Rapporto UniCredit Piccole ImpreseVIII Edizione 2011-2012
Le aggregazioni di rete: modello vincenteper la sostenibilità e lo sviluppo delle imprese italiane.
Roma, 2 aprile 2012
Reti di impresa: opportunità e scommessa per il futuro
Zeno Rotondi – Responsabile Territorial Research and StrategiesFrancesca Bartoli - Responsabile Family & SME Analysis
Clima di fiducia1
AGENDA
Cambiamento strutturale del contesto competitivo2
Vantaggi delle aggregazioni in rete3
Il rapporto banca - impresa4
La partnership tra sistema bancario e confidi5
Clima di fiducia1
Cambiamento strutturale del contesto competitivo2
Vantaggi delle aggregazioni in rete3
Il rapporto banca - impresa4
La partnership tra sistema bancario e confidi5
100
110
104
87
2008 2009 2010 2011
LA DIFFICILE SITUAZIONE POLITICO-ECONOMICA SI RIFLETTE SUL CLIMA DI FIDUCIA
-17
Indice di fiducia delle piccole imprese sui futuri 12 mesi
Fonte: Indagine sulla fiducia, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
95
94
79
48
98
97
99Andamento occupazione
Propensione agli investimenti
Andamento ricavi
Disponibilità di credito
Tempi di incasso
Situazione settore
Situazione economica generale
LA CADUTA DI FIDUCIA DELLE PICCOLE IMPRESE E’ LEGATA AL GIUDIZIO MOLTO NEGATIVO SULLA SITUAZIONE ECONOMICA GENERALE E IN MISURA MINORE SUL SETTORE DI APPARTENENZA
Indice di fiducia sui futuri 12 mesi – dettaglio componenti
Indice di fiducia sui futuri 12 mesi
Fonte: Indagine sulla fiducia, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
98 98
90
8585
Commerciodettaglio
Commercioingrosso
Costruzioni Industria Servizi
COMMERCIO AL DETTAGLIO E COSTRUZIONI I SETTORI MAGGIORMENTE SFIDUCIATI, MIGLIORI LE ASPETTATIVE DI INDUSTRIA E SERVIZI
Indice di fiducia sui futuri 12 mesi – dettaglio settori
Indice di fiducia sui futuri 12 mesi
Fonte: Indagine sulla fiducia, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
87
92
Piccole imprese Medie imprese
LE IMPRESE PIU’ GRANDI E STRUTTURATE SONO PIU’ FIDUCIOSE
Il giudizio sui futuri 12 mesi: piccole e medie imprese a confronto
+5
Fonte: Indagine sulla fiducia, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
Clima di fiducia1
Cambiamento strutturale del contesto competitivo2
Vantaggi delle aggregazioni in rete3
Il rapporto banca - impresa4
La partnership tra sistema bancario e confidi5
Internazionalizzazione delle imprese all’interno di filiere globali
fattori chiave: materie prime; piattaforme distributive e commerciali globali; R&S; nuovi mercati
scelte strategiche: anche il “COME” posizionarsi nella filiera globale in rapporto alle imprese multinazionali leader
Internazionalizzazione “tradizionale” delle imprese
fattori chiave: tasso di cambio e costo del lavoro
scelte strategiche: il “COSA” esportare e il “DOVE” produrlo
LA “NUOVA” GLOBALIZZAZIONE MODIFICA I RAPPORTI CON I MERCATI INTERNI ED ESTERI
Prima fase dellaGlobalizzazione(anni ‘80 – ‘90)
“Nuova”
Globalizzazione (dagli anni 2000)
LE AGGREGAZIONI IN RETE CONSENTONO DI SUPERARE IL VINCOLO DIMENSIONALE
Collaborazione strategica
economie di scala e/o scopo
Obiettivo
Sistemi reticolari efficientamento filiere produttive
commercializzazione e distribuzione su mercati globaliricerca e sviluppopotenziamento capacità produttiva
Descrizione
accorciare le filiere integrando verticalmente i fornitori a monte e i rivenditori a vallefacilitare il coordinamento tra imprese integrando orizzontalmente le imprese di una fase della filiera
Tipologie di Reti aggregazione tra imprese
ConsorziATIDistrettiContratti di Rete
Clima di fiducia1
Cambiamento strutturale del contesto competitivo2
Vantaggi delle aggregazioni in rete3
Il rapporto banca - impresa4
La partnership tra sistema bancario e confidi5
1 - VANTAGGI SPECIFICI DEL CONTRATTO DI RETE: LEGAMI FORMALI E STABILI CON SINERGIE TRANSTERRITORIALI
Mappatura regionale delle 1063imprese all’interno dei Contratti di Rete
Fonte: nostre elaborazioni su dati Unioncamere, dati aggiornati al 5 dicembre 2011
IMPRESE IN RETE
CONTRATTI DI RETE, DI CUI 48% 2 - 3 IMPRESE42% 4 - 9 IMPRESE10% 10 O PIU’ IMPRESE
CONTRATTI INTERREGIONALI
1063
214
62
I numeri del Contratto di Rete:
1215
48
21
75
3343
47 3
41
659
183
142
9442
18
11855
11
Fonte: nostre elaborazioni su dati Unioncamere, dati aggiornati al 5 dicembre 2011
Mappatura settoriale delle imprese in rete
41,3%
39,2%
10,9%4,1% 4,4%
Manifattura Servizi Costruzioni Agricoltura Altro
Interessante la sinergiatra manifattura e servizi
Oltre un quarto delle retirealizza una forma dicollaborazione tra impreseappartenenti ai due settori,suggerendo che è in attouna riconfigurazione delbusiness model
Lo stesso modello emergefra costruzioni e servizi,soprattutto in riferimentoalle energie rinnovabili
2 - VANTAGGI SPECIFICI DEL CONTRATTO DI RETE:SINERGIE INTERSETTORIALI
LE IMPRESE DELLA MANIFATTURA (E DELLE COSTRUZIONI) SI COLLEGANO SPESSO A SOCIETA’ DI SERVIZI ALLE IMPRESE E/O A STUDI DI ENGINEERING, CON L’OBIETTIVO DI PENETRARE NUOVI MERCATI E/O DI INNOVARE
Fonte: nostre elaborazioni su dati Unioncamere, dati aggiornati al 5 dicembre 2011
Mappatura settoriale: dettaglio manifattura e servizi
di cui, il 5,6% riguardano
attività di R&S
Farmaceutica 1,3% Tessile
2,6%Altro 2,6% Chimica
3,3%
Gomma, Plastica3,9%
Mezzi trasporto4,6%
Legno e mobili; 4,6%
Abbigliamentoe pelle 6,5%
Metalli e prodotti
7,9%
Alimentare
10,6%
Apparecchiature elettriche
11,9%
Elettronica
14,6%
Meccanica
25,2%
Servizi alle imprese;
43,8%
Attività prof.sionali
25,7%
Commercio 18,1%
Altro 12,4%
I CONTRATTI DI RETE SONO MOTIVATI SOPRATTUTTO DA INVESTIMENTI FINALIZZATI ALLA VENDITA IN NUOVI MERCATI, ANCHE ESTERI, AL MIGLIORAMENTO DELLA PRODUZIONE, ALL’INNOVAZIONE
Motivi che hanno spinto le imprese a costituire un Contratto di Rete
Fonte: nostre elaborazioni su dati Unioncamere, dati aggiornati al 5 dicembre 2011
di cui, circa 1/3 delle reti ha indicato come obiettivo i mercati esteri
Scambio informazioni e
know how 2,8%
Politiche commerciali
30,4%
Macchinari / Tecnologie
17,3%
Innovazione e R&S 23,4%
Produzione 26,2%
55%
16%
19%29%
99%
69%
13%
IMPRESE ADDETTI VALOREAGGIUNTO
PICCOLE (0-49 adetti) MEDIE (50-249 addetti) GRANDI (oltre i 249 addetti)
L’universo di riferimento dell’indagine UniCredit
QUEST’ANNO L’INDAGINE SULLE PICCOLE IMPRESE SI ARRICCHISCE DI UNA ANALISI COMPARATA CON LE MEDIE IMPRESE MANIFATTURIERE
Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT, 2008
DI CUI 6% MANIFATTURA DI CUI 8%
MANIFATTURA
DI CUI 0,2% MANIFATTURA
0,1%0,9%
39%
61%
Propensione alla collaborazione in rete
LA PROPENSIONE ALLA COLLABORAZIONE IN RETE E’ LEGGERMENTE SUPERIORE TRA LE PICCOLE IMPRESE…
37%
63%
COLLABORA NON COLLABORA
PICCOLE IMPRESE(fino a 5 milioni di euro di
fatturato)
MEDIE IMPRESE(da 5 a 50 milioni di euro di fatturato)
Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
… ANCHE SE HANNO ATTIVATO COLLABORAZIONI STRATEGICHE IN RETE IN MISURA INFERIORE RISPETTO ALLE MEDIE
Intensità della collaborazione in rete(fatto 100 il numero di imprese che collaborano in rete)
Intensità bassaattivazione di forme dicollaborazione generiche, nonstrategiche
Intensità mediaattivazione di una forma dicollaborazione strategica edeventualmente di formegeneriche di collaborazione
Intensità altaattivazione di almeno due formedi collaborazione strategica edeventualmente di formegeneriche di collaborazione
Nota: le collaborazioni strategiche con altre imprese sono quelle relative ad attivitàcomuni per: 1) la commercializzazione e la distribuzione; 2) la ricerca e sviluppo; 3) ilpotenziamento della capacità produttiva
9% 12%
36%25%
55%
63%
BASSA MEDIA ALTA
PICCOLE IMPRESE(fino a 5 milioni di euro di
fatturato)
64%
MEDIE IMPRESE(da 5 a 50 milioni di euro di fatturato)
75%
Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
LE MEDIE IMPRESE PRESENTANO UNA MAGGIORE ATTIVAZIONE DEI PROCESSI DI AVANZAMENTO FUNZIONALE
Avanzamento funzionale e relazionale nel 2009-2011
53%
39%
30%28%
AVANZAMENTO FUNZIONALE AVANZAMENTO RELAZIONALE
PICCOLE IMPRESE(fino a 5 milioni di euro di
fatturato)
MEDIE IMPRESE(da 5 a 50 milioni di euro di fatturato)
Avanzamento Funzionaleacquisizione di nuove e piùcomplesse funzioni aziendali,quali ad esempio il design o lalogistica
Avanzamento Relazionaleacquisizione di una propria retedi fornitori e ampliamento deicommittenti anche all’estero
Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
LE PICCOLE IMPRESE CHE COLLABORANO IN RETE SONO AVVANTAGGIATE NELL’AVANZAMENTO FUNZIONALE E RELAZIONALE
Avanzamento funzionale e relazionale nel 2009-2011(fatto 100 il numero di imprese che realizza l’avanzamento)
53% 58%
47% 42%
AVANZAMENTOFUNZIONALE
AVANZAMENTORELAZIONALE
43% 50%
57% 50%
AVANZAMENTOFUNZIONALE
AVANZAMENTORELAZIONALE
PICCOLE IMPRESE(fino a 5 milioni di euro di
fatturato)
MEDIE IMPRESE(da 5 a 50 milioni di euro di fatturato)
COLLABORA NON COLLABORA
Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
MENO DIFFUSE NEL PERIODO 2009-2011 TRA LE PICCOLE IMPRESE L’INNOVAZIONE DI PRODOTTO E DI PROCESSO
Innovazione di prodotto e di processo nel 2009-2011
31%
53%
21%
54%
INNOVAZIONE DI PRODOTTO INNOVAZIONE DI PROCESSO
Innovazione di prodottointroduzione di un prodotto oservizio tecnologicamente nuovo
Innovazione di processointroduzione di processi diproduzione tecnologicamentenuovi
PICCOLE IMPRESE(fino a 5 milioni di euro di
fatturato)
MEDIE IMPRESE(da 5 a 50 milioni di euro di fatturato)
Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
MAGGIORE CAPACITÀ DI INNOVAZIONE PER LE PICCOLE IMPRESE CHE COLLABORANO IN RETE
Innovazione di prodotto e di processo nel 2009-2011(fatto 100 il numero di imprese che realizza l’innovazione)
52% 54%
48% 46%
INNOVAZIONE DIPRODOTTO
INNOVAZIONE DIPROCESSO
43% 40%
57% 60%
INNOVAZIONE DIPRODOTTO
INNOVAZIONE DIPROCESSO
PICCOLE IMPRESE(fino a 5 milioni di euro di
fatturato)
MEDIE IMPRESE(da 5 a 50 milioni di euro di fatturato)
COLLABORA NON COLLABORA
Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
69%
13%
62%
9%
INTERNAZIONALIZZATE ESPORTATRICI
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE E’ ANCORA UN FENOMENO POCO DIFFUSO TRA LE PICCOLE IMPRESE, MA…
Presenza all’estero nel 2010
PICCOLE IMPRESE(fino a 5 milioni di euro di
fatturato)
MEDIE IMPRESE(da 5 a 50 milioni di euro di fatturato)
Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
rappresentano il 67% delle piccole imprese internazionalizzate
rappresentano il 91% delle medie imprese
internazionalizzate
… MAGGIORE CAPACITÀ DI ESPORTAZIONE PER LE PICCOLE IMPRESE CHE COLLABORANO IN RETE
Fatturato realizzato all’estero nel 2010 (fatto 100 il numero di imprese per classe di fatturato)
55% 54% 61%
45% 46% 39%
0-20% 21%-80% 81%-100%
37% 37% 38%
63% 63% 62%
0-20% 21%-80% 81%-100%
PICCOLE IMPRESE(fino a 5 milioni di euro di
fatturato)
MEDIE IMPRESE(da 5 a 50 milioni di euro di fatturato)
COLLABORA NON COLLABORA
Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
53% 54% 58% 52%
47% 46% 42% 48%
EUROPA CEE ERUSSIA
CINA EINDIA
AMERICACENTRALEE DEL SUD
LA COLLABORAZIONE IN RETE CONSENTE ALLE PICCOLE IMPRESE DI RAGGIUNGERE ANCHE I MERCATI DI SBOCCO PIU’ DISTANTI
Diversificazione geografica delle esportazioni nel 2011 (fatto 100 il numero di imprese per mercato di sbocco)
37% 36% 35%
63% 63% 62% 65%
37%
EUROPA CEE ERUSSIA
CINA EINDIA
AMERICACENTRALEE DEL SUD
PICCOLE IMPRESE(fino a 5 milioni di euro di
fatturato)
MEDIE IMPRESE(da 5 a 50 milioni di euro di fatturato)
COLLABORA NON COLLABORA
Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
Clima di fiducia1
Cambiamento strutturale del contesto competitivo2
Vantaggi delle aggregazioni in rete3
Il rapporto banca - impresa4
La partnership tra sistema bancario e confidi5
Autofinanziamento52,0%
Altro4,4% Socio d’affari
2,5%
Finanziamento di familiari o
conoscenti7,9%
Finanziamento bancario
33,2%
Mutuo43,9%
Leasing19,6%
Altra forma tecnica36,5%
TRA LE FONTI DI FINANZIAMENTO DELLE PICCOLE IMPRESE PREVALGONO L’AUTOFINANZIAMENTO, LA BANCA E I FAMILIARI O CONOSCENTI
Piccole Imprese
Fonte: Indagine sulle piccole imprese VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
LE MEDIE IMPRESE FANNO ANCORA SCARSO RICORSOAL MERCATO PER IL LORO FINANZIAMENTO
Medie Imprese
Altro2,6%
Autofinanziamento 47,2%
Emissione di obbligazioni
0,6%Aumenti di capitale
2,4%
Finanziamenti infragruppo
2,5%
Finanziamento bancario
33,2%Mutuo41,2%
Leasing26,1%
Altra forma tecnica32,8%
Fonte: Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
70,3%
42,7%
55,0%49,7%
45,8%
14,6% 11,9% 9,0%12,0%
22,3%
35,8%
24,0%19,5%
6,9%
20,4%
0,5% 1,1%6,4%
18,9%
33,2%
1 addetto 2 - 9 addetti 10 - 19 addetti 20 - 50 addetti > 50 addetti
1 banca 2 banche da 3 a 5 banche più di 5 banche
Piccole imprese Medie imprese manifatturiere
Numero di banche di riferimento per classe dimensionale
ESISTE UNA RELAZIONE POSITIVA TRA NUMERO DI BANCHE DI RIFERIMENTO E DIMENSIONE D’IMPRESA
Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
44,6%50,2%
38,2%35,8% 34,7%
29,4%24,3%
18,6%19,1%
1,7% 1,6% 1,8%
2009 2010 2011
1 banca 2 banche 3-5 banche > 5 banche
LA CRISI ECONOMICO-FINANZIARIA HA SPINTO LE PICCOLE IMPRESE A CERCARE UNA RELAZIONE STRETTA CON UN’UNICA BANCA
Fonte: Indagine sulle piccole imprese, Rapporto UniCredit sulle Piccole Imprese anni 2009-2011
Evoluzione del numero di banche di riferimento nel periodo 2009-2011
RUOLO STRATEGICO PER L’EXPORT DEL RAPPORTO STRETTO CON LA BANCA, SPECIE SE INTERNAZIONALIZZATA …
Percentuale di piccole imprese esportatrici
Durata del rapporto con la banca
0,8% 2,5%4,7%
16,3%
2,9%5,6%
17,6%
47,1%
Fino a 1 anno Da 2 a 5 anni Da 6 a 10 anni Oltre 10 anni
Banca locale o nazionaleBanca internazionale
Fonte: Indagine sulle piccole imprese, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
Utilità dei servizi bancari per l’attività di export delle piccole impresesaldo
percentualePagamenti e bonifici anche on line 54,9
Finanziamenti per piccole imprese con tempi di risposta ridotti 39,0
Assicurazione dei crediti 33,6
Servizi di gestione degli incassi dall’estero 30,0
Garanzie Internazionali\Fideiussioni estero\Lettere di Credito\Credito Documentari 25,8
Consulenza legale e fiscale 25,3
Segnalazioni delle controparti commerciali 25,3
Estratti conto e consultazioni on-line dei propri conti all’estero 23,6
Smobilizzo pro-soluto di impegni di pagamento 21,3
Assistenza all’estero per il reperimento di credito bancario in loco 16,8
Cambi on-line 10,3
Servizi all’interno delle fiere 12,5
Opportunità di investimento in Paesi esteri 8,4
Formazione per addetti commerciali ed amministrativi 4,7
Servizi di tesoreria sull’estero 2,4
Servizi relativi a gare internazionali -2,0
… LA QUALE PUO’ FORNIRE ALLE PICCOLE IMPRESE SERVIZI DI CONSULENZA DEDICATI CHE VANNO OLTRE L’OPERATIVITA’ ORDINARIA O LA TRADIZIONALE FORNITURA DI CREDITO COMMERCIALE
Fonte: Bartoli, Ferri, Murro, Rotondi (2011), “Can banks help small business’s export performance?,in: D. Masciandaro e G. Bracchi (a cura di), “Banche imprese: competitività, internazionalizzazione e crescita”, Fondazione Rosselli, XV Rapporto sul Sistema Finanziario, 2011, Bancaria Editrice.
Nota: saldo percentuale calcolato come differenza tra coloro che hanno risposto “molto” + “abbastanza”” e color che hanno risposto “poco” + “per nulla”
IL MODELLO DELLA BANCA COMMERCIALE TERRITORIALE: VANTAGGI
Fonte: D. Masciandaro e G. Bracchi (a cura di), “Le Banche sono Speciali? Nuovi Equilibri tra Finanza, Imprese e Stato”, Fondazione Rosselli, XV Rapporto sul Sistema Finanziario, 2010, Bancaria Editrice. Si veda in particolare: Bartoli, Ferri, Murro, Rotondi (2010), “What’s special about banking in Italy? Lending technologies, complementarity, and impact of soft information
Flessibilità delle lending technologies utilizzateSuperamento della dicotomia tra transaction based lending e relationship based lending Complementarietà tra informazione strandardizzata e informazione basata sulla relazione
1
Due i fattori che hanno reso speciali le nostre banche durante la crisi
Eterogeneità degli istituti che adottano tale modelloIstituzionaleDimensionaleGeografica
2
Piccole imprese Medie imprese manifatturiere
Trasparenza reciproca nella comunicazione 78,9% 89,6%
Tempi di risposta rapidi 73,6% 86,1%
Presenza di un referente stabile in agenzia 71,7% 81,8%Chiarezza nei criteri di valutazione adottati 69,7% 80,8%L'esistenza di una rete di sportelli diffusa sul territorio 66,4% 46,3%Basso costo dei finanziamenti e dei servizi 66,3% 78,0%Un servizio adatto alle esigenze della mia impresa, in termini di consulenza e prodotti 64,0% 74,0%Orientamento nelle scelte dei finanziamenti più adatti alle esigenze dell'impresa (forma tecnica) 61,9% 77,0%Valutazione nella concessione dei finanziamenti, delle caratteristiche specifiche dell'impresa e del settore di riferimento 61,1% 75,6%Facilità di accesso ai finanziamenti (garanzie, altra documentazione richiesta) 57,6% 75,0%Orientamento nelle scelte in momenti importanti della vita aziendale (crescita, internazionalizzazione) 57,1% 69,9%
L'esistenza di una rete di sportelli diffusa a livello internazionale 21,6% 38,2%Totale rispondenti 6025 1408
L’ASPETTO RELAZIONALE STA ASSUMENDO UN RUOLO SEMPRE PIU’ IMPORTANTE NEL RAPPORTO CON GLI ISTITUTI FINANZIARI, INDIPENDENTEMENTE DALLA DIMENSIONE
Elementi chiave nel rapporto banca-impresa
Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
Clima di fiducia1
Cambiamento strutturale del contesto competitivo2
Vantaggi delle aggregazioni in rete3
Il rapporto banca - impresa4
La partnership tra sistema bancario e confidi5
FORTE PARTNERSHIP TRA CONFIDI E GRANDI BANCHE
Interlocutore privilegiato dei Confidi nel sistema creditizio
Altro1,7%Banca locale
28,6%
Grande banca 69,7%
Fonte: Indagine sulle Associazioni di Categoria e sui Confidi, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
I CONFIDI PERCEPISCONO UN’ATTENZIONE SPECIFICA SOPRATTUTTO DA PARTE DELLE GRANDI BANCHE …
Livello di attenzione percepito da parte delle banche
Grandi banche
Banche locali
Interesse rispetto al tipo di garanzia rilasciata (prima richiesta – sussidiaria) 60,5% 41,2%
Interesse rispetto al tipo di Confidi (106 / 107) 27,7% 22,7%Interesse limitato alla relazione 10,1% 26,9%Nessun interesse 1,7% 9,2%Totale rispondenti 119 119
Fonte: Indagine sulle Associazioni di Categoria e sui Confidi, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
… LE QUALI VEDONO NEI CONFIDI UN FORTE ALLEATO PER L’ACCREDITAMENTO SUL TERRITORIO, AL DI LA’ DEGLI ASPETTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
Vantaggi perseguiti dalle banche nella relazione con i Confidi
Grandi banche
Banche locali
Mitigazione del proprio rischio di credito 75,6% 77,3%Accreditamento sul territorio 15,1% 10,9%Sinergia con la propria rete commerciale 9,2% 11,8%
Totale rispondenti 119 119
Fonte: Indagine sulle Associazioni di Categoria e sui Confidi, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
I CONFIDI COME UNA LENDING TECHNOLOGY PER IL FINANZIAMENTO DELLE PICCOLE IMPRESE
Nella fase più acuta della crisi 2008-2009 la presenza di un Confidi ha diminuito la probabilità di tensione finanziaria, definita in termini del rapporto tra credito utilizzato di breve periodo e accordato di sistema di breve periodo
L’impatto positivo dei confidi varia tra classi di rating, ed è superiore nel caso di imprese caratterizzate da un livello di rating intermedio.
1
2
I Confidi hanno favorito la riduzione di asimmetrie informative tra banca e piccole imprese proprio nel momento in cui il valore segnaletico dell’informazione quantitativa incorporata nei sistemi di rating si è indebolito (signalling effect dei confidi)
3
Fonte: Bartoli, Ferri, Murro, Rotondi (2012), “Bank-firm relations and the role of Mutual Guarantees Institutions at the peack of the crisis”, forthcoming in: The Journal of Financial Stability