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PM di luglio-agosto 2013

Date post: 22-Mar-2016
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Scopri il PM di luglio e agosto 2013, la rivista che rallegra e rinfresca le tue giornate estive. A casa o in vacanza
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CONTIENE I.P. lug/ago 2013 - n. 7/8 www.bandapm.it il piccolo missionario Attualità Giovani in piazza Speciale GMG Siate miei amici ANNO 87 • n° 1009 • € 3,00 • Poste Italiane s.p.a. • sped. in a.p. • D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB VERONA
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il piccolo missionario

Attualità Giovani in piazza

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11 lugliogiornata mondiale della popolazione9 agosto

giornata mondiale delle popolazioni indigene12 agostogiornata mondiale della gioventù 23 agostogiornata mondiale per l’abolizione

della tratta degli schiavi30 agostogiornata internazionale dei desaparecidos

... tanto x cominciare

È il primo viaggio internazionale di papa Francesco. Quasi un ritorno a casa. Un volo di 9mila chilometri. Meta: Rio de Ja-

neiro, la seconda città del Brasile, dove France-sco sarà dal 22 al 28 luglio per la celebrazione della 28a Giornata mondiale della gioventù. Sono attesi milioni di ragazzi e di ragazze dei 5 continenti, che parteciperanno, con il papa, alla festa e ai vari avvenimenti in programma: dall’accoglienza, nel lungomare di Copacabana (la spiaggia più popolare di Rio), alle confessioni dei giovani, al pranzo con i rappresentanti dei giovani da tutto il mondo; dalla Via crucis alla ve-glia e alla celebrazione conclusiva sulla spiana-ta di Guaratiba, alla periferia della metropoli.Il tutto all’ombra dell’imponente figu-ra del Cristo Redentor che, dall’alto del Corcovado, sovrasta e benedice la città. Una grande festa della fede. Da non per-dere, soprattutto grazie a Internet e alla televisione.Ma come ci ha già abituati a fare spingen-doci verso le “periferie dell’esistenza”, là dove vivono i poveri e gli emarginati, papa Francesco sarà a Rio anche per visitare

una favela, la baraccopoli di Varginha che sogna di diventare la “striscia della pace”. E poi incon-trerà cinque minorenni reclusi nei “riformatori”, una delle vergogne di questo Brasile del milagro economico. Sono oltre 18mila i minori detenuti nelle carceri brasiliane. Il papa non potrà non incontrare anche qual-che giovane discendente degli indios brasiliani, gli abitanti originari del paese. Gli stessi popoli indigeni ai quali è dedicata la Giornata mon-diale, il giorno 9 di agosto. Un impegno per tutti a garantire i diritti alle persone appartenenti a minoranze etniche (370 milioni di persone in 90 paesi), preservandone la cultura.

Lug.-Ago.2013

a cura di p. Elio Boscaini

... tantoper cominciare

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Attualità Giovani in piazza

Sopra: Alcuni manifestanti tuurchi che si oppongono al progetto di Erdogan.A destra: L'ironia di un manifestante brasiliano tra le fiamme e i disordini scoppiati davanti al Parlamento, a Rio de Janeiro

Tayyip Erdogan

I l giardino del cuore di Istanbul si chiama Gezi Park. È un paradiso di verde, il colo-re dei 600 alberi che da sempre offrono alla

gente frescura, ombra e bellezza.Il primo ministro Tayyip Erdogan, che governa la Turchia dal 2003, non sopporta gli alberi nei parchi né tantomeno i cittadini, specie i giovani, quando scendono in piazza per protestare con-tro il progetto di abbattere quelle piante per far posto ad un ultramoderno centro commerciale.Dal parco alla piazza. La scintilla delle fiamma-te che dal 27 maggio hanno incendiato l’intera nazione turca è scoccata in piazza Taskim, nella zona “asiatica” di Istanbul. Da protesta ambien-talista è diventata “grido di libertà” per i milioni di turchi che si sentono sempre più oppressi da un governo autoritario e prepotente.

COSE TURCHE

La rivolta dei dimostranti di piazza Taskim va contro la politica di islamizzazione e di divieti voluta da Erdogan: imposizione del velo per le donne negli uffici pubblici; divieto di vendita di alcolici; tentativo di imporre la shari’a, la legge islamica a tutti.“Tayyip, istifà! Tayyip vattene, dimettiti!” gri-dano milioni di turchi. Giovani, donne, ma an-che anziani e intere famiglie ogni giorno e notte suonano i clacson delle auto, battono pentole e coperchi per manifestare contro un governo che si allontana sempre più dalla democrazia e dall’Europa della quale vorrebbe far parte.La gente protesta pacificamente ma la polizia attacca i dimostranti con lacrimogeni, manga-nelli, idranti che sparano acqua e liquido urti-cante e blindati. Poliziotti armati fino a denti contro la ragazza dalla giacca rossa che sfida

a cura di Pablo Sartori

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i getti d’acqua. O contro la nonna che affronta da sola i blindati o l“Uomo in piedi” che resta muto e impassi-bile per sette ore davanti al monumento del padre della patria Kemal Atatürk. La maggioranza del popo-lo turco guarda all’Europa e vede il proprio futuro in una

società democratica, aperta alla modernità, istru-ita e laica, ossia libera dai divieti religiosi imposti dall’islamismo conservatore. Al contrario, il “sul-tano” Erdogan e i milioni di cittadini che ancora lo appoggiano, tentano di riportare all’indietro le lancette dell’orologio del tempo, verso una Turchia islamica e mediorientale, dove la libertà viene sof-focata da leggi ingiuste e assurde. Ma i giovani di piazza Taskim non lo permetteranno.

Giovani in piazzaDilaga la protesta giovanile in tutto il mondo.Tranne che in Italia

TURCHIA: La Turchia ha una superficie di 814.578 km2 e una popolazione di 74 milioni di abitanti, in grande maggioranza giovani.La capitale è Ankara. Istanbul la città più po-polosa, con oltre 12 milioni di abitanti.Anche se il 97% del suo territorio si trova nel continente asiatico, la Turchia si considera un paese europeo e aspira ad entrare nell’Unio-ne Europea. È un pilastro della NATO e un fondamentale alleato degli USA nella regione compresa tra Iran, Iraq, Russia, Siria e Israele

RIVOLTA: Il 27 maggio 2013 gruppi di giovani manifestanti occupano il parco Gezi, a Istan-bul. Il sit-in diventa una protesta generalizza-ta in tutto il paese, coinvolgendo 70 città del-la Turchia. La polizia sgombera con violenza piazza Taskim l’11 giugno. Le proteste nelle piazze turche hanno causato 4 morti, 2400 feriti e centinaia di arresti

La foto, che ha fatto il giro del mondo, ritrae una giovane

turca aggedita con spray urticante da un

poliziotto

La risposta graffiante della satira

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Ed anche in Brasile lo stesso identico “trattamento”

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NON SOLO 20 CENTESIMI: Per un brasiliano l’aumento di 20 centesimi di Real a biglietto – aumento del 10% sul costo – significa dover spendere l’equivalente di 300 euro al mese in mezzi di trasporto, su uno stipendio di 500-600 euro mensili. Uno degli slogan dei giovani brasiliani è: “Un paese sviluppato non è quello in cui il povero ha un’auto ma quello in cui il ricco usa i mezzi pubblici!”

MUNDIAL 2014?

NO, GRAZIE!

Scoppia in Brasile la protesta contro l’aumento del prezzo del biglietto sui trasporti pubblici. Centinaia di migliaia di persone, soprattutto giovani, contestano al Governo questa decisione e occupano le piazze delle princi-pali città del Paese. I giovani brasiliani lamen-tano inoltre le spese eccessive previste per la Confederations Cup di quest’anno, il Mondiale di calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016. Basti pensare che per i Mondiali dell’anno prossimo si spenderanno 40 miliardi (per i tre Mondiali di Corea 2002, Germania 2006 e Sudafrica 2010 le spese complessive sono state “solo” di 30 mi-liardi…) in stadi faraonici e costruzioni in gran parte inutili. I manifestanti reclamano fondi da investire nell’educazione, la sanità, a favore dei minori e contro la violenza urbana e la corruzio-ne. E gridano: “Basta con l’immagine del Brasile

del sole, le belle spiagge e il bel calcio! Prima vo-gliamo i nostri diritti e benessere per tutti!”.Messaggio ricevuto. Le proteste hanno fatto fare marcia indietro al governo brasiliano che ha bloccato l’aumento del biglietto.Nel frattempo, molti giovani italiani siedono – non scendono… – in piazza non per il lavoro o contro le mafie ma per un bicchiere di birra o di spritz. Come mai?

I lavori di ristrutturazione dello stadio Maracanà(Rio de Janeiro) sono iniziati nel 2011 e terminati in aprile 2013. Sono stati spesi 404 milioni di dollari.

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Zoom a cura di Antonio Romero

L a strada – per alcuni è una vera “autostra-da”… – controversa è quella che dovreb-be attraversare l’Amazzonia peruviana

sud-orientale, dalla cittadina di Puerto Esperan-za, ubicata nella regione del fiume Purús vicina al Brasile, fino a Iñapari. Si tratta di una striscia di duecento km di asfalto che si allaccerebbe alla Carretera Interoceánica, per intensificare gli scambi commerciali tra Brasile e Perù. Sul tracciato del progetto si trovano tre aree protet-te molto importanti, tra cui la Riserva Madre de Dios, creata per favorire la vita di popolazioni in-digene incontattate (www.survivalinternatio-nal.org) ossia che non hanno mai avuto contatti con il mondo esterno.

DECISAMENTE NO

Contro il progetto della strada “spacca fore-sta” si sono schierati la maggior parte dei po-poli indigeni della regione, che costituiscono più dell’80% della popolazione locale. Essi temono che la strada attirerà nei loro territori un’ondata di violenza di coloni e taglialegna illegali e centinaia di lavoratori delle grandi multinazionali, sempre alla ricerca di petrolio, gas, oro, acqua, piante

nella forestaLa strada

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L’attuale strada che attraversa il villaggio di Puerto Esperanza, nell'entroterra del Perù

Una strada ti può cambiare la vita. In meglio, secondo alcuni,in peggio, secondo altri

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“miracolose” da immettere sui mercati di mezzo mondo. Dello stesso parere sono alcune orga-nizzazioni indigene peruviane come Aidesep e Feconapu, e organismi ecologisti internazionali come Global Witness, WWF e Survival Inter-national, preoccupati del-la inevitabile invasione e conseguente distruzione di risorse naturali uniche al mondo, indispensabili per la sopravvivenza di popoli indigeni in via di estinzio-ne, anche loro “unici” al mondo. Tutti hanno la pie-na certezza che la “strada del progresso” sarà inve-ce un nastro trasportatore per depredare i parchi e le riserve amazzoniche della biodiversità e delle cultu-re millenarie conservate dai popoli che lì abitano.

DECISAMENTE Sì

Nel Purús, come è ovvio, esistono anche i so-stenitori del sì alla strada, per un collegamento della regione al Perù e al resto del mondo. Per

Secondo Julio Cusurichi, ecologista e importante attivista nella difesa dei diritti delle comunità native, la realizzazione della strada causerà un “etnocidio” dei popoli che vivono nella foresta “Madre de Dios”

Padre Miguel Piovesan, sostenitore e promotore

della strada, considera quest’opera “strategica” per

lo sviluppo delle comunità che vivono nel Parco

nazionale dell’Alto Purús

Il tracciato della strada Puerto Esperanza-Iñapari

Una panoramica del fiume Alto Purús

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costoro l’autostrada nella foresta si deve fare, per rompere l’isolamento secolare che esclude gli indigeni da una vita dignitosa, e che li vuole relegati in riserve-gabbia per turisti danarosi ed eco-visitatori del Primo mondo.È questa la posizione dello stesso Governo del Perù e della Chiesa cattolica locale, rappresen-tata dal vescovo del vicariato di Puerto Maldo-nado, il francescano Francesco González Her-nandez e dal missionario italiano padre Miguel Piovesan (parroquiapurus.org). Quest’ultimo è da tutti considerato come il principale fau-tore del progetto. A riguardo ha le idee molto chiare: «Nel 1999 sono stato nominato parro-co nella regione amazzonica del fiume Purús. Una zona isolatissima: non c’è altra maniera di raggiungerla se non con un aereo privato! La zona è abitata da dieci gruppi etnici, ciascuno con la propria lingua ed identità: Cashinahua, Sharanahua, Culina, Mastanahua, Chaninahua, Amahuaca, Ashaninka, Yines, Piros, Mestizos. Sono tutti contadini, vivono di caccia, pesca e agricoltura. I gruppi etnici risiedono complessi-vamente in 44 villaggi, ciascuno composto dai cento ai trecento abitanti. L’intera popolazione non supera i 5mila abitanti. Il loro isolamento geografico ha naturalmente provocato anche un isolamento storico». Rincara la dose il vescovo Francesco: «Vi sem-bra giusto che per arrivare alla zona abitata più vicina, Sepahua, si debba camminare 22 giorni attraverso la foresta? Di che cosa vivran-

no gli abitanti del Purús, se non possono bene-ficiarsi del loro legno, cacciare i loro animali, pe-scare i loro pesci, vendere i loro prodotti? Quali lavori devono svolgere per ottenere un po’ di denaro che permetta loro di comperare i vestiti, alimenti più sostanziosi della manioca o delle banane, comperare il materiale per la scuola, la benzina per il motore della canoa, pagare gli studi superiori dei loro figli, gli occhiali, le scar-pe, la radio, le medicine o un volo aereo per un ricovero urgente in ospedale?»La polemica attorno alla strada del Purús richia-ma il problema della vera ecologia rispetto le persone e l’ambiente in cui vivono. Terra, piante, animali e uomini formano un tutt’uno inscindi-bile che deve svilupparsi in maniera armonica, aldilà delle leggi del mercato e delle mode che guardano all’ambiente come un bene intocca-bile o da conservare per il piacere di pochi. I pri-mi custodi di tanta bellezza sono i popoli indi-geni che conoscono, amano e rispettano la loro terra. Affidiamo alla loro saggezza i rimedi per salvare il nostro pianeta.

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Bambini nativi dell'Amazzonia peruviana

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Speciale a cura di p. Elio Boscaini

La grande avventura di fede della Gmg 2013

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B rasile. Terra dai mille colori, dai mille contrasti. Paese in cui l’infinità delle ricchezze umane e naturali va a braccetto con l’immensa diversi-

tà delle miserie e sofferenze che uomini e donne sop-portano giorno dopo giorno.Questo è il Brasile che dal 23 al 28 luglio accoglie papa Francesco e milioni di giovani per la Giorna-ta mondiale dei giovani (Gmg). Duecento milioni di abitanti, 130 milioni di cattolici cioè il 15% dei cattoli-ci nel mondo. Ospiti delle diocesi brasiliane, i giovani, venuti dai paesi del mondo intero, incontreranno la ricchezza della Chiesa brasiliana: le comunità eccle-siali di base che, condividendo la parola di Dio e l’eu-caristia, attingono dal Vangelo la forza per costruire una società più giusta e fraterna. E poi, la Commis-sione pastorale della terra che opera in favore dei contadini senza terra e contro il lavoro schiavo. Ma la Chiesa brasiliana conosce pure delle sfide, a cominciare dalle Chiese neopentecostali e ca-rismatiche che attirano tanti brasiliani, parlando molto di guarigione e di felicità immediata, grazie alla pubblicità diffusa attraverso canali televisivi, show e incontri di massa. Senza dimenticare che tanti giovani stanno abbandonando la fede dei loro genitori.

Siate miei amici

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LA VITA NUOVA

Ad accogliere i giovani ci sarà l’imponente figura del Cri-sto Redentore che, dall’alto del Corcovado, sovrasta e benedice Rio con le sue braccia aperte, accoglienti, calo-rose. La Gmg, infatti, è nata grazie a Giovanni Paolo II che voleva una Chiesa attenta ai giovani, alle loro angosce e preoccupazioni, scoperte e speranze.Grazie alla Gmg che vuole essere missionaria con il suo motto Andate e fate discepoli tutti i popoli (Mt 28,19), la Chiesa torna a mostrare al mondo il suo viso giovane, col-mo della gioia della fede e di slancio missionario. Figura chiave della Gmg è il papa, testimone e maestro di fede, catechista per eccellenza. La domenica delle Palme a Roma, papa Francesco rivolgendosi ai giovani aveva detto: «Guardo con gioia al prossimo luglio, a Rio de Janei-ro! Vi do appuntamento in quella grande città del Brasile! Preparatevi bene, soprattutto spiritualmente nelle vostre

Il logo

I l logo è a forma di cuore. In alto, in verde, c’è il Pão de Açúcar, il Pan di zucchero, la famo-

sa collina di Rio de Janeiro, una penisola che si staglia a 396 metri sul livello del mare. In fondo, in blu, il Litoral brasileiro (e tra le coste del Brasile c’è la celebre Baía di Guanabara di Rio, da cui inizia il Pan di zucchero per andare poi ad abbracciare l’Atlantico). Al centro, in giallo, il Cristo Redentore: rappresenta Gesù che è sulla montagna e chiama i suoi: “Anda-te e fate discepoli tutti i popoli”. La croce in alto a sinistra sta a significare che il Brasile dalle sue origini è sempre stato la Terra de santa cruz, Terra della santa croce.Il creatore del Logo? Un giovane di 25 anni, Gustavo Huguenin, che fa il grafico. Nato a Cantagalo, regione montagnosa dello stato

di Rio de Janeiro, lavora come graphic desi-gner e web designer e dice di avere “una ragione di fede per aver partecipato al concorso. Sono stato toccato dalla grazia di Dio”.

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comunità, perché quell’incontro sia un segno di fede per il mondo intero. I giovani devono dire al mondo: è buono seguire Gesù; è buono andare con Gesù; è buono il messaggio di Gesù; è buo-no uscire da sé stessi, alle periferie del mondo e dell’esistenza per portare Gesù!». Il papa aiuta i giovani a scoprire la Chiesa come “compagnia di amici” che offre il suo appoggio lungo il cam-mino della vita.

Importanti saranno alcuni appuntamenti, a cominciare da mer-coledì 24 luglio. Il papa sarà al santua-rio di Nostra Signora della Concezione di Aparecida. Nel set-tembre 1717, tre pescatori scoprono una statuetta della Madonna, colore scuro e viso sorri-dente, che hanno

pescato nella loro rete e che chiamano Apareci-da, cioè apparsa. Sono otto i milioni di pellegrini che ogni anno si recano alla basilica della Apa-recida per venerare la Madonna, patrona princi-pale del Brasile.Nel pomeriggio rientrerà a Rio per compiere una visita all’ospedale São Francisco de Assis na Providência per incontrare, come spesso ha fat-to quand’era ancora cardinale, dei giovani che stanno compiendo un cammino di disintossi-cazione per uscire dalla droga, il “veleno” in cui i poveri spesso annegano le frustrazioni quoti-diane. Giovedì 25 luglio il papa visiterà la favela di Var-ginha, baraccopoli di 3mila abitanti nel nord di Rio, perché come lui ha detto «la Chiesa deve uscire da sé stessa. Verso le periferie esisten-ziali, qualsiasi esse siano».Venerdì 26 luglio incontrerà, nell’arcivescovado a Rio, alcuni giovani detenuti. Il problema carce-rario (sovraffollamento, violenze, ecc.) è un pro-blema enorme per il Brasile. Le carceri minorili sono sovraffollate e violente. E il tasso di recidi-

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Il raduno di Madrid nel 2011...

Bambini delle favelas

va è il più alto al mondo: il 70% degli ex prigionieri torna dietro le sbarre. Oltre il 90% dei reclu-si – maggiorenni e minorenni – proviene dalle baraccopoli o dai quartieri poveri. Il gesto del papa avrà l’effetto straordina-rio di riportare alla ribalta il pro-blema delle carceri e non solo in Brasile. Altri momenti imperdibili della Gmg saranno: il venerdì la Via crucis con i giovani sul Lungomare di Copacaba-na; la veglia di preghiera il sabato nel Campus fi-dei a Guaratiba, lo stesso luogo della messa del-la Gioventù di domenica 28 luglio.Nel cuore di tutti i giovani che voleranno a Rio rimarrà il ricordo di una condivisone di fede eccezionale con altri giovani di lingua e cultura diverse. E quello della gioia di credere che la Chiesa brasiliana è capace di offrire al mondo. Così come recita l’inno ufficiale per la Gmg, L’al-ba della speranza:

A te diamo la nostra vita,passo per passo, fra i figli tuoi.Popolo nuovo, famiglia unita:noi con te, Tu Dio con noi.Annunziamo la tua ParolaE la tua luce trasformeràLa vita vecchia, in vita nuovaNel mondo unito che qui è realtà!

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Spazzascienza a cura di Beniamino Danese

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En la playaC i serve: una bacinella, una sedia, un

tappo metallico, dell’acqua, un amico. Sistemiamo il tappo sul fondo della bacinella, in modo

che sia nascosto alla nostra vista dal bordo della bacinella, “sotto la linea visuale”. Il nostro amico Talete allora aggiunge

l’acqua a poco a poco, e mentre aggiunge, il tappo – sempre im-mobile sul fondo – comincia però a spuntare oltre il bordo, finché è visibile tutto quanto.Che succede? È il fenomeno della rifrazione della luce: tra aria e acqua i raggi di luce vengono deviati e danno un effetto deforman-te: il fondo della bacinella sembra alzarsi, e il tappo compare da “sotto la linea visuale”.

Alcuni secoli dopo, Cleomede capì che anche il sole e la luna all’alba e al tramonto subiscono lo stesso effetto del nostro

tappo: sembrano “sopra l’orizzonte” ma è un effetto della rifrazione! In realtà si trovano un poco al di sotto di

esso!

M ileto, VI sec. a.C. Il filosofo e matemati-co Talete aveva la sua scuola in questa antica città, oggi sulla costa dell’odier-

na Turchia. Ma spesso stava in spiaggia, dove usava la geometria per calcolare la distanza del-le navi, e disegnava figure sulla sabbia. Poi da sotto l’oleandro arrivava il suo allievo Anassimandro che piantava l’ombrellone e costruiva meridiane (orologi solari inventati dai babilonesi). All’ora giusta, tutti a fare il bagno! E mentre discutevano se l’acqua fosse il princi-

pio primo di tutte le cose, forse facevano anche esperimenti e giochi subacquei. Alla fine della giornata guardavano il sole tra-montare sul mare.Seguendo il loro esempio, questa spazzascien-za estiva propone un mix di esperimenti da fare al mare, nel cortile, in spiaggia, sott’acqua, in vacanza insomma! Le vacanze sono un tempo molto creativo, in cui si possono fare lunghe os-servazioni, e inventare anche tanti esperimenti oltre a quelli proposti qui.

Il tappo di Talete

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Lug.-Ago.2013

Il siluro pacifico

L’ombrellone di AnassimandroC i serve: un ombrellone (chiu-

so) o un bastone qualsiasi. Pian-tiamo l’ombrellone, o il bastone, nella

sabbia o in un altro posto sempre assolato. Fatto! (se vogliamo, possiamo piantarlo in-

clinato verso la stella polare, ovvero parallelo all’asse terrestre...)Che succede? Ora dopo ora, giorno dopo gior-no, l’ombra si muove e la punta disegna una curva sulla sabbia, che noi possiamo sotto-

lineare facendo un piccolo solco lungo il percorso e piantando bandierine con

segnata l’ora.

C i serve: un palloncino lungo, una siringa grossa (senza ago) o la canna dell’ac-

qua in giardino, spazzatura assortita.All’opera! Dobbiamo riempire d’acqua il palloncino lungo. Sarà un’operazione inge-gnosa e laboriosa (ma divertente). Dobbia-mo poi appesantirlo in modo che affondi, con bulloni, per esempio, ma non con cose appuntite. Possiamo anche applicarci delle piccole ali o alettoni. E poi possiamo gioca-re e sperimentare il lancio subacqueo, per-ché questo oggetto, sebbene così pesante da affondare, può “volare sott’acqua”.

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Clap clap musica a cura di Elena Dante

Depeche Mode presentano il nuovo

album

L’inarrestabile Bruce Springsteen,

in tour anche nel 2013

Marco Mengoni in tour con #Prontoacorrere

Estate 20 13...Lorenzo in tour

con il suo “Back up”

T orna come ogni anno l’appunta-mento con i più

grandi eventi musicali dell’estate. Quest’an-no gli scarsi fondi a disposizione degli or-ganizzatori hanno por-tato alla sospensione di molti festival storici, come l’Heineken Jam-min’ Festival, e al ri-dimensionamento di altri. Non è mancata

comunque la corsa ai biglietti più ambiti, soprat-tutto per gli artisti internazionali.Tra i festival che sembrano “reggere” meglio, c’è l’Hydrogen Festival a Piazzola sul Brenta (PD, fino al 21/07), che vedrà come ospiti Santa-na e i 30 Seconds to Mars, oltre agli italiani Chia-ra, Marco Mengoni e Fabri Fibra. A Grugliasco (TO, fino al 2/09), il Gruvillage Festival porta un programma variegato che include i Morcheeba, Steven wilson, Esperanza Spalding, Raphael Gualazzi, gli Skunk Anansie e Asaf Avidan ma anche il trio Salmo, Ensi e Gemitaiz. A Milano, la seconda edizione di City Sound all’Ippodromo del Galoppo porta sì un buon car-

tellone, come John Legend, wu Tang Clan, Skunk Anansie, Deep Purple, Tiesto e Blur, ma restano i

concerti a San Siro a farla da padrone. In Toscana ed Emilia-Romagna, Lucca Summer Festival (6-30/07) e Ferrara sotto le stelle (fino al 26/07) si confermano eventi di portata nazio-nale, con rispettivamente Litfiba, Bryan Adams, 30 Seconds to Mars, The Killers e The Vaccines, Arctic Monkeys e Sigur Ros, mentre quello che era fino a pochi anni fa il re dei festival, Arezzo Wave, quest’anno si sposta a Civitella in Valdi-chiana (AR), con un’impostazione che pensa ai bambini ma che deve fare i conti con un cartel-lone limitato.Roma si riconferma il centro degli eventi musi-cali estivi, con i suoi tre festival principali in buo-na salute: il Rock in Roma (fino al 29/07) avrà nientemeno che Bruce Springsteen, accanto ai tedeschi Rammstein e ad accoppiate come Arc-tic Monkeys e Vaccines e Ska-P e Casino Roya-le. Il Luglio suona bene al Parco della Musica ospiterà Rokia Tra-oré, Buena Vista So-cial Club ed Einau-di, mentre a Roma incontra il mondo (fino al 30/07) si fe-steggiano 25 anni di festival con un mix di musica e lettera-tura: Marco Paolini,

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Muse in tour negli stadi a Roma e Milano

www.hydrogenlive.comwww.gruvillage.comwww.summer-festival.comwww.ferrarasottolestelle.itwww.rockinroma.comwww.villaada.orgwww.giffonifilmfestival.itwww.lanottedellataranta.it www.ferrarabuskers.comLi

nk u

tili

la musica continua!Estate 20 13...

The Wall, spettacolo basato sull’album dei Pink Floyd

Roberto Saviano e Massimo Gramellini si alter-neranno alla musica di Alborosie, Malika Ayane, Orchestra di Piazza Vittorio, Après la classe ed Elio e le storie tese. In Campania, dopo il gemellaggio tra Neapolis Festival e Giffoni nel 2012, i due eventi tornano separati, ma uniti nella raccolta fondi per rico-struire la Città della Scienza a Bagnoli, distrutta a marzo da un rogo. Il Neapolis Festival propor-rà l’elettronica di Tricky (25/07) e i Kings of Con-venience (26/07), mentre Giffoni vedrà gli Elio e le Storie Tese, Max Gazzé, due serate hip-hop con Nto, Fedez, Gué Pequeno, Ensi, Clementi-no e Salmo, e una serata al femminile con Fiorel-la Mannoia, Chiara e Baby K.Ad agosto è tempo di taranta in Puglia, dove dal 6 al 24 si tiene il festival itinerante che porta alla scoperta di musica e danze tradizionali per concludersi nel concertone a Melpignano (LE). Ferrara Buskers (23 agosto-1 settembre), il fe-stival dei musicisti di strada, avrà come nazione ospite la Danimarca e raccoglierà anche fondi per il terremoto dell’anno scorso in Emilia. I tour internazionali dei principali artisti rock e pop non mancheranno di toccare la penisola, anche se alcuni di loro hanno tenuto concerti appena un anno fa: è il caso di Bruce Springsteen a Roma

(11/07) o di Sting, in concerto a Roma, Vero-na e Cattolica. I Muse si faranno vivi a Roma il 6 luglio, i Depeche Mode visiteranno Milano e Roma (18 e 20 luglio) e Robbie williams tornerà a San Siro con un grande concerto il 31 luglio. Discorso a parte per The Wall di Roger waters: la messa in scena dell’opera monumentale dei Pink Floyd verrà riproposta il 26 luglio a Padova e il 28 a Roma.Tanti gli artisti italiani in tour, da Lorenzo con il suo “Backup tour” ai Negramaro con due date a Milano e Roma (13, 16 luglio), da Cesare Cre-monini a Marco Mengoni. Ma la sensazione è che tutti stiano aspettando l’arrivo della nuova stagione, sperando in tempi migliori.

Lug.-Ago.2013


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