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Piano Aria - Aree Industriali 10 - Arpa Sicilia...23/02/2016, modificato con successivo Decreto...

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1 PIANO REGIONALE DI TUTELA DELLA QUALITA’ DELL’ARIA IN SICILIA Aree Industriali (prima parte) Dicembre 2016
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PIANO REGIONALE DI TUTELA DELLA

QUALITA’ DELL’ARIA IN SICILIA Aree Industriali

(prima parte)

Dicembre 2016

Page 2: Piano Aria - Aree Industriali 10 - Arpa Sicilia...23/02/2016, modificato con successivo Decreto dell’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente n. 208/Gab. del 17/05/2016,

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Prefazione

Il Piano Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria è uno strumento di pianificazione e coordinamento delle strategie d’intervento volte a garantire il mantenimento della qualità dell’aria ambiente in Sicilia, laddove è buona, e il suo miglioramento, nei casi in cui siano stati individuati elementi di criticità. Il Piano, redatto in conformità alla Direttiva sulla Qualità dell’Aria (Direttiva 2008/50/CE) ed al relativo Decreto Legislativo di recepimento (D.Lgs. 155/2010), costituisce un riferimento per lo sviluppo delle linee strategiche delle differenti politiche settoriali (trasporti, energia, attività produttive, agricoltura) e per l’armonizzazione dei relativi atti di programmazione e pianificazione.

Il Piano viene quindi definito con l’obiettivo di predisporre il quadro conoscitivo e di intervento che riguarderà le politiche per la qualità dell’aria dei prossimi anni.

Il Piano Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria in Sicilia sarà predisposto dal sottoscritto

Commissario ad acta, nominato dall’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente con nota prot. n. 780 del 12/02/2015 e con Decreto dell’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente n. 78/Gab. del 23/02/2016, modificato con successivo Decreto dell’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente n. 208/Gab. del 17/05/2016, con il supporto tecnico di ARPA Sicilia.

Gli scenari e le strategie di riduzione delle emissioni degli inquinanti in aria saranno individuati anche grazie alle elaborazioni modellistiche di dispersione degli inquinanti in atmosfera effettuate tramite un servizio affidato alla Techne Consulting, società di consulenza leader nel settore dell’ambiente e dell’energia.

Il presente documento costituisce un primo approfondimento sulla qualità dell’aria nella Zona

IT1914 - Aree Industriali utile nelle scelte da adottare per l’individuazione di misure di risanamento, ai sensi di quanto previsto all’art. 11 del D.Lgs. 155/2010. Nella Zona IT1914 - Aree Industriali - sono presenti un numero rilevante di complessi industriali di notevoli dimensioni. Si tratta in prevalenza di centrali termoelettriche, raffinerie, impianti petrolchimici e cementifici, attività industriali caratterizzate da elevati consumi di combustibili e notevoli volumi di emissioni in atmosfera.

Partendo dalla valutazione dei dati di qualità dell’aria registrati dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio, dall’analisi dei trend nel periodo 2012-2015 e dalla stima sul contributo delle diverse sorgenti emissive, così come identificate nell’Inventario Regionale anno 2012, verranno individuate le misure più idonee per la riduzione del carico emissivo nell’area in esame.

L’effetto di tali misure sul miglioramento della qualità dell’aria verrà valutato tramite scenari

modellistici nell’ambito della elaborazione del Piano della qualità dell’aria.

Commissario ad acta Francesco Licata di Baucina

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Autori: ARPA Sicilia Anna Abita, Riccardo Antero, Giuseppe Ballarino, Salvatore Caldara, Michele Condò, Giuseppe Cuffari, Giuseppe Madonia, Isabella Ferrara* e Cristian Sabatino* * contratto con incarico di co.co.co. Riferimento: Anna Abita e-mail: [email protected]

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Sommario1 Inquadramento Normativo.................................................................................................5

2 Zonizzazione territorio regionale - D. Lgs. 155/2010........................................................10

3 Rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria.....................................................12

4 Valutazione della Qualità dell’Aria..................................................................................164.1 Risultatimonitoraggiodellaqualitàdell’ariaperl’anno2015..................................................164.3 Analisideltrenddeidatinelperiodo2012-2015.....................................................................35

4.3.1 Biossido di azoto........................................................................................................................354.3.2 Biossido di zolfo........................................................................................................................354.3.3 Particolato - PM10....................................................................................................................364.3.4 Particolato PM2.5.....................................................................................................................364.3.5 Ozono.........................................................................................................................................374.3.6 Benzene......................................................................................................................................414.3.7 Monossido di carbonio..............................................................................................................424.3.8 Metalli (As, Cd, Ni, Pb).............................................................................................................424.3.9 Benzo(a)pirene..........................................................................................................................43

5 Analisi delle Sorgenti emissive..........................................................................................455.1 Analisidellesorgentiemissivepermacrosettore.....................................................................455.2 Analisidellesorgentiemissivepersingolostabilimento..........................................................52

6 I settori di intervento e le linee di azione..........................................................................56 Allegato 1: Progetto di razionalizzazione del monitoraggio della qualità dell’aria in Sicilia ed il relativo programma di valutazione Allegato 2: Emissioni regionali nelle aree industriali – Techne Consulting – Ottobre 2016

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1 INQUADRAMENTO NORMATIVO

In tabella 1 sono riportati gli inquinanti atmosferici per i quali la Direttiva 2008/50/CE, recepita nel nostro ordinamento con D.Lgs.155/2010 e ss.mm.ii., fissa limiti per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dell’aria volti a evitare, prevenire o ridurre effetti nocivi per la salute umana e per l'ambiente nel suo complesso (valori limite, soglia di allarme, valore obiettivo per la protezione della salute umana e per la protezione della vegetazione, soglia di informazione, obiettivi a lungo termine).

Tabella 1: Limiti previsti dal D.Lgs. 155/2010 per la qualità dell’aria

Inquinante Valore Limite Periodo di mediazione Riferimento normativo

Monossido di Carbonio (CO)

Valore limite protezione salute umana

10 mg/m3

Max media giornaliera calcolata su 8 ore

D.L. 155/2010 Allegato XI

Biossido di Azoto (NO2)

Valore limite protezione salute umana, da non superare più di 18 volte per anno civile

200 µg/m3

1 ora D.L. 155/2010 Allegato XI

Valore limite protezione salute umana

40 µg/m3 Anno civile D.L. 155/2010

Allegato XI

Soglia di allarme

400 µg/m3

1 ora

(rilevati su 3 ore consecutive)

D.L. 155/2010 Allegato XII

Biossido di Zolfo (SO2)

Valore limite protezione salute umanada non superare più di 24 volte per anno civile

350 µg/m3

1 ora D.L. 155/2010 Allegato XI

Valore limite protezione salute umana da non superare più di 3 volte per anno civile,

125 µg/m3

24 ore D.L. 155/2010 Allegato XI

Soglia di allarme

500 µg/m3

1 ora

(rilevati su 3 ore consecutive)

D.L. 155/2010 Allegato XII

Particolato Fine

(PM10)

Valore limite protezione salute umana, da non superare più di 35 volte per anno civile

50 µg/m3

24 ore D.L. 155/2010 Allegato XI

Valore limite protezione salute umana

40 µg/m3 Anno civile D.L. 155/2010

Allegato XI

Particolato Fine

(PM2.5) - FASE I

Valore limite, da raggiungere entro il 1° gennaio 2015,

25 µg/m3

Anno civile D.L. 155/2010 Allegato XI

Particolato Fine

(PM2.5) - FASE II

Valore limite, da raggiungere entro il 1° gennaio 2020, valore indicativo

20 µg/m3

Anno civile D.L. 155/2010 Allegato XI

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Inquinante Valore Limite Periodo di mediazione Riferimento normativo

Ozono (O3)

Valore obiettivo per la protezione della salute umana, da non superare più di 25 volte per anno civile come

media su tre anni

120 µg/m3

Max media giornaliera calcolata su 8 ore

D.L. 155/2010 Allegato VII

Valore obiettivo per la protezione della vegetazione, AOT40 (valori orari) come media su 5 anni

18.000 (µg/m3 /h)

Da maggio a luglio D.L. 155/2010 Allegato VII

Soglia di informazione

180 µg/m3 1 ora D.L. 155/2010

Allegato XII

Soglia di allarme

240 µg/m3 1 ora D.L. 155/2010

Allegato XII

Obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana, nell’arco di un anno civile

120 µg/m3

Max media giornaliera calcolata su 8 ore

D.L. 155/2010 Allegato VII

Obiettivo a lungo termine per la protezione della vegetazione, AOT40 (valori orari)

6.000 (µg/m3 /h)

Da maggio a luglio D.L. 155/2010 Allegato VII

Benzene (C6H6) Valore limite protezione salute umana

5µg/m3 Anno civile D.L. 155/2010

Allegato XI

Benzo(a)pirene (C20H12)

Valore obiettivo

1ng/m3 Anno civile D.L. 155/2010

Allegato XIII

Piombo (Pb) Valore limite

0,5 µg/m3 Anno civile D.L. 155/2010

Allegato XI

Arsenico (Ar) Valore obiettivo

6,0 ng/m3 Anno civile D.L. 155/2010

Allegato XIII

Cadmio (Cd) Valore obiettivo

5,0 ng/m3 Anno civile D.L. 155/2010

Allegato XIII

Nichel (Ni) Valore obiettivo

20,0 ng/m3 Anno civile D.L. 155/2010

Allegato XIII

Livelli critici per la protezione della vegetazione

Inquinante Livello critico annuale

(anno civile)

Livello critico invernale

(1° ottobre – 31 marzo) Riferimento normativo

Biossido di Zolfo (SO2)

20 µg/m3 20 µg/m3 D.L. 155/2010 Allegato XI

Ossidi di Azoto (NOx) 30 µg/m3 ------------ D.L. 155/2010 Allegato XI

La maggior parte dei grandi impianti industriali, presenti sul territorio regionale e caratterizzati da

emissioni significative in atmosfera, ricade nel campo di applicazione della direttiva IPPC 1996/61/CE (Integrated Pollution Prevention and Control), sostituita dalla direttiva 2008/1/CE. Con tali Direttive la Comunità Europea ha definito gli obblighi che le attività industriali ad elevato potenziale inquinante devono rispettare, considerando i limiti normativi come una condizione necessaria, ma non sufficiente, per conseguire un livello elevato di protezione dell’ambiente nel suo complesso. La direttiva prevede

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misure intese ad evitare oppure (qualora non sia possibile) ridurre le emissioni di tali attività nell’aria, nell’acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti, attraverso l’applicazione delle Migliori Tecnologie Disponibili (Best Available Technology (BAT)) ai processi produttivi, alle tecniche di risparmio energetico, agli impianti di abbattimento degli inquinanti nei fumi, alle modalità gestionali/operative, alle attività di monitoraggio, ecc.

La direttiva 2008/1/CE è stata integrata con la Direttiva 2010/75/CE relativa alle emissioni industriali, attualmente in vigore, detta anche direttiva IED (Industrial Emissions Directive), che riunisce, integrandole e sostituendole, sette direttive (fra le quali, oltre alla già citata Direttiva 2008/1/CE, la Direttiva 2001/80/CE), accomunate dalla finalità di regolamentare le emissioni in atmosfera generate da specifiche attività industriali. Nella direttiva IED vengono confermati alcuni principi, già definiti nella prima direttiva IPPC, come quello dell’approccio integrato al fine di evitare trasferimenti dell’inquinamento da una matrice all’altra, attraverso la prevenzione e la riduzione delle emissioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo, nonché attraverso la gestione dei rifiuti, l’efficienza energetica e la prevenzione degli incidenti.

Tra le altre cose, la Direttiva 2010/75/UE aggiorna la disciplina delle autorizzazioni integrate ambientali, già introdotta con la direttiva IPPC. Con essa infatti viene attribuito un peso maggiore alle BAT individuate a livello comunitario, per quanto riguarda la definizione dei valori limite di emissione e le prescrizioni autorizzative. Tuttavia la vera novità consiste nell’introduzione di un nuovo documento, le “Conclusioni sulle BAT” (BAT Conclusions)1. La direttiva infatti prevede il riesame e, se necessario, l’aggiornamento dei “documenti di riferimento sulle BAT” (BRef)2, attraverso uno scambio di informazioni tra le parti interessate (i rappresentanti degli Stati membri, delle industrie interessate e delle organizzazioni non governative che promuovono la protezione ambientale e la Commissione stessa). Dall’analisi dei “documenti di riferimento delle BAT” scaturiscono le “Conclusioni sulle BAT”, che, come i primi, sono rese pubbliche senza indugio dalla Commissione (art.13). Questo nuovo documento deve fungere da riferimento per stabilire le condizioni di autorizzazione, ossia i valori limite di emissione delle autorizzazioni.

La direttiva IED è stata recepita nel nostro ordinamento con il D.Lgs. 46/2014 che ha modificato il Titolo III-bis della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., nel quale vengono definite le condizioni per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) di competenza nazionale e regionale. La suddetta normativa prevede che l'autorizzazione integrata ambientale è rilasciata “tenendo conto di quanto indicato all'Allegato XI alla Parte Seconda e le relative condizioni sono definite avendo a riferimento le Conclusioni sulle BAT, ………. Nelle more della emanazione delle conclusioni sulle BAT l'autorità competente utilizza quale riferimento per stabilire le condizioni dell'autorizzazione le pertinenti conclusioni sulle migliori tecniche disponibili, tratte dai documenti pubblicati dalla Commissione europea in attuazione dell'articolo 16, paragrafo 2, della direttiva 96/61/CE o dell'articolo 16, paragrafo 2, della direttiva 2008/01/CE”.

L’identificazione delle BAT in ambito comunitario è effettuata da un apposito ufficio operante nel Centro Comunitario di Ricerca di Siviglia e che si occupa della redazione e dell’aggiornamento dei “BRef Documents” (Best Available Techniques Reference Documents) elaborati per le categorie industriali di cui alla Direttiva IPPC e delle “Conclusioni sulle BAT”.

Ai sensi del comma 3 lett. b) dell’art. 29-octies del D.Lgs.152/2006 e ss.mm.ii, le autorizzazioni integrate ambientale devono essere sottoposte a riesame entro 4 anni dalla pubblicazione della decisione contenente le conclusioni sulle BAT.

1 Art. 3 Definizioni, comma 12: «conclusioni sulle BAT», un documento contenente le parti di un documento di riferimento sulle BAT riguardanti le conclusioni sulle migliori tecniche disponibili, la loro descrizione, le informazioni per valutarne l’applicabilità, i livelli di emissione associati alle migliori tecniche disponibili, il monitoraggio associato, i livelli di consumo associati e, se del caso, le pertinenti misure di bonifica del sito. 2 Art. 3 Definizioni, comma 11: «documento di riferimento sulle BAT», un documento risultante dallo scambio di informazioni organizzato a norma dell’articolo 13 elaborato per attività definite e che riporta, in particolare, le tecniche applicate, i livelli attuali di emissione e di consumo, le tecniche considerate per la determinazione delle migliori tecniche disponibili nonché le conclusioni sulle BAT e ogni tecnica emergente, con particolare attenzione ai criteri di cui all’allegato III.

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Attualmente è in corso a livello comunitario l’aggiornamento delle BRef e, conformemente a

quanto previsto nella Direttiva IED 2010/75/CE, la pubblicazione del documento “Conclusioni sulle BAT” (BAT Conclusions). Vengono di seguito riportati, per le categorie di attività IPPC in cui ricadono gli impianti presenti a livello regionale responsabili del maggior carico emissivo, i documenti di riferimento pubblicati sul sito della Commissione Europea (http://eippcb.jrc.ec.europa.eu/reference/):

Produzione di cemento • DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 26 marzo 2013 che stabilisce

le conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT) per il cemento, la calce e l’ossido di magnesio, ai sensi della direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle emissioni industriali

• EC - Best Available Techniques (BAT) Reference Document for the Production of Cement, Lime and Magnesium Oxide Industrial Emissions Directive 2010/75/EU Integrated Pollution Prevention and Control (2013) Raffinerie di petrolio e gas

• DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 9 ottobre 2014 che stabilisce le conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT) concernenti la raffinazione di petrolio e di gas, ai sensi della direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle emissioni industriali

• EC- Best Available Techniques (BAT) Reference Document for the Refining of Mineral Oil and Gas Directive 2010/75/EU Integrated Pollution Prevention and Control (2015) Grandi Impianti di combustione (>50MW)

• EC- Best Available Techniques (BAT) - Reference Document for Large Combustion Plant Directive 2010/75/EU Integrated Pollution Prevention and Control – Final Draft (06/2016)

A livello nazionale sono state emanate le linee guida per l’applicazione delle migliori tecniche

disponibili solo per alcune delle categorie di attività industriali individuate dall’Allegato VIII del D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. con i seguenti provvedimenti attuativi:

- D.M. 31 gennaio 2005 (Emanazione di linee guida generali per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili per le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 372, e in materia di sistemi di monitoraggio);

- D.M. 29 gennaio 2007 (Emanazione di linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili per: allevamenti, macelli e trattamento di carcasse; fabbricazione di vetro, fibre vetrose e prodotti ceramici; raffinerie; rifiuti);

- D.M. 1 ottobre 2008 (Emanazione di linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili per: industria alimentare; trattamento di superfici metalliche; produzione cloro-alcali e olefine leggere; impianti di combustione; aspetti economici ed effetti incrociati).

Il principio dell’applicazione delle Migliori Tecnologie Disponibili è stato ripreso anche nella

Parte Quinta Titolo I del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. che fissa le prescrizioni minime e i valori limite di emissione da adottare in sede di rilascio dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera prevista dall’art. 269 dello stesso decreto. Ne consegue che il principio delle Migliori Tecnologie Disponibili trova applicazione anche per l’Autorizzazione unica prevista dall’art. 208 del D.Lgs. n. 152/2006 per gli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti, e per l’Autorizzazione unica prevista dall’art. 12 del D.Lgs. n. 387/2003 (impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché infrastrutture e opere connesse), nel cui ambito viene rilasciata, quando occorre, anche l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera.

La maggior parte dei grandi impianti industriali presenti sul territorio regionale ricadono nelle tre “Aree ad elevato rischio di crisi ambientale” (AERCA) individuate dalla Regione Siciliana, ai sensi

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dell’art. 74 del Decreto Legislativo n. 112 del 31 marzo 1998, e comprendenti i comuni e i comprensori territoriali di seguito indicati:

- Caltanissetta (comuni di Butera, Gela e Niscemi) (D.A. n.190/GAB dell’11/7/2005); - Siracusa (comuni di Priolo, Augusta, Melilli, Floridia, Solarino e Siracusa) (D.A. n.189/GAB

dell’11/7/2005); - Comprensorio del Mela (comuni di Condrò, Gualtieri Sicaminò, Milazzo, Pace del Mela, San

Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela e San Pier Niceto) (D.A. n.50/GAB del 4/9/2002).

Su due di queste aree con il DPR del 17/01/1995 era stato già approvato il piano di disinquinamento per il risanamento del territorio della provincia di Caltanissetta - Sicilia orientale, non completamente attuato.

Infine, per tali aree a rischio sono stati emanati dall’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente i seguenti decreti assessoriali contenenti il Piano di Azione per il risanamento della qualità dell’aria e le indicazioni per la realizzazione di una rete di rilevamento della qualità dell’aria e per il monitoraggio e la caratterizzazione delle molestie olfattive:

- D.D.U.S. n° 07 del 14/6/2006 relativo all'area a rischio di Siracusa - D.D.U.S. 05/09/2006 relativo all'area a rischio del comprensorio del Mela - D.A. n. 217 del 4/6/2015 relativo all'area a rischio del comprensorio del Mela - D.A. n. 218 del 4/6/2015 relativo all'area a rischio Gela, Niscemi e Butera - D.A. n. 219 del 4/6/2015 relativo all'area a rischio Priolo, Augusta, Melilli, Solarino, Floridia

e Siracusa

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2 ZONIZZAZIONE TERRITORIO REGIONALE - D. LGS. 155/2010

Nel rispetto del D.Lgs. n. 351/1999 e dei relativi decreti attuativi, la Regione Siciliana con D.A. n. 94/08 aveva adottato la zonizzazione del territorio regionale per gli inquinanti principali, l’ozono troposferico, gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) ed i metalli pesanti. Con l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 155/2010, “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”, sono state recepite nell’ordinamento nazionale alcune nuove disposizioni introdotte dalla direttiva europea ed è stata riorganizzata in un unico atto normativo la legislazione nazionale in materia di valutazione e gestione della qualità dell’aria, chiarendone peraltro alcune modalità attuative. Il D.Lgs. n. 155/2010 contiene, in particolare, indicazioni precise circa i criteri che le Regioni e le Province autonome sono tenute a seguire per la suddivisione dei territori di competenza in zone di qualità dell’aria, al fine di assicurare omogeneità alle procedure applicate sul territorio nazionale e diminuire il numero complessivo di zone.

Per conformarsi alle disposizioni del decreto e collaborare al processo di armonizzazione messo in atto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare tramite il Coordinamento istituito all’articolo 20 del decreto 155/2010, la Regione Siciliana con Decreto Assessoriale 97/GAB del 25/06/2012 ha modificato la zonizzazione regionale precedentemente in vigore, individuando cinque zone di riferimento, sulla base delle indicazioni fornite dall’Appendice I del D.Lgs. 155/2010, riportate nella cartografia di cui alla figura 1:

- IT1911 Agglomerato di Palermo Include il territorio del Comune di Palermo e dei Comuni limitrofi, in continuità territoriale con Palermo - IT1912 Agglomerato di Catania Include il territorio del Comune di Catania e dei Comuni limitrofi, in continuità territoriale con Catania - IT1913 Agglomerato di Messina Include il Comune di Messina - IT1914 Aree Industriali Include i Comuni sul cui territorio insistono le principali aree industriali ed i Comuni sul cui territorio la modellistica di dispersione degli inquinanti atmosferici individua una ricaduta delle emissioni delle stesse aree industriali - IT1915 Altro Include l’area del territorio regionale non inclusa nelle zone precedenti

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Figura 1: Zonizzazione e classificazione del territorio della Regione Siciliana

La zona “Aree Industriali”, comprendente le “Aree ad elevato rischio di crisi ambientale”, accorpa

i Comuni sul cui territorio insistono le principali attività industriali presenti a livello regionale (cfr. tabella 2).

Tabella 2: Comuni ricompresi nella Zona IT1914 “Aree Industriali”

ARPA Sicilia – Servizio di supporto per la redazione del Piano di qualità dell’aria della Regione Siciliana

ASI.PA.16

1 LE AREE INDUSTRIALI

Nel seguito della nota si farà riferimento alle aree industriali come “Zonizzazione e classificazione del territorio della Regione Siciliana ai fini della qualità dell’aria per la protezione della salute umana” approvata con decreto dell’Assessore Regionale del Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana n.La zonizzazione risulta costituita dalle cinque zone elencate in Figura 1. Tabella 1 – Zone della Regione Siciliana individuate ai sensi del D.Lgs. 155/2010

Codice Zona Nome Zona

IT1911 Agglomerato di Palermo

IT1912 Agglomerato di Catania

IT1913 Agglomerato di Messina

IT1914 Aree Industriali

IT1915 Altro

Nella Tabella 2 sono elencati i Comuni inclusi

Tabella 2 – Lista dei Comuni ricadenti

Codice Comune Nome Comune82054 Partinico 82068 Sciara 82070 Termini Imerese83005 Barcellona Pozzo di Gotto83018 Condrò 83035 Gualtieri Sicaminò83047 Merì 83049 Milazzo 83054 Monforte San Giorgio83064 Pace del Mela83073 Roccavaldina83077 San Filippo del Mela83080 San Pier Niceto83086 Santa Lucia del Mela83098 Torregrotta

Servizio di supporto per la redazione del Piano di qualità dell’aria della Regione Siciliana

Emissioni regionali e nelle aree industriali ASI.PA.16 – NT4 - Ed.1 Rev. 0 –Ottobre 2016

PGQ 01 Mod. 01 2008 Ed.1 Rev.2 stampa del 07/10/2016

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E AREE INDUSTRIALI

Nel seguito della nota si farà riferimento alle aree industriali come “Zonizzazione e classificazione del territorio della Regione Siciliana ai fini della qualità dell’aria per la protezione della salute umana” approvata con decreto dell’Assessore Regionale del Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana n. 97/GAB del 25 Giugno 2012.La zonizzazione risulta costituita dalle cinque zone elencate in Tabella 1

ne Siciliana individuate ai sensi del D.Lgs. 155/2010

Note

Include il territorio del Comune di Palermo e dei Comuni limitrofi, in continuità territoriale con Palermo, sulla base delle indicazioni fornite dall’Appendice I del D.Lgs. 155/2010Include il territorio del Comune di Catania e dei Comuni limitrofi, in continuità territoriale con Catania, sulla base delle indicazioni fornite dall’Appendice I del D.Lgs. Include il Comune di Messina

Include i Comuni sul cui territorio insistono le principali aree industriali ed i Comuni sul cui territorio la modellistica di dispersione degli inquinanti atmosferici individua una ricaduta delle emissioni delle stesse aree industriali Include l’area del territorio regionale non inclusa nelle zone precedenti

ono elencati i Comuni inclusi nella zona IT1914 Aree Industriali

Lista dei Comuni ricadenti nella zona IT1914 Aree Industriali

Comune Codice Comune 84028 84032

Termini Imerese 85003 Barcellona Pozzo di Gotto 85007

85013 Gualtieri Sicaminò 88006

88008 88009

Monforte San Giorgio 89001 Pace del Mela 89006 Roccavaldina 89009 San Filippo del Mela 89012 San Pier Niceto 89017

Lucia del Mela 89018 Torregrotta 89019

Servizio di supporto per la redazione del Piano di qualità dell’aria della Regione Siciliana

Nel seguito della nota si farà riferimento alle aree industriali come definite nella “Zonizzazione e classificazione del territorio della Regione Siciliana ai fini della qualità dell’aria per la protezione della salute umana” approvata con decreto dell’Assessore

97/GAB del 25 Giugno 2012. 1 e rappresentate in

ne Siciliana individuate ai sensi del D.Lgs. 155/2010

Include il territorio del Comune di Palermo e dei Comuni limitrofi, in continuità territoriale con Palermo, sulla base delle

fornite dall’Appendice I del D.Lgs. 155/2010 Include il territorio del Comune di Catania e dei Comuni limitrofi, in continuità territoriale con Catania, sulla base delle indicazioni fornite dall’Appendice I del D.Lgs. 155/2010

Include i Comuni sul cui territorio insistono le principali aree i Comuni sul cui territorio la modellistica di

erici individua una ricaduta

Include l’area del territorio regionale non inclusa nelle zone

Aree Industriali.

Nome Comune Porto Empedocle Realmonte Butera Gela Niscemi Modica Pozzallo Ragusa Augusta Carlentini Floridia Melilli Siracusa Solarino Sortino

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3 RETE REGIONALE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA

Con D.D.G. n. 449 del 10/06/14, a seguito del visto di conformità alle disposizioni del D. Lgs. 155/2010 da parte del M.A.T.T.M. di cui alla nota prot. DVA 2014-0012582 del 02/05/14, l’A.R.T.A. ha approvato il “Progetto di razionalizzazione del monitoraggio della qualità dell’aria in Sicilia ed il relativo programma di valutazione”, redatto da Arpa Sicilia in accordo con la “Zonizzazione e classificazione del territorio della Regione Siciliana”, approvata con D.A. n. 97/GAB.

Sulla base dell’accordo di programma stipulato con il Dipartimento Regionale Ambiente di cui al D.D.G. dell’ARTA n. 278 del 28/04/11, e del suo successivo addendum approvato con D.D.G. n. 797 del 24/09/2015, Arpa Sicilia ha predisposto il “Progetto Definitivo” della rete per l’indizione della gara di appalto, che è attualmente in fase di aggiudicazione. Si stima che l’adeguamento della rete regionale di monitoraggio per la qualità dell’aria sarà completato entro il 2017.

Nella zona IT1914 “Aree Industriali”, che accorpa i Comuni sul cui territorio insistono le principali attività industriali o facenti parte delle medesime aree definite “ad elevata criticità ambientale” o su cui si evidenzia una ricaduta significativa delle emissioni atmosferiche in area urbana, la discontinuità territoriale, nonché la distribuzione territoriale della popolazione ivi residente e la presenza di numerosi insediamenti urbani di medie dimensioni, ha imposto di adottare criteri di consistente infittimento rispetto a quanto previsto agli Allegati V e IX del D.Lgs.155/2010 quale riferimento per l’individuazione del numero di stazioni di misura necessarie. La nuova rete regionale prevede infatti che 31 delle 55 stazioni fisse di monitoraggio distribuite su tutto il territorio regionale, siano allocate nella zona IT1914. Di queste 30 (cfr. tabella 3) saranno utilizzare per il programma di valutazione.

In relazione alle caratteristiche delle principali fonti di emissione presenti nei siti, si definiscono le tipologie di ogni stazione operativa (da traffico e di fondo) e in relazione alla zona operativa (urbana, suburbana e rurale) si individuano le centraline del sistema di monitoraggio.

La rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria presente nella Zona Aree Industriali è ad oggi gestita, oltre che da ARPA Sicilia, da diversi enti pubblici: Libero Consorzio (ex Provincia) di Caltanissetta, Città Metropolitana (ex Provincia) di Messina, Comune di Ragusa, Libero Consorzio (ex Provincia) di Siracusa. Tali enti gestori validano i dati raccolti presso le stazioni di competenza eccezion fatta per il comune di Ragusa che, in forza di una specifica convenzione, ha affidato la validazione dei dati delle sue cabine ad ARPA e ad un soggetto privato (A2A) (cfr. tabella 3).

In atto sono attive 21 delle 30 stazioni del PdV, sebbene non tutte equipaggiate con gli analizzatori previsti. Dalla tabella 3 si evidenzia che nel 2015 non è stata monitorata la qualità dell’aria dei comuni di Porto Empedocle, Barcellona Pozzo di Gotto, Pozzallo e Solarino, ricadenti nelle aree industriali in quanto in tali aree le stazioni previste dal PdV sono di nuova realizzazione.

A partire dal 2015, ai fini della valutazione della qualità dell’aria a livello regionale, sono presi in considerazione solo i dati rilevati dalle stazioni incluse nel Programma di Valutazione e per ciascuna stazione esclusivamente i parametri previsti nel suddetto Programma (cfr. tabella 3).

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Tabella 3: Consistenza della rete di rilevamento e relativa strumentazione come da Programma di Valutazione ZONA NOME STAZIONE GESTORE

TIP

O_Z

ON

A

TIP

O_S

TA

ZIO

NE

PM10

PM2.

5

NO

2

CO

B

O3

SO2

AREE INDUSTRIALI IT1914

1 IT1914 Porto Empedocle N S F A A A A A A 2 IT1914 Gela - ex Autoparco Arpa Sicilia S F A A P A 3 IT1914 Gela Tribunale N U F A A A A A A A 4 IT1914 Gela AGIP Mineraria Lib. Con. Com. CL S F P P P P 5 IT1914 Gela Biviere Lib. Con. Com. CL R-NCA F P P P P 6 IT1914 Gela Capo Soprano Lib. Con. Com. CL U F P P P 7 IT1914 Gela - Via Venezia Lib. Con. Com. CL U T P P P P

8 IT1914 Niscemi C.STORICO (Gori) Lib. Con. Com. CL U T P P P P 9 IT1914 Barcellona P.G. N S F A A A A

10 IT1914 Pace del Mela C.da Gabbia Arpa Sicilia U F A P P P 11 IT1914 Termica Milazzo Arpa Sicilia S F P A P P P P A 12 IT1914 A2A - Milazzo (3) A2A U F A A A A A 13 IT1914 A2A - Pace del mela (3) A2A S F A A A A 14 IT1914 A2A - S.Filippo del Mela (3) A2A S F A A A A A 15 IT1914 S. Lucia del Mela (2) Lib. Con. Com. ME R-NCA F A A A 16 IT1914 Partinico Arpa Sicilia U F P P P P P P 17 IT1914 Termini Imerese Arpa Sicilia U F P P P P P P 18 IT1914 Ragusa CAMPO ATLETICA Comune Ragusa S F A A P A P 19 IT1914 Ragusa VILLA ARCHIMEDE Comune Ragusa U F A P P 20 IT1914 Pozzallo N U F A A A A A 21 IT1914 Augusta Lib. Con. Com. SR U F P P A P 22 IT1914 Siracusa Belvedere Lib. Con. Com. SR S F P P A P

23 IT1914 Melilli Lib. Con. Com. SR U F P P A P P

24 IT1914 Priolo Lib. Con. Com. SR U F P P P P P

25 IT1914 Siracusa - Scala Greca Lib. Con. Com. SR S F P P A P P

26 IT1914 Siracusa Osp. Neurop. E Acquedotto N S F A A A

27 IT1914 Siracusa - Bixio Lib. Con. Com. SR U T P P 28 IT1914 Siracusa - Specchi Lib. Con. Com. SR U T P P P 29 IT1914 Siracusa Teracati Lib. Con. Com. SR U T P A 30 IT1914 Solarino N S F A A A A A

Note S Stazione suburbana U Stazione urbana

R-NCA Stazione rurale T Stazione da traffico F Stazione di fondo N Stazione prevista nel Programma di Valutazione da realizzare A Analizzatore da implementare come previsto dal Programma di Valutazione P Analizzatore presente come previsto dal Programma di Valutazione 1) Stazione esistente di proprietà del Comune di Catania ma non attiva 2) Stazioni esistenti di proprietà della Città metropolitana (ex Provincia) di Messina i cui dati non sono trasmessi al CED di Arpa Sicilia 3) Stazioni esistenti di proprietà di A2A S.p.A. i cui dati non sono trasmessi al CED di Arpa Sicilia 4) Stazione esistente di proprietà del Libero Consorzio. (ex Provincia). di Agrigento ma non attiva

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Nel 2015 risultano attive ancora alcune stazioni non incluse del PdV e in diverse stazioni oltre ai parametri previsti in tab.3 sono stati monitorati parametri non normati, ma correlati alle attività industriali presenti in tali aree quali idrocarburi non metanici, metano e idrogeno solforato.

ARPA Sicilia gestisce nelle Aree Industriali 5 stazioni ricomprese nel PdV (Partinico, Termini, Termica Milazzo, C.da Gabbia e Gela ex-Autoparco (ex-Villa Augusta)) e 4 stazioni non comprese ed in particolare la stazione Gela Parcheggio Agip che verrà rilocata nel sito denominato Gela Tribunale, e le stazioni di Megara, di C.da Marcellino e Villa Augusta, rilocata ad agosto 2015 nel centro urbano di Augusta, che si trovano ubicate nelle zona industriale di Siracusa e che effettuano il monitoraggio del Benzene e degli idrocarburi non metanici. La stazione di Megara, sebbene non ricompresa nel PdV, verrà mantenuta attiva, invece la stazione C.da Marcellino, limitrofa agli stabilimenti industriali, continua ad essere operativa in quanto prevista nella rete regionale di monitoraggio, come riferimento aerale per la valutazione modellistica degli inquinanti monitorati (benzene e COVNM) (cfr. tabella 4). La stazione di Villa Augusta ha registrato un’efficienza di circa il 30%, ben al di sotto del 90% richiesto dalla legge.

Tabella 4: Parametri rilevati nel 2015 dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria gestita da ARPA Sicilia

PdV Ozono (O3)

Biossido di zolfo (SO2)

Biossido di azoto (NOX)

Particolato

(PM2.5)

Particolato (PM10)

Benzene (C6H6)

Monossido di

carbonio (CO)

Metano (CH4)

Idrocarburi non

metanici (NMHC)

Idrogeno Solforato

(H2S)

Rete Arpa

Partinico si X X X X X X Termini Imerese si X X X X X X Termica Milazzo si X X X X X Contrada Gabbia (Pace del Mela) si X X X Ex-autoparco Gela si X X X Megara Z.I. Siracusa no X X X C.da Marcellino Sasol Z.I. Siracusa no X X X Parcheggio Agip – Gela no X X X Villa Augusta no X X X Stazioni e/o parametri non inclusi nel PdV

Il Libero Consorzio (ex- Provincia) di Caltanissetta gestisce 5 stazioni comprese nel PdV e 5

stazioni non comprese. Di queste ultime due (Caltanissetta Centro Storico e Gela Pontile) effettuano il monitoraggio del benzene e degli idrocarburi non metanici (cfr. tabella 5). Il rilevamento degli NMHC è effettuato anche nella stazione di Gela Agip Mineraria compresa nel PdV.

Il Libero Consorzio (ex- Provincia) di Siracusa gestisce nell’area industriale di Siracusa, oltre alle stazioni previste nel PdV (8), altre 3 stazioni attualmente attive (Acquedotto, Ciapi e San Cusmano). La stazione di Siracusa Ospedale Neuropsichiatrico. e Acquedotto, inclusa nel PdV verrà realizzata ex novo e i parametri monitorati saranno ridotti. Tutte le stazioni del Libero Consorzio (ex- Provincia) di Siracusa ubicate all’interno dell’area industriale rilevano, vista la peculiarità della zona caratterizzata da un numero rilevante di grandi impianti industriali, gli idrocarburi non metanici (NMHC) e l’acido solfidrico (H2S) a supporto della valutazione della qualità dell’aria effettuata in tali aree. In totale su 11 stazioni gestite dal Libero Consorzio (ex- Provincia) di Siracusa 9 misurano gli idrocarburi non metanici (NMHC) e 5 misurano l’idrogeno solforato (H2S). Nel PdV è previsto di dotare le stazioni ubicate in prossimità dell’area industriale (Augusta, Belvedere, Melilli e Scala Greca) dell’analizzatore per il

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monitoraggio del benzene.

Il Comune di Ragusa gestisce 2 stazioni incluse nel PdV (Campo Atletica e Villa Archimede) (cfr. tabella 5) che effettuano il monitoraggio degli idrocarburi non metanici (NMHC) e dell’acido solfidrico (H2S) ed una stazione (Marina di Ragusa) non inclusa nel PdV che effettua il monitoraggio degli idrocarburi non metanici.

Tabella 5: Parametri rilevati nel 2015 dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria gestita da altri enti

PdV Ozono (O3)

Biossido di zolfo (SO2)

Biossido di azoto (NOX)

Particolato (PM2.5)

Particolato (PM10)

Benzene (C6H6)

Monossido di

carbonio (CO)

Metano (CH4)

Idrocarburi non

metanici (NMHC)

Idrogeno Solforato

(H2S)

Rete Libero Consorzio di Caltanissetta-Gela

Agip Mineraria si X X X X X X

Gela- via Venezia si X X X X X X X Gori – Niscemi Centro storico Gori si X X X X X

Gela Biviere si X X X X

Capo Soprano si X X X X X X Centro Storico Caltanissetta

no X X X X X X San Cataldo - C.so V. Emanuele no X X X

Gela Pontile no X X X X X X

Piazza Capuana no X X Via F. Turati - Caltanissetta no X Rete Libero Consorzio di Siracusa

Augusta si X X X X X X X

Belvedere si X X X X X X

Melilli si X X X X X X X X X

Priolo si X X X X X X X X X

Bixio si X X X X X X

Scala Greca si X X X X X X X

Specchi si X X X X X

Teracati si X X X X

Acquedotto no X X X X X X X X

San Cusumano no X X X X X X X X

Ciapi no X X X X X X X

Rete di Agrigento disattivata nel mese di marzo 2013 Rete di Ragusa

Campo Atletica si X X X X X X

Villa Archimede si X X X X X X X X

Marina di Ragusa no X X X X Stazioni e/o parametri non inclusi nel PdV

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4 VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL’ARIA

4.1 Risultati monitoraggio della qualità dell’aria per l’anno 2015.

ARPA ha effettuato, a consuntivo dell’anno precedente, l’elaborazione dei dati, acquisiti sul “CED” regionale per la qualità dell’aria, provenienti da tutte le reti pubbliche attive in Sicilia, ad eccezione di quella della Città Metropolitana (ex Provincia) di Messina, i cui dati in atto non sono ancora disponibili. Si precisa inoltre che i dati di monitoraggio delle stazioni comprese nel PdV di proprietà della società A2A, in atto non sono stati trasmessi ad ARPA Sicilia.

Tale attività è stata pubblicata sul sito istituzionale di ARPA Sicilia al fine di garantire l’accesso ai dati di qualità dell’aria (http://www.arpa.sicilia.it/primopiano/monitoraggio-della-qualita-dellaria-della-regione-siciliana/).

E’ stato pubblicato anche un rapporto specifico sulla qualità dell’aria nella Provincia di Siracusa “Rapporto sulla qualità dell’aria nel comprensorio dell’aria ad elevato rischio di crisi ambientale di Siracusa 2015” disponibile sul sito (http://www.lanota7.it/wp-content/uploads/2016/07/Rapporto_Qualit%C3%A0_Aria_2015.pdf) ed un rapporto specifico sulla qualità dell’aria nel Comune di Ragusa “Rapporto Annuale 2015 – La qualità dell’aria nel Comune di Ragusa” disponibile sul sito (http://www.arpa.sicilia.it/wp-content/uploads/2014/06/rapporto-annuale-qa-ragusa-2015.pdf).

Nella tabella 6 sono riportati i valori dei parametri registrati dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio ricomprese nella Zona IT1914 – Aree Industriali, nella configurazione prevista dal PdV, per l’anno 2015 e i relativi superamenti dei limiti prescritti dal D.Lgs. 155/2010. Si evidenzia che in molti casi, indipendentemente dal gestore della rete, si è verificato il mancato rispetto della raccolta minima dei dati che, in base a quanto previsto nell’Allegato 1 del D.Lgs. 155/2010, dovrebbe essere pari al 90% per tutti gli inquinanti monitorati.

Nel 2015, come verrà meglio dettagliato in seguito, sono stati registrati superamenti per il biossido di azoto NO2, il particolato fine PM10 e l’ozono O3.

Il valore limite per il biossido di azoto, espresso come media annua, (40 µg/m3) è stato superato nel 2015 esclusivamente nella stazione di Niscemi (Gori), influenzata sia dall’area industriale di Gela che dal traffico veicolare. Il valore limite orario (200 µg/m3) è stato superato nella stazione Scala Greca (Siracusa) un numero di volte pari al massimo (n.18) consentito dal D.Lgs. 155/2010.

Nella stazione di Teracati del Comune di Siracusa le concentrazioni di particolato PM10 sono state superiori sia al valore limite, espresso come media annua, (40 µg/m3) sia al valore limite espresso come media su 24 ore (50 µg/m3) in un numero di giornate superiore al limite (n.35), fissato dal D.Lgs. 155/2010.

Per l’ozono sono stati registrati, in 6 delle 8 stazioni in cui viene monitorato, superamenti del valore obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana fissato dal D. Lgs. 155/2010, espresso come massimo della media sulle 8 ore, pari a 120 µg/m3. Per tale obiettivo la norma non prevede il termine temporale entro cui lo stesso debba essere raggiunto, pertanto lo stesso non costituisce un mancato rispetto della normativa vigente. Nelle stazioni di Gela (Biviere), Milazzo (Termica Milazzo), e Siracusa (Melilli) si è registrato un numero di superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana maggiore di 25. Il D.Lgs. 155/2010 prevede che il numero dei superamenti debba essere mediato su 3 anni. Per tale valutazione così come per la valutazione del rispetto del valore obiettivo per

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la protezione della vegetazione tramite il parametro AOT40 e della esposizione della popolazione (SOMO35), quest’ultimo indicatore non previsto nel D.Lgs. 155/2010, si rinvia all’analisi dei dati relativi al periodo 2012-2015. Infine, sono stati registrati superamenti della soglia di informazione (180 µg/m3) e della soglia di allarme (240 µg/m3) nelle stazioni dell’area industriale di Siracusa dove sono stati registrati superamenti della soglia di informazione nelle stazioni di Scala Greca, Priolo, Melilli e San Cusmano e della soglia di allarme nelle stazioni di Scala Greca e Melilli (cfr. tabella 15 e 16).

Nella Tabella 7 vengono riportati i valori minimi e massimi delle concentrazioni medie annue registrate nelle stazioni della zona IT1914 - Aree Industriali. Per i parametri O3 e PM10 viene inoltre riportato il numero minimo e massimo dei superamenti giornalieri.

Nessun superamento è stato registrato nel 2015 per gli altri parametri normati dal D.Lgs. 155/2010 quali monossido di carbonio (CO), biossido di zolfo (SO2) e benzene (C6H6).

Per il benzene è necessario però mettere in evidenza che, malgrado la media annua sia stata sempre inferiore al valore limite sia nelle stazioni comprese nel PdV (cfr. tabella 6) che in quelle non comprese (cfr. tabella 8), nel corso del 2015 si sono registrati picchi della concentrazione media oraria (40-50 µg/m3) nelle stazioni dell’area di Siracusa (San Cusmano, Priolo, Teracati e Specchi), con massimi di 130 µg/m3 (San Cusmano) e 90 µg/m3 (Specchi) (cfr. figura 2).

Figura 2: Concentrazioni medie orarie di benzene (µg/m3) nelle stazioni dell’area industriale di Siracusa (San

Cusmano, Teracati, Priolo e Specchi )

Picchi di concentrazione media oraria sono stati registrati anche nella stazione di C.da Gabbia (Milazzo) con un valore massimo di 68µg/m3 (cfr. figura 3), mentre nella stazione di Termica non si osservano tali picchi probabilmente per la posizione della stazione rispetto ai venti dominati nell’area industriale di Milazzo.

Nelle stazioni presenti nell’area del Comprensorio di Caltanissetta -Gela (cfr. figura 4) si sono registrate nel 2015 concentrazioni medie orarie con picchi orari massimi al di sotto di 20 µg/Nm3, ad eccezione della stazione di Gela via Venezia (63 µg/Nm3) e Niscemi (27µg/Nm3).

Analogamente a quanto osservato nelle stazioni dell’area industriale di Gela, la stazione di Partinico ha registrato picchi orari di benzene intorno ai 20 µg/Nm3 con un valore massimo di 30 µg/Nm3.

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Le stazioni di Villa Archimede, l’unica che effettua il monitoraggio del benzene nell’area industriale di Ragusa e di Termini Imerese invece registrano concentrazioni medie orarie molto più basse inferiori a 5 µg/m3.

Figura 3: Concentrazioni medie orarie di benzene (µg/m3) nelle stazioni del Comprensorio del Mela

(C.da Gabbia e Termica Milazzo)

Figura 4: Concentrazioni medie orarie di benzene (µg/m3) nelle stazioni del Comprensorio di

Caltanissetta-Gela

Al fine di correlare i picchi osservati nelle stazioni dell’area di Siracusa, di Gela e di Milazzo in figura 5 vengono confrontate le concentrazioni medie orarie del benzene nelle stazioni di San Cusmano (Siracusa), C.da Gabbia (Milazzo), via Venezia (Gela), V.le Veneto (Catania) e Di Blasi (Palermo), le ultime due ubicate in agglomerati urbani non influenzate da attività industriali e quindi imputabili

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Niscemi ParcheggioAgip- ARPA ViaVenezia SanCataldo GelaPontile

CapoSoprano AgipMineraria Caltanissetta centrostorico ExAutoparco- ARPA

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esclusivamente al traffico veicolare. Dal grafico si evince che nelle stazioni di San Cusmano, via Venezia e C.da Gabbia, influenzate dalle attività industriali, si registrano picchi di concentrazione media oraria più elevati rispetto alle stazioni caratterizzate esclusivamente dal traffico veicolare con picchi massimi sempre inferiori a 20 µg/m3.

Figura 5: Concentrazioni medie orarie di benzene (µg/m3) nelle stazioni da traffico urbano (Di Blasi (Palermo), V.le Veneto (Catania)) e nelle stazioni dell’area industriale di Siracusa (San Cusmano), di Gela (via Venezia) e

Milazzo (C.da Gabbia)

Anche nelle stazioni di monitoraggio di emissioni industriali gestite da ARPA Sicilia ubicate nell’area industriale di Siracusa (Megara e contrada Marcellino), malgrado la media annua dei valori di concentrazione di benzene risulti inferiore al valore limite fissato dal D.Lgs. 155/2010 (cfr. tabella 8), nel corso dell’anno 2015, si sono registrati, analogamente alle altre stazioni presenti nell’area di Siracusa, diversi picchi della concentrazione media oraria con valori massimi di 165 µg/m3 per la stazione di Megara e di 80 µg/m3 per la stazione di C.da Marcellino (cfr. fig. 6), dati imputabili alle attività industriali presenti, che influenzano notevolmente le concentrazioni di benzene aerodisperso.

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SanCusumano

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Figura 6: Concentrazioni medie orarie di benzene (µg/m3) nelle stazioni industriali gestite da ARPA nell’area di

Siracusa (C.da Marcellino e Megara)

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C.daMarcellino (SR)

Megara(SR)

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Tabella 6: Tabella riassuntiva dei dati rilevati nell’anno 2015 dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria

PM10 PM2.5 NO2 CO Benzene O3 SO2

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ZONA NOME STAZIONE n° si/no media % si/no media % n° si/no media si/no % n° % si/no media % n° si/no si/no % n° n° si/no %

Zona IT 1914 Aree Industriali

1 IT1914 Porto Empedocle N 2 IT1914 Gela - ex Autoparco A A A A A A A A A no 0.3 78 A A A A 3 IT1914 Gela Tribunale N 4 IT1914 Gela AGIP Mineraria 10 no 24 98 0 no 7 no 93 no 0.5 93 0 0 no 94 5 IT1914 Gela Biviere 7 no 22 94 0 no 4 no 95 40 no no 94 0 0 no 95 6 IT1914 Gela Capo Soprano np np np np 0 no 8 no 84 np np np np np 19 no no 95 0 0 no 94

7 IT1914 Gela - Via Venezia 12 no 30 78 np np np 0 no 27 no 95 0 97 no 1.0 97 np np np np np np np np

8 IT1914 Niscemi C.STORICO (Gori) 10 no 31 47 0 si 45 no 95 0 97 no 2.2 96 np np np np 9 IT1914 Barcellona P.G. N

10 IT1914 Pace del Mela C.da Gabbia A A A A 0 no 14 no 80 no 1.4 87 0 0 no 92 11 IT1914 Termica Milazzo 7 no 20 94 A A A 0 no 16 no 95 0 93 no 0.4 93 68 no no 85 A A A A 12 IT1914 EDIPOWER - Milazzo (13) 13 IT1914 EDIPOWER - Pace del mela (13)

14 IT1914 EDIPOWER - S.Filippo del Mela (13)

15 IT1914 S.Lucia del Mela (12) A A A A A A A A A A A A A 16 IT1914 Partinico 7 no 22 98 1 no 34 no 95 0 95 no 1.5 94 0 no no 89 0 0 no 94 17 IT1914 Termini Imerese 5 no 16 93 0 no 4 no 92 0 92 no 0.4 90 1 no no 92 0 0 no 86 18 IT1914 Ragusa CAMPO ATLETICA A A A A A A A 0 no 7 no 81 A A 0 no no 88 19 IT1914 Ragusa VILLA ARCHIMEDE A A A A 0 no 14 no 79 np np no 0.2 78 np np np np np np np np 20 IT1914 Pozzallo N 21 IT1914 Augusta 8 no 20 91 np np np 0 no 10 no 89 A A A 0 0 no 86 22 IT1914 Siracusa Belvedere 6 no 18 72 0 no 8 no 83 A A A 0 0 no 76

23 IT1914 Melilli 7 no 19 88 np np np 0 no 8 no 91 A A A 80 si si 91 0 0 no 90

24 IT1914 Priolo 10 no 24 77 no 13 76 0 no 14 no 90 no 1.7 86 np np np np 0 0 no 90

25 IT1914 Siracusa - Scala Greca 12 no 27 88 np np np 18 no 29 no 81 A A A 3 si si 86 0 0 no 86

26 IT1914 Siracusa Osp. Neurop. Ex acquedotto N

27 IT1914 Siracusa - Bixio 14 no 31 75 np np np 0 no 34 no 58 np np np np

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PM10 PM2.5 NO2 CO Benzene O3 SO2

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ZONA NOME STAZIONE n° si/no media % si/no media % n° si/no media si/no % n° % si/no media % n° si/no si/no % n° n° si/no %

28 IT1914 Siracusa - Specchi 13 no 28 97 np np np 0 no 22 no 95 no 1.9 97 np np np np 29 IT1914 Siracusa Teracati 54 no 40 94 np np np A A A A A np np np np np 30 IT1914 Solarino N

Legenda Tabella 6: N Stazione prevista nel Programma di Valutazione da realizzare A Analizzatore da implementare come previsto dal Programma di Valutazione

1) Valore Obiettivo (120 µg/m3 come max. concentrazione media su 8 ore nel giorno) per la protezione della salute umana ai sensi del D. Lgs. 155/2010 - numero di superamenti consentiti n. 25 per anno civile

a) Soglia di Informazione (180µg/m3 come media oraria) ai sensi del D. Lgs. 155/2010

b) Soglia di Allarme (240µg/m3 come media oraria) ai sensi del D. Lgs. 155/2010

2)Valore Limite (350 µg/m3 come media oraria) per la protezione della salute umana ai sensi del D. Lgs. 155/2010 - numero di superamenti consentiti n. 24

3)Valore Limite (125 µg/m3 come media delle 24 ore) per la protezione della salute umana ai sensi del D. Lgs. 155/2010 - numero di superamenti consentiti n. 3

c) Soglia di Allarme (500µg/m3 come media oraria per tre ore consecutive) ai sensi del D. Lgs. 155/2010

4) Valore Limite (200 µg/m3 come media oraria) per la protezione della salute umana ai sensi del D. Lgs. 155/2010 - numero di superamenti consentiti n. 18 5) Valore Limite (40 µg/m3come media annuale) da non superare nell'anno civile ai sensi del D. Lgs. 155/2010 d) Soglia di Allarme (400µg/m3 come media oraria per tre ore consecutive) ai sensi del D. Lgs. 155/2010 6) Valore Limite ( 25 µg/m3 come media annuale per l'anno 2015) ai sensi del D. Lgs. 155/2010 7) Valore Limite (50 µg/ m3 come media delle 24 ore) per la protezione della salute umana ai sensi del D. Lgs. 155/2010 - numero di superamenti consentiti n. 35 8) Valore Limite (40 µg/ m3 come media annuale) da non superare nell'anno civile ai sensi del D. Lgs. 155/2010

9) Valore Limite (5 µg/ m3 come media annuale) per la protezione della salute umana da non superare nell'anno civile ai sensi del D. Lgs. 155/2010

10) Valore Limite (10 µg/m3come max. concentrazione media su 8 ore nel giorno) per la protezione della salute umana da non superare nell'anno civile ai sensi del D. Lgs. 155/2010

11) Stazione esistente di proprietà del Comune di Catania ma non attiva

12) Stazioni esistenti di proprietà del Libero Consorzio Comunale di Messina i cui dati non sono trasmessi al CED di Arpa Sicilia

13) Stazioni esistenti di proprietà di A2A S.p.A. i cui dati non sono trasmessi al CED di Arpa Sicilia

14) Stazione esistente di proprietà del Libero Consorzio di Agrigento ma non attiva

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Tabella 7: Valori minimi e massimi delle medie annue registrati nel 2015 suddivisi per Zona

2015 O3 n.superamenti SO2 NO2 PM2.5 PM10

PM10 n. superamenti media 24 ore Benzene

Stazione n° Stazione µg/m3 Stazione µg/m3 Stazione µg/m3 Stazione µg/m3 Stazione n° Stazione µg/m3

IT1914 Aree Ind.

minimo Campo Atletica 0 Termini

Imerese 0.4 Termini Imerese 4 Termini Imerese 16 Termini Imerese 5 Villa

Archimede 0.2

massimo

Termica Milazzo 68 Partinico 5.1

Gori - Niscemi Centro storico

45 Priolo 13 Teracati 40 Teracati 54

Gori - Niscemi Centro storico

2.2

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Tabella 8: Tabella riassuntiva dei dati di benzene rilevati nell’anno 2015 dalle stazioni non comprese nel PdV

Benzene

Ann

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ZONA NOME STAZIONE si/no media % Rete ARPA

1 IT1914 Megara Z.I. Siracusa no 1.9 79 2 IT1914 C.da Marcellino Z.I. Siracusa no 3.2 26 3 IT1914 Parcheggio Agip – Gela no 0.3 81 4 IT1914 Villa Augusta no 1.1 28

Rete Libero Consorzio di Caltanissetta 5 IT1914 Capo Soprano no 0.4 93 6 IT1914 Centro Storico Caltanissetta no 1.4 75 7 IT1914 Gela Pontile no 1.7 94

Rete Libero Consorzio di Siracusa

8 IT1914 Teracati no 3.8 94 9 IT1914 San Cusmano no 0.7 96

Rete Comune di Ragusa 10 IT1914 Villa Archimede no 0.1 78

Legenda Tabella 8:

1) Valore Limite (5 µg/ m3 come media annuale) per la protezione della salute umana da non superare nell'anno civile ai sensi del D. Lgs. 155/2010

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In attuazione di quanto previsto dal Decreto dell’Assessore Regionale Territorio e Ambiente n. 168 del 18/09/2009 “Adempimenti attuativi del decreto legislativo 3 agosto 2007, n. 152” (Attuazione della direttiva 2004/107/CE concernente l’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria ambiente) – Valutazione preliminare e zonizzazione preliminare”, nel 2015 Arpa Sicilia ha effettuato la determinazione dei suddetti inquinanti (metalli e IPA) nelle polveri campionate di PM10 nelle stazioni individuate dall’allegato tecnico del D.A., ancora attive e ricomprese nel PdV, quattro delle quali comprese nelle aree industriali:

1. IT1914 Siracusa Scala Greca– ex Provincia Siracusa, 2. IT1914 Siracusa Priolo – ex Provincia Siracusa 3. IT1914 Gela Via Venezia - ex Provincia Caltanissetta, 4. IT1914 Milazzo Termica - Arpa Sicilia.

Nel 2015 il periodo minimo di copertura di campionamenti di PM10 (D.Lgs. 155/10 Allegato I – Tabella II) per la determinazione dei metalli e degli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) non sempre è stato rispettato, per svariati motivi sia di ordine tecnico che organizzativo.

L’indagine per i metalli per l’anno 2015 (piombo, cadmio, arsenico e nichel), ha garantito la percentuale minima prevista dalla normativa (50%) per le postazioni di Milazzo Termica, Priolo e Siracusa Scala Greca. Per la stazione di Gela Via Venezia si è raggiunta la copertura annuale pari a 38%.

Per quanto attiene gli “IPA” (benzo(a)pirene), la copertura minima prevista (33%), è stata raggiunta per la stazione di Milazzo Termica e Siracusa Scala Greca. Per le stazioni di Priolo (28%) e Gela Via Venezia (27%) è stata di poco inferiore al valore prescritto dalla normativa.

Nella Tabella 9 si riportano i valori di copertura e le concentrazioni medie annue per i metalli e gli IPA registrate nel 2015 nelle stazioni sopra indicate. Sebbene la copertura minima non sia stata sempre rispettata, si evidenzia che in tutte le stazioni di monitoraggio la concentrazione, espressa come media annua, dei parametri (Cadmio, Arsenico, Nichel, Piombo, benzo(a)pirene) non supera i valori limite fissati dal D.Lgs. 155/2010.

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Tabella 9: Percentuali di campionamento e concentrazioni degli inquinanti espresse come media annuale per il 2015

Postazione % annuale di PM10 sottoposto a indagine

% utilizzata per l'indagine dei metalli

% utilizzata per l'indagine degli IPA

Cd (ng/m3)

As (ng/m3)

Ni (ng/m3)

B(a)P (ng/m3)

Pb (µg/m3)

Siracusa - Priolo Zona IT 1914 78% 50% 28% 1.2 0.5 1.8 0.04 0.0091

Siracusa - Scala Greca Zona IT 1914 85% 52% 33% 0.5 0.6 1.3 0.2 0.0026

Milazzo - Termica Milazzo Zona IT 1914 92% 50% 42% 0.3 0.5 4.5 0.1 0.0073

Gela - Venezia Zona IT 1914 65% 38% 27% 0.6 1.4 2.7 0.2 0.0053

Periodo minimo di copertura annuale di cui al D. Lgs. 155/10 Allegato I – Tabella II 50% 33%

Valore limite espresso come media annuale - (Allegato XI D.Lgs. 155/10)

- - - - 0,5

Valore obiettivo espresso come media annuale - (Allegato XIII D.Lgs. 155/10)

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Come già evidenziato nel paragrafo 4 (cfr. tabelle 4 e 5) le stazioni delle aree industriali sono dotate di analizzatori per il monitoraggio di parametri non normati, quali idrocarburi non metanici (NMHC) e idrogeno solforato (H2S), presenti nell’aria ambiente di tale zona in concentrazioni maggiori rispetto ad altre zone non interessate da attività industriali. Tali inquinanti sono responsabili di disturbi olfattivi che le popolazioni di queste aree lamentano. Gli NMHC sono inoltre composti precursori nel processo di formazione di ozono nell’aria.

Per quanto riguarda gli idrocarburi non metanici, ad oggi, non esiste un limite normativo a cui riferirsi. L’ultimo decreto, ormai abrogato, che ne fissava un limite, pari a 200 µg/m3 come media di 3 ore consecutive in presenza di ozono, è il D.P.C.M. 28/03/1983 abrogato dall’art. 21 del D.Lgs. 155/2010.

Per questo parametro, in assenza di una normativa a livello comunitario, nazionale e regionale si è ritenuto utile utilizzare la soglia di 200 µg/m3, espressa come media oraria, come indicatore di possibili fenomeni di cattiva qualità dell’aria si è proceduto ad un’analisi dei dati ed in particolare della media annuale, della concentrazione massima oraria registrata nell’anno e altre statistiche che possono fornire indicazioni sulla presenza di questo inquinante nei territori delle Aree ad elevato rischio di crisi ambientale di Siracusa e Caltanissetta (cfr. tabella 10 e 11) e del Comune di Ragusa (cfr. tabella 12). Nel 2015 non sono stati registrati le concentrazioni di NMHC nella stazione di C.da Gabbia (Milazzo) per motivi tecnici e quindi non sono disponibili dati relativi a questo parametro per il Comprensorio del Mela.

Nelle stazioni dell’area di Siracusa (9 gestite dal Libero Consorzio di Siracusa e 3 da ARPA Sicilia) la copertura dei dati raccolti risulta statisticamente significativa (>75%) ad esclusione delle stazioni di Megara, Cda Marcellino e Villa Augusta gestite da ARPA per le quali la copertura è pari rispettivamente a 53%, 68% e 33%. In generale è possibile affermare che si registra una presenza diffusa di tale classe di composti nell’aria in tutte le stazioni del comprensorio di Siracusa-Priolo con concentrazioni massime orarie che raggiungono valori pari a circa 3.000 µg/m3 nella stazione di Priolo, compresa nel PdV, e quindi conforme in termini di ubicazione rispetto ai criteri del D.Lgs. 155/2010 (cfr. figura 7). Il numero di dati medi orari che superano la concentrazione scelta come riferimento (200 µg/m3) evidenziano che è la stazione di San Cusumano seguita da Priolo ed Acquedotto quella con il numero più alto di concentrazioni maggiori alla soglia individuata. Il valore massimo dei superamenti della soglia è stato registrato nella stazione di C.da Marcellino ubicata in prossimità degli stabilimenti di Priolo.

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Figura 7: Concentrazione massima oraria e percentuali di concentrazioni orarie superiori a 200 µg/m3 di NMHC nelle stazioni dell’AERCA di Siracusa

Nelle stazioni del Comprensorio di Caltanissetta-Gela (4 gestite dal Libero Consorzio di Caltanissetta e 1 da ARPA Sicilia) la copertura risulta statisticamente significativa (>75%) ad esclusione delle stazioni di Parcheggio Agip e Autoparco gestita da ARPA per le quali la copertura è pari rispettivamente a 26% e 74%. Le concentrazioni massime orarie risultano inferiori a quanto registrato nelle stazioni del comprensorio di Siracusa ad eccezione della stazione di Gela Pontile dove è stato registrato un valore pari a circa 4.800 µg/m3 (cfr. figura 8) dovuto presumibilmente alle attività di scarico e carico dal pontile ancora attivo. Il numero di dati medi orari che superano la soglia adottata come riferimento (200 µg/m3) sono risultati maggiori nella stazione di Gela Autoparco .

0,0500,01000,01500,02000,02500,03000,03500,0

Valoremassimo concentrazionemediaoraria(µg/mc)

StazioniinclusenelPdVStazioninoninclusenelPdV

18,1% 2,6% 2,2% 8,2% 2,2% 0,1%

18,5% 23,4% 7,8% 14,5% 10,8%

64,1%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90%

100% Datimediorariconconcentrazioni>200µg/mc

StazioniinclusenelPdVStazioninoninclusenelPdV

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Figura 8: Concentrazione massima oraria e percentuali di concentrazioni orarie superiori a 200 µg /m3 di NMHC nelle stazioni dell’AERCA di Caltanissetta-Gela

Nelle stazioni del Comune di Ragusa (2 incluse nel PdV e 1 non inclusa) la copertura risulta statisticamente significativa (>75%) nella stazione di Villa Archimede, mentre nelle stazioni di Campo Atletica e Marina di Ragusa la copertura è stata pari a 64% e 56%. La concentrazione massima registrata nella stazione Villa Archimede è stata pari a circa 2.000 µg/m3, mentre nelle stazioni Campo Atletica e Marina di Ragusa sono inferiori. Il numero di concentrazioni medie orarie superiori 200 µg/m3 sono pari a 138 nella stazione di Campo Atletica e circa 50 nella stazione di Villa Archimede pari al 2,5% e allo 0,6% dei dati orari registrati. La stazione di Marina di Ragusa risulta quella con concentrazioni medie orarie più basse (cfr. figura 9).

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

GelaPontile CaltanissettaCentroStorico

AgipMineraria GelaEx-AutoparcoARPA

GelaParcheggioAGIPARPA

Valoremassimo concentrazioneoraria(µg/mc)

StazioniinclusenelPdVStazioninoninclusenelPdV

0% 5%

10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% 50%

GelaPontile CaltanissettaCentroStorico

AgipMineraria GelaEx-AutoparcoARPA

GelaParcheggioAGIPARPA

Datimediorariconconcentrazioni>200µg/mc

StazioniinclusenelPdVStazioninoninclusenelPdV

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Figura 9: Concentrazione massima oraria e percentuali di concentrazioni orarie superiori a 200 µg/m3 di NMHC nelle stazioni del Comune di Ragusa

Le misure di contenimento delle emissioni di NMHC e benzene nelle aree industriali rivestono inoltre particolare importanza, oltre che per il miglioramento della qualità dell’aria, per la protezione della salute della popolazione residente in tale aree, vista l’elevata tossicità del benzene e considerato che i NMHC hanno un impatto significativo in termini di odori percepiti.

0

500

1000

1500

2000

2500

CampoAtletica VillaArchimede MarinadiRagusa

Valoremassimo concentrazioneoraria(µg/mc)

StazioniinclusenelPdVStazioninoninclusenelPdV

0,0%

0,5%

1,0%

1,5%

2,0%

2,5%

3,0%

CampoAtletica VillaArchimede MarinadiRagusa

Datimediorariconconcentrazioni>200mg/mc

StazioniinclusenelPdVStazioninoninclusenelPdV

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Tabella 10: Tabella riassuntiva dei dati rilevati nell’anno 2015 dei parametri non normati (NMHC) dell’AERCA di Siracusa

Tabella 11: Tabella riassuntiva dei dati rilevati nell’anno 2015 dei parametri non normati (NMHC) dell’AERCA di Caltanissetta - Gela

Tabella 12: Tabella riassuntiva dei dati rilevati nell’anno 2015 dei parametri non normati (NMHC) del Comune di Ragusa

DatimonitoraggioNMHCanno2015AERCASiracusa um Acquedotto Augusta Belvedere Bixio Ciapi Melilli Priolo San

Cusmano ScalaGreca VillaAugusta

MegaraARPA

C.daMarcellino

Datiraccolti n. 8112 7267 6927 6604 8138 7611 7398 7933 7270 2924 4630 5966Copertura % 93% 83% 79% 75% 93% 87% 84% 91% 83% 33% 53% 68%Concentrazionemediaannua µ g/mc 101,1 35,8 64,5 99,9 54,5 10,2 103,9 126,5 70,5 106,1 94,5 264,3Valoremassimoconcentrazioneoraria µ g/mc 928,0 2263,5 924,7 1300,4 1952,1 379,9 2926,6 1839,8 1425,6 1206,1 2723,5 2064,7Nr.Superamentimediaoraria n. 1469 189 155 542 178 8 1372 1853 564 424 523 3822Concentrazioni>200µ g/mc % 18,1% 2,6% 2,2% 8,2% 2,2% 0,1% 18,5% 23,4% 7,8% 14,5% 10,8% 64,1%

DatimonitoraggioNMHCanno2015AERCACaltanissetta-Gela um GelaPontile Caltanissetta

CentroStorico AgipMineraria GelaEx-AutoparcoARPA

GelaParcheggioAGIPARPA

Datiraccolti n. 6987 6721 7755 6493 2311Copertura % 80% 77% 89% 74% 26%Concentrazionemediaannua µ g/mc 116,3 92,2 75,1 162,3 139,2Valoremassimoconcentrazioneoraria µ g/mc 4810,3 692,1 784,8 1323,2 437,7Nr.Superamentimediaoraria n. 838 487 54 2882 675Concentrazioni>200µ g/mc % 12% 7% 1% 44% 29%

DatimonitoraggioNMHCanno2015Ragusa um CampoAtletica VillaArchimede MarinadiRagusaDatiraccolti n. 5627 7839 4870Copertura % 64% 89% 56%Concentrazionemediaannua µ g/mc 102,3 89,2 28,8Valoremassimoconcentrazioneoraria µ g/mc 780,1 1973,7 165,0Nr.Superamentimediaoraria n. 138 49 2Concentrazioni>200µ g/mc % 2% 1% 0%

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Come per gli Idrocarburi non Metanici, anche l’Idrogeno Solforato è privo di un riferimento normativo, nazionale e/o europeo, in aria ambiente. L’idrogeno solforato (H2S) è caratterizzato da una soglia olfattiva decisamente bassa. In letteratura si trovano numerosi valori definiti soglia olfattiva: da 0.7 µg/m3 a 14 µg/m3 ("Analisi e controllo degli odori" D. Bertoni, P. Mazzali, A. Vignali - Ed. Pitagora, Bologna 1993); taluni soggetti sono in grado di percepire l'odore già a 0,2 µg/m3 (soglia olfattiva OMS da "Air quality guidelines WHO", anno 1999); in corrispondenza di 7 µg/m3 la quasi totalità dei soggetti esposti distingue l'odore caratteristico.

Come valori di protezione per la salute, ci si può riferire solo ai valori guida dettati dalla OMS-WHO (WHO Guidelines ed. 2000) che fornisce come valore limite 150 µg/m3 espresso come media su 24 ore.

Per tale ragione si è scelto di usare la soglia di 7 µg/m3 della concentrazione media oraria come indicatore dei disturbi olfattivi provocati da questo contaminante sulla popolazione e 150 µg/m3, espresso come media su 24 ore, come soglia di riferimento per la protezione della salute.

L’idrogeno solforato (cfr. tabella 13) viene monitorato nell’area industriale di Siracusa in 6 stazioni gestite dal Libero Consorzio di cui 4 incluse nel PdV (Augusta, Belvedere, Melilli e Priolo) e 2 non incluse (Ciapi e San Cusmano). La copertura dei dati risulta statisticamente significativa (75%) in tutte le stazioni ad eccezione della stazione Belvedere (71%).

In nessuna stazione si sono registrati valori di concentrazione, espressi come media nelle 24 ore, superiori ai valori guida dettati dalla OMS-WHO pari a 150 µg/m3, con valori massimi della concentrazione media giornaliera pari a circa 12 µg/m3 registrati nella stazione Belvedere.

Le concentrazioni massime orarie registrate sono pari a circa 20 µg/m3 in tutte le stazioni ad eccezione della stazione di San Cusmano dove si è registrata un picco di concentrazione oraria pari a 100 µg/m3. Il numero di eventi di concentrazione media oraria superiore alla soglia olfattiva è maggiore nelle stazioni San Cusmano e Ciapi (72 e 39) (cfr. figura 10).

Tabella 13: Tabella riassuntiva dei dati rilevati nell’anno 2015 dei parametri non normati (H2S) dell’AERCA di

Siracusa

DatimonitoraggioH2Sanno2015dell'AERCAdiSiracusa um Augusta Belvedere Ciapi Melilli Priolo SanCusmanoDatiraccolti n. 7529 6239 7234 6767 6794 7904Copertura % 86% 71% 83% 77% 78% 90%Concentrazionemassima24ore µ g/mc 3,4 11,9 5,6 3,9 2,2 9,08Concentrazioneorariamassima µ g/mc 19,1 21,4 17,7 12,5 20,1 100,80Superamentimediaoraria(7µ g/mc) n. 19 13 39 5 4 72Percentualeconcentrazioniorarie>7µ g/mc % 0,25% 0,21% 0,54% 0,07% 0,06% 0,91%

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Figura 10: Concentrazione massima oraria e percentuali di concentrazioni orarie superiori alla soglia olfattiva (7 µg/m3 di H2S nelle stazioni dell’AERCA di Siracusa

Nel 2015 sono state inoltre condotte, nell’area industriale di Siracusa, due campagne una con il laboratorio mobile dell’ARPA e una con il laboratorio mobile del Libero Consorzio. Di seguito si riporta per ciascuna campagna una sintesi dei risultati, descritti integralmente nel “Rapporto sulla qualità dell’aria nel comprensorio dell’aria ad elevato rischio di crisi ambientale di Siracusa 2015”.

• Campagna 1: condotta tra il 16 gennaio e il 26 marzo 2015 (70gg) presso il Centro Sportivo denominato “Palajonio” nel comune di Augusta. Sono stati monitorati i seguenti parametri: particolato fine (PM10 e PM2,5), SO2, CO, O3, NO2, NO, NMHC, THC, CH4. I risultati di tale campagna sono da considerarsi soltanto come misurazioni indicative in quanto la campagna condotta non copre il periodo minimo previsto dalla norma vigente sulla qualità dell’aria. Durante il periodo di misurazioni non è stato superato nessuno dei limiti previsti nel D.Lgs. 155/2010. Per quanto concerne i composti organici volatili non metanici (NMHC), la media dei valori giornalieri è stata pari a 64,40 µg/m3 mentre il massimo, registrato il 20 gennaio, è stato pari a 84,20 µg/m3.

• Campagna 2: condotta tra il 28 gennaio e il 31 dicembre 2015 (337gg) presso Contrada Megara Giannalena, accanto la cementeria Buzzi Unicem. Sono stati monitorati i seguenti parametri: particolato fine (PM10 e PM2,5), SO2, CO, O3, NO2, NO, NMHC, THC, CH4. In questo caso la copertura dei dati consente una verifica del rispetto dei valori limiti fissati dal D.Lgs. 155/2010. I dati di qualità dell’aria registrati in quest’area a forte vocazione industriale sono di seguito sintetizzati:

0,0

20,0

40,0

60,0

80,0

100,0

120,0

Augusta Belvedere Ciapi Melilli Priolo SanCusmano

Concentrazionemassimaorariaµg/mc

StazioniinclusenelPdVStazioninoninclusenelPdV

0

10

20

30

40

50

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Augusta Belvedere Ciapi Melilli Priolo SanCusmano

Superamentimediaoraria(7µg/mc)

StazioniinclusenelPdVStazioninoninclusenelPdV

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o SO2: al di sotto dei valori limite di legge. La concentrazione oraria massima registrata è stata di 133,33 µg/m3

o NO2: concentrazione media annua nessun superamento del valore limiti di legge. La concentrazione oraria massima registrata è stata di 72,32 µg/m3

o CO: 8 superamenti della media massima giornaliera sulle 8 ore o PM10: concentrazione media annua pari a 39,79 µg/m3, con 129 superamenti della

concentrazione giornaliera di 50 µg/m3 o O3: non sono stati registrati valori superiori alla soglia di allarme. C’è stato un solo

superamento della media giornaliera sulle 8 ore pari a 124 µg/m3 o NMHC: La concentrazione massima oraria rilevata è stata di 2286,30 µg/m3, mentre il valore

medio nel periodo di indagine è stato di 109,50 µg/m3. Si sono registrati 710 ore, pari al 8 % delle ore rilevate di superamento della soglia di 200 µg/m, valore di mero riferimento, in quanto tale limite, fissato dalla tab. B dell’Allegato 1 del DPCM 28.3.1983 come media su 3 ore nei periodi in cui si registrano superamenti del valore limite dell’ozono, non è più vigente. Oggi tale valore limite può rappresentare un riferimento nella valutazione della qualità dell’aria in relazione alla concentrazione di composti organici volatili. Il calcolo dei percentili per i precursori dell’ozono mostra dei valori di concentrazione importanti per il trimetilbenzene ed il pentano la cui presenza è verosimilmente legata alle attività industriali vicine.

o Benzene: E’ stato registrato un valore massimo della concentrazione media oraria pari a 538 µg/m3.

Nelle campagne di monitoraggio effettuate da ARPA ST di Siracusa è inoltre emersa la presenza di altri inquinanti, come composti solforati quali metilmercaptano, il tiofene, il propilmercaptano e il disolfurodipropile con concentrazioni medie orarie che rispettivamente nel 63%, nel 42%, nel 74% e nel 52% dei casi hanno mostrato superamenti della soglia olfattiva.

Tali risultati confermano, per quanto concerne il benzene, che nell’area industriale di Siracusa, seppur le concentrazioni medie annue siano entro i limiti di legge, si osservano picchi di concentrazione media oraria legati alla presenza degli impianti industriali. Alla luce dei risultati ottenuti si ritiene che sarebbe opportuno, come già richiesto alle Autorità Competenti nel mese di ottobre del 2016, introdurre nella normativa di settore valori limiti per le concentrazioni medie orarie per il benzene, per gli idrocarburi non metanici e per alcuni precursori dell’ozono.

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4.3 Analisi del trend dei dati nel periodo 2012-2015

Di seguito si analizza, per ciascun parametro, il trend delle concentrazioni degli inquinanti normati nel D.Lgs. 155/2010 nel periodo 2012-2015.

4.3.1 Biossido di azoto

Nella zona Aree Industriali (IT1914) nel periodo 2012-2015 sono stati registrati superamenti del valore limite per l’NO2 espresso come media annua in diverse stazioni (Scala Greca (SR), Belvedere (SR), Gela via Venezia (CL) e Niscemi (CL)).

L’andamento delle medie annue nel periodo 2012-2015 evidenzia nel 2015 un miglioramento dei dati registrati o un andamento costante in quasi tutte le stazioni. In particolare tale miglioramento che è evidente nelle stazioni di Scala Greca (SR) e Gela via Venezia (CL), che negli anni passati avevano registrato il superamento del valore limite della media annua, ha ridotto di fatto il superamento del limite annuo per la concentrazione di biossido di azoto alla sola stazione di Niscemi. L’unica stazione per cui si registra un trend crescente è stata Termica Milazzo seppur con concentrazioni medie annue sempre al di sotto del limite di legge.

Per quanto riguarda i livelli critici per la protezione della vegetazione, attualmente è possibile valutare l’NO2 solo nella stazione esistente e prevista nel Programma di Valutazione di Gela Biviere, in quanto rispondente alle caratteristiche previste dal D.Lgs. 155/2010.

La concentrazione media annua rilevata è stata pari a 4 µg/m3 rispetto al limite massimo consentito di 30 µg/m3.

Figura 11: Trend della media annuale dell’NO2

4.3.2 Biossido di zolfo

Il biossido di zolfo, a seguito di politiche incentrate sulla riduzione del tenore di questo composto nei combustibili, ha ormai concentrazioni in atmosfera poco significative nelle aree non impattate da impianti industriali e/o vulcani.

In tutto il territorio regionale nel 2015 non si sono registrati superamenti dei valori limite previsti dal D.Lgs. 155/2010 per la protezione della salute umana sia come media oraria che come media su 24 ore. Tra le stazioni previste nel PdV, negli anni precedenti, 2012 e 2013, sono stati registrati superamenti del valore limite espresso come media oraria (350 µg/m3) nelle stazioni di Melilli e Agip Mineraria, ma al di sotto del

Trend della media annuale dell'NO2 nel quadriennio 2012 - 2015 Zona IT1914

0

20

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2012 2013 2014 2015 limite

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numero massimo previsto dalla normativa (n.24 superamenti) (cfr. Fig.12).

Per quanto riguarda i livelli critici per la protezione della vegetazione, attualmente è possibile valutare l’SO2 solo nella stazione esistente e prevista nel Programma di Valutazione, di Gela Biviere perché rispondente alle caratteristiche previste ed attiva dal 2014. La concentrazione media annua rilevata è stata pari a 0.8 µg/m3 rispetto al livello massimo consentito di 20 µg/m3.

Figura 12: Trend della media annuale dell’SO2 per Aree Industriali

4.3.3 Particolato - PM10

Nella zona Aree Industriali (IT1914) nel periodo 2012-2015 sono stati registrati superamenti del valore limite per PM10 espresso come media annua in diverse stazioni (Bixio (SR), Teracati (SR) e Niscemi (CL)).

La media annua dei valori di concentrazioni di PM10 presenta un trend di riduzione soprattutto nelle stazioni che nel 2012 e 2013 avevano registrato il superamento del valore limite (Bixio e Niscemi) o un andamento pressoché costante, ad eccezione della stazione di Teracati in cui si registra un andamento crescente (cfr. fig. 13). Per l’anno 2015 non è stato registrato, in nessuna stazione prevista dal PdV, il superamento del valore limite annuo. Nella stazione di Teracati (SR) si sono registrati nel 2015 un numero di superamenti (n.54) del valore limite, espresso come media giornaliera, superiore a quelli previsti dal D.Lgs. 155/2010 come massimi ammissibili nell’arco di un anno solare (n.35).

4.3.4 Particolato PM2.5

Il D.Lgs. 155/2010 prevede un valore obiettivo per la protezione della salute umana da rispettare entro il 2015, pari 25 µg/m3, espresso come media annuale.

Nel 2015 il PM2.5 è stato misurato nella sola stazione di monitoraggio di Priolo (SR), in quanto le altre stazioni, nelle quali il PdV prevede il monitoraggio di questo parametro, non sono state ancora adeguate. La media annua dei valori di concentrazioni, inferiore al valore limite, è pari a 13 µg/m3.

Non sono disponibili dati storici di concentrazione relativi a questo parametro.

Trend del numero dei superamenti del valore limite dell'SO2 nel quadriennio 2012 - 2015 Zona IT1914

0 0 1 0 0 0 0 00 0 0 0 0

6

0 0 00 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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2012 2013 2014 2015 limite

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Figura 13: Trend della media annuale del PM10

4.3.5 Ozono

Per l’ozono si registra il superamento del valore obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana, fissato dal D.Lgs. 155/2010 pari a 120 µg/m3, nella maggior parte delle stazioni della rete regionale in tutti gli anni del periodo preso in esame. Per tale obiettivo la norma non prevede il termine temporale entro cui lo stesso debba essere raggiunto, pertanto lo stesso non si può ritenere un mancato rispetto della normativa vigente.

Per quanto concerne il valore obiettivo per la protezione della salute umana, il D.Lgs. 155/2010 prevede che il numero dei superamenti mediato su 3 anni non deve essere superiore a 25. Nel periodo preso in esame 2012-2015 il numero dei superamenti del valore obiettivo, espresso come media su 3 anni, è superiore al numero massimo fissato dal D.Lgs. 155/2010 per le stazioni di Melilli (SR), in cui si registra un andamento decrescente nel periodo 2012-2015 e Termica Milazzo (ME), in cui invece si registra un andamento crescente nello stesso periodo (cfr. tabella 14). Per la stazione Gela Biviere sono disponibili i dati solo del 2015 e 2014 per cui non è possibile calcolare la media su 3 anni e si sono registrati per entrambi gli anni un numero di superamenti maggiore di 25. Nella stazione di Termini Imerese il numero di superamenti del valore obiettivo è superiore al massimo consentito dalla normativa solo nel 2012. Il numero dei superamenti espresso come media su 3 anni è inferiore al numero massimo previsto. In tutte le altre stazioni i superamenti registrati negli anni presi in esame sono stati sempre inferiori a 25.

Il problema del superamento del valore obiettivo per l’ozono è un problema diffuso in tutta l’area di Siracusa. Come si evince dal Rapporto della qualità dell’aria dell’area di Siracusa, anche nelle stazioni di Acquedotto, Priolo e San Cusmano, che rilevano questo parametro, sebbene non previsto nel PdV, sono stati registrati un numero di superamenti, mediati su 3 anni, maggiore di 25 nel periodo 2013-2015. Tale criticità può essere determinata dall’emissione dei precursori dell’ozono e cioè di ossidi di azoto, provenienti sia dal traffico veicolare sia dalle emissioni puntuali, e di composti organici volatili non metanici provenienti dagli impianti presenti nelle due aree interessate dai superamenti.

Trend della media annuale del PM10nel quadriennio 2012 - 2015 Zona IT1914

27

2023

44

3429

24

31

46

2117

2422

19 21

43

31

25

29

50

2016

2021 2321

24

36

30 29

38

29

35 35

2522

182220

18 19

24

3127 28

40

24

30 31

22 22

1620

0

10

20

30

40

50

60A

ugus

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re

Mel

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Prio

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Ter

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Par

tinic

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Ter

min

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eres

e

Ter

mic

a M

ilazz

o

µg/m

3

2012

2013

2014

2015

limite

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Tabella 14: Numero di superamenti del valore obiettivo per l’O3 e media su 3 anni Stazione 2013

(n.) 2014 2015 Media (2013-2015)

(n.)

Aree Industriali IT1914

Melilli 107 90 80 92

Scala Greca 2 16 3 7

Campo Atletica 12 0 0 4

Gela Biviere 31 40

Campo Soprano 16 19

Partinico 0 1 0

Termini Imerese 2 3 1 2

Termica Milazzo 11 27 68 35

Nelle stazioni dell’area di Siracusa nel 2014 e nel 2015 sono stati inoltre rilevati superamenti della media oraria per la soglia di informazione (180 µg/m3) e nel 2015 per la soglia di allarme (240 µg/m3), (cfr. tabelle 15 e 16).

Tabella 15: Numero superamenti della soglia di informazione limite orario di 180 µg/m3

2013 2014 2015

Acquedotto 0 5 0

Scala Greca 0 0 8

Priolo 0 0 1

Melilli 0 0 8

San Cusmano 0 0 3

Tabella 16: Numero superamenti della soglia di allarme di 240 µg/m3

2013 2014 2015

Acquedotto 0 0 0

Scala Greca 0 0 4

Priolo 0 0 0

Melilli 0 0 2

San Cusmano 0 0 0

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Figura 14: Trend dei superamenti del valore obiettivo del O3

Calcolo AOT40

La norma fissa per l’ozono anche un valore obiettivo per la protezione della vegetazione tramite il parametro AOT40, definito dal D.Lgs. 155/2010 come la somma della differenza tra le concentrazioni orarie superiori a 80 µg/m3 e 80 µg/m3, rilevate da maggio a luglio, utilizzando solo i valori orari rilevati ogni giorno fra le 8:00 e le 20:00. Il valore obiettivo per la protezione della vegetazione, AOT40 (valori orari), come media su 5 anni, è pari a 18.000 (µg/m3*h), mentre il valore obiettivo a lungo termine è pari a 6.000 (µg/m3*h). Per quest’ultimo la norma non fissa la data entro cui lo stesso debba essere rispettato.

È stato effettuato il calcolo dell’AOT40 nelle stazioni di fondo suburbano previste nel PdV, esistenti ed attive nel 2015, Termica Milazzo (ME), Campo d’Atletica (RG) e per quelle rurali (Gela Biviere), malgrado siano disponibili solo i dati degli anni 2014 e 2015 (cfr. tabella 17). Il grado di copertura dei dati è per tutti gli anni, nel periodo di riferimento (maggio-luglio), maggiore del valore minimo previsto dalla normativa (90%) tranne che nel 2011 nella stazione di Boccadifalco e Termica Milazzo e nel 2013 nella stazione di Misterbianco. Qualora non siano disponibili tutti i dati misurati possibili, il valore dell’AOT40 misurato è stato corretto (AOT40 stimato) sulla base dei valori orari misurati rispetto ai totali possibili nel periodo di riferimento (numero di ore compreso nel periodo di tempo di cui alla definizione dell’AOT40) adottando la seguente formula, conformemente a quanto previsto dal D.Lgs. 155/2010:

Per tutti gli anni si registra in tutte le stazioni il superamento del valore obiettivo a lungo termine per

la protezione della vegetazione (6.000 µg/m3 *h). Si ribadisce che, per il valore obiettivo a lungo termine, la norma non prevede il termine temporale entro cui lo stesso debba essere raggiunto, pertanto lo stesso non costituisce un mancato rispetto della normativa vigente. La media dei valori di AOT40 su 5 anni, calcolata nel periodo 2011-2015, è inferiore al valore obiettivo per la protezione della vegetazione (18.000 µg/m3*h) per tutte le stazioni tranne per la stazione Termica Milazzo e per la stazione di Gela Biviere per la quale sono disponibili i dati solo per gli anni 2014 e 2015. Nella stazione Termica Milazzo si registra inoltre un trend crescente dei valori nel periodo preso in esame. Nella stazione di Gela il valore dell’AOT40 risulta per entrambi gli anni molto superiore al valore obiettivo. Entrambe queste stazioni, seppur classificate come fondo rispettivamente suburbano e rurale, sono localizzate in prossimità di aree industriali, caratterizzate da

Trend del numero dei superamenti del valore obiettivo per l'O3 nel quadriennio 2012 - 2015

Zona IT1914

101

0

2415

33

6

107

2

12

0 2

11

90

16

0

31

16

1 3

27

80

3 0

40

19

0 1

68

0

25

50

75

100

125

Melilli

Scala

Greca

Campo

Atletica

Gela

Biviere

Capo

Soprano

Partinico

Termini

Imerese

Termica

Milazzo

2012 2013 2014 2015 limite

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emissioni puntuali di inquinanti primari da cui si genera l’ozono.

Tabella 17: Valori calcolati del parametro AOT40 (µg/m3*h) periodo 2011-2015

2011 2012 2013 2014 2015 media

(2011-2015)

Stazione Termica Milazzo

AOT40 misurato 10.966 14.224 19.609 25.907 33.552

copertura 71% 96% 92% 89% 98%

AOT40 stimato 15.520 14.870 21.392 28.949 34.266 22.999

Stazione Campo d'Atletica

AOT40 misurato 17.123 27.520 21.340 7.505 9.188

copertura 92% 96% 95% 95% 94%

AOT40 stimato 18.569 28.771 22.374 7.869 9.744 17.465

Stazione Scala Greca

AOT40 misurato 164 1.415 1.891 20.056 14.466

copertura 99,8% 94% 99% 93% 99%

AOT40 stimato 165 1.504 1.909 21.665 14.652 7.979

Stazione Gela Biviere

AOT40 misurato n.d. n.d. n.d. 30.348 33.081

copertura 0 0 0 99% 99%

AOT40 stimato n.d. n.d. n.d. 30.709 33.505 32.107

Calcolo SOMO35

Il SOMO35 è un indicatore usato a livello nazionale (ISPRA) e comunitario (EEA) per valutare i esposizione cumulata della popolazione all’ozono. Esso infatti riproduce la somma annuale delle eccedenze di ozono da una soglia (cosiddetto cut-off level) al di sopra della quale esiste uno statistico incremento del rischio relativo di mortalità per la popolazione vulnerabile. Questa soglia di concentrazione di ozono è 35 ppb pari a 70 µg/m3 (media massima giornaliera su 8h)

L’indicatore è definito come:

SOMO35UNCORRECTED=∑i max{0,Ci-70 µg/m3}

dove: • Ci è la concentrazione media massima giornaliera calcolata sulle 8 ore • la sommatoria va dal giorno i=1 al giorno 365, per anno.

L’indicatore viene calcolato in µg/m3*giorno.

IL SOMO35 è molto sensibile a eventuali valori mancanti durante l’anno, ragion per cui è il valore calcolato viene corretto sulla base dell’attuale copertura dei dati nell’anno. L’indicatore è così calcolato come:

SOMO35ESTIMATED= SOMO35UNCORRECTED*365/Nvalid

dove Nvalid è il numero di valori-giorni validi.

In tabella 18 vengono riportati i valori di SOMO35 calcolati e corretti con la procedura sopra riportata dai dati di concentrazione media oraria misurati nelle stazioni delle aree industriali nel 2015. A titolo di

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confronto si evidenzia che il valore di SOMO35, calcolato dai dati rilevati nel 2015 nei comuni di Palermo e Catania Siracusa, è risultato rispettivamente pari a 6.992 (µg/m3*giorno) e 5.827 (µg/m3*giorno). Se ne deduce pertanto che nelle stazioni di Gela (Capo Soprano e Biviere), Melilli (SR) e Termica Milazzo il SOMO35 è maggiore circa il 50% dei valori calcolati in comuni più impattati dal traffico veicolare urbano ma con una pressione industriale decisamente inferiore da quella presente nelle AERCA di Gela, Siracusa e Milazzo.

Tabella 18: Valori calcolati del parametro SOMO35 (µg/m3*h)

Stazione SOMO35UNCORRECTED

(µg/m3*giorno) SOMO35ESTIMATED

(µg/m3*giorno)

Gela - Capo Soprano 9.398 9.528

Gela - Biviere 10.418 10.476

Ragusa -Campo Atletica 2.989 3.247

Melilli 11.046 11.652

Partinico 1.257 1.366

Siracusa - Scala Greca 4.660 5.201

Termica Milazzo 9.772 11.008

Termini 5.153 5.421

4.3.6 Benzene

Nelle stazioni della zona Aree Industriali (IT1914) non si registrano negli anni 2012-2015 superamenti del limite fissato D.Lgs. 155/2010 (5 µg/m3) per il benzene, espresso come media annua.

L’analisi dei dati (cfr. figura 15) evidenzia un andamento sostanzialmente costante dei valori di concentrazione di benzene misurati, ad esclusione delle stazioni di C.da Gabbia e Priolo per le quali il trend dei dati ha un andamento leggermente crescente. La stazione dove si registrano valori più elevati è quella di Gori – Niscemi centro storico e Specchi, influenzate anche dal traffico veicolare.

Figura 15: Trend delle concentrazioni medie annue del Benzene

Trend della media annuale del Benzenenel quadriennio 2012 - 2015 Zona IT1914

0.0

1.0

2.0

3.0

4.0

5.0

6.0

Prio

lo

Spec

chi

Agip

Min

erar

ia

Gel

a-Ve

nezi

a

Gor

i - N

isce

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entro

stor

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Ex-a

utop

arco

Gel

a

µg/m

3

2012

2013

2014

2015

limite

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42

Cionondimeno, come già evidenziato in precedenza, nell’area di Siracusa e di Milazzo si evidenziano in tutti gli anni presi in esame dei valori di concentrazione delle medie orarie molto elevati.

4.3.7 Monossido di carbonio

Per quanto riguarda il monossido di carbonio, negli anni del periodo in esame non sono mai stati registrati, in nessuna delle stazioni della rete di monitoraggio, superamenti del valore limite per la protezione della salute umana, espresso come massimo della media sulle 8 ore.

4.3.8 Metalli (As, Cd, Ni, Pb)

Dall’analisi dei dati si osserva il superamento del limite fissato per l’Arsenico (5ng/Nm3) nel 2012 nelle stazioni di Siracusa Priolo, Siracusa Scala Greca e Gela via Venezia. Le concentrazioni di As negli anni successivi sono diminuite significativamente verosimilmente grazie alla conversione tecnologica degli impianti di combustione alimentati a olio combustibile in impianti fuel gas e metano avviata a partire dal 2013.

Il trend delle concentrazioni medie annue (cfr. figura 16) è tendenzialmente decrescente per quasi tutti i metalli normati e nel 2015 per nessuno dei parametri monitorati si sono osservati superamenti né del valore limite né del valore obiettivo. Si evidenzia comunque un modesto aumento della concentrazione di cadmio e piombo nella stazione di Siracusa Priolo e di piombo in quella di Termica Milazzo

Figura 16: Trend delle concentrazioni medie annue dei metalli

0

5

10

15

20

SiracusaPriolo SiracusaScalaGreca TermicaMilazzo GelaVenezia

Trendconcentrazionemediaannua(ng/mc)Arsenico

2012 2013 2014 2015

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4.3.9 Benzo(a)pirene

Anche per il benzo(a)pirene dall’analisi dei dati si osserva un trend delle concentrazioni medie annue (cfr. figura 17) tendenzialmente decrescente con valori di concentrazioni sempre al di sotto del valore limite (1 ng/Nm3) ad esclusione della stazione di Siracusa Scala Greca per la quale si osserva un trend crescente. Nel 2015 non si sono osservati superamenti del valore limite.

0123456

SiracusaPriolo SiracusaScalaGreca TermicaMilazzo GelaVenezia

Trendconcentrazionemediaannua(ng/mc)Cadmio

2012 2013 2014 2015

024681012

SiracusaPriolo SiracusaScalaGreca TermicaMilazzo GelaVenezia

Trendoncentrazionemediaannua(ng/mc)Nichel

2012 2013 2014 2015

0

0,005

0,01

0,015

SiracusaPriolo SiracusaScalaGreca TermicaMilazzo GelaVenezia

Trendconcentrazionemediaannua(µg/mc)Piombo

2012 2013 2014 2015

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Figura 17: Trend delle concentrazioni medie annue del benzo(a)pirene

0

0,5

1

SiracusaPriolo SiracusaScalaGreca TermicaMilazzo GelaVenezia

Trendconcentrazionemediaannua(ng/mc)Benzo(a)pirene

2012B(a)P 2013B(a)P 2014 B(a)P 2015 B(a)P

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5 ANALISI DELLE SORGENTI EMISSIVE

Nel presente paragrafo verranno individuati i fattori di pressione di origine antropica che incidono sull’inquinamento atmosferico, sulla base delle emissioni totali annue di sostanze inquinanti stimate, disaggregate per attività emissiva ai vari livelli di classificazione SNAP. Gli inquinanti presi in considerazione sono quelli studiati nell’Inventario regionale delle emissioni 2012, consultabile nel sito dell’Agenzia all’indirizzo http://www.arpa.sicilia.it/primopiano/on-line-linventario-delle-emissioni-in-atmosfera-della-regione-sicilia-anno-2015/. Tale inventario è stato revisionato nel mese di ottobre 2016 (http://www.arpa.sicilia.it/news/relazione-annuale-sullo-stato-della-qualita-dellaria-nella-regione-sicilia-anno-2015-e-la-revisione-dellinventario-delle-emissioni-per-gli-anni-2005-2007-2012/) a seguito dell’aggiornamento delle stime delle emissioni conseguente alla revisione effettuata dalla Techne Consulting S.r.l. nel mese di agosto 2016.

Il presente lavoro si base sul focus dell’inventario delle emissioni per le aree industriali recentemente sviluppato dalla Techne Consulting S.r.l. (ottobre 2016) (cfr. allegato 2).

Di seguito si riporta una sintesi delle sorgenti emissive stimate per gli inquinanti rilevati dalle stazioni di monitoraggio per i quali i dati di monitoraggio hanno rilevato nel corso del periodo preso in esame 2012-2015 superamenti dei limiti normativi, ed in particolare per: biossido di azoto (NO2), particolato fine (PM10) e ozono (O3). Essendo l’Ozono un inquinante secondario, si sono prese in considerazione le sorgenti emissive dei suoi precursori, quali, oltre biossido di azoto (NO2), i composti organici volatili non metanici (COVNM). La sua presenza al livello del suolo dipende infatti fortemente dalle condizioni meteoclimatiche e pertanto è variabile sia nel corso della giornata che nelle stagioni. L'ozono si forma infatti in modo diverso a seconda dell'ambiente. Nella stratosfera si compone a partire dalla reazione dell'ossigeno con l'ossigeno nascente (O), prodotto dalla scissione della molecola di ossigeno ad opera delle radiazioni ultraviolette (O2 + UV -> O + O; O + O2 -> O3); nella troposfera si forma a partire da composti organici volatili (COV) e dagli ossidi di azoto (NOx) in presenza di forte irradiazione solare. I livelli di ozono tendono inoltre ad aumentare quando non c'è vento, il sole splende e la temperatura è elevata.

Considerati i valori elevati di concentrazioni medie orarie misurati nelle aree industriali per il

benzene, vengono inoltre valutate le sorgenti emissive per questo inquinante.

5.1 Analisi delle sorgenti emissive per macrosettore

In tabella 19 si riportano le stime per l’anno 2012 delle emissioni degli inquinanti principali per macrosettore per l’insieme della regione e per le aree industriali.

In figura 18 è riportata la distribuzione delle emissioni di ossidi di azoto, particolato fine, COVNM,

tra le sorgenti puntuali e diffuse e lineari per le Aree Industriali.

Il grafico evidenzia: • l’assoluta prevalenza nelle aree industriali [58%] delle emissioni industriali [Combustione

nell’industria dell’energia e della trasformazione delle fonti di energia, Impianti di combustione industriale e processi con combustione e Processi senza combustione] per l’ossido di azoto a fronte di una prevalenza delle emissioni da Trasporti Stradali sull’intera regione;

• il ruolo molto importante per il PM10 nelle aree industriali delle emissioni industriali [Combustione nell’industria dell’energia e della trasformazione delle fonti di energia, Impianti di combustione industriale e processi con combustione e Processi senza combustione] che risultano dell’ordine delle emissioni del riscaldamento domestico a legna, sorgente predominante a livello regionale se si escludono gli incendi forestali [intorno al 40%]. Questo effetto risulta minore per le emissioni di PM2,5 dove prevale il riscaldamento domestico e maggiore per il PST dove prevalgono le emissioni industriali;

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Tabella 19–Emissioni totali inquinanti principali per macrosettore – Anno 2012

Valori percentuali (%) nel territorio regionale CO COVNM NOx PM10 PM2,5 PST SOx C6H6 NH3 01 Comb. ind. energia e trasf. fonti energ. 1,2% 0,2% 15,1% 0,8% 0,8% 1,3% 1,8% 0,2% 0,6% 02 Impianti combust. non industriali 10,1% 2,4% 2,4% 15,7% 17,4% 12,9% 0,0% 23,1% 2,2% 03 Imp. comb. industr., processi con comb. 1,4% 0,6% 7,9% 0,2% 0,2% 0,1% 0,2% 0,9% 0,5% 04 Processi senza combustione 0,4% 7,2% 2,5% 6,4% 3,5% 8,1% 0,8% 0,4% 0,1% 05 Estrazione distribuzione combust. fossili 0,0% 5,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,6% 0,0% 06 Uso di solventi 0,0% 19,5% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 07 Trasporti Stradali 31,6% 12,0% 54,7% 10,5% 10,1% 9,6% 0,0% 27,1% 3,2% 08 Altre sorgenti mobili e macchine 0,7% 0,4% 12,0% 1,0% 1,1% 0,8% 0,2% 0,5% 0,0% 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,0% 0,4% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 2,3% 10 Agricoltura 0,3% 3,3% 0,0% 8,1% 1,5% 6,8% 0,0% 4,7% 82,2% 11 Altre sorgenti/natura 54,4% 48,8% 5,3% 57,5% 65,4% 60,3% 96,9% 42,5% 8,9% Valori percentuali (%) nelle Aree Industriali CO COVNM NOx PM10 PM2,5 PST SOx C6H6 NH3 01 Comb. ind. energia e trasf. fonti energ. 9,8% 0,8% 41,9% 6,2% 6,9% 11,1% 66,1% 1,7% 3,4% 02 Impianti combust. non industriali 12,3% 1,7% 1,1% 19,4% 24,5% 15,4% 0,1% 27,8% 1,6% 03 Imp. comb. industr., processi con comb. 6,5% 2,9% 15,0% 1,0% 1,3% 0,8% 1,5% 5,3% 0,3% 04 Processi senza combustione 2,9% 34,9% 7,9% 11,9% 6,8% 15,7% 28,5% 1,5% 0,3% 05 Estrazione distribuzione combust. Fossili 0,0% 13,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 5,1% 0,0% 06 Uso di solventi 0,0% 15,5% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 07 Trasporti Stradali 38,5% 8,7% 23,9% 12,9% 14,2% 11,5% 0,1% 32,5% 2,5% 08 Altre sorgenti mobili e macchine 1,3% 0,4% 9,2% 2,7% 3,5% 2,0% 3,4% 0,7% 8,7,% 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,0% 0,2% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 1,0% 10 Agricoltura 0,0% 4,2% 0,0% 15,3% 3,5% 12,4% 0,0% 3,4% 88,0% 11 Altre sorgenti/natura 28,5% 17,6% 1,0% 30,6% 39,5% 31,1% 0,3% 21,9% 2,9%

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• l’origine quasi completamente industriale delle emissioni di ossidi di zolfo nelle aree industriali

[96,1%]; • la prevalenza delle emissioni industriali [incluso l’uso industriale di solventi] sulle emissioni di

COVNM nelle aree industriali.

Figura 18: Distribuzione delle emissioni di ossidi di azoto, particolato [PM10 e PM2,5], composti organici volatili non metanici ed ossidi di zolfo tra i differenti macrosettori nelle Aree Industriali

Gli ossidi di azoto emessi nelle aree industriali rappresentano il 33% delle emissioni totali di NOx a

livello regionale e sono dovuti a: • emissioni da impianti di combustione industriali; • emissioni da trasporto stradale.

Il primo dato rilevante è l’evidenza che in ambito regionale il macrosettore dei trasporti stradali

(macrosettore 7) contribuisce alle emissioni di NOx per il 55% mentre nelle aree industriali lo stesso macrosettore influisce solo per il 24%. Viceversa gli impianti di combustione industriale (macrosettore 1 e 3) incidono in queste aree in maniera molto più significativa nella produzione di NOx (57%) a fronte di un contributo pari al 23% su scala regionale (cfr. figura 19).

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Figura 19: Distribuzione delle sorgenti emissive di ossidi di azoto (%) per macrosettore

I composti organici non metanici (COVNM) emessi nelle aree industriali rappresentano il 30% delle

emissioni complessive di COVNM a livello regionale (escluso il contributo delle sorgenti naturali) e sono generati da:

• emissioni da impianti industriali con e senza combustione • emissioni da impianti di estrazione e distribuzione di combustibili fossili • emissioni connesse all’uso di solventi; • emissioni da traffico stradale

Le sorgenti principali di COVNM (cfr. figura 20) nelle Aree Industriali sono le emissioni da impianti

industriali in processi senza combustione che incidono, escludendo le sorgenti naturali, per il 42% contro il 14% a livello regionale. Complessivamente le attività industriali (macrosettori 1,3 e 4) sono responsabili del 47% delle emissioni di COVNM (escluso il contributo delle sorgenti naturali) a fronte del 15,5% a livello regionale. L’altro macrosettore che incide con una percentuale maggiore di quella stimata a livello regionale è il 5- Estrazione e distribuzione di combustibili fossili, che incide per il 16% a fronte di un contributo del 10% a livello regionale. I macrosettori 6 – Uso di solventi e 7 – Trasporti stradali invece contribuiscono in maniera meno significativa alla produzione di COVNM rispetto a quanto stimato a livello regionale (38% e 23,5% a livello regionale e 19% e 11% nelle aree industriali).

La stima relativa al macrosettore 6 – Uso di solventi sulla base di quanto previsto nel “EMEP/EEA Air Pollutant Emission Inventory Guidebook” (2013) è stata effettuata usando come indicatori di attività il consumo di vernice, di colle e adesivi.

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Figura 20: Distribuzione delle sorgenti emissive di composti organici volatili (%) per macrosettore

Il particolato fine (PM10) emesso nelle aree industriali rappresenta il 18% delle emissioni complessive a

livello regionale (escluso il contributo delle sorgenti naturali) ed è dovuto a: • emissioni da impianti industriali • emissioni da impianti di combustione non industriali; • emissioni da traffico stradale • emissioni dal settore agricolo Il settore che maggiormente incide sulla produzione di polveri è il macrosettore 11 - Altre sorgenti/natura

(33%) che a livello regionale è responsabile del 58% di produzione di particolato fine PM10. Ciò è imputabile a vari fenomeni quali incendi boschivi (il 2012 anno in cui si sono registrati un numero significativo di incendi boschivi) venti sahariani, erosione di terreni aridi e trasporto di sale marino conseguente ai fenomeni di evaporazione.

Eliminando il contributo delle sorgenti naturali (tra cui si computano gli incendi), un contributo significativo è dovuto alle emissioni da impianti industriali (macrosettori 1, 3, 4) che nel complesso sono responsabili del 27,5% delle emissioni di PM10 a fronte del 17% a livello regionale. Il macrosettore 2 - Impianti di combustione non industriali (da utenza domestica), ha invece un’incidenza inferiore (28%) rispetto a quella registrata a livello regionale pari al 37% così come il il macrosettore 7 - Trasporti stradali che contribuisce nelle aree industriali per il 19% rispetto alla media regionale del 25% (cfr. figura 21).

Inoltre risulta significativo il contributo del settore agricolo (22%) che però è dello stesso ordine di grandezza di quello stimato a livello regionale (19%).

Tra i settori industriali, sono gli impianti di combustione per la produzione di energia (macrosettore 01) quelli maggiormente responsabili delle emissioni di PM10, PM2,5 e PST con un’incidenza superiore (9%, 11% e 16%) rispetto a quella stimata a livello regionale (2%, 2% e 3%).

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Figura 21: Distribuzione delle sorgenti emissive di particolato fine PM10 (%) per macrosettore

Per quanto riguarda il benzene, la quantità emessa nelle aree industriali rappresenta il 15% delle emissioni

complessive a livello regionale (escluso il contributo delle sorgenti naturali) ed è dovuto a: • emissioni da impianti di combustione non industriali; • emissioni da traffico stradale; • emissioni da impianti industriali. Il settore che maggiormente incide sulla produzione di benzene è il macrosettore 11 - Altre

sorgenti/natura (22%) che a livello regionale è responsabile del 45%. Ciò è imputabile a vari fenomeni quali soprattutto gli incendi boschivi (il 2012 anno in cui si sono registrati un numero significativo di incendi boschivi).

Eliminando il contributo delle sorgenti naturali i macrosettori che contribuiscono maggiormente alle emissioni di benzene nelle aree industriali, analogamente a quanto accade a livello regionale, sono il macrosettore 7 - Trasporti stradali, 42% a fronte del 47% a livello regionale, ed il macrosettore 2 - Impianti di combustione non industriali (da utenza domestica) responsabile del 36% nelle aree industriali e del 40% a livello regionale (cfr. figura 22).

I macrosettori associati alle emissioni puntuali da impianti industriali (macrosettori 1, 3, e 4) contribuiscono per l’11% alle emissioni di benzene a fronte del contributo a livello regionale pari al 3%, con una provenienza più significativa legata ai processi di combustione. Il macrosettore 05 – Estrazione e distribuzione di combustibili fossili incide per il 7% contro il 2% a livello regionale.

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Figura 22: Distribuzione delle sorgenti emissive di benzene (%) per macrosettore

La Figura 23 riporta le emissioni degli inquinanti principali tra le tipologie di sorgenti nelle aree

industriali, da cui si evince come le sorgenti puntuali contribuiscono in modo significativo per i composti organici volatili e in modo prevalente per ossidi di azoto ed ossidi di zolfo.

Figura 23 – Distribuzione delle emissioni di inquinanti principali tra le tipologie di sorgenti nelle aree industriali

Si ricorda che nell’inventario delle emissioni si definiscono puntuali le sorgenti che globalmente

emettono più di 5.000 t/anno di anidride carbonica, oppure 50 t/anno di monossido di carbonio, 50 kg/anno di metalli pesanti e 5 t/anno degli altri inquinanti.la valutazione se gli impianti superano la soglia è stata effettuata tramite:

• valutazione preliminare delle emissioni per singolo punto di emissione, come specificato nel seguito;

• calcolo delle emissioni per l’intero impianto come somma delle emissioni di tutti i punti di emissione;

Le emissioni delle sorgenti puntuali ed areali sono state valutate: • utilizzando i valori dichiarati dalle aziende in opportuni questionari a loro inviati nel corso del

lavoro;

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• utilizzando i valori di concentrazione ai punti di emissione e i dati relativi ai fumi prodotti quando dichiarati dalle aziende;

• utilizzando i fattori di emissione dove non disponibili i dati aziendali. I dati reperiti per le sorgenti puntuali sono stati validati con riferimento alla verifica delle emissioni

dichiarate raffrontate a quelle ottenute con l’utilizzo di fattori di emissione standard. Nei casi particolari di attività che prevedono il rilascio degli inquinanti come emissioni diffuse e non

solamente come emissioni convogliate nei punti di emissione (come per le emissioni di Composti Organici Volatili nei processi di verniciatura industriale), il calcolo delle emissioni totali degli inquinanti è stato effettuato tenendo in considerazione le quantità dichiarate di materie prime utilizzate nell’impianto (prodotti vernicianti e solventi), la loro percentuale nella composizione di composti volatili e i sistemi di abbattimento specifici adottati. Analoga procedura sarà seguita per le emissioni areali (ad esempio depositi di combustibili, discariche, aree di stoccaggio).

Tutte le aziende delle aree industriali, così come sopra individuate, hanno collaborato alla elaborazione dell’inventario 2012 inviando i questionari compilati ad eccezione di n. 2 aziende: la Zinco Iblea di Ragusa e la FMC Biopolymer (ex ICHI e Pectine Industria S.p.A.) di Pace del Mela (ME).

5.2 Analisi delle sorgenti emissive per singolo stabilimento

Gli impianti industriali rappresentano quindi una fonte significativa di sorgente di emissioni puntuali, regolamentate dalle autorizzazioni, ma anche di emissioni diffuse e fuggitive, spesso non regolamentate, ma altrettanto significative ai fini del risanamento della qualità dell’aria nelle aree industriali.

Di seguito viene riportato un elenco degli impianti presenti nella Zona IT1914 presi in considerazione nell’inventario delle emissioni sulla base della definizione di sorgente puntuale sopra riportata.

082054 - Partinico 70 - Distilleria Bertolino SpA

082070 - Termini Imerese 21 - ENEL - Centrale Ettore Majorana

083005 - Barcellona Pozzo di Gotto 44 - Agrumi-gel di Imbesi S, e C, snc

083049 - Milazzo 14 - Raffineria di Milazzo 28 - Termica Milazzo

083064 - Pace del Mela 20 – Duferdofin SpA 29 – Citrofood Srl (ex Citrus VITA SpA) 39 - FMC Biopolymer (ex ICHI srl e Pectine Industria) 74 - ESI SpA

083077 - San Filippo del Mela 31 - EDIPOWER - Centrale Termoelettrica di San Filippo del Mela

084028 - Porto Empedocle 25 - ENEL - Centrale di Porto Empedocle 27 - Italcementi di Porto Empedocle

085007 - Gela 34 - GREENSTREAM BV GELA BRANCH 37 - ECORIGEN SRL 40 - RAFFINERIA DI GELA

088008 - Pozzallo 68 - Colacem - Cementeria di Modica

088009 - Ragusa

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67 - Colacem - Cementeria di Ragusa 73 – Versalis SpA - Stabilimento di Ragusa

089001 - Augusta 1 - ENEL - Centrale Termoelettrica di Augusta 150 - Linea Energia Spa 2 - Buzzi Unicem - Stabilimento di Augusta 3 - SASOL ITALY S.p.A .- Stabilimento di Augusta 5 - GESPI Impianto di Termodistruzione 6 - ESSO Italiana Raff,di Augusta

089012 - Melilli 4 - Leone La Ferla SpA

089021 - Priolo Gargallo 10 - ISAB Srl - Raff, Impianti NORD 12 - ISAB Energy - Impianto IGCC 13 - ERG NUOVE CENTRALI SPA (impianto nord) 19 - ENEL - Centrale di Priolo 8 - ISAB Srl - Raff, Impianti SUD 9 – Versalis SpA - Stabilimento di Priolo

Non sono state prese in considerazione le emissioni provenienti dall’Impianto di Cogenerazione a

Turbogas Sasol Italy Energia s.r.l. ubicato all’interno dello Stabilimento SASOL ITALY S.p.A. in quanto si tratta di un nuovo ciclo combinato non in esercizio nel 2012. I dati relativi a tale impianto verranno valutati nel prossimo aggiornamento dell’Inventario sulle Emissioni.

Considerata la peculiarità della zona in esame, caratterizzata dalla presenza di impianti industriali di

notevoli dimensioni, sono stati presi in considerazione i dati di emissione stimati per ciascun stabilimento e/o impianto ricadente nelle aree in esame. In particolare nell’Allegato 2 “Emissioni regionali e nelle aree industriali” sono riportate le emissioni degli inquinanti più significativi per singolo stabilimento (cfr. tabella 11) e per il benzene (cfr. tabella 12).

Dall’analisi dei dati emerge che un numero limitato di grandi impianti industriali, raffinerie, impianti

petrolchimici, centrali termoelettriche e cementerie sono responsabili della maggior parte del carico emissivo di ossidi di azoto (NOx), particolato fine (PM10), composti organici volatili (COVNM), benzene (C6H6) e biossido di zolfo (SO2), attribuibile a emissioni puntuali.

Al fine di poter individuare gli impianti responsabili del maggior carico emissivo ai quali applicare nell’ambito del Piano di Qualità dell’aria misure di riduzione delle emissioni, si è scelto di definire, per ciascun inquinante per il quale sono stati registrati superamenti, una soglia tale da intercettare gli impianti responsabili di un carico emissivo pari a circa l’80% del totale delle emissioni provenienti da sorgenti puntuali nelle Aree Industriali.

Le soglie risultano quindi pari a:

• 500 Mg per NOx, • 1.600 Mg per COVNM, • 30 Mg per PST, • 15 Mg per PM10, • 10 Mg per PM2,5 • 1.700 Mg Benzene

La tabella 20 riporta l’elenco dei 15 impianti presenti nelle Aree Industriali che superno le suddette soglie.

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Tabella 20 – Impianti presenti nelle Aree Industriali che superano per almeno uno dei parametri la soglia

individuata

COVNM NOX PM10 PM2,5 PST C6H6

SOGLIA 1600,0 Mg 500,0 Mg 15,0 Mg 10,0 Mg 30,0 Mg 1700,0 Mg

AREE INDUSTRIALI IT1914

082054 - Partinico

70 - Distilleria Bertolino SpA 2250,8 9,4 5,4 4,6 5,9 399,9

083049 - Milazzo

14 - Raffineria di Milazzo 2130,6 2013,8 39,8 49,0 107,8 2918,9

083077 - San Filippo del Mela 31 - EDIPOWER - Centrale Termoelettrica di San Filippo del Mela 25,4 508,5 15,6 11,4 22,3 8,3

084028 - Porto Empedocle

25 - ENEL - Centrale di Porto Empedocle 3,6 411,8 27,5 23,0 32,4 881,7

27 - Italcementi di Porto Empedocle 2,2 202,5 22,4 18,7 23,3

085007 - Gela

40 - RAFFINERIA DI GELA 619,4 1600,2 22,5 19,3 49,7 1664,4

088008 - Pozzallo

68 - Colacem - Cementeria di Modica 2,7 524,0 12,2 12,0 16,0 1081,3

088009 - Ragusa

67 - Colacem - Cementeria di Ragusa 34,0 930,0 16,2 9,0 18,0 2547,2

089001 - Augusta

1 - ENEL - Centrale Termoelettrica 2,5 300,5 21,3 17,9 25,1 1,7

2 - Buzzi Unicem - Stabilimento di Augusta 10,1 693,3 10,4 5,8 11,5 4054,1

6 - ESSO Italiana Raff,di Augusta 1916,7 3299,5 72,0 54,3 95,4 2911,4

089021 - Priolo Gargallo

10 - ISAB Srl - Raff, Impianti NORD 1635,8 178,1* 2,5 1,1 5,4 2094,7

12 - ISAB Energy - Impianto IGCC 11,1 673,2 11,1 11,1 45,2 1113,3

8 - ISAB Srl - Raff, Impianti SUD 2446,9 1340,5 4,1 3,6 160,3 3212,0

9 – Versalis SpA - Stabilimento di Priolo 813,3 625,9 8,2 7,9 8,8 119,3

*impianto con dato anomalo

Per completezza si è inoltre valutata la presenza di impianti presenti sul territorio regionale, ma ubicati al di fuori delle Aree Industriali, che superano le soglie sopra evidenziate, riportati nella tabella 21.

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Tabella 21 – Impianti presenti sul territorio regionale che superano per almeno uno dei parametri la soglia individuata

COVNM NOX PM10 PM2,5 PST C6H6 SOGLIA 1600,0 500,0 15,0 10,0 30,0 1700,0

082043-IsoladelleFemmine

46-ItalcementidiIsoladelleFemmine 10,9 1247,7 17,0 9,9 18,8 4400,6

087006-Adrano 59-GENERALMANIFACTURINGSrl(DBGROUPSpA) 0,5 7,0 16,5 14,6 18,2 55,1

087015-Catania

76-STMicroelectronicsSrl 36,5 11,0 13,0 13,0 13,0 0,0

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6 I SETTORI DI INTERVENTO E LE LINEE DI AZIONE

L’approccio all’intervento per il miglioramento della qualità dell’aria prevede di prendere in considerazione tutti gli elementi ed i settori che direttamente o indirettamente concorrono in modo fattivo ad incidere sui fattori determinanti dell’inquinamento atmosferico su scala locale. Le azioni previste devono essere prevalentemente di natura strutturale, quindi orientate ad agire permanentemente sulle fonti e sulle cause delle emissioni, in un’ottica di breve, medio e lungo termine.

Nella Zona IT1914 – Aree Industriali, oltre a porre in atto le misure e gli interventi di riduzione del traffico nelle strade urbane ed extraurbane determinato dai veicoli pesanti maggiori di 3.5 t e dalle automobili a gasolio, come già evidenziato nel focus dell’agglomerato di Palermo (http://www.arpa.sicilia.it/primopiano/piano-regionale-di-tutela-della-qualita-dellaria-in-sicilia-agglomerato-di-palermo-prima-parte/) ed in quello di Catania (http://www.arpa.sicilia.it/primopiano/piano-regionale-di-tutela-della-qualita-dellaria-in-sicilia-agglomerato-di-catania-prima-parte/), bisogna sicuramente adottare misure di riduzione del carico emissivo proveniente dalle attività industriali soprattutto per quanto riguarda NOx, COVNM, PM10 e composti responsabili di disturbi odorigeni, quali H2S e composti solforati di origine industriale.

I macrosettori su cui effettuare gli interventi discendono dall’analisi effettuata al paragrafo 5, che individua le cause dei superamenti per NO2, particolato fine PM10 e ozono registrati negli anni 2012-2015.

Per quanto concerne la riduzione di ossidi di azoto, i settori maggiormente responsabili della emissione in aria di NOx sono gli impianti di combustione industriali (raffinerie e cementerie) e il traffico veicolare nelle aree urbane. I superamenti di NO2, registrati nella stazione di Niscemi nel 2015, facente parte delle aree industriali, si ritiene possano ascriversi ad entrambe le cause. Considerato che a partire dal 2014 fino al 2016 le attività del polo petrolchimico di Gela sono state progressivamente disattivate, i dati di monitoraggio del 2016 permetteranno di meglio valutare il peso dei due contributi. Si precisa che ad oggi risultano operative le operazioni di carico e scarico di prodotti petroliferi ad uno dei pontili e le attività di stoccaggio nel deposito costiero. In ogni caso sarà opportuno intervenire in tutta l’area industriale con interventi atti a ridurre il traffico veicolare privato e parallelamente a migliorare il trasporto pubblico nonché ad una revisione delle autorizzazioni (AIA) degli impianti con maggiore carico emissivo. Tali provvedimenti saranno utili anche per la riduzione del particolato fine PM10, che è dovuto, oltre al riscaldamento domestico e al traffico veicolare, ai processi industriali senza combustione e ai processi di combustione per la produzione di energia elettrica.

Per quanto concerne la riduzione della concentrazione di ozono in aria, e quindi dei superamenti del valore obiettivo a lungo termine, riscontrati sul territorio delle aree industriali, essendo questo un inquinante secondario, non può che avvenire indirettamente mediante la riduzione delle emissioni degli inquinanti precursori ed in particolare degli ossidi di azoto, dei COVNM e del benzene. Gli interventi sul traffico urbano, sopra prospettati, determineranno una riduzione dei composti organici ed in particolare del benzene che insieme agli ossidi di azoto sono tra i precursori responsabili della produzione di O3 nei bassi strati dell’atmosfera. Devono inoltre essere individuate le misure specifiche sulle fonti di emissione puntuali, quali raffinerie e cementerie, per la riduzione delle emissioni sia convogliate che diffuse di COVNM e benzene derivanti dalle suddette attività produttive. Sia per i COVNM che per il benzene non devono essere trascurate le emissioni provenienti dal settore dell’estrazione e distribuzione dei combustibili fossili, e le emissioni diffuse derivanti da tutte le attività che comportano lo scarico, carico di prodotti petroliferi e le emissioni fuggitive da impianti che lavorano o utilizzano combustibili fossili. Le misure di contenimento delle emissioni di COVNM e benzene nelle aree industriali rivestono inoltre particolare importanza, oltre che per il miglioramento della qualità dell’aria, per la protezione della salute della popolazione residente in tale aree, vista l’elevata tossicità del benzene e considerato che i COVNM hanno un impatto significativo in termini di odori percepiti.

Per quanto concerne la riduzione dei PM10, i settori maggiormente responsabili risultano, analogamente a quanto registrato negli agglomerati di Palermo e Catania, gli impianti di combustione non industriale (da utenza domestica), il trasporto stradale, gli impianti industriali di combustione per la produzione e trasformazione di energia e i processi industriali senza combustione (cementifici). Per i primi

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due verranno individuate misure di riduzione delle emissioni di particolato come già descritto nei focus di Palermo e Catania, mentre per quanto concerne il settore industriale le misure riguarderanno principalmente i forni alimentati ad oli combustibili.

Per quanto concerne i composti odorigeni responsabili di un forte impatto sulla popolazione di queste aree, quali l’idrogeno solforato e composti organici solforati, la principale fonte è costituita dalle attività industriali, come più volte evidenziato nei rapporti sulla qualità dell’aria di ARPA ST di Siracusa.

Considerato che la zona IT1914 comprende territori non contigui, tutti con vocazione industriale, ma con carichi emissivi non uniformi, sebbene il superamento di un solo parametro in una sola stazione, ai sensi del D.Lgs. 155/2010, determini l’adozione di misure di risanamento su tutta la zona, di seguito si individueranno misure generali da applicare su tutta la zona e misure specifiche da prevedere sugli impianti industriali con maggiore carico emissivo.

In tutti i comuni della zona IT1914 ed in particolare a Niscemi e Siracusa, dove sono state registrate concentrazioni di NO2 superiori ai limiti di legge, dovranno essere attuate misure ed interventi di riduzione del traffico nelle strade urbane ed extraurbane determinato dai veicoli pesanti maggiori di 3.5 t e dalle automobili a gasolio.

I superamenti dell’ozono nelle stazioni di Gela, Milazzo e Melilli, visto che lo stesso si forma a causa della presenza di NOx, COVNM e benzene, dovranno essere contrastati anche riducendo le emissioni di tali inquinanti da parte delle sorgenti puntuali, in primo luogo presenti sui territori dove tali superamenti sono stati rilevati e comunque prevedendo complessivamente una riduzione delle emissioni di NOx, polveri, benzene e COVNM da impianti industriali.

Gli impianti ricompresi nella tabella 20, ricadenti nell’AERCA del Comprensorio del Mela e nell’AERCA di Siracusa, dovranno quindi adottare misure di riduzione del carico emissivo rispetto al 2012. Si ritiene, visto quanto sopra evidenziato per quanto riguarda l’AERCA di Gela, di potere escludere tra gli impianti elencati nella tabella 20, la Raffineria, visto che attualmente l’impianto di raffinazione non è in esercizio e non è noto il suo futuro assetto ed il relativo carico emissivo. Si suppone comunque che il carico emissivo del 2017 sarà inferiore a quello del 2012.

Le emissioni di NOx provenienti dall’impianto ISAB IGCC di Priolo provengono in massima parte dal impianto turbogas a ciclo combinato associato a portate dei due camini estremamente elevate con concentrazioni medie (pari a circa 35 µg/Nm3). Tale concentrazione risulta inferiore all’intervallo previsto dalle “Linee guida per l’applicazione delle Migliori Tecnologie Disponibili: Impianti di combustione con potenza termica di combustione di oltre 50MW” adottate con D.M. 01/10/2008, e compresa nell’intervallo delle BAT-AEL previsto nel “Reference Document for Large Combustion Plant Directive 2010/75/EU Integrated Pollution Prevention and Control – Final Draft” (06/2016).

Gli altri impianti elencati nella tabella 20 ricadenti a Porto Empedocle, Pozzallo e Ragusa, dove sono previste nella rete regionale rispettivamente due stazioni di monitoraggio, una a Porto Empedocle ed una Pozzallo, in atto non realizzate, e due a Ragusa, realizzate ma ancora mancanti degli analizzatori di polveri, cautelativamente dovrebbero pure adottare misure di riduzione del carico emissivo rispetto al 2012.

Per quanto concerne la distilleria Bertolino, visto che la stazione di monitoraggio di Partinico non ha rilevato superamenti di ozono, collegabili ad elevate concentrazioni di COVNM, e considerato che nell’ultimo periodo non sono pervenute alla Struttura Territoriale ARPA di Palermo segnalazioni da parte della popolazione e/o dal Comune di eventi significativi di molestie olfattive, si ritiene che in questa fase, a meno di indicazioni diverse da parte del comune di Partinico, non sia necessario individuare misure specifiche per la Distilleria.

Per quanto riguarda le centrali termoelettriche presenti a livello regionale ed indicate in tabella 20, vista la progressiva chiusura, già programmata e in taluni casi già attuata, dei gruppi alimentati ad oli combustibili in tutti gli impianti, si ritiene non necessario l’individuazione di ulteriori misure di riduzione del carico emissivo.

Nell’ambito della redazione del Piano della qualità dell’aria ai sensi degli artt. 9, 10 e 11 del D.Lgs. 155/2010 saranno considerati anche gli impianti riportati nella tabella 21 e valutati, negli scenari futuri a breve, medio e lungo termine, gli effetti di ulteriori misure per la riduzione di emissioni di NOx, particolato

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fine, COVNM e benzene da applicare anche agli impianti non ubicati all’interno delle aree industriali.

Le riduzioni del carico inquinante degli impianti industriali dovrà essere attuata nell’ambito della revisione delle Autorizzazioni Integrate Ambientali fissando limiti di emissione più restrittivi per i processi produttivi responsabili di emissioni significative. Dovranno inoltre essere fissati valori limite di emissioni per il benzene e l’idrogeno solforato per tutti i processi responsabili dell’emissioni di tali inquinanti.

La realizzazione di nuovi impianti o la modifica sostanziale degli impianti esistenti potrà essere autorizzata solo a condizione che venga dimostrato, usando la medesima catena modellistica adottata nel Piano per la valutazione degli scenari futuri della qualità dell’aria, che le emissioni derivanti dalla realizzazione di tali progetti non comportino un peggioramento della qualità dell’aria rispetto a quanto valutato negli scenari di piano.

Analogamente a quanto previsto negli agglomerati di Palermo e Catania, dovranno essere previste misure specifiche per la riduzione delle emissioni provenienti dal Porto di Augusta tramite elettrificazione delle banchine di allaccio. Per i pontili a servizio degli stabilimenti petrolchimici dovranno essere adottate misure di riduzione delle emissioni diffuse di COV e NMHC nelle fasi di carico e scarico di prodotti petroliferi quali impianti di recupero vapori.

Si ritiene altresì necessario, come già più volte evidenziato, introdurre nella normativa di settore valori limiti per le concentrazioni medie orarie per il benzene, nonché definire una data entro la quale il superamento del valore obiettivo a lungo termine dell’ozono per la protezione della salute umana (120 µg/m3) e del valore obiettivo a lungo termine dell’AOT40 (6.000 (µg/m3 /h)) per la protezione della vegetazione risulti cogente.

Per i composti non normati dal D.Lgs. 155/2010, precursori dell’ozono e responsabili di disturbi olfattivi e presenti nell’aria delle zone industriali in concentrazioni maggiori di quelle riportate in letteratura per aree non influenzate da attività industriali, quali idrogeno solforato, mercaptani, composti organici solforati, occorre individuare a livello normativo valori limite o valori obiettivi per garantire un’adeguata qualità dell’aria nelle aree interessate da attività industriali.

Infine risulta necessario aggiornare i Piani di azione, già adottati con D.D.U.S. 05/09/2006 e D.D.U.S.

n° 07 del 14 giugno 2006 (“Codici di Autoregolamentazione”), nei quali si prevedono gli interventi da attuare nel breve termine per i casi in cui insorga il rischio che i livelli degli inquinanti di cui all'articolo 1, commi 2 e 3 del D.Lgs. 155/2010 superino le soglie di allarme previste all'allegato XII, in particolare per l’ozono per il quale nel corso degli ultimi anni si sono registrati nelle stazioni localizzate nel comune di Siracusa superamenti delle soglie di informazione e delle soglie di allarme. In relazione all’ozono, nel Piano della qualità dell’aria verranno individuate, conformemente a quanto previsto dal comma 1 e 2 dell’art. 13 del D.Lgs. 155/2010, misure a breve termine per il raggiungimento del valore obiettivo sia per la protezione della salute che per la protezione della vegetazione e misure per il raggiungimento del valore obiettivo a lungo termine sia per la protezione della salute che per la protezione della vegetazione.

Nei prossimi mesi saranno valutati scenari futuri a breve, medio e lungo termine per la riduzione di

emissioni, come sopra dettagliato e per i quali di seguito se ne riporta una sintesi:

• a breve termine: o il divieto assoluto in una zona medio-vasta della città di Niscemi e Siracusa (ZTL) dei veicoli

pesanti >3.5t, tranne ovviamente gli autobus, e degli autoveicoli a diesel più vetusti (ipotesi: inferiori e uguali ad euro 3), ad eccezione di quelli dei residenti;

o riduzione del traffico veicolare nelle aree industriali; o revisione dei “Codici di Autoregolamentazione” delle AERCA di Siracusa e del

Comprensorio del Mela; • a medio termine:

o la sostituzione degli attuali autobus con mezzi meno inquinanti; o adozione con provvedimenti regionali dei limiti medi orari per il benzene e individuazione di

valori limite per gli inquinanti non normati; o definizione con provvedimenti regionali della data entro cui raggiungere i valori obiettivi a

lungo termine dell’ozono per la protezione della salute umana e per la protezione della vegetazione;

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o adozione di misure di riduzione delle emissioni diffuse di COV e NMHC nelle fasi di carico e scarico di tutte le frazioni dei prodotti petroliferi, oltre le benzine, con impianti di recupero vapori nei pontili a servizio degli stabilimenti di Milazzo, Gela, Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa;

• a lungo termine: o potenziamento del sistema dei trasporti urbani “green”; o revamping degli impianti (cementerie, impianti petrolchimici e raffinerie della tabella 20 e

21) a seguito della revisione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale; o elettrificazione delle banchine di allaccio del Porto di Augusta.

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Allegato 1

Progetto di razionalizzazione del monitoraggio della qualità dell’aria in Sicilia ed il relativo programma di valutazione

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REPUBBLICA ITALIANA

Regione Siciliana DIPARTIMENTO REGIONALE DELL’AMBIENTE

Sistema di Rilevamento Regionale della Qualità dell’Aria della Regione Sicilia

Progetto di

Razionalizzazione del monitoraggio della qualità dell’aria in Sicilia

e relativo

Programma di Valutazione (ai sensi dell’art.5, 6° comma, del Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n.155)

Regione Siciliana

DIPARTIMENTO REGIONALE DELL’AMBIENTE

Servizio 2

ARPA Sicilia

Direzione Generale

ST II – Monitoraggi Ambientali ST II.2 – Qualità dell’aria

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Indice

PREMESSA ................................................................................................................................ 3

CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL NUMERO MINIMO DI SITI FISSI DI MONITORAGGIO ..................................................................................................................... 5

CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO IN RELAZIONE AGLI OBBLIGHI DI MONITORAGGIO ................................................................................................................... 10

ADEMPIMENTI NORMATIVI NELL’AMBITO DELLA REGIONE SICILIA. .................. 11

PROGRAMMA DI VALUTAZIONE ...................................................................................... 13

Classificazione in relazione agli obblighi di monitoraggio................................................... 14 Individuazione degli inquinanti da misurare in siti fissi e determinazione del numero minimo di punti di misura. .................................................................................................... 15 Individuazione dei punti di misura fissi aggiuntivi ............................................................... 15 Rete primaria ......................................................................................................................... 16 Definizione dei punti di misura di supporto. ......................................................................... 17 Punti di misura totali in siti fissi............................................................................................ 18 Punti di misura in siti fissi per fonti puntuali ........................................................................ 19 Ristrutturazione della rete fissa di rilevamento della qualità dell’aria .................................. 20 Proposta ................................................................................................................................. 22 IT 1911 – Agglomerato di Palermo....................................................................................... 27 IT 1912 - Agglomerato di Catania ........................................................................................ 28 IT 1913 - Agglomerato di Messina ....................................................................................... 29 IT 1914 - Zona delle Aree Industriali.................................................................................... 30 IT 1915 - Zona Altro ............................................................................................................. 32 La misura dei microinquinanti .............................................................................................. 33 Laboratori mobili................................................................................................................... 34

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PREMESSA

Il 21 maggio 2008 veniva emanata la Direttiva 2008/50/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio “relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa” che recava disposizioni miranti a: - definire e stabilire nuovi obiettivi di qualità dell'aria al fine di evitare effetti nocivi per la salute umana e per l'ambiente; - fissare criteri e metodi di valutazione comuni negli Stati membri; - mantenere la qualità dell'aria ove sia buona e in altri casi migliorarla; - mettere a disposizione del pubblico tutte le informazioni relative alla qualità dell'aria; - promuovere una maggiore cooperazione tra gli Stati membri nella lotta contro l'inquinamento atmosferico.

Alla luce delle nuove disposizioni Comunitarie, ARPA Sicilia avviava una revisione critica della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria e predisponeva il documento tecnico Razionalizzazione del monitoraggio della qualità dell’aria in Sicilia, a seguito del quale l’Assessorato Regionale al territorio e ambiente, sentito l’Organo Tecnico Regionale istituito con decreto dell’Assessore Regionale al territorio e ambiente n. 176/GAB del 09/08/2007, con nota prot. n.60703 del 05.08.2009, richiedeva all’Agenzia di predisporre apposito elaborato progettuale tecnico/economico per la realizzazione di un progetto per:

1. la razionalizzazione/adeguamento della Rete regionale di monitoraggio e controllo della qualità dell'aria, da articolare in due parti, relative rispettivamente al potenziamento (riorganizzazione) della rete costituita da centraline fisse, ed al potenziamento (riorganizzazione) della struttura regionale di controllo della qualità dell'aria costituita da mezzi mobili;

2. la realizzazione di un Sistema informativo regionale complesso di gestione dei dati relativi alla matrice aria (meteo, emissioni, immissioni, pressioni, indicatori, statistiche varie, ecc.) che fosse in grado di acquisire e gestire i dati relativi alle emissioni e le informazioni di supporto (statistiche, dati correlali alle attività antropiche, ecc.);

3. la realizzazione di un sistema di informazione alla popolazione sui dati di qualità dell’aria, che fosse articolato a scala regionale e provinciale e che sia conforme a quanto previsto in merito dalla normativa vigente (Decreto Legislativo 4 agosto 1999, n, 351, D. M. 2 aprile 2002, n.60, Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 183, Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 195, Decreto Legislativo 3 agosto 2007, n. 152, Direttiva 2008/50/CE);

Il conseguente "Progetto di Razionalizzazione della Rete Regionale di monitoraggio e controllo della qualità dell’aria e degli strumenti di informazione" appositamente predisposto dall’Arpa Sicilia, è stato esaminato in data 18/02/10 dal Tavolo tecnico regionale di coordinamento sulla qualità dell'aria che ha espresso la propria condivisione in linea tecnica.

Le norme all’epoca vigenti in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente (Decreto Legislativo 4 agosto 1999, n. 351 e relative norme attuative, decreto dell’Assessore regionale al territorio e ambiente 24 luglio 2008: Inventario regionale delle emissioni in aria ambiente e valutazione della qualità dell'aria e zonizzazione del territorio, Direttiva 2008/50/CE del 21 maggio 2008, relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa), avrebbero consentito un rapido avvio della sua realizzazione e pertanto, con nota n. prot.45394 del 09.07.2010, l'Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana invitava l’Arpa Sicilia a predisporre uno schema di convenzione per consentire l’attuazione degli interventi finalizzati alla realizzazione di cui al citato progetto.

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Tuttavia, il 15 ottobre 2010 è entrato in vigore il Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n.155 “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”. Detto decreto ha introdotto rilevanti e sostanziali modifiche al sistema di valutazione della qualità dell’aria, ponendo a carico delle regioni alcune competenze preliminari ed essenziali:

- Entro quattro mesi dall’entrata in vigore del decreto, ciascuna zonizzazione in atto, corredata dalla classificazione di cui all’articolo 4, commi 1 e 2, (classificazione di zone e agglomerati in relazione ai limiti e alle soglie di valutazione), è trasmessa al Ministero dell’ambiente (e all’ISPRA) che entro i successivi quarantacinque giorni valuta la conformità del progetto alle disposizioni del decreto. In caso di mancata conformità il Ministero dell’ambiente, con atto motivato, indica le variazioni e le integrazioni da effettuare ai fini dell’adozione del provvedimento di zonizzazione e di classificazione.

- Ai sensi del 6°c. dell’art.4, la regione deve trasmettere al Ministero dell’ambiente, all’ISPRA e all’ENEA, entro otto mesi dall’entrata in vigore del decreto, un progetto volto ad adeguare la propria rete di misura alle relative disposizioni, in conformità alla zonizzazione risultante dal primo riesame previsto dall’articolo 3, comma 2, ed in conformità alla connessa classificazione.

- Il Ministero dell’ambiente valuta, entro i successivi sessanta giorni la conformità del progetto alle disposizioni del decreto e, in caso di mancata conformità, con atto motivato indica le variazioni e le integrazioni da effettuare.

- Le stazioni di misurazione previste nel programma di valutazione di cui al comma 6 devono essere gestite dalle regioni e dalle province autonome ovvero, su delega, dalle agenzie regionali per la protezione dell’ambiente oppure da altri soggetti pubblici o privati.

- Per le stazioni di misurazione esistenti, gestite da enti locali o soggetti privati, il Ministero dell’ambiente promuove la sottoscrizione di accordi tra il gestore, le regioni e le agenzie regionali al fine di assicurare la sottoposizione a tale controllo.

Pertanto, il progetto a suo tempo trasmesso da ARPA e positivamente valutato dall’Assessorato e che, pur essendo già impostato per adempiere alle indicazioni della Direttiva 2008/50, non tenendo conto delle mutate esigenze intervenute a seguito dell’emanazione del D.Lgs. 155/2010 in ordine alla nuova zonizzazione proposta dalla Regione, è stato ridefinito sulla base dell’ipotesi di zonizzazione elaborata dall’Assessorato Regionale al territorio e ambiente e sulla quale il Ministero dell’ambiente e della tutela del Territorio e del Mare – Direzione Generale Valutazioni Ambientale, con nota prot.n. DVA-2012-0008944 del13/04/2012 si è espresso positivamente.

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CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL NUMERO MINIMO DI SITI FISSI DI MONITORAGGIO

Innanzitutto, è necessario distinguere le seguenti finalità di monitoraggio:

Protezione salute umana:

1) I punti di campionamento devono fornire i dati di qualità dell’aria rappresentativi dell’esposizione della popolazione. Inoltre devono fornire dati sulle aree all’interno di zone o agglomerati dove si raggiungono i livelli più elevati di concentrazione a cui la popolazione sia esposta per un periodo di tempo significativo.

2) I punti scelti devono essere rappresentativi almeno di 200 m2 in siti orientati al traffico e almeno alcuni km2 in siti di fondo urbano. Devono inoltre essere rappresentativi di situazioni analoghe sebbene non poste nelle immediate vicinanze.

Protezione ecosistemi

Rappresentative dell’aria in un’area circostante di almeno 1000 km2. Deve essere posizionata almeno una stazione ogni 20.000 km2 se vengono superate le SVS o una ogni 40.000 km2 se le concentrazioni sono inferiori alla SVS per la vegetazione.

E le seguenti tipologie di stazioni:

Stazioni di misurazione di traffico: stazioni ubicate in posizione tale che il livello di inquinamento sia influenzato prevalentemente da emissioni da traffico, provenienti da strade limitrofe con intensità di traffico medio alta; Stazioni di misurazione di fondo: stazioni ubicate in posizione tale che il livello di inquinamento non sia influenzato prevalentemente da emissioni da specifiche fonti (industrie, traffico, riscaldamento residenziale, ecc.) ma dal contributo integrato di tutte le fonti poste sopravento alla stazione rispetto alle direzioni predominanti dei venti nel sito. Si tratta quindi di stazioni ove vengono misurate concentrazioni di fondo cioè rilevate con riferimento a luoghi non influenzati da emissioni derivanti da specifiche fonti (industrie, traffico, riscaldamento residenziale, ecc.), ma dal contributo integrato di tutte le fonti poste sopravento alla stazione rispetto alle direzioni predominanti dei venti; Stazioni di misurazione industriali: stazioni ubicate in posizione tale che il livello di inquinamento sia influenzato prevalentemente da singole fonti industriali o da zone industriali limitrofe.

Area di rappresentatività delle diverse tipologie di stazioni.

L'area di rappresentatività delle stazioni di misurazione deve essere: a) tale da rappresentare la qualità dell’aria su un tratto di strada di almeno 100 m in caso di

stazioni di traffico, ove tecnicamente fattibile, per la valutazione dei livelli degli inquinanti di cui all’articolo 1, comma 2, eccetto arsenico, cadmio, mercurio, nichel e idrocarburi policiclici aromatici;

b) pari ad almeno 200 m2 in caso di stazioni di traffico, per la valutazione dei livelli di arsenico, cadmio, mercurio, nichel e idrocarburi policiclici aromatici;

c) pari ad almeno 250 m x 250 m, ove tecnicamente fattibile, in caso di stazioni industriali; d) pari ad alcuni km2 in caso di stazioni di fondo in siti urbani. Le stazioni di misurazione di fondo in sito fisso rurale non devono essere influenzate da agglomerati o da insediamenti industriali localizzati entro cinque chilometri.

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Il Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n.155, fissa, all’Allegato V, il “Numero mimino delle stazioni di misurazione per biossido di zolfo, biossido di azoto, ossidi di azoto, particolato (PM10 e PM2,5), piombo, benzene, monossido di carbonio, arsenico, cadmio, nichel e benzo(a)pirene” e, all’Allegato IX, il “Numero minimo di stazioni di misurazione per l’ozono”.

Il numero minimo di punti di campionamento nelle zone e negli agglomerati in cui le misurazioni in siti fissi costituiscono l'unica fonte di informazioni, come definito dal decreto, è indicato nelle seguenti tabelle:

Tabella A: Numero mimino delle stazioni di misurazione per biossido di zolfo, biossido di azoto, ossidi di azoto, particolato (PM10 e PM2,5), piombo, benzene, monossido di carbonio.

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Doc.: Aggiornamento Relazione rete alla luce di osservazioni ministero - revisione 4-2014.doc Data: 14/04/2014 RAZIONALIZZAZIONE DEL MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA Pag. 7 di 35

Tabella B: Numero minimo delle stazioni di misurazione per arsenico, cadmio, nichel e benzo(a)pirene.

Tabella C: Numero minimo di stazioni di misurazione per l’ozono.

Inoltre, per valutare l'inquinamento nelle vicinanze di fonti puntuali, il numero di punti di campionamento per misurazioni in siti fissi si dovrebbe calcolare tenendo conto della densità delle emissioni, del probabile profilo di distribuzione dell'inquinamento dell'aria ambiente e della potenziale esposizione della popolazione.

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Doc.: Aggiornamento Relazione rete alla luce di osservazioni ministero - revisione 4-2014.doc Data: 14/04/2014 RAZIONALIZZAZIONE DEL MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA Pag. 8 di 35

Il numero minimo di punti di campionamento per misurazioni in siti fissi al fine di valutare la conformità ai valori limite per la protezione degli ecosistemi o della vegetazione in zone diverse dagli agglomerati è:

Se i livelli superano la soglia di valutazione superiore

Se i livelli massimi si situano tra le soglie di valutazione superiore e inferiore

1 punto di campionamento per 20.000 km2 1 punto di campionamento per 40.000 km2

Ai fini dell’attuazione dell’articolo 5 del decreto legislativo 13 agosto 2010, n.155, commi 2, 3 e 4, l’allegato I dello stesso individua le seguenti soglie di valutazione superiore e inferiore:

BIOSSIDO DI ZOLFO Protezione della salute umana Protezione della vegetazione

Soglia di valutazione superiore

60% del valore limite sulle 24 ore (75 µg/m3 da non superare più di 3 volte per anno civile)

60% del valore limite invernale (12 µg/m3)

Soglia di valutazione inferiore

40% del valore limite sulle 24 ore (50 µg/m3 da non superare più di 3 volte per anno civile)

40% del valore limite invernale (8 µg/m3)

BIOSSIDO DI AZOTO E OSSIDI DI AZOTO

Protezione della salute umana (NO2)

Protezione della salute umana (NO2)

Protezione della vegetazione (NOx)

Soglia di valutazione superiore

70% del valore limite orario (140 µg/m3 da non superare più di 18 volte per anno civile)

80% del valore limite annuale (32 µg/m3)

80% del livello critico annuale (24 µg/m3)

Soglia di valutazione inferiore

50% del valore limite orario (100 µg/m3 da non superare più di 18 volte per anno civile)

65% del valore limite annuale (26 µg/m3)

65% del del livello critico annuale (19,5 µg/m3)

MATERIALE PARTICOLATO (PM10 PM2,5)

Media su 24 ore PM10 Media annuale PM10

Media annuale PM2,5 *

Soglia di valutazione superiore

70% del valore limite (35 µg/m3 da non superare più di 35 volte per anno civile)

70% del valore limite (28 µg/m3)

70% del valore limite (17 µg/m3)

Soglia di valutazione inferiore

40% del valore limite (25 µg/m3 da non superare più di 35 volte per anno civile)

50% deI valore limite (20 µgm3)

50% deI valore limite (12 µgm3)

* La soglia di valutazione superiore e la soglia di valutazione inferiore del PM2,5 non si applicano alle misurazioni effettuate per valutare la conformità all’obiettivo di riduzione dell’esposizione al PM2,5 per la protezione della salute umana PIOMBO Media annuale Soglia di valutazione superiore 70% del valore limite (0,35 µg/m3) Soglia di valutazione inferiore 50% del valore limite (0,25 µg/m3) BENZENE Media annuale Soglia di valutazione superiore 70% del valore limite (3,5 µg/m3) Soglia di valutazione inferiore 40% del valore limite (2 µg/m3) MONOSSIDO DI CARBONIO Media annuale Soglia di valutazione superiore 70% del valore limite (7 mg/m3) Soglia di valutazione inferiore 50% del valore limite (5 mg/m3) Arsenico Cadmio nichel benzo(a)pirene Soglia di valutazione superiore in 60% 60% 70% 60%

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percentuale del valore obiettivo (3,6 ng/m3) (3 ng/m3) (14 ng/m3) (0,6 ng/m3) Soglia di valutazione inferiore in percentuale del valore obiettivo

40% (2,4 ng/m3)

40% (2 ng/m3)

50% (10 ng/m3)

40% (0,4 ng/m3)

Relativamente all’ozono, ai fini degli obblighi di monitoraggio di ozono in siti fissi, si applicano i seguenti valori:

Ozono

Protezione salute

Media su 8 ore massima giornaliera nell’arco di un anno civile

120 µg/m³

Ozono

Protezione vegetazione

AOT40, calcolato sulla base dei valori di 1 ora fra maggio e luglio

6.000 µg/m³h

Determinazione del superamento della soglia di valutazione superiore e inferiore

I superamenti delle soglie di valutazione, superiore e inferiore, vanno determinati sulla base delle concentrazioni del quinquennio precedente laddove siano disponibili dati sufficienti. Si considera superata una soglia di valutazione se essa, nel quinquennio precedente, è stata superata durante almeno tre anni non consecutivi. Se i dati relativi al quinquennio non sono interamente disponibili, per determinare i superamenti delle soglie di valutazione, superiore e inferiore, si possono combinare campagne di misurazione di breve durata, nel periodo dell’anno e nei siti rappresentativi dei massimi livelli di inquinamento, con i risultati ottenuti dalle informazioni derivanti dagli inventari delle emissioni e dalla modellazione.

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CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO IN RELAZIONE AGLI OBBLIGHI DI MONITORAGGIO

Sulla base di quanto sin qui esposto, il territorio regionale deve essere suddiviso in tre categorie di zone:

1) zone in cui le concentrazioni degli inquinanti sono maggiori della soglia di valutazione superiore:

per tali zone è obbligatorio il monitoraggio in siti fissi di campionamento;

2) zone in cui le concentrazioni sono comprese tra la soglia di valutazione inferiore e quella superiore: in tali zone si può combinare il monitoraggio in siti fissi di campionamento con tecniche modellistiche e di stima obiettiva;

3) zone in cui le concentrazioni sono inferiori alla soglia di valutazione inferiore: è consentito effettuare la valutazione solo con tecniche modellistiche e di stima obiettiva.

In dette aree, pertanto, sussiste la necessità, per gli inquinanti di cui è superata la soglia di valutazione inferiore, di effettuare il monitoraggio in siti fissi.

Per quanto attiene invece al monitoraggio dell’ozono, il D.Lgs. 155/2010 prevede la seguente classificazione:

4) zone in cui le concentrazioni di ozono hanno superato gli obiettivi a lungo termine;

5) zone in cui le concentrazioni sono al di sotto degli obiettivi a lungo termine.

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ADEMPIMENTI NORMATIVI NELL’AMBITO DELLA REGIONE SICILIA.

Sulla base delle caratteristiche orografiche, meteo-climatiche, del grado di urbanizzazione del territorio regionale, nonché degli elementi conoscitivi acquisiti con i dati del monitoraggio e con la redazione dell’Inventario regionale delle emissioni in aria ambiente, l’Assessorato Regionale al territorio e ambiente ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del D.Lgs. 155/2010, ha predisposto il progetto di zonizzazione e classificazione del territorio regionale, sul quale il Ministero dell’ambiente e della tutela del Territorio e del Mare – Direzione Generale Valutazioni Ambientale, con nota prot.n. DVA-2012-0008944 del13/04/2012 si è espresso positivamente. Nel documento è descritta la procedura seguita per la valutazione degli agglomerati e delle zone e la classificazione del territorio regionale come previsto dalla legislazione vigente.

La prima fase della zonizzazione è consistita nell’individuazione degli agglomerati ovverosia le zone costituite “da un’area urbana o da un insieme di aree urbane che distano tra loro non più di qualche chilometro oppure da un’area urbana principale e dall’insieme delle aree urbane minori che dipendono da quella principale sul piano demografico, dei servizi e dei flussi di persone e merci, avente una popolazione superiore a 250.000 abitanti oppure una popolazione inferiore a 250.000 abitanti e una densità di popolazione per km2 superiore a 3.000 abitanti”.

La successiva individuazione delle zone è stata effettuata in base alla valutazione del carico emissivo ricadente sul territorio e delle condizioni meteo-climatiche e morfologiche dell’area; a tal fine sono stati analizzati i seguenti risultati:

• le mappe di distribuzione del carico emissivo degli inquinanti biossido di zolfo, ossidi di azoto, materiale particolato, monossido di carbonio, benzene, benzo(a)pirene, piombo, arsenico, cadmio, nichel e composti organici volatili, sul territorio regionale;

• le mappe di concentrazione ottenute dall’applicazione di modelli per lo studio del trasporto, la dispersione e la trasformazione degli inquinanti primari in atmosfera, nello specifico di ossidi di azoto, ossidi di zolfo e particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron (PM10).

Il documento, dopo aver fornito in sintesi il quadro normativo di riferimento, le necessarie indicazioni sulla metodologia seguita, e gli elementi di sintesi relativi al monitoraggio della qualità dell'aria, attraverso l’applicazione del modello Calpuff per la valutazione della qualità dell’aria perviene quindi alla caratterizzazione delle zone e alla classificazione del territorio regionale.

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La zonizzazione risulta costituita dalle cinque zone elencate in Tabella D e rappresentate in Figura 1.

Tabella D: Zone della Regione Siciliana individuate ai sensi del D.Lgs. 155/2010

Codice Zona Nome Zona Note

IT1911 Agglomerato di Palermo

Include il territorio del Comune di Palermo e dei Comuni limitrofi, in continuità territoriale con Palermo, sulla base delle indicazioni fornite dall’Appendice I del D.Lgs. 155/2010

IT1912 Agglomerato di Catania

Include il territorio del Comune di Catania e dei Comuni limitrofi, in continuità territoriale con Catania, sulla base delle indicazioni fornite dall’Appendice I del D.Lgs. 155/2010

IT1913 Agglomerato di Messina

Include il Comune di Messina

IT1914 Aree Industriali Include i Comuni sul cui territorio insistono le principali aree industriali ed i Comuni sul cui territorio la modellistica di dispersione degli inquinanti atmosferici individua una ricaduta delle emissioni delle stesse aree industriali

IT1915 Altro Include l’area del territorio regionale non inclusa nelle zone precedenti

Figura 1: Delimitazione cartografica degli agglomerati e delle zone.

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PROGRAMMA DI VALUTAZIONE

Per programma di valutazione si intende il programma che indica le stazioni di misurazione della rete di misura utilizzate per le misurazioni in siti fissi e per le misurazioni indicative, le tecniche di modellizzazione e le tecniche di stima obiettiva da applicare, ai sensi del decreto 155/2010, e che prevede le stazioni di misurazione, utilizzate insieme a quelle della rete di misura, alle quali fare riferimento nei casi in cui i dati rilevati dalle stazioni della rete di misura, anche a causa di fattori esterni, non risultino conformi alle disposizioni del decreto 155/2010, con particolare riferimento agli obiettivi di qualità dei dati di cui all’allegato I ed ai criteri di ubicazione di cui agli allegati III e VIII del decreto stesso.

Le Regioni, secondo quanto previsto dall’art.5, comma 6, del Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n.155, devono predisporre e sottoporre al Ministero dell’ambiente un progetto volto ad adeguare la propria rete di misura alle relative disposizioni, in conformità alla zonizzazione vigente, ed in conformità alla connessa classificazione nonché agli indirizzi espressi dal Coordinamento di cui all’articolo 20 dello stesso decreto.

Il progetto deve indicare anche la data prevista per l’adeguamento e contiene il programma di valutazione da attuare nelle zone e negli agglomerati.

Le stazioni di misurazione previste nel programma di valutazione di cui al comma 6 devono essere gestite dalle regioni e dalle province autonome ovvero, su delega, dalle agenzie regionali per la protezione dell’ambiente oppure da altri soggetti pubblici o privati. In quest’ultimo caso, sono sottoposte al controllo delle regioni e delle province autonome ovvero, su delega, delle agenzie regionali.

Il controllo si esercita sulla base di appositi protocolli approvati dalle regioni e dalle province autonome o, in caso di delega, dalle agenzie regionali e deve prevedere una continua supervisione su tutte le modalità di gestione della stazione e di raccolta, trattamento e validazione dei dati.

Per le stazioni di misurazione esistenti, gestite da enti locali o soggetti privati, il Ministero dell’ambiente promuove la sottoscrizione di accordi tra il gestore, le regioni o le province autonome e le agenzie regionali al fine di assicurare la sottoposizione a tale controllo.

Nel prosieguo del presente documento, è illustrato il progetto di adeguamento della rete di misura della qualità dell’aria operante in Sicilia, predisposto da ARPA Sicilia per conto della Regione Siciliana nell’ambito dell’Accordo di programma per l’attuazione delle linee di intervento del P.O. F.E.S.R. Sicilia 2007/2013 finalizzate al completamento, adeguamento e potenziamento delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria, sottoscritto tra il Dipartimento Regionale territorio e ambiente e ARPA Sicilia.

Per la predisposizione del progetto si è utilizzato il formato a tal fine previsto, risultato dei lavori del sottogruppo tecnico attivato nell’ambito del Coordinamento ex art.20 del decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, che contiene gli elementi di riferimento per l’elaborazione dei progetti regionali di cui all’articolo 5 dello stesso decreto, relativamente alla parte inerente l’adeguamento delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria (Linea guida per l’adeguamento delle reti di monitoraggio ai sensi del decreto legislativo 13 agosto 2010, n.155, notificata con nota del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione Generale Valutazioni Ambientali DVA-2012-007696 del 29/03/2012).

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Classificazione in relazione agli obblighi di monitoraggio

La classificazione di zone e agglomerati in relazione agli obblighi di monitoraggio è effettuata, per ciascun inquinante di cui all’articolo 1, comma 2, del D.lgs. 155/2010, sulla base delle soglie di valutazione superiori e inferiori previste dall’allegato II, par.1, e secondo la procedura prevista dall’allegato II, par.2 dello stesso. Se non si dispone di dati sufficienti per i cinque anni civili precedenti, il superamento deve essere determinato mediante una combinazione di campagne di misurazione di breve durata, da effettuare nel periodo dell'anno e nei luoghi in cui si potrebbero registrare i massimi livelli di inquinamento, e tecniche di modellazione utilizzando a tal fine anche le informazioni ricavate dagli inventari delle emissioni. Per l’ozono i criteri di classificazione sono diversi (art. 8 d.lgs. 155/2010).

La Tabella 1 riassume per ciascuna zona o agglomerato la situazione rispetto alle soglie di valutazione previste per gli inquinanti disciplinati dal decreto 155/10.

ZONE_NAME

Agglomerato

di Palermo

Agglomerato

di Catania

Agglomerato

di Messina Aree Industriali Altro

ZONE_CODE IT1911 IT1912 IT1913 IT1914 IT1915

POLL_TARG

SH; NH; P;

P2_5; L; C;

B; O_H; As;

Cd; Ni; BaP

SH; NH; P;

P2_5; L; C; B;

O_H; As; Cd;

Ni; BaP

SH; NH; P;

P2_5; L; C;

B; O_H; As;

Cd; Ni; BaP

SH; NH; P;

P2_5; L; C; B;

O_H; As; Cd;

Ni; BaP

SH; SE_AT; NH; NV_AT; P;

P2_5; L; C; B; O_H; O_V;

As; Cd; Ni; BaP

ZONE_TYPE Ag Ag Ag NoAg NoAg

SO2 obiettivo salute umana SH_AT SVI-SVS SVI SVS SVS SVI-SVS

SO2 obiettivo ecosistemi SE_AT - - - - -

NO2 obiettivo salute umana (media ora) NH_H_AT SVS SVS SVS SVS SVS

NO2 obiettivo salute umana (media anno) NH_Y_AT SVS SVS SVS SVS SVS

NOx obiettivo vegetazione NV_AT - - - - -

PM10 obiettivo salute umana (media giorno) P_D_AT SVS SVS SVS SVS SVS

PM10 obiettivo salute umana (media anno) P_Y_AT SVS SVI-SVS SVS SVS SVS

PM2.5 obiettivo salute umana P2_5_Y_AT SVS SVS SVS SVS SVS

Piombo obiettivo salute umana L_AT SVI SVS SVS SVI SVI

Benzene obiettivo salute umana B_AT SVS SVI SVI-SVS SVS SVS

CO obiettivo salute umana C_AT SVI-SVS SVI SVI SVI SVI-SVS

Ozono obiettivo salute umana O_H >OLT >OLT >OLT >OLT >OLT

Ozono obiettivo vegetazione O_V - - - - -

Arsenico obiettivo salute umana AS_AT SVS SVS SVS SVS SVI-SVS

Cadmio obiettivo salute umana CD_AT SVS SVS SVS SVS SVI-SVS

Nichel obiettivo salute umana NI_AT SVS SVS SVS SVS SVI-SVS

Benzo(a)pirene obiettivo salute umana BAP_AT SVS SVS SVS SVS SVI-SVS

Area (km2) 230,58 285,97 211,23 2768,12 22234,01

Population 811121 497202 242503 694766 2805483

Population Density 3517,7 1738,7 1148,1 251,0 126,2

Legenda: UAT SVS

LAT SVI

UAT - LAT SVI-SVS

LTO_U >OLT

LTO_L <OLT

Superiore all'obiettivo a lungo termine

TAB.1: Tabella riepilogativa della classificazione delle zone

Soglia Valutazione Superiore

Soglia Valutazione Inferiore

tra SVI e SVS

Inferiore all'obiettivo a lungo termine

Upper Assessment Treshold

Lower Assessment Treshold

Between LAT UAT

Upper Long Term Objective

Lower Long Term Objective

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Individuazione degli inquinanti da misurare in siti fissi e determinazione del numero minimo di punti di misura.

Per gli inquinanti per i quali le zone sono classificate con livelli al di sopra della soglia di valutazione inferiore (o obiettivo a lungo termine nel caso dell'ozono), è necessario effettuare misure in siti fissi.

Il numero minimo di siti fissi di misura viene stabilito in base alla classificazione e alla popolazione residente in ciascuna zona, utilizzando le tabelle relative ai diversi inquinanti dell’Allegato V del D.lgs.155/10 e dell’Allegato IX per l’ozono, come descritto al Capitolo “criteri per la definizione del numero minimo di siti fissi di monitoraggio” (Tabelle A, B, C); la Tabella 2 individua, per ciascuna zona o agglomerato, il numero minimo di punti fissi di misura per ciascun inquinante di cui è prevista la misura.

Agglomerato

di Palermo

Agglomerato

di Catania

Agglomerato

di Messina

Aree

Industriali AltroIT 1911 IT 1912 IT 1913 IT 1914 IT 1915

ZONE_TYPE Ag Ag Ag NoAg NoAg

Population 811121 497202 242503 694766 2805483

1 0 1 2 3 73 2 1 2 7 15

PM10 3 2 2 2 7 16PM25 1 1 0 1 3 6

2 1 0 2 6 111 0 0 0 3 43 0 1 2 7 131 2 1 0 0 42 1 1 1 1 62 1 1 1 1 62 1 1 1 1 62 1 1 1 1 6

n. minimo punti fissi 3 2 2 2 7 16

SO2

TAB.2: Per fonti diffuse, numero minimo di punti fissi di misura per inquinante

ZONE_NAME

TOTALEZONE_CODE

BAP

NOX

PMTOT

O3CO

Cd

BNZPbAsNi

Individuazione dei punti di misura fissi aggiuntivi

Sebbene l’art.1, comma 4, lettera g), del D.lgs.155/10 prescriva che “ai fini della valutazione della qualità dell'aria ambiente è evitato l'uso di stazioni di misurazione non conformi e, nel rispetto dei canoni di efficienza, di efficacia e di economicità, l'inutile eccesso di stazioni di misurazione”, la “Linea guida per l’adeguamento delle reti di monitoraggio ai sensi del decreto legislativo 13 agosto 2010, n.155” prevede che sono possibili stazioni in numero superiore a quanto previsto come quantitativo minimo, allorché sia fatta la necessaria istruttoria tecnica che evidenzi le motivazioni per cui queste risultano necessarie senza contraddire quanto previsto dal richiamato art.1, comma 4, lettera g). Il numero e la tipologia di questi punti aggiuntivi viene definito di volta in volta per ciascuna zona e per ciascun inquinante. Mentre per gli agglomerati di Palermo, Catania non si evidenzia la necessità di individuare punti di misura aggiuntivi se non per un limitatissimo numero di stazioni, in relazione a pregressi superamenti dei limiti o per motivi legati a particolare orografia del territorio anche in relazione alla densità di popolazione analoga considerazione non può farsi per la Zona IT1914 – Aree Industriali.

Infatti, i risultati delle applicazioni modellistiche, l’analisi del carico emissivo e la presenza di aree riconosciute come aree ad elevata criticità ambientale a seguito della avvenuta dichiarazione di aree “ad elevato rischio di crisi ambientale “ ai sensi della Legge 7 Luglio 1986, n.349, e s.m.i. per via delle attività del settore energetico ed industriale in esse presenti,

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hanno condotto all’individuazione di una zona in cui l’influenza di tali attività è preponderante rispetto ad ogni altro contributo emissivo. Si tratta quindi di un’unica zona che accorpa in sé i Comuni sul cui territorio insistono le principali attività industriali o facenti parte delle medesime aree definite “ad elevata criticità ambientale” o su cui si evidenzia una ricaduta significativa delle emissioni atmosferiche in area urbana; dette aree non sono territorialmente contigue ma sono tutte caratterizzate da un elevato carico emissivo per gli inquinanti principali. La mancanza di continuità territoriale all’interno della predetta zona, nonché la distribuzione territoriale della popolazione ivi residente, caratterizzata dalla presenza di numerosi insediamenti urbani di medie dimensioni, impongono l’impossibilità di adottare i criteri previsti agli Allegati V e IX del D.lgs.155/10 quale unico riferimento per l’individuazione del numero di stazioni di misura necessarie.

La Tabella 3 dà contezza delle necessarie scelte progettuali in ordine all’individuazione e consistenza delle stazioni aggiuntive considerate necessarie sull’intero territorio regionale.

Agglomer

ato di Palermo

Agglomer

ato di Catania

Agglomer

ato di Messina

Aree

Industriali

Altro

IT 1911 IT 1912 IT 1913 IT 1914 IT 1915ZONE_TYPE Ag Ag Ag NoAg NoAg

Population 811121 497202 242503 694766 2805483

0 1 O - DP 0 18 I - O - S 0 192 S 1 O - DP 1 S 26 I - O - S 0 30

PM10 2 S 1 O - DP 0 25 I - O - S 0 28PM25 2 DP 0 1 DP 4 I - O - S 2 O 9

0 1 DP 1 DP 10 I - O - S 0 120 1 DP 1 DP 9 I - O - S 0 110 1 DP 0 17 I - O - S 0 180 0 0 6 I - O - S 0 60 0 0 4 I - O - S 1 M 50 0 0 4 I - O - S 1 M 50 0 0 4 I - O - S 1 M 51 (*) 0 0 4 I - O - S 1 M 6

2 1 1 26 2 32

Motivo: M = Modello I = Distretto Industriale/ArtigianaleDP = Area Densamente Popolata O = Orografia S = Superamento di limiti in anni precedenti

(*) Vedasi allegato V, tabella 2, nota (1) d.lgs. 155/2010

n. punti aggiuntiviLegenda:

AsNi

CdBAP

O3CO

BNZPb

MOTIVOTOTALE

ZONE_CODE

TAB.3: Per fonti diffuse, numero di punti di misura fissi aggiuntivi per inquinante

ZONE_NAME

MOTIVO MOTIVO MOTIVO MOTIVO

SO2NOX

PMTOT

Rete primaria

La rete di misura “primaria” è costituita dai punti di misura fissi della rete regionale definiti sulla base della somma dei punti di misura della rete regionale minima e dei punti fissi di misura aggiuntivi.

La rete di misura è soggetta alla gestione o al controllo pubblico. Il controllo pubblico è assicurato dalle regioni o dalle province autonome o, su delega, dalle agenzie regionali per la protezione dell’ambiente. Le stazioni di misurazione non soggette a tale gestione o controllo non sono utilizzate per le finalità del decreto legislativo n.155/2010.

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Definizione dei punti di misura di supporto.

L’art.5, comma 8, del Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n.155, prevede che, “per i casi in cui i dati rilevati da una stazione della rete di misura, anche a causa di fattori esterni, non risultino conformi alle disposizioni del presente decreto, con particolare riferimento agli obiettivi di qualità dei dati di cui all’allegato I ed ai criteri di ubicazione di cui all’allegato III e all’allegato VIII, si utilizza, sulla base del programma di valutazione, un’altra stazione avente le stesse caratteristiche in relazione alla zona oppure, nello stesso sito fisso di campionamento, una stazione di misurazione mobile al fine di raggiungere la necessaria copertura dei dati. Il numero delle stazioni di misurazione previste dal programma di valutazione deve essere individuato nel rispetto dei canoni di efficienza, efficacia ed economicità”.

Pertanto, individuata la rete di misura primaria, è necessario definire punti di misura di supporto delle stazioni della suddetta rete che consentano di non avere perdita di dati utili alla valutazione della qualità dell'aria in caso di rotture o malfunzionamenti delle stazioni previste.

Nel caso di un periodo di fermo della stazione primaria che impedisca il rispetto dei requisiti di qualità del d.lgs. 155/2010 dovrà essere utilizzato, ai fini della valutazione e del reporting il set di dati riferito all’intero anno ottenuto dalla stazione individuata come ‘sostitutiva’.

Le misurazioni di supporto, possono essere assicurate tramite stazione fisse o mediante l’utilizzo ad hoc di laboratori mobili (vedasi anche il Capitolo “LABORATORI MOBILI” del presente documento). In generale, anche se nel decreto si parla di stazioni, l’analisi necessaria per definire quando un punto di misura possa essere considerato sostitutivo di un altro non può che essere fatta relativamente ad uno specifico inquinante.

La scelta di punti fissi di supporto è stata perciò effettuata per ciascun inquinante, privilegiando le postazioni esistenti aventi pari classificazione e caratteristiche di contesto rispetto alle corrispondenti postazioni della rete primaria; la stessa postazione può ospitare strumenti di misura appartenenti sia alla rete primaria che a quella di supporto.

L’utilizzo di postazioni fisse, tuttavia, è necessitato, ad un primo approccio, dalla presenza sul territorio di numerose e ridondanti postazioni di misura che offrono l’opportunità di avviare in tempi brevi il monitoraggio “di supporto”; in prospettiva, comunque, in relazione alla necessaria riorganizzazione delle attività, non si esclude di rivedere e, laddove possibile, ridurre il numero di postazioni fisse di supporto privilegiando, a questo scopo, l’utilizzo di laboratori mobili anche in un’ottica di razionalizzazione degli aspetti economici.

La Tabella 4 individua, per ciascun agglomerato o zona, e per ciascun inquinante, il numero di punti di misura di supporto della rete fissa.

Agglomerato di

Palermo

Agglomerato di

Catania

Agglomerato di

MessinaAree Industriali

AltroIT 1911 IT 1912 IT 1913 IT 1914 IT 1915

ZONE_TYPE Ag Ag Ag NoAg NoAg

Population 811121 497202 242503 694766 2805483

0 0 0 2 2 42 2 0 2 2 8

PM10 2 2 0 2 2 8PM25 1 1 0 1 1 4

0 1 0 2 2 50 0 0 0 1 12 0 1 2 1 60 0 0 0 0 00 0 0 1 0 10 0 0 1 0 10 0 0 1 0 10 0 0 1 0 1

2 2 1 2 2 9

COBNZ

n. punti di supporto

NiCd

BAP

PbAs

PMTOT

O3

NOX

TAB.4: Per fonti diffuse, N°di punti di misura di supporto per inquinante

ZONE_NAME

TOTALEZONE_CODE

SO2

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Punti di misura totali in siti fissi

Complessivamente, il numero totale di punti di misura della rete fissa da utilizzare per il Programma di valutazione sarà pertanto costituito dalla somma dei punti di misura della rete minima, dei punti di misura aggiuntivi e dei punti di misura della rete di supporto. La Tabella 5 individua, per ciascun agglomerato o zona, e per ciascun inquinante, il numero totale di punti di misura fissi previsti, ai fini del programma di valutazione.

Agglomer

ato di

Palermo

Agglomer

ato di

Catania

Agglomer

ato di

Messina

Aree

Industrial

i AltroIT 1911 IT 1912 IT 1913 IT 1914 IT 1915

ZONE_TYPE Ag Ag Ag NoAg NoAg

Population 811121 497202 242503 694766 2805483

1 1 1 22 5 30

7 5 2 30 9 53PM10 7 5 2 29 9 52PM25 4 2 1 6 6 19

2 3 1 14 8 281 1 1 9 4 16

5 1 2 21 8 370 2 1 6 0 9

2 1 1 6 2 122 1 1 6 2 122 1 1 6 2 123 1 1 6 2 13

n. punti totali 7 5 2 30 9 53

Ni

CdBAP

COBNZ

PbAs

SO2NOX

PMTOT

O3

TAB.5: Per fonti diffuse, N°di punti di misura di totali per inquinante

ZONE_NAME

TOTALEZONE_CODE

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Punti di misura in siti fissi per fonti puntuali

Le stazioni di misurazione industriali sono quelle ubicate in posizione tale che il livello di inquinamento sia influenzato prevalentemente da singole fonti industriali o da zone industriali limitrofe (fonti puntuali).

Il D.Lgs. 155/2010 riporta che “il numero delle stazioni industriali deve essere stabilito in base ai livelli di emissioni della fonte industriale, alle probabili modalità di distribuzione degli inquinanti nell’aria ambiente ed alla possibile esposizione della popolazione”; ne consegue che il numero di stazioni industriali della rete di misura non può essere definito a priori, contrariamente a quanto avviene per le stazioni di fondo e da traffico, ma deve essere il frutto della valutazione del rapporto di causalità tra emissione industriale e livelli di concentrazione degli inquinanti misurati.

Sulla base della ricognizione e valutazione critica delle postazioni esistenti sul territorio regionale non è possibile individuarne alcuna.

La postazione denominata SASOL, attualmente gestita da ARPA Sicilia, essendo allocata all’interno delle aree di pertinenza dell’omonimo stabilimento, in applicazione di quanto previsto all’Allegato III, par.2, punto 4, lett.a) e b), non può essere utilizzata ai fini della valutazione della qualità dell’aria; può invece essere utilizzata quale riferimento aerale per la valutazione modellistica della dispersione degli inquinanti specifici delle lavorazioni effettuate, tra cui il benzene.

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Ristrutturazione della rete fissa di rilevamento della qualità dell’aria

Nella seguente Tabella 9 è riportato lo schema dell’attuale configurazione della rete di postazioni fisse di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico. Resta immediatamente evidente il divario esistente tra l’attuale numero di postazioni da traffico urbano e la previsione minima di legge, nonché l’attuale carenza di postazioni di fondo urbano e suburbano.

Ciò determina, dal punto di vista della conoscenza delle reali condizioni di inquinamento, una esaltazione del dato riferito a condizioni locali di picco (hot spot), specie se si considera che le centraline di monitoraggio da traffico sono spesso allocate in prossimità di incroci urbani ad elevata intensità di traffico, con rappresentatività spaziale, al più, di qualche centinaio di metri quadrati e, al contempo, una totale incapacità di individuare condizioni “medie” di esposizione della popolazione e di eventuali sovrapposizioni di contributi di sorgenti emissive diverse dal traffico veicolare.

Tale stato di fatto, deve necessariamente essere corretto nell’ottica di realizzare una rete regionale che sia in grado di fornire un’informazione completa ai fini di un concreto ed esaustivo contributo alle politiche di risanamento del territorio.

Ciò, ovviamente, non può tuttavia tradursi in un mero adeguamento ai minimi di legge del numero, della configurazione e della dislocazione delle postazioni fisse di monitoraggio, almeno nei seguenti due casi:

- per quanto l’individuazione di un numero ristretto di postazioni da traffico urbano, per i motivi appena accennati, sia auspicabile, il mantenimento di siti che hanno raccolto serie storiche in alcuni casi più che decennali, è certamente utile.

- per valutare l'inquinamento nelle vicinanze di fonti puntuali (generalmente camini, ciminiere), come previsto dall’allegato V del Decreto Legislativo 155/2010, il numero di punti di campionamento per misurazioni in siti fissi si dovrebbe calcolare tenendo conto della densità delle emissioni, del probabile profilo di distribuzione dell'inquinamento dell'aria ambiente e della potenziale esposizione della popolazione. La rete di monitoraggio pubblica deve comunque garantire una particolare attenzione alla valutazione dell’esposizione delle popolazioni soggette al rilascio di emissioni inquinanti da insediamenti industriali, mediante il posizionamento di adeguato numero di postazioni di fondo urbano che, in dipendenza dalla distribuzione sul territorio della popolazione stessa, non necessariamente deve coincidere col minimo di legge.

Corre infine l’obbligo di evidenziare come nel passato siano state riscontrate, in stazioni appartenenti alla attuale rete in esercizio, anomalie nei dati raccolti discendenti dallo specifico contesto ambientale. Per tali motivazioni, le stazioni denominate Giulio Cesare, nella zona IT1911, Piazza Stesicoro, nella zona IT1912, e Porto Empedocle 1, nella zona IT1914, sono state escluse in quanto non rispettano i criteri di macro e micro posizionamento ed in ogni caso risultano ridondanti rispetto a quelle mantenute nelle rispettive zone; ciò era stato già segnalato da ARPA Sicilia nel corso del 2009 nonché in un documento facente parte della documentazione a suo tempo trasmessa al MATTM a supporto della richiesta di deroga per NO2. La centralina denominata Ciapi, nella zona IT1914, non è stata mantenuta perché ridondante rispetto a quelle mantenute nel piano di valutazione per la stessa zona.

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PROV. COMUNE ZCODE CODE_NAZ NOME_STAZ UTM-X UTM-Y TIPO_EOI PM10 PM2.5 NO

X CO BTX O3 SO2 Pb As Ni Cd BAP D/I Dlgs Vla VLg Trapani Trapani IT1915 1908101 Trapani 38,012367° 12,546900° B

U * * * * * * D S Agrigento Agrigento IT1915 1908486 Agrigento Centro 37,320300° 13,582656° TU * * D S Agrigento Agrigento IT1915 1908487 Agrigento Monserrato 37,299249° 13,551600° BS D S Agrigento Agrigento IT1915 1908488 Agrigento Valle dei Templi 37,302520° 13,595902° BS D S Agrigento Sciacca IT1915 1908489 Sciacca 37,516400° 13,080200° TU D N Agrigento Canicattì IT1915 1908490 Canicattì 37,353390° 13,845122° TU * * * * D N Agrigento Licata IT1915 1908491 Licata 37,104395° 13,938986° TU D N Agrigento Raffadali IT1915 1908492 Raffadali 37,409428° 13,531100° TU D N Agrigento Cammarata IT1915 1908493 Cammarata 37,622500° 13,582500° RB * D N Agrigento Siculiana IT1915 1908495 Siculiana 37,359483° 12,371053° RB D N Agrigento Lampedusa IT1915 1908496 Lampedusa 35,518700° 12,630100° RB * D S Caltanissetta Caltanissetta IT1915 1908504 CL CorsoV.Emanuele (centro storico) 37,490269° 14,060559° TU * * * * * D S Caltanissetta San Cataldo IT1915 1908510 S.Cataldo - Via Cavour 37,485371° 13,989736° TU * * D N Caltanissetta Caltanissetta IT1915 1908514 CL - Via Turati 37,487647° 14,045264° TU * D N Caltanissetta Caltanissetta IT1915 1908515 CL - Calafato (P.zza Capuana) 37,493939° 14,059547° TU * * D N Enna Enna IT1915 1908601 Enna 37,564683° 14,281971° BU * * * * * * D S Ragusa Ragusa IT1915 1908801 Ragusa CAMPO

ATLETICA 36,917233° 14,733795° BS * * D S Ragusa Ragusa IT1915 1908802 Ragusa VILLA ARCHIMEDE 36,926269° 14,714246° BU * * * D S Ragusa Ragusa IT1915 1908803 Ragusa PIAZZA STURZO 36,923794° 14,708658° TU * * D N Ragusa Ragusa IT1915 1908804 Ragusa IBLA 36,925700° 14,747300° TU * * * D N Ragusa Ragusa IT1915 1908805 MARINA DI

RAGUSA 36,785980° 14,561520° BS * * D N Palermo Palermo IT1911 1908201 Belgio 38,151700° 13,331559° TU * * * D S * Palermo Palermo IT1911 1908202 Boccadifalco 38,120538° 13,302200° BS * * * * D S Palermo Palermo IT1911 1908204 Giulio Cesare 38,110326° 13,365978° TU * * * * D N * * Palermo Palermo IT1911 1908205 Indipendenza 38,111034° 13,350252° TU * * * * * * * * D S Palermo Palermo IT1911 1908206 Torrelunga 38,098865° 13,391990° TU * * D N Palermo Palermo IT1911 1908207 Unità d’Italia 38,136973° 13,344296° TU * * * D N Palermo Palermo IT1911 1908208 Castelnuovo 38,124382° 13,354215° TU * * * * D S * Palermo Palermo IT1911 1908209 Di Blasi 38,121659° 13,329303° TU * * * * * D S * * Palermo Palermo IT1911 1908266 Cep 38,135763° 13,308888° TS * * * * D N Catania Misterbianco IT1912 1908701 Misterbianco 37,515748° 15,010826° BU * * * * * * D S Catania Catania IT1912 1908711 P.zza Stesicoro 37,507288° 15,086833° TU * * * * * D N * Catania Catania IT1912 1908712 Via Giuffrida 37,525554° 15,091017° TU D N Catania Catania IT1912 1908713 Osp. Garibaldi 37,511594° 15,075233° TU D S Catania Catania IT1912 1908714 Zona Industriale 37,450367° 15,058460° TU * * * D N Catania Catania IT1912 1908715 P.zza Risorgimento 37,500533° 15,070333° TU D N Catania Catania IT1912 1908788 Librino 37,484781° 15,046523° BS * * * * * * * * * D N Catania Catania IT1912 1908789 P.zza Giovanni XXIII 37,507692° 15,099860° TU D N Catania Catania IT1912 1908791 Via Messina 37,533776° 15,115603° TU D N Catania Catania IT1912 1908792 Piazza Moro 37,525789° 15,087356° TU * * * D N Catania Catania IT1912 1908794 V.le Fontana 37,514230° 15,044001° TU D N Catania Catania IT1912 1908795 V.le Vittorio Veneto 37,068667° 14,258887° TU * * * D S * * Catania Catania IT1912 1908796 P.zza Europa 37,516462° 15,105888° TU D N Catania Catania IT1912 1908797 P.zza Gioieni 37,526226° 15,082143° TU D N Catania Catania IT1912 1908799 P.zza Michelangelo 37,522895° 15,096110° TU D N Siracusa Augusta IT1914 1908901 Augusta 37,218350° 15,220464° BU * * * D/I S * Siracusa Augusta IT1914 1908902 Belvedere 37,093954° 15,208775° BS * * * D/I S Siracusa Priolo IT1914 1908904 Ciapi 37,141444° 15,201759° BS * * * * I N * Siracusa Augusta IT1914 1908909 San Cusumano 37,212600° 15,151500° RB * * * * * I N Siracusa Siracusa IT1914 1908910 Siracusa - Scala Greca 37,102500° 15,266567° BS * * * * * * * * D S Siracusa Melilli IT1914 1908962 Melilli 37,182375° 15,128877° BU * * * * D S Siracusa Priolo IT1914 1908963 Priolo 37,156200° 15,191000° BU * * * * * * * * * D S Siracusa Siracusa IT1914 1908964 Acquedotto 37,079200° 15,270500° BS * * * * * D S Siracusa Siracusa IT1914 1908965 Siracusa - Bixio 37,065239° 15,286873° TU * * * D S * * Siracusa Siracusa IT1914 1908966 Siracusa - Specchi 37,091306° 15,286022° TU * * * * D S * * Siracusa Siracusa IT1914 1908967 V.le

Teracati 37,078970° 15,281646° TU * * * D S * * Siracusa Siracusa IT1914 1908968 Tisia 37,084569° 15,289072° TU * * * D N Siracusa Floridia IT1914 1908969 Floridia 37,081822° 15,153924° TU * * * D N Siracusa Augusta IT1914 1908971 Megara 37,194600° 15,182900° IR * I N Siracusa Augusta IT1914 1908972 Punta

Cugno 37,220808° 15,190132° IR * I N Siracusa Augusta IT1914 1908973 SASOL 37,222478° 15,168453° IR * I N Messina Messina IT1913 1908303 Messina Archimede 38,198959° 15,546584° TU D N Messina Messina IT1913 1908304 Messina Caronte 38,208605° 15,561283° TU D N Messina Messina IT1913 1908305 Messina Minissale 38,160361° 15,536942° TU D N Messina Messina IT1913 1908367 Messina Boccetta 38,198256° 15,552935° TU * * * * * * * * * * * D S * * Messina Messina IT1913 1908368 Messina Università 38,189500° 15,554000° TU D N Agrigento Porto Empedocle IT1914 19084 Porto Empedocle 1 37,293521° 13,533573° BU * * I N * Agrigento Porto Empedocle IT1914 1908485 Porto Empedocle 3 37,288532° 13,530124° TU D/I N Messina Condrò IT1914 1908301 Condrò 38,175386° 15,325046° BR D/I N Messina Pace del mela IT1914 1908310 Mandravecchia 38,182024° 15,293067° BR I N Messina S. Filippo del Mela IT1914 1908312 S.Filippo del Mela 38,174621° 15,271431° BR I N Messina Santa Lucia del Mela IT1914 1908313 S.Lucia del Mela 38,160500° 15,275000° RB I S Messina Pace del mela IT1914 1908366 C.da Gabbia 38,205535° 15,310155° BU * * * I S Messina Milazzo IT1914 1908369 Termica Milazzo 38,190600° 15,249200° BS * * * * * * * * * * D S Caltanissetta Gela IT1914 1908501 AGIP Mineraria 37,062857° 14,283460° IS * * * I S Caltanissetta Gela IT1914 1908502 Pozzo 57 37,071389° 14,300093° IR * I N Caltanissetta Gela IT1914 1908503 Cimitero Farello 37,058332° 14,316943° BS * * I N Caltanissetta Niscemi IT1914 1908505 Niscemi LICEO 37,137633° 14,397274° BU * D N Caltanissetta Gela IT1914 1908507 Macchitella (Minerbio) 37,078430° 14,208219° TU * * D N Caltanissetta Gela IT1914 1908508 Ospedale V.Emanuele 37,074069° 14,230183° TU * * * * * D N Caltanissetta Niscemi IT1914 1908512 Niscemi C.STORICO (Via Gori) 37,147352° 14,390705° TU * * * D S * * Caltanissetta Gela IT1914 1908513 Via Venezia 37,067501° 14,260555° TU * * * * * * * * * * D S * Caltanissetta Gela IT1914 1908517 Parcheggio AGIP 37,059610° 14,265080° IS * I N Caltanissetta Gela IT1914 1908519 Gela - ex Autoparco 37,056149° 14,297376° IS * I S Palermo Partinico IT1914 1908269 Partinico 38,051117° 13,118677° BU * * * * * * D S Palermo Termini Imerese IT1914 1908270 Termini Imerese 37,977884° 13,688047° BU * * * * * * D S

TAB. 9: STAZIONI DI MISURA RETE ESISTENTE

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Proposta

Nella Tabella 8 è riportata la proposta relativa alla ristrutturazione e riqualificazione della rete. L’ipotesi nasce dall’analisi delle tabelle precedenti, oltre che dallo studio e dall’individuazione delle criticità e peculiarità territoriali e delle ridondanze di analisi, anche sulla base delle serie storiche disponibili (ad esempio perché si è notato storicamente come alcune postazioni fossero effettivamente ridondanti), con l’obiettivo di garantire (o raggiungere, con le integrazioni proposte) quanto richiesto dal Decreto legislativo 155/2010 e in applicazione delle Direttive Europee.

Fanno parte della proposta anche le due postazioni di fondo regionale, da ubicare preferibilmente all’interno di Parchi regionali, necessarie per la protezione degli ecosistemi eventualmente da integrare nella rete nazionale RIAF (Rete Inquinamento Atmosferico di Fondo) e con la rete europea EMEP (Cooperative Programme for monitoring and Evaluation of Long Range Transmissions of Air Pollutants in Europe).

Sono state inoltre evidenziate in Tabella 10 le postazioni esistenti da mantenere e le configurazioni strumentali a regime di ciascuna di esse; la Tabella 11, descrive analogamente le postazioni di cui si propone la realizzazione ex novo.

Si è inoltre proceduto al calcolo per singola tipologia strumentale, delle necessità integrative; laddove sia possibile pervenire ad una gestione unitaria del “parco strumenti” di proprietà dei vari attuali Gestori di reti di monitoraggio, si potrà in parte far fronte alle necessarie integrazioni strumentali mediante recupero di strumentazione efficiente e a norma da postazioni che in seguito alla realizzazione del presente progetto risulteranno da dismettere.

Nel prosieguo del presente documento, si è proceduto alla disamina, zona per zona, delle necessità e vincoli che hanno orientato le scelte progettuali.

A tal riguardo, giova evidenziare che uno dei criteri ispiratori del presente progetto trae origine dalle verifiche effettuate da ARPA Sicilia sul rispetto dei criteri di macro e micro posizionamento individuati all’Allegato III del D.Lgs.155/2010 che hanno evidenziato come talune postazioni esistenti non soddisfino appieno i requisiti di legge; è stato pertanto necessario progettare il Sistema anche in funzione di tale criticità. Nel prosieguo del presente documento si darà contezza delle postazioni interessate dall’adeguamento al suddetto criterio, restando evidente che le postazioni esistenti che verranno mantenute nelle attuali posizioni sono già adeguate ai criteri di cui richiamato Allegato III.

L’avvio della necessaria gara di evidenza pubblica avverrà non appena il Ministero provvederà a norma dell’art.5, comma 6, del D.Lgs. 155/2010; si prevede che la realizzazione del progetto possa concludersi entro i successivi 2 anni.

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PROV. COMUNE CODE_NAZ NOME_STAZ UTM-X UTM-Y TIPO_EOI PM10 PM2.5 NOX CO BTX O3 SO2 Pb As Ni Cd BAP

Palermo Palermo 1908201 Belgio 38,151700° 13,331559° TU 1 1

Palermo Palermo 1908202 Boccadifalco 38,120538° 13,302200° BS 1 1 1

Palermo Palermo 1908205 Indipendenza 38,111034° 13,350252° TU 1 1 1 1 1

Palermo Palermo 1908208 Castelnuovo 38,124382° 13,354215° TU 1 1 1 1

Palermo Palermo 1908209 Di Blasi 38,121659° 13,329303° TU 1 1 1 1

Catania Catania 1908712 Garibaldi 37,525554° 15,091017° TU 1 1

Catania Catania 1908795 V.le Vittorio Veneto 37,068667° 14,258887° TU 1 1 1 1 1

Catania Misterbianco 1908701 Misterbianco 37,515748° 15,010826° BU 1 1 1 1

Messina Messina 1908367 Messina Boccetta 38,198256° 15,552935° TU 1 1 1 1

Caltanissetta Gela 1908519 Gela - ex Autoparco 37,056149° 14.297376° BS 1 1 1 1

Caltanissetta Gela 1908501 AGIP Mineraria 37,062857° 14,283460° BS 1 1 1 1

Caltanissetta Gela 1908513 Gela - Via Venezia da rilocare 37,067501° 14,260555° BU 1 1 1 1

Caltanissetta Niscemi 1908512 Niscemi C.STORICO (Gori) 37,085043° 14,390705° TU 1 1 1 1

Messina Pace del Mela 1908366 C.da Gabbia 38,205535° 15,310155° BU 1 1 1 1

Messina Milazzo 1908369 Termica Milazzo 38,190600° 15,249200° BS 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

Messina Santa Lucia del Mela 1908313 S.Lucia del Mela-Prov. 38,160500° 15,275000° RB 1 1 1

Siracusa Augusta 1908901 Augusta 37.218350° 15.220464° BU 1 1 1 1

Siracusa Augusta 1908902 Belvedere 37,093954° 15,208775° BS 1 1 1 1

Siracusa Melilli 1908962 Melilli 37,182375° 15,128877° BU 1 1 1 1 1

Siracusa Priolo 1908963 Priolo 37,156200° 15,191000° BU 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

Siracusa Siracusa 1908910 Siracusa - Scala Greca 37.102500° 15,266567° BS 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

Siracusa Siracusa 1908964 Acquedotto 37,079200° 15,270500° BU 1 1 1

Siracusa Siracusa 1908965 Siracusa - Bixio 37,065239° 15,286873° TU 1 1

Siracusa Siracusa 1908966 Siracusa - Specchi 37,091306° 15,286022° TU 1 1 1

Siracusa Siracusa 1908967 Siracusa - Teracati 37,076074° 15,281178° TU 1 1

Ragusa Ragusa 1908801 Ragusa CAMPO ATLETICA 36,917233° 14,733795° BS 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

Ragusa Ragusa 1908802 Ragusa VILLA ARCHIMEDE 36,926269° 14,714246° BU 1 1 1

Agrigento Agrigento 1908486 Agrigento Centro 37,191263° 13,582656° BU 1 1 1 1

Agrigento Agrigento 1908487 Agrigento Monserrato 37,299249° 13,551600° BS 1 1 1 1 1 1 1

Agrigento Agrigento 1908488 Agrigento Valle dei Templi 37.302520° 13.595902° BS 1 1 1 1 1

Agrigento Lampedusa 1908496 Lampedusa 35.518700° 12.630100° RB 1 1 1 1

Caltanissetta Caltanissetta 1908504 Caltanissetta Campo Sportivo(ex Centro storico)37,493763° 14,046918° TU 1 1 1 1

Enna Enna 1908601 Enna 37.564683° 14.281971° BU 1 1 1 1 1 1 1

Trapani Trapani 1908101 Trapani 38,012367° 12,546900° BU 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

TAB. 10: STAZIONI DI MISURA RETE ESISTENTE DA ADEGUARE (configurazione a regime)

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PROV. COMUNE ZCODE NOME_STAZ CODE_NAZ UTM-X UTM-Y TIPO_EOI PM10 PM2.5 NOX CO BTX O3 SO2 Pb As Ni Cd BAPPalermo Bagheria IT1911 Nuovo fondo urbano Bagheria 0 0 0 BU 1 1 1 1 1 1 1 1Palermo Palermo IT1911 Villa Trabia 0 38,130561° 13,346884° BU 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1Catania Catania IT1912 Parco Gioieni 0 37,528279° 15,081732° BU 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1Catania Catania IT1912 Fondo zona Nord (S.G. La Punta) 0 37,578608° 15,100873° BS 1 1 1Messina Messina IT1913 Villa Dante 0 38,174341° 15,546518° BU 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1Agrigento Porto Empedocle IT1914 Porto Empedocle 0 37,291736° 13,532326° BS 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1CaltanissettaGela IT1914 Gela nuovo UB - ex Parcheggio AGIP da rilocare 0 37,064974° 14,261432° BU 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1CaltanissettaGela IT1914 Biviere 0 37.024271° 14.345597° RB 1 1 1 1CaltanissettaGela IT1914 Capo Soprano 0 37.077331° 14.22481° BU 1 1 1Messina Barcellona IT1914 Barcellona 0 38,160482° 15,231105° BS 1 1 1 1Messina Milazzo IT1914 EDIPOWER - Milazzo 0 38,231926° 15,248675° BU 1 1 1 1 1Messina Pace del mela IT1914 EDIPOWER - Pace del mela 1908310 38,182024° 15,293067° BS 1 1 1 1Messina S. Filippo del Mela IT1914 EDIPOWER - S.Filippo del Mela 1908312 38,174621° 15,271431° BS 1 1 1 1 1Ragusa Pozzallo IT1914 Pozzallo 1908805 36,729132° 14,838648° BU 1 1 1 1 1Siracusa Solarino IT1914 Solarino 0 37,096698° 15,132112° BS 1 1 1 1 1

IT1915 FR1 - Sicilia orientale 0 0 0 RB 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1IT1915 FR2 - Sicilia occidentale 0 0 0 RB 1 1 1 1 1 1

TAB. 11: STAZIONI DI MISURA DA PREDISPORRE

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Mappa della rete Fissa

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IT 1911 – Agglomerato di Palermo

L'attuale assetto funzionale e territoriale delle stazioni che operano sul territorio urbano di Palermo risulta palesemente sbilanciato e ridondante. A tal riguardo si suggerisce, nella proposta di riassetto della rete regionale di rilevamento della qualità dell'aria, anzitutto una riduzione del numero di cabine da traffico. Tali cabine, inizialmente distribuite obbedendo alla vecchia logica dell'inseguimento degli hotspot agli incroci, necessitano oggi di interventi di rilocazione al fine di ottimizzarne il microposizionamento, come nel caso della cabina ubicata in piazza Indipendenza, ed in generale di un aggiornamento strumentale. È stata ipotizzata la realizzazione di due stazioni da background urbano, una posta all’interno del territorio urbano del comune di Palermo, immaginando come sito ideale il contesto ambientale di Villa Trabia e una all’interno del tessuto urbano di Bagheria. Un discorso a parte merita la postazione da traffico posta sul viale della Regione siciliana, in prossimità dell’incrocio con Via G.E. Di Blasi e denominata, appunto “Di Blasi”; detta postazione è influenzata da infelici scelte di configurazione del traffico locale; è infatti, fortemente condizionata dalle condizioni di deflusso del traffico in prossimità della manovra di svolta a destra sulla via Perpignano. Le condizioni di marcia dei veicoli direttamente interessati, ovvero influenzati dalla suddetta manovra conducono, sovente, alla formazione di code di accumulo che si propagano fino al limitare della stazione stessa. Ne consegue che la qualità e concentrazione degli inquinanti registrati in queste condizioni influenzi le misure. Ciò è tanto più inammissibile quanto più si osserva che la stazione Di Blasi, costituisce un caposaldo di controllo della qualità delle emissioni lineari generate lungo l’unico asse di attraversamento primario della città, difficilmente suscettibile di interventi di limitazione del traffico se non in un’ottica di pianificazione che individui le più opportune politiche dei trasporti su scala regionale. Per tale ragione, ARPA Sicilia ha proposto la rilocazione della centralina stessa in un sito a circa m 500 di distanza dall’attuale, più idoneo e più rappresentativo della qualità dell’aria sull’asse viario in questione; le nuove coordinate sono state inserite nell’aggiornamento della tab. 8 del piano di valutazione.

TAB.6.1: Per fonti diffuse, caratteristiche delle stazioni di monitoraggio, per inquinante

ZONE_NAME

ZONE_CODEPOLL_TARGZONE_TYPE

INQUINANTE UT UB ST SB RB TOTALEPM10 4 2 0 1 0PM2.5 2 2 0 0 0NOX 4 2 0 1 0 4CO 1 0 0 0 0 7

BTX 3 2 0 0 0 1O3 0 1 0 1 0 5

SO2 0 1 0 0 0 2Pb 0 1 0 0 0 1As 0 2 0 0 0 1Ni 0 2 0 0 0 2Cd 0 2 0 0 0 2

BAP 1 2 0 0 0 2

Stazioni minime 4 2 0 1 0 7

7

Agglomerato di PalermoIT 1911

SH; NH; P; P2_5; L; C; B; O_H; As; Cd; Ni; BaP

Ag

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IT 1912 - Agglomerato di Catania

L'attuale rete di rilevamento della qualità dell'aria, il cui Ente gestore è il Comune di Catania, si presenta fortemente vocata al rilevamento dell'inquinamento da traffico urbano. Ne discende l’evidente attuale sovrannumero di postazioni da traffico.

Diverse considerazioni riguardano le indagini da espletarsi sul fondo urbano e suburbano; ciò soprattutto per la presenza di un tessuto produttivo e commerciale la cui attività influenza la qualità dell’aria, direttamente ovvero in forma indotta, determinando spesso poli attrattori e generatori di traffico.

Per questo motivo, si ritiene utile prevedere, in aggiunta alla postazione di fondo urbano recentemente realizzata da ARPA nel comune di Misterbianco, la realizzazione di altro fondo urbano all’interno del Comune di Catania, con indicazione provvisoria all’interno del “Parco Gioeni”; tale postazione è già stata realizzata dal Comune di Catania con la rilocazione di una delle postazioni da traffico dimesse, ma necessita di alcune integrazioni strumentali; si ipotizza inoltre, in considerazione dell’allargamento in direzione della fascia pedemontana a nord del comune di Catania, la collocazione di una nuova postazione di fondo suburbano in tale porzione del territorio dell’agglomerato, nel territorio del Comune di San Giovanni La Punta.

TAB.6.2: Per fonti diffuse, caratteristiche delle stazioni di monitoraggio, per inquinante

ZONE_NAME

ZONE_CODE

POLL_TARG

ZONE_TYPE

INQUINANTE UT UB ST SB RB TOTALE

PM10 2 2 0 1 0

PM2.5 0 2 0 0 0

NOX 2 2 0 1 0 5

CO 1 0 0 0 0 1

BTX 1 0 0 0 0 1

O3 0 2 0 1 0 3

SO2 0 1 0 0 0 1

Pb 1 1 0 0 0 2

As 0 1 0 0 0 1

Ni 0 1 0 0 0 1

Cd 0 1 0 0 0 1

BAP 0 1 0 0 0 1

Stazioni minime 2 2 0 1 0 5

5

SH; NH; P; P2_5; L; C; B; O_H; As; Cd; Ni; BaP

Ag

Agglomerato di Catania

IT 1912

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IT 1913 - Agglomerato di Messina

Attualmente, nella zona in questione non è presente alcuna postazione di fondo urbano, mentre è evidente la ridondanza di postazioni da traffico.

Pertanto, gli obbiettivi che hanno guidato le scelte tecniche di riorganizzazione della rete nella zona di risanamento messinese sono, in generale, analoghi a quelli perseguiti nelle altre città metropolitane della Sicilia.

Infatti, a fronte della evidente ridondanza di cabine da traffico, soprattutto in relazione alla qualità e portata del tessuto veicolare ed altresì, alla base territoriale di riferimento, è stato ritenuto ragionevole ricondurre alla giusta prospettiva l’utilizzo di tale tipo di postazioni, immaginando di mantenere in esercizio la sola stazione “Boccetta” la quale, peraltro, è posta su Viale Boccetta, arteria che sino al 2007 ha rappresentato l’unica via di transito dei flussi di traffico tra Sicilia e Continente e tuttora convoglia parte di tali flussi.

Ciò, in considerazione del ruolo strategico che Messina ricopre come volano tecnico per il movimento di merci e passeggeri, da e per la Sicilia.

Inoltre, la varietà di mezzi gommati, rotabili e navali che gravitano sulla città non può che determinare sulla matrice aria un carico di inquinanti di varia origine (gassosa e polveri) che obbliga a prevedere la realizzazione di una stazione da background urbano.

La scarsa presenza di siti idonei ad ospitare un’adeguata postazione di fondo urbano, pone come unica possibilità di allocazione il parco urbano denominato “Villa Dante”.

TAB.6.3: Per fonti diffuse, caratteristiche delle stazioni di monitoraggio, per inquinante

ZONE_NAME

ZONE_CODE

POLL_TARG

ZONE_TYPE

INQUINANTE UT UB ST SB RB TOTALE

PM10 1 1 0 0 0

PM2.5 0 1 0 0 0

NOX 1 1 0 0 0 2

CO 1 0 0 0 0 1

BTX 1 1 0 0 0 2

O3 0 1 0 0 0 1

SO2 0 1 0 0 0 1

Pb 0 1 0 0 0 1

As 0 1 0 0 0 1

Ni 0 1 0 0 0 1

Cd 0 1 0 0 0 1

BAP 0 1 0 0 0 1

Stazioni minime 1 1 0 0 0 2

2

SH; NH; P; P2_5; L; C; B; O_H; As; Cd; Ni; BaP

Ag

Agglomerato di Messina

IT 1913

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IT 1914 - Zona delle Aree Industriali

Come si è già avuto modo di considerare (vedasi paragrafo “Individuazione dei punti di misura fissi aggiuntivi”), la zona “Aree Industriali” accorpa i Comuni sul cui territorio insistono le principali attività industriali o facenti parte delle medesime aree definite “ad elevata criticità ambientale” o su cui si evidenzia una ricaduta significativa delle emissioni atmosferiche in area urbana la cui discontinuità territoriale, nonché la distribuzione territoriale della popolazione ivi residente, caratterizzata dalla presenza di numerosi insediamenti urbani di medie dimensioni, impone di adottare i criteri di consistente infittimento rispetto a quanto previsto agli Allegati V e IX del D.lgs.155/10 quale riferimento per l’individuazione del numero di stazioni di misura necessarie.

Un esame generale delle stazioni in esercizio nella zona indica la compresenza di diversi soggetti, pubblici e privati, impegnati nel controllo della qualità dell’aria.

Il progetto di revisione della rete regionale di monitoraggio, vede snellita l’architettura di rete dal carico di numerose stazioni gestite da Soggetti privati, strategicamente posizionate ed equipaggiate con strumentazioni dedicate prettamente al controllo industriale, laddove ciò non fornisca un utile contributo aggiuntivo rispetto a quanto ottenibile da una rete pubblica basata sul patrimonio esistente e aggiornata nella configurazione strumentale. A tale riguardo, occorre sottolineare come molte postazioni private aderiscono ad una logica datata, finalizzata ad un reciproco controllo tra Pubblico e Privato che fa si che numerosi siti di monitoraggio vedano affiancate centraline dell’uno e degli altri soggetti.

Un cenno particolare deve riguardare il comprensorio della c.d. “valle del Mela” dove, con l’obiettivo di individuare, indipendentemente da quale sia l’attuale gestore pubblico o privato, le postazioni maggiormente rappresentative per gli obiettivi più volte enunciati del presente studio, resta evidente che accanto alle postazioni pubbliche individuate in tabella 10, sono presenti alcune postazioni di EDIPOWER il cui posizionamento e assetto sono utili a rappresentare situazioni di fondo urbano o suburbano relativamente ai centri abitati del comprensorio; si ritiene pertanto di sottoporre l’eventualità di utilizzare ai fini delle valutazioni richieste dalla normativa vigente e più volte esplicitate all’interno del presente documento anche le postazioni di EDIPOWER di Milazzo, Pace del Mela e S.Filippo del Mela. Questo Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente ha in fase di stipula una convenzione con EDIPOWER per la cessione in comodato d’uso gratuito delle tre centraline. La gestione delle centraline e la validazione dei dati sarà affidata direttamente ad ARPA Sicilia.

A completamento della copertura delle esigenze di tutela della popolazione, si ritiene inoltre necessario prevedere, previo adeguato studio, la realizzazione di una postazione di fondo urbano o suburbano all’interno del territorio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto.

La stazione RB “Santa Lucia del Mela” rappresenta un fondo rurale Near City, mentre la stazione “Biviere” a Gela rappresenta un fondo RB remoto su cui si possono verificare delle ricadute emissive di natura industriale

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TAB.6.4: Per fonti diffuse, caratteristiche delle stazioni di monitoraggio, per inquinante

ZONE_NAME

ZONE_CODEPOLL_TARGZONE_TYPE

INQUINANTE UT UB ST SB RB TOTALEPM10 5 10 0 12 2 35PM2.5 0 2 0 4 0 29NOX 5 11 0 12 2 30CO 2 4 0 3 0 9BTX 3 9 0 9 0 21O3 0 7 0 6 1 14

SO2 0 10 0 10 2 22Pb 0 2 0 4 0 6As 0 2 0 4 0 6Ni 0 2 0 4 0 6Cd 0 2 0 4 0 6

BAP 0 2 0 4 0 6

Stazioni minime 5 11 0 12 2 35

SH; NH; P; P2_5; L; C; B; O_H; As; Cd; Ni; BaP

NoAg

Aree IndustrialiIT 1914

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IT 1915 - Zona Altro

Per quanto attiene al monitoraggio all’interno della “zona di mantenimento” alla luce delle valutazioni di tipo modellistico effettuate per la zonizzazione del territorio regionale, che individuano alcune aree all’interno della predetta zona ove sono ipotizzati superamenti della soglia di valutazione superiore per alcuni inquinanti e quindi sussisterebbe l’obbligo di monitoraggio in siti fissi per gli stessi, in considerazione che parte delle aree individuate, sono coperte da postazioni di monitoraggio, si ritiene che talune di dette postazioni, selezionate con i criteri più volte enunciati, siano da mantenere in esercizio e, laddove necessario, da aggiornare. Per le aree attualmente non coperte da idonee postazioni di fondo urbano o suburbano, in presenza di sole informazioni modellistiche pare opportuno procedere, prima di individuare le più opportune soluzioni, a campagne di monitoraggio locali con laboratori mobili. Ancora, in considerazione del fatto che in virtù della precedente zonizzazione ARPA Sicilia aveva realizzato, con finanziamento POR Sicilia, n.2 postazioni di fondo urbano a Trapani ed Enna, entrambi entrate in esercizio durante la seconda metà del 2008, si ritiene di mantenerle in attività per l’ottenimento di un congruo periodo di monitoraggio; laddove, come auspicato, non si dovessero raggiungere livelli di superamento della s.v.i., in sede di revisione degli strumenti di Piano, sarà possibile rivedere la collocazione delle stesse. Infine, sono da individuare anche i siti ove collocare le due postazioni di fondo regionale proposte e necessarie per la protezione degli ecosistemi, da integrare nella rete nazionale RIAF (Rete Inquinamento Atmosferico di Fondo) e nella rete europea EMEP (Cooperative Programme for monitoring and Evaluation of Long Range Transmissions of Air Pollutants in Europe). Le stazioni RB di fondo Regionale sono quelle denominate “Fondo Sicilia Orientale e Fondo Sicilia Occidentale”.

Il tutto è sintetizzato nella seguente Tabella 6.5.

ZONE_NAMEZONE_CODEPOLL_TARGZONE_TYPEINQUINANTE UT UB ST SB RB TOTALE

PM10 1 3 0 2 3 9PM2.5 0 1 0 2 3 6NOX 1 3 0 2 3 9CO 1 2 0 1 0 4BTX 1 3 0 2 2 8O3 0 3 0 2 3 8

SO2 0 2 0 1 2 5Pb 0 0 0 0 0 0As 0 1 0 0 1 2Ni 0 1 0 0 1 2Cd 0 1 0 0 1 2

BAP 0 1 0 0 1 2

Stazioni minime 1 3 0 2 3 9

TAB.6.5: Per fonti diffuse, caratteristiche delle stazioni di monitoraggio, per inquinante

SH; SE_AT; NH; NV_AT; P; P2_5; L; C; B; O_H; O_V; As; Cd; Ni; BaPNoAg

AltroIT 1915

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La misura dei microinquinanti

L’attuale rete di rilevamento della qualità dell’aria in Sicilia è mirata principalmente alla misura dei cosiddetti inquinanti ubiquitari, (SO2, NOx, NO, NO2, CO, O3, PM10) sulla base delle richieste normative nel momento della realizzazione, nonché del tipo di strumentazione disponibile al momento della progettazione. Sulla base della più recente normativa, che richiede tra l’altro la misura di Nichel, Arsenico, Cadmio, nonché della necessità di rilevare in modo standardizzato ed organizzato almeno i principali inquinanti aerodispersi, sono stati individuati i siti ove misurare dette sostanze mediante campionamento continuo, nell’ambito del progetto di ristrutturazione della rete di rilevamento della qualità dell’aria.

In particolare: ! IPA: si intende misurare gli IPA sulle polveri. In particolare, la misura sulle polveri, in

relazione a quanto richiesto dalla normativa, sarà realizzata sulla frazione PM10 . Essendo rilevante conoscere a fini di protezione sanitaria anche la parte sui PM2.5, ove possibile si realizzeranno anche misure mediante campionamento continuo su questa frazione.

! Formaldeide e precursori dell’ozono: è attivo il laboratorio mobile appositamente realizzato per la misurazione in continuo dei predetti inquinanti. Ovviamente, si dovrà procedere mediante campagne di misura che, data la particolare importanza di numerose specie idrocarburiche per la formazione dell’ozono, dovranno essere condotte in aree dove è ipotizzabile una particolare e rilevante presenza di tali sostanze (zone industriali interessate da lavorazione di idrocarburi); sarà necessario valutare l’opportunità di attrezzare ciascuna zona di risanamento interessata dalla presenza di zone ad elevato rischio di crisi ambientale con analoghi automezzi.

! Metalli pesanti: verrà effettuata la misura dei metalli pesanti presenti sulle polveri campionate.

Per le zone in cui attualmente si registrano o si stimano livelli inferiori ai valori di soglia saranno effettuate, se necessario, campagne specifiche di monitoraggio integrate con altri metodi di valutazione, quali le tecniche di modellizzazione della qualità dell’aria, il biomonitoraggio, etc.

Rete di monitoraggio per arsenico, cadmio, mercurio, nichel e idrocarburi policiclici aromatici. NOME_STAZIONE As Ni Cd BaP Nuovo fondo urbano Bagheria P P P P Nuovo Fondo urbano Palermo P P P P Indipendenza P Parco Gioieni P P P P Nuovo Fondo urbano Messina P P P P Porto Empedocle P P P P Gela nuovo UB - ex Parcheggio AGIP da rilocare P P P P Termica Milazzo P P P P Ragusa CAMPO ATLETICA P P P P Priolo P P P P Siracusa - Scala Greca S S S S Trapani P P P P FR1 - Sicilia orientale A A A A

Legenda: P = stazione appartenente alla rete primaria; S = stazione appartenente alla rete di supporto; A = stazione aggiuntiva.

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Laboratori mobili

La valutazione della qualità dell’aria ambiente è fondata su una rete di misura e su un programma di valutazione. Le misurazioni in siti fissi, le misure indicative e le altre tecniche di valutazione permettono che la qualità dell’aria ambiente sia valutata in conformità alle disposizioni del D.Lgs. 155/2010.

Per i casi in cui i dati rilevati da una stazione della rete fissa di misura, anche a causa di fattori esterni, non risultino conformi alle disposizioni del D. Lgs. 155/10, con particolare riferimento agli obiettivi di qualità dei dati, si dovrà utilizzare un'altra stazione avente le stesse caratteristiche in relazione alla zona oppure, nello stesso sito fisso di campionamento, una stazione di misurazione mobile al fine di raggiungere la necessaria copertura dei dati, (articolo 5 comma 8 del D. Lgs. 155/10).

In riferimento a tali obiettivi, e premesso che ARPA Sicilia dispone attualmente di n.4 laboratori mobili per il rilevamento dell’inquinamento atmosferico:

- Il primo, trasferito dall’Assessorato Regionale al territorio e ambiente, è stato realizzato intorno al 1988, ed aggiornato da ARPA nel corso del 2004;

- Il secondo, realizzato intorno al 1997, è stato trasferito ad ARPA dalla Provincia Regionale di Trapani nel 2007;

- due ulteriori laboratori mobili sono stati acquistati nel 2008 con fondi POR Sicilia 2000-2006,

vengono di seguito esplicitate le esigenze di completamento della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, in termini di potenziamento dell’attuale dotazione di Laboratori Mobili utili al perseguimento degli standard di qualità previsti in attuazione del D.Lgs. 155/2010.

La presenza di tre aree a elevato rischio di crisi ambientale implica la necessità di rilevare quegli inquinanti specifici e peculiari dei processi di produzione o lavorazione emessi da sorgenti industriali o assimilabili.

In particolare:

• NOx ,SO2, Polveri inalabili, IPA, VOC, metalli pesanti, Polveri sottili, Solfuri organici e Mercaptani;

• precursori dello “smog fotochimico” quali: O3, NO, NO2, NMHC, VOC;

Con riferimento a quest’ultimo punto, il D.Lgs. 155/10 prevede la misurazione dei precursori elencati nell’allegato X dello stesso decreto.

1-butene Isoprene Etilbenzene Etano trans- 2-butene n-esano m+p-xilene Etilene cis-2-butene isoesano o - xilene Acetilene 1.3-butadiene n-eptano 1,2,4 - Trimet. Benzene Propano n-pentano n-ottano 1,2,3 - Trimet. Benzene Propene isopentano isottano 1,3,5 - Trimet. Benzene n-butano 1-pentene Benzene Formaldeide isobutano 2-pentene Toluene ldrocarburi non metanici totali

Poiché dette sostanze sono fortemente presenti nelle emissioni diffuse e “fuggitive” delle lavorazioni di raffinazione del petrolio e di petrolchimica, si ritiene utile, nell’ambito del monitoraggio nelle aree interessate dalla presenza di tali impianti, disporre di laboratori mobili attrezzati per la misura di tutti i suddetti parametri.

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Si ritiene pertanto necessario l’acquisto di tre ulteriori mezzi, attrezzati come sopra esposto.

Inoltre, nelle aree, soprattutto urbane, dove non siano disponibili adeguate postazioni di supporto alla rete primaria, spesso non esistono le condizioni per effettuare misure di supporto con laboratori mobili convenzionali, le cui dimensioni mal si adattano ai siti ove sono ubicate le postazioni primarie.

È opportuno quindi, l’acquisto di un “Laboratorio Mobile Carrellato” di compatte dimensioni e con massa complessiva non superiore ai 1500 kg, facilmente collocabile e trasportabile, da utilizzare nell’eventualità di malfunzionamento di stazioni fisse o laddove dovessero emergere situazioni di urgenza ambientale.

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61

Allegato 2

Emissioni regionali e impianti industriali

TechneConsulting – Ottobre 2016

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TECHNE Consulting s.r.l N. Iscr. RegImprese di Roma e C.F. 07695040589

Capitale sociale € 10.400,00 i.v. P. IVA 01843121003

Via G. Ricci Curbastro 34, 00149 ROMA tel. +39 065580993/7; fax +39 0696046231

[email protected] www.techne-consulting.com

CODICE PROGETTO ASI.PA.16

CODICE DOCUMENTO NT4

EDIZIONE/REVISIONE DEL MM/AA 1/0 Ottobre 2016

TITOLO PROGETTO

ARPA Sicilia – Servizio di supporto per la redazione del Piano di qualità dell’aria della Regione Siciliana TITOLO DOCUMENTO

Emissioni regionali e nelle aree industriali

MOTIVO REVISIONE

Inserimento emissioni metalli pesanti e benzene ed emissioni strutture puntuali del resto del territorio regionale

PREPARATO DA

Michele Lunati

Enzo Piscitello

DATA

31/10/2016

FIRMA

APPROVATO DA

Carlo Trozzi [DT]

DATA

31/10/2016

FIRMA

VERIFICATO DA

Rita Vaccaro [RSQ]

DATA

31/10/2016

FIRMA

LISTA DISTRIBUZIONE

NUMERO COPIA

CONTROLLATA DESTINATARIO ENTE APPARTENENZA

1 X [ce] Dott.ssa Anna Abita ARPA Sicilia

2 X [ce] Archivio informatizzato [PM] TECHNE Consulting

cc [copia cartacea] ce [copia elettronica]

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stampa del 24/11/2016 pagina 2 di 32

1 LE AREE INDUSTRIALI

Nel seguito della nota si farà riferimento alle aree industriali come definite nella “Zonizzazione e classificazione del territorio della Regione Siciliana ai fini della qualità dell’aria per la protezione della salute umana” approvata con decreto dell’Assessore Regionale del Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana n. 97/GAB del 25 Giugno 2012. La zonizzazione risulta costituita dalle cinque zone elencate in Tabella 1 e rappresentate in Figura 1. Tabella 1 – Zone della Regione Siciliana individuate ai sensi del D.Lgs. 155/2010

Codice Zona Nome Zona Note

IT1911 Agglomerato di Palermo

Include il territorio del Comune di Palermo e dei Comuni limitrofi, in continuità territoriale con Palermo, sulla base delle indicazioni fornite dall’Appendice I del D.Lgs. 155/2010

IT1912 Agglomerato di Catania

Include il territorio del Comune di Catania e dei Comuni limitrofi, in continuità territoriale con Catania, sulla base delle indicazioni fornite dall’Appendice I del D.Lgs. 155/2010

IT1913 Agglomerato di Messina

Include il Comune di Messina

IT1914 Aree Industriali

Include i Comuni sul cui territorio insistono le principali aree industriali ed i Comuni sul cui territorio la modellistica di dispersione degli inquinanti atmosferici individua una ricaduta delle emissioni delle stesse aree industriali

IT1915 Altro Include l’area del territorio regionale non inclusa nelle zone precedenti

Nella Tabella 2 sono elencati i Comuni inclusi nella zona IT1914 Aree Industriali.

Tabella 2 – Lista dei Comuni ricadenti nella zona IT1914 Aree Industriali

Codice Comune Nome Comune Codice Comune Nome Comune 82054 Partinico 84028 Porto Empedocle 82068 Sciara 84032 Realmonte 82070 Termini Imerese 85003 Butera 83005 Barcellona Pozzo di Gotto 85007 Gela 83018 Condrò 85013 Niscemi 83035 Gualtieri Sicaminò 88006 Modica 83047 Merì 88008 Pozzallo 83049 Milazzo 88009 Ragusa 83054 Monforte San Giorgio 89001 Augusta 83064 Pace del Mela 89006 Carlentini 83073 Roccavaldina 89009 Floridia 83077 San Filippo del Mela 89012 Melilli 83080 San Pier Niceto 89017 Siracusa 83086 Santa Lucia del Mela 89018 Solarino 83098 Torregrotta 89019 Sortino

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Figura 1 - Mappa di zonizzazione Ad integrazione dei dati relativi alla zona aree industriali come definita dalla zonizzazione, saranno riportate in apposite tabelle del capitolo 3 anche le emissioni delle strutture industriali importanti ricadenti in altre aree del territorio regionale.

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2 RIEPILOGO DEI RISULTATI

2.1 Emissioni Inquinanti principali per macrosettore

Le emissioni degli inquinanti principali per macrosettore sono riportate per l’anno 2012 in Tabella 3 per l’insieme della regione e Tabella 4 per le aree industriali.

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Tabella 3 – Emissioni totali inquinanti principali per macrosettore – Anno 2012 – Totali regionali Valori assoluti CO

[Mg] COVNM

[Mg] NOx [Mg]

PM10 [Mg]

PM2,5 [Mg ]

PST [Mg]

SOx [Mg]

NH3 [Mg]

01 Comb. ind. energia e trasf. fonti energ. 3186,2 313,9 11297,4 230,2 200,8 518,1 17252,2 125,2 02 Impianti combust. non industriali 26194,8 3522,4 1815,1 4676,1 4563,0 4945,9 229,9 447,4 03 Imp. comb. industr., processi con comb. 3509,7 847,9 5895,7 50,7 45,0 50,8 1638,2 109,0 04 Processi senza combustione 1080,2 10571,6 1885,6 1905,7 918,1 3111,1 7422,1 13,0 05 Estrazione distribuzione combust. fossili 0,0 7640,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 06 Uso di solventi 0,0 28696,6 13,0 13,0 13,0 7,5 07 Trasporti Stradali 82043,9 17713,0 40969,8 3121,8 2651,4 3692,0 238,4 670,6 08 Altre sorgenti mobili e macchine 1764,2 532,5 9022,8 293,1 289,1 293,3 2040,0 0,3 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 6,5 568,3 24,9 0,1 0,1 0,1 2,8 479,3 10 Agricoltura 693,0 4840,0 30,9 2393,9 383,5 2634,0 4,3 17080,3 11 Altre sorgenti/natura 141143,6 71824,1 3957,3 17148,3 17148,3 23216,1 906519,1 1846,7 Totale 259622,2 147070,8 74905,6 29832,9 26212,3 38474,3 935353,0 20779,2 Valori percentuali [%] CO COVNM NOx PM10 PM2,5 PST SOx NH3 01 Comb. ind. energia e trasf. fonti energ. 1,2% 0,2% 15,1% 0,8% 0,8% 1,3% 1,8% 0,6% 02 Impianti combust. non industriali 10,1% 2,4% 2,4% 15,7% 17,4% 12,9% 0,0% 2,2% 03 Imp. comb. industr., processi con comb. 1,4% 0,6% 7,9% 0,2% 0,2% 0,1% 0,2% 0,5% 04 Processi senza combustione 0,4% 7,2% 2,5% 6,4% 3,5% 8,1% 0,8% 0,1% 05 Estrazione distribuzione combust. fossili 0,0% 5,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 06 Uso di solventi 0,0% 19,5% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 07 Trasporti Stradali 31,6% 12,0% 54,7% 10,5% 10,1% 9,6% 0,0% 3,2% 08 Altre sorgenti mobili e macchine 0,7% 0,4% 12,0% 1,0% 1,1% 0,8% 0,2% 0,0% 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,0% 0,4% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,3% 10 Agricoltura 0,3% 3,3% 0,0% 8,0% 1,5% 6,8% 0,0% 82,2% 11 Altre sorgenti/natura 54,4% 48,8% 5,3% 57,5% 65,4% 60,3% 96,9% 8,9%

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Tabella 4 – Emissioni totali inquinanti principali per macrosettore – Anno 2012 – aree industriali Valori assoluti CO

[Mg] COVNM

[Mg] NOx [Mg]

PM10 [Mg]

PM2,5 [Mg ]

PST [Mg]

SOx [Mg]

NH3 [Mg]

01 Comb. ind. energia e trasf. fonti energ. 2831,5 208,4 9788,7 204,0 174,9 485,7 17183,8 125,2 02 Impianti combust. non industriali 3574,9 480,4 250,2 637,3 621,9 673,5 29,5 61,0 03 Imp. comb. industr., processi con comb. 1876,0 799,9 3499,0 33,3 32,1 34,5 399,2 10,1 04 Processi senza combustione 852,9 9667,9 1854,1 389,7 172,1 684,8 7411,0 13,0 05 Estrazione distribuzione combust. Fossili 0,0 3634,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 06 Uso di solventi 0,0 4276,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 07 Trasporti Stradali 11139,4 2407,2 5576,6 424,7 360,4 502,7 32,6 93,3 08 Altre sorgenti mobili e macchine 362,1 105,3 2147,1 88,4 87,7 88,4 871,8 0,0 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 1,5 46,5 17,4 0,0 0,0 0,0 2,7 36,3 10 Agricoltura 57,2 1158,8 2,6 500,6 88,2 540,6 0,4 3286,3 11 Altre sorgenti/natura 8268,5 4882,9 231,8 1004,6 1004,6 1360,1 77,3 108,2 Totale 28963,9 27668,4 23367,4 3282,5 2542,0 4370,2 26008,3 3733,4 Valori percentuali [%] CO COVNM NOx PM10 PM2,5 PST SOx NH3 01 Comb. ind. energia e trasf. fonti energ. 9,8% 0,8% 41,9% 6,2% 6,9% 11,1% 66,1% 3,4% 02 Impianti combust. non industriali 12,3% 1,7% 1,1% 19,4% 24,5% 15,4% 0,1% 1,6% 03 Imp. comb. industr., processi con comb. 6,5% 2,9% 15,0% 1,0% 1,3% 0,8% 1,5% 0,3% 04 Processi senza combustione 2,9% 34,9% 7,9% 11,9% 6,8% 15,7% 28,5% 0,3% 05 Estrazione distribuzione combust. Fossili 0,0% 13,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 06 Uso di solventi 0,0% 15,5% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 07 Trasporti Stradali 38,5% 8,7% 23,9% 12,9% 14,2% 11,5% 0,1% 2,5% 08 Altre sorgenti mobili e macchine 1,3% 0,4% 9,2% 2,7% 3,5% 2,0% 3,4% 0,0% 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,0% 0,2% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,0% 10 Agricoltura 0,2% 4,2% 0,0% 15,3% 3,5% 12,4% 0,0% 88,0% 11 Altre sorgenti/natura 28,5% 17,6% 1,0% 30,6% 39,5% 31,1% 0,3% 2,9%

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In Figura 2 è riportata la distribuzione delle emissioni di ossidi di azoto e particolato fine tra le sorgenti puntuali, diffuse e lineari per le Aree Industriali.

Il grafico evidenzia: • la assoluta prevalenza nelle aree industriali [58%] delle emissioni industriali

[Combustione nell’industria dell’energia e della trasformazione delle fonti di energia, Impianti di combustione industriale e processi con combustione e Processi senza combustione] per l’ossido di azoto a fronte di una prevalenza delle emissioni da Trasporti Stradali sull’intera regione;

• il ruolo molto importante per il PM10 nelle aree industriali delle emissioni industriali [Combustione nell’industria dell’energia e della trasformazione delle fonti di energia, Impianti di combustione industriale e processi con combustione e Processi senza combustione] che risultano dell’ordine delle emissioni del riscaldamento domestico a legna, sorgente predominante a livello regionale se si escludono gli incendi forestali [intorno al 40%]. Questo effetto risulta minore per le emissioni di PM2,5 dove prevale il riscaldamento domestico e maggiore per il PST dove prevalgono le emissioni industriali;

• l’origine quasi completamente industriale delle emissioni di ossidi di zolfo nelle aree industriali [96,1%];

• la prevalenza delle emissioni industriali [incluso l’uso industriale di solventi] sulle emissioni di COVNM nelle aree industriali.

Figura 2 – Distribuzione delle emissioni di ossidi di azoto, particolato [PM10 e PM2,5], composti organici volatili non metanici ed ossidi di zolfo tra i differenti Macrosettori nelle Aree Industriali La Figura 3 riporta le emissioni degli inquinanti principali tra le tipologie di sorgenti nelle aree industriali. Si ricorda che nell’inventario si definiscono puntuali le sorgenti che globalmente emettono più di 5.000 t/anno di anidride carbonica, oppure 50 t/anno di monossido di carbonio, 50 kg/anno di metalli pesanti e 5 t/anno degli altri inquinanti.

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Si evince dal grafico come le sorgenti puntuali contribuiscono in modo significativo per gli i composti organici volatili e in modo prevalente per ossidi di azoto ed ossidi di zolfo.

Figura 3 – Distribuzione delle emissioni di inquinanti principali tra le tipologie di sorgenti nelle aree industriali

2.2 Metalli pesanti

Le emissioni dei metalli pesanti per macrosettore sono riportate per l’anno 2012 in Tabella 5 per l’insieme della regione e Tabella 6 per le aree industriali.

Già con riferimento all’insieme della regione, le emissioni industriali [Combustione nell’industria dell’energia e della trasformazione delle fonti di energia, Impianti di combustione industriale e processi con combustione e Processi senza combustione] giocano il ruolo predominante per le emissioni di tutti i metalli (Arsenico [94,1%], Cadmio [53,8%], Cromo [82,2%], Rame [82,2%], Mercurio [92,3%], Nichel [85,1%], Selenio [96,2%] e Zinco [62,7%]) escluso il Piombo dove il contributo principale resta al traffico stradale [82,7%].

Tale effetto è ancora più evidente nelle aree industriali dove le emissioni industriali hanno un ruolo quasi esclusivo per le emissioni di tutti i metalli (Arsenico [97%], Cadmio [87,1%], Cromo [95,3%], Rame [95,2%], Mercurio [98,7%], Nichel [92,4%], Selenio [98%] e Zinco [82,5%]] ed un ruolo maggioritario anche per il Piombo [51,5%].

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Tabella 5 – Emissioni totali metalli pesanti per macrosettore – Anno 2012 – Totali regionali Valori assoluti As

[kg] Cd [kg]

Cr [kg]

Cu [kg]

Hg [kg]

Ni [kg]

Pb [kg]

Se [kg]

Zn [kg]

01 Combustione industria energia e trasform. fonti energ. 374,1 100,7 952,5 681,1 105,1 3614,1 718,0 239,9 16386,8 02 Impianti combust. non industriali 4,8 85,7 152,3 40,0 10,1 13,2 178,1 3,6 3377,2 03 Impianti combust. industriali e processi con combustione 53,9 15,6 130,9 135,4 73,5 209,2 186,8 47,1 819,6 04 Processi senza combustione 74,3 206,2 1037,5 545,0 431,9 1956,8 1186,0 290,4 1202,5 05 Estrazione distribuzione combust. fossili 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 06 Uso di solventi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 07 Trasporti Stradali 0,4 23,2 61,4 69,4 15,3 25,0 11650,0 0,3 4633,1 08 Altre sorgenti mobili e macchine 21,3 1,8 24,9 172,8 1,1 920,0 22,6 15,1 177,3 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 4,1 27,6 59,3 1,3 2,1 49,9 129,1 0,5 2665,0 10 Agricoltura 1,0 138,8 12,6 11,5 22,1 8,2 17,3 3,2 88,3 11 Altre sorgenti/natura 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Totale 533,9 599,6 2431,5 1656,5 661,2 6796,5 14088,0 600,1 29350,0 Valori percentuali [%] As Cd Cr Cu Hg Ni Pb Se Zn 01 Combustione industria energia e trasform. fonti energ. 70,1% 16,8% 39,2% 41,1% 15,9% 53,2% 5,1% 40,0% 55,8% 02 Impianti combust. non industriali 0,9% 14,3% 6,3% 2,4% 1,5% 0,2% 1,3% 0,6% 11,5% 03 Impianti combust. industriali e processi con combustione 10,1% 2,6% 5,4% 8,2% 11,1% 3,1% 1,3% 7,8% 2,8% 04 Processi senza combustione 13,9% 34,4% 42,7% 32,9% 65,3% 28,8% 8,4% 48,4% 4,1% 05 Estrazione distribuzione combust. fossili 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 06 Uso di solventi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 07 Trasporti Stradali 0,1% 3,9% 2,5% 4,2% 2,3% 0,4% 82,7% 0,0% 15,8% 08 Altre sorgenti mobili e macchine 4,0% 0,3% 1,0% 10,4% 0,2% 13,5% 0,2% 2,5% 0,6% 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,8% 4,6% 2,4% 0,1% 0,3% 0,7% 0,9% 0,1% 9,1% 10 Agricoltura 0,2% 23,1% 0,5% 0,7% 3,3% 0,1% 0,1% 0,5% 0,3% 11 Altre sorgenti/natura 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

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Tabella 6 – Emissioni totali metalli pesanti per macrosettore – Anno 2012 – Aree Industriali Valori assoluti As

[kg] Cd [kg]

Cr [kg]

Cu [kg]

Hg [kg]

Ni [kg]

Pb [kg]

Se [kg]

Zn [kg]

01 Combustione industria energia e trasform. fonti energ. 371,0 98,7 950,5 677,1 102,7 3612,0 712,0 229,7 16381,2 02 Impianti combust. non industriali 0,7 11,7 20,8 5,4 1,3 1,8 24,3 0,5 460,4 03 Impianti combust. industriali e processi con combustione 36,1 10,5 89,9 93,6 43,1 122,3 125,3 30,5 549,9 04 Processi senza combustione 45,7 183,9 991,9 504,5 425,0 1892,8 1035,6 70,5 1034,6 05 Estrazione distribuzione combust. fossili/ 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 06 Uso di solventi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 07 Trasporti Stradali 0,1 3,2 8,4 9,5 2,1 3,4 1605,9 0,0 634,7 08 Altre sorgenti mobilie macchine 9,1 0,6 10,1 46,5 0,2 405,2 6,3 5,4 52,6 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 4,1 16,7 59,2 1,3 2,0 49,8 128,8 0,4 2664,9 10 Agricoltura 0,1 11,4 1,0 0,9 1,8 0,7 1,4 0,3 7,3 11 Altre sorgenti/natura 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Totale 466,9 336,6 2131,8 1338,9 578,2 6088,0 3639,5 337,3 21785,6 Valori percentuali [%] As Cd Cr Cu Hg Ni Pb Se Zn 01 Combustione industria energia e trasform. fonti energ. 79,5% 29,3% 44,6% 50,6% 17,8% 59,3% 19,6% 68,1% 75,2% 02 Impianti combust. non industriali 0,1% 3,5% 1,0% 0,4% 0,2% 0,0% 0,7% 0,1% 2,1% 03 Impianti combust. industriali e processi con combustione 7,7% 3,1% 4,2% 7,0% 7,5% 2,0% 3,4% 9,0% 2,5% 04 Processi senza combustione 9,8% 54,6% 46,5% 37,7% 73,5% 31,1% 28,5% 20,9% 4,7% 05 Estrazione distribuzione combust. fossili/ 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 06 Uso di solventi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 07 Trasporti Stradali 0,0% 0,9% 0,4% 0,7% 0,4% 0,1% 44,1% 0,0% 2,9% 08 Altre sorgenti mobilie macchine 2,0% 0,2% 0,5% 3,5% 0,0% 6,7% 0,2% 1,6% 0,2% 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,9% 4,9% 2,8% 0,1% 0,3% 0,8% 3,5% 0,1% 12,2% 10 Agricoltura 0,0% 3,4% 0,0% 0,1% 0,3% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 11 Altre sorgenti/natura 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

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2.3 Idrocarburi Policiclici Aromatici, benzene e black carbon

Le emissioni di Idrocarburi Policiclici Aromatici, benzene e black carbon per macrosettore sono riportate per l’anno 2012 in Tabella 7 per l’insieme della regione e Tabella 8 per le aree industriali

A livello regionale, il contributo principale alle emissioni deriva per tutti gli inquinanti escluso il black carbon dagli incendi bochivi. Si deve tuttavia ricordare che l’inventario delle emissioni ha preso in considerazione relativamente al 2012 un anno anomalo per gli incendi forestali in Sicilia che non possono essere presi a riferimento dell’andamento generale. Se si esclude questa sorgente le emissioni provengono in modo prevalente dal settore domestico [combustione della legna] e, per il black carbon, dai trasporti stradali.

Con riferimento alle Aree Industriali rimangono confermati i contributi regionali con la parziale eccezione del black carbon dove un contributo non secondario [20,5%] viene dalle emissioni industriali [Combustione nell’industria dell’energia e della trasformazione delle fonti di energia, Impianti di combustione industriale e processi con combustione e Processi senza combustione].

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Tabella 7 – Emissioni totali IPA, benzene e black carbon per macrosettore – Anno 2012 – Totali regionali Valori assoluti BAP

[kg] BBF [kg]

BKF [kg]

INP [kg]

C6H6 [kg]

BC [kg]

01 Combustione industria energia e trasform. fonti energ. 2,7 2,8 2,2 2,5 3469,4 85523,6 02 Impianti combust. non industriali 775,0 712,3 269,5 454,8 351833,5 484442,6 03 Impianti combust.industriali,processi con combus. 0,8 0,6 0,2 0,1 13708,1 4205,3 04 Processi senza combustione 6,6 0,0 0,0 0,0 5842,5 21811,2 05 Estrazione distribuzione combust. Fossili 0,0 0,0 0,0 0,0 9042,7 0,0 06 Uso di solventi 0,4 0,2 0,2 0,2 1,3 0,0 07 Trasporti Stradali 39,0 55,9 46,9 80,3 411895,0 1291882,0 08 Altre sorgenti mobili 1,0 2,8 0,0 0,5 7065,9 86737,4 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,0 0,0 0,0 0,0 1314,8 4,3 10 Agricoltura 16,0 43,9 37,4 21,1 71490,2 127156,5 11 Altre sorgenti/natura 9497,5 5698,5 2849,3 3799,0 646358,6 738695,5 Totale 10339,1 6517,1 3205,6 4358,6 1522022,3 2840458,3 Valori percentuali [%] BAP BBF BKF INP C6H6 BC 01 Combustione industria energia e trasform. fonti energ. 0,0% 0,0% 0,1% 0,1% 0,2% 3,0% 02 Impianti combust. non industriali 7,5% 10,9% 8,4% 10,4% 23,1% 17,1% 03 Impianti combust. industriali, processi con combus. 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,9% 0,1% 04 Processi senza combustione 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,4% 0,8% 05 Estrazione distribuzione combust. fossili 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,6% 0,0% 06 Uso di solventi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 07 Trasporti Stradali 0,4% 0,9% 1,5% 1,8% 27,1% 45,5% 08 Altre sorgenti mobili 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,5% 3,1% 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 10 Agricoltura 0,2% 0,7% 1,2% 0,5% 4,7% 4,5% 11 Altre sorgenti/natura 91,9% 87,4% 88,9% 87,2% 42,5% 26,0%

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Tabella 8 – Emissioni totali IPA, benzene e black carbon per macrosettore – Anno 2012 - Aree Industriali Valori assoluti BAP

[kg] BBF [kg]

BKF [kg]

INP [kg]

C6H6 [kg]

BC [kg]

01 Combustione industria energia e trasform. fonti energ. 2,5 2,1 2,0 2,2 2975,6 60644,8 02 Impianti combust. non industriali 105,7 97,1 36,7 62,0 47967,1 66037,3 03 Impianti combust. industriali, processi con combus. 0,7 0,4 0,1 0,1 9129,6 1503,9 04 Processi senza combustione 0,0 0,0 0,0 0,0 2651,0 19532,6 05 Estrazione distribuzione combust. Fossili 0,0 0,0 0,0 0,0 8838,3 0,0 06 Uso di solventi 0,1 0,0 0,0 0,0 0,4 0,0 07 Trasporti Stradali 5,4 7,6 6,4 11,0 56131,7 175598,6 08 Altre sorgenti mobili 0,1 0,3 0,0 0,1 1222,9 21753,2 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,0 0,0 0,0 0,0 113,1 3,8 10 Agricoltura 1,3 3,6 3,1 1,7 5895,9 10486,7 11 Altre sorgenti/natura 556,4 333,8 166,9 222,6 37865,1 43274,4 Totale 672,2 445,1 215,3 299,7 172790,7 398835,3 Valori percentuali [%] BAP BBF BKF INP C6H6 BC 01 Combustione industria energia e trasform. fonti energ. 0,4% 0,5% 0,9% 0,7% 1,7% 15,2% 02 Impianti combust. non industriali 15,7% 21,8% 17,1% 20,7% 27,8% 16,6% 03 Impianti combust. industriali, processi con combus. 0,1% 0,1% 0,1% 0,0% 5,3% 0,4% 04 Processi senza combustione 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,5% 4,9% 05 Estrazione distribuzione combust. fossili 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 5,1% 0,0% 06 Uso di solventi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 07 Trasporti Stradali 0,8% 1,7% 3,0% 3,7% 32,5% 44,0% 08 Altre sorgenti mobili 0,0% 0,1% 0,0% 0,0% 0,7% 5,5% 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 10 Agricoltura 0,2% 0,8% 1,4% 0,6% 3,4% 2,6% 11 Altre sorgenti/natura 82,8% 75,0% 77,5% 74,3% 21,9% 10,9%

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2.4 Gas serra

Le emissioni totali di gas serra per macrosettore sono riportate per l’anno 2012 in Tabella 9 per l’insieme della regione e Tabella 10 per le Aree Industriali.

Mentre per l’intero territorio regionale per l’anidride carbonica, i contributi maggiori vengono dalla combustione industriale [64,6%] e dai Trasporti stradali [20,5%], nelle Aree industriali le sole emissioni industriali [Combustione nell’industria dell’energia e della trasformazione delle fonti di energia, Impianti di combustione industriale e processi con combustione e Processi senza combustione] coprono il 93% del totale. Per il metano a livello dei Totali Regionali è di assoluta rilevanza il trattamento dei rifiuti. A livello delle Aree Industriali, riveste maggiore importanza l’Agricoltura (per la definizione della zona che include ampie zone rurali) e non è secondaria l’Estrazione e Distribuzione di Combustibili Fossili. Per il protossido di azoto, sia a livello Regionale che nelle Aree Industriali, l’Agricoltura è largamente dominante sugli altri settori con percentuali rispettivamente dell’ 81% e del 64%. Tuttavia nelle Aree Industriali un contributo non secondario [27,3%] viene dalle emissioni industriali [Combustione nell’industria dell’energia e della trasformazione delle fonti di energia, Impianti di combustione industriale e processi con combustione e Processi senza combustione].

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Tabella 9 – Emissioni totali gas serra per macrosettore – Anno 2012 – Totali regionali Valori assoluti CO2

[Mg] CH4 [Mg]

N2O [Mg]

01 Comb. industria energia e trasform. fonti energ. 20087194,3 509,4 144,5 02 Impianti combust. non industriali 2649881,2 6.176,00 78,3 03 Impianti combust. industriali, processi con comb. 2569466,8 469,9 42,4 04 Processi senza combustione 936202,8 683,6 38,4 05 Estraz.distribuzione combust. Fossili 168,5 11355,7 0,0 06 Uso di solventi 0,0 0,0 0,0 07 Trasporti Stradali 7473813,2 978,8 186,4 08 Altre sorgenti mobili e macchine 689429,3 46,1 57,3 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 22397,2 62000,8 44,2 10 Agricoltura 0,0 34232,8 4034,7 11 Altre sorgenti/natura 2069666,6 6199,8 343,0 Totale 36498220,0 122652,9 4969,2 Valori percentuali [%] CO2 CH4 N2O 01 Comb. industria energia e trasform. fonti energ. 55,0% 0,4% 2,9% 02 Impianti combust. non industriali 7,3% 5,0% 1,6% 03 Impianti combust. industriali, processi con combus. 7,0% 0,4% 0,9% 04 Processi senza combustione 2,6% 0,6% 0,8% 05 Estraz.distribuzione combust. Fossili 0,0% 9,3% 0,0% 06 Uso di solventi 0,0% 0,0% 0,0% 07 Trasporti Stradali 20,5% 0,8% 3,8% 08 Altre sorgenti mobili e macchine 1,9% 0,0% 1,2% 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,1% 50,5% 0,9% 10 Agricoltura 0,0% 27,9% 81,2% 11 Altre sorgenti/natura 5,7% 5,1% 6,9%

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Tabella 10 – Emissioni totali gas serra per macrosettore – Anno 2012 - Aree Industriali Valori assoluti CO2

[Mg] CH4 [Mg]

N2O [Mg]

01 Comb. industria energia e trasform. fonti energ. 19750100,4 399,3 140,1 02 Impianti combust. non industriali 364814,8 842,1 10,9 03 Impianti combust. industriali, processi con combus. 1826467,1 452,3 30,5 04 Processi senza combustione 652017,3 734,4 36,5 05 Estraz.distribuzione combust. Fossili 99,1 4015,6 0,0 06 Uso di solventi 0,0 0,0 0,0 07 Trasporti Stradali 1023408,5 133,0 25,5 08 Altre sorgenti mobili e macchine 139257,3 12,9 8,0 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 18890,2 5011,2 1,8 10 Agricoltura 0,0 6180,8 484,2 11 Altre sorgenti/natura 121245,7 363,2 20,1 Totale 23896300,5 18144,8 757,5 Valori percentuali [%] CO2 CH4 N2O 01 Comb. industria energia e trasform. fonti energ. 82,6% 2,2% 18,5% 02 Impianti combust. non industriali 1,5% 4,6% 1,4% 03 Impianti combust. industriali, processi con combus. 7,6% 2,5% 4,0% 04 Processi senza combustione 2,7% 4,0% 4,8% 05 Estraz.distribuzione combust. Fossili 0,0% 22,1% 0,0% 06 Uso di solventi 0,0% 0,0% 0,0% 07 Trasporti Stradali 4,3% 0,7% 3,4% 08 Altre sorgenti mobili e macchine 0,6% 0,1% 1,1% 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,1% 27,6% 0,2% 10 Agricoltura 0,0% 34,1% 63,9% 11 Altre sorgenti/natura 0,5% 2,0% 2,7%

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3 APPROFONDIMENTO DELLE EMISSIONI DAI SINGOLI STABILIMENTI NELLE AREE INDUSTRIALI ED A LIVELLO REGIONALE

Nel seguito del paragrafo è riportato per l’anno 2012 il dettaglio delle emissioni degli inquinanti più significativi per singolo stabilimento nelle Aree Industriali (Tabella 11 per gli inquinanti principali e Tabella 12 per metalli e benzene) e nelle altre aree (Tabella 13 per gli inquinanti principali e Tabella 14 per metalli e benzene).

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Tabella 11 – Emissioni totali [Mg] inquinanti principali per Strutture Puntuali – Anno 2012 – aree industriali Valori assoluti CO COVNM NOx PM10 PM2,5 PST SOx NH3 082054 - Partinico 12,7 2250,8 9,4 5,4 4,6 5,9 1,5 0,0 70 - Distilleria Bertolino SpA 12,7 2250,8 9,4 5,4 4,6 5,9 1,5 0,0 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 12,7 0,8 9,4 5,4 4,6 5,9 1,5 0,0 04060800 - Produzione di alcolici 0,0 2250,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 082070 - Termini Imerese 680,5 24,6 244,2 0,2 0,1 0,2 0,5 0,0 21 - ENEL - Centrale Ettore Majorana 680,5 24,6 244,2 0,2 0,1 0,2 0,5 0,0 01010100 - CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth 3,3 1,9 11,6 0,2 0,1 0,2 0,0 0,0 01010500 - CTE pubbliche Turbine a gas 677,2 22,7 232,6 0,0 0,0 0,0 0,5 0,0 083005 - Barcellona Pozzo di Gotto 2,1 0,1 4,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 44 - Agrumi-gel di Imbesi S, e C, snc 2,1 0,1 4,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 2,1 0,1 4,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 083049 - Milazzo 544,0 2144,0 2183,1 41,5 50,7 109,5 3712,7 12,9 14 - Raffineria di Milazzo 440,8 2130,6 2013,8 39,8 49,0 107,8 3710,3 12,9 01030200 - Raffinerie Caldaie 50-300 MWth 80,1 0,0 238,8 5,0 4,5 10,9 72,7 0,9 01030500 - Raffinerie Turbine a gas 15,8 0,0 216,1 0,4 0,4 0,6 0,5 0,0 01030700 - Raffinerie Forni di processo 54,3 0,0 938,0 21,4 29,3 52,9 1119,9 9,7 04010100 - Lavorazione di prodotti petroliferi 0,0 1827,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04010200 - Cracking catalitico a letto fluido [FCC] caldaia CO 33,4 0,0 617,4 13,0 14,8 43,3 1753,5 2,3 04010300 - Impianti di recupero zolfo 257,2 0,0 3,5 0,0 0,0 0,0 763,8 0,0 05040140 - Terminali marittimi di comb, liquidi - scarico greggio [con ballasting] 0,0 302,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 28 - Termica Milazzo 103,2 13,4 169,3 1,7 1,7 1,7 2,3 0,0 01010500 - CTE pubbliche Turbine a gas 103,2 13,4 169,3 1,7 1,7 1,7 2,3 0,0 083064 - Pace del Mela 18,1 2,1 39,1 3,7 3,6 3,7 21,5 0,4 20 - Duferdofin SpA 0,0 1,3 9,1 1,6 1,6 1,6 0,0 0,0 04020810 - Laminatoi a caldo 0,0 1,3 9,1 1,6 1,6 1,6 0,0 0,0 29 - Citrofood Srl [ex Citrus VITA SpA] 0,5 0,1 0,3 0,1 0,0 0,1 0,1 0,1 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,5 0,1 0,3 0,1 0,0 0,1 0,1 0,1 39 - FMC Biopolymer [ex ICHI srl e Pectine Industria] 12,0 0,8 21,6 1,7 1,7 1,7 0,1 0,3 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 12,0 0,8 21,6 1,7 1,7 1,7 0,1 0,3 74 - ESI SpA 5,6 0,0 8,2 0,3 0,2 0,3 21,4 0,0 03030700 - Produzione di Piombo 2a fusione 5,6 0,0 8,2 0,0 0,0 0,0 21,4 0,0 04030930 - Produzione Piombo 2a fusione [processi] 0,0 0,0 0,0 0,3 0,2 0,3 0,0 0,0 083077 - San Filippo del Mela 116,6 25,4 508,5 15,6 11,4 22,3 1043,7 4,6 31 - EDIPOWER - Centrale Termoelettrica di San Filippo del Mela 116,6 25,4 508,5 15,6 11,4 22,3 1043,7 4,6 01010100 - CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth 28,2 7,1 122,4 7,3 5,3 10,3 143,4 0,1 01010200 - CTE pubbliche Caldaie 50-300 MWth 88,4 18,3 386,1 8,4 6,1 11,9 900,3 4,5 084028 - Porto Empedocle 195,6 5,8 614,3 49,9 41,7 55,7 471,6 0,1

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Tabella 11 – Emissioni totali [Mg] inquinanti principali per Strutture Puntuali – Anno 2012 – aree industriali Valori assoluti CO COVNM NOx PM10 PM2,5 PST SOx NH3 25 - ENEL - Centrale di Porto Empedocle 3,2 3,6 411,8 27,5 23,0 32,4 431,9 0,1 01010200 - CTE pubbliche Caldaie 50-300 MWth 3,2 3,6 411,8 27,5 23,0 32,4 431,9 0,1 01010500 - CTE pubbliche Turbine a gas 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 27 - Italcementi di Porto Empedocle 192,4 2,2 202,5 22,4 18,7 23,3 39,7 0,0 03021100 - Essiccatura di materiali inerti 15,6 0,0 34,7 14,1 14,1 14,1 11,8 0,0 03031100 - Produzione di Cemento 176,8 2,2 167,8 0,0 0,0 0,0 27,9 0,0 04061200 - Produzione di cemento [Processi] 0,0 0,0 0,0 8,3 4,6 9,2 0,0 0,0 085007 - Gela 830,6 888,3 1604,7 23,0 19,8 50,2 8986,3 102,3 34 - GREENSTREAM BV GELA BRANCH 1,7 268,9 3,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 1,7 0,1 3,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05060200 - Stazioni di Pompaggio 0,0 268,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 37 - ECORIGEN SRL 0,2 0,0 0,7 0,5 0,5 0,5 0,2 0,0 01030700 - Raffinerie Forni di processo 0,2 0,0 0,7 0,5 0,5 0,5 0,2 0,0 40 - RAFFINERIA DI GELA 828,8 619,4 1600,2 22,5 19,3 49,7 8986,1 102,3 01030200 - Raffinerie Caldaie 50-300 MWth 301,5 0,8 1045,4 9,2 7,0 35,1 6085,9 68,4 01030700 - Raffinerie Forni di processo 132,8 1,8 307,9 2,9 2,5 3,6 215,3 25,5 04010100 - Lavorazione di prodotti petroliferi 0,0 487,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04010200 - Cracking catalitico a letto fluido [FCC] caldaia CO 33,4 0,2 86,7 0,2 0,1 0,3 1270,1 2,8 04010300 - Impianti di recupero zolfo 361,0 0,3 158,8 3,0 2,6 3,6 1414,6 5,6 04050600 - Produzione di Polietilene a bassa densita 0,0 4,2 0,0 7,1 7,1 7,1 0,0 0,0 05040140 - Terminali marittimi di comb, liquidi - scarico greggio [con ballasting] 0,0 124,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 09100100 - Trattamento di reflui liquidi industriali 0,1 0,2 1,4 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 088008 - Pozzallo 216,8 2,7 524,0 12,2 12,0 16,0 14,0 0,0 68 - Colacem - Cementeria di Modica 216,8 2,7 524,0 12,2 12,0 16,0 14,0 0,0 03031100 - Produzione di Cemento 216,8 2,7 524,0 0,0 0,0 0,0 14,0 0,0 04061200 - Produzione di cemento [Processi] 0,0 0,0 0,0 12,2 12,0 16,0 0,0 0,0 088009 - Ragusa 254,8 205,4 937,4 16,4 9,2 18,1 14,5 0,0 67 - Colacem - Cementeria di Ragusa 254,0 34,0 930,0 16,2 9,0 18,0 14,0 0,0 03031100 - Produzione di Cemento 254,0 34,0 930,0 0,0 0,0 0,0 14,0 0,0 04061200 - Produzione di cemento [Processi] 0,0 0,0 0,0 16,2 9,0 18,0 0,0 0,0 73 - Versalis SpA - Stabilimento di Ragusa 0,8 171,4 7,4 0,2 0,2 0,1 0,5 0,0 04050600 - Produzione di Polietilene a bassa densita 0,8 171,4 7,4 0,2 0,2 0,1 0,5 0,0 089001 - Augusta 1247,5 1931,3 4688,9 107,2 81,5 135,6 4142,0 17,7 1 - ENEL - Centrale Termoelettrica di Augusta 5,0 2,5 300,5 21,3 17,9 25,1 333,3 0,3 01010200 - CTE pubbliche Caldaie 50-300 MWth 5,0 2,5 300,5 21,3 17,9 25,1 333,3 0,3 150 - Linea Energia Spa 2,7 0,0 0,6 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb,interna 2,7 0,0 0,6 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 2 - Buzzi Unicem - Stabilimento di Augusta 812,8 10,1 693,3 10,4 5,8 11,5 208,9 0,0

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Tabella 11 – Emissioni totali [Mg] inquinanti principali per Strutture Puntuali – Anno 2012 – aree industriali Valori assoluti CO COVNM NOx PM10 PM2,5 PST SOx NH3 03031100 - Produzione di Cemento 812,8 10,1 693,3 0,0 0,0 0,0 208,9 0,0 04061200 - Produzione di cemento [Processi] 0,0 0,0 0,0 10,4 5,8 11,5 0,0 0,0 3 - SASOL ITALY SpA - Stabilimento di Augusta 49,5 2,0 379,0 3,5 3,5 3,5 13,2 7,2 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 49,5 2,0 379,0 3,5 3,5 3,5 13,2 7,2 5 - GESPI Impianto di Termodistruzione 1,1 0,0 16,0 0,0 0,0 0,0 2,5 0,0 09020200 - Incenerimento di rifiuti industriali [eccetto torce] 1,1 0,0 16,0 0,0 0,0 0,0 2,5 0,0 6 - ESSO Italiana Raff,di Augusta 376,4 1916,7 3299,5 72,0 54,3 95,4 3583,8 10,3 01030200 - Raffinerie Caldaie 50-300 MWth 87,3 14,3 670,0 52,5 32,1 61,0 1344,0 8,1 01030500 - Raffinerie Turbine a gas 82,4 1,6 743,1 3,7 3,7 3,7 34,0 0,0 01030700 - Raffinerie Forni di processo 48,0 31,3 1048,2 11,3 11,3 11,3 70,6 0,0 04010100 - Lavorazione di prodotti petroliferi 0,0 1461,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04010200 - Cracking catalitico a letto fluido [FCC] caldaia CO 18,5 8,9 837,6 3,7 6,4 18,6 1898,3 2,2 04010300 - Impianti di recupero zolfo 140,2 0,0 0,7 0,9 0,9 0,9 236,8 0,0 04010430 - Depositi di benzina nelle raffinerie tetto galleggiante 0,0 129,4 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05040120 - Terminali marittimi di comb, liquidi - carico gasolio 0,0 1,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05040130 - Terminali marittimi di comb, liquidi - carico olio combustibile 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05040140 - Terminali marittimi di comb, liquidi - scarico greggio [con ballasting] 0,0 259,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05040210 - Movimentazione [escluso terminali marittimi] gasolio autobotti 0,0 0,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05050214 - Movimentazione di benzina nei depositi esterni alle raffinerie carico nave 0,0 8,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 089012 - Melilli 3,3 1,1 20,9 0,3 0,0 0,6 0,2 0,0 4 - Leone La Ferla SpA 3,3 1,1 20,9 0,3 0,0 0,6 0,2 0,0 03031200 - Produzione di Calce 3,3 1,1 20,9 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 04061400 - Produzione di Calce [Processi] 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 0,6 0,0 0,0 089021 - Priolo Gargallo 1274,2 4979,3 3690,1 41,4 38,4 236,2 6521,9 9,8 10 - ISAB Srl - Raff, Impianti NORD 11,9 1635,8 178,1 2,5 1,1 5,4 101,2 0,8 01030700 - Raffinerie Forni di processo 3,9 2,3 59,6 0,1 0,1 2,6 27,9 0,6 04010100 - Lavorazione di prodotti petroliferi 0,0 985,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04010200 - Cracking catalitico a letto fluido [FCC] caldaia CO 8,0 0,4 118,5 2,4 1,0 2,9 73,3 0,2 04010430 - Depositi di benzina nelle raffinerie tetto galleggiante 0,0 234,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05040140 - Terminali marittimi di comb, liquidi scarico greggio [con ballasting] 0,0 97,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05050212 - Movimentazione di benzina nei depositi esterni alle raffinerie carico autobotti con recupero vapori allo scarico 0,0 0,4 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05050214 - Movimentazione di benzina nei depositi esterni alle raffinerie carico nave 0,0 316,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 12 - ISAB Energy - Impianto IGCC 191,7 11,1 673,2 11,1 11,1 45,2 159,7 0,0 01040500 - Trasf, comb, solidi Turbine a gas 191,7 11,1 673,2 11,1 11,1 45,2 159,7 0,0 13 - ERG NUOVE CENTRALI SPA [impianto nord] 217,7 49,1 497,4 10,5 9,8 11,6 288,3 5,1 01010100 - CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth 166,0 13,3 125,3 2,7 2,0 3,8 249,8 5,1 01010500 - CTE pubbliche Turbine a gas 51,7 35,9 372,1 7,8 7,8 7,8 38,5 0,0 19 - ENEL - Centrale di Priolo 51,9 23,0 375,0 4,9 4,9 4,9 12,0 0,0

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Tabella 11 – Emissioni totali [Mg] inquinanti principali per Strutture Puntuali – Anno 2012 – aree industriali Valori assoluti CO COVNM NOx PM10 PM2,5 PST SOx NH3 01010500 - CTE pubbliche Turbine a gas 51,9 23,0 375,0 4,9 4,9 4,9 12,0 0,0 8 - ISAB Srl - Raff, Impianti SUD 652,9 2446,9 1340,5 4,1 3,6 160,3 5940,8 1,9 01030500 - Raffinerie Turbine a gas 11,7 0,4 102,0 0,0 0,0 1,9 5,3 0,1 01030700 - Raffinerie Forni di processo 641,2 2,9 1238,5 4,1 3,6 158,3 5935,5 1,8 04010100 - Lavorazione di prodotti petroliferi 0,0 1694,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04010430 - Depositi di benzina nelle raffinerie tetto galleggiante 0,0 193,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05040140 - Terminali marittimi di comb, liquidi - scarico greggio [con ballasting] 0,0 166,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05050212 - Movimentazione di benzina nei depositi esterni alle raffinerie carico autobotti con recupero vapori allo scarico 0,0 0,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05050214 - Movimentazione di benzina nei depositi esterni alle raffinerie carico nave 0,0 387,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 9 - Versalis SpA - Stabilimento di Priolo 148,2 813,3 625,9 8,2 7,9 8,8 19,9 2,1 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 147,8 741,3 611,4 8,1 7,7 8,7 19,9 2,1 04050600 - Produzione di Polietilene a bassa densita 0,4 72,1 14,5 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 Totale complessivo 5396,7 12461,0 15069,4 316,7 273,0 654,0 24930,4 148,0

Tabella 12 - Emissioni totali metalli pesanti e benzene [kg] per Strutture Puntuali – Anno 2012 – aree industriali Valori assoluti As Cd Cr Cu Hg Ni Pb Se Zn C6H6 082054 - Partinico 2,1 0,4 2,0 4,7 0,3 3,1 4,6 0,3 40,1 399,9 70 - Distilleria Bertolino SpA 2,1 0,4 2,0 4,7 0,3 3,1 4,6 0,3 40,1 399,9 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 2,1 0,4 2,0 4,7 0,3 3,1 4,6 0,3 40,1 399,9 04060800 - Produzione di alcolici 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 082070 - Termini Imerese 2,6 0,0 0,0 0,0 2,1 0,0 0,1 0,3 0,1 67,1 21 - ENEL - Centrale Ettore Majorana 2,6 0,0 0,0 0,0 2,1 0,0 0,1 0,3 0,1 67,1 01010100 - CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth 0,1 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,7 01010500 - CTE pubbliche Turbine a gas 2,5 0,0 0,0 0,0 2,0 0,0 0,0 0,2 0,0 66,4 083005 - Barcellona Pozzo di Gotto 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 44 - Agrumi-gel di Imbesi S, e C, snc 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 083049 - Milazzo 11,7 1,2 76,4 400,6 219,1 462,9 267,7 22,5 110,5 2922,3 14 - Raffineria di Milazzo 10,7 1,2 76,4 400,6 218,3 462,9 267,7 22,4 110,4 2918,9 01030200 - Raffinerie Caldaie 50-300 MWth 0,9 0,1 4,1 8,5 0,3 96,8 7,1 0,1 33,2 27,2 01030500 - Raffinerie Turbine a gas 0,1 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 17,3 01030700 - Raffinerie Forni di processo 9,0 0,7 34,6 291,5 2,7 352,5 168,5 17,4 76,1 118,3 04010100 - Lavorazione di prodotti petroliferi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04010200 - Cracking catalitico a letto fluido [FCC] caldaia CO 0,7 0,5 37,8 100,5 215,1 13,6 92,0 4,9 1,2 34,7 04010300 - Impianti di recupero zolfo 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

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Emissioni regionali e nelle aree industriali ASI.PA.16 – NT4 - Ed.1 Rev. 0 –Ottobre 2016

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Tabella 12 - Emissioni totali metalli pesanti e benzene [kg] per Strutture Puntuali – Anno 2012 – aree industriali Valori assoluti As Cd Cr Cu Hg Ni Pb Se Zn C6H6 05040140 - Terminali marittimi di comb, liquidi - scarico greggio [con ballasting] 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 2721,4 28 - Termica Milazzo 1,0 0,0 0,0 0,0 0,8 0,0 0,0 0,1 0,0 3,3 01010500 - CTE pubbliche Turbine a gas 1,0 0,0 0,0 0,0 0,8 0,0 0,0 0,1 0,0 3,3 083064 - Pace del Mela 0,3 0,0 3,5 0,5 0,1 12,7 7,4 0,1 2,8 0,3 20 - Duferdofin SpA 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04020810 - Laminatoi a caldo 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 29 - Citrofood Srl [ex Citrus VITA SpA] 0,2 0,0 3,5 0,5 0,0 12,7 0,3 0,1 2,7 0,0 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,2 0,0 3,5 0,5 0,0 12,7 0,3 0,1 2,7 0,0 39 - FMC Biopolymer [ex ICHI srl e Pectine Industria] 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 74 - ESI SpA 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 7,1 0,0 0,0 0,0 03030700 - Produzione di Piombo 2a fusione 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04030930 - Produzione Piombo 2a fusione [processi] 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 7,1 0,0 0,0 0,0 083077 - San Filippo del Mela 1,6 0,6 33,8 22,0 0,4 173,8 7,7 65,0 1121,5 8,3 31 - EDIPOWER - Centrale Termoelettrica di San Filippo del Mela 1,6 0,6 33,8 22,0 0,4 173,8 7,7 65,0 1121,5 8,3 01010100 - CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth 0,4 0,1 9,8 15,0 0,2 49,2 2,6 14,0 289,8 2,2 01010200 - CTE pubbliche Caldaie 50-300 MWth 1,2 0,5 24,0 7,0 0,3 124,6 5,1 51,0 831,7 6,2 084028 - Porto Empedocle 6,2 1,2 48,2 23,8 6,3 778,5 56,2 34,1 51,5 884,7 25 - ENEL - Centrale di Porto Empedocle 3,0 0,2 43,2 16,0 0,3 772,5 44,3 31,0 0,0 3,0 01010200 - CTE pubbliche Caldaie 50-300 MWth 3,0 0,2 43,2 16,0 0,3 772,5 44,3 31,0 0,0 3,0 01010500 - CTE pubbliche Turbine a gas 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 27 - Italcementi di Porto Empedocle 3,2 1,0 5,0 7,9 6,0 6,0 11,9 3,1 51,5 881,7 03021100 - Essiccatura di materiali inerti 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 03031100 - Produzione di Cemento 3,2 1,0 5,0 7,9 6,0 6,0 11,9 3,1 51,5 881,7 04061200 - Produzione di cemento [Processi] 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 085007 - Gela 24,0 36,0 161,0 93,5 84,0 448,7 327,1 27,9 16291,8 1664,4 34 - GREENSTREAM BV GELA BRANCH 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05060200 - Stazioni di Pompaggio 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 37 - ECORIGEN SRL 0,0 0,0 6,1 49,7 0,0 6,6 134,6 4,7 291,1 0,0 01030700 - Raffinerie Forni di processo 0,0 0,0 6,1 49,7 0,0 6,6 134,6 4,7 291,1 0,0 40 - RAFFINERIA DI GELA 24,0 36,0 154,9 43,8 84,0 442,1 192,5 23,2 16000,7 1664,4 01030200 - Raffinerie Caldaie 50-300 MWth 17,3 15,9 38,9 25,6 62,0 177,0 43,5 17,3 2620,3 393,8 01030700 - Raffinerie Forni di processo 2,4 1,5 51,6 11,0 11,0 85,5 6,4 2,4 10590,5 92,7 04010100 - Lavorazione di prodotti petroliferi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04010200 - Cracking catalitico a letto fluido [FCC] caldaia CO 0,5 0,0 0,5 0,2 1,4 138,3 0,5 0,5 1,0 8,1 04010300 - Impianti di recupero zolfo 1,6 3,2 14,1 7,0 9,4 6,2 14,7 2,6 690,7 22,3 04050600 - Produzione di Polietilene a bassa densita 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 20,6

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Tabella 12 - Emissioni totali metalli pesanti e benzene [kg] per Strutture Puntuali – Anno 2012 – aree industriali Valori assoluti As Cd Cr Cu Hg Ni Pb Se Zn C6H6 05040140 - Terminali marittimi di comb, liquidi - scarico greggio [con ballasting] 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1120,4 09100100 - Trattamento di reflui liquidi industriali 2,2 15,4 49,8 0,0 0,2 35,1 127,4 0,4 2098,2 6,5 088008 - Pozzallo 3,9 1,2 6,1 9,6 7,3 7,3 14,6 3,8 63,2 1081,3 68 - Colacem - Cementeria di Modica 3,9 1,2 6,1 9,6 7,3 7,3 14,6 3,8 63,2 1081,3 03031100 - Produzione di Cemento 3,9 1,2 6,1 9,6 7,3 7,3 14,6 3,8 63,2 1081,3 04061200 - Produzione di cemento [Processi] 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 088009 - Ragusa 9,3 2,8 14,4 22,7 0,2 17,2 34,4 8,9 148,8 2547,2 67 - Colacem - Cementeria di Ragusa 9,3 2,8 14,4 22,7 0,2 17,2 34,4 8,9 148,8 2547,2 03031100 - Produzione di Cemento 9,3 2,8 14,4 22,7 0,2 17,2 34,4 8,9 148,8 2547,2 04061200 - Produzione di cemento [Processi] 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 73 - Versalis SpA - Stabilimento di Ragusa 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04050600 - Produzione di Polietilene a bassa densita 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 089001 - Augusta 88,2 198,5 1386,2 539,7 232,8 2759,4 1027,6 79,1 1836,9 6973,9 1 - ENEL - Centrale Termoelettrica di Augusta 2,0 2,5 12,4 21,8 0,7 535,6 5,5 13,4 31,3 1,7 01010200 - CTE pubbliche Caldaie 50-300 MWth 2,0 2,5 12,4 21,8 0,7 535,6 5,5 13,4 31,3 1,7 150 - Linea Energia Spa 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb,interna 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 2 - Buzzi Unicem - Stabilimento di Augusta 14,8 4,5 22,9 36,1 27,4 27,4 54,7 14,1 236,9 4054,1 03031100 - Produzione di Cemento 14,8 4,5 22,9 36,1 27,4 27,4 54,7 14,1 236,9 4054,1 04061200 - Produzione di cemento [Processi] 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 3 - SASOL ITALY SpA - Stabilimento di Augusta 0,8 0,0 0,0 0,0 0,7 0,0 0,0 0,1 0,0 6,6 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,8 0,0 0,0 0,0 0,7 0,0 0,0 0,1 0,0 6,6 5 - GESPI Impianto di Termodistruzione 1,9 1,3 9,4 1,3 1,8 14,7 1,4 0,0 566,7 0,0 09020200 - Incenerimento di rifiuti industriali [eccetto torce] 1,9 1,3 9,4 1,3 1,8 14,7 1,4 0,0 566,7 0,0 6 - ESSO Italiana Raff,di Augusta 68,7 190,3 1341,5 480,5 202,3 2181,7 966,0 51,5 1001,8 2911,4 01030200 - Raffinerie Caldaie 50-300 MWth 24,4 3,3 374,0 57,1 2,6 411,0 38,2 6,7 352,2 4,7 01030500 - Raffinerie Turbine a gas 0,5 0,0 0,0 0,0 0,4 0,0 0,0 0,0 0,0 1,5 01030700 - Raffinerie Forni di processo 4,2 8,6 33,3 27,0 1,0 43,7 21,7 5,1 309,8 11,9 04010100 - Lavorazione di prodotti petroliferi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04010200 - Cracking catalitico a letto fluido [FCC] caldaia CO 39,7 178,3 934,2 396,4 198,3 1727,0 906,1 39,7 339,8 0,0 04010300 - Impianti di recupero zolfo 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04010430 - Depositi di benzina nelle raffinerie tetto galleggiante 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 510,9 05040120 - Terminali marittimi di comb, liquidi - carico gasolio 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05040130 - Terminali marittimi di comb, liquidi - carico olio combustibile 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05040140 - Terminali marittimi di comb, liquidi - scarico greggio [con ballasting] 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 2331,1 05040210 - Movimentazione [escluso terminali marittimi] gasolio autobotti 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05050214 - Movimentazione di benzina nei depositi esterni alle raffinerie carico nave 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 51,2 089012 - Melilli 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

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Tabella 12 - Emissioni totali metalli pesanti e benzene [kg] per Strutture Puntuali – Anno 2012 – aree industriali Valori assoluti As Cd Cr Cu Hg Ni Pb Se Zn C6H6 4 - Leone La Ferla SpA 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 03031200 - Produzione di Calce 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04061400 - Produzione di Calce [Processi] 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 089021 - Priolo Gargallo 303,8 66,3 354,8 159,0 19,3 1005,9 239,5 66,5 962,8 6562,8 10 - ISAB Srl - Raff, Impianti NORD 0,5 0,8 2,6 2,2 0,1 4,9 0,9 0,5 13,4 2094,7 01030700 - Raffinerie Forni di processo 0,4 0,5 2,4 2,0 0,0 4,6 0,5 0,4 12,3 184,7 04010100 - Lavorazione di prodotti petroliferi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04010200 - Cracking catalitico a letto fluido [FCC] caldaia CO 0,1 0,3 0,2 0,2 0,0 0,3 0,3 0,1 1,2 75,8 04010430 - Depositi di benzina nelle raffinerie tetto galleggiante 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 923,9 05040140 - Terminali marittimi di comb, liquidi scarico greggio [con ballasting] 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 872,8 05050212 - Moviment benzina nei depositi esterni alle raffinerie carico autobotti con recupero vapori 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05050214 – Moviment. benzina nei depositi esterni alle raffinerie carico nave 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 37,6 12 - ISAB Energy - Impianto IGCC 281,1 58,8 58,8 93,4 11,6 139,8 89,3 60,0 58,8 1113,3 01040500 - Trasf, comb, solidi Turbine a gas 281,1 58,8 58,8 93,4 11,6 139,8 89,3 60,0 58,8 1113,3 13 - ERG NUOVE CENTRALI SPA [impianto nord] 16,8 2,9 211,2 34,9 3,9 738,5 23,8 4,6 232,9 13,6 01010100 - CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth 14,1 2,9 211,2 34,9 1,6 738,5 23,8 4,3 232,9 4,6 01010500 - CTE pubbliche Turbine a gas 2,7 0,0 0,0 0,0 2,2 0,0 0,0 0,3 0,0 9,0 19 - ENEL - Centrale di Priolo 3,0 0,0 0,0 0,0 2,5 0,0 0,0 0,3 0,0 9,8 01010500 - CTE pubbliche Turbine a gas 3,0 0,0 0,0 0,0 2,5 0,0 0,0 0,3 0,0 9,8 8 - ISAB Srl - Raff, Impianti SUD 1,0 3,2 46,2 16,5 0,2 74,0 120,7 1,0 651,0 3212,0 01030500 - Raffinerie Turbine a gas 0,2 0,2 0,4 0,7 0,0 0,9 0,2 0,2 26,2 87,3 01030700 - Raffinerie Forni di processo 0,8 3,0 45,8 15,8 0,2 73,1 120,5 0,8 624,8 816,0 04010100 - Lavorazione di prodotti petroliferi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04010430 - Depositi di benzina nelle raffinerie tetto galleggiante 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 764,4 05040140 - Terminali marittimi di comb, liquidi - scarico greggio [con ballasting] 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1500,6 05050212 – Moviment. benzina nei depositi esterni alle raffinerie carico autobotti con recupero vapori 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05050214 – Moviment. di benzina nei depositi esterni alle raffinerie carico nave 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 43,8 9 - Versalis SpA - Stabilimento di Priolo 1,6 0,7 36,0 12,0 1,2 48,6 4,8 0,3 6,7 119,3 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 1,6 0,7 36,0 12,0 1,2 48,6 4,8 0,3 6,7 119,3 04050600 - Produzione di Polietilene a bassa densita 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Totale complessivo 453,8 308,2 2086,4 1276,1 572,0 5669,5 1986,8 308,4 20629,9 23112,4

Tabella 13 – Emissioni totali [Mg] inquinanti principali per Strutture Puntuali – Anno 2012 – altre aree Valori assoluti CO COVNM NOx PM10 PM2,5 PST SOx NH3 081009 - Favignana 27,2 5,7 118,9 3,9 3,8 4,9 7,1 0,0

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Emissioni regionali e nelle aree industriali ASI.PA.16 – NT4 - Ed.1 Rev. 0 –Ottobre 2016

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Tabella 13 – Emissioni totali [Mg] inquinanti principali per Strutture Puntuali – Anno 2012 – altre aree Valori assoluti CO COVNM NOx PM10 PM2,5 PST SOx NH3 47 - SEA Società Elettrica di Favignana 27,2 5,7 118,9 3,9 3,8 4,9 7,1 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 27,2 5,7 118,9 3,9 3,8 4,9 7,1 0,0 081011 - Marsala 0,8 7,5 153,9 1,2 1,1 1,3 47,2 0,0 49 - O-I Manufacturing Italy SpA 0,8 7,5 153,9 1,2 1,1 1,3 47,2 0,0 03031500 - Produzione di Contenitori di vetro 0,8 7,5 153,9 0,0 0,0 0,0 47,2 0,0 04061320 - Produzione di Contenitori di vetro (Processi) 0,0 0,0 0,0 1,2 1,1 1,3 0,0 0,0 081012 - Mazara del Vallo 0,1 865,1 0,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 118 - SNAM SpA - Zona Sicilia - Mazara del Vallo 0,1 865,1 0,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,1 0,0 0,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05060200 - Stazioni di Pompaggio 0,0 865,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 081014 - Pantelleria 48,1 14,8 305,6 8,7 8,6 10,9 18,1 0,0 48 - SMEDE Pantelleria SpA (Centrale elettrica) 48,1 14,8 305,6 8,7 8,6 10,9 18,1 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 48,1 14,8 305,6 8,7 8,6 10,9 18,1 0,0 081021 - Trapani 69,2 4,4 226,0 1,2 1,2 1,2 0,6 1,2 52 - E.ON Produzione Spa - Centrale di Trapani 26,1 1,5 127,6 0,2 0,2 0,2 0,3 0,0 01010500 - CTE pubbliche Turbine a gas 26,1 1,5 127,6 0,2 0,2 0,2 0,3 0,0 77 - Siciliacque SpA - Dissalatore di Trapani 43,1 2,9 98,4 1,0 1,0 1,0 0,3 1,2 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 43,1 2,9 98,4 1,0 1,0 1,0 0,3 1,2 081022 - Valderice 32,4 0,5 21,6 3,3 0,5 6,7 7,9 0,0 51 - FO.CA.T SAS di Virgilio Giovan.BF 32,4 0,5 21,6 3,3 0,5 6,7 7,9 0,0 03031200 - Produzione di Calce 32,4 0,5 21,6 0,0 0,0 0,0 7,9 0,0 04061400 - Produzione di Calce (Processi) 0,0 0,0 0,0 3,3 0,5 6,7 0,0 0,0 082021 - Carini 0,5 0,1 7,6 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 199 - Ecofarma Srl 0,5 0,1 7,6 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 09020100 - Incenerimento di rifiuti solidi urbani 0,5 0,1 7,6 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 082032 - Collesano 10,5 0,7 11,8 6,0 5,3 6,6 7,5 0,0 81 - L.F. Latersiciliana srl 10,5 0,7 11,8 6,0 5,3 6,6 7,5 0,0 03031900 - Produzione di Laterizi 10,5 0,0 11,8 0,0 0,0 0,0 7,5 0,0 04062810 - Produzione di Laterizi (Processi) 0,0 0,7 0,0 6,0 5,3 6,6 0,0 0,0 082043 - Isola delle Femmine 412,5 10,9 1247,7 17,0 9,9 18,8 665,5 95,1 46 - Italcementi di Isola delle Femmine 412,5 10,9 1247,7 17,0 9,9 18,8 665,5 95,1 03021100 - Essiccatura di materiali inerti 1,5 0,0 2,6 1,0 1,0 1,0 1,2 0,2 03031100 - Produzione di Cemento 411,0 10,9 1245,1 0,0 0,0 0,0 664,3 94,9 04061200 - Produzione di cemento (Processi) 0,0 0,0 0,0 16,0 8,9 17,8 0,0 0,0 082053 - Palermo 40,6 14,0 83,3 1,4 1,4 1,4 7,9 0,0 153 - Asja Ambiente Italia Spa 40,6 14,0 83,3 1,4 1,4 1,4 7,9 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 40,6 14,0 83,3 1,4 1,4 1,4 7,9 0,0 083027 - Furci Siculo 1,5 0,2 10,1 6,1 2,0 3,8 9,1 0,3

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Emissioni regionali e nelle aree industriali ASI.PA.16 – NT4 - Ed.1 Rev. 0 –Ottobre 2016

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Tabella 13 – Emissioni totali [Mg] inquinanti principali per Strutture Puntuali – Anno 2012 – altre aree Valori assoluti CO COVNM NOx PM10 PM2,5 PST SOx NH3 64 - Misitano & Stracuzzi S.p.A. 1,5 0,2 10,1 6,1 2,0 3,8 9,1 0,3 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 1,5 0,2 10,1 6,1 2,0 3,8 9,1 0,3 083041 - Lipari 76,1 24,2 375,0 8,5 8,5 11,0 22,6 0,0 22 - Enel Isole Eolie - Centrale di Stromboli 0,4 1,5 16,9 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,4 1,5 16,9 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 23 - Enel Isole Eolie - Centrale di Panarea 2,3 1,2 14,9 0,2 0,2 0,3 0,0 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 2,3 1,2 14,9 0,2 0,2 0,3 0,0 0,0 24 - Enel Isole Eolie - Centrale di Filicudi 0,4 0,5 6,9 0,1 0,1 0,2 0,0 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,4 0,5 6,9 0,1 0,1 0,2 0,0 0,0 30 - Centrale Elettrica di Lipari (SEL) 50,5 12,4 163,6 4,4 4,6 5,9 15,6 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 50,5 12,4 163,6 4,4 4,6 5,9 15,6 0,0 33 - Enel Isole Eolie - Centrale di Vulcano 3,6 3,1 35,8 0,4 0,4 0,5 0,1 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 3,6 3,1 35,8 0,4 0,4 0,5 0,1 0,0 58 - GE.DIS. Gestione Dissalatori 18,9 5,4 137,0 3,3 3,2 4,1 6,8 0,0 03010400 - Industria Caldaie < 20 MWth 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 03010600 - Industria Motori comb.interna 18,9 5,4 136,9 3,3 3,2 4,1 6,8 0,0 083043 - Malfa 2,0 1,2 14,3 0,2 0,2 0,2 0,0 0,0 79 - ENEL - Centrale di Malfa 2,0 1,2 14,3 0,2 0,2 0,2 0,0 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 2,0 1,2 14,3 0,2 0,2 0,2 0,0 0,0 083046 - Mazzarra Sant´Andrea 4,8 0,2 18,4 0,7 0,7 0,7 0,1 0,0 154 - Tirrenoambiente S.p.a 4,8 0,2 18,4 0,7 0,7 0,7 0,1 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 4,8 0,2 18,4 0,7 0,7 0,7 0,1 0,0 083048 - Messina 40,9 1137,0 282,3 0,4 0,4 0,4 0,5 0,0 16 - Snam Rete Gas - Centrale di Messina 40,9 1137,0 282,3 0,4 0,4 0,4 0,5 0,0 01050500 - Estr. comb. solidi Turbine a gas 40,9 3,1 282,3 0,4 0,4 0,4 0,5 0,0 05060200 - Stazioni di Pompaggio 0,0 1133,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 083087 - Santa Marina Salina 0,4 0,6 4,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 32 - Enel Isole Eolie - Centrale di Santa Marina Salina 0,4 0,6 4,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,4 0,6 4,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 083106 - Terme Vigliatore 4,4 0,3 4,8 2,5 2,5 2,5 0,0 0,1 45 - F.lli Branca SpA 4,4 0,3 4,8 2,5 2,5 2,5 0,0 0,1 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 4,4 0,3 4,8 2,5 2,5 2,5 0,0 0,1 083108 - Torrenova 0,1 38,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 54 - Sicilferro srl 0,1 7,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 06030400 - Lavorazione di polistirolo espanso 0,0 7,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 75 - I.M.I.C. Srl 0,0 31,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 06010702 - Applicazione di vernici nell´industria del legno (con sistemi di abbatimento) 0,0 31,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

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Tabella 13 – Emissioni totali [Mg] inquinanti principali per Strutture Puntuali – Anno 2012 – altre aree Valori assoluti CO COVNM NOx PM10 PM2,5 PST SOx NH3 084001 - Agrigento 12,3 0,8 40,9 3,4 3,0 3,7 2,6 0,0 71 - LATERIZI AKRAGAS Srl 12,3 0,8 40,9 3,4 3,0 3,7 2,6 0,0 03031900 - Produzione di Laterizi 12,3 0,0 40,9 0,0 0,0 0,0 2,6 0,0 04062810 - Produzione di Laterizi (Processi) 0,0 0,8 0,0 3,4 3,0 3,7 0,0 0,0 084020 - Lampedusa e Linosa 46,8 12,5 214,8 5,2 5,0 6,5 15,6 0,0 26 - S.E.L.I.S LAMPEDUSA SPA 46,8 12,5 214,8 5,2 5,0 6,5 15,6 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 46,8 12,5 214,8 5,2 5,0 6,5 15,6 0,0 084041 - Sciacca 6,4 0,5 92,9 2,2 1,9 2,4 1,8 0,0 36 - Laterizi Fauci Spa 6,4 0,5 92,9 2,2 1,9 2,4 1,8 0,0 03031900 - Produzione di Laterizi 6,4 0,0 92,9 0,0 0,0 0,0 1,8 0,0 04062810 - Produzione di Laterizi (Processi) 0,0 0,5 0,0 2,2 1,9 2,4 0,0 0,0 084042 - Siculiana 0,1 0,4 7,8 0,0 0,0 0,0 0,7 0,0 152 - Catanzaro Costruzioni srl 0,1 0,4 7,8 0,0 0,0 0,0 0,7 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,1 0,4 7,8 0,0 0,0 0,0 0,7 0,0 086009 - Enna 44,8 1134,6 45,7 2,0 1,8 2,2 17,9 0,0 17 - Snam Rete Gas - Centrale di Enna 3,6 1134,2 26,3 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 01050500 - Estr. comb. solidi Turbine a gas 3,6 0,3 26,3 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 05060200 - Stazioni di Pompaggio 0,0 1133,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 18 - Laterlite - Unitŕ produttiva Enna 41,2 0,4 19,4 2,0 1,7 2,2 17,8 0,0 03031900 - Produzione di Laterizi 41,2 0,0 19,4 0,0 0,0 0,0 17,8 0,0 04062810 - Produzione di Laterizi (Processi) 0,0 0,4 0,0 2,0 1,7 2,2 0,0 0,0 42 - LATERENNA Srl (ex IME SpA) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 03031900 - Produzione di Laterizi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 087006 - Adrano 11,9 0,8 11,6 27,4 24,3 30,2 2,5 0,0 59 - GENERAL MANIFACTURING Srl (DB GROUP SpA) 7,2 0,5 7,0 16,5 14,6 18,2 1,5 0,0 03031900 - Produzione di Laterizi 7,2 0,0 7,0 0,0 0,0 0,0 1,5 0,0 04062810 - Produzione di Laterizi (Processi) 0,0 0,5 0,0 16,5 14,6 18,2 0,0 0,0 60 - ADRANOTEG Srl (ex BRICK INDUSTRY SpA) 4,7 0,3 4,6 10,9 9,6 12,0 1,0 0,0 03031900 - Produzione di Laterizi 4,7 0,0 4,6 0,0 0,0 0,0 1,0 0,0 04062810 - Produzione di Laterizi (Processi) 0,0 0,3 0,0 10,9 9,6 12,0 0,0 0,0 087007 - Belpasso 36,3 1,5 1,4 11,4 9,0 12,6 10,6 0,0 55 - Nicotra Angelo e Pietro snc 27,9 1,0 0,1 3,4 1,9 3,7 7,2 0,0 03031200 - Produzione di Calce 27,9 1,0 0,1 0,0 0,0 0,0 7,2 0,0 04061200 - Produzione di cemento (Processi) 0,0 0,0 0,0 3,4 1,9 3,7 0,0 0,0 57 - ILAP srl 8,3 0,5 1,3 8,0 7,1 8,8 3,4 0,0 03031900 - Produzione di Laterizi 8,3 0,0 1,3 0,0 0,0 0,0 3,4 0,0 04062810 - Produzione di Laterizi (Processi) 0,0 0,5 0,0 8,0 7,1 8,8 0,0 0,0 087009 - Bronte 1,1 0,4 8,4 0,1 0,1 0,1 1,4 0,0

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Emissioni regionali e nelle aree industriali ASI.PA.16 – NT4 - Ed.1 Rev. 0 –Ottobre 2016

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Tabella 13 – Emissioni totali [Mg] inquinanti principali per Strutture Puntuali – Anno 2012 – altre aree Valori assoluti CO COVNM NOx PM10 PM2,5 PST SOx NH3 65 - Centrale Gas Bronte 1,1 0,4 8,4 0,1 0,1 0,1 1,4 0,0 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,8 0,1 7,6 0,1 0,1 0,1 1,4 0,0 03010600 - Industria Motori comb.interna 0,2 0,3 0,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 087010 - Calatabiano 0,4 0,2 2,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 63 - SACCA SpA 0,4 0,2 2,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,4 0,2 2,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 087011 - Caltagirone 1,3 0,1 0,7 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 56 - Ortogel SpA 1,3 0,1 0,7 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 03010400 - Industria Caldaie < 20 MWth 1,3 0,1 0,7 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 087015 - Catania 287,8 78,4 114,7 15,1 15,0 15,2 20,6 7,6 151 - OIKOS Spa 49,4 0,6 47,8 0,2 0,2 0,2 2,1 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 49,4 0,6 47,8 0,2 0,2 0,2 2,1 0,0 61 - Acciaierie di Sicilia SpA 227,4 9,2 31,5 1,6 1,6 1,7 11,1 0,0 04020530 - Produzione di Ferro e Acciaio (forno elettrico) 227,3 8,9 7,8 0,2 0,1 0,3 11,1 0,0 04020810 - Laminatoi a caldo 0,1 0,3 23,8 1,4 1,4 1,4 0,0 0,0 69 - Wyeth Lederle SpA 11,0 32,2 24,4 0,3 0,3 0,3 0,5 0,1 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 7,7 32,0 19,5 0,2 0,2 0,2 0,2 0,0 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 3,3 0,2 4,9 0,1 0,1 0,1 0,3 0,1 76 - ST Microelectronics srl 0,0 36,5 11,0 13,0 13,0 13,0 7,0 7,5 06020300 - Manifattura di componenti elettronici 0,0 36,5 11,0 13,0 13,0 13,0 7,0 7,5 087048 - Santa Venerina 0,1 11,3 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 38 - Distilleria F.lli Russo snc 0,1 11,3 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,1 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04060800 - Produzione di alcolici 0,0 11,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 089011 - Lentini 6,6 1,2 5,8 1,3 0,8 1,9 18,4 0,1 15 - GRANULATI BASALTICI SRL 6,6 1,2 5,8 1,3 0,8 1,9 18,4 0,1 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,5 0,1 3,9 0,9 0,7 1,3 17,1 0,1 03031300 - Produzione di Agglomerati bituminosi 6,1 0,6 1,8 0,0 0,0 0,0 1,3 0,0 04031500 - Produzione di Agglomerati bituminosi (processi) 0,0 0,6 0,0 0,4 0,1 0,6 0,0 0,0

Tabella 14 – Emissioni totali metalli pesanti e benzene [kg] per Strutture Puntuali– Anno 2012 – altre aree Valori assoluti As Cd Cr Cu Hg Ni Pb Se Zn C6H6 081009 - Favignana 0,3 0,2 0,2 0,4 0,2 0,2 0,6 1,0 0,3 51,6 47 - SEA Società Elettrica di Favignana 0,3 0,2 0,2 0,4 0,2 0,2 0,6 1,0 0,3 51,6 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,3 0,2 0,2 0,4 0,2 0,2 0,6 1,0 0,3 51,6 081011 - Marsala 0,6 9,0 0,6 0,2 0,2 0,4 3,0 0,7 27,6 0,0 49 - O-I Manufacturing Italy SpA 0,6 9,0 0,6 0,2 0,2 0,4 3,0 0,7 27,6 0,0

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Emissioni regionali e nelle aree industriali ASI.PA.16 – NT4 - Ed.1 Rev. 0 –Ottobre 2016

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Tabella 14 – Emissioni totali metalli pesanti e benzene [kg] per Strutture Puntuali– Anno 2012 – altre aree Valori assoluti As Cd Cr Cu Hg Ni Pb Se Zn C6H6 03031500 - Produzione di Contenitori di vetro 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04061320 - Produzione di Contenitori di vetro (Processi) 0,6 9,0 0,6 0,2 0,2 0,4 3,0 0,7 27,6 0,0 081012 - Mazara del Vallo 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 118 - SNAM SpA - Zona Sicilia - Mazara del Vallo 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05060200 - Stazioni di Pompaggio 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 081014 - Pantelleria 0,7 0,5 0,5 1,1 0,5 0,5 1,6 2,7 0,7 134,2 48 - SMEDE Pantelleria SpA (Centrale elettrica) 0,7 0,5 0,5 1,1 0,5 0,5 1,6 2,7 0,7 134,2 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,7 0,5 0,5 1,1 0,5 0,5 1,6 2,7 0,7 134,2 081021 - Trapani 0,2 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 1,5 52 - E.ON Produzione Spa - Centrale di Trapani 0,1 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,4 01010500 - CTE pubbliche Turbine a gas 0,1 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,4 77 - Siciliacque SpA - Dissalatore di Trapani 0,1 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 1,1 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,1 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 1,1 081022 - Valderice 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 51 - FO.CA.T SAS di Virgilio Giovan.BF 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 03031200 - Produzione di Calce 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04061400 - Produzione di Calce (Processi) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 082021 - Carini 0,0 10,9 0,1 0,1 0,1 0,1 0,3 0,1 0,1 0,0 199 - Ecofarma Srl 0,0 10,9 0,1 0,1 0,1 0,1 0,3 0,1 0,1 0,0 09020100 - Incenerimento di rifiuti solidi urbani 0,0 10,9 0,1 0,1 0,1 0,1 0,3 0,1 0,1 0,0 082032 - Collesano 0,9 0,4 1,4 0,0 0,2 2,0 4,2 6,4 0,0 80,6 81 - L.F. Latersiciliana srl 0,9 0,4 1,4 0,0 0,2 2,0 4,2 6,4 0,0 80,6 03031900 - Produzione di Laterizi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04062810 - Produzione di Laterizi (Processi) 0,9 0,4 1,4 0,0 0,2 2,0 4,2 6,4 0,0 80,6 082043 - Isola delle Femmine 16,1 4,9 24,9 39,2 29,7 29,8 59,4 15,3 257,1 4400,6 46 - Italcementi di Isola delle Femmine 16,1 4,9 24,9 39,2 29,7 29,8 59,4 15,3 257,1 4400,6 03021100 - Essiccatura di materiali inerti 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 03031100 - Produzione di Cemento 16,1 4,9 24,9 39,2 29,7 29,7 59,4 15,3 257,1 4400,6 04061200 - Produzione di cemento (Processi) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 082053 - Palermo 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,8 0,0 153 - Asja Ambiente Italia Spa 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,8 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,8 0,0 083027 - Furci Siculo 0,7 0,0 11,4 1,6 0,1 40,9 1,0 0,2 8,9 0,1 64 - Misitano & Stracuzzi S.p.A. 0,7 0,0 11,4 1,6 0,1 40,9 1,0 0,2 8,9 0,1 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,7 0,0 11,4 1,6 0,1 40,9 1,0 0,2 8,9 0,1 083041 - Lipari 1,2 0,9 0,9 1,8 0,9 0,9 2,7 4,6 1,2 225,1 22 - Enel Isole Eolie - Centrale di Stromboli 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,3 0,1 15,2

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Tabella 14 – Emissioni totali metalli pesanti e benzene [kg] per Strutture Puntuali– Anno 2012 – altre aree Valori assoluti As Cd Cr Cu Hg Ni Pb Se Zn C6H6 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,3 0,1 15,2 23 - Enel Isole Eolie - Centrale di Panarea 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1 0,2 0,1 12,1 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1 0,2 0,1 12,1 24 - Enel Isole Eolie - Centrale di Filicudi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,1 0,0 5,3 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,1 0,0 5,3 30 - Centrale Elettrica di Lipari (SEL) 0,6 0,5 0,5 0,9 0,5 0,5 1,4 2,3 0,6 112,6 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,6 0,5 0,5 0,9 0,5 0,5 1,4 2,3 0,6 112,6 33 - Enel Isole Eolie - Centrale di Vulcano 0,2 0,1 0,1 0,3 0,1 0,1 0,4 0,6 0,2 31,1 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,2 0,1 0,1 0,3 0,1 0,1 0,4 0,6 0,2 31,1 58 - GE.DIS. Gestione Dissalatori 0,3 0,2 0,2 0,4 0,2 0,2 0,6 1,0 0,3 48,8 03010400 - Industria Caldaie < 20 MWth 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 03010600 - Industria Motori comb.interna 0,3 0,2 0,2 0,4 0,2 0,2 0,6 1,0 0,3 48,8 083043 - Malfa 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1 0,2 0,1 12,1 79 - ENEL - Centrale di Malfa 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1 0,2 0,1 12,1 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1 0,2 0,1 12,1 083046 - Mazzarra Sant´Andrea 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 154 - Tirrenoambiente S.p.a 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 083048 - Messina 0,2 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,8 16 - Snam Rete Gas - Centrale di Messina 0,2 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,8 01050500 - Estr. comb. solidi Turbine a gas 0,2 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,8 05060200 - Stazioni di Pompaggio 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 083087 - Santa Marina Salina 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,1 0,0 5,6 32 - Enel Isole Eolie - Centrale di Santa Marina Salina 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,1 0,0 5,6 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,1 0,0 5,6 083106 - Terme Vigliatore 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 45 - F.lli Branca SpA 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 083108 - Torrenova 0,0 0,0 0,6 0,1 0,0 2,1 0,1 0,0 0,5 0,0 54 - Sicilferro srl 0,0 0,0 0,6 0,1 0,0 2,1 0,1 0,0 0,5 0,0 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,0 0,0 0,6 0,1 0,0 2,1 0,1 0,0 0,5 0,0 06030400 - Lavorazione di polistirolo espanso 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 75 - I.M.I.C. Srl 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 06010702 - Applicazione di vernici nell´industria del legno (con sistemi di abbatimento) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 084001 - Agrigento 1,0 0,5 1,7 0,0 0,2 2,3 4,9 7,5 0,0 94,3 71 - LATERIZI AKRAGAS Srl 1,0 0,5 1,7 0,0 0,2 2,3 4,9 7,5 0,0 94,3 03031900 - Produzione di Laterizi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04062810 - Produzione di Laterizi (Processi) 1,0 0,5 1,7 0,0 0,2 2,3 4,9 7,5 0,0 94,3

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Emissioni regionali e nelle aree industriali ASI.PA.16 – NT4 - Ed.1 Rev. 0 –Ottobre 2016

PGQ 01 Mod. 01 2008 Ed.1 Rev.2

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Tabella 14 – Emissioni totali metalli pesanti e benzene [kg] per Strutture Puntuali– Anno 2012 – altre aree Valori assoluti As Cd Cr Cu Hg Ni Pb Se Zn C6H6 084020 - Lampedusa e Linosa 0,6 0,5 0,5 0,9 0,5 0,5 1,4 2,3 0,6 112,8 26 - S.E.L.I.S LAMPEDUSA SPA 0,6 0,5 0,5 0,9 0,5 0,5 1,4 2,3 0,6 112,8 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,6 0,5 0,5 0,9 0,5 0,5 1,4 2,3 0,6 112,8 084041 - Sciacca 0,5 0,3 0,9 0,0 0,1 1,2 2,6 3,9 0,0 49,3 36 - Laterizi Fauci Spa 0,5 0,3 0,9 0,0 0,1 1,2 2,6 3,9 0,0 49,3 03031900 - Produzione di Laterizi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04062810 - Produzione di Laterizi (Processi) 0,5 0,3 0,9 0,0 0,1 1,2 2,6 3,9 0,0 49,3 084042 - Siculiana 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 152 - Catanzaro Costruzioni srl 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 086009 - Enna 0,6 0,3 0,9 0,0 0,1 1,3 2,6 4,0 0,0 50,4 17 - Snam Rete Gas - Centrale di Enna 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 01050500 - Estr. comb. solidi Turbine a gas 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 05060200 - Stazioni di Pompaggio 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 18 - Laterlite - Unitŕ produttiva Enna 0,5 0,3 0,9 0,0 0,1 1,3 2,6 4,0 0,0 50,4 03031900 - Produzione di Laterizi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04062810 - Produzione di Laterizi (Processi) 0,5 0,3 0,9 0,0 0,1 1,3 2,6 4,0 0,0 50,4 42 - LATERENNA Srl (ex IME SpA) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 03031900 - Produzione di Laterizi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 087006 - Adrano 1,0 0,5 1,6 0,0 0,2 2,3 4,7 7,2 0,0 91,4 59 - GENERAL MANIFACTURING Srl (DB GROUP SpA) 0,6 0,3 1,0 0,0 0,1 1,4 2,9 4,4 0,0 55,1 03031900 - Produzione di Laterizi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04062810 - Produzione di Laterizi (Processi) 0,6 0,3 1,0 0,0 0,1 1,4 2,9 4,4 0,0 55,1 60 - ADRANOTEG Srl (ex BRICK INDUSTRY SpA) 0,4 0,2 0,6 0,0 0,1 0,9 1,9 2,9 0,0 36,3 03031900 - Produzione di Laterizi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04062810 - Produzione di Laterizi (Processi) 0,4 0,2 0,6 0,0 0,1 0,9 1,9 2,9 0,0 36,3 087007 - Belpasso 0,7 0,3 1,1 0,0 0,2 1,6 3,3 5,1 0,0 63,8 55 - Nicotra Angelo e Pietro snc 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 03031200 - Produzione di Calce 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04061200 - Produzione di cemento (Processi) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 57 - ILAP srl 0,7 0,3 1,1 0,0 0,2 1,6 3,3 5,1 0,0 63,8 03031900 - Produzione di Laterizi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04062810 - Produzione di Laterizi (Processi) 0,7 0,3 1,1 0,0 0,2 1,6 3,3 5,1 0,0 63,8 087009 - Bronte 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 65 - Centrale Gas Bronte 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 03010600 - Industria Motori comb.interna 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 087010 - Calatabiano 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1

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Emissioni regionali e nelle aree industriali ASI.PA.16 – NT4 - Ed.1 Rev. 0 –Ottobre 2016

PGQ 01 Mod. 01 2008 Ed.1 Rev.2

stampa del 24/11/2016 pagina 32 di 32

Tabella 14 – Emissioni totali metalli pesanti e benzene [kg] per Strutture Puntuali– Anno 2012 – altre aree Valori assoluti As Cd Cr Cu Hg Ni Pb Se Zn C6H6 63 - SACCA SpA 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 087011 - Caltagirone 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 56 - Ortogel SpA 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 03010400 - Industria Caldaie < 20 MWth 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 087015 - Catania 1,0 0,1 0,6 39,4 0,2 0,1 17,0 19,5 139,7 745,8 151 - OIKOS Spa 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,5 0,0 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,5 0,0 61 - Acciaierie di Sicilia SpA 0,9 0,1 0,6 39,4 0,1 0,1 17,0 19,4 138,1 745,7 04020530 - Produzione di Ferro e Acciaio (forno elettrico) 0,1 0,1 0,2 8,3 0,1 0,1 9,6 19,4 63,2 745,7 04020810 - Laminatoi a caldo 0,8 0,0 0,4 31,1 0,0 0,0 7,3 0,0 74,9 0,0 69 - Wyeth Lederle SpA 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 1,0 0,1 01010600 - CTE pubbliche Motori comb.interna 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 1,0 0,0 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 76 - ST Microelectronics srl 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 06020300 - Manifattura di componenti elettronici 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 087048 - Santa Venerina 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 38 - Distilleria F.lli Russo snc 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 04060800 - Produzione di alcolici 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 089011 - Lentini 0,3 0,0 3,9 0,6 0,0 14,0 0,4 0,1 3,1 10,3 15 - GRANULATI BASALTICI SRL 0,3 0,0 3,9 0,6 0,0 14,0 0,4 0,1 3,1 10,3 03010300 - Industria Caldaie 20-50 MWth 0,2 0,0 3,9 0,5 0,0 14,0 0,4 0,1 3,0 0,0 03031300 - Produzione di Agglomerati bituminosi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 6,0 04031500 - Produzione di Agglomerati bituminosi (processi) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 4,3


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