+ All Categories
Home > Documents > P R O G R A M M I corsi a crediti liberi a.a. 2017/2018diarc.unina.it/downloads/didattica/PROGRAMMI...

P R O G R A M M I corsi a crediti liberi a.a. 2017/2018diarc.unina.it/downloads/didattica/PROGRAMMI...

Date post: 15-Feb-2019
Category:
Upload: vantuong
View: 213 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
57
PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2017/2018 II SEMESTRE
Transcript

P R O G R A M M I corsi a crediti liberi

a.a. 2017/2018 II SEMESTRE

2

DOCENTI TITOLO PROGRAMMA

1 ADDARIO FRANCESCA LEFFERE LA CITTA’ STRUMENTARIO DI ANALISI URBANA

2 AMORE MARIA PIA IL RACCONTO DEL PROGETTO

3 ANSALDI BARBARA DIGITAL ART PER L’INDUSTRIA DELL’ENTERTAINMENT

4 ANSELMI CARLALNERTO

LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA DELLE STRUTTURE IN MURATURA CON IL CALCOLO A ROTTURA

5 ANTONICIELLO

MANUELA IL MONTAGGIO ANALOGICO COME STRUMENTO DI CONOSCENZA PROGETTUALE DI STRUTTURE ARCHEOLOGICHE

6 ASCOLESE MARIANNA LEGGERE LO SPAZIO DELLA STRADA. FIGURA, FORMA, IMMAGINE

7 BERRUTI GILDA BENI CONFISCATI ALLE MAFIE COME SPAZI PUBBLICI

8 BERTOLI BARBARA METODOLOGIE PER LA RICERCA SUL GIARDINO STORICO

9 BOCCIA TERESA

GENERE E GENERAZIONI. TEMPI, SPAZI E SICUREZZA URBANA PER LA CITTA’ PLURALE

10 BUONDONNO EMMA PROGETTO MODA: ARCHITETTURE DI STOFFA

11 CAPASSO ALDO LE TENSOSTRUTTURE A MEMBRANA

12 CASSESE FRANCESCO PAESAGGIO AMBIENTE E TERRITORIO: AMBIENTE COSTRUITO E SOSTENIBILITA’

13 CERALDI CARLA IL PROGETTO E LA CONSERVAZIONE DELLE STRUTTURE IN LEGNO

14 CHIRIANNI CLAUDIA PROGETTAZIONE PARAMETRICA E GENERATIVA

15 COLLETTA TERESA

CITTA’ PORTUALI DEL MEDITERRANEO: RIGENERAZIONE URBANA E CONSERVAZIONE INTEGRATA DEI WATERFRONTS STORICI

16 COPPOLINO

FRANCESCA IL RACCONTO DEL PROGETTO

17 CORBI ILEANA STATICA E STABILITA’ DELLE STRUTTURE MURARIE

18 D’AMATO GABRIELLA STORIA DEL DESIGN

19 DE JOANNA PAOLA TECNOLOGIE PER LA DIGITALE FABRICATION

20 DE MARTINO RICCARDO

IL RACCONTO DELLA STORIA DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA ATTRAVERSO L’OCCHIO DEL CINEMA

21 DE ROSA MARIA BIG, SMALL E OPEN: I DATA NELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA PERCORSO GIS

22 DE STEFANO PAOLO FOTOGRAFIA PER IL PAESAGGIO URBANO

23 DELLA GATTA ANTONINO

IL COLORE NELL’ARCHITETTURA

24 DI MARTINO

FERDINANDO APPLICAZIONI DELLA MATEMATICA E DELL’INFORMATICA ALL’ARCHITETTURA ED ALL’URBANISTICA: FUNZIONALITA’ DI BASE ED EVOLUTE DI ANALISI SPAZIALE NEI GIS

25 FERRARA MARIO LA FOTOGRAFIA DI ARCHITETTURA

26 FLORA

27 GALANTE PAOLA EXISTENSMINIMUM/LA MISURA DELL’ABITARE

28 GIUGLIANO DARIO ESTETICA DELL’ARCHITETTURA

29 GUIDA ERMANNO

FARE CON METODO E RAZIONALITÀ

30 LANGELLA CINZIA

ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DEI TERRITORI

31 LANZARA EMANUELA

GEOMETRIC CONSCIOUSNESS: COMPUTATIONAL APPROCHES FOR THE ARCHITECTURAL DESIGN

32 LAVAGGI ANTONIO PRIMA DEL PROGETTO

33 LIPPIELLO MARIA L’ARTE DEL COSTRUIRE TRA CONOSCENZA E SCIENZA

34 MARINO CONCETTA EDIFICI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA ED EDIFICI AD ENERGIA QUASI ZERO

35 MARTUSCELLI ISABELLA

METODOLOGIE E TECNICHE PER LA LEGISLAZIONE IN MATERIA URBANISTICA

36 MAUTONE FABRIZIO DESIGN DELL’ACCOGLIENZA E DELL’OSPITALITA'

37 MORELLI UGO

SCIENZWE COGNITIVE APPLICATE ALL APROGETTAZIONE ED ALLA GESTIONE DEL PAESAGGIO

38 ORGITANO VINCENZO RACCONTI D’INTERNI

39 PASTORE RENATO MODELLAZIONE E STAMPA 3D PER IL DESIGN

40 RUSSO KRAUSS GIOVANNA

RESTAURO E RICOSTRUZIONE IN ITALIA DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE: FIGURE E CANTIERI

41 RUSSO MIRKO

TETTONICA ED ARCHITETTURA. PROCEDURE COMPOSITIVE E MODALITA’ COSTRUTTIVE DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA

42 SAITTO VIVIANA INTERIOR ELEMENTS

3

43 SANSO’ CLAUDIA LEGGERE LA CITTA’. STRUMENTARIO DI ANALISI URBANA

44 SCANDURRA SIMONA

PROCESSI SCAN TO BIM PER LA DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO

45 SCHIAVONI EMILIO LA PITTURA DI ARCHITETTURA. FIGURE TEMATICHE PER UNA METODOLOGIA

46 STENTI SERGIO LA PERIFERIA MODERNA ED IL RECUPERO DEI QUARTIERI PUBBLICI

47 VASSALLO CANDIDAMARIA

ARCHITETTURA E POST-EMERGENZA: PROCESSO PROGETTUALE PER EDIFICI PUBBLICI IN CONTESTI CON RISORSE LIMITATE

48 VENIERO RAFFAELLA

LEGISLAZIONE EDILIZIA. TESTO UNICO DELL’EDILIZIA E PREDISPOSIZIONE DI PRATICHE EDILIZIE A CURA DEGLI ARCHITETTI

49 VIOLA SERENA MANUTENZIONE PROGRAMMATA PER L’AMBIENTE COSTRUITO

4

FRANCESCA ADDARIO (Relatore)

FEDERICA VISCONTI (Docente proponente)

LEGGERE LA CITTÀ. STRUMENTARIO DI ANALISI URBANA

Obiettivi

Tema_Dall’esperienza del Movimento Moderno il progetto urbano comincia a non strutturarsi più attraverso la delimitazione di un isolato “chiuso” bensì attraverso un isolato che si potrebbe definire “aperto”. In una sorta di inversione topologica tra la città della storia e la città del Moderno si determina nella città la compresenza di spazialità più compresse e delimitate e di spazialità più aperte e dilatate. La riflessione su questa convivenza di spazi si ritiene di particolare interesse in quanto espressione del carattere fondante della città contemporanea, soprattutto in quella dialettica che vede contrapposti tra loro centro e periferia come parti di città riferibili a diverse idee di città. Il termine analisi rimanda a un procedimento di scomposizione di un tutto nelle parti che lo costituiscono e

l’Analisi Urbana, in quanto disciplina che studia la città, si riferisce ad un’indagine strutturale, ovvero delle

parti e degli elementi che conformano la città stessa a partire dal rapporto tra spazio costruito e spazio non

costruito. Tradizione di studi che trova i suoi protagonisti in ambito italiano: dagli studi tipo-morfologici di

Saverio Muratori, poi approfonditi da Gianfranco Caniggia, ad Aldo Rossi fino alle più recenti ricerche di

carattere spaziale di Uwe Schröder possono essere definite letture e approfondimenti diversificati.

Il ciclo di seminari intende dare agli studenti strumenti operativi di lettura che, attraverso il disegno di

specifici elaborati grafici (Strassenbau, Schwazplan, Rotblauplan), possano metterli in condizione di saper

osservare e leggere analiticamente, in modo adeguato e conforme, qualsiasi tipo di città.

Articolazione didattica

Il corso prevede una parte di didattica frontale, riguardante l’approccio all’analisi urbana e agli strumenti di

lettura formale e spaziale applicabili ad una città e una parte di attività laboratoriale destinata alla redazione

di elaborati grafici.

Programma degli incontri

1- Introduzione all’analisi urbana Che cos’è l’analisi urbana; Nozioni lessicali: isolato, tracciato, tipologia, morfologia, ecc.; Gli studi tipo-

morfologici di Saverio Muratori e Gianfranco Caniggia; La città secondo Aldo Rossi e Carlo Aymonino;

Strumenti per leggere la struttura formale di una città: Strassenbau, Schwarzplan, Carta degli ambiti urbani

morfologicamente definiti; Collage City_Coline Rowe

2 - Strumenti per leggere la struttura spaziale di una città: Rotbleuplan; Pardiè_Uwe Schröder; ntroduzione al tema del corso: Leggere la città. Napoli e Roma; Confronto tra la

pianta di Napoli del Duca di Noja e la pianta di Roma di G. B. Nolli

3/4 - Attività di laboratorio

5 - Revisione collettiva dei lavori

6 - Leggere le forme di una città: Pompeji. Città moderna/Moderne Stadt_F. Visconti

7 - Attività di laboratorio e revisione dei lavori

Note per la frequenza Il corso è riservato agli studenti del II anno del CdS Triennale in Scienze dell’architettura.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze: Consegna degli elaborati grafici prodotti durante il corso e discussione.

5

MARIA PIA AMORE (Relatore)

PAOLA SCALA (Docente proponente)

IL ‘RACCONTO’ DEL PROGETTO

Obiettivi dell'attività Il corso si pone l’obiettivo di offrire agli studenti del primo anno del Corso di Laurea Triennale in Scienze

dell’Architettura strumenti e tecniche di rappresentazione legate alla comunicazione dei contenuti del

progetto di architettura. Gli incontri saranno strutturati attraverso un costante confronto con i Laboratori di

Progettazione Architettonica 1 al fine di fornire un supporto parallelo all’elaborazione del progetto.

Verranno affrontate innanzitutto le questioni grafiche relative alla rappresentazione e impaginazione del

progetto, attraverso l’utilizzo di alcuni programmi quali AutoCad, Photoshop e InDesign. Verrà poi

approfondito l’aspetto del racconto del progetto attraverso elaborazioni di concept (relativi all’idea

progettuale), ideogrammi, diagrammi (sugli elementi della composizione e sul layout funzionale), e disegni

bidimensionali e tridimensionali “tematizzati”. Il corso, nelle diverse fasi, intende contribuire ad aumentare

la capacità degli studenti di gestire gli strumenti e le diverse modalità di rappresentazione al fine di

comunicare in maniera “critica” i contenuti del progetto.

Articolazione didattica

Durante gli 8 incontri (di 3 ore ciascuno) si alterneranno comunicazioni teoriche ed esercitazioni pratiche

caratterizzando il corso con un’impronta fortemente laboratoriale. Gli argomenti saranno presentati

integrando e correlando nozioni teoriche applicative e tecniche ad esempi significativi sul rapporto tra

architettura e comunicazione dei contenuti progettuali.

Ogni studente affronterà le diverse esercitazioni proposte dal corso a partire dalle architetture di Luigi

Cosenza, tema comune ai tre Laboratori di Progettazione in corso.

Il primo incontro chiarirà gli obiettivi, il programma da sviluppare e gli esiti attesi. La prima parte del corso

si concentrerà sugli strumenti della comunicazione del progetto e sul loro utilizzo. Successivamente

verranno approfondite le modalità di racconto del progetto. Attraverso le conoscenze acquisite gli studenti

elaboreranno esercitazioni in aula sui singoli argomenti trattati e un’esercitazione di sintesi finale.

1) Lezione introduttiva: obiettivi, programma, temi del corso, oggetto delle esercitazioni (le case di Luigi Cosenza)

2) Lezione I: ricognizione sullo “stato dell’arte” (scale di rappresentazione del progetto; disegno in CaD: scale

metriche, layer, pennini, tratteggi; impaginazione)

3) Lezione II: Introduzione all’utilizzo di Photoshop

4) Lezione III: Concept e ideogrammi (esercitazione)

5) Lezione IV: Diagrammi compositivi e layout funzionali (esercitazione)

6) Lezione V: Caratterizzazione della rappresentazione in relazione ai temi di progetto (esercitazione)

7) Lezione VI: Scenari, visioni, associazioni, fotomontaggi, collage (esercitazione)

8) Lezione VII: Introduzione all’ultilizzo di InDesign e montaggio delle esercitazioni nel book per la verifica finale

Note per la frequenza

Il corso è riservato agli studenti del I anno del CdS Triennale in Scienze dell’architettura.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze Gli studenti elaboreranno 4 esercitazioni in aula relative alle conoscenze acquisite attraverso le lezioni.

L’esercitazione di sintesi finale per l’attribuzione dei crediti prevede la realizzazione di un book che

raccoglie, rielabora e “racconta” i materiali prodotti.

6

BARBARA ANSALDI (Relatore)

ALESSANDRA PAGLIANO

(Docente proponente)

Digital Art PER L’INDUSTRIA DELL’ entertainment

Obiettivi dell'attività Negli ultimi anni l’“arte digitale” è diventata componente indispensabile per il visual development in

diversi campi, dall’illustrazione al fumetto alla concept art, e in diversi settori dell’entertainment,

dall’industria cinematografica al mondo dei videogames. Il mezzo digitale, con la sua incredibile versatilità

e le sue infinite potenzialità, occupa ormai un posto stabile tra gli strumenti espressivi a disposizione dei

“creativi”, architetti compresi, e il flusso di lavoro computer-based ha quasi completamente sostituito le

tecniche tradizionali. La pittura digitale si avvale della tavoletta grafica, la quale consente di realizzare

immagini che preservano molte delle prerogative fondamentali dell’arte tradizionale, aumentando al

contempo le capacità espressive e immaginative nella prefigurazione di spazi e nel design di personaggi. Il

ciclo di seminari propone una serie di riflessioni sul panorama della Digital Art, mettendo in luce anche gli

eventuali sbocchi lavorativi per un laureato in architettura, e intende fornire strumenti e tecniche di base per

dipingere e creare illustrazioni e concept art in digitale, con particolare attenzione al Character e

all’Environment design per il settore dell’entertainment.

Articolazione didattica

La prima parte del ciclo di seminari prevede una serie di lezioni frontali per presentare il programma e

fornire una panoramica sul mondo dell’arte digitale [disegno digitale vs disegno tradizionale, campi di

applicazione, generi (environment design, character design, digital sculpting etc.), tavolette grafiche,

software per il disegno, la colorazione e la scultura in digitale, integrazione di tecniche digitali e

tradizionali, riferimenti ed esempi selezionati)].

Una seconda parte prevede lezioni pratiche per acquisire le basi di Adobe Photoshop [area di lavoro, menu,

strumenti, impostazione del file di lavoro, dimensioni e risoluzione, metodo colore (RGB vs CMYK),

profilo colore, formati (PDF, PSD, JPEG ecc.), gestione livelli, selezioni e maschere, palette colori,

pennelli, forme vettoriali, strumento testo, regolazioni, trasformazioni, immagine raster vs immagine

vettoriale; suggerimenti sulla personalizzazione degli strumenti del software (risorse online per

personalizzare fonts, pennelli, textures, patterns, librerie fotografiche, creazione di pennelli e patterns

personalizzati)].

L’ultima parte si concentrerà sulle tecniche per la concept art, l’illustrazione e il fumetto riguardo alle

diverse fasi dell’iter creativo [ideare e progettare l’immagine, caratterizzare i soggetti; esempi e tecniche

per il Character Design e l’Environment Design; sketching in digitale e importazione di schizzi fatti a

mano (con scanner, Inkling o smart pad); studio dello spazio, della composizione e della prospettiva;

lineart e inchiostrazione, tecniche di colorazione digitale; utilizzo di references e matte painting; cenni di

teoria luci/ombre e shading per la resa dei passaggi chiaroscurali; strumenti e tecniche di “rifinitura”

dell’immagine: livelli di regolazione, applicazione di texture, pattern e grane; impaginare una tavola di

fumetto; realizzare video speed painting con Adobe Premiere].

Un numero di ore sarà destinato alle revisioni dell’elaborato richiesto per la convalida dei crediti e ad

eventuali interventi di esperti esterni.

Note per la frequenza Aperto a studenti di tutti i Corsi di Laurea, senza vincoli relativi all’anno di frequenza.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

Elaborato grafico (illustrazione digitale basata sul tema assegnato) e colloquio relativo all’iter creativo

seguito per la realizzazione del lavoro presentato.

7

8

MANUELA ANTONICIELLO (Relatore)

RENATO CAPOZZI (Docente proponente)

IL MONTAGGIO ANALOGICO COME STRUMENTO DI CONOSCENZA

PROGETTUALE DI STRUTTURE ARCHEOLOGICHE

Obiettivi dell'attività Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze teoriche di base e gli strumenti applicativi

necessari per svolgere un esercizio compositivo sul montaggio analogico. Quest’ultimo, attraverso

un’operazione di sostituzione e addizione, è sia un processo di conoscenza e di misura, che una tecnica

compositiva che ci permette di confrontarci con le architetture e le città del presente e del passato. Questa

continuità della storia ci consente di ritenere che le strutture archeologiche siano ancora oggi un importante

luogo della memoria, in cui è certamente possibile attingere forme e significati che possono essere utilizzati

come materiali per il progetto ma possono anche costituire un pretesto per aprire riflessioni di tipo

progettuale.

Dunque l’attività del corso consisterà da una parte sull’analisi di Villa Adriana a Tivoli, una delle più

straordinarie realtà archeologiche al mondo, la cui composizione architettonica è tutt’ora un tema dibattuto

e dall’altra sulla possibilità di formulare un pensiero analogico, attraverso l’utilizzo di architetture

esemplari. Le strutture archeologiche saranno dunque misurate con l’architettura e verificate con un’analisi

di tipo spazialista elaborata dal prof. Uwe Schröder.

Articolazione didattica

Il corso prevede otto incontri in aula, in cui si alterneranno lezioni teoriche e attività laboratoriale. Nel

corso delle lezioni teoriche saranno trattati i seguenti argomenti:

1. Introduzione al pensiero analogico e al montaggio analogico.

2. Villa Adriana come lezione di architettura.

3. Analisi spaziale di contesti stratificati. L’analisi spazialista di Uwe Schröder.

L’attività laboratoriale consisterà nell’elaborazione in aula del materiale che sarà oggetto di discussione

durante la verifica finale.

Tutti gli studenti dovranno elaborare (in gruppo) tavole che avranno la stessa resa grafica e conterranno

l’ideazione del montaggio analogico, una planimetria, il rotblauplan e una vista, prodotta con la tecnica del

collage.

Note per la frequenza

La frequenza è obbligataria e sarà possibile assentarsi ad un solo incontro. Si accettano studenti che abbiano almeno completato il primo anno di studi.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

Il colloquio finale prevede la discussione sugli elaborati svolti durante il corso.

9

MARIANNA ASCOLESE (Relatore)

FERRUCCIO IZZO (Docente proponente)

Leggere lo spazio della strada: figura, forma, immagine

Breve descrizione dei contenuti e del programma

Il ciclo di seminari intende indagare e approfondire lo spazio della strada, che nella condizione contemporanea ha assunto un significato vasto e complesso come forma costruita e come spazio abitato dall’uomo prima che da veicoli e flussi. Si intende proporre una metodologia di lettura della strada attraverso tre livelli di interpretazione: la definizione del margine, la costruzione del volume e la percezione dello spazio. Ogni livello proverà a tenere insieme il dato fisico e intangibile dello spazio e sarà esplicitato attraverso il disegno, il modello e l’immagine. Il ciclo di seminari si articolerà in due fasi: la prima di carattere introduttivo, in cui verranno esplicitati i contenuti teorici della metodologia proposta e la seconda incentrata sull’applicazione pratica. A conclusione delle attività si organizzerà un’esposizione dei lavori. Modalità per verificare l’acquisizione delle conoscenze Colloquio relativo ai contenuti del corso ed elaborati grafici

10

GILDA BERRUTI (Relatore)

DANIELA LEPORE (Docente proponente)

BENI CONFISCATI ALLE MAFIE COME SPAZI PUBBLICI

(Titolo del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività Il corso si propone di approfondire la conoscenza di un particolare tipo di “territori di scarto”, i beni

confiscati alle mafie, per i quali è possibile attivare un’inversione di rotta attraverso la riappropriazione e il

riuso da parte delle comunità. I beni confiscati, messi in rete, potrebbero essere valorizzati come risorse per

la città metropolitana di Napoli, rispondendo al problema diffuso della carenza di spazi pubblici e del

pubblico.

In Campania è maturata un’esperienza nel campo del recupero e della gestione di tali beni e nel corso del

tempo si sono ridefinite le strategie per favorire l’efficacia dei processi.

Si adotta come esempio la masseria Antonio Esposito Ferraioli ad Afragola, il bene confiscato più esteso

nella città metropolitana, in posizione strategica tra attrattori commerciali, piattaforme dei rifiuti e reti

infrastrutturali di connessione. Agganciandosi al processo di riappropriazione in corso, ci si propone di

progettare possibili scenari di sviluppo, a partire dalla lettura delle potenzialità e criticità dei territori.

Articolazione didattica

In primo luogo si ricostruirà il quadro normativo che regolamenta il riuso dei beni confiscati alle mafie;

successivamente, si metteranno in luce i diversi aspetti del processo di riappropriazione, attraverso le voci

degli attori chiave (istituzionali, sociali, privati, tecnici).

Si individueranno, infine, possibili scenari di sviluppo, a partire dalla lettura e dall’ascolto del territorio.

Il corso sarà strutturato con un avvicendarsi di lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche che permettano di

raggiungere la costruzione di scenari strategici di sviluppo per il bene confiscato oggetto di studio.

Azioni o tappe del processo per riconnettere il bene confiscato al territorio potranno essere approfondite in

relazione agli attori della trasformazione e alle esigenze da loro manifestate.

Contributi di studiosi, progettisti e attori della trasformazione saranno finalizzati a costruire un quadro a più

voci, che metta in luce la complessità delle questioni da affrontare.

Note per la frequenza1 1 Indicare eventuali criteri di preferenza per la selezione degli studenti: es. anno di corso, frequenza di uno specifico laboratorio o corso, etc.:

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze Prova orale relativa ai contenuti del corso, ed elaborati grafici

11

BARBARA BERTOLI (Relatore)

FABIO MANGONE (Docente proponente)

METODOLOGIE PER LA RICERCA SUL GIARDINO STORICO

Obiettivi dell'attività Gli obiettivi attesi dal ciclo di seminari mirano a fornire strumenti metodologici a supporto dello studio,

analisi e valutazione degli spazi verdi storici e dei sistemi ambientali, maturando un’autonoma capacità

critica ed analitica. Sarà tracciato un profilo della storia dei giardini dall’antichità al contemporaneo,

mettendo in grado lo studente di riconoscere i principali stili dei giardini.

Nell’attuale cultura della conservazione del paesaggio i parchi e i giardini storici hanno acquisito

un’importanza notevole, s’intende formare i giovani architetti verso la conoscenza delle più avanzate

metodologie di studio in materia al fine creare le premesse per la maturazione di una cultura tesa alla

valorizzazione del patrimonio culturale.

Inoltre s’intende affrontare lo studio in una prospettiva storica evidenziando i rapporti esistenti tra

architettura arte e natura. Le varie componenti del giardino storico vengono analizzate come legame fra

l’architettura ed il contesto paesaggistico.

Articolazione didattica

Il ciclo di seminari si articola in lezioni teoriche. Si traccerà un profilo cronologico delle tappe

fondamentali dell’evoluzione del giardino in Europa. Verranno illustrati i metodi scientifici per l’analisi dei

giardini storici consistenti non soltanto nelle tradizionali ricerche storico bibliografiche, documentarie e

iconografiche ma anche nell’analisi con strumenti tecnologicamente avanzati. La metodologia verrà

illustrata sia in riferimento ad un modello teorico, ma anche presentando alcune esperienze compiute

nell’analisi di giardini storici nell’ambito di una collaborazione tra il CNR-IBAF e BAP (Centro

interdipartimentale di ricerca per i Beni Architettonici e ambientali e per la Progettazione urbana)

Elenco indicativo degli argomenti trattati:

- Storia dei giardini dalle origini al medioevo

- Esempi emblematici di giardini storici italiani ed europei

- Landscape gardening

- Nozione di giardino storico nella cultura e normativa contemporanea

- Botanica e architettura nei giardini storici

- Metodologie tradizionali ed innovative di ricerca applicate allo studio dei giardini storici

- Giardini storici napoletani.

- Il giardino contemporaneo.

- Giardini verticali

Note per la frequenza

Il corso è aperto agli studenti di tutti i CdS.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

Prova orale relativa ai contenuti del corso ed eventualmente attraverso la discussione di una tesina su un caso studio da concordare con il relatore.

12

GENERE E GENERAZIONI, TEMPI, SPAZI E SICUREZZA URBANA

PER LA CITTÀ PLURALE

prof. Teresa Boccia

Scopo del corso

Obiettivo del corso è ri-pensare la città contemporanea a partire dalle relazioni differenti che donne

e uomini hanno con gli spazi urbani nella vita quotidiana, nelle varie stagioni della vita e nei vari

luoghi del mondo.In questa ottica saranno approfondite alcune tematiche, come l’approccio

urbanistico time-oriented, la sicurezza urbana, le dinamiche di urbanizzazione e d’implementazione

della New Urban Agenda e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, al fine di delineare

visioni di città che nell’interesse comune vogliono declinare, con una rinnovata etica pubblica,

pratiche innovative indirizzate all’accoglienza, l’equità, la sostenibilità.

Articolazione didattica

Il corso si articolerà in lezioni ex catedra, in seminari specifici aperti al contributo di altri docenti ed

esperti, presenti in aula o in collegamento skipe, e in proiezioni di casi di studio per verificare

l’attuazione delle teorie e delle metodologie proposte.

Prima lezione

Presentazione dei seminari

IDENTITÀ E DIFFERENZE NELLA CITTÀ PLURALE

Genere ed urbanistica;

Genti e generazioni protagoniste dello spazio urbano.

Seconda lezione

EQUITÀ, DINAMICHE DEMOGRAFICHE E DI URBANIZZAZIONE NEL MONDO

La Conferenza di Habitat III di UN-Habitat e la New Urban Agenda;

Il protagonismo dei giovani e delle donne.

Terza lezione

IL PROCESSO D’IMPLEMENTAZIONE DELLA NEW URBAN AGENDA

Strumenti, indirizzi, anche in ottica di genere, e pratiche nelle NUP per l’attuazione della

NUA.

Quarta lezione

L’AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

I 17 Sustainable Development Goals, SDGs, con particolare riferimento all’Obiettivo 11;

La strategia nazionale italiana per lo sviluppo sostenibile.

Quinta lezione

DONNE, SPAZIO PUBBLICO E SICUREZZA URBANA

L’approccio integrato alla progettazione urbana per la sicurezza;

Le linee guida europee sulla progettazione delle città per la sicurezza: Norma UNI CEN TR

14383-2.

Sesta lezione

METODOLOGIE PER DIAGNOSI DI SICUREZZA URBANA

Esempi e pratiche dei movimenti femminili ed urbani.

Settima lezione

SPERIMENTAZIONE DI PASSEGGIATA ESPLORATIVA PER LA SICUREZZA URBANA

Esplorazione collettiva di un picco brano di tessuto del centro storico per la

sperimentazione di analisi di sicurezza urbana.

Ottava lezione

TEMPI E SPAZI DI VITA QUOTIDIANA

13

Le infrastrutture per la vita quotidiana: teoria e pratiche;

L’Urbanistica time oriented.

Bibliografia

AaVv, Engendering habitat III: facing the global challenges in cities, (raccoglie saggi scritti

sulla base dei temi discussi nell’omonimo convegno tenutosi a Madrid il 5-6 ottobre 2016),

Rivista TRIA N. 17 Università di Napoli Federico II.

AaVv, La Arquitectura y el Urbanismo con perspectiva de género, Feminismo/S Revista del

Centro de Estudios sobre la Mujer de la Universidad de Alicante Número 17, junio de 2011.

AGIS – Action SAFEPOLIS: Disegno urbano, gestione degli spazi per la sicurezza. Manuale,

Politecnico di Milano, Regione Emilia Romagna.

Siti di riferimento

http://habitat3.org/the-new-urban-agenda/

https://sustainabledevelopment.un.org/post2015/transformingourworld

Documentazione didattica di approfondimento sulle specifiche tematiche trattate distribuita durante

i Seminari.

Note per la frequenza

Il corso è aperto a tutti gli studenti vari corsi di laurea.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

Relazione. Elaborati grafici.

14

EMMA BUONDONNO (Relatore)

PROGETTO MODA: ARCHITETTURE DI STOFFA

Obiettivi dell'attività . Il Corso ha l’obiettivo di analizzare gli aspetti che caratterizzano la relazione tra architettura e moda e tra

la metodologia del progetto d’architettura e di moda. Si analizzeranno sia gli aspetti metodologici, sia

quelli tecnico-operativi necessari per la progettazione di un capo o di un accessorio; si terranno lezioni su:

cenni di storia del costume, cenni sulle tipologie di tessuto e i materiali, la confezione, la realizzazione di

un bozzetto. Il programma del Corso prevede sei incontri articolati in lezioni frontali, laboratori e workshop

finalizzati alla progettazione di una collezione capsula ispirata a progetti di architettura. Il Corso, inoltre,

indicherà i possibili percorsi formativi da intraprendere per approfondire le tematiche affrontate e quali

possono essere gli sbocchi lavorativi. Le lezioni e le sperimentazioni progettuali si svolgeranno presso il

Diarc

Note per la frequenza

Il corso è aperto agli studenti di tutti i CdS.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

- Colloquio relativo ai contenuti del corso;

- Relazione generale di progetto di 20 cartelle in formato A4 di 4000 battute spazi inclusi ciascuna con schede progetto in A4 a scelta e comprensiva di tutte le immagini che si ritengono utili, articolata nella parte descrittiva del riferimento architettonico scelto ed in quella di illustrazione di bozzetti e idee progettuali;

- Elaborati grafici;

ALTRO: a scelta dello studente video, pp ed altre forme che si ritengono adeguate alla comunicazione della sperimentazione progettuale

15

AMBIENTE E LEGGEREZZA

Tecnologie leggere e processi di trasformazione dell’ambiente

LE TENSOSTRUTTURE A MEMBRANA

Prof. arch. Aldo Capasso

Scopo del corso

Tra le problematiche ambientali nel costruire, l’impiego delle tensostrutture a membrana consente

di contribuire a realizzare edifici sia permanenti sia temporanei, ambedue in grado di essere rimossi

in parte o del tutto; una versatilità costruttiva capace di adeguarsi alle continue e mutevoli istanze

funzionali del nostro tempo.

Nello stesso tempo i materiali tessili, sia per la loro leggerezza sia per la loro riciclabilità, hanno un

relativo grado d’incidenza sul territorio.

L’architettura tessile, che caratterizza le opere che impiegano le membrane pretese, è ormai entrata

nel panorama delle architetture dei materiali e in quelle della “atopicità” che, con il suo sistema

morfologico-strutturale consente non solo coprire ma anche involucrare l’intero edificio nelle più

svariate richieste funzionali. Nello stesso tempo la sua configurazione geometrica-spaziale è

governata da un rigoroso rapporto tra fantasia e logiche tenso-strutturali.

Il Seminario intende sostanzialmente portare a conoscenza agli allievi questo nuovo archetipo

strutturale del XX sec, di cui Frei Otto è stato pioniere, comprenderne il suo funzionamento e gli

esiti morfologici.

Tali strutture consentono di realizzare architetture della leggerezza e della luminosità. Una

tecnologia, inoltre, che permette d’integrarsi con i tradizionali e antichi sistemi costruttivi,

attraverso protezioni ambientali sostenibili.

In altri termini sono in grado di proteggere dai reperti archeologici, alle aree mercatali, dai percorsi

pedonali, ai dehors, dagli spettacoli all’aperto agli eventi artistici.

Articolazione didattica

Prima lezione TECNOLOGIE LEGGERE: Membrane tessili pre-tese. Progettazione ed esecuzione. Problemi della

sostenibilità. Aldo Capasso

Seconda lezione ARCHEOLOGIA: Protezione dei ruderi antichi, sia in fase di scavo sia per la conservazione.

Stefania Argenti

Terza lezione PEDONALITÀ: Protezione dei percorsi e nelle aree di sosta, in particolare nelle zone di periferia.

Aldo Capasso

Quarta lezione ARCHEOLOGIA: interventi e progetti nuovi.

Gnosis

Quinta lezione MERCATI E AREE RISTORO: Protezioni punti vendita singolo e coperture complessiva. Protezione dei

dehors.

Aldo Capasso

Sesta lezione ARTE: Uso del tessile nelle opere interne ed esterne.

Enzo Pinto

Settima lezione INTERNI: Allestimento interni di negozi, laboratori e show room.

Ottava lezione ILLUMINAZIONE: Ombreggiature.

Filippo Cannata

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

Il colloquio verterà su uno di questi con una relativa scheda illustrativa. Fermo restando una

generale conoscenza sulla tecnologia delle tensostrutture a membrana.

La scheda di formato A3 si troverà, come tutte le comunicazioni, sulla pagina FB Tensostrutture e

architettura.

16

PAESAGGIO, AMBIENTE, TERRITORIO:

Ambiente costruito e sostenibilità

prof. Francesco Cassese

Scopo del corso

A partire da una riflessione sul rapporto fra le tre sfere del sistema ecologico (l’antroposfera, la

biofisiosfera e la tecno sfera) e su come nel corso della storia dell’umanità abbiano conservato ,fino

al XIX secolo, una generale di equilibrio si passerà ad una valutazione su quanto abbiano inciso i

cambiamenti tecnologici nel creare, a partire dalla “rivoluzione industriale”, quelle cause del

progressivo squilibrio che porteranno, dalla seconda metà dello scorso secolo, allo sviluppo delle

idee e dei movimenti ambientalisti.

Se per “sviluppo sostenibile” si intende “uno sviluppo che soddisfi i bisogni delle persone esistenti

senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri” (Conferenza di

RIO) bisogna considerare la rilevanza della costruzione edilizia nel contribuire a determinare

condizioni di inquinamento e di degrado ambientale.

La costruzione sostenibile mette al primo posto la vita degli esseri viventi e la loro salvaguardia ora

e nel tempo, utilizza materiali compatibili, prevede un consumo di risorse il più basso possibile

puntando sulla progettazione di sito sul passivo e sull’alternativo.

Articolazione didattica

Il corso si articola in 8 lezioni di 3 ore:

Le prime lezioni saranno mirate a una precisazione concettuale sulle tematiche generali.

Dalla quarta lezione si passerà ad approfondire la conoscenza dei materiali visti nell’ottica della

sostenibilità.

Due incontri finali saranno dedicati ai temi e agli interventi nel settore delle energie alternative.

Bibliografia

Giuseppe Ciribini, Tecnologia e progetto, Torino 1984.

Leonardo Benevolo, Storia dell’architettura moderna, Bari 1992-

David Dickson, Milano 1974

Salvatore Settis, Architettura e democrazia, Milano 2017.

Rafael Moneo, Costruire nel costruito, Torino 2007.

Note per la frequenza

Il corso è aperto a tutti gli studenti vari corsi di laurea.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

Prova orale relativa ai contenuti del corso.

17

CARLA CERALDI

Il PROGETTO E LA CONSERVAZIONE DELLE STRUTTURE IN LEGNO

Obiettivi dell'attività Il ciclo di seminari si pone l’obiettivo finale di fornire le conoscenze basilari per comprendere il

comportamento meccanico delle strutture in legno e affrontarne il calcolo con la consapevolezza che la

peculiarità del materiale richiede un approccio specifico all’interno del vasto ambito del calcolo strutturale.

A tal fine si procederà con l’acquisizione di target intermedi progressivi: la conoscenza delle proprietà

fisiche e meccaniche del materiale legno quale materiale di origine naturale e la loro influenza sul

comportamento strutturale; la comprensione delle procedure di classificazione del legno strutturale e di

produzione di compositi del legno per l’implementazione di specifiche caratteristiche meccaniche e

strutturali; l’acquisizione dei concetti e delle procedure per il calcolo e la verifica degli elementi strutturali

e dei collegamenti meccanici e di tipo tradizionale. Un obiettivo complementare ai precedenti, che sarà

perseguito con seminari dedicati, contempla la conoscenza delle azioni propedeutiche alla salvaguardia

delle strutture in legno storiche, attraverso una corretta descrizione del loro stato di conservazione e del

loro comportamento strutturale.

Articolazione didattica

Il corso si articola in un ciclo seminari dedicati ad uno specifico aspetto della materia da trattare, volti a

fornire le conoscenze di base e gli strumenti per i successivi approfondimenti. In linea generale, il

programma può dirsi articolato in quattro parti. La prima parte, più multidisciplinare, riguarderà

microstruttura e macrostruttura del legno, proprietà fisiche e meccaniche, difetti, durabilità. La seconda;

affronterà la caratterizzazione del comportamento meccanico e le procedure di classificazione del legno

strutturale, i prodotti del legno e le tipologie strutturali. Nella terza parte, più specificamente legata alle

procedure di calcolo, verranno trattate le verifiche di resistenza per sollecitazioni semplici e composte, le

verifiche di deformabilità, i fenomeni di instabilità, il calcolo delle connessioni meccaniche e tradizionali.

Infine la quarta ed ultima parte sarà dedicata alle strutture esistenti attraverso la disamina delle tipologie

strutturali tradizionali, la metodologia per l’ispezione e la valutazione delle strutture esistenti come

fondamento al progetto di conservazione e consolidamento.

Note per la frequenza È preferibile che gli studenti abbiano seguito il corso di Fondamenti di teoria delle strutture.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze Gli studenti a scelta elaboreranno lo studio di una tipologia strutturale (ad esempio, un solaio, una capriata,

ecc.) attraverso il progetto di una nuova struttura in legno oppure lo studio di una struttura in legno

esistente, adottando le modalità di rappresentazione che riterranno più opportune.

18

CLAUDIA CHIRIANNI (Relatore)

PAOLA SCALA (Docente proponente)

PROGETTAZIONE PARAMETRICA E GENERATIVA

Obiettivi dell'attività L'obiettivo del seminario è insegnare i principi di base della progettazione parametrica usando il

plugin Grasshopper per Rhino. Verranno esplorate le caratteristiche principali dell'approccio

parametrico e generativo alla progettazione attraverso l'introduzione di concetti base di informatica

(programmazione) ed esplicitando le potenzialità della loro applicazione alla progettazione

architettonica. Gli studenti, attraverso lo studio di sequenze matematiche, logiche condizionali e

strutture di dati, come strutturati nell'ambiente di lavoro di Grasshopper, acquisiranno la

comprensione dei principi e delle logiche alla base della generazione della forma attraverso

algoritmi, nonché la capacità di individuare i parametri ed i sistemi di relazioni logico-matematiche

che strutturano un progetto e di associarli per costruire sistemi flessibili adattivi.

Pertanto il seminario si propone di fornire agli studenti le seguenti competenze:

Comprensione di concetti base di programmazione

Comprensione delle principali caratteristiche del design parametrico

Conoscenza dell'ambiente di lavoro di Grasshopper

Capacità di organizzare e manipolare le informazioni in Grasshopper

Capacità di creare modelli parametrici

Articolazione didattica

Il seminario si articolerà in lezioni teoriche frontali ed esercitazioni guidate.

Lezione 1: Presentazione del corso, Introduzione al design parametrico, Introduzione ai software Rhinoceros e Grasshopper;

Lezione 2: Modellazione algoritmica e gestione dei dati in Grasshopper;

Lezione 3: Definizione parametrica e analisi di curve;

Lezione 4: Definizione parametrica e analisi di superfici;

Lezione 5: Trasformazioni geometriche;

Lezione 6: Data tree: gestione avanzata dei dati in Grasshopper;

Lezione 7: Modellazione MESH e superfici di suddivisione;

Lezione 8: Algoritmi genetici e ottimizzazione topologica.

Note per la frequenza

Il corso è rivolto a studenti con esperienza minima nel disegno CAD bidimensionale e tridimensionale

(acquisita su qualsiasi piattaforma software), preferibilmente del terzo anno.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

Alla fine del corso gli studenti saranno chiamati a presentare un progetto di un piccolo padiglione (con una presentazione ppt) realizzato con le competenze acquisite durante il ciclo di lezioni.

19

TERESA COLLETTA

Città portuali del Mediterraneo: Rigenerazione urbana e conservazione integrata dei

waterfronts storici

Prima fase

La definizione della rigenerazione urbana e della conservazione urbana integrata delle città

storiche e del paesaggio culturale urbano ed il ruolo nell’odierna pianificazione urbana.

Il dibattito contemporaneo sulla conservazione urbana integrata ed il suo ruolo nella

pianificazione urbanistica delle città storiche parte integrante della storia dell’urbanistica

contemporanea fondamentale nella operazione progettuale e pianificatrice consapevole. I

“Principi di Valletta” (ICOMOS 2011).

Città storiche e Turismo culturale. Il dibattito contemporaneo sui temi della rigenerazione e

valorizzazione delle città storiche ad uso turistico. L’uso distorto del turismo nelle città

storiche. Il turismo di massa, il marketing turistico ed il turismo culturale nelle città storiche

nelle più recenti considerazioni a livello internazionale. La carta sul Turismo culturale (ICOMOS

1999). Il turismo sostenibile (Lanzarote 2005).

Città storiche e Conoscenza urbana. L’innovazione tecnologica del sapere urbano e

l’informazione-diffusione.

Le possibili applicazioni : I Musei della città e del territorio . La cartellonistica urbana .

Esemplificazioni e best practices

Due incontri di tre ore Le Politiche urbane per le città storiche inserite nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO

(WHL)e i 6 “Criteri” per il riconoscimento del valore eccezionale (OUV). L’inserimento dei

piani di gestione dal 2005 per l’inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO (WHL).

Le città storiche italiane inserite nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. I

Piani di Gestione e la Legge del 2006. Il caso della città portuale di Siracusa

Un incontro di tre ore Seconda fase Le città portuali del Mediterraneo origine, fondazione,trasformazioni, caratteri e invarianti

comuni, il paesaggio storico culturale e l’identificazione dei waterfronts storici nelle iconografie e

cartografie urbane. Secondo un metodo di indagine che privilegi “il progetto” condizionato da

precise intenzionalità visuali e rappresentative in un lungo arco temporale fino alle trasformazioni

urbane in età contemporanea.

La costruzione della città portuale e il rapporto storico porto-città. Due esempi a confronto:

Genova e Napoli.

La città portuale di Napoli. Il rapporto porto-città.

Napoli Città patrimonio dell’umanità(1995)e il piano di gestione(2011)

La riqualificazione urbana dei centri storici tramite il rinnovo del sistema di mobilità

cittadina. Il caso della Metropolitana di Napoli.

Due incontri tre ore I temi della rigenerazione urbana delle città storiche portuali. Il decentramento dei porti e la

costruzione delle nuove aree portuali . La riqualificazione a nuovo uso dei porti storici.

La rigenerazione urbana di alcune delle maggiori città portuali del Mediterraneo e le attuali

trasformazioni in occasione di ”mega eventi”.

La valorizzazione ad uso turistico delle città storiche e la problematica attuale della riqualificazione

a nuovo uso dei loro waterfronts storici.

Il crocerismo, la rigenerazione urbana degli anni 2003-2014 ( Istanbul, Lisbona )

Le trasformazioni a nuovo uso dei porti storici e dei waterfronts ad uso turistico:

Marsiglia città portuale. Il rapporto della città storica ed il suo porto. La rigenerazione urbana e la

riqualificazione del porto vecchio.

20

Barcellona città portuale. Il rapporto della città storica ed il suo porto. La rinascita della città e la

riqualificazione del porto vecchio.

Valencia da città portuale fluviale a città portuale marittima. Il rapporto con il porto del

Grau.La rigenerazione urbana per l’evento della Coppa America del 2004 e proseguita fino al 2013

e ancora in progress.

Tre incontri di tre ore La conservazione urbana integrata: il recupero e valorizzazione delle attività tradizionali e

delle antiche infrastrutture portuali nell’ottica di una valorizzazione turistica. Esemplificazioni :

La valorizzazione delle attività tradizionali ad uso di un riqualificazione urbana per un turismo

sostenibile: Atene, Amalfi , Nafplio, Napoli.

Il piano di conservazione integrata e di sviluppo turistico sostenibile. Il caso della città portuale di

Nafplio in Grecia.

Città portuali e Arsenali marittimi. La riqualificazione degli antichi Arsenali a Musei della città e

delle antiche tradizioni di mare.

Monastiraki e la Plaka ad Atene ed il recupero delle attività del marmo e della ceramica .Il Borgo

Orefici a Napoli e il recupero delle antiche attività di oreficeria e argenteria e del corallo.

Due incontri di tre ore Bibliografia consigliata :

UNESCO, Requirements of the New UNESCO ,Operational Guidelines for the WHL., February 2005 (da sito web UNESCO). ICOMOS Documentazione e Carte sulla salvaguardia del patrimonio: in sito web ICOMOS COLLETTA T., ( a cura di), Città portuali del Mediterraneo. Luoghi di scambio e colonie mercantili straniere, Franco Angeli, Roma 2012 COLLETTA T. (editor) “ The role of the integrated conservation of cultural heritage for a creative, resilient and sustainable city”( Atti del CIVVIH Meeting, Naples, Italy, 3-5 September 2012), Franco Angeli, Roma 2013

21

FRANCESCA COPPOLINO

(Relatore)

PAOLA SCALA (Docente proponente)

IL ‘RACCONTO’ DEL PROGETTO

Obiettivi dell'attività Il corso si pone l’obiettivo di offrire agli studenti del primo anno del Corso di Laurea Triennale in Scienze

dell’Architettura strumenti e tecniche di rappresentazione legate alla comunicazione dei contenuti del

progetto di architettura. Gli incontri saranno strutturati attraverso un costante confronto con i Laboratori di

Progettazione Architettonica 1 al fine di fornire un supporto parallelo all’elaborazione del progetto.

Verranno affrontate innanzitutto le questioni grafiche relative alla rappresentazione e impaginazione del

progetto, attraverso l’utilizzo di alcuni programmi quali AutoCad, Photoshop e InDesign. Verrà poi

approfondito l’aspetto del racconto del progetto attraverso elaborazioni di concept (relativi all’idea

progettuale), ideogrammi, diagrammi (sugli elementi della composizione e sul layout funzionale), e disegni

bidimensionali e tridimensionali “tematizzati”. Il corso, nelle diverse fasi, intende contribuire ad aumentare

la capacità degli studenti di gestire gli strumenti e le diverse modalità di rappresentazione al fine di

comunicare in maniera “critica” i contenuti del progetto.

Articolazione didattica

Durante gli 8 incontri (di 3 ore ciascuno) si alterneranno comunicazioni teoriche ed esercitazioni pratiche

caratterizzando il corso con un’impronta fortemente laboratoriale. Gli argomenti saranno presentati

integrando e correlando nozioni teoriche applicative e tecniche ad esempi significativi sul rapporto tra

architettura e comunicazione dei contenuti progettuali.

Ogni studente affronterà le diverse esercitazioni proposte dal corso a partire dalle architetture di Luigi

Cosenza, tema comune ai tre Laboratori di Progettazione in corso.

Il primo incontro chiarirà gli obiettivi, il programma da sviluppare e gli esiti attesi. La prima parte del corso

si concentrerà sugli strumenti della comunicazione del progetto e sul loro utilizzo. Successivamente

verranno approfondite le modalità di racconto del progetto. Attraverso le conoscenze acquisite gli studenti

elaboreranno esercitazioni in aula sui singoli argomenti trattati e un’esercitazione di sintesi finale.

1) Lezione introduttiva: obiettivi, programma, temi del corso, oggetto delle esercitazioni (le case di Luigi Cosenza)

2) Lezione I: ricognizione sullo “stato dell’arte” (scale di rappresentazione del progetto; disegno in CaD: scale

metriche, layer, pennini, tratteggi; impaginazione)

3) Lezione II: Introduzione all’utilizzo di Photoshop

4) Lezione III: Concept e ideogrammi (esercitazione)

5) Lezione IV: Diagrammi compositivi e layout funzionali (esercitazione)

6) Lezione V: Caratterizzazione della rappresentazione in relazione ai temi di progetto (esercitazione)

7) Lezione VI: Scenari, visioni, associazioni, fotomontaggi, collage (esercitazione)

8) Lezione VII: Introduzione all’ultilizzo di InDesign e montaggio delle esercitazioni nel book per la verifica finale

Note per la frequenza

Il corso è riservato agli studenti del I anno del CdS Triennale in Scienze dell’architettura.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze Gli studenti elaboreranno 4 esercitazioni in aula relative alle conoscenze acquisite attraverso le lezioni.

L’esercitazione di sintesi finale per l’attribuzione dei crediti prevede la realizzazione di un book che raccoglie, rielabora e “racconta” i materiali prodotti

22

Anno Accademico 2017 18

CORSO A CREDITI LIBERI (3 CFU) ELEMENTI DI ANALISI DELLE

STRUTTURE MURARIE

docente: prof. Ileana Corbi

PROGRAMMA Cenni sulla muratura, elementi costitutivi e procedimento costruttivo.

Materiali da costruzione. Caratteristiche e proprietà.

Tipologie di muratura. Proprietà,fisiche e meccaniche degli elementi che costituiscono la muratura

e verifiche di resistenza dei materiali. Descrizione, tessitura e comportamento della muratura,

ruolo dell'attrito e della malta, assettamento delle murature. Modelli di comportamento delle

murature, elasticità, resistenze a compressione, a trazione, a taglio, carichi di rottura e carichi

ammissibili, verifiche di resistenza delle murature. Archi e volte. Concezione statica dell'arco. Costruzione del poligono funicolare per più punti.

Quadri fessurativi. Principi di analisi strutturale: calcolo a Rottura, analisi strutturale non

lineare, metodi di calcolo, modello di calcolo NRT. Cenni generali su volte e cupole. Tipi di

volte, statica della volta, analisi strutturale non lineare. Consolidamento degli organismi murari:

tecniche tradizionali e uso dei materiali innovati vi.

BIBLIOGRAFIA Appunti delle lezioni

Per approfondimenti:

E. Benvenuto: La Scienza delle Costruzioni e il suo sviluppo storico.

A. Baratta, G. Voiello: Introduzione alla statica delle costruzioni murarie, Liguori Editore, Napoli

1996

Prova ora relativa ai contenuti del corso

23

GABRIELLA D’AMATO

STORIA DEL DESIGN

Scopo del corso

Il Corso ripercorre gli eventi più significativi del design del Novecento. Concorsi, esposizioni,

poetiche individuali o collettive, intuizioni produttive o tecnologiche sono ricostruiti attraverso i

nessi che collegano la loro vicenda alle relative cause e conseguenze.

Articolazione didattica

Il corso si articola in 8 lezioni di 3 ore:

Prima lezione

Il design dell’artigianato. Il design dell’industria. Il design dell’avanguardia figurativa.

Seconda lezione

La Secessione viennese; Hoffmann e Mackintosh. Il fordismo; l’AEG. Il caso Giappone.

Terza lezione

Il design tra ideologia e pedagogia. Il design tra nostalgia e modernismo. Il design made in USA.

Quarta lezione

Il Cubismo cecoslovacco. La ricostruzione cubista dell’universo. De Stijl.

Quinta lezione

Il Bauhaus tra Weimar, Dessau e Berlino. 1940, una svolta nel Furniture design.

Sesta lezione

Parigi 1925; il Padiglione de L’Esprit Nouveau; le Biennali monzesi e le Triennali milanesi.

Settima lezione

La costellazione Scandinavia. Da Asplund ad Alvar Aalto. L’Italian Style.

Ottava lezione

1946-1960 il recupero del tempo perduto. Un postmoderno dal cuore antico. Il design di oggi.

Bibliografia

Gabriella D’Amato, Storia del design del Novecento, Bruno Mondadori, Milano .

Note per la frequenza

Il corso è aperto a tutti gli studenti vari corsi di laurea.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

Prova orale relativa ai contenuti del corso.

24

DE JOANNA PAOLA

(Relatore)

TECNOLOGIE PER LA DIGITAL FABRICATION

Obiettivi dell'attività Il ciclo di seminari ha come focus la manifattura avanzata (digital manifacturing), la tecnologia capace di tradurre i dati digitali in comandi reali per la trasformazione di diversi materiali tramite l’uso di macchine CNC. Saranno trattate le tematiche inerenti le tecniche di laminazione (es. taglio laser), di sottrazione di materiale (es. fresatura) e addizione di materiale (es. FDM, stampa 3D, ecc); valutazione delle applicazioni di questa tecnologia sia alla scala minuta fino alla scala di edificio; tecnica del D-shape nel processo progettuale, i nuovi orizzonti a cui è legittimo mirare e quando sia preferibile questa tecnologia produttiva. La finalità del ciclo di seminari è quella di ampliare la conoscenza delle tecnologie in corso di sperimentazione per il controllo del processo costruttivo attraverso tecniche innovative. Il ciclo di seminari si propone di fornire agli studenti gli strumenti per la comprensione della qualità dell'innovazione e delle potenzialità applicative con particolare attenzione alla valutazione dell'appropriatezza delle scelte esecutive rispetto al contesto ambientale del progetto.

Articolazione didattica

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze Prova orale relativa ai contenuti del corso

Relazione (indicare modalità redazionali, articolazione ed estensione

25

RICCARDO DE MARTINO (Relatore)

GIOVANNI MENNA (Docente proponente)

Il racconto della storia dell’architettura contemporanea attraverso

l’occhio del cinema (Titolo del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività (1200 battute spazi inclusi) Il seminario si propone, anche attraverso la redazione di un testo richiesto agli studenti alla fine del corso, di concentrare la loro attenzione su temi che rientrano nello svolgimento consueto del corso di studi ma anche su nodi critici e problemi operativi che sono parte essenziale dell’architettura contemporanea. Oltre alla riflessione sui contenuti il seminario dovrebbe indurre riflessioni sui modi e gli strumenti della narrazione/descrizione dell’architettura, cinematografici, fotografici ma anche letterari o giornalistici. I film presentati nel seminario saranno quasi tutti in inglese o comunque eventualmente sottotitolati in tale lingua in modo da fornire agli studenti un ulteriore occasione di esercizio. Inoltre i video, se acquistati di volta in volta, potrebbero costituire l’avvio della costituzione di una aggiornata mediateca di Dipartimento sull’architettura contemporanea.

Articolazione didattica (1200 battute spazi inclusi)

Il corso si propone di illustrare, attraverso una rassegna di documentari di recente o recentissima produzione, alcune vicende, temi o protagonisti dell’architettura contemporanea. La proiezione dei film sarà preceduta da una descrizione critica a cura del relatore e seguita o preceduta, in alcuni casi, dal commento o dal dialogo con altri studiosi o docenti. I documentari sono stati scelti secondo due linee concettuali. Una prima serie descriverà, con approccio didattico sintetico e non banale, alcune notissime opere di architettura del XX, illustrandone la genesi, le vicende ed alcuni caratteri meno noti ma comunque particolarmente significativi. Le proiezioni saranno in questo ciclo programmate in modo da integrare la spiegazione delle architetture già svolta nell’ambito del corso del docente proponente, ma rappresentando un efficace contributo anche per studenti di diversi corsi e anni di iscrizione. La seconda serie, della quale fanno parte documentari in forma più classica ed estesa, riguarderà invece monograficamente autori e temi, raccontando alcuni aspetti del linguaggio e della produzione architettonica più recente e rappresentando in tal modo uno scenario pressoché inedito. Note per la frequenza1 1 Indicare eventuali criteri di preferenza per la selezione degli studenti: es. anno di corso, frequenza di uno specifico laboratorio o corso, etc.:

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

Elaborazione, da parte di ciascuno studente iscritto al corso, di una relazione sintetica sui contenuti del corso (4 cartelle da 2000 battute)

26

MARIA DE ROSA (Relatore)

FRANCESCO DOMENICO MOCCIA (Docente proponente)

Big, Small e Open: i “Data” nella Pianificazione Urbanistica

PerCorso Gis Obiettivi dell'attività

Obiettivo formativo principale del corso è di consentire agli studenti (e ad i professionisti che intendono

aggiornarsi) di integrare i propri profili e competenze disciplinari e professionali con concetti, metodi e

strumenti che appartengono all’area delle nuove tecnologie per il territorio e l’ambiente. Si affronterà, tra

l’altro, la gestione di Big, Small e Open Data.

Il termine Big data è usato per indicare una raccolta di dati talmente estesa non solo in termini di volume,

ma anche in termini di velocità e varietà di aggiornamento, tale da richiedere specifiche tecnologie e metodi

analitici per la loro gestione. L'obiettivo è di ottenere informazioni aggiuntive rispetto all’analisi di piccole

serie di dati, con la stessa quantità totale di dati. Valga per tutti, valutare e gestire le informazioni che

transitano su Internet (per fini sociali o demografici).

La finalità è la conoscenza dei “data” in genere e soprattutto la loro gestione che sarà mirata

all’individuazione di dati utili per la definizione dell’informazione a supporto alle decisioni.

Il corso si rivolge a studenti e a professionisti impegnati nel pubblico o nel privato e che operano in stretta

connessione con il territorio e con le tematiche ambientali

Articolazione didattica

Il corso è strutturato in moduli e laboratorio. I moduli serviranno a migliorare ed integrare le competenze di base con l’insegnamento di operazioni di base ed avanzate in ambiente Gis; nel laboratorio invece si applicheranno le informazioni apprese attraverso simulazioni ed esercitazioni su tematiche territoriali e ambientali applicate a casi di studio. Durante il corso si apprenderà come utilizzare il software Gis, come gestire dati geografici di tipo vettoriale e raster ed effettuare analisi spaziale di base. Inoltre, particolare cura verrà riservata alla gestione dei dati Gis relativi ai Piani Urbanistici Comunali e alla pianificazione in genere

Note per la frequenza1 1 Indicare eventuali criteri di preferenza per la selezione degli studenti: es. anno di corso, frequenza di uno specifico laboratorio o corso, etc.: La partecipazione al corso presuppone almeno la conoscenza di base delle tematiche legate all’utilizzo dei computer per la gestione del territorio, della pianificazione e della cartografia digitale

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze 1 Indicare le modalità di verifica: Prova orale relativa ai contenuti del corso, oppure, Relazione (indicare modalità redazionali, articolazione ed estensione), oppure Elaborati grafici (specificare), oppure altro (specificare)

La conclusione del corso prevede l’applicazione di ciò che si è appreso all’interno dei moduli

finalizzati con esercitazioni pratiche, anche personalizzate secondo le singole richieste o problematiche.

Pertanto il laboratorio è stato pensato come un vero e proprio banco di prova per testare, attraverso la

simulazione di esercitazioni su tematiche territoriali e ambientali, il grado di apprendimento raggiunto. Casi

studio proposti dagli studenti saranno quindi presi in considerazione e saranno utilizzati per dimostrare

come le competenze dello strumento Gis, acquisite durante il corso, possono essere di aiuto per soluzioni a

tematiche legate al territorio apparentemente non compatibili e, per estensione, di supporto alle

decisioni.

Verifica finale: Elaborato grafico (Progetto Gis) finale + Test scritto a risposta multipla.

27

PAOLO DE STEFANO (Relatore)

DANIELA LEPORE (Docente proponente)

FOTOGRAFIA PER IL PAESAGGIO URBANO

(Titolo del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività L’attività si propone di esplorare le possibilità offerte dal linguaggio fotografico, visto come

modalità per catturare e restituire identità fisiche, sociali e simboliche che caratterizzano la città

contemporanea.

Si mira non soltanto a cogliere assetti e stratificazioni ma anche ad offrire agli studenti strumenti

utili per indagare ciò che sfugge al visibile e al linguaggio delle cartografie.

L’interrogativo che identifica il programma del corso è: può la fotografia, piuttosto che rilevare,

rivelare caratteri e trasformazioni della città, offrendo indizi utili alla loro comprensione?

Si tratta quindi di un aspetto particolare della rifessione e del ripensamento disciplinare, che riguarda in

particolare modi e tecniche di descrizione dei fenomeni insediativi contemporanei, dove si intersecano vari

linguaggi, assumendo un particolare punto di vista: l'uso della macchina fotografica per

l’urbanista/architetto come strumento di rappresentazione, interpretazione.

Articolazione didattica

Nei seminari si alterneranno momenti di lezione e momenti di esercitazione pratica su un tema

concordato con i partecipanti.

Per un uso consapevole del linguaggio fotografico, alcune lezioni saranno dedicate al lavoro di

importanti autori, ad aspetti metodologici e tecnici della pratica del fotografare e più in generale ai

temi della comunicazione.

Note per la frequenza1 1 Indicare eventuali criteri di preferenza per la selezione degli studenti: es. anno di corso, frequenza di uno specifico laboratorio o corso, etc.:

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze Mostra degli elaborati finali grafico-fotografici.

28

IL COLORE NELL’ARCHITETTURA

prof. arch. Antonino Della Gatta

Scopo del corso Il Seminario affronta il concetto di forma architettonica colorata e passa in rassegna momenti della storia del

colore in architettura.

Tratta della visione cromatica, della teoria dei colori e della psicologia del colore.Indica alcune ipotesi di

linee metodologiche per l’uso del colore, si addentra nell’indagare sulle capacità espressive dei materiali da

costruzione con i loro colori e tessiture.

Il corso illustra l’uso innovativo del colore, analizzandone la valenza decorativa, nell'architettura

contemporanea.

Saranno proposti esempi capaci di illustrare le modalità con cui il colore, anche attraverso le tecniche dei

rivestimenti, entra nella logica del processo compositivo-progettuale.

Articolazione didattica L’articolazione didattica verrà attuata con comunicazioni che riguarderanno gli aspetti teorici e con esercizi

applicativi.

Prima lezione

PRIMA PARTE: Architettura e colore: la forma colorata.

SECONDA PARTE: Il Colore nella Storia dell'Architettura (dall’architettura dntica e classica

all’architettura dell’Ottocento).

Seconda lezione

PRIMA PARTE: Tra Storia e Contemporaneità - Arte Nouveau e l’uso del colore nella poetica di

De Stijl.

SECONDA PARTE: 1° ESERCIZIO: Analisi dell’uso del colore nell’architettura del

Neoplasticismo (Rietveld, van Doesburg).

Terza lezione

PRIMA PARTE: L’uso del colore nelle opere dei Maestri del Movimento Moderno.

SECONDA PARTE: 2° ESERCIZIO Analisi dell’uso del colore nella cappella del convento de la

Tourette.

Quarta lezione

PRIMA PARTE: Il colore e la sua percezione. La psicologia del colore. La teoria dei colori di Itten.

SECONDA PARTE: 3° ESERCIZIO I colori primari, secondari e terziari. Colore, saturazione e

luminosità. Cerchio cromatico e i sette contrasti di colori.

Quinta lezione

PRIMA PARTE: Ipotesi di linee metodologie per l’uso del colore in architettura.

SECONDA PARTE: 4° ESERCIZIO Descrivere le linee metodologiche indicate ed applicarne una

allo schema spaziale dato.

Sesta lezione

PRIMA PARTE: Il linguaggio dei materiali da costruzione - Colori e tessiture.

SECONDA PARTE: Il colore delle città.

Settima Lezione

PRIMA PARTE: Rivestimenti e colori nell’architettura - Dalla muratura portante ai sistemi

intelaiati.

SECONDA PARTE: L’uso del Colore e del rivestimento nell’architettura contemporanea.

Ottava Lezione

PRIMA PARTE: Trasparenza e luce colorata nell'architettura contemporanea.

SECONDA PARTE: Innovazioni tecnologiche e nuovi linguaggi dell’architettura

contemporanea.

29

Note per la frequenza

Il corso è aperto a tutti gli studenti vari corsi di laurea.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

Ogni studente dovrà, al di fuori delle ore di didattica frontale, analizzare un'opera architettonica

assegnata, evidenziando il valore espressivo del colore e dei materiali nell’iter compositivo-

progettuale, attraverso la redazione di un sintetico book di lavoro (dodici cartelle formato A4, o sei

cartelle formato A3), in cui, con un testo accompagnato da immagini e disegni, sarà sviluppata la

lettura dell'opera.

Il colloquio finale si svilupperà sugli argomenti trattati nel corso e sui contenuti del book.

30

FERDINANDO DI MARTINO (Relatore)

APPLICAZIONI DELLA MATEMATICA E DELL’INFORMATICA

ALL’ARCHITETTURA E ALL’URBANISTICA: FUNZIONALITÀ DI BASE ED EVOLUTE DI ANALISI SPAZIALE NEI GIS

Obiettivi dell'attività Obiettivo del corso è offrire allo studente la conoscenza di metodi e strumenti applicativi informatici e

matematici a supporto dei processi decisionali nell’analisi territoriale e urbana mediante il tool GIS ESRI

ArcGIS. Saranno affrontate tematiche di base ed avanzate a di analisi evoluta di fenomeni territoriali ed

urbani compiute con il supporto di strumenti GIS.

Il corso intende dotare lo studente della conoscenza di base d’ausilio per affrontare l’analisi di fenomeni

territoriali e urbani mediante l’utilizzo di strumenti GIS e l’applicazione di funzionalità di analisi spaziale.

Articolazione didattica

Il corso è articolato su seminari riguardanti i seguenti argomenti generali:

- Funzionalità di base nei GIS (progettazione e analisi di banche dati territoriali, classificazioni

tematiche, operatori di geoprocessing)

- Funzionalità evolute di analisi spaziale nei GIS (analisi reti infrastrutturali, modellistica spaziale, 3D

analysis)

Durante il corso saranno presentati esempi e applicazioni specifiche relative a problematiche reali

affrontate con il supporto di sistemi GIS di interesse per l’architettura e l’urbanistica, quali:

- acquisizione, normalizzazione e conversione in un unico sistema di coordinate di dati da fonti

istituzionali diversificate

- uso di funzioni GIS ESRI ArcGIS per l’analisi evoluta decisionale e la distribuzione spaziale di

fenomeni urbani e territoriali

- uso del tool GIS ESRI ArcGIS per i processi di gestione di reti infrastrutturali di ausilio per

l’architetto e l’urbanista

- uso del tool ESRI ArcGIS per la realizzazione ottimale di superfici altimetriche e la soluzione di

problematiche di analisi spaziale

- realizzazione di modelli 3D dell’area di studio.

Note per la frequenza Non ci sono particolari necessità relative ad aver frequentato corsi o laboratori da parte dello studente. Il corso può anche essere proposto come aggiornamento professionale per Architetti abilitati iscritti all’Ordine.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze La verifica consiste in una prova orale relativa ai contenuti del corso.

31

MARIO FERRARA (Relatore)

Renato CAPOZZI (Docente proponente)

LA FOTOGRAFIA DI ARCHITETTURA FIGURE TEMATICHE PER UNA

METODOLOGIA

Obiettivi dell'attività La rappresentazione fotografica dell'architettura, dell'ambiente o di un contesto urbano, presuppone che le

immagini rispondano ad un progetto organico ed autonomo e che siano in grado di rappresentare

visivamente l'oggetto della ricerca per quanto possibile nella interezza e completezza delle sue parti. Un

approccio di questo tipo “supera” il concetto dell'immagine fotografica d'architettura singola e quello della

documentazione fotografica dell'architettura che molto spesso illustra gli scritti d'architettura. Fin dalla

prima immagine stabile di Niépce del 1826 e quelle di qualche anno dopo di Daguerre, Nadar e Talbot, ad

arrivare ai giorni nostri con le ricerche di Basilico, Jodice, Guidi, Barbieri e Ghirri, l'architettura è stato un

soggetto costante nella storia della fotografia. Una rappresentazione fotografica indirizzata all'architettura,

o comunque ad un contesto urbano, non può prescindere da tutto quello che è già stato fatto in più di

centocinquanta anni di storia e che a sua volta porta con sé secoli di storia della rappresentazione.

Articolazione didattica

Il ciclo di seminari, che prevede 8 incontri da 3 ore, è diretto a chi vuole comprendere le basi tecniche,

storiche e di linguaggio della fotografia di architettura e della lettura della città e del paesaggio.

I partecipanti saranno guidati in un percorso teorico, storico e pratico finalizzato ad una corretta

rappresentazione e comunicazione fotografica dell’architettura.

Saranno analizzati i lavori degli autori storici, più rappresentativi del genere.

Il percorso prevede due lezioni di tecnica fotografica di base per permettere, anche a chi è a digiuno di tali

nozioni, di poter partecipare ed è finalizzato all’utilizzo della fotografia come progetto per la

comunicazione dell’architettura.

Note per la frequenza Aperto a studenti di tutti i Corsi di Laurea, senza vincoli relativi all’anno di frequenza.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze Elaborati fotografici. Ricerca personale su una tematica individuale concordata con il docente.

32

Dipartimento di architettura- DiARC-Napoli Federico II Dottorato di ricerca D.ARC

Corso a crediti liberi (2 cfu)- II semestre 2017-18

PER UNA ARCHITETTURA NORMALE pensieri, disegni, progetti per costruire nuove socialità

(Titolo del Ciclo di Seminari)

a cura di NICOLA FLORA (Relatore)

Obiettivi dell'attività Con questo ciclo di conferenze ci si propone di mostrare l’opera -dal pensiero progettuale, ai disegni, alla

costruzione- di una serie di architetti nazionali ed internazionali che costruiscono ed insegnano in contesti

diversi ma esprimendo un comune approccio alla costruzione dell’architettura pur se con modalità

linguistiche ed espressive fortemente differenziate. La possibilità offerta agli studenti di mettere a

confronto architetti che in contesti regionali\nazionali assai diversi approcciano il progetto con strategie

fortemente indirizzate al rigore tettonico-costruttivo, nonché alla forza espressiva dello spazio, con

l’obiettivo di fondo di generare luoghi carichi di identità per il vivere domestico, dovrebbe trasformarsi in

un accrescimento del senso critico dei partecipanti al fine di spingerli ad approcciare l’azione del progetto

con uno spirito di servizio in cui emerga sempre il valore civile dell’architettura, che nelle sue migliori

espressioni si fa mezzo per elevare la qualità del vivere umano, mai mero fine.

Articolazione didattica

La successione di conferenze dei diversi autori introdotte dal proponente di questa azione didattica e altri

colleghi di diverse scuole, costituirà il corpo di questo corso, che vedrà succedersi i seguenti autori:

- 4 maggio, ore 14,30- Giacomo Borella\studio Albori (Milano):

“Da vicino nessuno è normale”

interviene: Giovanni Menna (DiARC)

- 18 maggio, ore 14,30 - Juan Ignacio Mera (UCLM Toledo)

“Nuevo informalismo”

interviene: Paola Scala (DiARC)

- 25 maggio, ore 14,30 - Knut Hjeltnes (AHO Oslo)

“Houses for all our senses”

interviene: Gennaro Postiglione (Politecnico Milano)

-1 giugno, ore 14,30- Massimo Bricocoli, Gennaro Postiglione, Stefania Sabatinelli (Politecnico di Milano):

“The real revolution in Housing is indoors/La vera rivoluzione nell’Housing è negli

Interni”

interviene: Gianluigi Freda (DiARC)

- 8 giugno, ore 14,30 - Filippo Bricolo\studio Bricolo\Falsarella (Verona)

“La necessità del rito”

interviene: Alessandro Castagnaro (DiARC)

33

- 15 giugno, ore 14,30 - Vincenzo Tenore\ +tstudio (Avellino) “Ri_pensare rurale”

intervengono: Francesca Iarrusso e Domenico Rapuano (DiARC) Note per la frequenza

1

Preferenza per gli studenti del corso di Scienze dell’Architettura-UNINA. La presenza ad ogni lezione verrà verificata per mezzo di firma di elenco delle presenze presso il prof. Flora.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze 1 Al termine del corso, entro il giorno 22 giugno, verrà inviato al prof. Flora Nicola ([email protected]) una cartella di testo -con titolo della conferenza e data- di 3.000 battute, corpo 12, carattere Calibri, testo giustificato- per ciascuna lezione-conferenza cui si è partecipato. Dopo tale verifica il prof. Flora provvederà ad inoltrare richiesta di attribuzione di 2 CFU per ciascuno studente. Ciascuna cartella, in calce, deve riportare NOME; COGNOME; MATRICOLA E CORSO DI STUDI frequentato dallo studente. In caso di relazioni insufficienti, il prof Flora provvederà a contattare il singolo studente per eventuali integrazioni e\o rivisitazione del testo (testi) insufficienti.

34

PAOLA GALANTE (Relatore)

LILIA PAGANO (Docente proponente)

EXISTENZMININUM / LA MISURA DELL’ABITARE

Obiettivi dell'attività

… le abitazioni attuali non corrispondono sufficientemente ai bisogni spirituali degli abitanti (Alexander Klein)

Il corso propone una riflessione sulle esigenze e sulla misura dell'abitare contemporaneo attraverso lo studio e l’interpretazione - mediante grafici e modelli - di architetture ad uso residenziale. Obiettivo principale è promuovere un approccio consapevole al progetto di architettura rafforzando nello studente la capacità di gestire e governare i rapporti tra pianta e alzato, tra raffigurazione bidimensionale e spazio a tridimensionale. In particolare saranno indagati gli elementi architettonici che gestiscono il passaggio tra il dentro e il fuori e che costruiscono le sequenze spaziali caratterizzanti di una abitazione. Punto di partenza e termine di confronto - da rivisitare - saranno i noti studi condotti da Alexander Klein. Existenzminimum dunque non solo come esigenza quanto mai attuale di residenze in spazi ridotti (case economiche, case rifugio, case di emergenza, case temporanee, unità minime in abitazioni sociali) ma soprattutto come necessità di re-imparare a misurare e governare lo spazio.

Articolazione didattica

Il corso si svolgerà secondo la modalità atelier.

Agli studenti sarà chiesto di partecipare attivamente alle attività laboratoriali previste in aula.

Le attività saranno ripartite in due sezioni.

Nella prima sezione, attraverso la sollecitazione di brevi lezioni teoriche, ed a partire dai materiali forniti in

aula, gli studenti dovranno eseguire singolarmente degli esercizi grafici di lettura ed interpretazione dei

riferimenti architettonici.

Questa prima sezione avrà la durata di tre incontri e terminerà con un dibattito collegiale di verifica.

Nella seconda parte del corso, saranno stabiliti i materiali da produrre ai fini di un piccolo allestimento sul

tema della misura dell’abitare. Gli studenti lavoreranno in gruppi alla realizzazione degli elaborati previsti

e di modelli dimostrativi.

Note per la frequenza Il corso è rivolto principalmente agli studenti del Corso di Laurea in Scienze dell’architettura. La frequenza è obbligatoria.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze Elaborati grafici di interpretazione dei riferimenti studiati, modelli e disegni per il piccolo allestimento.

35

GIUGLIANO DARIO (Relatore)

ANTONIO MARINIELLO (Docente proponente)

ESTETICA DELL’ARCHITETTURA

Obiettivi dell'attività

La questione dell’architettura e del suo progetto, in relazione ai concetti di creazione e composizione, a

partire dall’estetica hegeliana. Alle lezioni interverranno eminenti personalità della cultura filosofica

contemporanea.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

Prova orale relativa ai contenuti

_ Relazione (indicare modalità redazionali, articolazione ed estensione.

36

ERMANNO GUIDA (Relatore)

ALFONSO MORONE

(Docente proponente)

A.A. 2017/2018 Corso libero Fare con metodo e razionalità Programma

Una massima africana recita così: “se un uomo ha fame gli puoi dare un pesce, ma meglio ancora è dargli una lenza e insegnargli a pescare” (da S. Papert, 1994).

Soddisfare un bisogno, progettare un prodotto richiede sempre una strategia complessa, spesso in sinergia con molti attori con competenze differenti. Alla base vi è un metodo, talvolta caotico, altre volte razionale, in particolare quando si è di fronte alla progettazione di una serie e non di un prodotto finito. Lo studio della forma diviene, in questa circostanza, analitica. Possiamo iniziare a descrivere le cose e i fenomeni, rilevava D’Arcy W. Tompson, (On Growth and Form) “con il linguaggio normale e possiamo poi descriverlo con quello più preciso della matematica; e un sistema segue l’altro in ordine strettamente scientifico e storico. Così per esempio possiamo descrivere con parole comuni la forma della terra, di una goccia di pioggia o dell’arcobaleno, la curva di una catena sospesa o la traiettoria di un sasso lanciato nell’aria, ma sarà un notevole passo innanzi definire la sfera, la catenaria o la parabola in termini matematici”. Lezioni:

- Dalla natura all’arte. - Da cosa nasce cosa. - La magia della geometria e della matematica. - Taccuini: esperienze di lavoro vissuto e partecipato. - Fare ceramica, tra materiali e tecniche produttive, tra storia passata e presente.

Esercitazione Progetto di una famiglia di oggetti destinati al servizio della tavola e della convivialità. Ai fini dell’attribuzione del credito formativo si richiede:

1 Appunti grafici a mano libera (fotomontaggi, collage, ecc.) tendenti a documentare il processo di approccio alla definizione del progetto.

2 Redazione del progetto esecutivo da rappresentare su tavola unica, formato A2.

37

CINZIA LANGELLA

(Relatore)

"ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DEI TERRITORI"

Obiettivi del corso

A partire dalla precisazione dei concetti e delle possibili azioni legate alla sostenibilità urbana, il modulo si propone di trattare l’uso della pianificazione strategica ai fini dell’implementazione delle politiche di sviluppo sostenibili, con particolare riferimento ai territori campani. Obiettivo del corso è di fornire agli allievi la conoscenza di norme e strumenti per la realizzazione di obiettivi di sviluppo sostenibile in Campania, insieme alla padronanza di teorie e tecniche di base per la costruzione di piani strategici. Contenuti

1. Lo sviluppo sostenibile: il cambiamento di paradigma, le quattro dimensioni della sostenibilità, la sostenibilità urbana e le possibili azioni di sistema in campo urbanistico

2. L’implementazione della sostenibilità urbana in Campania, norme e strumenti 3. Piano strategico: cos’è, a cosa serve, esperienze a confronto

4. Il ciclo progettuale:

partenariato locale e partenariato istituzionale: il ruolo delle reti

visione, missione, valori

brainstorming e snow cards

delimitazione del campo

analisi SWOT

idea progetto, strategie, obiettivi, azioni, indicatori di risultato

elenco progetti, quadro economico, cronoprogramma

piano di gestione

implementazione, valutazione e ridefinizione del piano

5. Esempio di Piano Strategico per l'utilizzo dei fondi regionali:

Definizione generale

Sostenibilità tecnico-territoriale

Sostenibilità economica, finanziaria e sociale

Sostenibilità organizzativa e gestionale

Articolazione didattica

Il corso è articolato in lezioni teoriche ed esercitazioni finalizzate alla elaborazione progettuale, in gruppo, di uno strumento integrato di sviluppo locale scelto tra quelli utilizzati in Campania

Prova finaleLa valutazione degli allievi avverrà sulla base dell'esposizione del progetto elaborato, corredata dagli

elementi teorici trattati durante il corso.

Riferimenti bibliografici"Il modello processuale della pianificazione strategica" di F.D.Moccia, in "Introduzione alla pianificazione dello sviluppo locale" - Clean

Altri materiali di approfondimento, insieme al testo base, saranno inviati via e-mail agli iscritti al corso.

38

EMANUELA LANZARA (Relatore)

MARA CAPONE (Docente proponente)

GEOMETRIC CONSCIOUSNESS:

COMPUTATIONAL APPROACHES FOR THE ARCHITECTURAL DESIGN

Obiettivi dell'attività

L’obiettivo di questo ciclo di seminari consiste nell’introduzione ai contenuti teorici e applicativi di tre diversi approcci parametrico - computazionali finalizzati alla progettazione consapevole nell’ambito dell’Architettura e del Design: Digital Form Finding_Paneling_Kerfing.

I tre approcci saranno affrontati contestualmente alla presentazione di casi studio e di esperienze condotte all’interno di questi specifici ambiti di ricerca: lo scopo è quello di fornire diverse fonti di ispirazione innovative per gli studenti, che saranno assistiti nella complementare attività pratico – formativa legata all’uso dei software parametrico – computazionali, nello specifico Grasshopper (plug-in di Rhinoceros) - livello base.

The goal of this cycle of seminars consists in the introduction to the theoretical and practical basic contents of several computational design approaches about the digital form finding and the shape management, paneling and kerfing. All the approaches are aimed at optimized digital fabrication. The three approaches will be addressed together with the presentation of case studies and experiences conducted within these specific research areas: the aim is to provide innovative sources of inspiration for the students, who will be assisted in the complementary practical and training activities related to use of parametric - computational software Grasshopper (Rhinoceros plug-in) - basic level. Articolazione didattica Il corso si articolerà in 6 seminari, della durata di 4 ore ciascuno, così suddivisi:

- 1^ giornata (seminario introduttivo con relatori ospiti): Introduzione al tema del corso/ciclo di seminari e ai topics scelti, digital form finding, paneling e kerfing. Presentazione dei risultati di esperienze e sperimentazioni condotte in relazione ai tre topics indicati.

- 2^ giornata (applicazioni guidate): Rhinoceros and Grasshopper basic exercises - 3^ giornata (applicazioni guidate): Digital Form finding_basic approach - 4^ giornata (applicazioni guidate): Paneling of Complex Surface - 5^ giornata (applicazioni guidate): Kerfing_from planar panel to curved shape - 6^ giornata: seminario conclusivo con relatore ospite e chiusura delle attività. Note per la frequenza Il ciclo di seminari è rivolto soprattutto agli studenti che abbiano intenzione di approcciare ad un corso di

Grasshopper (Rhino) di livello base. I partecipanti dovranno essere muniti di computer e del software Rhino

5. Durante la prima giornata, seminario introduttivo, verranno anche fornite le istruzioni per eseguire il

download e l’installazione dei plug-in necessari per le applicazioni previste.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze Relazione scritta (modalità redazionali, articolazione ed estensione libere), Elaborati grafici (n. 2/3 tavole

formato A3 con graficizzazione delle proposte elaborate) e Modelli materiali

39

ANTONIO LAVAGGI

(Relatore)

PRIMA DEL PROGETTO

CONTENUTI DEL CORSO Il Corso introduce gli studenti del 1° anno alla molteplicità delle questioni con le quali più frequentemente si misura il progetto di architettura (considerato una sequenza di scelte logiche e trasmissibili con i connotati di una costruzione). Le lezioni propongono gli aspetti elementari che legano il progetto di architettura alle predette questioni; il tutto documentato da progetti “d’autore”. Ammissione al colloquio finale: presenza a 7 delle 8 lezioni + una scheda A3 sulla tipologia. ELENCO DELLE LEZIONI

1. Introduzione al progetto di architettura 2. Progetto e rappresentazione 3. Progetto e tipologia 4. Progetto e struttura 5. Progetto e storia 6. Progetto e impianti + Progetto e normativa 7. Progetto e contesto + Progetto e bellezza 8. Progetto e città

BIBLIOGRAFIA

Ludovico Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura. Mazzotta, Milano 1977 Aldo Rossi, L’architettura della città. Marsilio editori 1966 Marguerite Yourcenar, Le memorie di Adriano. Einaudi Italo Calvino, Le città invisibili. Einaudi Ulteriori riferimenti bibliografici relativi agli argomenti trattati saranno forniti in occasione di ciascuna lezione

40

MARIA LIPPIELLO (Relatore)

CARLA CERALDI (Docente proponente)

L’ARTE DEL COSTRUIRE TRA CONOSCENZA E SCIENZA

Obiettivi dell'attività Il corso si propone di analizzare lo sviluppo dei principi meccanici elementari che hanno guidato la

progettazione delle strutture fino alla prima metà dell’Ottocento, con particolare attenzione alla

formulazione delle applicazioni grafiche.

Lo scopo di questo approccio è duplice:

- seguire il percorso logico che ha portato dalla “arte del costruire” all’attuale formalizzazione del

problema dell’equilibrio. Ciò, tra l’altro, potrà aiutare il futuro architetto ad interpretare

correttamente l’originaria impostazione strutturale del costruito storico e guidarlo nella

progettazione della sua conservazione;

- mettere in evidenza lo stretto legame che intercorreva, in passato, tra il mondo della statica e del

comportamento del materiale e il mondo della forma architettonica.

Articolazione didattica

La prima parte del ciclo di seminari è dedicata all’illustrazione dei principi fondamentali della meccanica nel loro sviluppo storico dall’antichità all’ottocento. Saranno inoltre trattati le teorie e gli strumenti per il calcolo di strutture voltate attraverso l’analisi delle dispute tra studiosi intorno alle condizioni statiche di cupole esistenti ed ai rimedi da adottare per migliorarle. La seconda parte è rivolta ai fondamenti della meccanica dei solidi e della teoria dell’elasticità, seguendo anche l’introduzione nel mondo delle costruzioni dei nuovi materiali (ghisa, acciaio e c.a.). Note per la frequenza Il corso è rivolto agli studenti che hanno già conoscenza degli argomenti di statica.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

- Prova orale relativa ai contenuti del corso - Relazione (Redazione di un elaborato con grafici allegati di approfondimento di una delle tematiche trattate a scelta dello studente) - Elaborati grafici

41

CONCETTA MARINO (Relatore)

FRANCESCO MINICHIELLO (Docente proponente)

EDIFICI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA ED EDIFICI AD ENERGIA

QUASI ZERO (nZEBs)

Obiettivi dell'attività

La direttiva europea 31/2010 impone agli Stati membri di ridurre i consumi energetici del settore edilizio ed introduce il concetto di nZEB (“nearly Zero Energy Building”, edificio a energia quasi zero), ossia un edificio ad altissima prestazione energetica il cui fabbisogno energetico quasi nullo deve essere coperto soprattutto da fonti energetiche rinnovabili. In Italia, dal 2021, tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere edifici nZEB (quelli pubblici, dal 2019). L’edificio nZEB, quindi, non rappresenta più l’edificio avveniristico del futuro ma il presente, ed occorre pertanto capire l’importanza del sistema integrato edificio-impianti per poter raggiungere il target nZEB. Inoltre, l’obiettivo nZEB potrebbe diventare una meta raggiungibile anche negli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Si aprono, pertanto, nuovi scenari e opportunità per tutti i professionisti. Obiettivo del corso è rendere I discenti consapevoli di tali nuove necessità e opportunità, sia per ottemperare agli obblighi di legge che, soprattutto, per ottenere edifici più efficienti dal punto di vista energetico e meno inquinanti.

Articolazione didattica

Sono previste lezioni teoriche ed esempi sugli argomenti di seguito riportati. - Parametri termici stazionari e dinamici delle pareti degli edifici (trasmittanza termica unitaria stazionaria, trasmittanza termica unitaria dinamica o periodica, massa superficiale, sfasamento, attenuazione, inerzia termica). - Panoramica sulla legislazione in materia di efficienza energetica degli edifici e di nZEBs: dalle direttive europee al recepimento sul territorio nazionale. - Edifici ad alta efficienza energetica e requisiti di un edificio nZEB (DM 26 giugno 2015, cosiddetto “Decreto Requisiti minimi”). - Tecnologie passive per ridurre il fabbisogno energetico degli edifici (componenti opachi e trasparenti ad alta efficienza). - Tecnologie attive (impianti) ad alta efficienza. - Fonti energetiche rinnovabili in edilizia (D.Lgs. 28/2011, cosiddetto “Decreto Rinnovabili”). - Casi studio (esempi di nZEBs già progettati o realizzati in Europa). - Cenni sulla certificazione energetica degli edifici. - Esempi di redazione dell’attestato di prestazione energetica (APE) per un edificio esistente e per uno di nuova costruzione. - Cenni sugli edifici ad energia netta zero (NZEBs, “Net Zero Energy Buildings”).

Note per la frequenza Si richiede di aver superato l’esame di Fisica tecnica ambientale, o almeno di aver seguito il corso o di seguirlo in contemporanea al Ciclo di seminari.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

Relazione scritta (al massimo di 5 pagine).

42

ISABELLA MARTUSCELLI

METODOLOGIE E TECNICHE PER LA LEGISLAZIONE IN MATERIA

URBANISTICA

Obiettivi dell'attività Il Corso ha per oggetto l’approfondimento e la comprensione della produzione normativa finalizzata al

governo ed all’uso del territorio ai fini dell’orientamento nelle scelte delle soluzioni possibili.

L’obiettivo è quello di consentire una informazione esaustiva ed un orientamento sistematico nella materia

giuridica che regola la pianificazione e l’uso del territorio e che condiziona, sul piano dei programmi e

dell’attuazione, le attività edilizie e socio-economiche svolte sul territorio stesso.

Articolazione didattica

Il Corso è articolato in 8 lezioni frontali sui seguenti argomenti:

LEZIONE 1_profili di disciplina legislativa urbanistica ed edilizia, finalizzati alla comprensione ed all’uso

degli strumenti giuridici di assetto e di gestione del territorio.

LEZIONE 2_le fonti giuridiche: evoluzione, gerarchia, tipologia.

LEZIONE 3_funzioni degli enti pubblici, organi e uffici, Ministeri e organizzazione periferica dello Stato,

enti strumentali, regioni ed enti locali.

LEZIONE 4_i poteri della P.A. e i principi fondamentali della azione amministrativa.

LEZIONE 5_il procedimento amministrativo e le fasi, gli attori pubblici e le funzioni della P.A., funzione

di controllo.

LEZIONE 6_le Giurisdizioni, gli aspetti sanzionatori relativi agli abusi e le procedure di tutela

giurisdizionale.

LEZIONE 7_disamnia dei riferimenti giurisprudenziali inerenti ai problemi urbanistici e gli orientamenti

della giurisprudenza, al fine di agevolare la comprensione del sistema e facilitare la ricerca delle possibili

soluzioni rispetto alle disposizioni normativa.

LEZIONE 8_evoluzione normativa e giurisprudenziale del concetto di territorio, paesaggio e ambiente.

Note per la frequenza Nessun criterio di preferenza per la selezione degli studenti.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze Breve relazione finale orale.

43

PROF. FABRIZIO MAUTONE (Relatore)

ALFONSO MORONE

(Docente proponente)

DESIGN DELL’ACCOGLIENZA E DELL’OSPITALITA

Il tema affronta svariati settori dall’evoluzione storica (dalle locande agli alberghi), a criteri che vanno dal Metaprogetto, al Concept, dal Marketing, alle varie classificazioni. La struttura ricettiva può diventare, in quanto “sistema per l’abitare temporaneo”, tra i temi progettuali in grado di affrontare lezioni frontali (sull’interiorità dello spazio, sul colore, sui materiali, sull’atmosfera, le forme, la luce etc) ed un contatto diretto con Visiting Professor, specializzati nei vari settori: dall’ illuminotecnica all’azienda produttrice di vernici o arredi, dai tessuti alle tecnofibre. Ristrutturare alberghi, progettare, o convertire spazi privati (è il caso dei cambi di destinazione d’uso di appartamenti privati in B&B o Appartamenti Vacanze), richiede una conoscenza delle normative e delle tipologie necessarie per approcciarvi in modo corretto e professionale; non basta avere esperienza da “interior” per intervenire su una struttura di tipo turistico ricettivo ma è necessario affrontarne il percorso con una piena conoscenza delle problematiche ad esso legate. Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze Elaborati grafici

44

PROF. UGO MORELLI

SCIENZE COGNITIVE APPLICATE ALLA PROGETTAZIONE E ALLA GESTIONE DEL PAESAGGIO, DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

Obiettivi dell'attività Studiare il progetto e gli artefatti umani come strettamente connessi alla percezione, alla cognizione e alle

emozioni che noi esseri umani sperimentiamo nelle relazioni sociali e nei contesti della nostra vita.

Analizzare l’empatia degli spazi e dei paesaggi in cui viviamo che emerge dal processo di introiezione e

proiezione che caratterizza i nostri comportamenti, le nostre scelte e la nostra stessa individuazione.

Conoscere i processi cognitivi e emozionali dell’analisi, delle scelte, degli stili, e dei contenuti progettuali, in

rapporto alle culture, alle vocazioni territoriali, alla coscienza dei luoghi e al paesaggio come spazio di vita

emergente al punto di connessione tra mondi interni e mondi esterni, sia nei progetti dei singoli artefatti che

nella programmazione e nel governo del paesaggio, dell’ambiente, del territorio. Il corso si occuperà di

questi temi all’interno di una ricerca orientata alla vivibilità appropriata e alla sostenibilità, oggi.

Articolazione didattica

1. Percezione – Azione – Significato: La mente del fruitore di paesaggi, ambienti e territori: un approccio neurofenomenologico. 2. Empatia dei paesaggi come spazi di vita: il paradigma intersoggettivo. 3. Embodied simulation; intentional attunement; shared manifold nella relazione individui – ambiente. 4. Affordance e scelte nella relazione con lo spazio e i contesti della vita. 5. Biodiversità, Ecosistemi, Vivibilità: un problema globale e controverso. 6. Azione, comportamento ed esperienza estetica come esperienza sociale. 7. Il paesaggio: movimento, azione, proprietà emergente. 8. Il paesaggio, la lingua madre, i linguaggi del progetto e la creazione di significato. 9. Network organizing: gestione dei processi psicoantropologici della progettazione e del governo del paesaggio, dell’ambiente e del territorio. 10. Un approccio clinico alla vita dei gruppi e delle istituzioni nei contesti della vita reale. 11. Research Based Learning, tra conoscenza, progetto e gestione dell’ambiente, del paesaggio e del territorio. 12. Laboratorio di creatività: Psicologia della creatività e dell’innovazione applicata alla vivibilità dei paesaggi, degli ambienti e dei territori. 13. Guidare e gestire processi di cambiamento. Leadership e sviluppo del project management. 14. Emozioni e organizzazione del lavoro di progettazione e gestione del paesaggio, dell’ambiente e del territorio.

Note per la frequenza

Nessuna Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze Prova orale relativa ai contenuti del corso, basata su una Relazione individuale (la Relazione di circa 10.000 battute spazi inclusi, su un tema specifico del corso concordato con il docente).

45

PROF. ORGITANO VINCENZO (Relatore)

FRANCESCO MINICHIELLO

(Docente proponente)

RACCONTI D’INTERNI

Obiettivi dell'attività Il corso ripercorre le esperienze condotte da alcune figure di rilievo del Novecento, a partire dalla

proiezione di materiali video d’archivio. Le proiezioni di documentari su Carlo Scarpa, Frank Lloyd

Wright, Charlotte Perriand e Le Corbusier, Charles Rennie Mackintosh. seguite o precedute da

lezioni introduttive alle opere dei singoli architetti con particolare attenzione al contributo apportato

dagli stessi nell’ambito della disciplina dell’Architettura degli Interni

Obiettivo del corso è approfondire la conoscenza della Disciplina dell’Architettura degli Interni avvalendosi di Materiali video d’archivio. Il Materiale Video inerente le opere di Le corbusier, F.L. Wright, Carlo Scarpa ed altri costituisce un valido ed inconsueto supporto alla comprensione delle opere di questi Autori. Diversamente da altri supporti come foto o grafici, le riprese video offrono la possibilità di percepire le stesse opere nella loro spazialità lasciando comprendere più a fondo le reali relazioni spaziali che intercorrono tra l’opera e il suo Fruitore. Non di meno il materiale video, costituito prevalentemente da interviste agli autori, permetterà di raccogliere le testimonianze dirette degli stessi in merito alle opere trattate.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze . A conclusione dell’incontro è previsto un dibattito con gli studenti a commento del video.

46

RENATO PASTORE (Relatore)

SALVATORE SESSA (Docente proponente)

MODELLAZIONE E STAMPA 3d PER IL DESIGN

Obiettivi dell'attività Il corso ha come obiettivo l’utilizzo del software 3ds max finalizzato alla modellazione 3d per la stampa. Si

parte dalle basi della modellazione tridimensionale per poi applicare tali concetti alla stampa 3d a filamenti

di plastica. Il corso ha l’obiettivo di avvicinare gli studenti alla tecnologia della stampa 3d.

Articolazione didattica

Alcune lezioni forniranno elementi teorici, altre si incentreranno sulle esercitazioni in aula e saranno basate sull’utilizzo del software Autodesk 3DStudio Max. La prima parte del corso fornirà le conoscenze tecniche necessarie per modellare in computer grafica tridimensionale sia ambiti architettonici che oggetti dalle forme organiche, nell’ambito della progettazione industriale; la seconda parte sarà finalizzata all’apprendimento dei processi di texturing e previsualizzazione, approfondendo gli strumenti necessari per conferire un aspetto materico ai modelli virtuali realizzati, ottenendone delle immagini per la stampa o dei filmati o dei modelli fruibili per la navigazione in tempo reale e per la stampa 3d. Alla fine del corso il docente metterà a disposizione una stampante 3d per creare un oggetto in aula. Note per la frequenza

Trattandosi di corso-base, esso è aperto agli studenti di tutti i Corsi di Studio e di tutti gli anni di corso.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

La verifica finale consiste in un colloquio orale in cui gli studenti proporranno un modello con le caratteristiche studiate per la stampa 3d.

47

GIOVANNA RUSSO KRAUSS (Relatore)

ANDREA PANE (docente proponente)

RESTAURO E RICOSTRUZIONE IN ITALIA DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE:

FIGURE E CANTIERI

Descrizione sintetica dei contenuti del Ciclo di Seminari I seminari costituiscono un approfondimento per gli studenti che hanno già frequentato un corso di Restauro. Le lezioni intendono fornire un quadro più dettagliato della ricostruzione postbellica italiana, sia in relazione agli architetti che l’hanno guidata, che ai cantieri più rappresentativi dei diversi orientamenti allora prevalenti. Vengono quindi approfonditi i contributi di Ranuccio Bianchi Bandinelli, Guglielmo De Angelis d’Ossat e Carlo Ludovico Ragghianti presso gli uffici centrali del Ministero della pubblica istruzione, così come i restauri curati da architetti interni, e non, alle soprintendenze: Roberto Pane, Liliana Grassi e Ferdinando Forlati. I casi studio intendono fornire un quadro ampio e rappresentativo dei molteplici orientamenti che hanno caratterizzato la ricostruzione italiana. Sono quindi presentate tanto ricostruzioni “com’era, dov’era” (l’abbazia di Montecassino) quanto architetture reintegrate tramite l’uso di tecnologie moderne, in primis il cemento armato (la Basilica Palladiana). Dal punto di vista temporale si giungerà fino a all’attualità, analizzando restauri portati a conclusione solo in anni recenti (l’Oratorio di San Filippo Neri a Bologna) e interessanti soluzioni contemporanee di conservazione a scala paesaggistica della memoria bellica (il Parco della memoria storica di San Pietro Infine). Il restauro postbellico: introduzione agli orientamenti e ai protagonisti. La tutela durante e dopo la guerra: cenni storici, protezione dei monumenti, danni bellici, istituzioni di tutela. Bianchi Bandinelli e De Angelis d’Ossat: direttori generali a confronto. Alcuni cantieri significativi in Sardegna. Approfondimento del caso del Tempio Malatestiano. Roberto Pane verso il restauro critico. Il restauro della chiesa di Santa Chiara. “Com’era, dov’era”: dal ponte Santa Trinita, al ponte sul Ticino a Pavia, alla torre dell’orologio di Faenza, con un approfondimento del caso dell’abbazia di Montecassino. L’uso del cemento armato nella Basilica Palladiana e nella chiesa di San Lorenzo a Napoli. Liliana Grassi e l’Ospedale Maggiore di Milano. Ferdinando Forlati e il Palazzo dei Trecento a Treviso. La longue durée dei restauri postbellici: la chiesa di Monteoliveto a Napoli e l’Oratorio di San Filippo Neri a Bologna. Il recupero della memoria storica oggi: il Parco storico di Monte Sole, il Parco nazionale della pace di Sant’Anna di Stazzema, San Pietro Infine

Modalità di verifica Colloquio finale per l’accertamento delle conoscenze acquisite durante il corso, basato su due domande: una posta dal docente sugli argomenti della bibliografia minima ed una a scelta dell’allievo come esposizione critica di uno dei casi studio di approfondimento. Tettonica e architettura. Procedure compositive e modalità costruttive dell’architettura contemporanea

48

MIRKO RUSSO (Relatore)

RENATO CAPOZZI

(docente proponente)

Il rapporto tra architettura e costruzione rappresenta da sempre uno dei temi fondamentali del dibattito sulla ricerca di un linguaggio moderno in architettura. Se la nostra disciplina un tempo è stata capace di affrontarne i problemi compositivi attraverso un sapere organico che integrasse le soluzioni statiche a quelle formali oggi vede una frammentazione del saper in molteplici specialismi afferenti a discipline diverse come l’ingegneria e la tecnologia. L’approccio “morfologico” che il corso propone, implica la comprensione, all’interno dell’opera, contemporaneamente delle ragioni “costruttive” e della volontà “estetica” ribadendo il potenziale espressivo della costruzione e la capacità dell’architettura nel renderla intellegibile attraverso le forme. Inoltre, le straordinarie possibilità tecniche offerte dai nuovi sistemi costruttivi hanno determinato la nascita di atteggiamenti, a volte ambigui, sfocianti in derive storiciste e quindi legate a linguaggi derivanti da altre epoche, o per contro derive tecniciste in cui si rende protagonista l’elemento tecnico a discapito di una economia formale che dovrebbe investire l’opera architettonica nella sua completezza. Il tema è parte del dibattito architettonico già dagli anni Sessanta, ad opera di critici dell’arte e dell’architettura, nonché di architetti dediti alla speculazione teorica oltre che alla pratica progettuale. Un valido supporto è offerto dall’opera di Kenneth Frampton, Studies in Tectonic Culture: The Poetics of Construction in Nineteenth and Twentieth Century Architecture, basato principalmente sull’opera teorica di Gottfried Semper e applicato all’architettura dei maestri del Moderno e ad alcune figure dell’architettura contemporanea. L’accento posto sul passaggio che intercorre tra la necessità tecnica, l’elemento della costruzione e la necessità spirituale della sua rappresentazione, evidenzia un aspetto che ha attraversato la disciplina da sempre e continua a essere elemento fondante dell’architettura. Il corso si propone di indirizzare gli studenti a non ricercare all’interno delle opere contemporanee gli aspetti meramente tecnico-costruttivi o esclusivamente formali, bensì ad analizzare la ricerca del linguaggio architettonico in ragione della sua natura costruttiva.

Articolazione didattica Il corso sarà articolato in 8 lezioni di 3 ore ognuna. Nella prima parte verranno discussi i principi teorici alla base del dibattito contemporaneo sui temi della costruzione e dell’arte tettonica, sul linguaggio e il carattere in architettura. Nella seconda parte gli studenti indagheranno i rapporti formali tra la composizione e gli elementi della costruzione di un’architettura contemporanea.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze Discussione delle nozioni teoriche acquisite nella prima parte del corso e restituzione grafica dell’analisi condotta all’opera indagata nella seconda parte del corso.

Bibliografia BURELLI A. R., È l’architettura ancora insegnabile? Sul decline dell’arte del costruire, AIÓN edizioni, Firenze 2010

EISENMAN P., La base formale dell’architettura moderna, Pendragon, Bologna 2009

FRAMPTON K., Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira, Ginevra-Milano, 2005

GREGOTTI V., Architettura, tecnica, finalità, Laterza, Roma-Bari, 2002

KOLLHOFF H., AMMATUNA M., Sulla tettonica nell’arte edificatoria, Arnus University Book, Pisa, 2012

MONEO R., Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Electa, Milano 2005

MONESTIROLI A., La metopa e il triglifo, Laterza, Roma-Bari, 2002

NERVI P.L., Scienza o arte del costruire? Caratteristiche e possibilità del cemento armato, Città Studi Edizioni, Milano, 2000

Ulteriori materiali e riferimenti bibliografici relativi agli argomenti trattati saranno forniti durante il corso.

49

VIVIANA SAITTO (Relatore)

PAOLO GIARDIELLO

(docente proponente)

INTERIOR ELEMENTS

Obiettivo del corso Il corso ha l’obiettivo di ripercorrere, dagli inizi del Novecento ad oggi, la storia dell’architettura analizzando casi emblematici in cui, a partire dall’invaso e dagli elementi che lo conformano, emergano le peculiarità e i punti cardine della disciplina degli interni. Il corso focalizza la sua attenzione sull’interno attraverso lo studio della misura estetica della spazialità nelle tipologie ricorrenti e conformazioni spaziali del vissuto. Il tema della cultura dell’abitare e dell’interno architettonico, saranno analizzati a partire dalla comprensione del rapporto tra interno ed esterno (volendo includere nell’accezione dialettica anche il ruolo dell’esterno inteso come luogo dotato dei caratteri dell’interno), nell’ambito della teoria del progetto architettonico, Le categorie interno/esterno, privato/pubblico, coperto/scoperto, soggettivo/oggettivo, rappresentano la struttura logica con cui indagare lo spazio interno di cui si intende conoscere il carattere e la struttura formale attraverso l’interrelazione tra senso e significato, tra uomo e oggetto d’uso. I contenuti e i valori di qualità estetica espressi dall’interno architettonico vengono letti attraverso la conoscenza degli spazi funzionali e degli spazi espressivi, mirando non solo a fornire allo studente le categorie necessarie per la definizione e l’analisi dei problemi di carattere prestazionale, distributivo, dimensionale, tettonico, ma anche a cogliere il legame tra le forme e le culture dell’abitare che le hanno prodotte. Articolazione didattica Interior Eelements tende a fornire gli strumenti basilari per la cognizione dei significati dell’interno architettonico, mirando alla costruzione della capacità critica e della sensibilità necessarie alla comprensione del ruolo generatore dell’Interno nella dinamica architettonica. Gli incontri previsti sono occasione di una riflessione sui significati dello spazio che non può ritenersi esaustivo, quanto introduttiva, rispetto a tutte le problematiche connesse a tale dimensione dell’architettura. Lezioni frontali ed esercitazioni in aula approfondiranno le seguenti tematiche:

1) Gli elementi conformatori dell’interno architettonico;

2) Invaso e margini dello spazio;

3) Rapporto interno/esterno

4) Rapporto spazio/arredo/individuo;

5) Decorazione.

Note per la frequenza La frequenza al corso è obbligatoria.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

Il corso si concluderà con un elaborato grafico/relazione un colloquio con il docente

50

CLAUDIA SANSO’ (Relatore)

FEDERICA VISCONTI (Docente proponente)

LEGGERE LA CITTÀ. STRUMENTARIO DI ANALISI URBANA

Obiettivi

Tema_Dall’esperienza del Movimento Moderno il progetto urbano comincia a non strutturarsi più attraverso la delimitazione di un isolato “chiuso” bensì attraverso un isolato che si potrebbe definire “aperto”. In una sorta di inversione topologica tra la città della storia e la città del Moderno si determina nella città la compresenza di spazialità più compresse e delimitate e di spazialità più aperte e dilatate. La riflessione su questa convivenza di spazi si ritiene di particolare interesse in quanto espressione del carattere fondante della città contemporanea, soprattutto in quella dialettica che vede contrapposti tra loro centro e periferia come parti di città riferibili a diverse idee di città. Il termine analisi rimanda a un procedimento di scomposizione di un tutto nelle parti che lo costituiscono e

l’Analisi Urbana, in quanto disciplina che studia la città, si riferisce ad un’indagine strutturale, ovvero delle

parti e degli elementi che conformano la città stessa a partire dal rapporto tra spazio costruito e spazio non

costruito. Tradizione di studi che trova i suoi protagonisti in ambito italiano: dagli studi tipo-morfologici di

Saverio Muratori, poi approfonditi da Gianfranco Caniggia, ad Aldo Rossi fino alle più recenti ricerche di

carattere spaziale di Uwe Schröder possono essere definite letture e approfondimenti diversificati.

Il ciclo di seminari intende dare agli studenti strumenti operativi di lettura che, attraverso il disegno di

specifici elaborati grafici (Strassenbau, Schwazplan, Rotblauplan), possano metterli in condizione di saper

osservare e leggere analiticamente, in modo adeguato e conforme, qualsiasi tipo di città.

Articolazione didattica

Il corso prevede una parte di didattica frontale, riguardante l’approccio all’analisi urbana e agli strumenti di

lettura formale e spaziale applicabili ad una città e una parte di attività laboratoriale destinata alla redazione

di elaborati grafici.

Programma degli incontri

1- Introduzione all’analisi urbana Che cos’è l’analisi urbana; Nozioni lessicali: isolato, tracciato, tipologia, morfologia, ecc.; Gli studi tipo-

morfologici di Saverio Muratori e Gianfranco Caniggia; La città secondo Aldo Rossi e Carlo Aymonino;

Strumenti per leggere la struttura formale di una città: Strassenbau, Schwarzplan, Carta degli ambiti urbani

morfologicamente definiti; Collage City_Coline Rowe

2 - Strumenti per leggere la struttura spaziale di una città: Rotbleuplan; Pardiè_Uwe Schröder; ntroduzione al tema del corso: Leggere la città. Napoli e Roma; Confronto tra la

pianta di Napoli del Duca di Noja e la pianta di Roma di G. B. Nolli

3/4 - Attività di laboratorio

5 - Revisione collettiva dei lavori

6 - Leggere le forme di una città: Pompeji. Città moderna/Moderne Stadt_F. Visconti

7 - Attività di laboratorio e revisione dei lavori

Note per la frequenza Il corso è riservato agli studenti del II anno del CdS Triennale in Scienze dell’architettura.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze: Consegna degli elaborati grafici prodotti durante il corso e discussione

51

SIMONA SCANDURRA

(Relatore)

ANTONELLA di LUGGO (Docente proponente)

PROCESSI SCAN TO BIM PER LA DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO

ARCHITETTONICO Obiettivi dell'attività

Il corso propone un primo approccio alla modellazione BIM, esplicitandone i principi e gli ambiti applicativi attraverso la presentazione di sperimentazioni pratiche, lezioni teoriche ed esercitazioni operative. Durante le lezioni gli studenti potranno comprendere le modalità di acquisizione dati tridimensionale per il rilievo dell’architettura basato su strumentazioni no-contact, oltre che le procedure di rappresentazione grafica 2D e 3D attraverso l’elaborazione di modelli digitali parametrici intelligenti. Il software utilizzato durante le lezioni sarà Autodesk Revit. Articolazione didattica

Le lezioni si svolgeranno in aula; dalla terza lezione (eventuali variazioni saranno comunicate il primo giorno di lezione) sarà necessario che gli studenti siano dotati di un proprio pc, al fine di sperimentare in prima persona le operazioni mostrate dal relatore. 1. Introduzione alla metodologia BIM e sistemi integrati di Rilievo Cosa è il BIM e differenze col CAD; Concetto di database digitale unico; Rilievi image-based e range-based

2. Dal rilievo 3D all’Heritage-BIM: opportunità, limiti, scenari di applicazione e strumenti utili, attraverso la presentazione di casi studio 3. Introduzione al software Autodesk Revit Architecture

Interfaccia grafica e ambienti di lavoro; Impostazioni di base: unità di misura, livelli di dettaglio, tipi di

visualizzazione; Comandi di base e comandi di editazione; Gli elementi di riferimento per la modellazione

4. Elementi di base per la modellazione architettonica

Impostazione dello spazio di lavoro e inserimento/gestione di riferimenti esterni; Concetto di famiglia di sistema

e famiglia caricabile; Inserimento di muri e solai; Personalizzazione di muri e solai

5. La modellazione in ambiente famiglia

Concetto di famiglia, tipo e istanza; Inserimento e duplicazione di porte e finestre; Personalizzazione delle

famiglie; Creazione delle famiglie; Parametrizzazione degli elementi

6. Informatizzazione e quantificazione del modello BIM

Parametri associati al modello; Abaco degli elementi

7. La variabile tempo nel modello BIM

Gestione e personalizzazione delle fasi

8. Gestione del modello BIM e verifica finale

Note per la frequenza La frequenza al corso è obbligatoria. È necessario che gli studenti portino in aula un proprio

PC.

Il software da utilizzare sarà Autodesk Revit, disponibile in versione gratuita per gli studenti

sul sito ufficiale Autodesk. Il numero massimo di studenti ammessi al corso è 30.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze

La verifica delle conoscenze acquisite durante il corso avverrà attraverso lo svolgimento di una prova pratica in aula, per la quale ogni studente dovrà produrre un elaborato grafico secondo le indicazioni fornite nel corso delle lezioni.

52

EMILIO SCHIAVONI (Relatore)

RENATO CAPOZZI (Docente proponente)

LA PITTURA D’ARCHITETTURA

Figure tematiche per una metodologia

Obiettivi dell'attività

L’attività è diretta a chi voglia cimentarsi nell’applicazione di un metodo libero teso alla costruzione di un linguaggio in bilico tra esercizi di pittura e rappresentazione architettonica. Attraverso la realizzazione pratica di specifiche “figure tematiche” – reticolo, campitura, zolla – e la loro progressiva combinazione, i partecipanti saranno guidati in un percorso creativo che avrà nelle attività di laboratorio il suo motore principale. Lezioni teoriche, su esperienze della pittura e dell’architettura moderna e contemporanea, integreranno il lavoro pratico.

Articolazione didattica 8 incontri da 3 ore Primo incontro La pittura di architettura Esposizione delle figure tematiche Secondo/terzo/quarto/quinto incontro Lezione teorica Laboratorio Sesto incontro Laboratorio con revisione delle prove pratiche Assemblaggio figure tematiche Settimo incontro Laboratorio Revisione delle prove pratiche Selezione per la presentazione Ottavo incontro Verifica finale degli elaborati Note per la frequenza Aperto a studenti di tutti i Corsi di Laurea, senza vincoli relativi all’anno di frequenza. Sono ammesse al massimo 2 assenze.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze Elaborati grafici.

53

SERGIO STENTI

La periferia moderna e il recupero dei quartieri pubblici ,

Breve descrizione del programma del corso

Le periferie sono abbandonate da 30 anni e sono diventate il problema principale dell’architettura del prossimo futuro. Se sapremo farci carico della eredità consegnataci dai moderni e trovare efficaci programmi di riqualificazione e rigenerazione avremo fatto fare un passo da gigante al vivere urbano. I moderni hanno dato una casa a tutti, ma non hanno saputo costruire un ambiente di qualità fuori casa. Dobbiamo completare il loro lavoro intervenendo sullo spazio pubblico e attivando la partecipazione degli abitanti. L’argomento verrà affrontato attraverso una riflessione storico critica sulla formazione della periferia e dei quartieri novecenteschi. Il tema della riqualificazione sarà illustrato attraverso l’analisi di alcuni esempi italiani ed europei e la valutazione dei risultati. Inoltre saranno trattati aspetti legislativi e finanziari degli interventi pubblici e privati. Articolazione didattica Prima lezione Fare Quartiere, questioni di forma e di corrispondenza sociale. seconda lezione Come si stabilisce se un quartiere funziona ? terza lezione La politica della casa in Italia nel novecento. quarta lezione Analisi di alcuni esempi di quartieri italiani che funzionano. quinta lezione Analisi di alcuni esempi di quartieri italiani che funzionano. sesta lezione Problematiche progettuali del recupero/riqualificazione settima lezione Indicazioni per il ridisegno e proposta concettuale sul recupero ottava lezione Riflessioni sulle proposte degli studenti

Prova orale relativa ai contenuti del corso Elaborati grafici

54

CANDIDA MARIA VASSALLO (RELATORE)

PASQUALE MIANO

(DOCENTE PROPONENTE)

Architettura e post-emergenza: processo progettuale per edifici pubblici in contesti con risorse limitate Obiettivi dell'attività Il corso si focalizzerà sulle potenzialità del progetto architettonico per la ricostruzione post-emergenza di edifici pubblici nei paesi in via di sviluppo, in cui è crescente la frequenza di disastri naturali, è determinante il ruolo di aggregatore sociale di questi edifici, è forte la spinta verso soluzioni preconfezionate socialmente, culturalmente ed economicamente, non sostenibili. L’obiettivo è quello di presentare uno strumento pratico con cui costruire soluzioni, appropriate al contesto, nell’architettura e nelle logiche processuali/progettuali della post-emergenza. Uno strumento che, basandosi sull’inscindibile relazione processo<->progetto, imposta un processo affinché il progetto di questi edifici, in questa fase ed in questi contesti, possa integrarsi, adattarsi, modificarsi e, soprattutto, trasformarsi con la comunità, con il villaggio, con il territorio. Uno strumento che utilizza una logica trasformativa in cui le variabili identità, necessità e normalità sono parametri per la definizione di un progetto che, ottimizzando i tempi e le limitate risorse locali, possa consentire una continuità con il passato ed un’apertura al futuro ed alle possibilità. Articolazione didattica In ciascun incontro si procederà all’esposizione dei concetti teorici (correlando ricerche teoriche/applicative ed architetture significative) ed all’estrapolazione degli “arnesi” pratici con il coinvolgimento degli studenti. Nel 1° incontro verrà assegnato il caso studio affinché ciascun gruppo possa, gradualmente, costruire il proprio strumento processuale da utilizzare nella sperimentazione progettuale che si svilupperà all’interno dell’Accordo Internazionale con il College of the Architecture, University of the Philippines, Diliman. Nella 1^ parte, si approfondirà la relazione tra processo <-> progetto attraverso due percorsi paralleli che, dalla ricostruzione post-bellica ad oggi, mostreranno diversi approcci evidenziando i principi, i fattori comuni e le questioni più pertinenti al tema. Nella 2^ parte, con seminari/simulazioni di esperti internazionali, dalla pluriennale esperienza in Post-Emergency Programs, si approfondiranno le problematiche, processuali/progettuali, da affrontare e risolvere attraverso la ricostruzione post-emergenza di edifici pubblici per confrontarsi ed integrarsi alle mutevoli e complesse condizioni dei contesti vulnerabili con risorse limitate. Note per la frequenza Il corso è principalmente orientato agli studenti del quarto e quinto anno. Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze Elaborati grafici in formato A3 e/o A4. Alla fine del corso gli studenti (in gruppi di 2 o 3) svilupperanno una elaborazione progettuale relativa alla ricostruzione post-emergenza di un edificio pubblico in un contesto con risorse limitate.

55

RAFFAELLA VENIERO

LEGISLAZIONE EDILIZIA. TESTO UNICO DELL'EDILIZIA E PREDISPOSIZIONE DI PRATICHE EDILIZIE A CURA DEGLI ARCHITETTI. PRINCIPI E NORME IN TEMA DI

RESPONSABILITÀ DELL'ARCHITETTO Il corso - premessi cenni sul provvedimento amministrativo e sul procedimento amministrativo - avrà ad oggetto la disamina di norme del T.U. edilizia, D.P.R. 380/2001, con particolare riferimento alle norme in materia di titoli abilitativi. Durante il corso si approfondiranno le norme relative agli interventi edilizi, al fine di individuare il titolo abilitativo necessario e, quindi, le procedure da seguire. Con l'ausilio del relatore esterno si simulerà la predisposizione di pratiche di edilizia (scia, dia, permesso di costruire, la utilizzazione della modulistica, accertamento di conformità, ecc.), tenendo presenti gli obblighi del professionista, anche in sede di compilazione di modelli di autocertificazione (e delle sanzioni derivanti dalla erronea compilazione). Si metteranno, quindi, in evidenza le responsabilità dell?architetto, anche nella attività di supporto alla predisposizione di pratiche edilizie. Articolazione didattica Cenni sul procedimento amministrativo e sul provvedimento amministrativo (Legge. n. 241/1990 es.m.ei.). -Il procedimento amministrativo e le sue fasi. -L'accesso agli atti (e l'accesso civico). -La patologia del provvedimento amministrativo. -La conferenza dei servizi. -Le forme di manifestazione del potere ulteriori rispetto al provvedimento: gli accordi, il silenzio, la segnalazione certificata di inizio attività. IL DIRITTO DELL'EDILIZIA 1. Le fonti e le competenze: la materia ``governo del territorio'' tra leggi statali e leggi regionali. 1. Il regolamento edilizio 2. Gli interventi edilizi. 3. I titoli abilitativi: attività dell'edilizia libera e comunicazione dei lavori asseverata. 3.1. Interventi soggetti a permesso di costruire. 3.2. Interventi assoggettati a segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e denuncia di inizio attività (DIA). 3.3. Modelli di semplificazione nei procedimenti di rilascio dei titoli abilitativi. 4. L'Attività edilizia differenziata. 5. Gli illeciti edilizi ed il regime sanzionatorio. 5.1. L'accertamento di conformità. 6. ``I condoni edilizi'': legge 28 febbraio 1985, n. 47; legge 23 dicembre 1994, n. 724 e legge 24 novembre 2003, n. 326. 7. Le attività professionali incidenti sull'assetto del territorio e le relative responsabilità. Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze: Illustrazione della pratica edilizia predisposta dal singolo partecipante, con elaborati grafici e con riferimento alle norme applicate.

56

SERENA VIOLA

MANUTENZIONE PROGRAMMATA PER L’AMBIENTE COSTRUITO

Obiettivi dell'attività Coniugando gli assunti teorici che informano la progettazione tecnologica dell’architettura, il ciclo di seminari ha l’obiettivo di fornire allo studente i fondamenti cognitivi e metodologici della programmazione manutentiva per l’ambiente costruito. Il corso introduce all’elaborazione del Piano di Manutenzione, quale strumento per la mitigazione, nel

medio e lungo periodo della vulnerabilità del sistema edilizio, la determinazione della frequenza per il

monitoraggio e delle strategie per l’ intervento. Fornire le coordinate procedurali necessarie al contempo, a

progettare la manutenzione e a progettare per la manutenzione è obiettivo formativo che trova riscontro

nella discretizzazione delle risorse, nell’analisi delle modalità tecnico – organizzative, nella determinazione

di tempi e logistica degli interventi.

Articolazione didattica

Riconoscendo alla manutenzione un ruolo strategico sia per la progettazione del nuovo che per il recupero, il corso affronta il riallineamento dei livelli prestazioni offerti dall’ambiente costruito, rispetto a nuove esigenze dell’utenza, processi di guasto e obsolescenza. Lezioni teoriche e esercitazioni saranno integrate al fine di favorire l’acquisizione delle competenze di base per il Piano di Manutenzione. Gli argomenti affrontati, in forma teorica e applicativa, saranno i seguenti:

1. lo scenario tecnico-normativo della manutenzione per l’ambiente costruito; 2. strategie di manutenzione programmata: attori dei processi, modelli organizzativi; 3. il piano, il manuale di manutenzione, i sistemi informativi; 4. la diagnosi e il monitoraggio; 5. la cantierabilità manutentiva per il futuro dell’ambiente costruito; 6. MUST: prospettive di allargamento dell’arena manutentiva.

Note per la frequenza Il corso è aperto agli studenti di tutti i CdS.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze Elaborazione di schede manutentive - anagrafica, diagnostica e clinica -, per un caso studio concordato.

Riferimenti bibliografici Fiore V., Recupero, valorizzazione, manutenzione nei centri storici, Lettera Ventidue, Siracusa

2013. Gasparoli P, Talamo C., Recupero e manutenzione. Criteri, metodi e strategie per l’intervento sul costruito, Alinea Editrice, Firenze 2006. Talamo C., L'organizzazione delle informazioni nei servizi di gestione immobiliare. Conoscere, programmare, coordinare, controllare, Maggioli Editore, Rimini 2012. Viola S., “Maintenance is sharing: adattività dei sistemi insediativi”, in Ascione P., Russo Ermolli S., Viola S., Energia, innovazione tecnologica, processi manutentivi: il patrimonio storico tra istanze conservative e updates prestazionali / Energy, technological innovation and maintenance processes: historical built heritage between conservation request and performance update, Clean Edizioni, Napoli 2016.

57


Recommended