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Penso positivo NEWS/rigattiere def.pdf · Se ripenso oggi alla disav-ventura vissuta, scopro che il...

Date post: 10-Aug-2020
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Anno 2 • Numero 1 Periodico semestrale promosso dalla FELICE s.r.l. – Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A. P. - D. L. 353/2003 (conv. n. 46 art.1 comma 1) DR/CBPA-SUD2 – Costo 0,01 Surplus! Che fare? Come disfarsi utilmente di ciò che non serve Vi presento Mr. FLUNK Un sistema originale per migliorare la qualità dei servizi offerti Penso positivo Ogni giorno migliaia di opportunità positive sono intorno a noi, basta essere pronti a raccoglierle Aziz Intervista al valutatore dell’anno 2005 ISIzone Socializzare più che apparire
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Page 1: Penso positivo NEWS/rigattiere def.pdf · Se ripenso oggi alla disav-ventura vissuta, scopro che il mio punto di vista nel tempo è assolutamente mutato: ciò che allora mi sembrò

Anno 2 • Numero 1Periodico semestrale promosso dalla FELICE s.r.l. – Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A. P. - D. L. 353/2003 (conv. n. 46 art.1 comma 1) DR/CBPA-SUD2 – Costo 0,01

Surplus! Che fare?

Come disfarsi utilmente di ciò che non serve

Vi presento Mr. FLUNK

Un sistema originale per migliorare la qualità dei servizi offerti

Penso positivo

Ogni giorno migliaia di opportunità positive sono intorno a noi, basta essere pronti a raccoglierle

Aziz

Intervista al valutatore dell’anno 2005

ISIzone

Socializzare più che apparire

Page 2: Penso positivo NEWS/rigattiere def.pdf · Se ripenso oggi alla disav-ventura vissuta, scopro che il mio punto di vista nel tempo è assolutamente mutato: ciò che allora mi sembrò

2 IL RIGATTIERE Usato senza frontiere 3News anno 2006

Circa undici anni fa, gestivo un’azienda, nel settore della produzione di arredamenti per negozi, che avevo creato dieci anni prima partendo da zero. Nel 1993 alcune situazioni di mercato insieme a miei errori di gestione comportarono una forte crisi con la conseguente chiusura della mia attività.

Ciò che avevo costruito fati-cosamente in anni di impegno era andato perduto nel giro di pochi mesi, e io mi ritrovavo senza lavoro, senza denaro, pieno di debiti, e con un enor-me senso di frustrazione e di sconfitta. L’umiliazione ed il disagio economico erano tali da lasciarmi affranto e con un doloroso senso di vuoto paragonabile alla morte di una persona cara.

Per mia fortuna non sono il tipo di persona che si piange addosso, e così, dopo qualche

mese, ho ricominciato a guar-darmi attorno alla ricerca di un’altra iniziativa per guadagnar-mi da vivere.

Leggendo una rivista specia-lizzata sulle idee imprenditoriali mi colpì subito un articolo che trattava di un’attività di compra-vendita dell’usato sviluppatasi con successo in Francia. Una attività assolutamente innovati-va, socialmente molto utile e in grado di produrre ricchezza dal riutilizzo di cose usate.

L’idea mi ispirò immedia-tamente e pensai che fosse possibile attivarla nella mia città dove una iniziativa del genere non era mai stata sperimentata da nessuno. Così, accanto-nata l’esperienza negativa, mi ributtai con tutto l’entusiasmo possibile su questa nuova av-ventura imprenditoriale, nono-stante tutti i pessimisti attorno a me continuassero a dirmi: «sei

pazzo! Non può funzionare! Chi comprerebbe mai la roba usa-ta! Specialmente con la nostra mentalità del sud! [...] Ma come, il dott. Di Pietro si mette a fare il robivecchi, ma che figura ci fa?! Perché piuttosto non utilizzi la tua laurea per cercati un posto di lavoro? Non ne ha ancora abbastanza di fare l’imprendi-tore dopo le disavventure che ha vissuto?» Fortunatamente il mio ottimismo ha avuto la me-glio sul pessimismo, e oggi, ‘Il Rigattiere’ è una realtà con sei punti vendita che, svolgendo un servizio utilissimo per la col-lettività, ha consentito ad oltre 50mila famiglie di comprare e vendere il loro usato.

Mi da una certa soddisfa-zione pensare che dal mio coraggio si è messo in moto un meccanismo positivo che ha creato benessere, utilità sociale e trenta nuovi posti di lavoro.

Se ripenso oggi alla disav-ventura vissuta, scopro che il mio punto di vista nel tempo è assolutamente mutato: ciò che allora mi sembrò una catastro-fe, oggi la rivedo come una grande opportunità. Se la mia azienda precedente non fosse fallita ‘Il Rigattiere’ non sarebbe nato, ed io non mi troverei oggi orgogliosamente a capo di una azienda leader nel suo settore.

Voglio suggerire, a quanti attraversano un periodo dif-ficile, una crisi finanziaria, la perdita del lavoro, e vivono con apprensione il loro futuro di non avere fretta a valutare negativa-mente le proprie esperienze. Restando capaci di guardare positivamente alla vita e di cre-dere in se stessi, si chiude una porta ma si apre un portone.

Meditate gente, meditate.

■FELICE DI PIETRO

Il Rigattiere NewsReg. Trib. di Catania n. 2/05 - Maggio 2005

Direttore ResponsabileRino [email protected]

Direzione e RedazioneCatania, Via Galermo 288 Tel. 095 7144430 Fax 095 714 3964www.rigattiereonweb.com

Grafica e Stampa Signorello Arte GraficaCatania

Tiratura 70.000 copie

Mission Impossible? Penso positivoMigliaia di opportunità positive sono intorno a noi, basta essere aperti a raccoglierle.

Mercato globale, crisi di mercato, recessione, disoccupazione, caro vita, infl azione…

Quanti vocaboli inquietanti turbano le nostre proiezioni sul futuro, tutte le volte che, leggendo i giornali, li incontriamo. Alla fi ne, a furia di pessimismo seminato attraverso giornali e tv, fi niamo per diventare dei pessimisti abituali.

Io non ci sto, personalmente sono un ottimista, convinto sostenitore del pensiero positivo. La realtà che ci circonda non è mai ‘oggettivamente’ positiva o negativa. Tutto dipende con quali occhi noi la guardiamo.

Mi spiego meglio con un esempio:

Piove a dirotto e un contadino ringrazia il cielo perchè finalmente la provvidenza ha ascoltato le sue preghiere e manda l’acqua che innaffia i suoi campi e salva le sue colture dalla siccità. La pioggia per lui è una benedizione divina. Nello stesso tempo un ristoratore ha allestito un banchetto sulla terrazza del suo locale e i clienti sono dovuti scappare via.Che disastro, la pioggia ha rovinato tutta la festa! La pioggia per Lui è una maledizione.

Come emerge chiaramente dall’esempio, lo stesso fenomeno, dal ristoratore è visto come una maledizione e dal contadino come una benedizione. Ma, la pioggia oggettivamente non è né questo né quello, è solo acqua che cade dal cielo.

Ogni evento in sé è neutro e siamo noi che possiamo scegliere di vederlo come positivo o negativo, o ancora meglio possiamo trovare il lato positivo anche sugli avvenimenti che ci sembrano in quel momento più disastrosi. Da questa scelta dipenderà la qualità della nostra vita. Se siamo positivi continuiamo a vedere

le opportunità intorno a noi, a credere in un giorno migliore, a trovare pregi nella persone che ci circondano e certamente il nostro senso di benessere ne guadagna. Al contrario, se diventiamo negativi, cominceremo a focalizzare la nostra attenzione solo sugli aspetti negativi della realtà, a vedere tutto nero, con un conseguente senso di depressione e di insicurezza della nostra esistenza.

A ben rifl ettere, anche gli avvenimenti che nel momento in cui ci accadono ci sembrano assolutamente disastrosi, se li guardiamo a distanza di tanto tempo, potrebbero apparirci, al contrario, estremamente positivi perché sono stati portatori di svolte positive nella nostra vita.

■FELICE DI PIETRO

Rinascere con un’idea vincenteLa nascita de ‘Il Rigattiere’, azienda pioniere nel mercato delle merci usate, raccontata dal suo fondatore.

Ci siamo posti un obiettivo: instaurare una relazione di amicizia con il cliente

bensì ruoli differenti. Non esi-ste il ‘nonnismo’, pertanto non premiamo le persone in base alla loro anzianità aziendale, bensì sulla base delle reali capacità umane e competenze professionali acquisite e svi-luppate nel tempo.

Ciò che ci piace portare avanti è l’idea, forse un po’ americana, di un sistema ‘meritocratico’, un sistema nel quale le perso-ne vengano premiate soltanto sulla base dei meriti. Nel nostro gruppo portiamo avanti la fi lo-sofi a dell’aiuto. Sappiate che la particolarità è che questo aiuto

non lo esprimiamo esclusiva-mente nell’ambito del rapporto fra noi, bensì anche nel rappor-to con i nostri amici clienti che vogliamo sinceramente aiutare a fare buoni affari e a risolvere i loro problemi di spazio.

Ma la fi losofi a che più ci guida e identifi ca è quella del-la responsabilità, una parola troppo spesso fraintesa.

Viviamo in una cultura che ci ha insegnato a dare la respon-sabilità dei problemi a cose e

persone all’esterno di noi. Sem-bra essere comodo ed utile dare la responsabilità agli altri dei problemi che viviamo, e così... se le cose vanno male è colpa del governo, del mercato in cri-si, del marito che non capisce, dei fi gli che non ubbidiscono, del collega defi ciente, della sfortuna che ci perseguita.

Sembra comodo, ma non ci rendiamo conto che così facen-do diventiamo vittime di cose che non possiamo controllare e rinunciamo al nostro potere di determinare gli eventi che ci accadono.

Noi vogliamo credere invece, che in ogni occasione, di fronte a qualsiasi problema, abbiamo la possibilità di sentircene respon-sabili, e non già per affl igerci con i sensi di colpa, bensì per individuare dentro di noi quali azioni possiamo compiere per trovare soluzioni e cambiare le cose che non ci piacciono.

Può essere faticoso, ma que-sto modo di pensare ci restitui-sce il potere di incidere sulla realtà circostante e determinare soluzioni reali ai problemi qua-lunque siano le diffi coltà intorno a noi. Ce ne ritorna dignità, con-sapevolezza, fi erezza della nostra volontà di determinare la vita che desideriamo.

In questo mondo in crisi d’identità e di valori, vorrem-mo essere un esempio di recu-pero di valori, di un umanità che non si rassegna a soccom-bere e vuole dare un concreto contributo alla crescita positiva della società.

È utopico? Forse si! Ma solo inseguire l’utopia spinge l’esse-re umano verso il suo costante miglioramento.

■VIRGINIA DI PIETRO

Mi rivolgo a tutti coloro che probabilmente non sanno che da qualche anno a questa par-te ‘Il Rigattiere’ si è proposto, in svariati modi, un cambio di rotta in varie direzioni, sia operative che fi losofi che, ponendosi nuovi obiettivi e riassumendo tutto in uno stra-no quadretto a forma di perga-mena dove vi sono scritte cose atipiche.

Bene! Questo strano qua-dretto altro non è che la no-stra mission aziendale (vedi foto accanto), la nostra carta dei valori, una sorta di linea guida che il nostro gruppo segue.

Ci siamo posti un obiettivo che forse qualcuno defi nirà utopico, quello di istaurare, con i nostri clienti, una relazio-ne di amicizia. Ma sapete, ad un certo punto mi sono detta: «ma chi mai sarebbe amico di qualcuno che conosce solo in modo superfi ciale?»

È dunque doveroso da parte nostra che con l’occasione di questo giornalino sveliamo dav-vero cosa c’è dietro le quinte, chi è davvero ‘Il Rigattiere’ .

Tranquilli non voglio an-noiarvi con il raccontare la storia del rigattiere dalla sua nascita (1995) ad oggi, ma piuttosto di quali idee noi ci sentiamo portatori e di quali sono i nostri valori.

In primo luogo tengo a sottolineare il fatto che noi più che un’azienda amiamo defi nirci un gruppo. Il perché è semplice e risiede nel fatto che più che colleghi ci sen-

tiamo amici l’uno dell’altro. Non sentiamo la rivalità tra colleghi, bensì una sana com-petizione che esprimiamo in giochi mensili e annuali e con classifi che che premiano il ‘va-lutatore del mese’ o il ‘miglior negozio del mese’, o il ‘miglior trasportatore del mese’. Tutto ciò al solo fi ne di consentire ad ogni componente del gruppo un momento di trionfo nella propria vita. Nel nostro grup-po non esistono gerarchie,

«Ciò che ci piace portare avanti è l’idea, forse un po’ americana, di un sistema ‘meritocratico’, un sistema nel quale le persone vengano premiate solo e soltanto sulla base dei meriti.»

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4 IL RIGATTIERE Usato senza frontiere 5News anno 2006

Conoscete già Mr. Flunk? No?!! Nessun problema, ve

lo presento io… da noi è ormai di casa… Vi dirò io chi è, da dove viene e che cosa fa.

Mr. Flunk viene dalla Britannia e tradotto in italiano significa ‘bocciato’.

Vi chiedete se sono pazzo?Vi rispondo naturalmente di

no! È meglio che vi chiarisca che Flunk è un vocabolo inglese, fattosi ormai strada nel gergo di tutti i giorni nell’attività che svolgiamo.

E sì, perché ogni qualvolta che in azienda s’intravede un errore o la mancata riuscita di qualcosa, ci si dà del Flunk!

A dirlo così ci si farebbero due risate su, eppure vi assicuro che il modo con cui attenzioniamo costantemente i nostri passi nei confronti del mercato e determiniamo il nostro successo, passa per una sola linea, quella appunto del Flunk, ovvero del bocciare tutte quelle azioni o procedure che ci impediscono di offrirvi servizi realmente efficienti, e fare di voi dei clienti soddisfatti, o meglio ancora, entusiasti.

Il motivo per cui, in qualità di direttore operativo dei punti di vendita de ‘Il Rigattiere’, tengo a dirvi tutto ciò, è che i migliori Flunk sul nostro lavoro potete darceli principalmente voi amici clienti che, essendo i destinatari finali dei nostri servizi, potete segnalarci la vostra soddisfazione e ancor di più la vostra insoddisfazione

rispetto al nostro operato.Su dunque! Dateci

una mano, aiutateci a migliorarci segnalandoci tempestivamente tutte le volte che non siete completamente soddisfatti di un nostro servizio, o di un prodotto acquistato o del comportamento di qualcuno dei nostri operatori, o segnalandoci qualsiasi idea ci possa aiutare a servirvi meglio.

Potete farlo scrivendoci sulla casella di posta elettronica creata per Voi a questo scopo:[email protected]

■MASSIMILIANO SIANI

rocchina, che da parte di chi mi accoglieva, non veniva sempre sposata con il concetto di com-petenza, e alla diffi denza deri-vata dall’esser visto non come un consulente valutatore, bensì come un qualsiasi acquirente.

Comprendo la difficoltà rela-tiva alla nazionalità, mentre mi sfugge il resto. Potresti aiutarmi a capire cosa c’è di sbagliato nel fatto che i clienti ti vedevano come un acquirente, non lo sei?

Affatto! Il mio ruolo, e quel-lo dei miei colleghi valutatori infatti, non è quello di acqui-stare l’usato dei nostri clienti, bensì offrire loro competenza ed esperienza, per aiutarli a vendere al miglior prezzo i loro prodotti usati. Concetto questo, che noi, come azienda, ci sforziamo in ogni modo di trasferire ai nostri clienti da sempre, oggi più che mai, ma che, purtroppo, resta spesso non compreso fi no in fondo.

Come ti spieghi il fatto che oggi, dopo oltre dieci anni di atti-vità, ancora non è stato compreso fino in fondo che il valutatore non è una controparte ma il consulen-te del cliente venditore?

Fondamentalmente ritengo che sia dovuto ad un compren-sibile senso di diffi denza nei

confronti di qualcuno che po-trebbe approfi ttare di te e ‘fre-garti’. Siamo talmente abituati a ciò, che ad un certo punto, non facciamo più differenza, che si tratti di un consulente o di un venditore o un di un ‘valutatore’.

Scusami ma a questo punto è d’obbligo una domanda: so che sei stato insignito del titolo di miglior consulente del 2005, cos’è che ti porta al primo posto nella classi-fica annuale dei valutatori de ‘Il Rigattiere’?

La risposta è proprio nella storia che ti ho raccontato. I miei clienti mi conoscono da oltre dieci anni, si fi dano di me, nel tempo siamo diventati amici, ho molta esperienza ac-cumulata, il che non vuol dire che non commetta degli errori, ma, semplicemente, che questi non sono mai dovuti all’inten-zionalità di approfi ttare della fi ducia di qualcuno.

Pensi di vincere il titolo di miglior consulente anche per il 2006?

Io mi impegnerò, come sempre al massimo, per dare ai miei clienti un servizio eccel-lente. Quanto al titolo, ci sono ormai in azienda tanti altri giovani consulenti che hanno ricevuto molto addestramento

e sono stati educati per offri-re ai clienti professionalità e fi ducia. La ‘lotta’ per il titolo è sempre più dura, ma anche se quest’anno dovesse vincere un altro mio collega, io sono certo che nel cuore di tanti clienti io resterò sempre il migliore ed il loro preferito, e questo è quello che per me più conta ■

Vi presentoMr. FLUNKUn sistema originale per migliorare la qualità dei servizi offerti

Drin Drin...Il Rigattiere

rispondeNel marzo del 2005 è nato il nostro

servizio assistenza clienti.

Gentili clienti, fi nalmente mi presento a tutti voi che da un anno a questa parte chiamate, al ritmo di circa 400 al mese, per prenotare una valutazione gratuita a domicilio dei vostri mobili usati, richiedere informazioni sull’esito

di una vendita, sui nostri servizi, o semplicemente comunicarmi un Vostro dubbio, telefonando al nostro

numero 899.199.074.Sono la voce che sta dietro la cornetta e mi presento: il mio nome è Alessandra Greco e la mia avventura al

Rigattiere iniziò un anno fa, esattamente nel Marzo 2005. Il servizio Assistenza Clienti, è nato per migliorare

l’effi cienza dei nostri servizi. L’azienda è cresciuta e adesso, i punti vendita sono sei. Abbiamo oltre 60mila clienti ed è quindi nata l’esigenza di una centralizzazione del servizio,

in maniera tale da mandare a casa di chi lo richiede, il consulente del negozio più vicino alla casa del cliente,

spiegare nei dettagli in cosa consistono i nostri servizi, fi ssare una valutazione nel tempo più veloce possibile.

L’inizio è stato diffi cile e mi sono trovata spesso a risponde a domande del tipo: ‘Perché un numero a

pagamento?’La mia risposta è: ‘il nostro intervento è gratuito, quindi

il cliente che investe nel chiamarci a 0,50 centesimi (costo di un minuto di conversazione), è per noi una garanzia in

quanto siamo sicuri che la sua esigenza è reale. Quando il cliente chiama, deve solo lasciare i suoi

dati per programmare un appuntamento e ricevere informazioni sul funzionamento dei nostri servizi. Da quando il Servizio Clienti è nato, siamo entrati

nella case di circa 5mila famiglie portando gentilezza e competenza sulla risoluzione delle problematiche di

vendita del loro usato.Desidero ringraziarvi personalmente. Il mio è un lavoro

interessante, che svolgo con entusiasmo.Tanti dei clienti con cui ho parlato sono diventati amici

e mi sono venuti a trovare, e sono contenti del mio, e del nostro lavoro. Questa per me è la soddisfazione più grande

che potessi ottenere a ‘Il Rigattiere’. Il nostro gruppo rincorre un sogno che è quello di

distinguersi per professionalità, cuore e gentilezza.Grazie a tutti per averci scelto.

■ALESSANDRA GRECO

La bacheca degli amici artigiani

Intervista al valutatore dell’anno 2005

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a cura di VIRGINIA DI PIETROAzizLa mia ‘avventura lavorati-va’ a ‘Il Rigattiere’ ha inizio circa dieci anni fa. All’ora erano presenti a Catania solamente due punti vendita, quello di via Torino e quello di San Giovanni Galermo, all’interno del quale io iniziai la mia collaborazione come semplice magazziniere.

Dopo un periodo di addestra-mento ti venne affidato il ruolo di valutatore; in cosa consiste questo ruolo?

Consiste nel recarmi a casa dei clienti a stabilire la vendi-bilità e i prezzi dei loro mobili usati.

Come accolgono i clienti que-sta figura di valutatore?

Confesso che, per i primi mesi, fu parecchio complica-to svolgere al meglio questo ruolo, a causa di svariati mo-tivi legati principalmente alla diffi denza da parte dei clienti che andavo a visitare, sia nei confronti della mia nazionali-tà, che nei confronti del ruolo in se.

Potresti spiegare a cosa ti rife-risci quando parli di diffidenza?

Mi riferisco alla diffi denza relativa alla mia nazionalità ma-

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8 IL RIGATTIERE Usato senza frontiere 9News anno 2006

Talvolta nella vita si và avanti a tentoni. Cerchiamo un flebile spiraglio di luce e poi ci ritro-viamo a brancolare nel buio. Questo è quello che succede la maggior parte delle volte in cui si spediscono dei curri-culum ad enti e aziende.

Io stesso, per non sfuggi-re all’arcana regola, ricordo d’aver mandato decine e deci-ne di curricula, scritti con con-vinzione ma affrancati con un labile filo di speranza, ripagata poi da altrettanta delusione.

Che fosse la volta buona!In realtà la mia speranza era

riposta, di volta in volta, oltre che nell’averne un riscontro positivo, anche nel fatto che quella fosse finalmente l’azien-da giusta e che quel lavoro facesse di me una persona finalmente realizzata.

Ebbene, non dimenticherò mai quel curriculum che spedii a fine marzo 2004. Sentivo, du-rante quella fervida attesa, che quell’azienda aveva qualcosa in serbo per me.

Venne il seguente 12 aprile e mi recapitarono l’invito a soste-nere dei test di selezione. Se-guì un invito ad un colloquio.

Dopo quindici giorni di prova entrai nello staff di Ct1, ovvero il primo punto vendita, la bandiera, per così dire, de ‘Il Rigattiere’.

I primi mesi, così come amo-revolmente oggi mi definisce Felice, il titolare della suddetta azienda, ero assolutamente un “porcospino”.

Ero la massima espressione della diffidenza e dell’introver-sione, e badavo solo a esegui-re il mio lavoro e percepire la paghetta mensile.

Col passare dei mesi mi accorsi che questa non era l’azienda, ma la mia azienda. Stava diventando il luogo in cui realizzavo, oltre che una fantastica crescita professio-nale, una energica e vistosa crescita personale. Lui, Felice, dice sempre che ogni cosa nella nostra vita è determinata da noi, successi ed insuccessi. E di questo gliene rendo deci-samente atto.

Voglio cogliere l’occasione

per dire però, che se non fosse stato per te Dr. Felice Di Pietro e per la tua preziosa Virginia, fi-glia già esperta e abile condot-tiera, che avete voluto credere fermamente sulle potenzialità di quel ‘porcospino’, oggi non sarei, oltre che il direttore ope-rativo, un uomo assolutamente fiero di essere se stesso, ricco nello spirito e certo del suo va-lore umano.

Ecco la colonna sonora che ci ha accompagnato nell’ultimo anno in giro per la Sicilia…

Vi presento una delle nostre novità dell’anno 2006: ‘Il Rigattiere in fi era’ una sorta di show room in viaggio che diventa sempre più una vera e propria istituzione. In armonia con un fantastico paesaggio naturale, i nostri stand sono arricchiti da scenografi e uniche che ci distinguono in modo raffi nato ed elegante, grazie a mobili di antiquariato, modernariato, argenti e curiosità di ogni genere, salotti stile Luigi XVI, porcellane che ci riportano l’atmosfera della fastosa Francia del RE Sole.

A completare il quadro, contribuiscono i nostri collaboratori abbigliati con

costumi d’epoca.Siamo stati presenti in alcune delle più accreditate

manifestazioni fi eristiche della Sicilia: Nasso Antica, (Giardini Naxos) La Truvatura (Caltagirone), Pace (lungomare di Messina), Milazzo Antiquaria (Milazzo) Puntese Antiquaria (San Giovanni La Punta).

■ SALVUCCIO GIUFFRIDA

‘Oggi, a distanza di soli due anni, sono fieramente divenuto il Direttore Operativo del Rigat-

tiere. Svolgo le mie mansioni nel pìù assoluto amore per questo

lavoro e per i miei colleghi.

Spinti dai crescenti bisogni indotti dalla pubblicità, per ciascuno di noi ‘consumatori’ fare shopping è diventata routin. Ma che fi ne fa, ad esempio, il nostro ‘lampadario in vetro di murano’ nel momento in cui abbiamo deciso di passare dallo stile classico a quello etnico? La maggior parte di noi, proprio per un innato senso di economia, si rifi uta di buttare un lampadario in perfette condizioni. Regalarlo a qualcuno potrebbe essere una soluzione, ma a chi? Non certo agli amici! Qualcuno si potrebbe offendere.

La soluzione più immediata diventa: ‘intanto lo mettiamo su uno scaffale nel garage, poi si vedrà. Potrebbe tornare utile!’.

Così nel corso degli anni, continuiamo ad accantonare oggetti che, per i più svariati motivi, smettiamo di utilizzare, ma che non riteniamo ‘meritevoli’ di fi nire in discarica.

Quel garage, allora, diventerà così pieno di cose inutili che, l’autovettura, da legittima inquilina, verrà sfrattata e costretta a sostare sulla strada a rischio di furto e danneggiamenti.

Saremo giunti al punto in cui ci toccherà pagare qualcuno per sgombrare il garage e gettare via tutta quella ‘roba’ inutile.

Forti di questa esperienza ci abitueremo a gettare via subito le cose che smettiamo di usare per evitare che, accumulandosi, possano costituire un problema. Nasce dunque una diffi coltà ulteriore.

Le frequenti campagne di sensibilizzazione alla raccolta differenziata dei rifi uti solidi urbani, ci hanno abituati a separare la plastica dal vetro e le lattine dalla carta. In quale cassonetto mettere il servizio di posate di pessimo gusto regalatomi dalla zia di

mio marito o il vaso di ceramica di Bassano o il lampadario di murano o il comodino liberty tarlato? Scopriremo così che, questi ‘esuberi’ non sono facili da ‘scaricare’. Infatti, sia i riciclatori che la discarica comunale, non li possono accogliere.

Ad oggi, l’unica azienda veramente organizzata per dare una risposta effi ciente a questi problemi è ‘Il Rigattiere’.

Il modo migliore per smaltire questi oggetti infatti, non è quello di gettarli via, o di depositarli a binario morto in camerini e garages, ma di riciclarli rivendendoli come usato a qualcuno che desideri acquistarli risparmiando.

È l’idea vincente con la quale ‘Il Rigattiere’ è apparso sul mercato dall’ormai lontano 1995. Da allora i nostri punti vendita hanno ‘salvato’ dalle discariche centinaia di miglia di articoli, consentito ai loro proprietari di ricavare denaro dalla loro vendita, procurato affari d’oro alle decine di migliaia di famiglie che hanno acquistato nei nostri punti vendita.

Contribuite anche voi a dare vita a questo straordinario e civile mercato ecologico, portando in vendita, presso i nostri negozzi, tutti quegli oggetti che pur essendo di troppo per voi, possono ancora essere utilissimi per qualcun altro.

E anche se, come vi auguro, siete talmente ricchi da essere totalmente disinteressati al ricavato in denaro, ricordatevi che non tutti sono così fortunati come voi e che potreste devolvere in benefi cenza il ricavato proveniente dalla vendita del vostro usato.

■FELICE DI PIETRO

Surplus!Che fare?Come disfarsi utilmente di ciò che non serve

‘Quel garage, allora, diventerà così pieno di cose inutili che, l’autovettura, da legittima inquilina, verrà sfrattata e costretta a sostare sulla strada a rischio di furto e danneggiamenti.

Il sogno che diventa realtàLavorare a ‘Il Rigattiere’ è fonte di grande realizzazione professionale e personale.

Grazie di cuore! Ad entram-bi, grazie! A quanti vogliano ancora credere nella fortuna, direi: FATELO!

Ma quando avrete voglia di determinare il vostro suc-cesso, cominciate a farlo cre-dendo soprattutto nel vostro potenziale umano, e magari recapitando un bel curriculum al Rigattiere!

■MASSIMILIANO SIANI

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10 IL RIGATTIERE Usato senza frontiere 11News anno 2006

Con la stessa filosofia e la stessa attenzione verso le esigenze della collettività che hanno portato undici anni fa alla nascita de ‘Il Rigattiere’, abbiamo raccolto un’altra opportunità imprenditoriale, investendo nella creazione di una nuova tipologia di locale pubblico a cui abbiamo dato il nome di ISIzone.

Anche questa iniziativa, come fù per ‘Il Rigattiere’, ci vede pionieri in Italia nella proposizione di un servizio indirizzato stavolta al divertimento delle persone, e sviluppato attorno ad un concetto di ristorazione inedito e per il quale abbiamo coniato il termine meeting food, ovvero cibo come occasione per stare insieme.

Il concetto, di fatto, è semplice: quando si esce la sera e si va al ristorante, non si desidera soltanto soddisfare l’esigenza di mangiare – altrimenti si potrebbe cenare più comodamente a casa propria e con costi molto più contenuti – ma ciascuno vuole divertirsi e stare bene insieme ad altri. Nessuno infatti ha mai esclamato: «Mi sono divertito!» rimanendo da solo, fosse stato pure in Paradiso!

ISIzone è un locale di intrattenimento dove, il focus della gestione, non risiede soltanto nella buona ristorazione bensì nel clima disteso, amichevole e giocoso in cui gli ospiti, socializzando, possono trascorrere piacevoli serate in compagnia.

Mangiare, bere, ballare, ascoltare musica, sono solo alcuni degli ingredienti che utilizziamo per raggiungere un obiettivo ben più grande, quello di consentire l’incontro piacevole tra persone che desiderino divertirsi insieme. L’esigenza di inventare ISIzone risulta evidente se si osserva la società

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Caro lettore,sono un gestore dell’Azienda alla quale ho aderito un paio di anni fa’ per gli ideali, l’affi dabilità e la professionalità del personale pre-posto in ogni settore.

In questo momento mi trovo a gestire il punto vendita di Messina, aperto da pochi mesi e ancora oggi non molto frequentato.

Sento l’esigenza di scrivere questo articolo non perchè mi è stato chiesto, ma perchè sento il dovere di informarti delle grandi possibi-lità che hai venendoci a visitare.

Siamo sul territorio Messinese da giugno scorso e abbiamo messo a tua disposizione un grande magazzino, lo abbiamo arricchito con usato selezionato e con prezzi da vero affare. Troverai un’am-pia scelta di articoli selezionati ad uno ad uno, troverai le cucine componibili complete, le camere da letto, le camere da pranzo, l’an-tiquariato, i componenti d’arredo, i quadri e innumerevoli oggetti che la gente come te, caro lettore, ci porta giornalmente.

Potrai arredare la tua casa oppure potrai svuotarla affi dando a

Gli ultimi saranno i primi

Ore 7:15Colazione frugale, tra un quarto d’ora dovrebbero essere qua. Il signor D’Agostino mi ha assicurato che sarebbero stati puntuali. Vedremo!Ore 7:30Dlin dlon! È il citofono, dovrebbero essere loro.Perfetto, il primo accordo l’hanno rispettato. Mi affaccio dalla finestra, vedo un bel camion nuovo con la scritta ‘Il Rigattiere’.Ore 8:00Due ragazzi hanno finito di montare l’autoscala, mentre altri due stanno finendo di smontare la camera da letto.Però! Sembrava più difficile. Certo, per loro che ormai da anni smontano giornalmente decine di stanze diverse, ormai è normale amministrazione. Io sinceramente non avrei saputo da dove cominciare.È da una settimana che sono impegnato

nell’imballaggio degli oggetti e, a vederli all’opera, avrei preferito che se ne fossero occupati loro. Bene, sarà per la prossima volta!Intanto l’autoscala ha iniziato a scendere le scatole. Certo portarle giù per le scale dal quarto piano sarebbe stata un’impresa.Ore 12:30Wow! L’appartamento è vuoto. In meno di cinque ore sono stati smontati e scesi una cucina lineare di 3,50 metri, una camera da letto, una cameretta e un soggiorno, più un centinaio di scatole. Il tutto in un clima leggero, ma altamente professionale. I ragazzi sono davvero simpatici ed io inizio a sentirmi sicuro che la giornata non sarà poi così pesante.Ore 14:00Eccoci a destinazione! Terzo piano senza ascensore. Fortuna che c’è l’autoscala e i ragazzi stanno già iniziando a montarla.Ore 14:30Ci risiamo! Iniziano ad arrivare i primi pezzi. Come stamani, c’è chi si occupa di far salire la merce, e due tecnici che iniziano a montare.A vederli lavorare mi sta venendo voglia di fare il traslocatore.Ore 15:30Fantastico! La camera da letto è già pronta. Gli operai mi hanno anche sistemato le guide del cassetto che, era una vita che facevamo le lotte. Adesso si stanno occupando della cucina che è il mobilio che mi impensieriva di più, a causa delle modifiche che si devono apportare.Ma a questo punto, non credo che ci saranno problemi. Ho capito che sanno proprio il fatto loro.Ore 18:00Detto fatto, et voilà, ecco la cucina in tutto il suo splendore! Finalmente rivedo le ante dei pensili allineate. Devo dire che sono professionisti dell’usato a 360 gradi. È come se stessero consegnando dei mobili nuovi, ma con una cura, se si può dire, ancora migliore, perché sono anche spariti tanti piccoli difetti che si sono prodotti in questi dieci anni passati nella vecchia abitazione.Ore 20:00Il trasloco è servito! Gli amici de ‘Il Rigattiere’ hanno terminato e, devo dire, che hanno fatto più di ciò che mi aspettavo. Ho la mia casa nuovamente montata e, in qualche maniera, hanno ridato una nuova vita ai miei mobili. Fra l’altro, ho risolto pure il problema del divano che mia moglie ha voluto cambiare, portandolo in negozio dove verrà venduto.Lo posso proprio dire: SONO UN CLIENTE SODDISFATTO.

Il Trasloco

odierna, composta per il 30% da single, ovvero da individui adulti che, a ragione dei mutati costumi sociali, decidono o si ritrovano a vivere da soli. Ciò non vuol dire che i single amino la solitudine anzi, la condizione di single è quella che rende più aperti e disponibili a nuove conoscenze.

A ISIzone gli ospiti vengono accolti all’ingresso, accompagnati in sala, presentati ad altri ospiti, invitati a sedere allo stesso tavolo con altri commensali, così che la cena diventi una occasione di incontri nuovi e di piacevoli conversazioni.

La cena conviviale è qui proposta con la stessa filosofia con cui ciascuno organizzerebbe una cena a casa propria per intrattenere piacevolmente i propri amici: si allestisce un ricco buffet, ci si occupa d’intrattenere gli ospiti presentandoli gli uni agli altri e di ‘rompere il ghiaccio’ affinché ciascuno passi la serata piacevolmente.

A ISIzone uno staff di ‘camerieri-animatori’ facilita in modo soft il divertimento degli ospiti affinchè ciascuno possa vivere un clima di rispetto reciproco e di bon ton.

L’intrattenimento musicale spazia dal classico piano bar eseguito dal vivo sul pianoforte a coda, al dancing con musiche revival anni 60/70/80, al Jazz, al Tango argentino.

Dall’usato alla ristorazione. Siamo orgogliosi di presentarvi la nostra nuova attività.

noi il tuo usato per ridargli un valore economico e rivenderlo a chi ne necessita.

Sarai assistito da persone competenti nel settore che, amano dare il giusto consiglio agli acquirenti e non si fermano al fatto puramente commerciale, ma vanno oltre instaurando un rapporto umano e di reale interesse nelle necessità del cliente.

Mi aspetto da te solo un po’ di curiosità. Vieni a farci visita per poter condividere questo mondo e questo clima, e per dimostrarti quanto detto.

■ LO TURCO GIANLUCA

Tic tac tic tac tic tac, Drinnn...

Driin. Ore 7:00, suona

la sveglia. Oggi ho

appuntamento con ‘I ragazzi

del Rigattiere’ per il trasloco

di casa mia. Fra tutti i preventivi

che ho fatto, ho scelto il più

conveniente.

IL RACCONTO DI UNA GIORNATA DI TRASLOCO CON IL TEAM TRASPORTI DE ‘IL RIGATTIERE’

Poichè nessuna descrizione può sostituirsi all’esperienza diretta, vi invito a trascorrere

una serata all’ISIzone per sperimentare personalmente il meeting food.

ISIzone si trova a Villa Grifoni in via Fisichelli 63a San Giovanni La Punta (strada per Trecastagni).

Prenotate allo 095 7412063

www.internationalsinglezone.com

Il nuovo punto vendita di Messina

Page 7: Penso positivo NEWS/rigattiere def.pdf · Se ripenso oggi alla disav-ventura vissuta, scopro che il mio punto di vista nel tempo è assolutamente mutato: ciò che allora mi sembrò

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