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QUALCHE RIFLESSIONE SU: LA NUTRIZIONE ASSISTITA

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QUALCHE RIFLESSIONE SU: LA NUTRIZIONE ASSISTITA. La Nutrizione Artificiale (NA ) procedura terapeutica mediante la quale è possibile soddisfare i fabbisogni nutrizionali di pazienti non in grado di alimentarsi sufficientemente per la via naturale. Alimentazione ed idratazione artificiale. - PowerPoint PPT Presentation
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QUALCHE RIFLESSIONE SU: LA NUTRIZIONE ASSISTITA
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Page 1: QUALCHE RIFLESSIONE SU: LA NUTRIZIONE ASSISTITA

QUALCHE RIFLESSIONE SU:

LA NUTRIZIONE ASSISTITA

Page 2: QUALCHE RIFLESSIONE SU: LA NUTRIZIONE ASSISTITA

La Nutrizione Artificiale (NA)

procedura terapeutica mediante la quale è possibile soddisfare i fabbisogni nutrizionali di pazienti non in grado di alimentarsi sufficientemente per la via naturale.

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Conoscere per deliberare

(L. Einaudi)

Conoscerete la verità,e la verità vi renderà liberi

(Gv 8,32)

Alimentazione ed idratazione artificiale.Quali benefici? Quali limiti?

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Malnutrizione: alterazione dello stato nutrizionale con deficit di calorie, proteine o altri nutrienti

lieve moderata grave

perdita peso ultimi 6 mesi 5-10% 11-20% >20%

Linee guida Espen

La malnutrizione è un fattore di rischio indipendente per maggior morbilità

lunghezza di ricovero mortalità

AJG 2007;102:412-429

Malnutrizione nel paziente ospedalizzato: 30% (JP McWhirter BMJ 1994) 30-55% (JM Shopbell 2001)

MALNUTRIZIONE

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INDICAZIONI ALLA NUTRIZIONE ARTIFICIALE IN AMBITO OSPEDALIERO(Linee Guida S.I.N.P.E., 2002)

Soggetto malnutrito:

previsione di apportoalimentare per os <50% del fabbisogno per oltre 5

gg

Soggetto normonutrito:

previsione di apportoalimentare per os insufficiente>10 gg;

ipercatabolismo grave (perdita di N > 15 g/d);

ipercatabolismo moderato(perdita di N > 11 g/d) +previsione di insufficienteapporto per os > 7gg;

sdr da malassorbimento.

Presenza di malnutrizione“Rischio” di malnutrizioneIpercatabolismo

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NUTRIZIONE ARTIFICIALE DOMICILIARE

NUTRIZIONE ENTERALE

StrokePatologie neuromuscolari

Tumori collo/esofagoMalassorbimento lieve/moderato

NUTRIZIONE PARENTERALE

IBDTumori (>3 mesi)

Ischemia intestinaleOstruzione intestinale

Fistole enteriche/pancreatichead alta portata Enterite da radiazioni

Alterazioni della motilità

Linee guida sulla Nutrizione Artificiale Domiciliare 2006

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NUTRIZIONE ARTIFICIALE

•NUTRIZIONE ENTERALE

•NUTRIZIONE PARENTERALE

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80%

20%

NE

NPT

Nessuna differenza sulla mortalità

Minori complicanze

Protezione della funzionalità epatica

Miglioramento delle funzioni immunitarie intestinali

Trofismo della mucosa enterica

Minori costi

Peter, Crit Care Med 2005

NUTRIZIONE ARTIFICIALENE vs NPT

“If the gut works, use it”

CONTROINDICAZIONI A NE-Peritonite-Ostruzione intestinale-Ileo paralitico-Vomito/diarrea intrattabili-Ischemia intestinale

linee guida Aspen

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TRATTO GASTROENTERICO INTEGRO

SI’ NO

Enterale ONS Parenterale……..

<30 gg >30 gg

Sonda NG PEG

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NO DISEASE PROCESS IMPROVES SIGNIFICANTLY WITH STARVATION PEG placement: justifying the

intervention M.DeLegge UpToDate 2008

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WHAT SUPPORTS NUTRIZIONAL SUPPORT?RL Koretz Dig. Dis.

1984

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THE ROLE OF NUTRITIONAL SUPPORT IN PATIENTS WITH CANCER UpToDate 2008

EFFICACE:Pz malnutrito o “a rischio” di diventarlo durante Tx (pz potenzialmente curabili)

NON INDICATO:Pz ben nutriti o con malnutrizione lieve

NON EFFICACE:Pz con tumore avanzatoPz terminali

DA VALUTARE:Ch-Rt per malattia avanzata

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REEVALUATING PEG TUBE PLACEMENT IN ADVANCED ILLNESS J. Hallenbeck, Proc Nutr Soc

2005

• Aumentato catabolismo (citochine)• Incapacità di usare i substrati

• Affievolimento della sensazione di fame e sete• La sensazione di bocca secca non risponde all’idratazione

Non evidenza di efficacia nel paziente terminale

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STATO VEGETATIVO PERSISTENTE

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P.E.G. : PROBLEMI APERTILa demenza

Non esiste evidenza scientifica che la PEG:

Riduca il rischio di polmonite da aspirazionePrevenga le conseguenze della malnutrizioneProlunghi la sopravvivenzaMigliori l’evoluzione delle ulcere da decubitoRiduca il rischio di infezioniMigliori lo stato funzionaleMigliori il comfort dei pazienti dementiTube feeding in patients with advanced dementia.A review of the evidence.

T.E. Finucane et al., JAMA 1999;282:1365-70

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P.E.G.: PROBLEMI APERTI: LA DEMENZA

OUTCOMESREALISTICI

OUTCOME?•Mortalità?•Functional status?•Qualità di vita?•Idratazione•Terapia

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NUTRIZIONE ARTIFICIALE QUESTIONI ETICHE

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LA NA, FRA TERAPIA MEDICA E NORMALE CURA

Le terapie sono chiamate a fronteggiare le malattie

Le cure sono chiamate più in generale a fronteggiare le necessità assistenziali esigite

dall’uomo malato F. D’Agostino, Bioetica, Torino.

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TERAPIA VS CURA

Criterio valutativo “analogico”: il neonato sano.

Per analogia ed estensione, le cure prestate ad una persona adulta, se sono analoghe a quelle applicate a un neonato sano, non possono essere qualificate come terapie.

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CURE ASSISTENZIALI DI BASE Igiene quotidiana del corpo Alimentazione ed idratazione Pulizia del cavo orale Aspirazione delle secrezioni Mobilizzazione

(Centro Don Orione, Bergamo, per pazienti in SVP: “Manuale di cura giornaliera”)

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MAGISTERO CATTOLICO “La somministrazione di cibo e acqua, anche

per vie artificiali, è in linea di principio un mezzo ordinario e proporzionato di conservazione della vita. Essa è quindi obbligatoria nella misura in cui e fino a quando dimostra di raggiungere la sua finalità propria, che consiste nel procurare l’idratazione ed il nutrimento del paziente. In tal modo si evitano le sofferenze e la morte dovute all’inanizione e alla disidratazione”

(Congregazione Dottrina della Fede, 01.08.2007)

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COMITATO NAZIONALE DI BIOETICA

“Alimentazione ed idratazione … vanno ordinariamente considerate alla stregua di un sostentamento vitale di base e, come tale, non possono essere interrotte”

(Dichiarazione 30 settembre 2005)

“… alimentazione ed idratazione sono atti dovuti in quanto supporti vitali di base, nella misura in cui consentono ad un individuo di restare in vita”.

(Dichiarazione 30.09.2005 – comma 4)

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COMITATO NAZIONALE DI BIOETICA

“Acqua e cibo non diventano una terapia medica soltanto perché vengono somministrati per via artificiale. Le modalità di assunzione o somministrazione non costituiscono elementi di differenziazione nella valutazione bioetica”

(Dichiarazione 30.09.2005 – comma 4)

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COMITATO NAZIONALE DI BIOETICA

“La richiesta nelle DAT di una sospensione dell’ alimentazione e idratazione artificiale si configura come la richiesta di una vera e propria eutanasia omissiva, omologabile sia eticamente che giuridicamente ad un intervento eutanasico attivo, illecito sotto ogni profilo”

(Dichiarazione 30.09.2005 – comma 8)

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CNB – DOCUMENTO DI MINORANZA

“La NIA costituisce a tutti gli effetti un trattamento medico”.

Queste le ragioni addotte:• Solo i medici possono prescriverla;• Solo i medici possono metterla in atto;• Solo i medici possono valutarla nel tempo;• Si utilizzano composti chimici, soluzioni …

Page 30: QUALCHE RIFLESSIONE SU: LA NUTRIZIONE ASSISTITA

CNB – DOCUMENTO DI MINORANZA

In conclusione, si può sospendere NIA , in quanto si può configurare la fattispecie di un accanimento terapeutico.

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STATO VEGETATIVO PERSISTENTE

“Per giustificare bioeticamente il fondamento e i limiti del diritto alla cura e all’accudimento nei confronti delle persone in SVP, va quindi ricordato che ciò che va loro garantito è il sostentamento ordinario di base: la nutrizione e l’idratazione, sia che siano fornite per vie naturali che per vie non naturali o artificiali. Nutrizione e idratazione vanno considerati atti dovuti eticamente (oltre che deontologicamente e giuridicamente) in quanto indispensabili per garantire le condizioni fisiologiche di base per vivere…

Comitato Nazionale per la Bioetica,L’alimentazione e l’idratazione dei pazienti in stato vegetativo persistente, 2005.

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STATO VEGETATIVO PERSISTENTE

“Anche quando l’alimentazione e l’idratazione devono essere forniti da altre persone ai pazienti in SVP per via artificiale, ci sono ragionevoli dubbi che tali atti possano essere considerati “atti medici” o “trattamenti medici” in senso proprio, analogamente ad altre terapie di supporto vitale, quali, ad esempio, la ventilazione meccanica. Acqua e cibo non diventano infatti una terapia medica soltanto perché vengono somministrati per via artificiale”.

Comitato Nazionale per la Bioetica, L’alimentazione e l’idratazione dei pazienti in stato vegetativo persistente, 2005.

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LA NA, FRA TERAPIA MEDICA E NORMALE CURA

La NA è da considerarsi un trattamento medico, non una misura ordinaria di assistenza; si configura come trattamento sostitutivo (come ad esempio le trasfusioni o la emodialisi)

- Soltanto il medico può, infatti, stabilirne in modo corretto indicazioni e controindicazioni.

- Come per qualunque trattamento medico, l’inizio o l’astensione così come la continuazione o la sospensione della NA ricadono inevitabilmente nell’ambito decisionale e di responsabilità del medico, fatto salvo quanto riconosciuto dal codice deontologico al malato (o al tutore legale) nell’esercitare il consenso.

SINPEPrecisazioni in merito alle implicazioni bioetiche della Nutrizione ArtificialeGennaio 2007

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LA NA, FRA TERAPIA MEDICA E NORMALE CURA ..appare indispensabile distinguere tra valutazione di appropriatezza di indicazione

alla NA (atto squisitamente medico) rispetto alla valutazione dell’opportunità di instaurare o continuare un trattamento sostitutivo…

la sospensione è eticamente e giuridicamente illecita tutte le volte che venga effettuata non sulla base delle effettive esigenze della persona interessata bensì sulla base della percezione che altri hanno sulla qualità della vita del paziente (CNB 2005)

…nel malato in SVP…la valutazione sulla possibilità di sospendere questo o altri trattamenti implica considerazioni complesse di natura etica e giuridica che esulano da da una valutazione puramente e squisitamente medica…

Il presente documento non vuole definire la posizione della SINPE su aspetti controversi del dibattito etico o giuridico, bensì offrire un supporto tecnico per una giusta e più corretta soluzione alla attuali e future controversie in ambito bioetico

SINPEPrecisazioni in merito alle implicazioni bioetiche della Nutrizione ArtificialeGennaio 2007

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“E’ innegabile che si debba rispettare l’autodeterminazione del paziente, senza dimenticare però che l’esaltazione individualistica dell’autonomia finisce per portare ad una lettura non realistica, e certamente impoverita, della realtà umana.

La responsabilità professionale del medico deve portarlo a proporre un trattamento che miri al vero bene del paziente, nella consapevolezza che la sua specifica competenza lo mette in grado di valutare la situazione meglio che non il paziente stesso”

(Benedetto XVI, 110° Congresso Società Italiana di Chirurgia, 21 ottobre 2008)

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Spade saranno sguainate per dimostrare chel’erba è verde in estate

G.K. Chesterton


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