I
MINISTERO
DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “AUGUSTO RIGHI” Via Berlino, 2 – 03043 Cassino (Fr) – : 0776 22.173 – 21.733
fax: 0776 32.53.42
[email protected] [email protected] C.F. 81003230604
Indirizzi: Manutenzione ed Assistenza Tecnica - Produzioni
Industriali - Servizi Socio-Sanitari
Sede associata – Liceo Artistico – Via G. Marconi, 47 – Cassino
:0776 22790
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
A.S. 2016 – 2019
I
INDICE Premessa …………………………………………………….…………………………. pag 1 Principi del PTOF ………………………………………………...……………………. 1 Presentazione della scuola …………………………………………………………… 2 Mission e Vision ………………………………………………………………………... 3 Sedi ……………………………………………………………………………………… pag 4 Orario apertura dell’istituto ……………………………………………………………. 5 Risorse materiali ……………………………………………………………………….. 5 Regolamento d’uso dei laboratori e delle aule speciali ……………………………. pag 7 Orario di ricevimento …………………………………………………………………... 7 Calendario scolastico ………………………………………………………………….. pag 7 L’ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO ……………………………………………... pag 8 Collegio docenti ………………………………………………………………………... 8 Consiglio d’istituto ……………………………………………………………………… 9 Giunta esecutiva ……………………………………………………………………….. pag 9 Dirigenza…………………………………………………………………………... 11 Responsabilità della direzione ……………………………………………………….. pag 12 Responsabile sicurezza ………………………………………………………………. 12 Responsabile area amministrativa …………………………………………………… 13 I dipartimenti pag 13 Consigli di classe ………………………………………………………………………. 14 Coordinatori del consiglio di classe ………………………………………………….. pag 15 Organigramma …………………………………………………………………………. pag 16 Coordinatori di classe …………………………………………………………………. pag 17 ATTIVITA’ DIDATTICA ………………………………………………………………... pag 19 Orario delle lezioni 19 Organizzazione in trimestre e pentamestre ………………………………………… 20 Obiettivi trasversali …………………………………………………………………….. 20 La programmazione …………………………………………………………………… pag 21 Programmazione per assi culturali …………………………………………………... 22 Programmazione per Dipartimenti disciplinari ……………………………………… 22 Programmazione dei consigli di classe ……………………………………………… pag 24 Programmazioni disciplinari individuali ……………………………………………… 24 Svolgimento dell’attività didattica …………………………………………………….. 25 La verifica e la valutazione ……………………………………………………………. pag 25
II
Griglia di valutazione ………………………………………………………………….. pag 28 Attività di recupero alla fine del primo trimestre ……………………………………. pag 29 Attività di recupero alla fine dell’anno scolastico e modalità di gestione degli scrutini finali ……………………………………………………………………………..
29
Valutazione finale e criteri per l’ammissione alla classe successiva …………….. pag 30 Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e formativa ………………………… pag 30 PIANO DI MIGLIORAMENTO ………………………………………………………... pag 33 Individuazione degli obiettivi formativi per la scelta di tutte le attività didattiche e dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa …………………………………..
pag
33
Individuazione delle priorità …………………………………………………………... 34 La scuola assicura …………………………………………………………………….. 34 OFFERTA FORMATIVA ………………………………………………………………. pag 36 Piano delle attività ……………………………………………………………………... 36 Il curricolo ………………………………………………………………………………. 36 Organizzazione di didattica …………………………………………………………… 36 Metodologia e innovazione didattica ………………………………………………… 36 Individuazione degli obiettivi inerenti la didattica …………………………………… 37 INDIRIZZI DI STUDIO ………………………………………………………………… pag 39 Professionali ……………………………………………………………………………. pag 39 Indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica ……………………………………… 40 Indirizzo Produzioni Industriale ………………………………………………………. 43 Indirizzo Servizi Socio Sanitari ……………………………………………………….. 47 LICEO ARTISTICO ……………………………………………………………………. pag 49 Indirizzo Arti Figurative ………………………………………………………………... 50 Indirizzo Architettura Ambientale …………………………………………………….. 52 Indirizzo Grafica ……………………………………………………………………….. 54 Indirizzo Design …………………………...…………………………………………… 56 Indirizzo Scenografia …………………………………………………………………. 58 AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA ………………………………………….. pag 60 Progetti attivati …………………………………………………………………………. 60 Progetti PON …………………………………………………………………………… 61 Progetti esterni …………………………………………………………………………. 62 ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO ……………………………………………………... pag 63 Iniziative di accoglienza ……………………………………………………………….. pag 63 Orientamento in entrata ………………………………………………………………. 63 Orientamento in uscita ………………………………………………………………… 64 Orientamento in itinere ………………………………………………………………... 64 INTEGRAZIONE SCOLASTICA ……………………………………………………... pag 66 Attività di sostegno …………………………………………………………………….. pag 68 Attività di laboratorio e formative …………………………………………………….. 68 Attività di giardinaggio …………………………………………………………………. 69 Alternanza scuola lavoro ……………………………………………………………… 69 Alunni con bisogni educativi speciali (BES) ………………………………………… 70
III
Disabilità ………………………………………………………………………………… 70 Disturbi evolutivi specifici ……………………………………………………………... 71 Svantaggio socio-economico linguistico e/o culturale ……………………………... 72 Attività di recupero e sostegno ……………………………………………………….. 73 ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO ……………………………………………….. pag 74 Orientamento alternanza scuola – lavoro …………………………………………… 74 Alternanza scuola – lavoro Liceo Artistico …………………………………….……. 81 AREA FORMAZIONE …………………………………………………………………. pag 85 Docenti ………………………………………………………………………………….. 85 Alunni …………………..……………………………………………………………….. 86 FABBISOGNO DI PERSONALE ……………………………………………………. pag 88 Posti comuni ……………………………………………………………………………. 88 Posti sostegno ………………………………………………………………………… Posti ATA ……………………………………………………………………………….. Organico di potenziamento …………………………………………………………… pag
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PREMESSA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è “il documento fondamentale costitutivo
dell’identità culturale e progettuale” dell’I.I.S. “A. Righi” di Cassino.
La sua funzione fondamentale è quella di:
1. informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto;
2. presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto
mette in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi;
3. orientare rispetto alle scelte fatte, a quelle da compiere durante e alla fine del
percorso.
L’intero PTOF si caratterizza come progetto unitario ed integrato, elaborato
professionalmente nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio, con l’intento
di formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente
all’interno della società.
Principi del PTOF
Libertà di insegnamento, nel quadro delle finalità generali e specifiche del servizio, nel
rispetto della promozione della piena formazione degli alunni e della valorizzazione
della progettualità individuale e di istituto.
Centralità dell’alunno, nel rispetto dei suoi bisogni formativi e dei suoi ritmi di
apprendimento.
Progettualità integrata e costruttiva, per garantire agli alunni maggiori opportunità d’
istruzione, di apprendimento, di motivazione all’impegno scolastico.
Responsabilità, centrata su competenze disciplinari e relazionali.
Trasparenza e accordo dei processi educativi, nella continuità educativa e didattica in
senso verticale e orizzontale (famiglia, scuola e territorio).
Documentazione della progettualità scolastica, cercando la partecipazione di un
numero sempre maggiore di soggetti.
Ricerca didattica e aggiornamento per l’innovazione e la valorizzazione della
professionalità docente ed ATA.
Verifica e valutazione, accurate in base a precisi indicatori elaborati all’interno
dell’istituto, dei processi avviati e dei risultati conseguiti.
Attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo l'educazione alla parità tra i
sessi, la prevenzione della violenza in genere e di tutte le discriminazioni, al fine di
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informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate
dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con
modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui
all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto-legge n. 93 del 2013.
Insegnamento delle materie scolastiche agli studenti con disabilità garantito anche
attraverso il riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione.
Presentazione della scuola
L’Istituto d’Istruzione Superiore “A. Righi” di Cassino offre una vasta scelta di indirizzi (in
tutto otto) che riescono a comprendere la maggior parte dei settori della formazione e di
conseguenza degli ambiti produttivi e del terziario avanzato. La scuola è il risultato
dell’unione dell’Istituto Professionale per l’Artigianato “A. Righi” con il Liceo Artistico
avvenuta nell’anno 2011.
L’Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato “A. Righi” nasce, come scuola
autonoma, l’1/10/1966 con 156 iscritti, avviando, così l’istruzione professionale a Cassino.
La scuola è intitolata al Prof. Augusto Righi (1850/1921) che, laureato in ingegneria,
dedicò molti anni della sua vita all’insegnamento e allo studio della fisica e
dell’elettromagnetismo, divenendo il degno successore di Hertz nello studio delle
oscillazioni elettromagnetiche. I suoi lavori risultarono fondamentali per la formazione di G.
Marconi, che condusse le sue prime ricerche nel laboratorio di Righi.
L’intitolazione, consona a questo tipo di scuola che, avviata con i soli corsi di meccanica
ed elettromeccanica, successivamente è stata indirizzata alle specializzazioni di
elettronica ed elettrotecnica.
La rispondenza con il mondo del lavoro, la facilità di impiego dei giovani subito dopo il
diploma hanno accresciuto il suo prestigio e, di anno in anno, hanno fatto lievitare il
numero delle iscrizioni.
LICEO ARTISTICO DI CASSINO
Il Liceo Artistico di Cassino è nato nel 1970 come sede associata della prestigiosa
Accademia delle Belle Arti di Napoli. Dal 1° Ottobre 1974, con D.P.R. è stato reso
autonomo.
IDENTITA’ DELLA SCUOLA
I fondamenti su cui si basa il Liceo artistico si possono sintetizzare:
nell’esigenza di aprirsi al rinnovamento, avvertita nel nostro Istituto già a partire
dagli anni ’80, si nelle metodologie che nei curricoli;
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in un’ampia formazione di base coerente con gli obiettivi generali dei diversi
indirizzi;
in una didattica finalizzata alla crescita culturale e formativa dell’alunno che ne
riconosca e valorizzi differenze e potenzialità;
nella possibilità per lo studente di approfondire le conoscenze dell’area artistico-
visiva e progettuale attraverso la scelta tra una pluralità di percorsi.
L’attuale Istituto d’Istruzione Superiore “A.Righi” (fusione tra I’I.P.S.I.A. “A. Righi” e il Liceo
Artistico) ha i seguenti indirizzi di formazione:
Professionali:
Manutenzione e Assistenza Tecnica (elettrica, elettronica e meccanica)
Servizi Socio Sanitari
Produzioni Industriali e Artigianali – Articolazione Artigianale – opzione Produzione
Tessile e Sartoriale.
Liceali:
Grafica,
Arti Figurative,
Architettura Ambientale
.Design
Scenografia.
MISSION (Finalità) e VISION(Obiettivi)
La nostra MISSION ha come intento la formazione di persone in grado di pensare ed agire
autonomamente e responsabilmente all’interno della società. Tale fine sarà raggiunto con
un progetto globale (PTOF) che, attraverso lo strumento giuridico dell’autonomia,
coinvolgerà tutti i soggetti protagonisti del processo di crescita: studenti, famiglie, docenti,
e territori ognuno per le sue competenze.
Gli studenti nella interezza della persona (soggettiva, cognitiva, relazionale, spirituale e
professionale), non solo destinatari di un servizio scolastico, ma parte in causa capace di
partecipare attivamente alla realizzazione di se stessi, del proprio progetto di vita
contribuendo a migliorare la scuola e più in generale il proprio contesto di appartenenza.
Le famiglie con l’espletamento responsabile del loro ruolo, condividendo il patto educativo
finalizzato al raggiungimento della maturità dei ragazzi.
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I docenti con l’esercizio della loro professionalità, attivando un processo di apprendimento
continuo, graduale, flessibile, centrato sullo sviluppo di abilità e competenze, in continua
riflessione sulle pratiche didattiche innovative e coinvolgenti.
I territori con un rapporto organico, attivo, funzionale e condiviso con le istituzioni in una
dimensione europea. Esso verrà inteso come contesto di appartenenza ricco di risorse e
vincoli, da cogliere, superare e con il quale interagire ed integrarsi. La realtà
contemporanea, infatti, richiede alti profili culturali e professionali e sarà assolutamente
indispensabile costruire reti con tutti gli organismi presenti.
La nostra VISION della scuola è basata sull’ottima qualità della didattica e delle relazioni
per ottenere una educazione della persona che sarà in grado di manifestare lo specifico
irripetibile di ciascuno, rendendolo capace di inserirsi nella futura società con
responsabilità e approccio proattivo. Sarà una scuola della cultura del senso e del progetto
in cui i docenti opereranno sempre al massimo della professionalità, della collegialità di
intenti e nel reciproco scambio di esperienze.
SEDI
L’Istituto comprende tre plessi; la sede Centrale di Via Berlino dove sono attivati gli
indirizzi Manutenzione e Assistenza: elettrico-elettronico-meccanico, Tecnica e Servizi
Socio Sanitari.
Nella sede di Via San Pasquale è attivato l’indirizzo Produzioni Industriale e Artigianale –
Articolazione Artigianale – opzione Produzione Tessile e Sartoriale.
Nella sede associata del Liceo Artistico di Via Marconi sono attivati gli indirizzi di Grafica,
Arti Figurative, Architettura e Ambiente, Design e Scenografia.
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ORARIO DI APERTURA DELL’ISTITUTO
L’istituto è aperto tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì secondo il seguente orario:
il Lunedì e Mercoledì dalle 7,50 sino alle 14,50,
il Giovedì dalle 7,50 alle 14, 30
il Martedì e il Venerdì dalle ore 7,50 alle ore 17,30.
RISORSE MATERIALI
Le strutture sono sufficientemente capienti ed adatte per lo svolgimento della normale
attività didattica e per l’attuazione di progetti e tecniche didattiche comuni per le attività
integrative. La scuola ha una dotazione notevole di laboratori ed aule speciali dislocati nel
modo seguente:
Sede Centrale
Bibliomediateca;
Laboratorio d’Informatica
Laboratorio Tecnologie e Tecniche di Istallazioni Manutenzione 1
Laboratorio Tecnologie e Tecniche di Istallazioni Manutenzione 2
Laboratorio Tecnologico ed Esercitazioni 1
Laboratorio Tecnologico ed Esercitazioni 2
Laboratorio Tecnologico ed Esercitazioni 3
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Laboratorio Tecnologie Elettrico – Elettroniche e Applicazioni 1
Laboratorio Tecnologie Elettrico – Elettroniche e Applicazioni 2
Laboratorio di Fisica;
Laboratorio di Chimica
Aula Multimediale “Fondazione Roma”;
Laboratorio CIC;
Auditorium;
Palestra;
Bar interno.
Sede di Via San Pasquale
Biblioteca;
Laboratorio di Informatica;
Laboratorio di Modellistica e Confezioni;
Aula Disegno;
Aula CIC;
Sede del Liceo Artistico
Biblioteca;
Aula CIC;
Laboratorio Multimediale;
Aula Grafica;
Aula Artistica;
Aula di Architettura;
Aula Disegno Geometrico;
Aula di Discipline Plastiche 1;
Aula di Discipline Plastiche 2;
Palestra;
Sala Espositiva.
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REGOLAMENTO D’USO DEI LABORATORI E DELLE AULE SPECIALI
Ogni laboratorio è affidato, all’inizio dell’anno scolastico, ad un docente responsabile. I
docenti che per le loro lezioni intendono usufruire dei laboratori e delle aule speciali sono
tenuti al rispetto delle norme di sicurezza (T.U. 81/08). Qualora si verificassero problemi o
mal funzionamento di apparecchiature o strumenti, i docenti ne danno comunicazione al
responsabile dell’Ufficio Tecnico. Per l’accesso ai laboratori è richiesta la prenotazione e la
corretta compilazione del registro.
ORARIO DI RICEVIMENTO
Presidenza
Il Dirigente Scolastico riceve nei giorni di Lunedì e Mercoledì dalle ore 10,00 alle ore 12,00
su appuntamento.
Docenti
Ricevono i genitori:
ogni quindici giorni, nell’ora stabilita dopo l’avvio dell’orario definitivo;
in incontri collegiali tre volte l’anno.
Segreteria didattica, amministrativa e ufficio personale
Apertura al pubblico esterno, alunni e genitori:
Martedì, giovedì e Venerdì dalle ore 08:10 alle ore 09:10.e dalle ore 11:50 alle ore 12:50.
Apertura pomeridiana:
Ufficio personale e Ufficio didattica martedì e venerdì dalle 14:00 alle 15:00
Ufficio contabilità martedì dalle 14:30 alle 15:30
Ufficio protocollo venerdì dalle 14:00 alle 15:00
CALENDARIO SCOLASTICO
Inizio delle lezioni il 14/9/2015, termine lezioni 8/6/2016.
a) festività di rilevanza nazionale:
-tutte le domeniche;
1° novembre: festa di tutti i Santi;
08 dicembre: Immacolata Concezione;
25 dicembre: Natale;
26 dicembre: Santo Stefano;
01 gennaio: Capodanno;
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6 gennaio: Epifania;
Lunedì dell’Angelo;
25 Aprile: Anniversario della Liberazione;
01 maggio: Festa del Lavoro;
2 giugno: Festa nazionale della Repubblica;
21 marzo Festa del Santo Patrono.
b) sospensione delle lezioni:
commemorazione dei defunti 2 novembre
vacanze natalizie: dal 23 al 31 dicembre, dal 2 al 5 gennaio di ciascun a.s.;
vacanze pasquali: i 3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il martedì
immediatamente successivo al Lunedì dell’Angelo
c) su delibera del Consiglio d’Istituto su proposta del Collegio dei Docenti
7 dicembre
3 giugno.
L’ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO
L’I.I.S. “A. Righi” possiede un’organizzazione interna che, sulla base della normativa
vigente, delle competenze e dei ruoli cui sono attribuite specifiche funzioni, ordina le
risorse umane e professionali disponibili in:
Organi deliberativi e consultivi
Aree
Settori operativi
secondo l’organigramma di seguito riportato. Esso viene aggiornato quando necessario ed
è reso noto, insieme alle linee guida della Politica per la Qualità che a tutti i membri
dell’Istituto tramite affissione agli Albi preposti.
Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti é un organismo costituito dal personale docente a tempo
determinato e indeterminato ed è presieduto dal Dirigente Scolastico.
Il Collegio dei Docenti si caratterizza per una pluralità di competenze, che hanno incidenza
soprattutto sul piano didattico-educativo; è l’organo supremo che delibera in materia di
funzionamento didattico dell’Istituto nel rispetto di: Obiettivi generali del sistema istruzione,
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Libertà di insegnamento, Libertà di scelta delle famiglie, Diritto all istruzione (Art.7 D.L.
297/94).
In sede di Collegio dei Docenti, vengono illustrate, discusse ed approvate le azioni
educative da attivare, inquadrate al più alto livello strategico nel Processo di progettazione
curricolare, che si concretizzano nella programmazione educativa.
I poteri che la Legge attribuisce al Collegio dei Docenti possono sinteticamente
distinguersi in: deliberanti, di propulsione, di proposta, di verifica e valutazione, di
indagine.
Inoltre il Collegio ha particolari poteri elettivi, partecipando alla formazione di altri organi
collegiali e, nell'ambito dell'esercizio delle prerogative di auto-organizzazione, poteri di
designazione per l'eventuale formazione di commissioni e gruppi di lavoro ai quali affidare
compiti istruttori.
Consiglio di Istituto
Il Consiglio di Istituto esercita la propria sfera d'azione per quanto attiene la
programmazione della vita e dell'attività della scuola.
La sua sfera di competenza, pur essendo chiaramente distinta e delimitata, non può
prescindere da quella del Collegio dei Docenti, ma trova costante occasione di contatto e
riferimento.
Il Consiglio di Istituto esercita in prevalenza attribuzioni amministrative in relazione alla
gestione economica finanziaria dell'istituzione scolastica.
L'impiego dei mezzi finanziari, sulla base delle effettive disponibilità, qualifica le scelte
gestionali del Consiglio.
Spetta al Consiglio di Istituto l'adozione del Regolamento interno.
Il Consiglio di Istituto è composto da 19 membri, così suddivisi:
n. 8 rappresentanti del personale docente;
n. 4 rappresentanti dei genitori degli alunni;
n. 4 rappresentanti degli studenti;
n. 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario;
il Dirigente Scolastico (membro di diritto).
Giunta esecutiva
Prepara i lavori del Consiglio di Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio
stesso, e cura l’esecuzione delle relative delibere.
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La giunta esecutiva vede la presenza di due membri di diritto: il Dirigente Scolastico e il
Responsabile dell’area amministrativa; la presidenza è egualmente riservata al capo
d'Istituto, al quale è riconosciuta esplicitamente la rappresentanza dell'Istituto.
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DIRIGENZA
Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell'I.I.S. “Augusto Righi”, ne ha la
legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali
e dei risultati del servizio al più alto livello strategico.
La persona del Capo d'Istituto ha rilevanza esterna, in quanto trattasi di un organo
uninominale, attivo, in grado di instaurare rapporti, oltre che con il personale dipendente
dall'Amministrazione, con terzi estranei all'Amministrazione stessa.
Il Dirigente Scolastico, per la rilevanza sul piano didattico che tale figura riveste e per la
necessaria funzione di promozione e coordinamento che la Legge stessa gli assegna
rispetto ai compiti didattico-educativi della scuola, è membro effettivo e presiede le riunioni
degli organi consultivi e deliberativi dell’Istituto.
Il Dirigente Scolastico ha la rappresentanza legale dell'Istituto e, agendo, mette in
condizione di agire l'istituzione scolastica stessa, costituendo, nei rapporti con terzi, diritti
alla riscossione e obblighi di pagamento.
E' compito dell'Alta Direzione stilare ogni anno il Piano annuale delle Attività, che è
disponibile sul sito dell'istituto. In caso di assenza o impedimento del Dirigente Scolastico,
la funzione di Alta Dirigenza e relative responsabilità sono assunte dal vicario (cfr. art.7
del D.Lvo n. 297 del 16 aprile 1994).
L’attribuzione degli incarichi di responsabilità delle aree (eccezion fatta per l’area
amministrativa) e dei settori riportati in organigramma sono effettuate dal DS. Rientra nella
responsabilità della AD la formazione del personale. È responsabilità dell’alta Direzione
predisporre la lista del personale impiegato nelle attività legate all’Accreditamento
regionale, compresa la nomina dei responsabili di area.
Il DS è responsabile del mantenimento dei livelli acquisiti sulle prestazioni
dell’Istituto e del loro continuo miglioramento.
Il DS, secondo quanto previsto dal D. Lvo del n. 626 del 19 settembre 1994, organizza il
servizio di prevenzione e protezione; a tale scopo, previa consultazione del
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, nomina il responsabile del servizio di
prevenzione e protezione in base al possesso di attitudini e capacità adeguate.
Il DS fornisce al servizio di prevenzione e protezione informazioni in merito a: la natura dei
rischi; l'organizzazione del lavoro, la programmazione e l'attuazione delle misure
preventive e protettive; i dati del registro degli infortuni e delle malattie professionali; le
prescrizioni di vigilanza.
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Il Capo di Istituto, su istanza del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, fornisce
tutte le informazioni e la documentazione richiesta.
In particolare la funzione direttiva e le connesse responsabilità sono specificate dai
seguenti dispositivi:
D.Lvo del 16 aprile 1994, n.297, Parte III, Titolo I, Capo I, art.396 CCNL del 4 agosto
1995, Titolo III, Capo II, Sezione I, artt.32, 33
Responsabilità della direzione
La direzione si identifica nei responsabili delle quattro aree strategiche individuate e
definite nell’organigramma.
Le responsabilità della Direzione si esplicano nel rispetto delle direttive di massima
impartite e dagli obiettivi assegnati dall’Alta Direzione come definito nelle responsabilità di
ciascuna area.
Ogni area tiene sotto continuo controllo l’evoluzione dei processi interni ed esterni di
propria competenza allo scopo di evidenziare le problematiche e suggerire all’AD le azioni
correttive e preventive da intraprendere.
Responsabile Sicurezza
È responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali. Il RS
individua e valuta i fattori di rischio. Individua le misure per la sicurezza e la salubrità degli
ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica
conoscenza dell'organizzazione aziendale.
Redige una relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il
lavoro, nella quale sono specificati i criteri adottati per la valutazione stessa; elabora le
procedure di sicurezza per le varie attività; propone i programmi di informazione e
formazione dei lavoratori; indice almeno una volta all’anno una riunione in materia di tutela
della salute e di sicurezza a cui partecipano il DS ed il Rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza per definire i programmi di informazione e formazione dei lavoratori ai fini della
sicurezza e della protezione della loro salute e per rendere nota la valutazione dei rischi
durante il lavoro. Fornisce ai lavoratori le informazioni di cui all' art. 21 del D. Lvo n.
626/94.
In particolare, il RS è responsabile del Progetto per l’uso accettabile, relativo alla gestione
delle informazioni presso la segreteria della scuola.
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Responsabile area amministrativa
L’area amministrativa è l’area nella quale sono definite le funzioni di supporto per
permettere l’erogazione del servizio attraverso la redazione di atti amministrativi.
Responsabile dell’area è il Direttore Generale dei Servizi Amministrativi (denominato in
seguito Responsabile Amministrativo) di cui le particolari funzioni direttive sono esplicitate
dal CCNL del 4 agosto 1995, Titolo III, Capo II, Sezione III, art.51.
Il Responsabile Amministrativo coadiuva l’Alta Direzione e sovrintende, con autonomia
operativa, nell'ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai
servizi amministrativi ed ai servizi generali dell'istituzione scolastica, coordinando il relativo
personale.
Il Responsabile Amministrativo organizza i servizi di tipo amministrativo, contabile, di
ragioneria, di economato, che assumono nei casi previsti rilevanza anche esterna ed è
primo responsabile del funzionamento degli stessi.
Il Responsabile Amministrativo coadiuva il “personale ATA” come specificato dal CCNL
del 4 agosto 1995, Titolo III, Capo II, Sezione IV, art.51 e quindi il settore biblioteca ed il
settore laboratori.
Il Responsabile Amministrativo è responsabile delle attività dei collaboratori scolastici e
quindi della sorveglianza degli allievi nelle aule, nei laboratori, nelle officine e negli spazi
comuni in occasione di momentanea assenza degli insegnanti, della pulizia dei locali
scolastici, degli spazi scoperti, degli arredi e relative pertinenze.
Il Responsabile Amministrativo è anche responsabile del referente di segreteria per
l'Accreditamento regionale,del quale effettua la nomina formale.
I Dipartimenti
I Dipartimenti sono articolazioni disciplinari (“materie”) permanenti del Collegio dei Docenti,
istituite da questo nell’esercizio dei propri poteri di auto-organizzazione per assicurare
l'esercizio organico ed integrato delle proprie funzioni.
Ai dipartimenti sono attribuiti compiti concernenti aree di materie omogenee e/o affini.
Essi, nell’ambito del Processo di Progettazione curricolare, sono titolari della
Programmazione didattica, gestiscono le condizioni di flessibilità e di modularità
metodologica e garantiscono il raggiungimento per ciascuna disciplina degli standard
approvati in sede di Collegio dei Docenti, con la valutazione dei risultati didattici ottenuti e
la promozione di azioni di miglioramento, secondo mappe di competenza.
In particolare i Dipartimenti:
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Decidono la programmazione didattica annuale sulla base delle indicazioni del
Ministero e per assi culturali;
Propongono le attività di aggiornamento;
Propongono le attività didattiche non curriculari attinenti l’area disciplinare propria;
Propongono l’adozione dei libri di testo e l’acquisto dei sussidi didattici;
Stabiliscono gli obiettivi delle discipline per ogni classe;
Stabiliscono i contenuti comuni, anche in vista delle inevitabili fusioni di classi, di
passaggi di alunni, per rendere omogenee le decisioni finali dei Consigli di classe nella
valutazione degli alunni;
Definiscono gli strumenti di valutazione paralleli, la tipologia e il numero delle prove, le
modalità e i tempi di correzione e di classificazione delle medesime;
Definiscono i criteri di valutazione omogenei, compresa la scala dei voti da 1 a 10;
Stabiliscono l’uso dei sussidi didattici, dei laboratori e dei libri di testo;
Stabiliscono le attività e i progetti integrativi dell’attività didattica.
L'incarico di Coordinatore Responsabile del Dipartimento viene conferito dalla
Dirigenza su indicazione degli insegnanti rappresentanti il dipartimento stesso.
Il Coordinatore Responsabile di dipartimento svolge essenzialmente compiti di
propulsione, coordinamento, direzione, controllo e vigilanza.
In particolare:
Convoca le riunioni fissate dal Collegio dei Docenti e/o richieste dai componenti del
Dipartimento;
Predispone il materiale e la documentazione necessari;
Organizza il “tutoring” dei docenti supplenti e dei docenti nell’anno di straordinariato;
Organizza attività e strumenti di documentazione scientifica;
Raccoglie le richieste di acquisto di materiale, concordando con i componenti del
dipartimento, le priorità d’acquisto.
Consigli di classe
Ogni Consiglio di Classe realizza la “programmazione della classe”, intesa come il
coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari sulla base degli obiettivi stabiliti in
sede di Collegio dei Docenti, che trova applicazione nel Piano di lavoro annuale
predisposto da ciascun docente.
La “programmazione della classe” si articola nei seguenti punti:
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Stabilire gli obiettivi formativi in termini di livelli di competenze attesi
Coordinare verifiche e valutazioni (art.5 D.L. 297/94)
Stabilire la programmazione specifica della classe (piano di lavoro annuale)
Verificare e valutare apprendimenti e comportamenti (griglie di osservazione e
valutazione)
Porre in atto quanto deliberato dal Collegio dei Docenti.
Coordinare verifiche e valutazioni. (Art. 5 D.L. 297/94)
Inoltre, il Consiglio di Classe:
Elabora proposte al Collegio dei Docenti in ordine alla azione educativa, didattica e
di sperimentazione;
Agevola ed estende i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni;
Attua la valutazione periodica e finale degli alunni;
Esprime pareri sui provvedimenti disciplinari a carico degli alunni
I Coordinatori del Consiglio di classe
Il Coordinatore del Consiglio di classe è individuato e nominato dal Dirigente scolastico
tra i membri del Consiglio e svolge le seguenti funzioni:
1. Presiede, in assenza del DS, le riunioni del Consiglio di Classe e provvede alla
verbalizzazione;
2. Consegna alle famiglie le comunicazioni didattico – disciplinari (valutazione
intrapentamestrali);
3. Raccoglie le indicazioni fornite dei colleghi per individuare e migliorare la condotta
e/o il profitto degli allievi e tiene i contatti con la Dirigenza e con la famiglia;
4. Convoca il Consiglio di Classe, su proposta di uno o più docenti, allo scopo di
affrontare gli eventuali problemi emersi;
5. Informa, tramite il DS, il Consiglio d’Istituto di eventuali interventi di assistenza
scolastica, di cui è venuto a conoscenza;
6. Coordina la somministrazione delle prove di ingresso nelle classi prime;
7. Raccoglie i dati necessari alla compilazione del documento di accompagnamento
delle classi quinte per l’Esame di Stato.
N.B. Il Coordinatore del Consiglio classe rimane in carica fino alla nomina dei nuovi
coordinatori per l’anno scolastico seguente.
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ORGANIGRAMMA
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Ida Gloria Guarrera
Collaboratore Vicario
Prof. Luigi Marrocco
II Collaboratore
Centrale
Prof.ssa Gabriella Latempa
Il Collaboratore
S. Pasquale
Prof.ssa Liliana Dermo
II Collaboratore
Liceo Artistico
Prof. Ermanno Capuano
FUNZIONI
STRUMENTALI
Area 1 - P.O.F.
Prof.ssa Mara Di Nallo
Area 2 -
Supporto docenti
Prof. Eleonora Albanese
Area 5 -
Orientamento
Prof. Mario Pacitto
Area 3-
Supporto alunni
Prof.ssa SAlvatore
Senese
Area 4 -
Integrazione alunni H
Prof.ssa Patrizia Reale
DIPARTIMENTI
Asse dei
Lunguaggi
Dipartimento Umanistico
Prof.ssa Rosaria Caramia
Dipartimento Artistico
Prof.ssa Ida Rongione
Asse Scientifico Matematico
Dipartimento
Matematico
Prof. Roberto Palombo
Asse Scientifico
Tecnologico
Dipartimento
Tecnologico 1
Prof. Vincenzo Giannini
Alternanaza Scuola -lavoro
Prof.ssa Giovanna
Russo
Dipartimento Tecnologico 2
Prof.ssa Maria Elisa Laureti
Asse Storico
Sociale
Dipartimento
Sociale
Prof.ssa Marisa Grieco
D.G.S.A.
Alfonsina Mambro
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COORDINATORI DI CLASSE
CLASSE COORDINATORI
1° A M.A.T. Palombo R.
2° A M.A.T. Minchella S.
1° B M.A.T. Cellucci L.
2° B M.A.T. Tomassi Di Camillo S.
1° C M.A.T. Zarrelli M.
3° A M.A.T.
3° B M.A.T. Iorio C.
4° A M.A.T. Giannini V.
4° B M.A.T. Piccone A.
5° A M.A.T. Mancini A.
5° B M.A.T. Pacitto M.
1° A S.S.S Scardamaglia F.
2° A S.S.S Pelagalli E.
3° A S.S.S
4° A S.S.S. Pezzolla G.
4° B T.S.S. Niro P.
5° A T.S.S. Russo G..
5° B T.S.S. Canetri V.
1° A P.I. Scappaticci B.
2° A P.I. Franzese F.
2° B P.I. Del Vecchio R.
3° A P.T.S.
3° B P.T.S. Leonetti A.M.
4° A P.T.S. Saltarelli P.
5° A P.T.S. D’Alessandro R.
1° A LA Di Branco E.
1° B LA Aprile A.
2° A LA Cellucci S.
2° B LA Cerrito G.M.
2° C LA Albanese E.
3° A AF/AA Gambirossi D.
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3° B GR Truppa A.
4° A AF/AA Mancini A.
4° B GR Simone F.
5° A AF Celotto E.
5° B GR/AA Albanese E.
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ATTIVITÀ DIDATTICA
ORARIO DELLE LEZIONI
Le ore di lezione sono ridotte secondo le indicazioni della C.M. 243/79 per le esigenze di
trasporto degli studenti.
L’orario delle lezioni è il seguente:
1^ ora 08:20 – 09:10
2^ ora 09:10 – 10:10
3^ ora 10:10 – 11:10
4^ ora 11:10 – 12:10
5^ ora 12:10 – 13:00
6^ ora 13:00 – 13:50
Il venerdì completa l’orario come segue:
7^ ora 13:50 – 14:40
8^ ora 14:40 – 15:30
9^ ora 15:30 – 16:20
L’orario del Liceo Artistico è articolato come segue:
1^ ora 08:20 – 09:10
2^ ora 09:10 – 10:10
3^ ora 10:10 – 11:10
4^ ora 11:10 – 12:10
5^ ora 12:10 – 13:00
6^ ora 13:00 – 13:50
Il venerdì completa l’orario come segue:
7^ ora 13:50 – 14:40
8^ ora 14:40 – 15:30
9^ ora 15:30 – 16:20
10^ ora 16:20 – 17:00
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Organizzazione in trimestre e pentamestre
Il Collegio dei Docenti del 1 settembre 2015 ha deliberato di dividere, per la valutazione,
l’anno scolastico in 2 periodi: trimestre e pentamestre.
La suddivisione del periodo delle lezioni in trimestre e pentamestre assegna un tempo più
lungo al 2° periodo al fine di permettere:
l’eventuale organizzazione dei corsi di recupero per gli alunni in difficoltà già nel
mese di gennaio,
un tempo maggiore per la valutazione di fine anno.
I momenti di valutazione sono previsti nei Consigli di Classe che si terranno nei mesi di:
novembre per un primo confronto tra docenti ed effettuare la programmazione del
Consiglio stesso e dedurre informazioni per la programmazione personale dei
docenti; con individuazione degli alunni insufficienti;
dicembre per le operazioni relative allo scrutinio del 1° trimestre (scheda di
valutazione);
marzo per la produzione della “Valutazione interpentamestrale ”;
giugno con le operazioni di scrutinio del 2° pentamestre.
La segnalazione delle insufficienze verranno comunicate alle famiglie al termine di ogni
valutazione. I colloqui con le famiglie si terranno nei mesi di dicembre, marzo e maggio.
Obiettivi trasversali
Con l’innalzamento dell’obbligo dell’istruzione (legge 296/2006), il Ministero della Pubblica
Istruzione, recependo la raccomandazione del Parlamento e del Consiglio dell’Unione
Europea del 18 dicembre 2006, ha definito i saperi e le competenze (articolati in
conoscenze e abilità) previsti dai curricoli relativi ai cinque degli istituti di istruzione
secondaria superiore.
I saperi e le competenze sono suddivisi in quattro gruppi detti assi culturali (asse dei
linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale) e devono
essere posti alla base della costruzione di percorsi di apprendimento per l’acquisizione
delle competenze chiave. (Tab.1).
Tali competenze chiave costituiscono le fondamenta per un processo di
apprendimento permanente anche nell’ottica della futura vita lavorativa.
Le competenze chiave indicate dalla Raccomandazione sono: comunicazione nella madre
lingua, comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica, competenze di
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base in scienza e tecnologia, competenza digitale, imparare ad imparare, competenze
sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione
culturale. Esse si articolano in conoscenze e abilità sia specifiche di una data disciplina,
sia trasversali a più discipline.
Nell’ottica di favorire il pieno sviluppo della persona, di corrette e significative relazioni con
gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale per la formazione del
cittadino, il Collegio dei docenti ha quindi individuato gli obiettivi formativi trasversali,
sulla base delle indicazioni generali del Ministero della Pubblica Istruzione e di obiettivi
autonomamente definiti.
Detti obiettivi saranno perseguiti da tutti i docenti nella loro attività didattica,
indipendentemente dalla disciplina specifica di insegnamento.
All’interno di tale insieme, il Consiglio di classe seleziona gli obiettivi trasversali che i
docenti inseriscono nella propria programmazione individuale.
La valutazione di tali obiettivi viene effettuata dal Consiglio di classe in occasione degli
scrutini alla fine del 1° trimestre e del 2° pentamestre.
La Programmazione
La programmazione educativa ha come fine la realizzazione della personalità di ogni
studente, la formazione della persona e del cittadino. Essa pone perciò in relazione i
contenuti specifici delle singole discipline con i bisogni, gli interessi ed i processi di
apprendimento degli allievi.
L’attività didattica curricolare è suddivisa in 4 fasi fondamentali:
Fase 1: Programmazione disciplinare
Programmazione per Assi culturali
Programmazione per dipartimenti disciplinari
Programmazione dei consigli di classe
Programmazione individuale del docente
Fase 2: Svolgimento dell’attività didattica
Fase 3: Verifica e valutazione dell’andamento didattico-disciplinare
Fase 4: Interventi di recupero e approfondimento
Gli obiettivi formativi perseguiti attraverso l’azione didattica possono essere distinti in
obiettivi specifici di disciplina ed obiettivi comuni a più discipline (trasversali). Questi ultimi
vengono definiti all’inizio dell’anno scolastico per essere inseriti nella programmazione
didattica.
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Programmazione per Assi culturali
I docenti si riuniscono per Assi culturali ad inizio anno scolastico per concordare:
la programmazione comune in cui sono definiti gli obiettivi interdisciplinari
d’indirizzo, le attività extracurricolari e le attività con l’esterno (stage, gite
d’istruzione, servizi per privati);
l’eventuale riprogettazione dell’indirizzo.
All’inizio del secondo pentamestre è previsto un secondo incontro per valutare i risultati
raggiunti e per definire le prove di competenze, in particolare,
per le classi seconde.
Alla fine dell’anno scolastico è previsto un eventuale ultimo incontro per valutare le
problematiche emerse nel corso dell’anno scolastico legate alle specializzazioni, per
elaborare nuove proposte e per proporre criteri relativi alla ripartizione del fondo comune
destinato alle specializzazioni.
Programmazione per Dipartimenti disciplinari
I Dipartimenti disciplinari si riuniscono ad inizio anno scolastico per concordare
collegialmente, in base ai programmi ministeriali, la programmazione comune in cui si
definiscono:
finalità generali della disciplina;
conoscenze e competenze comuni da conseguire;
standard minimi di accettabilità delle conoscenze e delle competenze;
strumenti di verifica e di valutazione comuni;
attività integrative curricolari e interdisciplinari.
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Tabella 1
COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI
Asse dei linguaggi LIVELLI
lingua italiana:
padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo
produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
lingua straniera:
Utilizzare la lingua Inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi
altri linguaggi:
utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario
utilizzare e produrre testi multimediali
Asse matematico
utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica
confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
Asse scientifico-tecnologico
osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità
analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
Asse storico-sociale
comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali
collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente
riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio
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I Dipartimenti disciplinari si riuniscono poi nel mese di febbraio per controllare l’andamento
della programmazione e per stabilire eventuali prove comuni per classi parallele. Infine, i
Dipartimenti si riuniscono nuovamente nel mese di maggio per verificare se la
programmazione stabilita ad inizio anno è risultata adeguata, per controllare i risultati delle
eventuali prove comuni e per la scelta dei libri di testo.
Programmazione dei Consigli di Classe
Nella composizione ristretta al Dirigente Scolastico e ai docenti, il Consiglio di classe
raccoglie le diagnosi dei singoli insegnanti, le proposte dei Dipartimenti disciplinari, dei
rappresentanti dei genitori e degli alunni per la definizione di un piano di interventi con
priorità, azioni, strumenti e modalità di verifica. Tale programmazione comprende:
la definizione degli obiettivi trasversali e dei criteri di valutazione degli stessi;
il piano di azione per soddisfare il fabbisogno formativo della classe;
le strategie per la promozione delle competenze articolate in conoscenze, e abilità.
Nelle riunioni allargate ai rappresentanti dei genitori e degli alunni, il Consiglio di classe,
ha il compito di:
formulare proposte al Collegio dei docenti in ordine all'azione educativa e didattica
e a iniziative di sperimentazione;
formulare proposte ai docenti della classe, quando esse riguardino esclusivamente
l'attività da svolgere nella classe e non richiedano, per la loro attuazione,
autorizzazioni da parte di altri organi;
promuovere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni.
Programmazione disciplinare individuale
La programmazione disciplinare individuale si esplicita nel piano di lavoro del docente. Si
tratta di uno strumento flessibile ed integrabile “in itinere”, sia per iniziativa del singolo
docente sia per intervento del Consiglio di classe.
Nella propria programmazione il docente tiene conto:
della situazione di ingresso della classe (analisi dei prerequisiti). A tal fine, all’inizio
dell’anno scolastico, (a discrezione dell’insegnante), agli studenti vengono
somministrati i “test di ingresso” con lo scopo di individuare il livello di partenza
della classe, evidenziare eventuali lacune e progettare gli interventi didattici più
appropriati.
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dei programmi ministeriali, della programmazione per Dipartimenti disciplinari, della
programmazione e degli obiettivi trasversali definiti dal Consiglio di classe in linea
con la politica della Qualità e del miglioramento continuo dell’offerta formativa
seguita dall’Istituto, per la stesura del piano di lavoro individuale.
I contenuti sono organizzati in nuclei tematici definiti moduli, composti da più unità
didattiche, caratterizzati da obiettivi propri della disciplina, suddivisi in conoscenze,
abilità/capacità.
Nel suo piano di lavoro il docente definisce:
finalità, obiettivi, strategie, metodologie, strumenti di verifica e valutazione;
conoscenze e competenze da conseguire nella disciplina All’inizio dell’anno
scolastico il docente comunica alla classe il suo piano di lavoro individuale.
Svolgimento dell’attività didattica
Ogni docente struttura la sua attività didattica tenendo conto del contesto in cui si trova ad
operare ed avvalendosi delle strategie didattiche e di recupero che ritiene utili a facilitare
un apprendimento efficace e duraturo nel tempo.
Ogni docente promuove inoltre il raggiungimento degli obiettivi trasversali,
comportamentali e cognitivi che determinano la crescita della persona considerata nella
sua totalità.
La Verifica e la Valutazione
Il sistema di verifica-valutazione non serve soltanto ad accertare l’apprendimento dei
singoli studenti, ma anche a conoscere, per migliorare, il processo di insegnamento-
apprendimento, anche attraverso la modifica della propria programmazione (flessibilità
della programmazione).
La valutazione, infatti, non riguarda esclusivamente lo studente, ma costituisce un
feedback per il docente che, attraverso essa, cerca di individuare le eventuali difficoltà
degli studenti e predispone strategie di recupero e piani di intervento differenziati.
Le verifiche sono strettamente legate agli obiettivi della programmazione e realizzate in
modo da poter accertare quali competenze l'alunno sia stato in grado di raggiungere. A tal
fine si utilizzano diversi strumenti di verifica, dalle prove strutturate all’osservazione
sistematica dei comportamenti.
Nel “piano di lavoro” redatto da ciascun docente all’inizio dell’anno scolastico sono
indicate:
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la tipologia degli strumenti che si intende utilizzare per verificare le singole
conoscenze e abilità acquisite dallo studente durante il percorso didattico;
il numero minimo di prove per ogni tipologia (scritto, orale, pratico, grafico) per il
periodo del trimestre e del pentamestre.. In linea generale, è previsto un congruo
numero di prove scritte ed orali per quadrimestre. Le prove scritte vengono
consegnate agli alunni entro 15 giorni dal loro svolgimento; la valutazione delle
verifiche orali è comunicata agli alunni subito dopo la verifica.
Sono oggetto di verifica e valutazione anche gli obiettivi trasversali.
Le prove orali e scritte permettono di verificare il raggiungimento di obiettivi cognitivi quali
la conoscenza e comprensione dei concetti, le abilità di analisi, applicazione,
rielaborazione e sintesi. Per le prove scritte possono essere utilizzati quesiti di tipo V/F
(vero/falso), questionari a risposta multipla o prove più articolate quali temi, analisi del
testo, articoli di giornale, problemi, saggi, relazioni.
Le verifiche orali sono un valido strumento per la valutazione dei processi cognitivi più
elevati ed abituano lo studente al colloquio e all’affinamento delle capacità espressive.
Per le classi quinte, in preparazione all'esame di Stato, i Consigli di classe programmano,
oltre ad esercitazioni per la prima e la seconda prova, alcune esercitazioni sulla terza
prova scritta pluridisciplinare.
Alla verifica è strettamente connessa la valutazione che si distingue in:
Valutazione diagnostica, che rileva la situazione di partenza;
Valutazione formativa, che si effettua in itinere e fornisce informazioni sul
processo di apprendimento di ogni studente;
Valutazione sommativa, che si effettua su uno o più moduli.
La valutazione finale considera tutto il percorso formativo dello studente e tiene conto della
valutazione diagnostica, formativa e sommativa.
La valutazione si basa sulla trasparenza (legge 114/93): lo studente è infatti portato a
conoscenza dei criteri e delle modalità di valutazione al fine di favorire l’acquisizione della
capacità di autovalutazione (consapevolezza del livello raggiunto rispetto a obiettivi
prefissati).
Anche al fine di uniformare i criteri di valutazione tra i vari docenti, è stata elaborata una
griglia di corrispondenza tra gli indicatori ed i descrittori della valutazione, con il voto
espresso in decimi, fissando come indicatori le conoscenze e le competenze, Griglia di
valutazione, (Tab.2)
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Inoltre, nella valutazione, sulla base delle indicazioni fornite dal Ministro della Pubblica
Istruzione, si tiene conto anche del voto di condotta.
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Griglia di valutazione – Tabella 2 Voto Conoscenze Competenze Abilità
2 – 3 Nessuna conoscenza o pochissime conoscenze.
Non riesce ad applicare le sue conoscenze e
commette gravi errori.
Non è in grado di effettuare alcuna analisi e di sintetizzare le
conoscenze.
4 Frammentarie e non sempre corrette nei
contenuti.
Riesce ad applicare le conoscenze in compiti semplici, ma commette
errori anche gravi nell’esecuzione.
Effettua analisi e sintesi solo parziali ed imprecise. Sollecitato e
guidato effettua valutazioni non approfondite.
5 Superficiali e non del
tutto complete.
Commette qualche errore non grave nell’esecuzione
di compiti piuttosto semplici.
Effettua analisi e sintesi ma non complete ed approfondite. Guidato
e sollecitato sintetizza le conoscenze acquisite e sulla loro base effettua semplici valutazioni.
6 Adeguate ma non
approfondite.
Applica le conoscenze acquisite ed esegue
compiti semplici senza fare errori.
Effettua analisi e sintesi adeguate, ma non approfondite, guidato e sollecitato riesce ad effettuare
valutazioni anche più accettabili.
7 Complete ed approfondite.
Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti
e le procedure, ma commette qualche errore
non grave.
Effettua analisi e sintesi complesse ed approfondite con qualche incertezza, se guidato. Effettua valutazioni autonome
parziali e per lo più approfondite.
8 Complete, approfondite
e con capacità di valutazione.
Esegue compiti complessi e sa applicare contenuti e
procedure-
Effettua analisi e sintesi abbastanza complesse ed
approfondite. Valuta autonomamente.
9 – 10
Complete, approfondite, rielaborate ed arricchite
da considerazioni originali desunte dalla propria esperienza.
Esegue compiti complessi, le conoscenze
e le procedure in nuovi contesti.
Coglie gli elementi di un insieme, stabilisce relazioni, organizza
autonomamente le conoscenze e le procedure acquisite. Effettua
valutazioni autonome, complete, approfondite e personali.
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Attività di recupero alla fine del primo trimestre
Tutti i docenti effettueranno entro il termine del 1° trimestre il recupero in itinere per
permettere agli alunni in difficoltà di colmare le lacune evidenziate nella prima parte
dell’anno scolastico.
Nelle ultime due settimane di Gennaio, nelle classi dove si riterrà opportuno verrà
effettuata la pausa didattica con attività volte al recupero e all’individualizzazione.
Al termine dell’attività sarà somministrata obbligatoriamente una verifica, per valutare il
raggiungimento degli obiettivi prefissati per il primo trimestre e non raggiunti dall’alunno.
Le prove di verifica dovranno tenersi, per tutte le materie nelle quali gli studenti avranno
riportato valutazioni insufficienti. La prova di verifica finale di ogni attività di recupero verrà
predisposta e valutata dal docente.
Attività di recupero alla fine dell’anno scolastico e modalità di gestione degli
scrutini finali
I corsi di recupero e le verifiche finali per gli alunni con sospensione del giudizio si
terranno nel periodo giugno-luglio. Le modalità delle attività di recupero alla fine
dell’anno scolastico saranno definite nel Collegio dei Docenti di maggio.
Si procederà secondo il seguente schema:
A giugno, viene data una comunicazione a tutte le famiglie per la partecipazione ai corsi di
recupero organizzati dalla scuola.
Nei primi giorni di giugno si svolgeranno gli scrutini finali per definire gli alunni:
promossi;
non promossi;
con sospensione del giudizio.
Nei casi di non promozione o sospensione di giudizio verrà inviata comunicazione scritta
alle famiglie.
Nelle ultime settimane di giugno e prime settimane di luglio si svolgeranno le attività di
recupero per gli studenti con sospensione di giudizio. Alla metà di Luglio,o in un periodo
diverso, secondo la delibera del Collegio Docenti, si svolgeranno le verifiche del recupero
delle insufficienze per gli alunni con sospensione del giudizio.
Per il biennio, la verifica e la valutazione delle attività di recupero sono riferite alle
conoscenze ricostruite ed alle abilità conseguite, tenendo presenti anche i progressi e
l’impegno profuso dall’alunno.
Per le altre classi saranno valutate le effettive conoscenze e competenze acquisite.
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Valutazione finale e criteri per l’ammissione alla classe successiva
Nella valutazione finale, sulla base delle indicazioni fornite dal Ministro della Pubblica
Istruzione, si tiene conto del voto di condotta, della partecipazione, dell’impegno, del
metodo di studio e del profitto raggiunto dallo studente durante tutto l’anno scolastico.
Non ci si limita pertanto alla valutazione delle competenze acquisite, ma si valuta l'intera
personalità dell’alunno ed i progressi che egli è stato in grado di compiere rispetto ai
livelli di partenza.
La normativa vigente, per la Frequenza scolastica e limite assenze, Scuola secondaria
di secondo grado, prevede che ai fini della validità degli anni scolastici - compreso
l’ultimo anno di corso - per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è
richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni
scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il
primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per
assenze documentate e continuative, a condizione che tali assenze non pregiudichino, a
giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni
interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle
deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla
classe successiva o all’esame finale di ciclo (Riferimento normativo: Decreto del
Presidente della Repubblica 22 giugno 2009 n. 122, art. 14, comma 7).
Inoltre per le classi quinte, condizione necessaria per l’ammissione all’esame di stato è
la votazione almeno sufficiente (6) in tutte le discipline, compresa la condotta.
Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e formativo
Per l’attribuzione del punteggio del credito scolastico per le classi quinte, continuano ad
applicarsi le disposizioni vigenti (legge n. 1/2007 e DM n. 42 del 22 maggio 2007).
Il punteggio relativo al credito scolastico sarà definito tenendo conto della media dei voti,
secondo le bande di oscillazione previste dal Ministero della Pubblica Istruzione.
La valutazione del comportamento concorre, unitamente alla valutazione degli
apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente ed incide sulla determinazione
del credito scolastico.
Gli alunni, a partire dalla classe terza, devono consegnare la documentazione utile
all’attribuzione del credito formativo in Segreteria entro la data del 15 maggio.
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Il Consiglio di Classe, nello scrutinio finale, valuta l’idoneità della documentazione
presentata dai singoli allievi ai fini dell’attribuzione del credito formativo e scolastico.
Credito Scolastico
Le tabelle per l’attribuzione del punteggio sono le seguenti:
TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO Candidati interni
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
I anno II anno III anno
M = 6 3 – 4 3 – 4 4 – 5
6 < M ≤ 7 4 – 5 4 – 5 5 – 6
7 < M ≤ 8 5 – 6 5 – 6 6 – 7
8 < M ≤ 9 6 – 7 6 – 7 7 – 8
9 < M ≤ 10 7 – 8 7 – 8 8 – 9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla
classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi
in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini
dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento
non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o
gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei
voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di
oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti,
anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività
complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo
comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad
esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).
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TABELLA B (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni – Esami di idoneità
Media dei voti inseguiti in esami di idoneità Credito scolastico (Punti)
M = 6 3
6 < M ≤ 7 4 – 5
7 < M ≤ 8 5 – 6
8 < M ≤ 9 6 – 7
9 < M ≤ 10 7 – 8
TABELLA C (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni – Prove preliminari
Media dei voti delle prove preliminari Credito scolastico (Punti)
M = 6 3
6 < M ≤ 7 4 – 5
7 < M ≤ 8 5 – 6
8 < M ≤ 9 6 – 7
9 < M ≤ 10 7 – 8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio,
da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità
relativi a 2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è
attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il
punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di
prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.
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PIANO di MIGLIORAMENTO Individuazione degli obiettivi formativi per la scelta di tutte le attività didattiche e dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa:
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento alla lingua italiana nonché alla lingua inglese, francese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia CLIL (Content language integrated learning).
Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e della educazione alla pace; il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture; il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e potenziamento delle educazione all'auto-imprenditorialità.
Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati.
Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali.
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro.
Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese.
Potenziamento delle attività di alternanza scuola-lavoro.
Alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini.
Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti.
Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori.
Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89.
Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.
Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti.
Definizione di un sistema di orientamento.
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Individuazione delle priorità Come previsto dalla legge 107/15, che ha introdotto la dotazione organica per il potenziamento finalizzata alla programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa, ogni scuola deve individuare delle priorità d'intervento per il raggiungimento degli obiettivi formativi che ovviamente non possono prescindere da quanto formulato nel RAV dell’istituto. Le priorità e i traguardi individuati nel RAV sono in sintesi:
aumentare il numero degli alunni ammessi alla classe successiva con valutazioni superiori al 7 anche nell’ottica del recupero di quella che viene definita dispersione strisciante o latente;
migliorare la media delle classi;
aumentare il numero di studenti che conseguono certificazioni linguistiche;
aumentare il numero degli studenti che proseguono gli studi o che hanno occasioni di lavoro entro due anni dal diploma.
L’individuazione delle priorità inoltre non può non tenere conto degli esiti delle prove standardizzate (INVALSI), i cui risultati sono al di sotto delle medie nazionali e regionali. Le modalità con cui si intendono raggiungere gli obiettivi prefissati e descritti nel RAV sono:
migliorare la progettazione didattica attraverso l’utilizzo di una didattica innovativa e laboratoriale che abbia come fine lo sviluppo delle competenze, prevedendo nella progettazione didattica la diversificazione degli stimoli per l’apprendimento, delle consegne, dei percorsi di apprendimento, adeguando i processi di insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo valorizzandone le differenze. Solo migliorando la metodologia didattica attraverso una progettazione più vicina agli stili di apprendimento degli studenti si avrà di conseguenza il miglioramento degli esiti.
aumentare le attività e azioni finalizzate a promuovere negli alunni la conoscenza critica della realtà professionale e della sua complessità.
ricostituire, tenuto conto della realtà industriale territoriale, un laboratorio di Tecnologia Meccanica col fine di adeguare il metodo laboratoriale, il pensiero operativo, l'analisi e la soluzione dei problemi, come avviene per le altre articolazioni dell’indirizzo MAT; quindi con il reinserimento della figura tecnico professionale, relativa alla classe di concorso C320 (Laboratorio Meccanico-Tecnologico);
Riadeguare e potenziare tutti i laboratori dei vari indirizzi presenti nell’istituto.
Gli obiettivi potrebbero essere raggiunti più facilmente se la scuola avesse a disposizione più unità ATA (collaboratori e amministrativi) rispetto all’attuale. In relazione a quanto esposto, nella programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa, vengono individuati, in ordine di preferenza, i campi di potenziamento per il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati: 1) Potenziamento umanistico. 2) Potenziamento matematico - scientifico. 3) Potenziamento laboratoriale. 4) Potenziamento linguistico 5) Potenziamento socio economico e per la legalità. 6) Potenziamento artistico e musicale. 7) Potenziamento motorio. La scuola assicura:
una “didattica orientativa” volta a far emergere le potenzialità dell'alunno;
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percorsi didattici personalizzati;
flessibilità didattica ed organizzativa con un approccio laboratoriale;
comunicazione trasparente degli obiettivi, della metodologia e della valutazione;
uso di strumenti multimediali e di adeguate attrezzature;
sistemi organizzativi mirati al miglioramento continuo;
articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso.
aggregazione di discipline in aree e ambiti disciplinari.
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OFFERTA FORMATIVA Piano delle attività Il piano delle attività prevede un progetto unitario ed integrato, elaborato in coerenza con il PTOF, nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio, per una proposta formativa organica, sistematica e attenta alle peculiarità di ogni indirizzo di studio. Il piano si articola in: • Curricolo • Attività integrative e/o aggiuntive facoltative di ampliamento dell’offerta formativa • Piano integrato PON • Iniziative di orientamento scolastico e professionale • Iniziative di continuità • Iniziative di formazione • Iniziative di sostegno e integrazione • Iniziative per la prevenzione della dispersione scolastica Il curricolo Il curricolo descrive il percorso formativo, che lo studente compie, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e relazionali. Esso è il risultato dell’integrazione delle esigenze che la scuola ha saputo far emergere nel dialogo con la realtà di appartenenza e le richieste che la comunità nazionale esprime. La nostra scuola ha inteso costruire un curricolo finalizzato allo sviluppo delle competenze legate alla specificità delle discipline. La progettazione, l’organizzazione e la gestione dell’attività didattica spetta ai docenti che, nei Dipartimenti per assi culturali, definiscono le conoscenze e le competenze da raggiungere al termine di ogni anno scolastico, i criteri di valutazione per accertare il livello delle stesse, i criteri di scelta dei libri di testo. Organizzazione didattica L’organizzazione didattica prevede la centralità dei DIPARTIMENTI divisi secondo i quattro assi culturali:
Asse dei linguaggi.
Asse matematico.
Asse scientifico-tecnologico.
Asse storico-sociale. I Dipartimenti dovranno:
Concordare e adottare nuove strategie di insegnamento, soprattutto nelle prime classi secondo una didattica laboratoriale sulla base della ricerca-azione
Definire per le prime classi conoscenze e abilità irrinunciabili comuni da valutare in maniera oggettiva ed effettuata, preferibilmente, da parte di docenti di classi parallele.
Definire per le classi successive obiettivi, in termini di competenze, valutati secondo quanto definito nel quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) con certificazione delle competenze in uscita per gli studenti della seconda.
Produrre materiale didattico ad integrazione dei libri di testo.
Metodologia e innovazione didattica La programmazione per competenze presuppone la necessità ineludibile di trasformare la metodologia didattica. Infatti l’approccio per competenze richiede lo sviluppo di schemi logici di mobilitazione delle conoscenze. Tali schemi logici si acquisiscono non con la semplice assimilazione di
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conoscenze, ma attraverso la pratica. La costruzione di competenze è dunque inseparabile dalla costruzione di schemi di mobilitazione intenzionale di conoscenze, in tempo reale, messe al servizio di un’azione efficace: si apprende a fare ciò che non si sa fare, facendolo. Sulla base di queste considerazioni la metodologia di base è quella dell’apprendistato cognitivo nelle sue strategie fondamentali: 1) modeling: l’apprendista (l’alunno) osserva la competenza esperta al lavoro (il docente)
e poi la imita; 2) coaching: il docente assiste l’apprendista, interviene secondo le necessità e fornisce i
dovuti feedback; 3) scaffolding: il docente fornisce all’apprendista un sostegno in termini di stimoli e di
risorse; il docente diminuisce progressivamente il suo supporto per lasciare gradualmente maggiore autonomia e spazio di responsabilità a chi apprende.
In questo modo anche lo studente più debole si mette alla prova e sperimenta progressivamente la propria autoefficacia. 4) tutoring fra pari: è una metodologia che favorisce l'incontro e il dialogo interculturale
fra gli studenti all’interno del gruppo classe. Prevede, inoltre, di valorizzare le competenze degli studenti che ottengono migliori risultati in alcuni ambiti disciplinari a favore dei loro compagni, in un’ottica di sostegno reciproco. Allo stesso tempo i ragazzi coinvolti possono avere occasioni di crescita, di assunzione di responsabilità, di consapevolezza delle proprie abilità e competenze.
Obiettivi specifici e trasversali fissati per la valutazione dei risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i descrittori europei dei titoli di studio, sono così declinati:
Conoscenza e capacità di comprensione;
Capacità di applicare conoscenza e comprensione;
Autonomia di giudizio;
Abilità comunicative;
Abilità di apprendimento. Fondamentale è il lavoro del Collegio Docenti per una riflessione sulle modalità operative dell’azione didattica sui seguenti aspetti: 1) strategie appropriate per l’interazione disciplinare per superare la frammentazione dei
saperi negli attuali curricoli; 2) approfondimento degli aspetti fondanti dei 4 assi culturali su cui si definiscono le
competenze chiave per la cittadinanza attiva; 3) organizzazione dei processi didattici in termini di apprendimenti per competenze da
articolare coerentemente con il PTOF 4) flessibilità curricolare e organizzativa.
Individuazione degli obiettivi inerenti la didattica:
realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, anche attraverso la collaborazione con università, associazioni, organismi del terzo settore e imprese, nel rispetto dell’obiettivo di cui al comma 7, lettera h della legge 107/15;
potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;
formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti;
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definizione dei criteri e delle finalità per l’adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica prodotti autonomamente.
Per favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale, la scuola si doterà di laboratori territoriali per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy, in base alla vocazione produttiva, culturale e sociale di ciascun territorio;
apertura della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell’orario scolastico;
fruibilità di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione di giovani non occupati.
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GLI INDIRIZZI DI STUDIO Il territorio richiede che le conoscenze tecnologiche, scientifiche, economiche e giuridiche siano trasformate in effettive competenze imprenditoriali affinché i nostri diplomati possano essere individui attivi e propositivi nella gestione dell’impresa del futuro in relazione alle sfide che la nuova situazione economica globale attualmente presenta. La nostra scuola propone un’offerta formativa rinnovata e coerente, pensata per rispondere con efficacia alle scelte di ogni studente e tende, prima di tutto, allo sviluppo delle competenze di base necessarie ad un inserimento altamente qualificato nel mondo del lavoro e delle professioni. Presso l’istituto sono attivati i seguenti indirizzo di studio.
Professionali: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA: ELETTRICO – ELETTRONICO -
MECCANICO; PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI-ARTICOLAZIONE ARTIGIANATO
OPZIONE PRODUZIONI TESSILI E SARTORIALI; SERVIZIO SOCIO – SANITARI.
Liceali: ARTI FIGURATIVE; ARCHITETTURA AMBIENTALE; GRAFICA; DESIGN; SCENOGRAFIA.
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PROFESSIONALI:
Indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica: elettrico – elettronico –meccanico.
Discipline I biennio II biennio V anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti-Orario settimanale
I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2
Scienza della terra - Biologia 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o att. alternativa
1 1 1 1 1
Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo-Orario settimanale
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
3 3
Scienze integrate (Fisica) 2 2
Scienze integrate (Chimica) 2 2
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione
2 2
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
3 3 4 3 3
Tecnologie meccaniche e applicazioni
5 5 3
Tecnologie elettrico elettroniche e applicazioni
5 4 3
Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione
3 5 8
Totale ore 32 32 32 32 32
Profilo
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza
tecnica” possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di
installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo
relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi.
Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi
generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente
sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.
È in grado di:
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controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la
conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla
sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente;
osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione
degli interventi;
organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue,
relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi;
utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e
organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono;
gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per
l’approvvigionamento;
reperire e interpretare documentazione tecnica;
assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei
dispositivi;
agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi
autonome responsabilità;
segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche;
operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli
interventi.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza
tecnica” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’allegato A), di
seguito descritti in termini di competenze.
1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti.
2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza,
strumenti e tecnologie specifiche.
3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta
funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la
manutenzione.
4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo
scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel
rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.
5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le
regolazioni dei sistemi e degli impianti.
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6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte,
collaborando alla fase di collaudo e installazione .
7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per
offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste.
Le competenze dell’indirizzo «Manutenzione e assistenza tecnica» sono sviluppate e
integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.
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Indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali articolazione Artigianato opzione
Produzione Tessili e Sartoriali
Discipline I biennio II biennio V anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti-Orario settimanale
I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2
Scienza della terra - Biologia 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o att. alternativa
1 1 1 1 1
Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo-Orario settimanale
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
3 3
Scienze integrate (Fisica) 2 2
Scienze integrate (Chimica) 2 2
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione
2 2
Laboratori tecnologici ed esercitazioni Tessili e abbigliamento
3 3 5 4 4
Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi
6 5 4
Progettazione tessile – Abbigliamento, moda e costume (Disegno)
6 6 6
Marketing 2 3
Totale ore 32 32 32 32 32
INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI – ARTICOLAZIONE:
ARTIGIANATO – OPZIONE PRODUZIONI TESSILI E SARTORIALI
La Moda da sempre è un ambito di eccellenza del made in Italy, sinonimo di eleganza,
creatività, qualità del prodotto. Un ulteriore fattore di competitività è rappresentato
dall’innovazione tecnologica nei processi produttivi e dalla ricerca di nuovi materiali, come
ad esempio i tessuti cosiddetti high-tech. L’indirizzo “Produzioni Tessili Sartoriali” sviluppa
competenze specifiche per operare nei diversi contesti progettuali, produttivi e di
marketing del settore tessile, abbigliamento, accessori e moda.
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IL CORSO SI ARTICOLA
In un primo biennio mirato a fornire una preparazione di base incentrata sullo studio dei
linguaggi, della storia, della matematica, delle scienze e del diritto; a queste conoscenze di
base si affiancano le discipline di indirizzo professionalizzanti che introducono al mondo
della moda.
Un successivo biennio in cui le discipline di indirizzo acquistano sempre più spazio per
permettere agli studenti di acquisire una conoscenza specifica dei materiali e delle
tecniche di produzione e di organizzazione.
Un quinto anno che conferma l’orientamento professionalizzante del secondo biennio e
consolida le abilità e le conoscenze tecnologiche che consentono di realizzare e
modificare i modelli con l’utilizzo delle nuove strumentazioni.
Dal terzo anno, stage/tirocini, eventuali interventi di esperti e l’alternanza scuola/lavoro
garantiscono un concreto e proficuo collegamento con il mondo del lavoro, permettendo
agli studenti di venire a contatto con gli aspetti organizzativi, gestionali e con i reali
processi produttivi delle aziende del settore.
PROFILO PROFESSIONALE
L’indirizzo offre un percorso formativo quinquennale, finalizzato al conseguimento di un
titolo di studio fondato su di una solida base d’istruzione generale e tecnico-professionale
riferita a filiere produttive di rilevanza nazionale o a livello locale. Consente agli studenti di
acquisire:
competenze specifiche per operare nei processi di progettazione, lavorazione e
commercializzazione di prodotti sartoriali.
competenze organizzative e gestionali correlate ai reali processi produttivi delle
aziende del settore.
Il percorso valorizza, inoltre, da una parte le tecniche e i metodi delle botteghe artigiane
storicamente connessi alle tradizioni artistiche del territorio, dall’altra la ricerca e
l’innovazione contribuendo al successo del Made in Italy. Il corso di studi offre una risposta
completa alle esigenze di formazione, sempre più specializzate, con un percorso
improntato sulla trasversalità delle competenze che unisce il sapere al saper fare. Il corso
intende altresì formare figure fondamentali della filiera tessile-sartoriale, con competenze
specifiche nell’ambito delle diverse realtà ideativo creative, progettuali, produttive e di
marketing.
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COMPETENZE IN USCITA
Al termine del percorso quinquennale, lo studente è in grado di:
Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti
produttivi e gestionali
Selezionare e gestire i processi della produzione tessile- sartoriale in rapporto ai
materiali e alle tecnologie specifiche.
Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi tessili-sartoriali, nel
rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela
dell’ambiente e del territorio.
Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del
territorio.
Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di
controllo-qualità nella propria attività lavorativa.
Interpretare ed elaborare in modo innovativo forme e stili delle produzioni tradizionali
del settore tessile-artigianale.
Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella
elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali.
Intervenire nelle diverse fasi e livelli dei processi produttivi tessili e sartoriali,
mantenendone la visione sistemica.
Le competenze dell’indirizzo Produzioni industriali e artigianali, nell’opzione Produzioni
Tessili-Sartoriali, sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di
riferimento e con le esigenze del territorio. L’indirizzo ha lo scopo di far acquisire allo
studente, al termine del percorso quinquennale, competenze specifiche delle diverse
realtà creative, progettuali, produttive e di marketing del settore tessile, abbigliamento,
accessori e moda. La preparazione dello studente è, inoltre, integrata con competenze
trasversali di filiera che gli consentono lo sviluppo di sensibilità e capacità di lettura delle
problematiche dell’area del sistema moda.
PROSPETTIVE E SBOCCHI PROFESSIONALI
Il percorso è rivolto a studenti e studentesse che:
desiderano applicare la propria creatività per la realizzazione di un prodotto moda,
rispondendo alla domanda di specializzazione espressa dal tessuto produttivo
conoscendo le tendenze e l’evoluzione della moda.
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che sono interessati alle professioni della moda, alla conoscenza dei tessuti e delle loro
caratteristiche, alla realizzazione concreta di prodotti di diversa tipologia, dall’accessorio,
all’abito, alla collezione.
che vogliono conoscere le tecniche di lavorazione e gli strumenti gestionali necessari per
la diffusione e la commercializzazione dei prodotti.
che vogliono rapportarsi al mondo del lavoro in modo consapevole con solide competenze
culturali e professionali e acquisire un metodo di studio e di lavoro autonomi, che
permettano loro di proseguire gli studi o di impegnarsi in attività lavorative.
LA FIGURA IN USCITA IN GRADO DI:
Proseguire gli studi presso qualsiasi facoltà universitaria o scuole di specializzazione post-
diploma.
Accedere agli ITS (Istituti tecnici Superiori) che rilasciano il diploma tecnico superiore.
Inserirsi in aziende del settore e studi professionali (ufficio stile, ufficio controllo e qualità
del prodotto) come progettista/disegnatore, come disegnatore (CAD), responsabile della
qualità modellista, o come costumista e organizzatore di eventi moda in redazioni ed
agenzie.
Esercitare professioni di tipo artigianale in modo autonomo secondo i criteri di
autoimprenditorialità.
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indirizzo “Servizi socio-sanitari”
Discipline I biennio II biennio V anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti-Orario settimanale
I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2
Scienza della terra - Biologia 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o att. alternativa
1 1 1 1 1
Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo-Orario settimanale
Elementi di storia dell’arte 2
Scienze integrate (Fisica) 2
Scienze integrate (Chimica) 2
Scienze Umane e sociali 4 4
Educazione musicale 2
Metodologie operative 2 2 3
Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3
Igiene e cultura medico - sanitaria 4 4 4
Psicologia generale ed applicata 4 5 5
Diritto e legislazione socio - sanitaria
3 3 3
Tecnica amministrativa ed economia
2 2 2
Totale ore 32 32 32 32 32
Profilo
Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari” possiede le
competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-
sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-
sociale.
È in grado di:
partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso
l’interazione con soggetti
istituzionali e professionali;
rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso
idonee strutture;
intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di
servizio per attività di assistenza e di animazione sociale;
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applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria;
organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce
deboli;
interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento;
individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari
della vita quotidiana;
utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio
erogato nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi socio-sanitari”
consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A), di seguito
specificati in termini di competenze.
1. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-
sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo
e di comunità.
2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e
la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio.
3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare
strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali.
4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta
alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle
persone.
5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.
6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela
della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare
la qualità della vita.
7. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi,
attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati.
8. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo.
9. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini
del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.
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IL LICEO ARTISTICO
da D.P.R. n.89 15-3-2010 art.4 comma1 e 2 : “Il percorso del liceo artistico è indirizzato
allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l’acquisizione dei metodi
specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle
tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio
artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore
nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le
abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività
e capacità progettuale nell’ambito delle arti. “(comma1) “Il percorso del liceo artistico si
articola, a partire dal secondo biennio, nei seguenti indirizzi: a) arti figurative; b)
architettura e ambiente; c) grafica.
“Gli studenti a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di
apprendimento comuni dovranno:
conoscere la storia della produzione artistica e architettonica e il significato delle opere
d’arte nei diversi contesti storici e culturali, anche in relazione degli indirizzi di studio
prescelti;
cogliere i valori estetici, concettuali e funzionali nelle opere artistiche;
conoscere e applicare le tecniche grafiche, pittoriche, plastico-scultoree,
architettoniche e multimediali e sapere collegare i diversi linguaggi artistici;
conoscere e padroneggiare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo
appropriato tecniche e materiali in relazione agli indirizzi prescelti;
conoscere e applicare i codici dei linguaggi artistici, i principi della percezione visiva e
della composizione della forma in tutte le sue configurazioni e funzioni;
conoscere le problematiche relative alla tutela, alla conservazione e al restauro del
patrimonio artistico e architettonico.” (D.P.R. n.89 Allegato A);
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LICEALI:
INDIRIZZO ARTI FIGURATIVE
Discipline I biennio II biennio V anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale
I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3
Storia e geografia 3 3
Storia 2 2 2
Filosofia 2 2 2
Matematica 3 3 2 2 2
Fisica 2 2 2
Scienze naturali 2 2
Chimica 2 2
Storia dell’arte 3 3 3 3 3
Discipline grafiche e pittoriche 4 4
Discipline geometriche 3 3
Discipline plastiche e scultoree 6 6 6
Laboratorio artistico 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o att. alternativa
1 1 1 1 1
Totale ore 34 34 23 23 21
Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo – Orario settimanale
Laboratorio della figurazione 6 6 8
Discipline pittoriche e/o discipline plastiche e sculture 6 6 6
Totale ore 12 12 14
Totale complessivo 34 34 35 35 35
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:
aver approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi della forma grafica, pittorica
e/o scultorea nei suoi aspetti espressivi e comunicativi e acquisito la consapevolezza
dei relativi fondamenti storici e concettuali; conoscere e saper applicare i principi della
percezione visiva;
saper individuare le interazioni delle forme pittoriche e/o scultoree con il contesto
architettonico, urbano e paesaggistico;
con Informatica Biologia, Chimica, Scienze della Terra Chimica dei materiali il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle
tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali.
- 51 -
conoscere e applicare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato
le diverse tecniche della figurazione bidimensionale e/o tridimensionale, anche in
funzione della necessaria contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari (
comprese le nuove tecnologie);
conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali dell’arte moderna e
contemporanea e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione
artistica;
conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione
della forma grafica, pittorica e scultorea.
- 52 -
INDIRIZZO ARCHITETTURA E AMBIENTE
Discipline I biennio II biennio V anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti-Orario settimanale
I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3
Storia e geografia 3 3
Storia 2 2 2
Filosofia 2 2 2
Matematica 3 3 2 2 2
Fisica 2 2 2
Scienze naturali 2 2
Chimica 2 2
Storia dell’arte 3 3 3 3 3
Discipline grafiche e pittoriche 4 4
Discipline geometriche 3 3
Discipline plastiche e scultoree 6 6 6
Laboratorio artistico 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o att. alternativa
1 1 1 1 1
Totale ore 34 34 23 23 21
Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo-Orario settimanale
Laboratorio di architettura 6 6 8
Discipline progettuali architettura e ambiente 6 6 6
Totale ore 12 12 14
Totale complessivo 34 34 35 35 35
Gli studenti a conclusione del percorso di studio, dovranno:
conoscere gli elementi costitutivi dell’architettura a partire dagli aspetti funzionali,
estetici e dalle logiche costruttive fondamentali;
avere acquisito una chiara metodologia progettuale applicata alle diverse fasi da
sviluppare (dalle ipotesi iniziali al disegno esecutivo) e una appropriata conoscenza
dei codici geometrici come metodo di rappresentazione;
conoscere la storia dell’architettura, con particolare riferimento all’architettura moderna
e alle problematiche urbanistiche connesse, come fondamento della progettazione;
con Informatica Biologia, Chimica, Scienze della Terra Chimica dei materiali il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle
tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali.
- 53 -
avere acquisito la consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il contesto
storico, sociale, ambientale e la specificità del territorio nel quale si colloca;
acquisire la conoscenza e l’esperienza del rilievo e della restituzione grafica e
tridimensionale degli elementi dell’architettura;
saper usare le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della
definizione grafico-tridimensionale del progetto;
conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione
della forma architettonica.
- 54 -
INDIRIZZO GRAFICA
Discipline I biennio II biennio V anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti-Orario settimanale
I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3
Storia e geografia 3 3
Storia 2 2 2
Filosofia 2 2 2
Matematica 3 3 2 2 2
Fisica 2 2 2
Scienze naturali 2 2
Chimica 2 2
Storia dell’arte 3 3 3 3 3
Discipline grafiche e pittoriche 4 4
Discipline geometriche 3 3
Discipline plastiche e scultoree 6 6 6
Laboratorio artistico 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o att. alternativa
1 1 1 1 1
Totale ore 34 34 23 23 21
Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo – Orario settimanale
Laboratorio di grafica 6 6 8
Discipline grafiche 6 6 6
Totale ore 12 12 14
Totale complessivo 34 34 35 35 35
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:
conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi progettuali e grafici;
avere consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti della
produzione grafica e pubblicitaria;
conoscere e applicare le tecniche grafico-pittoriche e informatiche adeguate nei
processi operativi;
saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto- prodotto-
contesto, nelle diverse funzioni relative alla comunicazione visiva e editoriale;
con Informatica Biologia, Chimica, Scienze della Terra Chimica dei materiali il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle
tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali.
- 55 -
saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla progettazione e
produzione grafica;
conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione
della forma grafico-visiva.
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INDIRIZZO DESIGN
Discipline I biennio II biennio V anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale
I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3
Storia e geografia 3 3
Storia 2 2 2
Filosofia 2 2 2
Matematica 3 3 2 2 2
Fisica 2 2 2
Scienze naturali 2 2
Chimica 2 2
Storia dell’arte 3 3 3 3 3
Discipline grafiche e pittoriche 4 4
Discipline geometriche 3 3
Discipline plastiche e scultoree 3 3
Laboratorio artistico 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o att. alternativa
1 1 1 1 1
Totale ore 34 34 23 23 21
Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo – Orario settimanale
Laboratorio della progettazione 6 6 8
Discipline progettuali design 6 6 6
Totale 12 12 14
Totale complessivo 34 34 35 35 35
E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL)
compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o
nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nel limite del contingente
di organico ad esse annualmente assegnato.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:
1) conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e della forma;
2) avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse strategie
espressive proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali;
3) saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto — funzionalità –
contesto, nelle diverse finalità relative a beni, servizi e produzione;
con Informatica Biologia, Chimica, Scienze della Terra Chimica dei materiali il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle
tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali.
- 57 -
4) saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto
grafico, del prototipo e del modello tridimensionale;
5) conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle arti applicate;
6) conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della
forma.
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INDIRIZZO SCENOGRAFIA
Discipline I biennio II biennio V anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale
I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3
Storia e geografia 3 3
Storia 2 2 2
Filosofia 2 2 2
Matematica 3 3 2 2 2
Fisica 2 2 2
Scienze naturali 2 2
Chimica 2 2
Storia dell’arte 3 3 3 3 3
Discipline grafiche e pittoriche 4 4
Discipline geometriche 3 3
Discipline plastiche e scultoree 3 3
Laboratorio artistico 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o att. alternativa
1 1 1 1 1
Totale ore 34 34 23 23 21
Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo – Orario settimanale
Laboratorio di scenografia 5 5 7
Discipline geometriche e scenotecniche 2 2 2
Discipline progettuali scenografiche 5 5 5
Totale 12 12 14
Totale complessivo 34 34 35 35 35
E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL)
compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o
nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nel limite del contingente
di organico ad esse annualmente assegnato.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:
1) conoscere gli elementi costitutivi dell’allestimento scenico, dello spettacolo, del teatro
e del cinema;
2) avere consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti della
con Informatica Biologia, Chimica, Scienze della Terra Chimica dei materiali il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle
tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali.
- 59 -
progettazione e della realizzazione scenografica;
3) saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto spazio scenico –
testo – regia, nelle diverse funzioni relative a beni, servizi e produzione;
4) saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto
alla realizzazione degli elementi scenici;
5) saper individuare le interazioni tra la scenografia e l’allestimento di spazi finalizzati
all’esposizioni (culturali, museali, etc);
6) conoscere e saper applicare i principi della percezione visivo e della composizione
dello spazio scenico.
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Ampliamento dell’offerta formativa
L’Istituto realizza ogni anno numerose iniziative volte ad arricchire la proposta culturale ed
educativa. Tutte le attività proposte vengono monitorate attraverso un apposito
questionario di rilevazione del livello di gradimento, le cui risultanze possono portare sia a
interventi di miglioramento sia alla decisione di non riproporre l’iniziativa.
Attività pomeridiane Attività di tipo extra-curricolare che si svolgono in orario pomeridiano,
a cui tutti gli studenti possono scegliere di partecipare liberamente in base ai loro interessi.
Nella seguente tabella vengono presentati i progetti.
PROGETTI ATTIVATI
“JOURNAL-BIBLIO IIS A. Righi”
Il progetto ha come finalità la promozione di più alti livelli di alfabetizzazione nella lettura, nella scrittura e nelle abilità relative alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Per raggiungere tali finalità si è voluto coniugare al progetto giornalino scolastico il laboratorio biblioteca, in modo che l ‘intera comunità scolastica possa condividere idee e progetti non solo sulla carta stampata, ma anche in un luogo fisico in cui poter strutturare liberamente un proprio pensiero critico e autonomo.
SCUOLA TERRITORIO-MERCATINO MEDIEVALE
L’obiettivo è quello di far conoscere agli alunni le risorse storiche, sociali, religiose e artistiche del territorio attraverso la partecipazione al Mercatino medievale durante i festeggiamenti benedettini. Tale esperienza è volta a valorizzare negli alunni la memoria storica locale e favorire il potenziamento delle capacità competenze personali.
MODARTE
Divulgare all’esterno le attività progettate e svolte da docenti e alunni. Progettare situazioni formative volte al potenziamento di conoscenze, competenze e abilità. Acquisizione di spirito critico e capacità di lavorare in team.
PET-KET
Il corso si baserà sulla lingua utilizzata in situazioni reali, pertanto offrirà una valutazione delle conoscenze pratiche e incoraggerà lo sviluppo di quelle capacità da utilizzare durante i viaggi, nello studio ed in ambito lavorativo.
PERCHE’ LA MUSICA?
Il percorso consentirà ad ogni studente di sperimentare attraverso la musica dinamiche socializzanti e comunicative, fornirà strumenti sempre più raffinati per esprimere la propria personalità, per superare difficoltà relazionali, per acquisire una maggior consapevolezza della realtà sonora circostante attraverso lo sviluppo della percezione, della sensibilità musicale, della comprensione e della produzione.
CALENDARIO DELLA MODA 2017
Il progetto prevede la produzione di un calendario con immagini relative al settore moda con la finalità di dare visibilità agli studenti che si distinguono per capacità e impegno, con l’auspicio che la gratificazione che ne deriva possa maggiormente accrescere le verve con cui affrontano le attività grafico-pittoriche e tecnico pratiche tipiche dell’indirizzo di studio.
ACCESSORI MODA Acquisire le tecniche di lavorazione differenti a seconda
- 61 -
dell’accessorio da realizzare .Creare un accessorio correlato al modello di abito.
STAMPA 3D
Il progetto è stato pensato per dare continuità al lavoro svolto lo scorso anno scolastico nell’ambito del progetto “ Marker: l’artigianato digitale che progetta il futuro” con l’obiettivo di formare un gruppo di alunni che possono utilizzare le due stampanti 3D in dotazione dell’istituto.
CREO E DECORO CON I FILI: RICAMO
ANCH’IO
Il progetto ha come scopo la riscoperta dell’antico sapore dei lavori manuali. La creazione di manufatti per la biancheria della casa e personale, susciterà interesse e nello stesso tempo servirà ad affinare la coordinazione fine-motoria e il gusto estetico.
RECUPERO E RIVALUTAZIONE DEI MODELLI IN GESSO
Il progetto nasce dalla necessità di recuperare e salvaguardare l’enorme quantità di copie in gesso, che arredano i locali scolastici e vengono utilizzati nelle aule per lo svolgimento di discipline quali il disegno dal vero e le discipline plastiche. Dato il pessimo stato di conservazione dei bassorilievi e delle statue, e di copie di rinomate opere d ‘arte, dovuto al tempo, all’umidità e ad atti vandalici, si rende necessario un intervento di restauro e manutenzione. Inoltre svolgendo le operazioni di restauro con gli di studenti si punta a sensibilizzarli verso il rispetto dei locali scolastici e delle suppellettili.
RETE DELLE SCUOLE DI
CASSINO PER LETTERATURE DAL
FRONTE
Gli studenti sono coinvolti nel progetto con la lettura dei romanzi che costituiscono la rosa dei concorrenti al Premio Letterario Internazionale Città di Cassino. Quest’anno ciascuna scuola, ha previsto la lettura di quattro autori austriaci contemporanei che nei loro romanzi abbiano trasmesso, testimoniato, raccontato, fatti, eventi, situazioni relative alle “crisi dell’umanità” intrecciandole con tensioni e i cambiamenti dei processi identitari individuali e nazionali.
CURIAMO IL NOSTRO GIARDINO
Il progetto ha l ‘obiettivo finale di far conseguire, a tutti gli allievi che vogliono partecipare , un’abilità lavorativa che in uno spazio formativo individualizzato cerca di coniugare socializzazione ed apprendimento. La finalità è far acquisire agli allievi il rispetto della natura partendo da ciò che ci circonda, il giardino della nostra scuola.
ROBOTICA APPLICATA
Il progetto ha come obiettivo il potenziamento delle competenze di base con l’approccio alla progettazione di un mini robot.
PROGETTI PON
Rete di laboratori territoriali per l’occupabilità
Oltre il sapere il saper fare
L’artigiano del futuro
Ideare e produrre
Fabbricazione digitale
In rete con amicizia
Star bene nella mia scuola
Programma Comunitario Erasmus
Pon Yei Fixo Yei
Maker Faire Rome – Shenzen -ingdan
Archeo 1
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Progetti esterni:
Sport e disabilità “Un’occasione di incontro e crescita”;
Archeoclub d’Italia sezione “Latium novum”;
Arte e pubblicità “Manifesto di un paese che cambia”;
Tecniche e grafiche speciali.
Archeo 2
Valorizzazione del Territorio
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ATTIVITÀ’ DI ORIENTAMENTO
L’Orientamento dell’I.I.S. “A. Righi” comprende una serie di importanti attività integrative
del processo didattico-Formativo. Le tipologie di intervento riguardo alle attività di
orientamento sono rivolte ai genitori, agli alunni e agli insegnanti delle scuole di I grado
presenti sul territorio, nonché agli alunni del nostro Istituto e si possono dividere in
interventi “informativi” e “formativi”.
INIZIATIVE DI ACCOGLIENZA
L’Istituto d’Istruzione Superiore “A. Righi” pone particolare attenzione all’inserimento dei
nuovi studenti, sia provenienti dalla Scuola Secondaria di primo grado sia da altri istituti,
affinché la scelta sia consapevole e soddisfacente.
A tal fine, la Scuola si rende ampiamente disponibile a realizzare diversi colloqui di
presentazione e orientamento con i nuovi potenziali iscritti e con le rispettive famiglie;
viene attivata una “settimana dell’accoglienza” in cui gli insegnanti si dedicano ai nuovi
iscritti fornendo una presentazione globale della programmazione didattica, dei criteri di
valutazione e dei vari regolamenti interni. L’uscita sul territorio di solito conclude la fase di
accoglienza.
Orientamento in entrata:
a) Gli interventi informativi si svolgono principalmente presso le scuole di I grado per far
conoscere:
l’offerta formativa dell’Istituto;
le attività di alternanza scuola-lavoro;
gli Stages in azienda;
i progetti e gli sbocchi professionali dei singoli corsi di specializzazione.
Nel periodo tra ottobre e febbraio, l’orientamento in ingresso viene così articolato:
preparazione ed aggiornamento del materiale illustrativo dell’Istituto (cartaceo, video,
presentazioni multimediali, ecc.);
coinvolgimento degli alunni della scuola superiore nella fase di progettazione e
realizzazione delle attività di orientamento e, quindi, individuazione e formazione di
studenti dei vari indirizzi che si rendono disponibili per le attività di orientamento;
sportello informativo per le famiglie;
“Open Days”, con collaborazione dei docenti, personale ATA e studenti;
organizzazione delle attività da svolgere (attività di divulgazione tramite media o
- 64 -
altro, volantinaggio di locandine prodotte per tutte le manifestazioni organizzate
all’interno dell’Istituto);
dare visibilità all’Istituto in occasione di eventi, quali seminari, giornate a tema, open
day ed eventi culturali locali.
Realizzazione di un concorso per gli alunni delle classi finali del I° ciclo di pittura
b) Gli interventi formativi si svolgono attraverso:
i “Laboratori Ponte” con le scuole medie. Gli alunni eseguono o partecipano a
semplici esperimenti o lavori nei laboratori dei rispettivi indirizzi dell’Istituto;
partecipazione a “giornate studio” a tema, organizzate dai vari indirizzi dell’Istituto.
Orientamento in uscita:
a) interventi informativi:
distribuzione ai ragazzi delle classi quinte del materiale informativo ricevuto dagli
Atenei, dalle Scuole di specializzazione e da altri Enti nazionali;
incontri finalizzati all’orientamento universitario e lavorativo;
partecipazione a seminari tematici, corsi pre-universitari aperti alla classi IV e V
anno, laboratori di eccellenza, attività di assistenza alle lezioni universitarie, giornate
di accoglienza delle università ed enti di formazione nelle scuole;
incontri con esperti della “Formazione”; con rappresentanti del mondo del lavoro e
dei vari ordini professionali in relazione agli sbocchi occupazionali offerti dal nostro
Istituto.
contatti ed incontri con i rappresentati delle Forze Armate e Forze dell’Ordine.
b) interventi formativi:
visite aziendali o presso cantieri di lavoro;
stage;
alternanza scuola/lavoro.
Orientamento in itinere:
È disponibile lo sportello informativo per le famiglie;
A tutti gli alunni interni è rivolta una particolare attenzione, al fine di evitare l’abbandono
precoce degli studi.
Si interviene attraverso una serie di colloqui orientativi, bilanci motivazionali e/o attitudinali
individuali e/o di gruppo.
- 65 -
Le varie azioni, distinguendosi tra azioni preventive alla dispersione formativa ed azioni
curative rivolte a fronteggiare la dispersione formativa, vengono a adattate ai singoli
soggetti.
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INTEGRAZIONE SCOLASTICA
Premessa
Il nostro Istituto è frequentato da numerosi alunni disabili, le cui compromissioni
riguardano sia l’aspetto cognitivo che quello relativo all’area motorio-prassica.
Questa realtà, permette di avere un organico abbastanza consistente di docenti di
sostegno con competenze specifiche relativamente alle diverse aree di riferimento:
scientifica, umanistica, tecnico professionale e psicomotoria.
Come previsto dall’articolo 15 della Legge n.104 del 1992, presso la scuola è costituito il
GLHI (gruppo di lavoro e di studio d’istituto) ed il GLH (gruppo di lavoro per l’integrazione
scolastica).
Il GLHI presiede alla programmazione generale dell’integrazione scolastica nella scuola ed
ha il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal piano
educativo individualizzato dei singoli alunni attraverso l’attuazione di precoci interventi atti
a prevenire il disadattamento e l’emarginazione e finalizzati alla piena realizzazione del
diritto allo studio degli alunni con disabilità.
In particolare il GLHI si occupa di:
gestire e coordinare le attività concernenti gli alunni con disabilità o DSA al fine di
ottimizzare le relative procedure e l’organizzazione scolastica;
analizzare la situazione complessiva dell’istituto (numero di alunni con disabilità,
tipologia degli handicap, classi coinvolte);
individuare i criteri per l’assegnazione degli alunni con disabilità alle3classi;
individuare i criteri per l’assegnazione dei docenti di sostegno alle classi, per la
distribuzione delle ore, delle relative aree e per l’utilizzo delle compresenze tra i
docenti;
seguire l’attività dei Consigli di classe, interclasse, intersezione degli insegnanti di
sostegno, verificando che siano seguite le procedure corrette e che sia sempre
perseguito il massimo vantaggio per lo sviluppo formativo degli alunni nel rispetto della
normativa;
proporre l’acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati agli alunni con
disabilità o DSA o ai docenti che se ne occupano;
definire le modalità di accoglienza degli alunni con disabilità;
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analizzare casi critici e proposte di intervento per risolvere problematiche emerse nelle
attività di integrazione;
formulare proposte per la formazione e l’aggiornamento dei docenti;
formulare proposte su questioni di carattere organizzative attinenti ad alunni con
disabilità o DSA.
LA FUNZIONE STRUMENTALE per l’handicap è il referente del GLH e si occupa di:
convocare e presiedere le riunioni del GLHI su delega del dirigente scolastico;
predisporre gli atti necessari per le riunioni del GLHI;
verbalizzare le sedute del GLHI;
verbalizzare le sedute del GLHI;
curare la documentazione relativa agli alunni in situazione di disabilità o DSA,
verificarne la regolarità e aggiornare i dati informativi garantendone la sicurezza ai
sensi della normativa vigente sui dati personali e sensibili dell’Istituto;
tenere i contatti con l’Asl e con gli altri Enti esterni all’Istituto;
collaborare col dirigente scolastico alla elaborazione del quadro riassuntivo generale
della richiesta di organico dei docenti di sostegno sulla base delle necessità formative
degli alunni con disabilità o DSA desunte dai relativi PEI e dalle relazioni finali sulle
attività di integrazione messe in atto dai rispettivi Consigli di classe;
collaborare all’accoglienza dei docenti specializzati per le attività di sostegno;
curare l’espletamento da parte dei consigli di classe, dei singoli docenti di tutti gli atti
dovuti secondo le norme vigenti;
convocare i Consigli di classe, d’intesa con il Dirigente scolastico e i Coordinatori, per
discutere questioni attinenti ad alunni con disabilità o DSA;
coordinare l’attività del GLH in generale
Il GLHO completa la redazione del PEI per gli alunni con disabilità di ciascuna classe,
tenendo conto di quanto indicato nelle Linee guida del 4 Agosto del 2009.
Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico. Le deliberazioni sono assunte a
maggioranza dei componenti.
Per favorire e semplificare il processo d'apprendimento e il conseguente raggiungimento
degli obiettivi indicati nel “Progetto Educativo Individualizzato”, per alcuni alunni che
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presentano delle patologie particolarmente gravi, vengono effettuate ulteriori attività al fine
di tenerli impegnati.
Attività di sostegno
All’interno dell’Istituto sono previste attività di laboratorio finalizzate al raggiungimento
delle seguenti competenze trasversali:
Sollecitare la collaborazione nel lavoro di gruppo;
Riconoscere e saper accettare le proprie capacità e i propri limiti;
Rinforzare l’autostima;
Promuovere la stima e la fiducia negli altri;
Incrementare le capacità espositive attraverso diversi linguaggi (verbale, corporeo,
iconico …);
Abituare alla verbalizzazione in gruppo
Assumere responsabilità ed autonomia nell’eseguire l’incarico affidato;
Facilitare l’integrazione e la socializzazione.
Attività di laboratorio e formative
Laboratorio di manualità creativa: abbiamo pensato e messo in pratica un
Laboratorio manuale – artistico per le creazioni di decorazioni con pasta di sale, l’uso
di pennelli e colori, così da personalizzarli il più possibile
Laboratorio di cucina: preparazione di semplici alimenti al fine di sviluppare una
coscienza alimentare che aiuti i ragazzi ad essere più consapevoli e autonomi nelle
scelte riguardanti benessere e salute.
Laboratorio di musica: il progetto mira ad utilizzare varie discipline derivanti
dall’espressività corporea in modo da valorizzare le differenti abilità, favorendo
l’autostima e le capacità relazionali.
Laboratorio di ceramica dècoupage: il progetto si prefigge il perseguimento dei
seguenti obiettivi didattici-educativi e trasversali:
Progettare la realizzazione di un semplice prodotto artistico;
Acquisire le tecniche espressive che ne permettono il compimento, sperimentando
diversi approcci operativi nel rispetto delle proprie potenzialità;
Socializzare con il gruppo di lavoro, collaborando e confrontandosi al fine di arricchire
le proprie competenze;
- 69 -
Mantenere viva l’attenzione e la concentrazione durante la fase operativa;
Vivere piacevolmente questa nuova esperienza in un clima sereno e tranquillo.
Attività di giardinaggio: sono previste attività di cura e mantenimento dello spazio verde.
Ogni alunno si occuperà di una parte del giardino che sarà affidata alle sue cure.
Alternanza scuola-lavoro: gli alunni frequentanti le classi quarte e quinte sono chiamati a
svolgere attività di stage presso aziende private ed Enti Locali, con la supervisione degli
insegnanti e di un responsabile referente per l’azienda o Ente accogliente.
Per gli alunni con disabilità grave, la scuola attiva un’alternanza scuola-lavoro “simulata”, e
consiste nel creare a scuola, un ambiente in cui l’allievo diversamente abile, supportato
dalla docente di sostegno può fare un’esperienza lavorativa, interagendo con tutti gli
alunni del plesso scolastico. Una alternanza è stata: “Il lavoro da commessa”. Il docente di
sostegno crea un negozio con i vari elementi, l’alunno simula la vendita degli oggetti
utilizzando un fac-simile di denaro. Vengono poste in essere azioni di compra – vendita
con i compagni dell’istituto che si recano a visitare il negozio
All’interno del nostro Istituto viene realizzato anche il “Progetto di Vita”, dove compiti
pratici e simulazioni di vita vengono fusi in un costante intreccio tra realtà scolastica e
lavorativa.
I ragazzi diversamente abili vengono spronati, con cadenze settimanali, ad interagire con i
normodotati e ad interfacciarsi con loro nello scambio di idee e di organizzazione d’attività.
Sono stati predisposti ed avviati:
Il Progetto Spesa
Il Progetto conoscere la mia città’
Il Progetto orientarsi in città
Il Progetto di distribuzione dei quotidiani in classe
Il Progetto di campionatura e catalogazione strumenti elettrici
Il Progetto Percorsi di autonomia
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Alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)
La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa
la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto
all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.
Vengono definiti con Bisogni Educativi Speciali (BES) ragazzi che presentino:
Certificazione medico-legale di malattie e patologie completate da una diagnosi
funzionale (Disabilità riconosciute sulla base della L.104/92)
Certificazione di Disturbi Evolutivi Specifici (da distinguere in DSA, deficit del linguaggio,
delle abilità non verbali della coordinazione motoria, disturbo dell’attenzione e
dell’iperattività).
Elementi di svantaggio documentato: socio-economico, linguistico e/o culturale.
L’Inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti
vengono rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato, incontrando le
condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità.
Disabilità
Il nostro istituto è impegnato a ridurre e a rimuovere i fattori fisici, ambientali, sociali e
culturali che ostacolano il pieno sviluppo della persona promuovendo contesti di
apprendimento accoglienti nei quali tutti gli alunni, a prescindere dalle loro potenzialità,
possano partecipare attivamente e realizzare esperienze di crescita individuali e sociali.
Attraverso un’articolata progettualità, fondata sui valori della cooperazione, collaborazione
e corresponsabilità, sulla valorizzazione delle professionalità interne e delle risorse offerte
dal territorio, l’Istituto attiva pratiche inclusive, basate sulla pianificazione e gestione della
compresenza, sulla personalizzazione dei percorsi di apprendimento, sull’attivazione di
una rete di sostegno anche esterna alla scuola: assistenti educativi, Enti Locali, operatori
psico-socio-sanitari della Asl e le stesse famiglie che collaborano per progettare, attuare e
valutare il processo di integrazione e di inclusione dell’alunno disabile. Per ogni singolo
alunno con disabilità Il GLHO (Gruppo di Lavoro Operativo: la scuola, la famiglia, la ASL e
i centri specializzati):
rilevano la situazione dell’alunno con disabilità, si confrontano e condividono una linea
d’intervento comune per garantire il suo diritto allo studio e lo sviluppo globale in una
prospettiva di costruzione di progetto di vita;
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stilano e aggiornano il Profilo Dinamico Funzionale (PDF);
predispongono il Piano Educativo Individualizzato (PEI), raccordando gli interventi
riabilitativi, il percorso scolastico personalizzato e le attività extrascolastiche, con una
valutazione intermedia e finale dello stesso.
La valutazione degli alunni con disabilità è riferita al comportamento, alle discipline e alle
attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato ed è espressa con voto in
decimi (art. 9, comma 1 del D.P.R. 122 del 2009)
Disturbi Evolutivi Specifici
La Direttiva del 27 dicembre 2012 estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla
personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati
dalla Legge 53/2003.
Il compito dei Consigli di classe è indicare quando sia opportuno e necessaria l'adozione
di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o
dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.
Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano
Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare,
secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie di
intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
Nello specifico per gli alunni DSA già individuati è stato attivato dall'inizio dell'anno il
Progetto “Sviluppare l’autonomia degli alunni DSA”. La realizzazione del progetto è
orientata a perseguire il miglioramento dell’offerta formativa, della qualità dell'azione
educativa e didattica e della professionalità negli interventi mirati, con una sempre
maggiore attenzione alle specifiche difficoltà degli alunni e ai diversi stili cognitivi.
Le finalità specifiche del progetto in questione sono:
organizzare e il coordinare percorsi di integrazione degli alunni DSA, promuovendone
il successo formativo attraverso la valorizzazione delle loro potenzialità e il graduale
superamento degli ostacoli;
consentire lo sviluppo delle abilità e delle competenze fondamentali degli alunni,
attraverso l’utilizzo di materiali strutturati per unità didattiche;
favorire la crescita delle motivazioni legate all’apprendimento, sviluppando nel
contempo, anche positivi sentimenti rispetto alla vita scolastica.
Individuare strategie educativo - didattiche diversificate e mirate, con la collaborazione
dei docenti delle equipe pedagogiche;
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collaborare con altre istituzioni scolastiche e con Enti di formazione, per favorire la
realizzazione dei progetti e dei percorsi di integrazione;
sviluppare strategie per potenziare le abilità logiche degli alunni, attraverso giochi
strutturati;
creare una rete di supporto (referente DSA, insegnanti, famiglie, dirigente) per
sostenere il percorso formativo degli alunni con DSA, evitando l’insuccesso scolastico
e la perdita di autostima;
far acquisire gradualmente un efficace metodo di studio e una buona autonomia di
lavoro a casa;
migliorare i risultati di apprendimento per Italiano e Matematica, attraverso le attività
proposte;
Indurre i docenti dell’Istituto a percorsi di autoformazione e di ricerca/azione didattica e
metodologica volti all’apprendimento delle modalità in cui operare in ambito dei bisogni
educativi speciali e alla conoscenza ed uso di strumenti compensativi digitali e non;
favorire la piena integrazione degli alunni in difficoltà, monitorando le specifiche
problematicità di ciascuno, per ridurre lo svantaggio scolastico
Documentare e diffondere buone prassi, materiali, strumenti e specifici percorsi di
lavoro, per il potenziamento delle abilità e delle competenze e la riduzione delle
difficoltà degli alunni con DSA.
Svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale
La legge prevede che nel caso vengano individuati alunni con BES non certificati
(svantaggio socio economico, linguistico e/o culturale) il C.d.C. possa decidere
collegialmente, attivando tutte le procedure del caso, l'uso di una didattica individualizzata
e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto
anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una
metodologia e una strategia educativa adeguate. In questi casi non si farà più riferimento a
strumenti compensativi e dispensativi, quanto a metodologie e strumenti didattici e
progettazioni didattiche calibrate sugli obiettivi minimi per acquisire le competenze
richieste in uscita. Gli interventi da attuare in questi casi saranno sempre specificati in un
PDP tenendo conto delle diverse necessità di questi alunni rispetto alle due tipologie
precedenti.
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ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO La finalità delle azioni di sostegno e di recupero è quella di prevenire l’insuccesso scolastico, l’istituto si impegna ad attivare attività di tipo integrativo quali:
Attività Destinatari Obiettivi Periodo di attivazione
Recupero in itinere Studenti di una classe Recupero e/o consolidamento di
argomenti
Intero anno scolastico
Sportello didattico Studenti bisognosi di supporto allo studio
Immediato recupero e riallineamento dei contenuti e delle
competenze
Durante l’anno scolastico
Tutoring peer to peer Studenti bisognosi di supporto allo studio
Tutoraggio, supporto metodologico allo studio
Novembre/Mar zo
Percorsi personalizzati di apprendimento
Studenti con Disturbi Specifici
dell’Apprendimento e stranieri
Realizzazione di percorsi didattici calibrati su specifiche esigenze
formative
Intero anno scolastico
Servizio scolastico domiciliare e scuola
in ospedale
Studenti impossibilitati a frequentare per gravi
motivi di salute
Svolgimento di attività didattiche domiciliari
Intero anno scolastico
Piani di studio personalizzati per l’integrazione e il
recupero
Studenti in situazioni di svantaggio e/o diversa
abilità
Realizzazione di percorsi didattici calibrati su specifiche esigenze
formative
Intero anno scolastico
Corsi di recupero Studenti con giudizio sospeso
Recupero delle carenze rilevate
Dopo gli scrutini di giugno
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ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
PREMESSA
Da anni questo Istituto, al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di
orientamento degli studenti organizza percorsi di alternanza scuola-lavoro in aziende
locali. (Comma 33, legge n° 107).
Con la nuova legge 107/2015 sulla “buona scuola” sono molte le novità tese a sviluppare
un sistema di relazioni stabili fra la scuola e il mondo del lavoro, lo scopo è quello di
ampliare la formazione acquisita dagli alunni nel percorso scolastico, sviluppandola con
l'apprendimento di competenze utili per entrare nel mercato del lavoro. Gli studenti
avranno la possibilità di recarsi nei posti di lavoro più volte e per un maggior numero di ore
durante il loro corso di studi e non più in modo occasionale come avveniva in precedenza
con l’esperienza unica dello stage.
Sino ad oggi questi percorsi erano destinati a tutti gli studenti del quarto e quinto anno dei
vari indirizzi di studi, ma con la legge n° 107 dovranno essere estesi a tutti gli studenti che
nell’anno scolastico 2015-2016 frequentano la terza classe.” Per quanto riguarda il periodo
di esperienza di alternanza occorre tenere conto anche delle possibilità offerte dal comma
35: “L'alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle attività
didattiche secondo il programma formativo e le modalità di verifica ivi stabilite nonché con
la modalità dell'impresa formativa simulata. Il percorso di alternanza scuola-lavoro si può
realizzare anche all'estero.” Compatibilmente con la disponibilità offerta dalle medie e
piccole imprese che operano sul nostro territorio, istituti pubblici e privati operanti nei
settori di interesse dei nostri indirizzi di studio, sarà progettato per tutti gli studenti un
percorso di alternanza scuola-lavoro di 400 ore complessive da effettuare tra il secondo
biennio e l'ultimo anno del corso di studi (commi 33, 34 e 35, legge n° 107).
Può essere svolta durante i periodi di sospensione delle attività didattiche, anche in
modalità di impresa formativa simulata e anche all’estero.
Sono programmabili progetti europei di stage all’estero e scambi internazionali, onde
fornire una visione quanto più ampia ed articolata del mondo del lavoro e della società.
ORIENTAMENTO ED ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
La scuola, anche in collaborazione con enti esterni, dovrà durante il triennio attivare per
tutti gli indirizzi una serie di attività al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le
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capacità di orientamento degli studenti e che favoriscano l’ingresso nel mondo del lavoro,
quali:
Attività di volontariato coerenti con i profili lavorativi presso Enti o Associazioni;
Visita Aziendali
Incontri con esperti dell’Università e del mondo de lavoro;
Incontri con esperti su tematiche attinenti al mondo del lavoro (Economia,
Organizzazione, Management, sindacati);
Corsi di lingua durante le attività di stage all’estero;
Project work commissionati da un’Impresa o un Ente;
Formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
Strategie didattiche:
Lezioni frontali supportate da materiale illustrativo ed esplicativo
Lezioni in laboratorio
Stage in azienda
Monitoraggio individualizzato con ogni alunno
Domande di verifica della comprensione degli argomenti trattati al termine di ogni
lezione e all’inizio della nuova;
Ripetizione sistematica dei percorsi di lavoro;
Educare all’autoimprenditorialità: Incrementare la connessione con il mondo del lavoro
anche attraverso lo sviluppo di competenze digitali ed attività laboratoriali;
Promuovere “l’esperienza” per l’occupabilità e l’orientamento degli studenti;
Le attività di ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, curricolari per tutti gli studenti a partire
dalla classe terza, permettono ai ragazzi di sperimentare l’esperienza “lavorativa” in
azienda, applicando le competenze acquisite. I ragazzi potranno confrontarsi con il mondo
del lavoro ed il territorio.
Le due figure (scuola – lavoro) saranno sempre in contatto perché verranno attivate le
figure di tutor azienda e tutor scolastico (un docente che si confronta con il tutor aziendale,
attraverso comunicazioni telefoniche e visite aziendali). L’esperienza sarà registrata
attraverso un “diario di bordo” che i ragazzi quotidianamente devono compilare. In
particolare si articola in modo diverso a seconda della classe frequentata dagli alunni che
decidano di aderire:
Classi Terze (per un totale di 160 ore):
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Conferenze e visite aziendali (obbligatorie per tutti da effettuare in orari curriculari)
Inserimento a Dicembre in azienda per un periodo di 15 gg
Giugno/Luglio: inserimento in Azienda (5 settimane)
Classi Quarte (per un totale di 160 ore):
Conferenze e visite aziendali (obbligatorie per tutti da effettuare in orari curriculari)
Inserimento a Marzo in azienda per un periodo di 8 gg
Giugno/Luglio: inserimento in Azienda (5 settimane)
Classi Quinte (per un totale di 80 ore):
Conferenze e visite aziendali (obbligatorie per tutti da effettuare in orari curriculari)
Inserimento a Dicembre in azienda per un periodo di 15 gg
Inserimento a Febbraio in azienda per un periodo di 8 gg
In particolare gli obiettivi del nuovo progetto, della durata di tre anni scolastici, saranno la
trasmissione delle conoscenze, delle tecniche e del saper fare, e il consolidamento delle
motivazioni scolastiche e professionali di tutti gli allievi che potranno arricchirsi viepiù con
la conoscenza di differenti metodi pedagogici e di strumenti didattici assai vari. La
caratterizzazione del progetto ruoterà attorno ai temi del passato, del presente e del
futuro. Durante il primo anno tutti verranno indirizzati verso ricerche condivise afferenti al
patrimonio naturale, industriale, culturale o artistico del proprio territorio, nel rispetto delle
tecniche tradizionali tipiche del mestiere e rispettose dell’eredità culturale. Nel corso del
secondo anno il progetto sarà integrato nel contesto sociale, politico, culturale ed
ecologico contemporaneo con l’apprendimento delle tecniche e il contatto con i differenti
materiali in occasione degli scambi tra le scuole. Il terzo anno sarà incentrato sul “gioiello
del futuro” attraverso una volontà di innovazione e di scambi tra le scuole intorno ai valori
comuni di impegno e di valorizzazione della cittadinanza europea.
Progetto per la classe III SSS
Ambito specifico per questo anno scolastico è il Disagio che gli alunni affronteranno
attraverso lezioni teoriche, testimonianze da parte di esperti del settore, visite didattiche e
progetti specifici in cui essi potranno sviluppare una mentalità per capire, individuare e
successivamente aiutare secondo le loro competenze e professionalità. Il target è
individuato in tutte quelle fasce di popolazione che risentono di condizioni di disagio:
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adolescenti a rischio, extracomunitari, giovani espulsi dal mercato del lavoro, anziani con
malattie neuro-degenerative, infanzia abbandonata, del territorio provinciale. Saranno
previste visite a Consultorio e ospedali pediatrici, asili nido, case-famiglia- Centri per
Immigrati; Dipartimento di Salute Mentale: Centri di Salute Mentale e Centri Diurni.
Gli allievi potranno sperimentare sul campo e affinare le proprie capacità organizzative
nella preparazione e realizzazione di attività per far fronte al Disagio Adolescenziale;
minorile Extracomunitario, Anziani.
Si prevedono interventi che approfondiscono tematiche che riguardano gli individui in
difficoltà del territorio: per esempio riguardo alla conoscenza.
Gli interventi verranno realizzati con la collaborazione e il coinvolgimento di persone
competenti di quello specifico settore in questo modo si potranno offrire ai ragazzi
testimonianze vive dell’argomento in oggetto e si potrà creare un ponte più reale possibile
con il mondo esterno alla scuola, nell’ottica professionalizzante che è tipica dell’Istituto. Il
numero degli interventi sarà concordato con i docenti delle materie a cui le tematiche
affrontate si affiancheranno. Lo stage completerà il percorso presso strutture che
corrispondano ai requisiti di indirizzo, sia locali che all’estero aderendo all’ Erasmus-plus
Progetto per la classe IV SSS
Nel successivo anno scolastico gli alunni saranno pronti ad affrontare il tema delle
Dipendenze oltre a lezioni teoriche, testimonianze da parte di esperti del settore, visite
specifiche in centri e comunità di recupero e progetti specifici in cui essi potranno
realizzare periodi di stage presso gli stessi.
Con la trattazione delle dipendenze viene inclusa non solo l’utilizzo/abuso di sostanze
legali (alcol) ed illegali (droghe), ma anche comportamenti di addiction senza sostanze,
quali Dipendenza Affettiva, Dipendenza da Sesso, Disturbi del Comportamento
Alimentare, Gioco d'Azzardo Patologico, Shopping Compulsivo. L’obiettivo è quello di
garantire agli alunni informazioni basate sulle più moderne evidenze scientifiche allo scopo
di migliorare la conoscenza rispetto a temi che interessano trasversalmente tutta le
materie di indirizzo, ed informare ei moderni trattamenti utilizzati nelle strutture
specialistiche di più comprovata validità tecnico –scientifica. I temi sono trattati secondo un
linguaggio scientifico, ma chiaro ed accessibile anche se sono presenti termini e concetti
di tipo più tecnico e specifico che però sostanziano le aree tematiche rendendo complete
le informazioni. Per approfondire il tema del progetto saranno effettuate visite e periodi di
stage sul territorio o all’estero presso:
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Distretti Sanitari
Presidi Ospedalieri
Presidi Sanitari
Poliambulatori
Consultori
Dipartimenti
Strutture Accreditate
Progetto per la classe V SSS
Nell’ultimo anno del corso verrà affrontato i tema delle Devianze, dopo essersi occuparti
delle patologie legate alla dipendenza nel IV anno e aver affrontato le problematiche
legate alla prevenzione e al trattamento del disagio adolescenziale, affrontare l’argomento
della devianza, è conseguenziale in quanto molto spesso è cause scatenanti delle prime.
In quest’anno verranno approfondite le tematiche dei due anni precedenti, come
presupposto del progetto da realizzare, le devianze verranno affrontate e descritte da
esperti del settore, saranno descritte le metodologie per la tutela della salute all'interno del
carcere, le azioni di prevenzione, cura e sostegno del disagio psichico nei centri di cura
per diversamente abili (colloqui di accoglienza, colloqui di servizio sociale e di consulenza
psicologica), concreti e realizzabili programmi di cura e riabilitazione. Anche in questo
caso verranno realizzate visite aziendali e stage.
Progetto per la classe III MAT
Il progetto per le classi III dell’indirizzo MAT prevede un’assidua esercitazione nelle Aule
informatiche è nell’Aula laboratoriale 3D di modelli quale spazio attrezzati con macchine e
materiali a disposizione degli studenti per acquisire competenze connesse al “saper fare”,
alla costruzione di plastici volumetrici, prototipi e dettagli in scala legati a progetti di
architettura o di design di prodotto.
L’Aula laboratoriale 3D è (sarà) dotata di attrezzature per la costruzione di modelli fisici
tridimensionali a transizione di disegno digitale utilizzando materiali e procedimenti
realizzativi sia tradizionali che innovativi.
Nel laboratorio modelli, oltre ad attrezzature di base, si trovano o saranno a disposizione
degli studenti:
– macchina fresatrice numerica
– stampante 3D
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– Open knit
Il fenomeno delle stampanti 3D, è oggi sulla cresta dell’onda per via dei movimenti dei
Makers e dei Fab-Lab, il principio è quello di poter concepire oggetti virtualmente,
attraverso il computer, e affidarne la realizzazione a una macchina. Vale allo stesso modo
per le macchine a controllo numerico, le cosiddette macchine utensili, e per le stampati
3D: l’uomo progetta un oggetto al computer e poi il computer governa una macchina, che
realizza l’oggetto. L'utilizzo della stampante 3D offre la possibilità a studenti di realizzare
fisicamente pezzi di qualsiasi forma e dimensione in modo rapido e preciso.
Toccare con mano e verificare le proprie idee nello spazio reale sono indubbiamente un
notevole passo avanti per comprendere la funzionalità e l’attrazione estetica dell’oggetto
progettato. Il collegamento tra la stampa 3D e l’industria è soprattutto nel fatto che ora
diventa possibile, per una impresa manifatturiera, gestire produzioni fortemente
personalizzate. Una delle caratteristiche delle stampanti 3D è che il costo delle varianti è
quasi zero, partendo da un file, si può produrre tramite questa tecnologia 10 oggetti uguali
tra loro o 10 oggetti leggermente differenti l’uno dall’altro che hanno sostanzialmente lo
stesso costo. La personalizzazione delle produzioni è una delle caratteristiche
dell’industria, dove i confini sono meno chiari tra mondo digitale e manifatturiero, e si
creano forme nuove di complementarietà tra manifattura e servizi.
A completamento dell’attività di alternanza, verranno realizzate visite aziendali e stage in
aziende del settore e corsi di I^ livello di Domotica e Robotica, realizzando nei casi
possibili uno stage all’estero partecipando all’Erasmus-plus.
Progetto per la classe IV MAT
Nel IV anno gli alunni sfrutteranno le conoscenze acquisite nell’anno precedente
realizzando un Drone.
La stampa 3D e droni si incontrano. Due tra le più affascinanti tecnologie degli ultimi anni
convergono, quindi un drone verrà stampato in tre dimensioni.
IL DRONE
Durante il corso, sarà creato insieme agli studenti con l’ausilio di docenti interni e esperti
esterni (eventualmente) un motore a reazione stampato in 3D per realizzare un drone. Per
la costruzione del motore parteciperanno a corsi di Domotica e Robotica (avanzati) tenuti
da docenti interni della scuola che si avvarranno de consulenza di esperti del settore.
Anche in questo caso verranno realizzate visite aziendali e stage e se sarà possibile
realizzare stage all’estero partecipando all’Erasmus-plus
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Progetto per la classe V MAT
Nel V anno gli alunni, a completamento del percorso intrapreso, impareranno a guidare un
Drone oltre a imparare ad utilizzarlo, in quanto l’utilizzo del drone viene impiegato in
architettura, ingegneria, archeologia e molte volte per la Difesa Militare. Competenze
spendibili nel mondo del lavoro sia per l’innovazione della tecnica sia per la richiesta che
non solo facilita la rilevazione di dati, ma restituisce informazioni più corretti e attendibili.
Quindi si potrà prevedere un CORSO DI RILIEVO. Il corso ha l’obiettivo di fornire le
conoscenze di base sull’uso delle tecnologie digitali per il rilievo archeologico e
architettonico.
A conclusione dell’alternanza, anche in questo caso verranno realizzate visite aziendali e
stage, e corsi di Domotica e Robotica di III livello.
Progetto per la classe III PI
Per le classi III si prevedono esercitazioni in laboratorio di modellistica e di disegno con
realizzazione da parte degli allievi di prodotti artistici e artigianali di moda con tecniche e
metodi artigianali e/o storicamente connessi alle tradizioni artistiche e artigianali locali,
prestando tuttavia particolare attenzione alla innovazione sotto il profilo tecnico, grafico e
creativo in maniera tale che essi possano acquisire una progressiva e graduale
specificazione, soprattutto operativa e laboratoriale.
Saranno organizzate visite aziendali e stage in laboratori sartoriali. Eventuali stage
all’estero aderendo all’ Erasmus-plus
Progetto per la classe IV PI
Verranno applicate e approfondite le metodiche relative alla ideazione, progettazione,
realizzazione e commercializzazione di oggetti e insiemi di oggetti, in piccola e grande
serie anche utilizzando la stampa 3D, e la tecnologia informatica, rivolgendo attenzione a
un corso di grafica che permetterebbe di distribuire sul mercato e pubblicizzare gli
elaborati prodotti. Partendo dalla tradizione artigianale locale, che rappresenta in questa
articolazione l’ambito privilegiato di conoscenze e pratiche artistiche, si amplia l’orizzonte
creativo e il laboratorio scolastico diventa luogo di ricerca, di innovazione creativa e
tecnica, con apporti originali e personali aggiunti a standard stilistici tradizionali.
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Saranno organizzate visite aziendali e stage in laboratori sartoriali e aziende del territorio.
Partecipazioni a sfilate di moda. Anche in questo anno è proponibile uno stage all’estero
aderendo all’ Erasmus-plus
Progetto per la classe V PI
Pubblicizzazione e diffusione del prodotto. Gli studenti impareranno a utilizzare gli
strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali.
Per pubblicizzare le loro creazioni utilizzeranno diverse modalità:
Calendario, brochure, rivista di moda. Pubblicità e vendita online.
(Impresa simulata).
Il diplomato potrà così confrontarsi con sicurezza nel quadro della concorrenza
internazionale che, in alcuni settori tipici del made in Italy, è particolarmente impegnativa.
Saranno organizzate visite aziendali e stage in laboratori sartoriali e aziende del territorio.
Eventuali stage all’estero. Partecipazioni a sfilate di moda.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO LICEO ARTISTICO
L’alternanza è una modalità didattico-formativa, trasversale a tutti i canali del sistema
scolastico formativo, che si avvale di strumenti molto diversi tra loro, come formazione in
aula, attività di laboratorio, tirocini presso aziende e/o enti pubblici e privati visite aziendali,
con l’obiettivo di avvicinare gli studenti ad una concreta realtà di lavoro, valorizzando
l’esperienza lavorativa come mezzo per favorire lo sviluppo personale, sociale e
professionale dei giovani.
Il decreto legislativo 77/05 prevedeva che “I percorsi in alternanza sono progettati, attuati,
verificati e valutati, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa, sulla base
di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza,
o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e
privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di
apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di
lavoro”.
PROGETTI INNOVATIVI DI ALTERNANZA AI SENSI DELLA LEGGE 13 LUGLIO 2015 N.
107 Art. 33. Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento
degli studenti, i percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile
2005, n. 77, sono attuati, [OMISSIS], nei licei, per una durata complessiva di almeno 200
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ore nel triennio. Le disposizioni del primo periodo si applicano a partire dalle classi terze
attivate nell'anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della
presente legge. I percorsi di alternanza sono inseriti nei piani triennali dell'offerta
formativa.
Art. 34. All'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, dopo le
parole: «ivi inclusi quelli del terzo settore,» sono inserite le seguenti: «o con gli ordini
professionali, ovvero con i musei e gli altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del
patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonché con enti che svolgono
attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti dal
CONI,».
Art.35. L'alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle attività
didattiche secondo il programma formativo e le modalità di verifica ivi stabilite nonché con
la modalità dell'impresa formativa simulata. Il percorso di alternanza scuola-lavoro si può
realizzare anche all'estero.
Art. 36. All'attuazione delle disposizioni di cui ai commi 34 e 35 si provvede nell'ambito
delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e,
comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
OBIETTIVI GENERALI
attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed
educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino
sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica;
arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione
di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;
favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi
e gli stili di apprendimento individuali;
realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il
mondo del lavoro e la società civile che consenta la partecipazione attiva dei soggetti
esterni nei processi formativi;
correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio;
far apprendere tecniche e metodologie utilizzate nel mondo del lavoro;
favorire l’incontro dello studente con possibili futuri datori di lavoro, o figure di
professionisti che incrementino nello studente lo stimolo a fare impresa.
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OBIETTIVI SPECIFICI
l'acquisizione e lo sviluppo di saperi tecnico - professionali del settore di studio in
contesti lavorativi (saper fare);
l'acquisizione di competenze relazionali, comunicative ed organizzative (saper
esprimere, comunicare e interagire con il mondo esterno - discipline area linguistica ed
economica);
la socializzazione nell'ambito della realtà lavorativa (saper essere);
l'utilizzo efficace di esperienze lavorative all'interno del percorso scolastico e
formativo;
la ri-motivazione di studenti in difficoltà, favorendo la prosecuzione nell'iter scolastico e
formativo;
l'acquisizione e lo sviluppo di conoscenze, competenze e capacità progettuali per
l'inserimento professionale.
La nostra scuola, oltre a fornire una preparazione utile al proseguimento degli studi, ha
cura di orientare i propri studenti al mondo del lavoro, proponendo corsi e attività,
organizzati in modo integrato con Enti pubblici e privati, Associazioni di categoria e singole
aziende, (CENTRO PER L’IMPIEGO UNIVERSITA’ DI CASSINO E DEL BASSO LAZIO,
PROVINCIA DI FROSINONE, CAMERA DEL COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO
E AGRICOLTURA DI FROSINONE, COMUNE DI CASSINO e Comuni legati al territorio
della provincia, ASSOCIAZIONI ONLUS, FAI sezione di Cassino, e studi grafici, tipografie
ed Associazioni Artistico Culturali), di volta in volta selezionati in base alle specifiche
competenze previste dall’indirizzo di studio prescelto.
Tali opportunità costituiscono la premessa per una scelta post-diploma consapevole e
cosciente dei nostri studenti, in linea con le vocazioni e le possibilità occupazionali del
territorio. A tal fine, sono state attivate nel tempo alcune Convenzioni con Enti, Istituzioni e
Collaborazioni periodiche con alcuni soggetti particolarmente utili e, nello stesso tempo,
interessati alla formazione professionale dei nostri ragazzi.
La scuola promuove negli alunni l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del
lavoro, realizzando attività a forte valenza formativa per gli studenti dai quindici ai diciotto
anni come stage ovvero esperienze di tipo lavorativo presso aziende, enti pubblici e privati
nella forma dell’Alternanza scuola lavoro che prevede il calarsi di questa esperienza nel
curricolare: tutti gli studenti nel corso dell’anno scolastico svolgono ad esempio un monte
ore in alternanza presso un luogo di lavoro connesso con il proprio indirizzo di studio sulla
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base di una convenzione stilata tra la scuola e il soggetto ospitante con l’assenso della
famiglia e sulla base di un progetto formativo che incide sulla valutazione e sul credito
finale dello studente; Tirocini in aziende che si svolgono nel periodo estivo, per gli studenti,
per il potenziamento della competenza professionale; Progetti e concorsi con simulazione
d’impresa; Attività di produzione artistica su commissione di esterni.
La scuola promuove, inoltre, negli alunni l’acquisizione di competenze informatiche,
ovvero conoscenze di carattere trasversale utili sia al proseguimento degli studi che
all’avvio al mondo del lavoro, sia nello svolgimento delle attività curricolari, come previsto
dai programmi ministeriali, sia attraverso corsi extracurricolari, finalizzati all’acquisizione e
al potenziamento di competenze relative anche agli specifici ambiti tecnico-professionali.
Attraverso la formazione d’indirizzo artistico, l’uso delle tecnologie informatiche e
l’interazione programmatica col mondo esterno, si favorisce l’acquisizione di metodologie
e procedure tipiche dei vari settori professionali e si tende a sviluppare nello studente
l’autostima, la capacità di lavorare in gruppo e, in prospettiva, l’auto-imprenditorialità.
ALTRI EVENTUALI OBIETTIVI PROGETTUALI
Nostro intento è quello di promuovere l’autostima e la voglia di “inventare” e di
“intraprendere” su basi creative ma nello stesso tempo scientifiche favorendo, lo sviluppo
della capacità di orientarsi e di sostenere scelte motivate e in prospettiva, l’auto
imprenditorialità attraverso tre momenti:
l’idea progettuale
l’incontro con un’azienda giovane portatrice di modelli di riferimento
un minimo di formazione di tipo economico-aziendale che porti ad una valutazione di
mercato.
Per raggiungere questi obiettivi, si ritiene utile:
promuovere una metodologia centrata sull’esperienza di laboratorio e in contesti reali;
favorire la conoscenza del contesto lavorativo, delle sue dinamiche, dei ruoli;
ricercare l’integrazione dei saperi e l’acquisizione metodi attivi, quali il problem solving;
Alcuni ambiti lavorativi del campo artistico sono ancora poco definiti dal punto di vista
professionale, cosa che, tra l’altro, costituisce un ostacolo nella ricerca dei soggetti
ospitanti o partner. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di preziosi esperti in settori poco
esplorati ma proprio per questo non facilmente ricollocabili all'interno delle tipologie del
lavoro standard. La constatazione induce ad una duplice riflessione: per "orientare" al
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mondo del lavoro è necessario in primo luogo valutare le attitudini e i bisogni degli
studenti, ma anche cogliere gli aspetti più innovativi e sostenibili in senso globale del
lavoro dei creativi; se infatti gli esperti di settore e l'informazione insistono sulla necessità
di essere "creativi", a volte non esistono neanche le nomenclature (e di conseguenza
neanche specifici albi professionali), relativi a professioni come quelle del fotografo, del
grafico, del video maker, del designer, del decoratore o del restauratore. Nel nostro
territorio si trovano attualmente interessanti esempi di Start-up che richiedono la volontà di
uscire dai soliti schemi “accademici” e di orientarsi verso le nuove idee imprenditoriali. Per
quanto riguarda il Liceo Artistico, quindi, tenendo conto dell’allargamento di ambienti
esperienziali previsto dalla L. 107 15 luglio 2015 (art. 33-44) come contesti di Alternanza
scuola- lavoro , si è proceduto a selezionare proposte di collaborazione pervenute da Enti
e Associazioni del territorio con ricaduta nello specifico ambito di studio oppure a ricercare
sinergie territoriali sulla base di progetti interni. Si metterà in atto la peer education e si
rinforzerà la comunicazione tra docenti e alunni con attività di teletutoring. Sarà utilizzata
la modulistica MIUR già in uso dal 2005 prevedendo una Convenzione tra la Scuola e il
Soggetto Esterno, un Progetto formativo tra i due precedenti soggetti, la famiglia e il
ragazzo, un Registro delle presenze, un attestato di frequenza da parte del soggetto
ospitante, una scheda di valutazione firmata dal tutor esterno e dal tutor scolastico e una
certificazione finale con le competenze acquisite che permetterà agli alunni di acquisire
crediti.
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AREA DELLA FORMAZIONE
Docenti
La “formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale.
Le attività sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il Piano
triennale dell’offerta formativa”.
Il collegio è il contesto per l’elaborazione dei programmi di formazione in servizio.
Le iniziative formative scaturiscono:
1. Dall’analisi dei bisogni degli insegnanti;
2. Dalla lettura ed interpretazione delle esigenze dell’Istituto, evidenziate
dall’autovalutazione RAV
3. Dai piani di miglioramento (P. d. M.)
4. Dalle proposte di innovazione che si intendono mettere in atto
La prospettiva triennale del PTOF invita ad assumere un orizzonte progettuale di ampio
respiro, ma scandito anno per anno in azioni concretamente perseguibili e rendicontabili.
Le azioni formative si rivolgono a:
Docenti neo-assunti attraverso processi di accoglienza ed di prima
professionalizzazione con attività peer to peer
Gruppi di miglioramento (azioni RAV e P.d.M.)
Gruppi impegnati nello sviluppo di processi di digitalizzazione ed innovazione
tecnologica
Consigli di classe, personale coinvolto in processi di inclusione ed integrazione
Gruppi di insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative prefigurate
dall’istituto
Figure impegnate sui temi di sicurezza, prevenzione, primo soccorso
E comprendono le seguenti tematiche:
Dinamiche relazionali e competenze trasversali
Tecniche di creatività e apprendimento esperienziale nei gruppi di lavoro; competenze
digitali Didattica laboratoriale per la valorizzazione ed il potenziamento delle
competenze linguistiche relative ad italiano, inglese ed altre lingue della comunità
europea
Didattica laboratoriale per il potenziamento delle competenze logico-matematiche e
scientifiche
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Pianificazione dell’offerta formativa nell’ottica del potenziamento dei saperi, delle
competenze e apertura della comunità scolastica al territorio
Elementi trasversali per la valorizzazione degli Istituti scolastici: la scuola come
comunità attiva aperta al territorio;
FARE LEZIONE CON I CONTENUTI DIGITALI
Integrare il digitale all’interno della didattica quotidiana; usare la LIM, progettare e
realizzare percorsi e lezioni digitali; libri di testo interattivi ed ebook.
La scuola indica come prioritaria nella formazione dei docenti la tematica:
GESTIONE DELLE CLASSI DIFFICILI
Strategie e tecniche del dialogo emotivo per la gestione d’aula
Obiettivi
Un sistema di formazione utile ai docenti per la sua rilevanza culturale ha delle
implicazioni didattiche ed una ricaduta positiva negli esiti scolastici e formativi di studenti;
dà centralità alla scuola come comunità aperta al territorio.
Alunni
Organizzazione di viaggi d’istruzione e visite guidate proposti dai dipartimenti
disciplinari e dai singoli docenti, anche di concerto con le rappresentanze di genitori e
studenti, per l’approfondimento di tematiche curricolari;
Partecipazione a convegni, conferenze e seminari su materie attinenti le discipline di
studio e il rapporto con il territorio;
Realizzazione di corsi, progetti, laboratori e stages finalizzati al potenziamento delle
competenze, con particolare riferimento all’alternanza scuola-lavoro o alla
prosecuzione degli studi (università, accademie,…);
Valorizzazione dei contatti internazionali, con l’obiettivo di una migliore conoscenza
delle lingue straniere e degli sbocchi professionali all’estero;
Creazione di un’efficiente piattaforma digitale per l’attuazione di forme di didattica on
line.
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FABBISOGNO DI PERSONALE:
A) POSTI COMUNI
Docenti 100
B) POSTI SOSTEGNO
Docenti 29
C) PERSONALE ATA
Assistenti Amministrativi n. 10
Collaboratori scolastici n. 16
Assistenti tecnici n. 8
ORGANICO di potenziamento:
Classe di concorso
Ore da prestare
Esonero Vicario
Supplenze brevi
Corsi di Recupero /
Potenziamento Progetti
Ore di utilizzo
C320 18 6 12 18
C270 18 6 12 18
A022 18 6 12 18
A019 18 6 12 18
A029 18 6 12 18
A047 18 6 12 18
A049 18 6 12 18
A050 18 6 12 18
AD01 18 18 18
AD02 18 18 18
AD03 18 18 18
AD04 18 18 18
A021 18 6 12 18
A035 18 18 18