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REPORT attività di dipartimento 2010-11 · costruzione del curricolo verticale di Scienze dai 5 ai...

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Report redatto a cura del coordinatore del Dipartimento di Scienze‐A.Di Adila Pagina 1 REPORT INCONTRI DI DIPARTIMENTO 6-13 settembre 2010 IL RUOLO DEI DIPARTIMENTI E IL RUOLODEI LICEI PREMESSA Ruolo del dipartimento disciplinare: il nodo delle collegialità Il Regolamento recante la “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei (legge-6 agosto 2008, n. 133”), individua nel dipartimento il luogo di sostegno alla progettazione formativa e alla didattica e, in particolare in questo momento di attuazione della riforma dei licei, il luogo della progettazione del curricolo; esso diventa accanto al Cdc unità di progettazione collegiale, ambiente in cui si valorizza la professionalità del singolo docente e in cui si stabiliscono i vincoli della progettualità collegiale. La riflessione dei docenti sui contesti di riferimento internazionali e nazionali, sulle ultime novità normative (cfr Documento Obbligo d’Istruzione, Riforma dei Licei) e sui documenti prodotti dalla ricerca educativa, diffusi attraverso i Piani di formazione Nazionale Poseidon, Mat@ abel , ISS, conduce alla individuazione delle competenze da sviluppare intenzionalmente in classe dal docente, più in generale stimola la capacità progettuale del corpo docente e trova il suo naturale sbocco nel Piano dell’Offerta formativa. La tradizione del dipartimento e il contesto di riferimento In questo contesto si inserisce la tradizione del Dipartimento di Scienze del Liceo Marconi. Il Liceo, di recente designato Presidio territoriale per l’Educazione Scientifica, si configura come Centro di Ricerca e Documentazione didattica per il Piano Nazionale ISS- Insegnare Scienze Sperimentali. All’ interno della Scuola opera una comunità di pratiche LICEO SCIENTIFICO-G. MARCONI- FOGGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE
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                         Report redatto a cura del coordinatore del Dipartimento di Scienze‐A.Di Adila  Pagina 1 

REPORT INCONTRI DI DIPARTIMENTO 6-13 settembre 2010

IL RUOLO DEI DIPARTIMENTI E IL RUOLODEI LICEI

PREMESSA

Ruolo del dipartimento disciplinare: il nodo delle collegialità Il Regolamento recante la “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e

didattico dei licei (legge-6 agosto 2008, n. 133”), individua nel dipartimento il luogo

di sostegno alla progettazione formativa e alla didattica e, in particolare in

questo momento di attuazione della riforma dei licei, il luogo della

progettazione del curricolo; esso diventa accanto al Cdc unità di progettazione

collegiale, ambiente in cui si valorizza la professionalità del singolo docente e in

cui si stabiliscono i vincoli della progettualità collegiale. La riflessione dei

docenti sui contesti di riferimento internazionali e nazionali, sulle ultime novità

normative (cfr Documento Obbligo d’Istruzione, Riforma dei Licei) e sui

documenti prodotti dalla ricerca educativa, diffusi attraverso i Piani di

formazione Nazionale Poseidon, Mat@abel , ISS, conduce alla individuazione

delle competenze da sviluppare intenzionalmente in classe dal docente, più in

generale stimola la capacità progettuale del corpo docente e trova il suo

naturale sbocco nel Piano dell’Offerta formativa.

La tradizione del dipartimento e il contesto di riferimento

In questo contesto si inserisce la tradizione del Dipartimento di Scienze del

Liceo Marconi. Il Liceo, di recente designato Presidio territoriale per

l’Educazione Scientifica, si configura come Centro di Ricerca e

Documentazione didattica per il Piano Nazionale ISS- Insegnare Scienze

Sperimentali. All’ interno della Scuola opera una comunità di pratiche

LICEO SCIENTIFICO-G. MARCONI- FOGGIA

DIPARTIMENTO DI SCIENZE

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didattiche di docenti della scuola primaria e secondaria della rete del PIANO

ISS, che negli ultimi quattro anni ha sperimentato percorsi didattici per la

costruzione del curricolo verticale di Scienze dai 5 ai 16 anni secondo le

Indicazioni per il primo ciclo d’Istruzione e secondo il Nuovo obbligo

d’Istruzione(DM 22/0872007-N°139) attraverso il modello formativo della

ricerca- azione.

Dallo scorso anno, con il Progetto DIOR-Progetto Pilota di didattica

orientativa in ambito scientifico, attuato in collaborazione con L’Università degli

Studi di Foggia (Facoltà di Agraria), l’attività del Dipartimento ha ampliato

l’ambito di ricerca oltre l’obbligo d’Istruzione, attraverso la sperimentazione di

nuovi modelli e strumenti di orientamento, capaci di migliorare le conoscenze,

le abilità e le competenze scientifiche degli studenti, richieste per l’accesso ai

corsi di studio universitario di ambito scientifico. Il corrente anno scolastico

vedrà il Dipartimento impegnato anche nel Piano Nazionale Lauree

Scientifiche (PLS) in collaborazione con il Dipartimento di Chimica

dell’Università degli Studi di Bari.

In virtù di tale condizione si è dunque strutturata e ampliata nel tempo la

costituzione di una rete territoriale provinciale, per offrire un’azione di

sostegno all’insegnamento scientifico dalla scuola primaria all’Università e per

rispondere alle diverse istanze individuate nei quadri di riferimento

dell’Istruzione nazionale ed europea. La rete territoriale comprende, oltre alle

Scuole, i Musei Scientifici, i Parchi, l’Università1. L’interazione tra i soggetti

della rete assume la dimensione della co-progettazione a sostegno

dell’insegnamento delle discipline scientifiche dalla scuola primaria

all’Università e della integrazione della Scuola con il territorio provinciale e

regionale.

Inoltre, in regime di Autonomia scolastica (DPR 275/99), a partire dal 2001 il

Dipartimento di Scienze attua nel Liceo ad impianto tradizionale, il curricolo

verticale di Scienze ad impianto modulare. Esso prevede l’insegnamento

di moduli di Chimica Generale nella classe seconda e moduli integrati di

Biologia e di Chimica nella classe terza e quarta, in sostituzione della

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tradizionale distribuzione degli insegnamenti (classe seconda-terza: biologia/

classe quarta: chimica).

In conclusione, la modalità di lavoro del dipartimento di Scienze è da sempre

supportata da un patto di collaborazione e confronto continui, fondamentali

per la costruzione di un curricolo esplicito in cui quanto programmato e

condiviso, è di fatto attuato e continuamente soggetto a monitoraggio in

itinere e valutazione finale.

Le procedure di lavoro

• promuovere la discussione partecipata

• attivare momenti di riflessione

• articolare il Dipartimento per gruppi di lavoro

• documentare l’attività da pubblicare sul sito

• produrre materiale di lavoro usufruibile da altri colleghi

• acquisire un glossario condiviso

I materiali di lavoro

• Regolamento dell’Autonomia Scolastica(DPR 275/99)

• Circolare del 30.08.10 sulle misure di accompagnamento nel passaggio ai nuovi ordinamenti

• Schema di regolamento – Riforma dei Licei con particolare attenzione all’Art 2, Art. 8, Art. 10, Art. 12.

• Indicazioni nazionali sugli obiettivi specifici, competenze e autonomia

• Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei –Allegato A

• I risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali (Area

metodologica-area logico argomentativa, area scientifica,matematica e tecnologica)

• Le indicazioni del documento per l’Obbligo d’Istruzione (DM 22/0872007-N°139)

• Il framework di Scienze dell’OCSE-PISA

• I Documenti del Piano ISS

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I nodi di discussione

• La costruzione del curricolo per il primo biennio per competenze/abilità/conoscenze

• Le competenze di base a conclusione dell’Obbligo d’Istruzione con particolare riferimento all’Asse scientifico-tecnologico

• I nuclei fondanti e i contenuti imprescindibili

• Gli aspetti caratterizzanti il curricolo: verticalità,gradualità, ricorsività,trasversalità, orientamento

• La metodologia ISS come modello disciplinare di insegnamento/apprendimento delle Scienze

• Gli indicatori dell’innovazione didattica in ambito scientifico: verticalità,didattica laboratoriale ,ricerca di contesti di senso (disciplinare, trasversale e di vita quotidiana),definizione degli standard di competenza,esplicitazione dei nuclei fondanti e dei contenuti imprescindibili

• Le parole chiave e glossario condiviso

• Le modalità di accertamento delle abilità in ingresso

• La definizione del profilo educativo, culturale dello studente liceale (area metodologica,area logico-argomentativa,area scientifica, matematica e tecnologica.)

1-Il Liceo Marconi per il corrente anno scolastico ha aderito al progetto “Alimentazione, Ambiente e Territorio: insieme possiamo fare di più” che prevede il diretto coinvolgimento dei docenti e degli studenti delle scuole medie superiori, delle università, dei centri di ricerca e dei cittadini. Il progetto prevede l’ accordo di rete tra la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Foggia, l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro, l’Università del Salento, il Distretto Agroalimentare Regionale, il Centro di Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura “Basile Caramia”,l’USR Puglia e le scuole secondarie superiori.

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DAI DOCUMENTI ALL’INTERPRETAZIONE

La lettura selettiva dei documenti e la logica riflessiva ha avuto l’obiettivo di:

• costruire il curricolo di Scienze del primo biennio

• definire il profilo dello studente in uscita

• definire le modalità di verifica degli apprendimento in ingresso

LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO DEL PRIMO E DEL SECONDO BIENNIO E DEL

QUINTO ANNO DEL LICEO SCIENTIFICO E IL PROFILO DELLO STUDENTE IN USCITA

Primo biennio

In questo momento delicato dell’attuazione della riforma e secondo quanto fin

qui descritto, il Dipartimento è chiamato a definire il curricolo di Scienze del

Liceo riformato. I criteri costitutivi delle Indicazioni fungono da guida e

riguardano l’esplicitazione di:

• nuclei fondanti e contenuti imprescindibili

• unitarietà della conoscenza e superamento della separazione tra

“nozione” e sua traduzione in abilità

• intersezione tra le discipline e l’introduzione di un modello globale di

insegnamento/apprendimento

Il documento per l’Obbligo d’Istruzione(agosto 2007),il framework di Scienze

dell’OCSE-PISA, hanno rappresento i riferimenti per l’individuazione dei nuclei

fondanti (declinati in organizzatori cognitivi e organizzatori concettuali), delle

conoscenze (i contenuti imprescindibili), delle abilità, delle competenze che

lo studente dovrà acquisire al termine del primo biennio ( Allegato A Curricolo

verticale di Scienze -nuovo biennio- liceo marconi)

Metodologia/modello disciplinare

Le Indicazioni nazionali sugli obiettivi specifici, competenze e autonomia,

“….. non dettano alcun modello didattico­pedagogico. Ciò significa favorire la sperimentazione e lo  scambio  di  esperienze  metodologiche,  valorizzare  il  ruolo  dei  docenti  e  delle  autonomie scolastiche  nella  loro  libera  progettazione  e  negare  diritto  di  cittadinanza,  in  questo delicatissimo ambito, a qualunque tentativo di prescrittivismo. La libertà del docente dunque si 

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esplica non solo nell’arricchimento di quanto previsto nelle Indicazioni,  in ragione dei percorsi che  riterrà  piu  proficuo mettere  in  particolare  rilievo  e  della  specificità  dei  singoli  indirizzi liceali, ma  nella  scelta  delle  strategie  e  delle metodologie  più  appropriate,  la  cui  validità  è  testimoniata non dall’applicazione di qualsivoglia procedura, ma dal successo educativo.” 

I documenti del Piano ISS e del Progetto Nazionale – Educazione Scientifica(cfr

Offerta formativa) suggeriscono di sviluppare il lavoro del docente in classe

attraverso il metodo IBSE (Inquiry Based Science Education) secondo cui

l’insegnamento delle Scienze non può assolutamente prescindere

dall’osservazione sperimentale, dall’investigazione successiva da parte degli

allievi, dalla mediazione didattica del docente, dalla pianificazione autonoma di

attività sperimentali, dall’analisi dei dati e dalla identificazione di nuove

domande di investigazione.

Il modello disciplinare ISS imposta il lavoro sugli indicatori dell’innovazione

didattica: la verticalità,la didattica laboratoriale ,la ricerca di contesti di senso

(disciplinare, trasversale e di vita quotidiana),la definizione degli standard di

competenza, la trasversalità. Inoltre la sceneggiatura di un’azione didattica,

l’individuazione delle domande stimolo, i diari di bordo del docente e

dell’allievo risultano strumenti fondamentali a sostegno di un percorso didattico

che si intende intraprendere.

Secondo biennio e quinto anno

La riflessione sul secondo biennio e quinto anno del curricolo di Scienze ha

riguardato il profilo culturale, educativo e professionale dello studente liceale

che va costruito conoscendone le peculiarità, selezionando i risultati di

apprendimento afferenti alle aree metodologica, logico-argomentativa,

scientifica, matematica e tecnologica e del liceo scientifico,alimentando nel

tempo tutti gli aspetti più significativi della pratica didattica, quali:

• lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; • la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari; • l’esercizio di lettura, analisi, traduzione scientifici, • l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche; • la pratica dell’argomentazione e del confronto; • l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.

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Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali

Il dipartimento ha selezionato i risultati di apprendimento comuni a tutti i

percorsi liceali, in relazione alle aree metodologica,area logico

argomentativa,area scientifica, matematica e tecnologica, allo scopo di aprire

un ambito di riflessione che risponda alle domande sul “cosa” (“cosa lo

studente deve aver acquisito/cosa deve saper compiere..?”) e sul “come”

(quali azioni didattiche e quali attività facilitanti devono essere individuate per

promuovere nello studente un metodo di studio autonomo e flessibile?.) Tali questioni

sono molto delicate e richiedono al docente continue riflessioni e continua

ricerca di azioni mirate, di strategie e di strumenti utili a perseguire tali

risultati fin dal primo biennio del liceo.

A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno: Area metodologica

• Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.

• Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.

• Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.

Area logico-argomentativa

• Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui.

• Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. Area scientifica, matematica e tecnologica

• Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali

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(chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.

• Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.

Risultati di apprendimento del Liceo scientifico “ Il percorso del liceo scientifico e indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilita e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale” (art. 8 comma 1). Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

• aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;

• saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi;

• aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali;

• essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti;

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• saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.

Il raggiungimento dei risultati di apprendimento del Liceo Scientifico

presuppone una attenzione particolare ai paradigmi scientifici inseriti nel

rispettivo contesto storico e culturale,alla attitudine a ragionare per modelli,

allo sviluppo del pensiero complesso,all’argomentazione contrapposta che

coinvolge anche la dimensione sociale dell’apprendimento (meta

conoscenza:imparare a ragionare), e rimanda a questioni etiche che le

applicazioni dei risultati scientifici pongono nella vita quotidiana.

Lo sviluppo e la costruzione del pensiero critico potrà essere favorito anche

attraverso la riflessione sui documenti del Quadro di riferimento dell’OCSE-

PISA 2006 e in particolare della pubblicazione del MPI e dell’INVALSI “Valutare

le competenze in Scienze, lettura e matematica”pag 44-47 -Armando Editore-

in cui si affronta in maniera innovativa la questione degli atteggiamenti nei

confronti della scienza, che sebbene riferito ai quindicenni scolarizzati, può

estendersi anche al secondo biennio e al quinto anno del liceo riformato e

all’attuale liceo tradizionale. Le aree di rilevazione degli atteggiamenti in PISA

2006 hanno riguardato l’interesse per le Scienze, il sostegno alla ricerca

scientifica, la responsabilità nei confronti delle risorse e dell’ambiente. Una ad

es prova selezionata, per tali scopi, è “Piogge acide- o Le carie” dal PISA

2006.

Verso l’Università:percorsi di didattica orientativa La riflessione dei commi 6-7 dell’art 2 del Regolamento rimanda al Progetto DIOR e

alla candidatura della scuola al Progetto “Lauree Scientifiche” hanno l’obiettivo

di valorizzare esperienze e percorsi scientifici che la scuola ha realizzato

nell’ambito dei Progetti SeT,dei PON C4 destinati alle eccellenze, stage estivi

presso centri di ricerca del territorio, e altri progetti d’Istituto, i cui destinatari

sono gli alunni oltre l’obbligo scolastico, ri-strutturandoli secondo la logica

della didattica orientativa, attraverso la co-progettazione con l’ Università

(Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Foggia/ Dipartimento di

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Chimica dell’Università degli Studi di Bari) e centri di ricerca del territorio

(Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura).

Comma 6.

Nel quinto anno si persegue la piena realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale dello studente delineato nell’Allegato A, il completo raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento, di cui all’articolo 13, comma 10, lettera a), e si consolida il percorso di orientamento agli studi successivi e all’inserimento nel mondo del lavoro di cui al comma 7. Comma 7. Nell’ambito dei percorsi liceali le istituzioni scolastiche stabiliscono, a partire dal secondo biennio, anche d’intesa rispettivamente con le università, con le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e con quelle ove si realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore ed i percorsi degli istituti tecnici superiori, specifiche modalità per l’approfondimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze richieste per l’accesso ai relativi corsi di studio e per l’inserimento nel mondo del lavoro. L’approfondimento può essere realizzato anche nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, nonché attraverso l’attivazione di moduli e di iniziative di studio-lavoro per progetti, di esperienze pratiche e di tirocinio. Situazione dello studente in ingresso: verifica degli apprendimenti L’ analisi della situazione in ingresso, in relazione alla verifica degli

apprendimenti, non si riferisce ad un modello operativo strutturato:

quest’ultimo andrà costruito nel tempo e sarà un altro ambito di

riflessione e di scambio di esperienze nel dipartimento.

Intanto, per incominciare,… l’indagine delle conoscenze e delle abilità di

base riguarderà l’area matematica, individuate tra quelle strettamente

attinenti al curricolo del primo ciclo oltre a qualche nozione essenziale di

Scienze(Chimica e Biologia). Esse verranno rilevate attraverso un test con

item a risposta chiusa, per orientare lo studente su risposte inequivocabili

e per consentire al docente la rapidità della correzione e l’oggettività dei

risultati.

Il test (allegato B) prevede item che riguardano:

1. operazioni con le potenze

2. moltiplicazioni o divisioni per potenze di 10

3. conversione di un numero decimale come potenza in base 10 e

viceversa

4. risoluzioni di proporzioni

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5. risoluzioni di problemi che richiedono l’uso di proporzioni

6. conversioni di unità di misura in multipli e sottomultipli

7. misurazioni e strumenti per misurare

8. costruzione,lettura ed interpretazione di grafici

Successivamente si proporranno verifiche relative all’area del problem solving

(cfr PISA 2003 Area Problem-Solving OECD PISA , Maggio 2001) in cui la

soluzione a un problema, relativo ai diversi contesti della vita reale, non è

immediatamente riconducibile a contenuti curricolari ma all'esercizio di

processi cognitivi relativi al riconoscimento e alla comprensione di un dato

problema, alla formulazione di un problema,alla scelta di una strategia di

risoluzione di un problema e alla riflessione e la comunicazione della

soluzione del problema. Lo scopo è di verificare l’attitudine dello studente a

sviluppare nel tempo alcune abilità di carattere generale, quali, la capacità di

risolvere problemi in una situazione data,la flessibilità,le abilità comunicative.

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Allegato B TEST D’INGRESSO DI SCIENZE NATURALI PER LE CLASSI PRIME

Nome…………………………………….. Cognome………………………………

Classe……………………………………. Sezione……………………………….

PRIMA PARTE

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SECONDA PARTE


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