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RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL LUNGOMARE E … · Inoltre, il progetto di riconfigurazione...

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Pagina - 1 - di 17 Viale Ippocastani – Località Quisisana – Castellammare di Stabia tel. 081 8711864; e-mail: [email protected] Attuazione ed elaborazione del Programma Integrato Urbano PIU’ Europa per la valorizzazione del Waterfront della Città nell’ambito della gestione dei fondi strutturali dell’asse VI PO FESR 2007/2013 Obiettivo Operativo 6.1 RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL LUNGOMARE E DELLA VILLA COMUNALE DELLA CITTA’ RELAZIONE PAESAGGISTICA
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Viale Ippocastani – Località Quisisana – Castellammare di Stabia

tel. 081 8711864; e-mail: [email protected]

Attuazione ed elaborazione del Programma Integrato Urbano PIU’ Europa per la valorizzazione del Waterfront della Città nell’ambito della gestione dei fondi strutturali dell’asse VI PO FESR 2007/2013 Obiettivo Operativo 6.1

RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL LUNGOMARE E DELLA VILLA COMUNALE DELLA CITTA’

RELAZIONE PAESAGGISTICA

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PREMESSA

Nella programmazione regionale sull’utilizzo dei fondi europei per le annualità dal

2007-2013 è stato inserito lo strumento del Programma Integrato Urbano denomi-

nato “PIU’ Europa” che viene strutturato direttamente dai Comuni interessati terri-

torialmente.

Il Comune di Castellammare ha impostato il proprio programma integrato sulle fi-

nalità del risanamento e la valorizzazione del waterfront cittadino, anche in virtù

della presenza, ormai consolidata, del nuovo complesso portuale turistico di Mari-

na di Stabia.

In virtù di questi primari obbiettivi, pertanto, Il “PIU Europa”di Castellammare si ar-

ticola nella realizzazione coordinata di un insieme di interventi sia di natura pub-

blica che di iniziativa privata.

Il fronte mare stabiese interessato da tale progetto si identifica in tre macro aree

contigue ma con caratteristiche diverse:

− area portuale direttamente collegata con il centro antico compresa tra

l’acqua della madonna fino al molo Quartuccio “Banchina di zi Catiello”;

− area della villa comunale e del lungomare collegata con il centro cittadino

compresa tra il molo Quartuccio fino all’Hotel Miramare;

− area degli immobili industriali dismessi lungo la costa tra il lungomare e il porto

turistico compresa tra l’Hotel Miramare e il porto turistico di “Marina di Stabia”;

La presente Relazione Paesaggistica, ai sensi del D.P.C.M. 12 dicembre 2005, è

redatta per la verifica della compatibilità paesaggistica dell'intervento, ai fini del-

la tutela della qualità ambientale e paesaggistica dell'intervento stesso sul territo-

rio.

UBICAZIONE DELL’OPERA E/O DELL’INTERVENTO

Il territorio di Castellammare di Stabia è posto a valle della catena

montuosa dei Lattari e si specchia nelle acque del golfo di Napoli.

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Il clima è temperato, le brezze marine spirano incessanti, determinando

nelle campagne quelle condizioni bioclimatiche necessarie ed ottimali

allo sviluppo delle colture orto-frutto- floricole.

L’area d’intervento riguarda un tratto di costa stabiese di circa un

chilometro, che si sviluppa con andamento nord-sud ed è delimitata ad

ovest dall’arenile e dal mare, e ad est dalla presenza di agglomerati

residenziali moderni alternati a fabbricati del primo novecento. Emergenze

architettoniche di rilievo su questo tratto, sono rappresentate dal Palazzo

del Fascio, una struttura edificata nel 1936 sul vecchio suolo della Piazzetta

Nino Bixio, l’Hotel Miramare, edificio conferente modernità nei primi

decenni del novecento e di recente ristrutturazione, nonché la

Cassarmonica, o padiglione musicale costruita nei primi anni del

novecento caratterizzata da archi arabescati. Questa strutturarappresenta

in un certo senso la cerniera di connessione tra il tratto del lungomare

proveniente da nord e la Villa Comunale di orgini ottocentesche, sulla

quale oggi si sviluppano folte macchie verdeggianti costituite da essenze

arboree ed arbustive di pregio.

L’AREA DI INTERVENTO – RIFERIMENTI STORICI E ANALISI DOCUMENTALE

L’area oggetto di intervento, è stata analizzata approfondendo le sue origini e le evoluzioni

che storicamente si sono verificate modificandone l’aspetto e caratterizzandola. L’analisi

Come si intuisce dalla Cartografia Storica del 1812, acquisita da ricerche storiche presso

l’Archivio Storico della Biblioteca Comunale, l’area in esame era in via di espansione,

essenzialmente costituita da nuclei insediativi.

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Nella Cartografia del 1818 l’area presentava simili caratteri morfologici e la presenza di

nuove costruzioni. E’ questo il periodo in cui vennero abbattute le vicine mura difensive,

vennero ampliati e costruiti nuovi maestosi palazzi.

Nella Cartografia del 1872, l’area, pur mantenendo la sua fisionomia, vedeva ancora

verificarsi lo sviluppo di costruzioni e nuclei insediativi.

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Nella Cartografia del Fantacchiotti del 1879, è possibile visualizzare l’area e notare la

continua espansione insediativi.

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Nella cartografia del febbraio del 1888, l’area inizia a connotarsi per una presenza sempre

più intensa di corpi di fabbrica ad indirizzo residenziale.

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L’analisi storica del sito non è stata limitata solo ad indagine storica cartografica, ma è

stata indirizzata anche alla ricerca di elaborati fotografici che ritraggono il sito oggetto di

intervento.

Castellammare di Stabia IERI e OGGI / Arretramento progressivo della linea di costa

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CARATTERE DELL’INTERVENTO

L’intervento è volto principalmente alla valorizzazione e riqualificazione de fronte

mare, configurandosi quale intervento volto al ricongiungimento della città col

mare, un rapporto che è andato perso negli anni, a causa pure

dell’arretramento della linea di costa. Inoltre, il progetto di riconfigurazione del

waterfront intende porsi quale fil rouge di connessione tra l’area già realizzata di

Marina di Stabia ( attrattore turistico non solo per Castellammare di Stabia ma

per tutti i paesi limitrofi ) ed il tratto a sud della città, già sede di interventi pun-

tuali realizzati ed in fase di realizzazione. Nello specifico si intendo i tratti di segui-

to riportati:

1) Area portuale collegata con il Centro Antico

Con il supporto di cofinanziamenti europei relativi al programma POIn "At-

trattori Culturali, Naturali e Turismo" 2007/2013 - Polo "Baia di Napoli", si pre-

vede di realizzare la nuova Stazione marittima crocieristica e per le vie del

mare.

La nuova infrastruttura sarà ottenuta mediante la riconversione di parte

delle grosse strutture portuali dismesse già esistenti.

Le aree e i fabbricati residui saranno riconvertiti, invece, in favore del terzia-

rio turistico teso al riordino ed al potenziamento dello schema funzionale di

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“terrazza sul mare”, come di fatto è già strutturata ma caratterizzata dal

caos, nell’attuale area dell’Acqua della Madonna“.

Gli spazi riservati alla nuova “Terrazza a mare”dovranno essere rigorosa-

mente pedonali anche nell’ottica di consentire una più stretta e funzionale

connessione con il centro antico retrostante per il quale si intende attivare

gli strumenti urbanistici necessari per consentirne la riqualificazione e il re-

cupero. Oltre al miglioramento della complessiva qualità urbana, si preve-

de la valorizzazione delle attività commerciali e di accoglienza e svago

della zona.

2) Area della villa comunale e del lungomare

Quest’area costituisce l’ambito territoriale del presente progetto. Le funzio-

ni, i principi informatori e le congruità degli interventi con gli altri ambiti terri-

toriali verranno descritti in dettaglio nel successivo capitolo.

3) Area degli immobili industriali dismessi lungo la costa tra la villa e il porto turi-

stico:

E’ prevista la riconversione completa degli immobili industriali dismessi, da

poter effettuare anche mediante demolizioni, in strutture turistiche ricettive

e commerciali rifunzionalizzate intorno alla nuova passeggiata pedonale a

mare, di collegamento della villa con il nuovo porto turistico, e al nuovo

boulevard su via De Gasperi ottenuto sul tracciato ferroviario della tratta

Torre Annunziata-C.Mare di recente dismissione. Le funzioni, i principi infor-

matori e la congruità degli interventi con gli altri ambiti territoriali sono

descritti nella “Proposta di adozione delle linee guida per la redazione del

Masterplan per la trasformazione e rigenerazione urbana del waterfront di cor-

so A. de Gasperi [art. 5 c. 4 Legge Regionale 13 ottobre 2008 n. 13 “Piano ter-

ritoriale Regionale “].

DESTINAZIONE URBANISTICA DELL’AREA INTERESSATA

Il territorio di Castellammare di Stabia è sottoposto alle disposizioni vincolistiche di

carattere paesaggistico dell’ex legge 1497 del 29 giugno 1939 consolidato poi dal D.M. 28

luglio 1965 con il quale l’intero territorio comunale viene dichiarato di notevole interesse

pubblico ambientale.

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Il sito oggetto della presente relazione tecnica ricade, secondo il P.R.G. del comune di

Castellammare di Stabia, adottato con delibera di Consiglio Comunale n° 73 del

16/12/1999, approvato con Decreto Provinciale n°324 del 23/03/2005 e n. 155 del

20/03/2007, ricade in parte in zona omogenea “F7 – verde pubblico attrezzato”- ricedente

nell’ambito della zona territoriale 7 –(razionalizzazione insediativa a tutela delle risorse

agricole) del P.U.T. dell’area Sorrentino-Amalfitana, di cui alla Legge Regionale

27/06/1987 n°35, ed in parte in zona omogenea “F7 – verde pubblico attrezzato” ed in zona

territoriale 6 –(Urbanizzazione satura) del predetto P.U.T..

Stralcio planimetrico del P.R.G. di Castellammare di Stabia / Individuazione dell’area di inter-vento

Stralcio Planimetrico del P.U.T. relativo all’area di intervento in esame

RAPPRESENTAZIONE DELLO STATO ATTUALE CON INDICAZIONE DELL’ATTUALE

USO

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L’analisi dei luoghi ha permesso di individuare carenze e potenzialità che deter-

minano lo stato attuale dell’area di intervento e l’uso effettivo della stessa. Sinteti-

camente di seguito si riportano:

le carenze

• Come si è avuto modo di riferire in precedenza, nel corso degli ultimi de-

cenni il carattere originario della villa, pensata come terrazza sul mare, è

stato fortemente alterato dal progressivo arretramento della linea di costa.

Il largo arenile che è venuto a crearsi, di conseguenza al fenomeno di in-

sabbiamento, ha interdetto ai frequentatori della villa la fruizione diretta del

mare, ancor più evidenziata dall’assenza di percorsi sull’arenile (passerelle

o pontili) che avrebbero potuto offrire una valida alternativa per il godi-

mento del mare e la visione delle inedite prospettive di una delle parti più

pregevoli di Castellammare.

• Il lungomare è costeggiato per tutta la sua estensione dall’asse viario di

c.so Garibaldi e, pertanto, in diretto contatto con il costante traffico che,

tra l’altro, costituisce una barriera di impedimento per un agevole e diretto

accesso ai ritrovi pubblici sul versante a monte del Corso. Gli spazi attrezzati

all’aperto dai bar e dai ristoranti del lungomare, installati per accogliere la

clientela, si ritrovano nel pieno del caotico traffico che, oltre a risultare un

fattore altamente inquinante per l’ambiente circostante, costituisce anche

un handicap per la piena valorizzazione delle stesse attività commerciali e

un limite al godimento del paesaggio in un ambito che potrebbe essere, di

contro, accogliente e tranquillo.

• l’arredo urbano utilizzato per il lungomare è frutto di diversi interventi realiz-

zati nel corso degli anni senza avere una visione d’insieme del contesto. I

materiali utilizzati sono di qualità commerciale con pavimentazioni e cordo-

li delle aiuole in cemento, sedili con doghe di ferro arrugginito, lampioni e

cestini piuttosto dozzinali che concorrono a definire un insieme molto più

vicino ad una periferia degradata anziché di un parco urbano posizionato

direttamente sul mare e in una posizione paesaggistica particolarmente fe-

lice.

• un largo arenile spesso costituisce una ricchezza per un ambito paesaggi-

stico ma deve essere vissuto e utilizzato per attività di diversa natura. La

sabbia vulcanica originaria, in particolare, ha caratteristiche terapeutiche

di ottima qualità tant’è che fino agli anni ‘70 veniva utilizzata per le sabbia-

ture. Purtroppo l’inquinamento ambientale che ha interessato il mare e la

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spiaggia ha provocato un rigetto da parte di chi utilizzava questa preziosa

risorsa naturale. Quale ulteriore contributo al degrado della spiaggia vi è

stato il colpevole sversamento sull’arenile di cospicue quantità di terreno

che hanno reso la parte di spiaggia più distante dal mare, quella più a ri-

dosso della villa, polverosa oltre ad essere infestata da piante e cespugli

che hanno trasformato la superficie in una sorta di arido deserto.

• il lungomare e la villa sono percorsi per tutta la loro lunghezza da una linea

ferroviaria utilizzata molto di rado dal cantiere navale per il trasporto di la-

miere. La presenza della linea ferroviaria non elettrificata non disturba mol-

to ma costituisce un elemento immodificabile che incide pesantemente

sulle possibilità progettuali di ristrutturazione della villa.

• i platani della area storica della villa comunale con la folta e rigogliosa

chioma che forniva ombra e frescura nelle calde giornate estive e che ca-

ratterizzavano e valorizzavano questa zona sono ormai distrutti dal cancro

rosso dei platani e le nuove piante (tigli) messe a dimora negli ultimi anni

non riescono ad attecchire in maniera adeguata anche per i dissennati la-

vori eseguiti con la rimozione di gran parte del terreno fertile.

Il punteruolo rosso, inoltre, presente in zona ormai da anni sta distruggendo

le storiche palme presenti in villa e anche quelle più recenti, piantate sul

lungomare, risultano colpite da questo micidiale insetto. Questa situazione

ha cambiato in maniera sostanziale le zone a verde e le caratteristiche del-

la villa con effetti compromettenti per il paesaggio.

Le potenzialità

• Qualità paesaggistica - il lungomare e la villa di Castellammare si sviluppa-

no su una larga fascia costiera in un contesto di grande valore paesaggi-

stico e ambientale con un panorama mozzafiato sul Golfo di Napoli che

raccoglie la penisola Sorrentina e Capri da un lato e il Vesuvio dall’altro.

• A servizio di un grande bacino d’utenza - la città di Castellammare si trova

al centro di un comprensorio ad alta densità abitativa e già da decenni

costituisce una meta apprezzata per le passeggiate e il ritrovo di moltissimi

visitatori sia nei mesi estivi che in quelli invernali. In questa prospettiva, il mi-

glioramento della qualità urbana di queste aree pedonali sul mare, desti-

nate al tempo libero ed allo svago, costituisce una opportunità che supera

il semplice ambito cittadino rientrando nelle aspettative più generali di un

intero ambito comprensoriale.

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• Occasione di sviluppo economico - una idoneo intervento che possa ra-

zionalizzare l’ambito urbano costituito dal lungomare e dalla villa potrà

rappresentare un volano pel lo sviluppo turistico favorendo anche

l’insediamento di nuove attività turistiche, principalmente rivolte

all’accoglienza e allo svago, con notevoli vantaggi per un contesto socio-

economico in crisi che non ha ancora individuato alternative sostenibili al

sistema industriale che agli inizi del secolo scorso era tra le principali fonti di

occupazione per l’intera area e che oggi, invece, risulta per gran parte in

dismissione o agonizzante.

• Riappropriazione delle migliori caratteristiche ambientali esistenti - fino agli

anni ’70-’80, le discrete qualità del mare e dell’arenile consentivano di uti-

lizzare e vivere intensamente la villa, il lungomare e il contesto circostante.

Erano fiorenti le attività della pesca e quelle connesse con la balneazione

e le sabbiature con l’utilizzo della sabbia vulcanica dell’arenile. Il migliora-

mento obiettivo delle condizioni del mare, dopo la realizzazione del depu-

ratore di foce Sarno, può innescare un processo virtuoso di riappropriazione

delle migliori caratteristiche ambientali dei luoghi che gravitavano sul ma-

re, in uno con la riqualificazione del contesto urbano, specialmente se le

funzioni proposte saranno finalizzate a tale scopo.

CONTESTO PAESAGGISTICO DELL’INTERVENTO E/O DELL’OPERA

L'Area oggetto di intervento è inserita in un contesto territoriale di elevato valore

paesaggistico.

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Inquadramento territoriale con individuazione dell’area di intervento

MORFOLOGIA DEL CONTESTO PAESAGGISTICO

La morfologia del contesto paesaggistico è pianeggiante, a ridosso

dell’area pedemontana a nord della catena dei Monti Lattari.

In questa zona i fabbricati sono caratterizzati dall’alternarsi di strutture

popolari, tipiche del centro antico, con strutture che già presentano le

caratteristiche e tipologie edilizie di pregio degli edifici nobiliari. Molti di

questi edifici sono interessati da successive soprelevazioni e superfetazioni

dando al contesto un aspetto dal carattere popolare e disomogeneo.

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Aerofotogrammetria a volo d’uccello / tratto dell’Hotel Miramare

Aerofotogrammetria a volo d’uccello / tratto con individuazione del Palazzo del Fascio e della Villa Comunale

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Tra i principali obbiettivi del PIU’ Europa vi sono quelli dell’organizzazione del traffi-

co e la completa pedonalizzazione delle tre aree lungo il mare, di ampie zone

della città oltre che di alcune di quelle collinari.

Il sistema di collegamento previsto si articolerebbe su passeggiate pedonali, ci-

clabili e con vettori eco-compatibili collegati tra di loro con ascensori verticali o

obliqui che consentirebbero di superare il dislivello esistente tra la zona a mare e

quella degli insediamenti collinari.

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Dovranno essere realizzati i parcheggi intorno alle aree pedonali e si dovrà privile-

giare il trasporto pubblico eco-compatibile.

Le scelte progettuali e funzionali inserite nel progetto di RIQUALIFICAZIONE E VALO-

RIZZAZIONE DEL LUNGOMARE E DELLA VILLA COMUNALE DELLA CITTA’ hanno tenuto

costantemente conto della valutazione delle iniziative infrastrutturali in corso per lo

sviluppo complessivo della città in modo da definire il progetto quale sinergica solu-

zione tra le varie iniziative.

Il progetto di riqualificazione è improntato, pertanto, alla massima tutela di tutti gli

aspetti positivi dell’area e mette in primo piano la valorizzazione di queste caratte-

ristiche:

− la eccezionalità dei punti paesaggistici del lungomare e della villa comu-

nale;

− la villa comunale è strutturalmente aperta e integrata con la città;

− l’utilizzo della struttura è continuo in tutte le stagioni e nell’arco dell’intera

giornata;

− l’area presenta una grande capacità antropica;

− la villa comunale riunisce in un unico contesto urbano le piazze Monumen-

to e Municipio;

− la villa costituisce un eccezionale polmone verde per la città:

− la struttura è storicamente considerata un luogo di aggregazione sociale;

− la villa viene utilizzata per tutti gli eventi cittadini di piccole e grandi dimen-

sioni;

− il lungomare viene largamente utilizzato per attività di jogging e cicloturi-

smo

Inoltre Il progetto prevede il ripristino, seppure sopraelevato rispetto alla sua quota

originaria, del percorso del moletto Quartuccio per poter agevolmente ripristinare

questo punto paesaggistico e, più in generale, la realizzazione lungo tutto il per-

corso del lungomare di una serie di sedute che consentiranno il godimento del

mare e del paesaggio “in prima linea”, senza interferenze di flussi di passeggio.

• Mediante l’individuazione di specifici percorsi pedonali in corrispondenza dei

principali punti di connessione con il centro antico e con l’asse di corso Vitto-

rio Emanuele oltre alla realizzazione di un percorso di natura ecosostenibile ad

uso misto, ciclabile-pedonale, si darà continuità di tragitto verso il porto turisti-

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co di Marina di Stabia e, dalla parte opposta, verso le fonti de “l’acqua della

Madonna” e si permetterà di mantenere la natura aperta della villa comuna-

le. come diretta conseguenza della stretta e storica integrazione con la città

la villa comunale e il lungomare sono densamente frequentati sia al mattino

che la sera in tutto l’arco dell’anno.

Ci si prefigge inoltre, di mantenere e migliorare, in tutte le zone, le condizioni

di utilizzo degli spazi evitando di lasciare zone degradabili o di eccessiva riser-

vatezza che possano limitare la complessiva sicurezza d’uso dell’ambito.

la villa comunale conserva ancora essenze arboree di rilevante importanza no-

nostante nell’ultimo decennio i platani e le palme sul lungomare sono state falci-

diate rispettivamente dal cancro rosso dei platani e dal punteruolo rosso.

Il progetto è stato concepito intorno alle piante esistenti, quantunque non siano

di particolare interesse, provvedendo ad ampliare le aree permeabili intorno alle

stesse ed incrementando le presenze vegetali per accentuare la specificità

dell’area.

Il sistema d’irrigazione dovrà essere molto semplice evitando di realizzare impian-

ti sofisticati poco indicati per l’acqua locale estremamente dura.

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Aspetti Paesaggistici

Sotto il profilo paesaggistico ed ambientale, il tutto verrà progettato con l’utilizzo

di materiali compatibili con la L.R. 35/87, e tali da rivalutare l’alta tradizione delle

maestranze locali ed inoltre non appare incompatibile con il bene vincolato, ed

è tale da non compromette i punti di vista verso al zona panoramica protetta (

Vesuvio ).

I materiali da utilizzare dovranno integrarsi nel contesto esistente e rispondere a

criteri di riutilizzo e riciclabilità.

I materiali sono stati scelti secondo precise finalità: rendere decoroso ed al con-

tempo originale e innovativo il contesto del waterfront, mediante l'utilizzo di pro-

dotti che esaltino i caratteri locali; per le nuove parti pedonali si è scelto di tratta-

re le superfici con del calcestruzzo architettonico disattivato, in grado di conferire

continuità all'intera superficie di calpestio. Lo stesso è stato utilizzato in tre gamme

cromatiche differenti, una grigio chiaro, una grigio scuro ed un'ultima di colore tu-

faceo, quest'ultima di richiamo dei materiali locali ( pietra vesuviana e tufo). La

piazza ovoidale circoscrivente la cassa armonica è stata invece concepita quale

intera superficie di pietra vesuviana, e si innesta al resto del sistema in calcestruzzo

architettonico disattivato.

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Tutte le tipologie di panche sono invece realizzate in ricomposto monolitico monostrato

trattato con prodotti antigraffio.

Castellammare di Stabia, aprile 2012


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