Date post: | 31-Mar-2016 |
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ArneJacobsenJeanProuvéGiuseppeTerragniGioPontiLeCorbusierAlvarAaltoCarloScarpaCharlesEamesRichardNeutra ArneJacobsenJeanProuvéGiuseppeTerragniGioPontiLeCorbusierAlvarAaltoCarloScarpaCharlesEamesRichardNeutraArneJacobsenJeanProuvéGiuseppeTerragniGioPontiLeCorbusierAlvarAaltoCarloScarpaCharlesEamesRichardNeutraArneJacobs
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La casa è il luogo del fantastico, dell’intimità, dei sogni. In ogni spazio – in cucina per esempio – si ritrova un frammento di vita, un segno di chi la abita. Le case sono il nostro specchio, qualche volta deformato. Ecco perché vi si entracon discrezione, bussando. Ma la casa, e la cucina, sono anche lo specchio di chi le ha pensate, progettate,costruite. Ecco perché, questa volta, abbiamo bussato alla porta dei grandi maestridell’architettura, per entrare con un po’ di immaginazione nelle case di Gio Ponti,Charles Eames, Carlo Scarpa, Giuseppe Terragni, Le Corbusier, Alvar Aalto, Richard Neutra e Jean Prouvé. Anzi nel cuore delle loro case, in cucina. Per ritrovare un filo tra la storia e il presente, tra l’eternità dei classici e il tempomoderno. Al modo delle “Interviste impossibili” che la Rai trasmetteva con successonegli anni ’70, quando Umberto Eco parlava con Muzio Scevola.Questo, invece, è un incontro tra i protagonisti del ’900 e l’universo architettonicocontemporaneo, il mondo di Dada. Progettare la propria casa, per un architetto, vuol dire sperimentare “in corpore vili”,come diceva Carlo Scarpa, rifacendosi al motto attribuito ai medici che, secondol’opinione popolare, facevano le loro esperienze su persone di poco valore. Certo, lo diceva in modo ironico. Costruire la propria casa, per un architetto, significa misurarsi con i propri limiti ma anche oltrepassarli, inventare nuove soluzioni, plasmare la materia secondo i propri desideri. Rincorrere un sogno. Come fa Dada, quando crede in un nuovo progetto. Perché “solo se sappiamo abitare possiamo costruire”, secondo il filosofo Martin Heidegger. E senza dimenticare che le case sono soprattutto fatte per essere abitate.
The home is a place of imagination, of intimacy, of dreams. In every space – for example in the kitchen – we find a fragment of life, a sign of the people who livethere. Our home is our mirror, at times deformed. That’s why we should enter withdiscretion, knocking first. But the home, and the kitchen, are also the mirror of the people who dreamed themup, who designed and built them. That’s why this time we knocked on the doors of the great masters of architecture, entering with a little imagination into the homesof Gio Ponti, Charles Eames, Carlo Scarpa, Giuseppe Terragni, Le Corbusier, Alvar Aalto, Richard Neutra and Jean Prouvé. To be more accurate, into the hearts of their homes, the kitchen. To rediscover a thread running between history and the present, between the eternity of the classics and modern times. Somethinglike the successful “Impossible Interviews” broadcast by Italian TV RAI during the seventies, when Umberto Eco spoke to Muzio Scevola.This, however, is a meeting between protagonists of the twentieth century and the world of contemporary architecture, that of Dada. When he designs a house for himself, the architect does something very similar to those doctors who according to legend carried out their experiments on peopleconsidered of little worth, “in corpore vili”, as Carlo Scarpa used to say. Of course he was ironic. To build a house to live in for an architect means recognising his own limits, but also going beyond them, inventing new solutions, modellingmaterial according to his wishes. Chasing a dream. Like Dada does when it believes in a new design. Because “only if we know how to live can we build”, as the philosopher MartinHeidegger said. And let’s not forget that houses are above all meant to be lived in.
Trim TivalìVela AluminiumVelaBancoVela Quadra NuvolaHi-LineNomis
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ArneJacobsenArneJacobsen
“L’elemento fondamentale
è la proporzione. La proporzione
è ciò che rende belli gli antichi
templi greci”.
Arne Jacobsen
“The fundamental factor is
proportion. Proportion is precisely
what makes the old Greek temples
beautiful”.
Arne Jacobsen
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Nuvola
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Le nostre case – ne abbiamo cambiate tante insieme – sono piene di parole, di
amici, di libri, di conversazioni. Carlo ama spazi essenziali, temporanei, disadorni. Tiene
molto al tavolo da disegno che gli ha regalato F.L. Wright. Gli altri arredi sono semplici:
pannelli di compensato appoggiati su cavalletti o su telai di ferro. O prototipi, come gli
armadi in perline di legno di abete, dipinte a china.
Our homes – we’ve shared so many – are full of words, of friends,
of books, of conversation. Carlo loved minimal spaces, temporary and unadorned.
He’s very attached to the drawing table F.L. Wright gave him. The other furnishings are
simple: panels of chipboard on trestles or iron frames. Or prototypes, like the cup-
boards in fir wood panels, painted with ink.
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CarloScarpaCarloScarpaCa
“Eppure vi dico che c’è un momento in cui
dovrete pur immaginare il cromatismo
delle cose farete pure un pavimento,
un soffitto, delle pareti: le volete tutte bianche?
Anche nella progettazione di un semplice
spazio cubico intervengono dei piccoli
ragionamenti, un alfabeto, forse una
grammatica. È una facoltà curiosa quella
che ci permette di intuire che un preciso
fatto dimensionale, uno spessore,
ad esempio, è una qualità eminente del
valore fisico delle cose”.
Carlo Scarpa
“Yet there comes a moment when
you have to imagine the colours
of things – you’ll create e floor, a ceiling,
walls: do you want them all white?
Even the design of a simple cube
means reasoning, an alphabet,
perhaps a grammar.
It’s a strange ability, the one that allows
us to grasp that a precise aspect
of size, a thickness, for example,
is a vital quality of the physical value
of things”.
Carlo Scarpa
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Casa e studio sono lo stesso luogo per Carlo. Fogli, carte trasparenti, cartoni, tavo-
lette e modelli in scala, sparsi ovunque. Il progetto è per lui un pensare per figure che si
presentano attraverso frammenti, indizi, dettagli. Parte da disegni molto ricchi per
semplificare. Dice: “Voglio vedere le cose, non mi fido che di questo [….] perciò dise-
gno. Posso vedere le cose solo se disegno.” Un lavoro di lima, mai finito.
Home and studio are the same thing for Carlo. Papers, transpar-
ent sheets, card, boards and models to scale, scattered everywhere. Design for him is
thinking for figures that are seen through fragments, clues, details. He starts with very
detailed drawings and then simplifies. He says “I want to see things, I don’t trust any-
thing else [….] so I draw. I can only see things if I draw.” An infinite whittling away, never
finished.
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Nuvola, disegnata da Luca Meda, è un piano in marmo e una parete attrezzata con mensoledella serie Trim, utilizzate come una libreria a tutta altezza, in alluminio laccato bianco opaco.La maniglia è in metallo cromato.
Nuvola, designed by Luca Meda, is a marble top and an accessorised wall with shelves fromthe Trim series, used as full height bookcase, in white matte lacquered aluminium. The handle is in chrome metal.
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La parete si compone di pensili della serie Nuvola,laccati bianco lucido, e mensole dellaserie Trim opachi. Il marmo Grigio Carnico ha uno spessore di 4 cm.
The wall consists of the Nuvola series of wallcupboards, gloss white lacquered and matteshelves from the Trim series. The Carnico Greymarble is 4 cm thick.
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Gli piace sperimentare, nella nostra casa e nei suoi progetti, esercitarsi sui dettagli.
Come all’inizio, con i vetri di Murano. Lavorare con il vetro, a contatto con i maestri arti-
giani, gli ha insegnato a modellare le superfici come il pittore usa i colori. Ogni sfuma-
tura ha un significato, ogni piega racconta una storia.
Il moderno non è per lui acciaio e cristallo ma educazione al passato.
He likes to experiment, in our house and with his drawings, prac-
tise on details. Like at the start, with the Murano glass. Working with glass, together with
master artisans, taught him to model the surfaces as a painter uses colour. Every
shade has a meaning, every fold tells a story.
Modern for him is not steel and glass but education about the past.
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Nell’elemento a isola il piano di cottura è incassato e il lavello presenta una soluzioneoriginale, una piccola lavastoviglie in acciaioinox con capacità di lavaggio per 5 coperti.
The island element has a built-in hob and the sink offers an original solution, a smalldishwasher in stainless steel with a capacity of 5 place settings.
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Originali gli elettrodomestici: una cantina per vini,un forno e un abbattitore di temperatura confunzione di raffreddamento rapido di bevande e di cibi, e funzione di congelamento rapido.
The household appliances are original: a wine rack for wines, an oven and a cooler with rapid cooling function for food and drink, as well as rapid freezing function.
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Certo, nascere a Venezia è un destino, ti obbliga a confrontarti con il passato, ad
amare l’acqua, la terra, la pietra, l’argilla e i ritmi naturali. Ma anche a vivere nel
mondo, a incontrare artisti e collezionisti come Carlo Carrà, Bruno Zevi, Peggy Gug-
genheim. Senza la collaborazione con la Biennale di Venezia non so se avrebbe
incontrato Hoffmann, Neutra, Aalto, Kahn. I suoi maestri.
Of course, to be born in Venice is a destiny, it forces you to face
the past, to love water, earth, stone, clay and natural rhythms. But also to live in the
world, to meet artists and collectors like Carlo Carrà, Bruno Zevi and Peggy Guggen-
heim. Without the help of the Venice Biennial I don’t know if he would have met Hoff-
mann, Neutra, Aalto and Kahn. His masters.
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CharlesEEamesChrlesEame
“Details are not details.
Details are the design”.
Charles Eames
“Idettagli non sono dettagli.
I dettagli sono il progetto”.
Charles Eames
stampaGrafiche Boffi - Giussano MI04.2009.A20000
progettoStudio Cerri & AssociatiPierluigi CerriAlessandro Colombo
collaborazione Carla Parodi studio associati
fotoTiziano Sartorio
styling Melissa Dolfini
styling assistant Ernesto Callegari
si ringrazia:
ALTAIFONTANA ARTEGB MilanoIITTALA GROUP distribuito da Finn FormLAGOSTINALA STANZA DEL RE RAPSELRICHARD GINORI VITRA
T10 Poltrona a ferri piattiProgetto Giuseppe Terragni Designer per gentile concessioneCentro promozione Brianza di CabiatePrototipo Giorgetti spa, Meda
Pavimenti e rivestimenti:FLORIM
Trim da p.11a p.35pavimento e rivestimento Cerim collezione Le pietre, grigio Tao 20x60
Tivalì da p.39 a p.65pavimento Floor Gress collez. Ecotech ecodark, strutturato quadrato 60x120
Vela Aluminium da p.69 a p.93pavimento e rivestimentoCerim collezione Le pietre, travertino classico 48x32
Vela da p.97 a p.129pavimentoRex collezione Materre, colore noire 40,5x40,5rivestimentocasamood collezione circle ferro
Banco da p.133 a p.157pavimento casamood collezione Neutra, colore Avorio 40x40
Vela Quadra da p. 161 a p.183pavimento e rivestimento casamood collezione Neutra, colore Moka 60x60
Nuvola da p.187 a p. 213pavimento casamood collezione Neutra, colore Bianco 60x60
Hi-Line da p. 217a p. 249pavimento casamood collez. Neutra, colore Bianco 60x60
ArneJacobsenJeanProuvéGiuseppeTerragniGioPontiLeCorbusierAlvarAaltoCarloScarpaCharlesEamesRichardNeutra ArneJacobsenJeanProuvéGiuseppeTerragniGioPontiLeCorbusierAlvarAaltoCarloScarpaCharlesEamesRichardNeutraArneJacobsenJeanProuvéGiuseppeTerragniGioPontiLeCorbusierAlvarAaltoCarloScarpaCharlesEamesRichardNeutraArneJacobs
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