Date post: | 02-May-2015 |
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Regione MarcheAssessorato Artigianato-Industria
IMPRESE IN RETEInsieme per il futuro
Intervento del Vicepresidente della Regione Marche GIAN MARIO SPACCA
Jesi, 23 ottobre 2004
1. IL MODELLO MARCHIGIANO: LA VOCAZIONE PRODUTTIVA
Regioni ADDETTI ALL’INDUSTRIATot addetti alle imprese e istituzioni %
MARCHEVENETOPIEMONTELOMBARDIAEMILIA-ROMAGNAABRUZZOFRIULI VENEZIA GIULIAUMBRIATOSCANAMOLISEBASILICATAPUGLIAVALLE D’AOSTATRENTINO ALTO ADIGECAMPANIASARDEGNALIGURIASICILIACALABRIALAZIO
43,543,239,439,239,138,736,936,23634,534,3313029,726,324,423,520,819,619,3
ITALIA 33,9Fonte: Istat
LA PICCOLA DIMENSIONE CRESCE….
Nelle Marche cresce la dimensione media delle imprese (n° addetti/imprese)
Fonte: Istat
….GENERA IMPRENDITORIALITÀ….
La crescita delle imprese marchigiane nel decennio
1991 2001 Variazione
Imprese Marche
117.594 133.926
+ 13,9%
Fonte: Istat
….CREA OCCUPAZIONE….
Andamento dell’occupazione del sistema produttivo
Fonte: Istat
….SVILUPPA EXPORT
Andamento dell’export nel periodo 1993-2003
Fonte: Istat
2. I FATTORI DEL CAMBIAMENTO
La globalizzazione, che amplia su scala internazionale la catena del valore dei distretti locali (sistemi locali-globali)
Il “post-fordismo”, che afferma la produzione flessibile (decentramento, outsourcing, just in time), il ridisegno della "fabbrica" al suo interno, nuovi legami con le reti esterne di fornitori e clienti/committenti.
Le “contaminazioni settoriali”, con diversificazioni coerenti rispetto alle vocazioni distrettuali originarie
LA FLESSIBILITA’ DEL MODELLO MARCHIGIANO
Il cambiamento produce minacce e opportunità…
… che il modello marchigiano sa cogliere:
• sviluppo di “reti lunghe” su scala internazionale;
• crescita di nuovi rapporti evoluti (reti e gruppi d’impresa) su base cooperativa tra imprese, fornitori e clienti;
• Passaggio da vocazioni produttive mono-settoriali a specializzazioni territoriali plurisettoriali.
MARCHE RECORD IN ITALIA PER PERFORMANCE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
Regioni Indice % performance 2000-2003
MARCHESICILIAPUGLIAEMILIA-ROMAGNATRENTINOVENETOBASILICATAPIEMONTESARDEGNAFRIULIMOLISEVALLE D’AOSTALAZIOCALABRIAABRUZZOCAMPANIATOSCANALOMBARDIAUMBRIALIGURIA
+49,1+30,6+10,9+ 7,2+ 4,8+ 4,2- 0,9- 1,1- 1,3- 1,4- 3,0- 4,4- 5,1- 5,2- 5,4- 5,4- 5,9- 7,6- 13,5- 29,9
ITALIA - 2,0 Fonte: IPI
INDICE DI PERFORMANCE
crescita ponderata di: export/Pil; fatturato da estero/Pil; imprese estere/imprese
attive.
MARCHE RECORD IN ITALIA PER CRESCITA DI FATTURATO DA ESTERO
Variazione % del fatturato da estero rispetto al PIL regionale 00-03
-50% -40% -30% -20% -10% 0% 10% 20% 30% 40% 50%
Liguria
Lombardia
Toscana
Calabria
Valle d'Aosta
Italia
Molise
Campania
Umbria
Basilicata
Friuli-Venezia Giulia
Abruzzo
Piemonte
Lazio
Veneto
Sicilia
Trentino-Alto Adige
Emilia-Romagna
Sardegna
Puglia
Marche
Elaborazioni IPI su dati ICE
LA NASCITA DI “RETI STELLARI” TRA IMPRESE
LA “SOFISTICAZIONE” DELLE SPECIALIZZAZIONI TERRITORIALI
3. LA STRATEGIA REGIONALE PER LE RETI D’IMPRESA
Asse centrale della politica economica regionale…
…forma organizzativa efficiente:
• sviluppare una presenza internazionale stabile e strutturata
• raggiungere scale adeguate nelle funzioni strategiche della catena del valore;
• favorire i nuovi rapporti di collaborazione programmata della “produzione snella” tra imprese;
• diffondere innovazioni e conoscenze (il fattore organizzativo-imprenditoriale) attraverso economie di interazione (“learning by interacting”);
• promuovere crescita e sviluppo "esterno” delle PMI, quale strategie fattibile in alternativa alla crescita “interna”.
ALCUNI PROGETTI PER LA RELAZIONALITA’ D’IMPRESA
• Progetti di sistema per l’internazionalizzazione;
• Legge 83/89 per i consorzi export;
• Società Regionale di Garanzia per l’accesso al credito;
• Comitati di distretto per progetti locali su ricerca, innovazione e internazionalizzazione;
• Infrastrutture tecnologiche di servizi, per trasferimento di innovazione e qualità;
• Testo Unico, Azioni innovative, Docup OB. 2, per le aggregazioni d’impresa.
UN “SISTEMA NERVOSO DIGITALE” NELLE MARCHE
Riduzione dei costi della relazionalità (di transazione): condizione base per le politiche di networking del sistema produttivo.
Come? Potenziando un autentico “sistema nervoso digitale” nel territorio regionale, rafforzandone la dotazione di infrastrutture tecnologiche e immateriali.
IL “DIGITAL DIVIDE” TRA LE REGIONI
Spesa in IT per occupato (2003)
Regioni Spesa (euro)
Lazio (1°) 1479
Lombardia (2°) 1284
Marche 581
Calabria (19°) 445
Sardegna (20°) 372
Italia 880
Fonte: elab. Assiform/Netconsulting su dati Istat
LA DIFFUSIONE DELLE ICT….
… innova il core-business;
… genera occupazione di qualità;
… riduce ruolo economie di scala;
… agevola le reti di impresa;
… incrementa la produttività;
… sviluppa funzioni aziendali a valore aggiunto (information intensive);
… promuove diversificazioni dell’economia
LA SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE REGIONALE
I progetti regionali:
• e-government, per la pubblica amministrazione elettronica (semplificazione, protocollo informatico, firma digitale, ecc.);
• new economy, per lo sviluppo di B2B e B2C;
• risorse umane, per evitare “digital divide” nella popolazione;
• infrastrutture tecnologiche, per il supporto delle politiche di networking (rete telematica, fibre ottiche, banda larga, ecc.).
Esempio operativo: Progetto Marche-way
Progetto infrastrutturale di banda larga (con tecnologia wireless) finanziato con i fondi dell’Accordo di Programma Quadro per la Società dell’Informazione nella Regione Marche (tra Regione Marche, Ministro per le Innovazioni e le Tecnologie (MIT) e Ministero dell’Economia e Finanze (MEF)
Accresce lo sviluppo e la diffusione della banda larga nelle aree regionali collinari e montuose (aree ad ob. 2 e phasing out)
Attraverso una rete radio a microonde (con frequenze libere) dedicate e concesse dal Ministero delle Comunicazioni, per la trasmissione di servizi innovativi
Attraverso l’implementazione di sottoreti con linee ADSL
Cos’è?
Cosa fa?
Come?
L’INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA DELTERRITORIO PER LA CONNETTIVITÀ
idoneità a trasmettere ogni tipo di segnale (telefonia, dati, videoconferenza) ad altissima affidabilità e sicurezza del collegamento su tutto il territorio
Riservatezza delle informazioni trasmesse (trasmissioni codificate e di difficile intercettazione del segnale)
Alta velocità di comunicazione Riduzione dei costi idi trasmissione bit/secondo Riduzione dei costi in rete di esercizio/anno
Benefici
Regione Marche, Province, Comuni, Ospedali, Asur (zone territoriali)
Chi?
Cos’è?
Cosa fa?
L’E-GOVERNMENT PER LE IMPRESEEsempio operativo:
Progetto Sportello Unico del Territorio (SUT)
Progetto di servizi alle imprese realizzato in parte con i fondi proveniente dal 1° avviso nazionali per la selezione di progetti di eGovernment (MIT)
Eroga alle imprese servizi telematici, informativi e interattivi, di Sportello Unico alle Attività Produttive e di Marketing finalizzato allo sviluppo economico e produttivo del territorio marchigiano
Come?
attraverso la realizzazione di portali web comprensoriali
attraverso la condivisione di strumenti e standard tecnici e metodologici
Chi?
Enti Partecipanti: Consorzi industriali (Piceno Consind e Cosif)Enti Locali (Comuni, Province, Comunità montane, ASUR zona territoriale 8 -Civitanova Marche e 9 -Macerata)
Partner: CNA, ZIPA
• diminuzione degli accessi di cittadini e imprese agli uffici comunali• maggiore qualità ed omogeneità delle pratiche presentate• miglioramento della qualità dei servizi;• diminuzione dei tempi medi di presentazione e di rilascio delle
pratiche;• totale trasparenza delle informazioni e dell’iter delle pratiche;• razionalizzazione delle risorse economiche ed umane;
• promozione dello sviluppo economico del territorio.
Benefici
potente strumento di promozione del territorio strumento che facilita l’attrazione di insediamenti ed
investimenti produttivi strumento veloce in grado di condurre a strategie di
politica economica ed industriale accurate
visione del territorio più dettagliata, ampia e capillare
circuiti virtuosi di competitività, che migliorano la disponibilità quantitativa e qualitativa delle
informazioni pubblicate
SUT è
Cos’è?
Cosa fa?
NEW ECONOMY
Esempio operativoProgetto Market place regionale
Strumento di razionalizzazione dei processi di acquisto di beni e servizi; progetto finanziato con i fondi dell’Accordo di Programma Quadro per la Società dell’Informazione nella Regione Marche (tra Regione Marche, Ministro per le Innovazioni e le Tecnologie (MIT) e Ministero dell’Economia e Finanze (MEF)
Crea uno spazio di intermediazione digitale per acquirenti e fornitori capace di generare benefici competitivi allargati e nuove opportunità di sviluppo del mercato per la piccola e media impresa regionale.
Chi?
Come?Attraverso l’attivazione di funzionalità di base della piattaforma di intermediazione digitale (ordine di acquisto-acquisto diretto da catalogo elettronico)Fase 1: Prima sperimentazione su un campione ristretto di aziende sanitarieFase 2: Estensione di servizi e diversificazione di utenti
Fase 1: Regione Marche, Asur (zone territoriali)Fase 2: tutta la PA locale e territoriale, PMI
Creare una vetrina virtuale per le PMI operanti sul territorio regionale favorendone l’aumento di visibilità, la crescita commerciale e l’innalzamento del livello competitivo
Generare opportunità di razionalizzazione della spesa attraverso un ricorso più dinamico del mercato di fornitura
Ottenere economie di scale mediante processi di aggregazione della domanda
Incrementare l’efficienza nei processi di gestione dei fornitori
Benefici