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Retail: le 10 tesi

Date post: 11-Jan-2015
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Le dieci tesi di Cavalieri Retailing sul futuro del Retail
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Le dieci tesi sul retail Le dieci tesi sul retail
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Page 1: Retail: le 10 tesi

Le dieci tesi sul retail

Le dieci tesi sul retail

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Le dieci tesi sul retail

“Il retail è, per definizione, il settore economico più vicino al consumatore.

E quando il consumatore cambia anche il retail cambia.

Queste trasformazioni non sono mai neutrali; spariscono insegne, si cancellano aziende mentre altre vincono e si trasformano in leader.

Cavalieri Retailing, forte della sua esperienza nel mondo retail, propone dieci trend che caratterizzeranno il settore a livello nazionale ed internazionale.

Questo lavoro vuole anche essere una risposta alle dieci tesi di Gian Paolo Fabris al fine di ribadire che il marketing (e il retail marketing) non è morto ma sta rigenerando sé stesso”.

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Le dieci tesi sul retail

Net reputation customer care:Net reputation customer care: le aziende retail hanno una grande opportunità davanti a loro – la rete.Per monitorare la propria immagine e la propria reputazione non bastano più le indagini cliente e i servizi post-vendita.E’ necessario dedicare tempo per leggere cosa dicono i clienti attraverso i blog, i social network e i siti di informazione.

Il consumattore:Il consumattore: la comunicazione in rete e le nuove tecnologie della comunicazione stanno “educando” una nuova generazione di consumatori, non più acquirenti passivi ma acquirenti informati e desiderosi di “dialogare” a pari livello con l’azienda.Il sito corporate non è più sufficiente per rendere attraente e pubblicizzare lo spazio vendita; blog e podcasting saranno i mezzi del futuro per attrarre persone negli store.

La multicanalità:La multicanalità: trend già ben consolidato nelle strategie di molte catene retail, la multicanalità sarà una delle chiavi per poter sopravvivere sul mercato. Il cliente vuole un retail brand accessibile sulla rete, nei parchi commerciali, nei centri città e in prossimità della propria abitazione.Essere sempre vicino al cliente è fonte di business ! Da studiare con attenzione, inoltre, i nuovi luoghi di retail come gli aeroporti e le strutture sportive.

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Le dieci tesi sul retail

Retail entertainment:Retail entertainment: in un futuro prossimo venturo il negozio che non stimolerà il cliente sarà un negozio vuoto !Il cliente vuole essere stupito dall’azienda e non solo dal punto di approccio del prodotto; oggi lo shopping è anche, e soprattutto, divertimento singolo e collettivo. Le aziende di successo faranno “ridere” il cliente e si trasformeranno anche in produttori di contenuti di intrattenimento gratuiti (per sfruttare l’economia del dono).

Retail shopping experience:Retail shopping experience: l’esperienza di acquisto può essere veloce, approfondita, personalizzata o spersonalizzata.Oggi, e sempre più nel futuro, vinceranno le aziende in grado di dare al cliente l’esperienza d’acquisto in linea con le esigenze del momento e replicabile nello spazio e nel tempo.L’esperienza d’acquisto è il biglietto da visita del retail brand

Coprire le nicchie:Coprire le nicchie: la teoria sulla strategia aziendale ha prodotto negli ultimi anni due intuizioni semplici e per questo geniali: Oceano blu (“crea mercati liberi da concorrenti”) e la Long tail (di Chris Anderson).La long tail (lunga coda) deve essere percorsa da un’azienda che vuole conquistare quote di mercato e difenderle nel tempo; non si deve aver paura di vendere prodotti oggi di nicchia e per pochi ma in grado di essere, domani, il trend del momento.

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Le dieci tesi sul retail

Low cost experience:Low cost experience: un’intera generazione di consumatori si è formata sotto le strategie di aziende che hanno fatto del low-cost il loro grido di battaglia: Ryanair, Easyjet, H&M, Wal-Mart, Lidl …Le aziende che in futuro vorranno percorrere questa strada andranno incontro al successo solo se sapranno permeare l’intera azienda di una filosofia maniacalmente attenta ai costi; per quanto riguarda i clienti ormai la low cost philosophy è trasversale a tutte le categorie sociali.

Value for money experience:Value for money experience: nel futuro sarà sempre più determinante la percezione dei clienti di frequentare un negozio “vicino alle proprie esigenze di spesa”. Non un negozio low-cost ma uno spazio dove poter trovare “l’occasione” e un buon range di prezzo per una scelta più serena. Il cliente vorrà sentirsi “viziato” e “coccolato” con l’angolo del risparmio, continuando ad interagire con un negozio in grado di dare un servizio all’altezza delle sue esigenze.

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Le dieci tesi sul retail

Social sustainability:Social sustainability: la maggior attenzione dei consumatori verso le filiere produttive “responsabili” spingeranno sempre più i retailer a ricercare fornitori che rispettino i diritti sindacali, regole produttive etiche in rispetto ai diritti dell’infanzia e delle donne.Sempre più numerose sono le campagne stampa contro le aziende che mettono in commercio prodotti provenienti da Stati “poco virtuosi” e da fabbriche poco sicure.

Green sustainability:Green sustainability: il premio Nobel ad Al Gore, le proposte “verdi” di John McCain, la probabile elezione a Primo Ministro del leader conservatore “verde” David Cameron dimostrano che il rispetto per l’ambiente è ormai un’esigenza che ha travalicato le convinzioni politiche.Oggi quasi tutti i retailer si “definiscono” verdi ma solo pochi hanno implementato soluzioni per limitare sprechi ed inquinamento; chi lo farà nel futuro entrerà nel “cuore” del consumatore.


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