Pista di Atletica Leggera Campo Sportivo “F.lli Martin” Progetto Esecutivo
Pista di Atletica Leggera Campo Sportivo “F.lli Martin” – Cod. Lavoro 09-132 – Relazione Tecnica Generale – Rev.01 Pag.1 di 29
INDICE
1 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA ............................................................................................... 2
Premessa............................................................................................................................................................................ 2Ubicazione .......................................................................................................................................................................... 2Tipologia di Intervento......................................................................................................................................................... 3Riferimenti Normativi........................................................................................................................................................... 3Norme CONI ....................................................................................................................................................................... 3Norme FIDAL - IAAF ........................................................................................................................................................... 4Norme UNI, UNI EN, UNI EN ISO, ISO e UNI-SPORT....................................................................................................... 4Legislazione per Costruzioni ............................................................................................................................................... 5Classificazione Rifiuti .......................................................................................................................................................... 5Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici – parametri di progetto & specifiche prestazionali.................
.............................................................................................................................................................................. 6Specifiche di intervento – riferimento alla Circolare Tecnica FIDAL 2007 e Appendice...................................................... 6Descrizione dello Stato di fatto dei Luoghi – Analisi Indicazioni Operativo-Prestazionali ................................................. 15Documentazione fotografica dello stato dei luoghi............................................................................................................ 17Descrizione dell’Intervento in Progetto – Specifiche di Capitolato Opere ......................................................................... 23Intervento di ristrutturazione (“retopping”), della pavimentazione della pista di atletica e lunetta salto in alto .................. 23Intervento di ricostruzione a nuovo della pavimentazione e sottofondo della pedana salto in lungo e triplo..................... 27
2 CIRCOLARE TECNICA 2007 F.I.D.A.L. e Appendice..........................................................................29
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1 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
Premessa
A seguito del progetto preliminare approvato dalla Giunta Comunale in data 04.11.2009 con Delibera n. 388, per gli
incarichi contrattualmente assunti (incarico professionale n. 367/09), ed a seguito del progetto definitivo approvato dalla
Giunta Comunale in data 25.11.2009 con Delibera n. 434, si è proceduto alla stesura del progetto esecutivo di intervento
per quanto in oggetto. All’interno del presente documento viene completata l’analisi di dettaglio dello stato di fatto dei
luoghi e vengono fissate l’esatta tipologia di intervento, la relativa soluzione tecnica, le specifiche di intervento per opere
specialistiche di pavimentazione ed il quadro normativo di riferimento.
Vanno a costituire parte integrante del presente allegato “a” del progetto esecutivo delle opere, ai sensi dell’art. 35 del
D.P.R. 21.12.1999 n. 554, i seguenti documenti e allegati:
- Allegato “b”: elaborati grafici di progetto esecutivo;
- Allegato “c”: piano di manutenzione e fascicolo tecnico dell’opera;
- Allegato “d”: piano di sicurezza e coordinamento;
- Allegato “e”: computo metrico estimativo definitivo e quadro economico;
- Allegato “f”: cronoprogramma dei lavori;
- Allegato “g”: elenco prezzi unitari e analisi prezzi;
- Allegato “h”: quadro dell’incidenza percentuale della quantità di manodopera;
- Allegato “i”: schema di contratto e capitolato speciale d’appalto.
Ai sensi del succitato articolo di legge, non vengono redatti e allegati le relazioni specialistiche e i calcoli esecutivi delle
strutture e degli impianti in quanto non applicabili per la tipologia delle opere in progetto.
Ubicazione
L’intervento in oggetto è localizzato presso il campo sportivo di proprietà comunale, denominato “F.lli Martin”, ubicato nel
Comune di Pinerolo (TO), in Via Carlo Merlo n. 6.
Dati identificativi catastali: N.C.T., Pinerolo Sezione A, Fg. 46, Mapp. 358
Dati identificati PRGC: Area F3
A migliore individuazione dell’immobile che sarà oggetto di intervento, all’interno della tavola 2 di progetto sono riportati
gli estratti cartografici di inquadramento generale.
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Tipologia di Intervento
Le opere in progetto, necessarie per rendere nuovamente agibile, utilizzabile e pienamente funzionale quanto già
esistente presso l’impianto sopra identificato, come da circolari tecniche C.O.N.I. e F.I.D.A.L., si configurano come
ristrutturazione con ripristino e ricostruzione a nuovo di superfici sintetiche. Trattasi quindi di generalizzato intervento di
ristrutturazione effettuato su una superficie preesistente, anch’essa sintetica e adeguatamente preparata
(ristrutturazione con ripristino e ricostruzione anche ex-novo di superfici sintetiche con intervento da realizzare a nuovo o
con tecnica di “retopping” complessivo); le suddette opere possono quindi essere classificate come intervento di
ristrutturazione di impianto sportivo, di cui alla lettera c) dell’art. 31 della Legge 05.08.1978 n. 457 e di cui alla lettera c),
dell’art. 3 del D.P.R. 380/2001 e s.m. e i.
Trattandosi di intervento di ristrutturazione su opere classificata di “urbanizzazione secondaria”, le opere saranno
assoggettabili a un regime IVA agevolato del 10 % (punto 127 quaterdecies della Tabella A, parte III, del DPR n. 633 del
1972 – Min. Finanze Risoluzione n. 157/E del 11.10.2001).
Con riferimento a quanto più dettagliatamente descritto nella relazione tecnico-illustrativa di cui in seguito, si precisa
comunque che:
1. Per la pista di atletica e per la lunetta del salto in alto l’intervento di ristrutturazione complessiva della
pavimentazione sportiva esistente dovrà essere realizzato con un intervento di “ripristino e ricostruzione a nuovo” di
seguito identificato con il termine tecnico di “retopping”;
2. Per la pedana del salto in lungo e triplo dovrà invece essere realizzato un intervento di intera ricostruzione a nuovo
della pavimentazione sportiva esistente.
In ragione delle diverse tipologie di intervento che dovranno essere realizzate presso l’impianto sportivo comunale, si
specificano di seguito i riferimenti normativo-prestazionali che dovranno essere garantiti per la corretta esecuzione a
“regola d’arte” e piena rispondenza ai requisiti imposti per il collaudo finale delle opere da parte della federazione
sportiva competente per settore (F.I.D.A.L.).
Riferimenti Normativi
I principali riferimenti normativi assunti alla base della fase progettuale preliminare e dai quali sono stati estrapolati i
parametri di dimensionamento e verifica dell’impianto, sono:
Norme CONI
Norme CONI per l’Impiantistica Sportiva (approvate dalla G.E. del CONI con deliberazione n. 851 del 15 luglio 1999)
– con particolare riferimento ai seguenti paragrafi:
7.5 – Pavimentazioni: la pavimentazione dello spazio di attività dovrà essere adatta al tipo e livello di pratica
sportiva. A tal fine, dovranno essere seguite le indicazioni delle Federazioni sportive interessate; per gli spazi
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polivalenti si dovrà tenere conto della compatibilità e della prevalenza di utilizzazione. In mancanza di altre
indicazioni si dovranno seguire i criteri di scelta indicati nella tabella A.
Con riferimento alla tipologia di impianto oggetto di intervento – pista di atletica leggera a 6 corsie – si riporta nel seguito
estratto Tabella A norma CONI.
Norme CONI - Tabella ACARATTERISTICHE DELLE PAVIMENTAZIONI SPORTIVE
PER ATTIVITÀ E LIVELLO D’USO
Codici delle pavimentazioni
Attivitàsportiva
10 20 30 40 51 53 61 62 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 91 92 93
Atleticaleggera
2 2 3 3 3 3
Livelli d’uso1 - Attività non agonistiche2 - Attività agonistiche a livello locale3 - Attività agonistiche a livello nazionale o internazionale
I materiali che verranno impiegati per il rifacimento della pista di atletica dell’impianto in oggetto dovranno quindi
rientrare nelle categorie ammesse in tabella.
Norme FIDAL - IAAF
Circolare Tecnica FIDAL 2007 per la realizzazione degli impianti di atletica leggera - le verifiche dimensionali di
quanto esistente e di quanto in progetto, le tipologie dei materiali che verranno utilizzati per il ripristino delle
pavimentazioni sportive dell’impianto “F.lli Martin”, le procedure di collaudo e omologazione, ecc., dovranno essere
rispondenti ai prescritti, tutti, contenuti all’interno della suddetta circolare di cui copia integrale si riporta in appendice
alla presente.
Si ricorda comunque che per tutto quanto non espressamente esplicitato dalla suddetta circolare si deve fare
riferimento a quanto contenuto all’interno di “Track & Field Facilities Manual” della IAAF – Regolamento Tecnico
Internazionale.
Norme UNI, UNI EN, UNI EN ISO, ISO e UNI-SPORT
Norma UNI SPORT 9217;
Norma UNI SPORT 9316 (appendice);
Norma UNI EN 14877 – per rispondenza generale schede tecniche dei materiali tipo pavimentazioni sportive
sintetiche prefabbricate;
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Norme UNI EN 13036-4, UNI EN 14808, UNI EN 14809, UNI EN 1969, UNI EN 12616, UNI EN ISO 5470-1, UNI EN
14836, UNI EN 12230, UNI EN 14810, ISO 7619, ISO 4649 – metodi di prova per certificazione prestazionali dei
materiali tipo pavimentazioni sportive sintetiche prefabbricate.
Legislazione per Costruzioni
opere in cls – opere in conglomerato bituminoso – opere in profilati metallici
L. 05.11.1971 n. 1086 - "Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, normale e
precompresso ed a struttura metallica.
Circ. 31.10.1986 n. 27996 - "Istruzioni relative alle norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato
normale e precompresso e per le strutture metalliche".
D.M. 12.02.1982 - "Aggiornamento delle norme relative a: criteri generali per la verifica della sicurezza delle
costruzioni dei carichi e dei sovraccarichi".
D.M. 11-3-1988 – “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e
delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo delle opere di
sostegno delle terre e delle opere di fondazione”.
D.M. 14.02.1992 - "Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per
le strutture metalliche".
D.M. LL.PP. 09/01/1996 - "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato
normale e precompresso e per le strutture metalliche".
D.M. LL.PP. 16/01/1996 - "Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei
carichi e sovraccarichi".
D.M. LL.PP. 16/01/1996 - "Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche".
CNR 10011/86 - "Costruzioni in acciaio".
CNR 10012/85 - "Istruzioni per la valutazione delle azioni sulle costruzioni".
UNI 9858/91 - "Calcestruzzo: prestazioni, produzione, posa in opera e criteri di conformità".
CNR 10011/88 - "Istruzioni per il calcolo, l'esecuzione, il collaudo e la manutenzione delle costruzioni in acciaio".
CNR 10022/84 - "Profili formati a freddo: istruzioni per l'impiego nelle costruzioni".
D.M. 14.01.2008 – “Norme tecniche per le costruzioni”.
Classificazione Rifiuti
Catalogo Europeo dei Rifiuti (C.E.R.) di cui all’allegato D, parte IV, del D.Lgs n. 152 del 03.04.2006
Si precisa quale requisito prescrittivo per i materiali che dovranno essere impiegati per la realizzazione delle opere in
progetto (ripristino pavimentazioni sportive sintetiche in tappetino prefabbricato), che dovrà essere prodotto un
certificato che attesti che i medesimi siano classificabili, in ordine alla normativa sopracitata, quali “Rifiuto non
Pericoloso”
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Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici – parametri di progetto & specifiche
prestazionali
Specifiche di intervento – riferimento alla Circolare Tecnica FIDAL 2007 e Appendice
In generale, per le opere in progetto, dovranno essere rispettati tutti i requisiti imposti dalla Circolare Tecnica FIDAL
2007 (e relativa Appendice), per la realizzazione degli impianti sportivi destinati all’atletica leggera. In particolare:
1. Per la pista di atletica e lunetta del salto in alto, dato per assunto che in base ai rilievi eseguiti sull’esistente
(come già illustrato in sede di progetto preliminare), risultano soddisfatti i requisiti generali e geometrici di cui al
capitolo IV punti 4.1 e 4.2. della Circolare Tecnica FIDAL 2007, l’intervento di retopping da eseguirsi mediante posa
sull’esistente di nuova pavimentazione in tappetino sintetico prefabbricato dovrà garantire il rispetto dei requisiti di cui
al capitolo IV, punto 4.3 (principali requisiti di carattere fisico delle superfici sintetiche), della medesima circolare.
Dovranno quindi essere garantite le seguenti caratteristiche:
4.3.1 – Permeabilità:
la superficie sintetica potrà essere di tipo permeabile o impermeabile. La permeabilità del rivestimento dipende sia
dalle caratteristiche strutturali del materiale (granulometria degli inerti e percentuale di legante), sia dalla permeabilità
del sottofondo e dal tipo di posa in opera. Nel caso specifico in esame il materiale di nuova posa dovrà essere
testato e garantito come impermeabile.
4.3.2 – Resistenza alla trazione ed allungamento percentuale a rottura:
la resistenza alla trazione è il quoziente risultante tra il valore della forza massima, misurata prima o durante la
rottura, e la sezione iniziale trasversale del provino. L’allungamento percentuale è la variazione di lunghezza, riferita
alla lunghezza iniziale misurata, che si ha in corrispondenza della massima resistenza a trazione.
La prova di resistenza è anche utile per confrontare i valori di resistenza e di elasticità posseduti dal manto prima e
dopo una prova di invecchiamento artificiale e per valutarne quindi il decadimento.
Per i materiali non porosi è richiesta una resistenza a trazione minima di 0,5 MPa, per quelli porosi di 0,4 MPa.
Per tutti i materiali è richiesto che l’allungamento percentuale a rottura sia almeno del 40%.
4.3.3 – Resistenza allo scivolamento:
è l’indice delle forze di attrito che si sviluppano tra la scarpa e il pavimento o tra l’attrezzo sportivo e il pavimento. Il
valore del coefficiente d’attrito non deve essere minore di 0.5 su superficie bagnata.
4.3.4 – Macrorugosità superficiale:
è una caratteristica della superficie del rivestimento sintetico. Concorre a migliorare l’attrito superficiale della
pavimentazione, soprattutto quando questa è bagnata.
4.3.5 – Riduzione della Forza (KA):
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l’interazione dinamica tra l’atleta e la superficie condiziona la prestazione e la sicurezza dell’atleta stesso. Perciò è
fondamentale la capacità della superficie di “assorbire energia”. Il valore di “Riduzione della Forza” deve essere
compreso tra il 35% ed il 50%, con temperature della superficie sintetica comprese tra i 10°C e i 40°C.
4.3.6 – Deformazione Verticale:
anche in questo requisito di carattere fisico, l’interazione dinamica tra l’atleta e la superficie condiziona la prestazione
e la sicurezza dell’atleta. E’ quindi fondamentale la capacità della superficie di “deformarsi” sotto l’azione dell’atleta.
Un’eccesiva deformazione della superficie sintetica può minare l’integrità dell’atleta a causa dell’instabilità
dell’appoggio, mentre l’indeformabilità della superficie sintetica può causare danni all’atleta in virtù di un impatto
eccessivo. La “Deformazione Verticale” dovrà essere compresa tra valori di 0,6 mm e 2,2 mm, con temperature della
superficie sintetica comprese tra i 10°C e i 40°C.
Al fine di identificare quale debba essere la tipologia di prodotto più idonea per eseguire un intervento di retopping
della pavimentazione sportiva esistente (pista di atletica e lunetta salto in alto), che garantisca il raggiungimento e il
rispetto delle prestazioni minime richieste (in particolare quanto imposto ai punti 4.3.5 e 4.3.6 sopra riportati), sono
state eseguite delle prove in opera.
Le prove in opera sono state eseguite mediante utilizzo di idonei macchinari (messi a disposizione per gentile
concessione di ditta di settore specializzata), sulla pavimentazione esistente che, come già verificato in sede di
indagini preliminari, è stato appurato essere costituita da un tappetino sintetico prefabbricato della ditta Mondo S.p.A.
tipologia “Sportflex SX-Pista N”, fornito e posato dalla medesima nel corso dell’anno 1990. Successivamente sono
state eseguite le medesime prove andando ad accoppiare alla pavimentazione esistente tappetini sintetici
prefabbricati di vario spessore e commercialmente in uso; le prove sono state eseguite accoppiando alla
pavimentazione esistente tappetini sintetici prefabbricati per piste di atletica di diversa tipologia (tipo “Sportflex” e tipo
“Mondotrack” – denominazione commerciale), aventi diversi spessori (da un minimo di 9 mm a un massimo di 13
mm). I risultati delle prove sono riportati nella seguente tabella.
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Tabella riassuntiva delle prove eseguite in sito
Campione testatoRiduzionedella Forza
(KA)
DeformazioneVerticale
Rest. En.
Pista corsia 1 - stato di fatto 21,72 1,06 39,8
Pista corsia 2 - stato di fatto 21,05 1,02 39,55
Pista corsia 3 - stato di fatto 22,97 1,15 43,11
Pista corsia 4 - stato di fatto 23,05 1,16 42,88
Pista corsia 5 - stato di fatto 23,85 1,2 43,4
Pista corsia 6 - stato di fatto 23,91 1,21 43,82
Pista N + Sportflex Classic 9 mm 39,65 2 43,75
Pista N + Sportflex Classic 10 mm 40,17 2,08 44,2
Pista N + Sportflex Perf. 12 mm 43,05 2,38 45,18
Pista N + Sportflex Train. 13 mm 45,05 2,71 44,77
Pista N + Mondotrack FTX-SX 13 mm 46 2,79 44,31
pedana salto in alto 23,82 1,15 43,85
pedana salto in alto + Sportflex Classic 9 mm 39,56 2,16 43,85
pedana salto in alto + Sportflex Classic 10 mm 40,32 2,29 44,02
pedana salto in alto + Sportflex Perf. 12 mm 43,98 2,53 44,69
pedana salto in lungo 24,75 1,2 35,64
pedana salto in lungo + Sportflex Classic 9 mm 40,12 2,25 44,03
pedana salto in lungo + Sportflex Classic 10 mm 40,56 2,34 44,13
pedana salto in lungo + Sportflex Perf. 12 mm 44,6 2,57 44,89
(N.B.: i risultati di ogni corsia sono la media di test effettuati in 3 diverse posizioni)
Dalla tabella dei risultati delle prove effettuate in opera si è potuto evincere quanto segue:
- Quanto attualmente in opera ha sostanzialmente esaurito il suo ciclo di vita utile e non garantisce le prestazioni
minime imposte dalla normativa tecnica vigente;
- La soluzione tecnica migliore per il rispetto, in particolare, dei requisiti di Riduzione della Forza e Deformazione
Verticale, determinabile sulla base delle prove eseguite, è quella di realizzare un intervento di retopping con posa al
di sopra della pavimentazione esistente (pista di atletica e lunetta salto in alto), di una pavimentazione in tappetino
sintetico prefabbricato tipo/similare o equivalente al prodotto in commercio e identificabile con la sigla “Sportflex
Super X” avente spessore costante pari a 10 mm – per le specifiche tecniche si rimanda al seguito della relazione;
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- L’adozione di una soluzione tecnica sopra identificata permette inoltre il rispetto del requisito dimensionale minimo
richiesto al capitolo IV punto 4.2.4 della Circolare Tecnica FIDAL 2007. Lo spessore finale della pavimentazione
sportiva a intervento di retopping ultimato avrà infatti uno spessore minimo costante maggiore o uguale a 13 mm;
- La soluzione tecnica individuata garantirà inoltre tutti i requisiti di cui all’appendice alla Circolare Tecnica FIDAL 2007
– “Normativa per il ripristino e la ricostruzione delle superfici sintetiche”;
- Il prodotto che dovrà essere utilizzato per l’intervento di retopping a progetto dovrà comunque garantire il rispetto
delle prestazioni e requisiti come testati in opera con il materiale specifico precedentemente identificato e dovrà
essere accompagnato da una certificazione che ne attesti la classificazione quale “rifiuto non pericoloso” secondo la
classificazione vigente (C.E.R. – Catalogo Europeo dei Rifiuti).
2. Per la pedana del salto in lungo e triplo, dai dati derivanti dalle prove eseguite in opera deriva che sarebbe anche
in questo caso ammissibile utilizzare un intervento di retopping come identificato per la pavimentazione della pista di
atletica e lunetta del salto in alto. In realtà, come già illustrato nel progetto preliminare approvato, le caratteristiche
dimensionali attuali della pedana di salto in lungo e triplo non rispettano i requisiti di norma vigenti per cui dovrà
essere eseguito un intervento di rifacimento ex novo della pavimentazione della medesima. Per la realizzazione della
nuova pavimentazione dovranno essere rispettate le prescrizioni in ordine alla formazione del sottofondo e le
prescrizioni prestazionali che dovranno essere garantite dalla tappetino sintetico prefabbricato che verrà utilizzato.
Per la formazione del sottofondo asfaltico che dovrà avere uno spessore minimo di 4 cm dovranno essere rispettate
le prescrizioni come di seguito identificate.
ISTRUZIONI PER LA PREPARAZIONE DEI PIANI DI POSA SU BASE ASFALTICA
Stesura del manto di usura in conglomerato bituminoso chiuso dello spessore finito non inferiore a cm. 4 rullato secondo
pendenze. La miscela degli inerti dovrà presentare una curvatura granulometrica ad andamento compreso fra i seguenti
limiti:
Setacci ASTM - apertura dellemaglie in mm
Crivelli e Setacci UNI 2334/2332- diametroin mm
% in peso materiale passanteper crivello e setaccio
1/2" 12,7 15 100%
3/8" 9,52 10 75-100%
n. 4 4,76 5 45-70%
n. 10 2 2 25-45%
n. 40 0,42 0,4 12-25%
n. 80 0,177 0,18 8-16%
n. 200 0,074 0,075 6-11%
Il tenore di bitume dovrà essere compreso tra il 4,5% e il 6% riferito al peso totale degli aggregati asciutti e tale da
conferire i valori di stabilità e rigidezza Marshall di seguito riportati:
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La stabilità Marshall (ASTN D/1559), eseguita a 60°C su provini costipati con 75 colpi di maglio per faccia, dovrà essere
di almeno 1.100 kg. Inoltre il valore della rigidezza Marshall dovrà essere in ogni caso superiore a 350. La percentuale
dei vuoti residui nei provini Marshall deve essere compresa fra il 2% e il 5%. La temperatura degli aggregati all’atto della
mescolazione, dovrà essere compresa fra 150 e 170°C, mentre quella del legame (bitume) dovrà essere compresa fra
150 e 180°C salvo diverse disposizioni della Direzione Lavori. La temperatura dei conglomerati all’atto della stesura,
controllata immediatamente dietro la finitrice, dovrà risultare in ogni momento non inferiore ai 140°C.
Requisiti richiesti dal conglomerato:
Resistenza meccanica elevatissima, capacità di sopportare senza deformazioni permanenti le sollecitazioni a cui verrà
soggetta, sufficiente flessibilità per poter seguire sotto carico qualunque assestamento eventuale del sottofondo anche a
lunga scadenza. Grande compattezza; il volume dei vuoti a rullatura terminata, dovrà essere compreso tra il 3% e il 6%.
Impermeabilità praticamente totale; il coefficiente di permeabilità misurato su due provini Marshall in permeametro a
carico costante di cm.50 d’acqua, non dovrà essere inferiore a 10./.6 cm./sec.
Controllo requisiti di accettazione:
L’impianto dovrà garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare miscele del tutto rispondenti a quelle
in progetto. Il tempo di mescolazione sarà stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto e dell’effettiva
temperatura raggiunta dai componenti la miscela in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento
degli inerti con il legante. Nella stesura si dovrà porre la massima cura alla formazione dei giunti longitudinali
preferibilmente ottenuti mediante spalmatura con emulsione bituminosa per assicurare la saldatura della striscia
successiva. La compattazione o rullatura, sarà realizzata a mezzo di rulli gommati o vibranti-gommati con l’ausilio di rulli
a tandem a ruote metalliche da 4./.10 tonnellate, tali da assicurare il raggiungimento delle massime densità ottenibili,
nonchè di una perfetta planarità. La superficie dovrà presentarsi priva di ondulazioni; un’asta rettilinea lunga m.4 posta
sulla superficie pavimentata, dovrà aderirvi con uniformità. Solo su qualche punto sarà tollerato uno scostamento del
regolo in altezza non superiore a mm.3. Impiegando invece un regolo di m.1, lo scostamento tollerato, non dovrà
superare mm.1.
E’ sempre ancora consigliabile, prima della posa dei manti, procedere ad un innaffiamento di tutta la superficie in modo
da poter controllare sia il buon deflusso, nonchè quelle leggere imperfezioni che danneggerebbero la buona riuscita
dell’impianto se non fossero corrette prima della posa dei manti.
Successivamente alla realizzazione del nuovo sottofondo si dovrà quindi procedere alla posa in opera di nuova
pavimentazione sintetica in tappetino prefabbricato che dovrà rispettare tutti i requisiti richiesti e imposti dalla Circolare
Tecnica FIDAL 2007 – in particolare dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:
- Punto 4.3.4 – Spessore;
- Punto 4.3.5. – Riduzione della Forza (KA);
- Punto 4.3.6 – Deformazione Verticale.
A puro titolo esemplificativo si riporta comunque nel seguito estratto della scheda tecnica redatta secondo la norma UNI
EN 14877 del prodotto ritenuto idoneo per l’applicazione in progetto commercializzato con la sigla “Sportflex X Training”.
Si precisa che i materiali che potranno essere utilizzati per l’intervento in progetto dovranno essere del tipo/similari o
equivalenti, dovranno rispettare i requisiti di norma e possedere idonea scheda tecnica attestante valori prestazionali del
tutto simili a quelli di seguito elencati.
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Scheda tecnico commerciale esemplificativa delle caratteristica dei prodotti (tipo, similari o equivalenti), che potranno
essere utilizzati per la realizzazione delle opere in progetto.
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3. Sia per l’intervento di retopping previsto per la pista di atletica e lunetta del salto in alto, che per l’intervento di
costruzione ex novo della pavimentazione della pedana di salto in alto e lungo, le pavimentazioni sintetiche in
tappetino prefabbricato che verranno utilizzate (sempre se conformi alle prescrizioni tecnico-prestazionali
precedentemente enunciate e fissate), dovranno essere posate in opera mediante incollaggio con idoneo collante
poliuretanico bi componente.
Al fine di una corretta indicazione delle
prestazioni e requisiti minimi del
prodotto che dovrà essere utilizzato si
riportano nel seguito gli estratti di
schede tecniche commerciali del
prodotto PU300. e del prodotto
ADESILEX G19. Entrambi prodotti che
possono essere ritenuti validi e idonei
per le specifiche applicazioni di
progetto. In opera potranno essere
utilizzati anche altre tipologie
commerciali di prodotto similari o
equivalenti a condizione che dalle
schede tecniche sia facilmente
evincibile l’idoneità e compatibilità di
utilizzo con i supporti e le nuove
pavimentazioni in opera.
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ADESIVO POLIURETANICO A DUE COMPONENTI PER PAVIMENTI IN GOMMA, PVC, LINOLEUM
<_________> è un adesivo a due componenti costituito da un polimero poliuretanico, parte A, e da unospeciale induritore, parte B. Mescolando accuratamente tra di loro i due componenti si ottiene una pasta dicolore uniforme facilmente applicabile con una spatola dentata. Dopo l’indurimento (circa 24 ore) che avvienesolo per reazione chimica e senza ritiri, <_________> diventa elastico, resistente all’umidità, all’acqua, alcalore ed agli agenti atmosferici, con elevate caratteristiche di adesione su quasi tutti i materiali comunementeutilizzati in edilizia.
Incollaggio all’ interno ed all’ esterno di pavimenti in gomma, PVC,tessili, linoleum, pannelli di polistirolo epoliuretano, fibro-cemento, legno, lamiere metalliche, laminati plastici. Esempi tipici di applicazione Adesivo adalta tenacità ed elasticità di impiego generale, particolarmente indicato per supporti non assorbenti o sensibiliall’umidità. <_________> viene utilizzato per incollare: • Pavimenti di gomma in quadri o in teli (con rovescioliscio, a impronta tela o a peduncoli), all’interno ed all’esterno, soggetti a traffico pesante ed intenso. •Pavimenti sportivi in gomma anche su sottofondi in asfalto colato (ad es. piste di atletica leggera). • Pavimentiin PVC omogeneo, eterogeneo e con retro in schiuma di PVC. • Pavimenti in vinile semiflessibile. • Pavimentitessili, e tessuti posati all’esterno. • Pavimenti in gomma e PVC su vecchi pavimenti preesistenti. • Pannellisandwich per pareti mobili prefabbricate in polistirolo, poliuretano espanso, fibro-cemento, ecc.
DATI IDENTIFICATIVI DEL PRODOTTO: Componente A Componente B Consistenza: pasta densa liquido fluidoColore: beige, rosso, verde, nero Peso specifico: 1,5 g/cm 3 ± 0,5 0,92 g/cm 3 ± 0,03 Infiammabilità: no noResiduo solido: 97% 84% Viscosità Brookfield: 300.000 cPs ± 70.000 30 cPs ± 5 Rotore 7 RPM 10 Rotore 1RPM 5 Conservazione: <_________> è stabile al magazzinaggio per almeno 1 anno se i fustini sono conservatisigillati. Il componente B “catalizzatore’’ deve essere conservato in ambienti riscaldati per evitare che cristallizzial freddo, nel qual caso bisogna ridiscioglierlo a bagno maria prima di usarlo. Nocività sec. L 88/379 CEE: si<_________> Comp. A è irritante <_________> Comp. B è corrosivo Manipolare con cura osservando leprecauzioni indicate sulle confezioni. Voce doganale: 3506/9900/0 DATI APPLICATIVI: Rapporto dell’impasto:Componente A : Componente B = 94:6 Viscosità Brookfield dell’impasto: 180.000 cPs ± 60.000 Rotante 7 -RPM 10 Peso specifico dell’impasto: 1,45 g/cm 3 ± 0,03 Durata dell’impasto a 23°C e 50% U.R.: 50-60 minutiTemperatura di applicazione permessa: da +10°C a +30°C Tempo aperto a 23°C e 50% U.R.: 1 ora Tempo diregistrazione a 23°C e 50% U.R.: 3 ore Tempo di inizio presa a 23°C e 50% U.R.: 8 ore Tempo di fine presa a23°C e 50% U.R.: 9 ore Transitabilità: dopo 12-24 ore Indurimento finale a 23°C: dopo 3 giorni PRESTAZIONIFINALI: Resistenza all’umidità: ottima Resistenza all’invecchiamento: ottima Resistenza ai solventi ed agli olii:buona Resistenza agli acidi ed agli alcali: buona Resistenza alla temperatura: da –40°C a +100°C Flessibilità: sìAdesione per pelatura a 90° secondo norme FEICA dopo 14 gg a +23°C gomma: rottura rivestimento > 3N/mm PVC: rottura rivestimento > 3 N/mm
AVVISI IMPORTANTI • Non posare su supporti soggetti a rimonta di umidità (interporre sempre una guaina ditenuta al vapore fra il terreno ed il massetto portante). • Non posare su calcestruzzo bagnato (l’umidità residuanon deve essere superiore al 3,0%). • Non posare su asfalto fresco (attendere almeno 20 giorni). • Non posaresu superfici bituminose in cui ci sia possibilità di essudazione di olii. • Non utilizzare <_________> atemperature inferiori ai +10°C o superiori a +30°C. • Non usare <_________> su superfici curve o gradini senon si è in grado di mantenere perfettamente aderente il rivestimento al supporto fino alla presa (usare<_________> a doppia spalmatura). • Non usare <_________> per la posa di pavimenti sottili che possonoevidenziare le rigature dell’adesivo (usare <_________>, adesivo poliuretanico autolivellante).
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4. Per tutti quelli che saranno gli accessori tecnici di corredo (cordonatura perimetrale in alluminio tipo C7, segnatura
delle 6 corsie della pista, targhette segnaletiche, tavole di battuta per salto in lungo e triplo in lega leggera, cassette
di imbucata per salto in alto in acciaio, barriera siepi regolabile, ecc.), agli interventi di rifacimento o ricostruzione
delle pavimentazioni sportive della pista di atletica, lunetta salto in alto e pedana salto in lungo e triplo dell’impianto
sportivo in oggetto – accessori che come meglio descritto nel seguito dovranno essere forniti e posati in opera per il
completamento a regola d’arte delle opere – dovranno essere rispettate tutte le prescrizioni tecniche contenute
all’interno del capitolo V della Circolare Tecnica FIDAL 2007 e nelle linee guida internazionali IAAF.
5. Ai sensi dei disposti di cui a capitolo II e III della Circolare Tecnica FIDAL 2007, l’ente appaltante dovrà provvedere a
proprie spese a far eseguire da tecnici incaricati dalla FIDAL sopralluoghi in corso d’opera e collaudo finale per
omologazione impianto.
Trattandosi di tipologia di impianto B (impianti completi outdoor ad anello mt. 400,00 a 4 e 6 corsie), dovrà essere
corrisposta un tassa di collaudo pari a € 5.000,00.
Per le visite di cantiere dovranno essere eseguite n. 3 controlli in corso d’opera (come consigliato dalla stessa
circolare tecnica – punto 2.2.1):
1° visita di controllo (gratuita) da effettuarsi al completamento delle cordonature e delle opere di contenimento
pedane – comunque prima della realizzazione dei sottofondi;
2° visita di controllo (costo € 500,00), da effettuarsi al completamento dei nuovi sottofondi e delle opere di
preparazione delle superfici su cui è previsto intervento di retopping;
3° visita di controllo (costo € 500,00), da effettuarsi durante le operazioni di posa del manto sportivo.
Per quanto sopra specificato, e per completezza documentale, si riporta in allegato alla presente copia completa della
Circolare Tecnica FIDAL 2007 e relativa appendice – sezione 3 di relazione.
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Descrizione dello Stato di fatto dei Luoghi – Analisi Indicazioni Operativo-Prestazionali
Come già illustrato nella fase preliminare di progetto, al fine di una corretta descrizione dei luoghi di intervento e del loro
stato di fatto, si è proceduto a eseguire una serie di sopralluoghi finalizzati a:
Rilievo di dettaglio plano-altimetrico della pista di atletica e relative appendici (rilievi le cui restituzioni grafiche sono
riportate all’interno delle tavole di progetto 1 e 2 allegate in appendice alla presente);
Analisi visiva dello stato di conservazione della pavimentazione sportiva esistente della pista di atletica e relative
appendici (analisi di cui si riporta in allegato estratto di documentazione fotografica).
Per quanto potuto rilevare l’impianto che sarà oggetto di intervento risulta essere costituito da:
Pista di atletica a 6 corsie regolamentare ubicata all’intorno del campo di calcio in erba del complesso sportivo
“F.lli Martin”; pista che risulta essere attualmente pavimentata con tappetino in materiale sintetico che, come
reperito da materiale di archivio, risulta essere della tipologia “Sportflex SX” della ditta Mondo S.p.A., posato in
opera dalla medesima nel 1990. Nel quadrante nord dell’impianto la suddetta pista di atletica tra il perimetro interno
della corsia n. 1 e il lato corto del campo da calcio comprende inoltre la lunetta del salto in alto che risulta essere
dotata di pavimentazione identica a quella sopra descritta.
Le caratteristiche dimensionali della pista di atletica e della relativa appendice (lunetta salto in alto), risultano essere
le seguenti:
- sviluppo lineare perimetro esterno: 535,00 ml;
- sviluppo lineare cordolo interno pista di atletica: 315,00 ml;
- superficie complessiva area pavimentata: 4.627,00 mq.
Il rilievo plano-altimetrico eseguito ha permesso di stabilire che la pista di atletica e relativa appendice (lunetta salto
in alto), presentano dimensioni e pendenze che rispettano i requisiti imposti dalla normativa di settore vigente (rif.
FIDAL, circolare tecnica 2007 – di cui copia in allegato);
L’analisi visiva della pavimentazione esistente ha invece evidenziato come la stessa, passati circa 20 anni dalla
posa in opera, presenti ormai diversi punti in cui sono evidenti fenomeni di deterioramento, distacco e sollevamento
del manto sportivo dal sottofondo esistente; stato in opera che segnala una situazione per la quale è lecito ritenere
che ad oggi non sia consentito un utilizzo dell’impianto privo di rischi da parte degli utilizzatori e lo svolgimento di
manifestazioni agonistiche di livello. Si segnala comunque che per buona parte la pavimentazione esistente
(sebbene siano anche in atto fenomeni di fessurazione longitudinale tra i bordi di contatto delle diverse strisce di
tappetino posato in opera), risulta in generale essere ben ancorata al sottofondo esistente per cui si può certamente
asserire che l’intervento di ripristino dovrà configurarsi come ripristino e ricostruzione (in gergo tecnico “retopping” –
tipologia di intervento normato con specifica di cui all’allegato della circolare tecnica 2007 FIDAL), di quanto
esistente e non come sostituzione completa con rifacimento del sottofondo. A riprova di questa soluzione di
intervento assunta in via definitiva si segnala inoltre quanto già illustrato nel capitolo precedente (specifiche di
intervento). Dalle analisi effettuate sui risultati delle prove eseguite in sito (che per altro hanno confermato i risultati
che già erano emerse da analoghe prove fatte eseguire nel corso dell’anno 2008 dalla società sportiva Atletica
Pinerolo che ha attualmente in gestione l’impianto sportivo comunale – si veda a tale proposito anche quanto già
relazionato in sede di progettazione preliminare), si definisce che per il ripristino della pavimentazione sportiva della
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pista di atletica e della lunetta salto in alto esistenti dovrà essere eseguito un intervento di retopping con posa di
nuova pavimentazione sportiva sintetica in tappetino prefabbricato che dovrà avere caratteristiche dimensionali e
prestazionali come già fissate nel capitolo precedente.
Pedana di salto in lungo e triplo che risulta essere ubicata tra il lato interno della corsia n. 1 della pista di atletica
e la linea di “fallo laterale” del lato lungo ovest del campo da calcio esistente. Pedana di salto che risulta essere
attualmente pavimentata con tappetino in materiale sintetico che, come reperito da materiale di archivio, risulta
essere della tipologia “Sportflex SX” della ditta Mondo S.p.A., posato in opera dalla medesima nel 1990.
Le caratteristiche dimensionali della pedana di salto in lungo e triplo, risultano essere le seguenti:
- sviluppo lineare cordolo esterno pedana di salto: 126,00 ml;
- superficie complessiva pedana di salto: 186,00 mq;
- n. 2 fosse di sabbia aventi superficie complessiva pari a: 70,00 mq.
In questo caso il rilievo plano-altimetrico eseguito ha permesso di stabilire che la pedana di salto non presenta
dimensioni e pendenze che rispettano i requisiti imposti dalla normativa di settore vigente (rif. FIDAL, circolare
tecnica 2007 – di cui copia in allegato), per cui si definisce che dovrà essere realizzato un intervento di ripristino e
ricostruzione a nuovo della medesima (anche per quello che riguarda le dimensioni e il massetto bituminoso di
sottofondo), con utilizzo di materiali idonei conformi alle specifiche già fissate nel capitolo precedente.
Pedane del lancio del peso, disco e martello che risultano essere ubicate nella lunetta in erba compresa tra il lato
corto sud del campo da calcio esistente e il perimetro interno della corsia 1 della pista di atletica – aree per le quali,
dato lo stato di conservazione, non saranno previsti interventi di adeguamento o ripristino anche solo parziale.
Per quanto quindi emerso dalle indagini di rilievo dello stato di fatto e dai riscontri delle prove eseguite in sito si
assumono le seguenti indicazioni definitive di intervento:
Per quello che concerne la pista di atletica a 6 corsie e relativa appendice (lunetta del salto in lato) visto:
- la rispondenza dimensionale e altimetrica dello stato di fatto alle prescrizioni della normativa tecnica vigente
(circolare tecnica 2007 FIDAL);
- la generale buona tenuta del tappetino sintetico esistente rispetto al sottofondo – tappetino che comunque non
presenta più idonee condizioni di utilizzo per una corretta pratica sportiva sia a livello amatoriale che agonistico;
- la attestazione della compatibilità del suddetto tappetino con un intervento di ripristino e ricostruzione (in gergo
tecnico “retopping” – come normato dall’appendice alla circolare tecnica 2007 FIDAL);
si conclude che l’intervento di ripristino della pavimentazione sportiva esistente (tappetino sintetico prefabbricato),
dovrà essere realizzato mediante ricostruzione o “retopping” nei modi e con le tecniche in parte già anticipati che
verranno comunque meglio approfonditi nel seguito.
Per quello che concerne invece la pedana del salto in lungo e triplo vista:
- la non rispondenza dimensionale e altimetrica dello stato di fatto alle prescrizioni della normativa tecnica
vigente (circolare tecnica 2007 FIDAL);
- la generale buona tenuta del tappetino sintetico esistente rispetto al sottofondo – tappetino che comunque non
presenta più idonee condizioni di utilizzo per una corretta pratica sportiva sia a livello amatoriale che agonistico;
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si conclude che l’intervento di ripristino della pavimentazione sportiva esistente (tappetino sintetico prefabbricato),
dovrà essere realizzato mediante intervento di nuova costruzione con rimozione della pavimentazione esistente e
rifacimento del sottofondo nei modi e con le tecniche in parte già anticipati che verranno comunque meglio
approfonditi nel seguito.
Per ulteriori dettagli si rimanda alla successiva sezione di “intervento in progetto”.
Nell’immediato seguito si riporta documentazione fotografica di dettaglio dello stato dei luoghi.
Documentazione fotografica dello stato dei luoghi
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Descrizione dell’Intervento in Progetto – Specifiche di Capitolato Opere
Sulla base delle considerazioni già svolte dall’analisi dei dati risultanti dalle operazioni di rilievo effettuate, è risultato
quindi corretto impostare l’intervento in progetto dividendo le opere che dovranno essere eseguite per la pista di atletica
e relativa appendice (lunetta salto in alto), da quelle che dovranno essere eseguite per la pedana del salto in lungo e
triplo.
Come già anticipato nel capitolo precedente, la scelta tecnica migliore, porta a propendere per un intervento di ripristino,
ricostruzione (o “retopping”), per la pavimentazione della pista di atletica e relativa appendice (lunetta salto in alto), e per
un intervento di rifacimento con nuova costruzione della pavimentazione e sottofondo della pedana di salto in lungo e
triplo. Nel seguito i suddetti interventi verranno quindi trattati in maniera distinta sia sotto l’aspetto tecnico che di
quantificazione economica.
Intervento di ristrutturazione (“retopping”), della pavimentazione della pista di atletica e lunetta salto
in alto
Per la pista di atletica e relativa appendice si propende per una tipologia di intervento ammesso e normato in apposita
appendice alla circolare tecnica 2007 FIDAL. L’intervento, assunte le analisi e i risultati emersi dalle indagini eseguite
nelle fasi di rilievo dello stato di fatto, si configura come sistemazione di quanto esistente (resa solidale della
pavimentazione sintetica esistente mediante interventi di riparazione, ripristino parziale e trattamento superficiale), per
successiva posa (al di sopra di quanto già esistente), di nuova pavimentazione in manto sintetico prefabbricato.
L’opera specialistica prevalente di intervento consistente quindi nella esecuzione di un intervento di ristrutturazione
con ripristino e ricostruzione a nuovo (“retopping”), di pavimentazione sportiva mediante posa in opera di
manto sportivo sintetico prefabbricato, con particolare struttura a celle chiuse, con spessore costante minimo di
10 mm in ogni punto della pavimentazione, e caratteristiche complessive di risposta in opera corrispondenti alle norme
FIDAL – IAAF. Per le indagini effettuate (sia a livello di specifica del Prezziario Opere della Regione Piemonte che da
puntuali indagini di mercato), si fissa nel seguito la voce di capitolato specifica di intervento (voce di capitolato per la
quale nel seguito si riporta, nel relativo allegato di progetto, dettagliata analisi prezzi redatta per la stima del più
probabile valore di mercato di intervento – costo unitario per m2 di superficie di intervento:
- Definizione tecnica di capitolato per intervento complessivo di ristrutturazione con ripristino e ricostruzione a nuovo (“retopping”), di
pavimentazione sportiva sintetica piste di atletica e impianti similari. L’intervento sulla pavimentazione sportiva preesistente (nel caso
specifico dell’impianto sportivo comunale esistente – “F.lli Martin” – pista di atletica e lunetta del salto in alto), dovrà essere eseguito
mediante:
1. sistemazione delle zone in cui il manto esistente è distaccato e/o con giunte laterali e di testa aperte e dilatate da eseguirsi mediante
taglio asportazione e trasporto in PP.DD. delle parti di manto medesimo in distacco o disgiunzione, pulizia e ripristino del sottofondo
bituminoso con livellante poliuretanico o prodotto similare idoneo alle successive operazioni di ripristino;
2. fornitura e posa con collante poliuretanico bi componente, di manto sportivo avente spessore e tipologia pari a quello esistente (nel caso
specifico si precisa che il manto sportivo esistente risulta essere costituito da tappetino sintetico prefabbricato della ditta Mondo S.p.A.
tipologia Sportflex SX di spessore pari a circa 13-14 mm);
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3. esecuzione di smerigliatura, eseguita con idonea attrezzatura, di tutta la superficie pavimentata, al fine di renderla idonea per le
successiva fasi di livellatura e posa nuova pavimentazione;
4. esecuzione di livellatura con adesivo eseguita sulla pavimentazione esistente allo scopo di migliorare eventuali ristagni e di adeguare la
planarità secondo normative vigenti,
5. fornitura ed applicazione mediante incollaggio con collante poliuretanico bi-componente, di manto sportivo sintetico prefabbricato (in
teli), con particolare struttura a celle chiuse, avente spessore costante minimo 10 mm in ogni punto della pavimentazione, a base di
gomme sintetiche e cariche minerali, formato da uno strato superiore di colore rosso o beige o grigio di opportuna durezza (colore a
scelta della committenza – in assenza di indicazione specifica dovrà essere utilizzata pavimentazione in colore rosso), antisdrucciolo,
antiriflesso, ottima resistenza alle scarpe chiodate, vulcanizzato a caldo, e da uno strato inferiore di colore nero avente una particolare
struttura inclinata nella direzione di corsa che permette di ottenere un maggior comfort all’atleta durante la corsa, nel formato teli e nello
spessore omologabile da F.I.D.A.L. e I.A.A.F. Le giunzioni tra i teli dovranno risultare perfettamente chiuse ed impermeabilizzate, unite
con il medesimo adesivo a base di resine poliuretaniche impiegato per l’ancoraggio al sottofondo, secondo un‘unica soluzione di
continuità. Il materiale dovrà essere rispondente a tutte le specifiche tecnico-prestazionali di norma come illustrato nella specifica
sezione di progetto e come di seguito riassunto:
- Il materiale dovrà essere prodotto in accordo con i requisiti previsti dalla norma (UNI EN ISO 9001 per la progettazione, la
produzione e la rintracciabilità da aziende che dimostrano la certificazione del proprio Sistema di Qualità aziendale da parte di Enti
riconosciuti;
- Il manto dovrà possedere le seguenti caratteristiche tecniche: Durezza 50+5 SHORE A (DIN53505 – ISO 7619); Resistenza
all’abrasione: 220 mmc (DIN53516 carico 5N); dovrà essere esente da alogeni, cadmio, formaldeide da amianto; Reazione al
fuoco:Classe 1(D.M.26.06.84 G.U.25.08.84 CSE-RF2/75A RF3/77); Effetto bruciatura sigarette: (DIN 51961) nessun effetto
permanente; Solidità alla luce: grado 6 (ISO 105-B02); Rimbalzo della palla: (DIN18032/2)>95%; Assorbimento energia (UNI EN
14808):=35-50%; Deformazione verticale (UNI EN 14809): =< 3; allungamento a rottura (UNI EN 12239):=170%; Carico di rottura
(UNI EN 12230):=0,60 MPa; Il materiale dovrà inoltre avere un a certificazione che lo definisca come “Rifiuto non pericoloso”
- Il materiale dovrà soddisfare tutti i requisiti imposti dalla normativa tecnica FIDAL-IAAF.
L’intervento prevalente come sopra definito e che dovrà essere realizzato per una superficie complessiva della pista di
atletica e relativa lunetta del salto in alto pari a circa 4.510,00 m2, dovrà essere realizzato, al fine di dare opere compiute
a regola d’arte, collaudabili e omologabili secondo disposizioni tecniche FIDAL, unitamente ad un insieme di opere di
preparazione (riferibili principalmente a categorie di opere edili e stradali), e unitamente ad un insieme di opere
specialistiche di finitura. Nel seguito si riporta dettaglio complessivo delle opere di intervento.
Elenco opere edili e stradali
Come anche meglio evidenziato nelle tavole di progetto 3 e 4 allegate, per l’esecuzione dell’intervento di ristrutturazione
con ripristino e ricostruzione a nuovo (“retopping”), della pavimentazione sportiva della pista di atletica e lunetta salto in
alto del complesso sportivo “F.lli Martin”, dovranno essere eseguite le seguenti opere di preparazione riferibili a
categorie di opere edili e stradali:
1. Rimozione del cordolo in alluminio e PVC esistente e di striscia del manto sintetico prefabbricato esistente (per una
larghezza di circa 20 cm), lungo il perimetro interno della corsia 1 della pista di atletica – per uno sviluppo lineare
complessivo pari a circa 450 metri per quello che concerne la rimozione del cordolo in alluminio e PVC e per uno
sviluppo lineare di circa 315 metri per quello che concerne la rimozione parziale del manto sintetico – compreso lo
smaltimento della risulta presso discarica autorizzata;
2. Esecuzione di taglio della superficie in bitume (sottofondo esistente) lungo il perimetro interno dell’anello della pista
di atletica, con opportune dimensioni, per il successivo collocamento di nuovi cordoli perimetrali in cls, effettuata
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con apposito macchinario meccanico per una profondità di 10 cm. C.ca e successiva rimozione del cordolo/cunetta
in cls esistente, scavo in trincea, compreso il carico ed il trasporto del materiale di risulta alle PP.DD. – per uno
sviluppo lineare di circa 315 metri – escluso il perimetro interno anello pista adiacente alla lunetta del salto in alto;
3. Formazione di nuovo cordolo in cls mediante posa in opera su fondazione in cls magro e rinfianco di elementi
prefabbricati di sezione 10x25 cm, da eseguire alla quota del pavimento in gomma esistente, per migliorare
l’aggancio della successiva nuova pavimentazione sportiva ed il fissaggio del nuovo cordolo sportivo in alluminio,
da effettuare lungo il perimetro interno dell’anello secondo i corretti raggi di curvatura, per uno sviluppo lineare
complessivo pari a 315 metri – escluso il perimetro interno anello pista adiacente alla lunetta del salto in alto;
4. Pulizia della cordolatura in cls esistente e della cabaletta a fessura esistente e trattamento di diserbo del perimetro
esterno dell’anello e della lunetta salto in alto con erbicida a carattere totale per una larghezza minima di 30 cm.da
filo cordolo e successiva sistemazione dei cordoli ammalorati e/o mancanti effettuata mediante rincalzo in cemento
– per uno sviluppo lineare del perimetro esterno della pista di atletica e lunetta del salto in alto esistenti pari a 535
ml e per uno sviluppo lineare della cabaletta a fessura esistente tra perimetro interno pista di atletica e lunetta salto
in alto pari a circa 100 metri;
5. Pulizia ed eventuale risagomatura della fossa percorso siepi in relazione all’andamento planimetrico del percorso,
mediante riporto di cls leggermente armato.
Elenco opere specialistiche:
Come anche meglio evidenziato nelle tavole di progetto 3 e 4 allegate, per l’esecuzione dell’intervento di ristrutturazione
con ripristino e ricostruzione a nuovo (“retopping”), della pavimentazione sportiva della pista di atletica e lunetta salto in
alto del complesso sportivo “F.lli Martin”, dovranno essere eseguite le seguenti opere riferibili a categoria specialistica:
6. Esecuzione dell’intervento di ristrutturazione con ripristino e ricostruzione a nuovo (“retopping”), della
pavimentazione sportiva esistente (nel caso specifico dell’impianto sportivo comunale esistente – “F.lli Martin” –
pista di atletica e lunetta del salto in alto), che dovrà essere eseguito mediante:
1. sistemazione delle zone in cui il manto esistente è distaccato e/o con giunte laterali e di testa aperte e dilatate da eseguirsi mediante
taglio asportazione e trasporto in PP.DD. delle parti di manto medesimo in distacco o disgiunzione, pulizia e ripristino del sottofondo
bituminoso con livellante poliuretanico o prodotto similare idoneo alle successive operazioni di ripristino;
2. fornitura e posa con collante poliuretanico bi componente, di manto sportivo avente spessore e tipologia pari a quello esistente (nel caso
specifico si precisa che il manto sportivo esistente risulta essere costituito da tappetino sintetico prefabbricato della ditta Mondo S.p.A.
tipologia Sportflex SX di spessore pari a circa 13-14 mm);
3. esecuzione di smerigliatura, eseguita con idonea attrezzatura, di tutta la superficie pavimentata, al fine di renderla idonea per le
successiva fasi di livellatura e posa nuova pavimentazione;
4. esecuzione di livellatura con adesivo eseguita sulla pavimentazione esistente allo scopo di migliorare eventuali ristagni e di adeguare la
planarità secondo normative vigenti,
5. fornitura ed applicazione mediante incollaggio con collante poliuretanico bi-componente, di manto sportivo sintetico prefabbricato (in
teli), con particolare struttura a celle chiuse, avente spessore costante minimo 10 mm in ogni punto della pavimentazione, a base di
gomme sintetiche e cariche minerali, formato da uno strato superiore di colore rosso o beige o grigio di opportuna durezza (colore a
scelta della committenza – in assenza di indicazione specifica dovrà essere utilizzata pavimentazione in colore rosso), antisdrucciolo,
antiriflesso, ottima resistenza alle scarpe chiodate, vulcanizzato a caldo, e da uno strato inferiore di colore nero avente una particolare
struttura inclinata nella direzione di corsa che permette di ottenere un maggior comfort all’atleta durante la corsa, nel formato teli e nello
spessore omologabile da F.I.D.A.L. e I.A.A.F. Le giunzioni tra i teli dovranno risultare perfettamente chiuse ed impermeabilizzate, unite
con il medesimo adesivo a base di resine poliuretaniche impiegato per l’ancoraggio al sottofondo, secondo un‘unica soluzione di
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continuità. Il materiale dovrà essere rispondente a tutte le specifiche tecnico-prestazionali di norma come illustrato nella specifica
sezione di progetto e come di seguito riassunto:
- Il materiale dovrà essere prodotto in accordo con i requisiti previsti dalla norma (UNI EN ISO 9001 per la progettazione, la
produzione e la rintracciabilità da aziende che dimostrano la certificazione del proprio Sistema di Qualità aziendale da parte di Enti
riconosciuti;
- Il manto dovrà possedere le seguenti caratteristiche tecniche: Durezza 50+5 SHORE A (DIN53505 – ISO 7619); Resistenza
all’abrasione: 220 mmc (DIN53516 carico 5N); dovrà essere esente da alogeni, cadmio, formaldeide da amianto; Reazione al
fuoco:Classe 1(D.M.26.06.84 G.U.25.08.84 CSE-RF2/75A RF3/77); Effetto bruciatura sigarette: (DIN 51961) nessun effetto
permanente; Solidità alla luce: grado 6 (ISO 105-B02); Rimbalzo della palla: (DIN18032/2)>95%; Assorbimento energia (UNI EN
14808):=35-50%; Deformazione verticale (UNI EN 14809): =< 3; allungamento a rottura (UNI EN 12239):=170%; Carico di rottura
(UNI EN 12230):=0,60 MPa; Il materiale dovrà inoltre avere un a certificazione che lo definisca come “Rifiuto non pericoloso”
- Il materiale dovrà soddisfare tutti i requisiti imposti dalla normativa tecnica FIDAL-IAAF.
6. Fornitura e posa in opera di cordolatura regolamentare in alluminio fissa e/o amovibile, modello C7 – per uno
sviluppo lineare pari a circa 455 metri;
7. Segnatura delle 6 corsie della pista comprese le partenze e gli arrivi eseguita con speciale vernice di colore bianco
e segnaletica in vari colori per settori staffette, ostacoli, ecc.; il tutto eseguito a perfetta regola d’arte secondo la
normativa F.I.D.A.L.;
8. Fornitura e posa in opera di targhette segnaletiche in alluminio per l’omologazione della pista;
9. Fornitura e posa in opera di cassetta di imbucata per salto con l’asta in acciaio zincato a sagomatura
regolamentare, previa rimozione di quella esistente;
10. Fornitura e posa in opera di barriera siepi regolabile, secondo il nuovo regolamento I.A.A.F., previa rimozione di
quello esistente.
Tutte le opere dovranno essere eseguite a regola d’arte nel rispetto di tutte le prescrizioni di norma vigente e dovranno
essere oggetto di collaudo finale per l’omologazione dell’impianto ai parametri C.O.N.I. e F.I.D.A.L. – I.A.A.F.
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Intervento di ricostruzione a nuovo della pavimentazione e sottofondo della pedana salto in lungo e
triplo
Per la pedana del salto in lungo e triplo, al fine di portare le caratteristiche dimensionali della stessa in conformità alle
prescrizioni di cui alla circolare tecnica FIDAL, è necessario procedere con un rifacimento sostanziale di quanto
esistente. Anche in questo caso parte dei lavori può essere ricondotta a categorie di opere edili e stradali in genere,
mentre altra parte può essere ricondotta a tipologia di opere specialistiche per impianti sportivi.
Elenco opere edili e stradali
Come anche meglio evidenziato nelle tavole di progetto 3 e 4 allegate, per l’esecuzione dell’intervento di rifacimento a
nuovo della pedana salto in lungo e triplo del complesso sportivo “F.lli Martin”, dovranno essere eseguite le seguenti
opere riferibili a categorie di opere edili e stradali:
1. Asportazione del manto sportivo in gomma esistente della pedana salto in lungo e triplo, compresi gli oneri per lo
smaltimento in discarica autorizzata – per una superficie complessiva di pavimentazione esistente pari a 186,00
mq;
2. Fornitura e posa in opera di cordoli prefabbricati in cls aventi sezione trapezia 12/15 x 25 cm. Da posizionare lungo
i perimetri della pedana salto in lungo e triplo, compreso rinfianco e fondazione in cls magro a sezione triangolare
avente 20 cm. di base e 20 cm. di altezza, da posizionarsi parallelamente alla cordolatura in cls esistente ad
opportuna quota altimetrica – sviluppo lineare complessivo pari a 120 metri;
3. Asportazione della cordolatura perimetrale delle fosse salto in lungo e triplo, compresi gli oneri per lo smaltimento in
discarica autorizzata e successiva fornitura e posa di nuove cordonate delle fosse salti mediante fornitura e posa in
opera di cordoli in cls dim. 10/12 x 25 cm. posizionati a nuova ed idonea quota altimetrica e successiva fornitura di
sabbia quarzifera per riempimento fosse in aggiunta a quella esistente – superficie complessiva di intervento pari a
circa 68,00 mq;
4. Formazione secondo pendenze di conglomerato bituminoso “tappetino”, perfettamente chiuso, nello spessore
minimo di 4 cm. compattato, rullato secondo pendenze, compresa pulizia del sottofondo ed emulsione di
ancoraggio finito al piano dei cordoli di nuova posa, il tutto secondo normativa F.I.D.A.L. (pedana salto in lungo e
triplo) – da realizzarsi al di sopra del sottofondo pedana esistente (previa rimozione pavimentazione – vedi punti 1),
per una superficie complessiva pari a 186,00 mq.
Elenco opere specialistiche :
Come anche meglio evidenziato nelle tavole di progetto 3 e 4 allegate, per l’esecuzione dell’intervento di rifacimento a
nuovo della pedana salto in lungo e triplo del complesso sportivo “F.lli Martin” , dovranno essere eseguite le seguenti
opere riferibili a categoria specialistica:
5. Fornitura ed applicazione previo incollaggio con collante poliuretanico bi componente, di nuovo manto sportivo
sintetico prefabbricato (in teli), con particolare struttura a celle chiuse, avente spessore costante minimo 13 mm. in
ogni punto della pavimentazione, a base di gomme sintetiche e cariche minerali, formato da uno strato superiore di
colore a scelta (secondo gamma disponibile) con spessore non inferiore a mm.6.0 e di opportuna durezza,
antisdrucciolo, antiriflesso, ottima resistenza alle scarpe chiodate, vulcanizzato a caldo e da uno strato inferiore di
colore nero avente una particolare struttura inclinata nella direzione di corsa che permette di ottenere un maggior
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comfort all’atleta durante la corsa, nel formato teli e nello spessore omologabile da F.I.D.A.L. e I.A.A.F. Il materiale
dovrà possedere i seguenti minimi requisiti tecnici: Assorbimento di energia (Ka):>38%; Deformazione
verticale:>1,9 mm; Il materiale, inoltre, dovrà possedere una certificazione per la quale potrà essere definito come
“Rifiuto non pericoloso”- superficie complessiva di intervento pari a circa 190,00 mq;
6. Fornitura e posa in opera di tavole di battuta regolamentari per il salto in lungo e triplo in lega leggera, compreso
telaio metallico di supporto e finitura speciale con materiale sintetico, previa rimozione di quelle esistenti.
Tutte le opere dovranno essere eseguite a regola d’arte nel rispetto di tutte le prescrizioni di norma vigente e dovranno
essere oggetto di collaudo finale per l’omologazione dell’impianto ai parametri C.O.N.I. e F.I.D.A.L.- I.A.A.F.
Per il quadro economico complessivo di spesa con stima dettagliata dei costi sviluppata sulla base del Prezziario Opere
Regione Piemonte vigente all’atto di redazione della presente (voci di prezziario utilizzata per opere generiche riferibili
alle categorie di opere edili e stradali), e sviluppata sulla base di analisi prezzi desunte da indagini di mercato
(prevalentemente utilizzate per le prevalenti opere specialistiche di intervento), si rimanda ai specifici allegati di progetto.
Pinerolo, lì 24.05.2010 il progettista
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2 CIRCOLARE TECNICA 2007 F.I.D.A.L. e Appendice
Per completezza rispetto a quanto esposto all’interno del presente documento si riporta copia completa della circolare
tecnica 2007 F.I.D.A.L. e relativa appendice per interventi di ripiristino-ricostruzione-retopping delle superfici sintetiche.