Costruzione sociale del genere
• Donne non si nasce, lo si diventa. Nessun destino biologico, psichico, economico definisce l'aspetto che riveste in seno alla società la femmina dell'uomo; è l'insieme della storia e della civiltà a elaborare quel prodotto intermedio tra il maschio e il castrato che chiamiamo donna. (Simone de Bouvoir)
Sistema di genere patriarcale
• È stato chiamato patriarcato quel sistema di DOMINIO degli uomini sulle donne che a livello materiale e simbolico ha permeato di sé cultura, religioni, politica, relazioni pubbliche e private.
si forma così precocemente nella vita che da adulti la consideriamo per lo più scontata
4 L’identità di genere
La messa in scena di attributi «essenziali» come il sesso o l’età è una
cruciale forma di costruzione delle identità personali che rimane così tanto
sullo sfondo da eludere, nella maggior parte dei casi, ogni messa in
discussione, questo almeno finché gli attori si attengono alle norme che
prescrivono chi può legittimamente fare alcune cose in certi luoghi.
GOFFMAN
Socializzazione di genere
Nel processo di apprendimento del proprio genere, i bambini sono guidati da sanzioni positive e negative, che agiscono per ricompensare o reprimere determinati comportamenti.
Siamo nel reparto maternità di un ospedale.
29/11/2016 GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA
6 Una coppia di nonni osserva il nuovo nato
dai vetri della nursery. Il neonato piange.
Se nella culla c’è un fiocco azzurro questo
potrebbe essere il dialogo tra i nonni.
Nonno: Che bel bambino! Assomiglia tutto al
papà!
Nonna: Guarda come piange e stringe i pugni! Si
vede che è un ragazzo forte!
Nonno: Eh, si…dicono che piangere faccia bene ai
polmoni…
Nonna: Si è capito da subito che era un maschio:
nella pancia della mamma tirava certi calci!
29/11/2016 GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA
7 Questo invece il dialogo immaginario nel
caso in cui il fiocco nella culla sia rosa.
Nonno: Che carina! Assomiglia tutta alla mamma!
Nonna: E si è proprio tenera…guarda...stringe i
pugnetti……..non avrà male al pancino?
Nonno: In effetti…non pensi che stia piangendo
troppo forte? Forse è meglio chiamare una
infermiera…
Nonna: si chiamiamo l’infermiera….(sospiro)
avevamo già capito che era una femminuccia….
Era così tranquilla nella pancia della mamma!
La variabilità nel tempo e nello spazio. Margaret Mead: una ricerca
29/11/2016 GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA
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9 MUNDUGUMOR tribù di cannibali e cacciatori di teste la competitività e la violenza erano valutate positivamente: irascibilità e aggressività connotavano entrambi i generi
GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA
10 ARAPESH estranei alle guerre e contrari a forme di aggressività e competitività, uomini e donne erano tranquilli, passivi, affettuosi e collaboravano nell’educazione dei figli.
11 TSCHAMBULI: mentre le donne si occupavano del mantenimento della famiglia (pesca, tessitura, commercio) gli uomini organizzavano le feste e si occupavano della prole.
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Arapesh NON VI SONO MARCATE DIFFERENZE DI GENERE
GENERALIZZAZIONE DEL MODELLO “FEMMINILE”
Mundugumor NON VI SONO MARCATE DIFFERENZE DI GENERE
GENERALIZZAZIONE DEL MODELLO “MASCHILE”
Tschambuli ESISTONO DIFFERENZE DI GENERE MA IL MODELLO DI
RUOLO APPARE INVERTITO RISPETTO A QUELLO OCCIDENTALE”
Tre modelli diversi
L’adeguarsi ai ruoli di genere
UN ESEMPIO: Giochi preferiti dai bambini: La vita quotidiana dei bambini e delle
bambine. Indagine Multiscopo Istat 2008.
• bambini da 3 a 5 anni si trovano i giocattoli più tradizionali: le automobiline, i trenini e simili per i maschi (76,1%).
• Bambini da 6 a 10 anni, la graduatoria vede pertanto al primo posto giocare a pallone (72,9%), seguito da videogiochi (70,4%)
• bambine da 3 a 5 anni si trovano i giocattoli più tradizionali: le bambole (85,6%)
• Tra le bambine da 6 a 10 anni invece l’interesse è rivolto soprattutto alle bambole (71,7%), a disegnare (70,6%)
L’aumento dell’occupazione femminile: le ragioni economiche:
Caratteristiche domanda lavoro
• Lavori disponibili
• part time
• Livello salari
Caratteristiche offerta di lavoro
• Capitale umano
• preferenze,
• strategie familiari
• Organizzazione vita
quotidiana delle
famiglie
• Strutturazione
mercato del lavoro
• Sviluppo welfare
state
• RUOLI DI GENERE
Le ragioni del divario retributivo
• Maggiore esperienza lavorativa
• Donne concentrate in occupazioni meno remunerative
• A parità di mansioni stipendi inferiori
• Stipendi inferiori a lavori tipicamente femminili anche se istruiti
Le trasformazioni dell’esperienza maschile
Tendenza
- donne in percorsi
maschili
- non è vero il contrario