- periori di specializzazione didattica per l'emigrazione e la co- loni^sazione organizzati dall'Istituto per l'anno accademico 1953-54. Tali Corsi hanno, come è noto, lo scopo di indirizza- re e preparare la classe insegnante italiana ai compiti che il nostro Paese è chiamato a svolgere in Africa e nei territori d'oltremare in genere.

La Sicilia, che oggi è presente su tutti i continenti con schiere di lavoratori e di professionisti altamente apprezzati, ha rivolto fin dall'inizio una profonda ed appassionata atten- zione alla iniziativa dell'Istituto Italiano per l'Africa e conta nelle sue tre sedi Universitarie di Palermo, Catania e Messina una organizazione che, per valore di docenti e per numero di iscritti, non teme confronti in Italia.

Il Presidente dell'Istituto Italiano per l'Africa ha voluto appunto con la sua presenza sottolineare l'importanza di tale fatto e con la sua parola additare, proprio da quella terra si- ciliana che tanta parte ha avuto ed è destinata ad avere nella storia della colonizzazione e della civilizzazione, i futuri com- piti che l'Italia necessariamente e fatalmente è chiamata ad assolvere nell'interesse comune dei suoi figli e dell'umanità.

Dovunque, a Catania, a Messina, a Palermo, il concorso di personalità politiche, di Autorità cittadine, di docenti e di pubblico ha dato alle tre cerimonie dei giorni 18, 19 e 20 dicembre un significato ed una elevatezza che hanno superato la stessa attesa. In ciascuna delle tre città l'inaugurazione ha avuto quale degna sede l'Aula Magna dei rispettivi Atenei, do- ve la parola chiara, l'impostazione obiettiva e l'analisi profonda del Senatore Guglielmone hanno gettato vivaci e realistiche luci sui problemi che oggi travagliano il mondo coloniale e sulla favorevole posizione che attualmente può e deve consen- tire all'Italia di contribuire al processo evolutivo di quel mondo.

Tra il folto uditorio: che col più vivo interesse e con entu- siastici consensi ha accolto l'esposizione del Senatore Gu- glielmone, si notavano a Catania: l'on. Dante Majorana, Di- rettore onorario dei Corsi nell'Isola, il Senatore Orazio Con- dorelli, l'on Principe Gianfranco Alliata di Montereale, il Rettore dell'Università prof. Sanfilippo, id dott. Mario Dorato Segretario Generale dell'Istituto, il dott. Lo Russo del Mini- stero degli Esteri, il dott. Ferrara, Segretario del Centro per le Relazioni italo-arabe, il dott. Cametti Aspri, Addetto Stampa dell'Istituto e Segretario del Gruppo parlamentare del Senato per l'Africa, il dott. Vincenzo Costantino, Ispettore Regionale dell'Istituto, il prof. Giuseppe Fiorito, Direttore del Corso di Catania, il col. Zambrini, Reggente la Sede Regionale di To- rino, ecc. Dopo la prolusione, il Senatore Guglielmone si è recato a visitare la Sede dell'Ispettorato Regionale, sistemata nel Palazzo Bruca in via Vittorio Emanuele 201, compiacen- dosi vivamente per il grado di organizzazione raggiunto dal- l'Istituto a Catania e per l'attività svolta anche nel campo dell'assistenza in favore dei profughi d'oltremare.

A Messina il giorno 19 dicembre un uditorio non meno folto e attento ha seguito l'organica ed interessante prolusione con cui, dopo brevi parole di presentazione del prof. Guido Ghersi, il Presidente dell'Istituto ha inaugurato i Corsi in quel- la città. Oltre a varie personalità presenti anche il giorno prima a Catania, si notavano il Senatore Ragno, l'assessore Schirò in rappresentanza del Sindaco, il vice-questore Lo Turco, il ten. col. Nardone, ecc.

Infine a Palermo, nella mattinata del giorno 20, aveva luogo, in un'Aula Magna affollatissima di autorità, docenti ed allievi, l'inaugurazione dei Corsi dell'Istituto per l'anno accademico 1953-54. Fra gli intervenuti: l'on, principe Al- liata di Montereale, il prof. Virga in rappresentanza del Sindaco, il giudice Giuffrida per il Procuratore Generale della Repubblica, il giudice Speciale per il Presidente del Tribunale, il comm. Pisano, il prof. Raffiotta, il comm. Cammarata, la dott. Alaimo, la dott. Daneu Lattanzi ecc.

Il Direttore dei Corsi per la Sede di Palermo, prof. Giu- seppe Napoleone Brucato, ha presentato il Presidente del- l'Istituto senatore Guglielmone ringraziandolo per l'alto va- lore che con la sua presenza aveva voluto conferire alla ce- rimonia ed illustrando lo sviluppo ed il favore incontrati a Palermo dall'opera svolta nel campo culturale, formativo ed assistenziale dall'Istituto Italiano per l'Africa.

La posizione dell'Italia di fronte al mondo colo- niale. Il Senatore Guglielmone, prendendo subito dopo la parola,

manifestava il suo sincero compiacimento di ritrovarsi nella bella Palermo, mente e cuore della rinnovata Sicilia, da dove, in un fervore di iniziative culturali ed economiche, si sente il palpito ed il richiamo del Mediterraneo e del vicino e lon- tano Oltremare. Riprendendo e sviluppando quindi i con- cetti espressi nelle precedenti prolusioni di Catania e di Mes- sina, l'oratore ha tracciato un quadro preciso ed obiettivo dell'attuale situazione internazionale e della crisi che tra- vaglia il mondo coloniale.

L'attuale momento - egli ha detto - ci suggerisce mol- te riflessioni ed incoraggia la nostra indagine, il nostro spi- rito critico, la nostra volontà di azione a superare ogni in- certezza per partecipare con tutte le nostre forze più sane alla costruzione di un nuovo mondo, dal quale i pregiudizi e le ingiustizie di ieri siano banditi per sempre. LÀ seconda guerra mondiale ha acuito i problemi delle relazioni fra po- poli e continenti e suggerito, anzi imposto, nuovi orienta- menti sopratutto in tema di territori non autonomi o sotto mandato. Il colonialismo si avvia indubbiamente al crepu- scolo, e al concetto di dominazione bisogna sostituire oggi quelli di collaborazione e integrazione fra razze diverse su un piano di reciproco rispetto. Ma per fare ciò occorre molta saggezza, serenità e gradualità, poiché qualsiasi cambiamento rivoluzionario nel carattere e nelle abitudini umane ha sem- pre, prima d'ora, richiesto anche presso popoli di civiltà elevata, laboriosi e travagliati periodi di tempo.

Dopo essersi soffermato a sviluppare gli aspetti di tale delicata evoluzione il Senatore Guglielmone è passato ad esa- minare la posizione dell'Italia e la parte che essa può essere chiamata a sostenere in un momento così cruciale per l'av- venire della civiltà umana. Noi Italiani - ha affermato l'o- ratore - abbiamo ratto prima una esperienza coloniale, ab- biamo quindi dato con l'indipendenza della Libia e dell'Eri- trea un esempio al mondo coloniale e desideriamo ora solo lavorare per l'emancipazione del mondo coloniale. La nostra posizione ci consente quindi di guardare a questo travaglio con animo libero da passioni, da fantasmi, da egoismi e da sciocche cupidigie. 11 nostro ruolo potrebbe essere oggi quel- lo di mediatori e di equilibratori d'un mondo dove i valori morali e materiali minacciano di spostarsi paurosamente creando cocenti conflitti di razze e di interessi sopratutto in Africa. Ricordando i meriti e le simpatie che ancora oggi accompagnano presso i nativi il ricordo dell'Italia quale Po- tenza africana, il Senatore Guglieimone ha insistito suiia ne- cessità di preparare ora le nuove generazioni ad affrontare e a degnamente assolvere la missione cui l'Italia, nel quadro degli odierni orientamenti politici internazionali, deve essere certamente chiamata.

La missione che ci attende. Rinnegare il passato non si può e non si deve, si devono

piuttosto formare coscienze sane e fiduciose, che sappiano bene intendere l'originalità del momento e portare niel mondo un contributo realistico e concreto, conquistando nuove vie al nostro lavoro ed alla nostra intraprendenza. Questo è uno dei fini essenziali per i quali l'Istituto Italiano per l'Africa fu creato, agì ed intende, con sempre maggiore successo, agi- re in avvenire. La soppressione del Ministero dell'Africa Italiana e la conseguente devoluzione di tutto il materiale di carattere scientifico e culturale da esso posseduto all'Istituto Italiano per l'Africa porterà quanto prima a una riorganizza- zione strutturale e funzionale di tale Ente: ciò accrescerà le nostre responsabilità e i nostri doveri - ha affermato l'ora-

This content downloaded from 195.34.79.228 on Sun, 15 Jun 2014 12:03:06 PMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 3: NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

24 AFFRICA

tore - ma allargherà enormemente anche le nostre possibi- lità e i nostri orizzonti.

Dopo aver accennato alla necessità d'essere sempre più validamente presenti in Africa, di non lasciarsi vincere da incertezze, di non subire battute d'arresto in un momento in cui tutte le Nazioni sono protese alla conquista di mercati, di posizioni, di nuove occasioni di lavoro, il Senatore Gugliel- mone ha analizzato i rapporti fra Italia e vicino Mondo Arabo, mondo luminoso al quale ci legano vincoli remoti e prossimi, sempre improntati ad amicizia, a rispetto, alla soddisfazione di reciproci interessi. Su tale strada, sulla quale la Skilia è stata ed è sicura avanguardia, occorre non solo proseguire, ma insistere, poiché i frutti che se ne possono attendere cor- risponderanno certo alla vaste speranze che si possono formu- lare. I mi'eii recenti viaggi nell'Irak, la Giordania e la Turchia, la mia conoscenza dell'Egitto - ha dichiarato l'oratore ' - mi confortano in queste idee e confermano queste speranze.

Nelle sue prolusioni il Senatore Guglielmone non ha infine mancato di rivolgere il suo pensiero alla città marinara geo- graficamente più lontana ma affettuosamente più vicina alle luminose città marinare di Palermo, di Catania e di Messina: a Trieste, il cui problema - ha detto l'oratore - non si esaurisce in se stesso, ma al quale altri ne vanno innestati fin d'ora se non si vuole che esso diventi veramente quello specchietto messo dinanzi agli occhi degli Italiani perché dimentichino tutto il resto. A dimostrazione di come Trieste abbia non meno delle consorelle marittime vissuto le vicende dell'Africa ed operato in funzione di essa, il Senatore Gu- glielmone ha ricordato interessanti ed originali riferimenti storici, concludendo come Trieste, creatura viva, centro di intelligenza, di attività e di lavoro sia necessaria all'Italia e agli Italiani per intraprendere con cuore più sereno e più forte l'opera di civiltà che sulle terre d'oltremare ci attende.

La realistica visione delle cose, la chiarezza di concetti e la felice esposizione del Presidente dell'Istituto Italiano* per l'Africa hanno profondamente impressionato nelle tre città siciliane il pubblico e le personalità presenti, riscuotendo un successo senza riserve ed un apprezzamento incondizio- nato, del quale si è fatta interprete anche la stampa locale e nazionale. ,

Nel pomeriggio del giorno 20 il Senatore Guglielmone, il dott. Dorato ed il personale dell'Istituto sono stati invitati dall'on. principe Gianfranco Alliata di Montereale ad un ri- cevimento offerto in onore dell'emiro Hassan ben Hassan, figlio del Viceré dello Yemen.

PELLEGRINAGGIO AD EL ALEMEIN <( Avvenimento modesto ma significativo » definisce Mario

Franzoni, nella relazione che ci ha inviata, il pellegrinaggio ad El Alamein (26-12-53 - 6-1-54), del quale demmo già no- tizia m queste colonne e al quale egli ha partecipato anche in rappresentanza dell'Istituto Italiano per l'Africa e nostra.

Organizzato dalla federazione provinciale di Vercelli del- l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci con l'assistenza tecnica de « / grandi viaggi » di Milano, il pellegrinaggio, che comprendeva um centinaio di persone {fra cui alcuni studenti universitari), raggiunse via mare Alessandria d'Egitto e di qui9 via terra, El Alamein, nel cui ben tenuto Cimitero di Guerra sono state finora raccolte 3000 salme delle 15.000 che il de- serto ricoperse del suo geloso sudario. Nel settore italiano del Cimitero sorgerà presto, con mezzi forniti dal Governo italiano, un ossario.

i pellegrini recavano ad El Alamein una riproduzione in marmo della Madonna della Gran Maire di Dio di Torino, due ampolle d'argento contenenti acqua deWlsonzo e un'urna di terra del Cimitero di Redipuglia. Al loro arrivo al Cimi- tero di El Alamein, il 30 dicembre, fu celebrata una Messa in suffragio dei caduti.

Rientrati poi ad Alessandria d? Egitto, i pellegrini riparti- rono via mare per Tripoli d? Africa, dove furono cordialmente ricevuti dalle autorità diplomatiche e consolari italiane e dai connazionali ivi residenti e dove Mario Franzoni tenne una con- ferenza intesa ad illustrare ai connazionali rimasti su suolo africano le provvidenze sancite con la nuova legge sui danni di guerra, che hanno potuto così essere pienamente apprez- zate nel loro significato e nel loro valore, « Affrica » , che aveva sollecitato l'interessamento del Ministro Conti e del Console De Benedictis ai fini dell'organizzazione della conferenza, li rin- grazia per il cordiale aiuto che essi hanno voluto accordare.

Notiziario sindacale del M.A.I. Gli auguri:

In occasione delle ricorrenze di Natale e Capo d'anno il Comitato direttivo del Libero Sindacato dipendenti dell'ex Ministero dell'Africa Italiana ha presentato all'On.le Sottose- gretario Roberto Lucifredi gli auguri di rito a nome di tutto il personale.

Nell'occasione sono stati trattati, fra l'altro, i problemi attinenti: alla sistemazione del personale presso le altre Ammi- nistrazioni dello Stato, all'inquadramento nei ruoli speciali tran- sitori o nei corrispondenti ruoli organici del personale femmi- nile, alla liquidazione degli eredi del personale a contratto tipo e straordinario deceduto senza prima aver ottenuto la sistema- zione in ruolo ed il problema del personale di IV categoria con mansioni impiegatizie.

S. E. Lucifredi, dopo aver ringraziato per gli auguri giun- tigli particolarmente graditi, ha promesso di fissare un appun- tamento per trattare più ampiamente tali problemi, e altri eventuali, dopo le vacanze natalizie, ed ha incaricato i pre- senti di contraccambiare a suo nome al personale stesso ogni augurio di bene, assicurandolo del suo costante interessamento affinchè i desiderata delle varie categorie possano trovare concreto accoglimento.

Tesseramento anno 1954 Per tassative inderogabili disposizioni emanate dalla Se-

glreteria organizzativa della Federazione Italiana Lavoratori Statali aderenti alla C.I.S.L. quest'anno il tesseramento deve svolgersi su piano nazionale con contributo unificato pari a L. 100 per ogni socio a fondo tessera, e L. 100 per ogni socio per quota mensile. Complessivamente quindi Lire 1.300 annue per ogni aderente.

Questo Libero Sindacato Nazionale, non potendo rinun- ciare alle quote di spettanza delle organizzazioni interne, ha pensato di abbinare l'iscrizione sindacale a quella dell'Associa- zione Nazionale dei dipendenti ed ex dipendenti del Ministero dell'Africa Italiana.

L'iscrizione suddetta, dell'importo di L. 100 per tessera di ogni nuovo socio e di L. 500 per quota annuale per ogni aderente, sarà effettuata per gli iscritti al Libero Sin- dacato medesimo - e per l'anno corrente (1954) - col versamento delle sole L. 100 per quota tessera delFAssocia- zione, che aggiunte alle L. 1.300 per l'iscrizione sindacale comportano un totale di L. 1400.

Come già fatto presente in precedenti notiziari, la par- tecipazione alla vita attiva sindacale con l'adesione al Li- bero Sindacato e l'iscrizione all'Associazione Nazionale dei dipendenti ed ex dipendenti del Ministero dell'Africa Italia- na è un sacrosanto dovere di ogni impiegato Africano; oltre a mantenere saldi i vincoli di fratellanza sorti dalla vita di sacrifici e di speranze vissuta in Africa, essa serve a tenerci pronti ed informati per combattere le dure battaglie sinda- cali necessarie a risolvere i nostri travagliati problemi.

Abbonamento alla rivista Affrica: Sollecitiamo tutti gli aderenti a rinnovare o a sottoscri-

vere l'abbonamento alla nostra rivista, che è l'unica che si in- teressi, sul piano nazionale ed intemazionale, con rara com- petenza, dei problemi africani, che per noi, sempre amma- lati di mal d'Africa, sono i problemi stessi della nostra vita.

Nomina della Segreteria Generale e del Segretario Gene- rale delle F.I.L.S. Nella riunione del Comitato direttivo della F.I.L.S., tenu-

tasi a Roma il 18 dicembre scorso anno, è stato, fra l'altro, discusso il problema organizzativo della F.I.L.S..

Il Comitato direttivo, dopo aver convalidato le decisioni prese a suo tempo dall'Esecutivo centrale, ha provveduto per elezione alla nomina deylla Segretaria generale della F.I.L.S., che è risultata così composta: Ascenzi Enzo, Consi- glio Luigi, Fraccalvieri Giovanni, Galletti Gal'eazzo, Ghezzi Carlo, Monteforte Ernesto, Notari Alfredo.

La Segreteria generale successivamente riunitasi ha nomi- nato a suo segretario generale Carlo Ghezzi.

A tutti gli eletti auguriamo buon lavoro.

This content downloaded from 195.34.79.228 on Sun, 15 Jun 2014 12:03:06 PMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 4: NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

SOMALIA

Mogadiscio, 14 dicembre 1953: FA m base i a tore Enrico Martino, Amministratore Fiduciario della Somalia, apre la terza sessione del Consiglio Territoriale della Somalia, nel corso della quale sono maturate importanti deci- sioni per il Paese (pap. 21)

Foto ììini

PALERMO L'On. Gianfranco Aliiate, principe di Montereale, presidente dell'Accademia del Mediterraneo, riceve S.A.R. Hassan ben Hassan, figlio del Viceré dello Yemen, in visita in Italia, e il Sen. Teresio Guglielmone, presidente dell'Istituto Italiano per l'Africa, in visita alle sedi siciliane dell'Istituto stesso (20 dicem- bre 1953). Il Principe Hassan ha alla sua destra il Sen. Guglielmone e il cugino; alla sua sinistra TOn. Allieta e il Dr. Lo Russo del Ministero Affari Esteri, (pag. 23)

This content downloaded from 195.34.79.228 on Sun, 15 Jun 2014 12:03:06 PMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions


Recommended