+ All Categories
Home > Documents > Prime Pagine Giornali

Prime Pagine Giornali

Date post: 24-Mar-2016
Category:
Upload: vibrazioni-lucane
View: 225 times
Download: 2 times
Share this document with a friend
Description:
8 agosto e 9 agosto 2012
55
1,20 – Arretrati: 2,00 Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 www.ilfattoquotidiano.it Giovedì 9 agosto 2012 – Anno 4 – n° 188 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 >‡?‡@ zl{{ltiyl 9789 Thypuh kp Wpl{yhzhu{h Whyjv Sh ]lyzpsphuh sh mlz{h kl Jp zphtv( Jp zpl{l( ( STIAMO CON I MAGISTRATI V ERITÀ SU STATO-MAFIA Altro arresto per Samuele Piccolo , mister preferenze del Pdl romano: malgrado i milioni evasi rubava sul contatore elettrico. Furto con scossa Restano soltanto la nostra voce e le vostre firme per rompere il silenzio indecente della politica e della cosiddetta “i n f o r ma z i o n e ” sull’accerchiamento dei pm siciliani che indagano sui rapporti e i patti fra Cosa Nostra e pezzi delle istituzioni Zero tituli di Marco Travaglio I l regime dei Cinque dell’Apocalisse (Quirinale, Avvocatura dello Stato, Procura della Cassazione, Csm e Governo) che assedia la Procura di Palermo può ritenersi soddisfatto. La notizia anticipata dal Fatto sul procedimento disciplinare contro i pm Messineo e Di Matteo, rei del terribile delitto di intervista, ha raccolto l’audience mediatica auspicata: omertà assoluta di politici, giornali e tg. Fa eccezione il Foglio che, per quanto clandestino, fa il suo sporco mestiere: plaude al Pg della Cassazione e lo esorta a radere al suolo la Procura, “luogo di mille abusi”, anche con processi penali per “violazione del segreto istruttorio”. Pazienza se il segreto istruttorio è stato abrogato nel 1989 e se per le toghe – lo dimostreremo domani – rilasciare interviste non è illecito disciplinare, ergo l’unico “abuso” è proprio il procedimento disciplinare contro Messineo e Di Matteo. Quanto agli altri quotidiani – direbbe José Mourinho –, “zero tituli”. Compresi il Giornale e Libero che forse, per la prima volta nella storia, provano un filo d’imbarazzo. Ma anche Repubblica, sempre in prima linea a protestare quando i governi B. promuovevano od ottenevano azioni disciplinari contro i pm più impegnati (nelle indagini su B. & his band). Munendosi di microscopio elettronico, si rinvengono su Repubblica alcune righe riservate alla notizia, pudicamente nascoste in fondo a un articolo dedicato a tutt’altro dal titolo “Caso Mancino-Quirinale, no alla legge ad hoc”, per evitare che qualcuno le noti. Problemi di spazio, probabilmente, in una giornata dominata da notizione come il pensiero di Brunetta su Monti, “Porcellum, la battaglia solitaria del soldato Giachetti”, “L’Italia dei borghi a 5 stelle”. Sul Corriere, neanche tre righe camuffate dietro la siepe: in compenso, ampio spazio al pensiero di Follini, alla gigantografia della famiglia reale Giorgio & Clio sulla sdraio a Stromboli, agli alti lai del nuovo Pellico, il ciellino Simone detenuto per corruzione dunque “prigioniero della politica e dei magistrati”. Seguono le polemiche sullo spot agreste di Aldo, Giovanni e Giacomo e gli scoop del giorno: “La collanina del primo amore” dello scrittore Buzzi, “Il gossip non è più quello di una volta”, “Gli ultimi ciak dei Soliti idioti” e la “caccia ai polpi di Ponza”. Roba forte, altro che la caccia ai pm della trattativa. Non manca, sul Corriere, il diario di un cane che risponde all’angosciante interrogativo: “Perché nascondono sempre il mio osso?”. E non è mica l’unico cane a scrivere sui giornali. La Stampa regala un paginone su “le vacanze misurate degli onorevoli”, poi s’avvicina pericolosamente alla trattativa: “Tanti indagati, poche condanne”. Allusione a Stato e mafia? No, ai finti ciechi, vera emergenza nazionale. E volete mettere, poi, la ricomparsa del “maschio alfa fra i lupi dei Monti Sibillini”? Si dirà: almeno l’Unità, con la sua centenaria tradizione antimafia, gliene dirà quattro a chi vuol fermare i pm. Invece no. Siccome non c’è peggior Sardo di chi non vuol sentire, c’è ben altro in menu: “Bersani: i progressisti non si chiudono nell’autosufficienza”, “Sui valori della Carta d’intenti si può ricostruire la politica”, “Geografie dell’utopia” (ma anche, volendo, utopie della geografia) e l’imprescindibile “Elogio del ‘non so’”. Più che un titolo, un piano editoriale. LA TRATTATIVA x I fax inediti tra i ministri Conso e Mancino e il capo del Dap, Amato ECCO LE CARTE: COSÌ FACEVANO REVOCARE IL 41-BIS AI BOSS Il governo da Monti in giù, e poi Vendola e Casini Pure Alfano L’unico altro escluso è Grillo di Giuseppe Lo Bianco e Valeria Pacelli U n ritaglio di giornale dal titolo “Revocato il decreto am- mazza colloqui”, seguito da poche righe scritte a mano: “Caro ministro, come di intesa ho già avvertito Parisi e Lauro e a entrambi ho mandato copia del decreto via fax in modo che lo abbia anche il ministro Mancino...”. pag. 2-3 z Facciamoci sentire di Antonio Padellaro dc S ono una vostra abbonata e vorrei chiedervi se potete ini- ziare una raccolta di firme in favore dei Giudici di Palermo e Caltanissetta. Mi sembra che la gen- te debba poter dire la sua. È vero che ci sono le vacanze, ma le firme ser- vono adesso. Grazie. Margherita Siciliano (Collegno) Cara Margherita, di lettere come la sua ne riceviamo tante. Anche noi pensiamo che, di fronte al- l’incredibile accerchiamento cui sono sottoposti i pm di Paler- mo da parte di Quirinale, Csm, Avvocatura dello Stato, Pg della Cassazione e governo, una rispo- sta dei cittadini sia indispensabi- le. Dai partiti non ci aspettavamo granché: a parte Di Pietro (per questo messo al bando dal sine- drio), non una sola voce si è le- vata a sostegno della Procura che sta indagando su una delle più in- fami trame della storia repubbli- cana. Quella tra pezzi dello Stato e i vertici di Cosa Nostra. Quella che Paolo Borsellino (ora com- memorato dalle solite lacrime di coccodrillo) aveva molto proba- bilmente scoperto prima di esse- re assassinato in via D’Amelio. Per averlo ricordato, anche il procuratore generale di Caltanis- setta Roberto Scarpinato rischia di pagare un prezzo salato. Sulla guerra dichiarata a questi magi- strati impegnati sulla trincea più rischiosa, tacciono perfino i ver- tici dell’Associazione magistrati con l’eccezione di quello paler- mitano. Dell’indecente silenzio di tomba osservato dalla quasi totalità della stampa italiana si occupa qui accanto Marco Tra- vaglio. Insomma, cara Margheri- ta, non ci restano che le nostre voci e le vostre firme. Scatenia- mole come un uragano in questa estate della pavidità e della ver- gogna, scrivendo a www.ilfatto- quotidiano.it Esprimiamo il soste- gno più forte ai magistrati corag- giosi che troppi vogliono isolare e punire. Facciamoci sentire! di Ferruccio Sansa N on c’è solo l’Ilva”. Giovanni Durante è se- gretario dell’Arci di Savona, da anni combat- te contro la centrale a carbone di Vado. Quella che milioni di italiani vedono dall’autostrada correndo in Riviera. Senza sapere che cosa sia- no le due gigantesche ciminiere. pag. 9 z di Wanda Marra H anno invitato pratica- mente tutti, tranne lui, il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro. D’altra parte sarà una festa di governo. pag. 8 z L’ammorbidimento a Poggioreale e Secondigliano nel ‘93. Intercettazioni Napolitano, Racanelli (Csm): “Corretta la Procura di Palermo” Lillo pag. 3 z In prima linea Roberto Scarpinato, Antonio Ingroia, Francesco Messineo e Nino Di Matteo (FOTO EMBLEMA / ANSA / LAPRESSE) Vendette Festa Pd, tutti invitati tranne uno: Di Pietro La centrale a carbone Savona, i veleni dell’altra Ilva CATTIVERIE Alex Schwazer: ”Ho tradito la reputazione dell’Arma”. In effetti è imbarazzante un carabiniere che sculetta in quel modo (www.spinoza.it) Bersani e Di Pietro (FOTO LAPRESSE) y(7HC0D7*KSTKKQ( +$!z!:!z!;
Transcript
Page 1: Prime Pagine Giornali

€ 1,20 – Arretrati: € 2,00Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

w w w. i l f a t t o q u o t i d i a n o. i t

Giovedì 9 agosto 2012 – Anno 4 – n° 188Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Romatel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

>‡?‡@"zl{{ltiyl"9789

Thypuh"kp"Wpl{yhzhu{hWhyjv"Sh"]lyzpsphuh

sh"mlz{h"kl

Jp"zphtv(Jp"zpl{l(

(

STIAMO CON I MAGISTRATIVERITÀ SU STATO-MAFIA

Altro arresto per Samuele Piccolo, mister preferenze del Pdl romano:malgrado i milioni evasi rubavasul contatore elettrico. Furto con scossa

Restano soltanto la nostra voce e le vostre firme per rompere il silenzio indecentedella politica e della cosiddetta “i n f o r ma z i o n e ” sull’accerchiamento dei pm

siciliani che indagano sui rapporti e i patti fra Cosa Nostra e pezzi delle istituzion i

Zero tituli

di Marco Travaglio

Il regime dei Cinque dell’Apocalisse (Quirinale,

Avvocatura dello Stato, Procura della

Cassazione, Csm e Governo) che assedia la

Procura di Palermo può ritenersi soddisfatto. La

notizia anticipata dal Fa t t o sul procedimento

disciplinare contro i pm Messineo e Di Matteo, rei

del terribile delitto di intervista, ha raccolto

l’audience mediatica auspicata: omertà assoluta di

politici, giornali e tg. Fa eccezione il Foglio che, per

quanto clandestino, fa il suo sporco mestiere:

plaude al Pg della Cassazione e lo esorta a radere al

suolo la Procura, “luogo di mille abusi”, anche con

processi penali per “violazione del segreto

istr uttorio”. Pazienza se il segreto istruttorio è stato

abrogato nel 1989 e se per le toghe – lo

dimostreremo domani – rilasciare interviste non è

illecito disciplinare, ergo l’unico “a buso” è proprio

il procedimento disciplinare contro Messineo e Di

Matteo. Quanto agli altri quotidiani – direbbe José

Mourinho –, “zero tituli”. Compresi il Giornale eL i b e ro che forse, per la prima volta nella storia,

provano un filo d’imbarazzo. Ma anche Repubblica,

sempre in prima linea a protestare quando i governi

B. promuovevano od ottenevano azioni disciplinari

contro i pm più impegnati (nelle indagini su B. &

his band). Munendosi di microscopio elettronico, si

rinvengono su Repubblica alcune righe riservate alla

notizia, pudicamente nascoste in fondo a un

articolo dedicato a tutt’altro dal titolo “Caso

Mancino-Quirinale, no alla legge ad hoc”, per

evitare che qualcuno le noti. Problemi di spazio,

probabilmente, in una giornata dominata da

notizione come il pensiero di Brunetta su Monti,

“Porcellum, la battaglia solitaria del soldato

G i a ch e t t i ”, “L’Italia dei borghi a 5 stelle”. SulCorr iere, neanche tre righe camuffate dietro la siepe:

in compenso, ampio spazio al pensiero di Follini,

alla gigantografia della famiglia reale Giorgio & Clio

sulla sdraio a Stromboli, agli alti lai del nuovo

Pellico, il ciellino Simone detenuto per corruzione

dunque “prigioniero della politica e dei magistrati”.

Seguono le polemiche sullo spot agreste di Aldo,

Giovanni e Giacomo e gli scoop del giorno: “La

collanina del primo amore” dello scrittore Buzzi, “Il

gossip non è più quello di una volta”, “Gli ultimi

ciak dei Soliti idioti” e la “caccia ai polpi di Ponza”.

Roba forte, altro che la caccia ai pm della trattativa.

Non manca, sul Corr iere, il diario di un cane che

risponde all’angosciante interrogativo: “Pe rch é

nascondono sempre il mio osso?”. E non è mica

l’unico cane a scrivere sui giornali. La Stampa re g a l a

un paginone su “le vacanze misurate degli

onore voli”, poi s’avvicina pericolosamente alla

trattativa: “Tanti indagati, poche condanne”.

Allusione a Stato e mafia? No, ai finti ciechi, vera

emergenza nazionale. E volete mettere, poi, la

ricomparsa del “maschio alfa fra i lupi dei Monti

Sibillini”? Si dirà: almeno l’Unità, con la sua

centenaria tradizione antimafia, gliene dirà quattro

a chi vuol fermare i pm. Invece no. Siccome non c’è

peggior Sardo di chi non vuol sentire, c’è ben altro

in menu: “Bersani: i progressisti non si chiudono

nell’autosuf ficienza”, “Sui valori della Carta

d’intenti si può ricostruire la politica”, “G e o gra fi e

dell’utopia” (ma anche, volendo, utopie della

geografia) e l’imprescindibile “Elogio del ‘non so’”.

Più che un titolo, un piano editoriale.

LA TRATTATIVA x I fax inediti tra i ministri Conso e Mancino e il capo del Dap, Amato

ECCO LE CARTE: COSÌ FACEVANOREVOCARE IL 41-BIS AI BOSS

Il governo daMonti in giù, e poiVendola e CasiniPure AlfanoL’unico altroescluso è Grillo

di Giuseppe Lo Bianco e Valeria Pacelli

Un ritaglio di giornale dal titolo “Revocato il decreto am-

mazza colloqui”, seguito da poche righe scritte a mano:

“Caro ministro, come di intesa ho già avvertito Parisi e Lauro

e a entrambi ho mandato copia del decreto via fax in modo

che lo abbia anche il ministro Mancino...”. pag. 2 - 3 z

Facciamoci sentire

di Antonio Padellarodc

Sono una vostra abbonata evorrei chiedervi se potete ini-ziare una raccolta di firme infavore dei Giudici di Palermo e

Caltanissetta. Mi sembra che la gen-te debba poter dire la sua. È vero checi sono le vacanze, ma le firme ser-vono adesso. Grazie.

Margherita Siciliano (Collegno)

Cara Margherita, di lettere come

la sua ne riceviamo tante. Anche

noi pensiamo che, di fronte al-

l’incredibile accerchiamento

cui sono sottoposti i pm di Paler-

mo da parte di Quirinale, Csm,

Avvocatura dello Stato, Pg della

Cassazione e governo, una rispo-

sta dei cittadini sia indispensabi-

le. Dai partiti non ci aspettavamo

granché: a parte Di Pietro (per

questo messo al bando dal sine-

drio), non una sola voce si è le-

vata a sostegno della Procura che

sta indagando su una delle più in-

fami trame della storia repubbli-

cana. Quella tra pezzi dello Stato

e i vertici di Cosa Nostra. Quella

che Paolo Borsellino (ora com-

memorato dalle solite lacrime di

coccodrillo) aveva molto proba-

bilmente scoperto prima di esse-

re assassinato in via D’Amelio.

Per averlo ricordato, anche il

procuratore generale di Caltanis-

setta Roberto Scarpinato rischia

di pagare un prezzo salato. Sulla

guerra dichiarata a questi magi-

strati impegnati sulla trincea più

rischiosa, tacciono perfino i ver-

tici dell’Associazione magistrati

con l’eccezione di quello paler-

mitano. Dell’indecente silenzio

di tomba osservato dalla quasi

totalità della stampa italiana si

occupa qui accanto Marco Tra-

vaglio. Insomma, cara Margheri-

ta, non ci restano che le nostre

voci e le vostre firme. Scatenia-

mole come un uragano in questa

estate della pavidità e della ver-

gogna, scrivendo a www.ilfatto -quotidiano.it Esprimiamo il soste-

gno più forte ai magistrati corag-

giosi che troppi vogliono isolare

e punire. Facciamoci sentire!

di Ferruccio Sansa

Non c’è solo l’I l va ”. Giovanni Durante è se-

gretario dell’Arci di Savona, da anni combat-

te contro la centrale a carbone di Vado. Quella

che milioni di italiani vedono dall’a u t o s t ra d a

correndo in Riviera. Senza sapere che cosa sia-

no le due gigantesche ciminiere. pag. 9 z

di Wanda Marra

Hanno invitato pratica-

mente tutti, tranne lui, il

leader dell’Idv, Antonio Di

Pietro. D’altra parte sarà una

festa di governo. pag. 8 z

L’ammorbidimento a

Poggioreale e Secondigliano nel

‘93. Intercettazioni Napolitano,

Racanelli (Csm): “C o rre t t a

la Procura di Palermo” Lillo pag. 3 z

In prima linea Roberto Scarpinato, Antonio Ingroia, Francesco Messineo e Nino Di Matteo (FOTO EMBLEMA / ANSA / LAPRESSE)

Ve n d e t t e

Festa Pd, tutti invitati

tranne uno: Di Pietro

La centrale a carbone

Savona, i veleni

dell’altra Ilva

C AT T I V E R I E

Alex Schwazer:”Ho tradito lareputazione dell’Ar ma”.In effetti è imbarazzanteun carabiniereche sculetta in quel modo

( w w w. s p i n o z a . i t )Bersani e Di Pietro (FOTO LAPRESSE)

y(7HC0D7*KSTKKQ( +$!z!:!z!;

Page 2: Prime Pagine Giornali
Page 3: Prime Pagine Giornali
Page 4: Prime Pagine Giornali
Page 5: Prime Pagine Giornali
Page 6: Prime Pagine Giornali
Page 7: Prime Pagine Giornali
Page 8: Prime Pagine Giornali
Page 9: Prime Pagine Giornali
Page 10: Prime Pagine Giornali
Page 11: Prime Pagine Giornali
Page 12: Prime Pagine Giornali
Page 13: Prime Pagine Giornali
Page 14: Prime Pagine Giornali
Page 15: Prime Pagine Giornali
Page 16: Prime Pagine Giornali

€ 1,20 – Arretrati: € 2,00Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

w w w. i l f a t t o q u o t i d i a n o. i t

Giovedì 9 agosto 2012 – Anno 4 – n° 188Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Romatel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

>‡?‡@"zl{{ltiyl"9789

Thypuh"kp"Wpl{yhzhu{hWhyjv"Sh"]lyzpsphuh

sh"mlz{h"kl

Jp"zphtv(Jp"zpl{l(

(

STIAMO CON I MAGISTRATIVERITÀ SU STATO-MAFIA

Altro arresto per Samuele Piccolo, mister preferenze del Pdl romano:malgrado i milioni evasi rubavasul contatore elettrico. Furto con scossa

Restano soltanto la nostra voce e le vostre firme per rompere il silenzio indecentedella politica e della cosiddetta “i n f o r ma z i o n e ” sull’accerchiamento dei pm

siciliani che indagano sui rapporti e i patti fra Cosa Nostra e pezzi delle istituzion i

Zero tituli

di Marco Travaglio

Il regime dei Cinque dell’Apocalisse (Quirinale,

Avvocatura dello Stato, Procura della

Cassazione, Csm e Governo) che assedia la

Procura di Palermo può ritenersi soddisfatto. La

notizia anticipata dal Fa t t o sul procedimento

disciplinare contro i pm Messineo e Di Matteo, rei

del terribile delitto di intervista, ha raccolto

l’audience mediatica auspicata: omertà assoluta di

politici, giornali e tg. Fa eccezione il Foglio che, per

quanto clandestino, fa il suo sporco mestiere:

plaude al Pg della Cassazione e lo esorta a radere al

suolo la Procura, “luogo di mille abusi”, anche con

processi penali per “violazione del segreto

istr uttorio”. Pazienza se il segreto istruttorio è stato

abrogato nel 1989 e se per le toghe – lo

dimostreremo domani – rilasciare interviste non è

illecito disciplinare, ergo l’unico “a buso” è proprio

il procedimento disciplinare contro Messineo e Di

Matteo. Quanto agli altri quotidiani – direbbe José

Mourinho –, “zero tituli”. Compresi il Giornale eL i b e ro che forse, per la prima volta nella storia,

provano un filo d’imbarazzo. Ma anche Repubblica,

sempre in prima linea a protestare quando i governi

B. promuovevano od ottenevano azioni disciplinari

contro i pm più impegnati (nelle indagini su B. &

his band). Munendosi di microscopio elettronico, si

rinvengono su Repubblica alcune righe riservate alla

notizia, pudicamente nascoste in fondo a un

articolo dedicato a tutt’altro dal titolo “Caso

Mancino-Quirinale, no alla legge ad hoc”, per

evitare che qualcuno le noti. Problemi di spazio,

probabilmente, in una giornata dominata da

notizione come il pensiero di Brunetta su Monti,

“Porcellum, la battaglia solitaria del soldato

G i a ch e t t i ”, “L’Italia dei borghi a 5 stelle”. SulCorr iere, neanche tre righe camuffate dietro la siepe:

in compenso, ampio spazio al pensiero di Follini,

alla gigantografia della famiglia reale Giorgio & Clio

sulla sdraio a Stromboli, agli alti lai del nuovo

Pellico, il ciellino Simone detenuto per corruzione

dunque “prigioniero della politica e dei magistrati”.

Seguono le polemiche sullo spot agreste di Aldo,

Giovanni e Giacomo e gli scoop del giorno: “La

collanina del primo amore” dello scrittore Buzzi, “Il

gossip non è più quello di una volta”, “Gli ultimi

ciak dei Soliti idioti” e la “caccia ai polpi di Ponza”.

Roba forte, altro che la caccia ai pm della trattativa.

Non manca, sul Corr iere, il diario di un cane che

risponde all’angosciante interrogativo: “Pe rch é

nascondono sempre il mio osso?”. E non è mica

l’unico cane a scrivere sui giornali. La Stampa re g a l a

un paginone su “le vacanze misurate degli

onore voli”, poi s’avvicina pericolosamente alla

trattativa: “Tanti indagati, poche condanne”.

Allusione a Stato e mafia? No, ai finti ciechi, vera

emergenza nazionale. E volete mettere, poi, la

ricomparsa del “maschio alfa fra i lupi dei Monti

Sibillini”? Si dirà: almeno l’Unità, con la sua

centenaria tradizione antimafia, gliene dirà quattro

a chi vuol fermare i pm. Invece no. Siccome non c’è

peggior Sardo di chi non vuol sentire, c’è ben altro

in menu: “Bersani: i progressisti non si chiudono

nell’autosuf ficienza”, “Sui valori della Carta

d’intenti si può ricostruire la politica”, “G e o gra fi e

dell’utopia” (ma anche, volendo, utopie della

geografia) e l’imprescindibile “Elogio del ‘non so’”.

Più che un titolo, un piano editoriale.

LA TRATTATIVA x I fax inediti tra i ministri Conso e Mancino e il capo del Dap, Amato

ECCO LE CARTE: COSÌ FACEVANOREVOCARE IL 41-BIS AI BOSS

Il governo daMonti in giù, e poiVendola e CasiniPure AlfanoL’unico altroescluso è Grillo

di Giuseppe Lo Bianco e Valeria Pacelli

Un ritaglio di giornale dal titolo “Revocato il decreto am-

mazza colloqui”, seguito da poche righe scritte a mano:

“Caro ministro, come di intesa ho già avvertito Parisi e Lauro

e a entrambi ho mandato copia del decreto via fax in modo

che lo abbia anche il ministro Mancino...”. pag. 2 - 3 z

Facciamoci sentire

di Antonio Padellarodc

Sono una vostra abbonata evorrei chiedervi se potete ini-ziare una raccolta di firme infavore dei Giudici di Palermo e

Caltanissetta. Mi sembra che la gen-te debba poter dire la sua. È vero checi sono le vacanze, ma le firme ser-vono adesso. Grazie.

Margherita Siciliano (Collegno)

Cara Margherita, di lettere come

la sua ne riceviamo tante. Anche

noi pensiamo che, di fronte al-

l’incredibile accerchiamento

cui sono sottoposti i pm di Paler-

mo da parte di Quirinale, Csm,

Avvocatura dello Stato, Pg della

Cassazione e governo, una rispo-

sta dei cittadini sia indispensabi-

le. Dai partiti non ci aspettavamo

granché: a parte Di Pietro (per

questo messo al bando dal sine-

drio), non una sola voce si è le-

vata a sostegno della Procura che

sta indagando su una delle più in-

fami trame della storia repubbli-

cana. Quella tra pezzi dello Stato

e i vertici di Cosa Nostra. Quella

che Paolo Borsellino (ora com-

memorato dalle solite lacrime di

coccodrillo) aveva molto proba-

bilmente scoperto prima di esse-

re assassinato in via D’Amelio.

Per averlo ricordato, anche il

procuratore generale di Caltanis-

setta Roberto Scarpinato rischia

di pagare un prezzo salato. Sulla

guerra dichiarata a questi magi-

strati impegnati sulla trincea più

rischiosa, tacciono perfino i ver-

tici dell’Associazione magistrati

con l’eccezione di quello paler-

mitano. Dell’indecente silenzio

di tomba osservato dalla quasi

totalità della stampa italiana si

occupa qui accanto Marco Tra-

vaglio. Insomma, cara Margheri-

ta, non ci restano che le nostre

voci e le vostre firme. Scatenia-

mole come un uragano in questa

estate della pavidità e della ver-

gogna, scrivendo a www.ilfatto -quotidiano.it Esprimiamo il soste-

gno più forte ai magistrati corag-

giosi che troppi vogliono isolare

e punire. Facciamoci sentire!

di Ferruccio Sansa

Non c’è solo l’I l va ”. Giovanni Durante è se-

gretario dell’Arci di Savona, da anni combat-

te contro la centrale a carbone di Vado. Quella

che milioni di italiani vedono dall’a u t o s t ra d a

correndo in Riviera. Senza sapere che cosa sia-

no le due gigantesche ciminiere. pag. 9 z

di Wanda Marra

Hanno invitato pratica-

mente tutti, tranne lui, il

leader dell’Idv, Antonio Di

Pietro. D’altra parte sarà una

festa di governo. pag. 8 z

L’ammorbidimento a

Poggioreale e Secondigliano nel

‘93. Intercettazioni Napolitano,

Racanelli (Csm): “C o rre t t a

la Procura di Palermo” Lillo pag. 3 z

In prima linea Roberto Scarpinato, Antonio Ingroia, Francesco Messineo e Nino Di Matteo (FOTO EMBLEMA / ANSA / LAPRESSE)

Ve n d e t t e

Festa Pd, tutti invitati

tranne uno: Di Pietro

La centrale a carbone

Savona, i veleni

dell’altra Ilva

C AT T I V E R I E

Alex Schwazer:”Ho tradito lareputazione dell’Ar ma”.In effetti è imbarazzanteun carabiniereche sculetta in quel modo

( w w w. s p i n o z a . i t )Bersani e Di Pietro (FOTO LAPRESSE)

y(7HC0D7*KSTKKQ( +$!z!:!z!;

Page 17: Prime Pagine Giornali
Page 18: Prime Pagine Giornali
Page 19: Prime Pagine Giornali
Page 20: Prime Pagine Giornali
Page 21: Prime Pagine Giornali
Page 22: Prime Pagine Giornali
Page 23: Prime Pagine Giornali
Page 24: Prime Pagine Giornali
Page 25: Prime Pagine Giornali
Page 26: Prime Pagine Giornali
Page 27: Prime Pagine Giornali

Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

I fondi stanziati per opere di miglioramento della rete stradale provinciale

Piano di interventi per contrastare il rischio idrogeologico

E’ la tragedia più dolorosa dell’estate lucana: un’in-tera famiglia distrutta da un incidente stradale. Ai funerali dei Fiore, a Viggia-nello, l’intera comunità ha riversato il dolore e l’incre-dulità generali. Un enor-me abbraccio all’unica so-

pravvissuta del dramma, una ragazza di 21 anni.

A conclusione di una tur-bolenta fase politica, il sindaco di Matera Salva-tore Adduce ha nominato la sua nuova giunta. Due confermati, solo cinque assessori fra cui due tec-nici. Ossia Ina Macalone assessore al Governo del

territorio e Alberto Gior-dano a Cultura e turismo.

Gli invasi lucani contengo-no meno acqua dell’anno scorso. Nello stesso perio-do, nel 2011, c’erano 110 milioni di litri in più. Colpa del considerevole aumen-to del prelievo di risorsa idrica dalle dighe della Basilicata. Ma gli addetti

al settore rassicurano: non c’è alcun allarme.

Il doloredi Viggianello

Le lacrimedi un interopaese

Anno 2 Numero 155 del 09/08/2012

Al Comunedi Matera

Un esecutivonuovodi zecca

Mancano 110 milioni di litri

Meno acquanelle dighelucane

In arrivo 48 milioniper la viabilità

Mazzocco su Tito e Valbasento

A PAG. 2

Il finanziamento per le opere

di manutenzioneè stato suddiviso

tra le due Province:28 destinati

a Potenzae 20 a Matera

48 milioni di euro, 28 per la Provincia di Potenza e 20 per quella di Matera, per migliorare la rete via-ria lucana e prevenire i

problemi legati al rischio idrogeologico, in partico-lare frane, smottamenti, drenaggi e sistemazione degli alvei. Il programma

di opere è finanziato con il Fondo di sviluppo e co-esione 2007/2013, ripro-grammati di recente dal Cipe.

A PAG. 4 e 5A PAG. 2

Negata l’ìntesa alla domanda “Frusci” dell’Eni: aree naturali protette, vincoli di vario tipo, troppe concessioni e dissensi nella popolazione

Negata l’ìntesa all’istanza “Frusci” presentata dall’Eni per ottenere un permesso di ricerca idrocarburi nei territori di Atella, Avigliano, Baragiano, Bella, Filiano, Pietragalla, Pignola, Potenza, Ruoti e San Fele: per la seconda volta in due giorni la giunta regionale dice di no alle compagnie petrolifere. I motivi del diniego? Innanzitutto il pregio paesistico di alcune aree interessate, la presenza di aree naturali protette e i vincoli paesaggistici, archeologici e idro-geologici esistenti su alcune parti del territorio inte-ressato.Ma c’è anche una questione di sovrabbondanza di concessioni sul territorio lucano: averne altre potreb-be condizionerare la programmazione e il governo del territorio. E infine - ma non certo per ordine d’importanza - c’è l’importanza e i ruolo della partecipazione democra-tica: nell’area si registra - dicono dalla Regione - il dis-senso nella popolazione rispetto alla concessione di nuove permessi.

Tenuti due incontri con Arpab, Con-sorzio Asi, Tecnoparco, Confindustria e le amministrazioni comunali interes-sate per fare il punto sulle attività già svolte, ma soprattutto per program-mare quelle da effettuare. L’iniziativa è dell’assessore all’Ambiente Vilma Mazzocco, presenti anche il direttore generale, Donato Viggiano, e il dirigen-te dell’Ufficio Prevenzione e Controllo Ambientale, Maria Carmela Bruno. Alla fine, appello a velocizzare la bonifica.

L’assessore interviene sull’azienda chiusa

Indotto Fiat

A PAG. 2

Giunta regionale

Petrolio, un altro“no” a un’istanzapetrolifera

L’attenzione di Vitisulla Pcma di Pisticci“Comune riflessione necessaria”

“Una bonificapiù rapida”

Il Quotidiano della BasilicataLa Gazzetta del Mezzogiorno La Nuova del Sud

Page 28: Prime Pagine Giornali

Basilicata Mezzogiorno

La Regione Basilicata se-gue attentamente, e an-che con preoccupazione, la situazione dell’aziende dell’indotto Fiat in Valba-sento. Lo dice l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti.“La situazione della Pcma di Pisticci, oggetto delle preoccupate valutazioni della Cgil della Provincia di Matera - spiega l’asses-sore - è attentamente mo-nitorata dal dipartimento Formazione nel più stret-to coordinamento con il Dipartimento Attività

Produttive che ha segui-to l’evolversi e la conclu-sione della vertenza. Non sfuggirà a nessuno, tanto meno alla Cgil, la parti-colare condizione delle relazioni sindacali che è alla base delle tensioni e delle difficoltà che pesa-no sullo stato delle intese finora conseguite per le Aziende dell’indotto Fiat, per ragioni che nascono

in uno scenario nazionale e si riverberano sul territo-rio regionale”.

“La Regione, nonostante le difficoltà finora registra-te e tuttora non superate

- dichiara - continuerà ad assolvere a una funzione di raccordo e di sintesi fra tutti i protagonisti della vicenda produttiva, guar-dando innanzitutto alle ragioni dei lavoratori e dei territori e perseguendo il fine di ricomporre, finché è possibile, tutti i legittimi interessi in gioco in una stagione drammatica-mente segnata dalla crisi”,

aggiunge Viti.“Sarà necessario - conclu-de - ritrovare il senso di una comune riflessione sia sui fini che sui mezzi, soprattutto in una mate-ria incandescente qual è quella della legittimità ed effettività della rappre-sentanza, nella consape-volezza, in me assai viva per antica esperienza, che la convergenza fra le forze sociali e produttive costi-tuisce il primo, essenziale presupposto per azioni partecipate, condivise e perciò vincenti”. (bm3)

Secondo “no” al petrolio

Velocizzare la bonifica a Tito e in Valbasento

Attenzione sulla Pcma di Pisticci

Evidenziati nella relazione il pregio paesistico di alcune zone coinvolte, la presenza di aree naturali protette e i vincoli paesaggistici, archeologici e idrogeologici su alcune parti del territorio interessato dall’istanza

Mazzocco: “Importanti risorse dal Cipe: 42 milioni di euro”

La giunta nega l’intesa alla richiesta di permesso di ricerca nell’area “Frusci”, il giorno dopo aver dato parere negativo a “Grotta del Salice”

Incontri per il recupero dei siti industriali con enti e amministrazioni

L’assessore Viti sull’azienda dell’indotto Fiat: si ritrovi il senso di una comune riflessione

L’impegno per ripulire due aree industriali lucane

L’area industriale nella valle del Basento

E’ il secondo “no” di segui-to, in due giorni consecu-tivi, alle attività petrolifere in Basilicata. E viene, anco-ra una volta, dalla Regione Basilicata.In questo caso la nuova “mancata intesa” è stata deliberata dalla giunta regionale della Basilicata sul permesso di ricerca idrocarburi, nell’area di concessione denominata “Frusci”, che si trova nel territorio dei comuni di Atella, Avigliano, Baragia-no, Bella, Filiano, Pietra-galla, Pignola, Potenza, Ruoti e San Fele. L’intesa è uno dei passaggi fonda-mentali dell’iter burocra-

tico legato alle istanze di ricerca delle compagnie petrolifere: un provvedi-mento tecnico da parte della Regione Basilicata che dà una sorta di “la-sciapassare” per le attività correlate.Il programma dei lavo-ri proposto prevedeva come sempre studi, rilievi sismici e la perforazione di un pozzo esplorativo.L’esecutivo ha evidenzia-to il pregio paesistico di alcune aree interessate, la presenza di aree naturali protette e i vincoli pae-saggistici, archeologici e idrogeologici gravanti su alcune parti del territorio

interessato dall’istanza. Nella relazione si rimar-ca anche come già parte del territorio lucano sia oggetto di concessioni e come un ampliamento delle stesse condizione-rebbe la programmazio-ne nonché il governo del territorio. E c’è una sot-tolineatura finale che ri-guarda la partecipazione democratica ai processi decisionali: nell’area in-teressata si ha il dissenso nella popolazione rispetto alla concessione di nuove permessi.Il giorno prima, la giunta regionale aveva negato l’intesa anche alla con-

cessione del permesso di ricerca di idrocarburi de-nominato “Grotta del Sa-lice” avanzata dalla Shell Italia E&P Spa nei territori di Castronuovo Sant’An-drea, Gallicchio, Missanel-lo, Roccanova, San Chirico Raparo, Sant’Arcangelo e Aliano.I due provvedimenti ar-rivano immediatamen-te dopo l’approvazione all’unanimità, in consiglio regionale, di un emenda-mento all’assestamento di bilancio che detta una moratoria di fatto sulle attività di ricerca e colti-vazione di idrocarburi in Basilicata. (bm3)

Sottolineato il dissenso nella popolazione rispetto

alla concessione di nuovi permessi

Democrazia

Il Centro Olio con scorcio di Viggiano

Una serie di riunioni per capire a che pun-to sia una delle questioni più importanti della Basilicata dal punto di vista della tu-tela ambientale e della salute umana: la bonifica della Valbasento (zona produtti-va che ha alle spalle decenni di industria chimica) e dell’area di Tito Scalo.Per fare il punto sulle attività già svolte, e soprattutto per programmare quelle da effettuare, l’assessore all’Ambiente Vilma Mazzocco ha convocato incontri ad hoc con Arpab, Consorzio Asi, Tecnoparco, Confindustria e i comuni interessati.L’esito finale è stato un impulso a velo-cizzare la bonifica dei siti inquinati di interesse nazionale nelle due aree inte-ressate. Nel primo, tenutosi nei giorni scorsi, sono state affrontate le problematiche relative alla Valbasento. Ieri invece si è tenuta una riunione sulla situazione del sito di Tito Scalo. L’incontro si è tenuto nella sede del dipartimento Ambiente, alla presen-za anche del direttore generale Donato

Viggiano e del dirigente dell’ufficio Pre-venzione e controllo ambientale Maria Carmela Bruno.Per la messa in sicurezza, la cantierizza-zione e la bonifica delle aree industriali di Tito Scalo e della Valbasento, il Cipe ha messo a disposizione circa 42 milioni di euro che consentiranno di concludere il processo di bonifica e di recuperare i siti sia dal punto di vista ambientale che pro-duttivo. Commenta Mazzocco: “Si tratta di risorse importanti che consentono di affrontare questioni delicate per la tutela dell’ambiente, garantendo la possibilità di attivare i processi di bonifica. E’ neces-sario prediligere un approccio integrato mediante l’azione comune e sinergica dei vari attori sociali (amministrazioni pubbliche, imprese pubbliche e private, cittadini e consumatori). La bonifica dei siti contaminati rappresenta una precon-dizione sulla quale basare il rilancio e lo sviluppo di importanti aree industriali della nostra regione”. (bm3)

PAG. 209.08.2012 N. 155

Page 29: Prime Pagine Giornali

a cu

ra d

ell’U

ffic

io S

tam

pa d

ella

Giu

nta

Reg

iona

le

La nostra forza è il fascino dei nostri paesaggi

Turismo è vitalità

I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari per realizzare strutture dal forte impatto turistico

Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II

Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente

Page 30: Prime Pagine Giornali

Basilicata Mezzogiorno

Un fondo da 48 milioni di euro per finanziare inter-venti di manutenzione e miglioramento del siste-ma viario delle due pro-vince lucane. Un finanzia-mento che consentirà la messa in campo di opera-zioni, secondo un codice di priorità già stabilito nel-la programmazione delle infrastrutture viarie regio-nali, per risolvere i pro-

blemi legati al fenomeno delle frane, distaccamenti di rocce e danni causati dalle intemperie prima che possano aggravare i collegamenti esistenti, già in parte compromessi dalle criticità legate al ter-ritorio. La Regione Basili-cata, insieme alle Province di Potenza e Matera, ha avviato un programma di intervento finanziato con il Fondo di sviluppo e coe-sione 2007/2013, con sol-di di recente riprogram-mati dal Cipe. Nello specifico è prevista la realizzazione di una se-rie di lavori preventivi per il consolidamento delle paratie esistenti, i drenag-gi, la regimentazione del-le acque, la protezione dal

pericolo di caduta massi e la sistemazione degli alvei in corrispondenza delle opere più a rischi insieme al consolidamento di trat-ti in frana. Il programma è stato presentato dal presi-dente della Regione Basi-licata Vito De Filippo, dai presidenti delle Province di Potenza e di Matera, Piero Lacorazza e Franco Stella, alla presenza de-

gli assessori regionali alle Infrastrutture e al Lavoro, Agatino Mancusi e Vin-cenzo Viti, del direttore generale del dipartimento presidenza della giunta, Angelo Nardozza.Le opere si rendono ne-cessarie viste le criticità legate ai fenomeni di dissesto idrogeologico, rendendo prioritarie le politiche per la difesa del suolo e per la prevenzio-ne dei rischi naturali. Per questa ragione sono state preventivate ulteriori mi-sure indirizzate non solo alla prevenzione dei rischi legati al territorio ma an-che alla riqualificazione strutturale e funzionale della rete ecologica e dei sistemi ambientali, per

tutelare e salvaguardare boschi e corsi d’acqua e flora e fauna legata a que-sti ambienti.Le tante criticità del ter-ritorio lucano, legate ai fenomeni di dissesto idrogeologico, hanno de-terminato e continuano a causare notevoli pro-blemi alle infrastrutture viarie regionali con altissi-mi costi economici per le comunità interessate, con pesanti ricadute negative anche per il turismo delle località più note della re-gione. Una situazione dif-ficile che richiede finan-ziamenti consistenti vista anche la necessità di pro-cedere con urgenza per ripristinare le condizioni di transito minimali.Queste le ragioni che han-no portato alla riprogram-mazione economica del piano di interventi per la prevenzione dei danni al sistema viario e di mitiga-zione dei rischi a persone e strutture. Un program-ma complesso che ha portato le due Province lucane a elaborare studi e strategie per mettere in campo azioni efficaci co-ordinate con i dipartimen-ti competenti in materia del Centro nazionale delle ricerche e dell’Università degli Studi della Basilica-ta. (bm8)

“Più volte ho indicato l’unicità della Basilicata nel rap-porto geografia-demografia, nell’avere una piccola po-polazione disseminata su un grande territorio: è questa circostanza a rendere nodale la questione dei collega-menti. Nelle realtà dai grandi numeri di popolazione e traffico è la viabilità minore ma qui assume un ruolo insostituibile, prioritario e strategico per una comunità regionale articolata in tanti piccoli centri. Per questo ab-biamo lavorato con attenzione al programma finanziato con i fondi deliberati dal Cipe e che affidiamo alle due Province”.Queste le parole del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, a commento dei 48 milioni di euro de-stinati alla viabilità provinciale. “Questo finanziamento è importante, ma non possiamo permetterci di sprecare nemmeno un euro. Per questo abbiamo costruito un piano di interventi in modo scientifico, avvalendoci di Università della Basilicata e Cnr, in modo da individua-re le priorità da affrontare. Crediamo con convinzione nell’efficacia degli interventi che metteremo in atto e nella qualità dei risultati”. (bm8)

Obiettivo è la risoluzione dei problemi causati da frane, smottamenti e intemperie

Il provvedimento in punti:

Il programma si è reso urgente per proteggerepersone e ambienti

In cantiere azioni per prevenireulteriori dannialle infrastrutture

Stanziati 48 milioniprovenienti dal Fsc per potenziare i collegamenti

Una rete stradale più sicuraAl via un piano di interventi per contrastare il rischio idrogeologico

Sono necessari lavori di ammodernamento della viabilità locale per superare tutte le criticità presenti

Per il presidente resta fondamentale il rapporto tra geografia e demografia

De Filippo: “Sistemaviario essenzialein Basilicata”

PAG. 409.08.2012 N. 155

Page 31: Prime Pagine Giornali

Basilicata Mezzogiorno

“Una vera e propria boccata di ossigeno – ha evidenziato il presidente della Pro-vincia di Matera, Franco Stella –, per un territorio che oltre ad avere pagato un dazio pesantissimo in merito al fenom-eno del dissesto idrogeologico, sta con-tinuando a pagare molto in termini di mancata crescita. Appena saranno disponibili questi fondi - ha aggiunto - l’Ente predisporrà ogni azione necessaria per avviare tutte le procedure che renderanno immedi-atamente cantierizzabili gli interventi. Tante operazioni concrete che potranno

certamente contribuire a risollevare il settore dell’edilizia, tra quelli maggior-mente penalizzata dall’attuale crisi eco-nomica. Un comparto strategico per il nostro territorio che purtroppo ha visto un decremento pari al 30 per cento sia in termini di occupati che relativo alle attività produttive. Dopo la grande assenza del preceden-te governo nazionale – ha proseguito il presidente Stella –, anche grazie all’impegno del ministro Barca sono stati finalmente liberati fondi per noi strategici. Lo sblocco delle somme tanto attese, rappresenta un segnale impor-tante, frutto di un’azione virtuosa che ci vede profondamente soddisfatti. Ora è il momento di destinare tali risorse per iniziative mirate, evitando interventi a pioggia e attivando una concertazione puntuale con i diversi territori”. In sostanza, dai progetti messi in campo con il coinvolgimento dell’università lucana, verranno toccate buona parte delle realtà territoriali della provincia. L’obiettivo è quello di rendere più sicure le arterie stradali, riservando un occhio particolare all’annoso problema del rischio idreogeologico. (bm9)

“Lo stanziamento di 48 milioni euro per le strade provinciali è una buona notizia perché, per quanto riguarda la Provincia di Potenza, rafforza il lavoro avviato con la Regione Basilicata”. Lo ha dichiarato il presidente dell’ente amministrativo in-termedio, Piero Lacorazza, a margine della conferenza stampa di presentazione del programma per risolvere le criticità sulla viabilità provinciale, finanziato con il Fondo di sviluppo e coesione 2007/2013, il cui riparto è stato deliberato dal Cipe. “Si tratta – ha aggiunto Lacorazza – di un risultato positivo, frutto dell’impegno profuso dal governatore Vito De Filippo, che ha mantenuto gli impegni assunti cogliendo importanti obiettivi da tempo sollecitati: lo sblocco delle risorse che fa-vorisce investimenti in un settore particolarmente provato dalla crisi economica, il rafforzamento della viabilità interna, il collegamento ai nodi strategici della via-bilità nazionale. Con la firma del Contratto istituzionale di programma si è dato corso, per un investimento di 200 milioni di euro, anche all’asse Potenza-Foggia, grazie al quale la regione avrà un aggancio all’alta capacità ferroviaria sulla diret-trice Napoli-Bari. Il lavoro svolto dal presidente De Filippo, avviato dall’ex ministro Fitto e concluso grazie all’impegno del ministro Barca, premia e valorizza gli sforzi messi in campo dall’amministrazione provinciale che, attraverso il completamento delle incompiute e gli investimenti sulle scuole con i fondi Pois, ha dato qualità alla spesa effettuata. L’auspicio – ha continuato – è che agli ultimi investimenti ottenuti si affianchi la certezza dei tempi, tenendo conto degli obiettivi del Patto di stabilità. Esigenza quest’ultima più volte emersa nel confronto con le imprese del settore”. Lacorazza ha poi giudicato positiva la decisione del Pre Cipe di bloc-care il finanziamento del programma da 180 milioni di euro in favore della Regione Puglia per l’intervento noto come ‘raddoppio della canna del Sinni’, a seguito della mancata intesa tra le due parti istituzionali sulla costruzione dell’opera. La somma potrà essere riprogrammata per interventi volti alla gestione della risorsa idrica, quindi il presidente Lacorazza spera di conoscere presto le modalità di investimen-to delle risorse, sapendo che occorre maggiore efficienza, qualità e funzionalità del sistema, ma che bisogna anche dare ossigeno alle imprese. (bm9)

PAG. 509.08.2012 N. 155

Cantiere edile

Nel Materano ossigenoper le imprese edili

Le strade di Potenzasi rifaranno il trucco

Stella garantisce ogni azione di competenza della Provincia

utile a rendere cantierizzabili presto gli interventi in programma

Lacorazza: “Manutenzione, ricerca e innovazione al centro

delle iniziative avviate sin dall’inizio con la Regione Basilicata”

Ammonta a 28 milioni di euro la previsione di spesa per i 64 interventi da real-izzare sulla rete stradale della Provincia di Potenza, pianificati anche grazie ad alcuni preziosi studi del Centro nazionale ricerche (Cnr) e dell’Università della Basilicata. La con-ferma sui numeri arriverà quando sarà precisato il riparto dei fondi per ogni singola opera. Per argin-are il rischio derivante dai fenomeni di dissesto idro-geologico sono previste azioni di consolidamento con paratia di pali, opere di sostegno, drenaggi, regimazione acque, con-solidamento per la pro-

tezione di caduta massi e recuperi statici di ponte. Dal nord al sud della Ba-silicata saranno intraprese iniziative per risolvere vecchi e nuovi disagi le-gati alla viabilità, come ad esempio l’adeguamento della provinciale Porto di Maratea e della Potenza-Giuliano, oltre che il mi-glioramento dei percorsi Castelmezzano-Pietraper-tosa e Vietri-Picerno-Po-tenza. Con l’obiettivo dichi-arato di rafforzare i lavori sotto il profilo tecnico, la Provincia di Potenza ha adottato uno studio, commissionato al dipar-timento di Ingegneria

e fisica dell’ambiente dell’università e all’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale del Cnr, che punta ad ottene-re informazioni utili sullo stato di dissesto idrogeo-logico e strutturale, con conseguente valutazione del rischio combinato su frane e alluvioni, e del relativo grado di espo-sizione della rete stradale provinciale. Si tratta di uno strumento neces-sario per supportare le varie decisioni connesse alla pianificazione, in par-ticolare sull’analisi delle conseguenze di un ipo-tetico evento naturale sul sistema territoriale. (bm9)

Saranno realizzati 64 interventi sulle strade della provincia di Potenza

Dal Cipe 20 milioni di euro per le strade della provincia di Matera

28 milioni di europer la viabilità

Tanti interventi nelle cinque aree

In campo anche uno studio del Cnr e dell’università

L’obiettivo è anche mitigare il rischio idrogeologicoSulla viabilità, la Provincia di Matera ha programmato investimenti pari a 20 milioni di euro che interessano la quasi totalità dei comuni, suddivisi per cinque macroaree. Il reticolato di strade di competenza della provincia, su cui ricadranno le misure finalizzate alla sal-vaguardia e alla tutela della viabilità, at-traversa i comuni di Matera, Pomarico, Miglionico, dove sono previste le seg-uenti opere di protezione della sede stradale: muri di sostegno, gabbionate, paratie e opere di regimazione idraulica come fossi di guardia e adeguamento tombini. Sulla viabilità che connette Tricarico, Irsina, Grassano e Grottole saranno ef-fettuati, invece, interventi in corrispon-denza di frane diffuse: drenaggi, gab-bionate, muri in cemento armato anche su pali. Tra Stigliano e la montagna ma-terana si interverrà in corrispondenza di

frane diffuse con drenaggi, gabbionate, terre armate, muri in cemento armato e paratie. Lungo le strade comprese tra la città di Pisticci e l’area del Metapon-tino sono previsti gabbionate e fossi di guardia, mentre sulle strade che attra-versano Tursi e il Basso-Sinni sono pro-grammati interventi di consolidamento dei pendii: muri, gabbioni, chiodatura pareti, palificate e opere di regimazione idraulica quali drenaggi e fossi di guar-dia. Allo scopo di individuare specifiche iniziative finalizzate alla mitigazione del rischio, la provincia di Matera e l’Università degli studi della Basilicata hanno sottoscritto un’apposita con-venzione finalizzata a valutare il grado di esposizione al rischio idrogeologico della rete stradale provinciale e a defini-re tutte le azioni necessarie alla sua mit-igazione. (bm9)

Page 32: Prime Pagine Giornali

Basilicata Mezzogiorno

Alcuni esponenti del Co-mitato Difesa dell’Ospe-dale di Tinchi si sono inca-tenati davanti all’ingresso del reparto di radiologia per protestare contro - se-condo il Comitato - il ten-tativo di trasferire alcuni macchinari dalla radiolo-gia per portarla all’ospe-dale di Policoro. L’Azien-da sanitaria di Matera ha diffuso un comunicato per specificare che che il macchinario che avrebbe dovuto essere trasferito all’ospedale di Policoro è un “amplificatore di bril-lanza per interventi in scopia che si è rotto. Lo strumento è utilizzato in sala operatoria composto da un monitor e da un arcodiscopia, indispensa-bile per gli interventi di ortopedia che utilizzano una tecnica non invasiva. Per riparare l’attrezzatu-ra ci vorranno un paio di mesi. Lo stesso apparec-chio è presente, inutilizza-to ormai da tempo, presso l’ospedale distrettuale di Tinchi, ma alcuni compo-nenti di un comitato citta-dino hanno impedito, per tutta la mattinata, l’acces-so al servizio di radiologia per ostacolare l’azione di trasferimento dell’appara-to a Policoro. Nel frattem-po l’Azienda Sanitaria di Matera e il reparto di or-topedia di Policoro sono costretti a trasferire i pa-

zienti che devono essere operati, presso le strutture ospedalieri di Villa d’Agri, Lagonegro e Matera, con enormi disagi per gli stes-si pazienti, i loro familiari ed il personale sanitario che ha dovuto organiz-zare i trasferimenti. L’Asm ha chiesto l’intervento

delle forze dell’ordine af-finché venisse consenti-to lo spostamento delle attrezzature da Tinchi a Policoro e quindi la ripre-sa della normale attività di chirurgia ortopedica, nel legittimo interesse dei pazienti e a dispetto di ogni strumentalizzazione.

Nel primo pomeriggio la situazione si è risolta. La stessa azienda sanitaria, in ogni modo, fornirà alle competenti autorità tutti i dettagli del caso, dalle difficoltà incontrate nelle operazioni di trasferimen-to alle prestazioni che non è stato possibile erogare.

Tinchi, Asm: nessun macchinario trasferitoL’Azienda sanitaria di Matera ha precisato che l’amplificatore di brillanza è in riparazione e non sarà sottratto all’ospedale

Medico chirurgo in sala operatoria

Dal ConsiglioUnibas, querela rettore/1Rosa (Pdl)

Lo scorso anno il consigliere del Pdl, Gianni Rosa ave-va posto tramite un comunicato stampa, la questio-ne riguardante la scelta del direttore amministrativo dell’Università di Basilicata, evidenziando questioni politiche e ponendo alcuni interrogativi. “Da consiglie-re regionale – ha detto Rosa - avevo posto la questione pubblicamente, sia alla politica sia al rettore dell’Univer-sità di Basilicata, Mauro Fiorentino, chiedendo spiega-zioni sulla nomina di Lorenzo Bochicchio, già capogrup-po nel Consiglio comunale di Avigliano e dirigente del Pd, quale direttore amministrativo Unibas. “ La risposta - ha sottolineato Rosa - non è mai arrivata ma al contem-po è arrivata la querela nei miei confronti. Di certo però – ha dichiarato il consigliere - continuerò ancora ad oc-cuparmi anche di Università, perché rientra nella sfera pubblica e rientra anche negli interessi dei lucani avere sul territorio un Ateneo che funzioni e sia valorizzato.

Unibas, querela rettore/2Pici e Modrone (Pdl)

Sulla vicenda della querela presentata dal rettore dell’Università della Basilicata, Mauro Fiorentino al con-sigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa, sono intervenuti

il coordinatore provinciale del Pdl di Potenza, Mariano Pici ed il vice coordinatore provinciale, Luigi Modrone. Siamo rimasti sorpresi – dicono Pici e Modrone - poiché riguarda una vicenda non personale, ma prettamente ed esclusivamente pubblica. “Stigmatizziamo la reazione dell’ing. Fiorentino, che da responsabile di un’Istituzione pubblica quale è l’Ateneo Lucano, ritiene di seguire le vie legali su una questione solo pubblica e politica. Per Pici e Modrone, si tratta di un gesto che è evidentemente un’azione che vuole col-pire un rappresentante politico per aver sollevato, come suo diritto, una questione che attiene anche l’utilizzo delle risorse pubbliche. “Consideriamo questa quere-la -hanno concluso - come una forzatura che mina la libertà di rappresentanza politica, democraticamente suggellata dal voto popolare.

Rimodulazione ticket Romaniello (Sel)

La rimodulazione dei ticket per la sanità è il vero primo passo verso l’attuazione del Piano Salute rispettoso de-gli impegni assunti dal centro sinistra per affermare, nei fatti, il diritto alla salute e venire incontro alle categorie sociali più deboli”. E’ quanto sostiene il capogruppo Sel in Consiglio regionale, Giannino Romaniello.“Per questa ragione – ha detto– siamo interessati a va-

lutarne gli effetti immediati e a verificare il gettito d’en-trata, piuttosto che partecipare alla gara per affermare primogeniture nel risultato raggiunto da un’iniziativa sinergica che ha visto protagonisti circa 30mila cittadini che hanno firmato le petizioni popolari promosse da Sel e da altre associazioni con la richiesta di modifica del si-stema precedente dei ticket, il più caro in Italia insieme alle Regioni Lombardia e Piemonte.

Piani di sviluppo e coesioneNavazio (Ial)

Il consigliere di Ial, Afonso Ernesto Navazio è intervenu-to sulle risorse stanziate nei giorni scorsi dal Comitato interministeriale per la programmazione economica nell’ambito del Piano di Sviluppo e di Coesione per le due città capoluogo, Potenza e Matera. Per Navazio, “le entusiastiche dichiarazioni in merito, fanno da con-traltare all’assordante silenzio di un dibattito che pure doveva svilupparsi”.“Assistiamo – secondo Navazio - ad una pianificazione di risorse legata a poche idee che riflettono tutta la vi-sione novecentesca delle nostre città e delle loro fun-zioni. Risorse buone per essere un motore di benessere economico. Ma che ci faremo – è il quesito del consiglie-re - alla luce dell’evoluzione demografica in atto di una grande città?”

Già conservatore del museo dal 2008 al 2010, è stato richiamato dal consiglio di amministrazione a ricoprire la funzione

Mario Saluzzi, già conservatore dal marzo 2008 ad aprile 2010, ritorna alla pinacoteca d’Errico di Pa-lazzo San Gervasio. Il consiglio di amministrazione dell’ente morale con Michele Mastro, presidente e sindaco di Palazzo San Gervasio, nei giorni scorsi, precisamente il 7 agosto, lo ha richiamato a ricopri-re il ruolo di conservatore che tanti successi ha dato alla prestigiosa collezione, durante la sua gestione, lo hanno votato all’unanimità tutto il consiglio di amministrazione composto da Eugenia d’Errico rap-presentante del famiglia d’Errico, Marta Ragozzino soprintendente regionale ai beni artistici, e Mario Romanelli rappresentante del consiglio comunale. La collezione d’ Errico è una raccolta d’arte costitu-ita della Biblioteca e Pinacoteca Camillo D’Errico di Palazzo San Gervasio, che vanta duecentonovantot-to tele del XVI e XVIII secolo, cinquecento stampe dello stesso periodo e cinquemila volumi. Tra questi ben undici cinquecentine e alcune pubblicazioni in collane che rarissime biblioteche in Italia possono vantare. Sulla più grande raccolta d’arte privata del Meridione, seconda, per i pittori di scuola napoleta-na, al solo Museo di Capodimonte di Napoli. “Mario Saluzzi – come si legge in un comunicato della pina-coteca - si dichiara entusiasta di ritornare a gestire questo immenso patrimonio che Camillo d’Errico ha voluto lasciare alla cittadinanza palazzese, e promet-te assieme a tutto il consiglio di amministrazione e la soprintendenza regionale ai beni artistici di mettersi subito al lavoro, per riprendere i progetti di sviluppo e il protocollo d’intesa previsto anzidetta, obiettivo, riaprire il prestigioso museo lucano”.

La pinacoteca (foto dal sito internet dell’Apt)

Mario Saluzzi ritorna alla Pinacoteca d’Errico di Palazzo San Gervasio

PAG. 609.08.2012 N. 155

Page 33: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 09.08.2012 PAG. 7

Giovedì 9 agosto 2012IV I

AMBIENTEANIMALI IN PERICOLO

FONDIMancano all’appello i 10mila euro annuiper mantenere attivo il centro che operadal 2004 al Pantano di Pignola

CENTRO L’ingresso del Cras [foto Bianchi]

R A PAC I Alcuni esemplari ospiti del centro [foto Bianchi]

ANIMALI Tartarughe esotiche [foto Bianchi]

È a rischio di chiusurail rifugio dei rapaci feritiLa struttura potrebbe essere spazzata via dalla spending review

GIOVANNA LAGUARDIA

l PIGNOLA. Dal 2004 è stato una «casa diconvalescenza» per gli animali selvaticiferiti, un rifugio sicuro per quelli se-questrati ai bracconieri, l’ultimo habitatpossibile per quelli che, a causa dellagravità delle loro ferite, non avevano spe-

ranza di poter tornare in libertà. Maadesso rischia di chiudere. E l’e s e m p l a redi aquila dei serpenti liberato ai primi diagosto nel parco dell’Appennino lucanodopo quattro mesi di cure, rischia di esserestato uno dei suoi ultimi ospiti. Il Cras, ilCentro di recupero animali selvatici di

proprietà della Provincia di Potenza egestito dal Wwf attraverso la cooperativaNova Terra, rischia di chiudere per man-canza di fondi. Solo diecimila euro (a tantoammonta l’importo della convenzione traProvincia e gestori), ma, in tempi dispending review, non facili da recupe-r a re » .

Attualmente ilcentro ospita unatrentina di animalifra rapaci, tartaru-ghe esotiche ed al-cuni cardellini se-questrati ai bracco-nieri. Alcuni diquesti potranno es-sere liberati ma peraltri, come le tartarughe esotiche, laeventuale chiusura del Cras potreb-be essere davvero un problema. «Lascorsa settimana abbiamo liberatocinque esemplari di rapaci - spiegaFrancesco Romano, uno dei gestoridel Cras - mentre gli animali chesicuramente non potranno tornarenel loro habitat sono in tutto una

quindicina. In questo momento siamo stat-ti costretti a bloccare nuovi ricoveri permancanza di fondi anche se naturalmentecontinuiamo ad assistere a nostre spese glianimali che sono già ospiti del centro. Echiaro che se la situazione non si dovesserisolvere saremmo costretti a chiudere la

struttura». Insomma, una nuova tegola, equesta volta una di quelle davvero pesanti,dopo che la scorsa primavera l’Oasi delPantano era stata presa di mira da ladri evandali proprio alla vigilia della festa delleOasi. Il Wwf chiama in causa le istituzioni:«Il Cras - dice Luigi Agresti - non è uno zooe non può autofinanziarsi facendo pagare

il biglietto, ma è un ser-vizio pubblico ed è perquesto che è auspicabilel’intervento anche di al-tre istituzioni della zona,come il Parco dell’Appen -nino Lucano».

La situazione alla Pro-vincia, intanto, non sisblocca. «È una struttura

nostra e faremo di tutto per non rinun-ciarvi - dice l’assessore all’Ambiente Mas-simo Macchia - ma le difficoltà sono evi-denti e dipendono dai tagli lineari che sisono abbattuti sul nostro ente, con unadiminuzione dei trasferimenti di otto mi-lioni di euro per quest’anno e sedici per ilprossimo. Era tutto già pronto per rin-novare la convenzione quando è arrivataquesta nuova stangata. Posso solo dire chefaremo di tutto per mantenere il Crasattivo. Il primo ad essere amareggiato perquesta situazione sono io, anche perché igrandi risultati conseguiti dal centro inquesti anni di attività sono sotto gli occhidi tutti.

LA PROVINCIA«Faremo tutto il possibile

per non rinunciare alnostro Cras»

AQUILE E NIBBIIl centro è

specializzatonella cura dei rapaci

l PIGNOLA. Il Cras è stato isti-tuzionalizzato dalla Provincia diPotenza dal 2004, ma opera, a livellodi volontariato, già da qualche annoprima nel settore della promozione,della conoscenza, del recupero eriabilitazione degli animali selva-tici in difficoltà.

Il Centro accoglie diverse speciedi animali feriti ed è specializzato inmaniera particolare nella cura e nelrecupero dei rapaci. Su questo fron-te, molti ricoveri interessano anchespecie protette, provenienti da tuttala regione Basilicata.

L’attività del Cras consiste in: in-terventi di pronto soccorso ed at-tività di primo livello; degenza degliesemplari soccorsi in strutture ade-guate, a garanzia sia dell’i n t e r ve n t oterapeutico, che del benessere del-l'animale; adeguati programmi diriabilitazione alla vita selvatica,con gabbie/voliere appositamentecostruite; mantenimento di esem-plari irrecuperabili attraverso cuipotere anche promuovere campa-gne di informazione ed educazioneo semplici visite guidate. Nel 2004 laProvincia di potenza ha anche prov-veduto a costruire una serie distrutture appositamente studiateper svolgere al meglio le attività delCras: voliere per la degenza, untunnel di volo lungo 20 metri per lariabilitazione (struttura indispen-sabile per la buona riuscita dellereintroduzioni in natura degli ani-mali guariti), infermeria in legno.Fino alla sospensione dei ricoveri acausa delle difficoltà economiche, il

personale del centro ha garantito lareperibilità 24 ore su 24 per l’ac -coglienza degli animali soccorsi da-gli agenti del Corpo Forestale oanche da privati cittadini. «Pur-troppo - specificano al cras - nelcorsod egli anni il numero degliesemplari ricoverati ha continuatoad aumentare ed aumentano ancheil bracconaggio e gli incidenti pro-vocati volontariamente o involon-tariamente dall’uomo». La neces-sità di avere sul territorio strutturecome il Cras, dunque, è sempremaggiore. Al contrario, i fondi a

disposizione sono sempre di meno ecosì l’ospedale degli animali sel-vatici di Pignola adesso rischia lachiusura. Nonostante l’i nv i d i ab i l eruolino di marcia costituito da cir-ca 130 animali ricoverati ogni anno(in dieci anni di attività fanno 1300esemplari salvati da morte sicura),con una percentuale di reintrodu-zioni in natura pari al 65 per cento.

L’oasi del Wwf del Pantano diPignola, comunque, non è nota sol-tanto per l’impegno nella cura dei-gli animali selvatici in difficoltà.Oltre al Cras, infatti, la cooperativa

Nova Terra gestisce anche il Cea(centro di educazione ambientale),una struttura di oltre 200 mq per losvolgimento delle attività di edu-cazione ambientale. Tantissimi glistudenti che in questi anni, accom-pagnati dai loro insegnanti e pre-sidi, hanno usufruito dei percorsididattici offerti dal Centro. Il Cen-tro si avvale di personale con com-petenze specifiche nel settore di-dattico-formativo, scientifico, turi-stico-naturalistico e imprenditoria-l e.

[g.lag.]

L’oasi del WwfUn lago e 155 ettariprotetti fin dal 1984

Il Cras di Pignola si trova all’internodella riserva naturale regionale del lagoPantano, istituita con DPGR n. 795/84. Lariserva, che ha un’ampiezza di 155 ettari,ed è iscritta nell'elenco ufficiale delle areeprotette presso il Ministero dell' Ambien-te, è gestita dal Wwf fin dal 2002, attra-verso la Cooperativa NovaTerra. La suaimportanza a livello nazionale ed interna-zionale si evidenzia con gli appellativi dizona SIC (Si-to di Impor-tanza Comu-nitaria), ZPS(Zona a Pro-tezione Spe-ciale) ed AreaRAMSAR(Convenzio -ne internazio-nale sull'im-portanza del-le zone umi-de). Nono-stante que-sto, l’area delPantano è stata esclusa dal perimetro delParco Nazionale dell'Appennino Lucano,istituito nel 2007, che comunque com-prende parte del territorio del Comune diPignola. In ogni caso la Riserva può esse-re considerata un po’ come la «portanord» di accesso al Parco Nazionale. Lariserva è abitata da oltre 150 specie di uc-celli, di cui molti nidificanti, 1500 speciedi insetti, anfibi, rettili e mammiferi.

[g.l.]

PIGNOL A IL CRAS REIMMETTE NEL TERRITORIO GLI ESEMPLARI GUARITI E OSPITA VITA NATURAL DURANTE QUELLI CHE NON POSSONO PIÙ TORNARE IN LIBERTÀ

Un centro per il primo soccorsoe una casa per gli animali «disabili»

CENTRO DIRECUPEROU n’aquila deiserpenti obianconeospitata alCras diPignola. pochigiorni fa unealtroesemplare,ormai guarito,è statoliberato nelparcodell’AppenninoLucano[foto Bianchi]

.

BASILICATA PRIMO PIANO

Page 34: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 09.08.2012 PAG. 8

Giovedì 9 agosto 2012VIII IVIGGIANELLO UNA FOLLA COMMOSSA IERI HA ASSISTITO AI FUNERALI DI MARIO, CATERINA E DELLA FIGLIA FEDERICA DI 17 ANNI�

PINO PERCIANTE

l V I G G I A N E L LO. Un lungo e ripetuto applauso hasalutato le tre bare con dentro i corpi di Mario,Caterina e della loro figlia diciassettenne, Federica,all’uscita dalla chiesa madre di Viggianello, mentrenumerosi palloncini bianchi si levavano al cielo.L’ultimo saluto dei numerosi compaesani che, ieripomeriggio, si sono stretti intorno ai congiunti dellafamiglia Fiore, cancellata in pochi secondi nella nottetra martedì e mercoledì da un terribile schianto sullaSalerno – Reggio Calabria all’altezza di Lagonegro.Grande è la perdita subita non solo per i familiari deiFiore ma per tutta Viggianello. L’intero paese è inlacrime. La comunità si è fermata e ha sentito lanecessità di presenziare ai funerali presieduti dalparroco don Francesco Sirufo. La chiesa è colma digente, non tutti riescono ad entrare e c’è chi segue lafunzione dal sagrato dove al termine della cerimoniavengono posto le tre bare per l’ultimo saluto. Una èbianca: quella di Federica.

Il sindaco di Viggianello, Vincenzo Corraro, ri-volge parole di conforto ai familiari facendo rife-rimento al sacrificio fatto dalla famiglia Fiore emi-grata al nord per trovare un lavoro che a Viggianellonon riusciva a trovare. Probabilmente, ha sottoli-neato il sindaco, qualche responsabilità ce l’hannoanche le istituzioni locali che dovrebbero fare qual-cosa per evitare che tanta gente sia costretta a la-sciare la propria terra d’origine. Ma i Fiore nonavevano mai spezzato il legame con il loro paese natio.Tanti, infatti, gli amici di Federica che, come sempreogni anno, attendevano il suo ritorno a Viggianello.Alessia, a nome anche di altri amici, l’ha ricordata:«Oggi doveva cominciare la nostra estate, le nostrerisate, le nostre passeggiate. Invece, piccolo angelo, èvolato in cielo». Commozione per i morti ma non ci sidimentica dell’unica sopravvissuta della tragedia,ieri presente ai funerali: l’altra figlia dei coniugiFiore, Isabella, di 21 anni. Sia il parroco di Viggianellosia il sindaco di Olgiate, Giorgio Volpi, a sottolinearel’unione tra le due comunità, hanno espresso so-lidarietà alla ragazza: «Isabella non sarai sola».

RABBIA ECOMMOZIONEUna follacommossa ieriai funerali dellafamiglia Fiore.Padre, madre efiglia mortisull’A3 a causadello schiantocontro ilguard-raildell’auto su cuiviaggiavano

«Ecco cosa faremo per gli immigrati»Una carta dei servizi, la mediazione culturale, aiuti ai minori nelle scuole e alle donne

MURO LUCANO IL COMUNE HA DETTO «SÌ» AL «PROGRAMMA DI INTERVENTI A FAVORE DEI MIGRANTI RESIDENTI IN BASILICATA»�

MOLITERNO SAGRA,OGGI IL VIA ALLA 31ª EDIZIONE�«Canestrato Igp», il nomeè più che una sicurezzaIl famoso formaggio lucano è un prodotto unico

L’addio in lacrime dell’intero paesealla famiglia Fiore distrutta sull’A3Presente alle esequie la figlia maggiore di 21 anni, rimasta ferita

POTENZA CITTÀ E PROVINCIA

l Anche Muro Lucano ha detto «sì» al «Program-ma di interventi a favore dei migranti residenti inBasilicata» nell’ambito della Conferenza dei Sindacidell’ area programma Marmo-Platano-Melandro.«Dopo l’approvazione della delibera di giunta re-gionale - ha detto il sindaco di Muro Lucano, GerardoMariani - sono stati riaperti i termini sino a fineagosto per la presentazione dei piani territoriali diimmigrazione. Si punta a confermare la logica dellaprogrammazione concertata che valorizzi i collega-menti tra istituzioni, privato sociale ed enti Locali. Ilpiano prevede interventi di carattere istituzionale didiretta competenza regionale». Previsti anche in-

terventi operativi da realizzarsi a livello locale. Nell’area programma Marmo-Melandro sono 1078 citta-dini stranieri residenti, 74 a Muro Lucano. Il Comunecapofila è Vietri di Potenza. Così anche Muro Lucano,attraverso l’ area programma e la Regione, mira adattuare azioni coordinate promuovendo una inte-grazione delle politiche di settore- nell’ambito deiservizi sociali- per rispondere in modo unitario aibisogni ed alle istanze dei cittadini stranieri cherisiedono a Muro Lucano. «La mission è offrire unagamma di servizi capaci di soddisfare i bisogni deglistranieri residenti sul territorio dell’ambito assicu-rando pari opportunità di accesso agli interventi che

saranno attivati. Si punta a creare un osservatorio delmondo dell’immigrazione per rilevare i bisogni efornire indicazioni a supporto della programmazio-ne delle Politiche sociali dei singoli Comuni. At-traverso l’attivazione di uno sportello informativo diambito, la pubblicazione di una carta dei servizi, lamediazione culturale, le azioni per i minori nellescuole e per le donne immigrate - ha aggiunto Ma-riani- si mira a promuovere un migliore rapporto traistituzioni e migranti al fine di costruire relazionipositive per facilitare il confronto interculturale. Sa-ranno attuate collaborazioni con l’Asp, consulenzemediche, Questura, Prefettura e Ministeri».

l Al via oggi ore 20 il via allaXXXI edizione della Sagra del«Canestrato» di «Moliterno Igp.L’evento si propone di connettereil lavoro di produzione dei sog-getti specializzati che operano inpiù di 60 comuni delle province diPotenza e Matera. In questo con-testo di collaborazione si inseri-sce il ruolo de-terminante diMoliterno chevanta la pre-senza di fonda-ci di stagiona-tura, in cuiconfluisce l’at -tività di produ-zione dell’inte -ro territoriolucano. Le con-dizioni clima-tiche favorevo-li e l’alta pro-duttività dei capi ovi-caprini fan-no del Canestrato un prodottounico, dal sapore intenso, che ne-cessita di almeno 60 giorni di sta-gionatura per essere consumato.Grazie ai finanziamenti del P.O. eal ruolo dell’ assessorato regio-nale all aAgricoltura, sono statimessi in cantiere interventi fi-nalizzati alla promozione del pro-dotto e al miglioramento delle in-frastrutture, oltre ad un intensolavoro di cooperazione che vuolepuntare a far conoscere a livellisempre più ampi una delle risor-se di punta dell’economia lucana.Ma poiché il Canestrato è anche il

protagonista di una tradizionemoliternese che affonda le sueradici nella notte dei tempi, lasagra si fa da strumento per ri-cordare la nostra cultura popo-lare, per farla conoscere ai fore-stieri che l’evento riesce magi-camente ad attirare e per far ri-vivere il gusto della tradizione ad

una popolazio-ne gelosa e fie-ra delle sueorigini. Il per-corso eno-ga-stronomico siestende nei vi-coli del centrostorico, ac-compa gnatoda tanta musi-ca popolare eda una rievo-cazione degliantichi mestie-

ri che contribuisce ancor di più acreare l’atmosfera. Fondamenta-li sono state la collaborazione e lacompartecipazione del Parcodell’Appennino Lucano, della Re-gione Basilicata, della Provinciadi Potenza, dell’Alsia e del Con-sorzio di tutela che hanno costel-lato l’infaticabile lavoro di un nu-trito gruppo di aziende private edi una Pro loco operativa a tuttigli effetti. Le due serate di gusto,cultura e tradizione sono ormaialle porte, speranzosi nella riu-scita di un lavoro di ottima qua-lità e di una partecipata affluenzache possa creare il passa-parola.

PRODOTTO TIPICO Canestrato

Page 35: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 09.08.2012 PAG. 9

Giovedì 9 agosto 2012 I XI

.

SERVIZIE L’INFORMAZIONE «ISTITUZIONALE»?

DELUSIONE E ACCUSEÈ saltato il protocollo tra Comune,Apt e Camera di commercio. L’as -sessore amareggiato. E polemico

Gli info-point chiusituristi allo sbaraglioCornelio Bergantino: «Qualcuno non ha voluto firmare l’i n te s a »

EMILIO SALIERNO

l Informazione turistica «istitu-zionale» cercasi. I punti di contattocon gli ospiti che arrivano in città,come quello in via Ridola, sono de-solatamente chiusi.

Il Comune non li ha attivati dopol’affidamento alla Camera di com-mercio, che per un po’ di tempo li hagestiti direttamente fornendo un ser-vizio ai turisti. Una lacuna evidente,quest’estate, che contribuisce ad al-largare, tra l’altro, la piaga delleguide abusive, che inquesto «vuoto» infor-mativo pubblico sificcano alla grande.

Perchè gli in-fo-point non ci sono?Cornelio Berganti-n o, sino a ieri as-sessore comunale alturismo, non nascon-de il suo disappunto e l’amarezza perquanto accaduto: «Non è colpa mia,qualcuno non ha voluto firmare l’in -tesa Comune, Apt Camera di com-mercio sugli strumenti informativi».Non c’è verso di strappare all’as -sessore un nome e un cognome, ma sel’Apt e l’ente camerale erano d’ac -cordo a firmare, e Bergantino con-ferma, non resta che il sindaco.

«Io, sin dall’inizio, ho indicato lanecessità della sinergia tra Comune,Apt e Camera di commercio, insieme,hanno fatto cose egregie, ma non èstato più possibile farlo, l’accordo èvenuto meno. I personalismi nonhanno consentito di conseguire ilrisultato, e queste situazioni hannoimmiserito il mio progetto».

Proprio Bergantino mesi fa, dissealla Gazzetta: «Stiamo lavorando perun protocollo d’intesa con l’Aziendaregionale di promozione turistica(Apt), coinvolgendo l’ente camerale e

il Parco dellaMurgia mate-rana. L’idea èdi garantire, atempo pieno,diversi puntiinformativi at-torno a quelloprincipale, ilvisitor center

degli ipogei di piazza Vittorio Ve-neto». Già allora si era in ritardo,tanto che l’assessore aggiungeva:«Purtroppo, ci sono dei disguidinell’attuazione del Piano, ma ritengoche ora la strada sia spianata».

L’Apt, la Regione Basilicata, se-gnalò l’assessore, «dovrebbero guar-dare Matera con più attenzione eimpegno, considerato che è la ban-

diera del turismo lucano», ma evi-dentemente ci sono responsabilitàanche del Comune, almeno per quan-to riguarda gli info-point.

Resta da valorizzare anche il ter-minal bus di piazza Matteotti, ri-strutturato qualche anno fa, che po-trebbe rappresentare un altro deipunti di informazione per i turisti.

Il palazzo rosso (una volta stazioneferroviaria) ha già avuto tale fun-zione prima che restasse desolata-mente chiuso.

L’utilizzo dell’immobile sarebbeuna buonabase per laprima acco-glienza deituristi chearrivano incittà. Il qua-dro dell’acco -glienza turi-stica non è

esaltante nemmemo per quanto ri-guarda i prezzi, ancora poco con-correnziali, la segnaletica da ade-guare, le guide abusive che imper-versano, la pulizia che lascia a de-siderare in alcune zone della città. Lepecche della città dei Sassi restanotutte. E le carenze riguardano anchela piena fruibilità della telefonia mo-bile e l’accesso alle reti wireless.

GRAVE LACUNAOspiti senza

riferimenti pubbliciper orientarsi

PAT R I M O N I O LE VISITE ALLA CRIPTA DEL PECCATO ORIGINALE

Quegli affreschi del «pittoredei fiori» incantano i francesi

l La bellezza del ciclo di af-freschi, realizzati a Matera tral’ottavo e il nono secolo dopo Cri-sto dal “pittore dei fiori”, all’in -terno della “Cripta del PeccatoOriginale” sta destando interes-se soprattutto fra i turisti fran-cesi. Lo hanno riferito i soci del-la cooperativa “Ar te zeta” che ge-stisce il servizio di visite guidateall’interno dell’antica chiesa no-ta anche come “La Cappella Si-stina del rupestre”.

Oltre ai turisti francesi sonosegnalati molti italiani che han-no raggiunto complessivamentele mille unità dall’iniziodell’estate. Alla Cripta, infatti,

si accede su prenotazione e conpiccole comitive.

Il complesso rupestre, situatoa pochi chilometri da Materalungo la gravina di Picciano, èstato restaurato dalla Fondazio-ne Zetema. La tendenza a visi-tare i siti rupestri è confermataanche per le chiese dell’itinera -rio urbano e dell’agro. I turistiche raggiungono i rioni Sassihanno per tutto il mese di agostou n’opportunità in più per visita-re i monumenti e siti anche nelleore serali. La Casa grotta dellaCiviltà Contadina, ubicata in vi-co Solitario, nel Sasso Caveoso,resta aperta fino a mezzanotte.

DITO PUN-TAT OCornelio Ber-gantinosino a ieriassesso -re comuna-le al Tu-rismo. Nellavicendadei punti in-formativituristici de-solatamen-te chiusiescludesue respon-sabilità[foto Genovese].

CONSEGUENZEE così le guide abusive

«sguazzano»ancora di più

MATERA CITTÀ

Page 36: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 09.08.2012 PAG. 10

Giovedì 9 agosto 2012 26

Il Pd con il segretario cittadino Guarini e in più altri due tecnici

Comune, giunta a cinqueAdduce azzera l’esecutivo, restano in carica Cappella e Rivelli

MateraREDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

di PIERO QUARTO

MATERA - Una giunta a cinquecon due soli assessori tecnici, dueconferme e il segretario cittadinodel Partito Democratico.

E’ questa la decisione che il sin-daco di Matera, Salvatore Adduceha maturato nella tarda mattinatadi ieri, confermando le anticipazio-ni che il “Quotidiano” aveva fattoieri mattina, ed ha comunicatoall’interno di un giunta che si è te-nuta poco dopo le 13 nel Palazzo dicittà.Adduce hanominato InaMa-caione assessore al Governo delTerritorio, Alberto Giordano as-sessore alla cultura ed al turismo,ha incluso in giunta SimonettaGuarini segretaria cittadina delPartito Democratico le cui deleghenon sono state ancora comunicateed ha confermato la fiducia a RoccoRivelli della Sel e Sergio Cappelladell’Udc.

«Nei mesi scorsi, da più parti del-la coalizione di centrosinistra, erastata richiesta una verifica politi-co-programmatica a due anni dal-l'inizio del mandato. Non sonomancati nel frattempo segnali di fi-brillazioni anche significativi chehanno messo in discussione l'ope-rato della Giunta e i rapporti fra igruppi di maggioranza in seno alConsiglio comunale» ha scritto ilsindaco in una notadel Comune.

«In più occasioniè stato manifestatoesplicitamente il di-sagio di singoli con-siglieri e di gruppiche hanno richiestoun deciso cambio dipasso. Tuttavia laverifica, per il mo-mento, purtropponon ha dato alcunesito aumentando ilrischio di un ulte-riore deterioramen-todelle relazioni trai partiti e fra i gruppi consiliari conripercussioni sull'azione ammini-strativa.

E' dovere del sindaco garantire

la continuità dell'azione di gover-no perché questa è la priorità neiconfronti degli elettori e della cittàtutta che, proprio in un momentodi così grave crisi, non deve subirealtre conseguenze a causa di vicen-

de politicheestraneealle già gravi soffe-renze della gente.

Ho ritenuto, per-tanto, di comporreuna Giuntagarante,al tempo stesso, dellacontinuità dell'azio-ne di governo e dellapossibilità di con-sentire liberamentealle forze politichepresenti in Consi-glio comunale di ri-trovare la coesione el'accordo in tempiragionevoli» ha spie-

gato ilprimo cittadinorifugiando-si dunque nell’impossibilità politi-ca di risolvere la situazione e nellanecessità di uscire dall’impasse

che si rischiava di determinare.Ovviamente la decisione di Ad-

duce ha costituito una sorta di verae propria mazzata per il resto delcentrosinistra e non ha trovatoparticolari sostegni all’internodella stessa coalizio-ne. Poche le voci uf-ficiali ma molti idubbi sollevati sullascelta fatta.

Non si è fatta at-tendere comunqueil commento di alcu-ni rappresentantidella scena politicaa cominciare daFrancesco Santan-tonio della ListaStella che ha spiega-to: «evidentementeil Carnevale que-st’anno è arrivatoprima del tempo, non sappiamo co-sa succede, forse perchè il Consi-glio comunale si tiene al “Circo” (ilnome del centro commercialedove

haluogo l’assemblea,ndr) il sinda-co ha voluto prendere una similedecisione. Mi chiedo», ha spiegatoSantantonio, «come fa il sindaco aprendere una simile decisione la-sciando completamente all’oscuro

tutti quanti gli altricomponenti del cen-trosinistra. Questedecisioni vanno pre-se in maniera condi-visa.

Non capisco poi»,ha spiegato ancora ilresponsabile politi-co della Lista che facapo al Presidentedella Provincia, «perquale motivi si ten-gono un paio di as-sessori, non si ten-gono gli altri e siprendono metà tec-

nici e metà no. Che governo è que-sto?».

Nasconde una certa amarezzaanche il commento di Cornelio Ber-

gantino assessore, in quota Pd, al-la cultura e al turismo fino a ieri:«me lo sentivo, avevo previsto che ilGenerale agosto avrebbe consenti-to in solitudine all’attore principa-le diquesta sceneggiata difare tut-to ciò. Questa è una soluzione con-geniale allo stile di vita di chi è abi-tuato a gestire le cose in questa ma-niera. Mi è parsa una forma pocopolitica di procedere.

Un rammarico? E’ che avevamocominciato ad ottenere dei buonirisultati e che tra le tante cose fattec’era anche uno splendido e pococostoso sportello informativo chenon è partito per le cosiddette pic-colezze umane».

Da oggi Adduce comincerà a la-vorare con una giunta più agile esnella ma con un Consiglio che sa-rà da conquistare alla prova dei fat-ti seduta per seduta almeno finchè ipartiti e la politica non saranno ingrado di impadronirsi nuovamen-te delle sorti della città.

[email protected]

A destra il sindacoSalvatore Adduceche ieri ha ritiratole deleghe allagran parte dellasua giunta consoli due assessoriche restano incarica, a sinistraun intervento dellamaggioranza inConsiglio

Gli ingressisono AlbertoGiordano eIna Macaione

«La verificafinoranon ha datoalcun esito»

Page 37: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 09.08.2012 PAG. 11

Giovedì 9 agosto 2012 27

| LA GIUNTA |Macaione al governo del territorio, a Giordano cultura e turismo

Due professori universitarinella nuova squadra

Matera

«Lo sapevo, il Generale agostoha consentito ciò all’attor eprimo di questa sceneggiata»

«Il Carnevale è arrivato prima:solo una mente diabolica potevafarlo, noi eravamo all’oscur o»

ALBERTO GIORDANO

Attività pluriennale di consulenzaa progetti culturaliNATO A Genova è giornalista professionista dal 1968.

Svolge questa professione pri-ma nella redazione romana delMattino di Napoli, poi al GiornaleRadio, dove dal 1975 è capo dellaredazione economica e sindacalee inviato speciale. Dal 1979 all'Uffi-cio stampa della Fiat. Dal 1981 vicecapo ufficio stampa e responsabiledella stampa italiana. Nel 1983 ènominato Direttore delle Relazioniistituzionali del Gruppo Fiat.

Dal 1989, come Presidente eAmministratore delegato della so-cietà Lingotto (societa' partecipatadalla Fiat, dal Comune di Torino,dalla Toro Assicurazioni e dall'Ina), gestisce la ristrutturazione dello stori -co stabilimento della Fiat e la sua trasformazione in complesso multifun-zionale con Centro fiere e Centro congressi, albergo, uffici, centro com-merciale. Dal 1993, Presidente del Renzo Piano Building Workshop, con ilquale partecipa ai progetti del museo della Fondazione Beyeler a Basilea,dellachiesa dedicataaPadrePio aS.GiovanniRotondo,della BancaPo-polare di Lodi, della ristrutturazione della Postdamer Platz a Berlino, del-l'Auditorium di Roma. Dal 1998, svolge attività libera di consulenza perprogetti culturali e di trasformazione urbana.

INA MACAIONE

Docente di progettazione architettonicaall’Università della BasilicataNata a Palermo è attualmente docente di Teoria e tecnica della progetta-zione architettonica presso il Dicem(Dipartimento Cultura Europea eMediterranea) all'Università deglistudi di Basilicata.

Alcuni suoi temi specifici di ricer-ca sono: il rapporto tra la lettura del-l'ambiente costruito e la sua ri-gene-razione attraverso il progetto di ar-chitettura; il recupero della città anti-ca in rapporto alla natura a partire, inparticolare, dall'idea dei parchi di cit-tà-natura; il raccordo dell'architettu-ra con ambiti archeologici, paesisticie di biocostruzione; la valorizzazio-ne della città come complesso inte-grato di beni culturali e ambientali nella proposta dell'urbsturismo, intesocome conoscenza e narratività di tali beni. Il suo lavoro individuale si spe-cifica nella ricerca di un raccordo tra le tematiche abitative e la progettazio -ne sostenibile. E' autrice di diversi volumi fra cui “Dall'architettura al pro-getto. Costruzioni di conoscenza nel rapporto con la natura” (Franco An-geli editore), “Architetture ecologiche nel turismo, nel recupero, nelle città-natura della Basilicata” (Franco Angeli editore). Ha partecipato al gruppodi lavoro per lo studio di fattibilità del museo demoetnoantropologico pre-visto nei Sassi di Matera.

SONO cinque gli assessori che com-pongono la nuova giunta guidata daSalvatore Adduce che ha mantenutoper continuità gli assessori Cappella eRivelli che «attualmente rappresenta-no le forze politiche minori e fermo re-stando l'auspicioa unripensamento daparte della lista Stella.Così come le for-zepolitiche maggiori,Pd e Idv, sonori-spettivamente rappresentate dal se-gretario cittadino, Simonetta Guarini,e dal presidente del Consiglio comuna-le, Brunella Massenzio».

Poi Adduce ha aggiunto la professo-ressa Ina Macaione acui sono andate ledeleghe al Governo del territorio e Tute-la del Paesaggio e il dott. Alberto Gior-dano con la delega alla Cultura e Turi-smo. «Si tratta di due personalità,espressione di quelmondo della cultura, acominciare dalla no-stra Università, che èchiamato a profondereun particolare impe-gno a favore della co-munità in un momen-to di grande difficoltàsocio economiche. E'necessario ricollegarei fili di un dialogo nellapoliticae tra lapoliticae la società. E' nostrodovere, della politica edelle istituzioni, a tuttii livelli, saper facilitare la partecipazio-nee ildialogotramondi che,nel tempoin cui viviamo, appaionolontani se noncontrapposti. Intendo, con questo, as-sumendomi la responsabilità delle de-cisioni, contribuire ad aprire una nuo-va fase delle relazionipolitiche e socialiinterpretando i segnali che quotidiana-mente ci giungono.

Rivolgo un sincero e non formale rin-graziamento», ha concluso il sindaco,«atutti gliassessoriuscenti per l'impe-gnoprofuso durantequestidue annidiintensissimo lavoro».

In alto ilmunicipio divia Moro epoi in sensoorario gliassessoriMacaione,Guarini,GiordanoCappella eRivelli

In alto il municipio di via Moro, sotto in senso orario Guarini, Macaione, Giordano,Cappella e Rivelli

Page 38: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 09.08.2012 PAG. 12

Giovedì 9 agosto 2012 9

Cemento selvaggio Il Comune approva la variante e dice sìa 80 villette a schiera sulla costa

Primo piano

Puzza di abuso edilizioMa la zona è a rischio idrogeologico. Denunciate irregolarità nella cessione dei terreni

Il consigliere Ferrara

di MARIATERESA LABANCA

MARATEA -E’un’areaadagiata suun costone a strapiombo sul mare,in località Santa Caterina, al di sottodel Pianeta Maratea, angolo ancoraintatto della montagna che dallaspiaggia si offre in tutta la sua im-ponenza. L’amministrazione co-munale vuole farci un complessoresidenziale. Ottanta villette aschiera didue piani perun ammas-so di cemento pari a trenta mila me-tri cubi, adominare tutto il GolfodiPolicastro. Fanno parte del pro-gramma per la realizzazione delleopere di completamento al comples-so turistico del Pianeta. Un proget-to che risale a una convenzionedell’’80, successivamente annulla-ta con delibera 33 del 12 agosto del2010 e ripresa condelibera 34 dellostesso giorno. L’adozione della va-riante al programma di fabbrica-zione del Comune, approdata mar-tedì in consiglio, è stata approvata amaggioranza. In piano agosto,quando tutti sono in ferie, l’ammi -nistrazione accelera su un progettoche per moltipuzza di speculazioneedilizia. Ilprimo a pensarloè Virgi-lio Lammoglia, assessore all’Am -biente, ma solo fino a due giorni fa,quandoèstato di fattodefenestratodal primo cittadino dopo essersiastenuto dal voto alla variante.

Cosa se ne fa la perla del Tirreno diun nuovo complesso residenziale,quando la sua capacità ricettiva daanni èferma al 28per cento,con po-che eccezioni nei giorni di puntad’agosto, è solo una delle obiezioniopposte al piano di cementificazio-ne. Bisognerebbe chiedersi – aesempio – perché la variante abbiaavuto il via libera nonostante la zo-na in cui dovrebbero essere realiz-zate levillette aschiera èconsidera-ta arischio idrogeologico. Adirlo cisono gli atti ufficiali. Solo qualcheanno fa l’Autorità di bacino dellaRegione espresse parare negativoalla realizzazione di una nuovastrada, alternativa a quella denomi-nata “Marinelle” per migliorare laviabilità della zona. L’area è classifi-cata con codice “R4”. E l’assessorecomunale alla Protezione civile nel2010 metteva tutto nero su bianco.Ora, invece, si autorizzaunproget-to molto più imponente. Il consigliocomunale dichiarava già nel 2010l’interesse pubblico per la realizza-zione dell’intervento proposto dallesocietà Simar e Sviluppo Maratea.

Nei documenti ufficiali delle os-servazioni relative al rischio idro-geologico non c’è alcuna traccia.

Ma percapire meglio ilcontesto esoprattutto per comprendere laportata della guerra che ha scate-nato l’approvazione alla variante vapure detto che, a Maratea, dal puntodi vista urbanistico è tutto fermo.L’attuale strumento di pianificazio-ne è il piano di fabbricazione, vec-chiodialmeno quarant’anni. Al Co-mune sono stati spesi circa 750 milaeuro per la redazione del nuovo re-golamento urbanistico, che, pureessendo ormai alle ultime battute,sembra aver subito una decelera-zione. Alcontrario di quantoè acca-duto, invece, per la variante.

Epoliticamente lavicenda hagiàlasciato qualche morto sul campo.Il neo defenestrato assessoreall’Ambiente spiega le sue ragioni:«Non potevo esprimere voto favore-vole.Si trattadiunprogetto incon-trastocon larealizzazionedell’areamarinadi Legambienteper ilqualemi stobattendo da tempo.Ma anchein contrasto con le indicazioni cheerano giunte dalla regione per iPiot: con una capacità ricettiva fer-ma al28% (dati Apt 2010), era statochiesto allacittà diMaratea di inve-stire i fondi non in ulteriori struttu-re ricettive ma di differenziare l’of -ferta turistica. A mio avviso – spie -ga ancora Lammoglia – l’interven -to inquestione è inassoluta contro-tendenzarispettoa quellochesista

facendo in altricomuni lucani doveinvece si punta su nuovi attrattori.Mentre si pensa a gettare nuovo ce-mento sulla costa, abbiamo un cen-tro storico decadente (l’ultima casaè venuta giù solo tre giorni fa). Io holavorato per l’area protetta, per lecinque vele, per la bandiera blu, noncerto per un progetto che a mio avvi-so non farà che togliere valore a Ma-ratea».A fare lapartedel leonecon-tro il progetto di cementificazione,anche il consigliere d’opposizione,Carmelo Ferrara, secondo il qualesi configurerebbero anche altriprofili di illegittimità. Il consigliereci mostra atti relativi a cessioni diterreni al Comune, come compen-sazione, da parte delle società titola-ri del progetto che da anni sarebbe-ro non più in proprietà di una duedelle società. «Come si può dichiara-re di averle ancora in proprietà o indisponibilità? - dice Ferrara - Questiterreni e la loro consistenza catasta-le - chiede -hanno contribuito al cal-colo degli standard urbanistici e divolumetrie?». «Come si possono ri-proporre in altre convenzioni - chie-de ancorail consigliere- terrenigià

ceduti o messi a disposizione conconvenzione separata come quelladella Marinella. Se così fosse, siprende atto oggi, che tutto quantorealizzato nel tempo sul territorio,anche con convenzioni, figuriamo-ci senza atti di esproprio, debbono

essere acquisiti dai legittimi pro-prietari, attraverso accordi bonario espropri, non potendo di fatto,eventualmente pretendere alcundiritto».

Osservazioni raccolte in un docu-mento che il consigliere ha presen-

tatonella sedutadi consigliocomu-nale dello scorso lunedì e che di fattohanno anticipato ilsuo voto contra-rio. L’unico. Manon èescluso chelaquestione passidall’aula delComu-ne a quella del Tribunale.

[email protected]

La simulazione della realizzazione diparte delle villette a schiera previstedalla variante

La zona in questione così com’èoggi

La zona di santa Cateria ripresadai ruderi del Redentore

L’assessore Lammoglia

Scarichia mare, Palermo:«Il presidente Esposito deve dimettersi»

Mentre lacapacità ricettiva èferma al 28%e il regolamentourbanistico fermo,si costruiscononuovi villaggimettendo a rischiol’area marinadi Legambiente

MARATEA - «Il Presidente del consorzio “HotelGroup Maratea Sotto il Segno del Delfino”deve di-mettersi»: è quanto chiede a gran voce rivolgen-dosi anche gli organi istituzionali, Osvaldo Paler-mo, che nella sua nota scrive: «Chiedo le dimissio-ni del presidente del consorzio, Carmine Esposi-to, direttore dell'Hotel Pianeta Maratea e dell'an-nesso lido “Friab” chiuso dai carabinieri del Nu-cleo operativo ecologico per motivi da tutti cono-sciuti, ovvero irregolarità nello smaltimento del-le acque nere.

Perunaquestionedi serietàoperativa,per l'im-magine del mare di Maratea, per quella del con-sorzio e degli operatori seri che ne fanno parte, -

chiosa Osvaldo Palermo - invito i soci a diffidare laposizione scorretta del presidente, che dovrebbetenere una condotta impeccabile ma che in realtàha dimostrato tutt'altro. Se tutto questo non do-vesse succedere, si dimostra che i primi che rema-nocontroMarateasono gli operatori turistici. Fi-ducioso nella vostra valutazione di tutti i soci delconsorzio».E' da tempo che Osvaldo Palermo chiede l'inter-vento delle istituzioni perché «ritiene il lido Friabnon è idoneo ed è sprovvisto di somministrazioneal pubblico ed inoltre forse anche senza regolarelicenza».

Emilia Manco

Page 39: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 09.08.2012 PAG. 13

LA “NUOVA” POLITICA

Con una maggioranza “coreana”, e la rottura romana, in Regione non si esclude la possibilità di una “mini-rivoluzione”

L’Idv presto fuori dalla giuntaMazzeo ormai fuori dal partito e Belisario che torna a picconare il centrosinistra scuotono l’alleanza

Il rapporto consolidato tra De Filippoe Belisario questa volta potrebbe non

servire. La foto sbiadita di Vastopresto sostituita con una “lucana”

Belisario con De Filippo,l’ass. Mastrosimone e iconsiglieri Autilio e Mazzeo

POTENZA- Che nella poli-tica lucana ci sia molta coe-renza è notorio. Cambia dicasacca sono pur avvenu-ti, ma sempre nella decen-za. Ma anche le idee nonmutano. Così registria-mo che il presidente dei se-natori dell’Italia dei Valo-ri, Felice Belisario, inun’intervista al Quotidia-no replica le considerazio-ni che aveva già esterna-to in un’altra intervista al-la Nuova Tv pochi mesi fa.L’esponente dipietrista, co-me al suo solito, non si ènascosto, bacchettando inlungo e in largo la classedirigente del centrosinistralucano. Bordate -ripetutenel tempo e nello spazio-che prima o poi dovrannoprodurre effetti. A menoche il senatore Belisarionon sia una cornacchia sto-nata, un po’ andata neglianni che ripete sempre lestesse litanie. O, peggio, sei suoi interlocutori nonl’ascoltano per nulla. Pro-babilmente non è nè l’unanè l’altra. Finora tutto è sta-to lasciato al “caso” o allalibera dinamica politica. Ipartiti fanno la propriaparte: criticano, elogia-no e fanno anche finta dirompere. Ma alla fine irapporti sono buoni e lecoalizioni sono immuta-bili. Questo valeva fino aqualche mese fa: ora le co-sa sono cambiate ed è tut-to in divenire. Affermazio-ni come quelle del sena-tore Belisario possonoavere un’interpretazionediversa rispetto al passa-to. Insomma, le stesse co-se che diceva alla Nuova amaggio, ridette ad agostoal Quotidiano prendonoun’altra piega. Anche per-chè il patto di ferro tra gliex amici democristiani DeFilippo e Belisario ora po-trebbe incrinarsi tantoper questioni “interne”che “esterne”. A livello lu-cano la maggioranza con-siliare non è più ferma su19 consiglieri, ma su 22.L’Italia dei Valori -chespesso è stata di lotta e go-verno- ora non è più indi-spensabile. E se il vendo-liano Romaniello è riscesodall’Aventino per rialline-arsi agli amici-nemici delPd, ci sarà pur un motivo.L’Idv -con un Di Pietro sca-tenato contro Bersani e ilpresidente Napolitano-sembra far la corte più aigrilini che alla foto di Va-sto. Così i duri e puri delcentrosinistra iniziano a

scalpitare: non tolleranopiù quello che hanno tol-lerato in passato. Il tutto,mentre anche il gruppoconsigliere dipietrista ap-pare un po’ frastornato.Mazzeo Cicchetti è sermprepiù vicino al gruppo misto.

Ormai in rottura con il suopartito (pur se Belisario gliha riconfermato amiciziae vicinanza politica) il pre-sidente dell’Ordine dei Me-dici, farebbe coppia con Vi-to Gaudiano, entrambi

con una qualche anima“democristiana”. Pensareche non riescano ad acca-sarsi in qualche altro par-tito, magari vicono alloscudocrociato è un’assur-

dita. Così co-me l’Mpa diFalotico eMollica -e un“mezzo” Na-vazio- sonopronti a darmanforte al“nuovo” cen-trosinistra.Con queste

truppe diffi-cile che sia possibi-

le una fronda interna del

calibro del senatore Belisa-rio. La sua coerenza, que-sta volta potrebbe giocareun brutto scherzo al par-tito di Di Pietro. L’assesso-re esterno Rosa Mastrosi-mone già trema, mentrel’altro democristiano An-tonio Autilio non ha cer-to la mise del grillino. Co-sì come Nicola Benedettonon appare nè un rosso nèun arancione. Un quadroper nulla statico che solola legge elettorale -che tut-ti attendono con impazien-za- contribuirà a dinami-cizzare. E’ chiaro che an-che in queste ora sono inatto i “chiarimenti” di ri-to, ma ormai sono di mo-da altre foto. Sbiadita quel-la di Vasto, si attende unafoto in terra lucana con Ca-sini, Bersani e Vendola. Delresto il laboratorio-lucanoha finora dato buoni frut-ti. Un remake di quellaabruzzese a cui non è det-to che partecipi anche DiPietro. In caso contrario,saranno più chiare leesternazioni del senatorepotentino. E la politica lu-cana subirà una “mini ri-voluzione” che, in tempi dipenuria di postazioni, sa-rà gradita alla maggiorparte degli alleati. Ma seBelisario continua a ripe-tere che lui e il suo parti-to sono pronti per il dopoDe Filippo c’è da credergli:magari alla guida di unacoalizione con i grillini econtro centrosinistra ecentrodestra.

Una foto a Roma dei vertici regionali di Fli,Api e Udc

POTENZA- E se tra Ca-sini e Fini c’è un ritor-no di fiamma, anche i ri-spettivi partiti lucanopotrebbero aggiornarsi.Il mai decollato (so-prattutto da queste par-ti) Terzo Polo, nelleprossime settimane po-trebbe essere ripropostodal leader dell’Udc allaconvention di Chian-ciano Terme. Invitatoanche il presidente del-la Camera che, con Fu-turo e Libertà, attendemovimenti decisivi pri-ma di fare dichiarazio-ni. Così anche il suo scu-diero lucano, Egidio

Digilio, è in standy in at-tesa di buone nuove daRoma. L’accordo tra Ca-sini e Fini rilancia l’as-se Udc-Fli, mentre anco-ra non è chiara la posi-zione dell’Mpa di Lom-bardo e l’Api di Rutelli.Una convergenza di in-teressi che in Basilica-ta non trova poi tanticonsensi. Tanto per lecandidature in parla-mento che per le nomi-ne nella giunta De Filip-po. Il vice governatoreAgatino Mancusi diffi-cilmente -a prescinderedagli accordi romani- la-scerà cadere il suo im-

primatur sulla candida-tura al Senato. Diffici-le che Fini riesca ad im-porre la riconferma diDigilio, ma essendo unodei pochi fedelissimi ciproverà fino all’ultimo.In caso di legge eletto-rale con le preferenze,assisteremo a un duel-lo tra ex “berlusconia-ni”. Ovviamente per i fi-niani sarà il definitivotaglio del cordone om-belicale con il centrode-stra e l’inizio della col-laborazione con il cen-trosinistra lucano. Nelnuovo soggetto politicosono stati invitati anche

esponenti dell’attualegoverno Monti e a rap-presentanti di spiccodella società civile ed im-prenditori. Tra questianche l’ex presidente diConfindustria, EmmaMarcegaglia. E’ chiaro

che in questa fase pos-sono interessare poco ledinamiche regionali,ma di certo in pochi fa-ranno salti di gioia peril nuovo “contenitore”politico alleato con Ber-sani e Vendola.

questa strada: il Pd

sembra intenzionato a

seguire Casini e Alfano,

anziché Vendola e Di

Pietro?Tutte le alleanze diver-

se da quelle di centrosi-

nistra secondo noi sono

innaturali, ma soprattut-

to non fanno il bene del

paese e degli elettori. La

nuova alleanza deve ave-

re il perno nel Pd e la pre-

senza di Idv e Sel.Il movimento “Cinque

Stelle” di Beppe Grillo

è vicino a Di Pietro o

ete preso strade di-

Il presidente della Regione

De Filippo con il leader

dell’Idv Di Pietro; a destra

un congresso del partito e

sotto l’ex pm con Belisario

campagna elettorale o

state facendo qualcosa

di utile per gli italiani?

Non so se stiamo facen-

do qualcosa di utile per-

chè il governo ha porta-to in aula ildisegno dilegge sullariforma delmercato dellavoro. Sitratta di unbruttissimoprovvedi-

nto che

po-cita.pre-, sa-

La leggeettorale vatta. Ma dalrcellum sirriverà alccarellum”

“Sulle nomine anche noi abbiamo le debolezze, ma proveremo a correggerle”

De Filippo o Folino? No grazie,Il presidente dei senatori dipietristi: se ci saranno le primarie

Come leggete le ultime

vicende giudiziarie che

hanno travolto il movi-

mento padano?Sono caduti proprio

dove non sarebbero mai

dovuti cadere. Quello che

emergerà ci dà l’idea di co-

me il sistema partitocra-

tico italiano sia, se non in-

quinato, almeno malato.

Qual’è la ricetta del-

l’Idv per curare il siste-

ma?Innanzitutto una legge

i

zieremo a tagliare i costi

della politica, saremo più

credibili nei progetti di

ampio respiro.In questo senso però

siete accu-sati di pre-dicare e be-ne e razzo-lare male?

L’Idv nonsi sottrae al-le propriedebolezzeche vannocorrette.Sotto quest’aspetto i

di i nte è mol

“Le nomPd c’è u

di divSi sa,

accontencol bil

Un’assemblea dell’-Idv, a

destra Di Pietro intervi-

stato e sotto il capogruppo

in Senato dell’Idv Belisario

negli studi della Nuova Tv

con il direttore Parrella

Cittadini contro la politica? “Il sottoscritto non è mai stato fischiato”

l’Idv avrà un suo candidato non appoggeremo certo uno del Pd, potrei candidarmi anch’io

Grandi manovre al centro in vista delle elezioni

Fini e Casini si riavvicinano,un po’ meno Mancusi e Digilio

3_Primo Piano Basilicata_ Giovedì 9 agosto 2012_Basilicata_

Page 40: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 09.08.2012 PAG. 14

I FATTI DEL GIORNO

Negli invasi lucani rispetto all’anno scorso ci sono 110 milioni di metri cubi in meno

Aumenta il prelievo di acqua dalle dighe, ma non è allarme

Le scorte sono così suddivise: 278milioni a Monte Cotugno, 86 alPertusillo, 47 a San Giuliano, 18

a Camastra, 16 al Basentello

Gli invasilucani delPertusillo edi SanGiuliano

POTENZA – Acqua, fortis-simamente acqua. Il con-tinuo ripetersi di giorna-te con temperature caldis-sime, davvero al limite del-l’umana sopportabilità,sta imponendo il consumodi enormi quantitativi diacqua. Un’estate semprepiù torrida la si combat-te in un certo senso facen-do ricorso al prelievo con-tinuo e più massiccio di ac-qua dalle dighe. E questosta accadendo pure nellanostra regione. Le dighelucane, il cui livello in po-co più di un mese é scesodi molto anche se rimanesu quote ancora rassicu-ranti, sono sottoposteogni giorno a prelievi ditutta consistenza. Rispet-to all’anno scorso ci sono110 milioni di metri cubiin meno. Inoltre basta fa-re un raffronto moltopiù ravvicinato per ren-dersi conto di quantol’utilizzo di acqua sia so-stenuto. Basti pensareche, infatti, rispetto soload un mese fa, le disponi-bilità sono scese da 530 a435 milioni di metri cubi.Ed il momento di tenerela situazione sotto control-lo. Una riduzione che ge-neralmente richiede mag-giore tempo per realizzar-si, ma con le temperatu-re torride e con le neces-sità irrigue maggiori deicampi il ritmo é cresce no-tevolmente. Le scorte, ad

oggi, sono così suddivise:278 milioni a Monte Co-tugno, 86 al Pertusillo, 47a San Giuliano, 18 a Ca-mastra, 16 al Basentelloe 2 al Gannano. Dagli in-vasi e dai potabilizzatoriin terra lucana passa an-che l’acqua che disseta laPuglia, in particolare daMonte Cotugno (sbarra-mento del fiume Sinni) edal Pertusillo (schemaidrico del fiume Agri);

l’Acquedotto Pugliese in-tegra poi con proprie ri-serve come la diga di Oc-chito, che rientra nelloschema idrico del fiumeFortore. Le due regioni, alivello idrico, sono uniteda un “accordo quadro” in

base a cui la Puglia pagaalla Basilicata i costi indu-striali e l’impatto am-bientale che quest’ulti-ma sostiene per la tenu-ta delle infrastruttureidriche sul proprio terri-torio. Per ridurre iin mo-

do significativo questa for-te dipendenza dagli inva-si lucani, la Regione Pu-glia ha avviato un pro-gramma di maggiore epiù sostanziale autonomiaper l’approvvigionamen-to idrico, soprattutto conil potabilizzatore di Con-za della Campania. InPuglia gli agricoltori han-no già lanciato l’allarmesugli impatti riguardan-ti la coltivazione del pomo-

doro, su alcune produzio-ni ortive e sulla produzio-ne di latte a causa della ri-duzione dell’acqua dispo-nibile negli invasi pu-gliesi. Le situazioni piùdifficili si registrano in Ca-pitanata, del resto moltovicina all’area settentrio-

nale dellaBasilicata.Nella no-stra regio-ne, almenoper il mo-mento, nonc’é ancoraquesta pre-occupazio-ne. In altritempi congli oltre 400milioni di-sponibili latranquillitàci sarebbestata perqualche an-no. Ad ognimodo si ini-zia già a pia-

nificare un’eventuale piùattenta razionalizzazio-ne delle portate e in alcu-ni casi sono stati effettua-ti dei razionamenti perchése il caldo dovesse perdu-rare ancora a lungo, so-prattutto in mancanzadi piogge, il prelievo con-tinuerà ad essere forte emolto probabilmente nonpiù gestibile a livello di ap-provvigionamento com-plessivo. (C.Car.)

Tutto il paese si è stretto attorno ai familiari dei Fiore morti nell’incidente sull’A3

A Viggianello dolore e commozione

L’arrivo delle bare davanti il cimitero

VIGGIANELLO - Tanta commozione ieri pomeriggio nel-la Chiesa Madre di Viggianello per l’ultimo saluto ai trecomponenti della famiglia Fiore morti in un tragico in-cidente stradale al chilometro 121 della A3 Salerno-Reg-gio Calabria, nei pressi dello svincolo di Lagonegro nord.Tutto il paese - ieri lutto cittadino - si è stretto intornoai parenti nella chiesa intitolata a Santa Caterina d’Ales-sandria. Mario Fiore, 48 anni, operaio edile, sua mo-glie, Caterina (45) e la loro figlia, Federica (17), hannoperso la vita in uno spaventoso impatto contro un guard-rail; solo l’altra figlia, Isabella (21), si è salvata.

11_Primo Piano Basilicata_ Giovedì 9 agosto 2012_Basilicata_

Page 41: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 09.08.2012 PAG. 15

I pazienti che dovevano essere operati, alcuni già pronti per la sala operatoria, trasferiti a Villa d’Agri, Lagonegro e Matera

Questa volta arrivano i carabinieriTinchi, il comitato cittadino impedisce lo spostamento di un macchinario a Policoro (dove si era rotto)

Gliesponentidelcomitatocittadino diTinchi cheieri si sonoincatenatiall’ingressodel repartodi Radio-logiadell’ospeda-le

di GIANLUCA COLLETTA

TINCHI- Tinchi controPolicoro. Nuova pagina nelcapitolo che vede le due co-munità contrapposte in di-fesa dei rispettivi ospeda-li. Questa volta però la sto-ria poteva avere risvolti de-cisamente negativi. Dauna parte un macchinarioper le operazioni d’urgen-za nel reparto di ortopediarotto, presso il GiovanniPaolo II di Policoro, dall’al-tro il timore del comitatocivico in difesa dell’ospe-dale di Tinchi che da qua-si due anni si batte controla chiusura del presidiomedico. Così capita che neltentativo dell’Asm di sosti-tuire un macchinario rot-to all’ospedale di Policoro,scoppia l’ennesimo caso,con alcuni membri del co-mitato che impediscono, fi-no all’arrivo dei carabinie-ri, il trasferimento.

Tutto è iniziato quandoa Policoro si è rotto l’Am-plificatore di brillanza pergli interventi in scopia,uno strumento utilizzatoin sala operatoria compo-sto da un monitor e da unarcodiscopia, indispensa-bile per gli interventi di or-topedia che utilizzano unatecnica non invasiva. Perriparare l’attrezzatura civorranno un paio di mesi.Fortunatamente però lostesso apparecchio, inuti-lizzato ormai da tempo,cioè da quando sono sta-te chiuse le sale operato-rie a Pisticci, è presentepresso l’ospedale distret-tuale di Tinchi. Al momen-to di caricare il macchina-rio e spostarlo alcuni com-ponenti di un comitato cit-

tadino hanno impedito, pertutta la mattinata, l’acces-so al servizio di radiologiaper ostacolare l’azione ditrasferimento dell’appa-rato a Policoro, credendosi trattasse di un nuovotentativo di spoliazione del-l’ospedale. Nel frattempol’Azienda Sanitaria di Ma-tera e il reparto di Ortope-

dia di Policoro sono staticostretti a trasferire i pa-zienti che devono essereoperati, alcuni già prontiper entrare in sala opera-toria, presso le struttureospedalieri di Villa d’Agri,Lagonegro e Matera, conenormi disagi per gli stes-si pazienti, i loro familia-ri ed il personale sanitario

che ha dovuto organizza-re i trasferimenti. A que-sto punto l’Asm - si leggein una nota dell’Aziendasanitaria materana - hachiesto l’intervento delleforze dell’ordine affinchévenisse consentito lo spo-stamento delle attrezzatu-re da Tinchi a Policoro equindi la ripresa della

normale attività di chirur-gia ortopedica, nel legitti-mo interesse dei pazientie a dispetto di ogni stru-mentalizzazione. Nel pri-mo pomeriggio la situazio-ne si è risolta. La stessaazienda sanitaria, in ognimodo, fornirà alle compe-tenti autorità tutti i detta-gli del caso,dalle diffi-coltà incon-trate nelleoperazionidi trasferi-mento alleprestazioniche non èstato possi-bile eroga-re ai cittadini, al fine di farvalutare eventuali lesionidi diritti dei pazienti e pro-fili comportamentali nonconformi alle norme”.

Un comportamentoinaccettabile anche perMaria Antonietta Tarsia,presidente regionale diCittadinanzattiva - Tribu-nale del malato. ”Io parto

da un ragionamento - hadetto -. A Policoro non pos-sono operare perché si èrotto un macchinario,l’Asm ha pensato di spo-starlo da Tinchi, mentre ilcomitato è nato per tute-lare i cittadini. Mi doman-do come mai si voglia crea-re un disservizio. In fon-

do si trattadi strumen-ti di proprie-tà dell’Asm.Non vorreiche si pensia tutelare ilmedico ol’infermieredi turno enon i cittadi-

ni.Non sono i padroni del-

l’ospedale di Tinchi e nonvedo perché debbano crea-re disservizi, con notevo-li disagi per ammalati e fa-miliari”.

Una storia completa-mente diversa invece peri cittadini del comitato indifesa dell’ospedale.

Enormi disagi perpazienti, familiari

e personalesanitario. L’Asm

si rivolge alleautorità giudiziarie

La nota dei cittadini: impegni non rispettati, si continua con i tagli

“La rabbia era latente”TINCHI- La protesta di ie-ri è solo l’ultima di unalunga serie. «Ma la rabbia- afferma in una nota il“Comitato Difesa Ospeda-le di Tinchi” - era già la-tente dopo la recente de-libera, la n° 792 del 2 ago-sto scorso, firmata dal dr.Eustacchio Vitullo e dal pi-sticcese dr. GiovanniD’Onofrio, con la quale sichiude l’attività dei labo-ratori di analisi di Tinchie Stigliano concentrandotutta l’attività pressol’ospedale di Policoro». Co-

sì come «la decisione del-l’Asm di ridurre i tempidelle prestazioni del Pun-to territoriale di soccorso».«E questi - aggiunge il co-mitato - sono solo alcunidei provvedimenti chevanno nella direzione op-posta a quanto dichiara-to ufficialmente dal sinda-co di Pisticci, anche recen-temente, quando a nomedell’amministrazione co-

munale ha ribadito l’im-pegno per la realizzazio-ne del Piano per Tinchi piùvolte annunciato dalladirezione Asm e mai con-cretizzato». «Appare su-perfluo ricordare - conti-nua la nota - che per Tin-chi la Regione e l’Asm pre-vedevano un Day Servicee una Day Surgery di ri-ferimento aziendale, l’en-docrinologia e il tratta-

mento del piede diabetico,i laboratori delle varie spe-cializzazioni e la riabilita-zione con i posti letto. Diun Pronto Soccorso poten-ziato con la presenza delchirurgo, dell’anestesi-sta e dell’internista avevaparlato il sindaco in unaassemblea pubblica tenu-tasi nella sala consiliaredi Marconia». Ma la rispo-sta dell’Asm «invece sem-

bra essere la riduzione del-le prestazioni». Quindi laprotesta di ieri mattina. El’incontro con il sindaco DiTrani il quale «dopo unlungo colloquio - conclu-de la nota - ha dichiaratodi assumersi tutte le re-sponsabilità di ammini-stratore e che se non ci sa-ranno risposte immedia-te che vanno nella direzio-ne della realizzazione de-gli impegni assunti dallaregione metterà in cam-po azioni ancora più ecla-tanti».

Ma la vertenza non fa che aumentare le distanze con Cisl e Uil

“Ritrovare l’unità sindacale”Chiusura della Pcma di Pisticci, Viti replica alle accuse della Cgil

PISTICCI- La chiusura del-la Pcma di Pisticci continuaa scavare un solco istitu-zionale e sindacale in Ba-silicata. Con la Cgil da unaparte e la Regione e Cisl eUil dall’altra. Proprio mar-tedì, infatti, la Cgil mate-rana aveva attaccato a te-sta bassa per come era sta-ta portata avanti la verten-za, «in un albergo inacces-sabile, protetto da guardiegiurate Fiat». Una «gestio-ne incredibi-le senzanemmeno ilcoinvolgi-mento diRegione eMise» nono-stante siparlasse della chiusura diuno stabilimento e del licen-ziamento di 82 lavoratori.Parole alle quali, ieri, pron-te sono seguite le replice.A iniziare da quella dell’as-

sessore al Lavoro, Vin-cenzo Viti, che ha tenuto aprecisare come «la partico-lare condizione delle rela-zioni sindacali, che è allabase delle tensioni e delledifficoltà che pesano sullo

stato delle in-tese finoraconseguiteper le azien-de dell’indot-to Fiat, è perragioni chenascono in

uno scenario nazionale e siriverberano sul territorioregionale». E che la Regio-ne «continuerà ad assolve-re ad una funzione di rac-cordo e di sintesi fra tutti

i protagonisti della vicen-da». Anche se, ha tenuto aprecisare Viti, «la conver-genza fra le forze sociali eproduttive costituisce il pri-mo, essenziale presupposto

per azioni partecipate, con-divise e perciò vincenti».Un’unità sindacale, però,che appare sempre più lon-tana. Anche a leggere lereazioni di Cisl e Uil. «La

chiusura della Pcma - han-no affermato in una notaMaiullari e Coppola dellaUilm e della Uil di Matera- è stata vissuta da parte ditutti - sindacato, istituzio-ni e politica - con la spon-tanea e do-vuta tensio-ne morale eprofonden-do, ognunoper le pro-prie prero-gative, tuttol’impegno e determinazio-ne possibile». Tant’è che«questo impegno ha porta-to la raggiungimento, mi-nimo e non soddisfacente,di salvare gli 82 posti di la-

voro attraverso accordi dimobilità in altre aziendedello stesso gruppo indu-striale». E la soluzione è sta-ta anche «condivisa dallaquasi totalità dei lavorato-ri ed approvata in democra-tiche e partecipate assem-bleee da lavoratori iscrittinell’ordine del 70% al’incir-ca, per Uil e Cisl». «L’enne-simo intervento della Cgildi Matera teso a contesta-re l’azione di altri sindaca-

ti - ha inveceaffermato ilsegretarioprovincialedella Cisl diMatera, Giu-seppe Ama-tulli - sta a

dimostrare la debolezza po-litica ed a voler giustifica-re l’assenza della Fiom edella Cgil, dovuta a loroscelte nazionali, nel rappor-to con il gruppo Fiat».

Amatulli: seassenti dal tavoloè solo per le loroscelte nazionali

Maiullari eCoppola: soluzione

condivisa dailavoratori

Giovedì 9 agosto 201222 _Matera e Provincia • Alta Murgia_

Page 42: Prime Pagine Giornali

Quotidiano Regione Basilicata

Il Quotidiano della BasilicataLa Gazzetta del Mezzogiorno La Nuova del Sud

Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155Anno 2 Numero 154 del 08/08/2012

Bloccate le trivelleAlla Shell il primo noLa giunta nega il permesso di ricerca nell’area di “Grotta del Salice”De Filippo: “Linea chiara. Non possiamo puntare solo sul petrolio”

L’assessore Mazzocco: “Non consacriamo l’intera Basilicata al greggio”

Montescaglioso commemora il professore

“Matarazzo, uomodal forte impegno”

A PAG. 2

Messaggio di Viti alla famiglia

Sterminata una famiglia di Viggianello

Vittime A3, al luttopartecipi il Consiglio

A PAG. 3

E’ la richiesta di Romaniello

L’azienda: “Chiediamo scusa ai ragazzi”

Ardsu, a giornile borse di studio

A PAG. 2

Consegna non tocca alla Bpm

Si torna a respirare. Forse. Oggi Nerone dovrebbe andare via. E correnti d’aria fresca dovrebbero alleviare il caldo torrido di questi giorni. E nel week-end potrebbe addirittura piovere. A Potenza sfiorati i 40 gradi. Nel resto della

Basilicata temperature an-che più alte.

La morte nei pressi di casa. Una famiglia di emigranti rientrava a Viggianello per le ferie. L’incidente sulla A3. Forse un colpo di son-no. Perdono la vita i geni-tori e una delle due figlie. L’altra portata in ospedale da un passante. Oggi i fu-

nerali. Dichiarato per due giorni il lutto cittadino.

Emorragia di posti di lavoro. Sono impietosi i dati di Unioncamere. Tan-to nel Potentino che nel Materano saldo negativo tra assunti e licenziati. Va un po’ meglio nel capo-luogo di regione, ma c’è poco da sorridere. Dati

anche peggiori nel resto del Mezzogiorno d’Italia

In arrivo correntidi aria più fresche

Tornavano per le ferieSalva solo una figlia

Incidente sull’A3,distrutta famigliadi Viggianello

Ricerca UnioncamereAl Sud va peggio

Lavoro, datiimpietosi. In calol’occupazione

Nerone va viaE da oggi forse sitorna a respirare

Cambiano le fasce di reddito per l’esenzione per la farmaceutica, introdotta anche per la specialistica

Ticket sanitaririmodulati

“Diamo respiro alle fas-ce deboli, rinunciando a parte delle entrate e grazie a un impegno

solidaristico dei red-diti medio alti”, dichiara l’assessore alla Salute, Attilio Martorano.

A PAG. 3

No della giunta alla concessione di un permesso di ricerca di idrocarburi nell’area di “Grotta del Salice” presentata da Shell. E’ la prima “mancata intesa” dopo l’approvazione all’unanimità del consiglio della mora-

toria sulla ricerca inserita nella legge di assestamento. “Linea chiara e ormai definitai”, il commento di De Filippo. L’assessore all’Ambiente Mazzocco rincara: “Non consacriamo l’intera Basilicata al greggio”.

adduc in retisFuga. Xima nonsend itaquam-Luptata quistrum que molo od elictota sintNam vollab ide consedi totaquam que

A PAG. 2

adduc in retisFuga. Xima nonsend itaquam-Luptata quistrum que molo od elictota sintNam vollab ide consedi totaquam que

A PAG. 4 e 5

50 milioni per Potenza e Matera dal Fondo di sviluppo di coesione. Finanziato il programma dei macrosettori previsto nell’intesa raggiunta

26 milioni per rafforzare la rete di collegamenti e di servizi della “porta di accesso” della Basilicata e poco meno, 24 milioni, per valorizzare il “grande attrattore” della regione. Potenza e Matera sono candidate, in-sieme, ad agganciare una crescita duratura con i Piani di sviluppo e coesione ripartiti dal Cipe.

Piani di intervento

Fondi in arrivo per le città

Page 43: Prime Pagine Giornali

Basilicata Mezzogiorno

A un anno e mezzo dalla sua scomparsa, Montesca-glioso celebra Giuseppe Matarazzo. In mattinata è officiata una Santa Messa e a seguire una tavola sulla figura del professore. Nel pomeriggio gli sarà intito-lata una strada. Un “uomo di scuola che ha speso a servizio delle giovani im-pegno civile e culturale”. Così lo ricorda l’assessore regionale alla Cultura Viti in un messaggio indiriz-zato alla famiglia. E che ha inteso ricordare qualità e valore dell’impegno cul-turale e civile di Giuseppe Matarazzo nonché l’esem-pio di virtù civiche e l’al-tezza del profilo etico. Ha cominciato a insegnare a Orte (Viterbo) nel 1937-38 e ha proseguito poi a Ma-

tera e a Montescaglioso con interruzione nel 1940 per chiamata alle armi. Nel 1944 è tornato tra i banchi. Dal 1975 è stato in servizio quale Ispettore Tecnico della Pubblica Istruzione per la provincia di Matera, fino al 1985, data del col-locamento a riposo. Quale saggista–scrittore ha pub-blicato diverse opere.

Si sblocca la vicenda relativa alle borse di studio. Nel corso della settimanapotrebbero già avvenire le consegne. Agli universitari le scuse dell’azienda

Ardsu, assegni a giorni

Giuseppe Matarazzo

A una settimana di distan-za dall’approvazione in consiglio regionale del-le norme che bloccano i permessi per la ricerca di greggio e gas nel sot-tosuolo locano, inserite nel maxiemendamento sull’assestamento di bi-lancio, arrivano i primi divieti alle compagnie pe-trolifere.La giunta, infatti, ha deli-berato ieri mattina il pro-prio no alla concessione del permesso di ricerca di idrocarburi denominato “Grotta del Salice” avan-zata dalla Shell Italia E&P Spa.I territori ricadono nei comuni di Castronuovo Sant’Andrea, Gallicchio, Missanello, Roccano-va, San Chirico Raparo, Sant’Arcangelo e Aliano, in’area paesaggistica di assoluto valore toccando il Parco del Pollino e quel-lo dell’Appenino lucano. Si tratta della prima “manca-ta intesa” espressa dopo il voto unanime espresso dal parlamentino lucano.La decisione tuttavia, pur richiamando il voto del consiglio, è stata suppor-tata da un’articolata mo-tivazione che prende atto delle diverse concessione già attive in Basilicata, osservando che tali pre-senze “creano vincoli e

condizionano decisamen-te la programmazione e il governo del territorio da parte dell’ente Regione” specificando che, di con-tro, “il territorio regionale è ricco di emergenze am-bientali e culturali e che la valorizzazione e la prote-zione dell’ambiente costi-tuiscono obiettivi primari ed ordinari della gestione del territorio” e che “pur costituendo gli idrocar-buri una risorsa rilevante del territorio della Regio-ne, il loro sfruttamento va inserito nell’ambito di

una visione complessiva di programmazione e svi-

luppo, in coerenza con la valorizzazione degli altri beni e delle altre risorse esistenti, con particolare riferimento a quelli am-bientali e idrici.Nel provvedimento si fa

anche riferimento a un concetto sociale di “com-

patibilità ambientale”, spiegando che “coinvol-gono anche aspetti di par-tecipazione democratica e che è necessario dare corretta attenzione al dis-senso manifestato dalle

popolazioni locali”.“Nella formulazione del provvedimento – ha spie-gato l’assessore regionale all’Ambiente, Vilma Maz-zocco che ha proposto la delibera – abbiamo preso in considerazione tutti gli aspetti ambientali e ab-biamo concluso per il no all’avvio di una nuova atti-vità di ricerca in un territo-rio che si estende dall’area nord del Parco del Pollino alla parte sud del Parco dell’Appennino meridio-nale. E la nostra posizione politica si basa su un pun-to di forza: nessuno può accusare la Basilicata di avere un atteggiamento di chiusura rispetto alle attività estrattive, ma non siamo disposti a consacra-re tutto il nostro territorio al petrolio”.“La linea è chiara e ormai definita – ha concluso il presidente Vito De Filip-po – la Basilicata ha già dato il proprio contributo al bilancio energetico na-zionale, i permessi in atto hanno saturato quella che riteniamo la soglia di so-stenibilità di questo tipo

di attività per la regione e riteniamo che altri territori debbano giocarsi la parti-ta dello sviluppo puntan-do su altre chance. Ed è una posizione che, anche grazie al voto unanime espresso dal Consiglio, siamo pronti a ribadire an-che per il futuro”.In merito notizia sulla mancata intesa sul per-messo di ricerca Shell “Grotta del Salice”, e a seguito di informazioni errate diffuse da un’asso-ciazione ambientalista, la Regione ha voluto far pre-sente che la decisione è stata assunta con delibera di Giunta e in conformità all’accordo Stato Regio-ni del 24 aprile 2001. Tra l’altro, il no non è subor-dinato all’entrata in vigore definitiva della cosìddetta legge regionale di mora-toria sul petrolio, sebbene politicamente è connesso a questo provvedimento. Di conseguenza, anche eventuali impugnazioni della norma regionale, non produrrebbero effet-ti sulla decisione assunta dalla giunta. (bm2)

Sembra giunta a conclusione la vicenda delle borse di studio non ancora assegnate agli universitari lucani.Al fine di consegnare nel più breve tempo possibile, gli assegni ai ragazzi aventi diritto, infatti, l’Ardsu di Basi-licata ha avocato a sé la procedura di consegna prima affidata al servizio di teso-reria della Banca Popolare del Mezzogiorno.A comunicarlo l’azienda regionale per il diritto allo studio universitario della Basilicata. “Già nel corso di questa settimana, non appena il predetto servi-zio di tesoreria avrà reso disponibili gli assegni, previo avviso sul sito isti-tuzionale www.ardsuba-silicata.it, sarà avviata la fase di consegna presso gli sportelli Ardsu. Tutti gli studenti aventi dirit-to, residenti, pendolari e fuori sede, potranno ritirare l’assegno di proprio riferimento, recandosi presso uno degli sportelli di seguito indicati con relativo orario di

servizio, muniti di copia di un proprio valido documen-to di identità. Allo sportello Ardsu in via della Pineta, 22 è possibile farlo il lunedì dalle 8:30 alle 12; il mercoledì dalle 15 alle 17; il venerdì dalle 8.30 alle 12). Lo sportello di Macchia Romana è invece aperto il martedì dalle 9:30

alle 12; il mercoledì dalle 9:30 alle 12 e il giovedì dalle 9:30 alle 12).“Infine - si legge ancora nella nota dell’azienda regionale per il diritto allo studio - nel prendere atto e scusarsi per il disagio su-bito dagli studenti benefi-ciari, l’Ardsu non può non evidenziare che l’iter am-ministrativo correlato alle regole per il contenimen-to della spesa con l’obbli-go di osservare il Patto di stabilità (che sarebbe op-portuno condividere con

gli stessi studenti universitari) è stato appesantito, ul-teriormente, dalle criticità intervenute e segnalate con ritardo da parte della Banca tesoriera dell’Ardsu”. (bm2)

Viti, in ricordodi Matarazzo

L’assessore Mazzocco: “Nessunoci può accusare di chiusuraMa non vogliamo consacrarel’intera Basilicata all’oro nero”

Petrolio, primo no alla ShellLa Regione nega il permesso per la ricerca nell’area “Grotta del Salice”

Scatta subito l’effetto della cosiddetta moratoria approvata all’unanimità la scorsa settimana in consiglio

Il presidente De Filippo: “Lineachiara e definita. Non possiamopuntare solo sugli idrocarburiLa sostenibilità è ormai satura”

PAG. 208.18.2012 N.154

Page 44: Prime Pagine Giornali

Basilicata Mezzogiorno

Via libera alla rimodula-zione del ticket sanitario in Basilicata per venire in-contro alle difficoltà delle fasce più deboli della po-polazione. Per l’assessore regionale alla Salute, Attilio Mar-torano, “in un momento difficile per il sistema sa-nitario, caratterizzato da una continua riduzione di risorse, la Regione compie un considerevole sforzo finanziario per venire in-contro alle esigenze dei cittadini più esposti alle difficoltà economiche at-traverso un maggiore im-pegno a carico del fondo sanitario regionale e an-

che grazie alla maggiore compartecipazione di cit-tadini con reddito medio alto. La rimodulazione dei ticket, discussa in modo approfondito con associa-zioni e sindacati, rappre-senta un impegno a cui il governo regionale non ha inteso sottrarsi”.La modifica dei parametri del reddito era già stata annunciata durante la presentazione del Piano sanitario regionale e con-fermata nell’ultima riunio-ne di giunta. La rimodula-zione dei ticket messa in atto dall’esecutivo regio-nale riguarda sia la specia-listica sia la farmaceutica,

seguendo il principio so-lidaristico nella contribu-zione alla spesa sanitaria introdotta dal governo nazionale con la manovra estiva dello scorso anno.La rimodulazione preve-de, per entrambi i ticket, l’esenzione totale per le famiglie con reddito infe-riore a 16 mila euro, esen-zione precedentemente fissata a 14 mila euro e va-lida solo per la farmaceu-tica. Per i redditi compresi tra i 16 e i 25 mila euro ci sarà una riduzione rispet-to ai precedenti ticket uni-ci che resteranno invece invariati per i redditi com-presi tra i 25 e i 35 mila. La quota di comparteci-pazione avrà invece una progressione per i redditi compresi tra 35 e 50 mila e, nella misura massima, per i redditi superiori ai 50 mila. Per il ticket sulla farmaceutica resta confer-mato il tetto massimo pari

a 2,5 euro. Nelle due ta-belle sono riportati i nuovi parametri di valutazione tra reddito percepito an-nuo e spesa sanitaria, con costo dei ticket e delle ri-cette mediche.“La manovra complessiva - spiega l’assessore Mar-torano - porterà ad una riduzione del gettito della compartecipazione, ma abbiamo voluto garan-tire una proporzionalità

di pagamento in nome di un principio solidale. Sappiamo di dover far i conti con risorse sempre più ridotte, ma sappiamo anche che difficoltà forse più gravi sono chiamate ad affrontarle le famiglie, specie quelle con redditi più bassi e per questo, col presidente De Filippo e gli altri colleghi di giunta, abbiamo giudicato giusto rinunciare a parte delle

entrate e chiedere uno sforzo solidale ai cittadini con reddito medio alto”.Un ulteriore passo avanti del dipartimento Salute sarà l’introduzione dei “ticket di patologia”, uno strumento che permet-terà di realizzare ulteriori risparmi su una serie di prestazioni sanitarie cor-relate tra loro per indivi-duare singole e specifiche patologie. (bm8)

Costo dei ticket sanitari,nuove fasce di redditoper l’esenzione totaleDiventa effettiva la riformulazione dei costi delle ricette mediche La modifica vuole aiutare le famiglie con guadagni bassi, grazie al contributo solidale

Incidente mortale emigrati ViggianelloRomaniello (Sel)

L’incidente stradale che sulla A3 nei pressi di Lagone-gro ha distrutto una famiglia originaria di Viggianello al rientro in paese per le vacanze, provoca dolore e tanta commozione in tutta la comunità regionale”. Lo dice il consigliere di Sel, Giannino Romaniello, aggiungendo che “il tradizionale periodo di ferie è turbato dalla storia di una famiglia che ha sempre conservato i rapporti con la sua terra. “Per questa ragione credo che sia doveroso un pensiero commosso per questa tragedia, come sono convinto che – ha detto – che il Consiglio regionale sa-prà individuare le modalità più opportune per parte-cipare al lutto e, da questa tragedia, rinnovare i senti-menti di vicinanza a tutti gli emigrati lucani costretti a scegliere un’altra terra di residenza.

Matera capoluogoVenezia (Pdl)

Il consigliere del Pdl, Mario Venezia ha espresso soddi-sfazione per l’intervento del Presidente della Regione, Vito De Filippo durante la festa del Pd a Miglionico, in

merito all’ipotesi di affidare alla città di Matera la funzio-ne di capoluogo della Regione. De Filippo ha, infatti, di-chiarato di voler sostenere Matera capoluogo. Ben ven-ga l’affermazione del presidente – ha detto l’esponente del Pdl - che ha affrontato un tema di grande importan-za e fondamentale per la coesione regionale. “Questo è l’unico percorso possibile per equilibrare al massimo la presenza delle istituzioni in Basilicata”.

Fondi CipeBraia (Pd)

Dopo tanta attesa, finalmente le città di Matera e Po-tenza, per la prima volta in maniera pressoché parite-tica, utilizzeranno il fondo per il Piano di Sviluppo e di Coesione stanziato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, per una cifra complessiva di circa 50 milioni di euro per accrescere e strutturare la loro rete dei servizi”. E’ quanto afferma il capogrup-po del Partito democratico in Consiglio regionale, Luca Braia, a parere del quale “le nuove risorse economiche annunciate dal presidente De Filippo, che va ringraziato per l’importante lavoro svolto, serviranno ad irrobustire e qualificare ulteriormente, sino al 2016, le locomotive

principali dello sviluppo regionale”. “Ruolo che le due città capoluogo. Potenza e Matera, sono chiamate a svolgere in maniera unitaria e con responsabilità rispet-to ai restanti 130 comuni della Basilicata che rappresen-tano quel patrimonio irrinunciabile ed inestimabile di cultura e tradizione che va sistematicamente integrato e valorizzato”.

Occupazione nel MateranoBenedetto (Idv)

Pubblicati gli ultimi dati Unioncamere sull’occupazio-ne. Secondo i risultati dell’indagine dell’ente camerale, la provincia di Matera dovrebbe perdere entro la fine dell’anno, complessivamente, 2.170 posti di lavoro, con una percentuale del 9% della forza lavoro, che appe-na mitigati dalle 1.700 entrate, collocano il Materano nel gruppo di testa della ventina di province del Mez-zogiorno a saldo più negativo per l’occupazione. Per il consigliere regionale di Italia dei Valori Nicola Benedet-to “siamo di fronte all’ennesima indicazione statistica dell’emergenza che vive l’apparato produttivo ed eco-nomico della provincia di Matera che si deve preparare ad un autunno ancora più nero.

Dal Consiglio

PAG. 308.08.2012 N. 154

Assistito Ticket fisso a ricetta

Con ISEE fino a 16.000 euro Esente

Con ISEE compreso tra 16.000 e 25.000 euro 1,5 euro

Con ISEE compreso tra 25.000 e 35.000 euro 2 euro

Con ISEE superiore a 35.000 euro 2,5 euro

Ricette con prestazioni il cui Valore Economico è compreso

Assistito con ISEE <= 16.000

Assistito con16.000 < ISEE <= 25.000

Assistito con25.000 < ISEE <= 35.000

Assistito con35.000 < ISEE <= 50.000

Assistito con ISEE > 50.000

da 0 a 5 euro 0 0 0 1 2

da 5,01 a 10 euro 0 3 4 6 10

da 10,01 a 30 euro 0 7 8 15 17

da 30,01 a 50 euro 0 14 15 23 25

da 50,01 a 100 euro 0 20 25 29 32

oltre 100 euro 0 25 30 33 35

Rimodulazione della quota fissa aggiuntiva per ricetta farmaceutica

Rimodulazione della quota fissa aggiuntiva per ricetta di 10 euro sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale a carico dei cittadini non esenti

Page 45: Prime Pagine Giornali

Basilicata Mezzogiorno

“Potenza e Matera potran-no vivere con più serenità il loro cammino di crescita e potranno continuare a rafforzare il loro ruolo di motori di sviluppo della comunità regionale”.E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, nel corso della conferenza stampa sul finanziamen-to di cinquanta milioni di euro deciso dal Cipe per i Piani di sviluppo e coe-sione di Potenza e Matera, finanziamento che va a inserirsi all’interno dei vari s t r u m e n t i di program-mazione, a partire dal Piano stra-tegico, Pia-no struttu-rale e Piano della Mobilità metropoli-tana. Uno stanziamento di risorse che fa aumentare

le aspettative per le due città lucane, soprattutto alla luce delle possibilità di crescita che potranno avere i rispettivi territori delle due città.“Potenza - ha osservato De Filippo - potrà prose-guire il suo percorso di

specializzazione nel setto-re dei servizi elevati e in-novativi e delle eccellenze

come l’università e l’azien-da ospedaliera. Matera potrà invece rafforzare la sua candidatura a Capita-le europea della Cultura per il 2019, migliorando la fruibilità dei Sassi e in-vestendo, più in generale, sulle sue potenzialità di

attrattore tu-ristico di qua-lità. Con i Pia-ni di sviluppo e coesione di Potenza e Matera - ha d i c h i a r a t o

ancora De Filippo - la Re-gione Basilicata vede con-fermate le sue molteplici

scelte di programmazione finalizzate a rafforzare le peculiarità dei Capoluo-ghi. Sviluppo e competi-tività dipendono anche dalla qualità della vita e dal livello di coesione sociale. Accrescere la di-sponibilità di funzioni e servizi urbani qualificati di Potenza e Matera equi-vale anche a promuovere l’inclusione sociale e la co-esione interna delle aree urbane. Sostenere lo svi-luppo urbano e il riequili-brio economico e sociale - ha concluso il presidente lucano - significa dunque lavorare da una parte al rafforzamento delle ec-cellenze delle città capo-luogo e dall’altra a facili-tare i processi di crescita dell’economia regionale, con l’aumento del poten-ziale di attrattività dell’in-tero territorio regionale”. (bm8)

PAG. 408.08.2012 N. 154

50 milioni per le città lucane

In arrivo 50 milioni di euro per le due principali città lucane, Potenza e Matera, da destinare a progetti di viabilità e servizi per la prima e potenziare l’offer-ta turistica per la secon-da. Obiettivo rilanciare il progetto di crescita pre-visto dai Piani di svilup-po e coesione finanziati con il Fondo di sviluppo e coesione 2007/2013 e ripartiti recentemente dal Cipe nell’ambito degli interventi cosiddetti “ma-crosettoriali”. Se il capoluogo di regio-ne, Potenza, con uno stan-ziamento di 26 milioni di euro, ambisce a rafforzare

le funzioni di connessio-ne fra reti, come centro di “eccellenza” per l’eroga-zione di servizi non solo al bacino territoriale di riferi-mento ma all’intera regio-ne, Matera, con 24 milioni di euro, gioca la carta del turismo culturale metten-do in campo interventi di riqualificazione del con-testo urbano e di specia-lizzazione dell’offerta di

servizi, sviluppando il po-tenziale turistico culturale insito nei Sassi, in modo da attrarre a Matera flussi crescenti di investimenti innovativi e di consumi di qualità. Gli stanziamenti sono stati presentati dal presi-dente della Regione Basi-licata, Vito De Filippo, dal sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, e dal sindaco di Matera, Salvatore Ad-duce, alla presenza degli

assessori alle Attività pro-duttive Marcello Pittella, all’Ambiente Vilma Maz-zocco, alla Sanità Attilio Martorano, e all’Agricoltu-ra Rosa Mastrosimone.Il programma di finanzia-mento, 50 milioni di euro provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione, rien-tra nel pacchetto di inter-venti approvato nei gior-ni scorsi dal Cipe, che ha assegnato alla Basilicata un finanziamento di 454 milioni per vari interventi in tema di trasporti, istru-zione, sanità, occupazione e ambiente. I fondi desti-nati a Potenza saranno destinati alla realizzazione di un collegamento alle

reti di trasporto sovra e interregionale, potenzian-do la mobilità urbana del bacino territoriale di rife-rimento e incrementando l’offerta di servizi neces-sari per la comunità. Per Matera invece l’obiettivo è la crescita delle offer-te a carattere culturale, puntando sul suo ruolo di attrattore turistico vi-ste le vetrine e i consensi internazionali conquistati grazie, principalmente,

al patrimonio storico-architettonico che trova nei Sassi la sua più bella e significativa esplicitazio-ne, diffondendo la propria immagine a livello nazio-nale e internazionale.L’obiettivo dei progetti è la valorizzazione del ruolo di “motori dello sviluppo” delle città. Lo sviluppo unitario è una partita che la Basilicata non può per-dere, visti gli sforzi già compiuti per inserirsi a pieno titolo tra le regio-ni in salute e alla luce del divario Nord-Sud che, in particolare in una fase di ristrettezze economiche e di tagli ai trasferimenti, continua a mostrare i ner-vi scoperti del Mezzogior-no. Il processo di crescita, per essere effettivo e radi-cato, deve partire proprio dalle città. Non a caso proprio nel Meridione si rileva una generalizzata debolezza del sistema ur-bano che in altre aree del Paese è invece il volano dello sviluppo territoriale. Solo sviluppando nodi urbani evoluti, capaci di offrire servizi di rango ele-vato, sarà possibile met-tere in atto relazioni eco-nomiche di interscambio con i centri urbani delle altre regioni del Sud, ver-so Salerno e Napoli sul versante Tirrenico, Taranto sul versante Ionico e Bari e Foggia sul versante Adria-tico. (bm8)

“Una crescita più serena”Le parole del presidente Vito De Filippo sui nuovi scenari realizzabili a favore dei cittadini

I 26 di Potenza utili per migliorare le reti di connessione territoriali, i 24 di Matera dedicatialla riqualificazione dei siti

Obiettivo la valorizzazione del ruolo

di motori dello sviluppo

dei principali centri della Basilicata

Le risorse da investire

Alcune immagini della conferenza stampa di ieri

“Aumentare la disponibilità di funzioni e possibilità sul territorio permette di promuovere l’inclusione sociale e la coesione interna”

“Confermate le scelte

di programmazione

per rafforzare le tipicità”

I fondi destinati al potenziamento dei servizi nel Capoluogo e dell’offerta turistica e l’attrattività dei Sassi

Lo stanziamento, ripartito dal Cipe, è stato realizzato con finanziamenti provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione 2007/2013

Page 46: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoPAG. 508.08.2012 N. 154

“I 26 milioni di euro di fondi per il Piano di Sviluppo e Coesione della città di Potenza consentiranno di poter attuare e im-plementare l’intero programma Pisus già avviato e dare così corpo alla stra-tegia di sviluppo definita nel docu-mento ‘Potenza 2020’ approvato in Consi-glio comunale.” Questa la dichiarazione del sindaco del capoluogo lucano, Vito Santarsiero, che ha ricordato le linee di sviluppo della città, dal Piano Urbano della Mobi-lità, al Piano di Esercizio del Trasporto Pubblico

Locale, al Regolamen-to Urbanistico, al Piano Strutturale Metropolitano in fase di definizione, al Piano di Protezione Civile, al Piano dei Servizi Socio Sanitari, al Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. “Sarà così possibile - ha proseguito Santarsiero -

grazie anche ai fon-di FESR (21 milioni di euro) ed ai fondi del Ministero delle Infrastrutture (11 milioni di euro), in-tervenire in maniera risolutiva e imme-diata nel settore del-la mobilità cittadina e metropolitana, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di Co2; nella riqua-

lificazione urbana; nei re-gimi di aiuti alle imprese per sostenere la nascita di nuove imprese ‘smart’ e ‘green’; nel sociale per offrire nuove scuole, nuo-ve strutture per i giovani e processi di inclusione sociale per le fasce più de-boli.” (bm7)

Il Comune di Potenza, soggetto attuatore del Piano di sviluppo e coe-sione della città, con 26 milioni di euro eseguirà i seguenti interventi: polo scolastico a Macchia Ro-mana 4 milioni di euro, col legamento università - cen-tro storico 2,4 milioni di euro, polo dei servizi socio - culturali per i giovani 2.15 milio-ni di euro, parco di Parco Aurora da Piazza Di Giura a viale Firenze 2 milioni di euro, Parco Guevara 1,8 milioni di euro, Basento – Musmeci 1,6 milioni di euro, polo sportivo Lavan-gone 1,5 milioni di euro, pedonalità del nodo com-plesso Gallitello un mi-lione di euro. Il progetto mira a potenziare il ruolo del capoluogo lucano e a connotarlo centro di ‘ec-cellenza’ per l’erogazione di servizi. Dovrà inoltre favorire il collegamento

delle città alle reti di tra-sporto sovra e interregio-nale e potenziare la mo-bilità urbana e del bacino territoriale di riferimento; rafforzare le reti urbane della conoscenza e della ricerca e l’offerta di servizi

di rango superiore per at-trarre investimenti e con-sumi di qualità; rigenerare l’ambiente urbano per innalzarne gli standard di qualità e vivibilità per re-

sidenti e promuovere l’in-clusione sociale.Obiettivi dei progetti: accrescere l’accessibilità della regio-ne alle grandi direttrici di trasporto nazionale ed internazionale e promuo-vere una mobilità urbana

s o s t e n i b i l e ; qualificare e special izzare la missione della città di Potenza anche

al fine di offrire un conte-sto ambientale favorevole all’insediamento di attivi-tà produttive e di servizio nei settori di punta; eleva-re gli standard di vivibilità.

Il Comune di Matera, altro soggetto attuatore del Piano, con 24 milioni di euro eseguirà i seguenti interventi: realizzazione della metropolitana 8,1 milioni di euro, sistema in-tegrato per l’accessibilità pedonale nei Sassi tre mi-

lioni di euro, primo stral-cio museo Demoetnoan-tropologico 2,2 milioni di euro, completamento vi-sitor center piazza Vittorio Veneto 1,4 milioni di euro, percorso meccanizzato per parco del Castello e Campus universitario un milione di euro, realizza-zione palestra scuola di Borgo La Martella 1 milio-ne di euro, riqualificazio-

ne circuito urbano chiese rupestri e Santa Maria della Valle 550 mila euro, valorizzazione e fruizio-ne Castello Tramontano 401 mila euro. Il progetto dovrà mettere a valore, attraverso la riqualifica-zione del centro urbano e la specializzazione dell’of-ferta dei servizi, il poten-ziale turistico-culturale

dei ‘Sassi’ al fine di attrarre flussi crescenti di investi-menti innovativi e di con-sumi di qualità; promuo-vere le risorse ambientali, culturali e relazionali della città al fine di attrarre in-vestimenti innovativi; raf-forzare le reti urbane della conoscenza e della ricer-ca, della comunicazione e della mobilità; innalza-re gli standard di qualità

e vivibilità per residenti promuovendo l’inclusio-ne sociale. Obiettivi delle azioni: valorizzare i ‘Sassi’ sul mercato turistico e dei consumi di qualità; svilup-pare le reti urbane innova-tive; elevare gli standard di qualità e vivibilità per un posizionamento della città sul mercato dei con-sumi di qualità. (bm7)

Veduta panoramica di Potenza

Mobilità a emissioni zero e un territorio più belloIl sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, parla di attuazione del programma Pisus e del documento sullo sviluppo del capoluogo

Potenza-Materacomuni apertiIl Piano di sviluppo e coesione prevede interventida settembre 2012 per finire a dicembre 2016

Tra le opere previste a Potenza: il Polo scolastico di Macchia romana e il collegamento università-centro

Metropolitana a Materaaccessibilità pedonale ai Sassie circuito delle chiese rupestri

La città dei Sassi da potenziare

attraverso opere e interventi di

riqualificazione

“Il fondo di svi-luppo e coesione rappresenta una straordinaria op-portunità per inte-grare alle iniziati-ve già inserite nei Pisus 2007-2013 la realizzazione di nuove opere come, solo per citarne alcune, la tangen-ziale ovest e la ri-qualificazione della strada di Aia del Cavallo, e per rafforzare gli investi-menti su alcuni progetti come il museo demoet-noantropologico”. Lo ha dichiarato il sindaco di Matera, Salvatore Adduce che chiarisce alcuni aspet-ti relativi al finanziamen-to, a partire dalla gestione

dei fondi Pisus. Il primo cittadino della cit-tà dei Sassi ha ribadito che la programmazione dei Pi-sus sta andando avanti ve-locemente anche al fine di rendicontare quante più risorse possibili e liberar-le dal fondo di sviluppo e coesione da destinare alla

realizzazione di nuo-ve opere strategiche per lo sviluppo della città. “Non si tratta di so-stituire il Fondo di sviluppo e coesione al Pisus, ma di inte-grare le due fonti di finanziamento in modo da incremen-tare gli originari 33 milioni di euro (Pi-sus) con i 24 milioni

di euro (Fsc). Va dato atto - ha concluso Adduce - al presidente, Vito De Filip-po, di aver profuso il mas-simo impegno possibile a favore delle due città recuperando un’altra im-portante occasione di svi-luppo per l’intera regione Basilicata”. (bm7)

Rete viaria e musealeper lo sviluppo urbano Per Salvatore Adduce, primo cittadino di Matera, il fondo di svi-luppo e coesione rappresenta una nuova opportunità di crescita

Page 47: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 08.08.2012 PAG. 6

8 Mercoledì 8 agosto 2012

Famigliaster minatasull’A3Emigrati a Varese, come ogni estate stavanotornando a Viaggianello per le vacanzeL’altra figlia, Federica, salva per miracoloE’ ricoverata all’ospedale di Lagonegro

Sangue sulle strade

| LE VOCI DELLA COMUNITÀ |Oggi pomeriggio i funerali nella Chiesa Madre dedicata a Santa Caterina D’Alessandria

Paese sotto shock. Proclamato il lutto cittadino

La macchina ridotta a uncumulo di lamiere

Nello schianto hanno perso la vita MarioFiore, la moglie Caterina e la figlia Federica

ANDREA DI CONSOLIe FRANCESCO RIZZO

VIGGIANELLO - Gravissimo lutto lucano,la scorsa notte, sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Presso lo svincolo di Lago-negro nord (dopo Buonabitacolo, in direzio-ne sud) si è interrotta la corsa della famigliaFiore verso la propria terra di origine, cheera Viggianello, nella Valle del Mercure.Forse – ma le cause del grave incidente nonsono state ancora accertate –è stato un colpodi sonno o forse un malore a spingere il con-ducente contro il guard-rail, causandoall’istante tre morti (le vittime sono i coniugiMario e Caterina Fiore, di 48 e 45 anni, e la fi-glia Federica, diciassettenne. L’altra figlia,ventunenne, è ferita ma non in pericolo di vi-ta). Da anni vivevano in provincia di Varesee, come molti emigrati, stavano rientrandoin paese per le vacanze d’agosto.

Poco meno di un’ora, e la famiglia Fiorestava per riabbracciare la contrada natale(che sichiama Pantana), alle pendicidel Pol-lino, nel comune di Viggianello, dove eranosoliti trascorrere le ferie (contrada nellaquale si è tutti un po’ parenti: Fiore e Propa-to, infatti, sono i cognomi più diffusi dellazona). Il destino, invece, ha voluto diversa-mente.

A Pantana avrebbero trascorso le vacanzein compagnia di “Zio Fiore” (il papà di mam-ma Caterina, che si chiamaGiuseppe Fiore),noto a tutti i viggianellesi per essere ungrande cercatoreed espertodi funghiporci-ni. Povero Zio Fiore! Chi potrà complimen-tarsi più con lui! Neppure la nipotina Fede-rica, 17 anni, potrà più farlo, perché il desti-no beffardo l’ha voluta su quel guard-rail su-bire il colpomortale al fiancodeiduegenito-ri. Isabella invece, la sorella di 21 anni, po-trebbe salvarsi, e tutte le speranze, adesso, siconcentrano su di lei.

La notizia dell’incidente si è rapidamentediffusa in tutto il paese creando sgomento esconcerto, e ha fatto perdere il fiato a tutti co-loro che li conoscevano, e che sono stati; atutti quelli che, almeno una volta, sono statiaccolti da “Zio Fiore”edalla moglie Rosa Ro-meo. Il colpo per lanotizia farà perdere il fia-to persino alla gladiatoria nonna Rosa Ma-gno (nonna di Caterina e mamma di “Zio Fio-re”), che quest’anno avrebbe dovuto festeg-giare i cento anni e che invece, malasorte, hadovuto prima assistere alla morte di un fi-glio residente a Firenze e ora, assurdamen-te, patire il peso di un dolore che a nessunaetà mai si dovrebbe patire.

La storia della famiglia Fiore era simile a

quella di tante persone del sud che sono statecostrette a emigrare al nord in cerca di un la-voro. Come tanti migranti meridionali (la fa-miglia Fiore risiedeva ad Olgiate Olona, inprovincia di Varese, mentre la macchina sul-la quale viaggiavano era una Grande Punto)anche loro però non riuscivano a tagliare ilcordone con il proprio paese di origine, con il

rito inderogabile del “rientro”estivo.Lo schianto sarebbe avvenuto tra le 2.30 e

le4.30della notte,suuntratto distradache,negli ultimidecenni, ha dato la mortea deci-ne di automobilisti e di emigranti (viaggiarealbuio, magariconaddosso la stanchezzadiun lungo viaggio, zigzagando tra le tante de-viazioni dei cantieri dell'auostrada, può cau-

sare, purtroppo, distrazioni fatali).Tantopersottolineare ancoraunavolta la

notorietà della famiglia Fiore a Viggianello,segnaliamo che il fratello di Caterina si chia-ma Francesco Fiore e fa il meccanico, ed è co-nosciuto da tutti perché è considerato unodei migliori meccanici della zona. L’interacomunità di Viggianello è in lutto.

VIGGIANELLO - E’ un paese sotto shockquello di Viggianello. Sono in molti a noncapacitarsi dell’immane tragedia che si èabbattuta sulla famiglia Fiore. Una fami-glia molto conosciuta e ben voluta da tutti.

In paese la notizia dell’incidente con ilsuo triste carico di morte si è diffusa findalle prime ore di ieri. Nei bar e nella piazzaprincipale non si parlava d’altro. Ogniestate –raccontano in Comune e nei bar delpaese –iFioretornavanoa Viggianello,dadove ormai tanti anni fa erano partiti percercare lavoro al nord: lo avevano trovatoin provincia di Varese. E nel periodo di Fer-ragosto, come fanno tantissimi lucaniemigrati nelle regioni settentrionali, inautomobile raggiungevano la Basilicataperritrovarefamigliari eparenti,chedal-la notte scorsa sono sotto shock. «Eranobrave persone –una vicina di casa non rie-sceatrattenerele lacrime–una bella fami-glia,duebelle ragazze.Nonriusciamoan-cora a credere a questa immane trage-dia».

E il primo cittadino, Vincenzo Corraro,a nomedi tutta la comunitàdi Viggianelloha voluto esprimere il proprio cordoglioattraverso una nota. «Esprimo sgomentoe dolore profondo per la immane tragediachehacolpito la comunitàdiViggianello.Uncolpo duroperl’intera popolazionechestamattina si è risvegliata attonita e incre-dula per la perdita improvvisa di una inte-ra famiglia che ritornava, come ogni an-no, per ritrovare i propri cari nella terrad’origine e per trascorrere un meritato

soggiorno di ferie».«Mario e Caterina Fiore e la giovane fi-

glia Federica di 17 anni - continua la notadelsindaco-che hannoperdutolavitaalletre di notte sulla A3 Salerno-Reggio Cala-bria all’altezza di Lagonegro Nord aveva-no mantenuto un legame forte con il no-stro paese. Famiglia conosciuta e stimatache aveva fatto sacrifici, come tante altrefamiglie di emigranti, per darsi una pro-gettodivita interre lontaneecheèvenutaa mancare, per una straziante fatalità,proprio a pochi chilometri da casa».

«Il sindaco e l’amministrazione comu-

nale partecipa commossa al dolore che hacolpito la famiglia Fiore ed è vicina all’al -tragiovane figlia Isabellache èsopravvis-suta e che è fuori pericolo all’ospedale diLagonegro».

Il primo cittadino ha proclamato duegiorni di lutto cittadino per la morte deicomponenti per ieri e per oggi. Nel pome-riggio di oggi nellaChiesa Madre intitola-ta a Santa Caterina d’Alessandria, saran-no celebrati i funerali. L’amministrazionecomunale in segno di lutto ha sospeso lemanifestazioni in programma nel calen-dario festivo.

Il sindaco Corraro La chiesa dove si celebreranno i funerali

Prima Piano

Page 48: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 08.08.2012 PAG. 7

Mercoledì 8 agosto 2012 9

LO SGOMENTO DI CHI LI AVEVA ACCOLTI

Primo piano

| PARLANO GLI AMICI |Il tricolore sventolava sul balcone di casa

LATRONICO - E in un altrotragico incidente, semprenella giornatadi ieri,ha per-so la vita un altro lucano: sitratta di Pietro Gioia, di 78anni, pensionato, ex calzo-laio, diAgromonte. L’uomo -è morto in un incidente stra-dale avvenuto sulla «Sinni-ca» nei pressi di Latronico,nella notte tra lunedì e mar-tedì. Secondo quanto si è ap-preso, l’uomo era alla guidadi un’automobile che – percause in fase di accertamento–èfinita fuori strada.Sul po-stosono giunti iCarabinieri,i Vigili del fuoco e il 118, ma anulla sono valsi i tentativi dirianimazione effettuati daisanitari. In pause era cono-sciutodatutti comeunuomopieno di vita e cordiale.

Nella notte di lunedìE sulla Sinnicaperde la vitaun 78enne

A LATRONICO

MARIO FIORE 48 anni, operaio edile, daqualche tempo era in cassa integrazione. Datutti descritto come persona buona, dedito allafamiglia e orgoglioso delle sue origini lucane

CATERINA FIORE di 45 anni era casalinga. Isuoi vicini la ricordano con molto affetto.Era «riservata e concreta» amante dellapropria famiglia

FEDERICA FIORE aveva solo 17 anni.Frequentava il Liceo Crispi di Busto Arsizio,lo stesso in cui si è diplomata con ilmassimo dei voti la sorella Isabella

Stavano tornando da un matrimonio in Toscana

«Erano brave persone»A Olgiate Olona

cittadini increduli

OLGIATE OLONA - La famigliaFiore vive da anni a Olgiate Olo-na: «Mario e Caterina erano ori-ginari di Viaggianello - raccon-ta Rosa Attadia, una lontana pa-rente della coppia - Tutti venia-mo dalla stesso paese; la contra-da Pantana, una specie di frazio-ne. Siamo cresciuti insieme; lenostre famiglie vivono lì e ogniestate si torna a casa per starecon i genitori e i fratelli».

E lì era diretta la famiglia Fio-re partita dalla bella casa di rin-ghiera di via Colombo a Olgiatesabato scorso.

Prima tappa: Santa Croce sul-l'Arno, dove vivono altri familia-ri e dove i Fiore hanno partecipa-to ad un matrimonio stupendo,come Isabella scriveva domeni-ca sulla pagina facebook.

Quindi la partenza per Viag-gianello dove la vacanza sarebbefinalmente cominciata.

Alle 3 della notte tra lunedì emartedì la tragedia lungo l'auto-strada A3 all'altezza dello svin-colo di Lagonegro nord: Fiore,probabilmente a causa di un col-po di sonno ma non è esclusanemmeno l'ipotesi diunmalore,perde il contro della macchinache si schianta contro il guar-drail.

Un impatto che spegne 3 vitein una manciata di secondi; Isa-bella viene risparmiata «ma do-vrà affrontare una prova duris-sima - dicono gli amici di OlgiateOlona - Le nostre preghiere sonoper lei: è sopravvissuta ma dovràavere una forza inumana per an-dare avanti».

Isabella non sarà sola: i nonnipaterni e materni sono con lei,

insieme agli zii e ai cugini. A Ol-giate vive soltanto il fratello delpadre che ieri mattina, sottochoc, ha caricato l'auto alla che-tichella ed è ovviamente partitoalla volta di Viaggianello perriunirsi alla famiglia.

«Non riesco a credere a quelloche accaduto - racconta Rosa,per tutti Rosetta - Erano arriva-ti. Da Olgiate a Viaggianello cisono 1050 chilometri. Dal puntodove è accaduto l'incidente alpaese ci andrà al massimo mez-zora di macchina. Una famigliastupenda; Mario gran lavorato-re, Caterina che serbava la suafamiglia come un gioiello e nonsi è mai risparmiata: quando c'èstato bisogno che anche lei lavo-rasse si è rimboccata le maniche.E poi le due ragazze, Federica eIsabella. Due ragazze fantasti-che bravissime a scuola e tantobelle. Davvero non riesco a cre-dere a quello che è successo».

Olgiate ieri era sottochoc: tut-ti increduli sul destino crudeleche si è portato via una famigliain una bella notte d'estate.

«Sì sto andando in chiesa - rac-conta Serenella, 78 anni, pensio-nata - Conoscevo Caterina di vi-sta. Sto andando a pregare perloro; accenderò quattro candeleperché Dio vegli su tutti loro.Quello che è successo è assurdo;l'abbiamo saputo tutti dalla tele-visione. Vedevi passare le imma-gini della macchina, sentivi i no-mi delle vittime e sapevi di cono-scerli eppure sembrava tuttauna bugia. Una cosa incredibi-le».

(si ringrazia il quotidianola Provincia di Varese)

La fontana Gonzaga uno dei simboli di Olgiada Olona

OLGIATE OLONA - «Siamo increduli da-vanti a quello che è successo», Cristina Gui-dolin, tra i gestori del circolo Verdi di Olgia-te Olona riassume il pensiero che ieri domi-nava l'intera Olgiate.

Lo fa con un garbo composto e addolorato:«Mario veniva qui tutti i giorni - racconta -Beveva un caffè e poi scappava a lavorare.Nei giorni festivi, invece, si fermava qual-che minuto di più; giocava a carte, chiac-chierava con gli altri».

«Una persona riservata ma estremamen-te gentile. Siamo tutti addolorati; davveronessuno di noi vuole credere a quello che èsuccesso».

L'aria allegra del circolo ieri era spenta;tra i tavoli si chiacchieravadi quello cheerasuccesso appena poche ore prima: «Una fa-miglia cancellata - raccontanogli avventori- Una bella famiglia cancellata. Mario erauno capace di lavorare 18 ore di fila. Da qual-che tempo era in cassintegrazione perchépurtroppo il periodoè quellocheè. Macertononerarimasto con lemani inmano e si era

adattato. Adattato a lavorare su incarico co-me operaio edile. Un brav'uomo che non hamai avuto paura di fare fatica. Per la sua fa-miglia avrebbe dato tutto».

Per la moglie Caterina «riservata ma con-creta - raccontano i vicini di casa in quel cor-tile al 27 di via Colombo - E le ragazze...diun'educazione rara visti i tempi che corro-no. Belle tutte e due e lagatissime: la piccola,Federica, usciva spesso con la sorella mag-giore».

E del resto basta dare un'occhiata alla casaper capire: una facciata impeccabile, siste-mata con gusto. Un Tricolore a sventolaresulla balconata principale. «L'ha sistematacosì Mario - raccontano i vicini - Poco per vol-ta da quando si sono trasferiti qui. Ha cura-to con meticolosità e passione ogni detta-glio». Mario e Caterina si erano sposati 23anni fa in Basilicata, terra natale. Poi eranoemigrati al nord in cerca di lavoro; da 22 an-ni vivevano a Olgiate dopo aver raggiuntoogni traguardo.

s. car.

Il ricordo della preside della scuola

«Federica FiorePersona stupenda»

BUSTO ARSIZIO - Dal sito di varese-news.it ha sfogato tutto il suo dolore.Del resto l’ha vista tante volte varca-re il portone del liceo classico Crespidi Busto Arsizio. Ricorda lei, ma ri-corda anche la sorella Federica cheproprio in quell’istituto si era diplo-mata con il massimo dei voti qualcheanno fa. Cristina Boracchi, dirigen-te del Crespi, persona sensibile e mol-

to vicina ai pro-pri studenti,ha appreso lanotizia nel po-meriggio di ie-ri: «Ero inmontagna enon sapevonulla - spiegaevidentementescossa -. Sonosconvolta, nonriesco nemme-no a parlare».La preside delliceo riesce apronunciarepoche sillabe,ma significati-ve: «Ho la for-tuna di dirige-

re un piccolo istituto e le persone bel-le me le ricordo tutte - ha detto -. Fe-derica era una di queste. Sono fra-stornata».

E su questa triste vicenda è inter-venuto anche il primo cittadino diOlgiate Olona Giorgio Volpi che co-nosceva personalmente ogni mem-bro della famiglia: «Bravissime per-sone, lavoratori. - ha detto in una bre-ve dichiarazione - Sono sconvolto».

Le attenzioni sono ora rivolte tuttesulla ragazzasurperstite. Comeè fa-cile intuire in questi casi, la famigliafa quadrato attorno alla ragazza.Anche se ha riportato diverse contu-sioni non è in pericolo di vita.

Oggi pomeriggio Viggianello sistringerà soprattutto attorno a leiper dare l’ultimo saluto ai suoi geni-tori e alla cara sorella.

Il liceo classico frequentatoda Federica Fiore

Page 49: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 08.08.2012 PAG. 8

Mercoledì 8 agosto 2012 I V

LA PAZZA ESTATEIL GIORNO PIÙ CALDO DI SEMPRE

TEMPERATURE RECORDIeri punte di 44-45 gradi in Basilicata. APotenza citta 39,7 gradi registrati dallastazione meteo dell’Università lucana

C A LU R ARagazzicercanorefrigeriobagnandosinella fontanadella villa diSanta Mariaa Potenza[foto EnzoBianchi]

Oggi «Neron»e se ne vae si torna a respirareArrivano correnti d’aria più fresche. E nel week-end può piovere

GAETANO BRINDISI

l I valori toccati ieri e, in alcunicasi, lunedì su molte zone dellaregione passeranno sicuramentealla storia per essere stati i piùcaldi di sempre a memoria d’uo -mo; se nel Materano, qualche an-no fa, la colonnina si è spinta an-cora più in su rispetto a quantofatto vedere negli ultimi due gior-ni (con punte di 44/45 gradi ul-timamente, nel Potentino questivalori non si erano mai verificati;i 41 e passa gradi registrati a Villad’Agri rappresentano un valoreche ci deve far pensare, così come i39,7 gradi registrati ieri dalla sta-zione meteo dell’Università dellaBasilicata a Potenza. È solo colpadell’ennesima spinta dell’antici -clone africano verso la penisolaitaliana oppure può centrare l’in -fluenza antropica che in qualchemodo influenza il clima? Si pensiai pozzi di petrolio, all’inquina -mento industriale ma, perché no,anche alle migliaia di pannelli so-lari disseminati in modo semprepiù esponenziale nei terreni dellanostra regione: tutto il calore im-magazzinato dai pannelli deve perforza di cosa influenzare l’aria so-vrastante ad essi che, in tal modo,

diventa «bollente»; forse sono solosupposizioni ma sarebbe il caso diindagare meglio.

Tornando alle condizioni meteoattuali, bisogna dire che fortuna-tamente anche quest’ondata dicaldo volge al termine e già oggi

beneficeremo di aria leggermentepiù fresca (sarebbe il caso di diremeno calda) che specie nella se-conda parte della giornata scac-cerà la calura opprimente dallanostra regione. Nei giorni succes-sivi la formazione di un promon-

torio anticiclonico sulla Gran Bre-tagna (proprio così!) favorirà leprime vere giornate estive agli In-glesi dopo tanta pioggia e fresco e,nel contempo, convoglierà ariapiù fresca verso le regioni adria-tiche italiane e verso il sud dove le

temperature nel giro di qualchegiorno rientreranno nelle mediestagionali, o anche qualche gradoal di sotto di esse. Nel fine set-timana, poi, potrebbe arrivare an-che un po’ di pioggia a lenire lacalura estiva e a portare un po’ di

refrigerio ad un territorio semprepiù arso. L’estate naturalmenteavrà modo di riprendersi con lasperanza che i valori eccezionalitoccati in questi giorni non si ri-presentino più.

PREVISIONI PER OGGI - Il cal-do torrido sarà gradualmente so-stituito da aria leggermente piùfresca a partire da ovest che faràscendere i termometri di 4-5 gradirispetto ad ieri, specie nel poten-tino; verso sera anche l’e s t re m olembo orientale della regione (illato jonico) sarà raggiunto da ariapiù accettabile.

PREVISIONI PER DOMANI -Le correnti fresche da nord faran-no diminuire ulteriormente i va-lori, sia minimi che massimi, tan-to che il caldo torrido sparirà datutta la Basilicata; il cielo sarà perlo più sereno o poco nuvoloso conlocali addensamenti nell’inter no.

TENDENZA WEEK-END - T ravenerdì e sabato i valori rientre-ranno nelle medie stagionali ma,dopo tanto caldo, molti avverti-ranno una sensazione di freddo;nelle zone interne si potrà rive-dere la pioggia.

PERSONAGGI È UNO DEI VENDITORI AMBULANTI CHE MACINANO CHILOMETRI SULLA SABBIA. VIENE DAL PAKISTAN

Il vu cumprà Altan: «Sfido l’afa per necessità»Più che il caldo teme i contraccolpi della crisi economica. «Poche le vendite»

l «Mi chiamo Altan e sono delPakistan». Così, si è presentato unodei tanti vu cumprà che abbiamoincontrato ieri sulla spiaggia delcentro jonico. Venditori ambulantiche macinano chilometri di sabbiabollente ogni giorno con la loromercanzia alla ricerca di compra-tori. Il nostro interlocutore si è la-sciato fotografare ed ha scambiatoalcune battute con noi. Come vivonoil grande caldo da 43 gradi all’ombraqueste persone vestite di tutto puntotra donne in due pezzi e uomini incostume a prendere il sole? «Anch’ioho caldo – ha spiegato Altan. Sento

tanto calore anche se sono del Pa-kistan. Anche nel mio Paese fa caldoma non è per questo che sono abi-tuato a queste altissime tempera-ture. Per fortuna, tuttavia, che qui,mi hanno detto, durerà solo duegiorni. Io, però debbo camminaresulla spiaggia per vendere». Non sisa da dove la mattina partano questiambulanti e di chi sia la merce chetentano di piazzare per ricavarequalche spicciolo. Ma non va pro-prio bene. Altan ha confermato chela crisi economica si fa sentire sulloro «commercio». Più di Nerone.

[fi.me.] PA K I S TA N O Altan con la sua merce

AT T UA L I T À

Page 50: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 08.08.2012 PAG. 9

CRISI E LAVORO

Ma se nel Potentino, tra assunti e licenziati, il saldo è -1,3%, nel Materano scenda al -2%, sotto la media del Sud

Potenza tiene, crolla MateraRapporto Unioncamere, in Basilicata continua l’emorragia di posti di lavoro

POTENZA- Un terzo dei130mila posti di lavoro cheandranno persi quest’an-no si concentrerà nelle re-gioni del Mezzogiorno.Lo rivela un’indagine delSistema informativo Excel-sior di Unioncamere eMinistero del Lavoro, cheraccoglie le previsioni diassunzione delle impresedell’industria e dei servi-zi e che, per quanto riguar-da la Basilicata, consegnagli ennesimi dati preoccu-panti. Su 70 province chefanno registrare tassi per-centuali di calo dell’occu-pazione dipendente peg-giorativi rispetto alla me-dia naziona-le (-1,1%) in-fatti, 35 so-no del Meri-dione. Ap-pena sottola media na-zionale c’èPotenza,con il -1,3%,in compa-gnia di Avel-

stro delleImprese.L’agevola-zione previ-sta consistein un contri-buto del50% dellespese am-missibili:massimo25mila euro

e quindi nuova linfa anchedal punto di vista delle as-sunzioni“.

Per gli imprenditori in-teressati a formare una Re-te, è attivo il terzo Bandosulle Reti che la Camera ela Regione hanno recen-temente pubblicato, propo-nendo - come per le dueprecedenti edizioni - il co-finanziamento con unpartenariato al 50% ed unbudget di complessivi150mila euro. L’edizione2012 prevede che le impre-se aderenti dovranno es-sere almeno 3 ed in mag-gioranza Pmi, tutte rego-larmente iscritte al Regi-

lino e Taranto (tra le pro-vince del Sud) e con la stes-sa performance rispetto arealtà ben più competiti-ve quali Trento, Udine eAncona. Nello specifico, afronte di 2.960 unità in en-trata, si dovrebbero regi-strare uscite per 3.630 uni-tà, con un saldo pari a -670. Ben peggio, però, fala provincia di Materache dovrebbe perdere en-tro la fine dell’anno, com-plessivamente, 2.170 po-sti di lavoro, con una per-centuale del 9% della for-za lavoro, appena mitiga-ti dalle 1.700 entrate. Nu-meri che collocano il Ma-

terano nel gruppo di testadella ventina di provincedel Sud a saldo più nega-tivo per l’occupazione, de-cisamente al di sotto diquella nazionale e un sal-do del meno 2% tra entra-te ed uscite.

“Il quadro che emergedalla nota di Unioncame-re non ci lascia tranquil-li - ha dichiarato il presi-dente della Camera diCommercio di Potenza,Pasquale Lamorte - anchese, rispetto agli altri con-

testi territoriali meridio-nali, il dato previsionale ècertamente meno allar-mante. Occorre, però, con-tinuare a puntare su inno-vazione e internazionaliz-zazione, leve che - come di-mostrato anche dai dati del

2011 - garantiscono pro-spettive di crescita e di svi-luppo. Allo stesso tempo,occorre rafforzare le Retidi impresa, strumento ingrado di dare forza ecompetitività al tessutoproduttivo del potentino,

per progetti di creazionedi Reti, fino alla costituzio-ne del Contratto di rete;massimo 50mila euro perprogetti di interventi eazioni specifiche per il rag-giungimento di obiettivigià definiti e concordatinel Contratto di Rete (giàcostituito); massimo 50mi-la euro per i progetti “mi-sti”, comprendenti en-trambe le tipologie. IlBando e la modulistica so-no sul sito www.pz.cam-com.it. La scadenza è fis-sata al 15 settembre ma va-le il criterio cronologico,fino ad esaurimento delplafond.

Lamorte: “E’ necessario

internazionalizzaree puntare sullainnovazione e

rafforzare le reti diimpresa per esserepiù competitivi”

Movimenti previsti nel 2012 Tassi previsti nel 2012** (valori assoluti)* (Valori percentuali)

Entrate Uscite Saldo Entrata Uscita Saldo

ENNA 980 1.400 -430 7,0 10,1 -3,1

RAGUSA 2.710 3.700 -990 7,9 10,8 -2,9 SIRACUSA 3.130 4.390 -1.260 6,8 9,6 -2,8 MATERA 1.700 2.170 -480 7,0 9,0 -2,0

POTENZA 2.960 3.630 -670 5,8 7,1 -1,3 PADOVA 8.320 9.260 -950 3,6 4,0 -0,4 PIACENZA 3.170 3.400 -230 5,0 5,3 -0,4

BOLZANO 13.530 13.970 -440 10,5 10,8 -0,3

NORD OVEST 162.460 198.300 -35.840 4,2 5,2 -0,9 NORD EST 169.780 194.010 -24.230 6,1 6,9 -0,9

CENTRO 125.390 153.410 -28.010 5,3 6,5 -1,2 SUD E ISOLE 173.710 216.140 -42.430 7,1 8,8 -1,7 TOTALE ITALIA 631.340 761.850 -130.510 5,5 6,7 -1,1

di cui (%)

Anni

scadenza di contratto pensionamento

altri motivi

Uscitepreviste (v.a.)*

2012 761.850 58,9 6,4 34,7 2011 933.660 51,6 7,8 40,7 2010 980.550 47,1 9,9 43,0 2009 994.390 56,7 8,6 34,7 2008 969.470 52,7 10,6 36,7

POTENZA- Nuovi pesan-ti incrementi nel ricorsoalla cassa integrazione aluglio, “segnale inequivo-cabile di come si stia tor-nando ai livelli più pesan-ti mai toc-cati dallacrisi pro-duttiva,con la re-cessioneche consoli-da l’aumen-to negativodella cig”.A rilevarloè l’Osserva-torio Indu-stria dellaCgil Basili-cata. «Inquesti settemesi del2012 - spie-ga Giusep-pe Cillis - iltotale di oredi Cassa richiesta è di 640milioni per un +8,76%sullo stesso periodo del-lo scorso anno».

Nel mese di luglio2012 in Basilicata le ore

di cassa integrazione (Ci-go ,Cigs e Cigd) sono au-mentate di 2.878.851 at-testandosi su un valorecomplessivo di10.221.636 con una cre-

scita del 39,21% tra le piùalte in Italia. «Troppe lecrisi industriali aperte daanni - aggiunge Cillis -,con incerte prospettive ein un continuo logora-

mento che prefiguranosolo chiusure definitive.Il sistema produttivo habisogno di risorse e discelte sulla politica indu-striale, in grado di difen-

dere e rilanciare la capa-cità manifatturiera sul-le produzioni che riguar-dano il largo consumo.Così come se non c’èuna politica fiscale di so-stegno al reddito per i la-voratori e i pensionati,non ripartirà la doman-da di beni e servizi nelPaese».

Entrando ancora dipiù nel dettaglio dei nu-

meri, con un ricorso me-dio alla cig (50% deltempo lavorabile globale,Cigo, Cigs, Cigd) sono in-teressati, nella nostraregione, da gennaio a lu-

glio 2012,ben 16.812lavoratori(erano15.980 agiugno2012) perun totale di10.221.636ore(8.294.147a giugno2012) perun totale di1.277.705

giorni coperti da Cig.«Nel periodo conside-

rato - conclude Cillis -continua a calare il red-dito per le famiglie deicassaintegrati con unaperdita per ogni singo-lo lavoratore per tutto ilperiodo considerato pa-ri a circa 4.600 euro di ri-duzione del salario indi-viduale al netto delletasse».

2011 2012 Variazione %

CIGO 3.166.106 6.379.756 +101,5%

CIGS 2.471.463 3.115.504 +26,06%

CIGD 1.705.216 726.376 -57,4%

Totali 7.342.785 10.221.636 +39,21

La tabellariepilogativadella cig inBasilicatacon i valoricumulati dagennaio aluglio. Fonte:Osserva-torio Cig-CgilNazionale

I numeri dell’Osservatorio Industria della Cgil. Sono 16.812 i lavoratori interessati

E la cassa integrazione aumenta ancoraA luglio le ore di cig, cigs e cigd sono cresciute di un altro 40%

7_Primo Piano Basilicata_ Mercoledì 8 agosto 2012_Basilicata_

Page 51: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 08.08.2012 PAG. 10

Mercoledì 8 agosto 2012VI I

VIABILITÀIL CASO DEL NODO COMPLESSO

Gallitello, chiesta una prorogadi quattro mesi sulla scadenzaMa nel frattempo i lavori nel cantiere sono completamente fermi

GIOVANNA LAGUARDIA

l Si avvicina a grandi passi lascadenza dei termini per la consegnadel Nodo complesso del Gallitello, pre-vista per il 31 agosto prossimo. Ma ilfuturo dell’opera rimane ancora in-certo, dopo la bufera giudiziaria che hatravolto la ditta aggiudicataria dell’ap -palto. E intanto il cantiere è ormaicompletamente fermo da mesi. E icittadini cominciano a chiedersi sequesta faraonica opera che avrebbedovuto cambiare il volto del trafficonella zona ovest della città sarà maicompletata. Anche perché, senzaquell’ultimo, fondamentale ponte chepassa sulla ferrovia, i reali benefici suiflussi di traffico ancora non si vedono.«La ditta - spiega l’assessore alla via-bilità Antonio Pesarini - ha chiestouna proroga di quattro mesi rispettoalla scadenza del contratto, che è fis-sata per il 31 agosto. Proroga che ilComune di Potenza è anche disposto aconcedere, purché nel frattempo ri-prendano i lavori e ci venga con-segnato un cronoprogramma preciso

degli interventi ancora da effettuare,perché il cantiere ora è completamentefermo anche se c’è all’interno delmateriale già pronto da montare. A noiinteressa soprattutto che la faccendasia chiusa nel più breve tempo pos-sibile».

E se, trascorso il fatidico termine del

31 agosto, la situazione rimanesse an-cora in fase di stallo, con il cantiereancora fermo e nessun cronoprogram-ma da parte della ditta? «Dal primosettembre in poi scatterebbe la penale.Ad ogni modo i nostri uffici stannolavorando per mettere a posto tutte lepratiche necessarie anche in vista di

POTENZA IL COMPLETAMENTO DELL’OPERA È STATO DI FATTO BLOCCATO DALLO SCANDALO DE GENNARO

A marzo arrivò la «tegola»dell’inchiesta giudiziaria

NODO COMPLESSO DEL GALLITELLO Una panoramica dell’opera [foto Bianchi]

L AVO R I Iltermine per laconsegnascade il 31agosto[foto Bianchi]

.

l La tegola legata al caso De Gen-naro si abbatte sul nodo complesso delgallitello nel mese di marzo di que-st’anno, quando la bufera giudiziariasi abbatte sul gruppo imprenditorialeche, con la Dec (attraverso l’associa -zione temporanea di imprese Novigal)è titolare dell’appalto della grandeopera potentina. All’inizio il futurodel nodo complesso sembra interes-sato soltanto marginalmente dalle vi-cende giudiziarie, ma, di fatto, i lavoricominciano a rallentare fino a fermar-si completamente.

Tanto che, alla fine del mese di mag-gio, dopo una riunione al Comune, sicomincia a parlare di rischio di unarescissione del contratto con il gruppoDe Gennaro e di slittamento dei tempidi consegna dell’opera. In quell’occa -sione l’incontro del sindaco Santar-siero con Vito De Gennaro non servì afugare i dubbi sulla capacità di por-

tare a termine i lavori in tempo utile,nonostante l’annunciata volontà di ce-dere il ramo d’azienda a un nuovosoggetto facente capo agli stessi DeGennaro. Sempre in quell’occasioneDe Gennaro confermò al Comune diPotenza che la grande trave per il so-vrappasso ferroviario era in costru-zione. Successivamente ci sono statianche altri contatti tra il Comune e ilgruppo dei De Gennaro, nel corso deiquali si è parlato della richiesta dellaproroga di quattro mesi sul terminedei lavori. Nessuno di questi incontri,però, è stato risolutivo. E sull’ultimo«pilastro» del Nodo complesso del Gal-litello, quello fondamentale, continuaad aleggiare l’ipotesi della rescissionedel contratto. Il che, oltre ad un pos-sibile aggravio dei costi, comporte-rebbe anche problemi tecnici, perchécostringerebbe la eventuale nuova dit-ta incaricata a lavorare su un progetto

non suo. Un ostacolo in più da su-perare. L’ennesimo per vedere final-mente completata un’opera viariapensata per «rivoluzionare» la circo-lazione stradale a Potenza.

Non è la prima volta, infatti, che ilavori del Nodo complesso del Galli-tello subiscono una battuta di arrestoimportante, anche se non per gli stessimotivi. Come si ricorderà, nel 2007 nelcorso dei lavori vennero rinvenuti al-cuni manufatti di ceramica che por-tarono poi, nel mese di maggio del2008, al rinvenimento di un’area ar-cheologica di circa 300 metri quadratidatata tra la fine del IV secollo e l’ini -zio del III secolo avanti Cristo. Ritro-vamento che ha comportato il bloccodel lavori e la necessità di una costosavariante. Ovvero, proprio la maxi tra-ve che la Dec avrebbe dovuto metterein opera per bypassare la ferrovia.

[g.lag.]

una eventuale rescissione del contrat-to. È ovvio che se ci fosse rescissionesarebbe rescissione in danno, ancheperché l’amministrazione ha avuto an-che un danno di immagine, con un’ope -ra che rimane lì, completata solo al 70per cento».

E se si arrivasse alla rescissione delcontratto, cosa succederebbe? «È chia-ro -ammette Pesarini - che la cosafarebbe allungare notevolmente i tem-pi, perché bisognerebbe fare una nuo-va gara di appalto. La Toto, che è l’altraditta che componeva il consorzio tem-poraneo di imprese con la Dec nonsembra interessata a rilevare l’ap p a l t o,anche se a questo punto il lavoropotrebbe essere completato in quattroo cinque mesi. La Dec, nell’ambito diun concordato preventivo, ha ipotiz-zato di poter proseguire i lavori conuna nuova gestione societaria. La sen-sazione è che non vogliano demordere,comunque, per quanto ci riguarda, cistiamo preparando a qualunque even-tualità, anche se è chiaro che pre-feriremmo che il lavoro venisse ter-minato il più in fretta possibile»

PONTE I piloni del sovrappasso ferroviario [foto Bianchi]

POTENZA PONTI E GALLERIE

Il completamentotappa per tappadelle altre partidell’intera opera

l I lavori per il nodo com-plesso del Gallitello hanno pre-so il via nel mese di luglio del2007 (il primo verbale di con-segna risale al mese di lugliodel 2006). L’opera, finanziataper un importo di 28 milioni dieuro, è nata con l’obiettivo diristrutturare totalmente la reteviaria dell’area urbana del Gal-litello. Comprende, tra le opereprincipali, un ponte per sca-valcare la ferrovia, una galleriadi circa 160 metri per collegarevia dell’Unicef a via del Gal-litello, un ponte tra viadell’Unicef e via Vaccaro, unponte che collega via del Ba-sento con via della Tecnica e unponte sul torrente Gallitello percollega via del Gallitello con viaIsca del Pioppo, più svariaterotonde di collegamento e smi-stamento del traffico.

Il 3 settembre del 2009 è statoinaugurato il primo tassellodell’opera, il ponte che collegavia del Gallitello con via Iscadel Pioppo. Un by pass neces-sario, anche perchè il cantiereper la realizzazione del sovrap-passo ferroviario blocca la par-fte terminale di via Isca delPioppo. Più o meno un annodopo, l’otto luglio del 2010, èstato inaugurato il viadotto Ba-sento, sul quale si immette iltraffico in arrivo dal raccordoautostradale, e dalle strade pro-vinciali di collegamento con icomuni di Pignola e Abriola,evitando il passaggio davanti alpassaggio a livello ferroviario.In un primo tempo era consen-tita la svolta a sinistra per tor-nare al passaggio a livello, men-tre oggi le vetture possono soloproseguire dritto.

Il 31 dicembre dello stessoanno, dopo tre anni di lavori,viene inaugurato il viadottoVaccaro, trecentoventi metri dilunghezza, doppio senso di cir-colazione, per un costo di unmilione e mezzo di euro circache collega direttamente l’omo -nima via alla fondovalledell’Unicef, scavalcando la ro-tatoria di Gallitello. Il 24 dicem-bre del 2011, a circa dieci mesidal giorno in cui venne aperto ilpassaggio tra via del Gallitelloe la Fondovalle dell’Unicef, èstata poi inaugurata la galleria,intitolata all’Unità d’Italia: 210metri a doppio senso di circo-lazione per passare diretta-mente da viale dell’Unicef a viadel Gallitello. Ora resta soltan-to il ponte sulla ferrovia.

[g.la g.]

ASPETTANDO LA NUOVA PIAZZA PREFETTURA

CANTIERE La nuova pavimentazione della piazza

-49POTENZA CITTÀ

Page 52: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 08.08.2012 PAG. 11

Mercoledì 8 agosto 2012 I XIMATERA CITTÀ E PROVINCIA

POLEMICA SUI FONDISVILUPPO URBANO SOSTENIBILE

DOPO IL POLVERONELe responsabilità del passato. «Perché do-po tre anni e mezzo dall’inizio delprogramma non ho trovato già gli appalti?»

ALTRE PROSPETTIVE«Abbiamo l’occasione non solo di perdere uneuro, ma di poter spendere buona partedei 24 milioni del Fondo coesione e sviluppo»

Pisus, Adduce al Pdl«Nessun imbroglio»Il sindaco esclude che la città abbia perso 20 milioni

Palazzo di cittàLavori pubblici, dal 2007

al 2001 la propensioneall’investimento

è cresciuta di 5 volteLa buona notizia che trapela da Pa-

lazzo di città è il felice rapporto tra l’in -dice della spesa e il numero di abitantinell’analisi sulla propensione all’inve -stimento nei lavori pubblici. Dagli80,51 euro pro capite del 2007 si è pas-sati ai 405,55 euro nel 2011, cinque vol-te tanto. Il dato si desume dalla Rela-zione tecnica al conto di bilancio 2011.«Il risultato positivo paradossalmenteper una città come Matera è un proble-ma – osserva il capo gabinetto, Rober-to Cifarelli – perché aver aumentato dicinque volte gli impegni sui lavori pub-blici significa che devi avere una strut-tura tecnica comunale in grado di as-solvere a un simile sforzo». In partico-lare, seguendo l’andamento degli ulti-mi anni, si può rilevare che nel 2008 laspesa pro capite è stata di 110 euro,nel 2009 di 1144, nel 2010 di 91 euro. Intermini di percentuale, che calcola l’in -vestimento in rapporto all’intera massafinanziaria, si passa dall’11,5 del 2007al 36,14 per cento del 2011. [em.ol.]

33I MILIONI DI EURO DE-STINATI AI PISUSSupera questo tetto l’i m p o r-to complessivo delleopere da realizzare con ilprogramma integrato disviluppo urbano sostenibile2007-2013

13MILIONI DI EURO PERPROGETTI APPALTATIRiguardano una dozzina diinterventi. Incerta laconferma del prolungamen-to della linea metropoli-tana delle Fal [foto Genovese]

EMILIO OLIVA

l Fermi tutti. Non c’è nessun «imbro-glio» sui fondi Pisus, il programma in-tegrato di sviluppo urbano sostenibile2007-2013. In una intervista alla Gazz etta ilsindaco Salvatore Adduce sgonfia il pol-verone alzato dal Pdl sui milioni di euroche la città avrebbe perso per progetti sul-la mobilità. Precisa innanzitutto che i fon-di Pisus ammontano ad oltre 33 milioni,non oltre 32, e di questi 20 sono quelli cheavrebbero rischiato di non essere spesi,ma solo 13 riguardano la mobilità, mentregli altri 13 sono legati a progetti già com-pletati, in dirittura d’arrivo o in cantiere.

Gran pasticcio questa storia dei Pi-su. Il Pdl lo definisce un grosso im-broglio parlando di ritardi, inefficien-ze e inadeguatezze progettuali che fa-rebbero perdere alla città oltre 32 mi-lioni di euro.

«Mi permetta. La prima domanda dafare sarebbe: perché il sindaco Adducedopo tre anni e mezzo dall’inizio del pro-gramma non ha trovato già gli appalti? Larisposta è che io ho semplicemente trovatouna cartuccella di una prima riunione deldicembre 2009 e cioè sei mesi prima delmio insediamento. Quella carta era l’av v i odi tutta l’operazione. Noi abbiamo provatoa recuperare il tempo perduto. Tanto èvero che bruciando tutte le tappe, eravamoin grado, al massimo nel febbraio 2011, difirmare l’accordo di programma con laRegione. Abbiamo dovuto attendere luglio2011. Abbiamo perso sei mesi, non pernostre responsabilità. Ma sei mesi hannoinciso poco, rispetto al tempo perso inprecedenza. Nel luglio2011 abbiamo firmatol’accordo di program-ma e alla fine dell’annogià c’erano i primi ap-palti effettuati. Io quin-di non devo rimprove-rarmi proprio niente».

Il grosso imbrogliosui Pisus, come lo de-finisce il Pdl, dunque non c’é?

«Altro che imbroglio. Devo ricordare alPdl che non c’erano anonimi a guidarel’Amministrazione comunale nel periodopiù delicato, quando c’era da organizzaretutta la programmazione dei Pisus. C’eraun sindaco, autorevole esponente nazio-nale del Pdl, e un vice sindaco con unalunga carriera amministrativa e un pe-digree tecnico-professionale di primissi-mo livello. Ciò che mi meraviglia è che unaAmministrazione guidata da questo tipodi personale politico e tecnico non sia statacapace di muovere una virgola».

C’è o non c’è il tentativo comunque dimascherare la perdita di fondi Pisuscon finanziamenti derivanti da altriprog rammi?

«Io sono ancora una volta offeso da di-chiarazioni che sono disoneste. Soprattut-to se sono fatte da Saverio Acito, perchénessuno più di lui conosce la situazione.Come sa bene che ho persino fatto delleforzature. Per esempio, rinunciando adandare in Consiglio comunale, perché nonsi perdesse neanche un minuto di tempo. Èevidente che il cronoprogramma fissatodall’Unione Europea non coincide con larealtà, nel senso che non riusciamo a stareal passo. Ma d’accordo con la Regione ab-biamo deciso, sia noi a Matera che a Po-tenza, di utilizzare 50 milioni del vecchioFas, oggi Fondo sviluppo e coesione, di cui24 per Matera e 26 per Potenza, quindi conun maggior riequilibrio nella ripartizio-ne. Noi utilizzeremo questo fondo con ilmeccanismo tipico della architettura fi-nanziaria di una pubblica amministrazio-ne. Cioè mandando avanti i programmi.Dal momento in cui, a fine giugno, ab-

biamo definito la rimodulazione, che ri-guarda 20 dei 33 milioni dei Pisus, non cisiamo fermati. E siamo certi che man ma-

no che andremo avanti,recupereremo i tempi ealla fine avremo libera-to altre risorse per i no-stri obiettivi. Faccio unesempio. Se noi ricon-fermeremo il prolunga-mento della tratta delleFal fino a contrada SanFrancesco, per 16-18 mi-

lioni previsti, e se lo realizzeremo con ifondi del Fcs in tempo utile rispetto aquello che ci richiede il cronoprogrammadei Pisus, lo potremo rendicontare con lo

LA REPLICA«Sono offeso da dichiara-

zioni disoneste. Acitoconosce la situazione»

LA SCHEDA ALTRI OTTO SU UN TOTALE DI UNA TRENTINA SONO PRONTI PER L’APPALTO E QUATTRO IN FASE DI PROGETTAZIONE

Dodici progetti già appaltatima sulla metro c’è incertezza

stesso programma Pisus liberandoquei milioni impegnati con il Fondocoesione e sviluppo e mettendoli a di-sposizione per esem-pio del progetto dellatangenziale. Con ilvecchio Pisu si è agi-to allo stesso modo.E oggi stiamo com-pletando ancoraopere di quel pro-g ramma».

Se il Comune erapronto a luglio a firmare l’a c c o rd odi programma, di chi le responsa-bilità di quei sei mesi di ritardo?

«Intanto chiariamo che non stava

scritto da nessuna parte che la Regionedovesse dare 24 milioni alla città diMatera. Decide di farlo perché ricono-

sce che un pezzo dellaresponsabilità del ri-tardo sui Pisus è an-che sua, per la farra-ginosità delle proce-dure e un po’ p e rch éil programma erauna novità. Oggi pe-rò abbiamo la grandeoccasione non solo di

perdere un euro dei Pisus, ma anche dipoter spendere buona parte di quei 24milioni che ci arrivano dal Fondo coe-sione e sviluppo».

LA SFIDA«Recupereremo i tempi e al

la fine libereremo altrerisorse per i nostri obiettivi»

l Sono una trentina i progetti can-didati ai fondi Pisu 2006-2012. Incerta laconferma del percorso meccanizzato perparco del Castello e Campus universi-tario, per un importo di un milione dieuro, e la realizzazione del prolungamen-to della metropolitana fino a contradaSan Francesco per un primo stralcio da8.100.800 euro.

Dodici invece sono i progetti già ap-paltati: riqualificazione e valorizzazionedi Parco dei monaci, per un importo di600 mila euro; rifunzionalizzazionedell’auditorium e degli ipogei di piazzaSan Francesco d’Assisi, 600 mila euro;riqualificazione dell’ex Convento di SanRocco, 450 mila euro; piste ciclabili,546.200 euro; micro-sistemazione del ter-minal bus e viabilità di contorno, 250mila euro; sistema di bike-sharing 500mila euro; realizzazione della palestradella scuola al borgo La Martella,

1.086.350 euro; riqualificazione del com-plesso sportivo del Campo Scuola di vialeNazioni Unite, 781.530 euro; riqualifica-zione del teatro al borgo La Martella,1.275.106,45 euro; riqualificazione dellatensostruttura di Serra Rifusa, 230 milaeuro; riqualificazione del campo sportivodi borgo La Martella, 214.893,55 euro.

Otto i progetti pronti per l’appalto: cen-tro visite Jazzo Gattini e villaggio neo-litico di Murgia Timone, per una spesa di300 mila euro; completamento del visitorcenter negli ipogei di piazza Vittorio Ve-neto, 1.485.510 euro; riqualificazione delcircuito urbano delle chiese rupestri e diSanta Maria della Valle, 550 mila euro;valorizzazione e fruizione del CastelloTramontano, 401.340 euro; piattaformainformatica municipale multiservizi,662.975 euro; sistema di telerilevamento etelecontrollo, 800 mila euro; potenzia-mento del servizio di fornitura internet

wi-fi in zone turistiche 100 mila euro;riqualificazione del palazzetto di via Ve-na, 230 mila euro. In fase di progettazionesono il primo stralcio del Museo demoet-noantropologico, per una spesa di2.200.000 euro, il sistema integrato perl'accessibilità pedonale nei Sassi, 3 mi-lioni di euro, la riqualificazione dell’asilodi via Gramsci, 700 mila euro, e la qua-lificazione dei servizi nelle aree verdiurbane, 282.950 euro.Infine si è in attesa dei bandi della Re-gione su cinque progetti: aiuti alle im-prese della filiera turistica, 2.379.400 eu-ro; aiuti a imprese operanti in campoculturale e dei servizi avanzati, 300 milaeuro; aiuti per l'innovazione di impresedell’industria creativa urbana, 2.049.251euro; progetti per l'attrazione di inve-stimenti produttivi innovativi, 1.300.000euro; incentivi per servizi sociali inno-vativi "a mercato", 893.169 euro.

le altre notizieNEL BRADANO BASENTO

Senza retribuzioneoltre 200 forestalin Gli oltre 200 lavoratori forestali

dell’Area di Programma Bra-dano Basento non hanno anco-ra percepito ad oggi le retribu-zioni di giugno. Il problemaviene segnalato da Flai Cgil,Fai Cisl e Uila Uil in una letterainviata ai sindaci di Bernalda,Salandra e Irsina, all’a s s e s s o reregionale all’Ambiente e daldirettore generale del Diparti-mento Ambiente della Regio-ne. Poichè la situazione «po-trebbe degenerare», vienechiesto un intervento urgentedella Regione, in qualità di entedelegante, al fine di garantirela liquidazione delle spettanzematurate in tempi brevissimi.

CONSIGLIO PROVINCIALE

Pdl, Montalbano Jonicoè più rappresentatan In riferimento alla surroga del

consigliere provinciale Giam-michele Vizziello, del Pdl, conl’attuale assessore al Comunedi Montalbano Jonico DonatoPierro, Leonardo Giordano,coordinatore del circolo Pdl diMontalbano, ha dichiarato che«la notizia che Montalbano po-trà giovarsi di un altro consi-gliere provinciale, peraltro delPopolo della Libertà, è un fattoche ci vede soddisfatti e in qual-che misura gratificati per ladura ed avvincente battagliaelettorale che conducemmo nel2009». Auguri a Dipierro sonoespressi anche da Rosa Giorda-no, coordinatrice comunale delcircolo di Giovane Italia.

20MILIONI A RISCHIO DINON ESSERE SPESIPer i ritardi accumulati du-rante l’AmministrazioneBuccico e la farraginositàdelle procedure il Co-mune non è al passo delcronoprogramma dell’Ue

Page 53: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 08.08.2012 PAG. 12

Mercoledì 8 agosto 2012 21

AVIGLIANOIl tratto dellaStrada statale92recentementeasfaltato

Il bilancio di Luciano Latorre presidente associazione Apv

Melandro, museo d’artecontemporanea a cielo aperto

In cartellone tutto Verdi eseguito da musicisti talentuosi e motivati. Dirige il maestro Gesummaria

In concerto stasera la giovane banda di Tito

AVIGLIANO - Si terràoggi, alle 19 e 30, pressoil Piano Gagliardi adAvigliano, l’incontro di-battito “La riscritturadegli Statuti”, organiz-zato dalla conferenza re-gionale delle donne de-mocratiche e della con-ferenza territoriale per-manente delle donne diAvigliano.L’evento si collocanell’ambito dell’iniziati -va “Pieni di…cultura”, acura dei Giovani Demo-cratici e della SezioneTerritoriale del PartitoDemocratico di Aviglia-no.A discutere sull’impor -tante tema, oltre a Vin-cenzo Santochirico, pre-sidente della I Commis-sione consiliare affariistituzionali della regio-ne Basilicata, RossellaBrenna, portavoce re-gionale della conferen-za delle donne e VitinaIannielli, portavoce del-la Ctp di Avigliano.Previsti, nel corso dellaserata, interventi daparte di rappresentantidel territorio e delle isti-tuzioni.L’incontro di mercoledìrappresenta la primatappa di un percorso didialogo finalizzato a for-mulare, nei territori del-la Basilicata, propostecondivise sulla riscrit-tura degli Statuti regio-nale e comunali.

Percorso che nasceall’indomani della pre-sentazione del docu-mento programmaticoper lo Statuto, approva-to all’unanimità dalla ICommissione Consilia-re nella seduta delloscorso 11 luglio, che in-dividua il principio poli-tico e giuridicoper la co-struzione dell’iter legi-slativo conseguente.Tutto questo si inseriscein un più ampio proget-to di sensibilizzazioneche la Conferenza delleDonne, in condivisionecon le CTP dei territori,intende realizzare per ladiffusione di una cultu-ra della democrazia pa-ritaria.Altri importanti incon-tri sono previsti inoltre,anche nei mesi di agostoe settembre, a Rapolla,Trecchina, Montesca-glioso, Lavello e Polico-ro.

Donnedemocratiche

per la riscritturadello Statuto

LAURENZANA - «Si portaa conoscenza della cittadi-nanza di Laurenzana chel'Anas, al fine di ridurre idisagi per l'attraversa-mentodel trattodella Ss92interessato da un movi-mento franoso al trenta-quattresimo chilometro,ha già provveduto ad affi-dare i lavori per il rifaci-mento dell'asfalto, che sa-ranno realizzati a breve».Da qualche giorno questoavviso campeggia, in pae-se,nelle bachechecomuna-li. Finalmente, nelle primeore del mattino di ieri, è sta-to asfaltato l'intero trattofranato della Ss 92. Dopoquasi un anno e mezzo dilungaattesa edi enormidi-sagi creati alla viabilità lo-cale, è ritornata percorribi-le, in maniera decisamentepiù agevole, la più impor-tante arteria viaria dellaVal Camastra e dell'AltoSauro (la strada statale 92),all'altezza del trentaquat-tresimo chilometro. E' l'u-nica strada che collegaLaurenzana ed altri centrilimitrofi al capoluogo di re-gione. Dopo la prima franaavvenuta a marzo delloscorso anno, la situazionesi è ulteriormente aggra-vata due mesi più tardi(maggio 2011), con rischiodi chiusurada partedell'A-nas, scongiurato grazie almassiccio intervento dellacollettività laurenzanese,dell'amministrazione co-munale e di tutti i gruppiconsiliari, che hanno presi-diato per giorni il trattostradale smottato. Sono se-guiti sit-in, polemiche, in-terventi di politici locali eregionali, incontri, confe-renze di servizi. E proprioin una recentissima confe-renza di servizi è stato ap-provato il progetto definiti-vo relativo al problema-fra-na sulla Ss 92. Nell'avvisosi parla di lavori “di manu-tenzione straordinaria peril ripristino delle condizio-ni di transitabilità median-te la realizzazione di unavariante”. Il progetto pre-vede la costruzione di unabretella di collegamentodal chilometro 32,800 alchilometro 34,700, perbypassare il vasto frontefranoso. Un viadotto oltre-passerà il letto del torrente

“Serrapotamo” non lonta-no dal trentatreesimo chi-lometro della strada statale92.

Il nuovo tratto viario(della lunghezza di un paiodi chilometri) sarà realiz-

zato, quindi, aldilà del tor-rente stesso, per poi immet-tersi nuovamente sul vec-chio tracciato della Ss 92, alchilometro 34,700. Per larealizzazione dell'interaopera sono stati investiti

non meno di cinque milionidi euro.

Tuttora, nel tratto dellaSs 92 interessato dalla fra-na, la circolazione veicola-re è regolata da un impian-to semaforico e si viaggia a

senso unico alternato. Inol-tre, il tratto viario in que-stione è presidiato ininter-rottamente dagli addettidell'Anas e dai volontaridella Protezione Civile.

Donato Pavese

Dopo più di un anno di disagi l’Anas ha provveduto a ripristinare il manto stradale

Ss 92, riasfaltata la stradaLe frane avevano provocato diversi danni sull’arteria di collegamento

Potenza e provincia

L’opera di De Gregorio

SANT'ANGELO LE FRATTE - Nelle in-tenzioni degli amministratori locali, lavalle del Melandro voleva essere un mu-seo a cielo aperto e al tempo stesso unaspeciale portadi ingresso inLucania dal-la Campania. Sipuò dire che ilprogetto sisia in parte realizzato, anche se molto re-sta da fare. Infatti, nei tre paesi della valle,Sant’Angelo le Fratte, Savoia di Lucania eSatrianosono staterealizzate inquattor-dici anni, a partire dal 1998, circa 300opere, tra murales e sculture, da noti arti-sti provenienti da tutta Italia e dall'estero.Ciò è stato possibilegrazie alla sensibilitàdegli amministratori locali e soprattuttodalla fattiva e creatrice iniziativa degli ar-tisti dell'Apv Arte per la Valle, associazio-ne nata nel 2001 con sede a S. Angelo leFratte con «l'obiettivo dichiarato di crea-reunmuseo diartecontemporaneaall'a-perto, volendo così aggiungere un im-portante tassello allo sviluppo del turi-smo sul territorio». Così il pittore - sculto-re - restauratore Luciano La Torre, non-ché presidente dell'associazione. «In que-sti undici anni di attivitàcome APV - con-tinua La Torre - abbiamo lavorato per lavalorizzazione e il recupero dell'identitàdei comuni della valle del Melandro, rac-contando attraverso la pittura, la scultu-

ra e la ceramica, la storia dei paesi, il cul-to, le tradizioni popolari, la vita di perso-naggi illustri nati in questi luoghi». L'as-sociazione vanta di avere, come associati,artistinotiprovenienti datuttaItalia,co-me il pittore- ceramista S. Rea, il pittore -scultore F. Costanzo, il pittore - scultoreG. C. Costantini, il pittore B. Ramirez, lapittrice - grafico - restauratrice A. M. Uz-zo, il promettente pittore V. Amodeo, inpassato il pittoreA. Ciavolinoed altri an-cora. Ora le intenzionisono quelle di con-tinuare sulla strada intrapresa ma anchepensare alla conservazione delle opereper preservarledall'usura del tempoe so-prattutto farleconoscere. Di quila neces-sità di allestire un catalogo. In questigiorni ha visitato i paesidella valle lo sto-rico dell'arte Nicola Spinosa dal 1969, giàSoprintendente per i Beni artistici e stori-ci di Napoli dal 1984 e dal 2001 del PoloMussale Napoletano. Conosciuto per lesue tante pubblicazione, curatore di unelevato numero di mostre, insignito dellaLegion d'honneur de la Republique Fran-caise, si è resodisponibile nel collaborarealla stesura di un catalogo di tutte le operepresenti nei tre paesi della valle. Una ini-ziativa pregevole quanto impegnativa,visto l'elevato numero delle opere presen-

ti nei tre centri storici. «Ciò chesta facen-do l'associazione APV, è estremamenteimportante; ma ciò servirà a poco se nonsarà sentito come importante e parteci-pato dalla gente del posto, se le scuole nonne condivideranno le motivazioni. Leopere volute dalle amministrazioni localinon devono essere motivo di orgogliocampanilistico, devono invece contribui-re a creare identità e partecipazione cul-turale.Se questononaccadrà, vorràdireche si è fatto un lavoro inutile» .

Antonio Monaco

TITO - Questa sera alle 21.00 nelchioschetto del parcheggio di viaRoma, concerto del complesso ban-distico Città di Tito, che proporrà unvasto repertorio tratto dall'opera li-rica.

In cartellone soprattutto Verdi,con il preludio della Traviata, ilBrindisi, il duetto di Violetta e Ger-mont,brani trattidalla VedovaAlle-gra di Franz Lehár e musiche delMoment for Morricone, raccolta dibrani di Ennio Morricone.

Una banda composta da giovanis-simi elementi molto motivati e ungiovane e altrettanto motivato mae-stro, il trentenne Vincenzo Gesum-maria.

Il maestro è subentrato da que-st'anno alla direzione del Complessotitese, ben determinato a portare labanda di Tito a poter partecipare ungiorno a concorsi nazionali.

Gesummaria, musicista origina-rio di San Gregorio Magno, è mem-bro dell'orchestra sinfonica lucanadi Potenza e del quintetto di ottoniWhite Narcisuss.

Diplomato in corno, sta ultiman-do gli studi in direzione orchestrafiati al conservatorio Gesualdo daVenosa di Potenza e benchè giova-

nissimo ha già una lunga esperien-za alle spalle, avendo diretto il Com-plesso bandistico di San GregorioMagno dal 2005.

Direttore dell'orchestra di fiati diLacedonia, ha ricevuto il 3 agosto ilpremio Ambima come Miglior Or-chestra e Miglior Direttore.

Con il complesso bandistico di Ti-to, gli impegni si susseguono, gra-zie anche al buon livello raggiuntodai ragazzi grazie alla passione edall'impegno che dimostrano duran-te le prove settimanali.

L’impegno è tanto, i ragazzi nonlesinano tempo e sacrificio nel dedi-carsi alle prove e allo studio.

L'organico è ormai quasi al com-pleto, composto da una ventina digiovani ragazzi titesi ed alcuniesterni.

Una banda fortemente voluta daldottor Egidio Guerriero, presidentee fondatore dell'associazione, che hacolmato un vuoto culturale nella co-munità, fornendo a tanti ragazzidelposto l'opportunità concreta di ci-mentarsi nello studio della musica,esibirsi in pubblico, crescere lontanida dannose distrazioni.

I prossimi appuntamenti sarannoil 15 e 16 agosto a Cancellara, poi a

Castelmezzano, in preparazione del-l'importante Primo Raduno Bandi-stico che si terrà a Tito a settembre,in occasione dei festeggiamenti del-l'anno laveriano, condue ospiti d'ec-cezione.

Ad esibirsi, dunque sul palco, an-che la banda di Bracigliano direttadal maestro Mario Ciervo e la bandadi Noicattaro del maestro RoccoEletto.

Sal.Luc.

Page 54: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 08.08.2012 PAG. 13

IL RETTORE CHE QUERELA

Il rettore querela la Nuova: sulla scelta del direttore amministrativo nessun “suggerimento” politico

“Isola felice” Unibasdi MIMMO PARRELLA

POTENZA- Un anno fa, ilrettore dell’Università de-gli studi della Basilicata,sceglieva il nuovo diretto-re amministrativo. La scel-ta cadeva su Lorenzo Bo-chicchio, giovane e stima-to professionista di Aviglia-no. In quella occasione, laNuova si permetteva di farnotare come il prescelto,sulla base del curriculum,aveva anche un’esperienzapolitico-amministrativa.Non semplice consiglierecomunale di Avigliano, macapogruppo del Partito De-mocratico. Un distintivo -senza nulla togliere allaprofessionalità- che da que-ste parti vale molto. Per dipiù la sua nomina avevascatenato un putiferio pro-prio nel Pd lucano la cui po-stazione era molto ambita.A farne le spese sarebbe sta-to il sindaco uscente, sem-pre di Avigliano, Domeni-co Tripaldi, la cui candida-tura fu superata in curvadal suo ex capogruppoconsiliare. Scrivemmo cheil rettore, Mauro Fiorenti-no, aveva tenuto conto ditante va-riabili,non ulti-ma quellapolitica.Aveva“snobba-to” l’allorasottose-gretario al-l’Universi-tà, Vicecon-te, mentreaveva“spaccato”il Pd lucano. Una ricostru-zione giornalistica per nul-la peregrina che solo l’on.Margiotta (docente all’Uni-bas e deputato Pd) aveva vo-luto confutare mettendosial riparo delle polemiche al-lontanando da sè l’ipotesi

di “padrinaggio”. La scel-ta sarebbe stata fatta diret-tamente dal magnifico ret-tore senza ascoltare nessu-no: nè partiti, nè docenti col-leghi-politici. Per giunta, lostesso rettore nelle settima-ne precedenti aveva firma-to accordi proprio con la Re-gione e il governo per ot-tenere quelle risorse indi-spensabili per non dichia-rare bancarotta. Il governostringeva una rete tra gli

ateneidel Sud per

rendere il sistema cultura-le dei piccoli atenei più com-petitivo e allettante per glistudenti. Mentre la Regio-ne ribadiva l’impegno deidieci milioni di euro annuicome contributo rivenien-te dai fondi del petrolio. Intutto questo, il rettore giu-

ra di non aver ascoltato nes-suno nella scelta del diret-tore amministrativo. Anzi,va oltre. Querela il sotto-scritto, in qualità di diret-tore della Nuova ed esten-

sore dell’articolo.Guai, quindi, ascrivere di ”pres-sioni”, pur utiliz-zando bene le vir-golette. Il rettore,quindi, difendeuna scelta basatatutta sui titoli chenessuno contesta.Tant’è. Non è uncaso che qualche

mese dopo, l’ex sinda-co Tripaldi -“trombato” dalrettore- è stato nominato di-rettore generale del dipar-timento Sanità della Regio-ne. Un caso? L’ex capogrup-po del Pd di Avigliano sa-rebbe stato scelto “solo” permeriti dal rettore, mentrel’ex sindaco solo per sceltapolitica dalla giunta regio-nale? Evidentemente c’è

una via di mezzo. I meriti,da soli, non bastano. Cosìcome l’appartenenza. Peravere un incarico di rilie-vo ci vuole l’uno e l’altro.Ma, evidentemente, non al-l’Università di Basilicata,dove il magnifico rettoresceglie solo il meglio. Vor-remmo dareragione alprof. Fiorenti-no. Lo scrivia-mo ogni gior-no. Vorremmoche fosse pro-prio come ci ac-cusa il rettore.Intanto, neigiorni scorsi icarabinieri diPotenza ci han-no fatto visita inredazione pernotificarci un “verbale di in-dentificazione di personanei confronti della qualevengono svolte indagini,nomina del difensore di fi-ducia ed elezione di domi-

cilio”. Nulla di eclatante, so-lo l’avvio dell’iter promos-so dal magnifico rettorecontro la Nuova e chi ha poicommentato la notizia del-la scelta anche politica deldirettore amministrativo.Ci rendiamo conto che an-che da queste parti tuttisanno ma nessuno può dir-lo. Nessuno più si scanda-lizza se le scelte siano ac-compagnate da valutazio-ni politiche, ma almeno siabbia il buon senso di difen-derle professionalmente

(avrebbegioco facile) e non attacca-re la stampa libera che met-te al corrente i cittadini. Madi questo ne parleremo qua-lora il pm decida di non ar-chiviare le accuse e portar-ci in giudizio. Allora sì che

ci divertiremmo. Il rettorestia sereno, lo sfidiamo acercare testimoni che pos-sano spiegare come la po-litica sia completamentefuori dagli schemi e dallescelte. Anche sue. Non èuna cosa del tutto negati-va accettare “suggerimen-ti”, ma almeno si abbia il co-raggio di evitare di ingol-fare la macchina giudizia-ria con querele sciocche efuori dal tempo. Ma nel tem-pio della cultura di questaregione, evidentamente lasi pensa in modo diverso.Difendiamo l’istituzioneculturale lucana (magariprovando anche a convin-cere giovani a non iscriver-si fuori sede), ma il rettoreci aiuti e non ci faccia schie-rare con i troppi giovani chevanno via non solo per pro-vare nuove esperienze sco-lastiche e umane, ma ancheper mancanza di fiduciaverso i vertici dell’Ateneo.Il resto lo vedremo in altrasede. Così come altre vicen-de simili che, guarda caso,ci vedono coinvolti sempreper aver evidenziato “assun-zioni pilotate” da politicicompiacenti. I lettori saran-no informati. E’ nostro

dovere, anchequando sia-mo diretta-mente inte-ressati. Se fos-sero confer-mate le accu-se del rettoreallora sì checi sarebbe lanotizia gior-nalistica:

l’Università diBasilicata è un’isola felice,dove tutto fila liscio e la po-litica non riesce ad attecchi-re. I concorsi o assunzionitengono conto solo del me-rito a differenza di tanti al-tri luoghi malfamati dellaBasilicata. All’Unibas è tut-ta un’altra cosa.

UNIBAS: NUMERI E POLEMICHE

Fiorentino non lo cita ma parla del dirigente amministrativo Bochicchio nominato per “compiacere” la politica

“Non sto con il cappello in mano”Inaugurato l’anno accademico dell’Unibas, il Rettore esalta e difende l’ateneo

di IRANNA DE MEO

POTENZA - Un’universi-

tà a misura di territorio.

L’ha definita così il retto-

re dell’ateneo lucano,

Mauro Fiorentino nella

sua relazione tenuta du-

rante la solenne cerimo-

nia per l’inaugurazione

del 29esimo anno acca-

demico (il 31esimo dalla

fondazione. Era, infatti,

il 1982, quando con una

legge regionale fu istitui-

ta l’Università degli stu-

di della Basilicata). “Un

rito simbolico” svoltosi

nell’aula Quadrifogliod l F ncioso

Personale amministrativopresente a metàPOTENZA - Breve e

sintetico il saluto

da parte del porta-

voce di una parte

del personale tecni-

co amministrativo,

Ermanno Trasatti.

Ha utilizzato le pa-

role di Tommaso

Moro dell’Utopia

“che io possa avere

la forza di cambia-

re le cose che posso

cambiare, che io

possa avere la pa-

zienza di accettare

Più ombre che luci nella relazione degli studenti

“La politica ci snobba”: duro attacco ’ M t imone

POTENZA - Una relazione

puntuale. Un lungo elen-

co di criticità. Quasi una

lista della spesa. Un’occa-

sione per far sentire la pro-

pria voce, spesso inascol-

tata dalle istituzioni. Dal

palco, la rappresentante

degli studenti, Simona

Morlino, tra citazioni cele-

bri e difficoltà ha eviden-

ziato luci e ombre dell’Uni-

bas, iniziando dalla dispa-

rità tra le due sedi a svan-

sul diritto allo studio.

“Inoltre i 30 ml di euro

stanziati dalla Regione

per gli anni 2010-2012 –

ha tenuto a precisare – ser-

vono quasi interamente a

coprire le spese fisse di do-

cenza e di personale, men-

tre ben poco potrà essere

destinato alla ricerca e al-

lo sviluppo dell’ateneo e ai

servizi agli studenti”. Dal

canto suo, il sindaco del ca-

poluogo potentino, Vito

taggio diquella ma-terana(sportelloArdsu e se-

Santarsiero,pur eviden-ziando pro-blemi legatiai bilancisempre piùesigui e

Martedì 22 novembre 20112_Primo Piano Basilicata__Basilicata_

POLITICA E UNIVERSITÀ

Nessuno vuole rinunciare alle prossime spartizioni. E il Rettore sta al gioco

Un direttore “figlio illegittimo”Le anime del Pd non vogliono “riconoscere” la nomina all’UniBas

on vorremmo mortifica-

re le sacrosante osser-

vazioni di nessuno. Non ci in-

teressa ribadire ulteriormen-

te le “verità” che la Nuova ha

proposto ieri ai lettori. La no-

stra ricostruzione giornalisti-

ca di quanto avvenuto per la

nomina del direttore ammini-

strativo dell’Università degli

Studi della Basilicata la con-

fermiamo in pieno.

La ribadiamo a co-

sto di sembrare

spocchiosi e irrive-

renti. Rispettiamo il

magnifico rettore

che, con toni non

sempre morbidi, di-

fende la sua scelta,

spacciandola per “meritocra-bi d l

Nbitiamo, invece, di istituzio-

ni troppo contigue. Di rappor-

ti troppo stretti dentro e fuo-

ri l’ateneo. E, caro rettore, se

l’Università di Basilicata

non “decolla”, non dipende-

rà certo da certa stampa, la

quale -a nostro avviso- a vol-

te, per varie ragioni, è fin trop-

po benevola. E se l’on. Mar-

giotta

giura sul figlio di non

conoscere personalmente il

dott Bochicchio -non ab-

masto male? Perchè l’ex sin-

daco di Avigliano si conside-

rava il direttore in petcore, so-

lo per il curriculum? Dome-

nico Tripaldi è giovane pre-

parato, conosce benissimo la

macchina burocratica e poli-

tica. Mettiamola in modo

più positivo. Più di qualcuno

ha pensato che il rettore po-tesse valu-tare in ma-niera diffe-rente le cre-denziali delsingolicandidati.Errori dicomunica-

zione. Forse. Sta di fatto che

il sindaco di Potenza, Vito San-

tarsiero, e leader della cor-

h f ll’on Fio

giotta parla di unanimità del

partito, il presidente del-

l’Anci non c’era. Al pari del

vice presidente dell’associa-

zione dei Piccoli Comuni e sin-

daco di Policoro, Lopatriel-

lo (non invitato), Santarsie-

ro ha preferito disertare la ker-

messe. Un modo per rimarca-

re un disagio all’interno di un

Pd stretto da molte correnti.

Il primo cittadino di Potenza,

sentito ieri al telefono, non

vuole commentare la vicenda.

Non intende animare ulterio-

ri polemiche, anche perchè ci

dice che “l’autonomia del ret-

tore va rispettata, e nessuno

può pensare di tirarlo per la

giacca”. Salvata la dichiara-

zione di routine, Santarsiero

non nasconde un certo fasti-

dio per alcune correnti del Pd

ferimento esplicito appare agli

amici ex Margherita che ora

stanno con l’on. Franceschi-

ni (Margiotta, Restaino, in pri-

mis). Inutile chiedergli di

entrare nel merito della no-

mina del direttore amministra-

tivo, ma non nega “il proble-

ma di relazioni e rappresen-

tanza delle anime del parti-

to”. A breve, non è escluso,

si aprirà un dibattito dagli esi-

ti imprevedibili: su legge

elettorale, doppia incarichi,

numero di mandati. Il Pd ap-

pare una polveriera a cui il

giovane segretario regionale,

R b t S eranza dovrà de-

vare a ricomporre un puzzle

e ristabilire la serenità inter-

na. I modi non mancano. Le

prossime nomine nei vari

enti sub regionali e nelle Asl

potrebbe tacitare o ampliare

le differenze. Lo stesso taglio

delle Province e degli ammi-

nistratori locali, invece, gio-

ca contro una parvenza di uni-

tà. Ma su questo non manche-

rà una bibliografia stermina-

ta. Quello che, per ora, appa-

re chiaro è che nessuno vuo-

le attribuirsi il sostegno al neo

direttore amministrativo del-

l’Unibas. Ma non sarà che al-

la fine hanno deciso De Filip-

po e Viceconte, magari trami-

te il senatore Coviello e con

il beneplacito dell’on. Mar-

giotta e di altri? Ma guai a ne-

garlo. Il “padre politico” del

dott. Bochicchio si autoesclu-

de dalla possibilità di altre no-

mine per i propri amici. E, per

sua fortuna, il neo direttore

amministrativo è passato, in

pochi giorni, da figlio con tan-

ti padri putativi, a “figlio il-

legittimo” che nessuno vuo-

le riconoscere. E questo è si-P )

Il rettore, Fiorentino

POLITICA E UNIVERSITA’

Competizione tra i democratici. Nero il sindaco Santarsiero che sponsorizzava l’ex collega aviglianese Tripaldi

Il Rettore spacca il Pd e snobba il Pdl

Nominato il direttore amministrativo dell’UniBas: Lorenzo Bochicchio, dirigente Pd di Aviglianoco T ipaldi. Ma alla fine

9

_Primo Piano Basilicata_Mercoledì 7 settembre 2011

_Basilicata_

3_Primo Piano Basilicata_ Giovedì 8 settembre 2011

_Basilicata_

Questo giornale parlò di “lotta internaal Pd” per la nomina tra Bochicchio eTripaldi. Il “magnifico” non accetta laricostruzione giornalistica e denuncia

Il magnifico rettore dell’Università degli studi dellaBasilicata, Mauro Fiorentino, e la firma di un protocollod’intesa con il presidente De Filippo e il sen.Viceconte

13_Primo Piano Basilicata_ Mercoledì 8 agosto 2012_Basilicata_

Page 55: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 08.08.2012 PAG. 14

Intesa raggiunta tra i vertici e le organizzazioni sindacali. Cassa integrazione fino al prossimo 31 dicembre

Ciccolella, la cig evita i licenziamenti Svolta nella vertenza che interessa 76 lavoratori dell’azienda con sede a San Nicola di Melfi

di CLEMENTE CARLUCCI

MELFI – La vertenzasindacale direttamentelegata alla situazioneproduttiva ed occupa-zionale nell’azienda pu-gliese e lucana Ciccolel-la va avanti e pure con ri-svolti positivi, almenoper questo momento. Sitratta comunque di unavertenza abbastanzacomplicata e difficile chele forze sociali, facentiparti del cartello confe-derale, stanno seguendocon particolare atten-zione e decisione. E lo siè potuto anche e soprat-tutto notare ieri l’altro aRoma dove c’è stato unvertice azienda-sindaca-to presso il ministero delLavoro. Un incontro a dirpoco essenziale, non fos-se altro perché si è con-cluso con l’assicurazioneda parte della Ciccolellache non passerà ai licen-ziamenti dei propri di-pendenti. Ed è già di perse stesso un dato moltoimportante. Di questitempi, con la grave cri-si socio-economica delPaese che si ripercuotepesantemente sui giàprecari standard occupa-zionali, salvare un bel po’di posti di lavoro non èdavvero cosa di pococonto. Giusta e com-prensibile la soddisfazio-ne che si sta esprimendoa livello di segreterie pro-vinciale della Fai Cisl, del-la Flai Cgil e della Uila Uilfinalmente giunti adun’intesa concreta e bendefinita con la G. C. Par-tecipazioni Società Agri-cola Srl, azienda florico-la del Gruppo foggianoCiccolella. Tra loro è sta-to raggiunto un accordoche, in particolare, pre-vede l’immediata effet-tuazione di un percorsoche implichi il “doloroso”ricorso alla Cig in dero-ga fino al prossimo 31 di-cembre. Un modo preci-

so per scongiurare lamessa in mobilità di tut-ti i lavoratori. “Dopo unlungo ed anche a trattiaspro confronto il grup-po imprenditoriale – di-cono i sindacati - si è re-sa disponibile, grazie

soprattutto all’opportu-no intervento del mini-stero ad attivare un pe-riodo di cassa integrazio-ne per un periodo neces-sario al superamentodelle criticità e quindi aritirare i provvedimenti

già notificati”. I segreta-ri Lapadula, Esposito eNardiello, rispettivamen-te di Cisl, Cgil e Uil, al ter-mine dell’incontro ro-mano durato diverse ore,si sono trovati d’accordonel sostenere che si sia

trattato di “un risultatoimportante che dà indi-scutibile respiro ai 247dipendenti della G. C.Partecipazioni e, soprat-tutto, ai 76 lavoratori delsito lucano di S. Nicoladi Melfi. “Diventa ora im-portante e strategico at-tivare a livello naziona-le un tavolo permanen-te di concertazione – ag-giungono gli stessi diri-genti delle sigle di cate-goria - per esaminare afondo le dinamiche del-la crisi e stilare un pro-gramma definitivo diinterventi in grado di ri-

sultare appetibili e per-corribili per la Ciccolel-la”. “Certo – dicono Lapa-dula, Esposito e Nardiel-lo – è solo il primo pas-so per iniziare un percor-so che metta la societànelle condizioni di indi-viduare un concreto, so-stenibile e condiviso per-corso di riorganizzazio-ne avendo al centro la ri-collocazione del mag-gior numero possibile didipendenti all’internodelle aziende del Gruppo.Il sindacato lucano, nel-la sua interezza, collabo-rerà affinché si possa, dasubito, iniziare una di-scussione di merito mi-rata alla ripresa delle at-tività a tutela del territo-rio, dei dipendenti e del-le famiglie lucane inte-ressate”.

L’azienda pugliese e lucanaha sede a San Nicola diMelfi

Ripristinata la funzionalità, Nardozza (Aato) ringrazia Aql

“Impianto di depurazione a Melfi, quando il servizio pubblico funziona”

“Noi nel Programma Senisese”LATRONICO - In una nota i sindaci di Episcopia,Latronico e San Giorgio Lucano, Biagio De Costan-zo, Fausto De Maria e Franco Cirigliano chiedonoal presidente della Regione che i loro comuni, rica-denti nel bacino del Sinni siano inseriti nel program-ma speciale Senisese che ha come finalità quella del-lo sviluppo locale e la coesione turistica e sociale.Dal programma – continuano - sono rimasti esclu-si i nostri comuni. E’ fuori dubbio che anche que-sti tre comuni rientrano nel comprensorio del Se-nisese e quindi che agli stessi venga riconosciutala valorizzazione delle risorse turistiche, storico-am-bientali e l’incentivazione delle attività di impresa”.

di ANGELO NARDOZZA*

erso la fine del mesedi gennaio scorso, a

seguito delle copiose pre-cipitazioni nevose che ar-recarono notevoli danni dinatura geologica sull’inte-ro territorio regionale, siverificò un serio dissestoidrogeologico che inte-ressò l’area di sedime del-l’impianto di depurazionedella Città di Melfi, compro-mettendone la funzionali-tà con risvolti, ovviamen-te negativi sul versanteambientale e sanitario.

L’AATO – l’Autoritàd’Ambito Territoriale Otti-male – per il Servizio Idri-co Integrato, in collabora-zione con il Gestore AL Spae il Comune di Melfi, si at-tivò per affrontare la cala-mità, convocando un’appo-sita Conferenza di Servizio,in sinergia con gli Ufficiregionale e provincialicompetenti, che ebbe luo-go: il 24.2.2012. In quel-la sede si decisero gli in-terventi da effettuarsi,per ripristinare sia pure

V

parzialmente il funziona-mento dell’impianto, siprese atto, altresì, che inprospettiva si sarebbe do-vuto delocalizzare la strut-tura, atteso che il movi-mento franoso in attosconsigliava la perma-nenza in sito del depura-tore. Il Gestore del S. I. I.– AL Spa – venne giusta-mente incaricato di esegui-re gli interventi necessa-ri al ripristino (sia pureparziale) della funzionali-tà dell’impianto e, nel frat-tempo, l’AATO d’intesa ilGestore e con il Dip. to Am-biente, Territorio e Politi-che della Solidarietà, haproposto l’inserimento,tra gli interventi di rilevan-za strategica nel settoredella depurazione delleacque ricadenti nel PianoNazionale per il SUD, del-

la delocalizzazione del-l’impianto di depurazionea servizio della Città di Mel-fi, con il relativo nuovo di-mensionamento per farfronte alle mutate neces-sità della Città.

Acquedotto Lucano Spa,

con D. G. R. n. 899 del10.7.2012, è stato indivi-duato quale soggetto at-tuatore dell’intervento giàin fase di finanziamentoper circa 5 milioni di eu-ro; oggi apprendiamo,con soddisfazione, che si

è ripristinata la funziona-lità dell’impianto e si è da-to avvio alle attività prope-deutiche alla depurazione.L’AATO esprime vivo com-piacimento per l’efficaceopera svolta dal Gestore delS. I. I. - AL Spa - nel ripri-stino dell’impianto seria-mente danneggiato, e siaugura che con la stessaprofessionalità AL Spa, stialavorando alla progettazio-ne del nuovo impianto che,dotato di nuove e più mo-derne tecnologie e adegua-to dimensionamento, costi-tuirà una più sicura tute-la dell’ambiente e della sa-lute dei Cittadini di quel Co-mune. Si tratta di unesempio, affatto unico enon eccezionale, di comefunziona il Servizio IdricoIntegrato nella nostra Re-gione, un servizio che inquesti mesi compie diecianni e che ha significatouna vera “rivoluzione” inun settore delicato, essen-ziale e di alto valore socia-le.

* Commissario dell’AATO

Esodo estivo, quattro persone denunciate dai carabinieri a Rotonda, Lauria e TrecchinaLAGONEGRO - I carabinie-ri della compagnia di La-gonegro, nel corso di unservizio finalizzato al con-trollo del territorio in oc-casione dell’esodo estivosvoltosi nei comuni dellagiurisidizione della compa-gnia, nelle giornate di sa-bato e domenica scorsda,hanno denunciato all’auto-rita’ giudiziaria quattropersone di eta’ compresafra i 35 ed i 50 anni: nel

centro di Lauria il titolaredi un esercizio commercia-le che esercitava l’attivita’non osservando il provve-dimento di chiusura emes-so dall’autorita’; a Roton-da un cittadino del luogoveniva sorpreso alla guidadi un’autovettura in statodi ubriachezza; nel comu-ne di Trecchina venivadenunciata una personaper guida di autovetturasotto l’effetto di sostanze

stupefacenti; in Castelluc-cio inferiore veniva denun-ciato una persona residen-te in mormanno perche’ inoccasione dei festeggia-menti religiosi si appresta-va ad effettuare lo spetta-colo pirotecnico senza ave-re le prescritte autorizza-zioni, pertanto il materia-le esplodente veniva sotto-posto a sequestro.

Nel corso del medesimoservizio, nel territorio di

Trecchina e Rivello, seipersone di eta’ compresafra i 20 ed i 45 anni sonostate segnalate all’ufficioterritoriale del governo

perche’ sorprese in posses-so di sostanze stupefa-centi per uso personale(marijuana e haschisch),per complessivi trentadue

grammi. lo stupefacente ri-venuto è stato sottopostoa sequestro mentre ai gio-vani sono state ritirate lepatenti di guida.

Intensocontrollosulle stradeda parte deicarabinieriin vistadell’esodoestivo

17_Potenza e Provincia_ Mercoledì 8 agosto 2012


Recommended