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Parrocchia Un Santo per te San Maurizio - Erba · le tribolazioni e il peso della nostra vita con...

Date post: 19-Jul-2020
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Parrocchia San Maurizio - Erba - Un Santo per te 17 Settembre IMPRESSIONE delle SANTE STIGMATE San Francesco nutrì, fin dalla sua conversione, una tenerissima devozione a Gesù crocifisso; devozione che diffuse sempre con le parole e la vita. Nel 1224, mentre sul monte La Verna era immer- so nella meditazione, chiese a Dio di poter partecipare con tutto il suo essere alla Passione di Cristo, pregando così: “ Signore mio Gesù Cristo, due grazie ti prego che tu mi faccia, innanzi che io muoia: la prima che in vita mia io senta nell’anima e nel corpo mio, quanto è possibile, quel dolore che tu, dolce Gesù, sostenesti nell’ora della tua acerbissima passione; la seconda ch’io senta nel cuore mio, quanto è possibile, quell’eccessivo amore del quale tu, Figliuolo di Dio, eri acceso a sostenere volentieri tanta passione per noi peccatori ”. Il Signore lo ascoltò, lasciandogli in dono i sigilli della sua Passione: le sante Stigmate. Papa Benedetto XI concesse all’Ordine francescano di celebrare annualmente il ricordo di questo privilegio, che rese il Poverello di Assisi «mirabile segno» di Cristo. mediante le Sante Stigmate, divenne immagine del Crocifisso
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Parrocchia

San Maurizio - Erba -

Un Santo per te

17 Settembre

IMPRESSIONE delle SANTE STIGMATE

San Francesco nutrì, fin dalla sua conversione, una tenerissima

devozione a Gesù crocifisso; devozione che diffuse sempre con le parole e la vita. Nel 1224, mentre sul monte La Verna era immer-

so nella meditazione, chiese a Dio di poter partecipare con tutto il

suo essere alla Passione di Cristo, pregando così:

“ Signore mio Gesù Cristo,

due grazie ti prego che tu mi faccia, innanzi che io muoia:

la prima che in vita mia

io senta nell’anima e nel corpo mio, quanto è possibile,

quel dolore che tu, dolce Gesù,

sostenesti nell’ora

della tua acerbissima passione; la seconda ch’io senta nel cuore mio,

quanto è possibile,

quell’eccessivo amore del quale tu, Figliuolo di Dio,

eri acceso a sostenere volentieri

tanta passione per noi peccatori ”.

Il Signore lo ascoltò, lasciandogli in dono i sigilli della sua Passione: le sante Stigmate.

Papa Benedetto XI concesse all’Ordine francescano di celebrare

annualmente il ricordo di questo privilegio, che rese il Poverello

di Assisi «mirabile segno» di Cristo.

mediante le Sante Stigmate, divenne immagine del Crocifisso

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Dalla « LEGENDA MINOR »

di San Bonaventura

« Francesco, servo fedele e ministro di Cristo, due

anni prima di rendere a Dio il suo spirito, si ritirò

in un luogo alto e solitario, chiamato monte della

Verna, per farvi una quaresima in onore di San Michele Arcangelo …

… Un mattino, verso la festa dell’Esaltazione del-

la santa Croce, raccolto in preghiera sulla sommi-tà del monte (La Verna), mentre era trasportato in

Dio da ardori celestiali, vide la figura di un Serafino discendente dal

cielo. Aveva sei ali risplendenti e fiammanti. Con volo velocissimo

giunse e si fermò, sollevato da terra, vicino all’uomo di Dio. Apparve allora non solo alato, ma anche crocifisso.

A questa vista Francesco fu ripieno di stupore e nel suo animo c’era-

no, al tempo stesso, dolore e gaudio. Provava una letizia sovrabbon-dante vedendo Cristo in aspetto benigno, apparirgli in modo tanto

ammirabile quanto affettuoso, ma al mirarlo così confitto alla croce,

la sua anima era ferita da una spada di compiacente dolore.

Dopo un arcano e intimo colloquio, quando la visione disparve, la-sciò nella sua anima un ardore serafico e, nello stesso tempo, lasciò

nella sua carne i segni esterni della Passione, come se fossero stati im-

pressi dei sigilli sul corpo, reso tenero dalla forza fondente del fuoco. Subito incominciarono ad apparire nelle sue mani e nei suoi piedi i

segni dei chiodi; nell’incavo delle mani e nella parte superiore dei pie-

di apparivano le capocchie, e dall’altra parte le punte. Il lato destro

del corpo, come se fosse stato trafitto da un colpo di lancia, era solca-to da una cicatrice rossa, che spesso emetteva sangue.

Dopo che l’uomo nuovo Francesco apparve insi-

gnito, mediante insolito e stupendo miracolo, del-le sacre stimmate, discese dal monte. Privilegio

mai concesso nei secoli passati, egli portava con

sé l’immagine del Crocifisso, non scolpita da arti-

sta umano in tavole di pietra o di legno, ma trac-ciata nella sua carne dal dito del Dio vivente ».

Scogliera della Verna

Cappella delle Stigmate: la lampada è collocata sul punto

esatto dove San Francesco ricevette le Stigmate.

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PREGHIERA A SAN FRANCESCO - di S. Giovanni Paolo II -

( pellegrino alla Verna, 17 settembre 1993 ) O San Francesco, stigmatizzato della Verna,

il mondo ha nostalgia di te

quale icona di Gesù crocifisso.

Ha bisogno del tuo cuore aperto verso Dio e verso l’uomo,

dei tuoi piedi scalzi e feriti,

delle tue mani trafitte e imploranti. Ha nostalgia della tua debole voce,

ma forte della potenza del Vangelo.

Aiuta, Francesco, gli uomini d’oggi

a riconoscere il male del peccato e a cercarne la purificazione nella penitenza.

Aiutali a liberarsi dalle stesse strutture di peccato,

che opprimono l’odierna società. Ravviva nella coscienza dei governanti

l’urgenza della pace nelle Nazioni e tra i Popoli.

Trasfondi nei giovani la tua freschezza di vita,

capace di contrastare le insidie delle molteplici culture di morte.

Agli offesi da ogni genere di cattiveria

comunica, Francesco, la tua gioia di saper perdonare.

A tutti i crocifissi dalla sofferenza,

dalla fame e dalla guerra,

riapri le porte della speranza. Amen. 3 Gloria ...

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PREGHIERA A SAN FRANCESCO O Serafico San Francesco, che rinnovasti il mondo nello spirito di Gesù Cristo, ascolta la

nostra preghiera. Tu che per seguire fedelmente Gesù abbrac-

ciasti volontariamente la povertà evangelica,

insegnaci a distaccare il nostro cuore dai beni terreni per non divenirne schiavi. Tu che vivesti nell’ardente amore per Dio e

per il prossimo, ottienici di praticare la vera carità e di avere un cuore

aperto a tutte le necessità dei nostri fratelli. Tu che conosci le nostre sofferenze e i nostri bisogni, le nostre ansie e

le nostre speranze, insegnaci ad abbracciare la nostra croce, portando le tribolazioni e il peso della nostra vita con la certezza che Dio è no-

stro Padre e che gli avvenimenti che ci dà da vivere sono un bene per

noi: sono volontà di un Padre che dà sempre cose buone ai propri fi-

gli, e che tutto fa’ concorrere al nostro bene, anche il male, le spoglia-zioni e i nostri peccati. O glorioso San Francesco, per l’amore al Crocifisso meritasti di por-

tare nel tuo corpo i segni della sua Passione, tanto da diventare im-

magine vivente di Gesù Redentore; ottieni pure a me di portare nelle

mie membra la mortificazione di Cristo, affinché facendo mia delizia l’esercizio della penitenza, meriti di avere un giorno le consolazioni

del Cielo nella vita Eterna. Amen. Pater, Ave, Gloria

O alto e glorioso Dio,

illumina le tenebre del cuore mio. Dammi una fede retta, speranza certa,

carità perfetta e umiltà profonda.

Dammi, Signore,

senno e discernimento per compiere la tua vera e santa volontà.

Amen.

PREGHIERA DAVANTI AL CROCIFISSO - di San Francesco -

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LODI di DIO ALTISSIMO - di San Francesco -

Tu sei Santo, Signore Dio unico, che compi meraviglie. Tu sei forte. Tu sei grande. Tu sei altissimo.

Tu sei Re onnipotente, tu Padre santo, Re del cielo e della terra.

Tu sei Trino e Uno, Signore Dio degli dei.

Tu sei bene, ogni bene, sommo bene, Signore Dio, vivo e vero. Tu sei amore, carità. Tu sei sapienza. Tu sei umiltà. Tu sei pazienza.

Tu sei bellezza. Tu sei mansuetudine. Tu sei sicurezza. Tu sei quiete.

Tu sei gaudio e letizia. Tu sei speranza nostra. Tu sei giustizia. Tu sei temperanza. Tu sei ogni nostra sufficiente ricchezza.

Tu sei bellezza. Tu sei mansuetudine.

Tu sei protettore. Tu sei custode e difensore nostro.

Tu sei fortezza. Tu sei refrigerio. Tu sei speranza nostra. Tu sei fede nostra.

Tu sei carità nostra. Tu sei completa dolcezza nostra.

Tu sei nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore,

Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.

PREGHIERA SEMPLICE - di San Francesco - Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace: dove c’è odio, io porti amore,

dove c’è offesa, io porti il perdono,

dove c’è discordia, io porti l’unione,

dove c’è errore, io porti la verità, dove c’è dubbio io porti la fede,

dove c’è disperazione, io porti la speranza,

dove c’è tristezza, io porti la gioia, dove sono le tenebre, io porti la luce.

O Divino Maestro,

fa’ che io non cerchi tanto

di essere consolato, quanto di consolare; di essere compreso, quanto di comprendere;

di essere amato, quanto di amare.

Perchè: donando, si riceve; dimenticandosi, si trova comprensione;

perdonando, si è perdonati;

morendo, si risuscita a Vita Eterna. Amen.

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Nel nome del Padre e del Figlio

e dello Spirito Santo. Amen.

O Spirito Santo, che hai scelto la Vergine Maria per essere la Madre

del Verbo di Dio, oggi noi invochiamo tutto il tuo speciale sostegno

per vivere in profondità questo momento di preghiera durante il quale desideriamo meditare sulle sette “gioie” di Maria.

Desideriamo, perciò, che questo diventi veramente un incontro con

Colei attraverso la quale Dio ci ha manifestato tutto il suo Amore e la

sua Misericordia. Noi siamo coscienti della nostra nullità, della no-stra miseria, della nostra fragilità umana, ma siamo anche sicuri che

Tu puoi entrare in noi e cambiare radicalmente il nostro cuore perchè

sia meno indegno di rivolgersi alla purissima Vergine Maria. Ecco, Spirito di Dio, ti presentiamo il nostro cuore: purificalo da ogni

macchia e da ogni tendenza peccaminosa, liberalo da tutte le preoccu-

pazioni, le angosce, i tormenti e sciogli col calore del tuo fuoco divino

tutto ciò che può essere di ostacolo alla nostra preghiera.

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre …

Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno,

porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.

LA CORONA FRANCESCANA

Approvata da Papa Leone X il 14 settembre

1517, la Corona Francescana si recita utiliz-zando la corona del Rosario.

Vengono meditate le “sette gioie” invece dei

misteri e ogni decina mette in risalto una del-

le gioie di Maria. Si comincia con: 1 Padre Nostro, seguito da 10 Ave Maria.

Dopo la settima decina si aggiungono 2 Ave Maria per un totale di

72, numero che onora la tradizione secondo cui l’età di Maria sulla terra fu di 72 anni.

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1^ Gioia - Maria riceve dall’Arcangelo Gabriele l’annunzio di esse-

re stata prescelta da Dio quale Madre del Verbo Eterno. Ci rallegriamo con Te, o Maria, Vergine Immacolata, per la gioia che

t’inondò il cuore quando, dopo l’annuncio dell’Angelo Gabriele, il

Verbo di Dio per opera dello Spirito Santo s’incarnò nel tuo purissi-mo seno, e si realizzò il disegno eterno a cui eri stata predestinata in-

sieme con il Figlio prima della creazione del mondo.

Pater, 10 Ave, Gloria

2^ Gioia - Maria viene da Elisabetta riconosciuta e venerata quale

Madre del Signore. Ci rallegriamo con Te, o Maria, piena di grazia, per la consolazione

che hai provato nella visita alla cugina Elisabetta, quando essa, dopo aver udito il tuo saluto, divenne profetessa e ti riconobbe vera “Madre

di Dio”, e Giovanni ancora nel grembo veniva riempito del dono del-

lo Spirito Santo. Pater, 10 Ave, Gloria

3^ Gioia - Maria dà alla luce Gesù senza alcun dolore e conservan-

do la sua completa verginità. Ci rallegriamo con Te, o Maria, tutta santa, per quel gaudio ineffabile

che hai provato a Betlemme, quando serbando illibato il giglio della

tua verginità, partoristi senza dolore il tuo divin figlio Gesù, che è ve-nuto a portare pace e redenzione al mondo, e lo vedesti adorato dai

pastori. Pater, 10 Ave, Gloria

4^ Gioia - Maria riceve la visita dei Re Magi giunti a Betlemme per

adorare suo Figlio Gesù. Ci rallegriamo con Te, o Maria, Regina della pace, per la somma leti-

zia che sperimentò il tuo cuore, quando vedesti i Re Magi venire rive-renti da terre lontane a prostarsi davanti al tuo divin Figlio Gesù e

adorarlo come vero Dio, Redentore del mondo, e vedendo Tu in loro

l’omaggio di tutti i popoli. Pater, 10 Ave, Gloria 5^ Gioia - Maria, dopo aver smarrito Gesù, lo ritrova nel Tempio

mentre discute con i dottori della Legge. Ci rallegriamo con Te, o Maria, via di salvezza, per il giubilo che pro-

vò il tuo cuore amoroso, quando cercato per tre giorni lo smarrito Ge-sù, lo trovasti nel tempio fra i dottori, che già spandeva i raggi della

sua infinita sapienza a quanti lo cercano con cuore sincero.

Pater, 10 Ave, Gloria

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6^ Gioia - Maria riceve l’apparizione di Gesù risorto gloriosamente

dalla morte.

Ci rallegriamo con Te, o Maria, Madre della vita, per quella gioia che

ti riempì il cuore quando vedesti tuo Figlio risorto da morte, il giorno di Pasqua. Pater, 10 Ave, Gloria 7^ Gioia - Maria viene assunta in Cielo ed incoronata Regina della

terra e del Paradiso, nella gloria degli Angeli e dei Santi.

Ci rallegriamo con Te, o Maria, Porta del Cielo, per l’esultanza del

tuo cuore quando, dopo la morte, Dio ti fece risorgere e fosti condot-ta in Cielo, in anima e corpo, per regnare accanto al Figlio, quale me-

diatrice di grazia e avvocata nostra. Pater, 10 Ave, Gloria 2 Ave Maria , Salve Regina

Pater, Ave, Gloria secondo le intenzioni del Papa.

Angelo di Dio, L’Eterno Riposo

O Maria, Madre della gioia, sappiamo che Tu incessantemente in-

tercedi per noi presso il trono dell’Altissimo, perciò, presentandoti

tutte le nostre necessità spirituali e materiali, ti supplichiamo fiduciosi ripetendo insieme: prega per noi.

prega per noi

“ “

“ “

“ “

“ “

“ “

Figlia prediletta del Padre

Madre di Cristo Re dei secoli Gloria dello Spirito Santo

Vergine Figlia di Sion

Vergine povera e umile

Vergine mite e docile Serva obbediente nella fede

Madre del Signore

Cooperatrice del Redentore Piena di grazia

Fonte di bellezza

Tesoro di virtù e sapienza

Discepola perfetta di Cristo Immagine purissima della Chiesa

Donna vestita di sole

Donna coronata di stelle Splendore della Santa Chiesa

Onore del genere umano

Avvocata di grazia

Regina della pace

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Si recita dal 25 settembre al 3 ottobre oppure per nove giorni consecutivi,

in ogni momento di necessità.

1° Giorno: O Dio, illuminaci sulle scelte della nostra vita e aiutaci a

cercare di imitare la prontezza e l’entusiasmo di San Francesco nell’a-

dempiere alla Tua Volontà.

San Francesco, prega per noi.

Pater, Ave, Gloria

2° Giorno: San Francesco, aiutaci ad imitarti nel contemplare la

creazione come lo specchio del Creatore; aiutaci a ringraziare Dio per

il dono della creazione; ad avere sempre rispetto per ogni creatura perché espressione dell’amore di Dio e a riconoscere in ogni essere

creato un nostro fratello.

San Francesco, prega per noi.

Pater, Ave, Gloria

3° Giorno: San Francesco, con la tua umiltà, insegnaci a non esaltar-

ci né di fronte agli uomini né di fronte a Dio, ma a dare sempre e solo onore e gloria a Dio per quanto Egli opera per nostro mezzo.

San Francesco, prega per noi.

Pater, Ave, Gloria

4° Giorno: San Francesco, insegnaci a trovare il tempo per la pre-

ghiera, alimento spirituale della nostra anima. Ricordaci che la castità

perfetta non c’impone di evitare le creature di sesso diverso dal no-stro, ma ci chiede di amarle solo di un amore che anticipa su questa

terra quell’amore che potremo esprimere pienamente in Cielo dove

saremo “simili agli angeli” (Mc 12,25).

San Francesco, prega per noi.

Pater, Ave, Gloria

NOVENA A SAN FRANCESCO

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5° Giorno: San Francesco, ricordando le tue parole che “si sale pri-

ma in Cielo da un tugurio che da un palazzo”, aiutaci a ricercare sempre la santa semplicità. Ricordaci il tuo distacco dalle cose di que-

sto mondo nell’imitazione di Cristo, così che pure noi ci sappiamo

separare dalle cose della terra per essere sempre più protesi verso le

realtà del Cielo. San Francesco, prega per noi.

Pater, Ave, Gloria 6° Giorno: San Francesco, sii nostro maestro nella necessità di morti-

ficare i desideri del corpo affinché siano sempre subordinati alle esi-

genze dello spirito. San Francesco, prega per noi.

Pater, Ave, Gloria 7° Giorno: San Francesco, aiutaci a superare le difficoltà con umiltà

e letizia. Il tuo esempio ci esorti a saper accettare anche le opposizio-

ni dei più vicini e dei più cari, quando Dio ci invita per una via che essi non condividono, e a saper vivere con umiltà i contrasti nell’am-

biente in cui quotidianamente viviamo, ma difendendo con fermezza

quanto ci sembra utile per il bene nostro e di coloro che ci stanno vici-no, sempre per la gloria di Dio.

San Francesco, prega per noi. Pater, Ave, Gloria

8° Giorno: San Francesco, ottienici la tua gioia e serenità nelle ma-

lattie, pensando che la sofferenza è un grande dono di Dio e va offer-

ta al Padre pura, senza essere contaminata dai nostri lamenti. Seguen-

do il tuo esempio, vogliamo sopportare le nostre afflizioni con sereni-tà e pazienza, senza far pesare il nostro dolore agli altri. Insegnaci a

lodare e ringraziare il Signore, non solo quando ci dona la gioia, ma

anche quando permette le malattie e le tribolazioni, sorgenti di espia-zione e fonti di grazia.

San Francesco, prega per noi.

Pater, Ave, Gloria 9° Giorno: San Francesco, con il tuo esempio di accettazione gioiosa

di ‘sorella morte’, aiutaci a vivere ogni istante della nostra vita terrena come mezzo per conseguire la gioia eterna che sarà premio dei beati.

San Francesco, prega per noi. Pater, Ave, Gloria

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UNA BENEDIZIONE PER TE …

Il Signore ti benedica e ti custodisca,

mostri a te il suo volto

e abbia misericordia di te. Rivolga verso di te il suo sguardo

e ti dia pace. ( Benedizione di San Francesco a Frate Leone )

TESTAMENTO SPIRITUALE di

SAN FRANCESCO

Scongiuro tutti voi, fratelli, baciandovi i pie-

di e con tutto l’amore di cui sono capace,

che prestiate, per quanto potete, tutta la ri-

verenza e tutto l’onore al Santissimo Corpo e Sangue del Signore nostro Gesù Cristo,

nel quale tutte le cose che sono in cielo e in

terra sono state pacificate e riconciliate a Dio Onnipotente.

Tutta l’umanità trepidi, l’universo intero

tremi e il cielo esulti, quando sull’altare, nella mano del sacerdote, si

rende presente Cristo, il Figlio del Dio vivo. O ammirabile altezza e degnazione stupenda!

O umiltà sublime! O sublimità umile, che il Signore dell’universo,

Dio e Figlio di Dio, così si umili da nascondersi, per la nostra salvez-za, sotto poca apparenza di pane!

Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio, ed aprite davanti a Lui i vostri

cuori; umiliatevi anche voi, perché siate da lui esaltati.

Nulla, dunque, di voi trattenete per voi, affinché totalmente vi accol-ga colui che totalmente a voi si offre ...

Addio voi tutti figli miei, vivete nel timore del Signore e conservatevi

in esso sempre! E poiché si avvicina l’ora della prova e della tribola-zione, beati quelli che persevereranno in ciò che hanno intrapreso!

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IL CANTICO delle CREATURE - di San Francesco - Altissimo, onnipotente, buon Signore tue sono le lodi, la gloria e l’onore ed ogni benedizione.

A te solo, Altissimo, si confanno, e nessun uomo è degno di te. Laudato sii, o mio Signore, per tutte le creature, specialmente per messer Frate Sole, il quale porta il giorno che ci illumina

ed esso è bello e raggiante con grande splendore: di te, Altissimo, porta significazione. Laudato sii, o mio Signore, per sorella Luna e le Stelle: in cielo le hai formate limpide, belle e preziose. Laudato sii, o mio Signore, per frate Vento e per l’Aria, le Nuvole, il Cielo sereno ed ogni tempo per il quale alle tue creature dai sostentamento. Laudato sii, o mio Signore, per sorella Acqua, la quale è molto utile, umile, preziosa e casta. Laudato sii, o mio Signore, per frate Fuoco, con il quale ci illumini la notte: ed esso è robusto, bello, forte e giocondo. Laudato sii, o mio Signore, per nostra Madre Terra, la quale ci sostenta e governa e produce diversi frutti con coloriti fiori ed erba. Laudato sii, o mio Signore,

per quelli che perdonano per amor tuo e sopportano malattia e sofferenza. Beati quelli che le sopporteranno in pace perchè da te saranno incoronati. Laudato sii, o mio Signore, per nostra sorella Morte corporale, dalla quale nessun uomo vivente può scampare. Guai a quelli che morranno nel peccato mortale. Beati quelli che si troveranno nella tua volontà poichè loro la morte non farà alcun male. Laudate e benedite il Signore e ringraziatelo e servitelo con grande umiltà.


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