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QUANTO SEI ACIDO? - Alcalia - Associazione No … Il primo numero del nostro Web Magazine lo...

Date post: 16-Feb-2019
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ASSOCIAZIONE PROMOZIONE SOCIALE SENZA FINI DI LUCRO Prevenzione Salute Benessere QUANTO SEI ACIDO? Web Magazine ALCALIA n.1 www.alcalia.org [email protected] [email protected]
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Page 2: QUANTO SEI ACIDO? - Alcalia - Associazione No … Il primo numero del nostro Web Magazine lo dedichiamo ad un argomento sempre più presente negli scambi fra le persone: il concetto

indice

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Pag. 4-6 Vivere alcalini, vivere felici - Dott. Andrea Grieco

Pag. 8-10 Equilibrio acidobase, vivere alcalini - Dott. Andrea Grieco

Pag. 13-14 La Nutrizione come terapia - Dott.ssa Amalia Pieve

Pag. 17-19 Microbioma umano e malattie del progresso - Dott. Marco Pasqualini

Pag. 22-23 10 consigli per una camminata efficace - Redazione Alcalia

Pag. 25-26 Osteoporosi e Menopausa - Dott. Giancarlo Balzano

Pag. 28-31 Gli alimenti funzionali: a cosa servono - Dott. Andrea Sbrana

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Il primo numero del nostro Web Magazine lo dedichiamo ad un argomento sempre più presente negli scambi fra le persone: il concetto di Equilibrio Acido Base.

Il giusto Equilibrio Acido Base ci aiuta a prevenire o a curare tantissimi disturbi del nostro quotidiano: sovrappeso, dolori articolari, infezioni frequenti, ritenzione idrica, osteoporosi, stanchezza, crampi muscolari, squilibri ormonali e tanto altro.

T uttavia la diffusione delle informazioni sull’acidità, neutralità o alcalinità dei cibi e la qualità dell’acqua è caratterizzata dauna forte frammentazione e disomogeneità.

Nel senso che ogni settore (sportivo, medico, salutistico, etc.)tratta le argomentazioni in modo non sufficientemente definitoe quasi mai vengono precisate le più corrette modalità diassunzione, con puntuali consigli dietetici.

Non possiamo esaurire con un solo numero tutti i passaggi di un argomento così importante ma, cominciare ad aggregare informazioni fornite da specialisti che dedicano ad esso vita e ricerca, è un primo passo fondamentale per intraprendere un cammino insieme . Approfondimenti tecnici, ricerca e divulgazione scientifica, miglioreranno tanto la diffusione che la conoscenza dell’Acqua per la Salute ed il Benessere, dell’Acqua Alcalina in particolare, dei cibi e delle diete anti-ossidanti, indicandoci le più efficaci modalità del loro utilizzo nella pratica quotidiana.

Staff Alcalia

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Web Magazine

A L C A L I A

n. 1PrevenzioneSaluteBenessere

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Come si contrasta l’acidificazione della matrice extracellulare?Con l’alimentazione ed uno stile di vita alcalinizzante, nel quale il cibo svolge un ruolo molto importante. In molti libri ed articoli sull’argomento, non appena si parla di acidosi, alimentazione e stile di vita, ci si precipita quasi a “demonizzare” l’apporto proteico proveniente da proteine di origine animale. In questa sede non voglio aprire la discussione su “proteine animali sì, proteine animali no”.

La mia personale impressione è che “si ululi alla luna”. Questo perchè, oggi, chi si relaziona con le abitudini alimentari delle persone, si rende facilmente conto che non è l’apporto eccessivo di proteine animali a saltare all’occhio. Anzi, riscontro più spesso carenze, in questo senso. Bensì l’eccesso di carboidrati. La distorsione mediatica che ha portato ad enfatizzare pasta, pane e pizza nella “dieta mediterranea” ha fatto sì che l’alimentazione sia diventata fortemente carboidratica. Le farine, sopratutto se lavorate, sono acidificanti. Si moltiplicano i libri, spesso successi editoriali, sugli effetti nefasti per la salute delle proteine animali. Mi chiedo che valore possano avere libri documentali in cui non ci sia alcun cenno alle dosi di assunzione quotidiana a cui far riferimento.

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Dott. ANDREA GRIECO

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Uno stile di vita alcalinizzanteAlimentazione e stile di vita sono diventati sempre più acidificanti. Sopratutto per l’aumentata assunzione di cereali, dolciumi, caffè, liquori, bibite zuccherate ed i vari cibi “spazzatura”. Questo, a scapito di cibi alcalinizzanti, ad esempio frutta e verdura. Per di più, in assenza di un adeguato rifornimento idrico quotidiano. In un regime alimentare normale, dal punto di vista acido-base, il 70-80% dell’assunzione calorica dovrebbe venire dalla verdura (in misura minore da frutta alcalinizzante).

Che nell’alimentazione e stile di vita non si potesse prescindere da verdura e frutta, lo si è sempre saputo. La visione acido-base può aiutare a fare ampio uso di questi cibi, perché permette di capire dove si colloca il loro effetto positivo.

Tutte queste considerazioni sull’acidosi sono di particolare interesse per lo sportivo. Egli, da una parte si trova a produrre più acidi come risultato di un accelerato metabolismo cellulare muscolare. Dall’altro, sopratutto se orientato a sport di potenza, dove la massa magra ha bisogno di una certa rilevanza, può trovarsi un po’ smarrito nel compiere scelte alimentari che non aggravino l’acidosi.

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VIVERE ALCALINI, VIVERE FELICI - Libro del dott. Andrea Grieco -

E’ un libro semplice e coinvolgente in cui si parla di salute e di equilibrio acido-base dei tessuti e dei fluidi del nostro corpo.Le questioni trattate sono amplissime e dai risvolti eccezionalmente importanti per chi abbia a cuore la salute propria e quella degli altri.

La lettura sarà come un viaggio, un viaggio all’interno del nostro organismo e dei suoi meccanismi di funzionamento più profondi, laddove le malattie iniziano, ma anche dove risiede la nostra forza di auto-guarigione ed inizia la ricerca del nostro benessere.

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Il PralNelle scelte alimentari può essere di grande aiuto tenere presente il PRAL. Positivo per quelli acidificanti, negativo per quelli alcalinizzanti. Vorrei fare una precisazione: nessun cibo è di per sé da evitare in modo assoluto. Anche cibi acidificanti sono da utilizzare come parte integrante di una sana alimentazione e stile di vita. La nozione da acquisire è che la proporzione fra cibi alcalinizzanti e cibi acidificanti si deve collocare, all’incirca, attorno ad un rapporto di 4 a 1.

I cibi considerati acidificanti sono: carne, pesce, uova formaggi stagionati (i formaggi freschi sono meno acidificanti) cereali (la pasta da farine lavorate è più acidificante rispetto alla pasta da farine integrali) i legumi, specialmente secchi i dolcificanti e le bevande dolcificate caffè, tè, vino, liquori i dolciumi e tutto ciò che è dolcificato

I cibi considerati alcalinizzanti sono: le verdure (specialmente gli ortaggi consumati crudi) le patate la frutta secca (mandorle, noci brasiliane, fichi, datteri, uvetta) tranne noci e nocciole la frutta fresca, ben matura, specialmente banane, pere, meloni

Pensiamo alla saggezza popolare, istintiva di abbinare cibo aci-dificante e cibo alcalinizzante: con prosciutto e melone o con pere e parmigiano oppure con bresaola e rucola. La frutta produce acidi, detti “volatili”, che vengono eliminati con il respiro. Alla fine della sua metabolizzazione rimane l’effetto alcalinizzante dei suoi sali minerali e vitamine.

Con la sedentarietà e l’età avanzata, si consiglia di non esagerare con l’assunzione di frutta, vista la minore efficacia dell’eliminazione acida attraverso i polmoni ed il carico di zuccheri che ne verrebbe. Molti ragionano così: ”Se una cosa mi fa bene, assumendone tanta, mi farà benissimo”. Ricordiamo il detto latino “Est modus in rebus” c’è una misura di mezzo, nelle cose, che è fonte di saggezza. Qualche frutto è un toccasana, ma chili di frutta, No!

Alimentazione e stile di vitaArticolo tratto dal libro “Vivere alcalini, vivere felici” Dott. ANDREA GRIECO

Nessun cibo è di per sé da evitare in modo assoluto

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Equilibrio acidobaseDi equilibrio acidobase si sente parlare già da un pò di tempo e di esso si legge con sempre maggiore frequenza. Non sempre chi ne parla o chi scrive mostra di aver chiari i termini della questione. Una prima precisazione, però è d’obbligo. Nella Medicina ambulatoriale, non ospedaliera, c’è un solo equilibrio acidobase di cui si possa parlare ed è quello della matrice extracellulare. L’equilibrio acidobase del sangue è infatti argomento specialistico. Riservato per lo più ad anestesisti-rianimatori, clinici medici, pneumologia, nefrologi, operanti in strutture ospedaliere dove afferiscono pazienti generalmente gravi, spesso in pericolo di vita.

Il pH nel sangueRicordo che: il range del pH nel sangue è compreso fra 7.35 e 7.45. A 6.90 il paziente è a rischio di arresto cardiaco o coma. Un valore di pH di 6.80 è incompatibile con la vita.Espressioni del tipo “se il sangue diventa acido si va in ansia o insorgono molti disturbi”. Oppure “un’alimentazione proteica acidifica il sangue”. Sono frasi che si leggono a volte in riviste dedicate al salutismo. Sono prive di senso, perché contrarie alla realtà clinica, che vede anche soltanto nella lievissima acidità ematica un pericolo grave per la vita.

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Equilibrio acidobase della matrice extracellulareCiò di cui si può parlare, in ambito extraospedaliero, è dell’equilibrio acidobase della matrice extracellulare. Con questo nome ci si riferisce all’insieme di tutti gli spazi che circondano le cellule. Spazi costituiti da acqua, cellule, vasi, terminazioni nervose neurovegetative. Con i quali tutte le cellule del corpo hanno scambi continui.

Il concetto di matrice extracellulare fu definito alla fine degli anni 70 da Pishinger, dell’Università di Vienna. Egli introdusse il concetto, attribuito ad essa, di Sistema di regolazione di base. Un Sistema cioè funzionante come un network, una rete comunicativa, deputata allo scambio di informazioni fra cellule ed ambiente circostante. Si tratta di un progresso enorme rispetto ad una concezione, ancora imperante nei testi di Patologia Generale. Esso identifica la matrice extracellulare nella sostanza fondamentale anista o amorfa, definizione istologica, statica, che appare assolutamente impropria a definire la dinamicità della matrice. Il vero grande “organo” di connessione fra i vari sistemi biologici dell’organismo. È dalla matrice extracellulare che le cellule prendono micronutrienti, vitamine, minerali, ossigeno e ad essi cedono i residui acidi del loro metabolismo.

Il pH alcalinoDalla qualità della matrice extracellulare, quindi, dipende sia la salute delle cellule sia lo scambio di informazioni fra i vari organi ed apparati. In particolare il suo pH deve essere lievemente alcalino, cioè intorno a 7.4. Solo a questo valore di pH gli enzimi (detti carrier transmembrana) che trasportano i micronutrienti da una parte all’altra della membrana cellulare, funzionano al meglio.

L’acidosiL’acidosi di questi spazi extracellulari può essere la conseguenza di un’acuta o cronica mancanza di ossigeno, di origine vascolare ostruttiva o da vasospasmo. Ma anche, e direi sopratutto, da uno stile di vita acidificante: errori alimentari, scarso apporto di acqua, inattività fisica, eccesso di attività fisica, inquinamento, eccesso di stress, assunzione di farmaci, nicotina, alcol, ecc.

Equilibrio acidobase, vivere alcaliniArticolo tratto dal libro “Vivere alcalini, vivere felici” Dott. ANDREA GRIECO

Come un network per lo scambio di informazioni fra cellule ed ambiente

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L’acidosi genera un ristagno di tossine acide nella matrice extracellulare. Il sistema immunitario si incarica di eliminarle attivando una risposta infiammatoria. In una Medicina impostata sulla soppressione dei sintomi, anche l’infiammazione,il più importante meccanismo di difesa di cui l’organismo disponga, è diventata un “malattia”. E come tala va trattata con sintomatici-palliativi. Se l’acidosi si mantiene nel tempo, rimane attiva anche la risposta immunitaria. Con la probabilità che diventi via via sempre più grave, con espressioni degenerative, se non addirittura, autoimmunitarie. Potrebbe sfociare in un’ infiammazione rivolta contro componenti stessi dell’organismo (cellule, articolazioni, mucose). Solo in questa fase autoimmunitaria, l’infiammazione eccessiva va modulata per ridurne l’effetto autodistruttivo.

La progressioni dell’acidosiAd un livello estremo di degenerazione si colloca la degenerazione tumorale.Quindi, in sintesi, la progressione é:

1) da acidosi a infiammazione2) da infiammazione a degenerazione3) da degenerazione a degenerazione tumorale

Questa equivalenza fra acidosi-infiammazione-degenerazione è quello che dobbiamo ricordare e che ci aiuterà a spiegare tante malattie e ci darà importanti indicazioni su come risolverle. Mantenere un corretto equilibrio acidobase è quindi la soluzione.

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Formazionell dott. Andrea Grieco specializzato in Neurologia e Nefrologia nella Università di Firenze, perfezionato in Medicina Naturale nella Università di Milano, è poi diventato Psicoterapeuta.

Ha un Master in Ipnosi Ericksoniana. E’ Trainer in Programma-zione Neuro Linguistica (PNL).

Parallelamente agli studi universitari, ha sempre coltivato l’interesse per tutte le pratiche complementari, studiando: Omeopatia anti-omotossica (Omotossicologia); Minipuntura (tecnica di rieducazione neurosensoriale, ideata dal Dott. Grieco stesso); Fitoterapia; Floriterapia di Bach (diplomandosi presso il Bach Center di Wallingford, in Inghilterra); Medicina manuale (fondando nel 1987 l’Associazione medica italiana di Medicina manuale e Riflessoterapia);Iridologia; PNL (Programmazione Neurolinguistica), di cui ha conseguito il diploma di Trainer internazionale, consegnato dallo stesso Richard Bandler negli USA; Ipnosi classica e Ipnosi ericksoniana (Master biennale rilasciato dalla Società Italiana Milton Erickson).E’ uno degli dei maggiori esperti in campo internazionale di equilibrio acido-base della matrice extracellulare e di fibromialgie, al cui studio ha dedicato tutta la sua vita professionale.

LibriHa scritto tre libri: VIVERE ALCALINI, VIVERE FELICI UN PAPA PER AMICO VISIONI SULLA VITA, aggrappati alla voce del cuore FIBROMIALGIA, FINALMENTE NUOVE BUONE NOTIZIE (per la prima volta nella Storia della Medicina si parla di salute bioelettrica) Consulente delle riviste: SALUTE NATURALE (RIZA) e PIU’ SANI PIU’ BELLI

Contattimail: [email protected] web: www.andreagrieco.it

Dott. Andrea GriecoPsicoterapeuta, Spec. in Neurologia e Nefrologia

Esperto internazionaledi equilibrioacido-basedella matriceextracellulare

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NATURVIS “la forza della natura” al servizio della Salute

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La nutrizione come terapia è una forma di medicina olistica. Il primo passo è costituito da una approfondita indagine finalizzata a definire una diagnosi. Subito dopo viene focalizzato un preciso obiettivo terapeutico, concentrando l’attenzione su due semplici ma fondamentali domande:

Cosa fa ammalare questa persona?Cosa fare per farla sentire meglio?

Affidiamoci al potere della naturaFu Ippocrate il primo a parlare di nutrizione come terapia ed a sottolineare come possiamo guarire affidandoci proprio al potere della natura.

Insomma il nostro corpo può prendere proprio dal cibo e dall’acqua tutto ciò che gli serve per star bene oppure per guarire da un disturbo o da malattia. Ma è pur vero che quando il cibo, l’acqua e lo stile di vita non sono adatti alle esigenze del nostro corpo, sono proprio questi elementi che generano le condizioni che ci fanno ammalare.

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Dott.ssa AMALIA PIEVE

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La nutrizione come terapiaDott.ssa AMALIA PIEVE

Non esistono alimenti cattivi o buoni inassoluto

Ciò che la natura ci offre per farci star bene

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In linea generale non esistono alimenti cattivi o buoni in assoluto. A volte, può capitare che anche gli alimenti che generalmente ci fanno bene o quanto meno non ci provocano reazioni negative, in certi periodi potrebbero essere non adatti, generando condizioni di momentaneo malessere o vere e proprie intolleranze.

In sostanza il nostro corpo stabilisce una precisa relazione con gli alimenti, una condizione che muta nel tempo esattamente come muta il nostro corpo e si modificano le nostre esigenze.

Distinguiamo le relazioni col ciboUna distinzione che può aiutarci a definire in modo più preciso la nostra relazione col cibo - quando le cose non vanno bene - é innanzitutto distinguere dei concetti importanti ed imparare a chiamare le cose col loro nome.

allergie alimentari intolleranze alimentari sensibilità al cibo avversioni alimentari

Le allergie alimentari sono reazioni ostili al cibo nelle quali è coinvolto il sistema immunitario. Da non confondere con le “false allergie” in cui non vi è una reazione immunologica, ma si tratta solo di qualche sostanza contenuta nel cibo che stimola i mastociti.

Le intolleranze alimentari sono le reazioni ostili al cibo senza che la reattività sia indotta dal sistema immunitario.

La sensibilità al cibo è una condizione molto generica di reattività ostile del nostro corpo a qualche alimento, senza che questa reazione si riconducibile alle condizioni di allergia o intolleranza.

L’avversione alimentare si ha in tutte le situazioni in cui c’è un rifiuto di determinati cibi per motivi meramente psicologici.

È da questa fondamentale distinzione che bisogna partire per indagare sulle origini di determinati disturbi. E’ per questo che è necessaria una prima fase in cui vengano eseguiti una serie di approfondimenti per delineare una precisa diagnosi: un presupposto importante per una efficace nutrizione come terapia e su ciò che la natura ci offre per farci star bene.

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FormazioneMedico chirurgo per diversi anni, Amalia Pieve, è stata Docente di Dietologie e Intolleranze presso alcune delle maggiori Scuole di Medicina Complementare.

EsperienzaEsperta di: Agopuntura; Omotossicologia; Nutrizione; Tecniche Bioenergetiche;Floriterapia;Biorisonanza.

Attualmente è responsabile della scuola di Medicina Nutrizionale di Bioenergetica (MNB).

LibriAmalia Pieve è autrice di: ACQUA, SALUTE, BENESSERE

ContattiSTUDIO MEDICO SAN FRANCESCOVia S. Francesco, 68 - 55049 - Viareggio (LU) tel. +39 0584/963778mail: [email protected] web: www.studimedicisanfrancesco.it

STUDIO MEDICO PIEVEVia Besso, 59 - 6900 - Lugano SVIZZERA tel. 0041(0)/912902642mail: [email protected] web: www.studiomedico.pieve.ch

Dott.ssa Amalia PieveNaturopata, Spec. in Nutrizione Bioenergetica

Serve dedicare attenzione al nostro stato di salute attraverso i beneficidell’acqua

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Si apre un altro grande capitolo!Quando si parla di “microbi”, ecco che subito pensiamo ai luoghi più sporchi che ci possano venire in mente. E sbagliamo! Con la stessa velocità corriamo a disinfettare tutto o a comprare antibiotici. Peggio. Poi magari si continua ad avere abitudini alimentari errate e uno stile di vita poco salutare. Aggiungiamo i danni da inquinamento ed ecco che il nostro perfetto Microbioma impazzisce!

Il Microbioma Umano è un insieme di microrganismi (piccoli organismi con diversi nomi) che, idealmente, vivono in un per-fetta simbiosi con il nostro corpo. Quando tutto va bene e non si arrabbiano la simbiosi è fisiologica. Quando invece interviene qualcosa che li destabilizza allora la simbiosi diventa patologica e subentrano complicazioni.

Il Microbioma dei bambiniI bimbi appena nati sono privi di questi microbi. Il momento del parto rappresenta il primo contatto con questagrande varietà di microrganismi. Nei primi tre anni di vita il Microbioma cambia, evolve, si trasforma. Il tipo di ambiente in cui vive il bimbo, la sua interazione con persone, animali, piante e cibi, gli consentirà di sviluppare adeguatamente il suo Microbioma Umano. E’ quindi chiaro che gli antibiotici, senza demonizzarli, vanno davvero somministrati con cautela.

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Dott. MARCO PASQUALINI

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Microbioma umano e malattie del progressoDott. MARCO PASQUALINI

I primi 3 anni di vita delbambino, quelperiodo chefornisce le basiper la sua salute nel futuro

Se è vero per il mondo adulto, diventa una cautela fondamentale con i bimbi. Un antibiotico fa immediatamente regredire, per esempio, la flora batterica umana. La prima fase di sviluppo del Microbioma Umano, corrisponde ai primi tre anni di vita dei bimbi, un periodo breve che fornisce le basi per la sua salute nel futuro.

Tutte le volte che una parte di questi micro-organismi viene distrutta, viene alterato un equilibrio. Da questa alterazione derivano una serie di scompensi che a lungo termine possono dare vita a delle vere e proprie malattie.

Le malattie del progressoQueste malattie sono spesso chiamate malattie del Progresso. Eccole, sono un gruppo ampio che include:

malattie autoimmuni malattie infiammatorie intestinali obesità malattie psichiatriche diabete malattie metaboliche cardiovascolari, neurologiche degenerative tumori

Forse non è giusto dare un’accezione così negativa al Progresso o non sarebbe progresso. Purtroppo e tuttavia sono patologie tipiche dell’ultimo secolo.

Microbioma, inquinamento e mondo emo-zionaleA favorirle, infatti, non sono tanto le predisposizioni genetiche, quanto le costanti e veloci modificazioni dell’ambiente esterno, inquinamento compreso. Errate diete o regimi alimentari, condizioni di costante e prolungato stress negativo, mancanza di movimento fisico, stili di vita non corretti e tensioni psicologiche non superate o mal affrontate.

Si, anche il mondo emozionale influisce sul nostro Microbioma Umano ma la cosa sorprendete è che lo stato di salute del nostro microbioma, a sua volta, condiziona le nostre emozioni!

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Microbioma umano e malattie del progressoDott. MARCO PASQUALINI

Serotonina,l’ormone dellafelicità, che regola il nostrobenesserepsico-fisico

Microbioma Umano e comportamento ali-mentareSpesso le emozioni influiscono sul nostro comportamento alimentare. Mangiare troppo, mangiare poco, bere male, esagerare con alcuni alimenti, etc. La Ricerca ha anche scoperto che è il genoma batterico a determinare la velocità con cui metabolizziamo gli elementi nutrienti che sono presenti nei cibi. Il che significa che potremmo anche assumere poche calorie ma avere modalità diverse di metabolizzarle.

Sappiamo bene che il nostro organismo si evolve continuamente e lungo il corso della vita di ognuno, si sono formati i cosiddetti collegamenti neurali. Sono delle vere e proprie “strade” percorse dai segnali neuroendocrini.

Spieghiamo meglio: i nostri microrganismi, sia quelli “buoni” che quelli “cattivi”, usano queste strade per inviare segnali al nostro cervello. Segnali capaci di effettuare un controllo in gra-do di influenzare le emozioni. E’ quella che oggi spesso si definisce “asse intestino-cervello”.

La serotonina è un ormone che regola il benessere psico-fisico. E’ infatti conosciuto anche come “ormone della felicità”. L’intestino è il maggior produttore di serotonina! Il Sistema Nervoso Enterico, infatti, è regolato anche dai batteri intestinali. Persino l’obesità è molto condizionata dal nostro Microbioma Umano. Modificare la nostra dieta in base all’età e ai periodi della nostra vita, in moltissimi casi è fondamentale.

Siamo costantemente esposti ad elementi chimici esterniinalati, assorbiti dalla pelle o digeriti attraverso il cibo. Molti studi e ricerche stanno approfondendo le correlazioni tra queste esposizioni, il Microbioma Umano e la MCS, la Sensibilità Chimica Multipla, sulla quale il Dott. Giuseppe Genovesi ha scritto per Alcalia No-Profit e i cui studi sono seguiti con interesse anche dal Dott. Marco Pasqualini. Grazie al quale è stato possibile sintetizzare l’importanza del Microbioma Umano su questo primo articolo.

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FormazioneDiploma di Laurea in Farmacia conseguita il 18 Luglio 1989 presso l’Università di Ferrara.Abilitazione alla professione II sessione anno 1989.Argomento tesi: “Distribuzione della Protoanemonina nelle Ranuculaceae aspetti organotropici e chemotassonomici”. Relatore: prof. Bonora A Guerrini A Pasqualini M, docente di Botanica Farmaceutica. Tesi pubblicata al V congresso Nazionale della “Società Italiana di Farmacognosia” 16-19 Ottobre 1989. Formazione2000-2001: master in psichiatria olistica.2000-2001: master in Floriterapia.2004-2007: corso in elettroagopuntura di Voll.2004-2007: scuola di omotossicologia AIOT.2007-2009: master in nutrizione avanzata - Università degli studi di Trieste. Libero Professionista nell’ambito della medicina naturale Attualmente impegnato in:- ricerca e sviluppo di integratori- ricerca e sviluppo di test genetici- ricerca sulle cause della sensibilità chimica multipla

Contattitel. 347 2534929mail: [email protected]

Dott. Marco PasqualiniEsperto in Nutrigenetica ed Omotossicologia Spec. in Farmacia

Microbioma Umano: un insieme di microrganismi che vivono in simbiosi con il nostro corpo.

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Dott. Marco Pasqualini

NATURVIS “la forza della natura” al servizio della Salute

e del Benessere

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NATURVIS Alcavis Integratore Alcalinizzante

Alcavis è una miscela di sali minerali che contrastano l’eccessiva acidificazione dei tessuti.L’aumento del contenuto di acidi nei tessuti, in particolare in quelli cosiddetti extracellulari, sede di scambi metabolici con le cellule, determina una sofferenza del metabolismo delle cellule stesse.

Il tentativo che l’organismo attua di tamponare questa acidosi, assorbe calcio dalle ossa, determinando una progressiva perdita di densità dell’osso. Quando questa azione di difesa diventa insufficiente, l’acidosi inizia progressione disturbante.L’acidificazione (o acidosi) dei tessuti organici, detta anche “acidificazione del mesenchima”, è forse l’aspetto più importante da cui partire se si vuole modificare la condizione che dà origine a tanti disturbi e molte malattie. www.naturvis.com

Tutti gli integratori Naturvis sono prodotti in Italia, notificati e registrati presso il

Ministero della Salute Italiano.

NATURVIS sostiene Alcalia No-Profit nel Programma “Quanto Sei Acido”

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Non è come correre, ma in ogni caso, camminare fa bene ed ha un sacco di benefici:

ci rende felici riduce il colesterolo abbassa la pressione arteriosa riduce il rischio di diabete e di malattie cardiovascolari tiene sotto controllo il peso Questo è quanto sostiene l’Organizzazione Mondiale della Sanità che afferma che camminare fa bene ed è utile per mantenersi in salute e stare in forma.

10 consigli per una camminata efficace1. Impara a conoscere la tua frequenza cardiaca di allenamentoOgnuno di noi ha i suoi limiti, caratterizzati da: età, allenamento, genetica, ecc. Per calcolare la propria frequenza cardiaca, basta sottrarre, alla somma di 220, il numero relativo alla propria età. In questo modo, si ottiene la massima frequenza cardiaca. Un valore che è possibile reggere per qualche minuto ma non di più. Il valore risultante, sarà il punto di partenza per calcolare la frequenza minima (60%) e massima (90%) entro cui stare durante la camminata.

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10 consigli per una camminata efficaceRedazione ALCALIA

Cambiandopercorso e superficie, stimoleraidiverse fascemuscolari e non ti annoierai

2. Fai piccoli passiMeglio fare passi piccoli ma veloci, anche se camminare velocemente permette di bruciare più calorie. Ma con passi piccoli e brevi, terrete un ritmo costante ed un buon equilibrio.

3. Appoggia il tallone e fai la rullata con il piedeDurante la camminata veloce, è meglio appoggiare prima il tallone a terra. Poi, far rullare tutta la pianta del piede come nella tecnica del fitwalking. Per una corretta camminata veloce, è consigliabile l’uso di scarpe adatte al walking.

4. Cambia percorsi e superficiCambiare spesso il percorso, permette innanzitutto di non annoiarsi. Inoltre va a stimolare diverse fasce muscolari e azzera i pericoli da sovraccarico. Perciò, scegliete di camminare in strada, con saliscendi, in piano, su un sentiero.

5. Camminare fa bene, in compagnia è meglioE’ decisamente meglio se puoi camminare con un amico, amica o in gruppo. Sarà più motivante e difficilmente rinuncerete alla vostra camminata. Magari percorrerete qualche km in più e sceglierete percorsi diversi.

6. Inserisci l’Interval TrainingSi tratta di un allenamento intervallato, di diverse intensità. Inizia a camminare al 60% della tua massima frequenza cardiaca. Dopo, prova ad accellerare per qualche minuto al 90%. Poi rallenta e fai qualche minuto di corsa leggera. L’interval training è ottimo per bruciare più calorie.

7. Muovi le bracciaFai oscillare le braccia avanti e indietro, in senso alternato. Ciò contribuirà a determinare il ritmo e i tessuti saranno più ossigenati, grazie ad un maggiore afflusso di sangue, nelle arterie.

8. Fai le scaleCerca il più possibile di percorrere le scale a piedi. I gradini sono un toccasana per bacino, polpacci e glutei.

9. Ascolta musicaMentre cammini, la musica può aiutarti a darti la carica! Aumenta il ritmo e attenua il senso di fatica.

10. Impegno crescenteDopo un po’ di tempo, potrebbe capitarti di non essere più soddisfatto del solito percorso. Nè in senso fisico, nè in senso mentale. Perciò, ogni 15 giorni, aggiungi un pezzo nuovo al tuo percorso! 23

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NATURVIS Alisport Alisport è un integratore alimentare costituito da un mix di amminoacidi, vitamine, anti-ossidanti e sali minerali.

I suoi effetti positivi sull’attività muscolare e il suo effetto anti-astenia, sono la diretta conseguenza dell’azione dei suoi componenti.

L’assunzione di Alisport può essere utile a chi soffre di stanchezza ed allo sportivo che voglia aumentare la propria resistenza allo sforzo fisico.

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Informare il mondo femminile sugli aspetti di pre-menopausa e menopausa non ci stancherà mai. A costo di doverci ripetere! Un costo che gioverà a tante altre donne che non hanno avuto ancora occasione o la fortuna di trovare quelle poche e giuste informazioni per aiutarsi nella prevenzione o nella gestione di cambiamenti naturali. Un’ informazione è utile soprattutto se rende consapevoli su come affrontare un fenomeno e su come prevenire conseguenze che la scienza conosce e che ci aiuta ad affrontare.

Menopausa e voglia di rinascereUna vera rivoluzione femminile alla quale stiamo assistendo è proprio la determinazione con la quale le donne stanno affrontando questo fortissimo contrasto fra età sociale delle over 40/50, nella quale le donne conquistano la voglia di rinascere, ed età fisiologica nella quale subentra la menopausa. Essa, se non affrontata con serenità, le rende fragili nella mente e nel corpo, anzi, soprattutto nelle ossa!

L’osteoporosi, della quale tanto si parla, è una patologia tipicadella menopausa che si sviluppa venendo meno l’apporto protettivo degli estrogeni e la giusta quantità di calcio che si fissa nelle ossa. In sintesi, le ossa assorbono meno calcio di quello che perdono e da qui la loro fragilità che, tra l’altro, predispone anche ad un più alto rischio di fratture.

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Dott. GIANCARLO BALZANO

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Osteoporosi e menopausaDott. GIANCARLO BALZANO

Serotonina,l’ormone dellafelicità, che regola il nostrobenesserepsico-fisico

La diagnosi precoceE’ un fattore fondamentale. Cercare di non rimandare analisi del sangue, controlli ginecologici ed esami diagnostici molto importanti come la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata). Essa infatti misura la densità della massa ossea e rileva eventuali degenerazioni in corso. Ogni ginecologo sa valutare caso per caso ed essere un eccellente Medico che, come un ottimo amico, prima di curare vorrebbe aiutare a prevenire. Dare giusti consigli piuttosto che riparare danni!

Stile di vitaPoi però deve subentrare anche una maggiore sensibilità ad uno stile di vita che protegga maggiormente. Ad esempio:

Fumare anticipa anche la menopausa. Oltre ad aumentare il rischio di osteoporosi, di malattie cardiovascolari e tumori. Se non ci si è ancora riuscite, adesso è importante smettere.Avere un’attività fisica regolare non è il solito “consiglio ovvio”, se si continua ad essere sedentarie. In ogni caso, non si raccomandano allenamenti faticosi da medaglia d’oro alle Olimpiadi!Chi non ama trascorrere ore in palestra può approfittare delle nostre “10 regole per una camminata efficace”. O comunque può scegliere di fare le scale a piedi. Una buon consiglio da seguire da quando hanno inventato l’ascensore!

Alimentazione correttaAlimentazione corretta non significa cominciare una dieta dimagrante ed estenuante. Significa invece organizzare cervello e frigorifero a mantenere un peso adatto al proprio corpo (e non alle passerelle di alta moda). Vuol dire inoltre alimentare le nostre ossa che, in una condizione di Osteoporosi e Menopausa, assorbono meno sostanze fondamentali,quali il calcio.

Non dimentichiamo mai che alimentazione corretta significa anche bere acqua adatta ad ogni età della nostra vita. Ricordiamolo: in situazione di Osteoporosi e Menopausa, l’organismo ha bisogno di più calcio. I nostri Specialisti ci daranno i giusti consigli anche su questo.

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FormazioneLaurea in Medicina e Chirurgia presso l’ Università di Roma “La Sapienza” nel 1979 con voto finale 110/110 lode.Specializzazione in Ostetricia e Ginecologia presso la medesima Università nel 1983.Corso Triennale di Omeopatia presso la “Luimo” di Roma e Napoli diretta dal Prof. Antonio Negro.

EsperienzaDal 1982 al 1987 Consulente Ginecologo dell’AIED.Nel 1987 socio fondatore dell’Associazione MEDOM, Presidente fino al 1990. Docente del corso di Omeopatia negli anni accademici 1987/1990.Docente della Scuola Triennale di Omeopatia Clinica del CISDO dall’anno accademico 1990/91 al 2006 Nel 1997 Fondatore e Presidente dell’ AIGO (Associazione Italiana di Ginecologia Olistica).Responsabile per la Ginecologia della SIOMI (Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata).Docente al Master di II Livello di Medicina Integrata dell’Università di Siena.

Ordine dei Medici di Roma e provincia n. 28283. Registro degli Omeopati dell’Ordine dei Medici di Roma n.59.

LibriAutore del Libro: MANUALE DI OMEOPATIA CLINICA IN GINECOLOGIA Ed. Tecniche Nuove.

ContattiViale Parioli, 99A - 00197 - Romatel. 06 80691390mail: [email protected]: www.giancarlobalzano.it

Dott. Giancarlo BalzanoSpec. in Ostetricia e Ginecologia

Informare il mondo femminile sugli aspetti di pre-menopausa e menopausa non ci stancherà mai.

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NOW VEGA 4.0Tutti gli altri impianti ad osmosi inversa depurano l’acqua ma la impoveriscono di sali naturali e la rendono anche molto acida (con pH appena superiore a 5).

NOW Vega 4.0 purifica l’acqua e reintegra i sali minerali “buoni” Calcio, magnesio, potassio, etc. importantissimi per la nostra salute. Con il suo esclusivo sistema No Acid Water, eleva il pH dell’acqua oltre il limite di 7-7,5. Il pH del nostro sangue è 7,35 -7,45)

Un’acqua così leggera e purificata dai metalli pesanti e da eventuali pesticidi, nitrati e nitriti è adatta al perfetto equilibrio idro-salino degli sportivi, delle donne in menopausa, in gravidanza o allattamento, ed anche delle persone meno giovani.

L’acqua di NOW Vega 4.0 direttamente al rubinetto della tua cucina. Ottima sia da bere che per preparare salutari infusi, estratti e tisane o per cucinare e per lavare frutta e verdura fresca. Ha un buon livello di alcalinità, molto migliore della più costosa acqua venduta in bottiglia per i neonati.

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Il termine “alimenti funzionali” indica tutto ciò che influenza beneficamente una o più funzioni del corpo. Oltre ad avere effetti nutrizionali adeguati, tanto da risultare rilevante per uno stato di benessere e di salute o per la riduzione del rischio di una malattia.

Gli alimenti funzionali possono essere: alimenti naturali, per esempio il pesce, soprattutto azzurro, ricco di omega 3 (riduzione del rischio cardiovascolare) pomodori ricchi di licopene e derivati (riduzione del rischio tumorale) tutta la famiglia dei cavoli (le cosiddette Brassicacee), contenenti metaboliti sufurei (riduzione del rischio tumore al colon soprattutto) succo di uva nera, ricco di composti polifenolici (riduzione del rischio cardiovascolare e tumorale) soia contenente fitoestrogeni (riduzione del rischio cardiovascolare) alimenti cui è stato aggiunto un nutriente (essenziale o meno) già presente in origine ma in concentrazioni minori alimenti cui è stato aggiunto un nutriente (essenziale o meno) che era del tutto assente; alimenti cui è stato sottratto (del tutto o in parte) un certo componente alimenti cui uno o più componenti sono stati modificati mediante un processo tecnologico o biotecnologico; alimenti trattati in modo da aumentare la biodisponibilità di uno o più dei suoi nutrienti.

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Dott. ANDREA SBRANA

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Gli alimenti funzionali: a cosa servonoDott. ANDREA SBRANA

Probiotici,dal grecopro-bios,a favoredella vita

Prebiotici,favorisconola crescita di batteri buoni

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Tra gli alimenti funzionali “modificati” dall’uomo possiamo trovare i cosiddetti probiotici, prebiotici e simbiotici.

I probioticiIl termine ‘probiotico’ deriva dal greco ‘pro-bios’, che significa ‘a favore della vita’. Si tratta di microrganismi vivi e attivi (ad esempio batteri), capaci di esercitare un effetto positivo sulla flora batterica intestinale.

Quando parliamo di ‘probiotici’ ci riferiamo ad alimenti o integratori che contengono in numero sufficientemente elevato di microorganismi vivi ed attivi, che riequilibrano l’intestino.

Devono essere in grado, qualora assunti per bocca, di sopravvivere all’acidità gastrica e arrivare fino all’intestino. Per essere efficaci, dovrebbero essere assunti sempre e solo a stomaco vuoto, per un tempo medio di 3-4 settimane e in un quantitativo di almeno un miliardo di batteri al giorno. È difficile assumerli con la dieta, per cui l’unica soluzione è l’in-tegrazione in caso di necessità.

I prebioticiOltre ai probiotici, abbiamo i ‘prebiotici’. Essi favoriscono la crescita di batteri buoni, ma sono sostanze indigeribili e non assorbibili. Rappresentano infatti il nutrimento dei probiotici e ne stimolano l’attività nel tratto gastro-intestinale.

Secondo quanto stabilito dal Ministero della Salute, si tratta di sostanze di origine alimentare non digeribili che, se somministrate in quantità adeguata, portano beneficio al consumatore grazie alla promozione selettiva della crescita e/o dell’attività di uno o più batteri già presenti nel tratto intestinale, o assunti contemporaneamente al prebiotico.

Tra queste sostanze ricordiamo fibre idrosolubili, beta-glucani, fructani, oligofruttosaccaridi, inulina, lattulosio, e molti altri che promuovono la crescita, nel colon, di una o più specie batteriche utili allo sviluppo della microflora probiotica. Assumere prebiotici attraverso la dieta è fondamentale.

I cibi che li contegono sono:frumento miele germe di grano aglio cipolla legumi

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Gli alimenti funzionali: a cosa servonoDott. ANDREA SBRANA

I prebiotici,sono presenti in molti alimentifermentati, come loyogurt

I simbiotici,capaci dicontrastarel’infiammazionedell’intestino

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“I prebiotici sono presenti anche in molti alimenti fermentati come:

- il pane o la pizza con il lievito o pasta madre- lo yogurt (meglio quello preparato in casa con i fermenti)- il kefir (bevanda ricca di fermenti lattici e probiotici ottenuta dalla fermentazione del latte fresco di pecora, capra o vacca)- i crauti- il miso (condimento derivato dai semi della soia gialla, di ori-gine giapponese, cui spesso vengono aggiunti cereali come orzo o riso, segale, grano saraceno o miglio)- il tempeh (alimento fermentato ricavato dai semi di soia gialla noto anche come “carne di soia”)- il kombucha (tè addolcito e fermentato con una massa solida macroscopica chiamata “coltura di kombucha” che con-tiene una simbiosi di Acetobacter, batteri che producono acido acetico e lievito)- i formaggi fermentati (per esempio Gorgonzola, Rocquefort)

I simbioticiOltre a prebiotici e probiotici, vi sono i ‘simbiotici’. Questi sono un mix dei primi due con un’azione sinergica.

Gli studi scientifici hanno mostrato la loro capacità di migliorare i probiotici e rappresentare un substrato specifico alla flora batterica intestinale già residente.

Sono molto utili in caso di intolleranza al lattosio. Dove, tra l’altro, i soli prebiotici spesso falliscono, e in caso di necessità di assorbimento di alcuni minerali (come il ferro), a seguito di diarrea, di assunzione di antibiotici oppure nella riduzione dell’infiammazione dell’intestino, spesso causata da una cattiva alimentazione, inquinamento e stress.

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FormazioneDott. Andrea Sbrana, Biologo Nutrizionista, specializzato in Scienza dell’Alimentazione presso l’Università degli Studi di Siena. Tesi: Alimentazione e pratica sportiva.

EsperienzaHa coordinato e realizzato nelle scuole della provincia di Lucca il Progetto “Ambiente, Salute & Risparmio Energetico”, finalizzato a sensibilizzare i ragazzi ed un corretto stile alimentare ed al rispetto dell’ambiente.Attualmente collabora con l’Associazione No Profit Alcalia per la divulgazione scientifica nei settori della Salute e del Benessere.

Svolge la sua attività professionale di Nutrizionista presso il centro medico “Campus Maior” a Lido di Camaiore e a Camaiore. Collabora con sportivi di varie discipline: calcio, ciclismo, nuoto, pallanuoto, pugilato, podismo.

ContattiViale Oberdan, 39Lido di Camaiore: Via Italica, 64 - Camaiore (LU)tel. +39 347 7697980 mail: [email protected]

CENTRO MEDICO CAMPUS MAIOR sito web: www.campusmaior.com

Dott. Andrea SbranaBiologo Nutrizionista, Spec. in Scienza dell’Alimentazione

Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, avremo trovato la strada per la salute.

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MAMA kitchen è un social kitchen store situato nel centro di Roma.NOW ti accoglie per una esperienza diretta sull’acqua, sui cibi e sulle tecniche di preparazione per una nutrizione sana secondo i parametri dei medici e nutrizionisti di ALCALIA No Profit.

E’ un luogo d’incontro dove gli interessi, le passioni e le curiosità sul mondo della cucina, della salute e del benessere vengono proposte con esperienze dirette da fare insieme.

Scopri l’accogliente boutique di MAMA Kitchen e mettiti in “cucina” con NOW Not Only Water:è a Roma in via Flaminia 263 http://www.now-notonlywater.it/depuratori-acqua-alcalina-estrattori-roma-mama-kitchen/

Il Now point di Roma collabora anche con i medici e i nutrizionisti di ALCALIA No Profit.

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Dott. Andrea SbranaR O M A

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