+ All Categories
Home > Documents > RosaOnLine #4

RosaOnLine #4

Date post: 20-Mar-2016
Category:
Upload: rosaonline-bologna
View: 223 times
Download: 6 times
Share this document with a friend
Description:
Quarto numero del giornalino on-line dell'ITCS Rosa Luxemburg di Bologna.
36
Numero quattro Numero quattro Giugno 2011 Giugno 2011
Transcript
Page 1: RosaOnLine #4

Numero quattroNumero quattro

Giugno 2011Giugno 2011

Page 2: RosaOnLine #4

2

Il giornalino “Rosaonline” nasce da un’idea

progettuale dell’ITCS Rosa Luxemburg

elaborata dalla prof.ssa Graziella Giorgi in

collaborazione con la filmaker Silvia Storelli

e realizzata con la consulenza

della redazione di CrossingTV.

"Rosaonline" intende creare uno spazio

nella/della scuola per dare voce agli

studenti, per far dialogare studenti, docenti

della scuola e di altre scuole, famiglie e

altri interlocutori del contesto sociale e

istituzionale del nostro territorio.

Vogliamo condividere esperienze, progetti…

emozioni!

Page 3: RosaOnLine #4

3

ROSALAND

● ‘Oh là là... c'est la France’ di Eleonora Maffei, Vanessa Salvatore e Silvia Squarcia p. 7

● ‘Tre quinte del Luxemburg vincono il concorso “Uomini liberi... ”’ p. 10

● ‘Il futuro del calcio è … Rosa’ di Francesca Arbizzani e Majda Chebakia p. 11

● ‘Gli altri gruppi sportivi del Luxemburg’ p. 13

● ‘Scuole libere dal fumo’ di Carlos Henrique Mattioli p. 14

● ‘Sotto il segno della mediazione’

di G. Finessi, L. Lodi, E. Minelli A. Pizzirani, V. Sapori, F. Venturi p. 16

● ‘La bici è...educazione alla cittadinanza ’ di Melissa Alberto, Dania Ciccone, Adnan Khasbi p. 17

● ‘Valencia, un'esperienza indimenticabile’ di Vanessa Ferrari e Lisa Moreddu p. 19

SPINE E PETALI

● ‘Valori’ p. 27

NONSOLOROSA● ‘Non mollare mai (l'inno del Rosa Luxemburg)’ di Luca Fiorini p. 21

● ‘One Mic commerciale’ di Francesco Pio D'Apollo p. 22

● ‘Un posto nel mondo’ di Sheela Stanzani p. 24

● ‘Need 4 speed shift 2’ di Riccardo Amenduni p. 25

● ‘Un viaggio nei misteri dell'oriente’ di Sara Abousaid p. 26

I CONSIGLI DI ZIA ROSA

●‘Chi dona sangue, organi e midollo fa bene anche a sé’

● di Licia Taglioli e Nouhaila Amir p. 33

LE DUE ROSE

● ‘La Malducazione a scuola, un problema reale?' testi di Marco Lodoli e Milays Sanchez p. 4

Page 4: RosaOnLine #4

Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello

schema

4

LA MALEDUCAZIONE A SCUOLA: UN PROBLEMA REALE?Inauguriamo con questo argomento una nuova rubrica del nostro giornalino

dedicata al dibattito ed al confronto tra opinioni diverse. Sul tema della maleducazione in ambiente scolastico si confrontano un insegnante

«famoso» ed una studentessa del nostro istituto. Leggete e poi dite la vostra, utilizzando la pagina Facebook del nostro giornalino

UN Insegnante: MARCO LODOLI(da “La Repubblica”, 25.02.11)

Nel campo della pedagogia spicciola, lo slogan oggi più diffuso è senz´altro “Non autoritarismo, ma autorevolezza”, che vorrebbe spingere insegnanti e genitori a mollare lo sgabello e la frusta da domatori e a conquistare i loro tigrotti grazie alla forza dei discorsi e delle lezioni più affascinanti. Non si deve gridare, non si deve minacciare, sospendere, punire, bisogna ammansire e ammaestrare le giovani belve con le nostre parole cariche di seduzione: noi insegnanti dobbiamo essere una via di mezzo tra Umberto Eco e Roberto Benigni, colti e spiritosi, profondissimi pozzi di scienza circondati dalla meringa della simpatia. (…). Giuro: io ci provo, sia in classe che a casa, con gli studenti e con i miei bambini. Ce la metto tutta per essere carismatico, perottenere senza pretendere, per convincere senza imporre. Spiego e scherzo, provo a essere un buon professore ma anche un buon intrattenitore, provo ad arrivare a qualche risultato senza annoiare troppo.

Una studentessa: MILAYS SANCHEZ

La buona educazione è alla base di qualsiasi società civile, in tutte le sue fasce di età,

partendo dall’adolescente, passando per l’adulto, fino all’anziano.

Il cambiamento della società, dei suoi usi e costumi, ha portato tanti cambiamenti, anche per quello che riguarda l’educazione e il rispetto. Non

so dire se i professori siano diventati più rigidi e severi rispetto al passato, perché in prima persona

non ho termini di confronto per dare un giudizio.Ma dai racconti fatti dai genitori e da altre

persone più grandi di me, gli insegnanti di oggi mi sembrano addirittura meno severi di quelli del

passato; stando ai loro racconti, oggi ci sono situazioni che, tempi indietro, neanche

lontanamente si sarebbero viste, come, ad esempio, uno studente che risponde

o contraddice un professore.In particolare è il

rapporto dei genitori con la scuola e gli

insegnanti che è mutato fortemente.Non nascondiamoci

dietro un dito!! Adesso i genitori tendono per la grande maggioranza

dei casi a coprire o giustificare qualsiasi

cosa nei confronti dei figli, in particolare per

Page 5: RosaOnLine #4

5

Ma purtroppo non sempre riesco ad arginare il caos.

“Senti un po´, professò, devo annà ar bagno”, mi dice una ragazza. “Non darmi del tu, impara a rivolgerti agli adulti con più rispetto. E aspetta dieci minuti, il cambio d´ora”. Mi guarda stupita: “A professò, nun me poi fa così, io me sto a piscià sotto, io esco.” E se ne va, anche se io ripeto aspetta, e se provo a trattenerla se ne va sbattendo la porta. Scene di questo tipo accadono di continuo. A volte spiego e due studenti mi danno le spalle, sono a mezzo metro, ma a loro non importa, non cercando nemmeno il sotterfugio, il bigliettino, il bisbiglio: chiacchierano tranquillamente con i compagni seduti al banco di dietro. “Professò, io so´ sincero, sta cosa nun me interessa, la storia è roba vecchia, noi c´abbiamo da fa oggi pomeriggio, se dovemo organizzà”.

Una palese maleducazione impera, al punto tale che non viene nemmeno intesa come maleducazione, semplicemente come libertà, sincerità, naturalezza. Il linguaggio è spesso sbracato, i modi villani, i toni da mercato. Io resisto, cerco di dimostrare che la gentilezza d´animo è una qualità necessaria per avvicinarsi al sapere, che il bruto è tagliato fuori dalla società, che la volgarità non paga.(…)

Noi cinquantenni - cresciuti in una scuola severa, ma sbocciati grazie al vento libertario - temiamo che qualcosa di buono si perda durante il processo educativo, e questo timore ci rende deboli, esitanti, inascoltati. Non ce la facciamo a castigare, dunque ci deprimiamo di fronte all´insolenza. Crediamo che sia colpa nostra, di non essere capaci a spiegare Dante come la coppia Eco-Benigni. E a casa non è poi così diverso. (…)I nostri padri ci avrebbero rifilato un ceffone, ma noi sappiamo che i bambini non si toccano, che il Telefono Azzurro è pronto a recepire ogni denuncia.

quello che riguarda l'ambiente scolastico: a volte anche un semplice rimprovero da parte di

un insegnante viene visto come un affronto, una mancanza di rispetto, la possibile causa di qualche turbamento psicologico per il proprio

figlio.

In passato i professori davano addirittura, in casi estremi, la bacchetta sulle mani degli

alunni, e, quando si tornava a casa, si prendeva il resto dai genitori, perché si doveva portare rispetto all’insegnante come lo si porta a casa nei confronti dei genitori. Adesso è vero che le cose sono cambiate, ma da parte di noi studenti; ci sentiamo in diritto di rispondere a ogni rimprovero, ci sentiamo in dovere di fare

presente se un insegnante ci manca di rispetto, ma non abbiamo l’intelligenza di capire che

loro hanno a che fare tutti i giorni con centinaia di ragazzi

di tutti i tipi.

Trovare delle soluzioni è difficile perché fino ad adesso non si è ottenuto molto, anche dove

si è passati da un estremo all’altro. Noi studenti dobbiamo rientrare in un’altra ottica,

tornare nei nostri panni, nel nostro ruolo, perché forse non capiamo bene che non

dobbiamo stare a scuola come a casa, e se nel nostro ambito familiare abbiamo problemi non

dobbiamo scaricarli a scuola perché alla fine va tutto a scapito nostro.

L’imposizione di regole più rigide non penso sia una soluzione, ci vorrebbero regole chiare e

lineari, talvolta anche dure, ma uguali per tutti e che premino chi le rispetta davvero.

Page 6: RosaOnLine #4

6

A dire il vero, i nostri padri difficilmente mollavano sganassoni: bastava uno sguardo per ricordare al ragazzino che c´è un ordine e c´è una legge, che i piccoli devono obbedire alla volontà dei genitori, i quali agiscono seguendo una logica non sempre chiara, ma tesa al bene del figliolo.

Il guaio è che anche come genitori crediamo assai poco a quella legge invisibile e un po´ stupida, vorremmo essere più comprensivi perché da bambini nessuno ci ha compreso, vorremmo essere più buoni perché in quelle case del dopoguerra i sentimenti gelavano, si doveva solo ubbidire e tacere. Insomma: la frusta non la vogliamo più, però non vorremmo nemmeno gli sputi in faccia. E allora che fare? Nonostante tutto, nonostante qualche delusione, credo che l´amore alla fine sia più fecondo della caserma, che produca persino risultati migliori.

Studenti e bambini sono istintivamente disordinati e chiassosi, vogliono esistere contro ogni regola, a volte straripano oltre i margini: però resto convinto che la loro energia sa riconoscere la voce buona del maestro, la vitalità del bene, che non è inermità e insulsaggine. Bisogna avere pazienza, insistere, non essere pietre severe e immobili, ma guidare con mano ferma e calda i nostri figli, continuare a vivere insieme a loro: insegnare e imparare.

L’ideale sarebbe venirsi incontro a vicenda, ma sappiamo tutti che non è sempre possibile; non

è la scuola dell’obbligo quella che stiamo facendo, e quindi paradossalmente è come

stare sul posto di lavoro, ed è proprio qui che dobbiamo capire che tra un po’ dovremo affrontare una realtà piena di obblighi e

regole che dobbiamo per forza rispettare.

Lo so, forse sto parlando con le parole che userebbe un adulto, non come una ragazza che

frequenta le superiori, una ragazza pronta a fare polemica ed a partire in quarta ogni volta

che c’è la possibilità, ma a mente lucida mi rendo conto davvero degli errori che si

commettono, delle parole di troppo, spessodette anche a sproposito.

Ma a volte questi errori sono portati dalla giovane età, che ci fa incappare in sbagli

dettati solo dall’impulsività, quegli stessi sbagli che tutte le persone, in ogni generazione,

hanno commesso e commetteranno ancora.

Errori che anche i nostri insegnanti hanno fatto da giovani, anche se adesso mi sembra

facciano tanta fatica a capirli, eppure non è così lontano il tempo in cui erano alunni anche

loro...

Hai qualcosa da dire, da aggiungere o da contestare circa il tema della MALEDUCAZIONE A SCUOLA??

Utilizza la pagina FACEBOOKdi Rosa Online, dove troverai uno spazio per esprimere le tue opinioni

Page 7: RosaOnLine #4

7

x

OH LÀ LÀ… C’EST LA FRANCE!!!

Bonjour à tout le monde! Siamo Silvia, Eleonora e

Vanessa, ragazze della 3AL.

Per cominciare vi poniamo una domanda

semplicissima: qual è l’evento più atteso e

desiderato da ogni classe? Una bella e divertente

gita con i propri amici! E noi siamo qui proprio

per raccontarvi la nostra esperienza.

Rientrati dalle vacanze a settembre non avremo

mai pensato che la nostra mitica prof. Raffaelli,

insegnante di francese, ci avrebbe dato questa

stupenda opportunità di fare un soggiorno-studio

a Cap d’Ail, sulla Côte d'Azur. Il viaggio è stato

organizzato con un’altra classe della scuola e

siamo stati accompagnati anche dal prof. di

Lettere Lamberti.

Con molta

ansia

abbiamo

atteso il giorno

della partenza e finalmente dopo circa 6 ore di

viaggio siamo arrivati nel bellissimo luogo del

soggiorno, dove ci hanno subito assegnato le

nostre camere.

Maschi e femmine sono stati opportunamente

distribuiti in dormitori differenti e lontani!! Le

ragazze hanno avuto la chance di una posizione

decisamente migliore con vista sul Mar

Mediterraneo e relativa alba rosata, tutto

compreso nel prezzo!!!

Tutte le mattine ci aspettava un'abbondante e

gustosa colazione e successivamente ci recavamo

in diverse aule, divisi in gruppi, per migliorare il

nostro francese grazie all’aiuto di insegnanti

madrelingua. Ma non pensiate che abbiamo

passato tutte le giornate a studiare!

Ogni pomeriggio ci aspettava un posto diverso

della Costa Azzurra da visitare, ed ogni sera

c’era un

diverso

spettacolo

per intrat-

tenerci,

dal prestigiatore alla serata francese, gustando

tantissime crêpes!Il luogo sicuramente più profumato è stato

Fragonard, la fabbrica di profumi che si trova

Page 8: RosaOnLine #4

8

nel villaggio di Èze, dove abbiamo comprato molti profumi, saponette per i nostri familiari e amici, e

abbiamo imparato come avviene il complesso procedimento di fabbricazione dei profumi: in sintesi vi

possiamo dire che bisogna avere…naso!!

Abbiamo anche visitato la città di Cannes, famosa per il Festival del cinema, dove abbiamo

fotografato le impronte dei VIP e passeggiato sulla Croisette.

Abbiamo camminato tanto e ci siamo divertiti molto salendo e scendendo per le strade di Saint-Paul

de Vence con i suoi piccoli negozi di souvenir e le botteghe di artisti originali.

Ma Nizza è stata sicuramente la città più affascinante e attiva che abbiamo visitato!! Abbiamo avuto

la fortuna di vederla tutta colorata e in festa, pronta ad accogliere il famoso Carnevale. Tra negozi,

mercati, pasticcerie e gelaterie non è potuto mancare un bellissimo giro alla Galeries La Fayette!

Passeggiando ci hanno colpito molti ragazzi che,con le loro BMX, skateboard e

rollerblade, eseguivano acrobazie estreme: che spettacolo! Erano tutti bravissimi

e alcuni anche molto giovani!!

L’ultima meta è stata il Principato di Monaco, dove il sole ci ha rallegrato la

giornata, tra il Palazzo Reale, il museo oceanografico e la vista sul famoso e

lussuosissimo porto di Monte-Carlo.

Page 9: RosaOnLine #4

9

Non ci dimentichiamo poi del gruppo di studenti giapponesi che erano ospiti come noi e con i quali

abbiamo condiviso alcuni momenti piacevoli, come un simpatico incontro di calcio ITALIA-GIAPPONE,

conclusosi a nostro favore grazie ai boys del Rosa Luxemburg!!

E poi un’ultima parola sui quattro meravigliosi animatori che ci hanno fatto sognare… soprattutto i tre

ragazzi tedeschi (alti, biondi e ..“boni”). Grazie a loro l’organizzazione ha funzionato perfettamente,

e la simpatica disponibilità dimostrata con tutti noi è stato un valore aggiunto!

L’ ultima serata ci siamo divertiti molto, all’inizio ballando in gruppo una danza tipica francese, poi

ascoltando la musica suonata dal vivo ed infine ballando tutti insieme. Tra risate, sorrisi, nuove

amicizie e chiacchiere, la nostra settimana è volata; ma tuttora teniamo nel cuore ricordi ed

emozioni uniche di un posto magnifico, quasi magico.

Speriamo che l’anno prossimo ci venga offerta un’altra opportunità per visitare posti nuovi, e

auguriamo a tutte le classi di avere la nostra stessa occasione e di vivere questa bellissima

esperienza!

(articolo di

Eleonora Maffei,

Vanessa Salvatore

e Silvia Squarcia)

Page 10: RosaOnLine #4

10

TRE QUINTE DEL LUXEMBURG VINCONO IL CONCORSO "UOMINI LIBERI…"

Gli alunni e le alunne delle classi 5 BI, 5 BL e 5 CL hanno partecipato, nelle ore di religione nel corso

dell'anno scolastico, al Concorso “UOMINI LIBERI. Giusti e protagonisti del dissenso. Vite e destini

tra Est ed Ovest. Percorsi di educazione alla cittadinanza”.

Hanno prodotto un lavoro di ricerca, attraverso fonti scritte e testimonianze, dal titolo “Storie di

combattenti disarmati, educazione alla nonviolenza e alla democrazia”, ricevendo una menzione

speciale. Le tre figure sulle quali si è incentrata la ricerca sono Pavel Florenskij, Filippo Cavazza e

Giangiuseppe Palmieri.

Alla premiazione, che si è svolta presso l'Oratorio di San Filippo Neri a Bologna, hanno partecipato,

tra gli altri, Maurizio Cevenini, in rappresentanza dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia

Romagna, Lorena Pirani dell’USR per l’Emilia Romagna e Rolando Dondarini, per conto del Magnifico

Rettore dell’Università di Bologna. Inoltre, hanno partecipato alcune alunne della classe 4 CL come

hostess.

Sono intervenuti, assieme ad alcuni

studenti polacchi e rumeni, anche Octav

Bjoza Presidente dell’Associazione

Nazionale degli ex-detenuti politici

romeni (AFDPR), Daniela Anna

Simonazzi, autrice di “Azor la resistenza

“incompiuta” di un comandante

partigiano” e Don Vidmar Bogdan,

parroco di Podraga (Aiudussina - Slovenia)

vice postulatore di Filj Tercelj, sacerdote

ucciso nel 1947.

Ha moderato l'incontro Antonia Grasselli,

coordinatrice del progetto regionale di

rete di scuole “Storia e Memoria”.

Page 11: RosaOnLine #4

11

IL FUTURO DEL CALCIO E' … ROSA

Piedi buoni e cervello sopraffino le tecniche usate dalle “gladiatrici in rosa” dell'istituto Luxemburg per trionfare nel torneo provinciale di calcio a 5.

di Francesca Arbizzani e Majda Chebakia

Quest'anno la squadra femminile di calcio a 5 delle Rosa Luxemburg ha sbaragliato tutti aggiudicandosi il

torneo a quattro squadre indetto dal CUSB, Centro Universitario Sportivo Bolognese, di Bologna.

Per prepararsi alla competizione svolta durante l'anno scolastico la squadra si è allenata sotto l'occhio

vigile e attento della professoressa Franca Donati, attiva promotrice e sostenitrice dello sport giovanile

scolastico, che ha incoraggiato le ragazze a partecipare numerose.

La squadra, già presente lo scorso anno alla competizione, si è presentata priva di alcuni elementi ma

rinforzata da new entry di alto livello.

Ogni gara è stata una battaglia a sè: dall'esordio contro

l'Istituto Mattei, vinto per 2 a 1, passando per la

difficile partita contro le detentrici del titolo del

liceo Sabin, superate per 3 a 1, alla chiusura

contro il liceo Fermi, sconfitto per 6 a 2. La

squadra, trascinata a suon di gol dalla

capitana Bouirki Hanane, dalle parate

del portiere Scaletta Dora,

dall’unità e compattezza del

gruppo, e, “last but not least”,

dal sostegno della panchina e

dell'allenatrice Franca Donati,

non ha mai perso la concen-

trazione trionfando nel torneo

senza subire sconfitte.

Page 12: RosaOnLine #4

12

LE NOSTRE CAMPIONESSE PROVINCIALI DI CALCIO A 5:

In piedi da sinistra: Sara Pilade (4CL), Sara Olivieri (3BE),Hanane Bouirki (4CL),

Francesca Arbizzani (4AI), Eleonora Guidi (4CL), Houda Errami (5FE), Luminita Radu (5AI).

Accosciate: Alessandra Corti, (4CL), Majda Chebakia (4BL), Dora Scaletta (4CL).

Non sono presenti nella foto: Giulia Baccolini (5AI) e Giuditta Gualandi (5AI)

Le gare, svolte quasi tutte nel mese di aprile presso il CUSB di Bologna, sono state caratterizzate dal fair play

praticato da tutte le squadre aderenti all'iniziativa ed hanno rafforzato i legami di amicizia e rispetto fra le varie

scuole, avvicinando tutte le partecipanti allo sport ed alla correttezza che quest'ultimo richiede. La premiazione

per la vittoria del torneo da parte della preside Laura Villani e dell'insegnante responsabile del progetto Franca

Donati avrà luogo Giovedì 9 Giugno 2011 presso l' Istituto stesso.

L'anno prossimo il calcio femminile del Luxemburg intende difendere il titolo conquistato: invitiamo tutte le

ragazze a settembre ad iscriversi alla squadra!!

Page 13: RosaOnLine #4

SQUADRA CALCIO A 5 MASCHI JUNIORHanno partecipato ai Campionati Sportivi Scolastici Provinciali:

MATTIA GAETANI 4BLLUCA PUGLIOLI 4CLFABIO RODA 4CLENRICO CAPELLI 5AICATALIN POIAN 5AIGIANLUCA SAGLIMBENI 5AIGABRIELE ZANETTI 4AIDAVIDE PETTI 4AIALESSANDRO PUGLISI 3AIVALENTIN BICSADA 3AITHIAGO MATTIOLI 3DLMATTEO FARNETI 4BLAllenatrice : Prof. Franca Donati Aiuto allenatori : Simone Zanini (5AI) e Alessandro Venturi (5CL)

SQUADRA CALCIO A 5 MASCHI ALLIEVI

Hanno partecipato ai Campionati Sportivi Scolastici Provinciali:

JACOPO GIERI 3AIJOHN JAYSON RAMIREZ 3AICARLOS MATTIOLI 3AIGIANLUCA NATALI 3AIYOUSSEF LANZOURI 1CGIUSEPPE SASSO 3DLDARIO FERRAGINA 2ELMATTEO COCCHI 3BIFAYSSEL SABIR 3BILUIGI LISI 3BE

Allenatrice : Prof. Franca Donati

SQUADRA PALLAVOLO FEMMINE JUNIOR Hanno partecipato ai Campionati Sportivi Scolastici Provinciali:

SIMONA ARMANDI 5DLLINDA RONDELLI 5DLSARA CALZOLARI 5DLCAMILLA PALMIERI 4DLMARTINA SEVINI 4DLILARIA DEL RIO 5ALVALENTINA BIANCHINI 4ALARIANNA CASTELLARI 4ALGIADA BERGONZONI 4ALGIULIA BACCOLINI 5AIAGNESE TESEI 4BLAllenatrice : Prof. Franca Donati

GRUPPO DANZA HIP HOPHanno partecipato alla 6° OLIMPIADE

DELLA DANZA città di Bologna:

GIULIA BARBUTI 4BLDEBORA COLLINA 4BLSILVIA BARBONI 3BLELENA PANCALDI 3DLVALENTINA CUOMO 3DLALICE DEGLI ESPOSTI 3DLVERONICA MAZZACURATI 3DLDILUSHINI PERERA 1EMARTINA MORSELLI 1EOLGA SARTI 1ESILVIA GURIOLI 2FEMONICA CACERES 1BTANTHONY JOY 1BTSOFIA DERONICHE 1BTKADIJA CHEBAKIA 1BT

Coreografo : Luigi Falcone (3 BL)Insegnante responsabile : Prof. Franca Donati

L'Istituto ha inoltre partecipato al PROGETTO ULTIMATE FRISBEE, nel quale sono state coinvolte le classi 4AL (Prof. Cristina Bughetti) e 3AI-3BI-4AI-5AI-3AL (Prof. Franca Donati)Si è poi aderito, con le classi 3AI, 3BI e 1D, al PROGETTO “UN ALTRO SPORT”, in collaborazione con il Comune di Bologna che ha visto l’intervento esterno di esperti su diverse classi e su diversi argomenti, come l'educazione alimentare, il giornalismo sportivo e l'avviamento al rugby. La classe 1D ha infine partecipato ad una giornata di avvicinamento ad alcuni sport cosiddetti “minori” presso il Centro Sportivo Dozza organizzata dal Comune di Bologna.

GLI ALTRI GRUPPI SPORTIVI DEL LUXEMBURG

Page 14: RosaOnLine #4

LIBERIAMO LA SCUOLA DAL FUMO!

di Carlos Henrique Mattioli

Ho partecipato al progetto "Scuole libere dal

Fumo", che ha preso inizio lo scorso anno

scolastico. A questo progetto hanno partecipato,

insieme a me, altri sei ragazzi di tre terze

differenti (3 DL, 3 AI, 3 BI), cioè i Peer educator

formati quest’anno, gli otto Peer dell’anno scorso

(3 AL, 4 AL, 4 BE, 4 CL), due operatori dell 'ASL di

San Lazzaro, Alessandra e Giuseppe, e la prof.ssa

Pappalardo, referente del progetto.

Per tre venerdì consecutivi ci siamo incontrati con

questi operatori nella Sala lettura della scuola,

dove ci sono stati illustrati i problemi causati dal

fumo delle sigarette. Inoltre ci è stato spiegato,

con l'aiuto di opuscoli e materiale molto

interessante, come cercare di non prendere il vizio

del fumo e come provare a smettere nel caso

fossimo già fumatori. Sono seguite, poi, lunghe

chiacchierate sull’argomento e una giornata con gli

operatori del team di Reggio Emilia, “Luoghi di

Prevenzione” insieme alle tre classi prime coinvolte

(1 A, 1 BT, 1 C).

Tutto questo per arrivare a realizzare la “Giornata

mondiale di Scuole libere dal fumo” che si è tenuta

il giorno 31/05/2011, in tutte le scuole aderenti al

progetto, in occasione della Giornata Mondiale

meno ragazzi in giardino che fumavano e che

erano di più quelli che avevano rinunciato a

fumare una sigaretta per dare un respiro di

sollievo ai propri polmoni.

Per “la giornata mondiale di scuole libere dal

fumo” noi, dell'Istituto Rosa Luxemburg, abbiamo

organizzato una lotteria, vendendo i biglietti a

0.20 cent (che è il costo simbolico di una

sigaretta); con il ricavato della vendita abbiamo

acquistato i premi ovvero un pranzo, una

colazione, una bibita e un panino da consumare

presso il bar della nostra scuola.

Anche i premi erano simbolici, in realtà il nostro

obiettivo più importante è stato quello di

sensibilizzare i ragazzi sul problema del fumo e,

con la lotteria, speriamo di aver attirato la loro

senza tabacco.

L’iniziativa si è svolta

con risultati soddi-

sfacenti, infatti è stato

bello vedere che erano

attenzione e per un momento

si siano fermati a riflettere.

Questa nostra iniziativa ha

avuto molto successo, abbiamo

riscontrato una grande

partecipazione alla lotteria,

soprattutto da parte dei

fumatori che non sono rimasti

insensibili e hanno comperato

molti biglietti.

Anche i nostri professori

hanno aderito con gioia

all'iniziativa, a fin di bene (si

presume sia anche per il loro

bene, poiché anche molti di

loro fumano!).

Page 15: RosaOnLine #4

A me personalmente il progetto ha fatto conoscere i

danni causati dal fumo di sigaretta, sopratutto quello

passivo , cosa che non avevo mai approfondito e mi ha

incentivato ancor di più a non incominciare a fumare,

perché fumare nuoce gravemente alla salute: adesso

l'ho capito bene. In casa mia non fuma nessuno, forse

per questo non sono mai stato attirato dalle sigarette,

ma penso che questo progetto dovrebbe essere esteso

a molti altri problemi, ad esempio l'alcool e le droghe.

Noi giovano siamo “prede appetibili per il mercato” e

si sa che a volte, per crescere, si fanno molti errori; a

volte per sentirci accettati nel gruppo di amici o per

sentirci più grandi, facilmente ricorriamo all'ausilio di

una sigaretta o di una birra, per “atteggiarci” e

sentirci più sicuri, ma non siamo realmente

consapevoli del male che ci stiamo facendo. Basta

guardare alla pubblicità degli alcolici che vengono

trasmesse nelle ore di punta, mostrando giovani belli

e sorridenti che bevono aperitivi, alcolici, piuttosto

famosi, per capire che queste pubblicità si rivolgono a

noi come consumatori, senza spiegarci però che

l’aperitivo di tendenza ci distrugge il fegato. Ma se ai

giovani si dà la possibilità di ragionare e pensare con

la propria testa, non c’è inganno o mercato che

tenga.

Noi possiamo essere belli e sorridenti anche senza

sigarette, alcool e droghe. Quindi ben vengano questi

progetti.

Page 16: RosaOnLine #4

16

Nel mese di gennaio noi ragazzi di 3BL insieme alla classe 3DL abbiamo partecipato all’attività che

trattava delle relazioni generiche di violenza tra le persone a cura della signora Maria Rosa Mondini

mediatrice nonché membro di grande rilievo del tribunale dei minori.

Per affrontare l’argomento ci siamo riuniti nella sala polivalente della nostra scuola.

Per renderci partecipi e per farci sempre più immedesimare nelle parti la signora ci chiamava in mezzo

a un cerchio da noi costruito.

Tutto parte dalle due figure principali che sono “vittima” e “carnefice”; successivamente si sviluppa una

condizione di dominio (un crescendo di violenza) da parte del carnefice verso la vittima.

In questo caso la posizione assunta dal carnefice viene definita “maggiore” e quella della vittima

“minore”. Per entrare più nello specifico ci sono state consegnate delle fotocopie raffiguranti quattro

stanze che simboleggiano il passaggio da uno stadio all’altro della violenza.

Si parte dalla “belligeranza”

(porta interiore) che rappresenta la situazione di

accanimento verso la propria vittima, per poi passare alla

porta chiamata “prestazioni violente” dove si vedono i primi segni

di violenza, sia psicologica che fisica; la terza stanza è quella della “virulenza”

laddove il violentatore prevale, l’ultima stanza che vediamo è quella della “brutalizzazione”.

Un'altra cosa estremamente interessante che ci è stata insegnata è l’ascolto empatico, cioè ascoltare la

persona con cui stai parlando in modo così profondo da calarsi nei suoi panni, provando i suoi stessi

sentimenti al momento del racconto.

SOTTO IL SEGNO DELLA MEDIAZIONE

di G. Finessi, L. Lodi, E. Minelli, A. Pizzirani, V. Sapori, F. Venturi

E’ stata un’esperienza formativa che ci ha insegnato tanto, ci ha fatto conoscere

nuovi metodi utilizzati nelle prigioni per cercare di recuperare, attraverso

progetti, laboratori, attività teatrali ed inserimenti lavorativi, gli individui ospiti

delle carceri. Questo metodo che cerca il recupero, in questo caso dei giovani, e

non li lascia all'abbandono, sta dando molti risultati sempre più positivi.

Solitamente chi soffre di queste problematiche violente è cresciuto in situazioni

difficili.Tutto questo ci ha rivelato che in ognuno di noi c'è un

piccolo cosmo violento.

Page 17: RosaOnLine #4

17

Noi della classe 3EE, il 22 Febbraio 2011 abbiamo

fatto un’uscita accompagnati dai professori

Lamberti e Corticelli, per studiare il territorio in

cui sorge la nostra scuola.Il nostro percorso è

iniziato in via Dalla Volta, dove abbiamo fatto

alcune osservazioni sulla mancanza di piste

ciclabili e marciapiedi, nonostante le strade siano

idonee ad ospitarli. Proseguendo fino in fondo

alla strada e svoltando a destra ci si ritrova in via

Agucchi. Anche qui abbiamo verificato l’assenza

di zone protette nelle quali i pedoni e i ciclisti

possano circolare in sicurezza. Dopodiché

abbiamo considerato l’ipotesi di costruire un

tratto ciclabile nei pressi dell’ex ferrovia, non

più utilizzata da diversi anni. Procedendo verso la

zona del Borghetto di Bertalia, abbiamo rilevato

anche lì che non è garantita la sicurezza dei

passanti per la mancanza di percorsi sicuri. Per

concludere la nostra uscita ci siamo fermati ad

osservare lo spazio antistante

la nostra scuola, e da lì

abbiamo dedotto che i

percorsi ciclabili

protetti e le

zone pedonali

favorirebbero

il raggiungimento

dell’Istituto

da parte

degli studenti e dei professori, che in molti casi

sono obbligati ad utilizzare mezzi di trasporto a

motore nonostante abitino a distanze

ravvicinate.  Quest’anno ci siamo concentrati in

particolare sulla mobilità in bicicletta, perché

nonostante sia considerato da molti un mezzo di

trasporto retrogrado, offre molti vantaggi

all’ambiente e conseguentemente alle persone.

Le tesi a favore dell’utilizzo della bicicletta

sono molteplici. Per l’essere umano costituisce

una fonte di benessere, in quanto oltre a ridurre

lo stress psicologico accumulato durante la

giornata, permette di fare un'attività fisica

alternativa con spensieratezza e divertimento.

Mentre per quanto concerne la tematica

dell’ecologia, è lampante come il suo impiego, a

differenza dell’automobile, fa sì che la

produzione d’inquinamento e gas nocivi si riduca

poiché dalle recenti statistiche è emerso che in

Italia ogni anno si contano 8000 morti per

malattie correlate alla concentrazione di polveri

sottili. Inoltre è importante sottolineare come in

Italia si rilevi uno dei più alti tassi di

motorizzazione al mondo: 600 auto ogni mille

abitanti considerando che la lun-

ghezza media di un tragitto

effettuato in città equivale a

3-5 km. 

LA BICI E'.....EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

di Melissa Alberto, Dania Ciccone, Adnan Khasbi

Page 18: RosaOnLine #4

18

Il nostro lavoro è stato articolato in più fasi. Inizialmente sono stati organizzati col professor Lamberti

cinque gruppi di lavoro che come compito iniziale avevano quello di trovare uno slogan da abbinare

alla propria idea di “bicicletta”. Una volta scelto il tema, ogni gruppo l'ha sviluppato esponendone gli

aspetti vantaggiosi al fine di realizzare uno spot video di una decina di minuti.  Conclusa la parte

teorica, ci siamo spostati sul campo svolgendo delle riprese che mostravano nella realtà ciò che fino a

quel momento avevamo sviluppato solo in classe. Il lavoro si è concluso col montaggio finale e la

realizzazione di un DVD.

Abbiamo poi presentato il nostro lavoro alla Biblioteca Lame, il 9 maggio 2011, giornata denominata

"A scuola a piedi e in bici", durante un incontro con i "Pedalalenta", un gruppo di persone vicine ai

temi dell'ecologia che credono nella bici come mezzo di trasporto, socializzazione, rispetto e cultura.

Sono molto attivi, infatti organizzano frequentemente iniziative da fare in bici a Bologna e dintorni

lavorando assiduamente per aumentare i percorsi ciclabili, i sentieri e i cavalcavia.  Viene dunque da

chiedersi: perché, se la bici è tanto vantaggiosa, sono così pochi gli italiani che la usano? Il 23% degli

italiani lo farebbe a patto di poter disporre di una vera rete di percorsi ciclabili che attraversa le

città; il 15% se ci fosse meno traffico e quindi più sicurezza; un 13% se avesse distanze più brevi da

percorrere. Chiunque vada in bicicletta sa che è inutile e pericoloso percorrere una pista ciclabile che

si interrompe qua e là (ad esempio in situazioni difficili come rotonde e sottopassi), perciò non c’è

solo da chiedersi quante ciclabili siano state realizzate ma se queste ciclabili siano sicure, collegate

tra di loro e ben separate dal resto del traffico. 

A destra, la

copertina del DVD

realizzato durante

l'attività didattica.

Chi ne vuole

visionare il

contenuto può

richiederlo alla

biblioteca

della

scuola

Page 19: RosaOnLine #4

VALENCIA, UN'ESPERIENZA INDIMENTICABILE

di Vanessa Ferrari e Lisa Moreddu

Alle ore 09:15 del 14 febbraio 2011, già non vedevamo l’ora di essere sull’aereo, curiosi di come sarebbe stata

Valencia e pensierosi su tutte le esperienze e le emozioni che avremmo conservato alla fine di questa gita.

Ci siamo ritrovati tutti all’aeroporto di Bologna, un po’ assonnati ma felicissimi di partire.

Dopo una lunga fila al check-in, siamo saliti sull’aereo, e dopo le diecimila foto scattate e quei 10 minuti buoni

di turbolenze siamo finalmente atterrati a Valencia.

Il tempo era soleggiato e caldo, notevolmente diverso da quello di Bologna, che nei giorni precedenti ricordava

vagamente delle ghiacciate giornate d’inverno.

La nostra prima tappa è stata la metropolitana che ci ha condotto fino al nostro albergo.

Dopo essere arrivati là e aver sistemato le valigie ci siamo diretti nel pieno centro di Valencia per poter fare una

visita guidata della città insieme ai ragazzi spagnoli.

Il centro era bellissimo, un miscuglio tra arte antica e moderna.

Finito il nostro giro ci siamo diretti di nuovo al nostro albergo concludendo così la nostra prima giornata.

Senza nemmeno accorgercene era già il secondo giorno e avevamo un appuntamento con i ragazzi spagnoli ad

Aljemesi, un paesino proprio fuori Valencia, dove loro andavano a scuola. L’idea delle nostre prof. era quella di

farci avvicinare ai ragazzi e per realizzare il loro scopo: avevano deciso di farci creare un blog.

A pranzo, per darci il benvenuto, la mensa della scuola aveva organizzato un pranzo dove abbiamo mangiato la

celebre paella Valenciana.In un men che non si dica anche il secondo giorno era passato.

Il terzo giorno abbiamo visitato la fabbrica Lladrò dove si producevano vere e proprie opere d’arte in ceramica.

Dopo aver girovagato per la fabbrica e aver visto tutte le fasi della lavorazione di questo materiale, ci siamo

concessi un bel pranzetto. Noi abbiamo preferito farci accompagnare in un piccolo ristorantino tipico a mangiare

Tapas e, tra un bicchiere di coca-cola e “las patatas bravas” ci siamo legati sempre di più ai ragazzi spagnoli.

Il giorno dopo per le mattina era in programma una visita al museo de las fallas, una festa tipica valenciana,

simile al nostro carnevale e dove sfilano gli omonimi carri; mentre per la sera avevamo ricevuto un invito a cena

dai ragazzi.

Page 20: RosaOnLine #4

L’appuntamento era fissato per le 9:30 in un locale molto particolare: “Las bestias”.

Ci siamo abbuffati, bevuto sangria e ballato e forse questa è stata una delle serate più belle di tutte passate in

questa meravigliosa città.

Il mattino seguente siamo ritornati ad Aljamesi per poter partecipare ad un piccolo congresso e per finire il nostro

blog.

Il sabato, penultimo giorno prima della nostra partenza siamo andati a “Las Ciudad de las Artes y de la Ciencia”,

un museo straordinario diviso in tre strutture diverse circondate dall’acqua.

Sfortunatamente non siamo stati accompagnati dagli spagnoli e non abbiamo nemmeno terminato di visitare il

nostro giro ma quello che abbiamo potuto vedere è stato magnifico.

L’ultimo giorno, a nostro mal grado ci siamo dovuti preparare per le partenza ma fortunatamente prima di

lasciare questo paese bellissimo abbiamo deciso di passare quell’ultima mattinata in spiaggia.

La settimana è stata bellissima ma è volata.

Due settimane dopo il nostro ritorno a Bologna sono arrivati i ragazzi spagnoli.

Molti di noi sono andati ad accogliergli ad Anzola dove avrebbero soggiornato per l’intera settimana.

Il giorno seguente li abbiamo accompagnati nel centro di Bologna e dopo un pranzo insieme ci siamo diretti fino

alla scuola per riprendere il lavoro del blog che avevamo cominciato a Valencia.

Mercoledì abbiamo visitato la fabbrica simbolo di Bologna: la Ducati. Il giro guidato è piaciuto moltissimo e al

termine ci siamo fermati per alcuni souvenir nel negozietto a fianco.

Lo stesso pomeriggio non siamo potuti stare insieme poiché loro avevano in programma una visita guidata alla

fabbrica Lamborghini.

Giovedì abbiamo passato l’intera giornata a Venezia.

È stato molto suggestivo accompagnarli lì, poiché sono rimasti affascinati dalla bellezza di questa città circondata

dall’acqua.

Le giornate a Bologna sono passate velocissime e, dopo un doloroso “hasta luego” e un po’ di lacrime, i nostri

ormai affezionati amici sono tornati a casa con la promessa che un giorno ci saremmo rivisti.

In alcuni momenti è stato molto difficile rapportarsi con loro però con la buona volontà (e innumerevoli gaffes…)

siamo riusciti a comunicare e instaurare un bel rapporto d’amicizia, che dura ancora adesso.

Page 21: RosaOnLine #4

NON MOLLARE MAI (L'INNO DEL ROSA LUXEMBURG)

Di Luca Fiorini

Dal 3 Maggio 2011 l’ITCS Rosa Luxemburg ha l’inno

d’istituto.

L’inno è stato scritto a 4 mani da Francesco Pio

D’Apollo (in arte Frenz Paniko) e Natasha Santoro,

due dei finalisti del “Rosa Got Talent” svoltosi a

metà anno all’interno dell’ istituto. Il beat invece è

stato pensato e prodotto da Francesco Corrias (in

arte Dj Nervo), dj emergente sardo che si è offerto

di produrre la traccia, che è stata registrata presso

gli “High Distortion Level” studios di Altedo (BO).

La composizione è molto varia e unisce al suo

interno diversi generi musicali, forse anche per

necessità, poiché Frenz e Natasha cantano due

generi diversi: Frenz è un rapper di un gruppo

bolognese (Pesta Clan) che sta iniziando a farsi

conoscere a

livello locale, mentre Natasha è una solista del

Pop/R&B. Da subito si nota la voce calda di

Natasha che canta la prima strofa e tutti i

ritornelli della canzone, è molto naturale ma allo

stesso tempo curata e rende il brano molto

orecchiabile e apprezzabile. Alla seconda strofa

troviamo invece Frenz, con il suo rap irriverente

e ritmato che dà un tocco urban a tutto il

complesso, non trascurando però il significato

delle parole e delle frasi, spesso

Page 22: RosaOnLine #4

intrecciate, che possono richiedere anche un

secondo ascolto per una migliore comprensione.

La terza strofa invece è un intreccio di voci e

sequenze prese dalle due strofe precedenti.

Il lavoro si fa apprezzare da tutti, infatti è stato

subito un enorme successo sia all’ interno dell’

istituto che non, ed emerge la grande

professionalità dei 3 artisti che si stanno

affacciando da poco sulla scena musicale, e che, a

detta degli ascoltatori, hanno le potenzialità per

poter divenire diventare le nuove voci del

momento.

Ascolta l'inno su Youtube:

http://www.youtube.com/watch?v=z9lID60G5JE

sulla scena hip hop del trio torinese composto dai

fratelli Alex e Jari Vella, in arte Raige ed Ensi,

insieme all'amico di sempre Marco Ricchetto, in

arte Rayden.

Gli “One Mic” nascono infatti nel 1999 e, nel

2005, fanno uscire il loro primo disco, Sotto la

cintura, per poi dedicarsi a progetti singoli.

Entrambi producono un paio di album prima della

riunione di quest'anno.

Raige, insieme al produttore Zonta, sforna prima

Tora-Ki, ritenuto una vera e propria pietra

miliare del rap italiano, poi Zer06-Zer08 in cui è

contenuta la canzone Ci Sarà, molto famosa sul

web, ed infine due anni fa pubblica Zer09 che

conclude il ciclo aperto col disco precedente.

ONE MIC – COMMERCIALE

di Francesco Pio D'Apollo

“Il nostro disco è più underground ma se lo

ascolti è commerciale” esordisce così il singolo

che ha anticipato il disco che annuncia il ritorno

Page 23: RosaOnLine #4

23

Ensi dapprima si dedica alla sua innata dote di freestyler poi pubblica prima Vendetta, poi Donercore

EP ed infine Equilibrio EP.

Rayden si fa notare anche lui nelle gare di freestyle, curando molte produzioni e dando sfoggio di una

grande abilità nel beatmaking, come si nota nei suoi due album C.A.L.M.A. ed In Ogni Dove. Il singolo

Commerciale, che dà il titolo all'album, risulta come una provocazione rivolta a tutto il mondo della

“doppia H” sull'ormai eterna discussione tra l'underground e il commerciale. E l'intero album crea

nell'ascoltatore una situazione di equilibrio precario tra un disco che entrerebbe facilmente tra i

migliori album hip hop dell'ultimo decennio ed un album che dal rap si schianta su un pop/r&b

melodico che ai cultori non piace.

Personalmente il mio giudizio sul disco è assolutamente sufficiente, anzi, sfiora quasi la lode: le

tematiche attuali s'intrecciano tranquillamente a testi autocelebrativi tipici del rap fino ad arrivare

“ad una canzone che fa sognare” come dice Ensi nella traccia Scusami, incredibile pezzo d'amore.

Le tracce sono tutte molto valide ma le mie preferite rimangono Con o Senza Cash, One Mic fa Rap,

Vivo Come Se, Il Mare Se Ne Frega, Scusami e la grande Pioggia Remix. L'ultimo è stato uno dei pezzi

più conosciuti estratti dal primo album dei tre, e il ritornello era cantato dall'allora fidanzata di

Raige, Anda. Interessante e per me fantastico questo rifacimento cantato da Simona Barbieri. La cosa

migliore rimane la parte di Raige che è stata completamente cambiata (nell'originale il testo era

riferito alla ragazza) ma rimane efficacissimo anche lanciando dei messaggi diretti proprio a lei.

Page 24: RosaOnLine #4

24

Page 25: RosaOnLine #4

25

NEED FOR SPEED SHIFT 2

dI Riccardo Amenduni

La prima e, forse, la più importante novità

derivante dall’inedita “vocazione al

realismo” degli sviluppatori di Unleashed la

ritroviamo nella trasformazione della

Carriera: la modalità principale a giocatore

singolo di SHIFT 2, infatti, pur mantenendo

Tale modifica assume i contorni di una vera e propria rivoluzione se consideriamo la cancellazione netta del

sistema di crescita del personaggio basato, nel 2009, sulla conquista delle Stelle e sul dualismo

comportamentale tra la Precisione e l’Aggressività: se le prime sono state sostituite in toto da un massimo di

tre “azioni di dominio” per gara legate al raggiungimento di determinati obiettivi su pista (come l’esecuzione

impeccabile di un giro o di tutte le curve di un circuito), nel secondo caso il binomio tra le azioni di precisione

e gli atti aggressivi si fonde in un unico sistema di Punti Esperienza legato più alla pulizia del nostro stile di

guida (e al nostro andamento in gara) che al mondo in cui ci scontreremo con gli avversari per guadagnare

posizioni a loro discapito. Con Unleashed, gli studi Slightly Mad non imbastiscono il titanico parco macchine di

Gran Turismo 5, non elaborano sistemi di guida anche solo lontanamente paragonabili a quelli di Forza

Motorsport 3, ciononostante la scelta di ottimizzare il tempo di sviluppo a loro disposizione per concentrarsi su

tutta quella serie di orpelli scenici che hanno contraddistinto il capitolo precedente

compie un vero e proprio balzo e s’avvicina minacciosamente al territorio di caccia

battuto dalla concorrenza con le ultime edizioni di Forza Motorsport e Gran Turismo

(più del primo che del secondo, a dire il vero).

Page 26: RosaOnLine #4

26

Il libro raccoglie vari racconti di ambientazione e vissuto arabo, ma

senza stereotipi e senza banalizzazioni. Giorgio Gigliotti è uno

scrittore italiano il qual è ha vissuto nei Paesi islamici dedicando la

sua vita e il suo studio al fine di confrontarsi con il cosiddetto “Medio

Oriente” fino a confondersi con esso .

Tra donne definite “puttane”, veli e harem, tra minareti e deserto,

con un nuovo modo di scrivere che passa dal poetico al

cinematografico, viene cosi raccontato un mondo nuovo e

affascinante.

Ecco, questo è il mondo che la maggior parte delle volte la gente non

conosce perché, essendo un mondo misterioso, non si può sapere cio

che ci circonda.

Sta di fatto che questo mondo, visto attraverso gli occhi di un'altra

persona non islamica, viene ritenuto un mondo speciale, quasi come

se fosse un “avventura”.

Questo libro riuscirà a far sì che la vostra fantasia possa viaggiare fino

ad arrivare lì dove tutto è un mistero: l’Oriente.

Approfittando dell’esperienza maturata negli anni passati e dell’oggettiva mancanza di concorrenti diretti nel

campo dei racing game pseudo-simulativi, i ragazzi della casa di sviluppo londinese riescono così a ritagliarsi

uno spazio tutto loro in un mercato altamente competitivo ma stagnante ed eccessivamente

autoreferenziale.Per questo, e per tutti gli altri motivi che abbiamo cercato di spiegarvi con questa recensione,

consigliamo l’acquisto di SHIFT 2 Unleashed a chi è alla ricerca spasmodica di emozioni e a quella fetta di

appassionati di giochi di corse disposta a soprassedere sulle evidenti lacune dell’impianto simulativo,

dall’irrealistico sistema di guida alla scarsa personalità delle vetture proposte. Ricapitolando: un gioco che

colpisce il cuore degli appassionati, con molti tracciati visuale realistica e macchine discrete, ma con evidenti

lacune nel gameplay. VOTO: 7,5/10

specifici elementi del loro prodotto viene ripagata dalla bontà della Carriera in

singolo, dalla ricchezza di tracciati proposti e dalla realisticissima rappresentazio-

ne scenica della visuale interna all’abitacolo.

UN VIAGGIO NEI MISTERI DELL'ORIENTE di Sara Abousaid

Hotel Allah. Racconti dall'Islam, di Giorgio Gigliotti, Coniglio Editore, 2008.

Page 27: RosaOnLine #4

27

Pubblichiamo i testi prodotti in occasione dell’atelier di scrittura creativa condotto da Silvia Storelli, e coordinato dalla Prof. Graziella Giorgi

Il laboratorio è stato realizzato nell'ambito del progetto SeiPiù, promosso e finanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

«VALORI»Testi di:  Raluca Ana Maria Balan (3EE)Fatima Dounasser (3EE)Amina Muraina Folarin (3AL)Sadia Muraina Folarin  (5AL)Ylenia Magro   (3AL)Eric Mizzoni (3BI)Sarah Mizzoni (3FE)Nouhaila Tamaldou (3DL)Souad Tazarini (4AL)

Page 28: RosaOnLine #4

28

Amina Muraina Folarin Considero valore la saggezza di un anziano,le scritture dei più grandi.Considero valore i talenti non soliti,le parole dette,i momenti difficili da ripetere,le sensazioni insolite.Considero valore la nascita di un bimbola sua importanza e l’affetto da dimostrargli.Molti di questi valori non ho conosciuto.

***Istruzioni per cambiare il mondo Comincia pulendoti le mani, prendi colori, penna e gomma e mettiti in testa che il sole è per tutti. Cancella tutto ciò che è nero e usa un colore che piace a te. Però quando il cielo si fa buio lascialo, perché poi verranno le stelle.Se l’albero vicino a casa tua non ti piace, cancellalo e mettilo un po’ più in là. Al suo posto disegna una casa per il bimbo della strada. Fai uso della gomma e cancella i bidoni e al loro posto disegna uffici d’ascolto, non di confessione, ma per ascoltare la gente che ha bisogno di sfogarsi. Le carceri sono inutili, le persone cattive sono di colore nero quindi cancella e componili con cuore buono come piacciono a te.

*** Invocazione Datemi soddisfazioni, voglia, decisioni e sicurezza; tenetevi l’insicurezza, il non fare e il non sapere.Datemi l’istruzione, la conoscenza e la saggezza; tenetevi l’ignoranza.Datemi la gioia, le risa e la luce; tenetevi il buio, l’infelicità e il pianto.Datemi l’amore e quella frase che ha mille significati; tenetevi l’amaro che non sarà l’opposto di amore ma ha diverse interpretazioni.Datemi il mondo come fu creato: rotondo, verde, giallo, azzurro; tenetevi il mondo reale come l’uomo l’ha trasformato: rotondo, rosso, nero, con le spine.

***

Fatima Dounasser Considero valore l’aria, la pioggia, l’odore della terra bagnata, il riflesso del sole.Considero valore poter sentire un’anima che si muove dentro, nella pancia.Considero valore i momenti indimenticabili dell’infanzia.Considero valore i profumi dei dolci di mia madre, un profumo che ci unisce.Considero valore la famiglia ma soprattutto la mamma.Considero valore avere sorelle meravigliose.Considero valore il sacrificio della madre per poter dar da mangiare ai figli.Considero valore la nonna che ci ha dato tutto ciò che poteva.Considero valore il coraggio di affrontare la vita.Considero valore le persone che hanno vissuto una situazione difficile.Considero valore ogni sorriso verso i poveri.Considero valore la gentilezza, l’amicizia, l’amore e il rispetto verso tutti.Considero valore la diversità.Considero valore la cultura di ogni Paese.Considero valore conoscere diverse lingue.Considero valore la scuola, un’opportunità, che, grazie a Dio, ci viene data per arricchire la nostra personalità e la nostra cultura.Molti di questi valori non ho conosciuto.

***

Istruzioni per cambiare il mondo Dare più importanza alle proprie azioni;essere sinceri sulle intenzioni che si hanno nel fare le cose;rispettare i diritti altrui;aprirsi verso altre culture e arricchire le proprie conoscenze;rivendicare con azioni non violenteuguaglianza giuridica degli immigrati e dei cittadini che vivono in uno stesso Paese;lottare e scioperare per ottenere più possibilità di lavoro;interessarsi di ogni cosa che succede quotidianamente nel mondo e pensare su cosa ciascuno di noi possa fare.

*** Invocazione Datemi il colore del cielo a primavera e il canto felice degli uccelli sopra i campi;

Page 29: RosaOnLine #4

tenetevi il fumo delle ciminiere degli stabilimenti industriali.Datemi l’odore della terra quando è appena piovuto, l’odore dei fiori appena sbocciati;tenetevi il rumore delle macchine, lo scorrere fanatico della vita di tutti i giorni.Datemi la vita dei monti innevati, quell’atmosfera intatta dei paesaggi invernali;tenetevi le città senza verde, piena di costruzioni anonime.Datemi l’acqua limpida;tenetevi il cielo grigio dello smog cittadino.Datemi il verde tenero degli alberi a primavera;tenetevi l’immondizia accantonata vicino ai cassonetti.Datemi il mare azzurro del Marocco d’estate dove tuffarsi è meraviglioso e dà un senso di libertàe tenetevi la puzza del Mc Donalds dove i giovani, tuffandosi nelle miriadi di hotdog,sprofondano nel mare dell’ artificiosità e dello sfruttamento.Datemi il sorriso dei bambini che vanno felici e spontanei incontro al loro giorno;tenetevi la tristezza delle persone stressate, preoccupate solo del successo ed incuranti della bellezza e della ricchezza di rapporti umani sinceri.

***Anch’io canto l’Italia Io sono straniera, marocchina, figlia di un’operaia.Mi sento strana, confusa in una marea di idee e di domande senza risposta,quando sento l’ignoranza, l’indifferenzai pregiudizi, l’arroganza e l’ingiustizia.Ma io ascoltoe penso e ci ripensoe accumulo.Domani risponderò con coraggio e con cultura,quando sarà il mio turnochiarirò i punti interrogativi.Anch’io canto l’Italia.

***

Nouhaila Tamaldou I giusti che salvano il mondo Mia madre che, anche se per numerosi anni ha sofferto, ha resistito in un matrimonio difficile; la maestra che difende un extracomunitario incapace di parlare la lingua del posto;chi non dice bugie a propri genitori;chi non tradisce;chi denuncia un atto illecito;chi fa la raccolta differenziata;

chi si assume le proprie responsabilità;chi cerca di far capire agli altri dove hanno sbagliato;chi rispetta coloro che gli sono gerarchicamente inferiori;chi, se vuole una cosa, la ottiene senza ledere i diritti altrui.

***

Raluca Ana Maria Balan  Considero valore il rispetto degli altri nei miei confronti.Considero valore la gente felice e senza pensieri.Considero valore gli amici che non hanno le doppie facce.Considero valore il cielo azzurro chiaro d'inverno.Considero valore le persone che credono che i soldi non portino la felicità.Considero valore l'amore, l'amicizia e il sorriso.Considero valore giocare ancora con la bambola regalata da papà quando avevo quattro anni.Considero valore l'aiuto per il prossimo.Molti di questi valori non ho conosciuto.

***La mia unicità Cari lettori,vorrei spiegarvi la mia unicità.Sono una ragazza straniera in una città straniera, e a volte mi sento sola, proprio perché sono straniera, sebbene a volte riesca ad integrarmi. Sono socievole, però non mostro a tutti come sono; non do fiducia a tutti perché, quando ero più piccola, molti mi hanno tradito, e quindi ho imparato la lezione: è meglio che mi faccia gli affari miei piuttosto che riavere rimpianti dopo.Mi sento più matura della mia età per certi aspetti, in realtà mi sono sempre sentita più matura perchè ho sempre avuto le stesse responsabilità di mia sorella più grande.Molte volte mi mostro forte quando succede qualcosa di brutto, però dentro sono molto fragile e tante volte non riesco a trattenermi e scoppio.Penso che molte donne siano così e non sono l'unica.Io e la mia famiglia siamo persone oneste che manteniamo la parola data e quando certi miei coetanei fanno in Italia cose che non dovrebbero, io mi sento in colpa e mi vergogno per loro. E' per questo che mi considero un valore!

***

Page 30: RosaOnLine #4

30

Indignazione Un po' di tempo fa, precisamente 3 anni fa, a Roma, successe una catastrofe.Una madre e le sue due figlie aspettavano l'autobus per andare a scuola e mentre aspettavano, un ragazzo italiano che andava molto veloce in macchina, ha perso il controllo dell'auto e ha travolto le tre indifese.Le ragazze erano rumene, mie coetanee, provenienti dalla mia stessa città. Il padre da quel giorno è rimasto da solo senza nessuna delle sue donne: neanche una è stata risparmiata dal massacro, se ne sono andate tutte e tre.Quando uno straniero fa qualcosa è sui giornali e nei telegiornali per mesi, perchè tutti gli italiani chiedono giustizia, però un uomo straniero che lavora in regola e non ha mai dato fastidio a nessuno, cosa dovrebbe chiedere agli italiani dopo che gli hanno ucciso la moglie e le figlie? Io dico che deve essere fatta giustizia, ma senza incolpare tutti gli italiani come fanno gli italiani quando uno straniero commette un reato e ci danno della “razza” delinquente.Penso che tutte quelle persone che disprezzano gli stranieri e pensano che siano tutti delinquenti debbano provare vergogna.

Sadia Muraina Folarin Considero valore il cuore che batte.Considero valore il sole che sorge, l’azzurro intenso del cielo, l’albero che nasce e muore, il cigno che vola.Considero valore la fatica che si vede.Considero valore il soldato che muore per la giustizia.Considero valore internet che si diffonde.Considero valore la scuola che insegna.Considero valore la donna che si sposa.Considero valore la mamma che insegna.Considero valore la nostalgia di casa.Considero valore il desiderio di volare.Considero valore la vita dopo la morte.Considero valore gli occhi che osservano.Considero valore il lato oscuro che è in noi;il lavoro anche se ti distrugge;le lacrime di un bambino che piange;la forza della natura, anche quando è distruttiva.Molti di questi valori non ho conosciuto.

I giusti che salvano il mondo L’uomo che dice no alla guerra;chi dice no al dolore;la bambina che canta;chi vede le ingiustizie e non fa giustizia da sé;chi sa correggere i propri sbagli;coloro che vedono se stessi negli altri;il medico che cura i pazienti;l’amico che sostiene nei momenti difficili;chi comprende la frase di Dante:”Lasciate ogni speranza voi che entrate”.Tali persone stanno salvando il mondo.

***

Istruzioni per cambiare il mondo Non guardare l’Occidente per giudicare l’Oriente.Non guardare solo indietro per vedere ciò che c‘era prima, ma guarda in avanti per vedere il futuro.Non essere intollerante.Non sperare solo perché l’alba è vicina, ma perché l’alba non è lontana.Non guardare solamente, se vuoi cambiare. Non sperare nella menzogna.

*** Invocazione Datemi la pace, la gloria; tenetevi la malinconia.Datemi il Sole che avvolge col suo splendore, ma tenetevi la Terra inquinata.Datemi il buio per dormire e sognare;tenetevi il caos che confonde.Datemi la biro;tenetevi l’inchiostro che sporca e mostra ciò che penso degli altri.Tenetevi qualsiasi cosa, ma datemi il cielo che è la mia gioia.

***

Anch’io canto l’Italia Io sono l’immigrata che si deve integraremi considerano una nullitàquando parlano di diritti e doveri,ma io osservoe analizzoe mi adatto.Domani chiederanno quali sono i miei doveri,quando saremo tutti riunitie poi dirò loro anche i miei diritti.Anch’io canto l’Italia.

Page 31: RosaOnLine #4

31

Sarah Mizzoni Considero valore ciò che mi circonda: l’erba, la luna, le foglie autunnali, gli alberi che perdono le foglie che poi ricresceranno.Considero valore il sole che scalda le nostre giornate, le nubi che bloccano l’eccesso di calore.Considero valore il tetto sulla testa che molti, purtroppo, non hanno.Considero valore il coraggio di affrontare ciò che fa paura.Considero valore la virtù individuale.Considero valore la propria identità, espressa liberamente.Considero valore l’accettazione della morte.Considero valore la vita felice.Molti di questi valori non ho conosciuto.

***  I giusti che salvano il mondo Coloro che non abbandonano:Amber che, nonostante i cinque anni di lontananza,ancora vuole essere la mia amica del cuore;Giancarlo che riesce sempre a far sorridere anche l’anima più triste.I bambini che con la loro ingenuità e i loro sorrisi illuminano la giornata;gli insegnanti che si assumono la responsabilità di educare gli alunni oltre che insegnar loro la propria materia;i medici che salvano vite tutti i giorni;lo scrittore e il disegnatore che danno espressione e colore alla vita.Tutte le persone che con piccole azioni restano nell’ombra della semplicità.Tali persone stanno salvando il mondo.

***

Istruzioni per cambiare il mondo Prendi una foschia, un ventilatore e una presa al muro.Spazza via le nubi con il ventilatore, aprendo la vista sul cielo notturno, il cielo nero sarà pieno di stelle.Fai cadere le stelle marce ed evidenzia il contrasto tra cielo e stelle con musica e parole originando la luna: le stelle brilleranno ancora di più. Le stelline più piccole cresceranno e le stelle più vecchie cadranno, posandosi sulla soffice erbetta verde.

La luna segnerà la caduta delle stelle marce, facendo danzare nella bellissima musica le stelle buone che nasceranno, cresceranno e moriranno, cadendo sulla soffice erbetta verde.

*** Invocazione Datemi la montagna, tenetevi il mare inquinato.Datemi le rose, tenetevi i narcisi.Datemi la tolleranza, tenetevi l’arroganza e il pregiudizio.Datemi la gioia, tenetevi i litigi futili.Datemi i sorrisi, tenetevi le lacrime.Datemi l’amicizia, tenetevi l’ipocrisia.Datemi la speranza, tenetevi la disperazione.Datemi la pace, tenetevi il caos.Datemi gli occhiali da sole, tenetevi le tapparelle chiuse.Datemi la musica, tenetevi le bugie.Datemi la vita e la morte, tenetevi la paura.Datemi il mondo ma tenetevi la stupidità umana.

*** 

 Souad Tazarini La mia unicità ènel velo che indosso, credendoci;nella lotta per farmi valere come sono;nel voler scoprire tutto il mondo e tutto ciò che gli appartiene;nel chiedere spiegazione di ogni parola;nel divertirmi anche con persone con idee diverse dalle mie;nell’essere felice e fiera della mia patria;nel convincere il mondo della bellezza della mia cultura;nell’amare la vita e nell’essere felice;nelle offese che subisco;nelle mie ragioni.Per questo mi considero un valore.

***

Page 32: RosaOnLine #4

32

Considero valore la vita.Considero valore rispettare l’ambiente.Considero valore la conoscenza dell’altro, il rispetto, la solidarietà.Considero valore lo stare insieme, l’amicizia vera.Considero valore amarsi, provare pietà.Considero valore viaggiare per scoprire e conoscere.Considero valore divertirsi.Considero valore la ragione.Considero valore prendere autonomamente decisioni.Considero valore studiare.Considero valore ricordare momenti belli.Considero valore farsi valere con le proprie ragioni ed opinioni.Considero valore la pace nel mondo.Molti di questi valori non ho conosciuto.

***

  

clikka qui

Per vedere il video tratto dai testi di

questo laboratorio:

I giusti che salvano il mondo La professoressa che insegna la sua materia con amore;l’amica che ti sta vicino quando hai bisogno;quelli che lasciano la loro patria per migliorare la loro condizione di vita;la mamma che a 40 anni inizia ad andare a scuola per imparare a scrivere e a leggere; mio padre che lavora 10 ore al giorno per far crescere i suoi figli e non far loro mancare nulla;i figli che accompagnano la mamma o il padre in ospedale o in un ufficio perché hanno difficoltà nella lingua;le sorelle che affrontano i problemi insieme;chi si impegna per far felice la sua famiglia.

***

Anch’io sono l’Italia Io sono figlia di un marocchinomi guardano male quando sono in autobusma io li ignoroe continuo nella mia stradae vivo bene.Domani salirò in autobusquando mi vedono nessuno oserà guardarmi malee poi vedranno quanto sono meglio di tanti di loroe si vergogneranno.Anch’io sono l’Italia.

Page 33: RosaOnLine #4

33

CHI DONA SANGUE, MIDOLLO E ORGANI FA BENE ANCHE A SE'

Nell’anno del 10° anniversario dell'istituzione dell'Anno del volontariato, e

nell'ambito della collaborazione con l’Associazione AVIS per la donazione del sangue

e degli organi e ADMO per la donazione del midollo osseo, le classi quarte e quinte

del nostro Istituto hanno incontrato, nei mesi di ottobre e novembre 2010,

volontari, medici e donatori appartenenti a tali Associazioni.

Gli incontri hanno avuto la funzione di sensibilizzare i giovani al tema della

donazione volontaria del sangue, diffondere la cultura della donazione del midollo

e degli organi, educare i ragazzi alla solidarietà, ma anche ad interessarsi della

salute del proprio corpo.

Le schede su Avis e Admo sono a cura di Licia Taglioli e Nouhaila Amir

Page 34: RosaOnLine #4

34

L’Avis è un’associazione di volontariato costituita tra coloro che dona-

no volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio

sangue.

Fondata a Milano nel 1927 dal dott. Vittorio Formentano, costituitasi ufficial-

mente come Associazione Volontari Italiani del Sangue nel 1946, riconosciuta nel

1950 con una legge dello Stato Italiano, l'AVIS è oggi un ente privato con

personalità giuridica e finalità pubblica e concorre ai fini del Servizio Sanitario

Nazionale in favore della collettività. Fonda la sua attività istituzionale ed

associativa sui principi costituzionali della democrazia e della partecipazione

sociale e sul volontariato quale elemento centrale e strumento insostituibile di

solidarietà umana.

All'AVIS possono aderire gratuitamente sia coloro che donano volontariamente e

anonimamente il proprio sangue e sia coloro che, pur non potendo per motivi di

inidoneità fare la donazione, collaborano però gratuitamente a tutte le attività

di promozione e organizzazione.

Per donare il sangue bisogna essere maggiorenni e puoi recarti nella sede AVIS o

nel Servizio Trasfusionale più vicino e devi pesare più di 50 Kg.

Devi avere buone condizioni di salute,per le donazioni intere non puoi superare i

65 anni di età mentre per le donazioni di plasma e piastrine il limite è di 60 anni.

 

Sede di Bologna (presso Ospedale Maggiore) via dell'Ospedale n. 20 - Bologna

Aperta tutti i giorni, compresi sabato e domenica, dalle 7 alle 10,30

Per informazioni: Tel 051.6478011 - Fax 051.388858

[email protected]

Page 35: RosaOnLine #4

35

L'ADMO è l'Associazione Donatori Midollo Osseo, e punta decisamente sui giovani.

Molti sono i giovani volontari impegnati nelle diverse sedi e sezioni

dell'Associazione.

Molti sono i giovani donatori e, fra questi, tanti con una donazione di midollo

osseo già effettuata.

Alcuni di loro comunicano attraverso i social notwork più popolari (come

Facebook e MySpace) dove hanno addirittura creato “gruppi ADMO“, ma altri, e

in numero notevolmente maggiore, sono i giovani che hanno trovato

nell'Associazione non “una” ma “la” ragione di vita.

Sette ragazzi prestano il loro Servizio Civile Nazionale presso alcune sezioni di

ADMO in Emilia-Romagna, con risultati molto positivi.

L'ADMO ha come scopo principale informare la popolazione italiana sulla

possibilità di combattere le leucemie, i linfomi, il mieloma e altre neoplasie del

sangue attraverso la donazione e il trapianto del midollo osseo.

Sono molte le persone che ogni anno in Italia necessitano di un trapianto, ma

purtroppo la compatibilità genetica è un fattore molto raro.

L'Associazione Donatori Midollo Osseo (ADMO) è nata in Italia nel 1990 e i donatori

italiani erano 2.500. Oggi gli iscritti sono oltre 370.000.

Per chi è interessato, ecco le informazioni sulla sede ADMO di Bologna:

Ospedale Sant'Orsola, Palazzina Gozzadini, Via Massarenti 11 

Tel. 051391111 Fax. 051392244

e-mail: [email protected]

Page 36: RosaOnLine #4

36

hanno collaborato a questo numero:

Sara Abusaid

Melissa Alberto

Riccardo Amenduni

Nouhaila Amir

Francesca Arbizzani

Majda Chebakia

Dania Ciccone

Francesco Pio D'Apollo

Vanessa Ferrari

Giulia Finessi

Luca Fiorini

Adnan Khasbi

Laura Lodi

Eleonora Maffei

Carlos Henrique Mattioli

Eleonora Minelli

Lisa Moreddu

Alessandra Pizzirani

Vanessa Salvatore

Valentina Sapori

Milays Sanchez

Silvia Squarcia

Sheela Stanzani

Licia Taglioli

Francesca Venturi

realizzazione grafica ed impaginazione:

Riccardo Amenduni, Francesco Pio D'Apollo, Luca Fiorini

Progetto grafico e consulenza:

Akio Takemoto, (CrossingTV)

direttore responsabile:

Paolo Bernardi


Recommended