SCUOLA AMICA

DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI

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L’UNICEF è da sempre una presenza importante nella scuola italiana. Insegnanti, dirigenti scolastici, genitori e alunni sanno di poter sempre trovare nell’UNICEF un valido supporto nel loro impegno quotidiano per costruire una scuola amica dei bambini e dei ragazzi.

A misura di bambino è la scuola che valorizza le differenze, promuove l’ascolto e la partecipazione dei bambini e dei ragazzi in quanto soggetti di diritti e protagonisti del proprio processo formativo.

Per ogni bambino

SALUTE

SCUOLA

UGUAGLIANZA

PROTEZIONE

PASSO 1

n  LA “SCUOLA AMICA” è UNA SCUOLA CHE PROMUOVE E VALORIZZA LA CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA

n  Non discriminazione n  Superiore interesse n  Diritto alla vita,alla sopravvivenza e allo sviluppo n  Ascolto delle opinioni del minore

PASSO 2

n  La “Scuola Amica” è una scuola che valorizza le diversità:accoglienza e qualità delle relazioni sono al centro della vita scolastica.

PASSO 3

n  La “Scuola Amica” è una scuola che pratica attivamente la solidarietà con aiuti concreti per garantire i diritti a tutti i bambini in ogni parte del mondo.

PASSO 4

n  La “Scuola Amica” è una scuola che ascolta le opinioni degli studenti, ne promuove la partecipazione e il protagonismo e li coinvolge direttamente nella gestione dell’Istituto e nei processi di apprendimento.

PASSO 5

n  La “Scuola Amica” è una scuola che costruisce il”Patto Educativo di Corresponsabilità” con la collaborazione di tutte le componenti scolastiche e con il coinvolgimento della più ampia comunità territoriale. ( Art.3 DPR 235/2007)

n  SCUOLA ALUNNO FAMIGLIA n  “ La scuola è una comunità di dialogo ,di ricerca e di esperienza

sociale ,informata ai valori democratici….”

PASSO 6

n  La “Scuola Amica” è una scuola che progetta spazi e tempi funzionali all’apprendimento e allo sviluppo della relazionalità.

“SEGUIR CON GLI OCCHI UN AIRONE

SOPRA UN FIUME E POI,

RITROVARSI A VOLARE…

TU CHIAMALE SE VUOI EMOZIONI ….”

( Mogol – Battisti )

DOMANDE :

QUALE IDEA DELLE EMOZIONI NEL PASSATO?

COSA SONO LE EMOZIONI ?

QUALE RUOLO HANNO NELLO SVILUPPO DELLA PERSONALITA’ ?

E’ VERO CHE OGGI FRA LE EMERGENZE EDUCATIVE SI PARLA ANCHE DI ANALFABETISMO EMOZIONALE?

L’ODIERNO CONTESTO SCOLASTICO SA COGLIERE LE EMOZIONI DEI PROPRI ALUNNI PER RENDERLE PRODUTTIVE, INCORAGGIANTI, DIDATTICAMENTE SIGNIFICATIVE PER IMPARARE, PER CRESCERE E MIGLIORARSI ?

E’ POSSIBILE CHE L’INSEGNANTE CURI ANCHE L’ALFABETIZZAZIONE EMOZIONALE ?

UNO SGUARDO AL PASSATO

LE EMOZIONI ERANO CONSIDERATE :

RISPOSTE IRRAZIONALI

DISGREGATRICI DEL COMPORTMENTO

ELEMENTO DI SENSIBILITA’, MA FUORVIANTE LA RAZIONALITA’

Concetti elaborati anche dalla filosofia : PLATONE ed ARISTOTELE considerano le emozioni subordinate alla razionalità

MITO della BIGA ALATA: nel” Fedro” Platone enuncia la sua teoria dell’anima sostenendo che l’animo dell’uomo è caratterizzato dalle pulsioni…il cavallo nero è impulsivo e ribelle; rappresenta gli istinti , i bisogni più immediati, la corporeità, da correggere e controllare. Il cavallo bianco è più tranquillo ,rappresenta gli affetti,il mondo emozionale.L’auriga( la ragione) ha il compito di condurre i cavalli, deve governare gli impulsi ed emozioni, istintività ed affettività.

Dualismo mente corpo, razionalità filtro , governa e reprime le emozioni.

Nell’Ottocento C. Darwin studia scientificamente le espressioni delle emozioni.

Le emozioni si inseriscono all’interno della teoria evoluzionistica in quanto si sono tramandate nel patrimonio genetico e ciò significa che sono necessarie per la vita dell’uomo.

Fra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento , S. FREUD fondatore della psicoanalisi, recupera l’interiorità , l’incoscio, la parte intimistica dell’individuo che non può essere considerata ignorando il valore che le emozioni assumono per la strutturazione della personalità e per tutta la vita dell’individuo.

LE EMOZIONI

• In psicologia = reazione fisiologica, psicologica, comportamentale

• Sono state classificate e studiate es. EKMAN afferma che alcune emozioni non si acquisiscono ma sono UNIVERSALI e INNATE sono quelle di base, sono fondamentali in tutte le culture….EMOZIONI PRIMARIE : GIOIA SOFFERENZA RABBIA PAURA SORPRESA DISGUSTO..si sono rivelate indispensabili per la sopravvivenza, sono stampate nel cervello umano.EMOZIONI SECONDARIE (sono più culturali) : ANSIA, DELUSIONE, RIMORSO

• EVANS elenca anche EMOZIONI COGNITIVE SUPERIORI : AMORE, VERGOGNA, SENSO DI COLPA, IMBARAZZO, ORGOGLIO, INVIDIA, GELOSIA( sono più influenzabili dal pensiero cosciente e possono essere più culturalmente variabili)

• Le emozioni caratterizzano il momento, l’attimo contingente e sono : IMMEDIATE,VELOCI BREVI ed INTENSE

OGGI:

Ø  filosofi, psicologi, pedagogisti, sociologi, educatori hanno rivalutato il ruolo delle emozioni nel processo conoscitivo , esse ne sono parte.

Ø Il passaggio dalla conoscenza percettiva e sensoriale a quella razionale,avviene anche con il concorso del canale emozionale,che alla conoscenza aggiunge maggiore consapevolezza e completezza.

Ø Nuove interpretazioni teoriche (fisiologia, neurobiologia) legittimano un ruolo più completo all’aspetto emozionale.

Ø Studi recenti hanno riscontrato che tutte le emozioni sono collegate ai centri cerebrali ed influiscono anche su CAPACITA’ COGNITIVE( ATTENZIONE,MEMORIA e PERCEZIONE ).

Ø EVANS scrive “…e dunque le emozioni influenzano i nostri pensieri e ne sono influenzate…”

EMOZIONI

STATI D’ANIMO

SENTIMENTI

VARI LIVELLI DI

AFFETTIVITA’

Spesso sono mescolati ed interagiscono

Realtà vita mentale li confonde e li aggroviglia

Dal latino sentire = percepire con i sensi,condizione affettiva più profonda , pervasiva e più duratura, appartiene all’individuo( il sentimento è soggettivo) e lo caratterizza

AFFETTIVITA’ Contesto relazionale Prendersi cura

SENTIMENTI

EMOZIONI NEGATIVE E POSITIVE DELL’UOMO COME RISPOSTA ALL’AMBIENTE IN CUI VIVE E ALLE RELAZIONI SOCIALI

“Tutte le emozioni sono,essenzialmente, impulsi ad agire…. Io riferisco il termine EMOZIONE a un sentimento e ai pensieri..vi sono centinaia di emozioni con tutte le loro mescolanze, variazioni, mutazioni e sfumature “.

L’AUTORE considera le emozioni alla base dell’intelligenza umana.

H.Gardner

Fra le intelligenze multiple(verbale-linguistica,logica-matematica, visivo-spaziale,musicale,cinestetica),

Quelle

INTRAPERSONALE

INTERPERSONALE ci riconducono alla dimensione EMOZIONALE

INTELLIGENZA INTRAPERSONALE

n  Concentrazione mentale n  Saper essere memore ed attento (“fermati e annusa le rose” n  Metacognizione(“pensare al pensare”) n  Coscienza e discriminazione della gamma delle proprie

emozioni n  Coscienza delle aspettative e delle motivazioni personali n  Senso del sè

INTELLIGENZA INTERPERSONALE

n  Comunicazione verbale/non verbale efficace n  Sensibilità verso gli stati d’animo, i sentimenti altrui n  Profondo ascolto e profonda comprensione delle

prospettive altrui n  Empatia n  Lavorare in gruppo in modo cooperativo

Per EDGAR MORIN L’essere umano,dotato di mente,corpo, emozione , è entità pienamente sociale e entità pienamente culturale Utilizza il termine “uniduale” per indicare la doppia entità umana( biopschica e psico-socio-culturale) e la necessità che tali dimensioni non siano frammentate ma trovino armonica unione Individua una triade ad anello in cui cervello-mente- cultura sono termini in stretta relazione ed ognuno risulta necessario agli altri..

ü EMOZIONI E NATURA UMANA LE EMOZIONI SON0 UN ASPETTO ESSENZIALE PER LA FORMAZIONE DELLA PERSONALITA’ SONO STRETTAMENTE CONNESSE ALLA CONOSCENZA AFFETTIVITA’

SENSORIALITA’

COSCIENZA

MOTIVAZIONE

QUALITA’ DELLA VITA….anche scolastica

EMOZIONI E PROCESSO FORMATIVO

v Conoscere le emozioni, saperle gestire diventa fondamentale per l’alunno.

v La dimensione emozionale rappresenta un tipo di percorso educativo in cui emozioni e relazioni si intrecciano al corpo e alla mente, cioè alla corporeità e alla razionalità.

v Prendere in considerazione il ruolo delle emozioni a scuola = ottica rinnovata del processo di insegnamento-apprendimento.

OGGI…EDUCARE ALLA COMPRENSIONE DELLA COMPLESSITA’, EDUCARE AL CAMBIAMENTO, EDUCARE AI VALORI ED ASSICURARE AI BAMBINI ED AGLI ADOLESCENTI IL DIRITTO FONDAMENTALE AL BENESSERE INTESO COME STAR BENE CON SE STESSI , CON GLI ALTRI E L’AMBIENTE CIRCOSTANTE.

STUDI INTERNAZIONALI hanno riscontrato che :

-  I bambini e gli adolescenti ,oggi, presentano maggiori problemi di natura emozionale( ansia, difficoltà attenzione, aggressività) rispetto al passato.

-  L’analfabetismo emozionale in età prescolare e scolare è spesso connesso a comportamenti devianti e malesseri emozionali in età adulta (es. abuso alcool, droghe, disturbi alimentari,delinquenza..)

“ Oggi i giovanissimi sono più soli e più depressi, più rabbiosi e ribelli, più nervosi e impulsivi, più aggressivi e impreparati alla vita, perché privi di quegli strumenti emotivi indispensabili per dare avvio a quei comportamenti quali l’AUTOCONSAPEVOLEZZA, l’AUTOCONTROLLO, l’EMPATIA, senza i quali saranno capaci di parlare , ma non di ascoltare, di risolvere i conflitti, di cooperare”.

“…fa la sua comparsa il ”gesto” soprattutto quello violento, che prende il posto di tutte le parole che questi ragazzi non hanno scambiato né con gli altri per istintiva diffidenza, né con se stessi per AFASIA EMOTIVA”

“ ::Nella nostra vita ci è stato insegnato tutto, ma non come connettere il cuore con la mente e la mente con il comportamento, e il comportamento con il riverbero emotivo che gli eventi del mondo incidono nel nostro cuore”.

(U.Galimberti )

COMPETENZE……si può parlare anche di

COMPETENZA EMOTIVA?

o  Insieme di abilità e capacità pratiche necessarie tali da far raggiungere all’alunno un risultato desiderato( AUTOEFFICACIA)

o  In situazioni difficili non farsi travolgere dalle emozioni negative ma avere il controllo della situazione.

o  Attraverso processi di autoregolazione emotiva si possono gestire le emozioni negative, stimolare il pensiero costruttivo ed avere la situazione sotto controllo.

LE VARIE DIMENSIONI DELLA COMPETENZA EMOTIVA

ESPRESSIONE EMOZIONALE

Utilizzare gesti per esprimere emozioni( non verbale),dimostrare empatia,essere consapevole che è possibile controllare emozioni socialmente disapprovate.

COMPRENSIONE EMOZIONALE

Distinguere i propri stati emotivi da quelli degli altri

REGOLAZIONE EMOZIONALE

Fronteggiare le emozioni negative e positive

L’ALFABETIZZAZIONE EMOZIONALE

v  Si è diffusa nelle scuole negli ultimi 15 anni( in particolare in USA)

v  L’intervento educativo è finalizzato a promuovere il benessere socio-emozionale dell’alunno attraverso l’attivazione di abilità relative alla COMPETENZA EMOTIVA:

v  Identificare e denominare le emozioni

v  Esprimere le emozioni

v  Valutare l’intensità delle emozioni

v  Gestire le emozioni

v  Rimandare la gratificazione per perseguire l’obiettivo

v  Aumentare la resistenza allo stress.

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PROMUOVERE LA COMPETENZA EMOTIVA FAVORISCE:

La MOTIVAZIONE e lo sviluppo dei PROCESSI COGNITIVI importanti per il rendimento scolastico ( ATTENZIONE e MEMORIA)

L’APPRENDIMENTO di abilità INTERPERSONALI per essere SOCIALMENTE COMPETENTI , prendere decisioni corrette, avere successo con i coetanei ed insegnanti e STARE BENE A SCUOLA.

Per essere efficaci i percorsi di alfabetizzazione EMOTIVA devono costituire parte integrante del CURRICULUM scolastico (approccio informale, lezioni strutturate, integrazione materie curricolari).

I percorsi dovrebbero includere la famiglia e la comunità scolastica

“ “ essere adeguati al livello di sviluppo e graduali nel tempo.

Insegnare ad applicare le abilità nella vita quotidiana.

I Percorsi di ALFABETIZZAZIONE EMOZIONALE devono essere rivolti a tutti gli alunni , non solo a quelli a rischio,costituendo così una misura di prevenzione.

Devono essere adeguati al livello di sviluppo( prescolare es. prese in giro e paure, età scolare problemi sentimentali , esclusione dal gruppo e gruppi deviati ).

Percorsi graduali nel tempo in accordo a una gerarchia di sviluppo delle abilità emozionali ( riconoscere ed esprimere, gestire prima le emozioni primarie e poi quelle secondarie)

Insegnare ad applicare le abilità emozionali nella vita quotidiana.

Costruire un clima collaborativo in classe, per favorire la sicurezza e la comunicazione tra alunni e tra alunni e insegnanti.  

ESEMPI DI PERCORSI

EDUCAZIONE RAZIONALE –EMOTIVA dello psicoterapeuta MARIO DI PIETRO, in Italia sono attività in via di sperimentazione.

EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA (es. Metodo integrato , metodo GORDON “Linguaggio dell’accettazione “).

THE EMPATY Training Curriculum.

EDUCAZIONE RAZIONALE-EMOTIVA

Nasce in America negli anni ’70, si sviluppa in Italia negli anni’90

Con lo pscicoterapeuta MARIO DI PIETRO.

Insegna l’A B C delle emozioni.

Le emozioni non derivano direttamente dalle situazioni vissute, ma dal modo in cui ciascuno valuta le situazioni.

Non deve essere modificata l’emozione, ma i PENSIERI IRRAZIONALI che ostacolano il raggiungimento di obiettivi.

Es. di PENSIERO IRRAZIONALE :

INTOLLERANZA

SVALUTAZIONE DI SE’ E DEGLI ALTRI

OBIETTIVI EDUCAZIONE RAZIONALE EMOTIVA

q Riconoscere ed identificare le emozioni

q Essere consapevoli del rapporto pensiero-azioni

q Superare i modi di pensare irrazionali

q Apprendere un repertorio di pensieri razionali(considerazioni oggettive eventi aiutano a raggiungere i propri scopi e ad avere reazioni emozionali adeguate)

EDUCAZIONE SOCIO -AFFETTIVA

§  In Italia si è diffusa dagli anni ’80 nella scuola dell’infanzia, poi nella primaria e nella secondaria.

§ Si ispira alla PSICOLOGIA UMANISTICA( Rogers).

§ Si propone di promuovere il benessere psicofisico integrando tutte le componenti della personalità: COGNITIVA,COMPORTAMETALE, e AFFETTIVA

§ Gli obiettivi consistono nel promuovere : AUTOSTIMA, COMPETENZA EMOTIVA E AFFETTIVA,ABILITA’ SOCIO-EMOZIONALI tra cui l’EMPATIA

METODO GORDON

Metodo senza perdenti –tipologia PROBLEM SOLVING : identificazione ed esposizione del problema, proposte e valutazione soluzioni,scelta soluzioni e dei mezzi ,valutazione dei risultati.

Lo psicologo Gordon richiama :

Comunicazione efficace

Ascolto attivo

Empatia (percepire le emozioni ed i sentimenti altrui, sentirsi “dentro” l’altro )

ALCUNE ATTIVITA’ UTILIZZATE

IN THE EMPATHY-TRAINING CURRICULUM

( Norma Feshbach & M. Feshbach, 1983)

• PER LA CAPACITA’ DI RICONOSCERE LE EMOZIONI: discriminazione delle emozioni attraverso foto, disegni, collage, immagini, liste di eventi,

toni acustici

l’espressione mimica facciale e corporea dei compagni (gioco del mimo, telefono senza fili)..

• PER LA CAPACITA’ DI ESPRIMERE LE EMOZIONI: data una lista di eventi esprimere le emozioni che si proverebbero in tali circostanze (o viceversa),

attraverso le parole, il disegno, le immagini, la mimica facciale e corporea

(role play)..

•  PER LA CAPACITA’ DI ESSERE EMPATICI E GESTIRE LE EMOZIONI:

discussioni di gruppo relative alle emozioni provate nell’assunzione di prospettive o ruoli differenti (gioco dello specchio, gioco del fotografo, mosca

cieca, lettura di storie, visione di film)

“…nessun percorso è una risposta al problema .

Ma data la crisi che i nostri alunni si trovano a fronteggiare, e data la speranza alimentata dai percorsi di alfabetizzazione emozionale, non dovremo,ora più che mai, insegnare ad ogni alunno queste abilità, che sono essenziali per la vita? E se non ora quando?”

Goleman ( 1996)