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Piano annuale per l'inclusione a.s. 2017- · PDF filepersonalizzazione degli interventi per...

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Istituto Comprensivo di Verbania Trobaso Piano annuale per l'inclusione a.s. 2017-2018 VIA REPUBBLICA, 6 - 28923 VERBANIA Tel. 0323/571282 Fax 0323/552023 C.F. 93034770037 E-mail: [email protected]: [email protected] www.icverbaniatrobaso.org
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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della RicercaIstituto Comprensivo di Verbania Trobaso

Piano annuale perl'inclusione

a.s. 2017-2018

VIA REPUBBLICA, 6 - 28923 VERBANIATel. 0323/571282 Fax 0323/552023 C.F. 93034770037

E-mail: [email protected]: [email protected]

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Indice del documento

1.RILEVAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI PRESENTI

NELL’ISTITUTO..................................................................................................................................3

2.AZIONI PER GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI......................4

2.1.ALUNNI CON DISABILITÀ..............................................................................................5

2.2.ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI................................................9

2.3.ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI SENZA

CERTIFICAZIONE......................................................................................................................11

3. FUNZIONI STRUMENTALI E REFERENTI.....................................................................15

4.GRUPPI DI LAVORO..................................................................................................................17

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1. RILEVAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI PRESENTI NELL’ISTITUTO

A. RILEVAZIONE DEGLI ALUNNI CON BES PRESENTI:N° alunni

I P S IC

1. DISABILITÀ CERTIFICATE (LEGGE 104/92 ART. 3, COMMI 1 E 3) 6 6 10 22

Di cui gravi e/o di difficile gestione per la scuola 6 4 1 11

Disabilità visive

Di cui gravi e/o di difficile gestione per la scuola

Disabilità uditive

Di cui gravi e/o di difficile gestione per la scuola

Disabilità psicofisiche 6 6 10 22

Di cui gravi e/o di difficile gestione per la scuola 6 4 1 11

2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI 31 92 123

Di cui gravi e/o di difficile gestione per la scuola 10 16 26

Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) 23 80 103

Di cui gravi e/o di difficile gestione per la scuola 4 15 19

Deficit dell’attenzione e iperattività/Disturbi Oppositivi Provocatori(F90.0, F90.1, F90.8, F90.9)

5 1 6

Di cui gravi e/o di difficile gestione per la scuola 5 5

Disturbi del linguaggio e funzione motoria (F80.0, F80.1, F80.2, F80.3, F80.8, F80.9, F82.0)

1 1

Di cui gravi e/o di difficile gestione per la scuola 1 1

Borderline cognitivo - FIL (R41.8) 1 10 11

Di cui gravi e/o di difficile gestione per la scuola 1 1

Altro 1 1 2

3. SVANTAGGIO 28 8 5 41

Di cui gravi e/o di difficile gestione per la scuola 10 2 2 14

4. ALTRE SITUAZIONI DI BES (anche temporanee)

Alunni ospedalizzati e/o con istruzione domiciliare

Alunni plus dotati a rischio di drop-out

Altro

Totale 186

% su popolazione scolastica 17%

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2. AZIONI PER GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

La sfida dell'inclusione chiama tutti i protagonisti della vita scolastica (docenti,alunni, personale ausiliario, genitori, personale dei servizi socio-sanitari) adattivarsi in maniera sinergica in vista di una reale inclusione di tutti.

Finalità del Progetto InclusioneMigliorare le azioni nel campo della prevenzione del disagio e dellapersonalizzazione degli interventi per una didattica più inclusiva per tutti.

Destinatari del progettoIl progetto inclusione si rivolgerà in particolar modo ai seguenti soggetti:

1. ALUNNI CON DISABILITÀ

2. ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

3. ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI SENZA CERTIFICAZIONE

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2.1. ALUNNI CON DISABILITÀ

La scuola garantisce ad ogni individuo spazi di socializzazione e occasioni persviluppare le proprie potenzialità, in termini di apprendimenti, ma anche diautonomia, comunicazione e relazione. La scuola si impegna affinché l'incontro con compagni con disabilità divenga unimportante momento di crescita personale ed umana per tutti gli alunni, chiamatia percorrere insieme un itinerario di accettazione e valorizzazione della diversità. La realtà dell'Istituto Comprensivo offre la possibilità di facilitare la condivisionedelle informazioni relative agli alunni con disabilità, nell'ottica di garantire unsereno passaggio dello studente tra un ordine di scuola e l'altro.

Gruppi di lavoro

Gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI e GLI di coordinamento)

Gruppo di Lavoro per l'Handicap Operativo (GLHO)

Gruppo degli insegnanti di sostegno

Risorse professionali

Docenti di classe

Docenti di sostegno: sette presso la Scuola dell'Infanzia, dieci presso laScuola Primaria, sei presso la Scuola Secondaria di Primo Grado

Collaboratori scolastici

Operatori del Consorzio dei Servizi Sociali (due presso la Scuoladell’Infanzia, uno presso la Scuola Primaria)

Funzione strumentale Area Inclusione

Referente Disabilità Scuola Secondaria di Primo grado

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Documenti d'integrazionePer garantire agli alunni con disabilità un percorso adeguato e rispettoso delleloro potenzialità, il team docente/consiglio di classe predispone un PianoEducativo Individualizzato (PEI), il Profilo Dinamico Funzionale e il ProfiloDescrittivo di Funzionamento (per gli alunni con D.F. in ICF). I docenti redigonoi documenti tenendo conto anche delle indicazioni dei genitori e dei diversioperatori (referenti del caso, terapisti...) che intervengono sull'alunno. Il PEI viene approvato all'inizio dell'anno e valutato al termine dell'annoscolastico dal Gruppo di Lavoro per l’Handicap Operativo del singolo alunno. IlPDF viene steso nell'anno in cui viene redatta la certificazione e aggiornato nelleclassi di passaggio (alla fine della scuola dell'infanzia/della primaria/dellasecondaria), o in qualsiasi momento, qualora vi siano delle modifiche significativenel percorso scolastico e personale dell'alunno.Al passaggio ad un altro ordine di scuola o in caso di trasferimento, la famigliafirma il consenso al trasferimento dei documenti d'integrazione e deidocumenti diagnostici del proprio figlio.

La valutazioneL’analisi della situazione iniziale, le valutazioni in itinere e la valutazione finaledegli alunni vengono annotate nel registro dei docenti di classe e nel registrodei docenti di sostegno.In alcuni casi (per esempio in caso di grave disabilità), i docenti possono allegarealla scheda di valutazione di fine quadrimestre un documento che delinea piùchiaramente il livello di raggiungimento dei singoli obiettivi del PEI. La valutazione in decimi va rapportata al PEI, che costituisce il punto diriferimento per le attività educative a favore dell’alunno con disabilità. Lavalutazione in questione dovrà essere sempre considerata come valutazione deiprocessi e non solo come valutazione della performance.

Frequenza scolasticaPer gli alunni che necessitano di frequentare delle terapie in orario scolastico oper gli alunni che per valide ragioni non possono frequentare tutto l'orarioscolastico, è possibile stabilire un orario di frequenza ridotto. Tale orario deveessere condiviso tra la famiglia e la scuola, approvato dal Dirigente scolastico eindicato nel PEI.Per gli alunni che si assentano regolarmente durante la settimana per seguire delleterapie, deve essere compilato da parte dei genitori, il modello per la richiesta dientrata posticipata/uscita anticipata.

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Progetti a.s. 2017-2018

Progetto “Giornata della disabilità”Scuola dell'Infanzia e Scuola PrimariaREFERENTE DEL PROGETTO Colombo Silvia FINALITÀ/MOTIVAZIONIRiflettere insieme sull’importanza di comprendere e accogliere le diversità di ognuno, purriconoscendo quanto questo a volte sia un percorso faticoso.

RISULTATI ATTESI/OBIETTIVI Acquisire consapevolezza dell'unicità’ di ognuno.

DESTINATARIAlunni e docentiAZIONIAttività diversificate a seconda dell’età e delle caratteristiche della classe.Lettura di storie e racconti.Attività grafiche.Interviste a coppie e riflessioni e condivisione di idee con tutto il gruppo classe.VERIFICA E VALUTAZIONECondivisione dei materiali all’interno dei plessi.

Progetto “Idee in circolo”Scuola dell'Infanzia e Scuola PrimariaREFERENTE DEL PROGETTO Colombo Silvia FINALITÀ/MOTIVAZIONIFavorire lo sviluppo di buone prassi relativa al tema inclusione

2.2. RISULTATI ATTESI/OBIETTIVI

Condivisione di idee, proposte, materiali e strumenti tra docenti di sostegno

Condivisione di materiali tra i docenti tramite il sito dell'IstitutoDESTINATARIDocenti di sostegnoAZIONII docenti di sostegno si incontreranno una volta al mese, il lunedì nelle ore diprogrammazione o nelle ore di dipartimento, per discutere di tematiche relativeall'inclusione, condividere idee, proposte, materiali e strumenti.VERIFICA E VALUTAZIONEPubblicazione di materiali sul sito dell'istituto.A giugno i docenti di sostegno esprimeranno una valutazione sull'utilità del percorso dicondivisione.

Progetto “ISAA_Integrazione scolastica degli allievi con autismo o disturbipervasivi dello sviluppo”Scuola dell'Infanzia, Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo GradoREFERENTE DEL PROGETTO

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Ardoino RobertaFINALITÀ/MOTIVAZIONICreare una rete tra scuola-famiglia-educatori e condividere il progetto educativo deibambini e dei ragazzi.Favorire l’integrazione sociale e scolastica del bambino.RISULTATI ATTESI/OBIETTIVI

Migliorare la qualità di vita sociale dei bambini coinvolti DESTINATARIAlunni con diagnosi di Disturbi dello spettro autisticoAZIONIIntervento settimanale a scuola di un educatore specializzato (1 ora per 25 settimane).VERIFICA E VALUTAZIONELa verifica del progetto verrà effettuata all’interno dei singoli GLHO.

Progetto “Dove le parole finiscono, inizia la musica” Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo GradoREFERENTE DEL PROGETTO Colombo Gabriella, Pisano AndreaFINALITÀ/MOTIVAZIONI

RISULTATI ATTESI/OBIETTIVI Migliorare l’autostima

Favorire la percezione del sé

Facilitare e incrementare la relazioni con i pari e con gli adulti

Conoscere e familiarizzare con il nuovo ambiente scolastico (scuola secondaria)

Sperimentare diversi modi, anche non verbali, per comunicare

Aumentare la capacità di attenzione

Sviluppare la capacità di tolleranza alla frustrazione

Utilizzare in modo personale il corpo e il movimento per esprimersi, comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti

Promuovere l’educazione all’altruismo, al rispetto, al dialogo, alla comprensione, alla solidarietà, alla cooperazione, all’amicizia

Sviluppare la consapevolezza della diversità come “valore” da vivere e da condividere

Promuovere la formazione della persona nel rispetto della propria individualità

Promuovere lo sviluppo di abilità sociali che consentano l’interazione con l’altro

Promuovere l’inclusione sociale e scolastica di tutti gli alunni

Migliorare la motivazione all’apprendimento

Migliorare la qualità di vita sociale dei bambini coinvolti

DESTINATARI

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Alunno con disabilità classe quinta primaria Trobaso, AZIONIPer il raggiungimento degli obiettivi individuati, verranno proposte una serie di sedute dimusicoterapia che prevedono il coinvolgimento dell’alunno e di alcuni compagni: due o tredella sua classe di appartenenza e altrettanti della scuola secondaria. VERIFICA E VALUTAZIONEParticolare attenzione sarà riservata all’osservazione sistematica, in un’ottica dicollaborazione tra tutti i docenti coinvolti nel progetto, per la realizzazione di unprocesso di osservazione anch’esso inclusivo.La proposta e che siano concordate le variabili da osservare che permettono di rilevaresoprattutto l’interazione tra la condizione individuale dell’allievo e il proprio contesto divita.• Apprendimento e applicazione delle conoscenze• Compiti e richieste generali• Comunicazione• Mobilità• Interazioni e relazioni personali• Fattori ambientaliCosì si potrà conoscere, rilevare e registrare, in modo collegiale e corresponsabile, ilprofilo di funzionamento dell’allievo con bisogni educativi speciali e individuare qualifattori ambientali fungono da facilitatori e quali da barriera al funzionamento stesso.

Progetto “In acqua!”Scuola Secondaria di primo gradoREFERENTE DEL PROGETTO Beatrice BianchiFINALITÀ/MOTIVAZIONIL’attività di nuoto per le sue stesse caratteristiche di movimento nell’elemento acqua produce importanti benefici:

sull’organismo, stimolando positivamente gli apparati cardio-circolatorio, respiratorio, locomotore;

sul bagaglio psicomotorio, consolidando, ampliando e rielaborando gli schemi motori di base;

sull’umore, essendo impostata come attività giocosa, divertente, producendo inoltre una sensazione di rilassamento e di benessere che riduce l’ansietà (produzione di endorfine);

sul senso di indipendenza, migliorando l’autonomia personale;

sulle capacità attentive e volitive, sollecitandole nell’attività motoria;

sulle capacità relazionali, sviluppando e consolidando comportamenti relazionali coerenti e positivi;

sull’autostima, verificando praticamente i propri progressi;

sul benessere generale, sollecitando l’ interesse verso le attività sportive in modo che il movimento, lo sport praticato diventino uno stile di vita.

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RISULTATI ATTESI/OBIETTIVI

Il raggiungimento delle autonomie di base (cambiarsi, lavarsi, l’uso dei mezzi pubblici, l’autonomia di spostamento a piedi in città, ecc.)

Il miglioramento dell’autostima e dei rapporti relazionali.DESTINATARIIl progetto è destinato a tutti gli alunni disabili della S.M.S. RanzoniAZIONILezioni in piccolo gruppo o individuali con la presenza dei docenti di Educazione Fisica edei docenti di sostegno con titolo in Scienze Motorie.VERIFICA E VALUTAZIONELe verifiche saranno articolate fra quelle in itinere e quella sommativa al termine dellelezioni l’ultima settimana di giugno, confrontando il livello finale rispetto a quello dipartenza, evidenziando i miglioramenti e i punti di criticità.

Progetto “In acqua…divento grande!”Scuola PrimariaREFERENTE DEL PROGETTOPisano AndreaFINALITÀ/MOTIVAZIONIQuesto progetto vuole perseguire gli obiettivi didattici e trasversali indicati nel PianoEducativo Individualizzato dell’alunno certificato della classe quinta A della ScuolaPrimaria di Trobaso.Il progetto prevede la partecipazione dell’alunno ad un percorso di acquaticità gestitodirettamente dall’insegnante di sostegno di riferimento Andrea Pisano, dotato di brevettodi Istruttore di nuoto e con pregressa esperienza di insegnamento.L’alunno e l’insegnante raggiungeranno le Piscine Comunali di Verbania utilizzando lalinea urbana di VCO Trasporti. Il rientro a scuola avverrà utilizzando l’appoggio deifamigliari dell’alunno che con mezzi propri accompagneranno alunno e insegnante pressoil plesso scolastico.

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RISULTATI ATTESI/OBIETTIVIObiettivi didattici:

Sviluppo di una buona acquaticità e sviluppo del coordinamento motorio dell’alun-no: immergersi in acqua, mettere il volto in acqua con occhi aperti, lasciarsi affon-dare, tuffarsi da diverse altezze, spostarsi in autonomia, galleggiamento posizioniprono e supino, propulsione con le gambe, primi movimenti coordinati degli artisuperiori.

Maggior sviluppo della motricità globale e di un rilassamento neuromuscolare.

Obiettivi trasversali:

Sviluppare l’autonomia nel cambiarsi per entrare in piscina, ritirare i propri abitinello zaino e nell’armadietto.

Mantenere l’attenzione durante la lezione di nuoto e portare a compimento alcunisemplici esercizi.

Sviluppare autonomie negli spostamenti da un luogo ad un altro: rispettare il codi-ce della strada negli spostamenti a piedi, imparare a prendere l’autobus rispettandole regole per la sicurezza.

Interiorizzare e rispettare regole sociali in base ai diversi contesti (scuola, piscina,spostamenti)

DESTINATARIAlunno con disabilità frequentante la classe quinta della Scuola Primaria di Trobaso.AZIONIProposta di diverse attività ludiche per immergersi in acqua, mettere il volto in acqua conocchi aperti, lasciarsi affondare, tuffarsi da diverse altezze, spostarsi in autonomia,galleggiamento posizioni prono e supino, propulsione con le gambe, primi movimenticoordinati degli arti superiori.VERIFICA E VALUTAZIONELe attività e i progressi saranno monitorati e valutati costantemente attraversol’osservazione del processo di apprendimento dell’alunno in ogni momento del progetto(spostamenti, attività in acqua, momento del cambio, momenti di rielaborazione del lavorosvolto). Verranno utilizzati i seguenti indicatori per la valutazione: autonomiaspostamenti, autonomia cambio, durata attenzione nelle attività, sviluppo obiettivididattici (sopra citati), rielaborazione delle esperienze vissute.

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2.3. ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

Disturbi Specifici dell'Apprendimento DSA, Deficit diautomatizzazione, ADHD, Iperattività senza disturbo dell'attenzione,

Disturbo dell'attenzione senza iperattività, Borderline cognitivo

La scuola si attiva per identificare precocemente le possibili difficoltà diapprendimento e i segnali di rischio. I docenti comunicano alla famiglia le difficoltà rilevate e concordanostrategie di intervento.Se, dopo l’intervento di potenziamento effettuato permangono significativedifficoltà, i docenti invitano i genitori a rivolgersi agli specialisti per gliapprofondimenti. La famiglia consegna il documento di certificazione diagnostica (rilasciatoo vidimato dall’ASL) in segreteria e la scuola individua le forme didattichee le modalità di valutazione più adeguate affinché gli alunni con disturbievolutivo specifici possano raggiungere il successo formativo.

Gruppi di lavoro

Gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI e Gli di coordinamento)

Consigli di intersezione/interclasse/consigli di classe

Dipartimenti

Risorse professionali

Docenti di classe

Funzione strumentale Area Inclusione

Referente BES Secondaria di Primo grado

Documentazione percorsi didatticiNella Scuola Primaria e nella Scuola secondaria, il team docenti/consigliodi classe procede alla documentazione dei Piani Didattici Individualizzati ePersonalizzati (PDP) .

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I docenti predispongono incontri con la famiglia con cadenza variabile aseconda delle opportunità e delle singole situazioni in esame, affinchél'operato dei docenti risulti conosciuto, condiviso e, ove necessario,coordinato con l'azione educativa della famiglia stessa.Al passaggio ad un altro ordine di scuola o in caso di trasferimento, lafamiglia firma il consenso al trasferimento della certificazione diagnosticae della documentazione dei percorsi didattici personalizzati del propriofiglio.

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2.4. ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI SENZA CERTIFICAZIONE

Svantaggio socioeconomico o culturale, Svantaggio linguistico,Difficoltà familiari, Problemi di salute e/o psicologici, Problemi di

integrazione

La scuola si attiva per identificare e sostenere gli alunni che, anche inassenza di una specifica certificazione, necessitano di un percorsodidattico ed educativo personalizzato.

Gruppi di lavoro

Gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI e GLI di coordinamento)

Consigli di intersezione/interclasse/consigli di classe

Dipartimenti

Risorse professionali

Docenti di classe

Funzione strumentale Area Inclusione

Referente BES Secondaria di Primo grado

Consulente esterno per il sostegno psicologico

Referente Intercultura

Referente Disagio

Documentazione percorsi didatticiNella Scuola Primaria e nella Scuola secondaria, il team docenti/consigliodi classe procede alla documentazione dei Piani Didattici Individualizzati ePersonalizzati (PDP), indicandone il periodo di attuazione; il team docenti,per il periodo concordato, attua strategie educativo-didattiche dipotenziamento e di aiuto compensativo, adotta misure dispensative, attuamodalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti.

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I docenti predispongono incontri con la famiglia con cadenza variabile aseconda delle opportunità e delle singole situazioni in esame, affinchél'operato dei docenti risulti conosciuto, condiviso e, ove necessario,coordinato con l'azione educativa della famiglia stessa.Al passaggio ad un altro ordine di scuola o in caso di trasferimento, lafamiglia firma il consenso al trasferimento della documentazione deipercorsi didattici personalizzati del proprio figlio.

Accoglienza degli alunni non italofoniLe famiglie vengono accolte al momento della nuova iscrizione dalpersonale della segreteria che raccoglie i documenti amministrativo-burocratici e le prime informazioni sul nuovo arrivato. Il DirigenteScolastico e il referente intercultura, dopo un eventuale incontro con lafamiglia e con l'alunno, in base alla legge (Art. 45 del DPR 31/8/1999 n.394) stabiliscono classe e sezione d'inserimento. Gli insegnanti di classeaccolgono l'alunno, ove se ne rilevasse la necessità anche con la presenza diun mediatore culturale, e predispongono un eventuale PDP.

Progetti a.s. 2017-2018

Progetto “Laboratorio scuola- formazione” Scuola Secondaria di Primo GradoREFERENTE DEL PROGETTO Sisto RaffaeleFINALITÀ Favorire l’assolvimento dell’obbligo scolastico attraverso percorsi integrati con le agenzieformative sul territorio.OBIETTIVIPrevenire la dispersione scolastica.AZIONI E STRUMENTILezioni teoriche alternate a laboratori pratici sulla base delle disponibilità offerte dalconsorzio VCO Formazione.PROFESSIONALITÀ COINVOLTEDocenti della s. secondaria (lettere, scienze matematiche, fisiche e naturali, inglese etecnologia).

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3. FUNZIONI STRUMENTALI E REFERENTI

FS AREA INCLUSIONE Infanzia Primaria SecondariaColombo Silvia [email protected] Compiti e funzioni:

Coordina il GLI.

Coordina i docenti di sostegno della Scuola dell'Infanzia e della Scuola Primaria.

Rileva i bisogni educativi speciali degli alunni presenti nell’istituto.

Svolge il compito di referenza con gli enti, i referenti del caso e le istituzioni inmateria di inclusione (NPI, Consorzio dei servizi sociali, segreteria istituto…).

Offre consulenza ai docenti in merito a questioni di ordine didattico-organizzativo(didattica inclusiva).

Facilita i rapporti con gli uffici per la richiesta di organico e personale disupporto.

Cura e coordina la stesura di documenti interni in tema di inclusione.

Partecipa agli incontri per i Referenti BES della provincia.

Fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti relative al temainclusione.

Collabora, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento deiproblemi nella classe con alunni con BES.

In caso particolari, su richiesta del D.S. o dei colleghi, partecipa ai singoli GLHO.

Predispone e comunica ai colleghi gli adempimenti dei docenti di sostegno e deidocenti con alunni BES.

Pubblicizza progetti e iniziative a favore degli studenti con bisogni speciali.

Rileva i bisogni formativi dei docenti e pubblicizza corsi di aggiornamento e diformazione sui temi dell’inclusione.

Fornisce informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni ai quali poter fareriferimento.

Con la collaborazione del Referente TIC, predispone la documentazione relativaall'inclusione Primaria- Infanzia da pubblicare sul sito dell'Istituto Comprensivo.

REFERENTE Disabilità Scuola Secondaria di Primo Grado Scotto Leonardo [email protected] Compiti e funzioni:

Partecipa al GLI.

Coordina i docenti di sostegno della Scuola Secondaria.

Offre consulenza ai docenti in merito a questioni di ordine didattico-organizzativo(didattica inclusiva).

Facilita i rapporti con gli uffici per la richiesta di organico e personale disupporto per gli alunni della scuola secondaria.

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In caso particolari, su richiesta del D.S. o dei colleghi, partecipa ai singoli GLHO.

REFERENTE DSA Scuola Secondaria di primo grado

Lavelli Sofia [email protected] e funzioni:

Partecipa al GLI.

Collabora, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento deiproblemi nella classe con alunni con BES.

Comunica ai docenti gli adempimenti relativi agli alunni con BES.

REFERENTE AUTISMOColombo Silvia [email protected] Compiti e funzioni:

Partecipa al GLI.

Supporta gli insegnanti nella progettazione/realizzazione di attività inclusiverivolte ad allievi con autismo

Supporta la compilazione dei documenti

Co e facilitazione delle comunicazioni con NPI e Territorio

Supporta le famiglie

Promuove formazione interna dei docenti dell'istituto

REFERENTE SCUOLA E FORMAZIONE Scuola Secondaria di primo gradoSisto Raffaele [email protected] Compiti e funzioni:

Partecipa al GLI.

Somministra un questionario per la valutazione dei bisogni a tutti gli alunni delleclassi I e II.

Analizza le schede di segnalazione dei C.d.C.

Individua gli alunni con disagio.

Attiva percorsi ad hoc: laboratori e sportello d’ascolto.

Coordina il Progetto “Scuola e formazione”: laboratorio dedicato ad alunni ripeten-ti dai 14 anni in su della scuola secondaria di I grado.

REFERENTE INTERCULTURAInfanzia, Primaria, SecondariaFalcicchio Tiziana [email protected] Compiti e funzioni:

Partecipa al GLI.

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Fornisce informazioni sulle normative vigenti e sulle pratiche condivise all'internodell'istituto in relazione al tema alunni stranieri.

Fornisce indicazioni di base, materiali e sussidi agli insegnanti.

Ove necessario per reperire informazioni per l'inserimento in classe, incontra lefamiglie dei nuovi alunni stranieri iscritti.

Raccoglie i dati sulla presenza di alunni stranieri e sul loro livello linguisticorichiesti dall'Amministrazione.

Elabora il protocollo di accoglienza degli alunni stranieri.

REFERENTE DISAGIO

Infanzia, Primaria

Cerutti Nives [email protected] Compiti e funzioni:

Partecipa al GLI.

Incontra i docenti per l’approfondimento dei casi segnalati.

Osserva gli alunni segnalati durante il lavoro scolastico e durante l’interazione coni compagni e i docenti.

Opera approfondimenti individuali per la valutazione delle problematiche.

Supporta i docenti per l’elaborazione comunicativa al fine di affrontare conefficacia i colloqui con i genitori e per l’accompagnamento ai servizi.

CONSULENTE ESTERNO PER IL SOSTEGNO PSICOLOGICOInfanzia, Primaria, SecondariaVadalà ManolaCompiti e funzioni:

Partecipa al GLI.

Sportello per famiglie, docenti, personale ATA.

Formazione docenti su tematiche legate all'inclusione.

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4. GRUPPI DI LAVORO

GRUPPO DI LAVORO PER L'INCLUSIONE (GLI)Costituito dal D.S., FS Area Inclusione: Colombo Silvia; Referente DisabilitàScuola Secondaria di Primo grado: Scotto Leonardo; Referente BES ScuolaSecondaria di Primo grado: Lavelli Sofia; Referente Disagio: Cerutti Nives;Referente Intercultura: Falcicchio Tiziana; Referente scuola e formazione: SistoRaffaele; Consulente esterno per il sostegno psicologico Vadalà Manola; Docente

della scuola dell’Infanzia: Valbusa Lucia; Docenti di sostegno infanzia,primaria e secondaria di primo gradoCompiti e funzioni:

Rileva i BES presenti nella scuola.

Rileva e monitora il livello di inclusività dell'Istituto.

Coordina le varie azioni volte a favorire l'inclusione nei diversi ordini di scuola

Elabora una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunnicon BES.

Condivide le buone prassi di inclusioni avviate nell'Istituto tramite la posta diPlesso (Infanzia e Primaria) e tramite il sito.

GRUPPO DOCENTI DI SOSTEGNO/DIPARTIMENTICompiti e funzioni:

Il gruppo di lavoro si riunisce per condividere materiali, risorse e strumenti utiliper favorire una didattica inclusiva.

CONSIGLIO DI CLASSE/TEAM DOCENTIDocenti curricolari e di sostegno di ogni singola classeCompiti e funzioni:

Individua i casi in cui sia necessaria l’adozione di una personalizzazione delladidattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative sulla base diconsiderazioni pedagogiche e didattiche e sulla base della eventuale certificazionefornita dalla famiglia. Predispone per i casi individuati un piano didatticopersonalizzato (PDP).

Predispone per gli alunni con disabilità il Piano Educativo Individualizzato.

Predispone incontri con le famiglie coinvolte con cadenza variabile a seconda delleopportunità e delle singole situazioni in esame, affinché l'operato dei docentirisulti conosciuto, condiviso e, ove necessario, coordinato con l'azione educativadella famiglia stessa.

Realizza incontri di continuità con i colleghi del precedente e successivo ordine ogrado di scuola al fine di condividere i percorsi educativi e didattici effettuatidagli alunni e per non disperdere il lavoro svolto.

Page 20: Piano annuale per l'inclusione a.s. 2017- · PDF filepersonalizzazione degli interventi per una didattica ... allievi con autismo o disturbi pervasivi dello ... gli obiettivi didattici

COLLEGIO DEI DOCENTICompiti e funzioni:

Discute e delibera il Piano Annuale per l'Inclusione proposto dal GLI.

Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.

Nel P.T.O.F. esplicita in concreto delle azioni volte a favorire l’inclusione.

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