+ All Categories
Home > Documents > progetto educativo 2012-13 Bosco Magico - Trieste Scuola educativo... · DESCRIZIONE SPAZI SEZIONE...

progetto educativo 2012-13 Bosco Magico - Trieste Scuola educativo... · DESCRIZIONE SPAZI SEZIONE...

Date post: 15-Feb-2019
Category:
Upload: lammien
View: 213 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
54
1 Progetto Educativo 2012-2013
Transcript

1

Progetto Educativo 2012-2013

2

INDICE FINALITÀ E OBIETTIVI EDUCATIVI

METODO EDUCATIVO

FORMAZIONE DEL PERSONALE

STRUTTURAZIONE SEZIONI

DESCRIZIONE SPAZI COMUNI

DESCRIZIONE SPAZI SEZIONE RICCI

DESCRIZIONE SPAZI SEZIONE SCOIATTOLI

INSERIMENTO

I TEMPI DELLA GIORNATA ed ORARI DEL PERSONALE

STRUMENTI DI LAVORO: confrontarsi e lavorare insieme

RAPPORTI CON GLI UFFICI, CON L’AREA EDUCAZIONE ED I SERVIZI INTEGRATI PER I GIOVANI L’INFANZIA E LA FAMIGLIA

RAPPORTI CON IL TERRITORIO

STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE, VERIFICA E OSSERVAZIONE

3

Programmazione delle attività educative PROGETTI COMUNI ALLE DUE SEZIONI Laboratori e feste Progetto Libro Progetto Biblioteca Progetto “nati per leggere” PROGETTI DELLA SEZIONE RICCI Il Cestino dei Tesori Cerco trovo scopro Il Gioco Euristico Polveri alimentari PROGETTI DELLA SEZIONE SCOIATTOLI Progetto Continuità Progetto musica Progetto “Siamo quello che…”

4

FINALITÀ ED OBIETTIVI EDUCATIVI Il nido d’infanzia è un servizio educativo volto a promuovere il benessere, lo sviluppo della personalità e la crescita armonica dei bambini nel rispetto dei loro diritti, così come sanciti dalle norme vigenti. Il nido opera in stretta sinergia con le famiglie ed i servizi del territorio favorendo la realizzazione di un sistema educativo integrato a sostegno della genitorialità; un sistema dunque fondato sulla partecipazione e la costruzione di una cittadinanza attiva e solidale. Il nido accoglie le persone – bambine e bambini - nelle quotidiane azioni di cura e nella predisposizione dei percorsi educativi, dedicando particolare attenzione ai seguenti obiettivi generali, al fine di garantire il rispetto delle potenzialità dei singoli e la valorizzazione delle diversità individuali che esprimono i molteplici modi di essere, parlare, pensare propri di ciascuna persona e costituiscono il fondamento dell’identità di ciascuno e la base su cui si stabiliscono le regole di convivenza negoziate dalla comunità:

- l’autonomia, intesa come costruzione della capacità di fare, di “saper fare” e di "stare bene" vivendo rapporti solidali con gli altri;

- l’identità, intesa come maturazione di un’immagine di sé

positiva, fiduciosa in rapporto al sé e alle proprie capacità di “saper essere” in relazione con gli altri;

- la competenza, intesa come costruzione della capacità di saper

conoscere e saper utilizzare i sistemi simbolico-culturali;

Obiettivi specifici, attinenti a particolari aspetti riguardanti la crescita e lo sviluppo (cognitivo, emotivo, affettivo, motorio,…) saranno illustrati nelle sezioni relative ai progetti didattici; ritenendo un obiettivo metodologico prioritario la loro declinazione in rapporto a ciascun percorso educativo. Per quanto riguarda l’aspetto della genitorialità, verrà data particolare attenzione alla partecipazione delle famiglie alla vita del nido ed alla gestione del servizio, attraverso molteplici e diverse occasioni di incontro, che si prefiggono i seguenti obiettivi:

- il sostegno di scambi comunicativi fra casa e nido, garantendo ai genitori la conoscenza di quanto avviene nel servizio (tramite i

5

quaderni delle comunicazioni quotidiane, la documentazione esposta, le fotografie, i cartelloni);

- la garanzia di una continuità educativa fra famiglia e nido come

contesto vantaggioso per il bambino, tramite il confronto e l’ascolto reciproco tra le due realtà, svolto specialmente nei colloqui individuali con le famiglie;

- la condivisione di determinati momenti di attività e di festa,

nell’organizzazione di laboratori, incontri e feste rivolti a bambini e genitori;

- la partecipazione attiva delle famiglie nella gestione del servizio

tramite le riunioni, il comitato di gestione e la commissione mensa;

- la partecipazione delle famiglie ad iniziative svolte in rete con il

territorio;

- la messa in atto di pratiche preventive volte a limitare le forme di emarginazione sociale derivate da situazioni di svantaggio socio-ambientale e culturale.

6

METODO EDUCATIVO L’importanza attribuita all’organizzazione degli spazi nel favorire la crescita ed il benessere dei bambini ha fatto sì che venisse dedicata particolare attenzione alla pianificazione ed all’organizzazione degli spazi interni del nido, in modo da creare settori per piccoli e grandi gruppi, angoli per attività tranquille, centri d’interesse, laboratori. Altrettanta attenzione viene dedicata ai tempi del nido (giornata tipo del bambino, suddivisione del personale in fasce orarie) e agli aspetti specifici delle dinamiche relazionali (rapporti con le famiglie, confronto e condivisione fra il personale). Poiché la flessibilità è ritenuta un elemento essenziale, la programmazione viene sottoposta a verifiche periodiche (realizzate in seno ai collegi del personale e attraverso gli organi collegiali) che consentono modifiche in itinere, allo scopo di ottimizzare i risultati. Altri due aspetti importanti sono la coerenza e la continuità delle pratiche e degli stili educativi, che permettono di integrare le scelte e le specifiche attività predisposte in un insieme unitario ed armonioso. Il modello teorico cui si fa riferimento è quello centrato sulla relazione: in tale visione, il bambino viene considerato in relazione al contesto ed alle molteplicità delle relazioni che egli può vivere al nido e fuori. Particolare cura è posta quindi nel predisporre contesti educativi che favoriscano l’autonomia dei bambini, l’acquisizione del sé, lo sviluppo dell’identità, della competenza cognitiva, motoria, affettiva e relazionale. Si offre dunque a ciascun bambino la possibilità di intrecciare una rete di legami rassicuranti. Il nido offre nuove e numerose occasioni per instaurare rapporti sia con gli altri bambini sia con gli adulti. L’interazione tra pari è ritenuta fondamentale per acquisire le regole del confronto sociale, le strategie e le abilità per risolvere i conflitti e lo spirito di appartenenza al gruppo; l’interazione con gli adulti permette invece al bambino di ricorrere all’adulto come “base sicura” per procedere nel suo percorso di crescita e di apprendimento delle abilità cognitive, linguistiche ed affettive, acquisendo sicurezza di sé nelle sue iniziative di esplorazione del mondo e sentendosi libero di sperimentare e sviluppare le sue potenzialità creative. Al modello teorico centrato sulla relazione si riconduce anche la scelta dell’inserimento di gruppo (piccolo o grande) che, secondo le diverse situazioni, ciascuna sezione programma ed attua. Attenendosi ad una visione sistemica, l’èquipe degli operatori elabora ed attua i progetti tramite la metodologia del lavoro di gruppo che prevede il costante dialogo, la comunicazione/informazione continua e la negoziazione delle scelte operative. Gli stili educativi individuali,

7

in questo quadro, si integrano in funzione del raggiungimento di uno stile concertato e dinamico proprio del nido nel suo complesso. FORMAZIONE DEL PERSONALE: Il personale in servizio al nido partecipa ai percorsi di formazione permanente proposti annualmente dall’Area Educazione. Per l’anno scolastico 2012-2013, per il personale educativo del nostro nido è inoltre previsto un percorso formativo particolare, il cui argomento sarà “Bambini attivi ed autonomi”, realizzato nell’ambito del gruppo di studio regionale. Il percorso sarà curato dalla dottoressa Emanuela Cocever, e vi parteciperemo assieme al nido “Cecilia” di Buttrio, per un totale di 12 ore suddivise in tre incontri tra gennaio e marzo 2013.

8

STRUTTURAZIONE DELLE SEZIONI Il progetto educativo del nido prevede la presenza di due sezioni alle quali tradizionalmente vengono associati i nomi di alcuni animaletti del “bosco magico” per giocare con il nome stesso del nido:

- una sezione di sedici bambini piccoli tra i 3 mesi e i 12 mesi di età, denominata sezione dei RICCI

- una sezione mista di ventotto bambini medio-grandi, di età

compresa tra i 12 e i 36 mesi, denominata sezione degli SCOIATTOLI.

In questa sezione i bambini condividono i momenti di routines e parte delle attività didattiche, mentre per lo svolgimento di altre attività vengono raggruppati in piccoli gruppi omogenei per età;

A ciascuna delle due sezioni sono assegnati il personale educativo di riferimento, suddiviso in base ai rapporti numerici previsti, e specifici spazi della struttura: Educatori della Sezione dei RICCI a tempo pieno:

Patrizia Rossana Marta (part time orizzontale con completamento di orario) part-time:

Barbara D. Nicoletta S. ( p.t. 12 ore, a completamento dell’orario di Marta)

Educatori della Sezione degli SCOIATTOLI a tempo pieno:

Barbara P. Maria Grazia Nicoletta C. Manuela

part-time:

Cristina (part time orizzontale 8.30-12.30)

9

Alla struttura è assegnato inoltre un educatore part time a copertura dell’orario 14.30-17.30 per i bambini di entrambe le sezioni:

Maddalena spazi di riferimento specifici della sezione dei Ricci: zona d’ingresso una stanza gioco-pranzo una stanza sonno-gioco un bagno e zona cambio Spazi di riferimento specifici della sezione degli Scoiattoli: una stanza sonno e gioco un salone suddiviso in due stanze gioco e sonno una stanza pasto e gioco due bagni Oltre alla suddivisione in sezioni, in determinati orari alcuni spazi vengono condivisi per lo svolgimento di attività di intersezione.

10

DESCRIZIONE DEGLI SPAZI SPAZI COMUNI Corridoio interno Il corridoio viene utilizzato da entrambe le sezioni ed è comunicante con le stanze dei gruppi-sezione, con i bagni, con il ripostiglio, con il piccolo corridoio che porta alla cucina e con l’accesso all’ufficio, agli spogliatoi ed al bagno per il personale della cucina. Ci sono due ingressi dotati di luminosi serramenti metallici vetrati e maniglioni antipanico: uno principale con doppio ingresso ed uno laterale utilizzato dal personale e per le forniture giornaliere.

L’entrata è arredata con ventisette armadietti in cui le famiglie ripongono gli abiti e le scarpe dei bambini e due fasciatoi per agevolare il cambio nei momenti di entrata ed uscita. Ciascun armadietto è contrassegnato dal nome del bambino e da una sua fotografia per agevolare il riconoscimento del proprio armadietto e favorire l’autonomia da parte dei bambini .

11

Di fronte all’ingresso si trova l’ albo del nido, contenente il regolamento dei servizi educativi, l’elenco del personale in servizio nella struttura, la segnalazione certificata di inizio attività, il menù, il calendario scolastico, gli appuntamenti con le famiglie e le comunicazioni con i genitori. È presente inoltre una bacheca dedicata al comitato di gestione e alle comunicazioni tra le famiglie. In corridoio è predisposto anche un piccolo spazio per i genitori, arredato con due poltroncine. In una libreria sono esposti i progetti educativi del nido, la carta dei servizi, le documentazioni delle attività degli anni precedenti e tutto il materiale informativo riguardante iniziative nell’ambito educativo, rivolte alle famiglie e proposte anche da parte di altre realtà e servizi del territorio. Un’altra libreria presente del corridoio è riservata al progetto BIBLIOTECA, ossia al servizio di prestito di libri alle famiglie, e viene appositamente allestita per l’esposizione dei libri nelle giornate dedicate al prestito ed alla restituzione. Sopra gli armadietti dei bambini vengono collocati i quaderni-diario di sezione, nei quali sono inserite le schede giornaliere utilizzate per registrare le informazioni principali relative a ciascun bambino, e di volta in volta alcune immagini e commenti riguardanti le attività svolte nel corso delle giornate.

12

Lungo le pareti del corridoio sono esposti alcuni cartelloni fotografici plastificati che illustrano e documentano le attività ed i progetti degli anni precedenti. Nel corso dell’anno vengono inoltre esposti gli elaborati dei bambini, dei genitori e dei nonni (quando si svolgono dei laboratori con le famiglie) e nuovi cartelloni di documentazione delle attività dell’anno in corso. Spazio esterno L’educazione al rispetto per la natura e per il prossimo parte anche dalla qualità del rapporto che i bambini fin da piccoli possono instaurare con quanto li circonda. Per questo anche lo spazio esterno del nido è utilizzato da entrambe le sezioni per attività ed esperienze di carattere educativo. Il giardino è suddiviso in più zone, differenti tra loro per allestimento, pavimentazione ed esposizione al sole, caratteristiche che favoriscono un ampio uso dello spazio esterno per buona parte dell’anno. La suddivisione degli spazi sterni è così articolata:

- - una zona collocata a fianco della sezione medio-grandi con uscita diretta. E’ recintata ed è composta da due terrazze piastrellate. Questo spazio è arredato con panchine a tavolini in legno che vengono utilizzati e disposti in maniere diverse a seconda delle attività svolte e delle esigenze del momento. In questa zona è presente una casetta-gioco in plastica che viene usata normalmente dai bambini, ed in cui a fine giornata vengono riposti i tricicli

- - una zona, comunicante con le terrazze attraverso un

cancelletto, composta da uno spazio verde e da una parte dotata di scivolo per i bambini e pavimentata con piastrelloni anti-trauma

- .un’altra zona comunicante con le terrazze mediante un

cancelletto, e comunicante anche con l’ingresso secondario del corridoio attraverso quattro gradini. Per la sicurezza dei bambini, i gradini vengono delimitati ed isolati da un recinto mobile in plastica colorata a forma di trenino. Questa zona è suddivisa in due spazi, uno verde e uno cementato e piastrellato.

13

Anche qui sono presenti tavolini e panchine in legno utilizzati e disposti in modi diversi a seconda delle necessità. In questa zona sono anche posizionate due casette in legno di cui una funge da magazzino.

Negli spazi esterni del nido vengono realizzati diversi tipi di attività ed esperienze: - I bambini possono giocare liberamente nelle zone esterne e viene data loro l’opportunità di entrare in contatto (giocare, toccare, raccogliere, sporcarsi,…) con gli elementi naturali che incontrano (terra, fogliame, erba, sassi, pigne, aghi di pino, frutta,…)

- I bambini hanno a disposizione per il gioco libero giochi da esterno come tricicli, macchinine, dondoli, scivolo, casetta

- In diversi momenti dell’anno vengono programmate delle uscite al fine di approfondire la conoscenza di alcuni aspetti dell’ambiente in relazione al cambio delle stagioni (raccogliere foglie, toccare la neve, piantare dei fiori…).

14

- Nelle stagione calda, il giardino viene utilizzato per le attività quotidiane: giochi da tavolino, attività pittoriche e manipolative, e a volte anche per le routines della merenda e del pranzo.

- Il giardino viene utilizzato per attività che coinvolgono le famiglie (laboratori e feste) ed a volte per attività gestite in progettualità che partono dalle famiglie stesse ( ad esempio “spazi urbani in gioco”).

15

Spazi di intersezione Le due sezioni condividono alcuni momenti della giornata, legati prevalentemente alle routines di entrata ed uscita. All’inizio dell’anno l’accoglimento al mattino viene effettuato nella stanza gioco-pasto dei Ricci, successivamente nel corso dell’anno si utilizza anche il salone gioco-sonno della sezione degli Scoiattoli. Al termine degli inserimenti, quando i bambini più piccoli hanno ormai raggiunto un buon livello di autonomia, la zona gioco e sonno dei bambini grandi viene utilizzata per momenti di intersezione a piccoli gruppi programmati dagli educatori.

16

DESCRIZIONE SPAZI SEZIONE PICCOLI “RICCI” La sezione dei bambini piccoli è organizzata in angoli che rispondono ai bisogni di crescita dei bambini: le loro collocazione, le dimensioni e la prevalenza di uno spazio rispetto ad un altro, variano nel coro dell’anno a seconda delle necessità. Atrio Accanto all’ingresso c’è un fasciatoio per permettere ai genitori di spogliare e rivestire i bambini ed un gruppo di armadietti guardaroba. Su questo mobile vengono tenuti il quaderno di sezione con le foto e i commenti alle attività ed il quaderno delle comunicazioni con le famiglie Le comunicazioni riguardano prevalentemente i pasti dei singoli bambini e gli avvenimenti quotidiani riguardanti tutto il gruppo. Stanza gioco-pasto La stanza è suddivisa in diversi centri di interesse così strutturati: ANGOLO MORBIDO: si realizza uno spazio ampio costituito da un morbido tappeto attrezzato con vari cuscini e con cesti facilmente raggiungibili, uno specchio per lo sviluppo dell’identificazione ed il riconoscimento di sé da parte dei bambini, ed un mobile “primi passi” con basi di appoggio per aiutare i bambini a tirarsi in piedi. Questo spazio rappresenta una base sicura per le prime esplorazioni, risponde alle esigenze di rassicurazione e di contenimento del bambino, favorisce il contatto corporeo, i primi tentativi di socializzazione ed è l’angolo privilegiato per le coccole ed i massaggi. I cesti ed i contenitori bassi offrono una varietà di giocattoli: costruzioni, sonagli, campanelli, giochi ad incastro, cubi, animali di peluches ecc. Questo spazio viene utilizzato anche per le prime proposte riguardanti il cestino dei tesori e per altre proposte relative all’esplorazione di oggetti e materiali di recupero. ANGOLO MOTORIO: Per permettere lo sviluppo della motricità dei bambini, si potrà allestire lo spazio con una casetta, una piscinetta contenente palline, stoffe, carta, ecc.

17

Questo spazio può affiancare l’angolo morbido, viene utilizzato liberamente dai bambini ed offre loro diverse occasioni per sperimentare e sviluppare abilità motorie. Si mettono inoltre a disposizione giocattoli ed oggetti che possono essere trainati e tirati per consentire la scoperta di oggetti in movimento e prendere coscienza del proprio corpo e delle sue potenzialità. Nella stanza, inoltre, ci sono due armadi che contengono materiale didattico, uno a giorno e l’altro chiuso. Su una parete c’è un pannello di sughero al quale vengono fissate foto e note relative ai singoli bambini. È presente inoltre una mensola dove vengono riposti i quaderni-diario personali dei bambini, che vengono completati durante l’anno e consegnati alle famiglie a giugno. Una parte della stanza è adibita a zona pranzo, delimitata da quattro mobili contenitore per i bavaglini e il materiale ludico e una casetta-gioco in plastica. In questa zona sono sistemati: 16 seggioloni (15 in legno ed 1 in plastica) e un tavolino rettangolare con alcune seggioline multiuso che saranno utilizzati quando i bambini avranno raggiunto l’autonomia necessaria. Stanza sonno-gioco Da un piccolo corridoio si accede a questa stanza adibita al gioco e al sonno pomeridiano. Sedici brandine in plastica sono disposte vicino al muro su una colonna e contrassegnati con il nome di ciascun bambino. Al momento del sonno le brandine sono disposte ogni giorno nella medesima posizione, per dare la possibilità ai bimbi di riconoscere il proprio spazio. Su un’altra parete, sotto una finestra interna che comunica con il bagno della sezione, è fissato uno specchio ad altezza bambino e a terra c’é un tappeto quadrato colorato. Nella stanza si trovano due mensole, due mobili con tre scaffali ciascuno per contenere materiale ludico in appositi cassettoni e un armadio contenente biancheria (coperte e trapunte). Un mobile con un’anta e sei scaffali viene sistemato vicino alla porta per delimitare la zona morbida. Una mensola munita di ganci viene utilizzata per appendere i sacchi del gioco euristico e sistemare i vari contenitori.

18

Stanza bagno-cambio Nella stanza troviamo: una vasca da bagno, un lavandino, un fasciatoio, un mobile composto da un’anta e sei scaffali , i ganci per i sacchetti di stoffa con i cambi individuali dei bambini, un contenitore di stoffa per i pettini personali dei bambini, una mensola per i prodotti dell’igiene personale e di infermeria. C’è anche uno specchio a parete ad altezza di bimbo, per permettergli di vedersi anche durante i giochi con l’acqua o con i colori; infatti il bagno viene usato per realizzare attività che richiedono l’uso dell’acqua.

19

DESCRIZIONE SPAZI SEZIONE MEDIO-GRANDI “SCOIATTOLI” La sezione dei bambini medi e grandi è composta da una stanza, un salone che si può dividere tramite una porta a soffietto e da due bagni. Tutte le attività previste dalla predisposizione degli angoli e delle zone più sotto descritte vengono svolte a piccolo gruppo (misto o omogeneo per età a seconda degli obiettivi prefissati). Il piccolo gruppo infatti permette l’instaurarsi di un clima di ascolto e di attenzione sia da parte dei bambini che da parte dell’adulto che segue l’attività, favorendo le occasioni di crescita individuale (motoria, cognitiva, emotiva e relazionale). Stanza gioco-sonno Nella stanza, oltre alle 28 brandine in plastica per il sonno sistemate a castello, troviamo uno specchio, due mensole ed un armadio grande in cui vengono tenuti i contenitori per i travasi. È presente inoltre un “centro motorio” attrezzato con materassi, cuscini, scale, pedane, rampe. Ad una parete è appeso un contenitore di stoffa contenente i diversi strumenti per le attività musicali. sono presenti inoltre un grande contenitore in plastica colorata dove vengono riposti i palloni, ed una mensola dove abitualmente vengono tenuti i pupazzi di peluches e, in un cestino con appositi contenitori, i ciucci che vengono utilizzati per la routines del sonno La stanza viene utilizzata, oltre che per il riposo dei bambini, per le attività musicali, per le attività di travasi (con farina e con pasta), per la lettura e per i giochi di movimento. Al momento del sonno, le brandine vengono sistemate dal personale d’appoggio in questa stanza e nel salone gioco-sonno, secondo un preciso ordine, che viene mantenuto per favorire il riconoscimento del proprio letto da parte dei bambini e favorirne l’autonomia.

Salone gioco-sonno Il salone viene usato in modo polifunzionale per le attività del mattino e del pomeriggio, per la routine dell’entrata e dell’uscita, come spazio d’intersezione e come zona sonno per i bambini grandi. Lo spazio è suddiviso in diversi centri di interesse mediante l’utilizzo dei seguenti mobili: tre mobili bassi a giorno, uno basso con ante, una colonne ed un mobile per l’educatore.

20

Alle pareti sono appesi cartelloni plastificati che documentano le attività ed progetti meno recenti rispetto a quelli esposti in corridoio. I giochi ed i materiali sono risposti nei diversi angoli in grandi contenitori in legno sistemati prevalentemente ad altezza di bambino, per permettervi un accesso autonomo.

nell’ angolo per le attività tranquille (disegno, e per i giochi da tavolino) sono presenti un tavolo e sei seggioline

- nell’angolo per i travestimenti e la lettura ci sono il tappeto, lo

specchio e i cuscini.

In prossimità della porta, nello spazio dedicato all’accoglimento e all’uscita dei bambini si trova una lavagnetta bianca per le comunicazioni ed i promemoria quotidiani, nello spazio dedicato al gioco libero, si trovano due divanetti morbidi per i bambini,

21

Il salone dà accesso al corridoio tramite una porta e alla zona del pasto attraverso una porta a soffietto. Salone gioco-pranzo Anche questa parte del salone è suddivisa in più centri di interesse attraverso diversi mobili ZONA PASTO E GIOCHI DA TAVOLO Questa parte del salone è utilizzata dagli educatori, oltre che per le merende ed il pranzo, anche per proporre attività di motricità fine e coordinazione oculo-manuale (puzzle, chiodini, disegni, manipolazione). In questa zona troviamo ventotto seggioline e cinque tavoli rettangolari. Sono presenti inoltre mobili strutturati a mensole e caselle., ed un armadio contenente materiale di cancelleria.

22

ZONA GIOCO SIMBOLICO Questa zona è adibita al gioco imitativo - simbolico ed è delimitata da mobili bassi che costituiscono le pareti della “casetta”. Questo spazio è dedicato all’attività di gioco simbolico, in cui i bambini possono giocare con un bagnetto per le bambole, una cucina, delle pentoline, il frigo, il forno con i fornelli, il lavandino, e tutto l’occorrente per imitare gli adulti nelle attività quotidiane. Da questa zona si accede alle terrazze del giardino, tramite una porta a vetro.

ZONA “LABORATORIO DEL COLORE” La zona laboratorio è adibita ad attività di espressione grafico-pittorica e di manipolazione. E’ arredata con un tavolo quadrato grande, delle seggioline, un lavandino, una struttura per l’asciugatura dei disegni, due contenitori per i cartoncini e i fogli, una mensola per le confezioni di tempere e i colori a dita e un armadio per i pennelli, le spugnette, i rulli e tutto il necessario per le attività pittoriche.

23

ANGOLO PER LA LETTURA Per la lettura è stato predisposto un angolo morbido delimitato da mobili bassi a caselle. Un grande materasso ed alcuni cuscini posti accanto ad una libreria accessibile ai bambini rende il momento della scelta del libro e della lettura più intimo e piacevole. Alcuni libri sono posizionati su mensole più alte e vengono utilizzati per i momenti di attività guidata dall’educatore.

Bagni bimbi La sezione degli Scoiattoli dispone di due bagni: nel primo ci sono cinque water, un piccolo lavandino, un fasciatoio, una panchetta e due mensole per riporre i pannolini. Nel secondo ci sono due lavandini a mangiatoia con quattro rubinetti ad altezza bambino, un fasciatoio, due panchette e e 28 gancetti per appendere i sacchetti personali contenti i ricambi dei bimbi. Questo spazio viene utilizzato anche per i giochi con l’acqua.

24

INSERIMENTO sezione dei RICCI La sezione comprende da quest’anno 16 bambini di età compresa tra i 6 e i 12 mesi. Il loro inserimento viene articolato in due turni di due settimane ciascuno; si è scelto di procedere a gruppi, per offrire ai genitori la possibilità di condividere tra loro quest’esperienza, conoscersi, scambiarsi opinioni e ridurre così notevolmente l’ansia del distacco. Durante la riunione preliminare svoltasi in giugno, è stata proposta alle famiglie la scelta tra due date per l’inizio dell’inserimento: 3 settembre (scelto da 11 famiglie) oppure 24 settembre (scelto da 4 famiglie) Per favorire il graduale adattamento dei bambini nella struttura e per aiutare le famiglie a superare il distacco iniziale, gli educatori hanno programmato una scaletta di tempi e modi d’inserimento, che va comunque interpretata in modo flessibile, in base ai tempi del singolo bambino. All’inizio viene chiesta ai genitori la presenza a tempo pieno, mentre nei giorni successivi i genitori escono per brevi momenti. Vengono predisposti degli spazi per i genitori (in giardino o in ufficio), e gli educatori propongono loro semplici attività per la decorazione degli spazi della sezione (creazione di ricci di cartoncino colorato personalizzati per ciascun bambino) Sezione degli SCOIATTOLI

Nella sezione degli Scoiattoli quest’anno sono accolti 28 bambini di età mista compresa fra i 13 ed i 36 mesi. Il gruppo, disomogeneo per età, condivide alcuni momenti della giornata legati a routines o strutturati in base a precisi percorsi didattici; in altri momenti e percorsi è prevista, invece, la formazione di gruppi tendenzialmente omogenei per età, al fine di favorire la realizzazione di attività o il raggiungimento di obiettivi che richiedono il possesso di determinate abilità e competenze.

25

La scelta del nido di lavorare su un gruppo misto di età deriva da due considerazioni, una di natura logistica e l’altra prettamente educativo-pedagogica. Nel primo caso la struttura si presta, per la sua particolare organizzazione logistica ad operare con gruppi di bambini abbastanza ampi. I locali sono spaziosi e ben organizzati da un punto di vista polifunzionale, come previsto anche dall’ultimo regolamento regionale del 2011. Nel secondo caso la scelta educativa di base nell’operare con bambini di fasce d’età disomogenee a partire dai 13 mesi d’età rispecchia una prassi ed un modello organizzativo già in atto, e pertanto già ampiamente sperimentato, nei nidi d’infanzia del comune di Trieste che si è visto risponde molto bene alle esigenze dei bambini e delle famiglie, oltrechè rappresentare una scelta organizzativa funzionale, flessibile e professionalmente valida. L’opportunità per i bambini nonchè per gli adulti, di sperimentare una quotidianità basata su un gruppo il cui range d’età si allarga permette di vivere delle “esperienze condivise tra soggetti portatori di differenze,” che rappresentano delle “occasioni che in realtà nel nido si verificano sempre, ma nel gruppo misto di più” (2+2≠4 Stare insieme tra bambini al nido pag. 29). Per i bambini, in particolare, si aumentano le occasioni di sperimentare quelle esperienze di crescita che pian piano rinforzano lo sviluppo dell’autonomia, della sicurezza in se stessi e della capacità di stare in un contesto sociale e comunitario. Tali esperienze passano attraverso i processi di imitazione, di superamento dell’egocentrismo e dello sviluppo dell’empatia. Inoltre aumentano lo sviluppo delle capacità ed abilità dei bambini rispetto al comportamento cooperativo e di auto e mutuo-aiuto, oltrechè il superamento dei conflitti socio-cognitivi. Per gli educatori questa scelta rappresenta un’opportunità di mettersi in gioco e sperimentare strategie di intervento basate sulla flessibilità della risposta educativa rispetto ai bisogni ed ai comportamenti dei bambini, stimolando un arricchimento della propria figura professionale in abbinata alla formazione/aggiornamento continuo previsto dal Comune. Quest’anno tra i nuovi accolti ci saranno due trasferimenti da altre strutture e sei inserimenti di bambini nuovi. Per favorire l’ambientamento di tutti, le educatrici hanno programmato e concordato con le famiglie il seguente calendario per le prime giornate:

26

3 settembre: accoglimento dei bambini “vecchi frequentanti”, verrà offerta ai genitori la possibilità di restare con loro al mattino per qualche momento affinché i bimbi ritrovino la sintonia con il gruppo, gli spazi e gli educatori 4 settembre: inserimento dei bambini trasferiti 10 settembre: inizio inserimenti bambini nuovi Il gruppo degli ex-Ricci ritroverà gli stessi educatori a tempo pieno dell’anno scorso, mentre con i bambini che già frequentavano il gruppo Scoiattoli rimarrà un educatore dell’anno scorso. Nei primi mesi si realizzeranno attività mirate a favorire la conoscenza e la costruzione di relazioni significative con gli educatori ancora da conoscere. SCALETTA DELL’INSERIMENTO L’inserimento per i bambini di entrambe le sezioni dura circa due settimane e segue indicativamente il seguente prospetto, che come precedentemente specificato, è modulabile tenendo conto dei tempi del bambino: PRIMA SETTIMANA I giorno: 10:00-11:00 il genitore sempre presente II giorno: 10:00-11:00 il genitore sempre presente III giorno: 10:00-11:30 il genitore si allontana per brevi momenti IV giorno: 10:00-11:30 il genitore si allontana per brevi momenti V giorno: 10:00-11:30 il genitore si allontana per brevi momenti SECONDA SETTIMANA VI giorno: 9:15-11:30 il bambino fa colazione al nido con il

genitore VII giorno: 9.15-11:30 il bambino fa colazione al nido con il

genitore VIII giorno: 8:30-11:30 il bambino pranza con le educatrici, il genitore resta al nido a disposizione IX giorno: entrata 7.30-9.00, uscita entro le 13:00 X giorno: entrata 7.30-9.00, uscita entro le 13:00 Sonno pomeridiano da concordare con le educatrici.

27

L’inserimento sarà preceduto da colloqui individuali con le famiglie, durante i quali inizierà la reciproca conoscenza e i genitori informeranno gli educatori sulle abitudini dei loro bambini. Nel corso del colloquio, verrà consegnata alle famiglie, unitamente alla modulistica per le autorizzazioni e le deleghe, una scheda da compilare con le informazioni essenziali sul bambino, e recapiti utili, e da riconsegnare alle educatrici nei primi giorni di frequenza.

28

I TEMPI DELLA GIORNATA 7.30-9.00 ENTRATA 9.00-9.30 COLAZIONE 10.00-11.15 ATTIVITA’ 11.30-12.00 PRANZO 12.00-12.30 CAMBIO 12.30-13.00 PRIMA USCITA 12.30-14.30 SONNO 14.30-15.00 RISVEGLIO, CAMBIO, USCITA 15.00-16:00 MERENDA, USCITA 16:00-17.30 USCITA PER I BIMBI CHE USUFRUISCONO DEL PROLUNGAMENTO Gli orari sono comunque concordabili con la famiglia nel rispetto di quanto previsto dal vigente regolamento comunale dei servizi educativi per la prima infanzia Orari del personale Il personale educativo ed il personale ausiliario ruotano quotidianamente su turni suddivisi in modo da garantire un’equa distribuzione degli operatori a seconda delle necessità e della giornata tipo del bambino. I turni sono organizzati in maniera da coprire adeguatamente l’orario di apertura del servizio, ed in corso d’anno possono presentare lievi aggiustamenti in funzione del servizio e del cambiamento dei flussi di presenza degli utenti che hanno facoltà di modificare l’orario di utilizzo del servizio fino a due volte in corso anno.

29

STRUMENTI DI LAVORO: confrontarsi e lavorare insieme Collegi del personale: Tutto il personale educativo ed il personale d’appoggio in ruolo partecipa alle assemblee mensili programmate, assieme al coordinatore pedagogico. Nel corso dell’incontro si discute l’ordine del giorno che viene stabilito in base alle necessità gestionali ed alle proposte avanzate da tutto il personale. Mini-collettivi All’occorrenza una rappresentanza del personale educativo di entrambe le sezioni si incontra con il coordinatore per la discussione e la risoluzione di eventuali problematiche (orario previsto 13.30-14.00). Assemblee dei genitori Sono stati programmati incontri per tutti i genitori: uno all’apertura del nido per presentare l’equipe degli operatori e per illustrare le modalità d’inserimento dei bimbi una riunione nel corso dell’anno, come illustrato nella sezione “riunioni, laboratori e feste con le famiglie” un incontro per i nuovi iscritti nel mese di giugno ulteriori incontri vengono fissati in corso d’anno in base agli sviluppi dei progetti. Colloqui con i genitori In entrambe le sezioni i colloqui individuali sono stati programmati durante la riunione con le famiglie nel mese di giugno 2012. Tali colloqui si sono svolti prevalentemente nella settimana di fine agosto 2012. Questi incontri hanno lo scopo di instaurare una prima conoscenza reciproca tra educatrici e famiglia, ed avere informazioni sui nuovi bambini. Un altro calendario di colloqui verrà programmato durante l’anno al fine di verificare insieme il percorso educativo di ogni bambino. Tutte le educatrici del nido sono in ogni caso a disposizione dei genitori per colloqui da svolgersi anche in altri momenti ritenuti necessari.

30

Comitato di Gestione Quest’anno il Comitato sarà rinnovato; le elezioni dei genitori si svolgeranno durante l’assemblea del 7 novembre 2012. Il personale che farà parte del comitato verrà eletto in sede di collettivo. RAPPORTI CON GLI UFFICI, CON L’AREA EDUCAZIONE ED I SERVIZI INTEGRATI PER I GIOVANI L’INFANZIA E LA FAMIGLIA Il nido è in costante rapporto con gli uffici dell’Area Educazione non solo per quanto riguarda l’erogazione del servizio sotto il profilo gestionale-amministrativo (presenze dei bambini e del personale, richieste di permessi da parte delle famiglie e da parte del personale, richieste di intervento e riparazioni, acquisti, ecc…), ma anche per quanto riguarda lo sviluppo stesso del servizio in prospettiva “interna” (formazione del personale, progetti educativi trasversali ai servizi, partecipazione e contributi di idee e risorse ai percorsi di sviluppo comuni, come definiti negli indirizzi emanati dalla Direzione), ed in prospettiva “esterna”: partecipazione alle iniziative cittadine: via S.Caterina - es. iniziative del 20 novembre -ricorrenza della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia; carnevale, ecc… - Il coordinatore pedagogico, in questo caso, è garante della circolarità delle informazioni interne ed esterne ed attraverso il collegamento con gli altri servizi (riunioni di coordinamento dei coordinatori, tavoli di lavoro tematici, ecc…) favorisce lo sviluppo di progetti di rete con le altre realtà educative del Comune. Strumento essenziale risulta essere in tal senso la posta web interna che da qualche anno è stata estesa anche ad uso del personale educativo. RAPPORTI CON IL TERRITORIO

Il nido mantiene regolari contatti con i diversi servizi presenti sul territorio: -con la Scuola dell’Infanzia Statale “Iqbal Masih” attraverso un consolidato e pluriennale progetto di continuità verticale. -con l’Azienda Sanitaria; è in corso una collaborazione nell’ambito dell’educazione alimentare -con i Servizi Sociali, in particolare in caso di situazioni da gestire congiuntamente

31

STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE, VERIFICA E OSSERVAZIONE La documentazione viene particolarmente curata ritenendola elemento base di comunicazione/esplicazione dell’operare quotidiano , di archiviazione/memoria della cultura del nido e della presenza dei singoli bambini, ed in quanto strumento fondamentale di costante verifica e valutazione del lavoro condotto dal gruppo degli educatori. Il documentare, infatti, implica per gli educatori l’attivazione di modalità di lavoro legate a scelte intenzionali e ragionate di attuazione dei percorsi educativi, implica l’osservazione attenta dei bambini, dei loro interessi e bisogni, delle aspettative delle famiglie, implica inoltre un continuo assestamento dei propositi e delle intenzionalità educative (collegate al bagaglio teorico-formativo degli educatori) in rapporto al concreto contesto operativo, garantendo così un continuo monitoraggio della qualità del servizio offerto dal nido. Quaderno dei verbali e delle comunicazioni Vengono tenuti dei quaderni/raccoglitori con i verbali delle riunioni che si svolgono al nido e le comunicazioni con i referenti esterni, tra cui l’Amministrazione comunale. Quaderno/diario con foto per dare memoria al nido Due album, uno per sezione, con alcune delle foto più significative della vita del nido, che costituirà la memoria storica del nido stesso. Le foto saranno accompagnate da commenti e brevi descrizioni. Quaderno per comunicare con le famiglie Vengono tenuti due quaderni nell’atrio d’ingresso, uno per sezione, in cui viene inserita una scheda giornaliera con le informazioni per i genitori sul menù, le notizie di maggior interesse riguardanti ciascun bambino, il tipo di attività proposta in sezione. Cartelloni con elaborati dei bimbi Per i bimbi piccoli le produzioni vengono eseguite insieme su grandi cartelloni che vengono esposti in atrio oppure in sezione. Per il gruppo dei medio-grandi le produzioni individuali verranno comunque raccolte ed esposte negli spazi comuni della struttura, per poter essere costantemente visibili dalle famiglie. Diario del bambino Viene tenuto un diario per ogni bambino che documenta la sua vita al nido attraverso foto commentate dalle educatrici, costituirà la

32

memoria del tempo trascorso al nido, degli amici incontrati, delle esperienze e dei progressi compiuti. Nel diario ciascun bambino ritrova le sue produzioni personali, a memoria delle sue attività al nido. Dvd o CD di foto e video Durante l’anno verranno realizzate foto digitali, che saranno masterizzate su cd da distribuire alle famiglie a fine anno. Una copia verrà conservata al nido come documentazione dell’anno. E’ possibile inoltre ideare la realizzazione di un eventuale dvd con le riprese fatte durante l’anno. Osservazione L’aver adottato il metodo del lavoro di gruppo viene pure considerato un mezzo atto a favorire l’osservazione mirata dei bambini, delle dinamiche relazionali, della qualità del servizio prestato; in gruppo, gli educatori, anche assieme al coordinatore pedagogico, confrontano le osservazioni da loro ricavate in merito ad un determinato oggetto e le discutono articolando al loro interno le strategie di intervento ritenute più adeguate al caso. Laddove venga ritenuto necessario è possibile che si ricorra all’utilizzo di strumenti di osservazione più tecnici (scale di osservazione (ASEI autovalutazione dei servizi educativi), tavole di sviluppo (tavole del Beller,…) o alla ricerca di contributi scientifici tratti dalla letteratura. Altro Altri strumenti di documentazione e verifica vengono usati dall’équipe al fine della valutazione di progetti specifici o del progetto educativo nel suo insieme. Questionario di gradimento(customer satisfaction) presentato alle famiglie funge inoltre da ottimo strumento critico di lettura per ridefinire gli adeguamenti/aggiustamenti del servizio in base alle esigenze rilevate dalle famiglie. Sito Web dell’Area Educazione Università e Ricerca luogo virtuale ideale su cui rendersi visibili all’esterno, ma anche e soprattutto a se stessi in un circolo virtuoso che rimanda ai processi di valutazione e autovalutazione.

33

PROGRAMMAZIONI DIDATTICHE COMUNI ALLE DUE SEZIONI

LABORATORI CON LE FAMIGLIE Ritenendo fondamentale la presenza di un clima sereno e familiare per il buon andamento della vita di tutti (adulti e bambini) al nido, offriamo ai genitori dei momenti specifici, a tema o di laboratorio, in cui si promuove l’incontro tra genitori, bambini ed educatori. LABORATORIO DI NATALE I genitori sono invitati a partecipare al laboratorio portando da casa del materiale di vario genere per realizzare gli addobbi per l’albero di Natale. Per abbellire ulteriormente l’albero, nelle mattinate precedenti verranno creati addobbi dai bambini con la pasta di sale. Obiettivi: -conoscenza del significato delle feste tradizionali -conoscenza e socializzazione tra genitori, -coinvolgimento delle famiglie alla vita del nido. Educatrici coinvolte: tutte le educatrici del nido. Spazi usati: sezione scoiattoli. Tempi: 12 dicembre 2012 (circa due ore dalle 15:00 in poi) FESTA DI PRIMAVERA Verranno coinvolti i nonni dei bambini perché “c’è qualcosa di affascinante nella strana accoppiata dei giovanissimi e delle persone molto mature. Un bambino sfida i genitori ad essere decisi e responsabili. Un nipote sfida i nonni a non fare tante storie e a divertirsi.”(Charles Ann Morse). Ma avendo ben conosciuto i nonni in questi anni, noi aggiungeremmo, parafrasando la citazione: “i nonni sfidano tutti noi a non fare tante storie e a divertirsi”. Obiettivi: conoscenza e socializzazione tra famiglie coinvolgimento delle famiglie alla vita del nido conoscenza del nido da parte dei nonni per superare la diffidenza che alle volte manifestano nei confronti del nido, visto come un “sostituto” della loro figura nella cura dei bambini. Educatrici coinvolte: tutte le educatrici del nido. Spazi usati: sezione ricci e sezione scoiattoli. Spazi esterni.

34

Tempi: 6 maggio 2013 l’orario della festa sarà fissato insieme alle famiglie durante l’assemblea dei genitori; la proposta delle educatrici sarà quella di fare la festa al mattino, in modo da poter dedicare più tempo alle attività proposte. Modalità:. I nonni con i propri nipoti si dedicheranno all’attività di giardinaggio. FESTA – GITA DI FINE ANNO A conclusione dell’anno scolastico verrà organizzata una giornata per salutare le famiglie prima della vacanze estive e consegnare i quaderni-diario personali dei bambini e gli elaborati di tutto l’anno. La festa si svolgerà nella settima tra il 3 ed il 7 giugno2013, in data da destinarsi. La proposta sarà presentata nell’ambito dell’assemblea dei genitori, ed i dettagli verranno definiti assieme al comitato di gestione, che collaborerà alla realizzazione della giornata. Educatrici coinvolte: tutte le educatrici del nido. Tutti gli appuntamenti per le famiglie sono stati raccolti in un calendario-promemoria consegnato ad ogni singola famiglia alla riunione di fine agosto, per permettere a tutti di organizzarsi con largo anticipo e senza disagio. Il promemoria contiene anche le date significative del calendario scolastico regionale per i servizi della prima infanzia.

35

CALENDARIO 2012-2013

INCONTRI E FESTE

22 OTTOBRE: ore 17.00 assemblea dei genitori,

elezione del comitato di gestione e riunione di sezione

12 DICEMBRE: ore 15.00 Festa di Natale con addobbo dell’albero

18 MARZO: ore 17.00 riunione dei genitori

6 MAGGIO: festa di primavera con i nonni

tra il 3 ed il 7 GIUGNO si svolgerà la FESTA di FINE ANNO: le modalità ed i

dettagli saranno discussi e definiti nel corso delle assemblee dei genitori

SOSPENSIONI DEL SERVIZIO:

1 novembre: festa nazionale (tutti i santi)

dal 24 DICEMBRE al 5 GENNAIO vacanze di Natale

dal 11 al 13 FEBBRAIO chiusura per Carnevale

dal 28 MARZO al 02 APRILE vacanze di Pasqua

25 e 26 APRILE festa nazionale (anniversario della Liberazione) e ponte

1 MAGGIO (Festa del Lavoro)

28 GIUGNO chiusura del servizio

36

PROGETTO LIBRO Visto l’interesse dimostrato da parte dei bambini verso la lettura, vogliamo proporre il progetto libro, cercando di sottolineare la positività del libro in tutte le sue sfaccettature. La convinzione della validità della proposta del libro al nido si avvale anche dei risultati di molte ricerche americane e inglesi che, esaminando gli effetti a lungo termine di diversi programmi di intervento precoce nei primi anni di vita, indicano vistose correlazioni tra la proposta sistematica dei libri illustrati fatta ai bambini, lo sviluppo linguistico e il successo scolastico. “La semplice proposta sistematica del libro sembra influenzare la motivazione, l’attenzione e la comprensione del bambino ed ha vistosi effetti sulle competenze attive di lettura e scrittura” (da S. Mantovani). E’ molto importante tener conto di due criteri: quello di associare la lettura ad un momento piacevole e quello di scegliere un contenuto che sia per il bambino significativo. L’utilizzo dei libri è importante per acquisire una serie di competenze che rappresentano vere e proprie conquiste. Attraverso la manipolazione il bambino impara a tenere il libro in mano e a notare possibili relazioni tra una pagina e l’altra e a capire come e se la situazione è mutata. “La lettura ad alta voce crea una piacevole abitudine all’ascolto e dilata quei tempi di attenzione che oggigiorno sono decurtati dall’abitudine ai ritmi incalzanti e fisiologicamente scorretti imposti dalla televisione. Ascolto e attenzione favoriscono inoltre lo sviluppo delle capacità di creare immagini mentali.” (da “LEGGERE AD ALTA VOCE” di Rita Valentino Merletti). Finalità: Avvicinare il bambino al mondo della lettura Obiettivi: Sviluppo del linguaggio Arricchimento del vocabolario Aumento della complessità delle frasi Aumento quantitativo della verbalizzazione Rispetto dei turni Sviluppo del pensiero Formazione concetti : Formazioni concetti-azioni / Rappresentazione anticipata Sviluppo della memoria: Rievocazione di oggetti o personaggi già visti

37

Metodologia: Vengono letti e commentati insieme ai bambini libri illustrati, contenenti immagini di oggetti singoli a loro familiari. Successivamente verranno proposti libri contenenti immagini che favoriscono il riconoscimento di un oggetto e delle sue funzioni; quindi libri contenenti “protostorie”. Questi ultimi sono caratterizzati da uno stesso elemento o personaggio presentato ripetitivamente in una successione di situazioni analoghe ma raffigurate da elementi variati, alla fine libri con storie brevi in cui vengono compiute azioni semplici e facilmente riconoscibili. I bambini saranno divisi in piccoli gruppi. L’atteggiamento dell’adulto sarà quello di rivolgersi al bambino in modo chiaro e corretto in modo da essere capito e ascoltato portando il bambino a capire e ad ascoltare. L’educatore avrà inoltre la funzione di favorire l’attenzione incoraggiando l’espressione verbale e di mediare l’alternanza dei turni all’interno del gruppo. Per valorizzare ulteriormente l’aspetto della lettura, le educatrici potranno inoltre valutare la partecipazione ad iniziative proposte dall’Area Educazione nell’ambito del progetto “Nati per leggere”. Strumenti: Verranno usati libri adatti alla prima infanzia. Spazi: Angolo morbido nella stanza gioco-pasto e spazi creati all’occorrenza nella stanza gioco-sonno. Tempi: da novembre a maggio. Documentazione: fotografie scattate ai bambini durante le attività con i libri.

38

PROGETTO BIBLIOTECA Considerata l’attenzione dedicata alla lettura attraverso il progetto Libro, riteniamo valido ed importante il coinvolgimento delle famiglie nel percorso di familiarizzazione con la lettura ai bambini. Attiveremo perciò il “servizio di prestito” di libri adatti ai bambini e scelti in base alle diverse fasce d’età. Obiettivi: Sensibilizzazione alla cultura del libro Continuità nido-famiglia Familiarità con l’oggetto libro Valorizzazione del piacere della lettura. Tempi: Il progetto partirà da gennaio e durerà fino a maggio 2013. I bambini potranno portare a casa un libro alla volta e tenerlo al massimo per una settimana. Modalità Il servizio di prestito funzionerà il mercoledì dalle ore 12:30 alle 13:00 e dalle ore 15:00 alle 16:00 con l’ausilio di un educatore. PROGETTO NATI PER LEGGERE E’ un progetto nazionale, coordinato, dal Centro Salute bambino e che vede, per quanto riguarda la provincia di Trieste, la collaborazione delle biblioteche comunali e dei pediatri dell’ASL. Suo obiettivo principale consiste nel far scoprire, potenziare e dare importanza alla lettura ad alta voce già nei primi anni di vita del bambino. Il progetto prevede alcuni passaggi che vedono coinvolti da una parte le educatrici dall'altra le famiglie, ciascuno per le specificità e competenze a loro proprie. Da parte delle educatrici l’adesione allo stesso si sviluppa portando il contributo dell’esperienza della lettura che, attraverso i momenti dedicati, viene proposta ai bambini nei nidi. In contesti di incontro appositamente strutturati il referente della struttura ha il compito di illustrare e mettere in rete con i servizi l’attività programmata. Sono successivamente previsti degli incontri sui diversi territori della città, con partecipazione aperta alle famiglie, sul tema dell’importanza della lettura ad alta voce per lo sviluppo del bambino in base alle evidenze del Programma Early Childhood Development. Questi

39

incontri saranno a cura di esperti e vedranno la partecipazione dei pediatri di famiglia e dei referenti del progetto. E’ inoltre programmato un seminario dal titolo “L’importanza della lettura precoce per la salute e lo sviluppo del bambino e per le competenze genitoriali” il giorno 23 novembre. (sede e orario da definire). L’iniziativa vuole promuovere altresì una formazione per lettori volontari, destinata a genitori, nonni ed altri soggetti interessati. L’obiettivo è di sensibilizzare e coinvolgere le famiglie sull’importanza educativa e di sviluppo che riveste la lettura ad alta voce, anche attraverso l’individuazione e formazione di lettori volontari che potranno eventualmente effettuare attività di lettura ai bambini nelle strutture educative comunali.

40

PROGETTI DELLA SEZIONE DEI RICCI Durante il primo anno di vita i bambini esplorano con le mani e con la bocca gli oggetti a loro disposizione. In seguito la conquista della deambulazione e del movimento ampliano le loro possibilità di esplorazione e li mettono nella condizione di poter cercare gli oggetti spostandosi nell’ambiente che li circonda, per poi infilarli nei contenitori, nasconderli, ecc… Tutto ciò, nella sezione dei piccoli viene favorito attraverso la progettazione dei seguenti laboratori: Cestino dei Tesori Cerco, trovo scopro Gioco Euristico Polveri alimentari I laboratori avranno inizio a partire dal mese di gennaio 2013, quando i bambini avranno acquisito sicurezza e fiducia nei confronti dell’ambiente nido e degli adulti. Il Cestino dei Tesori: Il Cestino dei Tesori nasce come esperienza di esplorazione sensoriale e si indirizza ai bambini nella prima fase di vita, quando verso il 6-7 mese cominciano a stare seduti senza appoggio ma ancora non si spostano nello spazio. Anche i più recenti studi sulla prima infanzia hanno evidenziato l’importanza che il bambino sia creativo fin dai primi mesi di vita per poter sviluppare varie intelligenze. L’attività consiste nel proporre ai bambini un cesto di vimini di circa 35 cm di diametro e circa 12 cm di altezza, robusto e dal fondo piatto, riempito da vari oggetti di uso comune, scelti in base alle loro caratteristiche percettive e strutturali, fatti per lo più con materiali naturali: legno, metallo, gomma, carta, tessuto, pelle, pelo, cartone ecc… Ai bambini, seduti di fronte al cesto viene lasciata massima libertà di esplorare gli oggetti che preferiscono. L’oggetto viene guardato, afferrato, succhiato, passato sulle labbra, scosso e battuto. Queste azioni permettono la scoperta delle caratteristiche descrittive: dimensione, sensazione al tatto, peso, forma; ma anche delle caratteristiche funzionali: gli oggetti possono essere riempiti, svuotati, sovrapposti, battuti producendo rumore.

41

Terminata l’esplorazione di un oggetto il bambino ne sceglierà un altro. Lo scopo degli oggetti contenuti nel cesto è quello di offrire la massima varietà di stimoli ai 5 sensi: al TATTO: attraverso la diversa consistenza, forma e peso degli oggetti. All’OLFATTO: attraverso la varietà di odori dei materiali. Al GUSTO: quest’ambito è più limitato ma i materiali offrono sapori diversi. All’UDITO: attraverso i diversi rumori offerti dalla manipolazione degli oggetti. Alla VISTA: attraverso il colore, la forma, la lunghezza e la lucentezza degli oggetti. A questo scopo nel cesto sono inseriti: Oggetti di origine naturale: pigne, conchiglie, castagne, spugne naturali. Oggetti di materiali naturali: gomitoli di lana, cotone, sottopentole in paglia, pennelli da barba, spazzolino da denti, pettini in legno, spazzola in setole naturali. Oggetti in legno: sonagli, mollette da bucato, anelli delle tende, cucchiai, portauova. Oggetti in metallo: mazzi di chiavi, catenelle, frusta da cucina, pentolini, scatole di sigari, coperchi dei vasetti di marmellata, formine per biscotti. Oggetti in pelle, tessuto, gomma, pelo: piumino per cipria, pezzi di tubi di gomma, borsetta in pelle con cerniera, pacchettini ben cuciti di tessuto con lavanda, timo e chiodi di garofano. L’atteggiamento di noi educatori è quello di osservazione ma non di partecipazione al gioco, semmai di riorganizzazione e di variazione del materiale. finalità educative: scoperta, esplorazione, conoscenza dei materiali, sviluppo oculo-manuale e sensoriale. Sviluppo della conoscenza, e del rapporto causa-effetto

42

Ruolo dell’educatore: è quello di organizzare l’ambiente e predisporre il materiale, durante il gioco l’educatore diventa mediatore della situazione, disponibile ma non intrusivo. Modalità e tempi: viene usato lo spazio della sezione, sul tappeto, davanti allo specchio, dopo aver eliminato gli oggetti presenti che potrebbero esser causa di distrazione. L’attività si svolge in piccoli gruppi con tempi flessibili. Si propone circa due volte per settimana per circa 3 mesi. Cerco, trovo, scopro Gioco di libera esplorazione con oggetti non strutturati costituiti da vari materiali per qualità percettive, fisiche ecc. Quando il bambino comincia a muoversi si possono mettere vicino al cestino dei tesori, due o tre barattoli di dimensioni diverse, in questo modo lui potrà cominciare a sperimentare mettendo gli oggetti del cestino dentro i barattoli; questa combinazione è il primo passo verso una nuova esplorazione delle cose disponibili; inizierà così un cambiamento effettivo nel loro uso: dall’esplorazione attraverso la bocca si passerà alla manipolazione che si sviluppa combinando un oggetto con un altro oggetto ( dentro, sopra, sotto, davanti, dietro…) Finalità educative: favorisce la scoperta di percezioni sensoriali, la conoscenza di caratteristiche fisiche di oggetti, le azioni su tali oggetti e la loro combinazione, il piacere della scoperta Ruolo dell’educatore: predisporre il materiale scegliendo la quantità e la varietà, e preparando uno spazio adeguato.; svolgere un ruolo di osservatore, non di dirigere o di sostituirsi ai bambini nell’attività materiale utilizzato: vari oggetti di uso comune, in carta, stoffa, legno, ecc, disposti in diversi contenitori sparsi sul pavimento. Modalità e tempi: l’attività si svolge in piccoli gruppi, e dura circa 30 minuti

43

Il Gioco Euristico: La parola “Euristico” significa “che serve per scoprire o arrivare alla comprensione di…(come conquista, arrivarci con fatica)” e descrive esattamente l’attività nella quale i bambini sono impegnati. Lo scopo, che ci porta ad utilizzare questa parola non abitualmente in uso, è quello di mettere a fuoco la concentrazione del bambino impegnato nell’uso degli oggetti e la disponibilità dell’adulto ad una considerazione rispettosa di tale impegno. COME I BAMBINI UTILIZZANO GLI OGGETTI OFFERTI: Si osserva una grande varietà di modi con i quali i bambini scelgono di utilizzare gli oggetti per riempire, vuotare, infilare, selezionare, scartare, riconoscendo le differenze e le somiglianze: sovrapporre, mettere in sequenza, paragonare una cosa all’altra e così via. Qualche volta hanno successo nel loro scopo, qualche volta no, però imparano da ogni situazione a conoscere la natura dell’oggetto ed il comportamento dello stesso nello spazio. I conflitti fra i bambini non solo sono ridotti al minimo, ma avvengono tra di loro scambi amichevoli, perché il materiale è abbondante. Questi oggetti offrono ai bambini l’opportunità di sperimentare infiniti modi di giocare e di organizzare tale materiale senza schemi prefissati dall’adulto. IL RUOLO DELL’ADULTO: Il ruolo dell’adulto è quello di raccogliere il materiale ed organizzarlo nella stanza scelta per l’attività; gli oggetti vengono contenuti in sacchi di stoffa (sarà necessario predisporre un sacco per ogni tipo di oggetto). E’ quindi necessario scegliere il numero dei sacchi con vari tipi di materiale in rapporto al numero dei bambini (esempio: 4 sacchi per 6 bambini) con almeno tre recipienti per ognuno di loro e predisporre il materiale raggruppandolo in punti vari della stanza. L’adulto sta seduto e osserva il gruppo in quanto l’attività è auto-diretta e non richiede pertanto l’intervento dell’educatore. Una parte del tempo è destinata al riordino del materiale assieme ai bambini. Il tempo utilizzato per mettere in ordine gli oggetti ha la stessa importanza del tempo trascorso per il gioco e può considerarsi estensione del gioco stesso. ELENCO DEL MATERIALE PER I SACCHI: Pon pon di lana, cilindri di plastica e di cartone, chiavi, barattoli di latta e cestini in vimini da usare come contenitori, coperchi metallici

44

di vasetti, anelli per le tende, bigodini, catenelle di vario materiale e lunghezza, tappi di sughero. POLVERI ALIMENTARI Il laboratorio consiste nella manipolazione di polveri alimentari quali zucchero, sale, cacao, pan grattato, farina gialla, ecc, e mira alla conoscenza delle caratteristiche tattili, olfattive, visive e gustative, prendendo consapevolezza dei vari odori sapori e colori. Modalità e tempi: si possono usare i seggioloni oppure un tavolino, offrendo ai bambini una sola “polvere” alla volta oppure in una seconda fase anche più di una. L’attività viene svolta in piccoli gruppi, e viene proposta più volte per permettere a ciascuno di esplorare a fondo i materiali. Per proseguire il percorso si possono aggiungere alle polveri piccole quantità di acqua, oppure altri alimenti quali pomodoro e spinaci lessi. Materiali utilizzati: polveri alimentari e piccoli contenitori ruolo dell’educatore: l’educatore predispone l’ambiente ed organizza il giuoco partecipando attivamente; inizialmente invita i bambini ad assaggiare ed annusare i materiali, poi si pone come osservatore.

45

Progetti della sezione degli scoiattoli: PROGETTO DI CONTINUITA’ CON LA SCUOLA DELL’INFANZIA IQBAL MASIH Il progetto di continuità verticale del nostro nido con la scuola dell’infanzia di Melara si svolge da diversi anni e rappresenta un’esperienza di collaborazione molto significativa per tutti i soggetti coinvolti. Quest’anno si è pensato di realizzare un percorso che favorisca soprattutto la reciproca conoscenza. SOGGETTI COINVOLTI Bambini coinvolti: 19 bambini della sezione medio-grandi che il prossimo anno frequenteranno la scuola dell’infanzia e tutti i bambini “piccoli” della scuola dell’infanzia. Educatrici coinvolte: Cristina, Barbara, Maria Grazia, Nicoletta e Manuela. FINALITA’ ED OBIETTIVI Permettere di stabilire relazioni nuove con bambini e adulti; creare familiarità con l’ambiente della scuola dell’infanzia, i suoi spazi e i suoi ritmi, per aiutare i bambini che quest’anno terminano l’esperienza del nido ad inserirsi l’anno prossimo in questa nuova realtà; favorire un clima di reciproca collaborazione predisporre un clima di divertimento e partecipazione di tutti; consolidare lo scambio tra diversi servizi educativi ed aumentare le occasioni di incontro; favorire una maggiore integrazione con il territorio. METODO In fase di progettazione gli educatori e gli insegnanti dei due servizi si sono trovati per organizzare il progetto, ponendo particolare attenzione all’aspetto dei tempi, per poter permettere a tutti di parteciparvi in maniera costruttiva. Il progetto prevede di creare occasioni stimolanti di gioco favorendo l’interazione tra bambini di diverse età. Il progetto si concluderà con una festa, in cui tutti i bambini si saluteranno tra loro.

46

TEMPI Il progetto si svilupperà tra gennaio e maggio prevedendo 6 incontri più la festa finale seguendo il seguente calendario: 2 volte i bambini della scuola dell’infanzia verranno al nido 4 volte i bambini del nido andranno alla scuola dell’infanzia. Gli incontri si svolgeranno sempre di mattina, indicativamente dalle ore 10 alle ore 11. DOCUMENTAZIONE L’attività verrà documentata attraverso fotografie, che rientreranno nella documentazione annuale della sezione e nei diari fotografici personali dei singoli bambini. PROGRAMMAZIONE E VERIFICA Le insegnanti si riuniscono inizialmente per trattare insieme le modalità organizzative. Al termine del progetto è previsto un momento di condivisione e verifica tra tutti gli educatori ed insegnanti coinvolti nell’iniziativa.

47

PROGETTO MUSICA Musica è fare attività con i suoni: ballare, cantare, suonare, ascoltare, comporre, creare, costruire… Perché si fa musica? Per giocare, per divertirsi, per comunicare, per esprimersi, per ricercare, per stare insieme. Questo progetto si propone di creare per i bambini percorsi pedagogici e didattici intorno alla musica e ai suoni, perché la musica può essere veicolo privilegiato di conoscenza di sé, ma soprattutto può esser vissuta come linguaggio per esprimere emozioni e creatività. Il ruolo dell’adulto in questo senso è orientato a valorizzare il piacere che il bambino prova nelle semplici sperimentazioni e produzioni di suoni fini a se stesse. Metodologia All’interno di questo progetto si è scelto di privilegiare una metodologia del lavoro che valorizzi maggiormente le situazioni di condivisione e allargamento delle prime attività di ricerca e scoperta messe spontaneamente in atto dai bambini stessi. La conoscenza che il bambino costruisce passa attraverso la sperimentazione, la ripetizione, l’elaborazione di azioni motorie che costruiscono schemi logici e competenze simboliche fondamentali. Da qui la scelta di rifiutare una propedeutica che prepari il bambino ai linguaggi musicali codificati, per prediligere invece l’utilizzo di contesti e strumenti che consentano la comprensione delle esperienze sonore possibili nell’immediato, dando spazio ai bisogni musicali dei bambini e al valore formativo delle esperienze infantili più spontanee ed informali. Educatrici coinvolte: Nicoletta e Manuela LABORATORIO “SPERIMENTO” Il presente laboratorio si propone di coinvolgere i bambini in attività di esplorazione e produzione sonora di diversi strumenti musicali, convenzionali e “artigianali”, attraverso un approccio originale con il mondo dei suoni e della musica per favorire la costruzione di strumenti di analisi e rielaborazione personali e condivisibili che servono nell’immediato e in futuro. Obiettivi: Sviluppo della coordinazione motoria Sviluppo dell’attenzione Consapevolezza dei molteplici utilizzi di materiali diversi

48

Riconoscimento dei materiali e degli strumenti musicali e della loro “voce” in contesti diversi Modalità: i bambini vengono invitati ad avere un libero approccio con il suono, nel rispetto dei tempi e ritmi di ciascun bambino. Tempi: l’attività viene proposta in piccoli gruppi una volta a settimana Spazi: Stanza gioco-sonno Materiali: strumenti musicali, bottiglie e contenitori in plastica, scatole in latta, legumi, semi, carta, cartone ecc. LABORATORIO “GIOCO CON LA VOCE” Il laboratorio si propone di creare un ambiente stimolante per far esplorare ai bambini le sonorità della propria voce e favorire l’invenzione vocale e canora (fondamentale nello sviluppo del linguaggio) attraverso il dialogo cantato e l’apprendimento e la riproduzione di diverse canzoncine (in cui c’è particolare attenzione ad ascoltare le loro trovate per sostenerle e rilanciarle). Obiettivi: Sviluppo del linguaggio Sviluppo motorio Sviluppo della capacità di memorizzazione Sviluppo della capacità di modulare la voce Sviluppo della capacità di ascoltarsi Sviluppo dell’attenzione Rispetto dei turni Modalità: Le educatrici cantano e drammatizzano canzoni per l’infanzia, popolari e di musica leggera, alle quali i bambini partecipano spontaneamente, secondo la propria personalità, con gesti e contributi canori (come notato nella sperimentazione di attività musicale degli scorsi anni).

49

Tempi: L’attività canora viene proposta in entrambe le sezioni a gruppi anche abbastanza numerosi con frequenza settimanale. Spazi: Stanza gioco-sonno e stanza gioco motorio-sonno LABORATORIO “ASCOLTO ATTIVO” Il laboratorio consiste nel proporre svariate attività di ascolto, detto “attivo” in quanto coinvolge i bambini e gli adulti a parteciparvi in prima persona. L’ascolto di particolari brani e “storie musicali”, è infatti accompagnato da attività motorie o da momenti di drammatizzazione, che scaturiscono dal prestare attenzione a “cosa dice” la musica stessa, attraverso i diversi ritmi, timbri, intensità, colore, ecc. Attraverso le attività di ascolto, si desidera valorizzare anche il semplice impatto emotivo suscitato dalla musica su adulti e bambini, ed il benessere psicofisico che ne deriva attraverso la produzione dell’ “ormone della felicità” (ovvero i sentimenti e le emozioni che trasudano dalla pelle di chi ascolta). Obiettivi: Sviluppo dell’attenzione Sviluppo del linguaggio Sviluppo emotivo Sviluppo motorio Comprensione del linguaggio musicale in tutte le sue forme (convenzionale e non) Incremento del senso del ritmo e della sua applicazione in campo motorio. Modalità: questo laboratorio viene proposto solo nella sezione “Scoiattoli”. I bambini vengono guidati dagli educatori in attività di ascolto, prestando attenzione in particolare a cosa “racconta” e cosa “suscita” la musica in contesti diversi. Tempi: l’attività viene proposta in piccoli gruppi una volta a settimana quando il rapporto numerico lo consente, altrimenti a gruppi di 8/9 bambini.

50

Spazi: stanza gioco-sonno della sezione “Scoiattoli”. Materiali: lettore cd, cd musicali e materiale d’arredo (cuscini, tappeti, specchi, ecc.). DOCUMENTAZIONE E VERIFICA COMUNI AI TRE LABORATORI: Fotografie digitali e riprese video CD MUSICALI PER LE FAMIGLIE: Spesso in ambiente familiare i bambini chiedono canzoni che appartengono alla quotidianità del nido e mettono così in difficoltà i genitori che non sempre le conoscono o non si sentono capaci di cantarle. A tal scopo negli anni scorsi si è ritenuto utile registrare un cd con un il repertorio proposto ai bambini; verranno fatte ulteriori copie del cd e verranno distribuite alle famiglie che frequentano il nido da quest’anno e che ancora non le hanno ricevute. Laboratorio “ LA MUSICA CHE VIENE DA LONTANO” Il presente laboratorio si colloca all'interno della collaborazione con l'associazione “Interethnos”, che grazie all’impiego dei fondi regionali da parte della Provincia di Trieste, può per quest'anno offrire un monte ore di mediazione culturale nelle varie strutture educative, da utIlizzarsi entro il mese di dicembre. Il nostro nido non presenta attualmente necessità immediate di mediazione linguistica, ma il personale ha ritenuto opportuna la richiesta di 10 ore di mediazione culturale da utilizzare per un percorso musicale rivolto ai bambini. Il percorso è stato ideato assieme alla mediatrice culturale di lingua spagnola OLGA CASTRO, e prevede una serie di laboratori con i bambini, ideati in continuità con il progetto musica attuato dalle educatrici. Il primo laboratorio prevede la conoscenza e l’esecuzione di una canzoncina per bambini in lingua spagnola, intitolata “Los pollitos”. I bambini la impareranno e canteranno assieme alla mediatrice, che la drammatizzerà attraverso gesti e piccoli pupazzi per favorire le comprensione del testo.

51

Il secondo laboratorio prevede l’ascolto di musiche appartenenti alla tradizione dei nativi americani, accompagnato da movimenti e danze. Il terzo laboratorio prevede la costruzione insieme ai bambini di piccole maracas e di alcuni bastoni della pioggia, utilizzando materiale di recupero (rotoli di cartone, bottigliette di plastica piccoli cereali e semi) Tutti i laboratori si svolgeranno di mattina, tra le 10.00 e le 11.00, nei mesi di ottobre, novembre ed eventualmente dicembre, per un totale di 10 ore di mediazione culturale (un’ora per la programmazione, e nove ore per i laboratori) I bambini vi parteciperanno a turno in piccoli gruppi (8-9 bambini per volta), e con la presenza di almeno una educatrice della sezione.

52

Progetto “Siamo quello che…” Questo progetto nasce, quasi spontaneamente, dal vissuto quotidiano del nido, in cui spesso durante le attività proposte emergono il background culturale ed il bagaglio di esperienze di ciascun bambino. Capita ad esempio che durante il momento dedicato alle canzoncine, qualcuno dei bambini esordisca con un canto popolare o dialettale, o che a tavola ci siano nette preferenze per pietanze che appartengono anche all’abituale menù familiare , o, ancora, che i bambini più grandi raccontino di aver partecipato a particolari eventi o festività presenti in città. È nata allora l’idea di valorizzare tutto questo, strutturando un progetto che possa incoraggiare l’emergere dei vissuti personali dei bambini e dei background culturali di ciascuna famiglia, e che proponga nel contempo percorsi di conoscenza delle tradizioni locali e della cultura dialettale del territorio triestino. In altre parole, un percorso di scoperta dell’identità di ciascuno di noi, attraverso “QUELLO CHE…” mangiamo, cantiamo, festeggiamo, giochiamo, e chi più ne ha più ne metta! Tale idea si colloca perfettamente all’interno del progetto educativo del nido, che, per sua natura, include tra le sua finalità la valorizzazione delle identità e delle differenze, attraverso la relazione, in cui ciascuno degli elementi coinvolti (bambini, educatori e famiglie) influenza gli altri con i propri comportamenti ma anche con i propri vissuti e sentimenti, che spesso entrano in gioco inconsciamente. Le attività proposte saranno strutturate tenendo conto di tutto questo, partendo da attività che riguardino e valorizzino la tradizione popolare di Trieste, in quanto luogo fisico dove tutti soggetti coinvolti vivono, ma saranno modulate nel corso dell’anno anche con contributi appartenenti a tradizioni di altre città e Paesi attraverso il coinvolgimento, in determinati spazi e momenti, delle famiglie. Finalità e obiettivi:

- conoscenza del territorio in cui viviamo - scoperta delle tradizioni popolari triestine - scoperta e condivisione delle tradizioni popolari e familiari di

ciascuno - valorizzazione delle attività culturali e dei singoli background

familiari Attività con i bambini: le attività proposte ai bambini spaziano tra diverse discipline e ambiti di realizzazione, e potranno subire variazioni ed ampliamenti e in base

53

alle proposte che potranno arrivare in corso d’opera da parte di tutti i soggetti coinvolti. A grandi linee, possono esser raggruppate secondo questi criteri: -ambito musicale: saranno eseguite insieme ai bambini canzoni e filastrocche tradizionali triestine e possibilmente appartenenti alle tradizioni familiari dei bambini: “bati le manine” “ghirin gaia” “zia Maria” “el tram de Opcina” - ambito alimentare: verranno proposti ai bambini assaggi di cibi tipici appartenenti alla tradizione triestina, e legati a particolari ricorrenze: fave (novembre) crostoli (carnevale) pinza (pasqua) le educatrici proporranno ai genitori di arricchire la proposta, contribuendo al buffet augurale del laboratorio di Natale con assaggi di pietanze appartenenti alla loro tradizione familiare. Letture: verranno proposti ai bambini libri con storie e filastrocche in dialetto Attività pittoriche e manipolative: i bambini verranno coinvolti in attività di pittura, ritaglio,.collage, pasta di sale ecc riguardanti specifici argomenti quali ad esempio: la nostra piccola Barcolana Incolliamo le fave Arriva San Nicolò Il carnevale Il Carso Il mare La bandiera di Trieste Uscite didattiche: sono in previsione alcune uscite in luoghi significativi della città, i bambini vi parteciperanno a turno in piccoli gruppi: il “tram de Opcina” l’Acquario piazza Unità

54

“osmiza” (da valutare in base a orari e giornate di apertura, se possibile prendendo contatti con la vicina osmiza di Cattinara) “eventi speciali”: le educatrici cercheranno contatti per accogliere in struttura piccoli intrattenimenti per i bambini, quali musicisti per l’esecuzione di canzoni popolari, oppure attori per piccoli spettacoli in dialetto. Attività con le famiglie Le famiglie potranno partecipare al progetto durante tutta la sua durata con contributi liberi e spontanei, tuttavia per incoraggiarne la partecipazione, le educatrici proporranno i seguenti strumenti:

- condivisione di pietanze tipiche alla festa di Natale - condivisione di canti e filastrocche nella giornata dedicata ai

nonni in primavera verrà istituito inoltre un quaderno, che sarà posizionato in corridoio accanto ai quaderni di sezione, su cui ciascuno potrà condividere canzoni, ricette, storie, ricorrenze, disegni, foto, immagini, simboli caratteristici (bandiere, ecc) e qualsiasi cosa “propria” che desidererà mettere a disposizione di tutti. Verrà proposto inoltre ai genitori, attraverso le riunioni e il comitato di gestione, di organizzare anche il momento finale dell’anno scolastico (festa o gita) in modo da collegarlo al progetto, ad esempio con una gita nel golfo con “Delfino verde”, o con una festa a base di prosciutto “cotto in crosta”. Documentazione: - foto scattate durante le attività - elaborati dei bambini - testi delle canzoni e delle filastrocche proposte - materiali condivisi dalle famiglie


Recommended