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RISCHIO CHIMICO - assaterzisti.it · AGENTI CHIMICI PERICOLOSI ... INTOSSICAZIONE ACUTA E DANNI...

Date post: 15-Feb-2019
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RISCHIO CHIMICO PER INGESTIONE PER INAZIONE PER CONTATTO CON PELLE, OCCHI, MUCOSE Individuazione generale delle problematiche DEFINIZIONI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI Agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del D.Lgs n.52/97, e successive modifiche. Agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del D.Lgs n.285/98, e successive modifiche. (Sono esclusi i preparati dannosi solo per l’ambiente) Agenti chimici che, pur non essendo classificati come pericolosi in base alle norme sopra citate, possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietà chimico-fisiche, chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro, compresi gli agenti chimici cui è stato assegnato un valore limite di esposizione professionale. SOSTANZE elementi chimici o loro composti allo stato naturale o ottenuti mediante lavorazioni industriali eventualmente contenenti gli additivi necessari alla loro immissione sul mercato; PREPARATI miscele o soluzioni costituite da due o più sostanze NON SOTTOSTIMARE IL RISCHIO CHIMICO Tutti i lavoratori percepiscono con evidenza: il rischio che si corre salendo su una scala insicura, oppure sporgendosi da un tetto, oppure usando utensili taglienti il rischio nella manipolazione di sostanze chimiche note a tutti quali, ad esempio, la varechina o l’acido muriatico. Alcuni agenti chimici però non danno segnali evidenti della loro nocività ed altri producono effetti solo a lungo termine o possono reagire tra loro IL RISCHIO CHIMICO TALVOLTA NON SI PERCEPISCE MESCOLARE TRA LORO PRODOTTI CONTENTI AGENTI CHIMICI PUÒ PRODURRE REAZIONI PERICOLOSE (esempio versare acqua su una soluzione di Acido Solforico, miscelare o stoccare in prossimità il Solfuro di Sodio e prodotti acidi, miscelare l’Ipoclorito di Sodio con sostanze acide ecc.) EFFETTI DEGLI AGENTI CHIMICI SULLA SALUTE Gli agenti chimici pericolosi possono interessare tutti gli organi ed apparati del corpo umano e possono essere assorbiti :
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RISCHIO CHIMICO

PER INGESTIONE

PE R INAZIONE PER CONTATTO CON

PELLE, OCCHI, MUCOSE

Individuazione generale delle problematiche

DEFINIZIONI

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del D.Lgs n.52/97, e successive modifiche.

Agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del D.Lgs n.285/98, e successive modifiche. (Sono esclusi i preparati dannosi solo per l’ambiente)

Agenti chimici che, pur non essendo classificati come pericolosi in base alle norme sopra citate, possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietà chimico-fisiche, chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro, compresi gli agenti chimici cui è stato assegnato un valore limite di esposizione professionale.

SOSTANZE

elementi chimici o loro composti allo stato naturale o ottenuti mediante lavorazioni industriali eventualmente contenenti gli additivi necessari alla loro immissione sul mercato;

PREPARATI

miscele o soluzioni costituite da due o più sostanze

NON SOTTOSTIMARE IL RISCHIO CHIMICO

Tutti i lavoratori percepiscono con evidenza:

il rischio che si corre salendo su una scala insicura, oppure sporgendosi da un tetto, oppure usando utensili taglienti

il rischio nella manipolazione di sostanze chimiche note a tutti quali, ad esempio, la varechina o l’acido muriatico.

Alcuni agenti chimici però non danno segnali evidenti della loro nocività ed altri producono effetti solo a lungo termine o possono reagire tra loro

IL RISCHIO CHIMICO TALVOLTA NON SI PERCEPISCE MESCOLARE TRA LORO PRODOTTI CONTENTI AGENTI CHIMICI PUÒ PRODURRE REAZIONI PERICOLOSE (esempio versare acqua su una soluzione di Acido Solforico, miscelare o stoccare in prossimità il Solfuro di Sodio e prodotti acidi, miscelare l’Ipoclorito di Sodio con sostanze acide ecc.)

EFFETTI DEGLI AGENTI CHIMICI SULLA SALUTE

GGllii aaggeennttii cchhiimmiiccii ppeerriiccoolloossii ppoossssoonnoo iinntteerreessssaarree ttuuttttii ggllii oorrggaannii eedd aappppaarraattii ddeell ccoorrppoo uummaannoo ee

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RISCHI CHIMICI

Essi possono dar luogo, a seconda della loro composizione e delle modalità del loro utilizzo a:

INTOSSICAZIONE ACUTA E DANNI FISICI ALLA PELLE E AGLI OCCHI: si manifestano immediatamente per esposizione a quantità significative di prodotto e si configurano come infortuni sul lavoro

INTOSSICAZIONE CRONICA: si manifesta dopo diverso tempo per esposizioni continue e prolungate anche a quantità minime di prodotto;

INQUINAMENTI AMBIENTALI

MALATTIE ALLERGICHE:

dermatiti, congiuntiviti, riniti e asma

INCENDIO, ESPLOSIONE, CORROSIONE

NOTA: Le malattie allergiche possono insorgere in soggetti con predisposizione individuale allo sviluppo dell’allergia dopo una esposizione di durata variabile agli agenti chimici anche non pericolosi.

Alcuni agenti chimici sono dotati di azione:

MUTAGENA : producono alterazione del patrimonio genetico con possibile insorgenza di tumori o di malformazioni nelle generazioni successive

TERATOGENA: producono malformazioni del feto

CANCEROGENA: sviluppano tumori

II ppeerriiccoollii ddeellllaa iinnaallaazziioonnee

Una delle vie privilegiate per la esposizione agli agenti chimici è quella aerea; perdipiù alcuni agenti chimici non sono avvertibili come ad esempio l’ossido di carbonio.

Per questo motivo molte norme di legge e norme tecniche indicano i valori limiti delle concentrazioni dell’ agente nocivo nell’aria in relazione ai tempi di esposizione.

Il raffronto tra le concentrazioni misurate e I valori limite stabiliti è essenziale per valutare la situazione di rischio nella esposizione specifica.

Attualmente sono carenti i riferimenti normativi italiani relativi a valori limite di esposizione alle sostanze chimiche

pericolose; generalmente vengono utilizzati come strumento di riferimento negli ambienti di lavoro i TLV dell’ACGIH

o gli IOELV della Direttiva 2000/39/CE (*).

I TLV indicano le concentrazioni delle sostanze chimiche disperse nell’aria alle

quali si ritiene che la maggior parte dei lavoratori possa rimanere esposta senza

averne effetti negativi per la salute; sono suddivisi in tre categorie: TLV-TWA per

esposizioni a lungo termine, TLV-STEL per esposizioni a breve termine, TLV-C

come limite di soglia massimo.

I TLV delle sostanze pericolose si possono ottenere consultando le relative

schede di sicurezza (SDS) alla voce 8.

(*) TLV: Threshold Limit Values ; ACGIH: American Conference of Governamental Industrial Hygienists; IOELV: Indicative Occupational Exposure Limit Value

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RISCHI CHIMICI

CONTRASSEGNI DEI PRODOTTI PERICOLOSI

II pprrooddoottttii cchhiimmiiccii cchhee pprreesseennttaannoo ppeerriiccoollii ppeerr llaa ssaalluuttee oo ppeerr ll’’aammbbiieennttee ssoonnoo oobbbblliiggaattoorriiaammeennttee

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RISCHI CHIMICI

ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE E PRODOTTI PERICOLOSI

Sull’imballaggio e sulla confezione originaria deve essere riportata, scritta con caratteri leggibili, indelebili e nella lingua madre del paese di commercializzazione, una etichetta con le frasi “R” descrittive dei rischi principali e le precauzioni “S” da adottare (consigli di prudenza).

non sempre la normativa richiede l’apposizione della etichetta completa; alcuni prodotti o tipi di imballaggi possono avere etichette mancanti delle frasi “r” o “s” o di altre indicazioni ritenute non fondamentali dal produttore

ETICHETTATURA PER TRASPORTO SU STRADA DI PRODOTTI E SOSTANZE PERICOLOSE

Il trasporto su strada di prodotti e sostanze pericolose é regolamentato, a livello internazionale, dalla normativa ADR che, fra l’altro, prevede:

una classificazione delle materie pericolose;

uno specifico sistema di etichettatura di tali materie;

I prodotti e sostanze pericolose sono in particolare classificate in:

classe Materie

6.1 Materie tossiche

6.2 Materie ripugnanti o infettanti

7 Materie radioattive

8 Materie corrosive

9 Materie e articoli pericolosi vari

classe Materie

4.1 Materie infiammabili solide

4.2 Materie che si accendono spontaneamente

4.3 Materie che sviluppano gas infiammabili, a contatto con l’acqua

5.1 Materie comburenti

5.2 Perossidi organici

classe Materie

1a Materie e oggetti esplosivi

1b Oggetti caricati con materie esplosive

1c Mezzi di accensione

2 Gas compressi, liquefatti, o disciolti sotto pressione

3 Materie infiammabili liquide

Il sistema di etichettatura, riportato sugli automezzi (cisterne, contenitori o colli trasportati), è costituito da:

un pannello rettangolare arancione con 2 numeri:

il numero superiore è identificativo del pericolo;

il numero inferiore è identificativo della sostanza;

un cartello a “losanga” colorato e con pittogramma indicante il pericolo assegnato alla materia in base alla classe di appartenenza; deve altresì esservi indicato il relativo numero corrispondente.

1. Il nome, l’indirizzo e il numero di telefono del produttore, del distributore o dell’importatore.

2.

Identificazione del prodotto; in caso di prodotto puro o di una sostanza si tratta della denominazione chimica pura e semplice. In caso di un preparato interviene la denominazione del prodotto in commercio. In ogni caso, quando sostanze molto tossiche, tossiche, nocive o corrosive superano una determinata concentrazione limite, la rispettiva denominazione chimica deve comunque comparire con la menzione: “contiene ….”.

3. Uno o due simboli neri su fondo arancione corrispondenti al o ai pericoli più gravi indotti dalla sostanza o dal preparato. Ogni simbolo è accompagnato da una spiegazione per esteso : F = facilmente infiammabile; Xn = nocivo ecc

4. Frasi “R”: rischi più gravi presentati dal prodotto (sostanza o preparato) sono riportati sotto forma di frasi tipo definite dalla normativa .

5. Frasi “S”: consigli sulle precauzioni da prendere sull’uso del prodotto (sostanza o preparato)

33

1089

R 35 . provoca gravi ustioni

S 2. conservare fuori della portata dei bambini

S 26. in caso di conta tto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare il medico

ACIDO SOLFORICO

Ditta XXXXXX Indirizzo

: ---------------

C

corrosivo

5

4

3

2

1

S 30. Non versare acqua sul prodotto

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RISCHI CHIMICI

LA SCHEDA DI SICUREZZA (SDS)

La SDS è il principale veicolo di informazioni che l’utilizzatore di un prodotto chimico può ottenere per valutare la

potenziale pericolosità del prodotto e quindi anche il rischio nell’uso. Le schede di sicurezza devono essere:

fornite gratuitamente all’utilizzatore professionale al momento della prima fornitura del prodotto;

in lingua italiana (se commercializzate in Italia);

aggiornate e ridistribuite nel caso cambi la composizione del preparato o si abbiano nuove informazioni riguardanti la pericolosità delle sostanze;

strutturate in 16 sezioni.

LA SCHEDA DI SICUREZZA dell’ ACIDO SOLFORICO

A titolo esemplificativo si riporta un estratto della scheda di sicurezza dell’acido solforino ( in soluzione acquosa al 50%) con evidenziate le avvertenze più utili per i lavoratori:

identificazione dei pericoli.

Il preparato è corrosivo; provoca gravi ustioni

misure di primo soccorso.

Indicazioni generali

In caso di incidente consultare immediatamente il medico, fornendo le informazioni contenute nell'etichetta e nella presente scheda.

In caso di inalazione

In caso di inalazione prestare le seguenti misure di primo soccorso:- allontanare l'infortunato dall'area contaminata; portarlo in luogo caldo e ventilato, rimuovere gli indumenti (colletto, cintura, ecc.) che ostacolano la respirazione. Consultare immediatamente il medico (e/o fare intervenire immediatamente il pronto soccorso)

In caso di contatto accidentale con gli occhi

In caso di contatto accidentale con gli occhi sciacquare accuratamente e a lungo con acqua a palpebre aperte e consultare il medico

In caso di contatto accidentale con la pelle

In caso di contatto accidentale con la pelle lavare la zona interessata accuratamente e a lungo con acqua (acqua e sapone) e consultare il medico

In caso di ingestione

In caso di ingestione non somministrare bevande, non provocare il vomito, tenere disteso l'infortunato e chiamare immediatamente il medico.

misure antincendio.

Mezzi e procedure di estinzione appropriati

Non presenta rischi di infiammabilità, a contatto con sostanze organiche (combustibili) può provocare incendio. Non usare acqua per spegnere incendi, usare CO2.

Mezzi di estinzione sconsigliati

Non versare acqua sul prodotto.

Rischi derivanti dal preparato, dai prodotti di combustione

Il preparato scaldato a decomposizione (o se esposto al calore) emette fumi tossici (ossidi di Zolfo)

Equipaggiamento di protezione per gli addetti all'estinzione

Dotare gli addetti all'estinzione dell'incendio dell'equipaggiamento di protezione descritto di seguito:- tuta completa antifiamma- autorespiratore o maschera antigas, in relazione ai rischi segnalati nelle voci precedenti, alla dimensione dell'incendio e alla sua localizzazione (luogo aperto/chiuso), etc...Proteggere gli addetti anche dall'azione caustica del prodotto.

misure in caso di fuoriuscita accidentale.

Precauzioni individuali

In caso di fuoriuscita accidentale del preparato usare i seguenti mezzi di protezione individuale:- occhiali protettivi, visiera, guanti, stivali e grembiuli adeguati per manipolare corrosivi

Procedure per il contenimento e la raccolta

Per il contenimento e la raccolta usare le seguente procedure:- usare i mezzi di protezione indicati al punto 6.1- raccogliere il materiale fuoriuscito in recipienti chiusi ermeticamente- lavare con acqua e inviare le acque contaminate ad idoneo impianto di trattamento

manipolazione e stoccaggio.

Manipolazione

Durante la manipolazione usare i mezzi di protezione indicati al punto 8 della presente scheda e le procedure riportate di seguito:- non fumare, non mangiare, non bere durante la manipolazione- manipolare con cautela, evitando la proiezione del prodotto- evitare il contatto con la pelle o con gli occhi

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RISCHI CHIMICI

Stoccaggio

Nello stoccaggio del preparato utilizzare le cautele riportate di seguito:- tenere presenti le caratteristiche chimico-fisiche del preparato, per evitare possibili interazioni con altri prodotti (vedi punto 10 della scheda)- tenere i contenitori ermeticamente chiusi

controllo dell’esposizione/protezione individuale.

Protezione dell'apparato respiratorio

Durante la manipolazione proteggersi l'apparato respiratorio con:- maschera antigas con filtro per acidi , in caso di ventilazione insufficiente

Protezione delle mani

Durante la manipolazione proteggersi le mani con:- guanti anticorrosivi (antiacido)

Protezione degli occhi

Durante la manipolazione proteggersi gli occhi con: visiera o schermo facciale (anticorrosivi).E' necessaria la presenza di fontanelle lavaocchi nelle immediate vicinanze del luogo di utilizzo.

Protezione della pelle

Durante la manipolazione indossare:- tuta, grembiule e scarpe anticorrosivi.E' necessaria la presenza di docce di emergenza nelle immediate vicinanze del luogo di utilizzo.

Le schede di sicurezza non sono previste per tutti i prodotti pericolosi.

Attualmente sono previste le SDS solo per le sostanze ed i prodotti classificati a livello europeo come pericolosi.

Per i prodotti chimici non classificati come pericolosi dalla norma, può essere fornita volontariamente dal produttore

una SCHEDA INFORMATIVA che potrà non avere necessariamente tutti i contenuti della SCHEDA DI

SICUREZZA.

Pericoli e fattori di rischio

La conceria è un’industria chimica che impiega un numero considerevole di sostanze e prodotti chimici, (sono stati censiti almeno 15.000 preparati), spesso miscelati tra loro. Ai fini di individuare ed attuare le norme di prevenzione si deve tenere di conto non solo della tossicità dei singoli elementi ma anche delle loro possibili interazioni. Frasi di Rischio più frequenti nei prodotti chimici impiegati in conceria

Gruppi di fasi di lavoro Frasi di Rischio Legenda Frase di Rischio

Disinfezione e disinfestazione, Rinverdimento, Depilazione, Pickling, Neutralizzazione, Decalcinazione e macerazione

20-21-22 34-35

36-37-38

Nocivi per inalazione, contatto o ingestione Provocano ustioni Irritanti per gli occhi, le vie respiratorie o la pelle

Concia al cromo, Concia al vegetale, Concia mista, Riconcia

23-24-25-26-27-28

34-35 36-37-38

Tossici o molto tossici per inalazione, contatto o ingestione Provocano ustioni Irritanti per gli occhi, le vie respiratorie o la pelle

Tintura 36-37-38 Irritanti per gli occhi, le vie respiratorie o la pelle

Ingrasso 10-11 20-22

36-37-38

Infiammabili Nocivi per inalazione o ingestione Irritanti per gli occhi, le vie respiratorie o la pelle

Rifinizione 10-11-12 20-21-22 36-37-38

Infiammabili Nocivi per inalazione, contatto o ingestione Irritanti per gli occhi, le vie respiratorie o la pelle

La valutazione del rischio chimico presente nell’industria conciaria è un’operazionecomplessa, ma in ogni caso l’attenzione deve essere posta su:

nel reparto riviera:

intossicazione da idrogeno solforato nella fase di purga e pickel

stoccaggio e trasporto di sostanze corrosive (acidi e caustici)

manipolazione e pesatura di coloranti per botte

manipolazione e pesatura dei prodotti pericolosi etichettatati

nel reparto rifinizione:

utilizzo di solventi organici

uso di formaldeide come fissativo Contributi su tali problematiche ( relazioni, opuscoli, CD ecc.) sono disponibili presso la sede del Dipartimento di Prevenzione ASL 11- Zona Valdarno e possono essere scaricati dal siti www.usl11.toscana.it e dai siti delle locali associazioni conciarie.

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RISCHI CHIMICI

Norme comportamentali

COMPORTAMENTI DI PREVENZIONE

etichette e schede di sicurezza

Leggere attentamente e comprendere l’etichetta e la scheda di sicurezza di ogni agente chimico nuovo prima dell’uso.

Riportare su ogni contenitore impiegato per il travaso di un prodotto chimico la relativa etichetta identificativa.

stoccaggio e travaso

per le sostanze infiammabili:

non stoccare in prossimità di fiamme libere o scintille.

movimentare i contenitori con cura e con mezzi adeguati per evitare urti e sfregamenti;

per le sostanze che possono reagire fra loro:

Far attenzione all’eventuale reattività dei prodotti e di conseguenza:

stoccare gli agenti comburenti separatamente dagli infiammabili;

stoccare agenti Acidi separatamente da agenti Basici.

per tutte le sostanze:

Impiegare vasche di contenimento quando sussiste rischio di fuoriuscite accidentali di liquidi pericolosi.

Tenere i contenitori sempre chiusi.

Travasare prodotti pericolosi in contenitori previsti allo scopo e muniti di indicazione sul contenuto e dei relativi contrassegni.

impiego e limitazioni nell’uso

Utilizzare i prodotti chimici, sia gassosi, sia liquidi che solidi, possibilmente all’aperto o in locali adeguatamente areati; se ciò non fosse possibile utilizzare adeguati mezzi di protezione individuale.

captazione negli ambienti chiusi

Lavorare sempre con l’impianto di aspirazione in funzione, ove previsto

Effettuare i travasi dei prodotti chimici possibilmente sotto aspirazione.

Verificare costantemente l’efficienza delle aspirazioni.

Se le aspirazioni non funzionano correttamente, sospendere il lavoro ed avvertire il responsabile di turno.

limitazione dell’uso degli agenti chimici e delle esposizioni

Tenere aperti i recipienti che contengono prodotti pericolosi solo per il tempo strettamente necessario al loro uso.

Limitare i quantitativi in uso allo stretto necessario.

Evitare inutili esposizioni a prodotti chimici.

Non annusare o assaggiare prodotti chimici per accertarne la natura.

limitazione delle esposizioni indirette

Areare il locale dopo l’impiego di prodotti chimici.

Vietare l’accesso ai reparti a personale non autorizzato.

Quando possibile utilizzare i prodotti chimici lontano da altre postazioni di lavoro

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RISCHI CHIMICI

misure di protezione collettiva

I dispositivi di protezione collettiva sono soluzioni tecniche o interventi di organizzazione lavorativa che servono ad eliminare o ridurre il rischio chimico per tutti gli addetti alle lavorazioni.

PULIZIA E NORME DI IGIENE

Non mangiare, non bere, non fumare e non usare cosmetici in presenza di prodotti chimici.

Non conservare alimenti e bevande dove sono presenti prodotti chimici. Utilizzare per ogni operazione di pulizia solo i prodotti specificatamente previsti. Usare i prodotti nel rispetto delle diluizioni prescritte. Durante ogni operazione di pulizia utilizzare i guanti di protezione. Lavarsi frequentemente ed accuratamente le mani: in particolare prima di fumare o

prima di assumere bevande o pasti.

COMPORTAMENTI DI PRONTO SOCCORSO

Conoscere esattamente dove è localizzato e saper gestire, quando necessario:

1. il lavaocchi,

2. la doccia di emergenza,

3. l’armadietto del pronto soccorso,

4. gli estintori,

5. kit di contenimento per la fuoriuscita di liquidi,

6. numeri di telefono di emergenza.

In caso di contatto di agenti chimici con gli occhi:

1. irrorarli immediatamente ed abbondantemente con il lavaocchi,

2. mantenere le palpebre aperte durante il lavaggio,

3. chiedere l’intervento del medico.

In caso di contatto cutaneo con agenti chimici:

1. irrorare con abbondante acqua la parte colpita e togliere gli indumenti contaminati,

2. se la parte colpita è vasta andare sotto la doccia, irrorare abbondantemente e poi togliere gli indumenti contaminati,

3. chiedere l’intervento medico se si riscontrano particolari

sintomi dopo il lavaggio.

In caso di inalazione di agenti chimici procedere a:

1. portare l’infortunato in zona areata,

2. chiedere l’intervento del medico.

In caso di ingestione di agenti chimici chiedere immediatamente l’INTERVENTO DEL MEDICO.

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RISCHI CHIMICI

Dispositivi individuali di protezione

Se le misure di protezione collettiva non sono applicabili o lasciano comunque un rischio residuo, diventa obbligatorio anche l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (guanti, occhiali, maschere con filtro ecc.); quindi:

Indossare sempre i DPI previsti nelle relative schede di sicurezza e dalle eventuali procedure interne,

leggere attentamente le istruzioni per l’uso del DPI da indossare,

controllare l’efficienza del DPI prima dell’utilizzo,

non manomettere il DPI,

pulire e riporre accuratamente i DPI dopo l’uso,

procedere all’igiene ed alla manutenzione del DPI attenendosi a quanto riportato nelle sue istruzioni di uso,

Usare gli occhiali in caso di travaso di liquidi nocivi e concentrati,

Nell’uso della maschera sostituire il filtro rispettando gli intervalli temporali specificati nelle relative istruzioni di uso.

ATTENZIONE

Nelle operazioni di pichel usare il filtro di colore grigio

per proteggersi dallo sviluppo di dall’idrogeno

solforato.

TIPO COLORE

DISTINTIVO PROTEZIONE DA

A Marrone Gas e vapori organici , con punto di ebollizione > di 65° C (solventi e idrocarburi)

B Grigio Gas e vapori inorganici senza ossido di carbonio (acido solforico)

E Giallo Diossido di zolfo ed alcuni gas e vapori acidi

K Verde

GAS e

POLVERI

Ammoniaca ed alcuni derivati aminici

P1 Bianco Polveri e particolati senza una specifica tossicità

P2 Bianco Aerosol solidi e/o liquidi pericolosi o irritanti

P3 Bianco

POLVERI e

AREOSOL Aerosol solidi e/o liquidi tossici

ESEMPI DI FILTRI

TIPO COLORE FASCIA PROTEGGE DA

A2B2E2K1P3 MARRONE

GRIGIO GIALLO VERDE

BIANCO

vapori organici ed inorganici, ammoniaca, gas

acidi, polveri, fumi e nebbie

NO-P3 BLU BIANCO ossidi di azoto (es. NO-

NO 2 - NO X )


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