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ESTREMI DI APPROVAZIONE
Approvato dal Collegio Docenti il …………………………….
Referenti istituzionali
Dirigente Scolastico Prof. Rosolino Aricò
Collaboratore Vicario Prof
2° Collaboratore Prof.
D.S.G.A. Dott. Antonino Pisciotta
RSU
FLC-CGIL
Prof. Gaetano Provenzano
Prof. Felice Giovenco
Prof. G. Di Maria
Prof.ssa G. Maniscalco
UIL Prof. Alberto Lo Iacono
CISL Prof. Fabio Angelini
ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE
PER I SERVIZI ENOGASTRONOMICI E L’OSPITALITA’
ALBERGHIERA
CORSO DEI MILLE 181- PALERMO
Tel. 091/6101012 - Fax 091/6175516
Sito internet: www.ipssarpiazza.com
e-mail: [email protected]
Codice: PARH02000A
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PREMESSA Pag. 5
1.
IL CONTESTO
1.1 Storia dell’istituto Pag. 7 1.2 Storia dell’edificio Pag. 8
1.3 La figura di Pietro Piazza Pag. 9
1.4 Chi siamo - dove siamo Pag. 10
1.5 La politica della qualità Pag. 11
1.6 I.T.C.. Pag. 12
2.8 Le Funzioni Strumentali Pag. 14
1.9 Le risorse strutturali Pag. 16
2. IDENTITA’ DELL’ISTITUTO
2.1 Gli obiettivi Pag. 17 2.2 I punti qualificanti dell'azione
educativa e didattica Pag. 19
3.
MODALITÀ E STRUMENTI INDIVIDUATI PER IL SUCCESSO FORMATIVO
3.1 Modelli didattici - metodologici Pag. 20 3.2 Attività di accoglienza Pag. 20 3.3 Integrazione alunni disabili Pag. 21
3.4 CTRH Pag. 23
3.5 C.I.C. Pag. 23
3.6 Integrazione alunni DSA Pag. 24
3.7 Costituzione del gruppo locale per l’inclusione Pag. 26
3.8 G.O.S.P. Pag. 26
3.9 Biblioteca Pag. 26
4. MODALITA’ E
ORGANIZZAZIONE
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
4.1 Organizzazione dell’offerta Pag. 27
5. I NUOVI ORIZZONTI
DELLA SCUOLA E LE
SUE COMPETENZE
5.1 Le otto competenze chiave Pag. 29
5.2 Gli assi culturali Pag. 29
5.3 Valutazione e la certificazione delle
competenze
Pag.30
6. I NUOVI CICLI
SCOLASTICI
6.1 Obiettivi del primo biennio Pag. 34
6.2 Obiettivi del secondo biennio Pag. 36
6.3 Quadro orario del primo biennio Pag. 40
6.4 Quadro orario del secondo biennio Pag. 40
7. MONOENNIO
FINALE
Vecchio ordinamento (CLASSI QUINTE) Pag. 42
8. LE SCELTE DELL’AUTONOMIA Pag. 43
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9. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Pag. 43
10. CONCORSI ED EVENTI Pag. 43
11. CORSI DI FORMAZIONE Pag. 43
12.
12.1CRITERI DI VALUTAZIONE Pag. 47
12.2CRITERI PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Pag. 49
12.3CREDITI FORMATIVI E SCOLASTICI Pag. 50
12.3GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA Pag.53
13. LE COMUNICAZIONI SCUOLA FAMIGLIA Pag. 54
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PREMESSAPREMESSAPREMESSAPREMESSA
La scuola italiana vive attualmente una realtà attraversata da
profondi rinnovamenti: l’evoluzione dei saperi, delle tecnologie e delle
professioni impone nuovi modi di insegnare e di apprendere, a fronte di
un mercato del lavoro sempre più competitivo, in funzione della sua
dimensione nazionale ed europea.
Inoltre, con l’autonomia della scuola si è consolidata una nuova
filosofia della programmazione nella sua versione più aggiornata, che è
quella della “progettazioneprogettazioneprogettazioneprogettazione”; da ciò scaturisce l’esigenza di adeguare i
programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e la
necessità di gestire la flessibilità che riguarda sia gli obiettivi formativi
che l’organizzazione educativa e didattica . Per questo la nostra
Istituzione dovrà mirare alla realizzazione di interventi educativi e
formativi che promuovano lo sviluppo della persona umana in relazione
alle sue caratteristiche specifiche, alle domande delle famiglie e al
contesto socio-economico e politico.
Assume particolare importanza nella progettazione formativa degli
Istituti professionali la scelta metodologica dell’alternanza scuola-
lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il
collegamento con il territorio. I risultati di apprendimento attesi e
conclusivi del percorso quinquennale consentono agli studenti di
inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nei percorsi universitari
nonché nei percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi
delle professioni tecniche. ( DPR 15.03.2010 n 87 – allegato A). Altresì,
il Piano dell’Offerta Formativa , che rappresenta il documento
fondamentale dell’identità culturale e progettuale della nostra
Istituzione Scolastica, viene a garantire a tutti i nostri studenti il
successo formativo mediante un processo unico e generalizzato.
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Nel documento viene esplicitata la progettazione curricurale,
extracurriculare, educativa ed organizzativa adottata dal nostro
Istituto nell’ambito dell’autonomia.
Solo attraverso una logica e una cultura della progettazione, è
possibile affrontare situazioni diversificate di apprendimento e
organizzare procedure e ambienti formativi in grado di migliorare la
qualità dell’offerta scolastica.
Nel nostro Istituto è stata avviata una svolta a cui deve
corrispondere un accrescimento delle competenze professionali di tutto il
personale scolastico.
Il cambiamento deve verificarsi in primo luogo negli atteggiamenti
che docenti, dirigente e personale ATA assumono verso i destinatari del
servizio e in una vera e propria cultura progettuale che richiede quei
comportamenti sollecitati dalla società odierna.
Il personale della scuola è oggi chiamato ad una sfida che non può
non raccogliere. E’ ineludibile la domanda di formazione, sempre più
competitiva e flessibile riguardo alle esigenze che provengono
dall’universo lavorativo, di fronte al quale l’Istituto “Pietro Piazza” si
propone come “polo di formazione” e punto di riferimento per il
territorio.
Prof. Rosolino Aricò
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2222. IL CONTESTO. IL CONTESTO. IL CONTESTO. IL CONTESTO
2.1 La storia dell’Istituto
L’Istituto Professionale di Stato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Pietro Piazza
(già Secondo Alberghiero), nasce ufficialmente il 09 luglio 1997, con decreto dell’Assessorato
regionale alla Pubblica Istruzione. Originariamente ubicato in due sedi, in via Fichidindia e in via
Amedeo d’Aosta, è stato trasferito nel 2001 ancora parzialmente, mantenendo la succursale di via
Fichidindia, e nel 2002 integralmente, nell’attuale unica sede di corso dei Mille al n. 181,
occupando il prestigioso edificio noto come “Mulini Virga”.
Da quel momento la nostra Istituzione Scolastica, intitolata al nostro compianto preside
Pietro Piazza, al quale si deve la sua nascita, ha raccolto un numero sempre maggiore di studenti,
che vi afferiscono dal versante sud-orientale della città e della provincia, territorio che rappresenta
il suo notevole bacino di utenza. In questi anni l’IPSSAR“Pietro Piazza” è diventato un punto di
riferimento e un “polo formativo” affidabile e competitivo per i giovani che optano per l’offerta
formativa professionale proposta.
La nostra Scuola si propone di interagire con il territorio, rispondendo al bisogno
d’intervento di promozione umana e professionale, e valorizzando le risorse che in esso risiedono,
famiglie, attività produttive, risorse ambientali, artistiche, storiche ecc.
La sua mission, pertanto, consiste nella promozione umana e professionale degli studenti,
offrendo anche la possibilità di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro attraverso i numerosi
stage e tirocini che vengono proposti e che permettono agli alunni più meritevoli di ottenere in
breve tempo un impiego all’altezza delle proprie aspirazioni.
La Scuola è fornita di laboratori attrezzati all’avanguardia, in cui gli studenti svolgono le
attività laboratoriali e prendono dimestichezza con ambienti, attrezzature e procedure che
svolgeranno nella loro professione futura. Inoltre, nel corso dell’anno, frequente è la
partecipazione a concorsi nazionali e internazionali, stage, gemellaggi, che consentono ai
partecipanti di conoscere e di confrontarsi con diverse realtà del proprio ambito professionale,
facendo così esperienze significative ed entusiasmanti che attribuiscono maggior valore al
percorso di studi intrapreso.
La Scuola è fornita anche di una biblioteca, di una palestra, di un’aula magna, aula
conferenze, vari laboratori informatici, aule fornite di lavagne interattive, laboratori linguistici ecc.
che permettono di adottare una didattica all’avanguardia.
La scuola, infine, ricadendo in area a rischio, in rete con le scuole dell’Osservatorio, si
adopera per contenere il fenomeno della dispersione scolastica, adottando iniziative a sostegno
degli studenti e delle famiglie che presentano delle difficoltà.
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2.2 La storia dell’edificio
La nostra Istituzione Scolastica ha la sua sede in uno degli edifici storici della città, il Mulino
Pecoraino-Virga. Esso sorge in corso dei Mille, non lontano dal fiume Oreto. Questo, fin dai tempi
più remoti, ha costituito un elemento importante per l’economia cittadina. Infatti, fin dall’età
araba, esso veniva utilizzato nell’ambito del sistema di canalizzazioni delle acque, infatti, lungo il
suo corso si ergevano una serie di mulini ad acqua.
Quando, nella seconda metà dell’ottocento, la forza motrice dell’acqua venne sostituita
con quella a vapore, molti di questi mulini vennero abbandonati e caddero in disuso. Tra le vie
della città, lungo le quali sorsero opifici e manifatture artigianali, il corso dei Mille (antica via delle
Teste) mantiene ancora un aspetto simile a quello tardo ottocentesco. Tra gli edifici più
significativi che ospita, si trovano la chiesa dei Naufragati, con annesso convento, ormai distrutto,
e la chiesa delle Anime dei Corpi Decollati, fondata alla fine del Settecento ad opera della
Congregazione del Sabato, che svolgeva il pio compito di seppellire i corpi dei giustiziati. Questa
chiesa sorge proprio poco oltre il grande edificio dei Mulini Pecoraino Virga. Questo mulino è tra
quelli di nuova concezione che sostituirono i vecchi mulini ad acqua. Esso sorge sul corso dei Mille,
alle spalle della Stazione Centrale. Fu edificato nel 1893 per iniziativa dell’imprenditore
palermitano Filippo Pecoraino, che ne commissionò il progetto all’ingegnere svizzero Enrico Maag,
esperto nella costruzione d’impianti molitori.
L’edificio di possenti dimensioni, si eleva per un’altezza di sei piani e presenta sulla facciata
esterna una sequenza di finestre rettangolari disposte simmetricamente. Centralmente si ergeva
un grande arco alto fino al secondo ordine e che fungeva da ingresso, dotato di un portone di
ferro. Al di sopra di questo portone, al quinto piano, vi era un grande oblò a sostituire la finestra,
elemento che conferiva un certo movimento alla severa facciata.
Dotato di macchinari all’avanguardia, come due motori a vapore, il mulino divenne in breve
tempo una realtà economica di spicco nel panorama cittadino, agli inizi del novecento. Presso il
mulino si trovavano anche gli Uffici del Dazio del Comune di Palermo, che controllavano l’entrata
del grano e l’uscita della farina. Come si può vedere, questo complesso costituiva la fonte di
sostentamento per centinaia di operai. Non mancarono, però, i momenti difficili: nel 1906
l’edificio fu distrutto da un incendio, probabilmente di origine dolosa, la cronaca del tempo ne
testimonia la gravità. Dopo questo episodio, l’attività fu ripresa fino al 1939, quando fallì
definitivamente a causa delle posizioni antifasciste del proprietario e dei suoi legami con i
socialisti. In seguito, il mulino fu rilevato dalla famiglia Virga, proprietaria dell’omonimo pastificio,
che ne continuò l’attività fino alle soglie degli anni ottanta. Il fondatore di quest’attività fu Giovan
Battista Virga, il cui nome si legge sulla cornice di coronamento della facciata principale. Originario
di San Giuseppe Jato, negli anni trenta, Giovan Battista Virga, col fratello Francesco e i cugini
Giovanni e Salvatore, acquistò il grande mulino Pecoraino, lo rimise in sesto e lo collegò col
pastificio che si trovava in Via Tiro a Segno. Il mulino riprese la produzione fino al 9 maggio 1943,
giorno in cui la città subì un furioso bombardamento da parte dell’aviazione americana, che rase al
suolo un gran numero di edifici e fece molte vittime. Il mulino Virga fu quasi completamente
distrutto e devastato da un incendio, che divampò per tre giorni. Ma ancora una volta risorse,
grazie all’impegno del suo proprietario.
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Il nuovo mulino Virga fu ristrutturato e inaugurato il 25 giugno 1947 con una grande
cerimonia, alla presenza delle più alte autorità della città. Nel dopoguerra la produzione si ampliò,
grazie anche all’aumento delle esportazioni. Alla morte di G.B. Virga il mulino passò al figlio Pietro
che, a sua volta, lo passò al cugino Giuseppe. Il mulino continuò la sua attività fino agli anni
ottanta, quando, a causa di problemi finanziari, andò incontro al fallimento.
Dopo un lungo abbandono, l’edificio fu acquistato da una società immobiliare che lo
ristrutturò per destinarlo ad attività commerciali. In seguito, il complesso fu sottoposto a custodia
giudiziaria e dato in locazione alla Provincia Regionale di Palermo che, dal 2000 lo ha destinato alla
sede dell’allora secondo Istituto <alberghiero di Palermo, oggi IPSSAR “Pietro Piazza”.
2.3. La figura di Pietro Piazza
Nasce a Palermo il 15 agosto del 1940. E’ il primo di cinque figli e ben presto si occuperà
dei fratelli minori, accudendoli pur non trascurando i suoi studi. Riceve una formazione
d’ispirazione cattolica, frequenta l’Istituto dei Salesiani e si diploma presso l’Istituto Magistrale
“De Cosmi” di Palermo 1958. Nel 1965 si laurea in lingue e letterature straniere presso
l’Università degli studi di Palermo e nell’anno scolastico 1965/66 insegna presso la scuola media
“Gagini”. Nel 1967 contrae matrimonio con Adriana Manno, insegnante di lingua francese. Da
quest’ unione nasceranno due figli: Maurizio e Marco nei quali sa infondere i principi di onestà e
amore per lo studio e per la cultura.
Nell’a.s. 1968/69 riceve la nomina di docente con incarico a tempo indeterminato di lingua
e letteratura francese presso L’I.P.A.S. di Palermo dove viene confermato docente di ruolo. Svolge
questo servizio fino all’’a.s. 1982/83.
Da questo momento inizia a spendere tutte le sue energie e le sue competenze sempre
all’interno degli istituti professionali alberghieri a beneficio di migliaia di giovani, spesso
provenienti da ambienti socialmente e culturalmente svantaggiati.
Inizia la sua carriera di Dirigente Scolastico presso l’I.T.C. di Gangi (PA), unico anno
scolastico vissuto fuori dagli istituti alberghieri.
Dal 1984 al 1988 è Preside presso l’I.P.S.S.A.R. di Finale Ligure (SV) e dal 1989 al 1998
presso l’I.P.S.S.A.R di Siracusa.
Nell’a.s. 1998/1999 si trasferisce a Palermo, dove dirige il 2° I.P.S.S.A.R, fino alla sua morte
che avviene il 4 dicembre 2003.
Durante i suoi anni di presidenza ha anteposto il suo lavoro alla famiglia, alla sua vita
privata ed anche alla sua salute. I suo ultimi pensieri sono rivolti alla sua scuola e ai suoi alunni per
i quali è sempre stato punto di riferimento.
La sua umanità si è espressa anche nel rapporto con tutto il personale che ha trattato alla
pari, senza formalismi e senza distanza.
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2.4 Chi siamo e dove siamo
L’alberghiero“Pietro Piazza”, ubicato in Corso dei Mille 181, presso gli ex “Mulini Virga”,
già “Pecoraino”, è testimonianza di recupero di un manufatto industriale. A ridosso della stazione
centrale, è facilmente raggiungibile dalle varie zone della città e da tutti i comuni limitrofi, grazie
ad un servizio di trasporto garantito quotidianamente da aziende del settore pubblico e privato,
oltre che dall’adiacente ferrovia. L’istituto è infine poco distante da siti d’interesse storico-
artistico quali Villa Giulia, l’adiacente Orto Botanico, la Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi e
Ponte dell’Ammiraglio, teatro di battaglia tra i Mille di Garibaldi e i Borboni.
La scuola, trovandosi in una zona a ridosso del centro storico, rappresenta un crocevia tra
l’hinterland cittadino, la periferia e l’identità cittadina rappresentata dal suo centro.
Stazione
centrale
Ponte
Ammiraglio
I.P.S.S.A.R.
Pietro Piazza
La scuola, in quanto luogo, di trasmissione e promozione della cultura, risulta l’agenzia
educativa preposta istituzionalmente, volta a promuovere la cultura delle differenze e delle pari
opportunità, attraverso la lettura consapevole di nuove forme di testualità culturale. Questo
territorio è carente di servizi ricreativi, socio-culturali; è, inoltre, privo di strutture atte a favorire
l’educazione permanente.
La partecipazione della popolazione ai problemi sociali è scarsa, così come la condivisione
delle problematiche scolastiche e la presenza delle famiglie negli organi collegiali e,
generalmente,nella vita della scuola.
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L’ IPSSAR “P. PIAZZA” è sede del Centro Territoriale per le Risorse per l’Handicap CTRH (che
comprende tutte le scuole ricadenti all’interno del Distretto 14)
2.5 Politica per la qualità
La Direzione dell’Istituto
SECONDO
• il principio di UGUAGLIANZA: per il quale nessuna discriminazione nell’erogazione del
servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua,
religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socie economiche.
• i principi di IMPARZIALITA’ e REGOLARITA’: per i quali i soggetti del servizio scolastico
agiscono secondo criteri di obiettività ed equità;
CONSAPEVOLE
• delle responsabilità derivanti dalle funzioni istituzionali stabilite dalle leggi regionali e
nazionali in materia d’istruzione e formazione e di sostegno e consulenza.
• degli impegni assunti nei riguardi degli utenti con la Comunicazione al Cliente
• della necessità di ampliare e sviluppare le possibilità d’intervento dell’Istituto valorizzando
il know-how specifico acquisito sia sul piano tecnico che su quello gestionale
• della volontà di tutto il personale di contribuire, attraverso l’impegno professionale e la
corretta gestione del Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ), al costante miglioramento
del servizio formativo
HA DECISO
• di garantire la Qualità dei propri servizi, in particolare per i Clienti/Allievi mantenendo un
sistema di gestione conforme alla UNI EN ISO 9001:2008
• di utilizzare regolari indagini di Customer Satisfaction per recepire al meglio le esigenze
dell’utenza circa i servizi erogati, al fine di adeguarli costantemente e migliorarli, sia in
termini qualitativi che in termini temporali
• Di adeguare costantemente il livello di preparazione del personale, attraverso un’opera di
coinvolgimento e di formazione continua
• di perseguire – nel quadro dei propri compiti istituzionali e del costante miglioramento del
SGQ – i seguenti:
OBIETTIVI
� l’elevazione della qualità del prodotto, inteso come valore aggiunto in termini di
competenze e abilità acquisite dai clienti/allievi, nel processo di apprendimento
intercorrente tra la fase iniziale e quella conclusiva del percorso formativo considerato,
valutata sia in termini di contenimento degli attuali valori della dispersione scolastica
che di miglioramento dei livelli in uscita rispetto a quelli di entrata;
� la facilitazione del passaggio alla vita attiva dei clienti/allievi, realizzata attraverso la
partecipazione ad attività aggiuntive, curricolari ed extracurricolari, mirate
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all’accrescimento sia delle competenze generali che di quelle specificamente
professionali;
� il rafforzamento dell’immagine dell’Istituto come organizzatore e fruitore d’iniziative di
promozione e qualificazione nel settore alberghiero-ristorativo, di servizi di sostegno e
facilitazione dei processi formativi, di servizi generali di riconoscimento e promozione
dei diritti della persona e del cittadino.
Gli impegni dichiarati coinvolgono le responsabilità della Direzione dell’Istituto, dei
responsabili ai vari livelli e di tutto il personale impegnato nell’erogazione dei servizi, e richiedono
la collaborazione dei Clienti/Allievi e dei Clienti/Destinatari con proposte e suggerimenti.
2.6 I.C.T. (Information Communication Thecnology)
All’interno della nostra Istituzione Scolastica è stato istituito l’I.T.C. (Information
Communication Thecnology) conformemente ai seguenti riferimenti normativi:
Decreto Legislativo del 30 marzo 2001, n. 165
Decreto Legislativo del 4 marzo 2009, n. 150
Decreto del Presidente della Repubblica del 28/12/00 n. 445
Decreto Legislativo del 7 Marzo 2005, n. 82
Decreto Legislativo del 30 Dicembre 2010, n. 235. L’I.C.T. può essere considerata una risorsa essenziale delle Istituzioni Pubbliche, all’interno
delle quali diventa sempre più importante riuscire a gestire in maniera rapida, efficace ed
efficiente il volume crescente d’informazioni e di servizi per il pubblico. Proprio per questo motivo
l’I.C.T. va considerata come un servizio strategico in grado di mettere a disposizione dati e
informazioni qualitativamente migliori nell’ambito delle Istituzioni Pubbliche, la sua funzione
principale si esplica nell’ambito della digitalizzazione dell’attività didattica e dell’attività
amministrativa, svolgendo le seguenti funzioni:
• Servizio di consulenza, analisi e supporto all'utilizzo, alla diffusione e alla gestione
degli strumenti informatici all'interno dell’Istituzione al fine di un miglioramento del
funzionamento dei vari uffici;
• Gestione e sviluppo tecnologie interne e collegamenti esterni;
Gestione dei sistemi di elaborazione dati
• Analisi e ricerca di mercato per acquisto, adeguamento e rinnovo attrezzature
tecnologiche, prodotti hardware e software;
• Elaborazioni di dati su richieste degli uffici interni e/o di soggetti esterni pubblici;
• Attività di supporto alle operazioni per le consultazioni elettorali;
• Sviluppo, redazione e aggiornamento sito internet dell’istituzionale e/o di soggetti
esterni pubblici;
• Sviluppo di progetti I.C.T;
• Acquisizioni di beni e servizi in ambito I.C.T;
• Aggiornamento tecnologico e gestione tecnico amministrativo dei sistemi
informativi dell’Istituzione;
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 13
• Semplificare le procedure amministrative per favorire l’utenza e il territorio
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2 .7 Funzioni Strumentali (Art. 30 del CCNL Comparto Scuola 2002-2005)
Funzioni Strumentali
Funzione strumentale
n° 1
Gestione POF e
Coordinamento
funzionale
• Cura la redazione del P.O.F. da
sottoporre al C.d.D.
• Opera le rettifiche e le revisioni
periodiche del P.O.F.
• Coordina le relazioni fra le diverse
funzioni strumentali e delle diverse
Commissioni per l’attuazione del P.O.F.
• Verifica lo stato di attuazione del P.O.F.
Funzione strumentale
n° 2
Coordinamento
delle attività di
orientamento
formativo e
progettualità
d’interesse
• Coordina le attività di orientamento
interno per la scelta della qualifica e del
post-diploma.
• E’ responsabile della procedura
“esigenze del cliente e orientamento”.
• Coordina e seleziona sulla base dei criteri
individuati dal C.d.D, le attività
integrative (teatro, cinema e
manifestazioni),
• Organizza la partecipazione alle attività
integrative di classi o di alunni secondo
criteri predefiniti che diano uguali
opportunità a tutti gli studenti.
• E’ referente per il progetto regionale
• “ Dalla formazione personale alla
formazione professionale verso l’auto-
orientamento”
Funzione strumentale
n° 3
Coordinamento
delle attività
d’integrazione
alunni con
disabilità e per la
dispersione
scolastica
• Formula e organizza progetti per
l’inserimento/integrazione degli alunni
diversamente abili in collaborazione con i
docenti di sostegno, i consigli di classe e
le strutture esterne.
• Contatta le scuole di provenienza dei
nuovi iscritti per garantire la continuità
educativa.
• Propone l’assegnazione oraria da
attribuire a ciascun allievo.
• Propone la formazione delle cattedre
degli insegnanti di sostegno.
• Accoglie e orienta gli insegnanti di
sostegno di nuova nomina.
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 15
• Organizza e supervisiona la tenuta del
registro dei verbali delle riunioni dei
docenti di sostegno.
• Promuove le iniziative di formazione e di
aggiornamento.
• Monitora la situazione degli allievi
certificati coordinando le riunioni degli
insegnanti di sostegno e le riunioni dei
coordinatori di classe e leggendo i verbali
dei C.d.C. allargati alle componenti
eterne.
Funzione strumentale
n° 4
Dispersione
scolastica e
supporto alunni
• Cura il monitoraggio sulla dispersione
scolastica.
• Si coordina con i gruppi di lavoro a
supporto degli alunni presenti nella
scuola
• Organizza attività di supporto agli alunni.
• Collabora con i vari referenti e
commissioni per il supporto tecnico.
Funzione strumentale
n° 5
Supporto alla
didattica,
innovazione
didattica -
formativa e
collaborazione
con istituti
universitari
• Predispone e gestisce il piano di
formazione e aggiornamento del
personale scolastico.
• Coordina il gruppo dei coordinatori dei
consigli di classe per la predisposizione e
verifica dei piani di fattibilità.
• Cura lo sviluppo della programmazione
modulare ed effettua l’analisi dei
risultati.
• Coordina l’attività delle prove comuni
• Collabora con le varie commissioni in
attinenza alla sua funzione.
• Cura specifici progetti anche in
collaborazione con istituti universitari.
• Collabora per la somministrazione prove
Invalsi
Funzione strumentale
n° 6
Sistema di
qualità.
Procedure e
disseminazione
• Ottiene informazioni valide sulle
condizioni, le funzioni, gli scopi e la
produttività della scuola.
• Individua, attua e aggiorna i processi del
SGQ
• Revisiona gli aspetti organizzativi o
curriculari del sistema scuola e verifica
l’integrazione della scuola con il
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 16
territorio
• Formula proposte ed opera eventuali
modifiche correttive per lo sviluppo della
scuola.
• Somministra prove Invalsi
Nella visione unitaria progettuale del Piano, le Funzioni Strumentali sono chiamate a
raccordarsi nelle loro azioni attraverso momenti d’incontro periodici ai fini di un monitoraggio in
itinere dell’efficacia del loro operato in relazione alle finalità individuate.
Queste figure professionali assumono una particolare importanza in quanto le loro azioni
congiunte, oltre ad essere rivolte alla realizzazione delle predette finalità, in raccordo con la
Dirigenza, si porranno come elemento propulsore di una riorganizzazione e di un rinnovamento
dell’Istituto con l’intento di recuperarne le risorse, attivarne processi di miglioramento e
valorizzare le eccellenze.
2.8 Risorse strutturali
L’Istituto si articola su sette piani fuori terra serviti da sei ascensori a piano. Si accede
all’edificio attraverso tre ingressi, di cui due riservati esclusivamente agli operatori scolastici e agli
ospiti, e uno riservato esclusivamente agli studenti e alle famiglie. L’edificio è dotato di ampie
finestre che rendono gli ambienti molto luminosi e arieggiati. Le aule sono organizzate su 5 piani,
mentre gli uffici amministrativi e l’ufficio di dirigenza si trovano al 5° piano. Al piano terra è
ubicato l’ufficio alunni. Tutti gli ambienti sono dislocati lungo ampi corridoi. Laboratori ed aule
speciali si trovano al pianoterra ed al 6° piano.
L’Istituto dispone di numerosi ambienti adibiti a laboratori e aule speciali:
• Un’ampia sala riunioni (Aula Magna) per 300 posti che viene utilizzata oltre che per
le riunioni collegiali anche come sala conferenze;
• una sala riunioni per n. 70 posti ;
• 107 aule per le attività didattiche;
• 6 laboratori informatici dotati di postazioni complete con collegamento in rete
destinate a varie attività e improntate alla laboratorialità, con attrezzature, sussidi e
strumenti specifici utili all’innovazione didattica;
• 5 laboratori per le esercitazioni pratiche di cucina dotata di attrezzature e
macchinari moderni;
• 5 laboratori attrezzati per le esercitazioni di Sala-Bar (piano terra). I laboratori sono
annessi ad ampie sale per il ricevimento degli ospiti e per l’allestimento di eventi;
• 2 laboratori per le esercitazioni pratiche di Ricevimento di front-office e back-office;
• 1 laboratorio per le esercitazioni pratiche di “Ricevimento e segreteria d’albergo”,
situato nelle immediate vicinanze dell’ingresso principale della scuola, è attrezzato
per simulare le varie attività di front-office ed anche per attività reale di ricevimento
in occasione di eventi organizzati dalla scuola. Questo laboratorio dispone di:
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� Front-desk: spazio nel quale si trova il bancone (rivolto verso l‟ingresso),
completo di cassetti e scaffali e una piccola area arredata a salottino che
simula la hall di un’azienda ricettiva.
� Back-office: locale comunicante con il front-desk, nel quale si trovano work-
stations adeguatamente attrezzate con PC, stampante e collegamento
internet.
• 1 Palestra polifunzionale.
• 2 Laboratori linguistici
• 3 Aule video
• 1 Biblioteca
• Laboratori scientifici (fisica, biologia e alimentazione)
2222. . . . IDENTITA’ D’ISTITUTOIDENTITA’ D’ISTITUTOIDENTITA’ D’ISTITUTOIDENTITA’ D’ISTITUTO
2.1 Obiettivi
Consapevole delle proprie responsabilità, l’istituto “Pietro Piazza” intende farsi
“sistema”, in un contesto scolastico inclusivo inteso e vissuto come “comunità
educante”, canalizzando le migliori energie al fine di consentire ai nostri alunni la
costruzione consapevole di un proprio “progetto di vita”.
In questa prospettiva l’Istituzione Scolastica propone la sua Offerta Formativa e
contemporaneamente diviene “polo di formazione”, punto di riferimento nel territorio
e sul territorio per offrire nuove opportunità di crescita culturale e di promozione
umana. Nella prospettiva di garantire il successo formativo a tutti gli alunni, il Collegio
dei Docenti ha elaborato e realizzato il Piano dell’Offerta Formativa (POF), cioè il
documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale della nostra Istituzione
Scolastica. Elemento centrale di ogni azione prevista è lo studente e il suo prioritario
bisogno di raggiungimento del successo scolastico e formativo, nonché della sua crescita
complessiva, personale, culturale, umana e professionale.
Oltre a presentare gli interventi educativi e didattici progettati e programmati in
ambiti curriculari ed extracurriculari, nel POF viene presentato anche il piano delle
indispensabili relazioni esterne dell’Istituto e delle collaborazioni con le risorse culturali,
professionali, sociali ed economiche del territorio, per svolgere con successo il proprio
ruolo di“Comunità Educante”.
A tal fine l’Istituto “Pietro Piazza” intende “riorganizzare” la propria Offerta
Formativa proponendo un approccio didattico -organizzativo di tipo laboratoriale.
Il laboratorio è prima di tutto un “luogo mentale” che presuppone una
metodologia didattica basata sulla comunicazione a due vie (partenza dalle conoscenze
che possiedono gli alunni e lavoro congiunto alunno-insegnante per la costruzione dei
saperi), sulla metodologia della ricerca, su un’educazione socio-affettiva mirata
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all’autonomia, al rispetto dell’altro, alla collaborazione e alla produttività capace di
rendere efficace e produttivo il lavoro di gruppo e l’apprendimento cooperativo.
In quest’ottica organizzativa laboratoriale, anche il territorio, con le sue reti, può
diventare, a sua volta, un laboratorio per la ricerca sul campo, in quanto lo studio e il
“trattamento” della realtà favoriscono, attraverso l’esperire, l’acquisizione di nuove e
più articolate competenze.
In questo percorso così individuato, gli obiettivi che si propongono sono:
� Accogliere ciascuno studente facilitandone l’inserimento e l’integrazione, favorendo
le relazioni interpersonali e lo “stare bene insieme “, valorizzando le differenze
culturali e linguistiche come possibilità di reciproco arricchimento e favorendo
l’integrazione degli alunni diversamente abili.
� Valorizzare la personalità di ogni alunno, rispettando l’unità psico-fisica dello
studente per uno sviluppo integrale e armonico della persona e migliorando
l’autostima attraverso la valorizzazione delle esperienze e delle abilità personali.
� Progettare percorsi formativi efficaci in una dimensione di continuità, sviluppando il
saper apprendere, il saper fare, il saper essere, il saper stare e il saper comunicare e,
con ciò, favorendo la sperimentazione didattica.
� Orientare gli studenti in tutto il loro percorso di studi, conducendoli verso
comportamenti positivi e prevenendo situazioni di disagio e di devianza, sviluppando
tutte le capacità e potenzialità per orientarsi nel mondo e promuovendo percorsi
formativi individualizzati.
� Integrare l’offerta formativa nel territorio, operando in raccordo con il territorio e le
sue risorse oltre che valorizzando il rapporto scuola-famiglia.
� Potenziare la cultura della legalità e di cittadinanza attiva in un contesto nazionale ed
europeo.
� Coniugare equità ed eccellenza e prestare attenzione al benessere relazionale
all’interno dell’organizzazione stessa.
� Promuovere il successo formativo di tutti gli studenti e innalzare il livello delle
competenze in uscita.
� Rafforzare la progettualità delle reti territoriali.
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2.2 I punti qualificanti dell'azione educativa e didattica
I punti qualificanti dell'azione educativa e didattica quotidiana, a cui si rivolgono
la riflessione e l'attenzione del nostro Istituto, possono essere così riassunti:
� l’impegno dei docenti a determinare negli alunni condizioni socio-affettive
favorevoli che inducano in loro l’affermarsi di atteggiamenti positivi verso i compiti
di apprendimento e promuovano il senso di responsabilità, il coinvolgimento attivo,
l'autonomia, la fiducia, la motivazione all’impegno, l’atteggiamento inclusivo,
l’autovalutazione;
� la rimodulazione delle conoscenze volta a individuare tematiche portanti, "saperi"
essenziali e nuclei disciplinari fondanti;
� l’aumento della "qualità"degli apprendimenti, per favorire l'acquisizione di strutture
mentali e di competenze trasversali trasferibili in situazioni di apprendimento
diverse
� la costruzione di modelli di verifica idonei alla valutazione sia delle competenze
acquisite, sia della capacità di comunicare i contenuti disciplinari, con attenzione non
solo al segmento più recente delle attività, ma a quelle competenze che devono
costituire un repertorio stabile per l’alunno.
� l'attenzione massima agli alunni in difficoltà, alle situazioni di disagio scolastico, agli
alunni in situazione di handicap, e la personalizzazione dei percorsi e delle proposte
di apprendimento sulla base delle caratteristiche soggettive dell’alunno;
� la raccolta delle esperienze didattiche più significative (che hanno prodotto un
miglioramento delle capacità di apprendimento degli alunni) in un archivio che
consenta l’accesso a tutti i docenti;
� la salvaguardia dell’unitarietà dell’insegnamento, attraverso un’azione concordata e
sinergica tra tutti i docenti.
3. Modalità e strumenti individuati per il successo Modalità e strumenti individuati per il successo Modalità e strumenti individuati per il successo Modalità e strumenti individuati per il successo
formativoformativoformativoformativo
� Stesura del regolamento interno d’istituto realizzato con la partecipazione diretta
degli studenti e con il contributo delle loro valutazioni
� Attività di orientamento in ingresso in raccordo con le classi seconde e terze delle
Scuole Secondarie di I grado del territorio;
� Attività di accoglienza rivolta ad alunni e genitori;
� Uso di metodologie multimediali funzionali all’analisi della situazione di partenza
delle classi (conoscenze pregresse, stili cognitivi, metodi di studio, interessi personali
e professionali, immagine di sé, auto motivazione allo studio);
� Utilizzo dei materiali prodotti nell’ambito dei progetti specifici;
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� Percorsi di apprendimento-insegnamento individualizzati fondati su un processo di
autovalutazione e autocorrezione e finalizzati sia al recupero che al potenziamento;
� Uso di strategie e didattiche motivazionali
� Orientamento in uscita verso percorsi di perfezionamento professionale e/o
universitari;
� Supporto e consulenza per l’inserimento nel mondo del lavoro
3.1 Modelli didattici - metodologici
1) apprendimento per competenze: insegnare all’alunno ad imparare, a pensare
all’apprendimento come processo; prestare attenzione agli elementi di discontinuità,
agli aspetti sorprendenti, alle acquisizioni positive e agli errori;
2) apprendimento cooperativo: costruire la classe come gruppo guidato
all’apprendimento in cui lo studio è un’esperienza personale e comune; in cui il clima
è caratterizzato da un’interdipendenza positiva e una corresponsabilità che opera in
vista di uno scopo;
3) insegnamento modulare: segmentare il percorso formativo in sezioni che siano
autonome e aperte a interagire con altre sezioni;
4) valutazione: consegnare i criteri di valutazione prima delle verifiche scritte e orali;
addestrare allo svolgimento delle verifiche con esercizi affini; verificare
l’apprendimento insegnato per moduli; effettuare periodicamente verifiche
formative; comunicare gli argomenti oggetto della verifica con congruo anticipo;
verificare di norma soltanto i moduli in cui la valutazione sia stata negativa;
5) apprendimento autentico: superare la frammentazione dei saperi individuando
strategie per l’interazione disciplinare;
6) recupero: compatibilmente con le risorse a disposizione della nostra Istituzione
Scolastica, saranno predisposti dei corsi di recupero o IDEI con l’adozione della
didattica laboratoriale per il recupero delle abilità di base nelle discipline facenti capo
agli assi dei linguaggi (italiano e lingue straniere), matematico, scientifico-tecnologico
(scienze della terra e principi di alimentazione), storico-sociale (storia e diritto).
3.2 Attività di accoglienza
La nostra Istituzione Scolastica, proponendosi come valori fondanti lo spirito democratico e
inclusivo, nonché i valori di impegno, partecipazione e condivisione, pone l’accoglienza al centro
della sua mission educativa. Essendo, inoltre, consapevoli della necessità di stabilire un’”alleanza
educativa” con le famiglie, al fine di conseguire, condividendo strategie e obiettivi, il successo
formativo ed educativo di tutti gli studenti, invita tutti gli studenti delle classi prime e loro genitori
all’accoglienza che si svolge il primo giorno di scuola. L’esigenza di questo momento deriva anche
dall’opportunità di presentare la nostra istituzione scolastica non solo sotto il profilo dell’offerta
formativa, delle strutture e dei laboratori, ecc, ma anche e soprattutto come “agenzia educativa”
che si pone come punto di riferimento nel territorio e al servizio degli studenti e delle famiglie, le
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 21
quali, in questo particolare momento, vivono una “crisi d’identità” rispetto alla propria funzione
genitoriale educativa, incontrando notevoli difficoltà soprattutto sul fronte della relazione
comunicativa generazionale. Consapevoli di queste problematiche familiari, che spesso hanno
conseguenze significative anche sul percorso scolastico degli adolescenti, la scuola si propone
come istituzione educativa competente, che offre l’opportunità alle famiglie di operare
sinergicamente e armonicamente nell’interesse dello studente e per la promozione della
motivazione del successo formativo di tutti.
Inoltre, sempre nello spirito dell’accoglienza che contraddistingue il nostro Istituto,
vengono realizzati anche le seguenti azioni:
• azioni di accoglienza rivolte agli studenti provenienti dalle scuole medie
• azioni di accoglienza rivolte alle famiglie degli studenti
• azioni di accoglienza rivolte al territorio (manifestazioni, eventi, ecc)
3.3 Integrazione alunni disabili
L’I.P.S.S.A.R. “P. PIAZZA” ospita da molti anni un crescente numero di alunni
disabili provenienti da un vasto territorio comprendente anche i comuni limitrofi. Nella
scuola non esistono barriere architettoniche e gli alunni possono accedere in autonomia
a tutti gli ambienti didattici ed amministrativi.
Le finalità che il nostro istituto intende perseguire con l’intervento educativo sono
principalmente quelle di:
• Favorire l'integrazione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei
fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto
all'educazione e all'istruzione.
• Soddisfare al meglio i bisogni educativi di ogni alunno con particolare
attenzione all’aspetto cognitivo per favorire il diritto di crescere con i loro pari ed
esprimere le proprie potenzialità.
Nell'ambito degli obiettivi generali il Consiglio di Classe, sulla base del Profilo
Dinamico Funzionale, elaborato dal GLIS e dopo l'analisi della situazione di partenza,
definisce il Piano Educativo Personalizzato che può prevedere due percorsi diversi:
• un percorso per Obiettivi minimi riconducibili ai programmi ministeriali.
• un percorso differenziato con obiettivi individualizzati.
PRIMO PERCORSO
Programmazione riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai programmi
ministeriali, o comunque ad essi globalmente corrispondenti (art. 15 comma 3 dell’O.M.
n.90 del 21/5/2001).
Per gli studenti che seguono obiettivi riconducibili ai programmi ministeriali è
possibile prevedere:
− Un programma minimo, con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline;
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− Un programma equipollente con la riduzione parziale e/o sostituzione dei
contenuti, ricercando la medesima valenza formativa (art. 318 del D.L.vo 297/1994).
− Prove equipollenti, che verifichino il livello di preparazione culturale e
professionale idoneo per il rilascio del diploma di qualifica o della maturità.
Durante lo svolgimento delle prove d’esame nella classe terza l’insegnante di
specializzato fa parte integrante della Commissione.
Nella classe quinta la presenza dello stesso è subordinata alla nomina del
Presidente della Commissione qualora sia determinante per lo svolgimento della prova
stessa. Si ritiene in ogni caso più che opportuna la sua presenza.
Gli alunni partecipano a pieno titolo agli esami di qualifica e di stato e acquisiscono
il titolo di Studio con valore legale.
SECONDO PERCORSO
Programmazione differenziata in vista di obiettivi didattici formativi non
riconducibile ai programmi ministeriali, ma del tutto personalizzati. In tale ipotesi si
rende necessario il consenso della famiglia (art. 15, comma 5, O.M. n.90 del 21/5/01),
alla quale il Consiglio di Classe deve dare immediata comunicazione per iscritto, fissando
un termine per manifestare un formale dissenso. La programmazione differenziata
consiste in un piano di lavoro personalizzato per l’alunno, stilato da ogni docente del
C.d.C. per ogni singola materia, sulla base del P.E.I.
Per gli alunni che seguono un Piano Educativo Individualizzato differenziato, ai voti
riportati nello scrutinio finale e ai punteggi assegnati in esito agli esami si aggiunge, nelle
certificazioni rilasciate, l’indicazione che la votazione è riferita al P.E.I. e non ai
programmi ministeriali (comma 6 art. 15 O.M. 90 del 21/5/2001). Possono partecipare
agli esami di qualifica e di stato, svolgendo prove differenziate omogenee al percorso
svolto, finalizzate al conseguimento di un attestato delle competenze acquisite
utilizzabile come "credito formativo" per la frequenza di corsi professionali (art. 312 e
seguenti
La realizzazione degli interventi previsti nel Piano Educativo Personalizzato
coinvolge a diversi livelli l’insegnante di sostegno, gli insegnanti del Consiglio di classe e
la comunità scolastica nel suo insieme.
Organizzazione didattica
Da un punto di vista organizzativo, l’IPSSAR Piazza individua una figura di
riferimento per tutto l’Istituto nella Funzione Strumentale 3, che svolge il ruolo di
coordinamento generale delle attività e delle procedure relative all’integrazione degli
alunni disabili, i cui compiti sono definiti di seguito nella parte dedicata alle Funzioni
strumentali.
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3.4 Centro territoriale risorse sull’handicap (CTRH)
Il CTRH è uno strumento concreto a sostegno dell’integrazione nelle scuole
autonome, finalizzato a sistematizzare e riorganizzare le esperienze acquisite da tutte le
istituzioni di un territorio che operano a favore della disabilità.
L’IPSSAR “ P. Piazza” è sede del CTRH Distretto 14 (Centro territoriale di risorse
per l’handicap). Il CTRH opera attraverso i finanziamenti predisposti dall’Ufficio
Scolastico Regionale per la Sicilia, le risorse finalizzate che potranno essere individuate e
assicurate a seguito di protocolli di intesa dagli Enti locali e territoriali, i contributi
volontari di imprese ed associazioni ed eventuali co-finanziamenti.
Il CTRH è diretto dal dirigente scolastico della scuola sede, Prof. Rosolino Aricò.
Il direttore del CTRH si avvale della collaborazione di un “Comitato Tecnico
Scientifico” che assume il compito di coordinare le attività del CTRH.
Il CTRH realizza interventi a favore dei disabili in forma integrata con AUSL,
associazioni, attraverso la sinergia di azioni e risorse integrate verificandone i risultati al
fine di costruire la rete di intenti e di operatività, in direzione di sviluppo e welfare.
Inoltre coordina il monitoraggio delle azioni e degli interventi promuovendo l’archivio
che costituirà una banca dati utile alla costruzione del sistema di circolazione e
diffusione del materiale, anche attraverso pagina web.
3.5 Centro di informazione e consulenza C.I.C.
L'istituzione dei CIC presso la nostra istituzione scolastiche rappresenta una
grande innovazione che può diventare l'occasione per offrire ai giovani un servizio che si
vuol caratterizzare soprattutto come "SPAZIO DI ASCOLTO", come "AREA DI
ANIMAZIONE", come "MOMENTO DI PROGETTUALITA' COMUNE", come "RISORSA DI
SOSTEGNO/SUPPORTO" per i giovani nell'ambito della scuola allo scopo di migliorare la
qualità della vita che giovani e adulti conducono nell'istituto scolastico. (cfr. Progetto
presentato dal M.P.I. alla presidenza del Consiglio dei Ministri nell'anno 1992). I
componenti del CIC sono allievi, docenti, operatori del SERT e genitori. La sua attività
principali sono l’ascolto e l’informazione – prevenzione, ma contribuisce a favorire
l’elaborazione e l’organizzazione di iniziative e progetti volti a migliorare la qualità della
vita all’interno della scuola, a sviluppare e valorizzare l’autenticità e la creatività degli
studenti.
Destinatari
Il CIC è rivolto principalmente agli studenti. Sono tuttavia attivabili, su richiesta
specifica, consulenze sia a genitori che ad insegnanti
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Obiettivi
l CIC persegue scopi specifici di informazione e consulenza
Informazione:
� fornire notizie ed informazioni nell'ambito dell'educazione alla salute e della prevenzione;
� fornire informazioni e strumenti per un mirato ed adeguato orientamento scolastico e
professionale.
� fornire informazioni relativamente ai servizi pubblici e privati.
� promuovere e supportare la progettazione e la realizzazione di momenti culturali e ricreativi.
Consulenza
Lo strumento principale di consulenza è il "counselling". Esso consiste in uno o
più colloqui che hanno lo scopo di facilitare e migliorare la conoscenza di sé,
l'autoesplorazione e la consapevolizzazione dei propri bisogni e desideri, delle proprie
capacità e possibilità al fine di poter affrontare ed assumere scelte critiche, autonome e
responsabili per migliorare la qualità della propria vita e favorire lo sviluppo individuale.
Orario e accesso
• Il counselling è operativo sia in orario scolastico (in accordo con preside ed
insegnanti) che pomeridiano; dal lunedì al venerdì su appuntamento diretto o
telefonico.
• Le attività di gruppo per gli studenti sono realizzate in orario scolastico secondo il
calendario, gli orari e le modalità concordate di volta in volta con il personale docente
e gli studenti.
• L'accesso al counselling è libero e gratuito. Sono assolutamente garantiti la
riservatezza, il segreto professionale e l'anonimato.
Operatori
Docenti, psicologi del SERT e volontarie del CIF
3.6 Integrazione Alunni DSA (Disturbi specifici dell’apprendimento)
La legge 170/2010 sui disturbi specifici dell’apprendimento è certamente un
elemento nuovo che determina una modifica sostanziale per la gestione dei DSA
(termine ad ombrello nel quale rientrano dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia)
nella scuola italiana. La situazione è, senza dubbio, del tutto al di fuori dell’ambito di
competenza della legge 104/92, perché questi disturbi si manifestano in presenza di
capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali,
ma possono costituire una limitazione per alcune attività della vita quotidiana. Quindi,
non vi è disabilità, non c’è diritto all’insegnamento del sostegno, gli alunni DSA vengono
seguiti dagli stessi insegnanti della classe e hanno bisogno di una didattica più flessibile
che assicuri pari opportunità a tutti i ragazzi, divenendo più inclusiva. In pratica hanno
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necessità più che mai di docenti che sappiano cosa sono i DSA ma soprattutto siano in
grado di adeguare la propria didattica a tali disturbi. Considerato il crescente numero di
alunni DSA, iscritti e frequentanti il nostro Istituto, si intende perseguire con l’intervento
educativo - didattico un sistema focalizzato su:
� Didattica individualizzata e personalizzata con forme efficaci e flessibili di
lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei
soggetti adottando una metodologia e una strategia educativa adeguata;
� Strumenti compensativi (mezzi di apprendimento alternativi e tecnologie
informatiche);
� Misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità
dei concetti da apprendere;
Adeguate forme di verifica e valutazione (modalità di verifica che consentono
all’alunno con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto,
mediante l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali relativamente
ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove, riservando
particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli
aspetti legati all’abilità deficitaria.
La scuola:
o Promuove adeguate attività di recupero didattico mirato
o Stabilisce un contatto con la famiglia degli studenti che presentano
persistenti difficoltà
o Attiva interventi tempestivi idonei ad individuare i casi sospetti di DSA (non
si tratta mai di una diagnosi; quest’ultima spetta alle strutture sanitarie
preposte).
Il Consiglio di classe, acquisita la diagnosi specialistica di DSA, dopo avere
analizzato l’entità del disturbo, le difficoltà, i punti di forza dell’alunno, definisce quali
strategie didattiche mettere in atto e quali strumenti utilizzare, confrontandosi con la
famiglia, lo studente e, dove è possibile, con i tecnici, e redige il PDP (Piano didattico
personalizzato).
L’ obiettivo primario è migliorare la qualità di vita degli studenti con Disturbi
Specifici di Apprendimento per favorirne il successo e l’integrazione a scuola. Un altro
obiettivo è promuovere la collaborazione attiva e la comunicazione tra scuola, famiglia e
servizi sanitari.
L’alunno DSA non va percepito nella qualità del suo disturbo ma come individuo
dotato di caratteristiche peculiari, modalità di apprendimento individuali e uniche. Non
è l’alunno DSA a doversi adattare alla scuola ma è la scuola a dover trovare la migliore
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strategia educativa e la metodologia didattica che gli consenta di espletare al meglio il
suo diritto allo studio.
3.7 Costituzione del gruppo locale per l’inclusione
L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla
presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione
per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o
disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua
italiana perché appartenenti a culture diverse. Quest’area dello svantaggio scolastico, che
ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali. Vi
sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi
specifici e quella dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. Nella nostra scuola,
come da Circolare Ministeriale n.8 del 6 Marzo 2013, è stato costituito il Gruppo di lavoro per
l’inclusione (GLI), il quale ha elaborato una scheda per la rilevazione dei Bes nella scuola. I dati
raccolti sono stati tabulati e condivisi. Il GLI dovrà monitorare e valutare il livello di inclusività della
scuola ed infine elaborare una proposta di Piano Annuale per l’inclusività riferito a tutti gli alunni
con BES.
3.8 Gruppo di Supporto psicopedagogico G.O.S.P.
Il GOSP rappresenta il Gruppo Operativo di Supporto Psicopedagogico di scuola, i cui
componenti contribuiscono a realizzare i piani provinciali contro la dispersione scolastica.
Tale struttura opera in stretta collaborazione con l’Osservatorio Scolastico Distretto 14
3.9 Biblioteca
La biblioteca è un laboratorio scolastico creato per contribuire alla crescita della
persona, per soddisfare il diritto allo studio e all’educazione permanente e per
sostenere la didattica ordinaria e i progetti specifici avviati dalla scuola. La biblioteca è
un centro di promozione culturale inserita organicamente nelle strutture e nei processi
formativi della scuola.
Presso la biblioteca è costituito un centro di documentazione articolato in
diverse sezioni relative a :
• riviste annuali di cucina
• riviste articolate per grandi ambiti (scientifico, geografico, attualità, storico)
• materiale turistico (dépliant, brochure…)
• testi scolastici da utilizzare in comodato d’uso per gli studenti che ne fanno
richiesta
• materiale prodotto dall’Istituto (progetti, programmazioni, tesine studenti,
documentazione audio-visiva…)
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4. Modalità e organizzazione dell’Offerta Formativa
4.1 Organizzazione dell’offerta
L’Istituto “P. Piazza”, nell’ambito della propria autonomia organizzativo-didattica,
così come stabilito dalle norme vigenti, tenuto conto dei bisogni del territorio, delle
famiglie, degli alunni, ha deciso di rimodulare la propria Offerta Formativa a partire dalla
riorganizzazione oraria interna in ordine a:
• orario curriculare settimanale su 5 giorni, da Lunedì a Venerdì;
• singole unità orarie di 60’, tranne la sesta ora di 50’ ;
• intervallo all’esterno dell’Istituto
• suddivisione dell’anno scolastico in due quadrimestri.
Tale scansione prevede una prima valutazione in gennaio, definita con gli scrutini e la
compilazione della pagella, la valutazione finale a giugno, e due valutazioni intermedie,
rispettivamente nei mesi di novembre e aprile, l’informazione alle famiglie sui livelli di
apprendimento degli alunni.
L’organizzazione del servizio scolastico, così come sopra delineata, è stata assunta
dal Consiglio d’Istituto in accordo con il Collegio dei Docenti, dopo ampio confronto tra
tutti gli operatori dell’istituto e dopo aver coinvolto, su tale tema, anche la componente
alunni e con essi le loro famiglie.
Questa organizzazione dell’offerta consente di:
� Ampliare e diversificare la capacità dell’Offerta Formativa dell’Istituto
legandola in modo più coerente con i bisogni educativi delle singole classi e/o
classe parallele
� Realizzare iniziative di recupero e di sostegno volte al supporto
dell’apprendimento tale da consentire agli alunni un più agevole e proficuo
percorso;
� Rispondere ai bisogni di tanti alunni che utilizzano il fine settimana per
svolgere delle attività lavorative occasionali inerenti il percorso di studi;
� Ridurre il disagio dei tanti alunni pendolari;
� Consentire alle famiglie di organizzare i propri fine settimana rispondendo ad
un fenomeno, ormai sempre più diffuso, della settimana corta in ambito
lavorativo
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4.2 Quadro orario delle lezioni
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8,00---9,00 8,00---9,00 8,00---9,00 8,00---9,00 8,00---9,00
9,00---10,00 9,00---10,00 9,00---10,00 9,00---10,00 9,00---10,00
10,00---11,00 10,00---11,00 10,00---11,00 10,00---11,00 10,00---11,00
11,00---11,20* 11,00---11,20* 11,00---11,20* 11,00---11,20* 11,00---1,20*
11,20---12,20 11,20---12,20 11,20---12,20 11,20---12,20 11,20---12,20
12,20---13,20 12,20---13,20 12,20---13,20 12,20---13,20 12,20---13,20
13,20---14,10 13,20---14,10 13,20---14,10 13,20---14,10 13,20---14,10
14,10---15,10 14,10---1510 14,10---15,10 14,10---1510 14,10---15,10
* Pausa didattica
5. I NUOVI ORIZZONTI DELLA SCUOLA E LE SUE
COMPETENZE
Premessa
Ai giovani che si apprestano a lasciare la scuola secondaria di primo grado,
l’Istituto Alberghiero“Pietro Piazza” offre certamente un’alternativa tra le più
affascinanti.
Nella società moderna non c’è spazio per l’improvvisazione; in ogni settore
lavorativo è richiesta una solida preparazione professionale. I consumatori sono sempre
più informati e richiedono degli standard di qualità del servizio di un certo livello, con
particolare riferimento alla gentilezza, educazione, correttezza del personale, oltre ad
alte competenze professionali.
Il nostro Istituto ha lo scopo di provvedere alla formazione e alla preparazione
tecnica di personale qualificato o specializzato per i vari servizi nel settore turistico -
alberghiero e ristorativo.
A tal fine vengono impartiti insegnamenti culturali e professionali, integrati da
esercitazioni pratiche nell’ambito della scuola e stages presso complessi alberghieri e
turistici in Italia e all’estero.
Una sensibilità non nuova alla problematica dell’alta dispersione scolastica, che
al livello nazionale si attesta su dati superiori alla media europea e ancora lontani
dall’obiettivo del 10% fissato a Lisbona, ha indotto il nostro Istituto a recepire
tempestivamente le disposizioni ministeriali riguardo all’obbligo d’ istruzione. L’obbligo
consiste nell’acquisizione di varie competenze veicolate mediante modalità didattiche
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tali da assecondare gli stili cognitivi degli studenti di oggi e favorirne la crescita sia
culturale che educativa.
L’obbligo di istruzione si riconosce nell’acquisizione di competenze basilari, dette
competenze-chiave della cittadinanza, indicate sia dall’U.E il 18 dicembre 2006 che da
norme nazionali ( G.U. n°202 del 31 agosto 2007) e finalizzate a promuovere il pieno
sviluppo della persona e la sua capacità di apprendimento permanente.
5.1 Le otto competenze-chiave
1. Imparare a imparare, acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro, organizzare
il proprio apprendimento
2. Progettare elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie
attività di studio e di lavoro, stabilendo obiettivi realistici
3. Comunicare, saper recepire e veicolare messaggi in vari generi (quotidiano,
letterario, tecnico, scientifico) e contesti
4. Collaborare e partecipare,saper interagire in gruppo, riconoscere il valore delle
diversità e dell’operare insieme
5. Agire in modo autonomo e responsabile, mantenere sempre la propria autonomia
di giudizio e di operato senza lasciarsi trascinare dalle dinamiche di gruppo negative
6. Risolvere problemi e porsi in modo consapevole davanti al problema cercando
soluzioni
7. Individuare collegamenti e relazioni, acquisire strumenti diversificati necessari per
affrontare le attuali dinamiche sociali, elaborare argomentazioni coerenti,
collegamenti tra fenomeni, cogliendone le analogie e la natura sistemica o i
contrasti e le differenze
8. Acquisire e interpretare informazioni, sviluppare una capacità di lettura autonoma
degli eventi e distinguere tra fatto e opinione
5.2. Gli assi Culturali come base delle competenze
Tali competenze-chiave di cittadinanza si acquisiscono attraverso conoscenze e
abilità /capacità (declinabili nei programmi e nelle diverse attività proposte dalle singole
scuole) riconducibili a quattro assi culturali:
• Asse dei linguaggi che ha lo scopo di far acquisire allo studente la padronanza della
lingua italiana, la conoscenza delle lingue straniere, la conoscenza di forme
espressive non verbali, l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione;
• Asse matematico riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del
calcolo aritmetico e algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di
individuare e risolvere problemi, di analizzare e interpretare dati, e, infine, di
sviluppare deduzioni e ragionamenti;
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 30
• Asse tecnico-scientifico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del
mondo circostante, per osservare i fenomeni e comprendere il valore della
conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte
integrante della sua formazione globale;
• Asse storico-sociale ha l’obiettivo di promuovere la percezione degli eventi storici
nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo
le coordinate spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente.
Molta attenzione sarà riservata a metodologie e modelli innovativi di lavoro quali
l’utilizzo dei laboratori in rispetto dello stile cognitivo dei nostri alunni e delle variegate
modalità di apprendimento delle nuove generazioni. Le competenze-chiave, nella loro
trasversalità, non possono che dar luogo a un attento lavoro interdisciplinare.
5.3 Valutazione e la certificazione delle competenze
La novità introdotta da questo sistema è un approccio alla programmazione didattica
basato non più tradizionalmente sugli input (obiettivi formativi, contenuti, tempo), quanto sui
risultati dell’apprendimento (o sulle competenze, in senso lato). Pertanto la programmazione
didattica dovrà essere focalizzata su ciò che un discente effettivamente conosce, capisce ed è in
grado di realizzare al termine di un’esperienza di apprendimento.
Nella progettazione e nell’erogazione di ogni percorso di apprendimento completo (sia
esso di istruzione, di formazione professionale iniziale, di formazione continua, di apprendimento
sul luogo di lavoro) o anche solo di singole unità, si consideri sempre l’esito di certificazione
previsto e si dichiari sempre esplicitamente su quale livello del quadro europeo vadano collocati i
risultati acquisiti da discente in uscita da tale percorso.
6. I NUOVI CICLI SCOLASTICI
A partire dall’anno scolastico 2010/2011, come è noto, nell’Istituto Alberghiero Statale
per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera è entrata in vigore la riforma della scuola
secondaria superiore che coinvolge le classi prime, seconde , terze e quarte. Lo schema di
seguito rappresentato ne delucida le linee essenziali .
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 31
1BIENNIO COMUNE
1° e 2° anno
2° BIENNIO
3° e 4° anno
Articolazione
ENOGASTRONOMIA
2° BIENNIO
3° e 4° anno
Articolazione
SERVIZI DI SALA E DI
VENDITA
2° BIENNIO
3° e 4° anno
Articolazione
ACCOGLIENZA
TURISTICA
OPERATORE OPERATORE DELLA RISTORAZIONE AI SERVIZI DI PROMOZIONE E ACCOGLIENZA OPERATORE DI SALA E DI VENDITA
5° ANNO
Articolazione
ENOGASTRONOMIA
5° ANNO
Articolazione
SERVIZI DI SALA E DI
VENDITA
5° ANNO
Articolazione
ACCOGLIENZA
TURISTICA
Al terzo anno è
possibile
conseguire la
qualifica
professionale di:
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 32
I nuovi percorsi degli istituti professionali sono articolati in due bienni e un quinto anno.
Il primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi agli assi
culturali dell’obbligo di istruzione. Le discipline dell’area di indirizzo, presenti in misura
consistente fin dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratoriali per favorire
l’acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a reali situazioni di
lavoro.
Il secondo biennio è articolato in due distinte annualità al fine di consentire un raccordo
con i percorsi di istruzione e formazione professionale. Le discipline dell’area di indirizzo
assumono connotazioni specifiche, con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto
anno, un’adeguata competenza professionale di settore, idonea sia all’inserimento diretto nel
mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi nel sistema dell’istruzione e formazione
tecnica superiore, sia nei percorsi universitari o di studio e di lavoro previsto per l’accesso agli
albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.
Al termine del terzo anno è ancora possibile, presso il nostro istituto, conseguire la
qualifica professionale di ”Operatore della ristorazione” e “Operatore ai servizi di promozione
e accoglienza” sulla base dell’accordo in conferenza Stato – Regione del 29 aprile 2010. La
qualifica rilasciata al terzo anno assolve l’obbligo formativo ed è valida, a tutti gli effetti previsti
dall’ordinamento giuridico, per l’inserimento lavorativo, per il proseguimento degli studi in
ambito secondario.
Nell’anno scolastico 2013/2014 il nostro istituto è riorganizzato per le classi prime,
seconde, terze e quarte secondo le norme contenute nel nuovo regolamento. Le classi quinte
continueranno il curriculo con 30 ore settimanale .
In riferimento al nuovo ordinamento: in linea con le indicazioni dell’Unione Europea e in
coerenza con la normativa sull’obbligo di istruzione, che prevede lo studio, l’approfondimento e
l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l’offerta formativa
del nostro Istituto si articola in un’area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi e in
un’area di indirizzo.
L’area di istruzione generale: competenze ed assi culturali
ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento
e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione.
Gli studenti degli Istituti professionali conseguono la propria preparazione di base con l’uso
sistematico di metodi che, attraverso la personalizzazione dei percorsi, valorizzano
l’apprendimento in contesti formali, non formali e informali.
Area di indirizzo : 3 articolazioni
Ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e
di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi
produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi. Al terzo
anno lo studente dovrà scegliere uno dei tre indirizzi di settore:
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 33
� Articolazione enogastronomia
� Articolazione di sala e vendita
� Articolazione accoglienza turistica
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 34
6.1 Obiettivi del primo biennio
Il nostro Istituto dovendo rispondere ai pressanti bisogni educativo-formativi che
caratterizzano gran parte dei nostri alunni, nell’ambito della propria autonomia, ha deciso, in
uno sforzo aggiuntivo, di concentrare le proprie energie sugli alunni del biennio al fine di
intervenire in modo appropriato alla rimozione dei condizionamenti di natura ambientale che
tanta parte hanno nell’innescare processi di demotivazione all’impegno e allo studio. Acquisire
basi solide di cultura generale, nella comunicazione, nella relazione, nell’uso dei linguaggi,
diventa determinante per costruire solide e dinamiche competenze professionali in grado di
consentire ai nostri alunni di poter spendere con facilità i titoli acquisiti in ambito lavorativo.
In considerazione di ciò, ci è sembrato opportuno declinare finalità ed obiettivi del primo
biennio comune nei tre ambiti che caratterizzano la formazione globale dell’alunno,
raggruppandoli nelle dimensioni che compongono la persona ed il suo divenire nei contesti
sociali e professionali specifici di settore.
Dimensione
FINALITA’
Personale
• Motivare gli studenti a costruire il proprio progetto di vita e di lavoro
• Orientare gli studenti per tutta la durata del biennio in relazione alle loro
attitudini e relazioni
• Riconoscere il proprio stile di apprendimento e favorire un equilibrato sviluppo
delle altre modalità di apprendimento
• Sviluppare la coscienza di sé nella relazione con l’altro
• Promuovere la riflessione critica
• Conoscere e valorizzare le diverse identità e differenze personale
Sociale
• Esplorare i diversi percorsi della comunicazione
• Promuovere la consapevolezza della sistematicità dell’ambiente e i
comportamento ecocompatibili
• Promuovere il senso civico e della legalità
• Promuovere la cultura delle pari opportunità
• Promuovere e favorire l’interculturalità
• Promuovere la cultura dell’accoglienza, della solidarietà, della cooperazione
• Promuovere la capacità di riconoscere e assumere il punto di vista dell’altro
• Conoscere e valorizzare le diverse identità e differenze culturali
Professionale
• Riconoscere il proprio ruolo all’interno di un gruppo di lavoro
• Promuovere lo spirito di collaborazione e di cooperazione all’interno di un
gruppo
• Promuovere le capacità di finalizzare le proprie azioni verso un prodotto
condiviso
• Saper riconoscere l’importanza di muoversi ed agire all’interno di un sistema di
regole condivise
• Riconoscere l’importanza di attenersi alle consegne e al ruolo
• Promuovere le capacità di trasformare le esperienze in competenze
• Promuovere il senso di responsabilità per sonale e all’interno di un gruppo
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 35
Dimensione OBIETTIVI
Personale
• Saper instaurare rapporti interpersonali
• Saper collaborare con gli altri
• Saper essere disponibile al confronto di idee
• Saper formulare giudizi motivati
• Sviluppare una self image positiva
• Saper individuare ed esprimere le proprie emozioni e sentimenti
• Potenziare l’autostima, l’autocontrollo emotivo, l’autovalutazione, l’autoefficacia
Sociale
• Saper riconoscere il valore dell’appartenenza ad un gruppo
• Favorire l’assunzione di comportamenti individuali corretti e riflessivi
• Rispettare il proprio ambiente classe e ambiente scuola
• Saper riconoscere il valor delle norme e rispettarle
• Saper cogliere il valore delle differenze di genere e di cultura d’appartenenza
• Stimolare posture inclusive
Professionale
• Sapersi presentare e comportare in maniera adeguata al ruolo da svolgere
• Saper utilizzare la terminologia tecnica di base
• Saper utilizzare le principali attrezzature di settore
• Saper svolgere le mansioni più elementari di settore
• Conoscere i luoghi in cui opera (i diversi reparti dell’albergo e il funzionamento
generale dell’intera organizzazione aziendale);
• Riconoscere i diversi ruoli e le diverse mansioni all’interno dell’organigramma di
un’azienda alberghiera;
• Conoscere le nozioni fondamentali di igiene personale e del lavoro;
• Saper operare all’interno di un gruppo con la consapevolezza che il proprio
lavoro deve essere coordinato a quello degli altri componenti il gruppo ed a
quello degli altri settori produttivi dell’albergo;
• Saper assumere un comportamento corretto in sintonia con lo stile dell’ospitalità
e sapersi presentare adeguatamente abbigliato secondo il ruolo da
interpretare.
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 36
6.2 Obiettivi del secondo biennio
COMPETENZE
Di base Trasversali
� Sa usare la lingua italiana con
sostanziale correttezza sia nella forma
scritta che parlata
� Conosce le linee essenziali dello sviluppo
storico della letteratura degli ultimi
secoli e possiede gli strumenti per
affrontare percorsi personali di lettura
� Sa cogliere la significatività degli eventi,
riconoscendo le implicazioni riferibili ai
grandi temi storici, etici e di attualità
� Sa utilizzare modelli logico-matematici
per rappresentare e risolvere problemi
� E’ motivato ad accrescere le proprie competenze e
a porre in essere le relative strategie
� Ha abilità organizzative
� Possiede buone capacità relazionali e collaborative
all’interno del contesto di riferimento
� Sa identificare le caratteristiche del contesto di
riferimento e vi si adegua in maniera propositiva
� Ha competenze di problem solving
- Di indirizzo -
“TECNICO DEI SERVIZI DI ENOGASTRONOMIA“
• Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti
enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico - alberghiera;
• Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove
tendenze di filiera;
• Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-
fisico, nutrizionale e gastronomico;
• Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a
specifiche necessità dietologiche;
• Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici;
• Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le
tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i
colleghi;
• Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche
negli specifici campi professionali di riferimento.
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 37
“TECNICO DEI SERVIZI DI SALA E VENDITA “
• Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le
tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento
con i colleghi;
• Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove
tendenze di filiera;
• Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,
chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico;
• Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a
specifiche necessità dietologiche;
• Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici;
• Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;
• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare.
“TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI “
• Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti
enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico - alberghiera;
• Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando
le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il
coordinamento con i colleghi;
• Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la
produzione di beni e servizi in relazione al contesto:
• Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e
intermediazione turistico - alberghiera;
• Adeguare la produzione e la vendita di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei
mercati e della clientela;
• Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico – alberghiera anche attraverso la
progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico – artistiche,
culturali ed enogastronomiche del territorio;
• Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le
tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico- alberghiere;
• Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
• Redigere relazione tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali.
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 38
Quinto anno
Il diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “ Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere
dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera.
E’ in grado di:
• Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi eno-gastronomici e l’organizzazione della
commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
• Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle
risorse umane;
• Applicare le norme attinenti alla conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la
sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
• Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione;
• Comunicare in almeno due lingue straniere;
• Reperire ed elaborare dati alla vendita, alla produzione ed erogazione dei servizi con il
ricorso a strumenti informatici;
• Attivare sinergie tra i servizi di ospitalità-accoglienza e servizi eno-gastronomici;
• Curare e valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali
del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA
Il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione,
conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo
promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze
enogastronomiche.
Competenze specifiche
• Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto profilo organolettico,
merceologico, chimico- fisico, nutrizionale e gastronomico;
• Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in
relazione a specifiche necessità;
• Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici.
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 39
ARTICOLAZIONE SERVIZI DI SALA E VENDITA
Il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione
all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi
enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere per adeguare la produzione e la vendita in
relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
Competenze specifiche, lo studente è in grado di:
• Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto profilo organolettico, merceologico,
chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico;
• Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a
specifiche necessità;
• Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici.
ARTICOLAZIONE ACCOGLIENZA TURISTICA
Il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire
e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di
promuovere i servizi di accoglienza turistico -alberghiera anche attraverso la progettazione di
prodotti turistici che valorizzano le risorse del territorio.
Competenze specifiche, lo studente è in grado di:
• Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza,
informazione e intermediazione turistico -alberghiera;
• Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle
richieste dei mercati e della clientela;
• Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico - alberghiera anche attraverso la
progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-culturali, ed
enogastronomici del territorio;
• Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le
tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico - alberghiere.
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 40
6.3 Quadro orario primo biennio unitario 1°- 2°
(*) classe di concorso A047 (delibera del Collegio dei Docenti 23/04/2013)
( **) nel primo biennio la classe viene divisa in due squadre che si alternano nelle attività di
laboratorio
6.4 Quadro orario secondo biennio
DISCIPLINE 1°biennio
Ore settimanale
1°anno 2°anno
Lingua e letteratura italiana 4 4
Storia 2 2
Lingua inglese 3 3
Matematica* 4* 4*
Diritto ed economia 2 2
Scienze della terra e biologia 2 2
Educazione fisica 2 2
Religione 1 1
fisica 2
chimica 2
Scienze degli alimenti 2 2
Laboratori di servizi enogastronomici- settore cucina** 4** 4**
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita** 4** 4**
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica 2 2
Seconda lingua ( francese, tedesco ) 2 2
Totale ore settimanali
32 32
AREA COMUNE A TUTTE LE ARTICOLAZIONI 2° BIENNIO 5°
ANNO
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3
Matematica*(A047) 3 3 3
Educazione fisica 2 2 2
Religione 1 1 1
Seconda lingua (francese/tedesco) 3 3 3
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 41
ARTICOLAZIONE
ENOGASTRONOMIA 2° BIENNIO 5° ANNO
3°anno 4°anno
Scienze dell’alimentazione 4 3 3
Labor. di servizi enogastronomici -settore cucina
6 4 4
Labor. di servizi enogastronomici-settore sala e
vendita 2 2
Diritto e tecniche amministrative della struttura
ricettiva 4 5 5
Totale ore 32 32 32
ARTICOLAZIONE
SALA E VENDITA 2° BIENNIO 5° ANNO
3°anno 4°anno
Scienze dell’alimentazione 4 3 3
Labor. di servizi enogastronomici –settore cucina
2 2
Labor. di servizi enogastronomici – settore sala e
vendita 6 4 4
Diritto e tecniche amministrative della struttura
ricettiva 4 5 5
Totale ore 32 32 32
ARTICOLAZIONE
ACCOGLIENZA TURISTICA 2° BIENNIO 5° ANNO
3°anno 4°anno
Scienze dell’alimentazione 4 2 2
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica 6 4 4
Diritto e tecniche amministrative della struttura
ricettiva 4 6 6
Tecniche della comunicazione 2 2
Totale ore 32 32 32
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 42
7 Momoennio finale
7.1 Vecchio ordinamento ( classe quinta )
TECNICO DEI SERVIZI DELLA
RISTORAZIONE
TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI
Lingua e letteratura italiana 4 Lingua e letteratura italiana 4
Storia 2 Storia 2
Matematica ( A047) 3 Matematica ( A047) 3
Inglese 3 Inglese 3
Francese/tedesco 3 Francese/tedesco 3
Alimenti e alimentazione 3 Tecnica di comunicazione e
relazione 2
Laborat. di org. e gestione dei
servizi ristorativi 3 Storia dell’Arte 2
Legislazione 2 Geografia Turistica 2
Economia e gestione dei servizi
ristorativi 4
Economia e tecnica dell’azienda
turistica 6
Educaz. Fisica 2 Educaz. Fisica 2
Religione 1 Religione 1
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa,
programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio
sulla base del relativo monte ore.
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 43
8. Le scelte di autonomia scolastica del nostro istituto
Il nostro Istituto con delibera del collegio del 16/05/2013, ha deciso di modificare la struttura
del quadro orario utilizzando la quota di autonomia ( fino al 20% per materia) al fine di favorire
alcune discipline (cucina, sala e vendita, accoglienza turistica, geografia turistica, storia dell’arte).
Vedi allegato
Alternanza scuola – lavoro
L’attività didattica curriculare è affiancata dall’Alternanza scuola-lavoro, che prevede,
per le per le classi quarte e quinte 132 ore di stage.
L’Istituto colloca gli studenti presso le migliori strutture alberghiere e ristorative, anche
fuori regione, seguendoli con un attento tutorato e permettendo agli allievi di entrare in diretto
contatto con il mondo del lavoro. In questo modo i ragazzi possono verificare e approfondire le
conoscenze acquisite nelle lezioni curriculari, sperimentando l’organizzazione della produzione
e familiarizzano con le con le norme di comportamento nei rapporti di lavoro.
Gli allievi hanno occasione di farsi conoscere dai gestori delle aziende, i quali spesso li
chiamano successivamente per occupazioni a tempo determinato e indeterminato.
10 Concorsi ed eventi
Durante l’anno scolastico l’Istituto partecipa a concorsi regionali, nazionali e
internazionali in cui vengono misurate le abilità raggiunte dai nostri studenti.
Negli anni trascorsi l’Istituto ha ottenuto diversi premi, qualificandosi tra i migliori
partecipanti. Inoltre la scuola offre le proprie strutture e le proprie risorse umane, docenti,
personale tecnico e studenti, per lo svolgimento di manifestazioni legate al settore ristorativo
ed alberghiero.
11. CORSI DI FORMAZIONE
Programma Operativo Obiettivo Convergenza 2007-2013 FSE-Regione Sicilia-Asse IV
Capitale Umano: AVVISO 19/2011
Progetti di 212+100 di potenziamento destinati agli alunni delle classi quarte.
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 44
Attraverso il presente Avviso, si vuole offrire ai nostri alunni delle classi quarte,
ristorazione e turistiche, un’offerta formativa che sia in grado di assicurare il titolo di TECNICO
DI CUCINA, TECNICO DEI SERVIZI DI SALA E BAR o TECNICO DEI SERVIZI DI PROMOZIONE E
ACCOGLIENZA, ANIMATORE TURISTICO, OPERATORE DEL BENESSERE, riconosciuti a livello
nazionale e comunitario, ampliandone e diversificandone l‟offerta formativa.
Nello specifico, con gli interventi proposti a valere sul presente Avviso, si intendono
conseguire le seguenti finalità:
� sviluppare percorsi di integrazione tra l'istruzione e la formazione
professionale per assicurare il conseguimento di un diploma, al
contempo, l‟acquisizione degli standard minimi delle competenze tecnico
professionali relative alle figure nazionali codificate dalla Conferenza
Unificata Stato Regioni del 29 aprile 2010;
� agevolare l'inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati per
combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro;
� assicurare ai giovani una proposta formativa dal carattere educativo,
culturale e professionale, che preveda risposte personalizzate alle loro
esigenze;
� capitalizzare le sperimentazioni messe in atto negli anni precedenti,
cumulando gli aspetti positivi dei diversi interventi formativi;
� utilizzare metodologie di didattica attiva, di apprendimento
dall’esperienza anche tramite stage formativi in stretta collaborazione
con le imprese (stage simulato e tirocinio);
� realizzare un’offerta formativa personalizzata che consenta il recupero di
eventuali deficit nelle competenze di base e/o tecnico-pratiche.
Nello specifico, con gli interventi proposti a valere sul presente Avviso, si intendono
conseguire le seguenti finalità:
• sviluppare percorsi di integrazione tra l’istruzione e la formazione
professionale per assicurare il conseguimento di un diploma, al
contempo, l’acquisizione degli standard minimi delle competenze tecnico
professionali relative alle figure nazionali codificate dalla Conferenza
Unificata Stato Regioni del 29 aprile 2010;
• agevolare inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati per combattere
ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro;
• assicurare ai giovani una proposta formativa dal carattere educativo,
culturale e professionale, che preveda risposte personalizzate alle loro
esigenze;
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 45
• capitalizzare le sperimentazioni messe in atto negli anni precedenti,
cumulando gli aspetti positivi dei diversi interventi formativi;
• utilizzare metodologie di didattica attiva, di apprendimento
dall’esperienza anche tramite stage formativi in stretta collaborazione
con le imprese (stage simulato e tirocinio);
• realizzare un’offerta formativa personalizzata che consenta il recupero di
eventuali deficit nelle competenze di base e/o tecnico-pratiche.
12. VERIFICHE E VALUTAZIONE
La programmazione didattica deve prevedere momenti di verifica e valutazione quali strumenti di
regolazione dell’attività di insegnamento- apprendimento
Tre sono i tipi di valutazione indispensabili nella scansione temporale di un anno scolastico:
La valutazione iniziale
La valutazione intermedia o formativa
La valutazione finale e sommativa
La valutazione di ogni alunno verrà effettuata al termine di ogni modulo o di porzione di modulo, mediante
prove di tipo strutturato o semistrutturato, per consentire la certificazione delle conoscenze, competenze ,
capacità acquisite da ciascuno, anche separatamente per i vari argomenti trattati.
Saranno effettuate prove scritte strutturate o semistrutturate anche per le discipline orali, quando sia
necessario valutare competenze o capacità di tipo logico-operativo.
Qualsiasi tipologia di prove venga adottata, i dati raccolti saranno attentamente studiati dal Consiglio di
Classe al fine di raccogliere tutti gli elementi atti a orientare l'azione didattica e a rimuovere le cause di un
insuccesso, mediante idonei interventi di recupero (IDEI).
Le verifiche formative o sommative (orale, scritta, grafica o pratica) devono comunque essere sempre
coerenti con gli obiettivi che intendono verificare e calibrate nei tempi e nella complessità. Le prove di
verifica rappresentano l'obiettiva documentazione del processo di valutazione dell'apprendimento degli
studenti. Saranno, pertanto, di varia natura, organizzate nelle forme ritenute didatticamente più efficaci
(quesiti a risposta multipla, quesiti a risposta breve, questionari, relazioni, produzioni scritte controlli orali
ecc.) per misurare la distanza tra obiettivi prefissati dal docente e quelli raggiunti dal discente (valutazione
di criterio).
Per l’ammissione alla classe successiva il Consiglio di classe tiene conto dei seguenti punti:
1. Situazione di partenza: carente, lacunosa , frammentaria, organizzata, completa.
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 46
2. Frequenza alle lezioni: saltuaria (fino al 50%), non del tutto regolare (fino al 70%), regolare (fino al 90%),
assidua (100%).
3. Impegno rispetto ai doveri scolastici: inadeguato, limitato, debole, incostante, dispersivo, accettabile,
regolare, costante, buono, notevole.
4. Interesse dell’alunno verso le discipline: selettivo, passivo, da sollecitare, spontaneo, partecipe,
propositivo.
5. Partecipazione al dialogo educativo: opportunistica, occasionale, distratta, di disturbo, da sollecitare,
passiva, attenta, propositiva, attiva, costruttiva.
6. Metodo di studio: improduttivo, disorganizzato, dispersivo, poco autonomo, mnemonico, autonomo,
organizzato, efficace, proficuo, produttivo.
7. Livello di apprendimento raggiunto, inteso come conoscenze, competenze, capacità acquisite in ordine
agli obiettivi programmati .
Il Collegio dei Docenti e i Consigli di Classe hanno individuato, nell'ambito della valutazione
sommativa, delle griglie di valutazione che descrivono le misurazioni delle prove di tipo formativo.
Modalità di verifica
� sollecitazione di interventi orali nel corso delle lezioni interattive
� interrogazioni orali, anche strutturate e programmate
� relazioni alla classe su argomenti approfonditi individualmente o in gruppo prove strutturate prove
semistrutturate
� prove a domande aperte
� prove di produzione scritta, seguendo consegne di varia tipologia
� prove pratiche
� esercitazioni pratiche in laboratorio
Quasi tutti i docenti per la valutazione orale della propria disciplina, per ragioni di funzionalità e di equità,
utilizzano anche prove scritte strutturate o semistrutturate.
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 47
12.1. CRITERI DI VALUTAZIONE
Nell’EQF i risultati di apprendimento sono rappresentati dai seguenti descrittori:
� CONOSCENZE: corrispondono al risultato dell’assimilazione di informazioni
attraverso l’apprendimento e comprendono un insieme di fatti, principi, teorie e
pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio; esse sono descritte come
teoriche o pratiche.
� ABILITA’: indicano la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per
portare a termine compiti e risolvere problemi e possono essere cognitivi o pratiche,
� COMPETENZE: implicano la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e
capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e
nello sviluppo professionale e personale, descritte in termini di responsabilità ed autonomia
.
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 48
VOTO DESCRITTORI
CONOSCENZE
(teoriche e pratiche) ABILITA’
(cognitive e pratiche) COMPETENZE
1 - 2
Nessuna
Nessuna Non è in grado di gestire nessun
tipo di situazione
3
Frammentarie e gravemente
lacunose
Applica le conoscenze minime solo se guidato, ma con gravi errori.
Si esprime in modo totalmente scorretto e
improprio.
Gestisce con notevoli difficoltà anche situazioni estremamente
semplici
4
Parziali e lacunose. Non è in grado di effettuare analisi e sintesi
anche in contesti semplici.
Comprende in modo disordinato e confuso e non sa applicare le conoscenze anche in contesti
semplici. Non ha risposto positivamente
5
Limitate e superficiali
Applica conoscenze con imperfezioni. Si esprime in modo impreciso. Compie analisi parziali ed ha un approccio superficiale al
ruolo da interpretare
Rielabora solo se guidato le
informazioni e gestisce con una certa difficoltà situazioni nuove
6
Sufficienti
Applica le conoscenze senza commettere errori sostanziali.
Si esprime in modo semplice ma corretto, anche nella terminologia tecnico-settoriale.
Sa individuare elementi e relazioni con sufficiente correttezza.
Rielabora in modo corretto le informazioni e gestisce situazioni
nuove ma semplici in modo accettabile
7
Complete; se guidato sa approfondire
Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con
imperfezioni. Espone in modo corretto e linguisticamente appropriato. Compie analisi complete e
coerenti. Interpreta adeguatamente il ruolo assegnato.
Rielabora in modo corretto le informazioni e gestisce le situazioni
nuove ma semplici in modo autonomo seppur non approfondito
8
Complete con qualche
approfondimento autonomo
Applica autonomamente le conoscenze anche a
problemi più complessi e al ruolo da
interpretare.
Espone in modo corretto e con proprietà
linguistica.
Compie analisi corrette; coglie implicazioni,
individua relazioni in modo completo.
Rielabora in modo corretto e completo.
Gestisce le situazioni nuove in modo
autonomo e approfondito.
9
Complete, organiche, articolate
e con approfondimenti
autonomi
Applica le conoscenze in modo corretto e
autonomo, anche a problemi complessi e al
ruolo da interpretare.
Espone in modo fluido e utilizza i linguaggi
specifici.
Compie analisi approfondite e individua
correlazioni precise.
Rielabora in modo completo,
approfondito ed articolato.
Gestisce le situazioni nuove, anche di
una certa complessità, in modo
autonomo.
10
Organiche, approfondite ed
ampliate in modo del tutto
personale
Applica le conoscenze i modo corretto ed
autonomo, anche a problemi complessi ed al
ruolo da interpretare.
Espone in modo fluido, utilizzando un lessico
ricco ed appropriato.
Compie analisi approfondite, anche su
problematiche complesse e trova da solo
soluzioni migliorative ed originali da applicare
anche in ambito lavorativo.
Rielabora in modo completo,
approfondito ed articolato.
Gestisce le nuove, anche di una certe
complessità, con la massima
responsabilità ed autonomia.
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 49
12.3CRITERI PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
CLASSI I
Gli alunni vengono ammessi alla classe II se riportano sino a 3 insufficienze non
gravi (voti 4 o 5) o 2 insufficienze, delle quali 1 grave (voto 2 o 3) e 1 non grave (voto 4 o
5);
CLASSI II
Gli alunni vengono ammessi alla classe III se riportano sino a 2 insufficienze non
gravi (voti 4 o 5) o 1 insufficienza grave (voto 2 o 3);
CLASSI III
Sulla base dell’art. dell’O.M. 90/2001, vengono ammessi tutti alunni che, non
riportino più di 2 insufficienze non gravi (voti 4 o 5) o 1 insufficienza grave
CLASSI IV
Gli alunni vengono ammessi alla classe V se riportano sino a 2 insufficienze non
gravi (voti 4 o 5) o 1 insufficienza grave (voto 2 o 3);
CLASSI V
Gli alunni vengono ammessi all’esame di Stato con voti almeno sufficienti in tutte
le discipline.
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 50
12.4. CREDITI FORMATIVI E SCOLASTICI
Ai sensi del Decreto Ministeriale n. 99 del 16 dicembre 2009 il consiglio di classe
attribuisce ad ogni alunno, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni della
scuola secondaria superiore, un apposito punteggio per l’andamento degli studi,
denominato credito scolastico. La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni costituisce il
credito scolastico che si aggiunge ai punteggi riportati dai candidati nelle prove scritte e
orali dell’Esame di Stato conclusivo dei corsi di studio d’istruzione secondaria superiore.
Credito Scolastico: Candidati Interni
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come
modificata dal D.M. n. 42/2007)
Media dei voti Credito scolastico - punti
3° Anno 4° Anno 5° Anno
M = 6 3 - 4 3 - 4 4 - 5
6 < m < = 7 4 - 5 4 - 5 5 - 6
7 < m < = 8 5 - 6 5 - 6 6 - 7
8 < m < = 9 6 - 7 6 - 7 7 - 8
9 < m < = 10 7 - 8 7 - 8 9 -10
Nota – “M” rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun
anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione
indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in
considerazione, oltre la media dei voti, anche l’assiduità della frequenza scolastica,
l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività
complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. All’alunno che è stato
promosso alla penultima classe o all’ultima classe del corso di studi con un debito
formativo, va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione
della tabella. In caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il
Consiglio di Classe può integrare in sede di scrutinio finale dell’anno scolastico
successivo il punteggio minimo assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione
cui appartiene tale punteggio. Nei confronti degli alunni che abbiano saldato nell’ultimo
anno di corso i debiti formativi contratti nel terzultimo anno non si procede
all’eventuale integrazione del credito scolastico relativo al terzultimo anno.
Gli alunni che non abbiano saldato i debiti formativi contratti nel terzultimo e nel
penultimo anno di corso non sono ammessi a sostenere gli esami di stato.
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 51
Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentata dal voto conseguito agli
esami di qualifica, espresso in decimi ( ad esempio al voto di esame di qualifica di 65 /
centesimi corrisponde M = 6.5 ).
Il credito scolastico da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione, va espresso in
numero intero e nell’assegnazione dello stesso, si dovrà tenere conto dei seguenti
criteri:
Assiduità nella frequenza scolastica
scarsa
0
punti
normale
0,15
punti
assidua
0,25
punti
Interesse e impegno nella
partecipazione al
dialogo educativo
scarsi
0
punti
normale
0,15
punti
assidua
0,25
punti
Partecipazione ad attività
complementari ed integrative
scarsa
0
punti
normale
0,15
punti
assidua
0,25
punti
Eventuali crediti formativi
0,25
punti
Credito Scolastico: Candidati esterni
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così
come modificata dal D.M. n. 42/2007)
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 52
Esami di idoneità
Nota - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità. Il punteggio da attribuire
nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di
esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto
concerne l’ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.
Media dei voti conseguiti in esami di
idoneità
Credito Scolastico ( punti )
M = 6 3
6 < M < = 7 4 - 5
7 < M < = 8 5 – 6
8 < M < = 9 6 - 7
9 < M < = 10 7 - 8
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 53
12.5. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI
STUDENTI
Frequenza
Interesse e
partecipazione
Svolgimento
consegne
Ruolo
all’interno
della classe
Rispetto delle
regole
10
Assidua
100% - 96%
Attivi e
costruttivi
Puntuale e
completo Propositivo
Totale
9
Continua
95% - 91% Attivi
Costante e
diligente
Positivo e
collaborativo
Abituale
8
Regolare
90% - 86% Appropriati Adeguato
Positivo se
sollecitato
Generico,
qualche nota
disciplinare
7
Discontinua
85% - 81%
Superficiali
e/o passivi
Incostante o
saltuario
Problematico
o inesistente
Saltuario.
Frequenti note
disciplinari
6
Saltuaria
80% - 75% Inadeguati
Episodico o
nullo
Negativo o
di disturbo
Incostante.
Presenza di
provvedimenti
disciplinari
5
Scarsa
< 75% Assenti Iinesistente
Leadership
negativa
Inesistente.
Gravi
provvedimenti
disciplinari.
N.B. nell’attribuzione del voto di condotta non occorre la contemporanea presenza di tutti gli
indicatori.
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 54
13. LE COMUNICAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA
Sono di fondamentale importanza per favorire il successo formativo degli studenti. Le famiglie sono
pertanto sollecitate alla partecipazione attiva, a tutte le occasioni di confronto e informazione che la scuola
propone. La scuola comunica con le famiglie attraverso:
• Il libretto scolastico dello studente
• I colloqui individuali
• I colloqui generali
• Le comunicazioni di scarso profitto
• Le valutazioni interquadrimestrali
• Le valutazioni quadrimestrali
Particolare attenzione merita la sottoscrizione del Patto Educativo di corresponsabilità che viene
consegnato e commentato ad ogni alunno all’inizio dell’anno scolastico.
Per facilitare ulteriormente la comunicazione, viene nominato un docente coordinatore per ogni classe,
al quale il genitore può rivolgersi in via privilegiata per avere informazioni sull’andamento generale dello
studente.
I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA Pagina 55
Quale scuola
vogliamo realizzare?
Una scuola
della flessibilità
e
dell’autonomia
Una scuola
che educa e
istruisce
Una scuola
aperta
Una scuola
delle
competenze
Una scuola
per i
giovani
56
CLASSI DI TOTALE CLASSI CLASSI 1^ CLASSI 2^ CLASSI 3^ CUCINA
CLASSI 3^ SALA
CLASSI 3^ RICEVIM.
CLASSI 4^ ENOG.
CLASSI 4^ SALA
CLASSI 4^ ACC.
CLASSI 4^ ART ACC. E ENOG.
CLASSI 5^ RISTOR.
CLASSI 5^ TURIST.
CONCORSO 106 ore sett.
30 ore sett.
27 ore
sett. 8
ore sett.
4 ore
sett. 4
ore sett.
8 ore
sett. 4
ore sett.
3 ore
sett. 1
ore sett.
1 ore
sett. 13
ore sett.
4
A012/A013 CHIMICA 0 2 54 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
A017-
A019 DIR. E TEC AMM. 0 0 0 4 32 4 16 4 16 5 40 5 20 5 15 5 5 5 5 0 0 0 0
A017 DIS. EC. AZIEN. 4 52 6 24
A019 DISC. GIURIDICHE 2 60 2 54 0 0 0 0 0 0 0 0 2 26 0
A029 SC. MOTORIE 2 60 2 54 2 16 2 8 2 8 2 16 2 8 2 6 2 2 0 2 26 2 8
A036 SC. DELL'EDUCAZ. 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6 2 2 0 0 2 8
A037 FISICA 2 60 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
A039 GEOGRAFIA 0 0 0 0 2 8 0 0 0 0 0 0 2 8
A047 MATEMATICA 3 90 4 108 2 16 2 8 3 12 3 24 3 12 2 6 2 2 0 3 39 3 12
A050 MAT. LETTER. 6 180 5 135 6 48 6 24 5 20 6 48 6 24 6 18 6 6 0 6 78 6 24
A057 SC. DEGLI ALIMEN. 2 60 2 54 4 32 4 16 2 8 3 24 3 12 2 6 2 2 3 3 3 39 0
A060 SCIENZE NATUR. 2 60 2 54 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
A061 ST. DELL'ARTE 0 0 0 0 0 0 0 2 6 2 2 0 0 2 8
A346 INGLESE 2 60 3 81 3 24 3 12 3 12 3 24 3 12 3 9 3 3 0 3 39 3 12
A246 FRANCESE 2 42 2 40 3 18 3 9 3 9 3 24 3 9 3 9 3 33 3 9
A546 TEDESCO 2 18 2 14 3 6 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 6 3 3
C500 CUCINA 1 30 0 8 64 0 0 5 40 2 8 0 0 5 5 3 39 0
C510 SALA - BAR 1 30 0 0 8 32 0 2 16 5 20 0 0 2 2 0 0
CUCINA - SALA 4 120 4 108 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
C520 RICEVIMENTO 2 60 3 81 0 0 8 32 0 0 5 15 5 5 0 0 3 12
RELIGIONE 1 30 1 27 1 8 1 4 1 4 1 8 1 4 1 3 1 1 0 1 13 1 4