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Premessa. - unimc.it · Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive...

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1 Dipartimento di Economia e Diritto Commissione paritetica docenti-studenti Relazione dic. 2016 La commissione paritetica del dipartimento di Economia e Diritto è composta da: Stefano Perri (docente, presidente) Tommaso Febbrajo ( docente ) Andrea Fradeani (docente) Barbara Malaisi (docente) Elisabetta Michetti (docente) Nicolò Cammoranesi (rappresentante studenti) Lorenzo Di Tommaso (rappresentante studenti) Eni Dumi (rappresentante studenti) Maria Francesca Gerardi (rappresentante degli studenti) Michele Rivetti (rappresentante studenti) Sezione A Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze del sistema economico e produttivo. Premessa. L’osservazione e l’analisi delle esigenze occupazionali espresse dal mercato del lavoro è un impegno del Dipartimento di Economia e Diritto. Nel corso dell’anno sono stati organizzati, anche in considerazione dei profondi mutamenti imposti dall’attuale congiuntura al tessuto sociale e produttivo marchigiano, momenti istituzionali di confronto con le parti sociali, in particolare con gli interlocutori più rappresentativi dei vari sbocchi professionali. Ciò per allineare i contenuti dell’offerta formativa con le aspettative del mercato del lavoro, favorendo così l’inserimento dei nostri laureati. Costanti i contatti, limitandoci ai casi più significativi, con Confindustria, Banca d’Italia, Camera di commercio, Banche locali e Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili (con cui sono in essere sia una laurea in convenzione, per agevolare l’iter di accesso alla professione, che uno specifico corso post -laurea di preparazione all’esame di Stato). In questo quadro si è costituito e insediato, nell’anno accademico 2015/16 il “Comitato per i rapporti con il territorio, formato sia da rappresentanti del corpo docente che da rappresentanti delle istituzioni politiche ed economiche del territorio. Il comitato ha tenuto la prima riunione il 22/04/2016. Inoltre si è organizzato un incontro tra laureati e laureandi dei corsi di laurea e rappresentanti del mondo professionale e aziendale del territorio (INCONTRO LAUREATI LAVORO Eccellenze a confronto) il 12/07/2016 per facilitare l’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro. Il legame con il territorio, e la volontà di fornire risposte alle sue esigenze, è pure testimoniato sia dai numerosi seminari che dal Career Day. I primi, grazie all’equilibrio e confronto fra i relatori accademici e gli operatori aziendali, hanno non solo integrato l’offerta didattica ma soprattutto avvicinato gli studenti alle realtà produttive (si rinvia, per l’elenco degli eventi, alla specifica appendice). Il secondo, organizzato in collaborazione con l’Università di Camerino nei giorni 19 e 20 ottobre 2016, ha permesso ad un gran numero di studenti di avere colloqui diretti con i manager e i responsabili delle risorse umane delle tante aziende presenti. Le aspettative del contesto produttivo di riferimento hanno ispirano la progettazione dei corsi di laurea triennale e magistrale che, in accordo con i requisiti ministeriali, si propongono di formare
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Dipartimento di Economia e Diritto

Commissione paritetica docenti-studenti

Relazione dic. 2016

La commissione paritetica del dipartimento di Economia e Diritto è composta da:

Stefano Perri (docente, presidente)

Tommaso Febbrajo ( docente )

Andrea Fradeani (docente)

Barbara Malaisi (docente)

Elisabetta Michetti (docente)

Nicolò Cammoranesi (rappresentante studenti)

Lorenzo Di Tommaso (rappresentante studenti)

Eni Dumi (rappresentante studenti)

Maria Francesca Gerardi (rappresentante degli studenti)

Michele Rivetti (rappresentante studenti)

Sezione A Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo

personale e professionale, tenuto conto delle esigenze del sistema economico e produttivo.

Premessa.

L’osservazione e l’analisi delle esigenze occupazionali espresse dal mercato del lavoro è un

impegno del Dipartimento di Economia e Diritto.

Nel corso dell’anno sono stati organizzati, anche in considerazione dei profondi mutamenti imposti

dall’attuale congiuntura al tessuto sociale e produttivo marchigiano, momenti istituzionali di

confronto con le parti sociali, in particolare con gli interlocutori più rappresentativi dei vari sbocchi

professionali. Ciò per allineare i contenuti dell’offerta formativa con le aspettative del mercato del

lavoro, favorendo così l’inserimento dei nostri laureati. Costanti i contatti, limitandoci ai casi più

significativi, con Confindustria, Banca d’Italia, Camera di commercio, Banche locali e Ordine dei

Dottori commercialisti ed Esperti contabili (con cui sono in essere sia una laurea in convenzione,

per agevolare l’iter di accesso alla professione, che uno specifico corso post-laurea di preparazione

all’esame di Stato). In questo quadro si è costituito e insediato, nell’anno accademico 2015/16 il

“Comitato per i rapporti con il territorio”, formato sia da rappresentanti del corpo docente che da

rappresentanti delle istituzioni politiche ed economiche del territorio. Il comitato ha tenuto la prima

riunione il 22/04/2016. Inoltre si è organizzato un incontro tra laureati e laureandi dei corsi di laurea

e rappresentanti del mondo professionale e aziendale del territorio (INCONTRO LAUREATI –

LAVORO Eccellenze a confronto) il 12/07/2016 per facilitare l’inserimento dei laureati nel mondo

del lavoro.

Il legame con il territorio, e la volontà di fornire risposte alle sue esigenze, è pure testimoniato sia

dai numerosi seminari che dal Career Day. I primi, grazie all’equilibrio e confronto fra i relatori

accademici e gli operatori aziendali, hanno non solo integrato l’offerta didattica ma soprattutto

avvicinato gli studenti alle realtà produttive (si rinvia, per l’elenco degli eventi, alla specifica

appendice). Il secondo, organizzato in collaborazione con l’Università di Camerino nei giorni 19 e

20 ottobre 2016, ha permesso ad un gran numero di studenti di avere colloqui diretti con i manager

e i responsabili delle risorse umane delle tante aziende presenti.

Le aspettative del contesto produttivo di riferimento hanno ispirano la progettazione dei corsi di

laurea triennale e magistrale che, in accordo con i requisiti ministeriali, si propongono di formare

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laureati da inserire nel mondo aziendale, per lo svolgimento di funzioni manageriali o

imprenditoriali, nelle banche e più in generale nel campo degli intermediari finanziari, nelle

amministrazioni pubbliche e nelle libere professioni economiche. L’organizzazione della didattica e

dei piani di studi ha tentato di contemperare, per non “destabilizzare” l’offerta formativa e

disperdere il lavoro fatto nel passato, l’innovazione richiesta dalle dinamiche socio-economiche con

l’esigenza di consolidamento dei percorsi formativi offerti.

1) Corso di laurea triennale: «Economia: banche, aziende e mercati».

Sbocchi Occupazionali.

I laureati in «Economia: banche, aziende e mercati» sono capaci di applicare, grazie agli strumenti

metodologici acquisiti attraverso il corso nonché alle numerose esperienze applicative svolte,

conoscenze e capacità di comprensione in diversi ambiti professionali:

- in attività di promozione e di consulenza finanziarie;

- in aziende industriali, commerciali, di servizi e finanziarie;

- in banche, assicurazioni, società di intermediazione mobiliare e società di gestione del risparmio;

- in società di revisione e di consulenza;

- nella libera professione come esperti contabili;

- nella pubblica amministrazione;

- nelle sedi estere di imprese italiane e nelle sedi italiane di imprese estere;

- nelle società di consulenza all’export.

Il corso prepara alle professioni di:

- specialista della gestione e del controllo nelle imprese private;

- specialisti in contabilità;

- specialisti in fiscalità;

- specialista in attività finanziarie;

- specialista nell’acquisizione di beni e di servizi;

- specialista nella commercializzazione di beni e servizi;

- analista di mercato;

- specialista in economia aziendale.

Obiettivi formativi.

I laureati in «Economia: banche, aziende e mercati» acquisiscono una solida preparazione di base

nelle discipline economiche e aziendali nonché un’adeguata conoscenza degli strumenti matematico-

statistici e dei principi/istituti dell’ordinamento giuridico, possono inoltre applicare le conoscenze

apprese nell’ambito dell’operatività delle imprese declinandole tanto per aree funzionali (la

gestione, l’organizzazione, l’amministrazione, la rilevazione, il controllo), quanto per classi di

aziende dei vari settori (manifatturiero, finanziario, commerciale, dei servizi, della pubblica

amministrazione) anche con riferimento a mercati globalizzati.

Durante il percorso formativo sono previste, in relazione a obiettivi specifici di formazione

professionale e agli sbocchi occupazionali, attività esterne di tirocinio formativo (stage) presso

aziende ed organizzazioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali, finalizzate alla concreta

applicazione delle conoscenze apprese.

Il corso in «Economia: aziende, banche, mercati» prevede tre curricula di approfondimento i cui

specifici obiettivi formativi si sviluppano nella maniera seguente:

- «Curriculum Economia bancaria, finanziaria e assicurativa»: il percorso di studi, oltre a fornire

una solido background sui temi inerenti la finanza, è focalizzato sulla conoscenza della gestione

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degli intermediari finanziari e sull’operatività dei mercati finanziari. Sono inoltre affrontate le

tematiche del risk management, delle principali tipologie di strumenti finanziari, della gestione dei

portafogli di attività finanziarie nonché degli aspetti giuridici che regolano l’attività degli

intermediari e dei mercati finanziari;

- «Curriculum Economia aziendale»: il percorso è strutturato in modo da fornire competenze utili

per operare nelle aziende manifatturiere e di servizi, in particolare nelle funzioni di amministrazione

e controllo e nell’ambito gestionale in genere; alla costruzione di una solida base conoscitiva sui

temi della rilevazione, del bilancio, della revisione e delle tecniche di analisi e controllo economico-

finanziario, sono affiancate le tematiche di marketing, logistica, innovazione e diritto d’impresa con

l’obiettivo di formare operatori aziendali, professionisti e imprenditori capaci di affrontare e

risolvere i problemi con una visione globale, interdisciplinare e integrata;

- «Curriculum Economia e commercio internazionale»: il percorso intende sviluppare la conoscenza

dell’economia applicata e dell’economia aziendale inerenti i processi d’internazionalizzazione delle

imprese e dei mercati nell’ambito della di globalizzazione. Sono inoltre affrontate, oltre alle

questioni giuridiche caratterizzanti gli scambi con l’estero, sia le problematiche della

delocalizzazione che le modalità d’analisi dei mercati reali e finanziari internazionali.

Soddisfazione dei laureati e loro occupazione.

Un’importante testimonianza, seppure indiretta, tanto della coerenza fra obiettivi formativi e

caratteristiche del tessuto produttivo locale (caratterizzato, come noto, dalla presenza di PMI)

quanto dell’adeguatezza dei corsi offerti viene dai dati AlmaLaurea, confrontando la situazione del

corso di laurea con quella relativa alla media dei corsi L 18, 17 a livello nazionale (in appendice

sono riportate alcune tabelle con dati significativi). Ripeterebbero la scelta di «Economia: banche,

aziende e mercati» il 77,3% dei laureati intervistati, contro il 67,1% della media delle risposte

positive di tutti gli atenei italiani nella classe di laurea di riferimento. Il dato è significativamente

più alto rispetto alla media nazionale, indice di un giudizio positivo sull’esperienza vissuta dagli

studenti. Il 65,8% dei laureati EBAM sono iscritti ad un corso di laurea magistrale, in percentuale

superiore alla media nazionale del 64,2%. Peraltro non si iscrivono alla laurea magistrale per motivi

lavorativi il 56% dei laureati, contro una media nazionale del 49,2%. Anche in questo caso la

differenza è significativa. Preoccupante, anche se del tutto indipendente dalla responsabilità

dell’Università, il fatto che il 32% dei non iscritti alla laurea magistrale adduca motivazioni

economiche per questa scelta, contro il 7,2% della media nazionale.

Infine lavora una percentuale di laureati (il 29,1%) minore della media nazionale (il 33,1%).

Peraltro non lavora e non cerca lavoro il 45,6% dei laureati EBAM contro il 42,5% della media

nazionale. Questo dato è collegato alla maggiore quota dei laureati EBAM che non lavora, non

cerca ma è impegnata in un corso universitario/praticantato (41,8%) rispetto alla media nazionale

(38,7%)

2) Corso di laurea magistrale in: «Consulenza e direzione aziendale».

Sbocchi Occupazionali.

Il corso di laurea si propone di formare professionisti da inserire in diversi contesti:

- le aziende industriali, commerciali e di servizi;

- le professioni di dottore commercialista e revisore legale;

- le società di revisione e di consulenza;

- la pubblica amministrazione;

- banche e società finanziarie.

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I laureati in «Consulenza e direzione aziendale» possiedono competenze adeguate sia per risolvere

problemi operativi attinenti all’economia aziendale, sia per proporre e sostenere rigorose

argomentazioni di carattere pratico e teorico.

Il corso prepara alle professioni di:

- imprenditore;

- manager in aziende private e pubbliche;

- specialista del controllo nella pubblica amministrazione;

- specialista della gestione e del controllo nelle imprese private;

- specialista dell’organizzazione del lavoro;

- specialista in contabilità e bilancio;

- dottore commercialista e revisore legale;

- specialista in attività finanziarie;

- specialista nell’acquisizione di beni e servizi;

- analista di mercato;

- specialista in economia aziendale;

- ricercatori e tecnici laureati nelle scienze aziendali.

Obiettivi formativi.

L’obiettivo del corso di laurea magistrale in «Consulenza e direzione aziendale» è quello di formare

figure professionali con ampie conoscenze di amministrazione e gestione aziendale, in modo da

rivestire, internamente alle imprese, posizioni di vertice nelle aree amministrativo-finanziaria,

tributaria e del controllo di gestione nonché svolgere l’attività di consulenza quale dottore

commercialista e revisore legale o componente di società di revisione e consulenza. Nel biennio si

approfondiscono infatti tutte le materie aziendali professionalizzanti: le teorie e gli strumenti

economico finanziari, vale a dire i diversi sistemi, metodi e procedimenti di contabilità e bilancio; i

principi contabili nazionali ed internazionali; le tecniche professionali per l’ordinaria e la

straordinaria gestione; l’economia dei gruppi aziendali; le strategie e le politiche aziendali, la

revisione ed il controllo di gestione. Ugualmente importanti le materie strumentali alla governance

aziendale, vale a dire quelle di tipo giuridico: gli aspetti evoluti di diritto societario; il diritto e le

procedure delle crisi d’impresa; il diritto fiscale legato al reddito d’impresa; gli aspetti di

regolamentazione delle nuove forme contrattuali, il diritto della regolamentazione antitrust ecc.

Il corso in «Consulenza e Direzione Aziendale» prevede due curricula: il «Curriculum

professionale» e il «Curriculum gestionale». Il primo, grazie alla convenzione sottoscritta con gli

ordini dei dottori commercialisti di Macerata e Camerino, Fermo e Ascoli Piceno, consente agli

studenti intenzionati ad esercitare la professione di dottore commercialista di svolgere parte del

tirocinio obbligatorio in concomitanza con il percorso formativo universitario (ottenendo, peraltro,

l’esonero dalla prima prova scritta dell’esame di Stato). Il DED offre inoltre, a completamento del

percorso abilitante, il corso di preparazione post laurea all’esame di Stato (sostenibile, quest’ultimo,

presso l’Università di Macerata).

Soddisfazione dei laureati e loro occupazione.

Anche per questo corso si riportano i dati sulla soddisfazione degli studenti e sulla condizione

occupazione ad un anno dalla laurea, confrontati con i dati nazionali riferiti alla classe LM 77.

Ripeterebbero la scelta di «Consulenza e direzione aziendale» l’80,4% dei laureati intervistati,

contro il 75,5% della media delle risposte positive di tutti gli atenei italiani nella classe di laurea di

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riferimento. Anche in questo caso il dato è più alto della media nazionale, indice di un giudizio

positivo sull’esperienza vissuta dagli studenti.

Infine lavora a tre anni dalla laurea una percentuale di laureati (il 76,9%) minore della media

nazionale (l’81,1%). Peraltro non lavora e non cerca lavoro l’11,5% dei laureati CDA contro il

6,4% della media nazionale, mentre non lavora ma cerca lavoro l’11,5% dei laureati CDA contro il

12,5% della media nazionale. Questo dato è collegato all’apparente paradosso che sia il tasso di

occupazione dei laureati CDA, sia il tasso di disoccupazione sono minori (rispettivamente il 84,6%

e 4,3%) rispetto alla media nazionale (85,9% e 9,7%).

La ragione può essere individuata nella quota dei laureati CDA non occupati che non cercano

lavoro perché impegnati in un corso universitario/praticantato (il 7,7% contro il 2,7% della media

nazionale).

Infine il numero di laureati che ritengono molto efficace o abbastanza efficace la laurea nel lavoro

svolto è l’89,4% del totale, sostanzialmente uguale alla media nazionale (89,2%).

Proposte ed indicazioni degli studenti.

Gli studenti presenti nella commissione paritetica esprimono l’esigenza, peraltro già avanzatas lo

scorso anno, di qualificare ulteriormente l’offerta formativa del dipartimento attraverso

approfondimenti sulle problematiche giuridiche, economiche e tributarie delle start-up (anche

innovative), sulle reti d’impresa e sugli strumenti aziendali atti a monitorare, analizzare e

confrontare i costi e la performance aziendali. La commissione rimanda questa questione al tavolo

della didattica, per le opportune valutazioni e approfondimenti.

3) Corso di laurea magistrale in: «Mercati e intermediari finanziari».

Sbocchi occupazionali.

Grazie all’acquisizione di strumenti metodologici e alle numerose esperienze applicative condotte

durante il corso, i laureati in «Mercati e intermediari finanziari» sono in grado di applicare

conoscenze e capacità di comprensione in diversi ambiti professionali:

- direzione finanziaria e amministrativa di società operanti in contesti internazionali;

- country manager/direzione di controllate estere di gruppi commerciali;

- banche;

- compagnie assicurative;

- SIM, SGR e altre società finanziarie;

- attività di promozione e di consulenza finanziaria;

I laureati in «Mercati e intermediari finanziari» si caratterizzano altresì per conoscenze e

competenze adeguate sia per risolvere problemi operativi attinenti all'economia aziendale e

bancaria, sia per proporre e sostenere rigorose argomentazioni di carattere pratico e teorico.

Il corso prepara alle professioni di:

- specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private;

- specialisti in risorse umane;

- specialisti dell’organizzazione del lavoro;

- specialisti in attività finanziarie;

- specialisti nell’acquisizione di beni e servizi;

- analisti di mercato;

- specialisti dei sistemi economici;

- specialisti dell’economia aziendale;

- ricercatori e tecnici laureati nelle scienze economiche e statistiche.

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Obiettivi formativi.

I laureati in «Mercati e intermediari finanziari» si caratterizzano per conoscenze e competenze

adeguate sia per risolvere problemi operativi attinenti all’economia aziendale e bancaria, sia per

proporre e sostenere rigorose argomentazioni di carattere pratico e teorico. Devono pertanto

possedere conoscenze specialistiche nell’area della gestione degli intermediari finanziari e

dell’operatività dei mercati finanziari, oltre a una solida base conoscitiva dei temi inerenti il settore

della finanza.

Il percorso formativo attribuisce una particolare rilevanza alle tematiche della gestione e del

controllo dei rischi; della microstruttura e del funzionamento dei mercati finanziari; degli strumenti

finanziari; della gestione dei portafogli di attività finanziarie; delle esigenze finanziarie degli

operatori economici e delle molteplici modalità di soddisfacimento ad opera degli intermediari e dei

mercati finanziari; della valutazione delle performance aziendali; degli aspetti giuridici che

regolano l’attività degli intermediari e dei mercati finanziari.

Durante il percorso formativo è prevista, in relazione ad obiettivi specifici di formazione

professionale ed agli sbocchi occupazionali, l’applicazione delle conoscenze apprese con attività

esterne di tirocinio formativo (stage) presso istituzioni finanziarie e private nazionali ed

internazionali. Si auspica, in tal senso, una maggiore mobilità di docenti e studenti sia in entrata che

in uscita.

Dallo scorso anno accademico il corso in «Mercati e intermediari finanziari» prevede due curricula:

il «Curriculum Banca e Mercati» e il «Curriculum International Finance and Economics». Il primo

è in continuità con i corsi dei passati anni accademici. Il secondo, di nuova attivazione, è nel suo

secondo anno di vita.

Il «Curriculum in International Finance and Economics» si propone di sviluppare competenze

avanzate, sia teoriche che pratiche, che permettano ai laureati di lavorare in un ampio spettro di

contesti internazionali. Principali opportunità di impiego, come riportato nel sito web dedicato al

corso, possono essere riferite ai seguenti ambiti:

- Banks & Financial Intermediaries;

- Asset Management Companies;

- Insurance Companies;

- Consulting & Auditing Companies;

- Export Oriented & International Companies;

- International Trade Agencies;

- Central Banks;

- International Organizations;

- Universities;

- Research Centers.

L’istituzione del curriculum a vocazione internazionale vuole contribuire alla internalizzazione

degli studi universitari (una priorità nell’ambito del processo di globalizzazione).

Il corso è partito nello scorso anno accademico e una sua analisi critica sarà possibile solo in futuro.

Le sue prospettive dipenderanno, in ogni caso, sia dalla capacità del DED di stringere relazioni

proficue con università e istituzioni straniere, sia all’interno che all’esterno dell’Unione Europea,

sia di qualificare ulteriormente la proposta formativa, in relazione anche alle caratteristiche degli

studenti iscritti.

Già nel presente anno accademico frequenta il corso un buon numero di studenti, provenienti in

massima parte dall’estero ed in particolare dall’Africa e dall’Asia. I docenti rilevano per il momento

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una partecipazione al corso di circa 25 studenti, provenienti dal Ghana, dal Pakistan e da altri paesi.

Partecipano anche alcuni italiani.

Soddisfazione dei laureati e loro occupazione.

Anche per questo corso si riportano i dati sulla soddisfazione degli studenti e sulla condizione

occupazione ad un anno dalla laurea raffrontato al dato medio nazionale della classe LM 77.

Ripeterebbero la scelta di iscrizione a Mercati e Intermediari Finanziari l’80,% dei laureati

intervistati, contro il 75,5% della media delle risposte positive di tutti gli atenei italiani nella classe

di laurea di riferimento. Anche in questo caso il dato è più alto della media nazionale, indice di un

giudizio positivo sull’esperienza vissuta dagli studenti.

A tre anni dalla laurea lavora una percentuale di laureati (il 76,5%) minore della media nazionale

(l’81,1%). Peraltro non lavora e non cerca lavoro il 5,9% dei laureati CDA contro il 6,4% della

media nazionale, mentre non lavora ma cerca lavoro il 17,6% dei laureati CDA contro il 12,5%

della media nazionale. Il tasso di occupazione è l’82,4%, contro il 85,9% della media nazionale,

mentre il tasso di disoccupazione è il 17,6% contro il 9,7%. In questo quadro i dati non sono

positivi e andranno monitorati con attenzione nei prossimi anni, pur tenendo presente che il basso

numero di interviste ai laureati MIF può nel breve periodo distorcere il risultato con il peso di casi

particolari.

La quota dei laureati CDA non occupati che non cercano lavoro perché impegnati in un corso

universitario/praticantato è del 5,9% contro il 2,7% della media nazionale.

Infine il numero di laureati che ritengono fondamentale l’utilità della laurea per lo svolgimento

dell’attività lavorativa è il 38,5% del totale, contro il 21,3% della media nazionale, dato senz’altro

positivo.

Sezione B Analisi e proposte su efficacia dei risultati di apprendimento attesi in relazione alle funzioni e

competenze di riferimento (coerenza fra le attività formative programmate e gli specifici obiettivi

formativi programmati).

1) Corso di laurea triennale: «Economia: banche, aziende e mercati».

Il raggiungimento degli obiettivi formativi previsti è perseguito, durante il percorso degli studi,

attraverso la didattica frontale e l’uso di materiali avanzati e aggiornati; il percorso formativo è

inoltre integrato dalla partecipazione di esperti provenienti dal mondo degli operatori aziendali. Ai

tradizionali corsi sono affiancati, inoltre, i laboratori (istituiti per gran parte degli ambiti scientifici

coinvolti nel corso di laurea): si vuole consentire agli studenti, in tal modo, l’applicazione concreta

delle conoscenze teoriche apprese.

Durante il percorso formativo è prevista, in relazione agli obiettivi specifici di formazione

professionale e agli sbocchi occupazionali, la possibilità di applicare le conoscenze apprese con

attività esterne di tirocinio formativo (stage) presso aziende, studi professionali, organizzazioni

pubbliche e private, nazionali ed internazionali.

Gli studenti sono incoraggiati a sviluppare capacità comunicative attraverso lavori e presentazioni

di gruppo, così da divulgare informazioni, idee, problemi e soluzioni ad interlocutori specialisti e

non. Devono saper utilizzare opportunamente, inoltre, la terminologia tecnico-economica ed essere

in grado di esemplificare concetti per gli interlocutori non esperti. Lo sviluppo di tali abilità deriva

dall’impegno richiesto, durante il corso, nella triplice prospettiva: (i) dell’apprendimento

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disciplinare; (ii) dell’inquadramento dei problemi in un contesto di collegamenti interdisciplinari;

(iii) della rigorosa spiegazione di situazioni, concetti e risultati.

Gli strumenti di verifica delle abilità comunicative non possono che essere l’ascolto e la guida dello

studente durante le lezioni, ma anche in sede di esame.

Il Dipartimento di Economia e Diritto nell'A.A. 2015-2016 offre alcuni corsi di insegnamento con

un supporto didattico on line tramite la piattaforma Olat. L'attività on line si distingue dai corsi a

distanza perché è un supporto allo studio e costituisce un approfondimento dei temi trattati durante

le lezioni del corso in presenza sviluppandosi parallelamente a quest'ultimo.

Pur non essendo strutturato come corso a distanza, il supporto didattico on line si propone anche di

venire incontro alle esigenze degli studenti lavoratori che trovano difficoltà nel frequentare le

lezioni in assiduamente.

Il supporto on line è iniziato nello scorso anno accademico e occorrerà attendere che l’esperienza si

consolidi per poter formulare una analisi critica e proposte migliorative, soprattutto dal punto di

vista degli studenti. Già dal corrente anno accademico si nota un significativo aumento delle

iscrizioni, anche se il dato non è definitivo, e se il numero assoluto degli studenti iscritti permane

modesto (16 al 13/12/2016).

2) Corso di laurea magistrale in: «Consulenza e direzione aziendale».

I laureati in «Consulenza e direzione aziendale» conseguono conoscenze e capacità di

comprensione, nell’ambito dei meccanismi di gestione e di governance aziendale, che estendono e

rafforzano quelle tipicamente acquisite durante il percorso triennale e consentono di elaborare e

applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca.

Lo studente ha la possibilità, in funzione del percorso formativo selezionato, di approfondire la

propria preparazione in ambito gestionale, professionale e pubblico. Il livello di formazione include

pure la conoscenza di temi importanti e attuali attinenti al sistema aziendale; in relazione sia alla

cura dei contenuti didattici, che all’uso di testi avanzati e aggiornati e al frequente confronto con

esperti provenienti dal mondo delle professioni d’azienda.

I laureati nel corso di laurea magistrale devono inoltre essere in grado di utilizzare fluentemente,

tanto in forma scritta quanto orale, la lingua inglese (con particolare riferimento alla terminologia

economico-finanziaria).

3) Corso di laurea magistrale in: «Mercati e intermediari finanziari».

I laureati in «Mercati e intermediari finanziari» devono conseguire conoscenze e capacità

specialistiche nell’ambito dell’economia degli intermediari e dei mercati finanziari; devono

possedere abilità metodologiche idonee al risk management, alla valutazione degli strumenti

finanziari, alla gestione dei portafogli di attività finanziarie, alla valutazione delle performance

aziendali. Il percorso formativo mira anche ad approfondire temi di frontiera attinenti agli ambiti

sopra indicati.

Il frequente confronto con esperti provenienti dalle istituzioni e dai mercati finanziari, le attività

seminariali con accademici italiani e stranieri, rendono possibile il conseguimento delle conoscenze

e capacità in oggetto.

La realizzazione di lavori di gruppo, nella forma di casi aziendali e business game, insieme alle

relative presentazioni, rappresentano un importante strumento impiegato per sviluppare le capacità

comunicative degli studenti.

Il percorso formativo prevede inoltre, in via obbligatoria, un tirocinio formativo (stage) durante il

quale applicare le conoscenze apprese, ciò con riferimento sia agli sbocchi occupazionali desiderati

dallo studente che agli specifici obiettivi di formazione.

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Gli strumenti di verifica delle abilità comunicative non possono che essere, quindi, l’ascolto e la

guida dello studente sia durante le lezioni che in sede di esame.

L’acquisizione di metodiche di analisi e di interpretazione critica delle problematiche e dinamiche

relative ai mercati e agli intermediari finanziari, nonché ai principali temi della finanza moderna,

consente ai laureati in «Mercati e intermediari finanziari» di sviluppare solide capacità di

apprendimento così da consentirgli di avviarsi, con un alto grado di autonomia, a studi successivi

quali i dottorati di ricerca in università italiane o straniere.

In generale per tutti i corsi di laurea e laurea magistrale i contenuti del corso sono coerenti con gli

obiettivi formativi proposti, anche in considerazione dei limiti posti dai cosiddetti “requisiti

minimi” ad una ulteriore articolazione e diversificazione.

Per una migliore analisi di questo punto della relazione, si concentra l’attenzione su alcuni

indicatori statistici. Questi indicatori, pur non potendo essere considerati esaustivi per giudicare

dell’efficacia dei corsi in relazione agli obiettivi di apprendimento, offrono però indicazioni

interessanti a questo proposito.

Abbiamo già visto che il dato dei laureati che ripeterebbero l’iscrizione al corso di laurea è

soddisfacente se confrontato con la media nazionale, indice di un giudizio positivo tanto sulla

progettazione dei corsi di laurea che sulla loro efficacia.

Dai dati Alma Laurea, per il corso EBAM, risulta inoltre una maggiore soddisfazione degli studenti

rispetto alla media nazionale per il rapporto instaurato con i docenti (86,4% contro il 79,3).

Anche l’indice di ritardo alla laurea (2015) è più basso per EBAM che per la media nazionale

(0,32% contro 0,39%). La durata degli studi sempre nel 2015 è di 4,3 anni migliore della media

nazionale di 4,5 (su questo punto si veda più avanti nella relazione). Peraltro questo dato è tanto più

significativo in quanto la percentuale di studenti-lavoratori presenti nel corso di laurea (13,6%), è

significativamente maggiore della media nazionale (6,9%). Gli studenti lavoratori hanno

evidentemente tempi di laurea più lunghi degli altri studenti.

Per quanto riguarda i dati presenti nella MIA d’Ateneo la media dei CFU conseguiti in un anno è la

seguente

CFU per anno

2013/14 2014/15 2015/16

EBAM 31,67 24,98 28,76

Considerando che le sessioni di esami dell’anno accademico 2015/16 non sono ancora terminate, il

dato sembra quanto meno annullare la variazione negativa registrata nel precedente anno

accademico. A questo proposito bisognerà considerare anche per il futuro se le azioni di tutorato

intraprese sia a livello della Università (ad esempio il progetto I care) che del dipartimento sono

state efficaci, guardando all’evoluzione futura.

Il trend decrescente del dato sul tasso di reiscrizione tra il primo e il secondo anno sembra indicare

una criticità di cui i consigli di corso di laurea e di dipartimento sono invitati a riflettere.

Tasso di reiscrizione I/II anno

2013/14 2014/15 2015/16

EBAM 86,67% 78,31% 74,71%

Un trend simile è segnalato dal tasso di abbandono

Tasso di abbandono

2013/14 2014/15 2015/16

EBAM 11,63% 16,30% 19,26%

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Anche per quanto riguarda il tempo medio di laurea si registra un trend negativo, spiegabile però

con l’aumento dei laureati studenti-lavoratori. I dati nella tabella sono in anni e mesi. Il dato

riportato sopra (ricavato da AlmaLaurea) è espresso in anni con decimale (nel caso specifico 3 mesi

equivalgono a 0,25 anni, arrotondato a 0,3). In questo caso si può osservare che le azioni di

tutoraggio intraprese, anche al fine di abbreviare i tempi per conseguire la laurea, non possono

ancora influenzare questo dato per ovvi motivi di tempo. Si deve anche osservare che il dato tende a

sopravvalutare il tempo di laurea, perché non tiene conto degli studenti lavoratori iscritti “part-

time”, la cui presenza evidentemente allunga il tempo medio di laurea. Il dato medio negli anni

2013-2015 del tempo di laurea di Ebam degli studenti full time è sostanzialmente minore di quello

grezzo e uguale a 3 anni e 10 mesi. Nello stesso periodo i laureati part time sul totale sono stati il

30% del totale. Dai dati ALMA Laurea risulta inoltre una crescita continua della presenza dei

laureati studenti-lavoratori passati rispettivamente dall’8,3% del 2013 al 12,2% del 2014 e al 13,6%

del 2015. Questa tendenza ha avuto sicuramente un influenza notevole nell’allungare il tempo

medio di laurea.

Tempo medio di laurea

2014 2015 2016

EBAM 4a 3m 4a 3m 4a 8m

La percentuale dei laureati in corso con riferimento agli iscritti dell’ultimo anno di corso è la

seguente

Tasso di laurea

2013/14 2014/15 2015/16

EBAM 29,92% 39,78% 16,20%

In questo caso il dato del 2015/16 è incompleto, non essendo ancora state attuate due sessioni di

laurea dell’anno accademico. Si tratta allora di vedere se il trend positivo del 2014/15 sarà

confermato anche per l’anno accademico successivo.

Dai dati Alma Laurea, per il corso CDA, risulta una maggiore soddisfazione degli studenti rispetto

alla media nazionale per il rapporto instaurato con i docenti (95,7% contro il 87,6).

L’indice di ritardo alla laurea è più alto per CDA che per la media nazionale (0,22% contro 0,18%).

La durata degli studi è di 2,8 anni contro una media nazionale di 2,6. Tuttavia la differenza con il

dato nazionale è largamente imputabile al maggior numero di studenti che hanno un’esperienza

lavorativa durante il corso di studi (l’84,8% nel corso di laurea contro il 72,5% della media

nazionale).

Per quanto riguarda i dati presenti nella MIA d’Ateneo la media dei CFU conseguiti in un anno è la

seguente

CFU per anno

2013/14 2014/15 2015/16

CDA 38,1 27 30,72

Considerando che le sessioni di esami dell’anno accademico 2015/16 non sono ancora terminate, il

dato sembra quanto meno annullare il cambiamento negativo registrato nel precedente anno

accademico.

Il trend del dato sul tasso di reiscrizione tra il primo e il secondo è invece positivo.

Tasso di reiscrizione I/II anno

2013/14 2014/15 2015/16

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CDA 87,84% 70,83% 92,00%

Un trend simile, con l’eccezione del dato del 2014/15 è segnalato dal tasso di abbandono

Tasso di abbandono

2013/14 2014/15 2015/16

CDA 13,33% 20,39% 11,58%

Per quanto riguarda il tempo medio di laurea si registra un trend negativo (il dato, a differenza di

quello riportato sopra proveniente da AlmaLaurea, è in anni e mesi e non in anni). Si deve anche

osservare che in questo caso il dato tende a sopravvalutare il tempo di laurea, perché non tiene

conto degli studenti lavoratori iscritti “part-time”, la cui presenza evidentemente allunga il tempo

medio di laurea. Il dato medio negli anni 2013-2015 del tempo di laurea di CDA degli studenti full

time è sostanzialmente minore di quello grezzo e uguale a 2 anni e 6 mesi, cioè uguale al tempo

massimo per laurearsi in corso. Nello stesso periodo i laureati part time sul totale sono stati il 23%.

Dai dati ALMA Laurea risulta inoltre una crescita continua della presenza dei laureati che hanno

avuto esperienze di lavoro durante il corso di sudi passati rispettivamente dal 66,7%% del 2013 al

78,8% del 2014 e all’84,8% del 2015. Questa tendenza ha avuto sicuramente un influenza notevole

nell’allungare il tempo medio di laurea.

Tempo medio di laurea

2014 2015 2016

CDA 2a 10m 2a 10 m 3a 1 mese

La percentuale dei laureati in corso con riferimento agli iscritti dell’ultimo anno di corso è la

seguente

Tasso di laurea

2013/14 2014/15 2015/16

CDA 49,23% 41,18% 21,74%

Anche in questo caso il dato del 2015/16 è incompleto, non essendo ancora state attuate due

sessioni di laurea dell’anno accademico. Tuttavia il trend richiede l’attenzione degli organi del

dipartimento, soprattutto quando sarà disponibile il risultato finale.

Dai dati Alma Laurea, per il corso di laurea magistrale MIF, risulta una maggiore soddisfazione

degli studenti rispetto alla media nazionale per il rapporto instaurato con i docenti (addirittura il

100% contro il 87,6).

Anche l’indice di ritardo alla laurea del 2015 è più alto per MIF che per la media nazionale (0,32%

contro 0,18%). La durata media degli studi è di 3 anni, contro una media nazionale di 2,6.

Per quanto riguarda i dati presenti nella MIA d’Ateneo la media dei CFU conseguiti in un anno è la

seguente

CFU per anno

2013/14 2014/15 2015/16

MIF 39,53 31,13 34,67

Considerando che le sessioni di esami dell’anno accademico 2015/16 non sono ancora terminate, il

dato sembra poter annullare o attenuare il cambiamento negativo registrato nel precedente anno

accademico.

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Il trend del dato sul tasso di reiscrizione tra il primo e il secondo è invece contrastato (positivo nel

2014/15 e negativo, ma superiore al dato del 2013/14 per il 2015/2016.

Tasso di reiscrizione I/II anno

2013/14 2014/15 2015/16

MIF 72,00% 84,62% 73,91%

Un trend simile, è segnalato dal tasso di abbandono, ma in questo caso il dato del 2015/16 è il più

alto della serie.

Tasso di abbandono

2013/14 2014/15 2015/16

MIF 22,50% 14,29% 23,68%

Per quanto riguarda il tempo medio di laurea si registra una variazione positiva, nel senso della

diminuzione del dato, tra il 2016 e gli anni precedenti (i dati, a differenza di quello riportato sopra

proveniente da AlmaLaurea, sono espressi in anni e mesi e non in anni con decimale). Si deve

inoltre osservare che il dato tende a sopravvalutare il tempo di laurea, perché non tiene conto degli

studenti lavoratori iscritti “part-time”, la cui presenza evidentemente allunga il tempo medio di

laurea. Il dato medio negli anni 2013-2015 del tempo di laurea MIF degli studenti full time è

sostanzialmente minore di quello grezzo e uguale a 2 anni e 9 mesi. Nello stesso periodo i laureati

part time sul totale sono stati il 24 % del totale. Dai dati ALMA Laurea risulta inoltre una crescita

continua della presenza dei laureati che hanno avuto esperienze di lavoro durante il corso di studi,

passati rispettivamente dal 62,5% del 2013 al 66,7% del 2014 e al 93,3% del 2015. Questa tendenza

non ha però impedito la diminuzione del tempo medio di laurea.

Tempo medio di laurea

2014 2015 2016

MIF 2a 11 2a 11 2a 8m

La percentuale dei laureati in corso con riferimento agli iscritti dell’ultimo anno di corso è la

seguente:

Tasso di laurea

2013/14 2014/15 2015/16

MIF 38,89% 63,64% 23,53%

Anche in questo caso il dato del 2015/16 è incompleto, non essendo ancora state attuate due

sessioni di laurea dell’anno accademico. Tuttavia il trend richiede l’attenzione degli organi del

dipartimento, soprattutto quando sarà disponibile il risultato finale.

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Sezione C

Analisi e proposte su qualificazione dei docenti, metodi di trasmissione della conoscenza e delle

abilità, materiali ed ausili didattici, laboratori, aule, attrezzature, in relazione al potenziale

raggiungimento degli obiettivi di apprendimento desiderato.

Valutazione della didattica da parte degli studenti

Le strutture di governo dei Corsi di Laurea offerti dal Dipartimento di Economia e Diritto

traggono informazioni sul grado di soddisfazione degli utilizzatori finali (studenti) verso la didattica

offerta, mediante la somministrazione di un questionario on-line che gli studenti devono

necessariamente compilare al momento dell’iscrizione alla prova d’esame o prima. Si sottolinea la

necessità di sensibilizzare gli studenti sull’opportunità di rispondere al questionario prima del

momento dell’iscrizione all’esame, onde evitare procedure frettolose e quindi poco veritiere. A tal

fine si dà incarico agli studenti membri della commissione didattica paritetica di far circolare tale

messaggio e, durante il prossimo consiglio delle classi unificate, verrà ribadito tale proposito anche

ai docenti, che potranno a loro volta dare tale indicazione agli studenti dei loro corsi (la

somministrazione dei questionari negli scorsi anni ha evidenziato dei punti di criticità che sono stati

affrontati al punto F).

Premessi questi limiti, si procede ad una analisi delle informazioni che risultano dalle

rilevazioni per l’a.a. 2015 - 2016 (quindi con un certo ritardo di cui si deve tener conto sia in fase

interpretativa sia in fase di suggerimento delle azioni correttive). Il file excel contiene le seguenti

informazioni: per ogni insegnamento sono valutati 15 indicatori, per ogni indicatore il singolo

studente poteva dare risposte no-più no che sì-più sì che no-sì e sono riportate le percentuali degli

studenti associate a ciascuna risposta.

Corso EBAM. Dalle tabelle excel del file sulla valutazione della didattica per l’a.a. 2015-2016, si

sceglie di prendere in considerazione gli esiti delle valutazioni per quei corsi per i quali si dispone

di un numero sufficiente di questionari risposti. Infatti laddove i questionari sono in numero non

sufficientemente elevato, si può ritenere che il campione non sia rappresentativo e che quindi non

sia in grado di evidenziare eventuali reali criticità. Si sceglie quindi di valutare gli esiti delle

rilevazioni limitatamente a quegli insegnamenti per cui si dispongono di almeno 20 rilevazioni. A

partire da tale file si procede a verificare la presenza di particolari criticità relative a singoli corsi.

Poiché per ogni indicatore sottoposto a valutazione sono previste quattro risposte (due negative e

due positive, con gradi differenziati) si sceglie di considerare come soggetti a criticità forti su uno

o più indicatori quei corsi per i quali almeno il 50% degli studenti ha dato un giudizio non positivo

con riferimento all’indicatore in questione, mentre si sceglie di valutare criticità lievi quelle in cui

più del 20% degli studenti (ma meno del 50%) ha dato un giudizio non positivo.

Dai dati rilevati nella tabella dettagliata excel sulle rilevazioni risulta quanto segue:

- le criticità forti su alcuni indicatori (M-N-O-P) non sono veritiere poiché dai dati risulta

una compilazione erronea da parte dello studente, riguardando aspetti che di fatto non si

applicano ai suddetti corsi;

- si rileva solo una criticità forte: uno scontento manifestato da più del 50% degli studenti sul

corso “lingua inglese” il cui carico didattico è considerato non adeguato rispetto ai crediti

assegnati. Su tale corso inoltre si rilevano altre 5 criticità, sebbene di minore entità. Su tale

questione gli studenti membri della presente commissione rilevano che la criticità maggiore

(i crediti non proporzionali al carico didattico) è spiegata dal fatto che per sostenere l'esame

di 6cfu si debba ricorrere a tre prove, di cui due scritti ed un orale: in tal senso si potrebbe

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intervenire riducendo da due ad uno il numero degli scritti. Tale questione sarà rimandata al

tavolo della didattica.

- Considerando le criticità lievi da un’analisi delle risposte si rilevano: (a) un complessivo

giudizio positivo su quasi tutti gli insegnamenti per quanto concerne: interesse

all’argomento trattato, reperibilità del docente, chiarezza del docente, puntualità del docente,

rispetto delle indicazioni fornite online; (b) dei giudizi critici su alcuni insegnamenti con

riferimento alle conoscenze preliminari possedute per una proficua fruizione del corso e alla

proporzionalità tra carico di studio e crediti assegnati. Tali questioni richiedono discussioni

più generali ed anche inerenti i singoli insegnamenti e pertanto vengono inviate al tavolo

della didattica con relativa documentazione.

Per quanto riguarda i corsi di laurea specialistica si rileva quanto segue.

Nel corso CDA non si rilevano criticità in nessun corso con riferimento alle conoscenze

preliminari da parte degli studenti, alla disponibilità del materiale didattico, alla reperibilità del

docente, alla coerenza degli insegnamenti con quanto dichiarato nel sito. Non si rileva inoltre alcuna

criticità forte, e si evidenziano solo poche criticità lievi. Fra queste i giudizi più critici sono inerenti

al corso di “valutazione d’azienda ed operazioni straordinarie” con particolare riferimento

all’eccessivo carico didattico rispetto ai crediti assegnati ed al mancato rispetto degli orari di lezione

e di ricevimento. Anche tale questione è inviata al tavolo della didattica con i relativi dati da

valutare.

Nel corso MIF bisogna precisare che in molti casi si dispone di un numero così limitato di

rilevazioni per cui non è possibile considerare l’esito significativo. Limitandosi a valutare i casi in

cui si dispone di almeno 10 questionari e a concentrarsi solo sulle criticità più rilevanti si rilevano le

maggiori insoddisfazioni con riferimento al corso di “analisi degli investimenti”. Anche tale

questione è inviata al tavolo della didattica con i relativi dati da valutare.

Si considera inoltre la valutazione generale della didattica per EBAM attraverso l’indicatore

sintetico per l’a.a. 2015/2016 e lo si vuole confrontare con le due passate rilevazioni.

Si rilevano su tutti i punti valutazioni sufficienti. Ciononostante criticità lievi riguardano le

conoscenze preliminari ritenute inadeguate e il carico di studio eccessivo sia rispetto ai crediti

assegnati, sia rispetto alla tempistica della didattica.

Si sottolinea che le criticità esposte sono manifestate nell’ambito del corso di laurea

triennale, mentre sono assenti nei corsi di laurea specialistica. Pertanto, i dati principali riassuntivi

dei giudizi medi rilevati per il corso di laurea triennale EBAM, da cui emerge quanto sopra esposto,

sono di seguito riportati su tre anni a confronto (si ricorda che lo scorso anno si era registrato un

sostanziale miglioramento per tutti gli indicatori).

QUESITO

VOTO MEDIO EBAM 2015-

2016

VOTO MEDIO EBAM 2014-

2015

VOTO MEDIO EBAM 2013-

2014

Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d'esame?

7,14 7,25 7,17

Il carico di studio dell'insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?

7,5 7,58 7,41

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Il materiale didattico (indicato e disponibile) è adeguato per lo studio della materia?

7,87 7,92 7,77

Le modalità di esame sono state definite in modo chiaro?

8,69 8,56 8,37

Gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre eventuali attività didattiche sono rispettati?

8,57 8,60 8,26

Il docente stimola/motiva l'interesse verso la disciplina?

7,93 7,95 7,80

Il docente espone gli argomenti in modo chiaro?

8,03 8,07 7,98

Le attività didattiche integrative (esercitazioni, tutorati, laboratori, etc...) sono utili all'apprendimento della materia?

7,68 7,60 7,58

Il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?

8,56 8,47 8,33

Le attività didattiche diverse dalle lezioni (esercitazioni, chat, forum, etc...), ove presenti

sono state utili all'apprendimento della materia?

8,10 8,56 6,59

E' interessato/a agli argomenti trattati nell'insegnamento?

8,25 8,18 7,92

Le osservazioni su questa parte sollevate dagli studenti membri della presente commissione

lo scorso anno avevano condotto alla richiesta delle seguenti azioni di miglioramento.

Richieste degli studenti nell’anno 2015.

1. Offrire la didattica a distanza a prezzo ridotto per gli studenti lavoratori già iscritti prima

dell’anno accademico 2015/2016.

2. Suddividere in due semestri gli insegnamenti di: Diritto Commerciale (a+b+c) e Diritto Bancario,

Programmazione, Controllo e Analisi dei Costi, Economia Gestione delle Imprese e Marketing ed

Economia Internazionale che attualmente si svolgono in un solo semestre pur essendo da 12 cfu.

3. Si richiede di provvedere all'acquisto di nuove sedie con scrittoio ribaltabile da inserire nelle aule

E e 03 ove si riscontrano le maggiori criticità. Si richiede inoltre che il Consiglio si attivi presso gli

organi superiori per l’individuazione di un’altra aula capiente almeno quanto l’aula F.

Le azioni intraprese sulle richieste del 2015hanno riguardato quanto segue:

-Con riferimento al punto 2, l'insegnamento di Diritto Commerciale è stato accorpato a Diritto

Societario, sganciato da Fiscalità d'Impresa e suddiviso nei due semestri.

-Con riferimento al punto 3, gli sforzi in questa direzione richiederanno ora un piano di ri-

attribuzione degli spazi esistenti ed acquisizione di nuovi spazi, soprattutto a seguito degli eventi

sismici. Il Rettore si sta occupando della delicata situazione e per il momento si è potuto contare in

alcuni casi sull’utilizzo dell’aula A dello stabile di Piazza Strambi. Gli interventi sulle aule E e 03

non sono stati eseguiti.

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Poiché sulle altre questioni sollevate lo scorso hanno non si è proceduto ad azioni correttive, gli

studenti le ribadiscono e le sottopongono nuovamente. Esse verranno inviate al tavolo della

didattica per la necessaria discussione.

In aggiunta gli studenti si fanno portatori delle seguenti ulteriori nuove richieste. Queste saranno

rimandate al tavolo della didattica.

1. Inserimento di un insegnamento, all'interno del curriculum ECI, riguardante l'euro-

progettazione oppure il diritto dell'Unione Europea.

2. Inserimento di un laboratorio di trading per gli studenti di tutti e tre i curriculum della

triennale.

3. Inserimento dell'obbligo di svolgere un tirocinio già dalla triennale, in modo da far

avvicinare subito lo studente al mondo del lavoro.

4. Predisposizione di una modalità per pubblicizzare i dibattiti e le decisioni che vengono prese

nel tavolo della didattica verso gli studenti.

Sezione D. Analisi e proposte sulla validità dei metodi di accertamento delle conoscenze e abilità acquisite

dagli studenti in relazione ai risultati di apprendimento attesi

Si rileva come, per tutti i corsi di laurea offerti, la maggioranza degli studenti risulta

soddisfatto dell’organizzazione degli esami (appelli, orari, metodi di valutazione, prenotazioni etc.)

e ritiene che la valutazione finale rispecchi l’effettiva preparazione dello studente. Ciononostante,

gli studenti si sono fatti portavoce delle seguenti richieste di ulteriore miglioramento relativamente

alle modalità d’esame, con relativa motivazione.

Nel seguito un’analisi più dettagliata sarà riferita a ciascun CDL.

Corso di Laurea Triennale: Economia: Aziende, Banche, Mercati

Gli strumenti di verifica della conoscenza e della capacità di comprensione consistono negli

esami di profitto somministrati alla fine degli insegnamenti. Le modalità degli esami di profitto

possono essere di tipo tradizionale (in forma scritta e/o orale) ma anche prevedere, nelle fasi

intermedie, prove preliminari per una verifica continua dell'apprendimento. La prova finale consiste

nella discussione di un elaborato scritto, preparato dallo studente dietro la guida di un relatore. La

dimensione dell’elaborato è di norma contenuta per consentire il rispetto dei tempi di laurea previsti

e coerentemente con il numero dei crediti formativi associati alla prova finale e con il meccanismo

di attribuzione del relativo punteggio. L’elaborato deve possedere contenuti originali di natura

applicativa (o di rielaborazione teorica) relativi ad un tema specifico e deve mostrare l'acquisizione,

da parte dello studente, di specifiche competenze professionali e capacità di rielaborazione critica.

Lo scorso anno gli studenti hanno richiesto quanto segue: 1. Che l’esame di Macroeconomia sia somministrato o solo in forma scritta o solo in forma orale, perché nello

scritto non c’è una parte pratica, ma sono domande teoriche del tutto simili a quelle dell’orale.

2. Di rivedere la modalità d’esame di Economia Aziendale, perché lo scritto comprende sia domande aperte, sia

esercizi e l’orale il giorno dopo sembra piuttosto una riproposizione delle domande aperte nello scritto

precedente. Pertanto si richiede di rendere l’esame solo scritto o, in alternativa, lasciare allo scritto la sola

valutazione della capacità di risoluzione degli esercizi e all’orale la verifica delle conoscenze.

3. Di rivedere il contenuto del corso di Informatica: esso dovrebbe essere finalizzato – più che a dare

conoscenze generalissime sull’informatica – a fornire le competenze per l’utilizzo delle tecnologia

informatiche in ambito economico; si suggerisce quindi di prediligere l’insegnamento pratico di software

utilizzati in ambito economico.

4. Per rendere più agevole l’utilizzo delle aule informatiche d’ateneo, si suggerisce di spostare Informatica al

terzo anno e insegnando l’utilizzo di un diverso software agli studenti dei 3 curriculum (uno per EA, uno per

EBFA, uno per ECI).

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5. Contestualmente si suggerisce di spostare Storia Economica al primo anno, per fornire un approccio più

graduale dell’economia agli studenti che iniziano per la prima volta un corso di studi di questo tipo.

6. Il corso di Lingua Inglese dovrebbe essere interamente in lingua, così come i lettorati del Prof. Harper:

potrebbe essere una buona idea basare il corso su un argomento generico deciso di anno in anno (es. le crisi

finanziarie, il mercato del lavoro ecc…)

7. L’esame di Matematica Generale, nella forma in cui è attualmente, è considerato iniquo perché diverso

rispetto agli altri esami da 12 cfu presenti in programma. Pertanto sarebbe auspicabile passare dall’attuale

sistema (preappello unico per lo scritto della prima parte, orale facoltativo da poter sostenere massimo due

volte e nella sessione invernale e scritto nella sessione estiva da sostenere massimo due volte; in caso

contrario, esame intero in forma scritta e orale facoltativo) ad un sistema suddiviso in due moduli, l’uno

propedeutico all’altro, con prova scritta e orale, da potersi sostenere in ogni appello disponibile come gli altri

esami in piano di studi.

Attualmente l'unica richiesta di azione di miglioramento che ha trovato accoglimento è stata quella

riguardante l'insegnamento di Matematica Generale, per il quale è stato ampliato il numero degli

appelli in cui sostenere la prova parziale. Mentre si rileva che per il momento il corso di storia

economica è stato tolto dal piano di studi. Tale decisione sarà riconsiderata nelle opportune sedi.

Per il resto si reiterano le proposte fatte nella scorsa relazione e sopra elencate.

Tali proposte sono rimandate al tavolo della didattica che le valuterà e si esprimerà in merito.

Corso di Laurea Magistrale in Consulenza e Direzione Aziendale

Gli strumenti di verifica della capacità di applicare la conoscenza e la comprensione sono quelli

interattivi utilizzati dal docente al momento dell'ascolto della presentazione da parte degli studenti

dei lavori personali e di gruppo, nei laboratori ed anche nel corso delle lezioni ed, ovviamente,

anche in sede di esami di profitto. Tra gli strumenti di verifica importante è la stesura di una tesi di

laurea che, per tempo e crediti maturati, deve essere per lo studente momento decisivo per la

verifica delle conoscenze apprese ma anche per il docente che, tramite il lavoro, può valutare la

capacità di apprendimento del laureando.

Quanto alle azioni di miglioramento, gli studenti propongono di calendarizzare in maniera più

omogenea gli insegnamenti perché nell'ultimo anno accademico i 5/6 dei corsi previsti nel primo

anno di entrambi i curriculum di CDA sono stati inseriti nel primo semestre mentre solo uno è stato

previsto per il secondo.

Corso di Laurea Magistrale in Mercati e Intermediari Finanziari

Gli strumenti di verifica dell'autonomia di giudizio consistono nel prendere visione dei lavori

d'indagine assegnati agli studenti. La verifica dell’apprendimento viene svolta attraverso gli esami

di profitto. Si possono prevedere, nelle fasi intermedie, prove preliminari.

Tra gli strumenti di verifica della capacità di apprendimento, importante è la stesura di una tesi di

laurea che, per tempo e crediti maturati rappresenti per lo studente un momento decisivo di verifica

delle conoscenze apprese, ma allo stesso tempo consenta al docente-relatore, ed ai commissari in

sede di laurea, di valutarne la capacità di apprendimento.

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Sezione E

Analisi e proposte sulla completezza e sull’efficacia del Riesame e dei conseguenti interventi di

miglioramento

Il riesame annuale si compone di tre sezioni:

-L’Ingresso, il percorso e l’uscita dal Cds

-L’esperienza dello studente

-L’accompagnamento al mondo del lavoro

La Commissione paritetica ritiene particolarmente importante focalizzare la propria attenzione sulle

criticità emerse dal rapporto di riesame 2015, al fine di esaminare gli interventi successivamente

posti in essere dal Dipartimento per porvi rimedio.

Il “Tavolo della didattica”, istituito nel febbraio 2015, strumento necessario al fine di valutare gli

opportuni interventi in tema di organizzazione della didattica all’interno della struttura, è divenuto

pienamente operativo nel suo compito precipuo di supporto al CUCS per ciò che attiene alla

risoluzione delle problematiche poste dagli studenti in tema di didattica ed esami e alla

predisposizione dell’offerta formativa annuale. In particolare, poi, si segnalano la raccolta e la

discussione da parte del Tavolo delle proposte formulate in seno alla Commissione Paritetica

Docenti Studenti attinenti all’organizzazione della didattica, con eventuale messa in discussione

delle istanze ritenute significative nell’ambito del CUCS o del Consiglio di Dipartimento.

La mobilità internazionale è significativamente migliorata in seguito alle azioni di sensibilizzazione

intraprese rispetto al tema, pertanto appare opportuno, per il futuro, continuare a investire risorse in

questo senso e nel rafforzamento dei rapporti con atenei stranieri.

Significativo l’operato svolto in relazione al tutorato, rispetto al quale si sono avute l’istituzione

dello sportello tutorato, la creazione di una specifica pagina web, la programmazione di incontri

periodici tra la Delegata al Tutorato e gli studenti per favorire un confronto sulle maggiori difficoltà

incontrate nel percorso di studi e per definire possibili soluzioni e, infine, la partecipazione del

Dipartimento al progetto d’Ateneo “I CARE”.

Permane il problema del tempo medio di laurea, che risulta in peggioramento, pertanto si invita il

Gruppo di riesame a intraprendere o a proseguire in tutte le iniziative necessarie volte ad

identificare le principali problematiche legate all’organizzazione del Corso, ovvero a questioni di

altra natura che possono influire sul rallentamento, soprattutto coinvolgendo gli studenti del Corso

di laurea.

Per quanto attiene all’esperienza dello studente, si rileva una buona soddisfazione sul piano della

fruizione dei servizi di supporto alla didattica on-line attivati per gli insegnamenti del primo e del

secondo anno per i quali il venerdì e il sabato si svolgevano lezioni specifiche a beneficio degli

studenti lavoratori.

Dall’esame dei questionari di valutazione della didattica, si evince un’opinione globalmente

positiva dei corsi di laurea. Un giudizio più che positivo è formulato sul personale docente in

termini di reperibilità, di disponibilità, di puntualità, di professionalità e sul personale tecnico-

amministrativo. Sulla base delle rilevazioni effettuate, in particolare, si è opportunamente deciso di

realizzare delle Linee guida che orientino tutti i docenti nell’organizzazione delle prove di esame, al

fine di assicurare un’omogeneità di trattamento degli studenti, salvaguardando al contempo le

specificità di ciascuna disciplina.

Specifica attenzione va posta sull’accompagnamento dei laureati al mondo del lavoro. Oltre alle

iniziative organizzate centralmente a livello di Ateneo, il Dipartimento di Economia e Diritto ne ha

previste e realizzate numerose di propria volontà, specificamente rivolte ai propri laureati.

Relativamente alla situazione occupazionale ad un anno dalla laurea, indicatore della qualità e della

rispondenza alle esigenze del mercato del lavoro della formazione professionale fornita dai corsi di

laurea, dei laureati EBAM lavora ad un anno dalla laurea il 29,1% del totale. Non lavora, ma è alla

ricerca di un lavoro il 25,3%, mentre non lavora e non cerca il 45,6%.

Page 19: Premessa. - unimc.it · Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze

19

Relativamente a CDA, per quanto riguarda la condizione occupazionale a un anno dalla laurea,

lavora il 51,7%, non lavora e non cerca il 24,1% e non lavora ma cerca il 24,1%. A tre anni dalla

laurea, lavora il 76,9% dei laureati. Non lavora e non cerca l’11,5%, e non lavora ma cerca l’11,5%.

Per ciò che riguarda MIF, i dati AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei relativi laureati

mostrano che lavora ad un anno dalla laurea il 55,6% del totale. Non lavora e non cerca l’11,1%,

mentre non lavora ma cerca il 33,3%. A tre anni dalla laurea, lavora il 76,5%, non lavora e non

cerca il 5,9% e il 17,6% non lavora ma cerca.

Page 20: Premessa. - unimc.it · Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze

20

Sezione F.

Analisi e proposte su gestione e utilizzo dei questionari relativi alla soddisfazione degli studenti

1. Il grado di soddisfazione degli studenti circa la valutazione della didattica nello scorso anno

accademico è risultato abbastanza soddisfacente. La rilevazione è avvenuta nella forma del

questionario on-line, uno strumento che è in grado di raggiungere tutti gli studenti, frequentanti e

non, dove ogni studente ha espresso il proprio gradimento per ciascun insegnamento.

2. Anche quest’anno gli studenti, per avere la possibilità di sostenere l’esame, devono prima

compilare il questionario della disciplina in questione. I questionari si riferiscono agli insegnamenti

frequentati nel corso del corrente anno accademico. Ciò implica che da questo elenco sono perciò

esclusi gli studenti fuori corso e quelli che hanno frequentato la disciplina in un anno accademico

precedente. Questo meccanismo permette di estrapolare un dato più preciso e attendibile sulla

qualità del corso. Gli studenti possono iniziare la compilazione dell’apposita modulistica appena

trascorsi i due terzi del semestre di lezione: questa scelta è maturata per dare un maggiore margine

di risposta e permettere che le risposte siano dettate da consapevolezza e siano più veritiere

possibili.

3. Si apprezza la scelta dell’Ateneo di inviare ad ogni studente al proprio indirizzo di posta

elettronica un promemoria per ricordare l’importanza della compilazione del questionario. In ogni

modo, si invitano i singoli docenti e i rappresentanti degli studenti ad una continua ed adeguata

azione di informazione. Gli studenti non frequentanti, che hanno diritto a compilare un questionario,

più snello, diverso dai frequentanti per ovvie ragioni, denotano che la causa principale

dell’impossibilità a partecipare alle lezione è il lavoro.

4. Si ripropone di affiancare al questionario un ulteriore questionario da compilare al momento

dell’iscrizione agli anni successivi al primo anno di corso, riguardante gli aspetti più generali e

comuni ai singoli corsi di studio (es. qualità delle strutture, aule ecc.). Il corpo docente può

monitorare il livello delle valutazioni dei questionari inerenti alla propria disciplina durante il corso

delle lezioni, in tal modo è possibile individuare eventuali punti di forza e di debolezza, ricevendo

un feedback immediato dagli studenti.

Page 21: Premessa. - unimc.it · Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze

21

Sezione G. Analisi e proposte sull’effettiva disponibilità e correttezza delle informazioni fornite nelle parti pubbliche della SUA-CdS

Le informazioni fornite nelle parti pubbliche della SUA-CdS sono consultabili all’interno del sito

internet del Dipartimento di Economia e Diritto, all’interno della sezione dedicata ai Corsi di laurea,

al seguente indirizzo http://economiaediritto.unimc.it/it/didattica/offerta-didattica/corsi-di-laurea.

La loro collocazione all'interno del sito del Dipartimento ne garantisce una facile visibilità ed

accessibilità. Per ogni corso di laurea è disponibile una versione della Sua-Cds “completa” ed una

“sintetica”. In questa ultima versione, in particolare, è possibile visualizzare in maniera facile ed

immediata le principali informazioni relative ai diversi corsi di laurea, alla sede, ai docenti ed ai

tutor disponibili per gli studenti. Di questi ultimi vengono forniti i nominativi, ma potrebbe essere

utile inserire anche un contatto, almeno e-mail. Particolarmente ricca di dati aggiornati e, per ciò,

molto utile, è la sezione relativa alla condizione occupazionale dei laureati dei diversi Corsi di

laurea. In generale, le informazioni fornite nella SUA-CdS appaiono corrette.

Page 22: Premessa. - unimc.it · Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze

22

Appendice 1 A

Seminari con crediti agli studenti

Seminario Retail internationalization focusing on global apparel industry del 25 febbraio 2016

Convegno Open data tra esigenze di privacy e scenari di business del 4 marzo 2016

Seminario La Pianificazione dei mezzi: creatività e dati del 18 marzo 2016

Seminario Retail internationalization: applications del 26 febbraio 2016

Seminario Cross-cultural understanding focusing on China del 11 marzo 2016

Seminario Cross-cultural understanding focusing on China del 23 marzo 2016

Seminario Fast fashion, slow fashion and sustainability del 24 marzo 2016

Seminario Global patterns of textile and apparel activities del 31 marzo 2016

Seminario I servizi istat per la statistica economica del 7 aprile 2016

Seminario

L’enterprise resource planing per la gestione informativa integrata Le soluzioni open del 13 aprile 2016

Seminario Il deposito dei bilanci 2015 - del 15 aprile 2016

Seminario La riforma della costituzione del 19 aprile 2016

Seminario Criptovalute: la moneta del futuro è digitale? del 21 aprile 2016

Seminario Verso un nuovo diritto della crisi d'impresa del 22 aprile 2016

Seminario

Nuovi modelli di business per fronteggiare la crisi del settore calzaturiero .Il caso Alma spa del 28 aprile 2016

Seminario Certificazione dei sistemi di gestione del 5 maggio 2016

Seminario Il marketing della fedelta' nell'era delle relazioni digitali del 12 maggio 2016

Seminario Incontro laureati-lavoro del 12 luglio 2016

Workshop Il trading per tutti del 19 e 20 ottobre 2016

Workshop Lo sviluppo sostenibile del territorio problematiche e opportunitàdel 22 novembre 2016

Seminario La comunicazione digitale nei mercati asiatici del 25 novembre 2016

Seminario Sport e istruzione: un binomio vincente del 30 novembre 2016

Seminario Andamento dei valori di mercato e dei valori catastali del 2 dicembre 2016

Seminario I fondi immobiliari per lo sviluppo di impianti sportivi: il caso J-Village del 2 dicembre 2016

Convegno I molteplici profili della sicurezza del 2 dicembre 2016

Convegno L'Università e il settore calzaturiero fanno sistema del 13 dicembre 2016

Convegno Stabilità finanziaria, sviluppo economico e ruolo delle banche Bail-in e disciplina regolamentare del 16 dicembre 2016

1B

Seminari e convegni senza crediti

Titolo Data

Corso di preparazione alle professioni di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile: giornata di presentazione del Corso Praticanti 2016 08/02/2016

Revisione Legale e Principi di Revisione 08/02/2016

Sistemi dinamici complessi ed applicazioni in economia 16/02/2016

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23

Teoria vs Pratica. L’analisi tecnica non è per tutti. 14/03/2016

Innovazione sociale, innovazione culturale. Le politiche europee e le opportunità di finanziamento 23/03/2016

La letteratura economico-aziendale testa le teorie o tende ad essere soggetta a bias di conferma? 12/04/2016

EVASIONE FISCALE E CRIMINALITA’ ECONOMICA: ALCUNE EVIDENZE EMPIRICHE 13/04/2016

Workshop di orientamento professionale con i Manager d’azienda 22/04/2016

VII CAREER DAY ANASF LE PROSPETTIVE DELLA PROFESSIONE DI CONSULENTE FINANZIARIO 26/04/2016

FOREX TRADING STRATEGY LA GESTIONE DEL RISCHIO NEL MERCATO VALUTARIO 05/05/2016

Regole di deontologia e responsabilità civile 10/05/2016

CONTINUOUS TIME VERSUS DISCRETE TIME MODELS IN ECONOMIC THEORY 07/07/2016

La Politica Economica e l’impatto macroeconomico. Modelli di previsione e risultati. 14/07/2016

L’impatto economico della spesa sanitaria dopo la riforma Obama: un’analisi attraverso un modello CGE 18/10/2016

L'avventura della finanza 20/10/2016

Problemi dello sviluppo e prospettive della Regione Sudamericana Ottobre-Dicembre

Seminar Day 2016 26/10/2016

Topic: research methods in microeconomics and finance Ottobre-Novembre

Corruption and firms’ financial performance. What can we learn from a dynamic two-step approach 23/11/2016

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24

Appendice 2. Tabelle sui dati Alma laurea (confronto tra i corsi di laurea e di laurea magistrale del

dipartimento e dati medi nazionali delle stesse classi)

Laurea triennale (EBAM) Dati Alma Laurea

Italia (L 18, 17)

EBAM

Sono

complessivamente

soddisfatti del corso di

laurea (%)

Italia

(L18, 17)EBAM

Totale 86,7 91,8

decisamente sì 30

più sì che no 56,7

28,2

63,6

Sono soddisfatti

dei rapporti con i

docenti in

generale (%)

Italia

(L 18, 17)EBAM

decisamente sì 14,5 16,4

più sì che no 64,8 70

79,3 86,4

Si iscriverebbero di

nuovo all'università?

(%) 

Italia

(L 18,

17)EBAM

sì, allo stesso corso

dell'Ateneo67,1 77,3

Italia

(L 18, 17)EBAM

Punteggio degli esami

(medie) 24,3 25

Voto di laurea (medie)  94,2 98,2

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25

Indice di ritardo (rapporto fra ritardo e durata legale del corso) (medie)

0,39 0,32

Italia

(L 18, 17)EBAM

Iscrizione ad un altro

corso di laurea (%)

E' attualmente iscritto

ad un corso di laurea

magistrale 

64,2 65,8

E' attualmente iscritto

ad un altro corso di

primo livello

0,3 1,3

Italia

(L 18, 17)EBAM

Motivi della non

iscrizione ad un

altro corso di

laurea (%)

Motivi lavorativi  49,2 56

Mancanza di un

corso nell’area

disciplinare di

interesse

2,8 -

Motivi economici 7,2 32

Italia

(L 18, 17)EBAM

Condizione

occupazionale (%) 

Lavora 33,1 29,1

Non lavora e non

cerca42,5 45,6

Non lavora ma cerca 24,4 25,3

Page 26: Premessa. - unimc.it · Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze

26

Italia

(L 18, 17)EBAM

Quota che non lavora,

non cerca ma è

impegnata in un corso

universitario/praticant

ato (%) 

38,7 41,8

Italia

(L 18, 17)EBAM

Quota che lavora,

per genere (%)

Uomini 32,8 38,5

Donne 33,4 20

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27

Lauree Magistrali (CDA-MIF) Confronto con il dato nazionale delle lauree magistrali LM 18-17 Soddisfazione

Condizione occupazionale ad un anno dalla laurea

Italia

(LM 77)CDA MIF

Sono

complessivamente

soddisfatti del

corso di laurea

magistrale (%)

decisamente sì 40,9 37 40

più sì che no 50 56,5 60

Totale 90,9 93,5 100

Italia

(LM 77)CDA MIF

Sono soddisfatti

dei rapporti con i

docenti in

generale (%)

decisamente sì 23 37 33,3

più sì che no 64,6 58,7 66,7

Totale 87,6 95,7 100

Italia

(LM 77)CDA MIF

Si iscriverebbero di

nuovo al corso di laurea

magistrale? (%) 

sì, allo stesso corso

magistrale dell'Ateneo75,5 80,4 80

sì, allo stesso corso

magistrale, ma in un

altro Ateneo

9,2 4,3 6,7

Page 28: Premessa. - unimc.it · Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze

28

Italia

(LM 77)CDA MIF

Condizione

occupazionale

(%) 

Lavora 56 51,7 55,6

Non lavora e non

cerca16,2 24,1 11,1

Non lavora ma

cerca27,8 24,1 33,3

Italia

(LM 77)CDA MIF

Quota che non

lavora, non

cerca ma è

impegnata in un

corso

universitario/pr

aticantato (%) 

9,2 17,2 -

Quota che

lavora, per

genere (%)

Uomini 58,2 42,9 62,5

Donne 54,1 60 50

Esperienze di

lavoro post-

laurea (%)

Non lavora ma

ha lavorato

dopo la laurea

10,7 17,2 22,2

Italia

(LM 77)CDA MIF

Tasso di occupazione

(def. Istat - Forze di

lavoro) 

75,1 69 55,6

Tasso di disoccupazione

(def. Istat - Forze di

lavoro) 

17,7 4,8 33,3

Page 29: Premessa. - unimc.it · Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze

29

Italia

(LM 77)CDA MIF

Tipologia

dell'attività

lavorativa (%)

Autonomo effettivo 9,5 13,3 20

Tempo

indeterminato24,1 26,7 10

Totale stabile  33,6 40 30

Italia

(LM 77)CDA MIF

Guadagno mensile

netto (medie, in

euro) 

Uomini 1.292 1.167 840

Donne 1.151 856 1.176

Totale 1.219 980 1.008

Ha notato un

miglioramento nel

proprio lavoro

dovuto alla laurea

(%) 

42,8 66,7 20

Adeguatezza della

formazione

professionale

acquisita

all'università (%)

Molto adeguata 47 53,3 60

Poco adeguata 42,1 40 20

Per niente

adeguata10,6 6,7 20

Utilità della laurea

magistrale per lo

svolgimento

dell'attività

lavorativa (%)

Fondamentale per

lo svolgimento

dell'attività

lavorativa

19,6 6,7 30

Utile per lo

svolgimento

dell'attività

lavorativa

47,8 80 40

Efficacia della

laurea nel lavoro

Molto

efficace/Efficace47,4 60 40

Abbastanza

efficace38,5 26,7 30

Poco/Per nulla

efficace14,2 13,3 30

Page 30: Premessa. - unimc.it · Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze

30

Italia

(LM 77)CDA MIF

Non occupati che

non cercano:

motivo della non

ricerca (%)

Studio 81,5 71,4 50

In attesa di

chiamata dal

datore di lavoro 

11,1 14,3 -

Motivi personali 4 - 50

Mancanza di

opportunità

lavorative

1,6 - -

Altro motivo 0,2 - -

Page 31: Premessa. - unimc.it · Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze

31

Risposte a tre anni dalla laurea

Italia

(LM 77)CDA MIF

Condizione

occupazionale

(%) 

Lavora 81,1 76,9 76,5

Non lavora e non

cerca6,4 11,5 5,9

Non lavora ma

cerca12,5 11,5 17,6

Italia

(LM 77)CDA MIF

Quota che non

lavora, non

cerca ma è

impegnata in un

corso

universitario/pr

aticantato (%) 

2,7 7,7 5,9

Quota che

lavora, per

genere (%)

Uomini 83,1 77,8 85,7

Donne 79,4 76,5 70

Esperienze di

lavoro post-

laurea (%)

Non lavora ma

ha lavorato

dopo la laurea

9 7,7 5,9

Italia

(LM 77)CDA MIF

Tasso di occupazione

(def. Istat - Forze di

lavoro) 

85,9 84,6 82,4

Tasso di disoccupazione

(def. Istat - Forze di

lavoro) 

9,7 4,3 17,6

Page 32: Premessa. - unimc.it · Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze

32

Italia (LM 77) CDA MIF

Tipologia

dell'attività

lavorativa (%)

Autonomo

effettivo18,8 15 7,7

Tempo

indeterminato42,5 55 46,2

Totale

stabile 61,2 70 53,8

Italia

(LM 77)CDA MIF

Guadagno mensile

netto (medie, in

euro) 

Uomini 1.464 1.608 1.376

Donne 1.264 980 1.136

Totale 1.357 1.211 1.247

Ha notato un

miglioramento nel

proprio lavoro

dovuto alla laurea

(%) 

48,8 28,6 100

Adeguatezza della

formazione

professionale

acquisita

all'università (%)

Molto adeguata 48,7 35 38,5

Poco adeguata 42,8 60 38,5

Per niente

adeguata8,4 5 23,1

Utilità della laurea

magistrale per lo

svolgimento

dell'attività

lavorativa (%)

Fondamentale per

lo svolgimento

dell'attività

lavorativa

21,3 15 38,5

Utile per lo

svolgimento

dell'attività

lavorativa

47,7 40 38,5

Efficacia della

laurea nel lavoro

svolto (%) 

Molto

efficace/Efficace52,3 36,8 40

Abbastanza

efficace36,9 52,6 50

Poco/Per nulla

efficace10,8 10,5 10

Totale risposte

positive 89,2 89,4 90

Page 33: Premessa. - unimc.it · Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze

33

ESPERIENZE DI LAVORO DURANTE GLI STUDI 2015

LM 18, 17 EBAM

Hanno esperienze

di lavoro (%) 69,6 69,9

lavoratori-studenti 6,9 13,6

altre esperienze di

lavoro con

continuità a tempo

pieno

3,9 3,9

lavoro a tempo

parziale20,4 16,5

lavoro

occasionale,

saltuario,

stagionale

38,4 35,9

nessuna

esperienza di

lavoro

30 30,1

lavoro coerente

con gli studi15,2 15,5

ESPERIENZE DI LAVORO DURANTE GLI STUDI

LM-77 CDA MIF

Hanno esperienze di

lavoro (%) 72,5 84,8 93,3

lavoratori-studenti 8,8 13 6,7

altre esperienze di

lavoro con continuità

a tempo pieno

6,9 2,2 6,7

lavoro a tempo

parziale24,3 34,8 33,3

lavoro occasionale,

saltuario, stagionale32,5 34,8 46,7

nessuna

esperienza di

lavoro

27,2 15,2 6,7

lavoro coerente

con gli studi26,3 23,9 26,7

Page 34: Premessa. - unimc.it · Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze

34

ESPERIENZE DI LAVORO DURANTE GLI STUDI

EBAM 2015 2014 2013

Hanno esperienze

di lavoro (%) 69,9 71,1 65

lavoratori-studenti 13,6 12,2 8,3

altre esperienze di

lavoro con

continuità a tempo

pieno

3,9 5,6 -

lavoro a tempo

parziale16,5 21,1 20

lavoro

occasionale,

saltuario,

stagionale

35,9 32,2 36,7

nessuna

esperienza di

lavoro

30,1 27,8 35

lavoro coerente

con gli studi15,5 16,7 6,7

ESPERIENZE DI LAVORO DURANTE GLI STUDI

CDA 2015 2014 2013

Hanno esperienze di

lavoro (%) 84,8 78,8 66,7

lavoratori-studenti 13 24,2 8,9

altre esperienze di

lavoro con continuità

a tempo pieno

2,2 3 2,2

lavoro a tempo

parziale34,8 27,3 26,7

lavoro occasionale,

saltuario, stagionale34,8 24,2 28,9

nessuna

esperienza di

lavoro

15,2 21,2 33,3

lavoro coerente

con gli studi23,9 45,5 28,9

Page 35: Premessa. - unimc.it · Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze

35

ESPERIENZE DI LAVORO DURANTE GLI STUDI

MIF 2015 2014 2013

Hanno esperienze di

lavoro (%) 93,3 66,7 62,5

lavoratori-studenti 6,7 22,2 12,5

altre esperienze di

lavoro con continuità

a tempo pieno

6,7 - -

lavoro a tempo

parziale33,3 5,6 25

lavoro occasionale,

saltuario, stagionale46,7 38,9 25

nessuna

esperienza di

lavoro

6,7 33,3 37,5

lavoro coerente

con gli studi26,7 16,7 18,8


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