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Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

Date post: 26-Mar-2016
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Reporter Giornale 4 Febbraio 2011
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Cambiamento e qualità: la ricetta di Giorgia Iasoni (Assindustria) per il rilancio dell’economia NELL'INSERTO TEMPO LIBERO Tutti gli appuntamenti di questa settimana in Reporter Weekend NELL'INSERTO NELL'INSERTO NELL'INSERTO NELL'INSERTO NELL'INSERTO NELL'INSERTO NELL'INSERTO GABRIELE CANTARELLI A PAGINA 5 Supergiovani anticrisi Giornale settimanale di informazione e annunci - Spedizione in abb. postale, art. 2 com. 20/b, leg. 662/96 - Filiale RE. Contiene I.P. - Editrice Reporter srl Redazione, amministrazione e pubblicità: via Emilia Ospizio, 23 - 42122 Reggio Emilia - tel. (0522) 45.50.50 r.a. - Fax (0522) 45.35.15 internet: www.reporter.it e-mail: [email protected] 1,90 Anno 24 • numero 5 • 4 febbraio 2011 VALUTIAMO IL TUO ORO 25 al gr PURO NUMERO VERDE 800078538 ALL'INTERNO L’ASCENSORE I buoni e i cattivi di questa settimana A pagina 2 LA SATIRA I valori della politica? Ve li spiega Revolver... A pagina 3 BASKET Frates vs Marcelletti La sfida dei due coach A pagina 8 LOCALI Arci-stufi o Arci-contenti? I privati contro l’associazione Nell’inserto Reporter Weekend Pizza anche a pranzo Cucina tradizionale e pesce Sala per banchetti Chiuso il lunedì Via Fosdondo, 80 FOSDONDO DI CORREGGIO Tel. e Fax 0522 690292 AL GARDEN NON SI PAGA IL COPERTO SAN VALENTINO APERTO CON MENÙ LIBERO ALBERTO TRIGLIA L'appennino Appetitoso TORTELLI,C APPELLETTI LASAGNE,G NOCCHI ECCELLENTI NEI CONAD DELLA PROVINCIA Via Pagani, 38 - Cervarezza (RE) Tel. 0522.897121 LI FACCIAMO TUTTI A MANO. UNO PER UNO. Via Cugini, 5 - 42100 Reggio Emilia - Tel. 0522 558562 Anche a San Valentino Assistenza e Vendita Macchine Utensili CAMPANI OSCAR Via Stalingrado, 15 - 42124 Reggio Emilia Tel. 0522 565115 - Fax 0522 302099 Ricambi e Riparazioni: Trapani: Bimak Audax Super Condor Segatrici a nastro Thomas MEP Pedrazzoli FMB Bianco Installazione protezioni antinfortunistiche
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Page 1: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

Cambiamento e qualità: la ricetta di Giorgia Iasoni (Assindustria) per il rilancio dell’economia

NELL'INSERTO

TEMPO LIBERO

Tutti gli appuntamenti di questa settimana

in Reporter Weekend

NELL'INSERTONELL'INSERTONELL'INSERTONELL'INSERTONELL'INSERTONELL'INSERTONELL'INSERTO

GABRIELE CANTARELLI A PAGINA 5

Supergiovani anticrisi

Giornale settimanale di informazione e annunci - Spedizione in abb. postale, art. 2 com. 20/b, leg. 662/96 - Filiale RE. Contiene I.P. - Editrice Reporter srlRedazione, amministrazione e pubblicità: via Emilia Ospizio, 23 - 42122 Reggio Emilia - tel. (0522) 45.50.50 r.a. - Fax (0522) 45.35.15

internet: www.reporter.it • e-mail: [email protected]

€ 1,90Anno 24 • numero 5 • 4 febbraio 2011

VALUTIAMOÊ ILÊ TUOÊ OROÊ 25Ê Û Ê alÊ grÊ PURO

NUMERO VERDE 800078538

ALL'INTERNOL’ASCENSORE

I buoni e i cattividi questa settimana

A pagina 2

LA SATIRAI valori della politica?Ve li spiega Revolver...

A pagina 3

BASKETFrates vs Marcelletti

La sfida dei due coachA pagina 8

LOCALIArci-stufi o Arci-contenti?

I privati contro l’associazioneNell’inserto Reporter Weekend

Pizza anche a pranzo Cucina tradizionale e pesce

Sala per banchettiChiuso il lunedì

Via Fosdondo, 80FOSDONDO DI CORREGGIO

Tel. e Fax 0522 690292

AL GARDEN NON SI PAGA IL COPERTO

SAN VALENTINOAPERTO CON MENÙ LIBERO

ALBERTOÊ TRIGLIA

L'appennino Appetitoso

TORTELLI,ÊC APPELLETTILASAGNE,ÊG NOCCHI

ECCELLENTINEIÊ CONADÊ DELLAÊ PROVINCIA

Via Pagani, 38 - Cervarezza (RE)Tel. 0522.897121

LIÊ FACCIAMOÊ TUTTIÊ AÊ MANO.Ê UNOÊ PERÊ UNO.

Via Cugini, 5 - 42100 Reggio Emilia - Tel. 0522 558562

Anche a San Valentino

Assistenza e Vendita Macchine Utensili

CAMPANI OSCARVia Stalingrado, 15 - 42124 Reggio Emilia

Tel. 0522 565115 - Fax 0522 302099

Ricambi e Riparazioni: Trapani: BimakAudax

Super Condor

Segatrici a nastro ThomasMEPPedrazzoliFMBBianco

Installazione protezioni antinfortunistiche

Page 2: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

OPINIONI Il commento acido e sub partes alla politica reggiana

Lo SfregioLo Sfregio Il commento acido e sub partes alla politica reggiana

DI AL VETRIOLO

È inutile: la politica è una cosa seria. Troppo seria per

lasciare che ad occuparsene siano solo i politici. I quali, ultimamente, la stanno tra-sformando in una corsa a sfog-giare l’accessorio più trendy. Di recente, tanto a sinistra quanto a destra, va molto l’industria-le. Non tanto l’imprenditore, quanto il manager, che magari struscia gli incarichi pubblici e che rappresenta in un qualche modo la categoria. Se il Pdl ha, ovviamente, in Silvio Berlusco-ni il suo modello, un sondaggio di Repubblica dimostra che il candidato premier ideale per gli elettori del Pd è Luca Cordero di Montezemolo. Parafrasando Totò, e poi dice che uno si butta sul “Bunga Bunga”. Così, mentre i discendenti di quelle forze politiche che cantavano “Agnelli e Pirelli, ladri gemelli” negli anni ’70 sono pronti a so-stenere Montezemolo, il Terzo Polo comincia a pensare – così pare, leggendo le cronache dei giornali – alla reggiana Anna Maria Artoni. Niente di scandaloso, per carità. Solo che ci piacerebbe per una volta poter scrivere che l’elettorato è migliore di chi lo rappresenta, al Parlamento come alla guida

dei partiti.E invece le scelte di chi guida i partiti, analizza sondaggi, annusa l’aria che tira, o cerca di interpretare il “sentiment”, come direbbero gli esperti di marketing, ci costringono a dire che, ancora una volta, l’elet-tore si fa prendere per il naso: sinceramente, Montezemolo come candidato Premier del Pd? Mah...Così, quest’anno va di moda l’industriale, e l’elettore se ne sta supino a cogliere le indica-zioni di questi strepitosi maître à penser il cui unico obiettivo, però, non è il bene comune, lo sviluppo della cosa pubblica o il buon funzionamento del Paese, ma solo vincere le elezioni.In un articolo sulla crisi della

La politica e la moda

Giornale quotidiano iscritto al n° 3831 del Registro Nazionaledella Stampa Iscritto al R.O.C. al n° 2075

Autorizzazione del Tribunale di Reggio E. n° 686 del 8/3/1988

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PERIODICA ITALIANA

Juventus, si legge che Agnelli negli anni ’70 trattava con il sindacato guidato da Lama e che era “costretto” a vincere scudetti per mantenere la pace sociale in azienda con gli operai juventini. Oggi Marchionne sfi da gli operai a colpi di referendum e An-drea Agnelli è costretto a fare investimenti di mercato col contagocce per non predicare bene (in Fiat) e razzolare male (nella Juve). Mi sa che non ci hanno rimesso solo i tifosi della vecchia signora che perdevano alle urne ma al-meno vincevano lo scudetto. I sostenitori di Montezemolo, infatti, non hanno nemmeno le soddisfazioni calcistiche...

.it

venerdì 4 febbraio 2011 - REPORTERPag. 2

L'L'L'AscensoreAscensore

GLI ALPINI DI REGGIO

ANNAMARIA ARTONI

I NOMADI

GIANNI BORGHI

FRANCO COLOSIMO

La Fondazione Manodori ha annunciato la dismissione di dieci milioni di azioni di Unicredit. Una mossa condivisi-bile, per la Fondazione, che arriva così a diversifi care gli

investimenti. In più la Fondazione ha annunciato l’acquisto di azioni del Banco Popolare, “banca vicina ad imprese e aziende del territorio”. Tutto bene? Non proprio. Dal comunicato si intuisce come intenzione del presidente della Fondazione Gianni Borghi sia vedere azioni Unicredit non appena avranno acquistato valore. Cosa che – verosimilmente - non avverrà tanto presto, specie a seguito dell’annuncio della Manodori di voler alleggerire la propria posizione...

C’è anche il nome della guastallese Annamaria Artoni tra i papabili a rivestire un ruolo di leader nel nascente terzo polo della politica italiana. Per il momento dalla

diretta interessata arrivano smentite, ma è indubbio che la vicinanza della Artoni a Montezemolo e Casini, ne facciano una candidata quanto mai autorevole. Anche se, a dire la verità, non è la prima volta che il nome della Artoni viene affi ancato ad un incarico politico, anche di prestigio. Rumors sempre smentiti dai fatti, in passato. Ma chissà, che a forza di rumors, la cosa non si concretizzi.

Il presidente delle Farmacie, Franco Colosimo, ha perso la causa intentata nei confronti del consigliere comunale del Pd Andrea Capelli. Lasciando perdere le considera-

zioni politiche sull’opportunità di fare causa ad un com-pagno di partito, Colosimo aveva denunciato Capelli reo di aver defi nito la sua nomina a presidente delle Farmacie come un caso di “prostituzione politica”. Il giudice ha, giustamente, ritenuto che l’esternazione di Capelli fosse un normale esercizio di critica po-litica. Colosimo non se la prenda, ma un po’ più di autoironia non gli farebbe male...

Ogni anno portano a Novellara migliaia di fans da tutta Italia. Senza dimenticare le decine di concerti da tutto esaurito, le cover band a loro dedicate, i passaggi radiofonici e

televisivi, e soprattutto l’amore – che spesso tracima nel fanati-smo – di decine di migliaia di fans in tutto il Paese. Un risultato incredibile, se si pensa che il gruppo ha perso quasi vent’anni fa il suo frontman e leader carismatico. Non c’è niente da dire: per i Nomadi di Beppe Carletti il tempo sembra non passare mai.

Baurrascosa assemblea provinciale quella degli Alpini reggiani andata in scena lo scorso 30 gennaio. All’ordine del giorno l’elezione del nuovo presidente. Il clima in

assemblea, però, dicono i presenti, era molto teso. Al punto che gli alpini hanno persino allontanato dalla sala un fotografo presente all’assemblea soltanto per fare il proprio mestiere. Dall’indimenticabile radunata nazionale del 1997 all’elezione di domenica scorsa: l’immagine dell’Alpino ne esce alquanto ridimensionata.

Page 3: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

Pag. 3venerdì 4 febbraio 2011 - REPORTER

VERITÀ VERITÀ VERITÀ VERITÀ VERITÀ VERITÀ VERITÀ VERITÀ SUPPOSTEFranco Colosimo ha perso la querela nei confronti

di Andrea Capelli che aveva defi nito la sua nomina alle Farmacie un caso di Ò prostituzione politicaÓ . Il giudice ha dato ragione a Capelli perchŽ Ò prostituzione e politica ormai sono sinonimiÓ ...

VERITÀ VERITÀ REV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERVERITÀ VERITÀ VERITÀ VERITÀ VERITÀ VERITÀ VERITÀ SUPPOSTESUPPOSTESUPPOSTESUPPOSTESUPPOSTESUPPOSTESUPPOSTESUPPOSTESUPPOSTESUPPOSTEFranco Colosimo ha perso Franco Colosimo ha perso Franco Colosimo ha perso la querela nei confronti

VERITÀ VERITÀ VERITÀ VERITÀ REV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERVERITÀ REV LVERVERITÀ REV LVERVERITÀ REV LVERVERITÀ VERITÀ REV LVERVERITÀ REV LVERVERITÀ REV LVERVERITÀ VERITÀ REV LVERVERITÀ REV LVERVERITÀ REV LVERVERITÀ REV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERVERITÀ REV LVERVERITÀ REV LVERVERITÀ REV LVERVERITÀ REV LVERREV LVERREV 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MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO 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ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATA

FARSE E COMMEDIE ISPIRATE AI FATTI DI CRONACA REGGIANA

QUALSIASI, MA PROPRIO QUALSIASI, RUOLO POLITICOQualsiasi incarico politico, anche consigliere di opposizione nella più sfi gata delle circoscrizioni di periferia, è una partenza. Si fanno cose, si vede gente, si stringono mani, si tracannano prosecchini e salatini alle inaugurazioni. E, per quanto misera sia la retribuzione, è sempre meglio che lavorare...

CONSIGLIERE COMUNALE Che sia di maggioranza o di opposizione, non cambia granché: quello del consigliere comunale è un incarico ottimamente retribuito, specie in considerazione del carico di lavoro. In cambio di una seduta settimanale (per la quale si ha diritto al permesso dal lavoro) passata magari a navigare in internet grazie all’I-pad, si hanno diritto ad un dignitoso gettone di presenza, ai biglietti omaggio per il palazzetto o il Giglio, per i musei, le Fiere ed ogni altro evento mondano. Certo, a volte tocca dire qualcosa o magari celebrare un matrimonio al sabato, ma si fi nisce anche spesso sui giornali. E se si ha la fortuna di fi nire in una qualche commissione hai visto mai che imbrocchi la strada giusta...

SINDACO DI CAPOLUOGO O PRESIDENTE DELLA PROVINCIALo stipendio non è il massimo, ma in compenso ogni scusa è buona per distribuire consulenze esterne pagate a peso d’oro in modo da non dover far troppa fatica. E se si riesce a resistere

all’abbiocco durante tutte le manifestazioni pubbliche e a non scoppiare a ridere quando si fanno discorsi legati al benessere diffuso della città e dell’incarico politico come passione per la propria comunità, allora il gioco è fatto. Basta non mettersi contro i maggiorenti del partito per aver la strada spianata fi no alla pensione. O, nel caso in cui si venga “espulsi” dalla politica, poi alla fi ne si riesce a lavorare in ambito privato portando comunque a casa dei soldi pubblici. Perché la politica non chiede mai la testa di nessuno per davvero...

CONSIGLIERE REGIONALESì, d’accordo, c’è da andare a Bologna, che è oggettivamente un po’ scomoda. Ma ti pagano il treno e magari anche l’autista. E poi mica ci devi andare tutti i giorni. E, soprattutto, anche quando ci vai non è che tu ti debba spezzare la schiena. E il bello è che non c’è nessuno che giudica il tuo

lavoro. Per il quale, tra l’altro, ricevi uno stipendio a livello dei parlamentari. C’è la rottura di dover subire uno stress fortissimo ogni cinque anni per una campagna elettorale durissima, ma vuoi mettere con i gli operai di Pomigliano o Mirafi ori? Socmel!

PARLAMENTARE DELLA REPUBBLICA È il sogno di chiunque abbia mai fatto politica: bastano pochi anni per avere un vitalizio che neanche gli eredi di zio Paperone. Eppoi la buvette, i viaggi gratuiti, le missioni all’estero, “onorevole carissimo buongiorno, come sta?”, i ristoranti romani e il vino dei castelli, gli intrighi di palazzo che sono più avvincenti di Beautiful, le interrogazioni parlamentari sul rigore dato alla Juventus, e “ma sai che dal vivo Berlusconi non è così basso come sembra in TV?”. Peones? Può darsi, ma carichi d’oro come somari e riveriti come pascià. Evviva le convergenze parallele...

LA GUIDA AI VALORI DELLA POLITICAHa ragione la presidente del consiglio comunale Emanuela Caselli: “Dobbiamo riscoprire i veri valori della politica”. E Revolver lo ha fatto, andando a vedere, ruolo per ruolo, quanto vale la politica. Dopo i noti fatti

e scandali, il Sindaco di Arcore ha deciso

di cambiare nome al suo paese. Ecco un elenco

delle possibili nuove denominazioni.

ULTIMISSIMA DAL CAIRO:

I fi gli di Mubarak

sarebbero scappati

a Londra. La nipote

invece • rientrata

in EgittoÉ

NOTIZIA ANSIA

denominazioni.

HARDCORE

A(R)MORE

ALCOVE

ARDORE

CENTRO RECUPERO FAUNA SELVATICA LIPU CROCE ALATA

LIPUCENTRO RECUPERO FAUNA SELVATICA CROCE ALATAVIALE OLIMPIA, 1/C 42100 REGGIO EMILIA - TEL 347 8047298 MAIL: [email protected] IT55D 02008 12814 000 100141794 - INTESTATO A LIPU SEZIONE DI REGGIO EMILIA

La Beccaccia è un uccello facil-mente riconoscibile per il lungo

e sottile becco che usa per sonda-re il terreno alla ricerca di vermi e insetti. Appartiene al gruppo degli Scolo-pacidi, nel quale sono incluse di-verse specie di piccoli trampolieri, come il Beccaccino, il Chiurlo e il Combattente, legati agli ambienti umidi sia dell'entroterra, che co-stieri. La Beccaccia si distingue per la tendenza a frequentare gli ambienti boscosi, sia di latifoglie che di conifere, caratterizzati pre-feribilmente dalla presenza di un sottobosco umido e di una fonte d' acqua nelle vicinanze. Si trat-ta di un uccello migratore, pre-sente in buona parte dell'Europa e dell'Asia, che nel nostro Paese è più frequente durante i periodi del passo migratorio e in inverno. Come nidifi cante è presente sulle

Alpi e gli Appennini; il grosso della

popo laz io-ne, co-

munque,

nidifi ca nelle foreste del Nord Eu-ropa, della Russia e della Siberia. Durante le migrazioni può capitare anche nelle zone alberate di pia-nura e addirittura di città, come è capitato ad un esemplare trovato presso la ferrovia nei giorni scorsi,

non in grado di volare. In Italia e in quasi tutta l'Europa, la Beccac-cia viene considerata specie cac-ciabile, anche se tale pratica è di-scutibile, dal momento che questo uccello risulta essere in declino in buona parte dei paesi in cui vive.

LA BECCACCIA, UN UCCELLO A RISCHIO

Marco Fontanesi e Luca Bagni

Centro Recupero AvifaunaSelvatica LIPU Reggio Emilia

Viale Olimpia 1/CSOS: 3478047298

Page 4: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

venerdì 4 febbraio 2011 - REPORTERPag. 4

Peggio Emilia

Le bacheche dei cinema che hanno cessato l’attività tanti, tanti anni fa Quelle teche... abbandonate

Il rispetto e la valorizzazione di un contesto urbano si rivela

anche nei dettagli. Anche se dettagli può essere un termine deviante se inteso come parti-colare di poco conto.Ma chi è attento a cogliere anche stonature non colossali, come il nostro lettore, non può non

segnalare le tristi e abbando-nate bacheche che un tempo ospitavano le locandine dei fi lm in programmazione nei cinema cittadini.E così dove un tempo c’era nella zona vicina viale Simonazzi, il frequentatissimo cinema Roma, vocato prevalentemente a fi lm

a luci rosse, ancora oggi c’è ab-bandonata, rovinata e sporca la bacheca della sala di proiezione.Un elemento affisso che non ha nessun senso se non quello di testimoniare incuria e indif-ferenza.Ma anche percorrendo i portici di Via Emilia San Pietro non si

può non notare altre bacheche: quelle del cinema D’Alberto. Nella centralissima via del cen-tro storico, fra insegne di negozi alla moda, bar e pasticcerie con vetrine scintillanti, eccole lì polverose, con i vetri rotti, per-fetti rifugi per sporcizia e ragni, inutili testimoni di un tempo

ormai molto lontano quando si poteva andare a vedere un fi lm in città.Chissà perché quelle teche de-gradate e tristi sono ancora lì dopo tanti anni dalla chiusura della sala di proiezione.Perché nessuno a pensato di rimuovere quegli oggetti d’ar-

redo che non servono più se non a qualche vandalo per sfogare la sua rabbia? O forse qualcuno le considera un reperto archeo-logico culturale e come tale lo vuole conservare o si aspetta da un giorno all’altro che riappaia come d’incanto la locandina del fi lm di Ben Hur?

PER INVIARE LE VOSTRE SEGNALAZIONI SCRIVETE A: [email protected] OPPURE INVIATE UN FAX ALLO 0522-323000

IPSE DIXIT Fatti, persone, dichiarazioni di dieci anni or sono

Carta Canta 10 anni fa

In nome della sicurezzaAmbulatori lontani

dal cittadino?Febbario 2001Tutto è ammesso e concesso pur di evitare la morte di una persona. E’ secondo questo concetto che dieci anni fa, a Cella, l’amministrazione comu-nale ha deciso il montaggio di un sovrappasso sulla via Emilia tale da impedire che l’attraversamento pedonale fosse motivo di rischio per i cittadini (specialmente quelli più anziani) o causa di inci-denti anche mortali. Nessun limite di progetto, nessun limite di spesa e nessuna valutazione superfi ciale sulla sua funzionalità doveva porre vincoli alla soluzione del problema. Cosi si installò una struttura megagalattica che prevedeva tutti i confort. Ascensori, scale mobili, una piattaforma elevatrice per i portatori di handicap e passerella ampia ed in estetico legno austriaco. Costo 850 milioni di lire per la struttura portante, 400 milioni di lire per le scale mobili più i costi per le fondazione e gli altri accessori. Nonostante questi costi da dieci anni a Cella attraversare la via Emilia è diventato un “divertimento” in tutta sicurezza. Nel giorno della istallazione, come riferisco-no le cronache cittadine che titolavano: “Istallato il nuovo sovrappasso a Cella”, era presente anche l’Assessore Davoli che così commentava l’avvenimento: “Una struttura necessaria. La zona era pericolosissima. Oltre alle scale mobili, che arriveranno da Ravenna, monteremo anche gli ascensori”. Tra i cittadini presenti al montaggio spinti da un interesse specifi co e da una curiosità da soddisfare circolavano commenti diversi quali: “Chissà se lo useranno mai?” oppure: “Il problema sono gli anziani. Usare le scale mobili dentro ad un centro commerciale è un conto ma qui!” senza poi contare quelli che, in riferimento ad un impatto ambientale sicuramente non apprezzabile, si consolava-

no pensando alla possibile utilità della nuova struttura.

Febbario 2011A dieci anni dalla sua collocazione si possono fare bilanci e trarre alcune considerazioni. I bilanci: si può dire che il sovrappasso c’é e chi non vuole rischiare l’attraversamento pedonale della via Emilia a Cella può farlo. La struttura, oggi, non manifesta sintomi di logoramento... La passerella sospesa in aria ha il pavimento di origine austriaca più deteriorato per il trascorrere del tempo che non per il percorso dei cittadini. Per gli anziani ed i portatori di handicap sicuramente al problema della sicurezza è stato sostituito quelle delle ver-tigini. Sono stati spesi tanti soldi per una struttura complicata da utilizzare e non si sa fino a che punto funzionale? Pazienza! Forse un semaforo pedonale risolveva il problema anche se a Cella poteva ridurre la velocità di percorrenza della via Emilia. Gli automobilisti non se ne sarebbero accorti. Tanto sulla via Emilia, lo constatano tutti, il traffi co non è che possa dirsi scorrevole. Si con-solino i cittadini di Cella. Il ponte di Calatrava dà lustro a Reggio Emilia. Il sovrappasso dà “lustro” e Cella. A ciascuno il proprio simbolo...(a cura di [email protected])

Tanto per essere ChiariChiariChiariTanto per essere

In questi ultimi vent’anni il modo di lavorare del medi-

co di medicina generale si è fortemente evoluto. L’asso-ciazionismo medico ha cono-sciuto una spinta contrattuale incentivante per cui, anche per abbattere spese sempre mag-giori, i “medici di famiglia” si sono sempre di più aggregati in ambulatori comuni. La “medi-cina di gruppo” ha conosciuto una stagione di espansione importante con la creazione di molti ambulatori in cui es-sendo presenti più medici, che si rendevano disponibili anche ai pazienti degli altri colleghi del gruppo, si poteva arrivare a garantire (teoricamente) una risposta ai bisogni assistenziali ambulatoriali nell’arco delle do-dici ore canoniche dell’attività diurna. Questo cambiamento si è spinto progettualmente oltre, nell’ultimo anno, con la delibera regionale che istituisce un nuovo tipo di presidio sani-tario territoriale, riesumando un progetto dell’allora ministro Turco, e di cui in questa rubrica abbiamo abbondantemente trattato, la cosiddetta “Casa della Salute”(CdS). Ma l’accen-tramento dei servizi sanitari, proprio nel caso del medico ge-nerico, crea un impoverimento della distribuzione del servizio territoriale aumentando la di-stanza tra il “dottore” ed il suo utente che viene a trovarsi con un punto di riferimento impor-tante che si può allontanare dal-

la sua abitazione. Considerando che abbiamo allo stato attuale un quarto della popolazione regiona-le sopra i 75 anni d’età e quindi con una popolazione assistita che in quella fascia d’età manifesta grosse diffi coltà di spostamento se non di deambulazione, dove anzi un grande numero di questi è costituito da fi gure fragili (cronici ed alettati) ecco che senz’altro si sentirà sempre di più da parte di questa utenza, discriminata purtroppo dagli acciacchi dell’età, di potere usufruire dei servizi di prossimità: tanto per intenderci del vecchi medici di famiglia accessibili nell’ambulatorio sotto casa. Nel caso in cui una medicina di gruppo coesista in una casa del-la salute si confi gura addirittura le possibilità che ne consegui una disomogenizzazione dei servizi offerti ai pazienti, perché quegli utenti che avranno la fortuna di essere assistiti da medici che

hanno sede nelle CDS avranno delle possibilità assistenziali molto maggiori degli altri, essendo accessibili, nella stessa sede, una serie di altri ser-vizi. Quindi la conseguenza della fuga della medicina del territorio verso quest’orga-nizzazione potrebbe essere, per il cittadino, un accesso ai servizi caratterizzato da un livello difforme di assistenza sanitaria subordinato a dove questi risiede e, in particolare, se afferisce ad un ambulatorio gestito da un medico singolo, ad un gruppo o ad una CdS. E’ quindi necessaria un’attenta e prudente pianifi cazione di questi nuovi servizi per renderli veramente effi caci, dove non bisogna cedere alla tentazione progettuale che viene stimola-ta dalla novità e dalla visibilità anche in termini “politici” della struttura.

di Alessandro Chiari

Page 5: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

Pag. 5venerdì 4 febbraio 2011 - REPORTER

L'INTERVISTA

Caro sindaco ti scrivo“Caro sindaco, ti scrivo” sbarca a Rubiera

Caro sindaco, ti scrivo” farà tappa anche nel comu-

ne di Rubiera. Dopo i primi cittadini di Quattro Castella, Cadelbosco Sopra, Guastalla e San Polo d’Enza il Sindaco Lorena Baccarani ha accettato la sfi da di sottoporsi alle sco-mode domande che arrivano

in redazione da parte dei suoi cittadini. Se avete voglia di interrogare il vostro sindaco su qualsiasi tipo di argomen-to potete inviarci entro il 7 febbraio le vostre domande tramite mail all’indirizzo [email protected] oppure via fax, allo 0522/323 000.

Reporter e Caro Sindaco ar-riveranno presto anche nel vostro paese. Le domande più interessanti tra quelle inviate dai lettori verranno rivolte al sindaco nel corso dell’intervi-sta realizzata dai nostri gior-nalisti: le risposte verranno riportate integralmente.

“Non è tempo di lotte di classe”Il richiamo alla coesione della presidente dei Giovani Industriali Giorgia Iasoni:

“Basta polemiche, serve un impegno comune di tutti gli attori impegnati contro la crisi”all’attuale assessore comunale Graziano Grasselli, la Iasoni si appresta a guidare gli oltre 250 giovani industriali di casa nostra per l’ultimo anno. L’assemblea del 2012, infatti, sancirà il passaggio di consegne. Madre di due bambini, in dolce attesa del terzo, a 34 anni la Iasoni ha le idee ben chiare sulle sfi de, i problemi e

DI GABRIELE [email protected]

Giorgia Iasoni, vicepresidente di Ecolo-gia Soluzione Ambiente spa, azienda

di Bibbiano leader nel settore della qualità ambientale, è dal 2008 la presidente del Giovani Industriali reggiani. Succeduta

le opportunità che le aziende reggiane, soprattutto quelle guidate dai giovani im-prenditori, si troveranno ad affrontare nel corso dell’anno appena iniziato. Giovane imprenditrice, dirigente di associazione e madre: l’abbiamo incontrata a margine della 49esima Assemblea generale dei giovani industriali.

Presidente Iasoni, dall’Os-servatorio annuale che avete presentato emerge un quadro dei reggiani tutto sommato “soddisfatti” nonostante la crisi. Ve lo aspettavate?“Personalmente non sono per nulla stupita.Questo dato conferma ancora una volta la solidità pragmati-ca della nostra gente a un anno di distanza dal rilevamento scorso che invece segnava i reggiani come i più pessimisti d’Italia. Il fatto che il 61% di cittadini si dichiari, nonostante la crisi, soddisfatto della pro-pria condizione, ci deve far rifl ettere”.In che senso?“Nel senso che c’è un’aperta ed evidente contraddizione tra questo ottimismo e una ‘narrazione quotidiana’ che, al contrario, descrive una società avvilita dalla crisi, senza pro-spettive e in via di progressivo impoverimento.Con questo non voglio asso-lutamente minimizzare l’in-certezza vissuta da un numero consistente di famiglie, né di sfumare i pesanti effetti eco-nomici determinati dalla Cassa integrazione.Però è indubbio che si tratti di

criticità sociali che non hanno impedito a due terzi dei reg-giani di riprendere a guardare avanti.L’inversione di tendenza è netta”.Chi è che “rema contro”?“Duole constatare che il buon senso dei cittadini fatica a trovare cittadinanza tra i vari attori locali, sia in ambito po-litico, che amministrativo ed economico.Ciascuno è impegnato a rap-presentare una visione cupa della realtà alla quale si ac-compagna un giudizio su di sé troppo spesso indulgente-mente positivo.Le aziende fanno eccezione perché operano in presa diretta con il mercato e subiscono immediatamente la sanzione riservata a chi sbaglia.La retorica mal si concilia con i conti economici e gli stati patrimoniali”.Nella sua relazione all’Assem-blea generale lei ha citato più volte la parola “unità”.“Dobbiamo guardarci dal ri-chiamo alla ‘lotta di classe’ e alla confl ittualità di tempi lontani.Il mondo va in un’altra di-rezione e chiede a imprese e

lavoratori un maggior impe-gno comune volto a realizzare progetti aziendali condivisi.Non si può pensare di fare il bene della comunità e del suo sistema produttivo con inizia-tive e prese di posizione che ‘spaccano’ non solo il mondo economico, ma anche quello del lavoro”.Alcuni sindaci della provincia hanno invocato una ricom-posizione delle relazioni tra imprese e sindacati.“Hanno fatto bene a lanciare questo segnale forte e di gran-de signifi cato in una provincia che spesso ha fatto del conso-ciativismo tra governo locale, politica e attività sindacale una prassi tacitamente accettata.Tramonta questo consocia-tivismo ed emerge una con-sapevolezza sul valore della collaborazione e condivisione degli obiettivi.Quella della coesione è una costante nei risultati emersi dall’Osservatorio negli ultimi cinque anni.I cittadini chiedono di bistic-ciare meno e collaborare di più”.Anche per il futuro di Reggio?“Soprattutto per quello. Si va radicando l’idea che una

progettazione del futuro sia impossibile se ci si divide su questa o quella scelta e se i diversi portatori di interessi faticano a cooperare. C’è tra la gente un’attenzione che rimanda alla predisposizione di un Piano Strategico da tutti evocato, ma mai formalizzato in termini di obiettivi, attori coinvolti e governante”La vostra ricerca fotografa i giovani reggiani come persone legate al territorio. Manca la mobilità verso l’estero. E voi giovani industriali?“Noi abbiamo gli occhi ben aperti su tutto il mondo, so-prattutto sull’Oriente come ci ha sprontato a fare qualche tempo fa l’economista Alan Friedman. Molti di noi viaggiano tanto, dividendosi spesso tra azienda, famiglia e crescita culturale. Più che di passaggio, parlerei di convivenza generazionale con i genitori”.E’ ancora valido l’assunto per cui a Reggio ci sarebbero troppi liceali e pochi tecnici?“Credo proprio di sì. Noi come Industriali siamo molto impe-gnati sul fronte dell’Orienta-mento.Lo stesso dicasi nei confronti

dell’Università.Il nostro Ateneo è una risorsa fondamentale e, come detto anche in vari incontri con il Rettore, la nostra intenzione è di portare un contributo teso alla crescita e al miglioramento dell’offerta universitaria”.Tra un anno scadrà il suo mandato alla presidenza dei

Giovani. Pronta per ricoprire il ruolo anche tra i senior?“Sono molto legata a questa associazione. Ma abbiamo un anno davanti di duro lavoro, e oltretutto a maggio nascerà il mio terzo fi glio. Per cui credo proprio che anche il prossimo anno gli impegni non mi man-cheranno”.

PRESIDENTE DAL 2008Giorgia Iasoni guida i Giovani Industriali reggiani

E i reggiani sono ottimisti, nonostante tutto…Finzi: “Il 61% si dichiara soddisfatto. Ma chiede facce nuove alla politica locale”

Non mancano le conferme, ma neppure le sorprese

sfogliando le pagine dell’an-nuale Indagine demoscopica svolta dal professor Enrico Finzi per conto dei Giovani industria-li con l’obiettivo di monitorare il “sentiment” degli oltre 440.000 cittadini reggiani con più di 18 anni. A differenza dello scorso anno cresce in modo netto la quota di “teste quadre” che si dichiara “personalmente sod-disfatta”.Tra i 500 intervistati, infatti, ben il 61%, nonostante il per-sistere della crisi economica, risponde “bene” alla domanda “Come vanno le cose a lei e ai suoi famigliari?”. Soltanto un anno fa erano meno del 48%. Il 2010 quindi fa registrare una netta inversione di ten-denza. Non si è ancora ai livelli pre-crisi, ma senza dubbio la tradizionale forza economica,

sociale, psicologica e culturale tipica dei reggiani è prepoten-temente riemersa anticipando, si spera, la ripresa dell’eco-nomia e dell’occupazione. I dati del 2010 confermano che i cittadini reggiani sono con-tenti del sistema sanitario (voto medio 6,64), delle scuole (6,23), dei divertimenti e tempo libero (6,21), ma restano critici (in modo trasversale, da destra e sinistra) sul tema della sicu-rezza (5,40) e, novità, iniziano a dubitare dell’etica e onestà della classe dirigente bocciata con un 5,40 di media in una scala di voti da 0 a 10. Dalla ricerca non esce un ritratto molto edifi cante del reggiano medio che spesso, soprattutto tra gli uomini, induge nell’au-tocompiacimenti ai limiti del narcisismo sociale. Insomma, ci sentiamo tutti bravi, onesti, simpatici e talentuosi però, per

esempio, non ci spostiamo da Reggio neanche con le can-nonate.Finzi registra un dato carat-teristico dei reggiani che li distingue in ambito nazionale: l’allergia alla mobilità. “Non si parla – dice Finzi – di emigrare a New York, o andare a lavorare in Cina. Ma i reggiani fanno fatica persino a spostarsi a Bologna. Stanno troppo bene qui”. Il quadro, dunque, si presenta più chiaroscurato del previsto: la sensazione finale è che il reggiano medio, ancora nel vivo della crisi avviatasi nel 2008, stia velocemente riemergendo dalla depressione, guardi con un certo ottimismo al proprio futuro, risulti intenzionato a difendere e a estendere le peculiarità positive della so-cietà e dell’economia locali, guardi con favore ai progetti innovativi pubblici e privati.

Il limite è triplo, esprimibile in tre domande-chiave: saprà la politica (ritenuta a Reggio deci-siva come quasi da nessun’altra parte in Italia) dare risposte positive e rapide alle doman-

IL "SENTIMENT" DEI REGGIANILa tabella con gli indici di gradimento dei cittadini. A fi anco, il professor Enrico Finzi

de di cambiamento sociali? Saprà il sistema economico garantire insieme sviluppo e sana occupazione? Sapranno infi ne i Reggiani far prevalere le spinte al cambiamento sul

sottile conservatorismo che a volte s’insinua nel loro animo e che fa privilegiare la mera difesa dell’esistente alla pro-gettazione e alla costruzione del futuro? (ga.ca)

Page 6: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

venerdì 4 febbraio 2011 - REPORTERPag. 6

LA COCCINELLAL’arte, le persone e lo scandalo Acli Domus

Per la serie, quando si predica bene e si razzola male. Anche nelle parrocchieNon sarà superfl uo rinnovare

da queste colonne dedicate all'economia cittadina la mas-sima solidarietà al comitato delle 53 famiglie truffate dal crack Acli Domus per il quale il Tribunale di Reggio Emilia ha già pronunciato sentenza di condanna nei confronti dei signori Roberto Codeluppi e Naldo Giovannini.Non s'intende ripercorrere tutta la travagliata vicenda storica e processuale, fi n troppo nota in città, ma semplicemente stimo-lare e “provocare” un dibattito-confronto che possa contribuire a dar sollievo economico alle vittime di questo inquietante scandalo.Una volta tanto il Signor Sin-daco, estraneo ai fatti, non sarà il destinatario privilegiato di critiche e rimostranze. E' infatti opportuno premettere, che l’acronimo Acli significa “Associazioni cristiane lavo-ratori italiani” e che all’art 4, lett. B dello statuto è scritto in modo testuale: “Le Acli ad ogni livello (…) promuovono la crescita spirituale ed alimentano la vita cristiana degli associati con itinerari d’ascolto della Parola di Dio avvalendosi del sostegno pastorale di sacerdoti quali accompagnatori spirituali richiesti alle comunità ecclesiali; i sacerdoti, comprendendo il carisma delle Acli, hanno il compito di alimentare la crescita formativa dei soci e di orientare l’associazione nell’appartenen-za alla chiesa alla sua vita, alla sua missione”.Pertanto si ritiene di non essere lontani dal vero nel defi nire le 53 famiglie truffate: credenti in un

Unico Dio, cristiane e praticanti il Verbo ed il messaggio evan-gelico di Gesù.In tale ottica appare più che le-gittimo il loro disperato appello alla massima carica Ecclesiastica cittadina. Appello, giova preci-sarlo, non processuale ma mo-rale, etico, umano e cristiano.La pronta risposta mediatica, seppur per interposta perso-na, è stata che il processo ha chiaramente escluso profi li di responsabilità della Curia nello scandalo; verrebbe spontaneo esclamare: “ci mancherebbe altro”!!!.Le famiglie non hanno chia-mato il Vescovo in correità, anzi, cristianamente invocano soltanto di poter riacquistare la dignità economica e sociale loro sottratta che, certamente, non erano e non sono “fi gli di nessuno” per le Acli e per la Curia cittadina.Il legame Acli-Chiesa non è episodico, anzi, è sistemico e molto forte. Non solo perché sancito a chiare lettere nello sta-tuto ma perché si tratta, forse, dell’associazione cattolica per antonomasia di Santa Romana Chiesa. Ed in ambito Diocesano è sicuramente il Vescovo a rico-prire il ruolo di Garante supremo del rispetto dei valori morali, etici, umani e cristiani di Santa Romana Chiesa.L’Onorevole Dino Felisetti ebbe a declamare nel corso del pro-cesso che: “gli imputati sono i responsabili di operazioni illecite ma nessuno mi toglie il sospetto che dietro vi siano altre fi gure che camminano sul terreno reggiano e romano. Né è una prova che mai sia arrivata

l’autorizzazione ministeriale affi nché la cooperativa stessa si costituisse parte processuale”. Parole quanto mai forti e chiare che lasciano trasparire ombre sinistre, evocate anche da altri legali coinvolti nella vicenda processuale. Ombre che dovreb-bero essere fugate sotto le luci della ribalta cittadina piuttosto che tutelate dal silente riserbo delle sagrestie.Si versa in presenza di 53 fami-glie truffate da chi si proponeva al riparo dei vessilli della fede. Queste famiglie sono oggi di-sperate e bisognose di quella giustizia sostanziale loro ne-gata dalla Giustizia umana per gli inevitabili cavilli formali e burocratici.Uno tra i più autorevoli espo-nenti della Curia cittadina, Prof. Franco Ranza, ha asserito in tempi recenti che “la dispe-razione non è nel messaggio cristiano” e, soprattutto, che nell'era moderna il vero mes-saggio cristiano è: “prima le persone e poi l’arte”.Ed infatti, al 31-12-2008 sol-tanto la Fabbrica del Duomo prevedeva opere di restauro per �. 10.132.258,00, con opere già fi nanziate al 31-12-2008 per �. 8.244.990,00 con avanzo di opere da fi nanziare per ulteriori �. 1.887.268,00.La Curia cittadina, in particolare l’Istituto Diocesano per il so-stentamento del Clero, stando ai dati uffi ciali relativi all'esercizio 2007, dispone di un patrimonio che si aggira sui 65 milioni di euro di cui circa 1/3 in terreni e boschi, e quasi 2/3 tra fabbri-cati ad uso civile, industriale, commerciale ed ufficio e la

residua minima parte in rendite fi nanziarie ed obbligazionarie (fonte La Libertà, settimanale della diocesi di Reggio Emilia).A fronte di tale ingente patrimo-nio immobiliare, le 53 famiglie raggirate non hanno più i loro risparmi, la loro agognata abita-zione, la loro dignità di uomini e lavoratori. Anzi, molti di loro si trovano ancora alle prese con il pagamento dei mutui contratti per pagare il sogno svanito insieme alla cieca fi ducia riposta nei confronti delle Acli. Amareggia assai che l'ultimo commovente lamento di quelle 53 famiglie in sofferenza sia stato tanto stigmatizzato per aver gli stessi osato rivolgersi a Sua Eminenza in tono suppli-chevole, da buoni credenti offesi ed umiliati. Calzinazz, l’amato personaggio felliniano del film Amarcord sentenzierebbe: “Mio nonno fava i mattoni, mio babbo fava i mattoni, fazzo i mattoni anche me', ma la casa mia n'dov'è?”.Se il proclama “prima le per-sone poi l’arte” sottendesse un autentico intento pastorale ne sortirebbe una profonda crisi morale e di coscienza in taluni personaggi che non potevano non sapere. Ne potrebbe scatu-rire un impeto di generosità, in linea con lo spirito più autentico della dottrina cristiana, capace di porre la parola fi ne a questa disdicevole pagina.Purtroppo, tenuto conto dei to-ni scandalizzati della replica, si ha ragione di ritenere che possa essere più risolutivo, per le 53 famiglie truffate il messaggio mazziniano: “Unione, forza e libertà”! (l.m.)

Apre uffi cialmente i battenti anche a Reggio “The Fourth

R” (trad.La Quarta Arte), il meto-do didattico che dai primi anni Novanta, ha insegnato l’uso del computer e dell’inglese a milioni di persone nel mondo. Sabato 12 febbraio, a partire dalle ore 16, presso la sede reggiana di via Brigata Reggio, 32 è in program-ma la festa di inaugurazione con la presentazione dei corsi, visita guidata nella sede, musica, giochi per bambini e buffet per tutti i presenti. Presente in oltre 27 paesi di tutto il mondo, “The Fourth R” propone un nuovo e innovativo approccio allo studio dell’ingle-se e dell’uso del computer. Un approccio didattico divertente

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A scuoladi inglese e computer

“The Fourth R”, per imparare divertendosi

adatto per bambini e ragazzi (da 4 a 18 anni), ma anche adulti e anziani. Ad ognuno, il proprio livello didattico per un insegna-mento personalizzato e calibrato su esigenze e competenze delle singole persone. Il metodo “The Fourth R” propone l’appren-dimento della lingua inglese utilizzando il computer nelle sue dimensioni più pratiche e utili, dai programmi di publishing alla ricerca on line, dalla creazione di siti web all’aggiornamento di una pagina Facebook. Il tutto impreziosito dalla possibilità di conseguire al termine del corso la certifi cazione uffi ciale Microsoft.Per informazioni: www.fourthr.it o 349-3820600.

IRECOOP EMILIA ROMAGNA in collaborazione con CONFCOOPERATIVE Reggio Emilia organizza il IRECOOP EMILIA ROMAGNA in collaborazione con CONFCOOPERATIVE Reggio Emilia organizza il IRECOOP EMILIA ROMAGNA organizza il

CORSO DI FORMAZIONE

“IMPRENDITATA”Opportunità imprenditoriali nell’ambito dei servizi all’infanzia

CORSO DI FORMAZIONEPROMOTORE E ANIMATORE

DEI SERVIZI CULTURALI E TURISTICI DEL TERRITORIO

CORSO DI FORMAZIONE“IMPRENDISPORT”

Competenze gestionali, organizzative e imprenditoriali per dirigenti di società sportive

Operazione Rif. P.A. 2010-934/RE approvata con Determina Dirigenziale Provincia di Reggio Emilia n. 852 del 27/10/2010, co� nanziata da Fondo Sociale Europeo, Ministero del Lavoro, Regione Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia

Operazione Rif. P.A. 2010-937/RE approvata con Determina Dirigenziale Provincia di Reggio Emilia n. 852 del 27/10/2010, co� nanziata da Fondo Sociale Europeo, Ministero del Lavoro, Regione Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia

Operazione Rif. P.A. 2010-935/RE approvata con Determina Dirigenziale Provincia di Reggio Emilia n. 852 del 27/10/2010, co� nanziata da Fondo Sociale Europeo, Ministero del Lavoro, Regione Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia

CONTENUTI

• Elementi di Pedagogia. La relazione con il bambino• La relazione collaborativa tra Baby-sitter e genitori• Tecniche di animazione• Imprenditorialità femminile• Sicurezza sul lavoro

Il corso sarà supportato da esercitazioni pratiche che permetteranno ai partecipanti di sperimentare le conoscenze apprese.

DESTINATARIIl corso si rivolge a 14 persone occupate, anche con contratti atipici, sta-gionali o precari, liberi professionisti o lavoratori/trici autonomi, lavoratori/trici in cassa integrazione e/o in mobilità.

DURATA, SVOLGIMENTO,

SEDESELEZIONE

Il corso prevede 80 ore di attività, di cui 64 di aula comprensive di eser-citazioni laboratoriali e visite guidate, e 16 di project work individuale e si terrà indicativamente con cadenza settimanale in orario preserale presso la sede di IRECOOP Emilia Romagna a partire dal mese di Febbraio 2011. La partecipazione è gratuita.

Valutati i pre-requisiti formali di ingresso previsti dal progetto, i candidati verranno pre-selezionati in fase di accoglienza delle domande attraverso la valutazione del curriculum ed un colloquio individuale volto a sondare la motivazione e l’attitudine al ruolo.

ISCRIZIONI E

INFORMAZIONI

Le domande di iscrizione redatte su apposito modulo dovranno pervenire

a partire dal 10 Gennaio 2011ENTRO E NON OLTRE LE ORE 13.00

DI GIOVEDÌ 17 FEBBRAIO 2011 a:

IRECOOP Emilia RomagnaLargo M. Gerra, 1 - 42124 Reggio Emilia

Tel. 0522 546333 – Fax 0522 546335 E-mail: [email protected] – sito: www.irecoop.it

Per informazioni e iscrizioni: Dr.ssa Cecilia Franchi (dal Lunedì al Venerdì dalle 9,30 alle 12,30;

Il Martedì ed il Giovedì dalle 15,00 alle 17,00)ad esclusione del periodo dal 24 Dicembre 2010 al 9 Gennaio 2011

ATTESTAZIONE RILASCIATA

Al termine del corso agli allievi regolarmente frequentanti verrà rilasciato Attestato di frequenza

PROFILO PROF.LE

Il promotore e animatore dei servizi culturali e turistici del territorio è una fi gura professionale che associa le competenze tecniche di animazione del tempo libero con le capacità di promuovere le potenzialità turistico-culturali del terri-torio. E’ in grado di organizzare attività di svago e divertimento, di fornire infor-mazioni per orientare la scelta dei clienti e di gestire la relazione con gli ospiti di strutture ricettive e del territorio. Favorisce la socializzazione attraverso la gestione di eventi legati al contesto locale.

CONTENUTI

- confi gurazione di servizi di animazione e tempo libero- organizzazione aziendale- progettazione e gestione di attività di gruppo e di animazione- animazione per il tempo libero- lingua inglese- informazione e customer satisfaction- informatica: web marketing ed utilizzo della rete Internet- sicurezza

DESTINATARI

Il corso si rivolge a 12 partecipanti: giovani ed adulti occupati, anche con contratti di lavoro non subordinato, atipici, stagionali e/o lavoratori/trici precari. Potranno essere ammessi anche imprenditori, quadri, tecnici, lavoratori auto-nomi, liberi professionisti, nonché lavoratori in mobilità e in cassa integrazione ordinaria e straordinaria (dopo il 01 marzo 2010). I partecipanti dovranno es-sere in possesso di capacità e conoscenze di base e propedeutiche attinenti l’area professionale di riferimento (Promozione ed erogazione di servizi turi-stici), derivanti da percorsi di istruzione/formazione coerenti con il profi lo e/o da esperienze professionali nel settore (ad esempio: geografi a turistica del territorio; tecniche e metodi di base per l’accoglienza, la gestione e l’ascolto del cliente; elementi di informatica di base)

DURATA, SVOLGIMENTO,

SEDESELEZIONE

Il corso è gratuito e si svolgerà indicativamente presso la sede IRECOOP di Reggio Emilia nel periodo Febbraio – Dicembre 2011 per complessive 300 ore suddivise in 180 ore di aula e 120 ore di stage. La frequenza è obbligatoria.Qualora si rendesse necessaria una selezione, questa avverrà attraverso la valutazione del Curriculum Vitae ed un colloquio mirante a valutare le motiva-zioni e attitudini individuali e le competenze pregresse correlate ai contenuti sopraindicati.

ISCRIZIONI E INFORMAZIONI

Le domande di iscrizione redatte su apposito modulo dovranno pervenire a partire dal 6 Dicembre 2010

ENTRO E NON OLTRE LE ORE 13.00 DI LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2011 a:

IRECOOP Emilia RomagnaLargo M. Gerra, 1 - 42124 Reggio Emilia

Tel. 0522 546333 – Fax 0522 546335 E-mail: [email protected] – sito: www.irecoop.it

Per informazioni e iscrizioni: Fabiana Zangelmi (dal Lunedì al Venerdì dalle 9,30 alle 12,30; Il Martedì

ed il Giovedì dalle 15,00 alle 17,00)ad esclusione del periodo dal 24 Dicembre 2010 al 9 Gennaio 2011

ATTESTAZIONE RILASCIATA

Al termine del corso verrà rilasciato, previo superamento della prova di esame, il Certi� cato di Quali� ca Professionale di “Tecnico dei servizi di anima-zione e del tempo libero” (Delibera G.R. n. 530/06). Per quanti non conse-guissero la qualifi ca sono previste certifi cazioni intermedie.

DESTINATARI

Il corso è rivolto a 16 dirigenti di società sportive o ad operatori che all’interno di esse ricoprono ruoli di responsabilità, che intendano acquisire competenze gestionali e organizzative tali da metterli in grado di supportare la crescita imprenditoriale della propria società.

CONTENUTI

- Il marketing delle imprese sportive dilettantistiche- Implementazione degli strumenti per la raccolta fondi- La comunicazione delle organizzazioni sportive e la sua ottimizzazione- Management delle organizzazioni e degli eventi sportivi- Sport, turismo e marketing territoriale- Management degli impianti sportivi

Il corso sarà supportato da esercitazioni pratiche che permetteranno ai par-tecipanti di applicare alle loro realtà di provenienza le conoscenze apprese.

DURATA, SVOLGIMENTO,

SEDESELEZIONE

Il corso prevede 30 ore di attività, di cui 24 di aula, comprensive di esercita-zioni e 6 di project work individuale e si terrà indicativamente con cadenza settimanale in orario preserale a partire dal mese di Febbraio 2011 presso la sede di IRECOOP

Nel caso per l’alto numero di iscrizioni si rendesse necessaria una selezione dei partecipanti, essa avverrà sulla base dei requisiti di accesso e dell’ordine di arrivo delle domande di partecipazione.

La partecipazione è gratuita

ISCRIZIONI EINFORMAZIONI

Le domande di iscrizione redatte su apposito modulo dovranno pervenire a partire dal 10 Gennaio 2011

ENTRO E NON OLTRE LE ORE 13.00 DI MARTEDÌ 15 FEBBRAIO 2011 a:

IRECOOP Emilia RomagnaLargo M. Gerra, 1 - 42124 Reggio Emilia

Tel. 0522 546333 – Fax 0522 546335 E-mail: [email protected] – sito: www.irecoop.it

Per informazioni e iscrizioni: Dr.ssa Cecilia Franchi (dal Lunedì al Venerdì dalle 9,30 alle 12,30; Il Martedì ed il Giovedì

dalle 15,00 alle 17,00)ad esclusione del periodo dal 24 Dicembre 2010 al 9 Gennaio 2011

ATTESTAZIONERILASCIATA

Al termine del corso agli allievi regolarmente frequentanti verrà rilasciato Attestato di frequenza

Page 7: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

Pag. 7venerdì 4 febbraio 2011 - REPORTER

Due giovani per MangoneEcco Esposito e Tonetto. Riscattato D’Alessandro: sarà lui la prossima “bandiera” granata?

CALCIO

DI ANDREA BIANCHI

Non ha regalato particolari sussulti il mercato invernale della Reggiana. Qualcosa si è mosso, anche se si è trattato di

operazioni di "seconda fascia": i granata infatti hanno portato a termine un'operazione in uscita e due in entrata. Ha lasciato Reggio il difensore Bettoni che si è accasato alla Sangiovannese, mentre sono arrivati dall'Ascoli il 20enne tornante destro Simone Esposito (ma di proprietà della Juventus) e il centrocampista Ni-colò Tonetto, 20 anni, dal Derthona, squadra che milita in serie D.

MI MANDA LA JUVE

La dirigenza granata impegnata al calciomercato a Milano è riuscita quindi ad accontentare l'allenatore Amedeo Mangone, che richiedeva un giocatore in grado di saltare l'uomo e di dargli la possibilità di modifi -care l'assetto tattico in corso d'opera.Il giocatore si trovava nella squadra marchigiana da sei me-si, e in questo arco di tempo non è riuscito a ritagliarsi uno spazio nella formazione allenata prima da Gustinetti poi da Castori. Esposito, scuola Juventus, da sei mesi era all'Ascoli dove, però, non ha trovato spazio, facendo registrare soltanto quattro presenze nella serie cadetta e qualche utilizzo nella formazione Primavera. Il gio-vane approda alla Reggiana in comproprietà con la Juventus, con un contratto che lo legherà al club granata fi no al 2014.

IL SECONDO TONETTO

L'altro volto nuovo inserito in squadra è il 20enne Nicolò Tonetto, centrocampista pro-veniente dal Derthona, serie D, che sinora ha sempre militato in questa categoria e che in questo primo scorcio di stagione ha trovato un impiego costante. Un altro Tonetto dieci anni dopo il giocatore che entusia-smò i tifosi sulla fascia sinistra ai tempi della serie A. Solo una coincidenza di cognomi. Nico-

lò Tonetto è un elemento che andrà a puntellare l'organico a disposizione di Mangone, anche se diffi cilmente riuscirà a trovare spazio in un reparto dove la concorrenza è agguer-rita. Tonetto resterà in granata fi no a giugno.

BANDIERA A 21 ANNI

La novità più positiva di questa sessione di mercato è l'acqui-sizione della comproprietà di MatteoD'Alessandro dal Genoa. Le ultime positive prestazioni del giocatore e le sue indi-scusse qualità hanno spinto la Reggiana ad accordarsi con il Genoa, con il quale ora è co-proprietaria del suo cartellino. Il giovane rampol-lo ha firmato un contratto fi no al 2014. A soli 21 anni, quindi, Matteo D’Alessandro si appresta a diventare una bandiera granata e, in pro-spettiva del prossimo anno, o un giocatore importante su cui consolidare la formazione o, in alternativa, un’importante pedina di scambio sul prossimo calcio-mercato estivo. Nulla da fare, invece, per i preventi-vati trasferimenti dei giovani Migliaccio e Adamo.Le trattative intavolate non sono andate a buon fine e dunque i due resteranno al-la Reggiana fino al termine della stagione, nella speranza di poter racimolare qualche presenza.

FocusGrande partita quella

in programma sabato 5 febbraio al Palasport di Rubiera. Ospiti di turno della Gammadue saranno infatti i campioni d’Italia del Conversano, attualmen-te la miglior squadra di pal-lamano a livello nazionale e una delle migliori in campo europeo.La squadra pugliese ha in-fatti vinto lo scudetto nello scorso campionato e anche quest’anno sta dominando la stagione. Ma la squadra rubierese, nonostante la posizione di classifi ca (at-tualmente penultima con 6 punti), in casa ha sempre giocato alla pari anche con gli avversari più ambiziosi e punta a rendere la vita il più diffi cile possibile anche ai primi della classe.Il pronostico è tutto contro i colori rubieresi: il Conversa-no è la grande dominatrice del campionato, è la squa-dra campione in carica, ha in rosa grandi campioni tra cui l’ex Pasquale Maione. Dal canto suo, il Gamma-due dovrà fare i conti con

l’assenza pesante dell’azzurro Gennaro Di Matteo, out per tutta la stagione.La squadra rubierese, al di la della pericolante posizione di classifi ca, in casa non ha mai sfi gurato, neppure con-tro squadre ambiziose come il Bologna, che ha dovuto sudare ben più delle fatidiche sette camicie per strappare la vittoria al PalaBursi. Di

fronte al pubblico rubiere-se il Gammadue è sempre riuscito a trovare energie insospettabili. Come nella vittoria strappata contro la Forst Bressanone, lette-ralmente dominata dalla squadra di Nezirevic.Anche contro il Conversano servirà la partita perfetta. Inizio: ore 18.30. Ingresso gratuito.

Gammadue, ecco i campioniIl mercato di riparazione si è svol-

to nel mese di gennaio appena conclusosi e ha offerto alle squadre la possibilità di intervenire per si-stemare gli organici in rapporto ai rispettivi obiettivi. Di riparazione, come gli esami di settembre per gli studenti rimandati a giugno (o come si dice oggi, con debiti for-mativi). Esami che possono andare bene, ma che possono anche fi nire male. Così vale anche per gli acquisti “gennarini”. In questo 2011 sarà ovviamente il campo a dimostrar-lo. Rispetto al passato, si contano diversi esempi di interventi di ag-giustamento provvidenziali, quanto pezze più dannose delle buche che avrebbero dovuto sistemare.

I FLOPCiò vale in primis nel cosiddetto calcio che conta. Perché se è vero che Pazzini e Matri saranno presu-mibilmente ottimi innesti per l’Inter e la Juventus di oggi, gli stessi due grandi club nel recente passato hanno provato invano a rilanciarsi a metà stagione con gli acquisti di – rispettivamente – Gabriel Batistuta (approdato in nerazzurro nel 2003 a 34 anni dopo essersi spremuto con Fiorentina e Roma, con la testa agli spot della Tim e ai petrodollari del Qatar che avrebbe percepito dopo pochi mesi) e Juan Esneider, più prolifi co tra le lenzuola (a 26 anni aveva già quattro fi gli) che sul campo in quel di Torino tra il 1999 e il 2000 (0 gol).

VITO & TOTÒSono naturalmente solo due casi di tanti che potremmo portare e lo stesso discorso si propone anche nella periferia del calcio e, in parti-colare, per la nostra amata Reggiana. Nel gennaio del 2007 giunsero ad esempio in riva al Crostolo dopo Na-tale Vito Grieco e Antonio Maschio, colonne granata con mister Pane nella conquista della promozione in C1 del 2008 e dei precedenti e successivi play-off. Ma non sempre è andata così grassa. L’anno scorso, a gennaio, la Reggiana si assicurò le prestazioni del centrocampista Luca Castiglia – uno che ha lasciato il segno – e contemporaneamente si liberò del giovane attacante Umberto Eusepi, ritenuto superfl uo e anche un po’ rompicoglioni dal tecnico Dominissini e dalla società, che poi andò a segnare 9 gol in 13 partite al Viareggio (stessa categoria)…

BENDORICCHIO CHI?Tornando al gennaio 2007, è vero che la Regia si prese gli ottimi Grieco e Maschio, ma come dimenticare che insieme a loro vestirono negli stessi giorni la maglia granata anche i grandissimi Alberto Bendoricchio e Giuseppe Libassi? Nemmeno a “Chi l’ha visto” sono più riusciti a rintrac-ciarli. E fortuna che almeno il diesse Massimo Varini in quelle stesse setti-mane pensò bene di liberarsi di alcune zavorre, come il bomber Omar Nordi (paracarro doc capace di segnare solo se giocava nel Pavia), Vanni Pessotto (quello scarso della famiglia) e il

mi-ti-co Alan Carlet, uno talmente fuori che più avanti fi nì a giocare in Bulgaria nell’impronunciabile PFC Botev Plovdiv.Nel gennaio 2006 i tifosi granata si fregarono le mani all’idea di acco-gliere Antonino Calascibetta, Fanna (non quello pelato ma buono degli anni ’80) e De Martin.L’anno prima, quando c’era ancora Ernesto Foglia, ecco invece gli un-forgettables D’Imporzano, Danucci, Magnani, Stillo: in compenso, in quella sessione, la Reggiana cedette il baby nostrano Andrea Costa, de-stinato a migliori fortune tra serie A e B con Bologna e Reggina.E con l’argentino Juan Sara, il “predestinato”, ma anche lo sfi gato (visto che si ruppe quasi subito), giunto dal club scozzese dal Dun-deee nel gennaio 2004, meglio fermarsi con la nostra retrospettiva.

SPEEDY PIZZA IS BACK?Nell’ultimo mercato di riparazione la Reggiana ha annunciato l’acqui-sto di Tonetto ed Esposito. Brividi tra i tifosi, che hanno pensa-to al clamoroso ritorno in granata del validissimo terzino Max dopo i tanti anni spesi in serie A tra Bo-logna, Lecce, Sampdoria e Roma e soprattutto dell’indimenticato Speedy Pizza, l’eroe di San Siro del 1° maggio 1994, divenuto nel frattempo player-manager della nazionale azzurra di beach-soccer.Si tratta invece di Nicolò Tonet-to, centrocampista classe ’91 dal Derthona (serie D), e di Simone Esposito, esterno 21enne di scuola Juventus. Chi vivrà, vedrà.

di Matteo Iori

MERCATO DI RIPARAZIONE

WikiregiA di Matteo Iori

La (rigorosamente falsa) libera enciclopedia granata

coincidenza di cognomi. Nico-

W

GLI ULTIMI ARRIVATISimone Esposito (dalla Juve) e Nicolò Tonetto (dal Derthona): i colpi di mercato della Reggiana

ARRIVA IL COMO

Il prossimo avversario dei gra-nata sarà il Como, che do-menica arriverà al Giglio alla disperata ricerca di punti sal-vezza. Per l'occasione, ancora una volta mister Mangone sarà costretto a "inventar-si" la formazione: non sarà infatti della partita la punta Chinellato (ha una distrazione al polpaccio che lo mette in dubbio anche per la convoca-zione in nazionale per il torneo "Quattro nazioni"), così come il centrocampista Maschio, ancora ai box. Guai grossi in difesa, con Mei squalificato e Aya in forte dubbio per un guaio al piede. Viste le diffi -coltà, lo staff medico cercherà di recuperare il difensore fi no all'ultimo. Il Come si presenterà

al Giglio forte dei nuovi acquisti: il centrocampista Giuseppe La-carra, i difensori Walter Zullo e Daniel Semenzato, gli attaccanti Domenico Germinale e Alberto Filippini e il portiere Renato Dossena. Nella squadra lariana gioca anche l’ex portiere granata Paolo Castelli. Per l’occasione, la società granata rilancia l’inizia-tiva “Dai divertiamoci!!!” rivolta a tutti i ragazzi da 0 a 16 anni. Domenica 6 febbraio, a partire dalle ore 13.45, i ragazzi da 0 a 16 anni che si presenteranno alle casse dello Stadio Giglio con l’apposito tagliando pro-mozionale scaricabile dal sito www.reggianacalcio.it, avranno diritto all’ingresso gratuito nel settore distinti per assistere alla gara Reggiana - Como.

L'EX DI TURNOPaolo Castelli è stato portiere della Reggiana

ASPETTANDO LA CAPOLISTACoach Nezirevic, allenatore della Gammadue

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venerdì 4 febbraio 2011 - REPORTERPag. 8

Ascensore SportivoAscensore SportivoJAKUB KUDLACEK

MARCO BONITTA

MATTEO CHINELLATO

La vendetta è un piatto che va consumato freddo. Jakub Kudlacek aveva dichiarato alla vigilia del match contro i suoi ex compagni di squadra che

non avrebbe avuto nessuna rivincita da prendersi contro la società che lo aveva di fatto ritenuto inidoneo alla Legadue soltanto pochi mesi fa. Sta di fatto che a San Severo “Kudla” si è preso la sua personale rivincita con tanto di interessi, sotto forma di miglior differenza canestri.

Dopo Romizi, un altro granata veste i colori azzurri. Si tratta di Matteo Chinellato, convocato dal ct della nazionale Under 20 Rocca per la partita

contro la Germania. Purtroppo Chinellato dovrà, con molta probabilità, rinunciare a questa convocazione a causa di un infortunio muscolare rimediato nel corso dell’ultima partita di campionato a Monza.

Se la Trenkwalder stenta, l’Edilesse al contrario vola. Con la netta vittoria nel derby contro Mantova la squadra di Marco Bonitta si è issata al quinto

posto in classifi ca, miglior piazzamento a questo punto della stagione, da quando il volley reggiano è tornato in serie A. Merito di una società capace di programmare e di un buon gruppo di giocatori affi atato e diretto magistralmente dall’ex allenatore della nazionale fem-minile di volley.

Frates vs MarcellettiL’architetto e il professore, al PalaBigi la s� da tra due grandi coach

BASKET

L’ARCHITETTO MILANESE

A Fabrizo Frates sono legate alcune pagine di storia della Pallacane-stro Reggiana, in particolare la straordinaria fi nale di Coppa Italia strappata nel 2004 con la squadra di Garris e Sam Hines. Grande orga-nizzatore di gioco difensivo, Frates ha portato a Reggio la cultura della disciplina dando ordini e gerarchie precise sul parquet. Fu anche que-sto alla base della promozione in serie A. Frates ha riportato Reggio in alto. A combattere con Milano, Treviso e le due Bologna, senza paura. E lo ha fatto “alla reggia-na”, ovvero con pochi soldi, ma ben investiti. Ha lanciato in serie A giocatori come Gigli, Boscagin, Infante e Mordente poi approdati in nazionale. Ha portato Nicolò Melli in panchina a soli 15 anni. Ha plasmato una squadra vincente dove anche Pol Bodetto e Sartori sono stati decisivi. Ha reso Garris e McIntyre i migliori play d’Europa. Ha portato Reggio Emilia in Uleb Cup. L’unico difetto? Secondo noi la gestione delle rotazioni.

IL PROF CASERTANO

Nella storia del basket reggiano poteva fi nire anche Franco Mar-celletti, pirotecnico esponente della scuola meridionale. Peccato per quei due rush fi nali a inizio an-ni Duemila, con una doppia beffa (Livorno e Napoli) che, soprattutto il secondo anno, vide Reggio gettare letteralmente alle ortiche

un campionati stradominato in regular season. Soprattutto nella sua prima esperienza reggiana, Marcelletti ha fatto vedere in via Guasco il gioco più spettacolare utilizzando al meglio le giocate dei vari Klack e Young. Nel 2001 costruì una squadra “schiacciasas-si” che faceva veramente paura alle avversarie come poche volte nella sua storia. E’ entrato nel cuore dei tifosi anche perché si è imbestialito come pochi dopo il timeout di Finelli nelle fi nali playoff contro Livorno. Ha consacrato ai massimi livelli Nicolò Melli.

IL VERDETTO

Di misura, secondo noi, prevale Fabrizio Frates. Perché il tecnico milanese ha saputo concentrare in una squadra tutte le doti che servono per sfondare partendo dal basso: intensità, difesa, corsa, ab-negazione e gerarchie precise. For-se le squadre di Marcelletti erano più spettacolari o più dominanti, ma nessuno come Fabrizio Frates è riuscito a cogliere l’essenza del ba-sket applicato ai colori biancorossi. Pesano, nel computo “Marcellet-tiano”, gli epiloghi delle due fi nali playoff al palaBigi contro Livorno e Napoli, quest’ultima ancora ben presente negli incubi sportivi di molti di noi. E sull’altro piatto della bilancia, a favore di Frates, non si può non tenere in debito conto della splendida promozione in serie A del 2003. Sperando che non sia l’ultima della storia bianco-rossa.

DI VALERIO BENASSI

Scontro tra titani. Potremmo sottotitolare così il prossimo impegno della sempre più rimaneggiata Pallacanestro Reggiana, impegnata

in casa contro la Tezenis Verona. Si incontrano da avversari, nello stesso palazzetto, due degli allenatori più importanti della storia reggiana, Dadone Lombardi a parte. Sicuramente quelli che hanno più caratte-rizzato la storia biancorossa recente, con molte analogie: entrambi sono stati “cavalli di ritorno”, con Frates di nuovo alla guida di Reggio e Marcelletti tornato alle redini per la terza volta di quella che fu la gloriosa Glaxo Verona, ostacolo quanto mai diffi cile, visto che oggi la Trenkwalder è terzultima in classifi ca a 10 punti, appaiata proprio a Verona (con cui vanta però un –24 nello scontro diretto) e appena 4 punti sopra la coppia Forlì-San Severo. Arcigno e risoluto l’”architetto”, sanguigno e iperattivo il “professore”. Vediamo l’andamento di questo inusuale ma affascinante match.

FocusE’ stata presentato nella Sala del Consiglio della Provincia di Reggio Emilia “La nostra Storia, l’orgoglio di una città”, il pro-getto organizzato dalla Fip di Reggio Emilia nell’ambito delle celebrazioni per i 90 anni della Fip nazionale. A fare gli onori di casa è stato il Consigliere federale Adelmo “Jerry” Ferrari, che ha illustrato le iniziative che saranno organizzate nel corso del 2011 dal Comitato Provin-ciale Reggio Emilia. Il clou delle iniziative sarà la realizzazione di una Mostra fotografi ca che pro-babilmente si terrà all’interno dell’Università di Reggio Emilia e che racconterà tutta la storia del basket reggiano, dal vertice alla base. “Abbiamo accanto-nato l’idea del libro celebrativo preferendo quella della mostra, che però intendiamo in maniera moderna, multimediale, che sappia raccontare il passato mediante gli strumenti del fu-turo”, ha spiegato Ferrari nel corso della conferenza stampa, che non ha mancato di ricordare a vario titolo la memoria di Pino Brumatti, che di Reggio Emilia è stato per cinque anni Consigliere comunale oltre che una bandiera della squadra di basket. Nel calendario delle

manifestazioni è previsto inoltre il torneo giovanile di Novellara e un Clinic per Allenatori nel periodo pasquale, un evento di Miniba-sket, la lezione per gli studenti dell’Università di Modena e Reg-gio Emilia, il convegno-dibattito “La Nazionale, quale futuro?” da organizzare in ottobre e infi ne la Mostra multimediale presentata da Ferrari. Il progetto, come ha spiegato Ferrari, si rivolge ovvia-mente a tutti gli appassionati di basket della Provincia e in partico-lare intende attirare l’attenzione e il supporto di categorie specifi che proprie del movimento quali ar-bitri, dirigenti sportivi e giocatori stessi, oltre alle Amministrazioni Pubbliche che vanno considerate parte integrante del Progetto

stesso. A capo del Comitato Promotore c’è il Presidente della FIP Dino Meneghin e altre fi gure della federazione nazionale; operativi sul territorio ci saranno oltre a Ferrari, il presidente del Comitato Regionale Giancarlo Galimberti, Massimo Turni e Matteo Del Rio, rispettivamente Presidente e Consigliere Provin-ciale. Alla conferenza stampa è intervenuto anche Nicola Tolomei, Responsabile dell’Area Marketing Eventi Comunicazio-ne della Fip, che ha illustrato i progetti federali per la celebra-zione dei 90 anni e garantito il supporto della Federazione alla splendida iniziativa presentata dal Comitato Provinciale di Reggio Emilia.

90 anni di basket a Reggio

L'ANNO DELLA FESTALa presentazione del compleanno della F.I.P.

FABRIZIO FRATES FRANCO MARCELLETTI

NATO A:Caserta il 20 febbraio 1955

STAGIONI A REGGIO: 1999/2000 (8 partite), 2000/2001, 2001/2002,

2007/2008, 2008/2009 (esonerato alla 17°)

PARTITE GIOCATE:151

RECORD:88-63

ALTRE SQUADRE ALLENATE:Caserta, Verona, Milano, Capo d’Orlando,

Scafati, Napoli

TITOLI CONQUISTATI:1 Campionato italiano,

1 Coppa Italia,1 promozione in serie A,

1 “Miglior allenatore dell’anno”.

NATO A:Milano il 16 luglio 1959

STAGIONI A REGGIO:2003/2004, 2004/2005, 2005/2006, 2010/2011 (6 partite)

PARTITE GIOCATE: 106

RECORD:56-50

ALTRE SQUADRE ALLENATE:Siena, Treviso, Fortitudo, Cantù, Desio, Gorizia,Caserta, Montegranaro

TITOLI CONQUISTATI: 1 Coppa Korac, 1 Coppa Italia,4 promozioni in serie A, 2 volte “Miglior allenatore italiano dell’anno”.

Page 9: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

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I live club sono in crisi e i privati se la prendono con i circoli dell'associazione. Che replicano alle accuse

Arci-stufi o Arci-contenti?

Pittura e scultura tedesche alla Collezione Maramotti

Pagina IV

Vito a tu per tu con l’eroe dei due mondi

Pagina V

Piccole compagniee grandi spettacoli in provincia

Pagine VI-XI

Nic Cowan il nuovo Boss ad Arceto

Pagina XII

Pagina II-III

CULTURA - SPETTACOLI - MOSTREMUSICA - LIBRI - VIAGGI

SCOPRI TUTTI GLI APPUNTAMENTI SU

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Page 10: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

venerdì 4 febbraio 2011 - REPORTERPag. II

Parlano gli Arci-stufi: “Controlli e tasse, non c’è parità”

Quelli che… non chiedono la tesseradi debora Grasselli

Quale dovrebbe essere la differenza tra un locale privato e un circolo Arci, con

dichiarate finalità di promozione sociale e culturale? Dal secondo, ci si aspetterebbero stimoli nuovi, soprattutto se l’associazione si propone finalità di appoggio, valorizzazione e sostegno a gruppi e cantautori giovani, nuovi, locali e indipendenti. Ma è ancora così? Qual è la finalità culturale delle “Serata anni ‘90” o

dei numerosi party a tema organizzati ormai ad appuntamento fisso ogni mese, in numerosi circoli Arci della nostra provincia? Qual è, per continuare, la finalità sociale nel vedere le “Si-rene di Reggio” ballare sul palco? In sostanza, che differenza esiste tra un circolo dell’Arci e un qualsiasi locale a scopo di lucro, tale da giustificare l’annuale iscrizione tramite tesse-ra? Ma c’è di più. C’è chi, parlando dell’Arci, lo paragona ad un monopolio occulto, ad una vera e propria lobby artistica...

STESSE NORME?Partiamo da Scandiano e dalla Hall del rock and roll, il Corallo, che quest’anno festeggia i 60 anni. “Noi riusciamo a tirare avanti - ci racconta il gestore Gianni Zambelli – grazie alla conduzione famigliare. Fu mio padre a darlo in gestione a me e a mio fratello, questo ci permette di contenere le spese e di non dover pagare affitti esorbitanti”. Il giudizio di Zambelli sull’Arci è netto: “L’Arci ci boicotta da sempre, ostacola i gruppi a venire a suonare al Corallo: se suonano da noi, niente più Fuoriorario, né Tunnel, né feste in piazza e feste del Pd.Ma siccome non possono oc-cupare tutto il mercato musi-cale, noi ci rivolgiamo alla fetta che rimane libera”.Alcuni circoli Arci (non tutti), a monte di un trattamento fiscale agevolato, si compor-tano come normali esercizi commerciali, venendo in parte meno alle finalità culturali e sociali per le quali ricevono agevolazioni economiche e creano un regime di concor-renza sleale che danneggia la vita dei locali privati non affiliati: questa è l’opinione di Zambelli. “Io non voglio assolutamente che i circoli Arci chiudano, ma le ‘pseudo

- discoteche’ come il Fuorio-rario dovrebbero avere una licenza, pagare le tasse e avere le stesse norme restrittive che abbiamo noi privati. E gli stessi controlli sul rispetto del limite di capienza e di regolarità del personale.Sono sicuro che sarà tutto in regola, ma i controlli andreb-bero fatti per tutti”. Il Comune di Scandiano vi sta vicini, vi so-stiene? La risposta di Zambelli è secca: “Con l’Amministrazio-ne comunale e la Provincia ho chiuso 6 anni fa.Basta pensare che non sia-mo nemmeno stati informati dell’iniziativa discobus a Scan-diano”.

“COME CRISTIIN CROCE”

La pensa nello stesso modo an-che Oscar Abelli, batterista con oltre vent’anni d’esperienza nel mondo della musica e curatore della programmazione musi-cale del “Freccia della Strega” e della “Trattoria di Nonna Pia”. “Non c’è nessun aiuto da parte dell’Amministrazione comunale, ho mandato almeno 100 e-mail in Comune e all’as-sessore Catellani, ma nessuno mi ha risposto – lamenta Abelli - Le spese da affrontare per un privato sono tante, la Siae

è aumentata quest’anno, poi ci sono le spese per la pubbli-cità, i giornali e le televisioni, e ovviamente bisogna dare qualcosa ai musicisti! Noi pri-vati siamo dei cristi in croce.” In merito alla questione Arci, Abelli ha un’idea diversa “Se i circoli Arci non ci fossero stati, non si sarebbe mai radicata la musica dal vivo sul territorio. Il ruolo dell’Arci nella musica è stato importantissimo, artisti come Ligabue, Vasco, sono venuti fuori e cresciuti sulla scia del lavoro fatto dai circoli Arci che li hanno ospitati agli inizi della loro carriera.Purtroppo tutto è cambiato. Locali come il Fuoriorario non sono più come un tempo. Quando hanno cominciato a fare incassi, hanno smesso di chiamare, scoprire e valo-rizzare i gruppi locali, i nuovi talenti. Hanno cominciato a chiamare grandi nomi, nomi noti e più commerciali”. Abelli ha ben chiaro anche qual è il problema fondamentale che ha contribuito a questo cambiamento: “Il problema non è il Fuoriorario in sé. Il problema fondamentale è la scarsa competenza dei nuovi direttori artistici, sia dell’Arci che dei privati.Fare il direttore artistico, si-gnificare ‘fare arte’, non de-

vono essere solo dei direttori commerciali, capaci solo a fare incasso… Insomma ci vogliono direttori artistici più compe-tenti! Che sostegno concreto si dà alla musica dando l’80% dello spazio a gruppi cover di Madonna, o Michael Jackson, a Carta, Carone e Nathalie e solo un 20% ai volti meno noti, ma non per questo meno talentuosi?Esistono molti circoli Arci che svolgono ancora oggi una funzione sociale fondamen-tale, ma alcuni assomigliano molto a discoteche a macchine per far soldi”. Insomma, non si è forse un po’ persa di vista l’idea stessa, lo spirito iniziale che stava dietro l’Arci? Questo è il messaggio di Abelli, che continua dicendo “Non si scopriranno più nuovi Ligabue,

se si continua a promuovere gente come Carta e i soliti volti noti della tv.”

“REGGO, PERCHéSONO MINI”

Un altro esempio di Don Chi-sciotte della musica dal vivo è Massimo Denti della Salumeria del Rock di Arceto, piccolo locale che programma gruppi indipendenti da tutta Europa e perfino dagli Stati Uniti: “Noi abbiamo dei grossi limiti di disponibilità economiche – ci spiega Denti – con le quali dobbiamo fare i conti. è chiaro che non possiamo permetterci gli stessi ingaggi economici di realtà più grandi, come il Corallo o il Fuori Orario. Ed è chiaro che per andare in pareggio nella serata in cui chiami una band dagli Stati

Uniti o dalla Germania devi fare il pienone, ma è comun-que una filosofia che paga: La Salumeria del Rock si è fatta la fama di locale che propone musica dal vivo di qualità e questo ha fidelizzato un certo tipo di clientela che torna ‘a prescindere’ perché si fida della nostra programmazione”.Quella del locale di Arceto sembra anche una splendida eccezione dal punto di vista dei rapporti con l’amministra-zione pubblica: “Non mi posso lamentare – conferma Denti – Certo, i controlli ci sono, com’è giusto che sia, e dal momento che rispettiamo la legge non abbiamo mai avuto problemi. In più, siamo stati invitati ini-ziative come la Notte Bianca, che sono importanti per una realtà piccola come la nostra”.

Gente del “Fuori”La musica è finita

“Qui si balla fino a tardi,e non ci sono alternative”

Parlano i giovani frequentatori del locale di Taneto

Il “Beta” ha detto stopTroppi costi e Comune ostile, basta concerti al Teatro dei Tamburi

Alberto Ascari: “Contro di noi un vero e proprio accanimento”

Fuoriorario. E’ l’una di notte, di un venerdì qualunque. Il

locale sembra molto affollato, ma continua ad entrare gente. L’età media si aggira tra i venti e i trent’anni. Fermiamo alcuni ragazzi e gli chiediamo perché scelgono di passare la loro serata al Fuoriorario. Per molti è il fat-tore “comodità”, ad influire sulla scelta. “Il Fuoriorario è vicino”, risponde Nicola Sotira, 35 anni, impiegato; ma sono tanti altri i ragazzi residenti a Reggio, Mon-tecchio e Parma, a pensarla come Nicola. La risposta che però va per la maggiore tra gli intervistati è: “Quando vogliamo andare a bal-lare, veniamo qui”. Il Fuoriorario è, per molti giovanissimi, prima di tutto una discoteca. Sem-brerebbero dunque confermati i dubbi e i timori riguardo alla “trasformazione commerciale” dei circoli Arci. Forse è vero che i gusti musicali giovanili sono cambiati e che molti ragazzi il venerdì e il sabato sera cercano un divertimento in “pillole”, fatto di musica standard, rassicurante, sempre uguale, facile da mandar giù. I locali notturni stanno al passo con i tempi e provvedo-no a soddisfare ogni desiderio.

“Arriviamo tardi, di solito verso l’una…Veniamo per ballare. Ci piace il Fuoriorario perché ci sono diverse sale e possiamo scegliere che genere di musica ballare, se house commerciale, oppure rock, funky. Andiamo in altri circoli Arci, tipo il Tunnel. Anche là si balla, ci si diverte, si conosce gente”, rispondono Silvia Fedone, Silvia Giovanelli, e Maria Milzi, amiche e ventenni. Molti sono anche i ragazzi che vengono al Fuoriorario per la programma-zione e i concerti proposti dal locale. “Il Fuoriorario è carino, sei sempre sicuro di trovare gente- ci dice Andrea Bartoli, 25 anni, che aggiunge - personalmente, dopo un pò diventa troppo affollato per i miei gusti, una vera giungla, quindi esco. Mi interessano di più i concerti. L’anno scorso sono venuto spesso, per il concerto di Caparezza, Neffa, Giuliano Palma e i Rio”. Anche Giovanna Rosati, 23 anni e la sua amica vengono spesso per i concerti e per passare una serata con gli amici. Dalle risposte ricevute, la scelta è però anche influenzata da “mancanza di alternative”, assenza di luo-ghi di aggregazione giovanile a Reggio e dintorni. Questo sentire

è diffuso, accomuna giovani e meno giovani, tutti gli intervi-stati hanno fatto presente questo problema. “Veniamo spesso al Fuoriorario per ballare, alcune volte anche per i concerti… tipo Caparezza, o i Disco Inferno, per esempio- ci rispondono Debora Pinna, 23 anni, Fortuna Russo, 22 e Vanessa Armani, 23 che aggiungono- e poi a Reggio non si sa più dove andare! Hanno chiuso tutti i locali, il Fuoriorario è l’unico posto carino”. Tra il gruppo degli outsiders, Fabio Magnani, 30 anni, “Quest’anno sono venuto al Fuoriorario due volte, da ottobre. Non mi piace, anzi… sono abbastanza scocciato di aver pagato l’ingresso e anche la tessera Arci. Ma purtroppo que-sto è quello che è rimasto in giro”, ci risponde. Gli chiediamo cosa ne pensa della programmazione e dei concerti: “I concerti che propongono non mi interessano. Fanno roba molto commerciale… stasera c’è un certo Dj Rocca- ci dice, con un sorriso ironico, e con-clude- quando voglio vedere un concerto, mi sposto e vado fuori Reggio, di solito al Vibra di Mo-dena o al Tpo di Bologna.” (dg)

GESTORI ARRABBIATI Gianni Zambelli (Corallo) e Oscar Abelli (Freccia della Straga)

di Gabriele [email protected]

Al Teatro i tamburi non rullano più. Game Over. Alberto “Be-

ta” Ascari, da oltre 20 anni gestore del Teatro dei Tamburi a San Ber-nardino di Novellara ha deciso di chiudere il palco del suo locale. Da maggio non si suona più. Troppa l’amarezza per i costi esorbitanti di Siae, licenze e autorizzazioni. Ma soprattutto per l’assenza di collaborazione o sostegno da parte delle amministrazioni locali nel proporre musica dal vivo, e quindi cultura, in un contesto già reso difficile dalla crisi economica e dalla concorrenza non sempre ad armi pari dei circoli Arci. Ep-pure nel locale di Ascari hanno suonato musicisti del calibro di Ellade Bandini, Renata Tosi, Johnny La Rosa e tantissimi altri nomi da tutta Europa, dagli Usa e anche dall’Australia.Ascari, la sua è una decisione irrevocabile?“Al momento sì. Basta. Ho alcuni concerti già programmati in feb-braio e marzo. Il 1 maggio chiudo con la musica dal vivo nel locale. Sono stanco e deluso. I costi aumentano, la gente ha sempre meno soldi. E io i musicisti li ho sempre pagati. Ho fatto più di duemila concerti qui al Teatro dei Tamburi, una media di cento all’anno”.Perché questa decisione così improvvisa?“La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una multa di recen-te: 1.500 euro con la promessa di tornare per verificare Enpals,

Siae e chi più ne ha più ne metta. Strano che non vadano mai a con-trollare dalle parti di Taneto…”Ce l’ha con l’Arci?“C’è disparità di controlli. Se io avessi avuto una situazione di vicinato come quella del Maffia mi avrebbero fatto chiudere dopo mezz’ora. Io rispetto l’Arci, quella che dovrebbe essere la sua filosofia. Ma al Fuori Orario ormai ci sono dentro ogni sera migliaia di persone: qual è la capienza? E quelli che ci lavorano, sono tutti volontari? Per non parlare del loro monopolio mediatico: su Telereggio e la Gazzetta sembra ci sia solo il Fuori Orario, dei nostri concerti non ne parlano mai”.Non hai mai pensato di associarsi?“Mai. Io non voglio tessere. Sono una persona libera. Mi piace fare musica, e sempre nel rispetto delle regole”.Anche il Comune è finito nel suo mirino…“Per quanto mi riguarda il Co-mune di Novellara non esiste più. Si vantano di essere ‘Città della cultura’, hanno una realtà come la nostra che da 20 anni fa musica dal vivo tutte le sere e loro non muovono un dito. Ho chiesto più volte di parlare

con il Sindaco, ma sembra im-possibile. Dicono che c’è la crisi. Eppure 40.000 euro per fare una fantomatica Orchestra giovanile li hanno trovati. Per non parlare del Festival ‘Uguali, diversi’ che nessuno a Novellara ha ancora capito cos’è o del Festival Blues, una delle poche cose che fun-zionavano. Hanno fatto fuori gli ideatori dando l’organizzazione a un’agenzia esterna. Il risultato è che quest’anno è stato un flop”.Come potrebbe aiutarvi in con-creto il Comune?“Non chiedo finanziamenti, so che non possono farlo. Ma po-trebbero prendersi in carico al-meno la metà dei 5.000 euro di Siae che devo pagare ogni anno. O coinvolgerci nelle iniziative esti-ve, darci la possibilità di allestire un gazebo all’aperto in centro. Potrebbero, per esempio, met-tere delle strisce pedonali o più illuminazione davanti al locale come chiedo da 20 anni. Sono già morte due persone, la strada è pericolosa e durante la settimana il locale spesso è vuoto anche per questo. Perché non fanno anche da noi una fermata del Discobus? Solo a Taneto si ferma?”.

Da sinistra Fabio Magnani, Andrea Bartoli, Fortuna Russo, Vanessa Armani e Debora Pinna

Page 11: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

Pag. IIIvenerdì 4 febbraio 2011 - REPORTER

Federico Amico, presidente Arci: “Nessuna lobby, nessun favoritismo”

“Sono tutte accuse infondate”DI GIAMPAOLO [email protected]

Siamo stanchi di sentire ripetere certi ritornelli che, oltre ad essere falsi, ci offendono e ci feriscono – esordisce Federico Amico,

presidente provinciale di Arci – ma siamo anche lieti di dire la nostra, nell’ambito di un dibattito che abbia come obiettivo discutere di un problema e mettere attorno al tavolo operatori privati, Arci e amministrazioni per risolvere una situazione diffi cile per tutti”.

Cominciamo subito, allora, a sfatare certi miti: è vero o no che Arci fa pressing sui musicisti per evitare che suonino anche nei locali non Arci?“È assolutamente falso. Nei con-tratti con le band che suonano nei locali Arci ci sono le normali clau-sole, su tempi e distanze entro i quali gli artisti non possono esi-birsi, che anche i privati applicano e fanno rispettare. Punto. Nessu-na vessazione, nessun pressing, nessuna attività di lobbying nei confronti di chi decide di suonare, nel rispetto delle clausole di cui parlavo prima, anche in locali di privati. Anche perché Arci non è così forte da poter fare un certo tipo di pressing: si tratta di illa-zioni che vanno avanti da tempo ma chi sostiene certe cose deve essere in grado di circostanziarle e di sostenerle in tribunale. In tal senso abbiamo appena vinto una causa con il Mucchio Selvaggio (noto mensile rock a distribu-zione nazionale - ndr) che aveva accusato Arci di un certo tipo di pratiche di odore ‘mafi oso’. Bene, abbiamo devoluto il risarcimen-to danni appena conquistato proprio a sostenere attività anti-

mafi a. La verità è che la situazione è diffi cile per tutti i locali, Arci e non, e spesso è facile scaricare la colpa su qualcun altro”.Un’altra della accuse più ricorren-ti da parte degli esercenti è che i controlli siano severi sui privati e molto più blandi sui locali Arci: conferma?“La verità è che i locali Arci non sono mai stati oggetto di tanti controlli come nell’ultimo pe-riodo. Il che è giusto, per carità, perché ne va soprattutto della sicurezza dei frequentatori e del rispetto delle regole, ma è chiaro che ognuno pensa ai controlli subiti in prima persona e non li va certo a pubblicizzare, proprio perché sono una cosa normale, che fa parte del gioco”.Chiariamo, una volta per tutte, in cosa consiste la defi scalizzazione dei circoli Arci?“Molto volentieri: in estrema sintesi, dal momento che la nostra è un’associazione senza fi ne di lucro, gli eventuali guadagni di gestione non vengono tassati. Ma i guadagni non possono essere di-visi tra i soci, ma vanno per legge reinvestiti nel circolo. Per quanto riguarda tutto il resto, dalla pre-

videnza dei collaboratori ai costi Siae, abbiamo gli stessi obblighi dei privati. Anzi, dal momento che non possiamo scaricare l’Iva, abbiamo un 20% in più di costo sugli acquisti dai fornitori”.Gli esercenti privati lamentano anche una sorta di rapporto molto stretto tra i locali Arci e le Amministrazioni, vicinanza che porterebbe a vantaggi nei confronti dei circoli. Un esempio lampante sarebbe il tragitto del Discobus, che ferma davanti al Fuori Orario ma esclude dal suo percorso, ad esempio, Corallo e Teatro dei Tamburi.“Per prima cosa credo sia im-portante sottolineare che siamo un’associazione senza scopo di lucro e che non abbiamo nien-te a che vedere con le attività, ovviamente finalizzate ad un guadagno, dei privati. Le nostre attività hanno fi nalità legate alla collettività, per questo siamo in-

terlocutori naturali delle ammini-strazioni pubbliche. Venendo poi alla questione del Discobus, alle riunioni alle quali ho partecipato erano presenti anche i privati, che non sono quindi stati esclusi. Il Discobus parte da Castelnuovo Monti e arriva fino alla Bassa, passando per la via Emilia sulla quale, ad esempio, serve anche il Sale & Tabacchi, che locale Arci non è. All’ultima riunione cui ho preso parte si era parlato di con-templare la fermata a Scandiano, che credo sia necessaria e che credo sarà inserita al più presto.Detto questo, voglio però ricor-dare che l’iniziativa Discobus è partita proprio dal Fuori Orario che a sue spese ha lanciato la cosa il primo anno, sensibilizzando così Comune e Provincia che hanno poi in seguito fatto partire il servizio e lo hanno messo a disposizione di una platea molto più ampia”.

Dal momento che, come ha sot-tolineato proprio lei, i circoli Arci hanno finalità legate alla collettività ben diverse dai privati, che hanno ovviamente scopo di lucro, non le sembra che la programmazione musicale del Fuori Orario stia virando troppo sul commerciale?“Come avete giustamente sot-tolineato anche voi nella vostra inchiesta, ci sono tanti circoli Arci che promuovono questo tipo di approccio. Complessivamente la questione non si pone, per quanto riguarda il Fuori Orario mi pare che la rassegna Outoctoni quest’anno colmi il buco di pro-grammazione relativo alle band emergenti reggiane che c’era l’anno scorso”.Mi scusi, ma non sarebbe lecito aspettarsi uno sforzo maggiore dal più grande circolo della pro-vincia, a fronte di spettacoli di artisti di Amici e X Factor?

“Lo sforzo va probabilmente intensifi cato, però è innegabile che lo sforzo ci sia. E ci sono altre situazioni, come ad esempio la recente esperienza dei Beautiful. Poi è chiaro che la scelta di ogni circolo è autonoma: a Taneto si sono sviluppate iniziative di altro genere, come ad esempio le cene del mercoledì sera che sono un investimento da parte del circolo, perché hanno un bilancio in perdita.Non si tratta di musica dal vivo, ma sempre di momenti di di-scussione che non trovano altro spazio sul territorio. L’attenzione c’è, poi si può sempre migliorare, facendo i conti con le risorse disponibili. E senza dimenticare che l’Arci in quanto tale non ha nel suo Dna solo la cultura, ma anche le attività ricreative: ci sono circoli che fanno in pieno il loro dovere con un programma di ballo liscio”.

L’idea congiunta di Reporter e Arci provinciale“Ha chiuso il Maffi a, l’Italghisa è in diffi coltà, il Teatro dei Tam-buri smette con la musica dal vivo, e tanti locali che tengono aperto fanno comunque molta fatica. Partendo da questa in-chiesta di Reporter, perché non realizzare un tavolo virtuale intorno al quale far sedere gli operatori, le band, gli esercenti,

i direttori artistici e chiunque abbia voglia di portare un con-tributo di idee per aiutare lo sviluppo della musica dal vivo?”Parte dall’intervista al presi-dente provinciale Arci, Federico Amico, l’idea di un forum nel quale raccogliere le proposte di tutti per stimolare la musica dal vivo e per dare una mano

ai locali che danno spazio alle band indipendenti.Se siete operatori, musicisti, esercenti, spettatori e ave-te idee, proposte, critiche in merito, mandate una mail a [email protected] settimana faremo il punto della situazione e svilupperemo dibattiti e iniziative in merito.

Un tavolo per il futuro dei locali live

“Siete disinformati e superfi ciali”Bassi (Fuori Orario): “I Sonhora? Sono bravi!”

DI GABRIELE CANTARELLI

Difesa a spada tratta del circolo. Senza se e senza ma. Anzi. La

qualità della proposta musicale è alta, le agevolazioni fi scali per i circoli Arci sono invenzioni gior-nalistiche. Quella di uno dei soci del Fuori Orario, Franco Bassi, è una risposta (inviataci via mail) che, girando ben lontano dalla sostanza dei quesiti posti non fa che riprendere il solito refrain: tutta colpa dei giornalisti che non sanno fare il proprio mestiere. Bassi, sabato sera al Fuori Orario è in programma il concerto di Pierdavide Carone da voi presen-tato come il “vincitore morale di Amici” (sigh!). Tra due settimane è previsto quello di Nathalie (X-Factor). A quanto riportato sul vostro sito, soltanto negli ultimi due anni a Taneto si sono esibiti Giusy Ferreri, Noemi, Bastard Sons of Dioniso, Ambra Marie, Sonhora, Zero Assoluto, Aram Quartet.Come mai questa “svolta” com-merciale?“Lei ha citato 5 gruppi (in realtà sarebbero 9 - ndr) su 250/280 che facciamo suonare di media nell’arco di tempo da lei preso in esame. Siete anche imprecisi per-ché gli Zero Assoluto non hanno mai suonato, gli Aram Quartet sono venuti insieme a Morgan, che sale sul nostro palco sin da quando era ‘bambino’ e i Sonhora sono un normalissimo gruppo che si è fatto conoscere a Sanremo, così come lo sono stati per noi Niccolò Fabi, Carmen Consoli, e tanti altri artisti stimatissimi e bravissimi che hanno calcato quel palco famoso. Citare cinque gruppi su 250, le sembra suffi ciente per sentenziare una ‘svolta’ commerciale? Chiedo io piuttosto a voi: perché notate sempre solo quello che volete notare?”Perché altri locali Arci come Ca-lamita, Vizi del Pellicano o, nelle province vicine, Kalinka e Vibra hanno evitato questa “svolta” commerciale?“Ribadiamo che noi non abbiamo fatto nessuna svolta commerciale. Se l’intervista è mirata a dimostrare questa tesi, e la vostra attenzione al circolo è suscitata solo da alcu-ne cose che il circolo fa e non da

altre, è ovvio poi che possa essere descritta una ‘svolta’ che in realtà non c’è mai stata”.Non trova che sia un po’ contrad-ditorio promuovere serate come quelle del mercoledi all’insegna della controcultura e poi il sabato chiamare sul palco artisti “made in Mediaset”, De Filippi, Sanremo o che comunque si rifanno alla musica commerciale?“Abbiamo chiamato, come dice lei, artisti. La loro provenienza francamente ci interessa poco. Noi non abbiamo alcun rapporto con i soggetti che cita, da Mediaset o De Filippi o Sanremo…, acquistiamo gli artisti dagli stessi promoter con i quali lavoriamo da sempre. Non siamo abituati a catalogare la musica per poi avere la pre-sunzione di gettare via un genere piuttosto che un altro. Col tempo abbiamo perlomeno imparato ad essere cauti prima di dare giudizi defi nitivi”.Non crede che in quanto circolo Arci, e quindi con una certa fi -losofi a e agevolazioni fi scali, voi dovreste dare il palco soprattutto alla musica underground reggia-na, italiana o straniera che non trova visibilità mediatica?“Questo è quello che facciamo ogni giorno, ma chi, come voi, è disattento alle cose che facciamo e prendono spunto da alcune di esse solo per alimentare polemiche o far apparire ciò che non è, allora tutto diventa deformato e falso. Nelle norme relative alle agevo-lazioni fiscali, che le chiederei volentieri se sa in che cosa consi-stono, visto che tutti ne parlano ma in ben pochi sanno quali e cosa sono, non abbiamo mai letto che sono subordinate alla proposta di musica underground reggiana. Comunque, la musica reggiana, che sia underground o meno poco importa, noi la proponiamo siste-

maticamente da 18 anni”.Perché chiamate sempre cover band, oltretutto spesso non reg-giane, e non band di base lo-cali se non come aperture poco reclamizzate durante le serate infrasettimanali?“Noi ogni sera del fi ne settimana facciamo suonare band emergenti provenienti dalla provincia di Par-ma e Reggio Emilia, le promuovia-mo al pari delle band più famose, sia nella rassegna stampa nostra che sul nostro sito. La rassegna si chiama ‘Outoctoni’ e chi fa il suo mestiere dovrebbe conoscerla bene. Chiediamo noi a voi il perché non date sui vostri giornali, a loro, lo stesso spazio che date ai nomi altisonanti e non ci chiedete mai di poter entrare ad ascoltarli mentre invece siete i primi a mettervi in fi la per avere gli accrediti quando suona un gruppo famoso?”E’ vero che alcuni gruppi ingaggia-ti dal Fuori Orario poi subiscono pressioni per non suonare in altri locali della zona, pena l’esclu-sione dai vari circuiti Arci e feste dell’unità?“Dovrebbe dire prima di tutto il nome di chi sostiene queste cose, così sarebbe bello potergliele far sostenere davanti a chi di compe-tenza. Lei, che è così bene infor-mato, ritiene che siano vere queste accuse? Le ricordo, ma dovrebbe saperlo perché la notizia è circo-lata proprio nei giorni scorsi, che chi ha tentato di diffamare l’Arci sostenendo vessazioni o atteg-giamenti ‘mafi osi’ nei confronti delle band, è stato condannato a risarcire i danni e le spese legali. Non ci vorrebbe la scala comunque per verificare se queste accuse sono vere o meno. Basterebbe chiederlo ai gruppi in questione. Però evidentemente, per chi svol-ge il lavoro con superfi cialità e si accontenta dei ‘sentito dire’, è più conveniente accontentarsi delle illazioni e lasciare spazio a que-ste. Basterebbe anche guardarsi intorno, magari d’estate, e poter constatare che tutte le band che hanno suonato al Fuori Orario con maggiore successo, sono le più richieste e le più presenti ad ogni tipo di manifestazione”. Appunto...

L’arroganza del duro e puroLa replica di Reporter a Bassi

Gentilissimo Bassi,spiace vedere rispondere con tanta rabbia a delle semplici domande. Anzi, non rispondere, perché più che altro lei ci spara addosso una fi la di insulti e di controdomande. Prendiamo at-to che è la stessa strategia usata da Berlusconi, ad esempio, nei confronti delle famose dieci domande di Repubblica.Dispiace essere accusati di non dare spazio alla musica indi-pendente, dal momento che siamo l’unico giornale di Reggio Emilia che ogni settimana, da anni, dedica almeno due pagine ai live nei club. Ai live, anche quelli del Fuori Orario, non ai dj set o alle feste nelle discote-che. E nonostante il nostro sia un giornale privato, a carattere commerciale, che si regge sulle vendite e sulla pubblicità, e che non ha nessuna fi losofi a di controcultura e controinforma-zione nel proprio statuto.Dispiace leggere le contraddi-zioni di chi prima dice di non

aver fatto una svolta commer-ciale e poi si vanta del fatto che i gruppi che suonano al Fuori Orario sono i più seguiti e richie-sti nelle feste estive, in questo dando indirettamente ragione a chi sostiene la tesi della svolta commerciale. E, in tutta onestà, d’accordo la cautela sui giudizi, ma ci pare evidente la differenza tra i Sonhora e Carmen Consoli.Dispiace, inoltre, veder messa in discussione la nostra correttez-za: dietro alle nostre domande (che ha voluto via mail, in que-sto modo evitando il confronto proprio di un dialogo a voce) c’è la voglia di confrontarsi su un tema molto sentito dalle band e dal pubblico, e ci sono le solleci-tazioni che partono dal mondo legato alla musica dal vivo che non fa parte di Arci; esistono tanti locali che fanno musica dal vivo senza essere legati ad Arci, lo sa? Non serve la scala per rendersene conto. Abbiamo ascoltato le loro considerazioni e le abbiamo confrontate con le

vostre: mi scusi, ma dove sta-rebbe la strumentalizzazione? Avessimo voluto distorcere la realtà avremmo evitato di chie-dere il vostro parere, e di dargli ampio risalto.E ancora, parlando di correttez-za, le faccio anche notare che, lo scorso dicembre, la nostra testata è stata probabilmente l’unica a non strumentalizzare la sua vicenda personale.Ma, evidentemente, le inchieste vanno bene solo quando sono fatte nei confronti degli altri e il giornalismo deve avere la schiena dritta a patto che non si occupi di noi, ma solo dei nostri avversari politici.Ah, dimenticavo, se si prende la briga di leggere tutto il servizio in queste due pagine, vedrà che il nome di chi dice che l’Arci fa pressing sulle band (il che, tra l’altro, non è illegale, magari non il massimo della corret-tezza, ma non illegale) è scritto chiaro, nero su bianco...Giampaolo Corradini

Fontanili (Calamita)

“È il pubblico che comanda”E gli altri circoli Arci come la

pensano? Risponde Davide Fontanili, gestore del Calamita di Cavriago. “L’Arci è un’associazio-ne ricreativa, per cui dentro a que-sto ‘contenitore’, ci sta di tutto. Se c’è gente che segue un cantante di Amici come Marco Carta, non vedo per quale motivo il Fuorio-rario non dovrebbe proporlo. Noi puntiamo alla sperimentazione, da sempre il nostro scopo è quello di far esibire chi ha delle nuove idee. Non vogliamo fare pubblico, ma una proposta di qualità”.C’è competizione fra i diversi circoli Arci?“Tempo fa il Fuoriorario propone-va gruppi indie rock il mercoledì sera, mentre noi del Calamita lo fa-cevamo il sabato. Questo ci sfavo-riva moltissimo, ma non potevamo imporci perchè il numero dei nostri tesserati Arci è inferiore. Dopo un po’ comunque, hanno smesso di

chiamare questi gruppi. Un locale come il Fuoriorario ha costi molto elevati e considerando che per ogni serata c’erano al massimo 300 persone, il locale era pratica-mente vuoto. Al Calamita con 300 persone fai il pieno invece, quindi siamo rimasti i soli a proporre que-sto genere di programmazione e, tutto sommato, questa situazione ci ha agevolato. Se Il Fuoriorario

proponesse lo stesso genere di artisti la gente sarebbe costretta a scegliere. Siamo riusciti a dividerci il pubblico in un certo senso…”.E come la mettiamo con le accuse di monopolio?“L’Arci è anche un’agenzia di spet-tacoli, è normale che promuova gruppi e cantanti. Comunque il Calamita, per quanto riguarda le scelte musicali, è fuori dal ‘circu-ito Arci’, non c’è un’imposizione ‘dall’alto’. Per la programmazione musicale infatti, noi ci affi diamo a Kalporz, la webzine musicale che da otto stagioni cura i concerti del sabato sera. Non è l’essere o meno circolo Arci a determinare il successo o l’insuccesso di un lo-cale, quanto piuttosto il rapporto che il locale ha con il Comune e il territorio. Il Calamita, essendo anche circolo culturale, ha ottimi rapporti con l’amministrazione di Cavriago”. (dg)

Federico Amico

Franco Bassi

Davide Fontanili

Page 12: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

venerdì 4 febbraio 2011 - REPORTERPag. IV

di Rossella PoRcheddu

Non è necessario essere re-alisti per rappresentare il

mondo. È ciò che pensa Thomas Scheibitz, artista dalla fama internazionale, che approda a Reggio Emilia il 6 febbraio con la personale “Il fiume e le sue fonti”. Sarà la Collezione Maramotti ad ospitare le opere, che andranno in seguito ad arric-chire l’esposizione permanente. La mostra, visitabile fino al 10 aprile e realizzata ad hoc per il noto spazio reggiano, presenta tre dipinti di grandi dimensioni, una scultura e un libro d’artista. Osserva la realtà che ci circonda Scheibitz e la traduce in imma-gini astratte, figurazioni geome-triche, paesaggi bidimensionali, tratteggiati con colori brillanti e audaci accostamenti tonali. Attinge alla propria memoria e all’immaginario visuale colletti-vo il pittore tedesco, restituendo

sulla tela linee definite e dense campiture cromatiche. Oscilla tra astrazione e figurazione l’arte di Scheibitz, che è considerato una delle personalità più significative del panorama tedesco contem-poraneo, tanto che nel 2005 ha rappresentato la Germania alla Biennale di Venezia. Allu-dono a una verità conosciuta le creazioni pittoriche e scultoree dell’artista tedesco, che riduce a forme essenziali, quasi elemen-tari, le immagini che ci regalano i media, dalla televisione alla pubblicità al cinema. Traspone sulla tela tutto ciò che è noto, che è stato già osservato, vissuto e registrato dalla nostra mente. Ma non restituisce figure ricono-scibili quanto piuttosto semplici forme geometriche, elementi iconici, rifacendosi in parte al Suprematismo, movimento russo che nel primo Novecento aspirava alla raffigurazione della purezza geometrica assoluta,

e in parte al Bauhaus, celebre scuola tedesca che nel seco-lo scorso diede un contributo fondamentale alla diffusione dell’arte astratta. Convivono spesso nelle esposizioni di Schei-bitz pittura e scultura, opere su tela e strutture tridimensionali. Mentre i quadri sono caratte-rizzati da accentuate vedute prospettiche, la scultura appare come la maestosa rappresenta-zione di un geroglifico, simbo-lo intraducibile di una lingua ignota.Ad accompagnare la personale un libro d’artista, che rende conto del lavoro del maestro tedesco.Il volume comprende una sele-zione di disegni tratti dall’archi-vio iconografico di Scheibitz, ed è suddiviso in capitoli, uno per ogni opera, che rivelano al fru-itore le diverse fasi del processo creativo, dall’ideazione alla realizzazione.

Alla Collezione Maramotti pittura e scultura dell’artista tedesco

L’astrattismo di Scheibitz

mostre"Il fiume e le sue fonti"

N PASTICCERIA TORINESEVIA FORNACIARI 3/A, REggIO EmIlIADAl 28 gENNAIO Al 20 mARzODAl mARTEDì AllA DOmENICA:7,30-13 E 16-19,30

N COllEzIONE mARAmOTTI - VIA FRATEllI CERVI, 66 – REggIO EmIlIATHOmAS SCHEIBITz - Il FIUmE E lE SUE FONTIDAl 6 FEBBRAIO Al 10 APRIlE gIOVEDì E VENERDì: DAllE 14,30 AllE 18,30 SABATO E DOmENICA: DAllE 10,30 AllE 18,30

Alla 8,75 Alla Torinese

Una fusione di colori Prima personale dell’artista Boastra Magia e quotidianità nell’esposizione di Giuseppe Incerti

La Galleria 8,75 Artecon-temporanea presenta, dal

5 febbraio al 3 marzo 2011, la prima esposizione personale di Sebastiano Simonini, gior-nalista, critico d’arte e artista reggiano che si firma con lo pseudonimo “di Boastra”.In mostra, una ventina di ope-re recenti su tela e su carta, caratterizzate da un perfetto equilibrio tra la gestualità ampia e materica del fondo e l’impaginato essenziale, fatto di linee, bande monocrome e rettangoli dai contorni in-definiti.Come si legge, infatti, nella nota critica di Chiara Serri, l’ar-tista dà vita ad «una superficie vibrante, frutto di continue stratificazioni e sottrazioni di colore, che certamente ri-manda alla grande lezione dell’Informale italiano ed eu-ropeo, ma da essa si discosta per la presenza di un calibrato controllo formale pur nella libertà espressiva, con effetti del tutto particolari dovuti all’uso sapiente di oli ed acri-lici ed ad una raffinata scelta cromatica, che si esplica nelle diverse gradazioni del verde, del nero, del grigio, del blu e dell’ocra, con alcuni accenni di porpora».Tono su tono, i colori si fondo-no tra loro, mutando al variare della luce, ma anche e soprat-tutto alle qualità percettive dello spettatore e alla durata dello sguardo.Il tempo, infatti, è un elemento fondamentale per la ricerca di Simonini che, se da un lato dà vita ad una trama pittorica che si forma per gran parte nell’oc-chio di chi guarda, dall’altro intende il colore come fram-mento, aggancio alla memoria, riverbero di una storia molto

più lunga e sedimentata.Sebastiano Simonini nasce nel 1960 a Reggio Emilia.Incoraggiato alla pittura e all’arte da Bruno Olivi negli anni Settanta, consegue la Laurea in Storia dell’Arte Con-temporanea presso l’Università di Bologna.Giornalista e critico d’arte, ha sempre sviluppato ricerca nell’ambito delle arti visive, partecipando solo occasio-

nalmente ad esposizioni col-lettive, con lo pseudonimo “di Boastra”.È questa la sua prima esposi-zione personale.In occasione del vernissage, previsto per sabato 5 febbraio alle ore 17.00, sarà visitabile l’anteprima della mostra, aper-ta fino al 3 marzo 2011, marte-dì, mercoledì, venerdì e sabato con orario 17.00-19.30.

N gAllERIA 8,75 ARTECONTEmPORANEACORSO gARIBAlDI, 4 - REggIO EmIlIAwww.CSART.IT/875 www.875ARTECONTEmPORANEA.IT TONO SU TONO DI BOASTRASABATO 5 FEBBRAIO 2011, ORE 17.005 FEBBRAIO - 3 mARzO 2011mARTEDì, mERCOlEDì, VENERDì E SABATO ORE 17.00-19.30, glI AlTRI gIORNISU APPUNTAmENTO.

Tre vecchie streghe

Rituali sabbatici, nudi femmi-nili e visioni notturne nelle

opere di Giuseppe Incerti, esposte fino al 20 marzo alla Pasticceria Torinese, nella mostra “Il tempo delle streghe”. Trovano spazio tra cioccolato e infusi, caramelle e caffè le tavole del pittore reggia-no, che con oli, tempere e pastelli dà vita a fantasticherie giovanili. “Da ragazzo facevo sempre lo stesso sogno – ci racconta – ve-devo tre vecchie streghe sulla spiaggia che prendevano in mano la luna”. Frutto di vagheggiamen-ti, le figure femminili di Incerti non si muovono in un mondo fatato, oscuro e misterioso. Vivo-no piuttosto una realtà concreta, fatta di luoghi comuni e scene quotidiane.Ecco allora che si accascia su se stessa una fattucchiera vesti-ta di stracci, immaginando di conquistare un giorno gradevoli fattezze e giungere finalmente a conoscere l’amore. Seduta sulla panchina di un parco qualunque in una città sconosciuta, si ag-

grappa alla sua scopa la strega, tangibile raffigurazione di una donna comune. Ora è danzatrice di note stonate, ora è prigioniera di una bottiglia e vittima di un raggiro, ora controlla il tempo, scuotendo a suo piacimento una dorata clessidra. Nuove creazioni, dipinte tra il 2010 e il 2011, le opere in mostra sono pervase di una sottile ironia. Esempio ne è la scena di un ragazzo che per accaparrarsi un ghiotto salame non esita a scavalcare una pila di libri, calpestando così la cultura, gioia per la mente certo, ma non per il palato. L’umorismo non sembra mai abbandonare il pittore reggiano, che ha studia-to all’Accademia di Brera e ha conosciuto artisti come Carrà,

celebre firmatario del Manifesto Futurista, e il reggiano Destri, maestro d’arte e amico. Giuseppe Incerti, oggi 76enne, negli ultimi vent’anni ha esposto a Milano e Bologna, Ferrara e Modena. Pur avendo calcato la strada dell’astrattismo, si è riconosciuto nell’arte figurativa, dipingendo prevalentemente nudi e pae-saggi. Affida oggi a tavolette di legno ruvide, non trattate, le sue immagini sognanti, rappresenta-zioni della giustizia e del tempo, della solidarietà e dell’amore. Lascia che siano vecchie megere e giovani donne, figure in bilico tra realtà e fantasia, a descrivere un mondo che è davanti ai nostri occhi, un universo da trasfigurare o da deridere.

Page 13: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

Pag. Vvenerdì 4 febbraio 2011 - REPORTER

Vito alle prese con Garibaldi

spettacoliA Fabbrico

Musica classica

Da Schubert a LisztMichail Lifits in concerto giovedì 10 febbraio

Sarà Michail Lifits, vincitore del 1° premio Premio Concorso

Busoni 2009, il protagonista del concerto, organizzato dalla Fa-miglia Artistica reggiana, giovedì 10 febbraio (ore 21) nella Sala degli specchi del teatro Valli. In programma musiche di F. Schu-bert e Liszt. Lifits, nato in una famiglia di musicisti a Tashkent nel 1982, ha iniziato a studiare piano-forte all’età di 5 anni. Due anni dopo è entrato alla “Republican Special Music School Vladimir Uspensky”, scuola per bambini di talento, ed ha studiato con Tamara Popovich e Marat Gu-marov. Nel 1991, a nove anni, ha suonato per la prima volta in Uzbekistan e successivamente in

Russia, Ucraina, Austria, Italia, Germania, Francia, Svizzera e Giappone. Nel 1995 Lifits è stato invitato dalla National Philharmonic Orchestra diretta dal Prof. Zokhid Khaknazarov. Dal 1996 suona in Germania e nel 1998 è stato “artista ospite” della German Television. Nel 1998 ha tenuto un récital in Germania al “Rheingau Musik Festival” per giovani artisti, mentre nel 1999 ha inziato gli studi alla “Hoch-schule fuer Musik und Theater” ad Hannover.Nel 2003 Michail Lifits ha vinto il Primo Primo ed il Premio del Pubblico al Concorso Inter-nazionale Silvio Bengalli Val Tidone, Pianello (Italia). Subito dopo ha tenuto una tournée

in Italia, suonando in rècital anche all’Università Bocconi di Milano. Nel 2004 è stato inviato ai Festival della Val Tidone e di Limone sul Garda vincendo il Primo Premio al Concorso Internazionale Città di Treviso (46esima edizione). Nel 2005 è entrato all’Accademia Pianistica di Imola “Incontri col Maestro” ed ha studiato con Boris Petru-shansky. Nel 2006 Michail Lifits ha suonato in Francia anche ai Festival di Auvers-sur-Oise e An-necy. Sempre nel 2006 ha vinto il Primo Premio al Concorso Inter-nazionale “Antonio Napolitano” a Vietri sul Mare ed il Primo Pre-mio, il Premio con Orchestra ed il Premio Speciale per la migliore interpretazione di Chopin al 19

Concorso Internazionale Rina Gallo a Monza, premi seguiti da una serie di concerti in Italia, fra i quali al Festival “Valentiniano” di Orvieto ed al Teatro Manzoni di Monza. Il 2007 è stato un anno molto intenso per Michail Lifits: ha suonato in Francia, a Sulmo-na, al Festival Crans-Montana in Svizzera in rècital ed in duo con Michel Dalberto, con l’Orchestra Sinfonica del Friuli e Venezia Giulia diretta da Lev Markiz, al Festival estivo di Auvers-sur-Oise (Francia), ai “Concerti d’estate a Villa Guariglia” a Vietri sul Mare, a Manerba “Amonie sotto la Rocca” e con l’Orchestra “J. Futura” diretta dal M° Maurizio Dino Ciacci a Baselga di Pené e Trento, in récital al “XXII Festi-

val Valentiniano”. Nel febbraio 2008 ha suonato in récital a Londra e nel Marzo al Festival “Russians Musica e Follia” a Brescia. Dall’aprile 2008 studia alla Hochschule fuer Musik und Thetaer di Hannover nell’atelier del Prof. Bernard Goetzke; nello stesso anno ha suonato in ré-cital a Crema, Parigi ai Festival francesi “Issoire” e “Le Vigan” ed al “Kissinger Sommer” in Germania. Nel 2009 Michail Lifits ha vinto in USA il Primo Premio “Hilton Head International Piano Competition” così come il Primo Premio al 57esimo F. Busoni Piano Interantional di Bolzano. Ha suonato a Duszniki in Polonia all’”International Piano Festival” e negli Stati Uniti.

Si riflette e si ride sabato 12 febbraio al teatro Pedrazzoli Un Vito inedito sale in catte-

dra e tiene una “lezione” di storia sull’Eroe dei Due Mondi sabato 12 febbraio al Teatro Pedrazzoli di Fabbrico. Il no-to comico sarà protagonista dello spettacolo/monologo di Maurizio Garuti intitolato “Se Garibaldi scende da cavallo”, regia di Silvio Peroni. In realtà, più che un professore di storia, Vito interpreta soltanto un uomo qualunque del nostro tempo che racconta la vita di Garibaldi e che, inevitabilmente, deve misurarsi con lui: con la sua grandezza di uomo d’armi e soprattutto con la sua intran-sigenza morale. Non a caso, alle spalle dell’attore incombe una gigantografia dell’Eroe. È il mo-numento di Garibaldi a cavallo che si trova a Bologna, in via

Indipendenza. “Cosa penserà di noi mentre passiamo per quella via? Io ho sempre paura che ci giudichi” dice Vito-narratore. La sua segreta paura è che gli eroi scendano dai piedistalli e vengano a dare un’occhiata per scoprire che ne è dell’Italia per la quale hanno combattu-to. Così, mentre le vicende di Garibaldi vengono raccontate con esilaranti siparietti sempre rigorosamente fedeli ai dati storici, l’Eroe, muto dall’alto del suo cavallo, ascolta.Il Vito-narratore dice la sua sulle scelte di vita dell’Eroe, rammari-candosi del suo caparbio rifiuto di onori e di prebende; plaude alle imprese del combattente romantico, ma lo incita ami-chevolmente a non trascurare troppo il suo interesse, perché

anche lui, come noi, “tiene famiglia”. La dirittura morale di Garibaldi è uno dei fili con-duttori del testo di Garuti, e più che implicito è il rimando a un certo degrado della classe politica dei nostri giorni. Ma non è l’unico tema. Garibaldi fu un fiero avversario del regno temporale della Chiesa, ovvero di una “teocrazia” al centro del nascente stato liberale italiano. È una faglia che percorre tutta l’età risorgimentale, la cui om-bra lunga mutatis mutandis si staglia anche nel dibattito poli-tico e culturale odierno. E anche questo nodo problematico

affiora all’orizzonte della pièce. Dialoghi immaginari e apostrofi rivolte all’Eroe sono le forme per dare veste scenica alla materia storica, che passa dalla difesa della Repubblica Romana alla fuga rocambolesca attraverso le valli di Comacchio, dall’im-presa dei Mille allo scontro in Aspromonte, senza trascurare la notoria passione del nizzardo per le donne. C’è Mazzini, c’è Vittorio Emanuele II, c’è Cavour. Si riflette, si ripassa la storia. E soprattutto si ride. Dall’alto del suo monumento, Garibaldi “ascolta”. Apparentemente im-passibile. E se scendesse tra noi?

N TEATRO PEDRAZZOLI DI FABBRICO CORSO ROMA 64 - InFO: 0522.667062www.TEATROPEDRAZZOLI.IT

A TU PER TU CON L'EROE Vito protagonista di "Se Garibaldi scende da cavallo"

A CorreggioAl Valli

Atmosfere da Nouvelle vague“Dimenticatevi del film”Isabella Ferrari protagonista de "Il catalogo" all’AsioliSabato 12 e domenica 13 va in scena “Tutto su mia madre”

Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari sono i protagonisti

de Il catalogo, la pièce di Jean Claude Carrière, tradotta e diretta da Valerio Binasco, che andrà in scena martedì 8 e mercoledì 9 febbraio (ore 21) al Teatro Asioli di Correggio per la stagione di prosa promossa e organizzata da Comune di Correggio ed Ert. A Jean Jacques (Ennio Fanta-stichini) - brillante avvocato di giorno e incallito dongiovanni di notte, con il difetto di non avere memoria, costretto a catalogare in un quaderno tutte le sue con-quiste - una mattina piomba in casa Suzanne (Isabella Ferrari). Di lei non sa assolutamente nulla. Così ha inizio “Il catalogo” (Aide-memoire).La donna, sfinita dalla ricerca di un certo Philippe Ferrand, riesce a installarsi da Jean-Jacques sconvolgendo così, con la sua sfrontatezza, l’ordine maniacale del monolocale in cui abita e della

Tutto su mia madre è il film capolavoro scritto e diretto

da Pedro Almodóvar nel 1999 al vertice della sua maturità artistica. È una dedica “a tutte le attrici che hanno interpretato delle attrici, a tutte le donne che recitano e a tutte le persone che vogliono essere madre”. Il forte appeal teatrale di questo testo è già stato colto dall’Old Vic Theatre di Londra che nel 2007 ne ha prodotto una messa in scena. Il testo, basato sulla sceneggiatura originale di Al-modóvar, è stato adattato per il teatro da Samuel Adamson. Lo stesso testo viene rappre-sentato sabato 12 e domenica 13 febbraio al Teatro Valli con Elisabetta Pozzi, Alvia Reale, Francesco Biscione, Paola di Meglio, Alberto Fasoli, Sil-via Giulia Mendola, Giovanna Mangiù, Alberto Onofrietti per

la regia di Leo Muscato. 2 “Il film di Almodóvar – spiega nelle note di regia Muscato - inizia con un bellissimo rapporto fra madre e figlio. C’è un padre assente, ma costantemente presente nei pensieri del figlio alla continua ricerca di un’iden-tità. Si parla di maternità, pa-ternità, omosessualità, uomini che diventano donne, padri che diventano madri. Si parla fortemente di teatro, cinema e scrittura; di malattia, di droga, aids, di trapianti, donazione di organi, d’amore e di morte. Un dolore di fondo, filtrato da una visione ironica dell’esistenza stessa. L’incrocio di questi temi sarebbe potuto diventare un guazzabuglio senza pari. Nelle mani di Almodóvar, invece, ogni cosa si concatena per-fettamente, nella vita di tutti quei personaggi che Manuela,

la protagonista, incontra nel suo viaggio. Manuela è mossa dal senso di colpa di non es-sere riuscita a mantener fede a una promessa fatta al figlio Esteban poco prima di morire: raccontargli tutta la verità su suo padre. È questo senso di colpa che la porterà a Barcello-na, a confrontarsi col passato, andando alla ricerca di quel padre, a cui poter finalmente raccontare tutto su suo figlio... Il nostro spettacolo – continua il regista - si fonderà sul lin-guaggio specifico del teatro e chi vorrà venire a vederlo dovrà cercare di rimuovere (solo per due ore) i ricordi e la passione che lo straordinario film di Al-modóvar gli avrà procurato. Il risultato non potrà che essere diverso, ma abbiamo fiducia che possa essere altrettanto emozionante”.

sua vita. In due notti e un giorno tra i due scoppierà un’attrazione fatale, un gioco a tre (lui, lei e l’appartamento) di cui Suzanne tiene abilmente le fila. Dall’in-contro emergono la difficoltà della relazione tra uomo e donna, l’incapacità di comunicare, la solitudine, la paura di vivere: insomma, le fragilità tipiche del nostro tempo.Suzanne è una donna senza esi-tazioni, sicura di sé ma allo stesso

tempo impaurita dal mondo. Si innamora di persone che non le potranno mai dare quello che vuole. Ma finché ci sono mistero e attesa, c’è l’amore.Sorriso, malinconia, risata sono i registri di questa commedia che a tratti si tinge di toni surreali; comprensibilmente, visto che Jean-Claude Carrière ha scritto con Luis Buñuel i suoi film più noti (e, in più, ha collaborato con Peter Brook per alcuni suoi capolavori). Scritto nel 1968, e rappresentato più volte in Francia e nel mondo con grande successo (l’ultima interpretazione è stata di Fanny Ardant e Bernard Girau-deau), il testo ben interpreta le atmosfere della nouvelle vague, piene di amori folli, ingenui, intensi e misteriosi, forse assurdi. Ingresso: Euro 22/19/17. Per informazioni e prenotazioni: Teatro Asioli - www.teatroasioli.it – Tel. 0522/637813 - [email protected]

Il maestro Michail Lifits

Page 14: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

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LIV

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A cura di Alessandro Gandino (K-Rock)selezioni

CONSIGLIATO: perchè è proprio brava

ADELE ADKINS - “21”

Si respira un’aria buona da quelle parti. Dopo il folgorante esordio del 2008 con “19”, trainato da quel capolavoro pop di “Chasing pave-

ments”, la londinese Adele Adkins, ormai scalatrice di classifi che a 22 anni con “21” riesce a fare ancora meglio. Magia e mistero del pop, quel-la cosa di cui ci si vergogna ma che ti entra sottopelle. Non esaltante, ma sempre sopra la media, il singolo “Rolling in the deep”, il punto è che il re-sto è di livello eccelso. “Turning tables” è una torch song che non si ascol-tava da tempo ma anche “Don’t you remember”, “Set fi re to the rain”, fun-zionano alla grande. E poi riprendere The Cure in “Lovesong” è operazione più di classe che di furbizia. E’ defi nitivamente nata una stella...

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Dilatazione - Uzzolo Indie rock

Marasma 51Via Nazionale, 87 - Codisotto di Luzzara

Johnny La Rosa Teatro dei Tamburi San Bernardino di Novellara - [email protected]/teatrodeitamburidibeta

Controllo TotaleClah tributeCoralloViale della Rocca, 4/E - Scandiano - 0522 [email protected] - www.corallodisco.it

Tying TiffanyVibraVia 4 Novembre, 40/A - Modenawww.vibra.tv

Fabri FibraFillmoreVia Giacomo Matteotti, 2 - Cortemaggiore - Piacenza - 0523 836471www.myspace.com/fi llmorecortemaggiore

DejavuAlcatraz alle 23 - Via Valtellina, 25 - Milano 02 69016352 - www.alcatrazmilano.com

ViandanzeConcerto di Fabrizio PaterliniCasbahalle 22 - Via Roma, 20 - Pegognaga - Mantova - 0376 [email protected] - www.casbahclub.net

Darkest Hour - Protest the Hero Born of Osiris - Purifi ed in Blood

Sottotetto Club Via Viadagola, 16 - Bologna - 051 6335555 - www.sottotetto.org

Sara Loreni e Il Battello EbbroCantina GaribaldiPiazza Garibaldi - Cavriago - 0522 [email protected] - www.cantinagaribaldi.it

The ScriptAlcatrazalle 21 - Via Valtellina, 25 - Milano02 69016352 - www.alcatrazmilano.com

LassociazioneFuori Orarioalle 21:30 - Via Don Minzoni, 96/B - Taneto di Gattatico0522 671970 - www.arcifuori.it

Jason Lindner TrioJason Lindner, pianoforte, Omar Avital contrabbasso, Jeff Ballard, batteriaBaluardo della Cittadellaalle 21:30 - Piazza Giovani di Tien An Men - Modena059 244309 - www.baluardodellacittadella.it

Country RushCountry Rock BandTeatro dei Tamburi San Bernardino di Novellara - [email protected]/teatrodeitamburidibeta

Dalla - De GregoriPalabamVia Melchiorre Gioia - Mantova - 0376 [email protected] - www.palabam.it

Disco InfernoFuori Orario22:30 - Via Don Minzoni, 96/B - Taneto di Gattatico0522 671970 - www.arcifuori.it

Johnnie Selfi sh & The Worried Men BandTeatro dei TamburiSan Bernardino di Novellarawww.myspace.com/teatrodeitamburidibeta

FreewayTributo ai cartoni animatiAlcatrazVia Valtellina, 25 - Milano - 02 69016352www.alcatrazmilano.com

I MinistriCircolo OniricaPiazzale Lunardi, 25/A - Parmawww.myspace.com/circolonirica

Bob CornCalamitaVia Guardanavona, 11 - Cavriago - 338 [email protected] - www.calamita.net

Sine Frontera

Marasma 51Via Nazionale, 87 - Codisotto di Luzzara

DiaframmaCalamitaVia Guardanavona, 11 - Cavriago - 338 [email protected] - www.calamita.net

Nile - Melechesh

Exodus - Tempo RockStrada Statale 63 - Gualtieri

Le PilloleRitorna il grande Show della Band alla Manu Chao styleBarricada CafèVia G. Falcone, 11 - Dinazzano di Casalgrande - 0522 840065www.barricadacafe.com

Steel Control

Casbahalle 22 - Via Roma, 20 - Pegognaga - Mantova - 0376 [email protected] - www.casbahclub.net

The Back SeatBainaitPiazza Repubblica, 13 - Montecchio [email protected] - www.bainait.it

Iron and WineLocomotiv ClubVia Sebastiano Serlio, 25/2 - [email protected] - www.locomotivclub.it

Albert RayTeatro dei TamburiSan Bernardino di Novellarawww.myspace.com/teatrodeitamburidibeta

BBKKorn tributeCoralloViale della Rocca, 4/E - Scandiano - 0522 [email protected] - www.corallodisco.it

The Trash ModeTributo ai Depeche ModeAlcatrazVia Valtellina, 25 - Milano - 02 69016352www.alcatrazmilano.com

LigabueTeatro Sociale MantovaPiazza Folengo, 4 - Mantova - 0376 [email protected]

Nic CowanLa Salumeria del RockVia per Rubiera, 36/A - Arceto di Scandianowww.myspace.com/lasalumeriadelrock

Pierdavide CaroneFuori Orario22:30 - Via Don Minzoni, 96/B - Taneto di Gattatico0522 671970 - www.arcifuori.it

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i CD consigliati (o sconsigliati...) a chi ama la musica

Belle atmosfere. Tante citazioni. Voce discreta con momenti mol-

to belli. Impostazione soul su brani non soul. Amata e coccolata

dalla critica. Brava dal vivo (vista più volte). Cultura musicale di tutto

rispetto. Rende sia con la band che soltanto con l’acustica. Tanti col-

leghi parlano benissimo di lei. I due primi album erano dei fulmini a

ciel sereno in un certo panorama. Metà rock e metà new age. Boun...

adesso che abbiamo detto tutto il bene possibile della signorina in

questione... un brano... un fottuto brano che si riesca a ricordare lo

vogliamo a provare a scrivere?

CONSIGLIATO: perchè fa abbastanza fi go...

JOAN AS POLICEWOMAN - “The Deep Field” (Self)

The ScriptAlcatrazalle 21 - Via Valtellina, 25 - Milano02 69016352 - www.alcatrazmilano.com

Jason Lindner TrioJason Lindner, pianoforte, Omar Avital contrabbasso, Jeff Ballard, batteriaBaluardo della Cittadellaalle 21:30 - Piazza Giovani di Tien An Men - Modena059 244309 - www.baluardodellacittadella.it

DiaframmaCalamitaVia Guardanavona, 11 - Cavriago - 338 [email protected] - www.calamita.net

Nic CowanLa Salumeria del RockVia per Rubiera, 36/A - Arceto di Scandianowww.myspace.com/lasalumeriadelrock

Volley Segrate 1978 Edilesse Conad Reggio Emilia

Palazzetto dello SportVia XXV Aprile - Segrate Milano - www.legavolley.it

Trenkwalder - Tezenis Verona

Palasport "G. Bigi"alle 18:15 -Via Guasco, 8 - Reggio Emilia - 0522 435637

Trenkwalder - Aget Imola

Palasport "G. Bigi"alle 18:15 - Via Guasco, 8 - Reggio Emilia - 0522 435637

Edilesse Conad Reggio Emilia Energy Resources Carilo Loreto

Palasport "G. Bigi"Via Guasco, 8 - Reggio Emilia - 0522 435637

Reggiana Calcio Femminile Torino Calcio Femminile

Stadio MirabelloViale Matteotti - Reggio Emilia

Verona - Reggiana

Stadio Marcantonio BentegodiPiazzale Olimpia - Verona - 045 577722

Reggiana-ComoStadio GiglioP.le Atleti Azzurri d'Italia, 1 - Reggio Emilia - 0522 926111www.pallacanestroreggiana.it

Reggiana Calcio A5San Vincenzo Genova Fustal

Palasport "G. Bigi"Via Guasco, 8 - Reggio Emilia - 0522 435637

Se Garibaldi scende da cavalloCon Vito - Monologo di Maurizio GarutiTeatro Pedrazzolialle 21 - Corso Roma, 64 - Fabbrico0522 667062 - [email protected]

Beppe Grillo is back

PalapaniniViale dello Sport, 25 - Modena

Impropongo National Match LeagueMatch Evento, arbitro Aldo Carboni

Auditorium Pasolini alle 21 - Monticelli - Parma - www.impropongo.it

La penultima cenaDi e con Paolo Cevoli. Regia di Daniele Sala

Teatro del FiumeVia Roma, 31 - Boretto - [email protected]

Hai saputo di...?Centro Teatrale Europeo Etoile. Liberamente ispirato a "Rumors" di N. SimonL'Altro Teatroalle 21 - Galleria Giuseppe Carretti, 2/A - Cadelbosco Sopra334 2429041 - [email protected]

Roman e il suo cuccioloCon Alessandro Gassman, Manrico Gammarota, Sergio Meogrossi Giovanni AnzaldoTeatro Comunale di CarpiPiazza Martiri, 72 - Carpi - Modena - 059 649263www.carpidiem.it/teatrocomunale

Pallavolo Pineto - Edilesse Conad Reggio Emilia

PalaVolley S. Mariaalle 18 - Pineto - Teramo

Il corpo di TotòDi e con Marco Manchisi

Teatro Herberiaalle 21 - Piazza Gramsci, 1/B - Rubiera

Mia Zia e Me Di Morris Panych regia di Fortunato Cerlino con Alessandro Benvenutie Barbara ValmorinTeatro De AndréPiazza Martiri della Libertà, 2 - Casalgrande - 0522 998570 - [email protected]

Impropongo National Match LeagueSemifi nale 2, arbitro Daniele Ferrari

Auditorium Pasolinialle 21 - Monticelli - Parma - www.impropongo.it

Dai Pistol

Cinema Teatro Aristonalle 15:30 - Strada Statale 468 Motta, 42 - San Marino di Carpi - Modena 059 680546 - 059 680546 - www.circolobrunomora.it

Coi Sold As Pol Fer Tutt!3 atti di Roberto Mazzali. Regia di Giuseppe PanciroliTeatro San ProsperoVia Guidelli, 5 - Reggio Emilia - 0522 439346www.teatrosanprospero.it

Ah Bèin Bar!!Di e con Antonio GuidettiTeatro San ProsperoVia Guidelli, 5 - Reggio Emilia - 0522 [email protected] - www.teatrosanprospero.it

Magagni incartediDi Forti e Passini adattamento e regia di Ivana CastagniTeatro De Andréalle 21 - Piazza Martiri della Libertà, 2 - Casalgrande0522 998570 - [email protected]

Matrimoni GayLa LatteriaVia Alta, 23 - S. Michele della Fossa - Bagnolo in Piano - 0522 [email protected] - www.lalatteria.com

Na cà dal du ed càp

Cinema Teatro Aristonalle 15:30 - Strada Statale 468 Motta, 42 - San Marino di Carpi - Modena 059 680546 - 059 680546 - www.circolobrunomora.it

In Viaggio - IndocinaProiezioni di audiovisivi su Viaggi e percorsi di gente del nostro Paese

Sala Polivalente alle 21 - Oratorio Don Milani - Casalgrande

Come si Rapina una BancaDue atti brillanti di Samt Fayad

Teatro Manzonialle 21 - Vezzano sul Crostolo

Va Don Arturo Testimoni per FòrsaCompagnia "I fi aschi di Novellara" 3 atti di A.Testoni

Centro Polivalente di GattaticoVia Cicalini, 14 - Praticello di Gattatico - 0522 477919 - www.comune.gattatico.re.it

Giorgio Panariello

Palasport "G. Bigi" Via Guasco, 8 - Reggio Emilia - 0522 435637

E Vaca, st'e Cativ!Di Dante CigariniLa LatteriaVia Alta, 23 - San Michele della Fossa di Bagnolo in Piano 0522 954454 - [email protected] - www.lalatteria.com

Trio CanossaCabaret e canti da osteriaLa LatteriaVia Alta, 23 - San Michele della Fossa di Bagnolo in Piano 0522 954454 - [email protected] - www.lalatteria.com

Stefano Bellani La LatteriaVia Alta, 23 - S. Michele della Fossa - Bagnolo in Piano0522 954454 - [email protected] - www.lalatteria.com

Nico cerca amicoLiberamente ispirato ad un racconto di Matthias Hoppe. Teatro d'attore con pupazzi animati a vista Associazione Reggiolo Pool alle 16 - Via IV Novembre, 9 - Reggiolo

Giulio Coniglio e gli Amici di SempreTeatro dell'Archivolto di Nicoletta Costa riduzione teatraleregia di Giorgio Scaramuzzino

Teatro AriostoCorso Cairoli, 1 - Reggio Emilia - [email protected]

Mary, Mary... Mary PoppinsRegia di Eleonora Dall'Ovo, con Silvana Campanella, Paola Risso, Franca VillaTeatro Herberiaalle 17 - Piazza Gramsci, 1/B - Rubiera

Ouverture Des SaponettesConcerto per bolle di saponeCinema Teatro Novecentoalle 16 - Via del Cristo, 5 - Cavriago - 0522 [email protected] - www.multisala900.it

Heina e il GhulRegia di Mario Gumina, con Abderrahim El Hadiri

Teatro Herberiaalle 10 - Piazza Gramsci, 1/B - Rubiera

Giorgio Panariello

PaladozzaPiazza Azzarita, 8 - Bologna

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Tutto su mia madreBasato sul fi lm di Pedro Almodovar. Con Elisabetta Pozzi, regia Leo MuscatoTeatro ValliPiazza Martiri del 7 luglio - Reggio Emilia - 0522 [email protected] - www.iteatri.re.it

Page 16: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

PAGINE DA MUSICALVenerd“ 4 febbraio

Letteratura e storia si fondono in un musical emozionante. Protagonista di questo originale esperimento è lo spettacolo

“Pagine da musical” che venerdì 4 Febbraio alle 21 salirà sul palco del teatro Forum a Sant’Ilario d’Enza per un’altra rappre-sentazione della folta stagione 2011. Pagine da Musical è stato già rappresentato per alcune scuole medie e superiori di Reg-gio e Provincia che lo hanno scelto come veicolo culturale e di conoscenza della letteratura attraverso il linguaggio del musical. Lo spettacolo, che ha debuttato nella primavera scorsa, è fi rmato dal direttore della Musical Theatre Academy di Roma, Marco D. Bellucci ed è interpretato dalla compagnia Musical Joy del Centro Permanente Danza Let’s Dance, coreografi e di Mario Coccetti, disegno scenico Daniele Orsini. Al suo interno si snodano scene e testi tratti dalle opere letterarie fonti dei musical più famosi di sempre: da “Piccole Donne” a “I miserabili”, da “Dottor Jekyll e Mister Hyde” a “Addio a Berlino” o al “Gobbo di Notre Dame.” Ci troviamo davanti a uno spettacolo che ritorna alle origini letterarie dei grandi musical, quei testi scritti da grandi autori che spesso rimangono nell’ombra una volta divenuto famoso il musical o il fi lm. Lo spettacolo è interpretato e cantato dal vivo da 10 performer di Let’s Dance. Anche la rappresentazione di Venerdì sera sarà seguita da una seconda messa in scena sabato mattina dedicata agli istituti scolastici del territorio santilariese, che hanno aderito con passione al progetto. Info e prenotazioni al 0522-674748 biglietti 10 euro.

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La Movida del DomingoBaluardo della Cittadellaalle 19:30 - Piazza Giovani di Tien An Men - Modena059 244309 - www.baluardodellacittadella.it

Royal Cafè - La serata di ModenaBaluardo della Cittadellaalle 22:30 - Piazza Giovani di Tien An Men - Modena059 244309 - www.baluardodellacittadella.it

Trenta e LodeBaluardo della Cittadellaalle 22:00 - Piazza Giovani di Tien An Men - Modena059 244309 - www.baluardodellacittadella.it

Vasco DayAlcatrazVia Valtellina, 25 - Milano - 02 69016352www.alcatrazmilano.com

Brit Party

VibraVia 4 Novembre, 40/A - Modena - www.vibra.tv

Salone del Mobile di Parma9a edizioneFiere di Parma S.p.a.Via Rizzi, 67/A - Baganzola - Parma - 0431 659854info@fi ereparma.it - www.fi ereparma.it

Anima MiaMusica anni '70, '80, '90Baluardo della Cittadellaalle 22:30 - Piazza Giovani di Tien An Men - Modena059 244309 - www.baluardodellacittadella.it

Royal Cafè - La serata di ModenaBaluardo della Cittadellaalle 22:30 - Piazza Giovani di Tien An Men - Modena059 244309 - www.baluardodellacittadella.it

Beauty Day ed esteticaCon professionisti del benessere che proporanno numerosi trattamenti viso e truccoLa Razza - AgriturismoVia Monterampino, 6 - Canali - 0522 599342 - [email protected]

Viaggi di Razza 2011Mali, lungo la via del sale: di Federica Luppi

La Razza - AgriturismoVia Monterampino, 6 - Canali - 0522 599342 - [email protected]

Il Giardino della Cultura e del Teatro di Ferruccio Bolognesi su iniziativa del MAC

Palazzo Soardi Via Frattini - Mantova

L'Oro e la Seta I più bei costumi del Teatro Regio

Museo Accorsi - OmettoVia Po,55 - Torino - 011 [email protected] - www.fondazioneaccorsi.it

Lori (Loredana Mingori)Una vita per l'arte

Museo Brescello e GuareschiVia Cavallotti, 24 - Brescello - 0522 482520

Naufragio con Spettatore Esposizione dedicata a Claudio Parmiggiani

Palazzo del GovernatorePiazza Giuseppe Garibaldi - Parma - 0521 218929

Paolo Scheggi Galleria d'arte Niccoli Borgo Bruno Longhi, 6 - Parma - 0521 282669 [email protected] - www.niccoliarte.com

Romanino, un pittore ribelle nel Rinascimento italiano

Conversazioni d'arte. A cura della dott.ssa Francesca BaboniCorreggio Art Home17:00 - Via Borgovecchio - Correggio

Da Canova a Modigliani. Il Volto dell'Ottocento

Visita guidata alla mostra di Padova con il dott. Matteo ZiveriCorreggio Art HomeVia Borgovecchio - Correggio - 0522 732072

ExcelsiorX Rassegna d'arte italiana del XIX secoloModena FiereViale Virgilio, 58/B - Modena - 059 848380info@modenafi ere.it - www.modenafi ere.it

PetraXVIII Salone di Antiquariato per parchi, giardini e ristrutturazioniModena FiereViale Virgilio, 58/B - Modena - 059 848380info@modenafi ere.it - www.modenafi ere.it

ModenantiquariaXXV Mostra mercato d'alto AntiquariatoModena FiereViale Virgilio, 58/B - Modena - 059 848380info@modenafi ere.it - www.modenafi ere.it

Vedute La ricerca artistica di Flavio de Marco

Collezione d'Arte Contemporanea Maramotti Via F.lli Cervi, 66 - Reggio Emilia - 0522 382484

Breaking NewsFotografi a contemporanea da Medio Oriente e Africa

Ex Ospedale di Sant'Agostino Via Emilia Centro, 28 - Modena

La Dispersione Degli Istanti In mostra le opere dell'artista parmigiana Daniela MonicaGalleria Centro Immagini ContemporaneeVia Guareschi,2 - Basilicanova - Montechiarugolo - Parma 0521 681788 - 333 1331581

Avincontro8° incontro allevatori amatoriali italianiFiere di Reggio EmiliaVia Filangieri, 15 - Reggio Emilia - 0522 503511info@fi erereggioemilia.it - www.fi erereggioemilia.it

La Realtà non è Forte Sabrina Mezzaqui

Palazzo dei Musei Piazzale Largo Sant'Agostino,337 - Modena - 059 2033100 www.comune.modena.it/museoarte

La Persia QajarFotografi italiani nell'Iran dell'Ottocento

Fotomuseo Giuseppe PaniniVia Pietro Giardini,160 - Modena - 059 224418 [email protected] www.fotomuseo.it

Complexions Contemporary BalletDirettori artistici Dwight Rhoden e Desmond Richardson. Coreografi e Dwight RhodenTeatro Comunale di CarpiPiazza Martiri, 72 - Carpi - Modena - 059 [email protected] - www.carpidiem.it/teatrocomunale

TannhauserOpera romantica in tre atti - libretto e musica di Richard WagnerTeatro ValliPiazza Martiri del 7 luglio - Reggio Emilia - 0522 [email protected] - www.iteatri.re.it

TannhauserOpera romantica in tre atti - libretto e musica di Richard WagnerTeatro ValliPiazza Martiri del 7 luglio - Reggio Emilia - 0522 [email protected] - www.iteatri.re.it

Romeo e GiuliettaCoreografi a di Mauro Bigonzetti. Musica di Sergej Prokof'e

Teatro Valli20:00 - P.zza Martiri del 7 luglio - Reggio Emilia - 0522 [email protected] - www.iteatri.re.it

Tempo al Tempo In mostra una collezione di macchine orarie

Museo dei Frati Cappuccini Via Ferrari Bonini, 6 - Reggio Emilia - 0522 541934

Dialogo con la Luna Mostra personale dell'artista reggiana Sonia M.L. PossentiniBiblioteca Panizzi Via Farini, 3 - Reggio Emilia - 0522 [email protected]

The Closer You Get the Smaller it IsSara Masuger

Car ProjectsViale Pietro Pietramellara, 4/4 - Bologna - 051 6592522

Francesco Libetta PianoforteMusiche di F. Liszt, J. Brahms, C. Saint-Saëns, C. V. Alkan, L. GodowskyTeatro Comunale di Carpialle 17 - Piazza Martiri, 72 - Carpi - Modena - 059 [email protected] - www.carpidiem.it/teatrocomunale

Nude Rovine Angelica PorrariBiblioteca Civica Antonio Delfi ni Corso Canalgrande,103 - Modena - 059 2032940 www.comune.modena.it

Lo Spazio del Sacro Mostra collettiva

Palazzo S.MargheritaCorso Canalgrande, 103 - Modena - 059 2032911

Grigory SokolovTeatro Regioalle 20:30 - Via Garibaldi, 16/A - Parma - 0521 [email protected]

Funky Rare Groove

VibraVia 4 Novembre, 40/A - Modena - www.vibra.tv

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T E AT R O R AGA Z Z IGIULIO CONIGLIO E GLI AMICI DI SEMPRE

Domenica 6 febbraio

Bambini, domenica pomeriggio tutti a teatro. Vi aspetta domenica 6 feb-braio alle ore 16 e alle ore 17,30 “Giulio Coniglio e gli amici di sempre”.

Lo spettacolo di un’ora circa porta in scena un mix di teatro d’attore, canzoni dal vivo, pupazzi e video-animazioni. Giulio Coniglio è nato dalla fantastica creatività di una delle più note e importanti illustratrici italiane, Nicoletta Costa. Giulio è un timido, un pauroso, con una gran voglia di condividere le sue angosce con tanti amici. Il topo Tommaso, l’Oca Caterina, l’istrice Ignazio tanto per citarne alcuni. Tutti vivono in una foresta ed è qui che si svolgono le loro divertenti e colorate avventure. L’amicizia è il fi lo conduttore di tutte le sue storie. Ed è proprio l’amicizia il tema fondamentale del nostro spettacolo. “Amico” è una parola corta e semplice, ma non è una delle prime parole che impariamo. Cominciamo a scoprire l’amicizia alla scuola dell’infanzia, e da allora non facciamo altro che capire quanto sia importante per la nostra vita.“Amico” è una parola che può diventare anche diffi cile, quando ad esempio fi nisce una amicizia. Nello spettacolo, accompagnato dalle musiche originali di Paolo Silvestri, si cerca di rifl ettere su questi semplici, ma fondamentali concetti che riguardano in particolare il mondo dell’infanzia ma che ci accompagnano per tutta la vita, perché una cosa è certa: tutti abbiamo bisogno di amici, prima o poi.

REGGIO EMIL IA - T EATRO AR IOSTO

Lori (Loredana Mingori)Una vita per l'arte

Museo Brescello e GuareschiVia Cavallotti, 24 - Brescello - 0522 482520

Paolo Scheggi Galleria d'arte Niccoli Borgo Bruno Longhi, 6 - Parma - 0521 282669 [email protected] - www.niccoliarte.com

La Persia QajarFotografi italiani nell'Iran dell'Ottocento

Fotomuseo Giuseppe PaniniVia Pietro Giardini,160 - Modena - 059 224418 [email protected] www.fotomuseo.it

Lo Spazio del Sacro Mostra collettiva

Palazzo S.MargheritaCorso Canalgrande, 103 - Modena - 059 2032911

DAL ottobre

ALL'

novembre

Silenzi Mostra personale del fotografo reggiano Riccardo Varini

Studio BFMR & Partners Piazza Vallisneri, 4 - Reggio Emilia - 0522 455000

Giorgio Gost Percorsi alla ricerca del colore e old economy

Spazio Arte di Dimensione Legno Via La Spezia, 98/B - Parma

Irving e Paula KlawBetty Page Contemporary Concept Via San Giorgio, 3 - Bologna - 051 5875311www.contemporaryconcept.it

Arte SvelataRealismo e astrazione dagli anni '50 ad oggi

Palazzo Magnani Corso Garibaldi, 29 - Reggio Emilia - 0522 454437

Collapse Version Seconda retrospettiva italiana dell'artista inglese Cullinan Richards

Galleria d'Arte Dispari & DispariVia V.Monti, 25 - 335 [email protected] - www.dispariedispari.org

LogosStorie su carta da Oppi a Baechler

L'Ariete arte contemporanea Via d'Azeglio, 42 - Bologna - 348 9870574 [email protected] - www.galleriaarte.it

Paolo Gotti Water Landscapes

ACF Trading Via Santo Stefano, 7/B - Bologna - 051 222909 [email protected] - www.acftrading.eu

Linguaggi Contemporanei 2000 & Novecento Galleria d'Arte Via Emilia S.Pietro, 21 - 0522 [email protected] - www.duemilanovecento.it

Proporzioni Occulte (gli Antipodi) Mostra personale dell'artista Alessandro Bergonzoni

Otto Gallery Via D'Azeglio,55 - Bologna - 051 6449845

Pietro SalmoiraghiMostra personale dell'artista

Galleria 9 colonne speVia Cesare Boldrini, 10 - Bologna

Altrove Verso NordMostra fotografi ca di Michele Spagnolo

BorgoGallo - Caffetteria e DegusteriaBorgo del gallo,2/A - Parma - 0521 231727

Note Astratte tra Pittura e SculturaEduard Habicher/Paolo IacchettiGalleria Studio G7Via Val d'Aposa,7/G - Bologna - 051 [email protected] - www.galleriastudiog7.it

Mind the Gap Mostra personale dell'artista Giovanni Ruggiero

Oltre Dimore Via Urbana, 6 - Bologna - 051 [email protected] - www.oltredimore.it

Che ne è del SognoMostra personale dell'artista Pierpaolo Calzolari

Galleria De' FoscherariVia Castiglione, 2/B - Bologna - 051 221308 - [email protected]

Giuseppe RossettiMostra sulle opere eseguite tra il 1980 ed il 2008Pivarte - Galleria d'arteVia Azzo Gardino, 8 - Bologna - 051 [email protected] - www.pivarte.eu

Ostinate esperienzeAntonio Vallisneri e le scienze della terra

Musei Civici Via Spallanzani, 1 - Reggio Emilia - 0522 456477

Enzo SilviMostra antologica dell'artista reggiano

Chiostri di San Domenico Via Dante Alighieri, 11 - Reggio Emilia - 0522 456477

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Le Strade della Bandiera Reggio EmiliaVia Emilia San Pietro, Via Emilia S.Stefano, Via Farini, Via Crispi e le limitrofe di Via Toschi, v.le Allegri e C.so Garibaldi

La Bandiera Proibitail Tricolore prima dell'Unità

Palazzo Casotti Piazza Casotti,1 - Reggio Emilia

Persone Collezione di Fotografi a Europea

Spazio Gerra Piazza XXV Aprile, 2 - Reggio Emilia - 0522 451552

FINO AL

febbraio

Il primo uomoPersonale di Claudio Colli con una ventina di opere recenti su tela e su carta

Ristorante La GnoccheriaVia G. Lorca, 5 - Masone di Reggio Emilia - 340 1000658

Natura, Luci & ColoriMostra pittorica di Enrico Bertolucci

Caffè VeneziaVia Vittorio Veneto, 5 - Reggio Emilia

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Angeli Codici e ManoscrittiPersonale dell'artista Domenico Difi lippo

Galleria del CarboneVia del Carbone, 18/A - Ferrara - 393 9546489 - [email protected]

Sovrastrutturalismo Mostra personale di Stefano Zai

MateriaOff Borgo San Silvestro, 40 - Parma - 0521 287543

Robert Polidori Versailles Mostra personale dell'artistaGalleria Carla Sozzani C.so Como,10 - Milano - 02 653531 press@galleriacarlasozzani - www.galleriacarlasozzani.org

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A DreamAlberto Martini

Maria Cilena Arte Contemporanea Via Carlo Farini, 6 - Milano - 02 [email protected] - www.mariacilena.it

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Fabio Giampietro/Troilo - MagnetismiDoppia personaleSpazio Gianni Testoni LA2000 45Via D'Azeglio,50 - Bologna - 051 371272la2000 [email protected] - www.giannitestoni.it

SvobodaUn tentativo di indagare il concetto di libertà in RussiaSpazio CarbonesiVia Dè Carbonesi,11 - Bologna - 051 [email protected] - www.spaziocarbonesi.com

LoadingDiego Caglioni - Mostra personale del giovane artista

Placentia Arte Via Giovanni Battista Scalabrini,116 - Piacenza - 0523 332414 [email protected] - www.placentiaarte.it

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marzo

Il tempo delle streghePastelli e tavolette del pittore reggiano Giuseppe Incerti

Pasticceria Cioccolateria TorineseVia Fornaciari, 3/A - Reggio Emilia - 0522 541729

Narrative worksLavori degli anni '70 degli artisti Beckley, Hutchinson eVaccariP420 Arte ContemporaneaPiazza Dei Martiri 1943-1945, 5/2 - Bologna - 051 [email protected] - www.p420.it

1860: Prima e DopoGli artisti parmensi e l'Unità d'Italia, dagli ultimi Borbonealla completa unifi cazione d'ItaliaPalazzo Bossi BocchiStrada al Ponte Caprazucca, 4 - Parma - 0521 287565

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Sussurri e GridaAlejandro Quincoces

Barbara Frigerio Contemporary Art Via Fatebenefratelli,13 - Milano - 02 [email protected] - www.barbarafrigeriogallery.it

Lifepainting Now Mostra pittorica di Benedetto Croci

Ristobar Il Sipario Viale Allegri,1/A (a lato Teatro Ariosto) - Reggio Emilia

Misteriose presenzeCirca 80 opere tra pittura, disegni, sculture e grafi che di Gillo Dorfl esBiffi Arte - Moderna e contemporaneaVia Chiapponi, 39 - Piacenza - 0523 1720408moderna.contemporanea@biffi arte.it - www.biffi arte.it

Mathew Day Jackson - in Search of...

Mambo - Museo d'arte modernaVia Don Giovanni Minzoni, 4 - Bologna - 051 [email protected] - www.mambo-bologna.org

Per non DimenticareLe forme culturali della memoria nella rappresentazione della shoàErmanno Tedeschi GalleryErmanno Tedeschi Gallery - Via Del Portico D'Ottavia, 7 - Roma06 45551063 - [email protected] - www.etgallery.it

Warning BSelezione delle opere dell'artista Mario Bariona NeraVia Quirino Majorana,9/A - Bologna - 051 [email protected] - www.nera-art.com

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L I V EBEIRA MAR

Venerd“ 4 febbraio

Venerdì 4 febbraio alla Freccia Della Strega di Reg-gio Emilia, serata dedicata al Brasile con Beira

De Mar in concerto. Beira Mar in portoghese brasilia-no signifi ca “spiaggia” ed indica esattamente dove i componenti del gruppo si sono incontrati per la prima volta. Debora Gallerani, voce e basso, Federico Galle-rani chitarre e voce e Graziano Nano Guidetti: ritmi e percussioni, grazie ad una sapiente miscela di brazil, chill out, reggae, dub, si sono fatti conoscere nei club bolognesi e per la prima volta approdano a Reggio. Tutta la magia di autori come Jobim, Veloso, De Mora-es, riletti in chiave moderna per una serata in contrap-posizione alla nebbia padana. Ingresso gratuito inizio ore 22.  Freccia della Strega: tel 329.74.20.26 REGGIO EMIL IA - FRECCIA DELLA STREGA

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Mercato ambulante

Gualtieri0522 451152

Mercato ambulante

Collagna0522 451152

Mercato ambulante

Rio Saliceto0522 451152

Mercato del ContadinoMercato dei prodotti dell'agricoltura in collaborazionecon la Coldiretti - CI - ConfagricolturaReggio EmiliaPiazza Fontanesi - 0522 456319

Piccola Piazza Antica

Sassuolo - ModenaPiazza Garialdi - 0536 874711

Mercato ambulante

Bibbiano0522 451152

Mercato ambulante

Reggio Emilia 0522 451152

Mercato ambulante

Bagnolo in Piano0522 451152

Mercato ambulante

Baiso0522 451152

Mercato ambulante

Vetto d'Enza0522 451152

Mercato ambulante

Viano0522 451152

Mercato ambulante

Gualtieri0522 451152

Mercato ambulante

Castelnovo Sotto0522 451152

Mercato ambulante

Albinea0522 451152

Mercato ambulante

Luzzara0522 451152

Mercato domenicale ambulante

Salvaterra di CasalgrandePiazza Allende, Via Michelangelo - 0522 998526

Mercatino d'Antiquariato

San Polo d'EnzaCentro Storico - 0522 241728

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Ciano d'Enza0522 451152

Mercato ambulante

Campagnola Emilia0522 451152

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Mercato ambulante

Casina0522 451152

Mercato ambulante

Montecchio Emilia0522 451152

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Mercato ambulante

Scandiano0522 451152

Mercato ambulante

Rolo0522 451152

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Mercato ambulante

Rubiera0522 451152

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Mercato ambulante

Reggio Emilia0522 451152

Mercato ambulante

Castelnovo Monti0522 451152

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Mercato ambulante

San Martino in Rio 0522 451152

Mercato ambulante

Cerredolo di Toano0522 451152

Mercato ambulante

Sant'Ilario d'Enza0522 451152

Mercato ambulante

Poviglio 0522 451152

Mercato ambulante

Campegine0522 451152

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Mercato ambulante

Cadelbosco Sopra0522 451152

Mercato ambulante

Quattro Castella0522 451152

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Mercato ambulante

Guastalla0522 451152

Mercato ambulante

Correggio0522 451152

Mercato ambulante

Cavriago0522 451152

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Antiquario e AnticaglieMercatino delle cose vecchie, usate e da collezionismo.Partecipazione di oltre 100 espositoriNovellaraP.zza Unità d'Italia - 0522 655454

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Mercato ambulante

Reggiolo0522 451152

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BOB CORNSabato 5 febbraio

È tempo di graditissimi ritorni nella rassegna di concer-ti “Live in Kalporz”: sabato 5 febbraio, sul palco del Cir-

colo Arci Calamita di Cavriago, salirà Bob Corn, il migliore (nonché il più defi lato) cantautore neo-folk italiano degli ulti-mi anni, per presentare “The watermelon’s dream”, il suo ul-timo album, appena pubblicato da un consorzio di cinque etichette indipendenti.Versi nostalgici, amori irrisolti, distanze mai colmate. E sorrisi, nonostante tutto. Il mondo di Bob Corn (al secolo Tiziano Sgarbi, partito dalla bassa modenese per arrivare a suonare centinaia di concerti tra Europa e USA) è toccante e semplicissimo. E ogni suo concerto è un piccolo miracolo di delicatezza: si fi nisce sempre per chiedersi come sia possibile farsi commuovere solo grazie a una voce e a una chitarra, a quello stile dimesso capace di raccontare un mondo di piccole cose. «Non ho né soldi, né risorse, né speranze. Sono l’uomo più felice del mondo», scriveva Henry Miller in “Tropico del cancro”. Bob Corn, semplicemente, è riuscito a trasformare questa frase in una serie di canzoni bellissime.

CAVRIAGO - CALAMITA

SABOR DO BRASILVenerd“ 4 febbraio

Venerdì 4 alle ore 22 alla Trattoria “La Casa di Nonna Pia” di Bibbiano appuntamento con

la musica brasiliana e il duo Gabry & Tuma. Ga-briella Beccari, dopo una serie di esperienze ma-turate nel corso di alcuni viaggi a Rio de Janeiro, Porto Seguro e la collaborazione con Femando Cratcus, giovane cantautore brasiliano, con I Fruta Boa ha avuto la possibilità di sviluppare a 360 gradi la ricerca e la scoperta di nuove fonti di ispirazione. Claudio Tuma chitarrista leccese, ma parmigiano d’adozione, vanta varie esperienze con artisti e gruppi nel campo della musica pop, jazz, rock, blues e latino americana. Comincia a suonare giovanissimo nella seconda metà degli anni sessanta, facendo parte di diverse bands pop-rock salentine. Inizio ore 22.

BIBB IANO - TRATTORIA D I NONNA P IA

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DAL ottobre

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Antiquariato, oggettistica e curiosità ParmaVia Massimo d'AzeglioPorticato dell'ospedale vecchio - 0521 2181

Mercato ambulante

Vezzano sul Crostolo0522 451152

Mercato ambulante

Brescello0522 451152

Mercato ambulante

Boretto0522 451152

Mercato ambulante

Fabbrico0522 451152

Mercato ambulante

Castellarano0522 451152

Mercato ambulante

Novellara0522 451152

Mercato ambulante

Toano0522 451152

Mercato ambulante

Guastalla0522 451152

Mercato ambulante

Bibbiano0522 451152

Mercato del contadinoMercato dei prodotti dell'agricoltura in collaborazione con la Coldiretti - CI - ConfagricolturaReggio EmiliaPiazza Fontanesi - 0522 456319

Mercato ambulante

Campagnola Emilia0522 451152

Mercato ambulante

Casina0522 451152

Mercato ambulante

Rubiera0522 451152

Mercato ambulante

Ciano d'Enza0522 451152

Mercatino d'antiquariato

CastellaranoPiazza XX Luglio - 0536 850114

Mercato ambulante

Collagna0522 451152

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Praticello di Gattatico0522 451152

Mercato ambulante

Villarotta di Luzzara0522 451152

Mercato ambulante

San Polo d'Enza0522 451152

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Mercato ambulante

Cerredolo di Toano0522 451152

Mercato ambulante

Sant'Ilario d'Enza0522 451152

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Mercato ambulante

Guastalla0522 451152

Mercato ambulante

Santa Vittoria di Gualtieri0522 451152

Mercato ambulante

Reggiolo0522 451152

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Mercato ambulante

Bagnolo in Piano0522 451152

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Mercato ambulante

Vetto d'Enza0522 451152

Mercato domenicale ambulante

Salvaterra di CasalgrandePiazza Allende, via Michelangelo - 0522 998526

Mercato ambulante

Gualtieri0522 451152

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Mercato ambulante

Valestra di Carpineti0522 451152

Mercato ambulante

Baiso0522 451152

Mercato ambulante

Rio Saliceto0522 451152

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Mercato ambulante

Castelnovo Sotto0522 451152

Mercato ambulante

Luzzara0522 451152

Mercato ambulante

Castelnovo Monti0522 451152

Mercato ambulante

Cavriago0522 451152

Mercato ambulante

Reggio Emilia0522 451152

Mercato ambulante

Casalgrande0522 451152

Mercato ambulante

San Martino in Rio0522 451152

Antiquari in piazza

S. Ilario d'EnzaPiazza IV Novembre e Piazza della Repubblica - 0522 901134

Mercatino d'antiquariato

GualtieriPiazza Bentivoglio - 0522 828696

Mercato ambulante

Poviglio0522 451152

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Ò COME SI RAPINA UNA BANCAÓSabato 5 febbraio

Sabato 5 febbraio debutta al Teatro Manzoni di Vezzano “Come si rapina una banca”, tre atti comici di Samy Fayad per la regia di Matteo Bartoli con Mauro Pifferi, Laura Canovi, Simone Ferretti, Anna Nardullo,

Alessia Franceschi, Bodgan Gordjenko, Giovanna Pergreffi . Rubare non è sinonimo di ladri. Questo è sicuro.Almeno per la Famiglia Barone. Si può rubare per malattia, per lavoro e perfi no per scommessa. Spesso si ruba per esigenza. Ma se chi ruba per lavoro è un professionista del mestiere, questo non lo si può dire per i nostri malcapitati... Agostino Barone e suo papà, due ex artisti del dietro le quinte stentano a trovare lavoro. La moglie, Maria, casalinga da generazioni può solo cercare di improvvisare una cena con “lo stipendio” del fi glio: farina lattea. Poi la fi glia Giuliana che alla ricerca di un galantuomo che possa mantenerla, pro-cura un’altra bocca da sfamare. Insomma, serve un’idea. Rapinare una banca e prendere giusto lo stretto necessario. L’idea è ottima, il progetto curato al dettaglio, il risultato. Buon divertimento. Come si rapina una banca è un testo di ottima fattezza. Brillante e in alcuni punti esilarante. La storia, semplice nel suo scorrere, è interrotta da situazioni tragicomiche e  i personaggi sono perfettamente studiati per una comicità assolu-ta. Di nostro abbiamo aggiunto il comico che ogni attore possiede e messo a disposizione della commedia, e il risultato è decisamente scoppiettante.

VEZZANO - TEATRO MANZONI

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S P E T TAC O L I

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Page 20: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

PARTO COL FOLLE› Titolo originale: Due Date› Nazione: U.S.A.› Anno: 2010› Genere: Commedia› Durata: 100’› Regia: Todd Phillips› Produzione: Warner Bros. Pictures, Legendary Pictu-res, Green Hat Films› Cast: Robert Downey Jr., Zach Galifi anakis, Juliette Lewis, Michelle Monaghan, Jamie Foxx, Danny McBride, Alan Arkin, Matt Walsh, Ja-mes Martin Kelly, Rhoda Grif-

fi s, Mimi Kennedy, Emily Wagner, Sharon Morris, Reagan Michelle› Noi la pensiamo così: gratuito ed eccessivo

Nelle saleANOTHER YEAR BIUTIFUL

› Titolo originale: Another Year› Nazione: Regno Unito› Anno: 2010› Genere: Commedia, Drammatico› Durata: 129’› Regia: Mike Leigh› Produzione: Film4, Focus Features, Thin Man Films› Distribuzione: Bim Distribuzione› Cast: David Bradley, Jim Broadbent, Karina Fernandez, Oliver Maltman, Lesley Manville, Ruth Sheen, Imelda Staunton, Peter Wight, Martin Savage, Michele Austin, Philip Davis

Dopo il manifesto all’ottimismo de “La fe-licità porta fortuna”, il regista Mike Leigh

de “Il segreto di Vera Drake”, torna al verismo che gli è proprio con un’opera corale. Gerri e Tom sono sposati da decenni con un fi glio trentenne. Attorno a loro ruota la vita di ex amici, fratelli, colleghi, in un intreccio di esi-stenze, tensioni, vizi e vezzi che accompa-gneranno lungo l’arco di un anno. Il regista si affi da ad una messa in scena teatrale, tut-ta incentrata sul dialogo, rendendo protago-niste delusioni, gioie, dolori, nascite e morti di quel fl usso calmo che è la vita.

› Titolo originale: Biutiful› Nazione: Spagna, Messico› Anno: 2010› Genere: Drammatico› Durata: 138’› Regia: Alejandro Gonzalez Inarritu› Produzione: Cha Cha Cha, Focus Featu-res, Mod Producciones, Universal Pictures› Distribuzione: Universal Pictures Italia› Cast: Javier Bardem, Blanca Portillo, Félix Cubero, Rubén Ochandiano, Martina Gar-cía, Karra Elejalde, Manolo Solo, Eduard Fernández, Piero Verzello, Ana Wagener

Conclusa la trilogia di “Babel”, “21 grammi” e “Amore perros”, Inarritu dirige un’opera

lineare, pregna di dolore e morte. Uxbal vive della manodopera clandestina cinese e se-negalese: ha due fi gli, una moglie con cui li-tiga spesso, colloquia coi defunti che presto raggiungerà. Uxbal è ammalato di cancro e gli restano solo due mesi di vita. Dopo “Vicky Cristina Barcelona”, Javier Bardem accompa-gna in una Barcellona di bidoni della spazza-tura, sfruttamento clandestino e famiglie am-massate, con un’interpretazione magistrale passando attraverso il degrado umano.

Più vicino allo storico “Un biglietto per due” che all’esube-rante predecessore, il regista Todd Phillips di “Una notte

da leoni” fi rma una pellicola dall’umorismo greve, sempre al limite dell’eccesso. Peter Highman ha preso il primo ae-reo per Los Angeles per raggiungere la moglie, alle soglie del parto. Verrà però inserito in una lista no fl y a causa del disastroso Ethan Tremblay. E proprio con lui dovrà compiere un coast to coast attraverso l’America per arrivare a casa in tempo. Il regista dirige una pellicola amara, spesso al limite del cattivo gusto, che deluderà le aspettative.

LA PROGRAMMAZIONE DELLA SETTIMANA DEI CINEMA DI REGGIO E PROVINCIA

Al cinema> in città

CINEMA

al corsocorso garibaldi, 14

tel. 0522.437721www.cinemaalcorso.it

Martedì 8 Febbraio_ore 16:00 - 18:00 - 20:30 - 22:30 ................................................ QUELLA SERA DORATA

CINEMA

jollyvia gian battista vico, 68

tel. 0522.944006www.cinemajolly.it

Venerdì 4 Febbraio_ore 20:30 - 22:30 ....................... .....................................................QUALUNQUEMENTE

in collaborazione con

CINEMA

olimpiavia tassoni, 4,

tel. 0522.292694www.cinemaolimpia.com

Lunedì 7 Febbraio_ore 18:00 - 20:30 - 22:30 ............. .................................................................LAST NIGHT

CINEMA

uci cinestarp.zza atleti azzurri d'italia, 1

tel. 0522.278511www.ucicinemas.it

Da Venerdì 4 febbraio_ore 20:15 - 22:30 sabato, 18:30 - 21:00 domenica, 21:00 venerdì e martedì ............................................................... ANOTHER YEARDomenica 6 Febbraio_ore 15:30 .................................... .................................... IL CASTELLO ERRANTE DI HOWLLunedì 7 Febbraio_ore 21:00 ..................... ESSI VIVONOMercoledì 9 Febbraio_ore 21:00 ............... THE SHINING

CINEMA

rosebudvia medaglie d'oro della

resistenza, tel. 0522.555113www.municipio.re.it/cultura

CINEMA

corsovia sant'ambrogio, 9

rivaltatel. 340.8096899

PER INFORMAZIONI ............................www.reporter.it

Da Venerdì 4 a Giovedì 10 Febbraio_ore 14:15 - 16:35 sabato e domenica, 18:55 - 21:30 tutti i giorni, saba-to notturno alle ore 23:50 ...........QUALUNQUEMENTEDa Venerdì 4 a Giovedì 10 Febbraio_ore 18:30 - 21:30 tutti i giorni ............................. VI PRESENTO I NOSTRIDa Venerdì 4 a Giovedì 10 Febbraio_ore 14:15 sa-bato e domenica, 17:20 - 20:00 - 22:30 tutti i giorni, sabato notturno alle ore 00:55 .......... VALLANZASCADa Venerdì 4 a Giovedì 10 Febbraio_ore 14:50 sa-bato e domenica, 17:20 - 20:00 - 22:30 tutti i giorni, sabato notturno alle ore 00:55 ................. IMMATURIDa Venerdì 4 a Giovedì 10 Febbraio_ore 14:00 - 16:05 sabato e domenica, 18:10 - 20:15 - 22:20 tutti i giorni, sabato notturno alle ore 00:30 ................................. ........................ I FANTASTICI VIAGGI DI GULLIVER 3DDa Venerdì 4 a Giovedì 10 Febbraio_ore 14:50 saba-to e domenica, 17:10 - 20:00 - 22:30 tutti i giorni, sa-bato notturno alle ore 00:50 ..... PARTO CON IL FOLLEDa Venerdì 4 a Giovedì 10 Febbraio_ore 15:10 saba-to e domenica ................................FEBBRE DA FIENODa Venerdì 4 a Giovedì 10 Febbraio_ore 17:30 - 20:00 - 22:20 tutti i giorni, sabato notturno alle ore 00:40 . ................................................ VI PRESENTO I NOSTRIMartedì 10 Febbraio_ore 18:55 - 21:30 ..................... .....................................................QUALUNQUEMENTEDa Venerdì 4 a Giovedì 10 Febbraio_ore 15:00 sabato e domenica, 17:20 - 19:40 - 22:00 tutti i giorni, sabato notturno alle ore 00:20 ........FEMMINE CONTRO MASCHIDa Venerdì 4 a Giovedì 10 Febbraio_ore 14:50 saba-to e domenica, 17:30 tutti i giorni ..ANIMALS UNITED 3DDa Venerdì 4 a Giovedì 10 Febbraio_ore 20:00 - 22:30 tutti i giorni, sabato notturno alle ore 00:50 ............. .............................................. QUALUNQUEMENTE 2 DDa Venerdì 4 a Giovedì 10 Febbraio_ore 14:30 saba-to e domenica, 17:10 - 20:00 - 22:40 tutti i giorni ..... ................................................... IL DISCORSO DEL REDa Venerdì 4 a Giovedì 10 Febbraio_ore 14:00 - 16:10 sabato e domenica, 18:20 - 20:30 - 22:40 tutti i giorni, sabato notturno alle ore 01:00 ..CHE BELLA GIORNATADa Venerdì 4 a Giovedì 10 Febbraio_ore 15:30 sabato e domenica, 17:50 - 20:10 - 22:30 tutti i giorni, sabato notturno alle ore 00:50 .... FEMMINE CONTRO MASCHI

CINEMA

cristallovia ferrari bonini, 4

tel. 348.3633818www.cinemacristallo-re.it

PER INFORMAZIONI ........... www.cinemacristallo-re.it

Page 21: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

a cura di Monica Franzoni

Secondo e ultimo capitolo della comme-dia dei sessi diretta da Fausto Brizzi, il fi lm

intreccia le esistenze di tre donne alla ricer-ca dell’uomo ideale. L’androloga Anna avrà la possibilità di resettare il marito Piero ren-dendolo maggiordomo, amante e cuoco modello. Rocco e Michele suonano in una cover band, osteggiati dalle compagne. Gli ex coniugi Marcello e Paola saranno costret-ti alla convivenza per fi ngere di essere an-cora insieme. L’amore secondo Brizzi regala nuove perle di divertimento, dal solito cast all star all’italiana.

FEMMINE CONTRO MASCHI

L’icona macchiettistica del rock, Jack Black, veste i panni di Gulliver in una rivisi-

tazione per famiglie in 3d. Lemuel Gulliver è addetto alla posta di un quotidiano di New York. Ottenuto l’incarico di scrivere un pez-zo sul triangolo delle Bermuda, si recherà in loco ritrovandosi a Lilliput. I minuscoli abitanti dell’isola resteranno conquistati dal gigante buono, fi nché non ne metterà in pericolo le sorti, dovendo riaggiustare la situazione. Una rivisitazione moderna del celebre romanzo di Swift, diretto dal regista di “Mostri contro alieni”, Rob Letterman.

› Titolo originale: Gulliver’s Travels› Nazione: U.S.A.› Anno: 2010› Genere: Commedia, Avventura› Durata: 85’› Regia: Rob Letterman› Produzione: Twentieth Century Fox Film Corporation, Davis Entertainment, Electric Dynamite› Distribuzione: 20th Century Fox› Cast: Emily Blunt, Jack Black, Jason Se-gel, Amanda Peet, Billy Connolly, T.J. Miller, Romany Malco, Chris O’Dowd, Catherine Tate, James Corden

I FANTASTICI VIAGGI DI GULLIVER

VALLANZASCA - GLI ANGELI DEL MALE

› Titolo originale: Femmine contro maschi› Nazione: Italia› Anno: 2010› Genere: Commedia› Durata: 96’› Regia: Fausto Brizzi› Produzione: Medusa› Distribuzione: Medusa› Cast: Serena Autieri, Claudio Bisio, Nan-cy Brilli, Luciana Littizzetto, Ficarra, Picone, Lorenzo Cesari, Wilma De Angelis, Emilio Solfrizzi, Francesca Inaudi

La storia di Renato Vallanzasca e della sua banda di criminali vista attraverso gli occhi di Michele Placido:

Kim Rossi Stuart interpreta un protagonista accattivante e per il quale non si può non parteggiare. Più che un criminale, in Vallanzasca - gli angeli del male Renato Vallanzasca è un simpatico e inguaribile mascalzone. Malgrado ciò, il fi lm di Michele Placido è da vedere, ma è fondamentale essere a conoscenza dello svolgimento dei fatti relativi al vero Vallanzasca.

› Titolo originale: Vallanza-sca - Gli angeli del male› Nazione: Italia› Anno: 2010› Genere: Drammatico› Durata: 125’› Regia: Michele Placido› Produzione: Cosmo Pro-duction, 21 Century Fox Italy, Fox International Productions, Babe Films› Distribuzione: 20th Cen-tury Fox› Cast: Kim Rossi Stuart, Valeria Solarino, Filippo Timi, Gaetano Bruno, Fran-

cesco Scianna, Paz Vega› Noi la pensiamo così: Da vedere per l’ottima regia e per la memo-rabile interpreazione

di Kim Rossi Stuart

> in provincia

CINEMA TEATRO

forumS.ILARIO D’ENZA_via roma, 8

tel. 0522.674748www.forumcinema.it

Sabato 5, Domenica 6 e Giovedì 10 Febbraio_ore 20:30 - 22:30 sabato, 19:00 - 21:00 domenica, 21:00 giovedì ...................................................... IMMATURIMartedì 8 Febbraio_ore 21:00 ........... LONDON RIVER

CINEMA

excelsiorRUBIERA_via trento, 3/D

tel. 0522.626888www.cinemateatroexcelsior.it

Sabato 5 Febbraio_ore 21:00 ............ LONDON RIVER

CINEMA

metropolisBIBBIANO_via gramsci, 4

tel. 0522.882769www.metropolisbibbiano.it

Mercoledì 9 e Giovedì 10 Febbraio_ore 21:15.......... ............................................................UOMINI DI DIO

Da Venerdì 4 Febbraio_ore 20:40 - 22:45 tutti i giorni . ...................................................CHE BELLA GIORNATADa Venerdì 4 Febbraio_ore 18:20 - 20:40 - 22:45 merco-ledì e venerdì, 16:00 - 18:20 - 20:40 - 22:50 sabato e domenica, 20:40 - 22:45 lunedì, martedì e giovedì ...... ........................................................ IL DISCORSO DEL REDa Venerdì 4 Febbraio_ore 18:15 mercoledì e venerdì, 15:00 - 16:50 - 18:40 sabato e domenica ........... L'ORSO YOGHI 2DDa Venerdì 4 Febbraio_ore 18:30 - 20:00 - 20:45 - 21:30 - 22:00 - 22:45 mercoledì e venerdì, 15:00 - 15:30 - 16:00 - 16:50 - 17:30 - 18:00 - 18:40 - 19:30 - 20:00 - 20:45 - 21:30 - 22:00 - 22:50 sabato e domenica, 20:00 - 20:45 - 21:30 - 22:00 - 22:45 lunedì, martedì e giovedì ............FEMMINE CONTRO MASCHIDa Venerdì 4 Febbraio_ore 18:30 - 20:45 - 22:45 mer-coledì e venerdì, 15:00 - 16:50 - 18:40 - 20:45 - 22:50 sabato e domenica, 20:45 - 22:45 lunedì, martedì e giovedì .......................................... QUALUNQUEMENTEDa Venerdì 4 Febbraio_ore 18:30 - 21:00 - 22:50 mer-coledì e venerdì, 15:00 - 17:00 - 19:00 - 21:00 - 22:50 sabato e domenica, 21:00 - 22:45 lunedì, martedì e giovedì .........................................................IMMATURIDa Venerdì 4 Febbraio_ore 18:30 - 21:00 - 22:45 mer-coledì e venerdì, 15:30 - 17:20 - 19:00 - 21:00 - 22:00 - 22:50 sabato e domenica, 21:00 - 22:45 lunedì, mar-tedì e giovedì ..............................PARTO CON IL FOLLEDa Venerdì 4 Febbraio_ore 18:40 mercoledì, venerdì, sabato e domenica, 20:30 lunedì, martedì e giovedì ................................I GRANDI VIAGGI DI GULLIVER 3DDa Venerdì 4 Febbraio_ore 20:30 - 22:50 mercoledì e vener-dì, 15:00 - 16:50 - 20:30 sabato e domenica, 22:50 lunedì, martedì e giovedì .......... I GRANDI VIAGGI DI GULLIVER 2D

CINEMA TEATRO

boiardoSCANDIANO_via XXV aprile, 3

tel. 0522.854355www.cinemateatroboiardo.it

Da Venerdì 4 a Lunedì 7 Febbraio_ore 15:00 - 17:00 -19:00 - 21:00 domenica, 20:30 - 22:30 sabato, 21:00 lunedì e venerdì .............FEMMINE CONTRO MASCHI

CINEMA

nuovo romaCASALGRANDE_via canale, 2

tel. 0522.846204www.cinemaromacasalgrande.it

Da Venerdì 4 a Martedì 8 Febbraio_ore 20:30 - 22:30 sabato, 21:00 venerdì e martedì,15:00 - 17:00 - 19:00 - 21:00 domenica ........................QUALUNQUEMENTE

CINEMA

edenPUIANELLO_p.zza gramsci, 8/1

tel. 0522.889889

Da Venerdì 4 Febbraio_ore 17:00 - 19:00 - 21:00 do-menica, 20:30 - 22:30 sabato, 21:30 venerdì e mer-coledì ............................... FEMMINE CONTRO MASCHIMartedì 8 e Giovedì 10 Febbraio_ore 21:30 ............. ............................................................UOMINI DI DIO

CINEMA TEATRO

pedrazzoliFABBRICO_corso roma, 64

tel. 0522.667062www.teatropedrazzoli.it

Martedì 8 Febbraio_ore 21:15 ..... ANIMAL KINGDOM

CENTRO

polivalenteGATTATICO_p.zza cervi, 34

tel. 0522.477912www.comune.gattatico.re.it

Venerdì 4 e Domenica 6 Febbraio_ore 15:00 - 17:00 - 21:00 domenica, 21:00 venerdì ................................ ................................................ CHE BELLA GIORNATA

CINEMA

emiroRUBIERA_via togliatti, 1

tel. 0522.626644www.emiro.net

SALA ROSSA - Venerdì 4 Febbraio_ore 20:15 - 22:30 ... ..........................................FEMMINE CONTRO MASCHI SALA VERDE - Venerdì 4 Febbraio_ore 20:00 - 22:30 ....... ....................................................................ANOTHER YEARSALA ROSSA - Sabato 5 Febbraio_ore 20:15 - 22:30 ... ..........................................FEMMINE CONTRO MASCHI SALA VERDE - Sabato 5 Febbraio_ore 20:00 - 22:30 ....... ....................................................................ANOTHER YEARSALA ROSSA - Domenica 6 Febbraio_ore 15:45 - 18:00 - 20:15 - 22:15 ...................FEMMINE CONTRO MASCHI SALA VERDE - Domenica 6 Febbraio_ore 15:15 - 17:30 - 20:00 - 22:15 ..............................................ANOTHER YEARSALA ROSSA - Lunedì 7 Febbraio_ore 21:00 ................ ..........................................FEMMINE CONTRO MASCHI SALA VERDE - Lunedì 7 Febbraio_ore 20:45 ..ANOTHER YEARSALA ROSSA - Martedì 8 Febbraio_ore 21:00 .............. ..........................................FEMMINE CONTRO MASCHI SALA VERDE - Martedì 8 Febbraio_ore 21:15 ..UOMINI DI DIOSALA ROSSA - Mercoledì 9 Febbraio_ore 21:00 ..UOMINI DI DIO SALA VERDE - Mercoledì 9 Febbraio_ore 20:45 ..ANOTHER YEAR SALA ROSSA - Giovedì 10 Febbraio_ore 21:00 ................ ..............................................FEMMINE CONTRO MASCHISALA VERDE - Giovedì 10 Febbraio_ore 20:15 - 22:30 ..... ...................................................................UOMINI DI DIO

MULTISALA

novecentoCAVRIAGO_via del cristo, 5

tel. 0522.372015www.multisala900.it

CINEMA

kaleidosPOVIGLIO

via bologna,1tel. 0522.969386

Domenica 6 Febbraio_ore 14:45 - 16:40 - 18:30 - 20:30 ....................................... CHE BELLA GIORNATA

CINEMA

apolloALBINEA_via r. morandi, 1

tel. 0522.597510www.cinemaapolloalbinea.it

Da Venerdì 4 Febbraio_ore 15:15 - 17:15 - 19:15 - 21:15 domenica, 20:30 - 22:30 sabato, 21:15 lunedì, giovedì e venerdì .............FEMMINE CONTRO MASCHISabato 5 Febbraio_ore 16:30 - 18:15 ....... WINX CLUBMartedì 8 e Mercoledì 9 Febbraio_ore 21:15..GORBACIOF

Page 22: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

musicasettimana live

FabriÊ Fibra

SABATO 5 FEBBRAIO A Calamita di Cavriago Bob Corn, al Fuori Orario di tane-to di gattatico Pierdavide Ca-rone, al Corallo di Scandiano Controllo Totale, al Fillmore di Cortemaggiore Verdena, al Palabam di Mantova Dalla & De Gregori, a Bologna Estra-gon Fabri Fibra.

VENERDÌ 4 FEBBRAIO

DiscoÊ Inferno

Al Fuori Orario di Taneto di Gattatico Disco Inferno, al Nonna Pia di Bibbiano Gab-ry & Tuma, alla Freccia della Strega Beira Mar, all'Estra-gon Bologna Pennywise, al Vibra di Modena Tying Tif-fany.

IlÊ BattelloÊ Ebbro

Alla Cantina Garibaldi di Ca-vriago Sara Loreni e il Battel-lo Ebbro.

LUNEDÌ 7 FEBBRAIO

Al Teatro Manzoni di Mode-na Ben Allison, a Castenaso Bologna Mark Kozelek.

DOMENICA 6 FEBBRAIO

BenÊ Allison

Al Take Five di Bologna Bru-sha, Zucconi, Frisari Trio.

MARTEDÌ 8 FEBBRAIO

DannyÊ Brusha

Ligabue

Ministri

Al Teatro Ponchielli di Cre-mona Ligabue.

GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO

Al Fuori Orario di Taneto di Gattatico Lassociazione, al Palasport di Brescia Pooh, all'Accademia Robben di Milano Ford.

MERCOLEDÌ 9 FEBBRAIO

Pooh

Al Calamita di Cavriago Dia-framma, alla Salumeria di Arceto Nic Cowan, al Fuori Orario di Taneto di Gattati-co Asilo Repubblic e Mala-strana, al Teatro De Andrè Omaggio a Faber con Marco Baroni, Giulia Bellei, Alberto Bertoli, Sabrina Gasparoni, al Teatro di Mantova Ligabue, al Locomotiv di Bologna Iron & Wine, all'Estragon di Bo-logna Giovanni Lindo Ferret-ti, ad Assago Forum Skunk Anansie.

SABATO 12 FEBBRAIO

VENERDÌ 11 FEBBRAIO

Da Nonna Pia di Bibbiano Pampa Pavesi Trio, alla Frec-cia Della Strega Tagliavini & Follon Brown Band , al Fuori Orario di Taneto di Gattatico Zimbaria e Krasì, all'Onirica di Parma Ministri, al Fillmore di Cortemaggiore Verdena, al TPO di Bologna Perturbazio-ne, al Teatro di Padova Go-ran Bregovic, all' Estragon di Bologna Band Of Horses.

THE WINDING SHEETMARK LANEGAN

Pubblicazione: 1990 13 Brani

Tracklist:Mockingbirds – 2:29

Museum – 2:50Undertow – 2:52

Ugly Sunday – 3:56Down In The Dark – 3:21

Wild Flowers – 2:59Eyes Of A Child – 4:00

The Winding Sheet – 5:30Woe – 2:04

Ten Feet Tall – 2:49Where Did You Sleep Last Night – 3:59

Juarez – 1:21I Love You Little Girl – 2:02

Mark Lanegan te lo immagini sempre tenebroso, scuro, con una voce da crooner anche quando va a comprare il latte al supermercato, dove sicura-mente acquisterà anche l’en-nesimo pacchetto di sigarette, immancabili nella sua dieta “mediterranea”.“Mockingbirds”(2:29) sprigiona da subito l’anima dannata del suo autore che viene accentuata da un riff melodicamente os-sessivo nella sua elettricità, un blues scintillante targato anni novanta.Poi si cambia nettamente rotta con “Musuem”(2:50), dove una chitarra acustica accom-pagna una voce che ricorda vagamente Sting (prima che diventasse il pupazzo musicale che sappiamo, ovvio). In realtà quest’album sa di pioggia e solitudine, come nell’intima “Eyes of a Child”(4:00) che è

I DISCHI CHE HANNO FATTO LA STORIA (ALTERNATIVA) DEL ROCK di Enrico Rossi

sorretta da un violino su cui corrono le parole inquisitorie di Mark che diventano man mano deleterie nella stupenda “Ugly Sunday”(3:56) che recita: “sono ubriaco, mezzo cieco ed è una bruttissima domenica mattina”. Siamo quasi in piena era grunge, poco prima della massifi cazio-ne di qualcosa che era puro e candido come la “neve” e Lanegan si lancia in un incro-cio di blues elettrico e melodie acustiche sempre agrodolci come “Woe”(2:04) o la cover di Leadbelly, “Where Did You Sleep Last Night”(3:59), che sarebbe stata ripresa dai Nirvana nella famosa Unplugged in NY, e qui riproposta con una serie di feedback caotici.E neanche a farlo apposta, c’è proprio un signorino biondo che si occupa dei cori e di alcune chitarre, come nell’incalzante groove elettrico di “Down In the

- Mark Lanegan è stato il frontman degli Screaming Trees fi no al 2000 e, nel frattempo, si è sempre dedicato ai suoi album solisti e collaborazioni illustri: da Isobel Campbell a Greg Dulli ai QOTSA.- Per pochi mesi era nato un gruppo chiamato THE JURY in cui militava Kurt Cobain, Chris Novoselic e Mark Pickarel con l’intenzione di suonare solo pezzi di Leadbelly. Il progetto è naufragato, ma si può sentire qualco-sa in questo The Winding Sheet o nel box set dei Nirvana uscito nel 2004.- L’album dei QOTSA in cui Mark Lanegan ha prestato la sua voce per alcuni pezzi è stato dichiarato dalla RIAA disco d’oro.

DI MARIANGELA ANCESCHI

Sound aggressivo e chitar-re distorte i Verdena sono

tornati alla ribalta a suon di “Wow” e saliranno sul palco del Tunnel venerdì 18 febbraio. Sono passati tre anni dal lungo e fortunato tour di “Requiem”, tre anni trascorsi in sala di re-gistrazione, ai piedi del monte Misma, nel loro Henhouse Stu-dio e un silenzio che ha creato molta attesa.Una lunga e sofferta gestazione che si è chiusa con l’uscita di “Wow”, un imponente doppio album composto da ventisette tracce che ha visto la luce il 18 gennaio per Universal.I Verdena rilanciano con questo nuovo “Wow” che ha tutte le carte in regola per ripetere il successo del precedente lavoro. Per la terza volta registrano un disco in analogico dentro ad un piccolo casolare, un connu-

Bentornati VerdenaLa band bergamasca al Tunnel il 18 febbraio

bio fra rock, psichedelia senza barriere e liriche visionarie in italiano, shakerato in due dischi densi e coraggiosi. Oggi con Giardini di Mirò, Af-terhours e Marlene Kuntz, i Ver-

dena sono il fi ore all'occhiello dell'alternative rock italiano, una scena che sta crescendo e migliorando e che ormai non ha nulla da invidiare a qual-siasi situazione oltreconfine.

Al Tunnel, con il loro furgone rosso che non li abbandona mai, ci faranno pensare per tutto il concerto ad un suono semplice ma entusiasta, breve ma estre-mamente liberatorio. Wow!

WOW, CHE SOUND! I Verdena tornano a Reggio dopo la pubblicazione del nuovo album

Da Atlanta ad Arceto, sabato 12 febbraio sbarca alla Sa-

lumeria del Rock, per la prima volta in Italia, Nic Cowan, uno dei nomi più interessanti del nuovo cantautorato a stelle e strisce. Con una azzeccata miscela di soul, country, blues e rock, unito ad un groove tipicamente ur-bano che ricorda la voce di Otis Redding e Chris Robinson, quella di Nic Cowan è una musica piena di tessiture e grinta con testi molto impegnati, auto-rifl essivo e intelligenti. La versatilità mu-sicale di Nic, gli permette di mettere a tacere una folla con il suo lato serio e più morbido, ma può anche farla impazzire di gioia. Dopo un ascolto si sa che questo nativo del Texas, trapian-tato in Georgia è tutt’altro che cantautore sprovveduto. Nic ha condiviso il palco con alcuni dei migliori musicisti statunitensi tra cui Zac Brown Band, Sister Hazel, Shawn Mullins e Drivin ‘N Cryin’. Attualmente risiede a Atlanta, Georgia ed ha appena dato alle stampe il suo primo album “Hard Headed” pubbli-

cato nell’autunno del 2010 da Southern Records Ground. Oltre a suonare dal vivo in tutto il sud-est per sostenere la sua versione attuale “Cheap Wine” Cowan ha trascorso l’ultimo anno come opener per i Zac Brown Ban. Inizio concerto: ore 22.

Ad Arceto arriva Nic Cowan il 12 febbraioSulle orme del Boss

Lunedì 8 Febbraio, la Cantina Garibaldi di Cavriago pre-

senta un appuntamento con la canzone d’autore italiana. Sul palco Sara Loreni e il Battello Ebbro vincitori del “Premio Ciampi 2010”. Chanson françai-se, jazz, suggestioni mitteleuro-pee, tango e, non da ultima, una certa tradizione italiana, sono i principali nutrimenti della col-laborazione fra Paolo D'Errico, bassista dei Ridillo, e Sara Loreni. Melodie fresche ed eleganti, sonorità ed arrangiamenti che tendono a recuperare certe atmosfere e sonorità perdute, si inseriscono nella modernità della composizione accompa-gnando testi in italiano e fran-cese talvolta narrativo-simbolici, talvolta onirici e stranianti. Per dare voce a queste composizioni nasce nel 2009 la formazione “Sara Loreni & Il Battello Ebbro” di cui fanno parte: Sara Loreni – voce Lele Borghi – batteria Paolo D’Errico - basso, cori Stefano Medioli – pianoforte Simone Pederzoli – trombone Corrado

Terzi - clarinetto e sax Clau-dio Zanoni - tromba, chitarra, cori. Sara inoltre fa parte della Compagnia del Piccolo Teatro Instabile, studia con l’attrice Ta-nia Rocchetta della Fondazione Teatro Due di Parma e collabora con l’artista Nicolò Cecchella (poeta, pittore, fotografo).

La vincitrice del “Premio Ciampi” in CantinaSara Loreni, poesia in musica

Dark”(3:21) dove la sua voce combatte con la potenza ba-ritonale di Lanegan. Canzoni per anime tormentate.

SkunkÊ Anansie

venerdì 4 febbraio 2011 - REPORTERPag. XIV

Page 23: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

Non solo liscioLa romagnola Simona Grentchen live al Kalinka il 4 febbraio

playlistla

2

3

10

4

5

6

8

9

“21”

Adele

7

1“Olimpia”

JohN legeNd & The RooTs

“ The PartyAin’t over”

WANdAJAcksoN

“Le Noise”

Neil YouNg

“Rock dust,Light Star”

JAmiRoquAi

musica

“Write about love”

Belle & seBAsTiAN

“Once Around”

 AuTumNdefeNse

“Acid Country”

PAul heAToN

“Olimpia”BRiAN feRRY

“Reimagines Gershwin”

BRiANWilsoN

Il 90% delle recensioni dedicate a Tying Tiffany ha sempre po-

sto l’accento sul suo passato da Suicide Girls, quasi per incuriosire all’ascolto passando per un mor-boso desiderio voyeuristico.Criticata, osannata, dimenticata, recuperata dalla cricca degli in-tenditori della musica indie rock italiana, perché siamo nel 2011, ma se una donna si mette a fare canzoni e per di più ha realizzato servizi fotografici di un certo tipo, allora il gossip è un cavallo a briglia sciolta.Il live, a mio avviso ha risentito parecchio della mancanza di una figura “dietro le quinte”, tipo un batterista vero, perché l’uso di troppe drum machine sintetiche senza “raspiro”, un sacco di suoni in base, e chitarre spesso ripetitive nel proporre quel certo tipo di suono che ci si aspetta, hanno appiattito tutto l’insieme.Inoltre l’effetto dancefloor-rave

TYiNg TiffANY (cavriago, calamita – 29 gennaio)mi ha davvero provato, soprattut-to perché era ingannevole facen-domi credere di essere sempre e comunque ad un concerto anche quando il tizio davanti a me si è messo ad amoreggiare con la cassa come un vero raver.E poi la voce urlata di Tiffany era costantemente filtrata da una distorsore, il che è come fingere di avere un orgasmo ogni 5 secondi.Dov’è finito il coraggio e la sfac-ciataggine di Lydia Lunch? La coerenza incoerente di Courtney Love? L’esplicita volgarità di Cosey Fanni Tutti?Per carità, tutto perfetto preso singolarmente, ma nell’insieme non ci siamo; era come se stessi ascoltando il cd nello stereo della mia cameretta, forse con l’unica differenza che nella mia cameretta non avevo Tying Tif-fany davanti a me (vestita). Ecco, anche io sono cascato nel facile commento ormonale.

visto per Voi di Enrico Rossi

Che poi, arrivato a metà concer-to, ero più rapito dall’immagine da cyber punk del chitarrista 1, un incrocio tra Henry Rollins e uno qualsiasi dei Ramnstein con bicipiti pompati come le gomme della bicicletta, mentre il chitarrista 2 era sempre troppo

impegnato nelle sue movenze da “poser” tossico con le occhiaie. Detto questo, penso che se sei un dark new waver proveniente direttamente dagli anni ’80 e sei dotato di una capsula del tempo, tutto questo è esattamente ciò che fa per te.

di Gabriele [email protected]

Consiglio per tutti i lettori di Reporter alla ricerca di buo-

na musica dal vivo. Venerdì 4 febbraio recatevi al Kalinka di Carpi. Alle 22 puntuali, perché in questo caso l’antipasto si prean-nuncia ben più interessante della pietanza principale. Prima infatti dei Blanche Alchimie (il progetto della figlia di Ludovico Einaudi già visto e ascoltato parecchie volte a queste latitudini), salirà sul palco la cantautrice faentina Simona Grentchen, 23 anni, autentica rivelazione della musica indie ita-liana. La Grentchen (il nome è un omaggio a Schubert) propone una personalità e una portata artistica invidiabile per una ragazza della sua età, per giunta nata e cresciuta nella terra di Laura Pausini. Rie-cheggiano nelle sue melodie gli echi delle vecchie canzoni dei Cccp o della prima Pj Harvey, quella più arrabbiata e gotica. Ma se anche vi piacciono Radiohead, Sonic Youth, Smashing Pumpkins e Velvet Undergroun, allora venerdì 4 febbraio consigliamo vivamente un salto in quel di Carpi. Inizio concerto: ore 22. Ingresso gratuito con tessera Arci.

CONCITTADINA DELLA PAUSINI Simona Grentchen, l'altra faccia della Romagna

iron & WineIn concerto sabato 12 febbraio al Lomocotiv di Bologna

La confidenza è una dote difficilissima, nella musica.

Iron & Wine, ovvero il barbuto Sam Beam, ce l'ha. Il professore americano neo-folk tornerà dalle nostre parti a suonare a Bologna sabato 12 febbraio, ma stavolta è diverso. Un paio di anni fa, quando lo vedem-mo sulla spiaggia di Marina di Ravenna, era ancora poco conosciuto e direi quasi snob-bato. Poi il penultimo album ma soprattutto il bellissimo “Kiss Each Other Clean”, uscito a gennaio 2011, ha fatto di lui una risorsa insostituibile di quel folk americano aggrappato alle radici dell'interno degli States. Con qualche innesto nuovo: marimba, percussioni, flauti,

sax, elementi estranei fino a ieri alla poetica di Iron & Wine, sono stati inseriti nell'ultimo disco, a riprova pure che Sam Beam non sa solo scrivere belle canzoni, ma anche arrangiarle in un modo diverso dal solito. Largo dunque a qualche accen-no caraibico, a qualche svisata jazz, perché contaminare è sempre bello. E poi, su tutto, la sua vocalità chiara e confortan-te e i cori perfetti fanno il resto.Viene voglia di andare a gio-care a tresette con Sam sotto il classico baracchino ascoltando “Kiss Each Other Clean”, o me-glio viene naturale ripensare a quante volte, la musica, ci ha riportato in dimensioni in cui avremmo voluto essere e ci ha

INSOSTITUIBILE Sam Bean in poco tempo ha conquistato il pubblico

fatto dimenticare per attimi più o meno lunghi le nostre occu-pazioni quotidiane, il nostro

piccolo fluire. Potremo ritorna-re in questi lidi al Locomotiv, ne siamo certi (pb).

Pag. XVvenerdì 4 febbraio 2011 - REPORTER

Page 24: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

venerdì 4 febbraio 2011 - REPORTERPag. XVI

libri l’angolo del lettore i libri più venduti

a cura della libreria all'Arco

di Reggio Emilia

narrativa stranieraPosiz. Autore Titolo prezzo editore1 Clara Sanchez Il profumo delle foglie di limone Û 18,60 Garzanti2 Glenn Cooper La mappa del destino Û 19,60 Nord3 Dominique Lapierre India mon amour Û 16,50 Il Saggiatore4 Jan Wallentin La stella di Strindberg Û 19,00 Marsilio5 Lisa Jane Smith La genesi - Il diario del vampiro Û 12,90 Newton & Compton6 P. C. Cast - Kristin Cast Tempted Û 16,50 Nord7 Glenn Cooper La biblioteca dei morti Û 13,00 Tea8 Brunonia Barry La ragazza che rubava le stelle Û 18,60 Garzanti9 Carolyne Jess-Cooke I diari dell’angelo custode Û 18,60 Longanesi10 Robert Jordan Presagi di tempesta - La ruota del tempo vol 9 Û 25,00 Fanucci

narrativa italiana

settimana dal 24 al 30

gennaio 2011

il libro più vendutoPosiz. Autore Titolo prezzo editore1 Mordecai Richler La versione di Barney Û 12,00 Adelphi2 Marco Malvaldi Odore di chiuso Û 13,00 Sellerio3 Clara Sanchez Il profumo delle foglie di limone Û 18,60 Garzanti4 Glenn Cooper La mappa del destino Û 19,60 Nord5 Dominique Lapierre India mon amour Û 16,50 Il Saggiatore6 Andrea Camilleri La moneta di Akragas Û 15,00 Skirà7 Francesco Piccolo Momenti di trascurabile felicità Û 12,50 Einaudi8 Jan Wallentin La stella di Strindberg Û 19,00 Marsilio9 Andrea Gallo - Loris Mazzetti Sono venuto per servire Û 17,00 Aliberti10 Lisa Jane Smith La genesi - Il diario del vampiro Û 12,90 Newton & Compton

IL LIBRAIO CONSIGLIA

Il piacere di togliersi i sassolini dalle scarpeGli strali avvelenati di Gianfranco Pasquino nel suo libro divertente ma non leggero “Quasi sindaco”

Posiz. Autore Titolo prezzo editore1 Francesco Piccolo Momenti di trascurabile felicità Û 12,50 Einaudi2 Umberto Eco Il cimitero di Praga Û 19,50 Bompiani3 Andrea De Carlo Leielui Û 18,50 Bompiani4 Margaret Mazzantini Venuto al mondo Û 14,00 Mondadori5 Paolo Rumiz La cotogna di Istanbul Û 16,00 Feltrinelli6 Giuseppe Pederiali Il ponte delle sirenette Û 18,60 Garzanti7 Massimo Gramellini L’ultima riga delle favole Û 16,60 Longanesi8 Andrea Camilleri Il sorriso di Angelica Û 14,00 Sellerio9 Antonio Pennacchi Canale Mussolini Û 20,00 Mondadori10 Alessandro D’Avenia Bianca come il latte, rossa come il sangue Û 19,00 Mondadori

DI NICO BIAGIANTI

Gianfranco Pasquino, po-litologo di fama interna-

zionale, docente all’Univer-sità di Bologna e alla Johns Hopkins University, nonché socio dell’Accademia dei Lin-cei ed ex senatore partecipa all’elezione per il sindaco di Bologna nel 2009: perde.La sua lista “Cittadini per Bolo-gna” incassa poco più di quat-tromila voti, e gli rimane come unica soddisfazione quella di aver costretto al secondo turno il candidato della corazzata Pd, nonché vice-presidente della Regione e assessore alle fi nanze, Flavio Delbono.

Che si aggiudicherà poi il posto vincendo agilmente il ballot-taggio col candidato del Pdl Alfredo Cazzola, ma nau-fragherà nello scandalo del Cinzia-Gate: rimborsi spese gonfi ati e appropriazioni inde-bite varie per il signor sindaco e la sua segretaria-amante Cinzia Cracchi. Per lui dimis-sioni e commissariamento per il comune. Leggendo il libro di Pasquino c’è da assicurarsi che il professore si sia divertito da matti ad ascoltare la cronaca della caduta di Delbono.Il suo “Quasi sindaco” (edito dalla reggiana Diabasis) non è solo la storia di una appassio-nata campagna elettorale del

teorico che si sporca le mani con la politica, ma è anche un manuale su come togliersi sassolini dalle scarpe.Con nettezza e ovviamente in-telligenza Pasquino racconta i retroscena di villanie e pretesti, di sotterfugi e incontri “pelosi” (imperdibili quelli per farlo desistere dal candidarsi), di capziosità e “bei gesti interes-sati” (prima l’esclusione dalle primarie del Pd, poi l’offerta di pacchetti di voti per potersi iscrivere – rifi utata con stile), azioni nell’ombra di Prodi e dei prodiani, rapporti turbolenti con la stampa (senza esclu-sione di colpi quello con la Repubblica Bologna), e tutto

il campionario delle eterne illusioni, dei (pochi) slanci di passione e delle (tante) umane bassezze che riguarda il potere nella sua forma più spettacolare: le elezioni. In “Quasi Sindaco” non c’è nulla del tradizionale distacco di un saggio, ci sono anzi sferzate per tutti: i dirigenti di partito un po’ottusi ma premiati per la fedeltà con poltrone a Roma, i politici che si vergognano di ammettere la propria am-bizione, e che scambiano per “un servizio ai cittadini” quella che più spesso è una fortunata carriera fi n troppo remunerata.Aforismi al veleno ovviamen-te per Delbono, provvisto di

troppa “ars amatoria” per sopperire alla mancanza di “ars oratoria”.E avanti castigando.È un libro divertente ma non leggero.La lezione del professore c’è ed è dura: la politica burocratica ed inemendabile degli apparati non pensa a niente e a nessu-no: tende solo a riprodurre se stessa.E la società civile, raramente migliore dei suoi rappresen-tanti, non può permettersi di dormire perché non c’è innovazione possibile, o cam-biamento o rivoluzione, senza una costante, informata e appassionata partecipazione.

A Rio Saliceto

Marco Baracchi presenta il suo libro

L’educatore cinofi lo Marco Baracchiterrà con il pub-

blico dei lettoriuna piacevole conversazionesul mondo dei cani ancora tuttoda scoprire mercoledì 9 febbraio alle ore18, 30 presso il Caffè Letterario di Novellara.Cibo, educazione,giochi e coc-cole: questi gli argomentitrat-tati nel libro “Insegnandogli, rispettandolo”.La conversazionecon l’autore offrirà agliamanti degli animali consigli utilissimiper assicurare loro un futurosereno accanto al loro padrone.Un’occasione per addentrar-sinel meraviglioso mondo ca-nino.Il libro, non è un manuale scientifi co ma una raccolta di consigli e informazioni neces-

sarie per dialogare con i nostri amici a quattro zampe.Con un linguaggio semplice corredato da numerosi esempi pratici tratti da esperienze personali e lavorative l’autore affronta i principali step da percorrere con il cucciolo, per regalargli una vita serena e un futuro felice accanto al suo padrone.Educare un cane rispettando le sue esigenze e i suoi spazi può diventare semplice e veloce oltre che piacevole e divertente. Dall’alimentazione al gioco, dall’educazione alle passeg-giate alla convivenza in casa Marco Baracchi ci guida con leggerezza nel meraviglioso mondo animale, fatto di dia-loghi silenziosi ma autentici e ricchi di amore.

Dissertazioni sul mondo caninoDiventiamo autori

MERCOLEDÌ 9 FEBBRAIO ALLE ORE 18,30CAFFÈ LETTERARIOPIAZZA UNITÀ D’ITALIA 62, NOVELLARA

Sergio Pierattini conduce un laboratorio di scrittura drammaturgica

Sergio Pierattini, autore e attore, condurrà sabato

12 febbraio e domenica 13 febbraio presso l’Istituto Cul-turale Walter Biagini “I Forzati della scrittura”, un workshop di scrittura drammaturgica. I forzati della scrittura è un laboratorio di scrittura per il teatro che vuole far conoscere e sperimentare ai partecipanti non solo le tecniche e le regole della drammaturgia ma che, tramite un lavoro intensivo di verifi ca dei testi prodotti, mira ad un approccio concreto ed intenso con il mestiere d’autore. Un sistema teatrale che presta scarsa attenzione alla dramma-turgia contemporanea fa sì che le idee restino tali senza possi-bilità di verifi ca e confronto; le potenzialità si inaridiscono a discapito del talento. I forzati della scrittura vuole essere un’occasione di lavoro intensi-vo, dove la teoria lascia spazio alla pratica e il blando e pacato ritmo dei seminari teorici pren-

de la forza e i toni di una serrata e determinata lotta contro il tempo. Un meccanismo che da a ciascun partecipante la pos-sibilità, attraverso il confronto e la verifi ca, di mettere in gioco la propria capacità espressiva e organizzativa. Perché la scrit-tura è fatta di creatività ma anche di organizzazione, tempi, forme e regole da scegliere e da rispettare.I forzati avranno quale scopo fi nale la scrittura di testi che potranno essere mostrati al pubblico sotto forma di mise en espace o di lettura. Un labo-ratorio rivolto non solo a chi si interessa di drammaturgia ma a tutti coloro che vogliono cono-scere meglio il teatro attraverso un’esperienza diretta con uno dei suoi aspetti più interessanti e creativi, mettendo in gioco se stessi e la propria creatività. Sergio PierattiniDiplomatosi all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio D’Amico affi anca da anni

l’attività di attore a quella di autore teatrale e sceneggiatore.Autore di Teatro-Giornale, trasmissione di Radio 3 Rai, per la quale ha scritto e curato oltre trecento radiodrammi. Dal 2005 insegna sceneggiatura per la radio presso il Centro Spe-rimentale di Cinematografi a-Scuola Nazionale del Cinema di Roma.È autore de Il raggio bianco (Premio Flaiano per la Dram-maturgia ed. 2006), del pluri-premiato La Maria Zanella con Maria Paiato e del Il ritorno, messo in scena da Veronica Cruciani, premiato nel 2008 dall’Associazione Nazionale Critici Italiani come miglior testo italiano. Lavora con Milvia Marigliano ne Un mondo per-fetto (Premio Riccione-Premio speciale della giuria ed. 2007) del quale cura anche la regia.Per la stagione 2010/11 porta nei teatri, dopo il debutto al festival Primavera dei Teatri-Castrovillari 2010, Il Gregario.

Sabato 12 febbraio:dalle ore 10 alle ore 13

e dalle ore 14 alle ore 19Domenica 13 febbraio:dalle ore 10 alle ore 13

e dalle ore 14 alle ore 19Numero partecipanti:muniti di computer:

minimo 6 - massimo 15.Costo: euro 160.

Iscrizioni: entro sabato 5 febbraio telefonando al nu-

mero: 0522.699648

Sergio Pierattini

Page 25: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

Pag. XVIIvenerdì 4 febbraio 2011 - REPORTER

cinema

Un criminale troppo accattivante Un fi lm di alta qualità, da vedere però con cognizione di causa. Ottima la regia. Memorabile Rossi Stuart

Vallanzasca - gli angeli del male

DI FRANCESCO TEDESCHI

Non si può tenere in gab-bia una tigre così", dice il

giovane Renato Vallanzasca all'amico, mentre libera dal car-rozzone dello zoo uno splendido esemplare di tigre reale. Questa frase, pronunciata a inizio fi lm dal protagonista, racchiude lo spirito stesso dell'ultima fatica di Michele Placido: Vallanzasca – Gli angeli del male ripercorre la carriera criminale di Renato Vallanzasca, celebre criminale italiano condannato a quattro ergastoli per il grande numero di rapine e crimini commessi nel corso degli anni. La sua indole emerge molto presto: il tentativo di liberazione della belva è il cri-mine che dà inizio alle danze. Gli anni successivi sono un susse-guirsi di reati gradualmente più gravi, in un crescendo di violenza sempre più efferata. La tigre non può rimanere dietro le sbarre: allo stesso modo, Vallanzasca e i suoi sgherri sfi dano la sorte in continuazione, spesso dimo-strando di avere una fortuna sfacciata, commettendo rapine, intimidazioni, faide, rapimenti e omicidi. La sceneggiatura, che ripercorre fedelmente gli avve-nimenti relativi alla storia della

banda di Vallanzasca, è costruita attorno al personaggio del fa-moso criminale, qui interpretato da Kim Rossi Stuart: spaventoso, violento, ma anche ironico e indiscutibilmente accattivante. Ed è forse proprio questo il pun-to debole di un fi lm altrimenti perfetto: questo Renato Val-lanzasca è troppo accattivante, troppo, per essere un uomo che ha commesso svariate rapine e omicidi. Certo, nel cinema accade spesso di imbattersi in quello che alcuni critici hanno defi nito “Effetto Hannibal", che consiste nell'in-

durre lo spettatore a parteggiare per un personaggio decisamente negativo attribuendogli grande carisma, ma si tratta perlopiù di opere di fantasia, come appunto nel caso del dottor Hannibal Lecter ne Il silenzio degli inno-centi: il film di Placido, però, narra fatti realmente accaduti. Ciò non toglie che Vallanzasca – gli angeli del male sia un fi lm d'altissima qualità, se visto col dovuto distacco e una buona cognizione di causa. Memorabile l'interpretazione di Kim Rossi Stuart nei panni del nemico pubblico, ottima la regia.

Un road movie yankee, bastardo e gratuitoDI MONICA FRANZONI

Più che al precedente “Una notte da leoni”, “Parto col

folle” ricorda lo storico “Un biglietto per due” della mitica accoppiata Steve Martin/John Candy. Persa la spensieratezza travolgente e la risata volgare ma riuscita del predecessore, Todd Philips punta tutto su di una pellicola “buddy/bud-dy”, che vede affi ancare due personalità opposte incapaci però di decollare.Peter è un architetto in viaggio di lavoro ad Atlanta. Quando la moglie Sara gli comunicherà che le è stato prescritto un parto cesareo da lì a cinque giorni, l’uomo salirà sul pri-mo aereo per esserle vicina durante il lieto evento. Ma l’incontro con l’effeminato e disastroso Ethan Tremblay, lo farà entrare in una lista no fl y, privandolo di bagagli, portafo-glio, documenti. E lasciandogli come unica alternativa, di

Parto con il folle

compiere il coast to coast al fi anco dell’irritante, infantile ed inaffi dabile nuovo compa-gno di viaggio. Il fi lm punta tutto sull’amaro e ricorda la comicità dura dei Fratelli Farrelly. Peter riesce ad esprimere al meglio la rabbia, la frustrazione, la malvagità intrinseca in qualsiasi uomo posto in condizioni estreme. Malmenato da un diversa-mente abile, prende a cazzotti ragazzini, sputa sui cani, è ves-sato da poliziotti di frontiera per un sacchettino di hashish. Mentre il suo irritante com-pagno con ceneri del padre al

seguito e cane che si masturba come il padrone prima di pren-dere sonno, riesce a strappare qualche risata nella sua inge-nua grossolanità, esprimendo tutta l’inadeguatezza umana. Sono male calibrati i tempi e i momenti. La volgarità può far sorridere fi ltrata della giusta leggerezza, ma fare dell’eccesso e del cattivo gusto regola è una strategia perden-te. Il regista fi rma una pellicola bastarda e gratuita, che si prende troppo sul serio, e in cui un umorismo greve e po-liticamente scorretto rende di scarsa godibilità lo spettacolo.

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EVENTI DELLA SETTIMANA

Venerdì 28 gennaio, Palazzo Allende, Reggio Emilia

90 ANNI DI BASKET A REGGIOSabato 29 gennaio, Tunnel, Reggio EmiliaI DOOKIES IN CONCERTO

Domenica 30 gennaio, Palestra San Giovanni, Novellara (RE)

A PRANZO CON I NOMADI

Venerdì 28 gennaio, Teatro Valli, Reggio Emilia

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA Sabato 29 gennaio, Teatro Cavallerizza, Reggio EmiliaCONCERTO-LEZIONE DI FRANCESCO MANARA

Sabato 29 gennaio, Calamita, Cavriago (RE)

IL LIVE DEI TYING TIFFANY

Page 26: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

venerdì 4 febbraio 2011 - REPORTERPag. 26

GIOVEDÌ 10 FEBBRAIOOre 15 - San Donnino

Decollo delle mongolfi ere Biblioteca comunale (Via G. di Vittorio 6)

“Coccole di cioccolata” Cioccolata calda e biscottini

per tutti gli utenti “Un pizzico di affetto,

un etto di amore, una spolveratadi romanticismo”

I primi 30 utenti che accederanno al servizio bibliotecario verranno

omaggiati con una piccola raccolta di dolci ricette per San Valentino da

offrire al proprio amore Ore 15.30 - Biblioteca comunale

“Un cuore per te”Laboratorio di cucito creativo per la

realizzazione di un gadget a forma di cuore (dai 10 anni in su)

VENERDÌ 11 FEBBRAIOOre 8.30 e ore 15 - San Donnino

Decollo delle mongolfi ere

SABATO 12 FEBBRAIOOre 8.30 - San Donnino

Decollo delle mongolfi ereDalle 10 alle 18

Piazza della Repubblica Mercatini artistici e gastronomici

Ore 14 - San Donnino Audio Car di accoglienza amorosa

PROGRAMMAOre 15 - San Donnino

Decollo delle mongolfi ereOre 17 - Biblioteca comunale

“Narrastorie sul tappeto” “Tommy e la mongolfi era”

(dai 2 ai 3 anni) “Milly e Molly in Mongolfi era”

(dai 4 ai 5 anni)Dalle 21

Parco Matilde“La notte fondente”

Concerto dei Bermuda AcousticDolce dopocena a base di praline di

cioccolato e semifreddi Ore 23.30

Spettacolo piromusicale

DOMENICA 13 FEBBRAIOOre 8.30

San Donnino Decollo delle mongolfi ere

Dalle 10 alle 18 Piazza della Repubblica

Mercatini artistici e gastronomiciOre 14

San Donnino Audio Car di accoglienza amorosa

Ore 15San Donnino

Decollo delle mongolfi ereOre 16

Biblioteca comunale“Mettiamoci il cuore”

Laboratorio creativo per bambini con letture e animazioniCastello delle CarpineteApertura straordinaria

con visita guidata (Ingresso: 2 euro)

LUNEDÌ 14 FEBBRAIOOre 8.30 e 15 San Donnino

Decollo delle mongolfi ereOre 17

Biblioteca comunale“Narrastorie sul tappeto”

Narrazioni per bambini

Il programma potrà subire delle varia-zioni a causa delle condizioni meteo

Il volo degli innamoratiTutto pronto a Carpineti per le mongol� ere in amore

Decine di palloni aerostatici di tutta Europa a dipingere il

cielo dell’Appennino, tanti con-certi, splendidi spettacoli piro-tecnici, iniziative “romantiche” per San Valentino, gastronomia, festa, storia, tradizioni e am-biente. Tutto pronto a Carpineti per la decima edizione di “Mon-golfi ere Innamorate – X Raduno internazionale di Mongolfi ere di San Valentino”, in programma da giovedì 10 febbraio sino a lunedì 14 febbraio nel territorio carpinetano. Un evento che nel corso degli anni è diventato un appuntamento di grande rilievo

per tutta la montagna reggiana, capace di radunare migliaia di persone per assistere allo spettacolo delle mongolfiere in volo, oltre che equipaggi da tutta Europa. Il programma degli appuntamenti è denso di eventi, che avranno come fi lo conduttore il volo e l’amore. La costante saranno i voli dei pal-loni aerostatici. Gli equipaggi, che a decine arriveranno da ogni parte d’Italia e d’Europa, come da tradizione, decolleranno in ogni giornata del raduno dall’area attrezzata di San Don-nino, a pochi km dal centro di

Carpineti. Tra i momenti più suggestivi, da segnalare, la “Notte fondente”, dedicato ai dolci, di sabato 12 febbraio al Parco Matilde di Carpineti. Nella stessa serata sono in program-ma un concerto dei Bermuda e lo spettacolo piromusicale.Ma l’intero programma è ricco: animazioni, mercatini artistici, saponi naturali ed oli, ciocco-lateria artigianale, tè pregiati e prelibatezza varie, una visita guidata al Castello delle Carpi-nete in programma domenica 13 febbraio , poeti itineranti, letture ed animazioni.

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Page 27: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

Pag. 27venerdì 4 febbraio 2011 - REPORTER

Piacere senza limitiUn nuovo sexy shop in città. Sempre aperto e riservato

Il giorno, ma soprattutto la notte di San Valentino si

avvicina.E allora cosa di meglio per ravvivare un po’ l’armonia di coppia ed elettrizzare l’at-mosfera che una idea regalo

simpatica ed intrigante per rendere più intima la serata? Da qualche settimana a Reggio c’è il posto adatto dove trovare l’oggetto giusto.In via Martiri di Cervarolo, 13 ha aperto infatti “Red Pas-

sion”, il primo Sexy Shop in-teramente automatico in città. Aperto 24 ore su 24, senza la presenza di personale, il nuovo sexy shop garantisce la più to-tale riservatezza a chi è in cerca di qualche emozione in più.

Ricco il catalogo dei dvd e dei video, ma soprattutto la vetrina dell’oggettistica con gli ultimi prodotti sul mercato e il tradizionale settore dedi-cato agli scherzi sexy, l’ideale regalo per compleanni o addii

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Biglietti anonimi e nuove rivelazioniDal Giappone agli Stati Uniti con regali e riti differenti

La festa degli innamorati so-spesa tra leggenda e storia

impone comunque dei riti e dei festeggiamenti innegabili. Non solo in Italia ma anche nel resto del mondo soprattutto in Inghilterra la ricorrenza è mol-to sentita. Tutti, anche i bimbi sui banchi di scuola, si scam-biano bigliettini in cui spadro-neggia la frase: “Vuoi essere il mio Valentino/a?”; infatti se

qui da noi spesso nella notte di San Valentino si incontrano gruppi di donne e uomini che in controtendenza decidono di uscire tra single, nel resto del mondo pare che nessuno voglia interpretare la parte di quello che volgarmente viene defi nito “lo sfi gato”. Come si suol dire in questi casi: paese che vai usanze che trovi. In Germania per esempio San Va-

lentino si festeggia più o meno come in Italia, gli innamorati si scambiano frasi d’amore fi ori e cioccolatini, qualcuno si concede anche una cena romantica con musica lounge. In Inghilterra la caratteristica di questa festa è l’anonimità; San Valentino si trasforma cioè nell’occasione per i più timidi di rivelare il proprio amore attraverso bigliettini anonimi.

In Olanda, dove pure è diffusa questa usanza dei bigliettini senza nome, è consuetudine scambiarsi piccoli doni tra cui il più diffuso è un cuore di liquirizia. Come non prendere in considerazione il paese più caliente d’Europa? In Spa-gna la tradizione vuole che il partner regali mazzi di rose rosse alla propria amata. Ma anche oltreoceano la festa di

San Valentino è molto sentita. Negli Usa per esempio viene festeggiato da tutti anche i bambini si scambiano bigliet-tini che raffi gurano i loro eroi dei cartoni animati. Ingegnosi e precisi anche nel giorno degli innamorati si dimostrano i giapponesi. Qui l’usanza vuole che sia la donna a regalare cioccolatini all’uomo che non necessariamente deve essere il

proprio partner. L’importante è che sia un uomo importante, un amico, il padre e anche un datore di lavoro.L’eccezionalità sta nel fatto che un mese dopo il 14 mar-zo, l’uomo in questione deve ricambiare il dono ricevuto regalando del cioccolato bian-co. Non a caso il 12 marzo è conosciuto in Giappone come il White Day.

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Page 28: Reporter Giornale 4 Febbraio 2011

venerdì 4 febbraio 2011 - REPORTERPag. 28

SAN VALENTINO

LE ORIGINI DELLA FESTA

L’origine della festa degli in-namorati affonda le radici nel tentativo della Chiesa cattolica di porre termine ad un popo-lare rito pagano per la fertilità.Fin dal quarto secolo a. C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus: i nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un’urna e opportunamente mescolati. Un bambino sceglieva a ca-so alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissu-to in intimità affi nché il rito della fertilità fosse concluso. L’anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie. Determinato a mettere un termine a questa ottocentesca vecchia pratica, i padri precursori della Chiesa hanno cercato un santo “degli innamorati’ per sostituire il deleterio Lupercus. Così tro-varono un candidato probabile in Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa

duecento anni prima. A Roma, nel 270 d. C. il vescovo Valen-tino di Interamna (oggi Terni), amico dei giovani amanti, fu invitato dall’imperatore pazzo Claudio II e questi tentò di persuaderlo ad interrompere questa strana iniziativa e di convertirsi nuovamente al pa-ganesimo. San Valentino, con dignità, rifi utò di rinunciare alla sua Fede e, impruden-temente, tentò di convertire Claudio II al Cristianesimo. Il 14 febbraio, 270, San Va-lentino fu lapidato e poi decapitato. La storia inoltre sostiene che mentre Valenti-no era in prigione in attesa dell’esecuzione, sia “caduto” nell’amore con la fi glia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla e che, in seguito, le avesse fi rmato il seguente messaggio d’addio: “dal vostro Valentino” , una frase che visse lungamente anche dopo la morte del suo autore...”.

La canzone giusta per far innamorareIl potere della musica confermato da uno studio di ricercatori francesi

E con l’avvicinarsi di San Valentino gli innamorati

stanno già pensando a come trascorrere un giorno speciale, ai regali, alle fughe d’amore ed a come stupire il partner, i singles al contrario saranno quasi nauseati dal proliferare di cuoricini e coniglietti di peluche nelle vetrine, per non parlare delle canzoni strap-pacuore che passa la radio. Ebbene, proprio a proposito di ballate struggenti, soprat-tutto chi è ancora alla ricerca dell’anima gemella non deve sottovalutare affatto il potere della musica. Come se ce ne fosse bisogno, arriva un’ulte-riore conferma del ruolo della

canzone giusta al momento giusto per predisporre al fl irt. Ne parla uno studio pubblicato qualche tempo fa sulla rivista Psychology of Music. Pare che dopo l’ascolto di una musica di sottofondo particolarmente romantica, le donne sarebbero più disposte a dare il loro nu-mero di telefono ad un uomo per un appuntamento galante. Molte ricerche hanno indagato l’infl uenza dei videogiochi ag-gressivi, delle canzoni partico-larmente arrabbiate sui nostri pensieri, sul comportamento e sui sentimenti. Ma l’effetto delle canzoni romantiche era rimasto pressocché inesplo-rato.

O almeno fino a quando i ricercatori Nicolas Guéguen e Céline Jacob dell’Université de Bretagne-Sud in collaborazio-ne con Lubomir Lamy dell’Uni-versité de Paris-Sud non hanno testato il potere della musica su un campione di giovani donne singles di età compresa tra i 18 ed i 20 anni. Guéguen e Jacob aveva già dimostrato come una musica romantica suonata in un negozio di fi ori portasse la clientela maschile a spendere più soldi. Questa vol-ta i ricercatori hanno utilizzato dei questionari per individuare delle canzoni neutre e roman-tiche. Hanno scelto Je l’aime à mourir, una canzone d’amore

del noto cantautore francese Francis Cabrel, e la canzo-ne neutrale L’heure du la, di Vincent Delerm. Un gruppo di giovani donne separate dallo studio principale ha valutato 12 giovani volontari di sesso maschile, ed i ricercatori hanno selezionato quelli più vicini esteticamente all’uomo medio per proseguire con l’esperi-mento. Dopo aver trascorso del tempo in una sala d’attesa ascoltando Francis Cabrel, il 52% delle 87 partecipanti rispondeva positivamente alle avances ricevute, la percentua-le si attestava invece al 28% per chi ascoltava la canzone di Vincent Delerm.

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Pag. 29venerdì 4 febbraio 2011 - REPORTER

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Carnevale, la festa dei golosiNon solo maschere e coriandoli ma anche chiacchiere a volontà

Carnevale si avvicina ed è quindi tempo di mettersi

ai fornelli. Oltre a essere tra le feste più amate dai bambini, infatti, il Carnevale si può an-noverare tra le feste più amate dai golosi. A farla da padrone in questi giorni non sono solo carri, maschere e coriandoli, ma anche i dolci fritti che si presentano in una molteplicità di forme e denominazioni a seconda delle diverse tradizioni regionali. Le chiacchiere, frappe o bugie sono senza dubbio le regi-ne del Carnevale. La ricetta è molto semplice: si tratta di un impasto di farina, zucchero, uova e vino bianco che dopo una sapiente lavorazione do-vrà riposare ben coperto per circa una mezz’ora. Dopo aver steso la pasta ciò che farà la differenza sarà l’utilizzo di un tagliapasta con bordi a zig zag che conferirà ai nostri dolci la forma che ben conosciamo. Se non avete il tempo, né la voglia, di passare un’oretta davanti ai fornelli a friggere e preferite un risultato più leggero e meno ca-lorico, potete riempire una bella teglia di chiacchiere da cucinare in forno, preriscaldato a 160-170 gradi, fi nché non avranno assunto un bel colore dorato. Una volta raffreddate non ri-marrà che spolverarle con dello zucchero a velo o decorarle con striature di cioccolato fondente precedentemente sciolto a bagnomaria. In un Carnevale che si rispetti non possono mancare le castagnole, nella

versione più semplice o con ripieno di crema. Il segreto pare stia nel tenere sottocontrollo la temperatura dell’olio che deve stabilizzarsi intorno ai 160° C al momento dell’immersione delle castagnole per poi aumentare durante la cottura. Ovviamente, per friggere il secondo turno di castagnole, dovremo riportare l’olio alla temperatura iniziale. Per gli inguaribili amanti del cioccolato, è stata sperimentato

con successo la ricetta delle castagnole al cioccolato che prevede l’aggiunta all’impasto base di un bel cucchaio di ca-cao. Le frittelle di mela invece hanno una preparazione molto più veloce che non richiede una grande abilità in cucina. Rimanendo in tema di frittelle, anche quelle di ricotta – che ri-sulteranno croccanti all’esterno e soffi ci all’interno - sono molto gettonate in queste festività.

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ProcedimentoMettete in una ciotola la farina, le uova, lo zucchero, il burro, la vanillina, il sale , la scorza grattugiata del limone, il liquore e il lievito ; lavorate gli ingredienti fi no ad amalgamarli, poi trasferite l’impasto su di una spianatoia leggermente infarinata e impastate fino ad ottenere un composto morbido (ma

non molle) liscio e compatto. Lasciate riposare l’impasto per qualche minuto e poi formate dei cordoncini di pasta dello spessore di un paio di centimetri circa e tagliateli a pezzetti gran-di come delle grosse nocciole. Formate con i palmi delle mani delle palline, (se volete, incidete la superficie con un taglio a croce), e friggetele un po’ alla volta in abbondante olio e a fi amma bassa , rigirandole nella padella fi nchè risulteranno ben gonfi e e dorate e cominceranno a galleggiare.Una volta pronte, fate asciugare le vostre castagnole su un foglio di carta assorbente, spolveriz-zatele con dello zucchero a velo o semolato. Le castagnole sono ottime da gustare ben

calde accompagnate da un buona tazza di cioccolata calda fumante, o da panna montata ma sono superbe anche fredde. La tipica ricetta Romagnola, prevede l’uso del liquore all’anice per insaporire le castagnole ma, se volete, potete sostituirlo con dello Strega, molto utilizzato in altre regioni d’Italia, o con del rum. Volendo, lo zucche-ro semolato utilizzato per la “copertura” delle castagnole, si può sostituire con dello zucchero al velo. Un consiglio per evitare l’odore di frittura nell’ambiente o comunque attutirlo, mettere nell’olio du-rante la frittura uno spicchio di mela, e sostituirlo di tanto in tanto.

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Pag. 31venerdì 4 febbraio 2011 - REPORTER

SPECIALE GASTRONOMIA

Nel segno della convivialitàGli italiani ricercano ingredienti di qualità e ritengono il cibo un piacere

Il “pranzo” continua ad es-sere per gli italiani il pasto

principale della giornata, in particolare per le donne e gli ultra cinquantacinquenni. A confermarlo tre quarti del cam-pione intervistato nell’ambito della ricerca condotta dal cen-tro studi Fipe, la federazione che rappresenta gli esercizi pubblici, che ha fotografato gli italiani e le loro scelte ali-mentari sia all’interno delle mura domestiche, sia fuori casa. Una percentuale marca-tamente sopra la media per la “cena” è stata invece registrata tra i 25-34enni (41% contro il 26,5% medio) e tra i residenti al Centro Italia (30,5%). Più di otto italiani su dieci “variano le proprie scelte alimentari” in funzione del pranzo o della cena e, approfondendo le dif-ferenze, si vede che si tratta prevalentemente di aspetti le-gati alla quantità di cibo più che alla varietà: il “primo piatto” viene consumato decisamente più a pranzo (70%) che non a cena (30%). Al secondo posto, con una marcata differenza tra pranzo e cena in favore di quest’ultima, è il “tenersi leggero”. Al terzo la consumazione di un “pasto completo”, preferito a pranzo piuttosto che a cena. Gli italiani, dunque, sembrerebbe-ro mettere in pratica i consigli dei nutrizionisti che invitano a consumare carboidrati (primo piatto) a pranzo e a tenersi più leggeri a cena. Al di là di chi fa scelte diverse tra pranzo e cena,

vediamo che anche a livello generale vengono confermate delle differenze tra i due pasti principali: per il pranzo a casa si predilige “una” o “due” portate, che generalmente sono “primo” o “piatto unico” e “primo e se-condo”, mentre a cena domina “una sola portata”, che di solito è un “secondo” o un “piatto unico”. Chi sceglie il pasto completo di almeno tre portate a pranzo, vicino a primo piatto e secondo piatto, inserisce l’anti-pasto, a cena il dessert. Ma quali sono gli alimenti maggiormen-te consumati a casa propria? I “primi piatti”, la “frutta” e la “verdura/insalata”, consumati “tutti i giorni o quasi” da circa i due terzi degli intervistati. I “formaggi”, come prodotto di pronto consumo, hanno un buon gradimento, mentre il “pesce” è consumato “tutti i giorni o quasi” da un nu-mero modesto di intervistati (13,5%). La cucina casalinga si conferma, dunque, per essere piuttosto sbrigativa e in ogni caso i consumi cambiano a seconda dell’età e del sesso. I giovanissimi tendono a consu-mare preferibilmente i primi e scarseggiano a frutta; le donne hanno un consumo limitato di salumi e vino; antipasti e des-sert sono fortemente controllati tra gli over 55 anni, mentre la categoria dei 45-54enni risulta essere quella più “godereccia”, con consumi superiori alla media anche tra i prodotti e ali-menti generalmente “no”. Per quanto riguarda il ristorante,

inteso nel senso stretto del termine e quindi escludendo pizzerie e fast food, gli italiani vanno per “festeggiare ricor-renze particolari” (44%) o per “stare in mezzo alla gente” (38,5%), ma per le donne è anche l’occasione “per non dover cucinare” e comunque il 71% degli intervistati “cerca piatti che a casa non trova o non prepara”. Cresce al ristorante anche la tendenza a consumare un pasto completo di almeno

di tre portate, non si rinuncia all’antipasto e si impennano i consumi di dessert, seppure con qualche differenza tra pranzi, più abbondanti, e cene. Tra consumo domestico ed extra-domestico la differenza insomma la fanno “frutta”, po-co richiesta al ristorante, “an-tipasti”, “salumi”, “dessert” e perfi no “vino”, ma le differenze maggiori riguardano il “pesce” particolarmente apprezzato dagli appartenenti alle fasce

centrali di età e dagli intervistati del Centro e Sud Italia e meno dai giovani. In defi nitiva se la casa è sinonimo di “semplicità”, “pasto veloce” e “piatto unico” il ristorante è, soprattutto peri meno giovani, “innovazione/scoperta” , “abbondanza” e “convivialità”. Gli italiani, però, pur tra forti cambiamenti, si conferma-no gourmet. Restano attenti alla “ricerca di ingredienti di qualità” (91,5%), ritengono il

cibo un “piacere” (91%) e utile ad una buona salute (87,5%) anche se per un intervistato su due il cibo è soltanto un “dovere di sopravvivenza”. E la crisi? Dall’indagine non sembra pesa-re più di tanto. Nove intervistati su dieci hanno dichiarato di essere “più attenti all’ambiente e alla cura del servizio” e otto su dieci guardano alla “qualità piuttosto che al prezzo” anche se magari compensano ordi-nando meno piatti.

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FEBBRAIO: FRUTTA E VERDURA DI STAGIONE

Febbraio è un periodo di stasi, in attesa dei raccolti abbon-danti (si spera!) del nuovo anno. Bisogna, pertanto, utilizzare ciò che l’inverno ci ha lasciato, ed imparare ad utilizzarlo al meglio. Comin-ciamo dalla frutta… Niente di nuovo sul mercato, per questo mese: ci si dovrà ac-contentare (si fa per dire!) an-cora per un po’ di mele, pere, arance, banane e frutta secca. Si può comunque affermare che febbraio è il mese della frutta secca e potremmo, una volta tanto, riscoprire la cara, vecchia castagna (secca) che, bollita e passata al setaccio, si presta alla preparazione di dolci, gelati, contorni e … delle frittelle di Carnevale! La castagna infatti è un vero

e proprio tesoro: seccata, si conserva a lungo e può esse-re utilizzata anche nelle più disparate occasioni, durante tutto l’anno. Per la verdura: cardi, finoc-chi, carciofi , catalogna, porri, barbabietole, zucche, sedani-rapa… e poi tutto ciò che ci ar-riva dall’estero, come zucchini, fagiolini, peperoni, pomodori. Contrariamente alla frutta, la verdura è molto varia nel

mese di febbraio: per cui ci si può sbizzarrire con gusto-sissimi pinzimoni (da servirsi con bagna-cauda, maionese, salsa tartara, e via dicendo). Si dovrebbe approfittare di tanta abbondanza per fare conserve: carciofi sott’olio o belle giardiniere sotto’aceto (ad esempio), preparazioni che piacciono a tutti e sempre, e ci evitano spese più in là nel tempo.

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