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Dr. Elia BarbujaniAutore di PAT ­ il Blog

Bologna ­ Settembre 2016

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Elia Barbujani

Sommario

Q U A D R ON O R M A T I V O

6

C O S A S E R V EP E R

I N I Z I A R E ?

9

I P U B B L I C IE L E N C H I

11

C O M EC R E A R E L A

B U S T A ?

14

G L IA L L E G A T I

16

L A R E L A T A

19

Q U A N D O S IP E R F E Z I O N A ?

23

C O M E S ID I M O S T R A

L ' A V V E N U T AN O T I F I C A ?

26

L E S E N T E N Z E

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01

Q U A D R ON O R M A T I V O

01

Le notifiche a mezzo PostaElettronica Certificatarappresentano una particolaremodalità di notifica in proprio.

Infatti, la legge fondamentalea cui fare riferimento è la L. 21Gennaio 1994 n. 53, il cuiarticolo 1 conferisceall'avvocato la facoltà dieseguire la notificazione di attiin materia civile,amministrativa e stragiudiziale.Pertanto, il difensore munito diprocura alle liti ex art. 83 c.p.c.potrà ricorrere alle notifiche amezzo PEC secondo quantodisciplinato dall'art. 3 bis dellaL. 53/1994.

Infatti, a differenza dellenotifiche in proprio dirette e amezzo del servizio postale,l'art. 8 co. 4 bis L. 53/1994dispensa l'avvocatodall'obbligo di munirsi di unregistro cronologico pereffettuare le notifiche a mezzoposta elettronica certificata.

Inoltre, ogni difensore puònotificare atti con talemodalità anche senzal'autorizzazione dell'ordine diappartenenza, ancoranecessaria a pena di nullitàper le altre modalità previstedalla L. 53/1994.

7

In secondo luogo, anche nelprocesso amministrativo, siapplicano alcune normegenerali indicate nel DecretoLegge 18 Ottobre 2012, n. 179e nel codice di proceduracivile, con riguardo al tempodi perfezionamento dellanotifica.

Nel processo amministrativovengono poi applicate alcunenorme speciali, che rendonosenz'altro più agevoleeffettuare la notifica a mezzoPEC rispetto a quanto accadenel processo civile telematico.In primo luogo, si richiama ilRegolamento PAT, ovvero ilDPCM 40/2016.

L'art. 14 DPCM 40/2016,seppure richiamandointegralmente l'art. 3 bis L.53/1994, introduce alcunenorme speciali che connotanola notifica PEC nel processoamministrativo.

E' il caso dell'impossibilità delSIGA (Sistema Informaticodella Giustizia Amministrativa)di ricevere la prova dellanotificazione. In tal caso, ilRegolamento PAT non solodispone che la prova possaessere depositata in modalitàcartacea ex art. 9 L. 53/1994,ma, aggiunge, è cura dellacancelleria estrarre copiainformatica della prova dinotifica depositata conmodalità cartacea.

Inoltre, il DPCM 40/2016estende la facoltà di notifica amezzo PEC anche al ricorrentein prima persona, nell'ipotesidi cui all'art. 129 c.p.a.E' il caso dell'impugnazionedei provvedimenti lesivirispetto al diritto del soggettoa partecipare alle elezioni.Lo stesso art. 129, co. 3 c.p.a.prevede che la notifica PEC siaconsentita al ricorrente"direttamente".

Di certo, la norma speciale piùdiscussa è quella contenutanell'art. 14 dell'All. A al DPCM40/2016 (c.d. SpecificheTecniche), che richiedel'apposizionedell'asseverazione diconformità di cui all'art. 22, co.2 CAD qualora la procura alleliti sia stata rilasciata susupporto cartaceo e, pertanto,sia necessario estrarne unacopia per immagine tramitescansione.

Con riferimento, poi, agliindirizzi PEC dei destinatari, èbene ricordare che rimaneapplicabile al processoamministrativo telematico l'art.11 del Regio Decreto 30Ottobre 1933, n. 1611, secondoil quale i ricorsi rivolti alleAmministrazioni dello Statodevono essere notificatiall'Avvocatura dello Stato.In questi casi, l'indirizzo PECdel destinatario sarà quellodell'Avvocatura presente sulReGinDe.

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C O S A S E R V EP E R

I N I Z I A R E ?

02

Per poter effettuare unanotifica a mezzo PEC ènecessario essere muniti dialcuni strumenti, peraltroormai largamente diffusi tragli avvocati.In primo luogo,naturalmente, è necessariauna casella di postaelettronica certificata.

Tale casella, inoltre, deveessere stata comunicata alproprio Ordine al fine delsuo inserimento sulReGinDe: infatti, l'art. 3 bis,co. 1 L. 53/1994 richiede chel'indirizzo PEC del notificanterisulti da pubblici elenchi.

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L'art. 15 DPCM 40/2016introduce, inoltre, i requisiti deiServizi di gestione dellaCasella PEC, i quali devonogarantire un softwareantispam, un softwareantivirus, un servizio diconservazione delle ricevute diavvenuta consegna, uno spaziominimo di disco di 1 Gigabyte,oltre a un servizio automaticoper la verifica e l'avvisodell'effettiva disponibilità dellospazio della Casella PEC.

L'avvocato dovrà, inoltre,disporre di un dispositivo difirma digitale, impostato inPADES.

03

I P U B B L I C IE L E N C H I

03

L'indirizzo PEC deldestinatario deve risultaredai pubblici elenchi, comeindicato dall'art. 3 bis L.53/1994.

Pertanto, i pubblici elenchicui fare riferimento sonoquelli di cui all'art. 16 ter L.221/2012.

REGISTRO GENERALEDEGLI INDIRIZZIELETTRONICI (ReGIndE)Si tratta di un portalegestito dal Ministero dellaGiustizia, accessibile solotramite autenticazioneutilizzando il proprio token(es. chiavetta USB) sul sitohttp://pst.giustizia.it/PST/

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Su ReGIndE sono presenti tuttigli indirizzi dei soggettiappartenenti ad un entepubblico (es. Avvocatura delloStato), gli indirizzi deiprofessionisti iscritti in albi edelenchi istituiti per legge (es.avvocati) e gli indirizzi degliausiliari del giudice.

INDICE NAZIONALE DEGLIINDIRIZZI PEC (INI-PEC)il pubblico elenco gestito dalMinistero dello SviluppoEconomico, liberamenteconsultabile, raccoglie tutti gliindirizzi PEC di imprese eprofessionisti. Consultabilesu https://www.inipec.gov.it/

Registro PP.AA.

REGISTRO DELLE IMPRESEContiene tutti gli indirizziPEC delle imprese iscrittealla Camera di Commercio.IIl servizio per estrarre levisure è a pagamento,pertanto, con riferimentoalle imprese è senz'altro piùagevole ottenere il loroindirizzo dal registro INI-PEC.

REGISTRO PP.AA.L'art. 14 ALl. A DPCM40/2016 richiamaespressamente tale registroper estrarre gli indirizzi PECdelle Amministrazioni.Il registro PP.AA., istituitocon l'art. 16 D.L. 179/2012, èconsultabile tramiteautenticazione sulsito http://pst.giustizia.it/PST/.

Attualmente il RegistroPP.AA. non contiene ancoratutti gli indirizzi PEC delleAmministrazioni. Per talemotivo, la notificazione amezzo PEC nei confronti ditaluni enti potrebberisultare impossibile.E' bene sottolineare che ilRegistro PP.AA. è l'unicopubblico elenco dautilizzare con riferimentoalle Amministrazionipubbliche, mentre nessunvalore legale ha il registroIndicePA.

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Infatti, sebbene IndicePAcontenga la quasi totalitàdegli indirizzi PEC delleAmministrazionipubbliche, Il D.L. 90/2014ha espunto il riferimento aIndicePA dall’art. 16 ter delD.L. 179/2012 (convertitocon modificazioni in L.221/2012), il quale riportal’elenco dei pubblici registridai quali è possibile estrarregli indirizzi di postaelettronica certificata ai finidella notifica in proprio amezzo PEC.

E’ pertanto chiaro da tempoche indicePA non può piùessere utilizzato a tal fine.

Tuttavia, la noncompletezza di tale registronon impedisce comunque lanotifica a mezzo PEC. Infatti,l’art. 11 del R.D. 30 Ottobre1933, n.1611 consente dinotificare a mezzo PEC iricorsi rivolti alleAmministrazioni dello Statoagli indirizzi di postaelettronica certificatadell’Avvocatura dello Stato,tutti presenti sul ReGinDe(Registro Generale degliIndirizzi Elettronici).

La non completezza delRegistro PP.AA., invece,resta problematico per lenotificazioni rivolte, peresempio, agli Enti locali ealle ASL.

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C O M E C R E A R EL A B U S T A ?

04

Come prima cosa, sarànecessario aprire un nuovomessaggio di posta elettronicaselezionando, come indirizzoPEC del mittente, l'indirizzo PECpresente in un pubblico elenco.

Il corpo del testo può esserelasciato vuoto, in quanto l'attoda notificare saràsuccessivamente allegato almessaggio prima dell'invio.

Pertanto, la busta vieneutilizzata come uncontenitore: in questa fase èbene indicare subito ecorrettamente gli indirizzi PECdi mittente e destinatario.

L'oggetto del messaggio,invece, non può essere lasciatoalla discrezionalitàdell'avvocato, ma deveriportare la dicitura indicatadall'art. 3 bis co. 4 L. 53/1994"Notificazione ai sensi dellaLegge n. 53 del 1994".

L'omissione di tale indicazionecomporta, secondo la Legge53/1994, la nullità dellanotificazione svolta.

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05

G L IA L L E G A T I

05

I documenti da allegare allabusta in caso di notificazionedel ricorso sono tre: l'attopredisposto, la procura alle litie la relata di notifica.In questo capitolo vedremobrevemente le regole tecnicheche sovrintendono atto eprocura, mentre alla relata èdedicato l'intero prossimocapitolo.

L'ATTOl'atto da notificare, ad esempioil ricorso, deve essere un attonativo digitale.In tal senso, sarà necessarioredarre l'atto con unprogramma come word,Openoffice ecc. e trasformarloin formato PDF ("salva connome").

Sull'atto così formato,l'avvocato dovrà apporre lapropria firma digitale.Sebbene, ai fini della Leggesulle notifiche in proprio, nonsi faccia differenza sullatipologia di firma digitale daapporre, si consigliacomunque di utilizzare ilformato PADES, prescrittodalle regole tecniche del PATper la firma del modulo dideposito.

LA PROCURAL'art. 8 DPCM 40/2016prevede due modalità perl'autenticazione della procuraalle liti, a seconda che essavenga rilasciata in formatodigitale o analogico.

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Atto NativoDigitale

Procura

Nel primo caso, l'apposizionedella firma digitale del clientee dell'avvocato sonosufficienti.Qualora, invece, il clienterilasci la procura alle liti susupporto cartaceo, sarànecessario estrarre una copiaper immagine della procuratramite scansione, così daacquisire un documento daallegare alla busta dellanotifica.A differenza di quanto previstodall'art. 83 c.p.c., nel PAT lamera apposizione della firmadigitale del difensore non èsufficiente ad asseverare lacopia informatica.

L'art. 8 DPCM 40/2016, infatti,richiede che l'autenticità dellaprocura venga attestatatramite la dichiarazione di cuiall'art. 22, co. 2 CAD.Tale previsione permette diattestare la conformità dellaprocura alle liti con duediverse modalità, a secondache si intenda apporla sulmedesimo file o su documentoseparato.

Nel primo caso, l'attestazionesi inserisce nella stessaprocura tramite l'appositafunzione di Adobe Reader, chepermette di aggiungere unacasella di testo al documento.

Una volta inserital'attestazione, sarà sufficientefirmare digitalmente laprocura stessa.

Tuttavia, l'art. 3 bis, co. 5 lett.g) indica che, qualora sinotifichi a mezzo PEC unacopia informatica,l'attestazione di conformitàdovrà essere contenutaall'interno della relata dinotifica.

Vedremo nel prossimocapitolo quali sono le modalitàper generare una relata dinotifica rispettosa dellespecifiche tecniche del PAT.

Infine, per quanto attiene airicorsi collettivi, l'art. 8, co. 4DPCM 40/2016 consenteall'avvocato di estrarre copiaper immagine delle procuresingolarmente rilasciate,tramite la scansione in ununico file.

Pertanto, gli allegati alla bustadella notifica saranno sempretre: atto, procura e relata.

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06

L A R E L A T A

06

La relata di notifica deveessere predisposta medianteun programma divideoscrittura (es. word,Openoffice ecc.) ed esseresuccessivamente trasformatain formato PDF.Sul documento PDF cosìformato sarà quindi necessarioapporre la firma digitale primadi poterlo allegare alla busta.

Gli elementi che devonoessere indicati nella relatasono indicati dall'art. 3 bis co.5 L. 53/1994: lapredisposizione della relatacoincide, quindi, con quantogià risaputo per il PCT.

In primo luogo, andrà indicatoil nome cognome e codicefiscale del notificante; il nomecognome o denominazione eragione sociale e codicefiscale della parte che haconferito la procura alle liti; ilnome e cognome o ladenominazione e ragionesociale del destinatario;l'indirizzo di posta elettronicacertificata cui va indirizzata lanotifica; l'indicazione delregistro pubblico da cui ilpredetto indirizzo è statoestratto.

Qualora la notifica riguardi unatto successivo al ricorso, ad

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esempio un atto di motiviaggiunti, o comunque unanotifica effettuata in corso diprocedimento, la relata dovràrecare altresì l'indicazionedell'Ufficio giudiziario, lasezione e il numero di Ruologenerale (R.G.) delprocedimento pendente.

L'ATTESTAZIONE DICONFORMITA'Peculiare, invece, è ladisciplina dell'attestazione diconformità della procura alleliti rilasciata su supportoanalogico.Come già anticipato, l'art. 8DPCM 40/2016 richiede chetale asseverazione seguaquanto disposto dall'art. 22, co.2 D.Lgs. 82/2005 (CAD).Dal momento che l'art. 3 bis,co. 5 lett. g) L. 53/1994richiede che taleasseverazione venga indicataall'interno della relata, ènecessario indicare in checosa consista taleasseverazione, ovvero, qualiregole tecniche permettono dicollegare l'attestazione diconformità su documentoseparato (la relata) alla copiainformatica cui fa riferimento(la procura).

L'art. 22, co2 CAD, per mezzodel rinvio operato dall'art. 71CAD, richiama le regoletecniche contenute nell'art. 4DPCM 13 Novembre 2014.

Secondo il decreto, la copiaper immagine di undocumento analogico puòessere attestata conforme inun documento separato,qualora esso contenga unriferimento temporale el'impronta della copia perimmagine.

CHE COS'E' L'HASH?Per Hash si intende unasequenza alfanumerica ingrado di individuare in modounivoco un determinato file,ricavando, in tal modo, unasorte di "codice fiscale" deldocumento, in grado disintetizzare e descrivere lasequenza di bit che locompone.All'avvocato non è certorichiesta alcuna competenzainformatica avanzata per potercalcolare l'hash deldocumento da dover inserirenella relata.Sono numerosi i servizi offertidai Colleghi su internet che,semplicemente incollando ilfile desiderato, generanol'impronta digitale e ilriferimento temporale dainserire nella relata.Tra tutti, si riporta il softwareofferto da APPSavvocati.

La relata di notifica cosìformata, può essere firmatadigitalmente e allegata allabusta da spedire.

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Modello di relata per la notifica del ricorso

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Q U A N D O S IP E R F E Z I O N A ?

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Una volta inviato il messaggio,l'operazione di notifica non si èconclusa, in quanto ènecessario attendere laricezione delle attestazioni diaccettazione e avvenutaconsegna.

Infatti, secondo l'art. 3bis, co. 3L. 53/1994 per il mittente lanotificazione si perfeziona almomento in cui è generatal'attestazione di accettazione(il primo che si riceverà dopol'invio della notifica), cosicché,ai fini della decadenza, sidovrà far riferimento a talemomento per verificareun'eventuale tardività.

La stessa norma indica,invece, che la notifica siperfeziona per il destinatarionel momento in cui vienegenerata la ricevuta diavvenuta consegna.A tale ricevuta si faràriferimento, ad esempio, per ilcalcolo dei giorni intercorrentitra la data dell'udienza dellaCamera di consiglio e laricezione del ricorso da partedel destinatario o per ladeterminazione del dies quo aifini del calcolo dei termini peril deposito del ricorso pressola Segreteria dell'Ufficiogiudiziario - o dell'inviotelematico, dal 1 Gennaio 2017.

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Sempre con riguardo almomento cronologico, lanotifica a mezzo PEC puòessere svolta solo nell'arco dialcune ore durante la giornata.Infatti, l'art. 16 septies del D.L.179/2012 dispone che l'art. 147c.p.c. vada applicato anchealle notifiche eseguite conmodalità telematico.

Anche nel processoamministrativo, quindi,lenotificazioni possono essereinviate solo dalle 7 del mattinofino alle ore 21.Quando e' eseguita dopo leore 21, la notificazione siconsidera perfezionata alleore 7 del giorno successivo.

Pertanto, la ricevuta diavvenuta consegna, ai fini delperfezionamento della notificaper il destinatario, deve esseregenerata entro le ore 21 delgiorno di invio.

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08

C O M E S ID I M O S T R A

L ' A V V E N U T AN O T I F I C A ?

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Al fine di dare provadell'avvenuta notifica tramite ildeposito presso l'Ufficiogiudiziario, è necessariodistinguere il procedimento daadottare a seconda che taledeposito avvenga conmodalità telematica o conmodalità cartacea.Infatti, il deposito con modalitàtelematica della prova dinotificazione sarà possibilesolo a partire dal 1 Gennaio2017 per i giudizi introdottisuccessivamente a tale datamentre, con riguardo agli attinotificati prima di tale data ocomunque facenti capo aricorsi pendenti al 31 Dicembre2016, il deposito sarà cartaceo.

LA RICEVUTA "COMPLETA"In entrambe tale ipotesi, ècomunque necessariopredisporre la propria caselladi posta elettronica certificatain modo da generare unaricevuta di consegnacompleta, come richiestodall'art. 14, co. 3 DPCM40/2016.Per ricevuta di consegna"completa" si intende che ilmessaggio ricevuto conterrà alsuo interno la copia completadel messaggio di postaelettronica certificataconsegnato, secondo quantoprevisto dall'art. 6, co. 4 DPR68/2005.

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DEPOSITO CARTACEOL'art. 9, co. 1 ter L. 53/1994prescrive che, qualora non siapossibile effettuare il depositodella prova di notificazionecon modalità telematiche, sieffettua un deposito cartaceosecondo le modalità delcomma 1 bis del medesimoarticolo.Pertanto, l'avvocato dovràprodurre una copia analogica,mediante la stampa dell'atto,della procura, della relata,delle ricevute di accettazionee di avvenuta consegna, eattestarle conformi ai sensidell'art. 23, co. 1 CAD.

A partire dal 1 gennaio 2017l'unica modalità di dare provadella notifica a mezzo PECsarà quella telematica, inquanto l'art. 14, co. 6 DPCM40/2016 indica che si puòprocedere al depositocartaceo con le modalità di cuiall'articolo 9, co. 1 bis L.53/1994 solo in caso di unaoggettiva indisponibilità delServizio Informatico dellaGiustizia Amministrativa (SIGA).

DEPOSITO TELEMATICOCon l'entrata in vigore del PAT,il deposito della prova delricorso avverrà unitamente aldeposito dello stesso, tramitel'allegazione della ricevuta diavvenuta consegnanell'appositoModuloDepositoRicorsopredisposto dal SIGA.

Si tratta di un PDF, che dovràessere compilato con tutte leinformazioni richieste, nelquale è possibile inserire atti edocumenti.L'art. 14, co. 4 DPCM 40/2016richiede che le ricevute diaccettazione e avvenutaconsegna, la relata di notifica,il ricorso e la procura alle litisiano depositati comedocumenti informatici conmodalità telematica.

Si tratta, quindi, di compilarel'apposito campo "Notifica"contenuto nelModuloDepositoRicorso conl'indicazione della partenotificata e la data di inviodella notifica.Nella sezione "Allegatodigitale", cliccando sul tastoAllega" si aprirà una finestra,nella quale sarà possibilericercare la ricevuta diavvenuta consegna salvataprecedentemente all'internodel proprio computer.Così facendo, trattandosi diuna ricevuta completa, sisaranno depositati tutti idocumenti richiesti.

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09

L E S E N T E N Z E

09

Nel corso dell'ultimo anno, l'aquestione della ammissibilitàdella notificazione a mezzoPEC nel processoamministrativo harappresentato un problema ingrado di dividere lagiurisprudenza, con effettidisincentivanti nei confrontidegli avvocati cheintendessero ricorrere a talestrumento, che certamenteassicura maggiore rapidità eun sensibile abbattimento deicosti.

Dal momento che la sortedella notifica a mezzo PEC

sembra indissolubilmentelegata all'entrata in vigore delPAT il 1 Gennaio 2017, è beneconoscere i contrariorientamenti giurisprudenzialiche ritengono ammissibile omeno la notifica telematicaprima di tale data.Si può trattare, quindi, di unvalido strumento da introdurresin da ora nella vitaprofessionale quotidiana,oppure, a secondo delconvincimento e dellaprudenza di ogni difensore, diuna modalità da utilizzare, peri prossimi tre mesi, solo incaso "di emergenza".

30

I PRECEDENTI

Nel corso del 2014 e del 2015,i TAR si erano divisi in dueopposti orientamenti nelritenere ammissibile (TARLazio, Sez. III, n. 11808/2014;TAR Calabria, Sez. II, n.183/2015) o meno (TARVeneto, Sez. III, n. 369/2015) lanotificazione a mezzo PEC inmateria amministrativa. IlConsiglio di Stato nel corsodel 2015 (Cons. Stato, Sez. VI,n. 2682/2015; Cons. Stato, Sez.III, n. 4270/2015; Cons. Stato,Sez. VI, n. 4862/2015), a piùriprese aveva ritenutoammissibile la notificazione amezzo PEC, anche in assenzadell’autorizzazionepresidenziale richiamatadall’art. 52, co. 2 D.L.gs.104/2010.

NOTIFICA INESISTENTEIn virtù di tale ultimo indirizzofavorevole ha sorpreso, quindi,la decisione assunta dalConsiglio di Stato nel Gennaio2016, con la nota sentenza n.189/2016, con la quale hadichiarato che la PEC non èuna forma utilizzabile pernotificare il ricorso nel rispettodei termini di decadenza.

Di conseguenza, il ricorsonotificato a mezzo PEC vaconsiderato inesistente. Infatti,sebbene l’articolo 1 della L.53/1994 (Legge sulle notifichein proprio) preveda la facoltà

per l’avvocato di effettuarenotificazioni degli atti inmateria amministrativa, l’art. 16quater, co. 3 bis D.L. 179/2012dispone espressamente la nonapplicabilità delle Regoletecniche del PCT al ProcessoAmministrativo Telematico(PAT). Per tale motivo,concludeva il Consiglio diStato, la notificazione a mezzoPEC sarebbe inesistente, epertanto non potrebbe esseresanata nemmeno dallacostituzionedell'Amministrazione intimata.

NULLA MA SANABILEA tale orientamento si èsempre opposto il TAR Napoli,il quale in più pronuncepubblicate nel mese di marzo2016 (TAR Campania, Sez. VIII,sent. 8/03/2016, n. 1222)aveva sostenuto che lanotificazione a mezzo PEC, inassenza delle regole tecniche,sebbene nulla, possa esseresanata qualora la parteintimata si costituisca ingiudizio.

AMMISSIBILITA' DELLA PECNegli ultimi mesi le Cortiterritoriali, e in particolar modoil TAR Lazio e il TARCampania, hanno ritenuto chela notifica possa considerarsiammissibile in quanto lafacoltà di notificare a mezzoPEC gli atti in materiaamministrativa è conferitadirettamente dalle L. 53/1994

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Tale orientamento è stato resopossibile dalla pubblicazionedelle specifiche tecniche conil DPCM 40/2016 che, sebbenenon ancora applicabile,impone di considerare che ilprocesso amministrativo siavvii a diventare un processointeramente telematico (TARCampania, Sez. IV, sent.15/04/2016, n. 1864; TARBasilicata, Sez.I, sent.13/05/2016, n. 455; TAR Lazio,Sez. I, sent. 20/07/2016, n.8625).

L'ULTIMA PAROLA?In questo contesto va letta ecompresa la sentenza delConsiglio di Stato n. 3565 del10 Agosto 2016, con la quale iGiudici di Palazzo Spadahanno cambiato nuovamenteorientamento, considerando lanotificazione a mezzo PECammissibile.Ma, ancor più rilevante, ilConsiglio di Stato richiamaespressamente il proprioprecedente orientamento, egiunge, infine, ad esprimere unprincipio totalmente opposto.Infatti, secondo il Consiglio diStato, deve farsi applicazioneal processo amministrativo delprincipio del raggiungimentodello scopo dell'art. 156, co. 3c.p.c., per il quale “la nullitànon può mai esserepronunciata, se l’atto haraggiunto lo scopo acui è destinato”.

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