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SI AV0213 006-009 Cedia White Paper - sistemi-integrati.net · i vari dispositivi installati....

Date post: 18-Feb-2019
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Approfondire 6 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2013 CEDIA white paper, in italiano WHITE PAPER S ono disponibili i primi documenti realizzati da CEDIA, in lingua italiana, gratuiti per i membri CEDIA. Dedicati al Cablaggio Domestico, all’HDMI e alla Sicurezza della Rete. Altri titoli verranno aggiunti entro la fine dell’anno. 2 x cavo coassiale* Per l’AVHE remoto è richiesto un cablaggio supplementare (2 x Cat5e e 2 x cavo coassiale*). Il cablaggio di Grado 1 (2 x Cat5e + 2 x cavo coassiale) dovrebbe essere disponibile anche qui. 30 cm nelle scatole da incasso destinate ai punti di controllo. Tutti i punti di predisposizione devono essere annotati per eseguire i successivi lavori di installazione. I cavi da infilare fra il punto di controllo e la posizione dei diffusori sono: 1 x Cat5e e 1 x cavo quadripolare per diffusori. Questa viene definita una zona audio. Cavi accoppiati in 2 x Cat5e T A A SA T2 A A TV FM ncasso ntrollo. osiz scatole da i ti di con po e sca nti di ollo. sposizi in n o Per l’installazione dei diffusori da soffitto sono richiesti un diametro minimo di 200 mm e 100 mm di profondità La posizione dei diffusori da soffitto deve essere definita evitando che eventuali ostacoli come travetti, travi, tubazioni o condotti, possano impedire l’installazione. Cablaggio Grado 1 *norma CEI EN 50117 un’unica guaina riducono l’infilaggio dei cavi in canaline e tubi corrugati. punto di predisposizione dei diffusori; Riserva dei cavi: 1,5 metri nel Il cablaggio di grado 2 comprende anche la distribuzione audio multi-room Gli white paper, i tecnici lo sanno, sono una fonte di formazione e aggiornamento professionale di primaria importanza e qualità. CEDIA Regione 1 contribuisce alla necessità comune manifestata dagli installatori con una biblioteca di white paper piuttosto estesa, finora pubblicati in lingua inglese. Da poco meno di un anno, però, è stato avviato un lavoro di traduzione e di localizzazione per mettere in condizione anche gli operatori italiani, siano essi progettisti, system integrator o custom installer, di poter utilizzare questi preziosi contenuti nella loro lingua. Linee Guida per i cablaggi È un corposo white paper di oltre 20 pagine che definisce i tre gradi del cablaggio domestico, suddividendoli in funzione dei servizi richiesti dal committente, via via sempre più completi e a prova di futuro. In un contesto dove l’evoluzione tecnologica, sempre più orientata alla qualità e alla completezza del servizio, procede a ritmi frenetici è necessario pensare alla progettazione dell’impianto fin dall’inizio, mentre si progetta la costruzione o la ristrutturazione dell’abitazione. Soltanto in questo caso sarà possibile eseguire un lavoro a regola d’arte, pensato per le esigenze attuali e future.
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Page 1: SI AV0213 006-009 Cedia White Paper - sistemi-integrati.net · i vari dispositivi installati. Infine, questo white paper si completa di una descrizione dedicata a 3 importanti aspetti

Approfondire

6 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2013

CEDIA white paper, in italianoWHITE PAPER

Sono disponibili i primi documenti realizzati da CEDIA, in lingua italiana, gratuiti per i membri CEDIA. Dedicati al

Cablaggio Domestico, all’HDMI e alla Sicurezza della Rete. Altri titoli verranno aggiunti entro la fine dell’anno.

2 x cavo coassiale*

Per l’AVHE remoto è richiesto un cablaggiosupplementare (2 x Cat5e e 2 x cavo coassiale*).Il cablaggio di Grado 1 (2 x Cat5e + 2 x cavo coassiale)dovrebbe essere disponibile anche qui.

30 cm nelle scatole da incassodestinate ai punti di controllo.Tutti i punti di predisposizione devonoessere annotati per eseguire i successivi lavori di installazione.

I cavi da in�lare fra il punto di controlloe la posizione dei di�usori sono:1 x Cat5e e 1 x cavo quadripolare perdi�usori. Questa viene de�nita unazona audio. Cavi accoppiati in

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30 cm nelle scatole da incassodestinate ai punti di controllo.Tutti i punti di predisposizione devono

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30 cm nelle scatole da incassodestinate ai punti di controllo.Tutti i punti di predisposizione devono

Per l’installazione deidi�usori da so�tto sono

richiesti un diametrominimo di 200 mm e

100 mm di profondità

La posizione dei di�usori da so�tto deveessere de�nita evitando che eventualiostacoli come travetti, travi, tubazioni ocondotti, possano impedire l’installazione.

CablaggioGrado 1

*norma CEIEN 50117

un’unica guaina riducono l’in�laggiodei cavi in canaline e tubi corrugati.

punto di predisposizione dei di�usori;Riserva dei cavi: 1,5 metri nel

Il cablaggio di grado 2 comprende anche la distribuzione audio multi-room

Gli white paper, i tecnici lo sanno, sono una fonte di formazione e aggiornamento professionale di primaria importanza e qualità. CEDIA Regione 1 contribuisce alla necessità comune manifestata dagli installatori con una biblioteca di white paper piuttosto estesa, finora

pubblicati in lingua inglese. Da poco meno di un anno, però, è stato avviato un lavoro di traduzione e di localizzazione per mettere in condizione anche gli operatori italiani, siano essi progettisti, system integrator o custom installer, di poter utilizzare questi preziosi contenuti nella loro lingua.

Linee Guida per i cablaggiÈ un corposo white paper di oltre 20 pagine che definisce i tre gradi del cablaggio

domestico, suddividendoli in funzione dei servizi richiesti dal committente, via via sempre più completi e a prova di futuro. In un contesto dove l’evoluzione tecnologica, sempre più orientata alla qualità e alla completezza del servizio, procede a ritmi frenetici è necessario pensare alla progettazione dell’impianto fin dall’inizio, mentre si progetta la costruzione o la ristrutturazione dell’abitazione. Soltanto in questo caso sarà possibile eseguire un lavoro a regola d’arte, pensato per le esigenze attuali e future.

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7Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2013

Cedia White PaperCEDIA ha realizzato più di 20 white paper. Ecco una

selezione degli argomenti ‘caldi’. Per un adeguato approfondimento, il link di riferimento è il seguente:http://www.cediaeducation.com/resources/whitepapers

– A Guide to Effective Marketing (members only)– Wireless Audio Solutions: Technologies and Best Practices– Telepresence Opportunities for Residential System

Integrators– Selecting Display Size based on Room Size and Seating– CEDIA Recommended Wiring Guidelines– Using Mobile Devices as a Control Platform– Ten Steps to Creating a Robust Wireless Environment for

Mobile Device Integration– Recommended Practice for the Installation of Smart Grid

Devices– Home Theater Video Design (Updated)– Mobile Devices in Residential Systems Integration– ESC of 2016: A look into future technology and market

conditions for the CEDIA ESC member (members only)– HDMI Troubleshooting– Network Recommended Practices: Network Security– Understanding Extended Display Identification Data (EDID)– Dimming LED Lamps– Inbound Marketing paper– HDMI Installation Best Practices– HDMI Design and Initialisation Sequence– Multi-Room Audio Cabling Standard– Introduction to HDMI

La predisposizionePensare e programmare la fattibilità di

successivi upgrade dell’impianto rappresenta un atteggiamento che chiunque opera in ambito domestico, dal costruttore edile al manutentore, dall’architetto e all’interior design, dovrà ben presto fare proprio. Si tratta di soddisfare gli stili di vita che la rivoluzione digitale ha promosso e condiviso con le recenti generazioni, e che sempre di più rappresenteranno necessità scontate, diffuse e di ordinaria amministrazione. È proprio questo il ruolo centrale del custom installer: proporre soluzioni specifiche, da inquadrare nel contesto attuale, che sappiamo emozionare e appassionare concretamente il committente. Per far questo, la predisposizione dell’impianto è determinante: vi sono soluzioni cosiddette di ‘retrofit’ ossia che si possono praticare in aggiunta, una volta che la costruzione o la ristrutturazione è terminata, ma ciò complica il lavoro e fa lievitare visibilmente i costi. Invece, bisogna avere le idee chiare sin dall’inizio e progettare una predisposizione piuttosto flessibile, così da evitare contrattempi o impedimenti successivi.

I tre gradi del cablaggioSecondo CEDIA la predisposizione di un

impianto tecnologico Audio/Video e Controlli può essere suddivisa in tre principali categorie. Il white paper descrive con puntualità i servizi che ciascuna categoria è in grado di garantire, indicando anche a quali professionisti rivolgersi, dall’appassionato evoluto all’elettricista fino al system integrator CEDIA, per la categoria più evoluta che richiede competenze allargate e approfondite riguardo l’integrazione dei sistemi.

La categoria più evoluta, di grado 3, non pone limiti alla distribuzione dei servizi avanzati come il multiroom audio e video, il controllo dell’illuminazione, del raffrescamento/riscaldamento e interpreta l’estensione del cablaggio con cavi di categoria 5e/6a per servizi ancora più evoluti, senza limitare la creatività di architetti e interior design che, con un integratore CEDIA possono pianificare e progettare qualsiasi tipo di soluzione.

Le norme di riferimentoPer ciascuna categoria di cavi previsti nelle

soluzioni di cablaggio vengono rilasciate le specifiche o la normativa di riferimento in uso in Italia. Questo vale sia per i cavi coassiali, utilizzati per l’impianto di ricezione televisiva, sia terrestre

che satellitare, ma anche per altri tipi di cavi: da quello di cablaggio strutturato (con le specifiche di terminazione dei connettori RJ-45) ai cavi multipolari per i diffusori acustici. Infine, vengono introdotte e definite la ELVHE e la AVHE, due head end (a bassissima tensione e Audio/Video) che gestiscono la complessità degli impianti e ospitano i vari dispositivi installati. Infine, questo white paper si completa di una descrizione dedicata a 3 importanti aspetti necessari per portare a termine un lavoro con la dovuta professionalità: documentazione, collaudo e certificazione, offrendo consigli e metodologie che provengono dal bagaglio di esperienze maturate negli anni da CEDIA.

Per info: http://cedia.co.uk/cda_download.php?r=Q2TJP0175161

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8 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2013

Buone pratiche per l’installazione di cavi HDMILe problematiche generate dall’introduzione

dei collegamenti a standard HDMI hanno messo a dura prova la pazienza e la preparazione tecnica del custom installer. Fra gli aspetti totalmente nuovi che l’HDMI ha introdotto, gli ormai famosi EDID e Handshake hanno richiesto parecchio tempo per essere compresi a fondo, sia da parte dell’industria che degli installatori.

Buone pratiche per l’installazione di cavi HDMI è il terzo di una serie di documenti pubblicati da CEDIA. Fra i documenti precedenti compaiono Introduzione all’HDMI e Sequenza di inizializzazione in HDMI. Il presente documento descrive le buone pratiche d’installazione per la distribuzione di un segnale HDMI, come ad esempio: i cavi attivi, la distribuzione via Cat5/6 e fibra ottica oltre ai principi di verifica di un segnale HDMI e all’interoperabilità.

Le regole più importantiQuesto white paper approfondisce gli

aspetti che possono generare con maggiore frequenza possibili malfunzionamenti. Ad esempio, l’impiego dei cavi a lungo raggio che si ripercuote in modo molto importante sui segnali digitali video. Man mano che aumenta la lunghezza del cavo, la qualità dell’immagine (e quindi l’integrità del segnale) si mantiene perfetta fino a una determinata lunghezza. Oltre questa lunghezza, l’immagine diminuisce di qualità (vengono generate intermittenze, interruzioni di dati e/o perdita di sincronizzazione) oppure scompare completamente. L’effetto è noto come ‘cliff effect’ e viene raffigurato in una figura presente in questa pagina.

Ancora oggi è opinione abbastanza comune la possibilità di utilizzare cavi HDMI passivi lunghi anche 15 metri e oltre

quando è buona cosa non superare i 10 metri.Fra gli altri argomenti affrontati abbiamo:

– deriva di segnale fra le coppie presenti in un cavo HDMI;

– l’impiego di cavi HDMI attivi;– infilaggio dei cavi HDMI nelle canaline o nei

tubi corrugati, quando lo spazio lo consente;– test di base sul segnale HDMI e diagramma a

‘occhio’;– Extender Cat5/6;– HDMI e fibra ottica;– Switch e Splitter per HDMI;– EDID e problematiche correlate.

Se si osservano le pratiche d’installazione raccomandate in questo white paper si potrà innanzitutto diminuire la necessità, per l’installatore o per chi ha progettato l’impianto, di risolvere problematiche, fonte soprattutto di grandi perdite di tempo.

Infine, viene raccomandata la prequalificazione del sistema HDMI prima dell’installazione, la verifica delle specifiche e la compatibilità con l’impianto preesistente nella casa del cliente.

Info al seguente link: http://www.cedia.co.uk/cda_whitepapers.php?action=view&id=Q7RURW745961&r=O6O13Q227551&sub=OVPV40598121

Sequenza di inizializzazione in HDMI. Il presente documento

Diagramma di Cliff

Il diagramma a “occhio”

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9Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2013

Ogni system integrator (ESC) responsabile delle reti dei propri clienti deve affrontare la tematica della sicurezza della rete. Non è sufficiente, semplicemente, lasciare i dispositivi con le impostazioni di default e “sperare che vada tutto bene”. Così facendo, infatti, si potrebbero esporre le reti dei clienti, così come l’hardware e i dati in essi presenti, ad attacchi nocivi e potenzialmente distruttivi.

Gli obiettiviQuesto white paper di

CEDIA non deve essere visto come una guida completa alla sicurezza della rete ma, piuttosto, come un orientamento per un approccio pragmatico. Chi si appresta a compiere un’intrusione in una rete, attività tipiche degli hacker, spesso ne cerca una dotata di scarsa protezione.

Seguendo queste linee guida, i system integrator potranno ridurre la probabilità che gli hacker possano introdursi nella rete di un cliente e, in alcuni casi, riusciranno addirittura a impedire che questi aggressori possano sapere dell’esistenza della rete. Questo documento stabilisce le buone pratiche per la realizzazione di un sistema di sicurezza per una rete locale wireless (WLAN) in ambito residenziale in base agli standard IEEE 802.11x e 802.3.

I contenutiBuone pratiche sulla sicurezza della rete parte

dal presupposto che si utilizzi un router fra la WAN (internet) e la LAN (rete locale). Ciò può avvenire nella forma di un modem/router DSL o di un router collegato a un modem via cavo.

Il documento illustra la sicurezza di una rete in tre sezioni:1. Proteggere il router da un attacco proveniente

dalla WAN (internet);2. Proteggere tutte le reti wireless;3. Proteggere la LAN e i singoli dispositivi.

Uno dei principali vantaggi dell’utilizzo di una rete wireless riguarda la facilità e la convenienza a collegare i dispositivi. Ma è lì che si nasconde

Buone pratiche sulla sicurezza della rete

esporre le reti dei clienti, così come

rete, attività tipiche degli hacker,

una delle sue maggiori insidie. Nella maggior parte dei casi, non appena si collega al modem il router integrato o l’access point, gli utenti della rete wireless all’interno del raggio d’azione richiederanno immediatamente che venga loro concessa la connettività, sia internamente, sia

verso internet.Purtroppo, questa facilità di

connessione e il fatto che le informazioni sono trasmesse attraverso l’etere rendono la rete vulnerabile a possibili intercettazioni e attacchi.

Con la connettività senza fili, all’aggressore non serve connettersi fisicamente con il computer o con altri dispositivi della rete per avere accesso alla rete stessa. L’hacker può accedere alla rete da qualsiasi luogo entro

il raggio di copertura. Una volta avuto accesso alla rete, l’aggressore può insinuarsi nei servizi internet, entrare nei computer della rete per danneggiare file o sottrarre informazioni personali e private.

Queste vulnerabilità nella rete wireless richiedono la configurazione manuale delle funzionalità di sicurezza incorporate, concepite per contribuire a difendere la WLAN da eventuali aggressioni. Molte di queste procedure sono semplici passaggi che dovrebbero essere eseguiti nel corso della prima configurazione del dispositivo wireless, oltre alle altre configurazioni di sicurezza più avanzate.

Appendici e indicazioni utiliFra gli altri importanti contenuti approfonditi

in questo documento ricordiamo le indicazioni su cosa fare e cosa non fare quando si configura un access point (AP) e le Appendici dedicate a: Standard dei sistemi wireless, Progettazione e Realizzazione di una soluzione wireless e ad Acronimi di uso comune.

Info al seguente link: http://www.cedia.co.uk/cda_whitepapers.php?action=view&id=Q8J0VC762751&r=O6O13Q227551&sub=OVPV40598121


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