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Dipartimento di Economia e Diritto
Commissione paritetica docenti-studenti
Relazione dic. 2016
La commissione paritetica del dipartimento di Economia e Diritto è composta da:
Stefano Perri (docente, presidente)
Tommaso Febbrajo ( docente )
Andrea Fradeani (docente)
Barbara Malaisi (docente)
Elisabetta Michetti (docente)
Nicolò Cammoranesi (rappresentante studenti)
Lorenzo Di Tommaso (rappresentante studenti)
Eni Dumi (rappresentante studenti)
Maria Francesca Gerardi (rappresentante degli studenti)
Michele Rivetti (rappresentante studenti)
Sezione A Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo
personale e professionale, tenuto conto delle esigenze del sistema economico e produttivo.
Premessa.
L’osservazione e l’analisi delle esigenze occupazionali espresse dal mercato del lavoro è un
impegno del Dipartimento di Economia e Diritto.
Nel corso dell’anno sono stati organizzati, anche in considerazione dei profondi mutamenti imposti
dall’attuale congiuntura al tessuto sociale e produttivo marchigiano, momenti istituzionali di
confronto con le parti sociali, in particolare con gli interlocutori più rappresentativi dei vari sbocchi
professionali. Ciò per allineare i contenuti dell’offerta formativa con le aspettative del mercato del
lavoro, favorendo così l’inserimento dei nostri laureati. Costanti i contatti, limitandoci ai casi più
significativi, con Confindustria, Banca d’Italia, Camera di commercio, Banche locali e Ordine dei
Dottori commercialisti ed Esperti contabili (con cui sono in essere sia una laurea in convenzione,
per agevolare l’iter di accesso alla professione, che uno specifico corso post-laurea di preparazione
all’esame di Stato). In questo quadro si è costituito e insediato, nell’anno accademico 2015/16 il
“Comitato per i rapporti con il territorio”, formato sia da rappresentanti del corpo docente che da
rappresentanti delle istituzioni politiche ed economiche del territorio. Il comitato ha tenuto la prima
riunione il 22/04/2016. Inoltre si è organizzato un incontro tra laureati e laureandi dei corsi di laurea
e rappresentanti del mondo professionale e aziendale del territorio (INCONTRO LAUREATI –
LAVORO Eccellenze a confronto) il 12/07/2016 per facilitare l’inserimento dei laureati nel mondo
del lavoro.
Il legame con il territorio, e la volontà di fornire risposte alle sue esigenze, è pure testimoniato sia
dai numerosi seminari che dal Career Day. I primi, grazie all’equilibrio e confronto fra i relatori
accademici e gli operatori aziendali, hanno non solo integrato l’offerta didattica ma soprattutto
avvicinato gli studenti alle realtà produttive (si rinvia, per l’elenco degli eventi, alla specifica
appendice). Il secondo, organizzato in collaborazione con l’Università di Camerino nei giorni 19 e
20 ottobre 2016, ha permesso ad un gran numero di studenti di avere colloqui diretti con i manager
e i responsabili delle risorse umane delle tante aziende presenti.
Le aspettative del contesto produttivo di riferimento hanno ispirano la progettazione dei corsi di
laurea triennale e magistrale che, in accordo con i requisiti ministeriali, si propongono di formare
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laureati da inserire nel mondo aziendale, per lo svolgimento di funzioni manageriali o
imprenditoriali, nelle banche e più in generale nel campo degli intermediari finanziari, nelle
amministrazioni pubbliche e nelle libere professioni economiche. L’organizzazione della didattica e
dei piani di studi ha tentato di contemperare, per non “destabilizzare” l’offerta formativa e
disperdere il lavoro fatto nel passato, l’innovazione richiesta dalle dinamiche socio-economiche con
l’esigenza di consolidamento dei percorsi formativi offerti.
1) Corso di laurea triennale: «Economia: banche, aziende e mercati».
Sbocchi Occupazionali.
I laureati in «Economia: banche, aziende e mercati» sono capaci di applicare, grazie agli strumenti
metodologici acquisiti attraverso il corso nonché alle numerose esperienze applicative svolte,
conoscenze e capacità di comprensione in diversi ambiti professionali:
- in attività di promozione e di consulenza finanziarie;
- in aziende industriali, commerciali, di servizi e finanziarie;
- in banche, assicurazioni, società di intermediazione mobiliare e società di gestione del risparmio;
- in società di revisione e di consulenza;
- nella libera professione come esperti contabili;
- nella pubblica amministrazione;
- nelle sedi estere di imprese italiane e nelle sedi italiane di imprese estere;
- nelle società di consulenza all’export.
Il corso prepara alle professioni di:
- specialista della gestione e del controllo nelle imprese private;
- specialisti in contabilità;
- specialisti in fiscalità;
- specialista in attività finanziarie;
- specialista nell’acquisizione di beni e di servizi;
- specialista nella commercializzazione di beni e servizi;
- analista di mercato;
- specialista in economia aziendale.
Obiettivi formativi.
I laureati in «Economia: banche, aziende e mercati» acquisiscono una solida preparazione di base
nelle discipline economiche e aziendali nonché un’adeguata conoscenza degli strumenti matematico-
statistici e dei principi/istituti dell’ordinamento giuridico, possono inoltre applicare le conoscenze
apprese nell’ambito dell’operatività delle imprese declinandole tanto per aree funzionali (la
gestione, l’organizzazione, l’amministrazione, la rilevazione, il controllo), quanto per classi di
aziende dei vari settori (manifatturiero, finanziario, commerciale, dei servizi, della pubblica
amministrazione) anche con riferimento a mercati globalizzati.
Durante il percorso formativo sono previste, in relazione a obiettivi specifici di formazione
professionale e agli sbocchi occupazionali, attività esterne di tirocinio formativo (stage) presso
aziende ed organizzazioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali, finalizzate alla concreta
applicazione delle conoscenze apprese.
Il corso in «Economia: aziende, banche, mercati» prevede tre curricula di approfondimento i cui
specifici obiettivi formativi si sviluppano nella maniera seguente:
- «Curriculum Economia bancaria, finanziaria e assicurativa»: il percorso di studi, oltre a fornire
una solido background sui temi inerenti la finanza, è focalizzato sulla conoscenza della gestione
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degli intermediari finanziari e sull’operatività dei mercati finanziari. Sono inoltre affrontate le
tematiche del risk management, delle principali tipologie di strumenti finanziari, della gestione dei
portafogli di attività finanziarie nonché degli aspetti giuridici che regolano l’attività degli
intermediari e dei mercati finanziari;
- «Curriculum Economia aziendale»: il percorso è strutturato in modo da fornire competenze utili
per operare nelle aziende manifatturiere e di servizi, in particolare nelle funzioni di amministrazione
e controllo e nell’ambito gestionale in genere; alla costruzione di una solida base conoscitiva sui
temi della rilevazione, del bilancio, della revisione e delle tecniche di analisi e controllo economico-
finanziario, sono affiancate le tematiche di marketing, logistica, innovazione e diritto d’impresa con
l’obiettivo di formare operatori aziendali, professionisti e imprenditori capaci di affrontare e
risolvere i problemi con una visione globale, interdisciplinare e integrata;
- «Curriculum Economia e commercio internazionale»: il percorso intende sviluppare la conoscenza
dell’economia applicata e dell’economia aziendale inerenti i processi d’internazionalizzazione delle
imprese e dei mercati nell’ambito della di globalizzazione. Sono inoltre affrontate, oltre alle
questioni giuridiche caratterizzanti gli scambi con l’estero, sia le problematiche della
delocalizzazione che le modalità d’analisi dei mercati reali e finanziari internazionali.
Soddisfazione dei laureati e loro occupazione.
Un’importante testimonianza, seppure indiretta, tanto della coerenza fra obiettivi formativi e
caratteristiche del tessuto produttivo locale (caratterizzato, come noto, dalla presenza di PMI)
quanto dell’adeguatezza dei corsi offerti viene dai dati AlmaLaurea, confrontando la situazione del
corso di laurea con quella relativa alla media dei corsi L 18, 17 a livello nazionale (in appendice
sono riportate alcune tabelle con dati significativi). Ripeterebbero la scelta di «Economia: banche,
aziende e mercati» il 77,3% dei laureati intervistati, contro il 67,1% della media delle risposte
positive di tutti gli atenei italiani nella classe di laurea di riferimento. Il dato è significativamente
più alto rispetto alla media nazionale, indice di un giudizio positivo sull’esperienza vissuta dagli
studenti. Il 65,8% dei laureati EBAM sono iscritti ad un corso di laurea magistrale, in percentuale
superiore alla media nazionale del 64,2%. Peraltro non si iscrivono alla laurea magistrale per motivi
lavorativi il 56% dei laureati, contro una media nazionale del 49,2%. Anche in questo caso la
differenza è significativa. Preoccupante, anche se del tutto indipendente dalla responsabilità
dell’Università, il fatto che il 32% dei non iscritti alla laurea magistrale adduca motivazioni
economiche per questa scelta, contro il 7,2% della media nazionale.
Infine lavora una percentuale di laureati (il 29,1%) minore della media nazionale (il 33,1%).
Peraltro non lavora e non cerca lavoro il 45,6% dei laureati EBAM contro il 42,5% della media
nazionale. Questo dato è collegato alla maggiore quota dei laureati EBAM che non lavora, non
cerca ma è impegnata in un corso universitario/praticantato (41,8%) rispetto alla media nazionale
(38,7%)
2) Corso di laurea magistrale in: «Consulenza e direzione aziendale».
Sbocchi Occupazionali.
Il corso di laurea si propone di formare professionisti da inserire in diversi contesti:
- le aziende industriali, commerciali e di servizi;
- le professioni di dottore commercialista e revisore legale;
- le società di revisione e di consulenza;
- la pubblica amministrazione;
- banche e società finanziarie.
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I laureati in «Consulenza e direzione aziendale» possiedono competenze adeguate sia per risolvere
problemi operativi attinenti all’economia aziendale, sia per proporre e sostenere rigorose
argomentazioni di carattere pratico e teorico.
Il corso prepara alle professioni di:
- imprenditore;
- manager in aziende private e pubbliche;
- specialista del controllo nella pubblica amministrazione;
- specialista della gestione e del controllo nelle imprese private;
- specialista dell’organizzazione del lavoro;
- specialista in contabilità e bilancio;
- dottore commercialista e revisore legale;
- specialista in attività finanziarie;
- specialista nell’acquisizione di beni e servizi;
- analista di mercato;
- specialista in economia aziendale;
- ricercatori e tecnici laureati nelle scienze aziendali.
Obiettivi formativi.
L’obiettivo del corso di laurea magistrale in «Consulenza e direzione aziendale» è quello di formare
figure professionali con ampie conoscenze di amministrazione e gestione aziendale, in modo da
rivestire, internamente alle imprese, posizioni di vertice nelle aree amministrativo-finanziaria,
tributaria e del controllo di gestione nonché svolgere l’attività di consulenza quale dottore
commercialista e revisore legale o componente di società di revisione e consulenza. Nel biennio si
approfondiscono infatti tutte le materie aziendali professionalizzanti: le teorie e gli strumenti
economico finanziari, vale a dire i diversi sistemi, metodi e procedimenti di contabilità e bilancio; i
principi contabili nazionali ed internazionali; le tecniche professionali per l’ordinaria e la
straordinaria gestione; l’economia dei gruppi aziendali; le strategie e le politiche aziendali, la
revisione ed il controllo di gestione. Ugualmente importanti le materie strumentali alla governance
aziendale, vale a dire quelle di tipo giuridico: gli aspetti evoluti di diritto societario; il diritto e le
procedure delle crisi d’impresa; il diritto fiscale legato al reddito d’impresa; gli aspetti di
regolamentazione delle nuove forme contrattuali, il diritto della regolamentazione antitrust ecc.
Il corso in «Consulenza e Direzione Aziendale» prevede due curricula: il «Curriculum
professionale» e il «Curriculum gestionale». Il primo, grazie alla convenzione sottoscritta con gli
ordini dei dottori commercialisti di Macerata e Camerino, Fermo e Ascoli Piceno, consente agli
studenti intenzionati ad esercitare la professione di dottore commercialista di svolgere parte del
tirocinio obbligatorio in concomitanza con il percorso formativo universitario (ottenendo, peraltro,
l’esonero dalla prima prova scritta dell’esame di Stato). Il DED offre inoltre, a completamento del
percorso abilitante, il corso di preparazione post laurea all’esame di Stato (sostenibile, quest’ultimo,
presso l’Università di Macerata).
Soddisfazione dei laureati e loro occupazione.
Anche per questo corso si riportano i dati sulla soddisfazione degli studenti e sulla condizione
occupazione ad un anno dalla laurea, confrontati con i dati nazionali riferiti alla classe LM 77.
Ripeterebbero la scelta di «Consulenza e direzione aziendale» l’80,4% dei laureati intervistati,
contro il 75,5% della media delle risposte positive di tutti gli atenei italiani nella classe di laurea di
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riferimento. Anche in questo caso il dato è più alto della media nazionale, indice di un giudizio
positivo sull’esperienza vissuta dagli studenti.
Infine lavora a tre anni dalla laurea una percentuale di laureati (il 76,9%) minore della media
nazionale (l’81,1%). Peraltro non lavora e non cerca lavoro l’11,5% dei laureati CDA contro il
6,4% della media nazionale, mentre non lavora ma cerca lavoro l’11,5% dei laureati CDA contro il
12,5% della media nazionale. Questo dato è collegato all’apparente paradosso che sia il tasso di
occupazione dei laureati CDA, sia il tasso di disoccupazione sono minori (rispettivamente il 84,6%
e 4,3%) rispetto alla media nazionale (85,9% e 9,7%).
La ragione può essere individuata nella quota dei laureati CDA non occupati che non cercano
lavoro perché impegnati in un corso universitario/praticantato (il 7,7% contro il 2,7% della media
nazionale).
Infine il numero di laureati che ritengono molto efficace o abbastanza efficace la laurea nel lavoro
svolto è l’89,4% del totale, sostanzialmente uguale alla media nazionale (89,2%).
Proposte ed indicazioni degli studenti.
Gli studenti presenti nella commissione paritetica esprimono l’esigenza, peraltro già avanzatas lo
scorso anno, di qualificare ulteriormente l’offerta formativa del dipartimento attraverso
approfondimenti sulle problematiche giuridiche, economiche e tributarie delle start-up (anche
innovative), sulle reti d’impresa e sugli strumenti aziendali atti a monitorare, analizzare e
confrontare i costi e la performance aziendali. La commissione rimanda questa questione al tavolo
della didattica, per le opportune valutazioni e approfondimenti.
3) Corso di laurea magistrale in: «Mercati e intermediari finanziari».
Sbocchi occupazionali.
Grazie all’acquisizione di strumenti metodologici e alle numerose esperienze applicative condotte
durante il corso, i laureati in «Mercati e intermediari finanziari» sono in grado di applicare
conoscenze e capacità di comprensione in diversi ambiti professionali:
- direzione finanziaria e amministrativa di società operanti in contesti internazionali;
- country manager/direzione di controllate estere di gruppi commerciali;
- banche;
- compagnie assicurative;
- SIM, SGR e altre società finanziarie;
- attività di promozione e di consulenza finanziaria;
I laureati in «Mercati e intermediari finanziari» si caratterizzano altresì per conoscenze e
competenze adeguate sia per risolvere problemi operativi attinenti all'economia aziendale e
bancaria, sia per proporre e sostenere rigorose argomentazioni di carattere pratico e teorico.
Il corso prepara alle professioni di:
- specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private;
- specialisti in risorse umane;
- specialisti dell’organizzazione del lavoro;
- specialisti in attività finanziarie;
- specialisti nell’acquisizione di beni e servizi;
- analisti di mercato;
- specialisti dei sistemi economici;
- specialisti dell’economia aziendale;
- ricercatori e tecnici laureati nelle scienze economiche e statistiche.
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Obiettivi formativi.
I laureati in «Mercati e intermediari finanziari» si caratterizzano per conoscenze e competenze
adeguate sia per risolvere problemi operativi attinenti all’economia aziendale e bancaria, sia per
proporre e sostenere rigorose argomentazioni di carattere pratico e teorico. Devono pertanto
possedere conoscenze specialistiche nell’area della gestione degli intermediari finanziari e
dell’operatività dei mercati finanziari, oltre a una solida base conoscitiva dei temi inerenti il settore
della finanza.
Il percorso formativo attribuisce una particolare rilevanza alle tematiche della gestione e del
controllo dei rischi; della microstruttura e del funzionamento dei mercati finanziari; degli strumenti
finanziari; della gestione dei portafogli di attività finanziarie; delle esigenze finanziarie degli
operatori economici e delle molteplici modalità di soddisfacimento ad opera degli intermediari e dei
mercati finanziari; della valutazione delle performance aziendali; degli aspetti giuridici che
regolano l’attività degli intermediari e dei mercati finanziari.
Durante il percorso formativo è prevista, in relazione ad obiettivi specifici di formazione
professionale ed agli sbocchi occupazionali, l’applicazione delle conoscenze apprese con attività
esterne di tirocinio formativo (stage) presso istituzioni finanziarie e private nazionali ed
internazionali. Si auspica, in tal senso, una maggiore mobilità di docenti e studenti sia in entrata che
in uscita.
Dallo scorso anno accademico il corso in «Mercati e intermediari finanziari» prevede due curricula:
il «Curriculum Banca e Mercati» e il «Curriculum International Finance and Economics». Il primo
è in continuità con i corsi dei passati anni accademici. Il secondo, di nuova attivazione, è nel suo
secondo anno di vita.
Il «Curriculum in International Finance and Economics» si propone di sviluppare competenze
avanzate, sia teoriche che pratiche, che permettano ai laureati di lavorare in un ampio spettro di
contesti internazionali. Principali opportunità di impiego, come riportato nel sito web dedicato al
corso, possono essere riferite ai seguenti ambiti:
- Banks & Financial Intermediaries;
- Asset Management Companies;
- Insurance Companies;
- Consulting & Auditing Companies;
- Export Oriented & International Companies;
- International Trade Agencies;
- Central Banks;
- International Organizations;
- Universities;
- Research Centers.
L’istituzione del curriculum a vocazione internazionale vuole contribuire alla internalizzazione
degli studi universitari (una priorità nell’ambito del processo di globalizzazione).
Il corso è partito nello scorso anno accademico e una sua analisi critica sarà possibile solo in futuro.
Le sue prospettive dipenderanno, in ogni caso, sia dalla capacità del DED di stringere relazioni
proficue con università e istituzioni straniere, sia all’interno che all’esterno dell’Unione Europea,
sia di qualificare ulteriormente la proposta formativa, in relazione anche alle caratteristiche degli
studenti iscritti.
Già nel presente anno accademico frequenta il corso un buon numero di studenti, provenienti in
massima parte dall’estero ed in particolare dall’Africa e dall’Asia. I docenti rilevano per il momento
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una partecipazione al corso di circa 25 studenti, provenienti dal Ghana, dal Pakistan e da altri paesi.
Partecipano anche alcuni italiani.
Soddisfazione dei laureati e loro occupazione.
Anche per questo corso si riportano i dati sulla soddisfazione degli studenti e sulla condizione
occupazione ad un anno dalla laurea raffrontato al dato medio nazionale della classe LM 77.
Ripeterebbero la scelta di iscrizione a Mercati e Intermediari Finanziari l’80,% dei laureati
intervistati, contro il 75,5% della media delle risposte positive di tutti gli atenei italiani nella classe
di laurea di riferimento. Anche in questo caso il dato è più alto della media nazionale, indice di un
giudizio positivo sull’esperienza vissuta dagli studenti.
A tre anni dalla laurea lavora una percentuale di laureati (il 76,5%) minore della media nazionale
(l’81,1%). Peraltro non lavora e non cerca lavoro il 5,9% dei laureati CDA contro il 6,4% della
media nazionale, mentre non lavora ma cerca lavoro il 17,6% dei laureati CDA contro il 12,5%
della media nazionale. Il tasso di occupazione è l’82,4%, contro il 85,9% della media nazionale,
mentre il tasso di disoccupazione è il 17,6% contro il 9,7%. In questo quadro i dati non sono
positivi e andranno monitorati con attenzione nei prossimi anni, pur tenendo presente che il basso
numero di interviste ai laureati MIF può nel breve periodo distorcere il risultato con il peso di casi
particolari.
La quota dei laureati CDA non occupati che non cercano lavoro perché impegnati in un corso
universitario/praticantato è del 5,9% contro il 2,7% della media nazionale.
Infine il numero di laureati che ritengono fondamentale l’utilità della laurea per lo svolgimento
dell’attività lavorativa è il 38,5% del totale, contro il 21,3% della media nazionale, dato senz’altro
positivo.
Sezione B Analisi e proposte su efficacia dei risultati di apprendimento attesi in relazione alle funzioni e
competenze di riferimento (coerenza fra le attività formative programmate e gli specifici obiettivi
formativi programmati).
1) Corso di laurea triennale: «Economia: banche, aziende e mercati».
Il raggiungimento degli obiettivi formativi previsti è perseguito, durante il percorso degli studi,
attraverso la didattica frontale e l’uso di materiali avanzati e aggiornati; il percorso formativo è
inoltre integrato dalla partecipazione di esperti provenienti dal mondo degli operatori aziendali. Ai
tradizionali corsi sono affiancati, inoltre, i laboratori (istituiti per gran parte degli ambiti scientifici
coinvolti nel corso di laurea): si vuole consentire agli studenti, in tal modo, l’applicazione concreta
delle conoscenze teoriche apprese.
Durante il percorso formativo è prevista, in relazione agli obiettivi specifici di formazione
professionale e agli sbocchi occupazionali, la possibilità di applicare le conoscenze apprese con
attività esterne di tirocinio formativo (stage) presso aziende, studi professionali, organizzazioni
pubbliche e private, nazionali ed internazionali.
Gli studenti sono incoraggiati a sviluppare capacità comunicative attraverso lavori e presentazioni
di gruppo, così da divulgare informazioni, idee, problemi e soluzioni ad interlocutori specialisti e
non. Devono saper utilizzare opportunamente, inoltre, la terminologia tecnico-economica ed essere
in grado di esemplificare concetti per gli interlocutori non esperti. Lo sviluppo di tali abilità deriva
dall’impegno richiesto, durante il corso, nella triplice prospettiva: (i) dell’apprendimento
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disciplinare; (ii) dell’inquadramento dei problemi in un contesto di collegamenti interdisciplinari;
(iii) della rigorosa spiegazione di situazioni, concetti e risultati.
Gli strumenti di verifica delle abilità comunicative non possono che essere l’ascolto e la guida dello
studente durante le lezioni, ma anche in sede di esame.
Il Dipartimento di Economia e Diritto nell'A.A. 2015-2016 offre alcuni corsi di insegnamento con
un supporto didattico on line tramite la piattaforma Olat. L'attività on line si distingue dai corsi a
distanza perché è un supporto allo studio e costituisce un approfondimento dei temi trattati durante
le lezioni del corso in presenza sviluppandosi parallelamente a quest'ultimo.
Pur non essendo strutturato come corso a distanza, il supporto didattico on line si propone anche di
venire incontro alle esigenze degli studenti lavoratori che trovano difficoltà nel frequentare le
lezioni in assiduamente.
Il supporto on line è iniziato nello scorso anno accademico e occorrerà attendere che l’esperienza si
consolidi per poter formulare una analisi critica e proposte migliorative, soprattutto dal punto di
vista degli studenti. Già dal corrente anno accademico si nota un significativo aumento delle
iscrizioni, anche se il dato non è definitivo, e se il numero assoluto degli studenti iscritti permane
modesto (16 al 13/12/2016).
2) Corso di laurea magistrale in: «Consulenza e direzione aziendale».
I laureati in «Consulenza e direzione aziendale» conseguono conoscenze e capacità di
comprensione, nell’ambito dei meccanismi di gestione e di governance aziendale, che estendono e
rafforzano quelle tipicamente acquisite durante il percorso triennale e consentono di elaborare e
applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca.
Lo studente ha la possibilità, in funzione del percorso formativo selezionato, di approfondire la
propria preparazione in ambito gestionale, professionale e pubblico. Il livello di formazione include
pure la conoscenza di temi importanti e attuali attinenti al sistema aziendale; in relazione sia alla
cura dei contenuti didattici, che all’uso di testi avanzati e aggiornati e al frequente confronto con
esperti provenienti dal mondo delle professioni d’azienda.
I laureati nel corso di laurea magistrale devono inoltre essere in grado di utilizzare fluentemente,
tanto in forma scritta quanto orale, la lingua inglese (con particolare riferimento alla terminologia
economico-finanziaria).
3) Corso di laurea magistrale in: «Mercati e intermediari finanziari».
I laureati in «Mercati e intermediari finanziari» devono conseguire conoscenze e capacità
specialistiche nell’ambito dell’economia degli intermediari e dei mercati finanziari; devono
possedere abilità metodologiche idonee al risk management, alla valutazione degli strumenti
finanziari, alla gestione dei portafogli di attività finanziarie, alla valutazione delle performance
aziendali. Il percorso formativo mira anche ad approfondire temi di frontiera attinenti agli ambiti
sopra indicati.
Il frequente confronto con esperti provenienti dalle istituzioni e dai mercati finanziari, le attività
seminariali con accademici italiani e stranieri, rendono possibile il conseguimento delle conoscenze
e capacità in oggetto.
La realizzazione di lavori di gruppo, nella forma di casi aziendali e business game, insieme alle
relative presentazioni, rappresentano un importante strumento impiegato per sviluppare le capacità
comunicative degli studenti.
Il percorso formativo prevede inoltre, in via obbligatoria, un tirocinio formativo (stage) durante il
quale applicare le conoscenze apprese, ciò con riferimento sia agli sbocchi occupazionali desiderati
dallo studente che agli specifici obiettivi di formazione.
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Gli strumenti di verifica delle abilità comunicative non possono che essere, quindi, l’ascolto e la
guida dello studente sia durante le lezioni che in sede di esame.
L’acquisizione di metodiche di analisi e di interpretazione critica delle problematiche e dinamiche
relative ai mercati e agli intermediari finanziari, nonché ai principali temi della finanza moderna,
consente ai laureati in «Mercati e intermediari finanziari» di sviluppare solide capacità di
apprendimento così da consentirgli di avviarsi, con un alto grado di autonomia, a studi successivi
quali i dottorati di ricerca in università italiane o straniere.
In generale per tutti i corsi di laurea e laurea magistrale i contenuti del corso sono coerenti con gli
obiettivi formativi proposti, anche in considerazione dei limiti posti dai cosiddetti “requisiti
minimi” ad una ulteriore articolazione e diversificazione.
Per una migliore analisi di questo punto della relazione, si concentra l’attenzione su alcuni
indicatori statistici. Questi indicatori, pur non potendo essere considerati esaustivi per giudicare
dell’efficacia dei corsi in relazione agli obiettivi di apprendimento, offrono però indicazioni
interessanti a questo proposito.
Abbiamo già visto che il dato dei laureati che ripeterebbero l’iscrizione al corso di laurea è
soddisfacente se confrontato con la media nazionale, indice di un giudizio positivo tanto sulla
progettazione dei corsi di laurea che sulla loro efficacia.
Dai dati Alma Laurea, per il corso EBAM, risulta inoltre una maggiore soddisfazione degli studenti
rispetto alla media nazionale per il rapporto instaurato con i docenti (86,4% contro il 79,3).
Anche l’indice di ritardo alla laurea (2015) è più basso per EBAM che per la media nazionale
(0,32% contro 0,39%). La durata degli studi sempre nel 2015 è di 4,3 anni migliore della media
nazionale di 4,5 (su questo punto si veda più avanti nella relazione). Peraltro questo dato è tanto più
significativo in quanto la percentuale di studenti-lavoratori presenti nel corso di laurea (13,6%), è
significativamente maggiore della media nazionale (6,9%). Gli studenti lavoratori hanno
evidentemente tempi di laurea più lunghi degli altri studenti.
Per quanto riguarda i dati presenti nella MIA d’Ateneo la media dei CFU conseguiti in un anno è la
seguente
CFU per anno
2013/14 2014/15 2015/16
EBAM 31,67 24,98 28,76
Considerando che le sessioni di esami dell’anno accademico 2015/16 non sono ancora terminate, il
dato sembra quanto meno annullare la variazione negativa registrata nel precedente anno
accademico. A questo proposito bisognerà considerare anche per il futuro se le azioni di tutorato
intraprese sia a livello della Università (ad esempio il progetto I care) che del dipartimento sono
state efficaci, guardando all’evoluzione futura.
Il trend decrescente del dato sul tasso di reiscrizione tra il primo e il secondo anno sembra indicare
una criticità di cui i consigli di corso di laurea e di dipartimento sono invitati a riflettere.
Tasso di reiscrizione I/II anno
2013/14 2014/15 2015/16
EBAM 86,67% 78,31% 74,71%
Un trend simile è segnalato dal tasso di abbandono
Tasso di abbandono
2013/14 2014/15 2015/16
EBAM 11,63% 16,30% 19,26%
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Anche per quanto riguarda il tempo medio di laurea si registra un trend negativo, spiegabile però
con l’aumento dei laureati studenti-lavoratori. I dati nella tabella sono in anni e mesi. Il dato
riportato sopra (ricavato da AlmaLaurea) è espresso in anni con decimale (nel caso specifico 3 mesi
equivalgono a 0,25 anni, arrotondato a 0,3). In questo caso si può osservare che le azioni di
tutoraggio intraprese, anche al fine di abbreviare i tempi per conseguire la laurea, non possono
ancora influenzare questo dato per ovvi motivi di tempo. Si deve anche osservare che il dato tende a
sopravvalutare il tempo di laurea, perché non tiene conto degli studenti lavoratori iscritti “part-
time”, la cui presenza evidentemente allunga il tempo medio di laurea. Il dato medio negli anni
2013-2015 del tempo di laurea di Ebam degli studenti full time è sostanzialmente minore di quello
grezzo e uguale a 3 anni e 10 mesi. Nello stesso periodo i laureati part time sul totale sono stati il
30% del totale. Dai dati ALMA Laurea risulta inoltre una crescita continua della presenza dei
laureati studenti-lavoratori passati rispettivamente dall’8,3% del 2013 al 12,2% del 2014 e al 13,6%
del 2015. Questa tendenza ha avuto sicuramente un influenza notevole nell’allungare il tempo
medio di laurea.
Tempo medio di laurea
2014 2015 2016
EBAM 4a 3m 4a 3m 4a 8m
La percentuale dei laureati in corso con riferimento agli iscritti dell’ultimo anno di corso è la
seguente
Tasso di laurea
2013/14 2014/15 2015/16
EBAM 29,92% 39,78% 16,20%
In questo caso il dato del 2015/16 è incompleto, non essendo ancora state attuate due sessioni di
laurea dell’anno accademico. Si tratta allora di vedere se il trend positivo del 2014/15 sarà
confermato anche per l’anno accademico successivo.
Dai dati Alma Laurea, per il corso CDA, risulta una maggiore soddisfazione degli studenti rispetto
alla media nazionale per il rapporto instaurato con i docenti (95,7% contro il 87,6).
L’indice di ritardo alla laurea è più alto per CDA che per la media nazionale (0,22% contro 0,18%).
La durata degli studi è di 2,8 anni contro una media nazionale di 2,6. Tuttavia la differenza con il
dato nazionale è largamente imputabile al maggior numero di studenti che hanno un’esperienza
lavorativa durante il corso di studi (l’84,8% nel corso di laurea contro il 72,5% della media
nazionale).
Per quanto riguarda i dati presenti nella MIA d’Ateneo la media dei CFU conseguiti in un anno è la
seguente
CFU per anno
2013/14 2014/15 2015/16
CDA 38,1 27 30,72
Considerando che le sessioni di esami dell’anno accademico 2015/16 non sono ancora terminate, il
dato sembra quanto meno annullare il cambiamento negativo registrato nel precedente anno
accademico.
Il trend del dato sul tasso di reiscrizione tra il primo e il secondo è invece positivo.
Tasso di reiscrizione I/II anno
2013/14 2014/15 2015/16
11
CDA 87,84% 70,83% 92,00%
Un trend simile, con l’eccezione del dato del 2014/15 è segnalato dal tasso di abbandono
Tasso di abbandono
2013/14 2014/15 2015/16
CDA 13,33% 20,39% 11,58%
Per quanto riguarda il tempo medio di laurea si registra un trend negativo (il dato, a differenza di
quello riportato sopra proveniente da AlmaLaurea, è in anni e mesi e non in anni). Si deve anche
osservare che in questo caso il dato tende a sopravvalutare il tempo di laurea, perché non tiene
conto degli studenti lavoratori iscritti “part-time”, la cui presenza evidentemente allunga il tempo
medio di laurea. Il dato medio negli anni 2013-2015 del tempo di laurea di CDA degli studenti full
time è sostanzialmente minore di quello grezzo e uguale a 2 anni e 6 mesi, cioè uguale al tempo
massimo per laurearsi in corso. Nello stesso periodo i laureati part time sul totale sono stati il 23%.
Dai dati ALMA Laurea risulta inoltre una crescita continua della presenza dei laureati che hanno
avuto esperienze di lavoro durante il corso di sudi passati rispettivamente dal 66,7%% del 2013 al
78,8% del 2014 e all’84,8% del 2015. Questa tendenza ha avuto sicuramente un influenza notevole
nell’allungare il tempo medio di laurea.
Tempo medio di laurea
2014 2015 2016
CDA 2a 10m 2a 10 m 3a 1 mese
La percentuale dei laureati in corso con riferimento agli iscritti dell’ultimo anno di corso è la
seguente
Tasso di laurea
2013/14 2014/15 2015/16
CDA 49,23% 41,18% 21,74%
Anche in questo caso il dato del 2015/16 è incompleto, non essendo ancora state attuate due
sessioni di laurea dell’anno accademico. Tuttavia il trend richiede l’attenzione degli organi del
dipartimento, soprattutto quando sarà disponibile il risultato finale.
Dai dati Alma Laurea, per il corso di laurea magistrale MIF, risulta una maggiore soddisfazione
degli studenti rispetto alla media nazionale per il rapporto instaurato con i docenti (addirittura il
100% contro il 87,6).
Anche l’indice di ritardo alla laurea del 2015 è più alto per MIF che per la media nazionale (0,32%
contro 0,18%). La durata media degli studi è di 3 anni, contro una media nazionale di 2,6.
Per quanto riguarda i dati presenti nella MIA d’Ateneo la media dei CFU conseguiti in un anno è la
seguente
CFU per anno
2013/14 2014/15 2015/16
MIF 39,53 31,13 34,67
Considerando che le sessioni di esami dell’anno accademico 2015/16 non sono ancora terminate, il
dato sembra poter annullare o attenuare il cambiamento negativo registrato nel precedente anno
accademico.
12
Il trend del dato sul tasso di reiscrizione tra il primo e il secondo è invece contrastato (positivo nel
2014/15 e negativo, ma superiore al dato del 2013/14 per il 2015/2016.
Tasso di reiscrizione I/II anno
2013/14 2014/15 2015/16
MIF 72,00% 84,62% 73,91%
Un trend simile, è segnalato dal tasso di abbandono, ma in questo caso il dato del 2015/16 è il più
alto della serie.
Tasso di abbandono
2013/14 2014/15 2015/16
MIF 22,50% 14,29% 23,68%
Per quanto riguarda il tempo medio di laurea si registra una variazione positiva, nel senso della
diminuzione del dato, tra il 2016 e gli anni precedenti (i dati, a differenza di quello riportato sopra
proveniente da AlmaLaurea, sono espressi in anni e mesi e non in anni con decimale). Si deve
inoltre osservare che il dato tende a sopravvalutare il tempo di laurea, perché non tiene conto degli
studenti lavoratori iscritti “part-time”, la cui presenza evidentemente allunga il tempo medio di
laurea. Il dato medio negli anni 2013-2015 del tempo di laurea MIF degli studenti full time è
sostanzialmente minore di quello grezzo e uguale a 2 anni e 9 mesi. Nello stesso periodo i laureati
part time sul totale sono stati il 24 % del totale. Dai dati ALMA Laurea risulta inoltre una crescita
continua della presenza dei laureati che hanno avuto esperienze di lavoro durante il corso di studi,
passati rispettivamente dal 62,5% del 2013 al 66,7% del 2014 e al 93,3% del 2015. Questa tendenza
non ha però impedito la diminuzione del tempo medio di laurea.
Tempo medio di laurea
2014 2015 2016
MIF 2a 11 2a 11 2a 8m
La percentuale dei laureati in corso con riferimento agli iscritti dell’ultimo anno di corso è la
seguente:
Tasso di laurea
2013/14 2014/15 2015/16
MIF 38,89% 63,64% 23,53%
Anche in questo caso il dato del 2015/16 è incompleto, non essendo ancora state attuate due
sessioni di laurea dell’anno accademico. Tuttavia il trend richiede l’attenzione degli organi del
dipartimento, soprattutto quando sarà disponibile il risultato finale.
13
Sezione C
Analisi e proposte su qualificazione dei docenti, metodi di trasmissione della conoscenza e delle
abilità, materiali ed ausili didattici, laboratori, aule, attrezzature, in relazione al potenziale
raggiungimento degli obiettivi di apprendimento desiderato.
Valutazione della didattica da parte degli studenti
Le strutture di governo dei Corsi di Laurea offerti dal Dipartimento di Economia e Diritto
traggono informazioni sul grado di soddisfazione degli utilizzatori finali (studenti) verso la didattica
offerta, mediante la somministrazione di un questionario on-line che gli studenti devono
necessariamente compilare al momento dell’iscrizione alla prova d’esame o prima. Si sottolinea la
necessità di sensibilizzare gli studenti sull’opportunità di rispondere al questionario prima del
momento dell’iscrizione all’esame, onde evitare procedure frettolose e quindi poco veritiere. A tal
fine si dà incarico agli studenti membri della commissione didattica paritetica di far circolare tale
messaggio e, durante il prossimo consiglio delle classi unificate, verrà ribadito tale proposito anche
ai docenti, che potranno a loro volta dare tale indicazione agli studenti dei loro corsi (la
somministrazione dei questionari negli scorsi anni ha evidenziato dei punti di criticità che sono stati
affrontati al punto F).
Premessi questi limiti, si procede ad una analisi delle informazioni che risultano dalle
rilevazioni per l’a.a. 2015 - 2016 (quindi con un certo ritardo di cui si deve tener conto sia in fase
interpretativa sia in fase di suggerimento delle azioni correttive). Il file excel contiene le seguenti
informazioni: per ogni insegnamento sono valutati 15 indicatori, per ogni indicatore il singolo
studente poteva dare risposte no-più no che sì-più sì che no-sì e sono riportate le percentuali degli
studenti associate a ciascuna risposta.
Corso EBAM. Dalle tabelle excel del file sulla valutazione della didattica per l’a.a. 2015-2016, si
sceglie di prendere in considerazione gli esiti delle valutazioni per quei corsi per i quali si dispone
di un numero sufficiente di questionari risposti. Infatti laddove i questionari sono in numero non
sufficientemente elevato, si può ritenere che il campione non sia rappresentativo e che quindi non
sia in grado di evidenziare eventuali reali criticità. Si sceglie quindi di valutare gli esiti delle
rilevazioni limitatamente a quegli insegnamenti per cui si dispongono di almeno 20 rilevazioni. A
partire da tale file si procede a verificare la presenza di particolari criticità relative a singoli corsi.
Poiché per ogni indicatore sottoposto a valutazione sono previste quattro risposte (due negative e
due positive, con gradi differenziati) si sceglie di considerare come soggetti a criticità forti su uno
o più indicatori quei corsi per i quali almeno il 50% degli studenti ha dato un giudizio non positivo
con riferimento all’indicatore in questione, mentre si sceglie di valutare criticità lievi quelle in cui
più del 20% degli studenti (ma meno del 50%) ha dato un giudizio non positivo.
Dai dati rilevati nella tabella dettagliata excel sulle rilevazioni risulta quanto segue:
- le criticità forti su alcuni indicatori (M-N-O-P) non sono veritiere poiché dai dati risulta
una compilazione erronea da parte dello studente, riguardando aspetti che di fatto non si
applicano ai suddetti corsi;
- si rileva solo una criticità forte: uno scontento manifestato da più del 50% degli studenti sul
corso “lingua inglese” il cui carico didattico è considerato non adeguato rispetto ai crediti
assegnati. Su tale corso inoltre si rilevano altre 5 criticità, sebbene di minore entità. Su tale
questione gli studenti membri della presente commissione rilevano che la criticità maggiore
(i crediti non proporzionali al carico didattico) è spiegata dal fatto che per sostenere l'esame
di 6cfu si debba ricorrere a tre prove, di cui due scritti ed un orale: in tal senso si potrebbe
14
intervenire riducendo da due ad uno il numero degli scritti. Tale questione sarà rimandata al
tavolo della didattica.
- Considerando le criticità lievi da un’analisi delle risposte si rilevano: (a) un complessivo
giudizio positivo su quasi tutti gli insegnamenti per quanto concerne: interesse
all’argomento trattato, reperibilità del docente, chiarezza del docente, puntualità del docente,
rispetto delle indicazioni fornite online; (b) dei giudizi critici su alcuni insegnamenti con
riferimento alle conoscenze preliminari possedute per una proficua fruizione del corso e alla
proporzionalità tra carico di studio e crediti assegnati. Tali questioni richiedono discussioni
più generali ed anche inerenti i singoli insegnamenti e pertanto vengono inviate al tavolo
della didattica con relativa documentazione.
Per quanto riguarda i corsi di laurea specialistica si rileva quanto segue.
Nel corso CDA non si rilevano criticità in nessun corso con riferimento alle conoscenze
preliminari da parte degli studenti, alla disponibilità del materiale didattico, alla reperibilità del
docente, alla coerenza degli insegnamenti con quanto dichiarato nel sito. Non si rileva inoltre alcuna
criticità forte, e si evidenziano solo poche criticità lievi. Fra queste i giudizi più critici sono inerenti
al corso di “valutazione d’azienda ed operazioni straordinarie” con particolare riferimento
all’eccessivo carico didattico rispetto ai crediti assegnati ed al mancato rispetto degli orari di lezione
e di ricevimento. Anche tale questione è inviata al tavolo della didattica con i relativi dati da
valutare.
Nel corso MIF bisogna precisare che in molti casi si dispone di un numero così limitato di
rilevazioni per cui non è possibile considerare l’esito significativo. Limitandosi a valutare i casi in
cui si dispone di almeno 10 questionari e a concentrarsi solo sulle criticità più rilevanti si rilevano le
maggiori insoddisfazioni con riferimento al corso di “analisi degli investimenti”. Anche tale
questione è inviata al tavolo della didattica con i relativi dati da valutare.
Si considera inoltre la valutazione generale della didattica per EBAM attraverso l’indicatore
sintetico per l’a.a. 2015/2016 e lo si vuole confrontare con le due passate rilevazioni.
Si rilevano su tutti i punti valutazioni sufficienti. Ciononostante criticità lievi riguardano le
conoscenze preliminari ritenute inadeguate e il carico di studio eccessivo sia rispetto ai crediti
assegnati, sia rispetto alla tempistica della didattica.
Si sottolinea che le criticità esposte sono manifestate nell’ambito del corso di laurea
triennale, mentre sono assenti nei corsi di laurea specialistica. Pertanto, i dati principali riassuntivi
dei giudizi medi rilevati per il corso di laurea triennale EBAM, da cui emerge quanto sopra esposto,
sono di seguito riportati su tre anni a confronto (si ricorda che lo scorso anno si era registrato un
sostanziale miglioramento per tutti gli indicatori).
QUESITO
VOTO MEDIO EBAM 2015-
2016
VOTO MEDIO EBAM 2014-
2015
VOTO MEDIO EBAM 2013-
2014
Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d'esame?
7,14 7,25 7,17
Il carico di studio dell'insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?
7,5 7,58 7,41
15
Il materiale didattico (indicato e disponibile) è adeguato per lo studio della materia?
7,87 7,92 7,77
Le modalità di esame sono state definite in modo chiaro?
8,69 8,56 8,37
Gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre eventuali attività didattiche sono rispettati?
8,57 8,60 8,26
Il docente stimola/motiva l'interesse verso la disciplina?
7,93 7,95 7,80
Il docente espone gli argomenti in modo chiaro?
8,03 8,07 7,98
Le attività didattiche integrative (esercitazioni, tutorati, laboratori, etc...) sono utili all'apprendimento della materia?
7,68 7,60 7,58
Il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?
8,56 8,47 8,33
Le attività didattiche diverse dalle lezioni (esercitazioni, chat, forum, etc...), ove presenti
sono state utili all'apprendimento della materia?
8,10 8,56 6,59
E' interessato/a agli argomenti trattati nell'insegnamento?
8,25 8,18 7,92
Le osservazioni su questa parte sollevate dagli studenti membri della presente commissione
lo scorso anno avevano condotto alla richiesta delle seguenti azioni di miglioramento.
Richieste degli studenti nell’anno 2015.
1. Offrire la didattica a distanza a prezzo ridotto per gli studenti lavoratori già iscritti prima
dell’anno accademico 2015/2016.
2. Suddividere in due semestri gli insegnamenti di: Diritto Commerciale (a+b+c) e Diritto Bancario,
Programmazione, Controllo e Analisi dei Costi, Economia Gestione delle Imprese e Marketing ed
Economia Internazionale che attualmente si svolgono in un solo semestre pur essendo da 12 cfu.
3. Si richiede di provvedere all'acquisto di nuove sedie con scrittoio ribaltabile da inserire nelle aule
E e 03 ove si riscontrano le maggiori criticità. Si richiede inoltre che il Consiglio si attivi presso gli
organi superiori per l’individuazione di un’altra aula capiente almeno quanto l’aula F.
Le azioni intraprese sulle richieste del 2015hanno riguardato quanto segue:
-Con riferimento al punto 2, l'insegnamento di Diritto Commerciale è stato accorpato a Diritto
Societario, sganciato da Fiscalità d'Impresa e suddiviso nei due semestri.
-Con riferimento al punto 3, gli sforzi in questa direzione richiederanno ora un piano di ri-
attribuzione degli spazi esistenti ed acquisizione di nuovi spazi, soprattutto a seguito degli eventi
sismici. Il Rettore si sta occupando della delicata situazione e per il momento si è potuto contare in
alcuni casi sull’utilizzo dell’aula A dello stabile di Piazza Strambi. Gli interventi sulle aule E e 03
non sono stati eseguiti.
16
Poiché sulle altre questioni sollevate lo scorso hanno non si è proceduto ad azioni correttive, gli
studenti le ribadiscono e le sottopongono nuovamente. Esse verranno inviate al tavolo della
didattica per la necessaria discussione.
In aggiunta gli studenti si fanno portatori delle seguenti ulteriori nuove richieste. Queste saranno
rimandate al tavolo della didattica.
1. Inserimento di un insegnamento, all'interno del curriculum ECI, riguardante l'euro-
progettazione oppure il diritto dell'Unione Europea.
2. Inserimento di un laboratorio di trading per gli studenti di tutti e tre i curriculum della
triennale.
3. Inserimento dell'obbligo di svolgere un tirocinio già dalla triennale, in modo da far
avvicinare subito lo studente al mondo del lavoro.
4. Predisposizione di una modalità per pubblicizzare i dibattiti e le decisioni che vengono prese
nel tavolo della didattica verso gli studenti.
Sezione D. Analisi e proposte sulla validità dei metodi di accertamento delle conoscenze e abilità acquisite
dagli studenti in relazione ai risultati di apprendimento attesi
Si rileva come, per tutti i corsi di laurea offerti, la maggioranza degli studenti risulta
soddisfatto dell’organizzazione degli esami (appelli, orari, metodi di valutazione, prenotazioni etc.)
e ritiene che la valutazione finale rispecchi l’effettiva preparazione dello studente. Ciononostante,
gli studenti si sono fatti portavoce delle seguenti richieste di ulteriore miglioramento relativamente
alle modalità d’esame, con relativa motivazione.
Nel seguito un’analisi più dettagliata sarà riferita a ciascun CDL.
Corso di Laurea Triennale: Economia: Aziende, Banche, Mercati
Gli strumenti di verifica della conoscenza e della capacità di comprensione consistono negli
esami di profitto somministrati alla fine degli insegnamenti. Le modalità degli esami di profitto
possono essere di tipo tradizionale (in forma scritta e/o orale) ma anche prevedere, nelle fasi
intermedie, prove preliminari per una verifica continua dell'apprendimento. La prova finale consiste
nella discussione di un elaborato scritto, preparato dallo studente dietro la guida di un relatore. La
dimensione dell’elaborato è di norma contenuta per consentire il rispetto dei tempi di laurea previsti
e coerentemente con il numero dei crediti formativi associati alla prova finale e con il meccanismo
di attribuzione del relativo punteggio. L’elaborato deve possedere contenuti originali di natura
applicativa (o di rielaborazione teorica) relativi ad un tema specifico e deve mostrare l'acquisizione,
da parte dello studente, di specifiche competenze professionali e capacità di rielaborazione critica.
Lo scorso anno gli studenti hanno richiesto quanto segue: 1. Che l’esame di Macroeconomia sia somministrato o solo in forma scritta o solo in forma orale, perché nello
scritto non c’è una parte pratica, ma sono domande teoriche del tutto simili a quelle dell’orale.
2. Di rivedere la modalità d’esame di Economia Aziendale, perché lo scritto comprende sia domande aperte, sia
esercizi e l’orale il giorno dopo sembra piuttosto una riproposizione delle domande aperte nello scritto
precedente. Pertanto si richiede di rendere l’esame solo scritto o, in alternativa, lasciare allo scritto la sola
valutazione della capacità di risoluzione degli esercizi e all’orale la verifica delle conoscenze.
3. Di rivedere il contenuto del corso di Informatica: esso dovrebbe essere finalizzato – più che a dare
conoscenze generalissime sull’informatica – a fornire le competenze per l’utilizzo delle tecnologia
informatiche in ambito economico; si suggerisce quindi di prediligere l’insegnamento pratico di software
utilizzati in ambito economico.
4. Per rendere più agevole l’utilizzo delle aule informatiche d’ateneo, si suggerisce di spostare Informatica al
terzo anno e insegnando l’utilizzo di un diverso software agli studenti dei 3 curriculum (uno per EA, uno per
EBFA, uno per ECI).
17
5. Contestualmente si suggerisce di spostare Storia Economica al primo anno, per fornire un approccio più
graduale dell’economia agli studenti che iniziano per la prima volta un corso di studi di questo tipo.
6. Il corso di Lingua Inglese dovrebbe essere interamente in lingua, così come i lettorati del Prof. Harper:
potrebbe essere una buona idea basare il corso su un argomento generico deciso di anno in anno (es. le crisi
finanziarie, il mercato del lavoro ecc…)
7. L’esame di Matematica Generale, nella forma in cui è attualmente, è considerato iniquo perché diverso
rispetto agli altri esami da 12 cfu presenti in programma. Pertanto sarebbe auspicabile passare dall’attuale
sistema (preappello unico per lo scritto della prima parte, orale facoltativo da poter sostenere massimo due
volte e nella sessione invernale e scritto nella sessione estiva da sostenere massimo due volte; in caso
contrario, esame intero in forma scritta e orale facoltativo) ad un sistema suddiviso in due moduli, l’uno
propedeutico all’altro, con prova scritta e orale, da potersi sostenere in ogni appello disponibile come gli altri
esami in piano di studi.
Attualmente l'unica richiesta di azione di miglioramento che ha trovato accoglimento è stata quella
riguardante l'insegnamento di Matematica Generale, per il quale è stato ampliato il numero degli
appelli in cui sostenere la prova parziale. Mentre si rileva che per il momento il corso di storia
economica è stato tolto dal piano di studi. Tale decisione sarà riconsiderata nelle opportune sedi.
Per il resto si reiterano le proposte fatte nella scorsa relazione e sopra elencate.
Tali proposte sono rimandate al tavolo della didattica che le valuterà e si esprimerà in merito.
Corso di Laurea Magistrale in Consulenza e Direzione Aziendale
Gli strumenti di verifica della capacità di applicare la conoscenza e la comprensione sono quelli
interattivi utilizzati dal docente al momento dell'ascolto della presentazione da parte degli studenti
dei lavori personali e di gruppo, nei laboratori ed anche nel corso delle lezioni ed, ovviamente,
anche in sede di esami di profitto. Tra gli strumenti di verifica importante è la stesura di una tesi di
laurea che, per tempo e crediti maturati, deve essere per lo studente momento decisivo per la
verifica delle conoscenze apprese ma anche per il docente che, tramite il lavoro, può valutare la
capacità di apprendimento del laureando.
Quanto alle azioni di miglioramento, gli studenti propongono di calendarizzare in maniera più
omogenea gli insegnamenti perché nell'ultimo anno accademico i 5/6 dei corsi previsti nel primo
anno di entrambi i curriculum di CDA sono stati inseriti nel primo semestre mentre solo uno è stato
previsto per il secondo.
Corso di Laurea Magistrale in Mercati e Intermediari Finanziari
Gli strumenti di verifica dell'autonomia di giudizio consistono nel prendere visione dei lavori
d'indagine assegnati agli studenti. La verifica dell’apprendimento viene svolta attraverso gli esami
di profitto. Si possono prevedere, nelle fasi intermedie, prove preliminari.
Tra gli strumenti di verifica della capacità di apprendimento, importante è la stesura di una tesi di
laurea che, per tempo e crediti maturati rappresenti per lo studente un momento decisivo di verifica
delle conoscenze apprese, ma allo stesso tempo consenta al docente-relatore, ed ai commissari in
sede di laurea, di valutarne la capacità di apprendimento.
18
Sezione E
Analisi e proposte sulla completezza e sull’efficacia del Riesame e dei conseguenti interventi di
miglioramento
Il riesame annuale si compone di tre sezioni:
-L’Ingresso, il percorso e l’uscita dal Cds
-L’esperienza dello studente
-L’accompagnamento al mondo del lavoro
La Commissione paritetica ritiene particolarmente importante focalizzare la propria attenzione sulle
criticità emerse dal rapporto di riesame 2015, al fine di esaminare gli interventi successivamente
posti in essere dal Dipartimento per porvi rimedio.
Il “Tavolo della didattica”, istituito nel febbraio 2015, strumento necessario al fine di valutare gli
opportuni interventi in tema di organizzazione della didattica all’interno della struttura, è divenuto
pienamente operativo nel suo compito precipuo di supporto al CUCS per ciò che attiene alla
risoluzione delle problematiche poste dagli studenti in tema di didattica ed esami e alla
predisposizione dell’offerta formativa annuale. In particolare, poi, si segnalano la raccolta e la
discussione da parte del Tavolo delle proposte formulate in seno alla Commissione Paritetica
Docenti Studenti attinenti all’organizzazione della didattica, con eventuale messa in discussione
delle istanze ritenute significative nell’ambito del CUCS o del Consiglio di Dipartimento.
La mobilità internazionale è significativamente migliorata in seguito alle azioni di sensibilizzazione
intraprese rispetto al tema, pertanto appare opportuno, per il futuro, continuare a investire risorse in
questo senso e nel rafforzamento dei rapporti con atenei stranieri.
Significativo l’operato svolto in relazione al tutorato, rispetto al quale si sono avute l’istituzione
dello sportello tutorato, la creazione di una specifica pagina web, la programmazione di incontri
periodici tra la Delegata al Tutorato e gli studenti per favorire un confronto sulle maggiori difficoltà
incontrate nel percorso di studi e per definire possibili soluzioni e, infine, la partecipazione del
Dipartimento al progetto d’Ateneo “I CARE”.
Permane il problema del tempo medio di laurea, che risulta in peggioramento, pertanto si invita il
Gruppo di riesame a intraprendere o a proseguire in tutte le iniziative necessarie volte ad
identificare le principali problematiche legate all’organizzazione del Corso, ovvero a questioni di
altra natura che possono influire sul rallentamento, soprattutto coinvolgendo gli studenti del Corso
di laurea.
Per quanto attiene all’esperienza dello studente, si rileva una buona soddisfazione sul piano della
fruizione dei servizi di supporto alla didattica on-line attivati per gli insegnamenti del primo e del
secondo anno per i quali il venerdì e il sabato si svolgevano lezioni specifiche a beneficio degli
studenti lavoratori.
Dall’esame dei questionari di valutazione della didattica, si evince un’opinione globalmente
positiva dei corsi di laurea. Un giudizio più che positivo è formulato sul personale docente in
termini di reperibilità, di disponibilità, di puntualità, di professionalità e sul personale tecnico-
amministrativo. Sulla base delle rilevazioni effettuate, in particolare, si è opportunamente deciso di
realizzare delle Linee guida che orientino tutti i docenti nell’organizzazione delle prove di esame, al
fine di assicurare un’omogeneità di trattamento degli studenti, salvaguardando al contempo le
specificità di ciascuna disciplina.
Specifica attenzione va posta sull’accompagnamento dei laureati al mondo del lavoro. Oltre alle
iniziative organizzate centralmente a livello di Ateneo, il Dipartimento di Economia e Diritto ne ha
previste e realizzate numerose di propria volontà, specificamente rivolte ai propri laureati.
Relativamente alla situazione occupazionale ad un anno dalla laurea, indicatore della qualità e della
rispondenza alle esigenze del mercato del lavoro della formazione professionale fornita dai corsi di
laurea, dei laureati EBAM lavora ad un anno dalla laurea il 29,1% del totale. Non lavora, ma è alla
ricerca di un lavoro il 25,3%, mentre non lavora e non cerca il 45,6%.
19
Relativamente a CDA, per quanto riguarda la condizione occupazionale a un anno dalla laurea,
lavora il 51,7%, non lavora e non cerca il 24,1% e non lavora ma cerca il 24,1%. A tre anni dalla
laurea, lavora il 76,9% dei laureati. Non lavora e non cerca l’11,5%, e non lavora ma cerca l’11,5%.
Per ciò che riguarda MIF, i dati AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei relativi laureati
mostrano che lavora ad un anno dalla laurea il 55,6% del totale. Non lavora e non cerca l’11,1%,
mentre non lavora ma cerca il 33,3%. A tre anni dalla laurea, lavora il 76,5%, non lavora e non
cerca il 5,9% e il 17,6% non lavora ma cerca.
20
Sezione F.
Analisi e proposte su gestione e utilizzo dei questionari relativi alla soddisfazione degli studenti
1. Il grado di soddisfazione degli studenti circa la valutazione della didattica nello scorso anno
accademico è risultato abbastanza soddisfacente. La rilevazione è avvenuta nella forma del
questionario on-line, uno strumento che è in grado di raggiungere tutti gli studenti, frequentanti e
non, dove ogni studente ha espresso il proprio gradimento per ciascun insegnamento.
2. Anche quest’anno gli studenti, per avere la possibilità di sostenere l’esame, devono prima
compilare il questionario della disciplina in questione. I questionari si riferiscono agli insegnamenti
frequentati nel corso del corrente anno accademico. Ciò implica che da questo elenco sono perciò
esclusi gli studenti fuori corso e quelli che hanno frequentato la disciplina in un anno accademico
precedente. Questo meccanismo permette di estrapolare un dato più preciso e attendibile sulla
qualità del corso. Gli studenti possono iniziare la compilazione dell’apposita modulistica appena
trascorsi i due terzi del semestre di lezione: questa scelta è maturata per dare un maggiore margine
di risposta e permettere che le risposte siano dettate da consapevolezza e siano più veritiere
possibili.
3. Si apprezza la scelta dell’Ateneo di inviare ad ogni studente al proprio indirizzo di posta
elettronica un promemoria per ricordare l’importanza della compilazione del questionario. In ogni
modo, si invitano i singoli docenti e i rappresentanti degli studenti ad una continua ed adeguata
azione di informazione. Gli studenti non frequentanti, che hanno diritto a compilare un questionario,
più snello, diverso dai frequentanti per ovvie ragioni, denotano che la causa principale
dell’impossibilità a partecipare alle lezione è il lavoro.
4. Si ripropone di affiancare al questionario un ulteriore questionario da compilare al momento
dell’iscrizione agli anni successivi al primo anno di corso, riguardante gli aspetti più generali e
comuni ai singoli corsi di studio (es. qualità delle strutture, aule ecc.). Il corpo docente può
monitorare il livello delle valutazioni dei questionari inerenti alla propria disciplina durante il corso
delle lezioni, in tal modo è possibile individuare eventuali punti di forza e di debolezza, ricevendo
un feedback immediato dagli studenti.
21
Sezione G. Analisi e proposte sull’effettiva disponibilità e correttezza delle informazioni fornite nelle parti pubbliche della SUA-CdS
Le informazioni fornite nelle parti pubbliche della SUA-CdS sono consultabili all’interno del sito
internet del Dipartimento di Economia e Diritto, all’interno della sezione dedicata ai Corsi di laurea,
al seguente indirizzo http://economiaediritto.unimc.it/it/didattica/offerta-didattica/corsi-di-laurea.
La loro collocazione all'interno del sito del Dipartimento ne garantisce una facile visibilità ed
accessibilità. Per ogni corso di laurea è disponibile una versione della Sua-Cds “completa” ed una
“sintetica”. In questa ultima versione, in particolare, è possibile visualizzare in maniera facile ed
immediata le principali informazioni relative ai diversi corsi di laurea, alla sede, ai docenti ed ai
tutor disponibili per gli studenti. Di questi ultimi vengono forniti i nominativi, ma potrebbe essere
utile inserire anche un contatto, almeno e-mail. Particolarmente ricca di dati aggiornati e, per ciò,
molto utile, è la sezione relativa alla condizione occupazionale dei laureati dei diversi Corsi di
laurea. In generale, le informazioni fornite nella SUA-CdS appaiono corrette.
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Appendice 1 A
Seminari con crediti agli studenti
Seminario Retail internationalization focusing on global apparel industry del 25 febbraio 2016
Convegno Open data tra esigenze di privacy e scenari di business del 4 marzo 2016
Seminario La Pianificazione dei mezzi: creatività e dati del 18 marzo 2016
Seminario Retail internationalization: applications del 26 febbraio 2016
Seminario Cross-cultural understanding focusing on China del 11 marzo 2016
Seminario Cross-cultural understanding focusing on China del 23 marzo 2016
Seminario Fast fashion, slow fashion and sustainability del 24 marzo 2016
Seminario Global patterns of textile and apparel activities del 31 marzo 2016
Seminario I servizi istat per la statistica economica del 7 aprile 2016
Seminario
L’enterprise resource planing per la gestione informativa integrata Le soluzioni open del 13 aprile 2016
Seminario Il deposito dei bilanci 2015 - del 15 aprile 2016
Seminario La riforma della costituzione del 19 aprile 2016
Seminario Criptovalute: la moneta del futuro è digitale? del 21 aprile 2016
Seminario Verso un nuovo diritto della crisi d'impresa del 22 aprile 2016
Seminario
Nuovi modelli di business per fronteggiare la crisi del settore calzaturiero .Il caso Alma spa del 28 aprile 2016
Seminario Certificazione dei sistemi di gestione del 5 maggio 2016
Seminario Il marketing della fedelta' nell'era delle relazioni digitali del 12 maggio 2016
Seminario Incontro laureati-lavoro del 12 luglio 2016
Workshop Il trading per tutti del 19 e 20 ottobre 2016
Workshop Lo sviluppo sostenibile del territorio problematiche e opportunitàdel 22 novembre 2016
Seminario La comunicazione digitale nei mercati asiatici del 25 novembre 2016
Seminario Sport e istruzione: un binomio vincente del 30 novembre 2016
Seminario Andamento dei valori di mercato e dei valori catastali del 2 dicembre 2016
Seminario I fondi immobiliari per lo sviluppo di impianti sportivi: il caso J-Village del 2 dicembre 2016
Convegno I molteplici profili della sicurezza del 2 dicembre 2016
Convegno L'Università e il settore calzaturiero fanno sistema del 13 dicembre 2016
Convegno Stabilità finanziaria, sviluppo economico e ruolo delle banche Bail-in e disciplina regolamentare del 16 dicembre 2016
1B
Seminari e convegni senza crediti
Titolo Data
Corso di preparazione alle professioni di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile: giornata di presentazione del Corso Praticanti 2016 08/02/2016
Revisione Legale e Principi di Revisione 08/02/2016
Sistemi dinamici complessi ed applicazioni in economia 16/02/2016
23
Teoria vs Pratica. L’analisi tecnica non è per tutti. 14/03/2016
Innovazione sociale, innovazione culturale. Le politiche europee e le opportunità di finanziamento 23/03/2016
La letteratura economico-aziendale testa le teorie o tende ad essere soggetta a bias di conferma? 12/04/2016
EVASIONE FISCALE E CRIMINALITA’ ECONOMICA: ALCUNE EVIDENZE EMPIRICHE 13/04/2016
Workshop di orientamento professionale con i Manager d’azienda 22/04/2016
VII CAREER DAY ANASF LE PROSPETTIVE DELLA PROFESSIONE DI CONSULENTE FINANZIARIO 26/04/2016
FOREX TRADING STRATEGY LA GESTIONE DEL RISCHIO NEL MERCATO VALUTARIO 05/05/2016
Regole di deontologia e responsabilità civile 10/05/2016
CONTINUOUS TIME VERSUS DISCRETE TIME MODELS IN ECONOMIC THEORY 07/07/2016
La Politica Economica e l’impatto macroeconomico. Modelli di previsione e risultati. 14/07/2016
L’impatto economico della spesa sanitaria dopo la riforma Obama: un’analisi attraverso un modello CGE 18/10/2016
L'avventura della finanza 20/10/2016
Problemi dello sviluppo e prospettive della Regione Sudamericana Ottobre-Dicembre
Seminar Day 2016 26/10/2016
Topic: research methods in microeconomics and finance Ottobre-Novembre
Corruption and firms’ financial performance. What can we learn from a dynamic two-step approach 23/11/2016
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Appendice 2. Tabelle sui dati Alma laurea (confronto tra i corsi di laurea e di laurea magistrale del
dipartimento e dati medi nazionali delle stesse classi)
Laurea triennale (EBAM) Dati Alma Laurea
Italia (L 18, 17)
EBAM
Sono
complessivamente
soddisfatti del corso di
laurea (%)
Italia
(L18, 17)EBAM
Totale 86,7 91,8
decisamente sì 30
più sì che no 56,7
28,2
63,6
Sono soddisfatti
dei rapporti con i
docenti in
generale (%)
Italia
(L 18, 17)EBAM
decisamente sì 14,5 16,4
più sì che no 64,8 70
79,3 86,4
Si iscriverebbero di
nuovo all'università?
(%)
Italia
(L 18,
17)EBAM
sì, allo stesso corso
dell'Ateneo67,1 77,3
Italia
(L 18, 17)EBAM
Punteggio degli esami
(medie) 24,3 25
Voto di laurea (medie) 94,2 98,2
25
Indice di ritardo (rapporto fra ritardo e durata legale del corso) (medie)
0,39 0,32
Italia
(L 18, 17)EBAM
Iscrizione ad un altro
corso di laurea (%)
E' attualmente iscritto
ad un corso di laurea
magistrale
64,2 65,8
E' attualmente iscritto
ad un altro corso di
primo livello
0,3 1,3
Italia
(L 18, 17)EBAM
Motivi della non
iscrizione ad un
altro corso di
laurea (%)
Motivi lavorativi 49,2 56
Mancanza di un
corso nell’area
disciplinare di
interesse
2,8 -
Motivi economici 7,2 32
Italia
(L 18, 17)EBAM
Condizione
occupazionale (%)
Lavora 33,1 29,1
Non lavora e non
cerca42,5 45,6
Non lavora ma cerca 24,4 25,3
26
Italia
(L 18, 17)EBAM
Quota che non lavora,
non cerca ma è
impegnata in un corso
universitario/praticant
ato (%)
38,7 41,8
Italia
(L 18, 17)EBAM
Quota che lavora,
per genere (%)
Uomini 32,8 38,5
Donne 33,4 20
27
Lauree Magistrali (CDA-MIF) Confronto con il dato nazionale delle lauree magistrali LM 18-17 Soddisfazione
Condizione occupazionale ad un anno dalla laurea
Italia
(LM 77)CDA MIF
Sono
complessivamente
soddisfatti del
corso di laurea
magistrale (%)
decisamente sì 40,9 37 40
più sì che no 50 56,5 60
Totale 90,9 93,5 100
Italia
(LM 77)CDA MIF
Sono soddisfatti
dei rapporti con i
docenti in
generale (%)
decisamente sì 23 37 33,3
più sì che no 64,6 58,7 66,7
Totale 87,6 95,7 100
Italia
(LM 77)CDA MIF
Si iscriverebbero di
nuovo al corso di laurea
magistrale? (%)
sì, allo stesso corso
magistrale dell'Ateneo75,5 80,4 80
sì, allo stesso corso
magistrale, ma in un
altro Ateneo
9,2 4,3 6,7
28
Italia
(LM 77)CDA MIF
Condizione
occupazionale
(%)
Lavora 56 51,7 55,6
Non lavora e non
cerca16,2 24,1 11,1
Non lavora ma
cerca27,8 24,1 33,3
Italia
(LM 77)CDA MIF
Quota che non
lavora, non
cerca ma è
impegnata in un
corso
universitario/pr
aticantato (%)
9,2 17,2 -
Quota che
lavora, per
genere (%)
Uomini 58,2 42,9 62,5
Donne 54,1 60 50
Esperienze di
lavoro post-
laurea (%)
Non lavora ma
ha lavorato
dopo la laurea
10,7 17,2 22,2
Italia
(LM 77)CDA MIF
Tasso di occupazione
(def. Istat - Forze di
lavoro)
75,1 69 55,6
Tasso di disoccupazione
(def. Istat - Forze di
lavoro)
17,7 4,8 33,3
29
Italia
(LM 77)CDA MIF
Tipologia
dell'attività
lavorativa (%)
Autonomo effettivo 9,5 13,3 20
Tempo
indeterminato24,1 26,7 10
Totale stabile 33,6 40 30
Italia
(LM 77)CDA MIF
Guadagno mensile
netto (medie, in
euro)
Uomini 1.292 1.167 840
Donne 1.151 856 1.176
Totale 1.219 980 1.008
Ha notato un
miglioramento nel
proprio lavoro
dovuto alla laurea
(%)
42,8 66,7 20
Adeguatezza della
formazione
professionale
acquisita
all'università (%)
Molto adeguata 47 53,3 60
Poco adeguata 42,1 40 20
Per niente
adeguata10,6 6,7 20
Utilità della laurea
magistrale per lo
svolgimento
dell'attività
lavorativa (%)
Fondamentale per
lo svolgimento
dell'attività
lavorativa
19,6 6,7 30
Utile per lo
svolgimento
dell'attività
lavorativa
47,8 80 40
Efficacia della
laurea nel lavoro
Molto
efficace/Efficace47,4 60 40
Abbastanza
efficace38,5 26,7 30
Poco/Per nulla
efficace14,2 13,3 30
30
Italia
(LM 77)CDA MIF
Non occupati che
non cercano:
motivo della non
ricerca (%)
Studio 81,5 71,4 50
In attesa di
chiamata dal
datore di lavoro
11,1 14,3 -
Motivi personali 4 - 50
Mancanza di
opportunità
lavorative
1,6 - -
Altro motivo 0,2 - -
31
Risposte a tre anni dalla laurea
Italia
(LM 77)CDA MIF
Condizione
occupazionale
(%)
Lavora 81,1 76,9 76,5
Non lavora e non
cerca6,4 11,5 5,9
Non lavora ma
cerca12,5 11,5 17,6
Italia
(LM 77)CDA MIF
Quota che non
lavora, non
cerca ma è
impegnata in un
corso
universitario/pr
aticantato (%)
2,7 7,7 5,9
Quota che
lavora, per
genere (%)
Uomini 83,1 77,8 85,7
Donne 79,4 76,5 70
Esperienze di
lavoro post-
laurea (%)
Non lavora ma
ha lavorato
dopo la laurea
9 7,7 5,9
Italia
(LM 77)CDA MIF
Tasso di occupazione
(def. Istat - Forze di
lavoro)
85,9 84,6 82,4
Tasso di disoccupazione
(def. Istat - Forze di
lavoro)
9,7 4,3 17,6
32
Italia (LM 77) CDA MIF
Tipologia
dell'attività
lavorativa (%)
Autonomo
effettivo18,8 15 7,7
Tempo
indeterminato42,5 55 46,2
Totale
stabile 61,2 70 53,8
Italia
(LM 77)CDA MIF
Guadagno mensile
netto (medie, in
euro)
Uomini 1.464 1.608 1.376
Donne 1.264 980 1.136
Totale 1.357 1.211 1.247
Ha notato un
miglioramento nel
proprio lavoro
dovuto alla laurea
(%)
48,8 28,6 100
Adeguatezza della
formazione
professionale
acquisita
all'università (%)
Molto adeguata 48,7 35 38,5
Poco adeguata 42,8 60 38,5
Per niente
adeguata8,4 5 23,1
Utilità della laurea
magistrale per lo
svolgimento
dell'attività
lavorativa (%)
Fondamentale per
lo svolgimento
dell'attività
lavorativa
21,3 15 38,5
Utile per lo
svolgimento
dell'attività
lavorativa
47,7 40 38,5
Efficacia della
laurea nel lavoro
svolto (%)
Molto
efficace/Efficace52,3 36,8 40
Abbastanza
efficace36,9 52,6 50
Poco/Per nulla
efficace10,8 10,5 10
Totale risposte
positive 89,2 89,4 90
33
ESPERIENZE DI LAVORO DURANTE GLI STUDI 2015
LM 18, 17 EBAM
Hanno esperienze
di lavoro (%) 69,6 69,9
lavoratori-studenti 6,9 13,6
altre esperienze di
lavoro con
continuità a tempo
pieno
3,9 3,9
lavoro a tempo
parziale20,4 16,5
lavoro
occasionale,
saltuario,
stagionale
38,4 35,9
nessuna
esperienza di
lavoro
30 30,1
lavoro coerente
con gli studi15,2 15,5
ESPERIENZE DI LAVORO DURANTE GLI STUDI
LM-77 CDA MIF
Hanno esperienze di
lavoro (%) 72,5 84,8 93,3
lavoratori-studenti 8,8 13 6,7
altre esperienze di
lavoro con continuità
a tempo pieno
6,9 2,2 6,7
lavoro a tempo
parziale24,3 34,8 33,3
lavoro occasionale,
saltuario, stagionale32,5 34,8 46,7
nessuna
esperienza di
lavoro
27,2 15,2 6,7
lavoro coerente
con gli studi26,3 23,9 26,7
34
ESPERIENZE DI LAVORO DURANTE GLI STUDI
EBAM 2015 2014 2013
Hanno esperienze
di lavoro (%) 69,9 71,1 65
lavoratori-studenti 13,6 12,2 8,3
altre esperienze di
lavoro con
continuità a tempo
pieno
3,9 5,6 -
lavoro a tempo
parziale16,5 21,1 20
lavoro
occasionale,
saltuario,
stagionale
35,9 32,2 36,7
nessuna
esperienza di
lavoro
30,1 27,8 35
lavoro coerente
con gli studi15,5 16,7 6,7
ESPERIENZE DI LAVORO DURANTE GLI STUDI
CDA 2015 2014 2013
Hanno esperienze di
lavoro (%) 84,8 78,8 66,7
lavoratori-studenti 13 24,2 8,9
altre esperienze di
lavoro con continuità
a tempo pieno
2,2 3 2,2
lavoro a tempo
parziale34,8 27,3 26,7
lavoro occasionale,
saltuario, stagionale34,8 24,2 28,9
nessuna
esperienza di
lavoro
15,2 21,2 33,3
lavoro coerente
con gli studi23,9 45,5 28,9
35
ESPERIENZE DI LAVORO DURANTE GLI STUDI
MIF 2015 2014 2013
Hanno esperienze di
lavoro (%) 93,3 66,7 62,5
lavoratori-studenti 6,7 22,2 12,5
altre esperienze di
lavoro con continuità
a tempo pieno
6,7 - -
lavoro a tempo
parziale33,3 5,6 25
lavoro occasionale,
saltuario, stagionale46,7 38,9 25
nessuna
esperienza di
lavoro
6,7 33,3 37,5
lavoro coerente
con gli studi26,7 16,7 18,8