Date post: | 14-Feb-2019 |
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Presto è bene:
identificazione
precoce degli stati
mentali a rischio e
intervento precoce
negli esordi psicotici
Programma Dipartimentale
Esordi Psicotici AUSL Ferrara
Raffaella Bertelli
Steinberg
Il cervello degli adolescenti
• Gli studi di imaging hanno dimostrato che il cervello degli adolescenti non è
un cervello infantile più vecchio, o un cervello adulto non ancora maturo, è una realtà a sé stante, caratterizzata da flessibilità e dall’aumento del numero di connessioni tra le regioni cerebrali.
• Durante la pubertà il sistema limbico alla guida delle emozioni si consolida, ma la corteccia prefrontale che controlla l’impulsività matura soltanto al raggiungimento dei vent’anni.
• Questo disallineamento fa sì che gli adolescenti siano propensi al rischio, ma allo stesso tempo permette loro di adattarsi prontamente all’ambiente.
• L’anticipo della pubertà tra i bambini di tutto il mondo sta allungando gli anni di questo disallineamento.
• Una maggiore comprensione del cervello degli adolescenti potrebbe aiutare i genitori e la società a distinguere i comportamenti caratteristici dell’età da quelli tipici della malattia mentale e, allo stesso tempo, aiuterebbe gli adolescenti a diventare le persone che vogliono essere.
Jay N. Giedd,2015
SVILUPPO CEREBRALE
1 TEMPO di completamento
20° ANNO DI VITA
2 EVENTI SINAPTOGENESI
PRUNING
MIELINIZZAZIONE
3 REGOLE USARE/PERDERE Pruning sinaptico: use it or loose it
4 DIREZIONE DAL BASSO VERSO L’ALTOLa maturazione avviene dalle parti più antiche, a quelle più recenti (in modo che alla nascita siano assicurate le funzioni vitali mentre le funzioni più complesse hanno il tempo di strutturarsi anche dopo). La neocorteccia infine matura in una direzione rostro-caudale
Maggiori connessioni portano alla maturità
Il cambiamento più significativo che avviene nel cervello adolescente è la moltiplicazione
delle vie di comunicazione tra i gruppi di neuroni.
Tra i 12 e i 30 anni le connessioni fra alcune regioni cerebrali o gruppi neuronali si
rafforzano (linee nere che aumentano di spessore), le connessioni fra alcune regioni
cerebrali o gruppi cerebrali diventano più fitte (cerchi verdi che aumentano di diamentro).
Questi cambiamenti portano ad una maggiore specializzazione del cervello, dal pensiero
complesso al comportamento sociale multiforme
Emozione versus controllo
Evoluzione nel tempo (dai 5 ai 20 anni d’età)
della normale maturazione cerebrale
Le regioni corticali per l’elaborazione
delle funzioni primarie si sviluppano
velocemente e prima delle regioni per
le funzioni cognitive di ordine superiore
(emozioni ed autocontrollo).
In particolare la corteccia prefrontale,
per il suo ruolo delle funzioni esecutive,
conclude tardivamente il proprio
percorso maturativo, attorno ai 20 anni
d’età.
La materia grigia decresce quando il
cervello matura. Nella figura 5
immagini che mostrano uno slittamento
dal rosso (meno maturo) al viola (più
maturo)
Nel cervello dell’adolescente si formano
nuove sinapsi che mettono in
comunicazione fra loro neuroni vicini
Le sinapsi non utilizzate vengono eliminate
per rafforzare altri canali comunicativi
(efficienza funzionale)
Pruning sinaptico: use it or loose it
potatura sinaptica: se non si usa si perde
F.Bricolo
G.Zoccatelli
G.Serpelloni
Neuroscienze e dipendenze
Il cervello degli adolescenti è
ancora in fase di sviluppo
Early Intervention
L’espressione early intervention può indicare due forme differenti di intervento preventivo nelle psicosi :
1-intervento prima dello sviluppo del disturbo psicotico con soggetti a rischio, nella fase prodromica
2-intervento subito dopo il primo episodio, nel primo periodo di psicosi
Psicosi
• Sindrome caratterizzata da deliri (false credenze),allucinazioni (false percezioni sensoriali non condivisedagli altri), distorsione o perdita di contatto con la realtàe comportamento bizzarro.
• Sintomi positivi e sintomi negativi- perdita di iniziativa omotivazione, mancanza di interessi, tendenzaall’isolamento e al ritiro sociale. Deflessione dell’umore,ansia, disturbi del sonno,disturbi dell’attenzione, dellaconcentrazione e della memoria che comportano scarsofunzionamento scolastico o lavorativo
• Eziologia varia: disturbi di ordine psichiatrico, disturbi diordine medico e da abuso di sostanze
WHO, 2009
Modelli eziologici
• Origine multifattoriale
• Modello Bio-psico-sociale
• Vulnerabilità-stress (Zubin-Spring,1977,
Neuchterlein 1987)
• Modello Garety
• Modello 5 p (Esteem Glasgow)
Early intervention
postumiPrima terapiapsicosiProdromiNo malattia
Intervento precoce
nella fase
prodromica
DUP
Intervento precoce
dopo lo sviluppo
Della psicosi
Prevenzione
terziaria
Inizio malattia Primo episodio Fine primo episodio
Durata della malattia
DUI: Duration of Untreated Illness: tempo che intercorre fra inizio del disturbo e presa in cura.
DUP: Duration of Untreated Psychosis: tempo che intercorre fra insorgenza della psicosi e presa in cura.
Riconoscimento precoce
• Gli studi della fase prodromica della psicosi di fatto sono studi retrospettivi(studio della fase che ha preceduto un episodio condotta solo dopo lacomparsa dei sintomi, con conseguente ricostruzione a posteriori elimitazione del campione a chi effettivamente giunge ai servizi). Ciòcomporta limiti operativi notevoli soprattutto se si vuole puntare la lentesull’intervento pre-psicotico (prevenzione primaria).
• Ad oggi l’individuazione mirata di situazioni sottosoglia è ancora unaquestione controversa. Se da un lato tali sintomi possono essere iprecursori di un disturbo,dall’altro potrebbero essere l’epifenomeno di unacondizione di temporanea fragilità e risolversi spontaneamente (sintomi falsipositivi).
• In una visione prospettica, che tenga in considerazione la variabilità dellafase che potrebbe precedere un disturbo, viene a cadere il concetto diprodromo (che suggerisce una progressione che non può essere interrotta)in favore del più articolato Stato mentale a rischio
Stato mentale a rischio• I primi segnali sono aspecifici, non percepibili
dall’esterno, associate a flessione del tono dell’umore, relative alla percezione di sé e alla funzionalità corporea, alla tolleranza allo stress, alla organizzazione del pensiero (attenzione, memoria e concentrazione), alla interazione sociale (sintomi di base).
• Ad essi si aggiungono una serie di “sintomi negativi attenuati”, quali: isolamento sociale, diminuita capacità di espressione delle emozioni, modalità di pensiero rigide o semplicistiche, scarsa cura di sé.
• Dal 10 al 50% dei giovani di 16 anni riportano almeno 2 sintomi prodromici di psicosi, il 99% va incontro a remissione spontanea.
Persone ad alto rischio di evoluzione psicoticaLINEE DI INDIRIZZO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PROMOZIONE DELLA
SALUTE E DEL BENESSERE IN PERSONE ALL'ESORDIO PSICOTICO
. Si tratta di soggetti nella fascia di età 15-35 con una specifica richiesta di
aiuto da parte loro o da parte dei loro familiari.
Sono persone che presentano uno stato ad alto rischio di psicosi come
descritto dai seguenti sottotipi:
•sintomi psicotici attenuati; presenza di sintomi psicotici sottosoglia nel corso
dell'ultimo anno
•sintomi psicotici brevi intermittenti; episodi di sintomi psicotici conclamati a
remissione spontanea e per periodi inferiori a una settimana
•vulnerabilità familiare e declino funzionale recente (parenti di primo grado
con un disturbo psicotico o diagnosi di disturbo schizotipico di personalità) e
diminuzione significativa del funzionamento durante l'anno precedente
UHR: stato mentale ad alto rischio:
Transizione a psicosi dal 16% al 41% delle persone
nei 24 mesi successivi
C A A R M SV E R S I O N E M E N S I L E 2 0 0 6
A. Yung, L. Phillips, M.B. Simmons, J. Ward, K. Thompson, P. French, P. McGorry
VALUTAZIONE GENERALE DEGLI STATI MENTALI A RISCHIO
Nome: ___________________
CRF #: ___________________
Valutatore: ___________________
Date: _____ / _____ / _____
The PACE Clinic
Dipartimento di Psichiatria
Università di Melbourne
Melbourne, Australia
© 2006 Yung, Phillips, Simmons, Ward, Thompson, French, McGorry
LINEE DI INDIRIZZO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER
LA PROMOZIONE DELLA SALUTE E DEL BENESSERE IN
PERSONE ALL'ESORDIO PSICOTICO
• Definizione delle linee di indirizzo relative al percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale della persona con esordio psicotico o a rischio di esordio psicotico che accede ai servizi sanitari della regione Emilia Romagna.
• In particolare con il presente documento “Esordi Psicotici” ci si pone come obiettivi di:
• ottimizzare il sistema di riconoscimento e intervento precoce delle persone ad alto rischio di psicosi e/o con esordio psicotico, negli adolescenti e nei giovani adulti,
• ridurre il tempo intercorrente tra comparsa dei sintomi / esordio e presa in carico integrata da parte dei servizi territoriali;
• mettere in rete e coinvolgere nel percorso “esordi psicotici” i D.S.M., i Distretti, i Servizi sociali, il volontariato ed il privato-sociale; realizzare una rete di prossimità con MMG, PLS, centri adolescenza e scuole, per segnalare situazioni a rischio di psicosi o di psicosi all'esordio e indirizzarle verso un accesso tempestivo, con personale altamente qualificato per il trattamento di questi disturbi, favorendo una individuazione precoce dei casi e una loro presa in carico assistenziale finalizzata ad un recovery clinico, personale, sociale più ampia possibile
• incrementare le competenze dei professionisti della salute mentale, per il riconoscimento e trattamento precoce delle psicosi all'esordio, dei soggetti ad alto rischio di psicosi e migliorare la qualità delle cure tramite un percorso di cura specifico, condiviso e coerente con le raccomandazioni presenti nelle linee guida nazionali ed internazionali;
• favorire il recovery più ampio e precoce possibile, nelle persone in carico per una psicosi all'esordio o con alto rischio di psicosi;
• ridurre lo stigma personale e sociale associato alla malattia e favorire l'inclusione sociale di una persona con esordio psicotico o con alto rischio di psicosi;
• garantire alle persone all’esordio o a rischio di psicosi dei trattamenti specifici e appropriati su tutto il territorio della regione E..R., basati sulle evidenze scientifiche e implementati sviluppando una metodologia di lavoro, una conduzione clinica e organizzativa, omogenea, mirata, coesa.
» Bologna, Ottobre 2015
• Per stati mentali a rischio utile interventi che sisono mostrati validi, già consolidati, nelprevenire le ricadute
• Interventi con i familiari (counseling,psicoeducativi, psicoterapeutici) Centralità delnucleo familiare
• Approcci psicoterapeutici individuali (es.cognitivo-comportamentale) e sul mantenimentodel funzionamento sociale;
• Interventi sociali (ripresa dellaformazione/lavoro)
Possibili segnali che qualcosa non va
e sintomi psicotici
• Scambiare il giorno per la notte.
• La persona ha un’alterazione del ciclo sonno/veglia, con insonnia notturna edesiderio di dormire durante il giorno.
• Mancanza di scopi
• La persona si sente spossata, priva di energia e di determinazione. Perde interessenella vita, non ha cura né dell’igiene personale né della propria salute: sembracondizionata da un’incapacità di provare piacere che spesso determina probleminell’affrontare il lavoro o lo studio.
• Pensiero disordinato o confuso
• La persona ha difficoltà di memorizzazione e di concentrazione. Oppure fatica apensare in modo lineare. Di conseguenza, spesso dice o fa cose che gli altri stentanoa comprendere, parole o azioni che possono essere definiti discorsi illogici, idee ecomportamenti bizzarri.
• Convinzioni inattaccabili
• La persona vive una condizione in cui le proprie idee e convinzioni noncorrispondono ai fatti reali, contrastano con il buon senso comune e sonodifficilmente criticabili con il ragionamento. La persona trae conclusioni non condivise,attraverso un esercizio inadeguato della critica.
• Alterato senso di sé
• La persona ha la sensazione che il proprio corpo si stia trasformando, che la propria immagine sia diversa o deformata. Oppure ha la sensazione di non esistere. A volte la persona stenta a percepire fisicamente dove finisca il proprio corpo e dove inizi il resto del mondo. Può credere ad esempio che le sue braccia non le appartengano, oppure di essere priva di corpo.
• Deliri
• La persona crede che altri, anche congiurando tra loro, cerchino di farle del male.Oppure può essere convinta di possedere super-poteri. O ancora che gli altripossano sentire distintamente i suoi pensieri. O infine che la radio, la tv o l’interoambiente circostante mandino messaggi speciali proprio per lei.
• Allucinazioni
• La persona percepisce voci immaginarie che, per esempio, parlano proprio a lei.Oppure vede, ascolta ed odora cose inesistenti. O ancora il cibo ha per lei un saporedel tutto insolito. Talvolta possono essere avvertite fantasiose sensazioni tattili.
• Negazione
• La persona è portata a negare situazioni e circostanze per lei spiacevoli e spessoaccetta solo con difficoltà il confronto con le idee degli altri. Inoltre nella maggior partedei casi non riconosce di avere un disturbo mentale e di conseguenza tende arifiutare le cure, la cooperazione con i medici e l’aiuto degli altri.
• Alterato senso di sé
• La persona ha la sensazione che il proprio corpo si stia trasformando, che la propria immagine sia diversa o deformata. Oppure ha la sensazione di non esistere. A volte la persona stenta a percepire fisicamente dove finisca il proprio corpo e dove inizi il resto del mondo. Può credere ad esempio che le sue braccia non le appartengano, oppure di essere priva di corpo.
• Reazioni alterate di fronte ad eventi normalmente gestibili
• La persona ha emozioni attutite ed appiattite, o al contrario sovraeccitate ed incontrollate. Le prime tolgono interesse a tutto quanto succeda intorno, sembrano spegnere l’individuo e possono ridurne la mimica facciale che si cristallizza in un’espressione rigida e neutra.
• Le seconde sembrano accendere a sproposito l’individuo e portano a risposte emotive fuori luogo. La mimica facciale può apparire esagerata.
• Isolamento sociale
• La persona ha difficoltà ad avere rapporti con gli altri, fino a giungere ad evitarne la compagnia per rifugiarsi in un mondo tutto proprio.
• Depressione
• La persona può sovraccaricarsi di un insostenibile fardello di colpe per essersi comportata male nel passato, per aver distrutto amicizie ed affetti; può temere di non essere degna di venire amata. Tutti questi sentimenti possono portare ad un grave stato depressivo definibile come mancanza di speranza. Questo stato può far pensare alla fine della vita come ad una soluzione auspicabile.
• Senso di impotenza e disperazione
• La consapevolezza delle concrete, serie e continue difficoltà incontrate nella vita quotidiana può portare la persona a sentimenti di sconforto e di inadeguatezza.
• Cambiamenti dell’umore
• Lo stato emotivo cambia repentinamente: la persona vive continui sbalzi di umore.
•
• [mod. da Fuori come va? , P. Dell’Acqua. Ed. Feltrinelli. 2013]
Perché è importante l’intervento
precoce• Correlazione fra DUP Duration of Untreated
Psychosis elevata e:
• Prognosi meno favorevole
• Incompleta remissione dei sintomi
• Aumento di depressione e suicidi
• Perdita di autostima
• Interferenze nello sviluppo psichico e sociale
• Interruzione degli studi e del lavoro
• Aumento del carico familiare e dell’emotività espressa
• Alto dosaggio di neurolettici necessari per il trattamento
• Maggiori ricoveri
Dati sul mancato intervento
precoce dopo l’esordioFunct
ionin
g
Age
2nd episode
of psychosis
16 20 24
First episodeof psychosis
Interventoprecoce
aumentato rischio di
ricadute (Crow, 1986)
declino psicosociale(Jones, 1993)
prolungamento della
morbilità (Wyatt, 1997)
aumento dei costi (Mosciarelli, 1991)
peggioramento del decorso
e della prognosi(Hegason, 1990; Haas, 1998)
Aumento della durata della
fase acuta(McGorry, 1996)
Il Programma Dipartimentale
Esordi Psicotici AUSL Ferrara
Programma Dipartimentale Esordi Psicotici
DAISMDP AUSL Ferrrara• Provenienza degli operatori del Servizio Psichiatrico Territoriale
SPT Cento
1 psichiatra
1 infermiera
SPT Ferrara
1 psichiatra
2 infermieri
SPT Copparo
1 psichiatra
1 psicologo
1 terapista
riabilitazione
psichiatrica
SPT Portomaggiore
SPT Codigoro
1 psichiatra
1 educatore
PROGRAMMA
ESORDI
PSICOTICI
2 psicologhe CBT
Libero-professionali
Programma Dipartimentale Esordi Psicotici
DAISMDP AUSL Ferrrara• Equipe a tempo parziale
• Psichiatri
• Raffaella Bertelli
• Rosita Baruffa
• Cinzia Di Domizio
• Spyridon Zotos
• Psicologi
• Laura Ferri (l.p)
• Barbara Girotto (l.p.)
• Francesco Rizzo
• Case manager
• Andrea Bandiera
• Elisa Canetti
• Glenda Marzola
• Alessia Meloncelli
• Elena Piccolo
Programma Dipartimentale Esordi Psicotici
DAISMDP AUSL Ferrrara
Sedi di trattamento:
Lunedì
Casa della salute di Copparo
Mercoledi
Casa della Salute Ferrara
Programma Dipartimentale Esordi Psicotici
DAISMDP AUSL Ferrrara
• Nasce nell’ottobre 2012 per il trattamento dellePersone con esordio psicotico che soddisfano i seguenti requisiti:
• Età compresa tra 18 e 35 anni
• Assenza di ritardo mentale moderato o grave
• Assenza di psicosi organiche
• Storia di disturbo psicotico trattato inferiore ai 24 mesi
• Una delle diagnosi principali indicate dalla Regione Emilia Romagna
Programma Dipartimentale Esordi Psicotici
DAISMDP AUSL Ferrrara• Diagnosi*
• Una delle seguenti diagnosi principali:
• Tutte le Psicosi schizofreniche da 295.0 a 295.95 compreso episodio schizofreniforme
• Depressione maggiore, episodio singolo o ricorrente, grave, con comportamento psicotico 296.24, 296.34
• Mania, episodio ricorrente, grave, con comportamento psicotico 296.14
• Disturbo bipolare, episodio maniacale, grave, con comportamento psicotico 296.44
• Disturbo bipolare, episodio depressivo grave, con comportamento psicotico 296.54
• Disturbo bipolare, episodio misto, grave, con comportamento psicotico 296.64
• Depressione maggiore, episodio singolo, grave, con comportamento psicotico 296.24
• Disturbi deliranti 297.0 – 297.9
• Altre psicosi non organiche 298.0 - 298.9
• Psicosi non specificate 299.9 che comprende psicosi e schizofrenia dell'infanzia.
* Linee d’indirizzo della Regione Emilia Romagna per la promozione della salute e del benessere in persone all’esordio psicotico (documento in corso di pubblicazione)
Programma Dipartimentale Esordi Psicotici
DAISMDP AUSL Ferrrara
• Il programma di cura prevede:
• Psicoterapia individuale secondo il modello Cognitivo-Comportamentale
• Il trattamento dei familiari con sedute di Psicoeducazione rivoltealla singola famiglia
• La presenza di un Case Manager per ciascun paziente
L’invio spetta al Servizio Psichiatrico Territoriale del DAISMDP, chemantiene la titolarità del caso.
E’ possibile l’invio anche da parte del SPDC, SPOI, SERT, diUONPIA, di Spazio Giovani
Riunione di tutti i componenti dell’equipe, ogni due settimane, dilunedì
Programma Dipartimentale Esordi Psicotici
DAISMDP AUSL Ferrrara
Assessmen
t
Servizio Psichiatrico
Territoriale
SPDC SPOI UONPIA
Spazio Giovani SERT
Non incluso nel programma
Trattamento Precoce:
CBT individuale
Psicoeducazione Fam
Case management
To
T1
T4
T3
T2 T2
To
T4
Incluso nel programma
Trattamento
SPT standard
Trattamento
SPT standard
Trattamento
SPT standard+
Programma
Esordi psicotici
Esordio
Programma Dipartimentale Esordi Psicotici
DAISMDP AUSL Ferrrara
• Valutazione medica/internistica e strumentale
• Assessment psicologico• All’ingresso T0, 6 mesi T1, 12 mesi T2, 18 mesi T3, 24 mesi T4.
Test utilizzati:• HoNOS –MHCT
• CBA
• ReBANS
• DAS
• QIF
• SAT-p
Programma Dipartimentale Esordi Psicotici
DAISMDP AUSL Ferrrara
• Frequenza delle sedute:
• CBT psicoterapia cognitivo-comportamentale
individuale: settimanale per 3-4 mesi, poi mensile
• Psicoeducazione familiare ogni 14 giorni per i primi
due-tre mesi poi mensile
• Durata del trattamento: 24 mesi, può proseguire
concordando con inviante
• Supervisioni ogni due-tre mesi circa, di una giornata, a cui partecipano tutti i membri dell’equipe, gli invianti sia territoriali che del reparto Diagnosi e Cura o SPOI, SERT
• Presentazione nuovi casi
• Valutazione assessment
• Pianificazione e monitoraggio dei percorsi individuali (pazienti/familiari)
• Aspetti metodologici e valutazione degli interventi
• Discussione dei casi problematici
• Ogni intervento rientra in un progetto terapeutico condiviso
(Bolis T., 2014)
Programma Specialistico
• Equipe dedicata,
• motivata, con interessi professionali specifici,
• dottrinalmente omogenea,
• supervisionata da un punto di vista clinico
• Metodica di lavoro coesa ed omogenea
• Un clima di particolare supporto
• (Edwards e McGorry, 2002; Marshall et al., 2004; Simon et al., 2007; Meneghelli e Cocchi 2012)
Percorso terapeutico individualizzato
• Aggancio (normalizzazione, empatia, validazione emotiva, compassion)
• Assessment (sintomi specifici, sintomi non specifici, aspetti psicosociali, ABC cognitivo-comportamentale dei sintomi e delle situazioni problematiche…)
• Formulazione del caso (con cui si fornisce un modello esplicativo per il problema del paziente, si ricercano le cause remote e prossime, le dinamiche secondo cui tali disturbi si mantengono nel tempo ed eventualmente si aggravano)
• Strategia terapeutica (priorità obiettivi,
• strategie d’intervento… strategie di
• intervento trasversali:scoperta guidata,
• ristrutturazione cognitiva, strategie di
• coping di esposizione…)
• Prevenzione delle ricadute
Pazienti Trattati2013-2014-2015:
35 testati
28 trattati, 2 inviati al DBT, 1 inviato al curante (minorenne), 3 all’estero, 1 al SERT.
Sesso: 26 maschi, 9 femmine
Età (18-29 aa) ; accesso al Programma rispetto all’età d’esordio: esordio precede di circa due anni l’inizio del Programma esordi (specialmente negli esordi con sintomi negativi)
Consumo di sostanze (19 non usano sostanze, 16 usano sostanze, tra questi 8 poliabuser, 6 solo cannabis o alcool)
HoNOS MHCT, netta riduzione al follow up a 6 mesi (T1),e a 1 anno (T2)
Esiti: pochi ricoveri, e non in TSO
miglioramento della compliance farmacologica e dell’adesione al trattamento
riduzione sintomi positivi
riduzione isolamento sociale, miglioramento relazionale
Ripresa dello studio (conseguimento del diploma di maturità, ripresa degli studi universitari)
ripresa del lavoro
ricerca alloggio autonomo
riduzione/sospensione uso di sostanze
Miglioramento strategie di coping ansia
Prospettive per il futuro
• Miglior collegamento fra Servizio Psichiatrico , UONPIA,
• SERT, Consultorio Giovani, MMG, Percorso
Adolescenza...
• Ampliamento fascia d'età 16-35 anni
• Riduzione DUI-DUP
• La costituzione di gruppi di competenza sociale
(assertività)
GRAZIE PER L’ATTENZIONE