Date post: | 01-May-2015 |
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““Il Patto di Stabilità dei Comuni Il Patto di Stabilità dei Comuni per il triennio 2012-2014. per il triennio 2012-2014.
Problemi e strategieProblemi e strategie””
Piemonte
Pierluigi RopoloPierluigi Ropolo
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Il Patto di stabilità internoIl Patto di stabilità interno
Rappresenta il principale meccanismo volto ad adeguare la struttura della finanza pubblica territoriale italiana alle esigenze imposte dall’appartenenza all’Unione economica e monetaria.
Si tratta, infatti, del più rilevante strumento di coordinamento della finanza di regioni ed enti locali.
È stato introdotto sul finire degli anni ’90, in coincidenza con l’avvio della terza fase dell’UEM.
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Legge 3 novembre 1992, n. Legge 3 novembre 1992, n.
454454
Lo Stato italiano ratifica e dà esecuzione Lo Stato italiano ratifica e dà esecuzione al trattato sull’Unione Europea di al trattato sull’Unione Europea di Maastricht dettando il protocollo sulla Maastricht dettando il protocollo sulla procedura per i “procedura per i “disavanzi eccessividisavanzi eccessivi” e ” e fissando i valori di riferimento di cui fissando i valori di riferimento di cui all’art. 104 C, paragrafo 2, del Trattato, all’art. 104 C, paragrafo 2, del Trattato, che sono:che sono:
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Legge 3 novembre 1992, n. Legge 3 novembre 1992, n.
454454
il 3% per il rapporto tra disavanzo il 3% per il rapporto tra disavanzo pubblico, previsto o effettivo, e il P.I.L., a pubblico, previsto o effettivo, e il P.I.L., a prezzi di mercato;prezzi di mercato;
il 60% per il rapporto tra stock di il 60% per il rapporto tra stock di debito e P.I.L., ai prezzi di mercato.debito e P.I.L., ai prezzi di mercato.
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Legge 23 dicembre 1998, n. Legge 23 dicembre 1998, n.
448448 “Art. 28: ”1. Nel quadro del federalismo fiscale, che sarà disciplinato da apposita legge sulla base dei princìpi contenuti nel documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 1999-2001, le regioni, le province autonome, le province, i comuni e le comunità montane concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica che il paese ha adottato con l'adesione al patto di stabilità e crescita, impegnandosi a ridurre progressivamente il finanziamento in disavanzo delle proprie spese e a ridurre il rapporto tra il proprio ammontare di debito e il prodotto interno lordo. Il disavanzo è calcolato quale differenza tra le entrate finali effettivamente riscosse e le uscite di parte corrente, al netto degli interessi, effettivamente pagate.”
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Legge 23 dicembre 1998, n. Legge 23 dicembre 1998, n.
448448 “Art. 28: 4.Gli obiettivi della riduzione del disavanzo annuo e dell'ammontare di debito si applicano distintamente a regioni a statuto ordinario, regioni a statuto speciale, province autonome e province e comuni (tutti !!).8. Qualora venga comminata la sanzione prevista dalla normativa europea per l'accertamento di deficit eccessivo, la sanzione stessa verrà posta a carico degli enti che non hanno realizzato gli obiettivi di cui ai commi precedenti per la quota ad essi imputabile, secondo modalità da definire in sede di Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e di Conferenza Stato-città ed autonomie locali.”
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LE PAROLE CHIAVELE PAROLE CHIAVE
Competenza
Cassa
Disavanzo (saldo) finanziario
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LE PAROLE CHIAVELE PAROLE CHIAVE
Accertamenti per l’entrata
Impegni per la spesa
COMPETENZA
==
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LE PAROLE CHIAVELE PAROLE CHIAVE
Per l’entrata: riscossioni in conto competenza + conto residui
Per la spesa: pagamenti in conto competenza + conto residui
CASSA
==
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LE PAROLE CHIAVELE PAROLE CHIAVE
Per la competenza: gli accertamenti dei Titoli I+II+III
Per la cassa: le riscossioni dei Titoli I+II+III
ENTRATE CORRENTI
==
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LE PAROLE CHIAVELE PAROLE CHIAVE
Per la competenza: gli impegni del Titolo I
Per la cassa: i pagamenti del Titolo I
SPESE CORRENTI
==
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LE PAROLE CHIAVELE PAROLE CHIAVEENTRATE CONTO CAPITALE
==
Per la competenza: gli accertamenti del Titolo IV
Per la cassa: le riscossioni del Titolo IV
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LE PAROLE CHIAVELE PAROLE CHIAVE
Per la competenza: gli impegni del Titolo II
Per la cassa: i pagamenti del Titolo II
SPESE CONTO CAPITALE
==
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LE PAROLE CHIAVELE PAROLE CHIAVE
Per la competenza: gli accertamenti dei Titoli I+II+III+IV (entrate correnti + conto capitale, esclusa l’accensione di prestiti e l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione)
Per la cassa: le riscossioni dei Titoli I+II+III+IV
ENTRATE FINALI
==
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LE PAROLE CHIAVELE PAROLE CHIAVE
Per la competenza: gli impegni dei Titoli I+II (spese correnti + spese in conto capitale o di investimento)
Per la cassa: i pagamenti dei Titoli I+II
SPESE FINALI
==
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Titolo V (mutui e prestiti) Titolo VI (partite di giro)
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE
LE PAROLE CHIAVELE PAROLE CHIAVEALTRE ENTRATE
(fuori patto)
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LE PAROLE CHIAVELE PAROLE CHIAVE
Titolo III ( rimborso mutui e prestiti)
Titolo IV (partite di giro)
ALTRE SPESE(fuori patto)
LE PAROLE CHIAVELE PAROLE CHIAVE
Entrate finali (Titoli I+II+III+IV)
INDEBITAMENTO
==
-- Spese finali (Titoli I+II)
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LE PAROLE CHIAVELE PAROLE CHIAVE
Per la competenza: differenza tra accertamenti e impegni
Per la cassa: differenza tra riscossioni totali e pagamenti totali (comp. + residui)
SALDO FINANZIARIO
==
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LE PAROLE CHIAVELE PAROLE CHIAVE
SALDO DI COMPETENZA MISTA
==“La somma algebrica degli importi risultanti dalla differenza tra accertamenti e impegni, per la parte corrente, e dalla differenza tra incassi e pagamenti, per la parte in conto capitale, al netto delle entrate derivanti dalla riscossione di crediti e delle spese derivanti dalla concessione di crediti”.
… come a dire:
AccertamentiAccertamentiTitoli I-II-III entrata Titoli I-II-III entrata --
Impegni Impegni
Titolo I SpesaTitolo I Spesa
++ RiscossioniRiscossioni
Titolo IV entrata Titolo IV entrata --PagamentiPagamenti
Titolo II SpesaTitolo II Spesa
== Saldo di competenza “mistaSaldo di competenza “mista
Nel saldo finanziario non sono considerate:- le risorse provenienti dallo Stato e le relative spese, correnti e c/capitale, sostenute per l’attuazione delle ordinanze emanate da PCM a seguito dichiarazione stato di emergenza;
- idem per gli interventi realizzati direttamente per “grandi eventi” di cui all’art. 5-bis, c. 5, l. 343/2001;
- le risorse provenienti direttamente o indirettamente dall’Unione Europea, né le relative spese di parte corrente e in conto capitale sostenute dalle province e dai comuni; - somme assegnate e spese finanziate da ISTAT per censimenti popolazione e agricoltura; -Comuni dissestati in provincia dell’Aquila … -Ag. Sicurezza Aliment. e Scuola per l’Europa di Parma. - per gli anni 2013 e 2014, le spese per investimenti infrastrutturali nei limiti definiti con apposito DM.
Patto stabilità Patto stabilità 20122012ECCEZIONIECCEZIONI
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Il bilancio del ComuneIl bilancio del Comune
EntrateTitolo I (tributarie)
Titolo II (trasferimenti correnti)
Titolo III (extratributarie)
Titolo IV (trasferimenti c/capitale)
Titolo V (prestiti)
Titolo VI (partire di giro)
Avanzo di Amministrazione
SpeseTitolo I (correnti)
Titolo II (c/capitale)
Titolo III (rimborso prestiti)
Titolo IV (partite di giro)
Fuori Patto
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Il bilancio del comune Il bilancio del comune ai fini del Patto ai fini del Patto
EntrateTitolo I (tributarie)
Titolo II (trasferimenti correnti)
Titolo III (extratributarie)
Titolo IV (trasferimenti c/capitale)
SpeseTitolo I (correnti)
Titolo II (c/capitale)
valori di competenza (accertamenti e impegni)
valori di cassa (riscossioni e pagamenti)
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La disciplina attualeLa disciplina attuale
Regioni Enti locali
Duplice “tetto” alle spese finali (in
termini di cassa e di competenza)
Obiettivi di saldo calcolati secondo il criterio della c.d.
competenza mista
… … il percorso storico …il percorso storico …
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IL PERCORSOIL PERCORSOdel patto di stabilitàdel patto di stabilità
1999 - CASSA
“ … ridurre progressivamente il finanziamento in disavanzo delle proprie spese …” Il disavanzo è calcolato quale differenza tra le entrate finali effettivamente riscosse e le uscite di parte corrente, al netto degli interessi, effettivamente pagate …” (art. 28, comma 1, legge 23.12.1998, n. 448)
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IL PERCORSOIL PERCORSO 2000 - CASSA
“ i comuni riducono per l'anno 2000 il disavanzo definito dall'articolo 28, comma 1, della legge n. 448/98, in misura pari ad almeno un ulteriore 0,1 punti percentuali del prodotto interno lordo (PIL)
(art. 30, comma 1, legge 23.12.1999, n. 488)
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IL PERCORSOIL PERCORSO 2001 - CASSA
“per l'anno 2001 il disavanzo, computato ai sensi del comma 1 dell‘art. 28 della legge n. 448/98, e successive modificazioni, non potrà essere superiore a quello del 1999, al netto delle spese per interessi passivi e di quelle per l'assistenza sanitaria, aumentato del 3 per cento.”
(art. 53, comma 1, legge 23.12.2000, n. 388)
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IL PERCORSOIL PERCORSO 2002 - CASSA
“per l'anno 2002 il disavanzo di ciascuna provincia e di ciascun comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti, computato ai sensi del comma 1 dell‘art. 28 della legge n. 448/98, e successive modificazioni, non potrà essere superiore a quello dell'anno 2000 aumentato del 2,5 per cento.”
(art. 24, comma 2, legge 28.12.2001, n. 448)
MA ANCHE . . . . .MA ANCHE . . . . .
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IL PERCORSOIL PERCORSO 2002 – COMPETENZA E CASSA
“il complesso delle spese correnti, per l'anno 2002, rilevanti ai fini del calcolo del disavanzo finanziario di cui al comma 1, non può superare l'ammontare degli impegni e dei pagamenti a tale titolo assunti ed effettuati nell'anno 2000 aumentati del 6 per cento.”
(art. 24, comma 2, legge 28.12.2001, n. 448)
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““PATTO” 2002PATTO” 2002
==DISAVANZO 2002DISAVANZO 2002 DISAVANZO 2000DISAVANZO 2000+ 2,50 per cento+ 2,50 per cento
MA ANCHE …MA ANCHE …
SPESE CORRENTI 2002SPESE CORRENTI 2002SPESE CORRENTI 2000SPESE CORRENTI 2000
+ 6 per cento+ 6 per cento==
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IL PERCORSOIL PERCORSO 2003 – COMPETENZA E CASSA
“6. … per l'anno 2003, il disavanzo finanziario di ciascun comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti, computato ai sensi del comma 7, non può essere superiore a quello dell'anno 2001.7. Il disavanzo finanziario di cui al comma 6 è calcolato, sia per la gestione di competenza che per quella di cassa, quale differenza tra le entrate finali e le spese correnti.”
(art. 29, comma 6, legge 27.12.2002, n. 289)
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IL PERCORSOIL PERCORSO 2004 – COMPETENZA E CASSA
“per l'anno 2004, il disavanzo finanziario di ciascuna provincia e di ciascun comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti non può essere superiore a quello dell'anno 2003, determinato secondo quanto previsto nei precedenti commi, incrementato del tasso d'inflazione programmato indicato nel Documento di programmazione economico-finanziaria.”
(art. 29, comma 10, legge 27.12.2002, n. 289)
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IL PERCORSOIL PERCORSO 2005 – COMPETENZA E CASSA
“ … per l’anno 2005, il complesso delle spese correnti e delle spese in conto capitale non può essere superiore alla corrispondente spesa annua mediamente sostenuta nel triennio 2001-2003, incrementata dell’11,5 … o del 10 per cento”
(art. 1, comma 22, legge n. 311/2004)
(“golden rule”)(“golden rule”)
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IL PERCORSOIL PERCORSO 2006 – COMPETENZA E CASSA “… per l'anno 2006, il complesso delle spese correnti, con esclusione di quelle di carattere sociale, determinato ai sensi del comma 142, per ciascuna provincia e per ciascun comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti non può essere superiore al corrispondente ammontare di spese correnti dell'anno 2004 diminuito del 6,5 per cento limitatamente agli enti locali che nel triennio 2002-2004 hanno registrato una spesa corrente media pro capite inferiore a quella media pro capite della classe demografica di appartenenza e diminuito dell'8 per cento per i restanti enti locali. Per le comunità montane con popolazione superiore a 50.000 abitanti la riduzione è del 6,5 per cento.”
(art. 1, comma 139, legge n. 266/2005)
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IL PERCORSOIL PERCORSO 2007 – COMPETENZA E CASSA
“Per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, gli enti devono conseguire un saldo finanziario (entrate finali meno spese finali) sia in termini di competenza che di cassa, pari a quello medio del triennio 2003-2005 migliorato della misura annualmente determinata a sensi del comma 678 lett. c) ovvero del comma 679”.
(art. 1, commi 676 e segg., legge n. 296/2006)
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IL PERCORSOIL PERCORSO 2008 – COMPETENZA MISTA
“Per il rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno gli enti devono conseguire un saldo finanziario in termini di cassa e di competenza, per l’esercizio 2007, e di sola competenza mista, per gli esercizi 2008, 2009 e 2010, pari al corrispondente saldo medio del triennio 2003-2005 migliorato della misura annualmente determinata ai sensi del comma 678, lettera c), ovvero dei commi 679 e 679-bis.”. (art. 1, comma 379, legge n. 244/2007)
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IL PERCORSOIL PERCORSO 2009 – COMPETENZA MISTA
“Per il rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno gli enti devono conseguire un saldo finanziario in termini di cassa e di competenza, per l’esercizio 2007, e di sola competenza mista, per gli esercizi 2008, 2009 e 2010, pari al corrispondente saldo medio del triennio 2003-2005 migliorato della misura annualmente determinata ai sensi del comma 678, lettera c), ovvero dei commi 679 e 679-bis.”. (art. 1, comma 379, legge n. 244/2007)
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Patto stabilità 2009Patto stabilità 2009Entrate Titolo IV Entrate Titolo IV Riscosse 2007Riscosse 2007
--
concessione di crediti
Spese Titolo II pagate Spese Titolo II pagate 2007 2007
riscossione di crediti
al netto di
al netto di
==Differenza Differenza
Conto capitale Conto capitale
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Patto stabilità 2009Patto stabilità 2009Entrate Titoli I-II-IIIEntrate Titoli I-II-III
Accertate 2007Accertate 2007
--
Spese Titolo I Spese Titolo I impegnate 2007 impegnate 2007
==
Differenza Differenza Parte corrente Parte corrente
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Patto stabilità 2009Patto stabilità 2009
+ algebrico+ algebrico
==
Differenza Differenza Parte corrente Parte corrente
Differenza Differenza Conto capitale Conto capitale
SALDO COMPETENZASALDO COMPETENZAMISTA 2007MISTA 2007
DATI DI BASEDATI DI BASE
20012001
19991999 Disavanzo cassa 1998Disavanzo cassa 1998
20002000
20022002
20032003
Disavanzo cassa 1998 o 1999Disavanzo cassa 1998 o 1999
Disavanzo cassa 1999Disavanzo cassa 1999
Spese correnti 2000Spese correnti 2000Competenza e cassaCompetenza e cassa
Disavanzo 2001Disavanzo 2001Competenza e cassaCompetenza e cassa
DATI DI BASEDATI DI BASE
2006 2006
2004 2004 Disavanzo 2001Disavanzo 2001
Competenza e cassaCompetenza e cassa
2005 2005
2007 2007
2008 2008
2009-10 2009-10
Spese finali medie 2001-2003Spese finali medie 2001-2003Competenza e cassaCompetenza e cassa
Spese correnti e c/cap. 2004Spese correnti e c/cap. 2004Competenza e cassaCompetenza e cassa
Saldo medio 2003-2005Saldo medio 2003-2005Competenza e cassaCompetenza e cassa
Saldo medio 2003-2005Saldo medio 2003-2005Competenza “mista”Competenza “mista”
Saldo 2007Saldo 2007Competenza “mista”Competenza “mista”
Patto stabilitàPatto stabilitàLE AZIONI UTILILE AZIONI UTILI
accertamenti tributari per aumentare la base imponibile; maggiore finanziamento dei servizi pubblici con prezzi e tariffe; riduzione della spesa di personale; limitazione del ricorso a contratti a termine al di fuori della dotazione organica; efficienza, aumento della produttività e riduzione dei costi di gestione; contenimento del tasso di crescita della spesa corrente; dismissioni di immobili non funzionali allo svolgimento dell’attività istituzionale;
Art. 28, c. 2 e 2-bis legge 23.12.98, n. 448Art. 28, c. 2 e 2-bis legge 23.12.98, n. 448
Patto stabilitàPatto stabilitàLE AZIONI UTILILE AZIONI UTILI
limitazione delle consulenze esterne; soppressione degli organi collegiali non ritenuti indispensabili; sviluppo di iniziative per la stipula di contratti di sponsorizzazione, di accordi e di convenzioni, allo scopo di realizzare maggiori economie nella gestione; riduzione del ricorso all’affidamento diretto a società controllate o ad aziende speciali della concessione di pubblici servizi; sviluppo di iniziative per il ricorso, negli acquisti di beni e servizi, alla formula del contratto a risultato;
Patto stabilitàPatto stabilitàLE AZIONI UTILILE AZIONI UTILI
rimozione degli ostacoli per l’accesso di nuovi soggetti privati nel mercato dei servizi pubblici; promozione dello sviluppo dei servizi pubblici locali mediante l’utilizzo di tecniche di finanziamento con ricorso esclusivo a capitali privati; reinvestimento delle somme accantonate per ammortamento.
“18. Il bilancio di previsione degli enti locali ai quali si applicano le disposizioni del patto di stabilità interno deve essere approvato iscrivendo le previsioni di entrata e di spesa di parte corrente in misura tale che, unitamente alle previsioni dei flussi di cassa di entrata e di spesa in conto capitale, al netto delle riscossioni e delle concessioni di crediti, sia garantito il rispetto delle regole che disciplinano il patto medesimo. A tale fine, gli enti locali sono tenuti ad allegare al bilancio di previsione un apposito prospetto contenente le previsioni di competenza e di cassa degli aggregati rilevanti ai fini del patto di stabilità interno.”
Patto stabilità 2012-Patto stabilità 2012-1414BILANCIOBILANCIO ( art. 31, c. 18)( art. 31, c. 18)
ropol12
GRAZIE E GRAZIE E ARRIVEDERCIARRIVEDERCI
Pierluigi RopoloPierluigi Ropolo
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PATTO DI STABILITA’ PATTO DI STABILITA’
2012 - 2014 2012 - 2014
LEGGE DI STABILITA’
12 novembre 2011, n. 183
Patto stabilità 2012Patto stabilità 2012
“1. Ai fini della tutela dell'unità economica della Repubblica, le province e i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti e, a decorrere dall’anno 2013, i comuni con popolazione compresa tra 1001 e 5000 abitanti, concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica nel rispetto delle disposizioni di cui al presente articolo, che costituiscono principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica ai sensi degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione. “
Dunque si ricomincia per l’ennesima volta quasi daccapo!!
Patto stabilità 2012Patto stabilità 2012(art. 31)
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Patto stabilità 2012Patto stabilità 2012
LA PROCEDURALA PROCEDURA
In attesa del D.MEF che fissa le classi, dal 2011 il saldo finanziario “strutturale” di competenza mista è pari a ZERO; l’obiettivo “specifico” è un miglioramento del saldo zero di un importo pari al:
per i Comuni >5000: 15,6% per il 2012 e 15,4% dal 2013; per i Comuni tra 1001 e 5000: 15,4% dal 2013; per le Province: 16,5% per 2012, poi 19,7%
della spesa media corrente (Titolo I) 2006-2008 desunta dagli impegni certificati rendiconto.
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Patto stabilità 2012Patto stabilità 2012LA PROCEDURALA PROCEDURA
Dopo che il D.MEF ha fissato le classi,Per i Comuni virtuosi (prima classe) il saldo finanziario “strutturale” di competenza mista è pari a ZERO; l’obiettivo “specifico” per i NON virtuosi è un miglioramento del saldo zero di un importo non superiore al:
per i Comuni >5000: 16,0% per il 2012 e 15,8% dal 2013; per i Comuni tra 1001 e 5000: 15,8% dal 2013; per le Province: 16,9% per 2012, poi 20,1%
della spesa media corrente (Titolo I) 2006-2008 desunta dagli impegni certificati rendiconto.
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Patto stabilità 2012Patto stabilità 2012
ai fini del concorso al contenimento dei saldi di finanza pubblica:
dal 2012 l’obiettivo, per ciascun anno, è pari all’importo di cui al comma 2 MENO un importo pari alla riduzione dei trasferimenti statali di cui all’art. 14, comma 2, del D.L. 78/2010; per il solo anno 2011, il saldo di cui sopra era ridotto o incrementato in misura pari al 50% della differenza tra lo stesso saldo e quello previsto per il 2011 dall’art. 77-bis, a seconda se la differenza è positiva o negativa.
“Al fine di potenziare il coordinamento della finanza pubblica è avviata la ridefinizione delle regole del patto di stabilità interno.“
D.L. n. 201/11 “Salvitalia”D.L. n. 201/11 “Salvitalia”art. 28 – art. 28 – comma 11-tercomma 11-ter
RIDEFINIZIONE REGOLERIDEFINIZIONE REGOLE